Il Corriere della Città - MARZO 2023

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Anno 15 Numero 3

MARZO 2023

COMUNALI POMEZIA

Cosa manca (e cosa serve) alla città secondo la nostra Redazione (da p.6)

ESTATE A POMEZIA

Senza un Sindaco in carica chi programmerà la stagione estiva? Le rassicurazioni del Comune e i timori dei balneari

CASO ALFASIGMA

L’Azienda annuncia 333 licenziamenti in tutta Italia, ecco quanti posti di lavoro sono a rischio a Pomezia

CENTRO DIURNO ARDEA

La struttura di Via Terni non ha ancora aperto malgrado l’assegnazione al Consorzio: il caso (a p. 18)

SERVIZI PRIMARI

Acqua e fogne a Campo Selva, il Comune di Pomezia scrive ad Acea (a pag. 14)

GIARDINI VIA FARINA

L’area continua ad essere abbandonata: le foto

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libertà informazione politica cronaca cultura sport

IL 14 E 15 MAGGIO SI VOTA A POMEZIA PER LE AMMINISTRATIVE 2023: CHI VINCERA’?

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SPO

Editoriale

COMUNALI A POMEZIA, SI COMINCIA

Terzo appuntamento elettorale consecutivo nello spazio di pochi mesi a Pomezia, scatta “l'ora X” anche per le Amministrative. Dopo la caduta della Giunta Zuccalà l'estate scorsa – in mezzo ci sono state prima le elezioni Nazionali e il mese scorso quelle Regionali – in città si tornerà al voto per eleggere il nuovo Sindaco. Al momento sono pochissime le indiscrezioni che filtrano e resta al momento difficile ipotizzare come si muoverà lo scacchiere politico, soprattutto per ciò che riguarda i grandi partiti e la scelta dei candidati. Di certo c'è che, a partire favorito, sarà il centrodestra e in particolare Fratelli d'Italia in costante ascesa (anche) sul territorio.

Intanto però è stata fissata la data delle prossime

Amministrative che interesseranno 800 Comuni in tutta Italia: alle urne si andrà il 14 e 15 maggio, dunque tra poco meno di due mesi.

(continua a pag. 4)

INCIDENTI SULLA LITORANEA

Via delle Pinete ad Ardea teatro di continui sinistri (anche gravi): riaccesi i lampioni ma non basta

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IL SERVIZIO DA PAG. 18
Inchieste

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LITORANEA ARDEA-ANZIO DAVANTI A COLLE ROMITO, TROPPI INCIDENTI

Editoriale

POLITICA

Cosa serve a Pomezia, i nostri temi..............pp.6-7

Che Estate sarà a Torvaianica?.....................da p.8

Alfasigma, a rischio posti di lavoro a Pomezia..p.10

Centro Diurno alla Nuova Florida ancora chiuso............p.12

Prende forma la nuova Regione Lazio.............p.14

CRONACA

Il nuovo Centro Postel a Pomezia....................p.24

“A voce alta! La voce delle donne”...................p.25

“Intitolare Viale Forlì all’ex Sindaco Savarese”..da p.27

LE RUBRICHE DEL CORRIERE DA PAG. 30

Ripristinata l’illuminazione a febbraio, ma non basta, i cittadini: “Ecco cosa chiediamo”

BARRIERE ARCHITETTONICHE Comune di Pomezia ‘condannato’ a rimuovere 9 barriere entro dicembre PARTE II

S u l w e b T u t t e l e n o t i z i e s u l t e r r i t o r i o l e t r o v i s u w w w i l c o r r i e r e d e l l a c i t t a c o m
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MARZO 2023 NUMERO 3

Conto alla rovescia per le Comunali

(segue dalla copertina)

Centrodestra favorito

Ovviamente, considerando i risultati prima delle politiche e poi delle Regionali, il centrodestra parte chiaramente favorito con il partito di Fratelli d'Italia a guidare la coalizione (come avvenuto ad Ardea). FDI a Pomezia è passata dal 6% del 2018 registrato alle elezioni per il Governo nazionale, al 33% del settembre scorso; dati ancora più incredibili se rapportati alle ultime Comunali (era sempre il 2018) dove il partito di Giorgia Meloni aveva raccolto appena il 3.40%. L'exploit è stato confermato alle Regionali del febbraio scorso dove a Pomezia Fratelli d'Italia ha raccolto da solo il 40% staccando in modo netto sia Forza Italia (9%, in crescita rispetto alle politiche) che Lega (5%, leggermente in calo guardando alle nazionali). Insieme il centrodestra, tralasciando le liste minori, ha ottenuto il 57% dei consensi (mettendoci dentro anche l'UDC), numeri che, sulla carta, sembrerebbero evidenziare un altro risultato scontato. Una specie di “onda lunga elettorale” – un po' come accaduto al M5S agli esordi – che potrebbe concretizzarsi anche alle Comunali. Dal punto di vista della scelta del candidato a Sindaco difficile che verrà ritentata la strada dell'esponente “tecnico” estraneo alla città (nel 2018 la scelta di Matarese non pagò); di certo c'è che a guidare le trattative non potrà che essere proprio FDI. Attenzione però sempre al nome di Fabio Fucci, in quota Lega, che rimane sempre sullo sfondo.

Movimento 5 Stelle

Il calo nei consensi del Movimento 5 Stelle è ormai conclamato da tempo e pome La scelta di separarsi dal PD, tornando per così dire alle “origini”, non ha pagato – ma anche con un'eventuale coalizione larga il risultato sarebbe stato lo stesso – e in più sul territorio, rispetto alle politiche, la percentuale di voti è scesa ancora (poco meno del 17%). Ma Pomezia rappresenta un territorio particolare e per certi versi a sé stante considerando che le ultime due Amministrazioni sono state a guida pentastellata: ma conquistare il terzo 'mandato' consecutivo - sarebbe un risultato storico - appare oggi veramente una missione ardua e c'è da capire, tra l'altro, su chi punteranno i grillini considerando che ad esempio il nome di Zuccalà è stato speso per le Regionali.

Partito Democratico Veniamo al PD. In città i dem rimangono

Dopo

stabili dal punto di vista dei consensi ma continuano comunque a rimanere sempre dietro al Movimento 5 Stelle; anche alle Regionali il partito non è andato oltre il 12%, con un dato in flessione rispetto alle Nazionali. Alle ultime Primarie del PD hanno votato circa 700 persone: in città c'è quindi uno 'zoccolo duro' di elettorato ma la sensazione è che manchi sempre quel qualcosa in più, quel “quid”, in grado di sparigliare le carte per puntare alla vittoria. E anche in questo caso inoltre la domanda resta la stessa: su chi ricadrà la scelta del candidato? Le altre forze in gioco Allargando il discorso, in questi mesi abbiamo assistito al nascere di alcune proposte politiche alternative anche se non è chiaro al momento quale ruolo potranno avere nella partita. Tra queste c'è ad esempio la “Lista

Alle elezioni Regionali ancora una volta il centrodestra (con un nuovo boom di consensi per FDI) si è dimostrato il primo partito anche a Pomezia: staccati M5S e PD. Sarà così anche alle Comunali?

per Pomezia – La mia città” dell'ex Sindaco di Pomezia Pietro Angellotto, oppure quella di Valore Civico, che vede impegnato in prima linea Giacomo Castro, noto per le sue battaglie a difesa del territorio portate avanti con l'Associazione Latium Vetus in questi ultimi anni. Nei mesi scorsi inoltre anche il partito di Calenda “Azione” (che ha ottenuto in città circa 400 voti insieme ad Italia Viva alle Regionali) ha presentato la propria proposta per il territorio e, in ultimo, segnaliamo anche la presenza del movimento REA (Rivoluzione Ecologista Animalista) che at-

del Movimento

L’astensione sarà uno dei grandi temi da affrontare: alle Regionali a Pomezia ha votato appena il 37% degli aventi diritto

traverso il Segretario Nazionale Gabriella Caramica ha annunciato la partecipazione alle Comunali pometine con coordinatori Alizia Giuliani ed Andrea Medaglio.

