Il Piccole Magazine Novembre 2025

Page 1


NOTE DELLA REDAZIONE

Carilettori,

Parlare di comunità LGBTQIA+ nei mezzi di comunicazione non è mai stato un compito semplice La storia recente ci mostra come, troppo spesso, i media abbiano scelto di rappresentare le persone sexodiverse attraverso stereotipi, sensazionalismi o, peggio ancora, con un silenzio che diventa invisibilità. Oggi, in un mondo interconnesso e guidato dall’informazione, il modo in cui i media raccontano le nostre vite ha un peso enorme:puòessereunpontediinclusioneounmurodidiscriminazione

Unadellesfidepiùgrandipernoièquelladigarantireun’informazionechenonriducale identità LGBTQIA+ a “casi particolari” o “mode del momento”, ma spiegare realtà complesse, sfumate, che non possono essere riassunte in etichette semplicistiche. Eppure, ancora oggi, molti articoli parlano “delle persone trans” o “dei gay” come blocchi uniformi, senza cogliere le infinite sfaccettature che esistono dietro ogni storia individuale

Ogni parola utilizzata in un titolo, in un’intervista o in un servizio televisivo costruisce degli scenari immaginari. Un linguaggio rispettoso e inclusivo non è un optional, ma un dovere etico. Non è raro, però, leggere ancora tanti articoli che confondono identità di genere con orientamento sessuale, o che utilizzano termini offensivi travestiti da ironia Questononsoloferisce,macontribuiscearafforzareipregiudizinellasocietà

Un’altra sfida è quella di spostare l’attenzione dalle sole notizie di violenza o discriminazione. Raccontare la comunità LGBTQIA+ non significa solo denunciare ingiustizie – un compito necessario e imprescindibile – ma anche dare spazio alle storie di successo, di creatività, di amore e di orgoglio Perché l’informazione completa deve mostrareleferite,maanchelaforzaeilcoraggiodichiresiste

Indefinitiva,èurgenteunariflessionecriticasucomesiraccontaladiversità.Giornalisti, redazioni e direttori devono assumersi la responsabilità di formarsi, ascoltare e dare voce a chi troppo spesso viene escluso Non si tratta di “politicamente corretto”, ma di giornalismocheoltreall’informazione,siariccodirispettoeumanità

Noi,comePiccoeleMagazine,continueremoaribadirequestoimpegno.

Conorgoglioedeterminazione, LaRedazionediPiccoeleMagazine

Via Alcide De Gasperi, 16, Cento, 44042, FE, Italia www ilpiccolemagazine it info@piccolemagazine it / info@piccolemagazine tv @IlPiccoleMagazine

Nello scorso 2024, Miss Trans Italia Sudamerica è stato il concorso più celebrato di tutta l’Italia, arrivando per prima volta alla TV, marcando un record storico senza precedenti con il rating nazionale. Per questo, il 2025 è stato un anno di progettazione, di analisi approfondito delle esperienze vissute col fine di regalare al pubblico italiano e internazionale un’evento di alto livello degno di ragazze coraggiose che si sfidano a se stesse per raggiungere non un titolo di bellezza, ma un sogno che da piccole volevano compiere. Vi invitiamo a leggere e scoprire le novità che questo 2026 Miss Trans Italia Sudamerica International sta preparando per voi... Sarai tu la prossima sovrana?

Ciao a tutti, Mi chiamo Tiffany Guimarães, e questa volta vorrei raccontare la mia storia come non ho mai fatto prima, mi sarebbe piaciuta raccontare una biografia simile a quelle delle fiabe, ma purtroppo non è stato così, tuttavia senza dubbio, è una storia motivante e stimolante Andiamo, sono nata il giorno 24 ottobre del 1994, nella città di San Paolo, in Brasile, sono stata cresciuta dalla mia madre e dal mio patrigno fino all’età di cinque anni, perché quando avevo cinque anni i miei genitori si separano e mia madre mi lasciò con mio patrigno e non tornò mai più Sono cresciuta con il mio patrigno e mia nonna, la madre di mio patrigno, che sono stati i pilastri fondamentali di tutta la mia vita; purtroppo ho avuto un’infanzia triste perché non capivo perché mia madre mi avesse abbandonata, la festa della mamma era il giorno più terribile per me, perché non c ’ era più alcun contatto con la mia

Nel corso degli anni mi sono abituata all’’assenza , mia nonna che è la regina della mia storia mi ha cresciuta come se fosse sua nipote biologica, dandomi tutta l’’istruzione, l’’amore, l’’affetto e tutto ciò di cui un bambino ha bisogno.

Sono cresciuta una bambina un po ’ confusa, perché non mi è stata mai spiegata chiaramente il motivo di mia madre avermi lasciata con il mio papà Il mio rifugio era la musica, i programmi televisivi che mi distraevano e mi facevano sognare

Ho fatto il coming out per la prima volta quando avevo 11 anni, perché mi sono sempre sentito una donna

Dal momento in cui un bambino inizia a capire cosa sia un maschio o una femmina, sono sempre stata assolutamente certa di essere una ragazza, purtroppo la notizia non fu accolta molto bene dalla mia famiglia, forse a causa della mia età preferirono far finta di nulla, mi portarono da psicologi e persino in chiesa, ma ovviamente non cambiò niente

Ai 13 anni ho fatto la transizione per la seconda volta questa volta determinata a essere la donna che volevo essere Come previsto, la situazione, non fu accolta bene, mio padre non mi rivolse la parola per un mese, mia nonna con il suo cuore enorme non è piaciuta molto, ma mi accettò.

Ma l’’atmosfera a Casa cominciò a cambiare dopo la mia transizione, la gente mi parlava meno e non venivo più invitata ad alcuni eventi familiari Finché non sono stata cacciata via di casa il giorno del mio 18º compleanno, perché avendo raggiunto la maggiorità, la mia famiglia non si sentiva più responsabile nei miei confronti Fu così che conoscevo il mondo Non mi sentivo preparata, perché fin dall’’ora avevo sempre avuto il sostegno della mia famiglia. Fu allora che conoscevo la prostituzione perché nel mio paese è molto difficile per una donna trans trovare lavoro, e così sono riuscita a sopravvivere. Nei 2016 ho subito una gravissima aggressione nel mio paese, aggressione che miracolosamente non mi ha portato via la vita

Né nel 2017 sono arrivata in Italia, alla ricerca di una vita migliore sotto ogni aspetto Pace, sicurezza salute ed economia A Roma, una città storica che mi ha accolto a braccia aperte, è stato qui che ho scoperto dentro di me attraverso la cultura e la convivenza, la donna che sono oggi.

Sono sempre stata molto determinata in ciò che volevo e qui ho avuto l’opportunità di realizzare i miei sogni Ho partecipato a concorsi di bellezza, mi sono iscritta a un ’agenzia di modelle dove ho fatto dei lavori fantastici

Oggi ho una relazione seria, che dura da tre anni con un uomo meraviglioso che mi aiuta ogni giorno a vedere il mondo in modo positivo. Ho fatto dell’’abbandono la mia forza, del rifiuto la mia protezione, e voglio essere lo specchio alla nuova generazione di donne trance che nascono ora

Non importa in quanto la vita si presenta dura con forza e fiducia in noi stesse possiamo realizzare qualsiasi cosa in questo mondo

Nella prima gara per il titolo della TGIRL PIC MAG COVER FASHION sono stati coinvolti tutti; amici, conoscenti, followers, fans. Tutti hanno supportato Tiffany Guimaraes, e lei è risultata lavincitrice.

