il domani

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il Domani Domenica 29 Agosto 2010

IL DOMANI DELLA CULTURA

I cinque finalisti del Campiello

Premio Campiello, la parola ai lettori Il 4 settembre a Venezia la proclamazione del vincitore. In lizza Carofiglio, Lerner, Murgia, Pariani e Pennacchi Maria Luisa Prete Se luglio è stato il mese del premio Strega, il rientro dalle vacanze per tradizione coincide con un altro grande appuntamento letterario: il Campiello. Attesa scandita per tutta l’estate da una serie di appuntamenti, i famosi incontri con gli autori, ovvero con i cinque finalisti proclamati a fine maggio dalla giuria capeggiata da Giuseppe Tornatore, e conclusi ieri a Cortina D’Ampezzo. Per l’edizione 2010 il riconoscimento, promosso e organizzato dagli industriali veneti, vede in lizza Gianrico Carofiglio con Le perfezioni provvisorie (Sellerio), Gad Lerner con Scintille. Una storia di anime vagabonde (Feltrinelli), Michela Murgia con Accabadora (Einaudi), Laura Pariani con Milano è una selva oscura (Einaudi) e Antonio Pennacchi con Canale Mussolini (Mondadori), fresco vincitore dello Strega. La giuria dei letterati, presieduta da Tornatore e composta dal linguista Gianluigi Beccaria, dallo scrittore Riccardo Calimani, dal critico d’arte Philippe Daverio, dal sociologo Domenico De Masi, dallo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri, dalla presidente della Crusca Nicoletta Maraschio, dal critico letterario Lorenzo Mondo, dal linguista e giornalista Salvatore Silvano Nigro, dal linguista Silvio Ramat, dalla presidente della omonima fondazione d’arte Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha scelto con voto palese i cinqueromanzicheconcorrerannoall’assegnazione finale del premio e ha proclamato lo scorso 22 maggio il vincitore del Premio opera prima, assegnato quest’anno a Silvia Avallone con Acciaio (Rizzoli). Il rito degli incontri con gli autori è una felice formula per far conoscere il libro e attivare un interessante confronto con il pubblico dei lettori, quello che alla fine deciderà il vincitore. «Anche per questa edizione il bilancio degli incontri estivi è assolutamente positivo - ha commentato Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto e della fondazione Il Campiello -Abbiamo avuto una grande partecipazione di pubblico e suscitato molta curiosità e interesse. Il nostro

Un premio letterario – dice Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto e della fondazione Il Campiello – è ancor più significativo se riesce a coinvolgere nuovi lettori obbiettivo è di offrire occasioni e momenti di riflessione e di creare un dialogo con gli autori. Un premio letterario è ancor più significativo se contribuisce a coinvolgere nuovi lettori ed il confronto diretto con gli scrittori è il canale migliore per dare visibilità e suscitare attenzione al libro». «Il calendario degli incontri estivi è cresciuto molto in questi ultimi anni - ha aggiunto Alessandra Pivato, presidente del comitato di gestione - quasi a diventare una vera e propria tournée per gli autori. Gli incontri che la nostra fondazione organizza da sei anni sul territorio italiano rappresentano una bella opportunità sia per gli sc-

Giuseppe Tornatore

rittori che per il pubblico. Riteniamo infatti che tali appuntamenti siano il modo più efficace per promuovere la narrativa italiana, missione che il nostro premio, fin dalla sua fondazione, continua a perseguire con impegno e convinzione». Il vincitore verrà proclamato a Venezia, sabato 4 settembre, sul palco del Gran Teatro La Fenice. Come prevede la formula del premio, a decretare il romanzo vincitore sarà la Giuria dei 300 lettori, rappresentativa delle differenti categorie socio-professionali, selezionata su tutto il territorio nazionale e rinnovata ogni anno dalla fondazione Il Campiello. Per la for-

mazione di questa giuria, la fondazione si avvale della rete confindustriale nazionale e si appoggia anche a vari ordini e categorie professionali. Il Campiello, assegnato a opere di narrativa italiana, è stato istituito nel 1962 per volontà degli industriali del Veneto. Nel corso degli anni ha contribuito ha consacrare autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana. La prima edizione si svolse nel 1963 a Venezia nell’isola di San Giorgio e vide premiare il romanzo di Primo Levi La Tregua. Il premio è un canale con il quale gli industriali veneti intendono offrire il loro contributo alla promozione della narrativa italiana e a incentivare e diffondere il piacere per la lettura nella consapevolezza che un premio trovi la sua massima ragion d’essere nel "creare nuovi lettori". Efficace e mai abbandonato il meccanismo ideato per giungere al vincitore: una duplice giuria, una tecnica e una popolare. La prima preposta a nominare i cinque finalisti scelti tra quanti, secondo i termini del bando di concorso, vengono indicati ammissibili al premio, la seconda


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