L'astensione

Il calo della partecipazione elettorale sarà poi la vera grande incognita alle prossime Comunali. Alle Regionali a Pomezia hanno votato in pochissimi (circa il 37%) - per questo anche le percentuali ottenute dai partiti vanno chiaramente inquadrate in una più ampia chiave di lettura – ma a voler essere ottimisti, trattandosi della scelta del Sindaco, l'affluenza potrebbe essere maggiore. Ciò nonostante la fuga dalle urne rappresenterà sicuramente un ostacolo che forse potrebbe essere mitigato soltanto dalla scelta sulla scheda elettorale del candidato a Sindaco. Il problema semmai, è il tempo a disposizione: gli appuntamenti elettorali così ravvicinati faranno sì che, ancora una volta, i temi (veri) per il territorio – noi abbiamo provato a dire la nostra con l'approfondimento nelle pagine a seguire – passeranno in secondo piano per lasciare spazio ad una frettolosa campagna elettorale incentrata sugli slogan. Ma ovviamente speriamo di sbagliarci...

Capitolo Partito Democratico: in città sembrerebbe esserci “uno zoccolo duro” di consensi, ma per vincere le elezioni servià molto di più. A partire dalla scelta del candidato a Sindaco

un risultato storico - a queste Comunali il centrodestra partirà chiaramente favorito. Quali saranno i nomi scelti per arrivare a vincere le Comunali? Appuntamento al voto tra poco meno di due mesi

marzo 2023 4 Il Corriere della Città EDITORIALE
il doppio mandato
5 Stelle - un terzo rappresenterebbe
“Un’elezione tira l’altra”: terzo appuntamento elettorale nello spazio di otto mesi

iniziato il conto alla rovescia per le Amministrative 2023. A maggio, dopo il doppio appuntamento elettorale delle Nazionali e delle Regionali, si ritornerà al voto per eleggere il nuovo Sindaco di Pomezia. Considerando il quasi certo ballottaggio la città si ritroverà la nuova Giunta “operativa” - considerando i tempi burocratici delle elezioni – non prima di giugno inoltrato; ciò comporterà, ad esempio, che la neonata Amministrazione avrà pochissimo margine per incidere sulla stagione estiva (per la quale il Commissario si sta già muovendo come vedrete) rimandando ogni tipo di pianificazione al prossimo anno. Ma al di là di questo ci saranno altre tematiche sulle quali, a nostro avviso, bisognerà mettere mano e al più presto. Vediamo quali.

E’ Elezioni Comunali 2023, cosa serve a Pomezia

L'appalto rifiuti

Impossibile non partire dall'appalto dei rifiuti. L'attuale ditta, Formula Ambiente, sta operando in proroga da oltre tre anni. Non solo. Come vi abbiamo spiegato nel numero di febbraio la passata Amministrazione ha contribuito ad alimentare l'incertezza sul futuro della raccolta della spazzatura in città e sul litorale andando ad annullare un bando già assegnato, a pubblicarne un secondo, anch'esso finito aggiudicato, e il tutto senza prima attendere gli esiti dei vari ricorsi in Tribunale. Risultato: in questo momento abbiamo due gare vinte da due società differenti, il Tar che ha stabilito che a dover svolgere il servizio dovrà essere la vincitrice del primo bando (la Etambiente, ndr), e una ditta, la vecchia, che continua a svolgere il

servizio in proroga non si sa a quali costi essendo ormai il contratto scaduto da mesi e mesi.

La situazione finanziaria

Qual è lo stato di salute delle casse del Comune? E' questa la domanda che ci stiamo ponendo da mesi e a cui per il momento nessuno ci ha dato risposta. Gli indizi e gli elementi raccolti sin qui però non sono incoraggianti: tra questi le dichiarazioni dell'ex Commissario straordinario Dionisi rilasciate al nostro giornale non appena insediatosi - “stiamo lavorando per evitare possibili dissesti” - oppure alla decisione di ridurre al minimo le spese per gli eventi Natalizi decidendo di destinare tali somme a degli aiuti economici per le famiglie maggiormente bisognose erogando buoni spesa. Un'iniziativa senza dubbio lodevole ma che, al tempo stesso, ha rimarcato i dubbi sulla tenuta finanziaria dell'Ente nonostante negli ultimi anni le due Amministrazioni pentastellate abbiano sempre rimarcato la virtuosità del Comune. Qual è allora la verità?

L'estate 2023 (e 2024)

IL FUTURO DELLA CITTA’

A Pomezia servirebbe uno sviluppo maggiormente organico e armonioso del territorio, senza ricorrere per forza a nuovo cemento; il litorale, molto gettonato come localià di mare, deve crescere come meta turistica per rappresentare una vera alternativa agli altri Comuni costieri

Il terzo tema sul quale lavorare è quello della stagione estiva. Torvaianica è conosciuta come località di mare ma servirebbe fare qualcosa in più per renderla turistica a tutti gli effetti. Il litorale pometino, rispetto alle altre località del litorale, ha puntato molto in tempi recenti sulle feste tradizionali e sulle sagre, molto apprezzate da cittadini e turisti (come dimostrano ogni anno le presenze), ma poco sui grandi eventi, cioè su quegli appuntamenti in grado di richiamare sul litorale il grande pubblico facendolo preferire ad Ostia, Anzio o Nettuno. Creando insomma un'alternativa vera. Andando a memoria l'ultimo a provarci, forse precorrendo un po' troppo i tempi, era stato Fabio Fucci che seppur, probabilmente, sbagliando il tiro, aveva provato con il Circo Nero a realizzare per Torvaianica qualcosa di diverso; prima ancora ci viene in mente lo show di Enrico Brignano (ma era il 2014). L'ultima Giunta ha invece scelto il format dei Festival dedicati a Tognazzi, ben realizzati ma forse un po' troppo di nicchia, ma menzioniamo anche quello dedicati alle luci come il Pomezia Light Festival fermatosi a due

sole edizioni, o gli eventi dedicati alla cultura, anch'essi molto apprezzati, fino ad arrivare all'intrattenimento per le famiglie, da promuovere senz'altro. Ecco, a nostro avviso, bisognerebbe allora potenziare l'offerta per i più giovani, lasciata soltanto agli stabilimenti, che vada oltre il semplice “food” (come lo street food e similari). Anche perché dalla pandemia in poi il litorale è stato molto gettonato dai turisti che hanno riscoperto le vacanze “di prossimità”: ma per farli restare anche in futuro sarà necessario lavorare nella giusta direzione.

Il futuro di Piazza Ungheria

Ecomostro. Doveva essere abbattuto in tre mesi. E la cittadinanza usufruire di nuovi spazi e di un progetto valido entro tempi brevi. Invece, almeno tecnicamente, anche se l'ex Biagio non c'è più, con tutta probabilità quest'estate dovremo fare i conti con una sorta di limbo tra ciò che non c'è più e ciò che dovrà essere. Anche ammesso infatti che il Commissario (difficilissimo) decida di assegnare i lavori per realizzare la nuova Piazza Ungheria, magari scegliendo tra uno dei progetti arrivati al Comune nei mesi scorsi, gli interventi non saranno comunque pronti per questa estate; la verità è che tutto sarà rimandato a dopo le elezioni e che dunque sarà questa una delle prime opere che contraddistingueranno la nuova Amministrazione. Ma, gioco forza, per vederne i risultati, sarà necessario aspettare – almeno – il 2024. Intanto, molto probabilmente, ai turisti forniremo “un'opera a metà” con una recinzione a separare ciò che resta del cantiere dalla strada (quantomeno però almeno la vista sarà più libera).