Dopo tanti tentativi, ogni volta con più dedizione, determinazione e grinta, Tiffany Guimaraes si è rimessa in gioco fino a raggiungere il suo obiettivo, diventare l’immagine del PIC MAG, essendo la prima TGIRLPIC MAG COVER FASHION.

Il mondo si illumina con la bellezza e dolcezza della fantastica Fotomodella, Ballerina, Miss, in se, un’artista veramente talentuosa

Tiffany Guimaraes (@tiffany_guimaraess)

Lei ci dimostra con quanto coraggio affronta le sue stesse paure per vincere in ogni situazione e salire sempre sulla scala del successo che vive in ogni esperienza divita

Ciao a tutti, Mi chiamo Tiffany Guimarães, e questa volta vorrei raccontare la mia storia come non ho mai fatto prima, mi sarebbe piaciuta raccontare una biografia simile a quelle delle fiabe, ma purtroppo non è stato così, tuttavia senza dubbio, è una storia motivante e stimolante Andiamo, sono nata il giorno 24 ottobre del 1994, nella città di San Paolo, in Brasile, sono stata cresciuta dalla mia madre e dal mio patrigno fino all’età di cinque anni, perché quando avevo cinque anni i miei genitori si separano e mia madre mi lasciò con mio patrigno e non tornò mai più. Sono cresciuta con il mio patrigno e mia nonna, la madre di mio patrigno, che sono stati i pilastri fondamentali di tutta la mia vita; purtroppo ho avuto un’infanzia triste perché non capivo perché mia madre mi avesse abbandonata, la festa della mamma era il giorno più terribile per me, perché non c ’ era più alcun contatto con la mia

Nel corso degli anni mi sono abituata all’’assenza , mia nonna che è la regina della mia storia mi ha cresciuta come se fosse sua nipote biologica, dandomi tutta l’’istruzione, l’’amore, l’’affetto e tutto ciò di cui un bambino ha bisogno. Sono cresciuta una bambina un po ’ confusa, perché non mi è stata mai spiegata chiaramente il motivo di mia madre avermi lasciata con il mio papà Il mio rifugio era la musica, i programmi televisivi che mi distraevano e mi facevano sognare

Ho fatto il coming out per la prima volta quando avevo 11 anni, perché mi sono sempre sentito una donna Dal momento in cui un bambino inizia a capire cosa sia un maschio o una femmina, sono sempre stata assolutamente certa di essere una ragazza, purtroppo la notizia non fu accolta molto bene dalla mia famiglia, forse a causa della mia età preferirono far finta di nulla, mi portarono da psicologi e persino in chiesa, ma ovviamente non cambiò niente

Ai 13 anni ho fatto la transizione per la seconda volta questa volta determinata a essere la donna che volevo essere Come previsto, la situazione, non fu accolta bene, mio padre non mi rivolse la parola per un mese, mia nonna con il suo cuore enorme non è piaciuta molto, ma mi accettò.

Ma l’’atmosfera a Casa cominciò a cambiare dopo la mia transizione, la gente mi parlava meno e non venivo più invitata ad alcuni eventi familiari Finché non sono stata cacciata via di casa il giorno del mio 18º compleanno, perché avendo raggiunto la maggiorità, la mia famiglia non si sentiva più responsabile nei miei confronti Fu così che conoscevo il mondo. Non mi sentivo preparata, perché fin dall’’ora avevo sempre avuto il sostegno della mia famiglia. Fu allora che conoscevo la prostituzione perché nel mio paese è molto difficile per una donna trans trovare lavoro, e così sono riuscita a sopravvivere Nei 2016 ho subito una gravissima aggressione nel mio paese, aggressione che miracolosamente non mi ha portato via la vita

Né nel 2017 sono arrivata in Italia, alla ricerca di una vita migliore sotto ogni aspetto Pace, sicurezza salute ed economia A Roma, una città storica che mi ha accolto a braccia aperte, è stato qui che ho scoperto dentro di me attraverso la cultura e la convivenza, la donna che sono oggi.

Sono sempre stata molto determinata in ciò che volevo e qui ho avuto l’opportunità di realizzare i miei sogni. Ho partecipato a concorsi di bellezza, mi sono iscritta a un ’agenzia di modelle dove ho fatto dei lavori fantastici Oggi ho una relazione seria, che dura da tre anni con un uomo meraviglioso che mi aiuta ogni giorno a vedere il mondo in modo positivo

Ho fatto dell’’abbandono la mia forza, del rifiuto la mia protezione, e voglio essere lo specchio alla nuova generazione di donne trance che nascono ora . Non importa in quanto la vita si presenta dura con forza e fiducia in noi stesse possiamo realizzare qualsiasi cosa in questo mondo

Il bullismo e il rifiuto della comunità sono ancora in aumento, ed è dovuto a persone che non sono ancora così aperte e restano rinchiuse nella loro sfera di cristallo e che ancora non capiscono che con il passare del tempo le cose cambiano.

Come gli esseri umani dovremmo essere più tolleranti e uniti indipendentemente dalla religione, dal colore della pelle o dalla sessualità.

Nel mio paese ho sofferto molte volte di bullismo e aggressione da parte di alcune persone che ancora ci rifiutano perché non capiscono che ognuno è libero di vivere la propria vita come vuole finché la decisione che prende non lo riguarda, anche se da anni tanti leader In tutto il mondo si battono per i diritti della comunità LGBTIQ+, si registrano ancora attacchi da parte di persone che non accettano il cambiamento e non accettano ciò che siamo.

Ho tanti sogni da realizzare ma quello più importante in questo momento è una casa per la mia famiglia.

.Dico sempre che sono una persona che ama le qualità e i valori negli essere umani, e non mi ritengo in competizione con gli altri.

Siamo in un mondo in cui accadono molte avversità e dove dovremmo essere più buoni, più amorevoli, tolleranti e rispettosi verso gli altri, per raggiungere a vivere in un mondo migliore con più uguaglianza.

Ciao piacere! Mi chiamo! Maria Beatrisse!, Ho 31 anni, sono brasiliana, e abito a Parma!

Sono una Ballerina professionista, Modella ,e Miss, lavoro nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento!

Ho sempre cercato di raggiungere l’’obbiettivo di crescere! Mi sono sempre ritenuta come una persona che cresce aiutando le persone, soprattutto le bambine e gli anziani.

Ho una carriera dà 2009 nel mondo artistico e come Miss! Ogni avventura è un ’opportunità!

Nella mia vita prendo ogni momento con tutta la più bella energia, il mio impegno e amore. L ’esperienza è veramente! meravigliosa. Vi invito a tutti quanti a conoscermi meglio!, a conoscere la mia storia ed stare con me durante il cammino in questa nuova avventura!

Ho partecipato diverse volte in vari concorsi Miss sia in Italia che in altri paesi e ogni concorso è sempre un’insegnamento e un ’apprendimento, un ’esperienza da voler ripetere per sempre.

Nel 2026 sarò in sfida nuovamente! Mi sono rimessa in gioco e vado avanti per la corona del Miss Trans Italia Sudamerica.

Grazie mille al Miss Trans Italia Sudamerica per l’opportunità e vi assicuro che darò tutto di me per crescere sempre e rappresentare al meglio la nostra classe e specialmente per dimostrare che anche noi abbiamo uno spazio in questo mondo!

