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24 Venerdì 6 Marzo 2009 il Domani

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CALABRIA CATANZARO Il procedimento è a carico di 23 persone accusate di aver costituito una associazione per l’ingresso nel Paese di extracomunitari

Vento dell’est, processo azzerato L'errore nella notifica di un decreto ha reso necessario rinviare tutto al prossimo 30 settembre CATANZARO — Si dovrà ricomincia-

re da zero, anche se in realtà il dibattimento non era fin qui andato molto avanti, nel processo a carico delle 23 persone coinvolte nell'operazione "Vento dell'Est", mirata a sgominare una presunta associazione per delinquere finalizzata a consentire l'ingresso nel Paese di extracomunitari poi avviati al lavoro nero e alla prostituzione. L'errore nella notifica del decreto che dispose il giudizio per una delle imputate ha reso necessario, ieri rinviare tutto al prossimo 30 settembre. Per quella data, peraltro, sarà cambiata la composizione del tribunale collegiale penale e, dunque, quasi certamente ogni attività dovrà essere ripetuta davanti ai nuovi giudici. Saranno a quel punto trascorsi ben tre anni dal rinvio a giudizio, che risale al 30 novembre del 2006, quando il gup Antonio Giglio pronunciò anche sentenza di assoluzione per 2 indagate, ed un patteggiamento di un anno di reclusione, e mandò gli atti CATANZARO — Carcere conferma-

to per l'imprenditore Salvatore Mazzei, 53 anni, di Lamezia Terme, arrestato in esecuzione di un'ordinanza cautelare eseguita venerdì scorso dai carabinieri del Ros, con il blitz nome in codice "Autostrada", e sospettato di aver fatto parte di un sistema di infiltrazioni mafiose nei cantieri per il rifacimento dell'A3 Salerno-Reggio Calabria. Il gip distrettuale Camillo Falvo, che ha firmato gli ordini di cattura anche per i coindagati Antonino Chindamo, 34 anni di Vibo Valentia, e Giuseppe Prestanicola, 57 anni, di Soriano, ha infatti respinto l'istanza di scarcerazione avanzata dai difensori di Mazzei, gli avvocati Eugenio CATANZARO — Cambiamenti in

arrivo nell'assetto del Tribunale di Catanzaro "Francesco Ferlaino", dove si verificherà lo spostamento di alcuni magistrati da un incarico all'altro, nonché l'arrivo di nuove leve che dovrebbero dare man forte ai colleghi, il cui organico è tutt'ora scoperto. Per quanto riguarda le sezioni penali del palazzo di giustizia presieduto dal giudice Gregorio Greco,

in Procura per la citazione diretta a giudizio di altre 14 persone. Sotto processo finirono invece Maria Gantcheva Sergova (50enne bulgara); Darena Blagoeva Vasileva (31enne bulgara); Dimitre Ivanov Varbousky (50enne bulgaro, vive a Napoli); Andrey Dimitrov Varbousky (23enne bulgaro); Mariyana Stoycheva Varbovska (45enne bulgara); Tsvetan Petrov Todorov (detto "zezzo", 55enne bulgaro, residente a Siena); Asen Tsvetanov Yankov (34enne bulgaro); Nadiya Vartsaba (52enne ucraina, residente a Bivolgi); Nikola Vlasev Petrov (41enne bulgaro, residente a Squillace Lido); Atanaska Zhelyazkova Veleva (detta "nuscia", 52enne bulgara); Mauro Greco (41enne nato a Crotone e residente a Borgia); Domenico Mico' (42enne di Catanzaro, residente a Soverato); Rocco Micò (42enne di Catanzaro, residente a Soverato); Maurizio Camporato (45enne di Catanzaro); Giovanni Aloi (36enne di Catanzaro); Antonio

Il quadro accusatorio è vasto, va dal lavoro nero, alla prostituzione, alla riduzione in schiavitù Vitrone (56enne di Napoli); Michele Salvatore Vonella (49enne di Girifalco); Gregorio Stagliano' (68enne nato a Chiaravalle centrale, residente a Cardinale); Fortunato Bianco (52enne di Carlopoli, residente a Simeri Crichi); Nunzio Caccamo (53enne nato a Gela e residente a Villafranca di Verona); Francesco Fratto (82enne di Sellia Marina); Luigi Marchio (78enne di Petrona'); Marziale Costa (49enne di Catanzaro). L'operazione "Vento dell'Est", con-

dotta dalla sezione Criminalità extracomunitaria della Mobile di Catanzaro, consentì di tracciare un quadro accusatorio vasto e complesso in cui alla fine il sostituto procuratore Raffaela Sforza chiese il rinvio a giudizio per 41 sospettati per quella che è stata definita la "tratta della bulgare", con accuse che vanno dall'associazione a delinquere, a numerose violazioni delle norme sull'immigrazione, a falso e contraffazione di pubblici sigilli, all'induzione favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, alla riduzione in schiavitù, al sequestro di persona, alla violenzasessuale. "Vento dell'Est", in particolare, nacque dal raccapricciante racconto di una giovane bulgara presunta vittima di atroci violenze sessuali e altri abusi, e scattò all'alba del 14 maggio 2004. In esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa dal gip Massimo Forciniti, finirono in carcere le prime 12 persone. Già allora molti di più erano gli indagati fra cui, Tsve-