(continua) marzo 2023 6 Il Corriere della Città POLITICA
Il futuro di Pomezia e quello di Torvaianica pas Come sarà la nuova Piazza di Torvaianica?

a e a Torvaianica secondo la nostra Redazione

soldi anticipati alla Regione per la prima messa in sicurezza. Ballano 6 milioni di euro, una cifra mostruosa di questi tempi: al nuovo Sindaco – il terzo che si è succeduto nel tempo dal 2017 – toccherà dunque il compito di intervenire e risolvere definitivamente la questione.

Viabilità e edilizia

(segue)

Il lungomare e l'assenza di un Porto

Ma Torvaianica non è solo il centro. La passeggiata è stata sistemata, il restyling del Belvedere fatto (anche se va ritoccato continuamente per ciò che riguarda le ringhiere), ma a mancare è un qualcosa in grado di sfruttare appieno l'intero lungomare: verso il confine di Ardea – dove insistono ormai attività abbandonate in attesa delle nuove assegnazioni finite preda di vandali – così come verso Campo Ascolano. Sul litorale pometino inoltre, rispetto ai Comuni confinanti, manca un porto o comunque un qualsiasi punto di attracco per le imbarcazioni. Oltre a rappresentare un problema per il comparto della pesca in sé – che comunque a Pomezia è ancora un'eccellenza malgrado i problemi ai depuratori – la realizzazione di una struttura del genere, ovviamente non impattante, potrebbe riqualificare e rilanciare anche in termini di turismo Torvaianica. In passato qualche proposta era stata avanzata, forse se ne potrebbe tornare a parlare.

Eco-X

Il sito andato a fuoco nel 2017 compirà quest'anno il suo sesto “anniversario”. Ancora oggi non è chiaro cosa abbia bruciato di preciso e di conseguenza non è possibile stabilire l'impatto reale di quel disastro. Non solo. Malgrado le rassicurazioni fornite i teli posti a copertura dei cumuli di rifiuti ancora presenti (!) sono logori e resta il timore che possano produrre nuovo inquinamento. Inoltre sia la mappatura dei rifiuti stessi che la bonifica del sito sono fermi al palo per mancanza di risorse e Pomezia, stando alle ultime informazioni disponibili, non è nemmeno rientrata in possesso dei

Il tema della pianificazione della città è un altro dei punti caldi sui quali si dovrà discutere. Al di là delle singole questioni “pendenti” (l'ex cava Tacconi, il progetto a Vice Re, il comparto Parco della Minerva, ecc) serve ripensare Pomezia oltre l'edificazione “ex novo” di continui palazzi e centri residenziali che non faranno altro che portare nuovi residenti – senza aggiungere nuovi servizi che non siano altri supermercati – in un contesto dove la viabilità è peraltro fortemente compromessa specie lungo le arterie principali (come la Via del Mare e Via dei Castelli). Pomezia sta vivendo una nuova trasformazione in città-dormitorio soprattutto d'inverno ed ecco perché servirà ripensare il territorio con idee diverse e innovative.

Le barriere architettoniche

Il nuovo Sindaco si troverà in eredità la causa (persa) dal Comune di Pomezia in merito alla questione dei PEBA. Tra gli effetti della sentenza (definitiva) c'è quello che obbliga l'Ente a rimuovere 9 barriere architettoniche entro al fine del 2023. Il tempo a disposizione, scattato a gennaio, sarà pressoché dimezzato considerando l'entrata effettiva in carica della Giunta (a meno di interventi della gestione Commissariale). Sempre in ottica di accessibilità alle persone con disabilità occorrerà dare maggior ascolto alle Associazioni predisponendo interventi in linea con il PEBA e soprattutto spendendo bene le risorse economiche a disposizione per opere a regola d'arte (e di legge) in grado di inserirsi in un contesto cittadino d'insieme, al di là cioè del singolo lavoro “spot”. In questi anni, e non solo per le barriere architettoniche, è passato il concetto del semplice “fare perché prima non si faceva nulla”: no,

serve “fare” ma “fare” nel giusto modo, funzionale, rispettando le leggi e facendo in modo che in futuro non serva rimettere mano a quanto realizzato

Termovalorizzatore

La nuova Amministrazione dovrà fare i conti anche con la questione pendente del termovalorizzatore di Roma che, com'è noto, di “Roma” avrà soltanto il nome per via della particella catastale scelta. Guardando oltre al dibattito tra favorevoli e contrari, la realtà dei fatti ci dice che la Capitale ha scelto di scaricare nuovamente tutte le conseguenze impattanti “di un suo problema”, che comunque ci saranno, sulla periferia e in particolare sui Comuni di Ardea e Pomezia. Quale sarà quindi la posizione del nuovo Sindaco?

Le altre proposte

Lavoro, rilancio commerciale di Via Roma, preservazione e valorizzazione delle eccellenze del territorio (gastronomiche, turistiche, industriali), manutenzione delle strade, il caso di Pratica di Mare, investimenti sulle periferie, i servizi primari, riqualificazione e recupero delle strutture abbandonate senza nuovo consumo di suolo, maggior cura delle aree verdi Comunali, rilancio della Selva dei Pini, sono altri temi che, sempre secondo noi, dovrebbero far parte dei programmi della nuova Amministrazione. Queste dunque sono le nostre idee e proposte: quali sono invece le vostre?

Cosa vi piacerebbe chiedere ai candidati a Sindaco? Scriveteci a redazione@ilcorrieredellacitta.it o su WhatsApp al numero

ssano dalle Amministrative del mese di maggio
marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 7 POLITICA
I temi e le proposte di cui dovrebbe occuparsi, anche in tempi brevi, il nuovo Sindaco una volta eletto: che ne pensate?

Estate a Pomezia, il Commissario 'anticipa' i tempi

Il Comune al lavoro per gli eventi della stagione estiva e per evitare il “vuoto” dovuto alle elezioni

Ogni anno in questo periodo i Comuni iniziano a preparare la stagione estiva per ciò che riguarda l'organizzazione degli eventi da realizzare sul territorio. Stavolta però a Pomezia, a causa della caduta dell'ultima Giunta e dell'assenza di un Sindaco in carica, il rischio, concreto, è quello di ritrovarsi senza una programmazione per l'Estate soprattutto per ciò che riguarda il litorale. I bandi infatti, di qualsiasi tipo, richiedono tempo ed è attorno a febbraio e marzo che si gettano le basi per ciò che riguarderà la stagione estiva successiva; ma il nuovo Sindaco – considerando che le Comunali ci saranno a maggio ma c'è da tener conto del quasi sicuro ballottaggio – non si insedierà prima di giugno inoltrato, arrivando così fuori tempo massimo per mettere a punto qualsiasi cosa (un po' come avvenuto ad Ardea lo scorso anno). Cosa dobbiamo aspettarci dunque per quest'anno a Torvaianica?

Il Commissario “anticipa” il nuovo Sindaco

Per evitare questo scenario di “stallo” il nuovo Commissario da poco insediatosi in città, Gianfranco Tomao, subentrato a Giancarlo Dionisi, ha anticipato i tempi proprio

Il nuovo Sindaco non entrerà in carica prima di giugno inoltrato: il tempo per organizzare la stagione estiva sarà pressoché insesistente, da qui la scelta allora di pianificare l’estate già da ora

Estate: Pomezia ha ottenuto dalla Regione Lazio un finanziamento di 25.000 euro per un progetto risultato primo in graduatoria

per non lasciare impreparato il Comune dinanzi all'arrivo dei turisti. Da quanto si apprende infatti l’amministrazione commissariale si sta già occupando, insieme all’Ufficio Cultura, dell’estate pometina 2023 per pianificare lo svolgimento di eventi culturali e di intrattenimento per la cittadinanza e per ottenere i relativi finanziamenti. In particolare il Comune di Pomezia sta partecipando a diversi bandi regionali

Il Comune si sta già occupando, insieme all’Ufficio Cultura, dell’estate pometina 2023 per pianificare lo svolgimento di eventi culturali e di intrattenimento per la cittadinanza e per ottenere i relativi finanziamenti

dedicati ed ha ottenuto dalla Regione Lazio ad esempio un finanziamento di 25.000 euro per un progetto risultato primo in graduatoria: e con la deliberazione commissariale il progetto stesso è stato approvato ai fini dell’accettazione del contributo e della realizzazione del medesimo. Inoltre, in questi giorni verrà pubblicato il consueto bando comunale sagre e feste che, in applicazione del relativo Regolamento, prevede la formazione di un calendario delle varie manifestazioni proposte, tutte a titolo gratuito per il Comune, che sono diventate appuntamenti consueti da vari anni, quali la Sagra della Vongola, la Sagra del Torvicello, le feste patronali dei quartieri. In corso di predisposizione invece il bando per le sponsorizzazioni.