Per Beatrisse Saron, ballare è più d’una discplina, è amore, è impegano, è lotta, è realizzazione personale.

La sua eleganza è sinonimo dell’amore per lei stessa, un’aspetto che lei ritiene fondamentale per distinguersi e faro il suo spazio nel mondo.

Ha partecipato in diversi concorsi di bellezza, sicuramente come sfida personale, e in ogni passo va conquistando il mondo e costruendo la sua esperienza professionale, provando dell’emozioni che solo le ragazze coraggiose come lei hanno: l’energia di rappresentare con orgoglio e determinazione ciò che sono: Bellissime e talentuose donne trans.

Mi chiamo Paloma Zegarra, ho 30 anni, e la moda non è solo il mio lavoro, è il battito del mio cuore.

Sono una stilista peruviana che ha sempre nutrito una passione ardente per l'eleganza e la celebrazione della femminilità, un amore che mi ha spinto fin da giovanissima a buttarmi a capofitto nei concorsi di bellezza del mio Paese

Ricordo ancora con emozione il 2016, l'anno in cui ho conquistato il titolo di Seconda Principessa al Miss Trans Verani

È stato un momento spartiacque, il vero inizio del mio cammino sotto i riflettori e nel mondo dello spettacolo!!!

L'anno dopo, nel 2017, ho avuto l’'incredibile opportunità di lavorare in televisione presso ATVN –Canale 9 del Perù

Poter dimostrare la mia personalità solare e il mio talento davanti alle telecamere è stata una gioia immensa e un 'esperienza formativa indimenticabile.

Ma la vita non è fatta solo di lustrini e passerelle

Sento un legame profondo con la mia gente Sono una persona molto impegnata nel sociale, un 'attivista che dedica tantissimo amore e tempo ad aiutare i bambini del mio Perù, portando loro sostegno e, soprattutto, un sorriso.

Sono una figlia affettuosa, ma soprattutto una donna con un cuore grande e una profonda amante degli animali

Oggi, la mia creatività e il mio stile unico prendono forma nel mio salone di Hair Styling, un luogo che gestisco con successo e dove posso esprimermi ogni giorno.

Il 2026, però, si annuncia come un anno speciale: ho deciso che è tempo di realizzare un nuovo, grande sogno Porterò tutta la mia grazia, la mia determinazione e l'orgoglio della mia terra, il Perù, al concorso di Miss Trans Italia Sudamerica

Spero di vedervi lì!

Basta guardare il suo sorriso contagioso di tanta bellezza, un’invito a vedere il lato positivo della vita, a sorridere davanti ad ogni circostanza.

Paloma Zegarra crede in lei stessa e ogni momento della vita lo vive con gioia, una gioia che porta sempre un bel messaggio: Vivi la vita!!!

Nella sua vita ha affrontato tantissime sfide personali molto toccanti, ma questo ha fatto di lei una ragazza ancora più forte e più consapevole della sua forza interiore... E con quella forza è riuscita a trovare anche la strada per raggiungere il maggiore successo della sua vita, vivere sempre felice!!!

PIC MAG SHOW e PIC MAG PODCAST: voci che amplificano le storie dietro le quinte!

Il panorama della moda, della bellezza e dell’inclusione, PIC MAG SHOW e PIC MAG PODCAST stanno emergendo come due piattaforme essenziali per dare spazio alle storie autentiche, al talento, al coraggio e all’esperienza di persone trans e non solo Mentre il Miss Trans Italia Sudamerica International 2026 si avvicina, questi media assumono un ruolo sempre più centrale nell’attivare visibilità, connessione con il pubblico e sostegno alla diversità.

PIC MAG SHOW è una trasmissione televisiva in onda su Canale Italia 71, dedicata al mondo delle Miss, della moda, del glamour e, in modo esplicito, all’inclusione della comunità trans Già dalle prime puntate ha attirato l’attenzione mediatica per il suo format innovativo che unisce sfilate, interviste, ospiti di rilievo e momenti di spettacolo.

PIC MAG PODCAST, dal canto suo, è uno spazio audio (e multimediale) che completa il progetto: qui concorrenti, artiste, talenti, regine e anche semplici partecipanti possono raccontarsi liberamente, condividere sfide, sogni, storie di vita, professioni, passioni Questo podcast ha già avuto un forte impatto negli ultimi anni, coinvolgendo stilisti, parrucchieri, gioiellieri e artisti collegati al mondo trans e alla bellezza

RISULTATI E IMPATTO FINOAD OGGI

PIC MAG SHOW ha fatto il suo debutto pubblicato come format televisivo su Canale Italia 71, in prima serata È stato descritto come “vetrina esclusiva per la bellezza, il talento e la creatività”, non solo come spettacolo, ma come racconto di inclusione e identità

Una puntata del 15 febbraio ha raggiunto un ascolto record, definito “senza precedenti” per un programma interamente dedicato al mondo delle persone trans.

Inoltre, il programma ha ricevuto ampie menzioni da numerosi giornali e mezzi di comunicazione italiani, sia a livello regionale che nazionale Quotidiani online, riviste di settore e blog dedicati a moda, spettacolo e inclusione hanno riconosciuto PIC MAG SHOW come un progetto innovativo e pionieristico, contribuendo a consolidarne la reputazione come uno dei format più interessanti e coraggiosi del panorama televisivo italiano.

PIC MAG PODCASTE ILLEGAME CON MISS TRANS ITALIASUDAMERICA

Nel contesto della nuova edizione 2026 di Miss Trans Italia Sudamerica International, PIC MAG PODCAST sarà rafforzato come spazio ideale per visibilizzare le storie di vita delle partecipanti e dei nuovi talenti che prenderanno parte al concorso

Le concorrenti potranno utilizzare il podcast per raccontare chi sono, da dove vengono, quali ostacoli hanno affrontato e quali sogni portano con sé.

Non solo bellezza estetica: si parlerà di formazione, professione, identità, aspirazioni, resilienza, talento artistico elementi che permettono al pubblico di conoscere davvero le protagoniste, oltre la passerella.

Questo spazio rappresenta anche un’opportunità per chi non partecipa al concorso ma desidera raccontarsi, far sentire la propria voce, condividere esperienze e ispirare la comunità.

PERCHÉ SONO FONDAMENTALI QUESTI MEDIA

Visibilità reale

Spesso le storie delle persone trans non trovano copertura nei media tradizionali, o ne trovano solo una versione parziale, stereotipata PIC MAG SHOW e PODCAST offrono invece uno spazio dove la narrazione è diretta, autentica e multifaccettata.

Connessione emotiva

Attraverso interviste personali, confessioni, e racconti di vita, si costruisce un legame con il pubblico che va al di là dell’apparenza Questo può cambiare percezioni, ridurre pregiudizi, promuovere empatia

Piattaforme formative

Per le partecipanti al concorso, partecipare al podcast significa anche esercitarsi a parlare in pubblico, a raccontarsi, a costruire un’immagine consapevole, a diventare portavoce di sé stesse e della comunità

Amplificazione mediatica

Le storie raccolte nel podcast possono poi essere rilanciate tramite la TV (PIC MAG SHOW) e altri canali social; questo crea un circolo virtuoso di visibilità che supporta non solo il singolo talento ma l’evento nel suo complesso.

PROSPETTIVE PER IL2026 E INVITOALLE ASPIRANTIVOCI

Con il concorso Miss Trans Italia Sudamerica International 2026 all’orizzonte, la collaborazione tra il concorso, PIC MAG SHOW e PIC MAG PODCAST sarà più forte che mai.

