(Mt 13,32) "è il più piccolo di tutti i semi, ma, una volta cresciuto, è il più grande dei legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e fanno i nidi fra i suoi rami”
il granello di senape
191 n.3/ 2020
Notiziario di comunità e gruppi – dicembre 2020
SPIRAGLI DI SPERANZA “La vita si fa storia”. Con questo titolo il 24 gennaio scorso Papa Francesco ha diffuso il suo consueto messaggio in vista della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Mi sembra un titolo che – indipendentemente dalla destinazione specifica del documento – introduce riflessioni quantomai calzanti per il periodo che stiamo vivendo, anche perché si presta a una doppia interpretazione. Sottolineare che la vita “si fa storia” richiama innanzitutto l’attenzione sulla responsabilità che ognuno ha nel vivere con coscienza la propria esistenza, dal momento che ogni scelta, ogni avvenimento, ogni esperienza che ciascuno vive si imprime nel tempo, lascia una traccia che rimane agli atti e “si scrive nella storia”, appunto, diventando spunto di riflessione – nel bene e nel male D’altronde, è così anche per noi: le vite di chi ci ha preceduto, raccolte nei ricordi e nella memoria di ciascuno, nelle tradizioni famigliari o nelle biografie più o meno blasonate che compongono le nostre biblioteche, sono tracce che marcano itinerari da percorrere o da cui star lontani, sentieri aperti da pionieri in avanscoperta e affidati a mo’ di mappa a noi che li seguiamo, e lo stesso sarà per le nostre vite, diventate “storia” per chi verrà in seguito. Ma c’è un significato ancor più ricco e intrigante, in quel “farsi storia” della vita cui rimanda il titolo, e sta nel fatto che la vita “si fa storia” in quanto si fa racconto e narrazione, finendo per attribuire colori e valori ai diversi momenti che la costellano, a seconda del ruolo che si assegna loro nel contesto della trama. Viene in mente al proposito un bell’aneddoto che può aiutare a comprendere quanto sia decisivo il filo del racconto per la collocazione e la interpretazione della propria vicenda esistenziale: quello del viandante e dei tre scalpellini. Un viandante sta camminando in un giorno di gran caldo e incontra sulla sua strada un cantiere dove molti operai sono intenti a lavorare sotto il sole cocente. Avvicinatosi al primo, gli chiede “Buon uomo, che sta facendo?”. Questi, trafelato, senza nemmeno alzare lo sguardo dalla sua fatica, con il viso segnato dal sudore e stravolto dalla sofferenza, gli risponde quasi risentito: “Perché mi disturbi? Non lo vedi? Sto spaccando pietre in questo caldo disumano!” (Continua a pag. 4) REDAZIONE: COMUNITÀ DI MAMBRE – Str. S. Martino, 144 – 12022 BUSCA (CN) – tel. 0171 943407 – e-mail: mambrebusca@alice.it - c.c.p. n. 17678129 intestato a IL GRANELLO DI SENAPE - Registrazione del Tribunale di Cuneo n. 433 del 30/1/1990 Spedizione in abbonamento postale comma 20/C art. 2 Legge 662/’96 art. n. 819/DC/DCI/CN del 6/4/2001 Filiale di Cuneo – Editore: Associazione La Cascina – Direttore Responsabile: Gianluigi Martini – Ciclostilato in proprio: Associazione La Cascina, via S. Maurizio 72, S. Rocco Castagnaretta (CN).