Che estate sarà?

Al momento di eventi o manifestazioni specifiche non si hanno ulteriori dettagli. Di certo però sarà comunque un'estate “storica” perché sarà la prima senza l'ecomostro di Piazza Ungheria; si tratta tuttavia di una “magra consolazione” considerando che sì il palazzone di cemento è stato abbattuto ma al suo posto, ancora, molto probabilmente non ci potrà essere altro. Spetterà infatti al nuovo Sindaco decidere cosa sorgerà al suo posto –di proposte in Comune ne sono arrivate diverse – e affidare successivamente i lavori: è evidente allora che la nuova Piazza, forse, sarà pronta non prima dell'Estate 2024.

La prossima sarà un’estate comunque “storica” a Torvaianica in quanto sarà la prima senza Ecomostro: per avere la nuova Piazza servirà invece attendere molto probabilmente la stagione 2024

marzo 2023 8 Il Corriere della Città POLITICA
Sagre e feste tradizionali non mancheranno anche quest’anno a Torvaianica Che estate sarà la prossima a Pomezia? Dal Comune le rassicurazioni sul piano estivo

Davide Nasso (Assobalneari): “Stessa spiaggia stesso male”

Commissariamento ed elezioni Comunali: operatori preoccupati per la prossima stagione

Se da parte del Comune di Pomezia filtra un certo ottimismo per ciò che riguarda l'organizzazione della prossima stagione turistica a Torvaianica lo stesso non si può dire dal punto di vista degli esercenti del litorale. Sul tema abbiamo intervistato Davide Nasso dell'Associazione Assobalneari.

Il Commissariamento del Comune di Pomezia rischia di far mancare una vera programmazione per la prossima stagione turistica. C'è questo rischio a vostro avviso?

“Direi di sì, mi verrebbe da dire “stessa spiaggia...stesso male!” parafrasando il testo di una canzone famosa. Purtroppo, con la presenza del Commissario e poi con le elezioni proprio a ridosso dei mesi estivi, non ci sarà una sana programmazione degli eventi turistici per Torvaianica. Continueremo a vivere di presenze giornaliere che per fortuna la Capitale e i comuni limitrofi ci possono fornire. Ma questa è una magra consolazione. Servirebbero servizi, parcheggi, piani di viabilità, che porterebbero benefici alle attività commerciali e dei quali anche il Comune ne beneficerebbe come indotto turistico”.

Qual è la situazione sul fronte delle concessioni?

“Questa è un'altra questione che si aggiunge all'incertezza di cui sopra. Di fatto abbiamo questo quadro che non dà stabilità alle concessioni demaniali, le quali, non sapendo se potranno continuare ad usufruire degli stabilimenti, non investiranno più nella propria attività per migliorare i servizi. Chi spende-

“Continueremo a vivere di presenze giornaliere che per fortuna la Capitale e i comuni limitrofi ci possono fornire. Ma questa è una magra consolazione”

“Torvaianica solo località di mare o non vera meta turistica? Purtroppo è così. Mancano i servizi che gli altri Comuni del litorale offrono”

rebbe infatti dei soldi non avendo la certezza di poter gestire l'attività nel prossimo futuro?”

Torvaianica, ad oggi, può essere considerata sicuramente come una località di mare ma non come una vera e propria meta turistica, in grado cioè di rappresentare un'alternativa concreta a ciò che viene offerto dai Comuni limitrofi del litorale. E' d'accordo con questa analisi?

“Sì, è in linea con quanto ravvisano anche gli operatori. Servirebbe una programmazione sia annuale che pluriennale Torvaianica che pur essendo sul mare non è una cittadina a vocazione turistica come lei giustamente afferma: lo dimostra l'assenza di servizi come quelli che hanno Comuni come Anzio o Nettuno, che riescono ad attirare turisti da

“Concessioni? Ad oggi nessuna certezza per il futuro e ciò frenerà gli investimenti dei balneari”

Aprile a Ottobre. Questo permetterebbe tra l'altro un maggiore indotto per le casse comunali che in questo momento, da quanto si apprende, verserebbero in uno stato non proprio ottimale. A Torvaianica, oltre alla carenza dei collegamenti sia verso Roma che verso i Comuni confinanti, manca uno spazio per ospitare concerti e grandi manifestazioni estive, manca un vero lungomare con panchine e negozi dove passeggiare, mancano locali d'intrattenimento per attirare i giovani, insomma mancano tutta una serie di elementi che ci relegano ad un semplice luogo di turismo “mordi e fuggi””.

“A Torvaianica mancano collegamenti efficienti con Roma e con il resto del litorale. Manca una vera passeggiata sul lungomare con negozi e locali e un’arena in grado di ospitare eventi importanti”

I timori dei balneari in vista dell’estate: “Con il Commissario mancherà una vera programmazione degli eventi”. A pesare anche l'incertezza per la situazione concessioni: “Ad oggi nessuno scenario certo per il futuro”

Balneari preoccupati in vista della prossima stagione estiva a Torvaianica
marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 9 POLITICA

Alfasigma, 333 licenziamenti in tutta Italia

Coinvolto anche lo stabilimento di Pomezia: a rischio posti di lavoro, proclamato lo sciopero

Il colosso farmaceutico AlfaSigma (ex SigmaTau a Pomezia) ha annunciato a febbraio un piano di “riduzione del personale” che coinvolgerà complessivamente 333 lavoratori in tutta Italia. Di questi alcuni, anche se solo una parte minore, sono impiegati nello stabilimento di Pomezia, il sito più grande insieme a quello della sede di centrale di Bologna. Un’iniziativa che arriva a distanza di qualche mese dall’acquisizione da parte di AlfaSigma dell’azienda farmaceutica Sofar e che avrebbe creato un ‘surplus’ delle medesime figure lavorative ora finite in esubero nel gruppo. A questo, come spiegato dall’Azienda stessa, si sono sommate “esigenze di riorganizzazione” legate alla “sostituzione delle competenze e all’eliminazione di quelle non più necessarie e/obsolete”, oltre ad altre cause di natura contingente. A farne le spese però potrebbero esserci adesso i lavoratori.

La procedura di licenziamento L’azienda, nel motivare i tagli al personale che coinvolgeranno la gran parte delle sedi del nostro Paese, parla nello specifico di ragioni legate alla “riorganizzazione e all’efficientamento delle funzioni e delle attività svolte dalla Società, all’eliminazione delle duplicazioni di funzioni e mansioni nonché all’adeguamento delle competenze e delle skills necessarie ad una proficua integrazione delle nuove tecnologie digitali”. Ben 333 come visto i profili ritenuti in eccesso e che per questo dovranno essere tagliati “non essendo stato possibile – fanno sapere ancora dall’Azienda –ricorrere ad altri strumenti se non a quelli dei licenziamenti collettivi”.