Le partecipanti avranno la possibilità di essere intervistate nel podcast, di apparire nel format televisivo, ma anche di essere coinvolte in performance, ospitate e segmenti speciali che esaltano la loro storia.

Le storie personali non saranno solo riempitivi dietro le quinte, ma parti integranti del racconto del concorso: la loro vita, i sacrifici, l’arte, il canto, la moda tutto può diventare parte dello spettacolo.

Invitiamo quindi tutte le ragazze, i talenti, gli artisti, le artiste, di ogni nazionalità che abbiano il desiderio di condividere la propria voce a prendere parte: al podcast, allo show, al casting del concorso. Perché è attraverso le vostre storie che cresce la visibilità, che si costruisce il cambiamento, che si ispira la prossima generazione.

D’ANDREA

Dopo anni di impegno, sacrifici e numerosi tentativi in passerella, Raffaella D’Andrea è stata incoronata come nuova Miss T Supranational 2025, conquistando il titolo che per lei rappresenta un traguardo tanto desiderato quanto meritato

La sua vittoria non è stata soltanto il risultato di una bellezza elegante e raffinata, ma soprattutto di una forza interiore che ha saputo trasmettere al pubblico e alla giuria. Durante la competizione, Raffaella ha brillato con una passerella impeccabile, caratterizzata da sicurezza, autenticità e un carisma naturale che hanno fatto la differenza.

Un percorso di sfide e resilienza. Prima di raggiungere questavittoria, Raffaella ha affrontato numerose sfide personali e professionali. Nonostante le difficoltà, ha continuato a lottare, dimostrando che la perseveranza e la determinazione possono trasformare i sogni in realtà La sua storia personale è diventata fonte di ispirazione per molte persone che la seguono, soprattutto per chi crede nella forza della resilienza.

Intervistata da Daniel Jerez nel programma Pic Mag Podcast, Raffaela ha raccontato i momenti più intensi del concorso: le emozioni prima della finale, l’adrenalina durante le prove e la gioia incontenibile al momento della proclamazione Ha sottolineato quanto sia stato fondamentale per lei rimanere fedele a sé stessa e portare sul palco non solo un’immagine esteriore, ma anche la sua autenticità come donna e come persona. Un’agenda ricca di impegni sociali Oggi, da regina in carica, Raffaella D’Andrea ha un’agenda fittissima Tra eventi ufficiali, campagne sociali e progetti di sensibilizzazione, la nuova Miss T Supranational si sta dimostrando una figura attiva e impegnata. La sua attenzione al sociale e la volontà di lasciare un impatto positivo sono già evidenti, e promettono di fare della sua incoronazione un’edizione memorabile nella storia del concorso.

Con la sua corona e il suo impegno, Raffaella rappresenta non solo un simbolo di bellezza, ma anche di forza, autenticità e responsabilità Una vera ambasciatrice di valori che resteranno impressi nel cuore del pubblico e della comunità internazionale.

Raffaela

“La lingerie che celebra la femminilità”

Nel panorama della moda intima italiana nasce una nuova proposta che promette di rivoluzionare il concetto di sensualità e comfort: “Peper Rosa”, la linea di sexy lingerie firmata da Claudia Barcellos, presentata in anteprima durante un’intervista realizzata da Daniel Jerez, host del Pic Mag Podcast. L’incontro tra i due ha offerto uno sguardo privilegiato non solo sui dettagli di questa collezione, ma anche sulla visione più ampia che guida l’imprenditrice e stilista Claudia Barcellos ha deciso di dedicare la sua linea principalmente alle ragazze transgender, un pubblico spesso dimenticato dal settore della lingerie tradizionale, ma che necessita con urgenza di prodotti studiati per garantire sicurezza, comodità e protezione L’obiettivo, come lei stessa racconta, è dare ad ogni donna trans la possibilità di sentirsi a proprio agio nel proprio corpo senza rinunciare alla bellezza e all’eleganza.

Personalizzazione e qualità Made in Italy. Uno degli aspetti più interessanti emersi durante l’intervista è la personalizzazione totale dei capi. Ogni pezzo della collezione “Peper Rosa” può essere creato su misura, adattandosi alle esigenze specifiche di chi lo indossa: dalle taglie regolabili fino ai dettagli estetici, ogni cliente può richiedere varianti uniche che esaltino la propria personalità durante la conversazione.

La qualità dei materiali è un punto fermo del progetto. Tutti i tessuti sono Made in Italy, selezionati per garantire durata e morbidezza, e molti modelli sono arricchiti con strass, brillanti e applicazioni luminose capaci di donare un tocco glamour senza mai sacrificare il comfort. “Voglio che ogni ragazza non solo si senta bella, ma viva la sensazione di essere protetta e rispettata dal capo che indossa”, ha dichiarato Claudia

La stilista riconosce l’importanza dei grandi classici –bianco, nero e rosso restano punti di riferimento irrinunciabili – ma con “Peper Rosa” introduce una ventata di novità proponendo colori più vivaci e accesi, pensati per sorprendere e affascinare anche la mente maschile. Si tratta di una scelta coraggiosa che rompe con le regole consolidate del settore, aprendo a nuove forme di espressione sensuale Claudia come consulente d’immagine.

Durante l’intervista, Daniel Jerez ha posto una domanda particolarmente significativa: “Ti consideri anche una consulente d’immagine per le tue clienti?” La risposta di Claudia è stata un convinto “sì” Secondo lei, il mestiere non si limita a disegnare capi, ma comprende anche l’accompagnamento delle donne in un percorso di riscoperta di sé, dove la lingerie diventa strumento di autenticità, fiducia e affermazione personale.

Questa visione la porta ad aprire nuove prospettive: la designer ha infatti annunciato di stare valutando lo sviluppo di una linea dedicata anche agli uomini. L’idea nasce dalla volontà di permettere alle coppie di vivere insieme l’esperienza della sensualità, abbattendo ulteriormente gli stereotipi e ampliando il concetto stesso di lingerie

Claudia Barcellos (Fashion Designer)

REYNA MOROCHO

Miss T World 2024

Reyna Morocho, giovane ragazza trans originaria di Ecuador, ha catturato l’attenzione del mondo dei concorsi di bellezza non solo per i risultati raggiunti, ma per il modo in cui ha incarnato eleganza, forza interiore, talento e determinazione. Vincitrice del Miss T World 2024, tenutosi a Brescia, Italia, Reyna è successivamente diventata la rappresentante ufficiale dell’Ecuador al prestigioso Miss International Queen 2025, svolto in Thailandia Il suo percorso è fonte di ispirazione, ma anche teatro di lotte personali: quella di sentirsi sempre all’altezza, nonostante le pressioni, le aspettative e le difficoltà.

Lavittoria storica al MissTWorld 2024.

Miss T World è un concorso internazionale che celebra le donne trans, promuovendo visibilità, inclusione e rispetto Nel 2024, Reyna Morocho ha conquistato il titolo di regina a Brescia tra diverse finaliste

Questo titolo è diventato un punto di svolta per lei, non solo come riconoscimento estetico, ma come testimonianza concreta che il talento, la presenza scenica, la preparazione e la passione possono aprire porte in ambiti che in passato sono stati ostili o poco inclini alla diversità.

Miss International Queen 2025 esperienza, riconoscimenti, emozioni.

