Il granello di senape n.190 2/2020 - Ottobre 2020

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n. 2 (190) – ottobre 2020

il granello di senape

scadenze previste, in particolare nel prossimo biennio 2021-2022, quando più pesante sarà l’impatto sociale della crisi economica. Una prospettiva che non dovrà dimenticare l’Italia, la maggiore beneficiaria di sussidi e prestiti, ma zavorrata da note derive clientelari e da una pubblica amministrazione poco disponibile a processi innovativi. Diranno i prossimi mesi se la nuova stagione che si è aperta nell’Unione Europea produrrà i frutti attesi e avvierà l’Europa verso nuovi orizzonti, dopo la lezione ricevuta dal Covid-19 e aggravata dall’infinita vicenda di Brexit che sembra avviarsi verso una conclusione traumatica di una secessione senza accordo... Per chi vuole un’Europa federale è un momento di speranza che bisogna mettere al riparo da illusioni: la strada da percorrere verso l’Unione politica è ancora lunga e tutta in salita. Franco Chittolina (franco.chittolina@gmail.com)

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RIPUDIO DELLA GUERRA E COLLABORAZIONE ALLE GUERRE “L’Italia ripudia la guerra”, ma collabora attivamente alle guerre degli Stati Uniti. La base militare di Camp Darby di Livorno è il più grande arsenale militare Usa al di fuori del proprio territorio. Le armi arrivano via mare, fino al porto di Livorno. Da qui sono stoccate a Camp Darby, per poi essere smistate e destinate in Giordania, Arabia Saudita e altri paesi mediorientali. Riforniscono le forze di Washington impegnate nelle varie zone di conflitto, principalmente dell’area mediorientale: Siria, Yemen, Libia e Iraq. In prima linea nella politica della guerra, c’è anche la base di Sigonella in Sicilia, da cui decollano i caccia e i droni controllati a distanza, uguali a quello usato, ad esempio, per il blitz omicida ai danni del generale iraniano Soleimani. Ancora in Sicilia, a Niscemi, dal 2014 è sorto uno dei centri di trasmissione del MUOS, un sistema di comunicazione satellitare militare utilizzato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che integra le comunicazioni delle forze navali, aeree e terrestri in qualsiasi parte del mondo, e impegnato direttamente nella trasmissione e nel controllo operativo di varie operazioni di guerra in Medio Oriente. In Italia abbiamo circa 90 testate nucleari presso le basi militari di Aviano nel Veneto e Ghedi in Lombardia. Un potenziale nucleare che corrisponde a 300 Hiroshima. Nei giorni di Natale si è saputo che gli Usa, che si fidano sempre meno del presidente turco Erdogan, hanno intenzione di spostare in Italia altre 50 bombe nucleari finora dislocate nel paese della mezzaluna. Sergio Dalmasso (per Il Tavolo delle Associazioni)

“Ci sono molti modi di uccidere: si può infilare a qualcuno un coltello nel ventre, togliergli il pane, non guarirlo da una malattia, ficcarlo in una casa inabitabile, massacrarlo di lavoro, spingerlo al suicidio, farlo andare in guerra. Solo pochi di questi modi sono proibiti dallo Stato” Bertolt Brecht


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