L’Azienda è reduce da un’acquisizione nei mesi scorsi che, tra le altre, avrebbe provcato un surplus delle medesime figure lavorative ora finite in esubero

Lo stabilimento di Pomezia

I LICENZIAMENTI

ctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil che precisa quanto segue: “L’azienda farmaceutica AlfaSigma ha comunicato, il 20 febbraio scorso, un piano di riduzione sostanziale dell’organico, in particolare nell’informazione scientifica del farmaco e nelle attività di staff attraverso l’apertura della procedura di riduzione del personale (L.223/91)”, si legge nella nota. “Parliamo di 333 licenziamenti, praticamente in ogni divisione della società. Una riorganizzazione che mina la sostenibilità e la funzionalità delle attività se non con una concentrazione delle attività che risultano difficili da sostenere”. Mobilitazione nazionale

Il piano presentato dal colosso farmaceutico prevede il taglio di 333 esuberi, alcuni di questi individuati anche a Pomezia. Per lo stabilimento pometino sarebbero a rischio tra i 40 e i 60 posti di lavoro

I Sindacati sui tagli di Alfa Sigma: “Sciopero a marzo”

Per scongiurare tale scenario, che per la maggior parte avrà impatto sul ruolo di informatore scientifico, i Sindacati, non appena ricevuto la notizia dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo, si sono attivati per cercare da un lato di arrivare ad una mediazione e dall’altro, chiaramente, di scongiurare i licenziamenti. A fine mese è stato diramato a questo proposito un comunicato stampa congiunto da parte dei Sindacati Fil-

Prosegue il testo: “Il nostro compito è andare a fondo di questa decisione. Dobbiamo invertirne la rotta che consideriamo irricevibile. Per questa ragione, dopo una prima interlocuzione da noi richiesta con urgenza e avvenuta oggi in Confindustria Emilia Centro alla presenza anche di Assolombarda, la nostra valutazione non è mutata e con il coordinamento nazionale si è deciso lo stato di agitazione del gruppo con blocco degli straordinari e la proclamazione di 8 ore di sciopero“. Al momento si parla di una mobilitazione nazionale per il 6 marzo (quando il giornale sarà andato già in stampa, aggiornamenti sul nostro sito www.ilcorrieredellacittà.com) con modalità territoriali di svolgimento.

Il marchio “Alfasigma” è nato dalla fusione tra i gruppi Alfa Wassermann (fondato a Bologna nel 1948) e lo storico sito Sigma-Tau di Pomezia. Nel sito pometino, sede operativa e produttiva, lavorano in tutto oltre 400 persone: già nel 2021, lo ricordiamo, lo stabilimento di Pomezia era stato interessato, insieme ad altri, da una procedura di uscita volontaria dall’azienda chiamata “ponte generazionale” che aveva l’obiettivo di arrivare ad un ricambio generazionale dei lavoratori. Una modalità che era stata largamente apprezzata e che, al livello nazionale, aveva portato oltre 130 dipendenti ad accettare, con modalità vantaggiose sia per l’azienda che per i dipendenti stessi, la fuoriuscita dall’Azienda. Adesso però - sebbene, sottolineiamo, la partita sia appena all’inizio e ancora tutta da giocare - si registra questa sorta di “strappo” da

Tra le cause che hanno portato l’Azienda a questa sorta di “strappo” vengono citate anche esigenze di riorganizzazione” legate alla “sostituzione delle competenze e all’eliminazione di quelle non più necessarie e/obsolete”, oltre ad altre cause di natura contingente.

parte di AlfaSigma che ha impresso un’accelerazione sul fronte della riduzione del personale bypassando procedure alternative (come era stato per l’appunto quella del ponte generazionale) dichiarate non più attuabili. Adesso ci saranno 45 giorni di tempo, partiti dal 20 febbraio scorso, per arrivare ad un accordo ed evitare il muro contro muro, ai quali aggiungerne ulteriori 25: 75 giorni di tempo in tutto, dove anche le Istituzioni locali dovranno fare la propria parte, per cercare di scongiurare lo scenario peggiore.

dello sciopero

marzo 2023 10 Il Corriere della Città POLITICA
Il piano presentato a febbraio da AlfaSigma prevede un taglio al personale che toccherà praticamente ogni divisione aziendale. Per i Sindacati si tratta di un’operazione “irricevibile” e che ha portato alla proclamazione
Lo stabilimento AlfaSigma a Pomezia che ospita la sede operativa e produttiva dell’azienda

“Lista per Pomezia – La mia città” C

Viabilità a Pomezia: “Ecco le nostre proposte per decongestionare il traffico e ‘liberare’ i cittadini”

ontinua l’analisi dei problemi del territorio e, in vista delle elezioni che si terranno la prossima primavera, la presentazione dei 5 punti del programma della lista civica “Lista per Pomezia – la mia città”. Crescita economica attraverso il lavoro, la soluzione dei problemi legati al traffico e alla viabilità, la riqualificazione di Torvaianica vista come cittadina turistica, il delicato tema della sicurezza, legato a quello di un censimento straordinario, necessario sia per capire chi vive nel territorio, sia per contrastare l’evasione fiscale: questi i punti del programma. La lista, ideata da Pietro Angellotto, Comandante Alitalia ora in pensione, ex amministratore di Pomezia negli anni ‘80 e ‘90 con il ruolo di sindaco, assessore e consigliere comunale, fornisce soluzioni valide ai problemi della città, mettendo in primo piano proprio le tematiche del territorio, trasformando quelli che potrebbero essere problemi in opportunità, come abbiamo visto nei precedenti numeri, quando si è parlato del lavoro e della casa per i giovani.Allo stesso modo viene affrontato il terzo dei punti del programma, la viabilità. Angellotto, come pensa di risolverla, visti i problemi di traffico che quotidianamente affliggono i cittadini?

“Nel nostro Comune ci sono solo due ingressi, che non sono sufficienti a garantire una viabilità scorrevole. Uno è l’accesso da via Pontina, al bivio, l’altro è quello invece sempre sulla Pontina, stavolta all’altezza del cimitero. Qui le code arrivano fino a via della Maggiona. Stessa cosa succede sulla via del Mare e in via dei Castelli Romani. Quello che vogliamo fare è restituire un’ora di vita ai po-

metini: è il tempo che perdono in coda ogni giorno. E il tempo è un bene prezioso, sia quando si è giovani e si è incastrati tra mille impegni, sia quando si è più in là con gli anni e si capisce che non se ne ha più tanto da perdere”.

La lista per Pomezia - La Mia Città propone di completare la strada da Via della Crocetta a Viale Gronchi, la strada che collega oggi Pomezia a Torvianica Alta, e quella di Via della Vaccareccia

Ma quali sono le soluzioni?

“Occorre quindi completare la viabilità prevista dal PRG e completarla. La prima opera è la strada che parte da via della Crocetta e arriva in viale Gronchi, ovvero nella strada che unisce Pomezia a Torvaianica Alta. Una strada parallela a via dei Castelli Romani, che andrebbe ad alleggerire e dimezzare il traffico, già prevista da piano regolatore, per la quale erano già stati stanziati i fondi. Adesso dovrà essere rifinanziata, perché i soldi furono utilizzati per altre opere. Sempre passando da Torvaianica Alta, basterebbe costruire un piccolo tratto di strada di colle-

gamento – circa 400 metri - per evitare che chi proviene da Torvaianica andasse a intasare il traffico di Pomezia per recarsi a Roma o ai Castelli, prendendo direttamente la Pontina. Guardando dalla direzione opposta, ci accorgiamo che via di Vaccareccia è incompleta. Se l’ultimo tratto fosse realizzato, le persone che devono andare a Roma potrebbero prendere questa nuova strada, alleggerendo anche in questo caso il traffico sulla via del Mare”.

Lei parla di strade di collegamento con Pomezia. Ma per la viabilità interna?

“Abbiamo pensato anche a questa. L’ultimo intervento riguardante le strade riguarda infatti la via del Mare. Si tratta di un piccolo tratto, circa 700 metri. Ma in questo tratto ci sono circa 100 attraversamenti, da una parte all’altra”.

Dove si trova?