Reyna arrivava in Thailandia come rappresentante del suo paese con un mix di orgoglio nazionale e la consapevolezza che i riflettori su una persona trans non sono mai spenti: sono carichi di attese, di sfide, ma anche di responsabilità Nel concorso Miss International Queen 2025 ha partecipato insieme ad altre candidate da tutto il mondo: secondo le informazioni ufficiali, era una delle 23 in gara. Reyna ha dimostrato eleganza e stile in ogni sfilata, curando non solo il portamento ma anche l’armonia tra vestito, trucco, acconciatura e presenza scenica È riuscita a ottenere alcuni riconoscimenti importanti:

Best Evening Gown: premio manifestato come migliorabito da sera nella gala finale.

Miss Elegant Face: il volto più elegante del concorso.

Questi premi sono testimonianza che Reyna ha saputo non solo “partecipare”, ma emergere concretamente in settori che premiano raffinatezza, classe ed equilibrio estetico.

Durante il concorso, Reyna è risultata una delle più amate: dal pubblico asiatico, dai giornalisti, dai media, dalla giuria Non è raro che le candidate trans nel mondo dei pageant trovino sostegno e ammirazione soprattutto nei paesi dove certi concorsi hanno una storia più consolidata, ma Reyna ha saputo conquistarsi applausi e riconoscimenti anche fuori dal suo contesto, grazie alla sua autenticità e alla sua interpretazione delle prove. (Questa impressione emerge dall’analisi dei feedback dei fan, delle pubblicazioni specializzate, e dalla copertura mediatica internazionale ricevuta anche su i social di Il Piccole Magazine.

Nel Miss International Queen 2025 Reyna ha centrato una posizione di grande rilievo: è entrata nelle prime sei finaliste, tra le top 6, una posizione privilegiata davanti a tante concorrenti che partecipavano per riuscire ad stare tra le prime

Nonostante tutto, Reyna Morocho ha dichiarato di provare una certa “amarezza”: sente di non aver fatto il suo massimo, di aver potuto dare ancora di più È un sentimento che accompagna molti concorrenti ai massimi livelli: la tensione, il desiderio di eccellere, il confronto con standard elevatissimi. Ma la realtà mostra che il suo percorso è già di grande successo

Reyna parla di calma, di studio di ogni performance, di dedizione. Non è un’impresa semplice: le prove prevedono sfilate in costume nazionale, talent show, risposte alle domande della giuria (che sono spesso incisive e richiedono presenza di spirito e sicurezza), segmenti di abbigliamento serale in cui l’abito non è solo decorazione ma protagonista insieme alla persona che lo indossa Oggi Reyna Morocho è una donna più forte, con esperienza internazionale, preparata, pronta pernuove sfide.

Reyna ha condiviso il suo messaggio per le ragazze trans che aspirano a entrare nel mondo dei concorsi di bellezza: “Vivere l’esperienza, lasciarsi trasformare, lasciare un’eredità proprio come una regina ”

Questo invito ha un duplice valore: da un lato incoraggia la fiducia in sé, l’impegno, la preparazione; dall’altro parla di trasformazione personale, di superamento di ostacoli interni ed esterni , della consapevolezza che ogni passo fatto con dignità e con orgoglio può diventare modello perchiviene dopo.

Reyna Morocho non è stata solo una concorrente: è la rappresentante dell’Ecuador in un concorso che spesso è percepito come lontano dalla vita politica, ma molto vicino al dibattito sui diritti delle persone trans. La sua partecipazione significa: Visibilità internazionale per la comunità trans ecuatoriana; sfida agli stereotipi preconcebiti sia di genere che estetici; possibilità di promuovere una cultura di inclusività in un paese dove le battaglie sociali sono ancora in corso; ispirazione per chi ritiene che certe porte siano chiuse, ma che con coraggio, disciplina e autenticità possono essere aperte.

Tra tanti dei suoi progetti sta il poter consolidare la piattaforma di visibilità: partecipare a progetti sociali, media, campagne sensibilizzanti, per trasformare la fama in strumento, puntare a possibilità ulteriori nei concorsi: magari tornare sul palco del Miss International Queen, collaborazione con stilisti, fotografia, moda e continuare a essere un punto di riferimento per le nuove ragazze trans non solo per chi vuole partecipare a concorsi, ma per chi desidera identificarsi, esprimersi, vivere la propria identità con orgoglio

Reyna Morocho ha dimostrato che è possibile superare limiti — culturali, sociali, personali e lasciare un segno. Anche se non ha conquistato la corona principale, la sua storia è già regale e ammirevole. Perché non è solo il titolo finale che conta: è il percorso, la lotta, la voce che dà agli altri la possibilità di credere, sognare, osare, aspetti fondamentali che deve avere la prossima Miss T World che riceverà la corona dalle sue bellissime mani

Moda di Novembre: tra l’incanto di e la poesia dell’Autunno.

Novembre è il mese della metamorfosi: la natura si tinge di sfumature calde, le giornate si accorciano e l’immaginario collettivo si prepara al mistero e al fascino di Halloween Anche la moda risponde a questa doppia suggestione, proponendo creazioni che oscillano tra l’oscurità seducente e la luminositàvibrante dell’autunno.

NOVEMBRE, IL COLORE DELL AUTUNNO

Le chiave del haute couture.

leganza, teatralità e identità

L’abito fotografato rappresenta una sintesi potente: eleganza sartoriale, teatralità scenica e identità forte È un invito avivere la moda di ottobre non come semplice tendenza, ma come narrazione simbolica, un ponte tra il mondo della fantasia e quello della natura.

Un abito arancio per l’autunno 2025 celebra i toni caldi della stagione con eleganza contemporanea Realizzato in tessuti strutturati ma leggeri, unisce linee decise e dettagli raffinati. La tonalità arancio bruciato, ispirata ai colori delle foglie autunnali, dona energia e sofisticatezza, mentre la silhouette slanciata con gonna ampia e movimento scenico lo rende perfetto per eventi serali. Un capo che esprime personalità e carisma, ideale per chi vuole distinguersi con stile nella stagione fredda

Questo abito spettacolare per l’autunno 2025 unisce sensualità e opulenza scenica. La silhouette è caratterizzata da una scollatura profonda e da una struttura principesca che esalta la vita stretta e si apre in una gonna ampia e teatrale. Il tessuto, riccamente decorato con motivi floreali in rilievo, gioca con una palette calda e vibrante: sfumature di arancio bruciato, giallo dorato, rosso intenso e tocchi di nero che ricordano i toni delle foglie autunnali. Un vestito che fonde arte e natura, ideale per serate di gala e passerelle in cui si vuole celebrare la potenza e la poesia della stagione.

Moda Uomo Autunno 2025. Stile Senza Etichette.

In un mondo dove la moda maschile è spesso racchiusa in canoni rigidi, l’autunno è la stagione idonea per una proposta libera, autentica e fuori dagli schemi per l’uomo di oggi: vestire l’autunno non con marchi, ma con attitudine

Anche per i ragazzi amanti della mode, la stagione si colora di toni caldi e decisi – ruggine, verde bosco, grigio fumo e bordeaux – perfetti per abiti destrutturati, cappotti ampi, maglioni morbidi e accessori che parlano di identità, non di status.

La moda uomo secondo Piccole Magazine è un invito a sperimentare, a sentirsi comodi nel proprio stile, senza formalismi o imposizioni Il vero fascino sta nei dettagli che ti somigliano: una sciarpa indossata con disinvoltura, una giacca vintage dal taglio fluido, un pantalone che rompe gli schemi classici

Questa proposta autunnale non è una collezione, è un manifesto di libertà: per l’uomo che sceglie di essere se stesso, con stile, senza chiedere permesso

Perché la moda non è questione di marca. È come ti porti nel mondo.