AUTOSTRADA Il lametino è accusato di aver fatto parte di un sistema mafioso relativo ai cantieri dell’A3

’Ndrangheta, Mazzei resta in carcere Battaglia e Francesco Gambardella al termine dell'interrogatorio di garanzia che si è tenuto nel tribunale di Catanzaro martedì, quando tutti e tre gli indagati hanno scelto di rispondere al giudice, respingendo ogni accusa. Gli avvocati (Prestanicola è difeso da Domenico Ioppolo e Armando Veneto, mentre Chiniamo da Domenico e Vincenzo Chiniamo) ricorreranno a questo punto al tribunale del riesame, impugnando l'ordinanza del gip. Ave-

Le ipotesi d'accusa a vario titolo contestate sono di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione

va dato parere negativo alla richiesta di scarcerazione il pm antimafia Marisa Manzini, titolare delle indagini del Ros relative al periodo compreso tra il 2000 ed il 2007. Proprio lei aveva richiesto, ben due anni fa, le misure cautelari ora concesse dal gip, ed eseguite venerdì quando sono finiti in manette prima Mazzei e Chindamo, e poi Prestanicola, fermato solo in serata ad un posto di blocco sull'autostrada, nei pressi dello svincolo per Lame-

CATANZARO Per il settore civile il 6 settembre faranno il loro ingresso gli uditori giudiziari assegnati al capoluogo

Tribunale, spostamenti e arrivo di nuove leve presto tre componenti della prima sezione, e precisamente i giudici Antonio Saraco, Emma Sonni ed Assunta Maiore, si scambieranno il posto con altrettanti colleghi attualmente in servizio al-

l'Ufficio gip-gup, e cioé Antonio Rizzuti, Antonio Giglio ed Antonio Battaglia. Tutti i magistrati in questione porteranno a compimento i procedimenti penali che sono in dirittura d'arrivo, di cui

sono attualmente titolari, in qualità di giudici monocratici o di componenti del collegio. Ma è inevitabile che moltissimi processi, già incardinati davanti a loro, subiranno quasi certamen-

tan Patrov Todorov, detto "zezzo", il bulgaro che dopo mesi di latitanza venne fermato il 13 luglio 2004 a Chiusi. Proprio l'uomo, insieme all'altra bulgara Maria Gantcheva Sergova, e al napoletano Antonio Vitrone, sarebbe secondo gli inquirenti uno dei principali organizzatori della presunta associazione dedita a vari reati in violazione della normativa sull'ingresso il soggiorno e il collocamento a lavor dei clandestini, finalizzati spesso al loro avviamento alla prostituzione. La Sergova, secondo le accuse, avrebbe letteralmente venduto una giovane bulgara a Greco per 1500 euro, costringendola con minacce a prestazioni sessuali continuative e a prostituirsi. La violenza sessuale di gruppo è contestata poi a Giovanni Aloi, mentre violenza sessuale pluriaggravata e sequestro di persona sono le ipotesi che gravano su Francesco Fratto e Luigi Marchio, che avrebbero abusato delle rispettive vittime dopo averle picchiate selvaggiamente. zia Terme. Le ipotesi d'accusa a vario titolo contestate ai tre uomini sono di concorso esterno in associazione mafiosa ed estorsione alle ditte impegnate nei lavori di ammodernamento dell'A3, nel tratto compreso tra gli svincoli di Lamezia, Pizzo e Sant'Onofrio, nel senso che gli imprenditori sono stati indicati dagli investigatori come presunti referenti delle cosche con le imprese appaltatrici. A queste ultime, sempre secondo le accuse, sarebbe stato imposto non solo il pagamento del pizzo, definito "tassa governativa", ma anche la fornitura di materiale scadente nonchéi nomi delle imprese cui affidare i lavori in subappalto. te l'azzeramento poiché tutte le parti interessate dovranno dare il consenso (normalmente negato) a proseguire davanti ai nuovi giudici. Quanto al settore civile, il prossimo 6 settembre faranno il loro ingresso in tribunale i nuovi uditori giudiziari assegnati al capoluogo calabrese i quali, come prevede l'ordinamento, non possono essere destinati al "penale" ad inizio di carriera.


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