“Tra il bivio e via Varrone. Attraverso la realizzazione di 3 rotatorie all’altezza di via Varrone, via Cavour e al bivio, avremmo la possibilità di posizionare un jersey centrale e obbligare la circolazione soltanto a destra. In questo modo si ridurrebbero al minimo gli attraversamenti, consentendo un flusso normale dei veicoli, con conseguenti benefici per la circolazione stradale. Questo progetto non va a penalizzare i pedoni, grazie anche alla conformità della via del Mare, anche perché verrebbero previsti degli attraversamenti nei punti di maggiore utilità. Si tratta di un progetto a cui nessuno ha mai pensato prima, non troppo costoso, che andrebbe ad alleggerire il traffico su questa arteria”.

La descrizione dettagliata del terzo punto della lista può essere visualizzata nel video, inquadrando il codice QR code Reader pubblicato in questa pagina. Attraverso il codice sarà possibile vedere anche gli altri punti del programma, suddivisi per categoria. Per maggiori informazioni sull’intero programma o sulla lista contattare il numero 3896539845 inviando un SMS o chiamando per fissare un appuntamento presso il punto di ascolto e di incontro in piazza Indipendenza, accanto al bar Stella, o inviando una mail all’indirizzo listaperpomezia@gmail.com

Inquadra il QR code (a sx) per vedere le proposte per il lavoro, (al centro) per approfondire l’argomento casa e a dx approfondire il tema della viabilità

Centro diurno disabili alla Nuova Florida ancora chiuso

Il Comune di Ardea: “Nelle prossime settimane forniremo le tempistiche per l'attivazione”

E’

un grande progetto di inclusione sociale, peraltro dall'alto valore simbolico considerando che la sua realizzazione è prevista in un locale sequestrato alle mafie, ma al momento è ancora in stand-by. Stiamo parlando del centro diurno per persone con disabilità ad Ardea che attende ancora di entrare in funzione. Sì perché, da ottobre scorso, da quando cioè il Comune aveva deliberato l'assegnazione – all'unanimità del Consiglio – a titolo gratuito, al “Consorzio per la gestione degli interventi e dei Servizi Sociali del Distretto Socio-sanitario Rm 6.4 Pomezia – Ardea” l’immobile confiscato alla criminalità organizzata sito in via Terni, alla Nuova Florida, di novità non ce ne sono state.

Lavori ultimati ma Centro ancora chiuso La speranza dei cittadini, soprattutto per coloro che attendono l'attivazione di questi servizi così importanti (che in alternativa devono essere ricercati fuori città), era quella che i tempi fossero meno lunghi. Ma purtroppo, essendo già passati quasi cinque mesi, così non è stato. Per questo ci siamo rivolti al Comune di Ardea per saperne di più ma anche in questo caso ciò che abbiamo ot-

centro diurno in zona Nuova Florida assegnato al Consorzio Sociale Pomezia – Ardea – fanno sapere dall'Ente - saremo in grado di fornire delle tempistiche nelle prossime settimane”. Al momento dunque non possiamo

cessari per vedere finalmente in funzione questo servizio di assoluta importanza ad Ardea”, ci dicono. “Eravamo attente prima, con il Comune, e ugualmente lo siamo oggi con il Consorzio che – e apprezziamo – ha

tenuto è soltanto una risposta piuttosto generica al momento. “Per quanto riguarda il

Il Comitato: “Il Consorzio ha mantenuto la previsione di pubblicare il bando nel dicembre scorso. Continuermo a seguire tutti i passaggi burocratici necessari per vedere finalmente in funzione questo servizio di assoluta importanza ad Ardea”

saperne di più.

Il Comitato promotore per il centro diurno Ardea

Sul tema abbiamo interpellato anche il Comitato per l’apertura del Centro Diurno per adulti con disabilità Ardea che da tempo sta seguendo l'iter burocratico affinché si arrivi all'apertura della struttura. “Il Comitato continua a seguire tutti i passaggi burocratici ne-

mantenuto la previsione di pubblicare il bando a dicembre scorso. Piuttosto ci preoccupa molto non riscontrare l’attenzione dovuta, in generale, ai servizi sociali da parte dell’Amministrazione che sembra non sentirsi parte del Consorzio pur ricoprendo al suo interno le massime cariche nell’Assemblea e nel Comitato di Gestione Poter contare sulla struttura e sulle professionalità del Consorzio per avviare ad Ardea una vera programmazione delle politiche sociali è un’occasione decisiva, se è vero che la ‘colpa’ delle carenze è attribuita al poco personale del Comune. Questo problema con il Consorzio è risolto”.

Il messaggio al Comune di Ardea: “Ci preoccupa molto non riscontrare l’attenzione dovuta, in generale, ai servizi sociali da parte dell’Amministrazione che sembra non sentirsi parte del Consorzio pur ricoprendo al suo interno le massime cariche nell’Assemblea e nel Comitato di Gestione”

marzo 2023 12 Il Corriere della Città POLITICA
Ad ottobre c’è stata l’assegnazione per la gestione della struttura al Consorzio sociale di Pomezia e Ardea ma ancora oggi, dopo cinque mesi, non ci sono tempi certi per la sua apertura
Il Centro diurno per persone con disabilità alla Nuova Florida La pagina Facebook del Comitato promotore per il centro diurno Ardea

Acqua a Campo Selva, il Comune scrive ad Acea

Dopo le segnalazioni l'Ente, al momento Commissariato, si è attivato nei confronti all'Azienda

Si muove qualcosa nella vicenda dei servizi primari –ad oggi a dir poco “carenti”

– in Via di Campo Selva a Pomezia. Nei mesi scorsi ci siamo occupati del problema della mancanza di acqua potabile e della rete fognaria nella zona, un tema per il quale, a più riprese, i cittadini hanno inoltrato segnalazioni agli Enti competenti. In particolare ci siamo occupati della testimonianza del Signor Vincenzo che ci aveva raccontato tutti i disagi di dover vivere, nel 2022, oggi nel 2023, senza quei servizi che dovrebbero essere “minimi” e garantiti a tutti ma che in realtà non lo sono. Adesso però qualcosa sembra essersi mosso.

La vicenda

Del caso ce ne eravamo occupati nel numero di luglio 2022, poi pubblicato online ad agosto, e in quello di novembre scorso sempre di questa rivista. A rendere ancor più grave la situazione, lo ricordiamo, erano state le perplessità espresse dai cittadini sull'utilizzo dell'acqua raccolta dai pozzi dalle varie abitazioni che insistono nel raggio del circa km e 700 metri che va dal confine di Ardea fino ad arrivare al bivio con Torvaianica Alta. Sì perché tra i problemi che maggiormente preoccupano i residenti c'è proprio quello dell'acqua. In assenza della condotta idrica le abitazioni vengono servite dalla cosiddetta “acqua di pozzo” per l'appunto che però, da quanto veniva evidenziato da alcune analisi effettuate in un pozzo privato di una casa della zona (nel 2020), oltre a non essere potabile, presentava dei valori che superavano i parametri di legge alimentando dubbi anche per tutti gli altri suoi usi 'paralleli' (lavaggio personale, di stoviglie e di biancheria, irrigazione, uso elettrodomestici, rubinetteria, impianti idraulici e così via). Le segnalazioni ai Commissari Prefettizi Il signor Vincenzo ci ha quindi contattati all'inizio del mese di marzo per comunicarci le novità sulla vicenda. In questi mesi, oltre che a tenersi in contatto con la nostra Redazione,

“La lettera del Comune? Chiaramente non ci illudiamo che questo sblocchi immediatamente il tutto, ma è certamente un passo avanti verso la soluzione del problema”

Via di Campo Selva a Pomezia: ancora oggi in questo tratto i servizi primari sono assenti La speranza dei cittadini: “Il nostro sogno? Quello di bere acqua potabile dal rubinetto di casa. Chissà magari questo avverrà per la prossima estate”

ha inviato alcune lettere ai Commissari in carica per sottoporgli la questione. “Dopo le segnalazioni al nuovo Commissario e alle sub-commissarie mi è arrivata in conoscenza la comunicazione allegata con la quale il Comune chiede formalmente ad ACEA e collegati, di inserire l'estensione degli impianti idrico e fognario tra i lavori da effettuare anche a Campo Selva”, ci spiega. “Chiaramente non ci illudiamo che questo sblocchi immediatamente il tutto, ma è certamente un passo avanti verso la soluzione del problema. Il nostro sogno, che in realtà dovrebbe essere normalità, resta quello, chissà, di riuscire a bere l'acqua dal rubinetto la prossima estate”.