Piccole Magazine – Moda con anima Anche per l’uomo

Un outfit maschile per autunno-inverno 2025 punta su comfort e raffinatezza essenziale. Pantalone in lana a taglio dritto, in tonalità scura, abbinato a uno sweater in maglia calda dai toni neutri o profondi (grigio antracite, blu notte o verde bosco). Il look è pratico ma elegante, perfetto per affrontare i primi freddi autunnali: uno stile sobrio che si presta tanto al lavoro quanto a un’uscita serale, combinando funzionalità e gusto contemporaneo

Moda UomoAutunno Glamour2025.

DISFORIADI GENERE

Dal punto di vista medico, la disforia di genere

è stata definita e ridefinita nel tempo Nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), pubblicato dall’American Psychiatric Association, il termine ha sostituito la precedente denominazione di “disturbo dell’identità di genere”, segnando un passaggio importante: non si tratta più di considerare l’identità di genere non conforme come patologica, ma di riconoscere il disagio che può derivare dal conflitto tra identità e corpo, o tra identità e contesto sociale

Analogamente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nella nuova Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11), ha rimosso la disforia di genere dall’elenco dei disturbi mentali, collocandola nella categoria “condizioni relative alla salute sessuale”. Questo cambiamento riflette un’evoluzione culturale e scientifica verso una visione più rispettosa e inclusiva della diversità di genere.

DISFORIADI GENERE

TRAIDENTITÀ,

Negli ultimi decenni, la società contemporanea ha assistito a un crescente dibattito riguardante l’identità di genere, le sue espressioni e le sfide vissute dalle persone transgender e non binarie. In questo contesto, il concetto di disforia di genere occupa un ruolo centrale, rappresentando non solo una categoria clinica, ma anche una realtà esistenziale complessa che intreccia dimensioni psicologiche, biologiche, culturali e sociali. Comprendere la disforia di genere significa, quindi, superare pregiudizi e semplificazioni, riconoscendo la profondità e la legittimità delle esperienze individuali legate all’identità

Cos’è la disforia di genere Il termine disforia di genere si riferisce al malessere psicologico che può derivare dalla discrepanza tra il genere assegnato alla nascita (in base al sesso biologico) e l’identità di genere profondamente sentita dalla persona Non tutte le persone transgender o non conformi al genere sperimentano disforia, ma per molte questa sensazione può diventare fonte di grande sofferenza, influenzando il benessere emotivo, le relazioni e la qualità dellavita.

Aspetti psicologici e sociali

La disforia di genere può manifestarsi in diversi modi: disagio nel vedere o toccare parti del proprio corpo, desiderio di assumere l’aspetto o i comportamenti del genere con cui ci si identifica, o frustrazione legata al modo in cui gli altri percepiscono e nominano la propria identità. Queste esperienze possono emergere fin dall’infanzia, ma diventano spesso più acute durante l’adolescenza, fase in cui il corpo subisce trasformazioni significative

A livello psicologico, la disforia può portare a ansia, depressione, isolamento sociale o bassa autostima, soprattutto quando la persona non riceve comprensione o supporto Tuttavia, studi recenti mostrano che tali sintomi non derivano direttamente dall’identità di genere, ma piuttosto dalla mancanza di accettazione e dal contesto discriminatorio in cui molte persone transgendervivono. Il sostegno familiare, l’accesso a professionisti competenti e un ambiente sociale inclusivo sono fattori determinanti per il benessere psicologico Le ricerche indicano che le persone transgender che ricevono riconoscimento e supporto mostrano livelli di salute mentale paragonabili a quelli della popolazione cisgender

Percorsi di affermazione di genere

Aspetti culturali e sociali contemporanei

Oltre alla dimensione clinica, la disforia di genere va compresa anche alla luce dei fattori culturali e sociali In molte culture occidentali, il binarismo di genere (maschio/femmina) rappresenta ancora la norma dominante, e ciò rende difficile per chi non vi si riconosce trovare spazio e legittimità.

Affrontare la disforia di genere implica spesso un percorso di affermazione di genere, che può assumere forme diverse a seconda delle esigenze individuali.

Alcune persone scelgono di modificare il proprio aspetto, nome o pronomi; altre intraprendono trattamenti ormonali o interventi chirurgici. Queste decisioni non seguono uno schema fisso: ogni persona costruisce il proprio percorso in base ai propri bisogni, risorse e convinzioni L’affermazione di genere può comprendere diversi livelli:

Sociale: cambiamento di nome, abbigliamento, pronomi e ruolo sociale;

Medico: terapie ormonali sostitutive (HRT) o interventi chirurgici per armonizzare il corpo con l’identità di genere;

Legale: modifiche dei documenti d’identità per riflettere il genere riconosciuto.

La possibilità di accedere a tali percorsi varia notevolmente tra i diversi paesi In Italia, ad esempio, la legge 164/1982 regola la rettifica dell’attribuzione di sesso, prevedendo la possibilità di intervento medico e riconoscimento legale.

Tuttavia, il dibattito resta aperto su questioni come l’autodeterminazione e la necessità o meno di interventi chirurgici peril cambiamento anagrafico

I media e le istituzioni hanno un ruolo cruciale nel modellare la percezione pubblica: la visibilità di persone transgender nei film, nella politica e nello sport contribuisce a normalizzare esperienze un tempo invisibili, ma può anche esporre chi le vive a nuovi rischi di stigmatizzazione o polarizzazione. Un ulteriore elemento di riflessione riguarda le persone non binarie, che non si identificano completamente né come uomini né come donne

La loro esperienza mette in discussione le categorie tradizionali e invita a ripensare il concetto stesso di identità di genere come fluido, personale e dinamico

Verso un approccio inclusivo e rispettoso

Comprendere la disforia di genere non significa ridurla a un problema medico, ma riconoscerla come esperienza umana di ricerca di autenticità e coerenza Le istituzioni sanitarie, scolastiche e lavorative hanno la responsabilità di promuovere ambienti inclusivi, nei quali ogni persona possa vivere liberamente la propria identità senza timore di discriminazione.

L’educazione di genere, la formazione degli operatori sanitari e la sensibilizzazione della società rappresentano strumenti fondamentali per ridurre il pregiudizio e migliorare la qualità della vita delle persone transgender e non binarie. Solo un approccio basato su empatia, conoscenza e rispetto può contribuire a superare le barriere culturali che ancora ostacolano il pieno riconoscimento della diversità di genere

Il 20 Novembre, il Silenzio si Fa Memoria

Ogni anno, il 20 novembre, il mondo si ferma per celebrare il Transgender Day of Remembrance (T-DoR), la Giornata internazionale in ricordo delle persone transessuali e transgender uccise dalla violenza transfobica. Non è una festa, ma una solenne veglia e un momento di forte attivismo, in cui la comunità LGBTQ+ e i suoi alleati si uniscono per onorare le vite spezzate e per ribadire l'urgenza di un cambiamento culturale e politico radicale

Un Muro di Candele Contro laViolenza.

La ricorrenza del T-DoR affonda le sue radici in un tragico evento del 1998: l'omicidio di Rita Hester, una donna transgender afroamericana, a Boston L'attivista Gwendolyn Ann Smith organizzò l'anno successivo una veglia a lume di candela in suo onore, dando vita a un movimento globale. Da allora, il 20 novembre è diventato l'occasione per leggere pubblicamente la lista, tristemente in crescita, delle vittime di omicidio a causa del loro gender identity o gender expression nell'ultimo anno.

