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il Domani Venerdì 13 Marzo 2009 19
CALABRIA ’NDRANGHETA Si è svolta nell’aula bunker di Catanzaro l’udienza preliminare a carico delle persone indagate nelle due maxi operazioni Eracles e Perseus
Crotone, chiesti 49 rinvii a giudizio Ieri è stata ufficializzata, inoltre, la costituzione di parte civile della Regione Calabria CATANZARO — Rinvio a giudizio
la Shefqet Levanja, indagata albanese di 32 anni - le eccezioni sollevate la scorsa volta da molti difensori, che avevano evidenziato presunti difetti nelle notifiche della fissazione della data d'udienza. Alla requisitoria dei pm, infine, sono seguite le richieste di rito abbreviato, ordinario e condizionato, avanzate per 9 indagati, sull'ammissione delle quali il gup si pronuncerà giorno 17. L'operazione "Eracles" risale all'aprile scorso: fu divisa in due tranches: una scattata il 7 di quel mese, quando 39 persone furono sottoposte a fermo di indiziato di delitto, ed una il giorno 27, per l'esecuzione di 55 provvedimenti cautelari emessi dal gip di Catanzaro nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla cosca crotonese Vrenna- Corigliano-Bonaventura (tra i quali gli stessi 39 già fermati, ed altre 16 persone che avrebbero svolto la loro attività criminale nella città di Crotone). L'attività investigativa, sempre secondo le accuse, avrebbe permesso di scoprire gli autori degli omicidi di Francesco Gallo e Leonardo Covelli, uccisi a Crotone nel 2000, per contrasti interni alla cosca, e di smantellare gli arsenali del sodalizio criminale, individuando tre depositi in cui erano custoditi esplosivi, pistole e fucili mitragliatori. Le 49 persone per cui si è tenuta l'udienza sono: Annibale Barilari, 28 (Kr); Gaetano Barilari, 57
(Kr); Giuseppe Barilari, 33 (Kr); Antonio Basile, 37 (Kr); Nicola Basta, 32 (Kr); Guglielmo Bonaventura, 40 (Kr); Luigi Bonaventura, 38 (Kr); Mario Bonaventura, 61 (Kr); Salvatore Bonaventura, 61 (Kr); Francesco Cardamone, 35 (Kr); Francesco Castelliti, 23 (Kr); Fabio Cavallo, 28 (Kr); Egidio Cazzato, 64 (Kr); Gaetano Ciampà, 63 (Kr); Antonio De Biase, 39 (Kr); Rocco Devona, 25 (Kr); Antonio Falvo, 34 (Kr); Luigi Falvo, 47 (Kr); Antonio Foschini, 60 (Kr); Luigi Foschini, 58 (Kr); Alessandro Frisenda, 28 (Kr); Giuseppe Frisenda, 55 (Kr); Luigi Gostinello, 32 (Kr); Francesco Gumari, 49 (Kr); Antonio Macrì, 40 (Kr); Benito Macrì, 39 (Kr); Francesco Macrì, 35 (Kr); Giuseppe Macrì, 56 (Kr); Salvatore Macrì, 37 (Kr); Francesco Marafioti, 42 (Rosarno, RC); Antonio Martino, 30 (Kr); Vito Martino, 39 (Kr); Saverio Masellis, 44 (Kr); Francesco Murgeri, 38 (Kr); Massimo Murgeri (Kr); Gianluca Pennisi, 34 (Kr); Luca Alfredo Policastrese, 35 (To); Pietro Ranieri, 32 (Kr); Giovanni Rizzo, 43 (Kr); Cristian Ruggiero, 32 (Kr); Gaetano Russo, 29 (Kr); Gaetano Santoro, 35 (Kr); Enrico Saraco, 46 (Kr); Pasqualino Trusciglio, 46 (Kr); Luciano Vaccaro, 26 (Kr); Maurizio Valente, 26 (Kr); Giovanni Vrenna, 52 (Kr); Sergio Vrenna, 52 (Kr). (Agi)
Cosenza, incidente stradale due i morti e nove i feriti
un pneumatico sulla strada ed ha tentato di evitarlo. L'automobile però, probabilmente a causa della pioggia, è sbandata e Stella è stato sbalzato fuori dal mezzo finendo sull'asfalto. Nel frattempo è sopraggiunto un camion a bordo del quale viaggiava Pennacchio. L’uomo è sceso dal mezzo per cercare di fermare i mezzi che sopraggiungevano ma nell'oscurità è stato travolto da un'automobile ed è morto all'istante. (Ansa)
di tutti gli indagati. Con questa richiesta i pubblici ministeri antimafia Sandro Dolce e Pierpaolo Bruni hanno concluso ieri, nell’aula bunker di via Paglia, a Catanzaro, le discussioni della pubblica accusa nell'udienza preliminare a carico di 49 persone coinvolte nelle due maxi operazioni antimafia Eracles e Perseus, con le quali la Polizia di Stato e la Dda hanno scompaginato i più pericolosi clan di 'ndrangheta operanti nella provincia di Crotone. Più precisamente, si tratta dei 49 indagati che furono catturati con l'operazione Eracles, che risale all'aprile scorso, e rispetto ai quali sono in scadenza i termini massimi di custodia cautelare (le misure perderanno efficacia il 6 aprile). Le posizioni di questi 49 accusati, dunque, alla scorsa udienza di giorno 9 marzo sono state separate da quelle degli altri 79, per i quali l'udienza preliminare riprenderà il 23 marzo. Ieri è stata ufficializzata la costituzione di parte civile della Regione Calabria, rappresentata dall'avvocato Gullo, unico ente pubblico per ora parte nel processo (ma sono parti offese anche Comune e Provincia di Crotone, nonchè la Presidenza del Consiglio dei ministri). Il giudice distrettuale Antonio Battaglia, in apertura dell'udienza, ha respinto - per tutti tranne che per la so-
MONTALTO UFFUGO — Grave incidente stradale sulla A3, dove hanno perso la vita due persone e ne sono rimaste ferite nove. Le due persone decedute sono un avvocato, Antonio Stella, di Roggiano Gravina, ed un camionista,
Domenico Pennacchio, di Giugliano di Campania (Napoli). L'autista dell'automobile a bordo della quale viaggiava Stella, secondo la ricostruzione degli agenti della polstrada, si è accordo all'improvviso della presenza di
Scalea, l’assessore Forestieri ci adopereremo per i buoni premio SCALEA — I ritardi da parte della Regione Calabria nel rimborso dei Buoni premio destinati ai migliori studenti calabresi avevano provocato nei giorni scorsi le dure considerazioni da parte di alcuni cittadini di Scalea.