La lettera

La missiva inviata ad Acea dall'Ente a febbraio ha come oggetto: “Programma degli interventi di estensione della rete idrica e fognaria nel territorio comunale. Richiesta inserimento della realizzazione di un tratto di rete idrica e fognaria in Pomezia Via Campo Selva”. Scrive pertanto il Comune di Pomezia: “Come noto l’affidamento della gestione del servizio idrico ad Acea Ato 2 S.p.A. è avvenuto con lo strumento della cessione di ramo di azienda […] dal precedente gestore Infrastrutture DG S.p.A. […] con atto

a rogito Notaio […] in data 2016, sottoscritto oltre che da questo Comune, da Infrastrutture DG S.p.A. e da ACEA ATO 2 S.p.A., anche dalla spett.le STO ATO 2. L’accordo prevedeva l’esecuzione di numerosi interventi infrastrutturali nel territorio comunale, eseguiti ad oggi tuttavia in minima parte. Pur non essendo in origine previsto nell’accordo l’intervento in Via Campo Selva, tenuto conto del tempo trascorso e viste le petizioni dei cittadini delle quali si è fatto portavoce il Sig. Vincenzo, che legge per conoscenza, con la presente si fa richiesta di inserimento nel programma degli interventi anche l’estensione della rete idrica e fognaria in Via Campo Selva del Comune di Pomezia, nel tratto compreso tra l’incrocio con Via di Torvaianica Alta e il confine col Comune di Ardea, della lunghezza indicativa di circa 1.250 ml”. Plauso dunque al Comune di Pomezia che si è mosso nei confronti di Acea nella speranza che quest'ultima si attivi ora per realizzare quanto necessario. Al Sindaco che verrà invece il compito di seguire la vicenda e arrivare, finalmente, alla realizzazione anche in questa parte di città dei servizi essenziali.

Plauso dunque al Comune di Pomezia che si è mosso nei confronti di Acea nella speranza che quest'ultima si attivi ora per realizzare quanto necessario

marzo 2023 14 Il Corriere della Città POLITICA
Dopo le segnalazioni dei cittadini e a seguito dei servizi pubblicati dal nostro giornale il Comune di Pomezia, a febbraio, ha inviato una lettera ad Acea per chiedere di inserire la “realizzazione di un tratto di rete idrica e fognaria in Pomezia Via Campo Selva nel programma degli interventi di estensione della rete idrica e fognaria nel territorio comunale”

Francesco Rocca proclamato Presidente

Regione Lazio: il neo Governatore si è insediato ufficialmente lo scorso 2 marzo

E’stato proclamato Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, uscito vincitore alle ultime elezioni con oltre il 53% delle preferenze. La coalizione di centrodestra ha stravinto la partita elettorale staccando il candidato del centrosinistra Alessio D'Amato, ex Assessore alla Sanità nell'ultima Giunta Zingaretti, fermatosi al 33%, e quello scelto dal Movimento 5 Stelle, Donatella Bianchi, che ha superato di poco il 10%.

La proclamazione

Il 3 marzo, presso la sede della Corte di Appello in Via Varisco, è avvenuto quindi l'effettivo passaggio di consegne simbolico da Nicola Zingaretti a Francesco Rocca che ora inizierà il suo percorso in Regione, a partire

dalla scelta dei nomi per la Giunta e poi soprattutto per ciò che riguarderà i primi atti concreti per il territorio. “Porterò con me l'affetto e il calore di tutti voi. E inizieremo questo viaggio insieme”, ha dichiarato il nuovo Governatore del Lazio.

Il nodo consiglieri

Al momento di andare in stampa, come leggerete nel box sottostante, non era ancora stato risolto il rebus relativo all'assegnazione dei seggi e di conseguenza la composizione esatta del nuovo Consiglio Regionale. Per la prima seduta dell'assise si parlava del 13 o del 20 marzo, proprio a causa delle verifiche in corso (che riguardano i voti pervenuti dalla

Provincia di Roma). Tutti gli aggiornamenti sul nostro sito www.ilcorrieredellacitta.com.

Il voto in città

I DATI – A Pomezia e Ardea è stata registrata un'affluenza bassissima, nella prima attorno al 37%, nella seconda addirittura il 30%. Il risultato è stato però netto e ha sancito nuovamente il successo del centrodestra. Partiamo da Pomezia. Qui Rocca ha ottenuto il 58% delle preferenze con FDI che da sola ha ottenuto il 40%; a seguire FI (9%), Lega (5%), UDC (2,54%); 21% la percentuale registrata dallo sfidante D'Amato con il PD che però non è andato oltre il 12%; terzo il M5S con Donatella Bianchi al 19%, di cui per il 17% M5S. Guardiamo adesso ai numeri fatti registrare sotto la Rocca. Ancor più netto il successo di Rocca con poco meno del 70% delle preferenze (a fronte però di un'affluenza davvero bassissima). A guidare la coalizione nuovamente FDI (50%), poi Lega (10%), FI (7%) e UDC/Civica Rocca poco sopra l'1%. Distante anni luce il candidato del centrosinistra che raccoglie appena il 15% (PD 8%, ItaliaViva/Azione 2%), poco al di sopra del M5S (Donatella Bianchi al 13%, M5S 11%).

Il nuovo Consiglio Regionale del Lazio

RICONTEGGI – Malgrado sia passato quasi un mese dalle elezioni al momento di andare in stampa non era ancora stata resa nota la composizione ufficiale del nuovo Consiglio Regionale. Pur essendo già stati individuati i 50 nomi – tra maggioranza e opposizione – sulla base delle preferenze espresse dagli elettori e in virtù del meccanismo di ripartizione dei seggi dettato dalla legge elettorale in vigore, si attende l'esito dei ricorsi presentati da alcune liste. Il riconteggio è scattato dopo la richiesta presentata da Forza Italia e Lega che chiedono il riconoscimento di un consigliere regionale in più a Roma (uno per Forza Italia, uno per la Lega e uno per la Civica di Rocca) e tre in meno per Fratelli d'Italia nelle Province. Se il ricorso dovesse essere accettato, la pattuglia di Fratelli d'Italia verrebbe ridimensionata e gli altri partiti potrebbero avanzare con più forza le richieste di posti in giunta.