Questi elenchi sono più che semplici numeri; sono un crudo promemoria della brutalità e della discriminazione sistemica che molte persone trans* subiscono quotidianamente in ogni angolo del pianeta Spesso, le vittime sono persone trans* di colore, o quelle impegnate nel sex work, già ai margini della società e quindi esposte a un rischio maggiore. La violenza transfobica non si manifesta solo negli atti estremi, ma anche nella mancanza di accesso al lavoro, alla casa, all'assistenza sanitaria e nella derisione mediatica e sociale

Non Solo Ricordo, Ma Richiesta diAzione

Il T-DoR non vuole essere solo un momento di lutto. La memoria delle vittime è il catalizzatore per un'azione più incisiva. Le associazioni LGBTQ+ e i gruppi per i diritti umani, anche in Italia, utilizzano questa giornata per portare all'attenzione pubblica e istituzionale diverse problematiche cruciali:

Riconoscimento Legale dell'Identità: Sollecitare processi di rettifica anagrafica del sesso che siano più rapidi, meno burocratici e che non richiedano obbligatoriamente interventi medici invasivi.

Contrasto alla Transfobia: Promuovere leggi specifiche contro l'odio e la discriminazione basati sull'identità di genere.

Inclusione Sociale: Garantire l'accesso paritario a opportunità lavorative ed educative, combattendo il pregiudizio che spesso relega le persone trans* ai margini

Protezione Internazionale: Sensibilizzare sulle condizioni delle persone trans* rifugiate o migranti, che fuggono da paesi dove la loro esistenza è criminalizzata o messa in pericolo divita.

UnAppello alla Società Civile

Dalle piazze illuminate dalle candele, si alza un coro unanime che chiede visibilità, giustizia e rispetto Il TDoR è un monito rivolto a tutti: la lotta per i diritti trans* è una lotta per i diritti umani universali. La transfobia non è un problema che riguarda solo la comunità LGBTQ+, ma un fallimento della società nel suo complesso, che permette che l'odio e l'ignoranza mettano in pericolo la vita delle sue cittadine e dei suoi cittadini.

Unirsi alla veglia del 20 novembre significa non solo commemorare, ma assumersi un impegno attivo affinché il 20 novembre smetta di essere un giorno di lutto e diventi, un giorno, solo un momento di riflessione su quanto lontano siamo arrivati, e non su quanto ancora c'è da fare perproteggere evalorizzare ogni singolavita

T-DoR in Italia: Memoria e Urgenza diTutele.

Il Transgender Day of Remembrance (T-DoR), celebrato ogni 20 novembre, assume in Italia un significato particolarmente urgente Nonostante il progresso nei diritti civili, il Paese si trova spesso in cima alle classifiche europee pernumero di transicidi (omicidi di persone trans) e perl'elevato tasso diviolenza e discriminazione transfobica.

IlT-DoR in Italia è un momento per:

Rompere il Silenzio: Dare visibilità a un fenomeno di violenza spesso sommerso e ignorato, onorando in particolare le vite delle donne transessuali, spesso emarginate e coinvolte nel sex work, che sono le più esposte al rischio.

Chiedere Leggi Efficaci: Sottolineare l'assenza di una legge nazionale specifica contro l'omotransfobia che inquadri e persegua efficacemente i crimini d'odio basati sull'identità di genere Riformare l'Iter Legale: Sollecitare una riforma della Legge 164/82 per un riconoscimento legale del genere più snello e basato sull'autodeterminazione, superando l'obbligo di percorsi medici o chirurgici non desiderati.

Garantire Inclusione: Ribadire la necessità di interventi sociali e politici volti a contrastare la discriminazione in ambiti cruciali come il lavoro, la sanità e l'istruzione, dove le persone trans* faticano ancora a trovare piena inclusione.

In sintesi, la giornata non è solo un ricordo, ma un forte richiamo alle Istituzioni e alla società civile italiana affinché l'impegno perla sicurezza e la dignità della comunità trans* diventi una priorità nazionale.

VISIONE

ASSOCIAZIONE IL PICCOLE MAGAZINE LGBTQ APS

Piccole Magazine A PS è basata su una visione sempre futurista e progressista permettendo di essere all’altezza delle necessità di difesa, promozione, e rivendicazione dei diritti della comunità LGBTQIA+ in Italia, così come la comunità migrante e residente all’estero, utilizzando dei meccanismi di empowerment che permettano di abbattere le barriere e stigmi che circondano la comunità LGBTQIA+.

MISSIONE

La nostra missione primordiale è creare una coalizione tra comunità civica organizzata, imprese ed enti pubblici e privati che permetta di utilizzare il potere della comunicazione, dell’educazione e della consapevolezza sui diritti per vivere una vita dignitosa, libera dalle discriminazioni, violenza, stigma e tabù, con lo scopo di garantire equità, uguaglianza e parità dei diritti alle persone che sono parte della Community LGBTQIA+ nella la società.

Vi intiviamo a chiedere la vostra Tessera Associat@ contattando al numero di telefono: 348 7478757

supporto integrale alla comunità LGBTQIA+ in Italia e anche all’estero in modo da creare delle ottime condizioni di vita dignitosa e trovare delle pari opportunità.

MESE DELLAMADRE

Novembre è il mese 11, e nella simbologia numerologica l’11 si riduce a 2: è l’energia della Madre, della Luna, del grembo e dell’accoglienza

Se ottobre (10 = 1) rappresentava il Padre, la forza, l’azione e il fare, novembre ci porta nel regno della Madre, dove la vita ci invita a scendere dal fare al sentire, dal controllo all’ascolto, dalla mente al cuore.

Il codice del 2025 Il numero dell’anno 2025 contiene due grandi chiavi: 20 → il karma delle emozioni traboccanti: ciò che si muove per essere sentito, compreso e ordinato 25 → la liberazione del programma: il momento in cui possiamo sciogliere vecchi copioni, abitudini e fedeltà che non ci servono più.

Se sommiamo le cifre del 2025 → 2 + 0 + 2 + 5 = 9, ottieniamo un anno di chiusura, un tempo di pulizia, conclusione e liberazione Quando uniamo la vibrazione del mese 11 con quella dell’anno 9, troviamo ancora unavolta 20: > 11 + 9 = 20.

Questo ci dice che novembre riattiva la grande lezione emotiva dell’anno, ma lo fa attraverso il filtro dolce e profondo della Madre. È come se la vita ci sussurrasse: > “Non devi più sostenere tutto da sola con la forza del Padre. Ora è tempo di accoglierti, di nutrirti e di guarire con l’amore materno.”

L’energia della Madre Il numero 2 rappresenta la ricettività, il silenzio, la cura e la sensibilità È l’utero che contiene, la notte che protegge, la voce che consola Nella vibrazione del 20, queste acque interiori si muovono: emozioni che salgono, ricordi che riaffiorano Non per travolgerci, ma per essereviste e liberate.