L’assessore alla Pubblica istruzione del Comune, Giuseppe Forestieri ha assunto l’impegno per cercare di accelerare il più possibile i tempi relativi ai rimborsi. «Ci mettiamo dalla parte dei cittadini - ha detto - e sappiamo
che si fanno grandi sacrifici per assicurare il diritto allo studio dei propri figli. E’ inevitabile la delusione di chi ha ottenuto sulla carta la borsa di studio e non riceve in tempi ragionevoli la somma promessa. Ecco perchè ci daremo da fare per garantire la consegna dei buoni premio. Si apprende anche che la Regione ha aumentato le risorse inizialmente impegnate ed ha approvato la graduatoria definitiva per la concessione dei buoni premio».
Cosenza, Istituto Papa Giovanni... quando la Regione staccò la spina di Domenico Martelli COSENZA — Primavera 2004, più o meno di questi tempi ma con l’orologio indietro di 5 anni. Stesso istituto, il Papa Giovanni di Serra d’Aiello. Stessi problemi, la ricerca ansiogena ma affaristica del partner privato. Meno debiti, ovviamente, quelli crescono con il sorgere ma tanti e con tanti zeri pure allora. C’è un altro colore in giunta regionale ma da queste parti sono dettagli facilmente “aggiustabili”. Manca meno di un anno al voto del dopo Chiaravalloti e pochi mesi all’avvio della campagna elettorale del 2005. C’è aria di smobilizzazione in giro ma sono proprio questi per solito i momenti cruciali, quelli del passaggio di cartelle. Siamo in piena “guerra” politico-industriale tra il consorzio Solacium e il Gruppo Manna. La storia è nota ma il piano di rilancio un po’ meno. Un’offerta punta a spalmare il passato, facendosi carico delle passività in cambio di un aumento dei posti letto da rimborsare (Gruppo Manna). L’altra, quella del consorzio Solacium, si accontenta dell’esistente, lo consolida e lo solidifica ma del passato non ne vuol sapere. Un braccio di ferro difficile tant’è che ad un certo punto e non si sa come entra in gioco il tavolo istituzionale della Regione Calabria. Sono settimane difficili e dai giochi sotto il tavolo finché ad un certo punto, per non sapere né leggere né scrivere, l’assessore del tempo Gianfranco Luzzo decide di staccare la spina e di allentare la tensione. Scatta la revoca all’accreditamento del Papa Giovanni di Serra d’Aiello. Un evento a suo modo storico ma scarsamente pubblicizzato. Maggio 2004, nero su bianco. La firma è del dirigente di settore Edgarda Matilla. Ecco la parte saliente del decreto…«atteso che questo dipartimento con nota n.6493 del 23.03.04 reiterata con nota del 2.04.04 n.7495 ha invitato l’Asl n.1 di Paola a voler verificare la compatibilità della struttura con le prestazioni assistenziali da erogarea favore dei degenti; visto il riscontro fornito dall’azienda sanitaria con nota n.101/DS del 5.04.04 nonché dalla relazione allegata a firma del direttore del dipartimento di Salute mentale, dalle quali emerge il mancato possesso da parte della struttura dei requisiti previsti dalle vigenti disposizioni regionali, nonché le gravi condizioni di cronicità che pongono i soggetti interessati in uno stato di elevato bisogno assistenziale ed infiermeristico che la struttura non soddisfa; ritenuto che nel caso di specie ricorrano condizioni di particolare gravità e urgenza collegate al possibile pregiudizio per i pazienti ricoverati nella struttura; visto il DL 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni; acquisito il documento istruttorio redatto dal responsabile del procedimento ai sensi e per gli effetti dell’art.4 e seguenti della legge regionale n.19/2001; su proposta del Dirigente di settore decreta Per i motivi di cui in epigrafe: di sospendere l’esercizio delle attività sanitarie erogate dall’istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello (cs) considerate le carenze assistenziali riscontrate dall’Asl competente, idonee ad arrecare grave pregiudizio per i pazienti ivi ricoverati; diffida il responsabile dell’istituto ad adeguare la struttura de qua secondo i requisiti previsti dalle vigenti disposizioni regionali, e conseguentemente darne comunicazione a questo dipartimento e all’azienda sanitaria al fine di consentire il riavvio delle attività sanitarie previa verifica ispettiva; di inviare il presente provvedimento all’Asl n°1 di Paola per l’adozione delle determinazioni conseguenti; di trasmettere altresì per opportuna conoscenza il presente atto al dipartimento Obiettivi strategici della Regione Calabria; di autorizzare la pubblicazione del presente decreto sul bollettino ufficiale della Regione Calabria». Fine della cassa continua. Spina staccata. Da allora è stata mai più riattaccata? E da chi?