La Luna illumina ciò che era nascosto, e il 20 ci ricorda che, se sentiamo con amore, tutto può fluire di nuovo Cosa ci chiede novembre 1. Sentire senza giudicare. Permettersi di piangere, ridere, sospirare: ogni emozione è un messaggio. 2. Prendersi cura del corpo. Dormire, respirare, mangiare con presenza: il corpo è il tempio della Madre. 3. Ascoltare l’intuizione. Meno ragione, più ispirazione. 4. Guarire il femminile. Relazioni con la madre, con le donne del lignaggio, o con la nostra parte femminile interiore. 5. Liberare i vecchi copioni (25). Lasciare andare la necessità di controllare o di sacrificarsi

Per la donna che crea e guida Novembre non è il mese per spingere, ma per nutrire È il tempo di guardare il proprio progetto come una madre guarda il figlio: con tenerezza, pazienza e fiducia. È il momento di rivedere i ritmi, di riorganizzare l’energia e di dare spazio all’ascolto e alla creatività intuitiva.

“L’abbondanza di novembre non si misura nei risultati, ma nella pace che senti dentro Più calma c’è nel cuore, più chiara diventa la tua direzione ”

In sintesi 2025 → 20 (emozioni traboccanti) e 25 (liberazione) → anno 9 (chiusura). Novembre (11) → energia 2 = la Madre, la Luna, la sensibilità. 11 + 9 = 20 → si riattiva la lezione emotiva del 2025

Novembre è il grande grembo dell’anno: lo spazio dove tutto ciò che è stato vissuto può essere accolto, sentito e trasformato in saggezza Così ci prepariamo a dicembre, il mese del Bambino (12 = 3), quando nascerà una nuovaversione di noi stesse.

“A novembre la Madre interiore si risveglia: sente, accoglie, perdona e libera. Solo da quell’amore nasce la nuova vita che sta per arrivare.”

La Community

La Comunità WhatsApp e/o Telegram sono spazi sicuri dedicati alla costruzione di una rete educativa con persone e culture diverse. In questa community troverai consigli, video, riflessioni e parole che ti aiuteranno a svegliarti e a uscire dal torpore in cui sei rimasta per troppo tempo. Oltre a questo, troverai il modo di scoprire i tuoi talenti per utilizzarli sempre al tuo favore. Non importa l’età, il paese o la lingua, nella Community RE-TRANS-FORMA-T non ci sono distinzioni, non c’è discriminazione né pregiudizi, c’è solo libertà e la voglia di elevare la tua autostima e il tuo potere interiore

Sei pronta? Unisciti!!! CLICKA SULL’IMMAGINE

@retrasnformat

Raccontaci i Luoghi Più Suggestivi!

L’Italia è un paese ricco di storia, cultura e paesaggi mozzafiato, e vogliamo condividerli con i nostri lettori! In ogni angolo del nostro bel paese, c'è un luogo unico che merita di essere scoperto: che sia un locale notturno dove la musica e l'energia si fondono, un B&B accogliente nascosto tra le colline, o un agriturismo immerso nella natura incontaminata

Piccole Magazine è alla ricerca di luoghi speciali, da nord a sud, che raccontano la bellezza dell'Italia attraverso esperienze autentiche

Ti invitiamo a farci conoscere i posti che più ti hanno emozionato, quelli dove hai trascorso momenti indimenticabili o che semplicemente ritieni siano dei veri e propri gioielli nascosti

Se hai un angolo del cuore che merita di essere raccontato, invia la tua proposta e potresti vederla pubblicata nella nostra rivista! Insieme, possiamo creare una mappa speciale di luoghi che celebrano la bellezza e l’autenticità del nostro paese.

Condividi la tua esperienza e lasciaci scoprire l’Italia che ami!

Unisciti a Piccole Magazine! Piccole Magazine è sempre alla ricerca di nuovi talenti e collaborazioni che possano arricchire il nostro mondo creativo e visivo Se sei un fotografo appassionato, con una visione unica e il desiderio di far conoscere la tua professionalità, ti invitiamo a collaborare con noi! Se vuoi far parte della nostra rete di talenti e portare la tua fotografia nei nostri prossimi eventi, scrivici!

Vogliamo mettere in luce il talento di chi, come te, è in grado di catturare emozioni e creare immagini che parlano al cuore.

Unisciti a noi e rendi ogni scatto un’opera d’arte che racconta una storia!

Unisciti a Piccole Magazine!

Se sei artista, performer o ballerin@ del mondo LGBTQ e desideri far conoscere il tuo talento, Piccole Magazine è il palcoscenico perfetto per te! Unisciti a noi per celebrare la bellezza e la creatività senza confini, attraverso interviste, performance e storie di ispirazione Condividi il tuo percorso con un pubblico entusiasta e impegnato, pronto a scoprire nuove voci e visioni artistiche Non perdere l'occasione di essere parte di questo spazio inclusivo e innovativo!

Unisciti a Piccole Magazine! Se sei un designer di gioielli e desideri dare visibilità al tuo marchio, Piccole Magazine è la piattaforma ideale per te!

SEI UN FASHION DESIGNER?

Unisciti a Piccole Magazine!

Se sei un fashion designer e desideri ampliare la visibilità del tuo marchio, Piccole Magazine ti offre la possibilità di farti conoscere da un pubblico esclusivo e appassionato di stile e tendenze. Con il nostro supporto, il tuo lavoro può arrivare a nuovi orizzonti, collegandoti con altri professionisti e appassionati del mondo della moda Non lasciarti sfuggire l'opportunità di far brillare il tuo brand!

Unisciti a Piccole Magazine!

Se desideri far crescere il tuo marchio e mostrare al mondo le tue capacità, Piccole Magazine ti offre l'opportunità di farti conoscere da un pubblico ampio e appassionato di bellezza. Metti in mostra il tuo talento e le tue creazioni, ottenendo visibilità e connessioni nel mondo dell'hairstyling Non perdere l'occasione di far brillare il tuo salone con Piccole Magazine! Contattaci: www.piccolemagazine.it Telefono: 3383110078

Unisciti a Piccole Magazine!

Se sei un make-up artist e desideri far emergere il tuo talento, Piccole Magazine è il palcoscenico perfetto per te! Offriamo un'opportunità unica per dare visibilità al tuo lavoro, mostrando la tua creatività e competenza a un pubblico selezionato e pregiato. Unisciti a noi e fai brillare il tuo marchio, conquistando nuovi spazi nel mondo della bellezza!

Via Alcide De Gasperi, 20, Cento, FE

Lunedì-Venerdì, dalle ore 9:00 alle 19:30

Sabato, dalle ore 10:00 alle 18:00

Telefono: 366 1192141

www.itrasgressivi.it

Viale della Repubblica, 43, Cesenatico, FC Self Service 27/24 www itrasgressivi it

OPINIONI DEI LETTORI

Hai Qualcosa da Dire? Questo Spazio È per Te!

Piccole Magazine apre le sue pagine a te, che hai una voce, un pensiero, un'esperienza o un sogno da condividere. In questo spazio speciale della nostra rivista, vogliamo ascoltare le tue parole, leggere le tue opinioni, i tuoi racconti, le tue riflessioni personali o sociali.

Parlaci di ciò che ti tocca il cuore, scrivi su temi che ti stanno a cuore: identità, diritti, amore, cambiamento, inclusione, esperienze di vita, o semplicemente pensieri positivi per ispirare gli altri.

Non importa se sei scrittore o no, qui conta la verità della tua voce.

Sii parte attiva della nostra comunità.

Scrivi per essere letto, per essere ascoltato, per fare la differenza.

�� Invia il tuo testo a info@piccolemagazine.it e unisciti a chi crede che le parole possano ancora cambiare il mondo

Questo spazio è tuo. Prenditelo.

CASTING APERTO

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.