I NOMI – Intanto, in attesa di saperne di più, questi i nominativi che dovrebbero andare a comporre il nuovo Consiglio Regionale del Lazio. Maggioranza. Fratelli D'Italia

(22): Righini Giancarlo, Ghera Fabrizio, Angelilli Roberta,Grasselli Micol, Maselli Massimiliano, Rotondi Marika, Bertucci Marco, Palazzi Edy, Antonio Aurigemma, Mari Emanuela, Corrotti Laura, Cera Flavio, Iannelli Maria Chiara, Maura Daniele, Savo Alessia, Tiero Enrico, Palazzo Elena, Sambucci Vittorio, Michele Pasquale Nicolai, Eleonora Berni, Sabatini Daniele, Paterna Valentina; Forza Italia (3): Cosmo Mitrano, Capolei Fabio, Simeoni Giorgio; Lega (3): Giuseppe Cangemi, Laura Cartaginese, Tripodi Orlando; Civica Rocca Presidente (1): Crea Mario Luciano; UDC (1): Nieri Naza-

reno. Passiamo alla minoranza. Partito Democratico (11): Daniele Leodori, Mattia Eleonora, Ciarla Marco, Droghei Emanuela, Valeriani Massimiliano, Califano Michela, Lena Rodolfo, Battisti Sara, La Penna Salvatore, Panunzi Enrico, Alessio D'Amato; Azione - Italia Viva (2): Tidei Marietta, Pierluca Dionisi; Civica D'Amato Presidente (1): Marta Bonafoni; Verdi e sinistra (1): Claudio Marotta; Movimento 5 Stelle (4): Bianchi Donatella, Della Casa Roberta, Novelli Valerio, Colarossi Marco; Polo progressista (1) Zeppieri Alessandra.

marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 15 POLITICA

Seconda parte del nostro speciale dedicato alla sentenza (diventata definitiva in quanto il Comune di Pomezia ha deciso di non ricorrere in appello) con il quale il Tribunale di Roma ha condannato a gennaio il Comune di Pomezia per “condotta discriminatoria” nell'ambito della nota vicenda riguardante i PEBA, i piani per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Una sentenza storica, alla quale si è arrivati dopo il ricorso presentato nel 2019 dalla Cellula Luca Coscioni, in quanto per la prima volta è stata accertata nei confronti della Pubblica Amministrazione la responsabilità per la mancata adozione dei PEBA in quanto essa costituisce una “condotta discriminatoria collettiva nei confronti delle persone con disabilità”. Ora però, come vi avevamo spiegato nello scorso numero, il Comune dovrà anche rimuovere, e dovrà farlo entro pochi mesi, le barriere architettoniche segnalate nella relazione presentata dalla Coscioni e allagata alla documentazione del processo. Nel numero di febbraio abbiamo visto nel dettaglio i primi cinque punti sui quali si dovrà intervenire (puoi leggere l'articolo online su www.ilcorrieredellacitta.com oppure sfogliare il numero di febbraio cartaceo su https://issuu.com/ilcorrieredellacitta) mentre adesso vedremo invece le restanti quattro barriere da rimuovere che completano la relazione. La seconda parte della relazione dell'Arch.

Paolo Moscogiuri

giuri, esperto sul tema delle barriere architettoniche. Per il Tribunale tutte e nove queste criticità dovranno essere rimosse dal Comune di Pomezia entro la fine dell'anno.

N.6 Via Cavour nei pressi del n° civico 5, angolo via G. Mazzini

PRONUNCIAMENTO STORICO

Per la prima volta è stato stabilito che la mancata adozione dei PEBA costituisce condotta discriminatoria collettiva avverso le persone con disabilità. Il Comune di Pomezia è stato condannato a seguito del ricorso presentato dalla cellula Coscioni nel 2019

A curare il lavoro di documentazione, che comprende le principali criticità esistenti sul territorio, è stato l'Architetto Paolo Moscu-

In questo caso abbiamo il passaggio completamente ostruito per chiunque a causa di barriere multiple: c'è un albero con radici affioranti, un palo della luce, paline di segnaletica stradale, il bordo aiuola, dei parapedonali. L'installazione del tutto casuale degli elementi sopra descritti, senza alcuna attenzione a non creare ostacoli e pericoli per il pedone, costringe quest'ultimo a camminare sulla carreggiata. Ogni norma delle leggi sull'eliminazione delle barriere architettoniche, 236/89; 503/96 e 67/2006, è stata qui violata, creando una vera e propria situazione di pericolo.

N.7 Via Ovidio nel tratto da via Orazio a via Varrone

Questo tratto di strada è praticamente privo di marciapiede. Nel 2018 il Comune di Pomezia, invece di dedicare almeno uno dei due lati al marciapiede, ha destinato tutti e due i lati al parcheggio, contrariamente ad ogni dettato legislativo in fatto di abbattimento di barriere architettoniche e contrariamente al dovere di non creare situazioni di pericolo. Precedentemente i due lati erano sempre ostruiti dalle auto in sosta, ma la segnaletica orizzontale era presente solo da un

La

lato. Cosi operando, non solo non si è attuato quanto prescritto dalle leggi, ma si è addirittura “legalizzato” quello che fino a quel momento era stato un parcheggio abusivo.

N'8 Lungomare delle Sirene dal n° civico 264 al 445 (Torvajanica)

Questo tratto di strada, ad alto volume di traffico, è praticamente privo di marciapiede, e tuttavia il Comune di Pomezia ha destinato entrambi i lati al parcheggio, libero e a pagamento. Durante l'estate, la strada è maggiormente frequentata dai pedoni per il fatto che costeggia la spiaggia, emamme con le carrozzine, bambini, persone con disabilità sono costrette a camminare sulla carreggiata con il pericolo di essere investite.

N.9 Largo Goffredo Mameli

Chiudiamo con l'ultima barriera architettonica citata dalla relazione. Siamo al punto di ingresso in città “Pomezia nord”. In questo tratto si incrociano: la Via del Mare, Via dei Castelli, la via Pontina e via Roma, asse di penetrazione all'interno dell'abitato. Il traffico qui è nevrotico giorno e notte e gli attraversamenti sono lunghi e pericolosi. Nel bel mezzo di uno di questi attraversamenti “zebrati” è stato lasciato un tratto di asfalto non livellato attorno a un tombino, che presenta una sconnessione larga circa 10 cm per tutto il perimetro di questo. Che il lavoro sia abbandonato/dimenticato da tempo ce lo dice la vernice bianca posta sopra di esso, Per una carrozzina, un anziano, un ipovedente, o per chiunque, questa barriera rappresenta più che un impedimento alla mobilità: si tratta di un vero e proprio pericolo.

(continua) 16 POLITICA Il Corriere della Città marzo 2023
“Persone con disabilità discriminate a Pomezia”: Comune ob
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seconda parte dell’ordinanza emessa dal Tribunale contro il Comune di Pomezia riguarda l’abbattimento di 9 specifiche barriere architettoniche elencate in una relazione, allegata al procedimento dinanzi al Giudice, a firma dell’arch. Moscogiuri, esperto sul tema. Ecco quali e dove sono
Le altre quattro barriere relazionate nel ricorso in Tribunale contro il Comune di Pomezia

bbligato a rimuovere le barriere architettoniche entro l'anno

(segue)

I tempi stretti per il nuovo Sindaco Ribadiamo che tutti gli interventi riportati in questo articolo, così come per i precedenti, andranno rimossi entro la fine del 2023. Ma non solo. La sentenza del Tribunale prescrive infatti all'Ente di concordare con l'Associazione Luca Coscioni un crono-programma puntuale degli interventi di rimozione entro il mese di giugno; adesso però, com'è noto, il Comune è commissariato e dunque sarà questa, a meno che l'attuale Commissario Gianfranco Tomao, subentrato a Giancorlo Dionisi, non decida di agire prima delle elezioni, una delle prime incombenze cui dovrà

La seconda parte del nostro servizio sulla sentenza di condanna contro il Comune di Pomezia: le altre 4 barriere da rimuovere

far fronte il neo Sindaco praticamente appena eletto. La speranza è allora quella che i tempi burocratici della politica (dalle elezioni, al quasi certo ballottaggio, per poi arrivare alla nomina della Giunta e così via) non diventino nuovamente una scusa per far scivolare in secondo piano i diritti delle persone con disabilità.

marzo2023 www.ilcorrieredellacitta.com 17 POLITICA
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U Allarme sicurezza per la litoranea davanti a Col

na strada “maledetta” dove gli incidenti sono all'ordine del giorno. E alcuni anche dalle tragiche conseguenze. Come per Rocco Raso, 62 anni, morto a novembre nel drammatico sinistro in Via delle Pinete cui era rimasto coinvolto insieme al figlio; o come le due giovani amiche Aurora Pederzani e Desiree Pasquali, decedute appena dieci giorni più tardi in un tratto di quella stessa strada (ma nel Comune di Anzio, ndr) qualche decina di metri più avanti. O ancora come la giovane ragazza di appena 15 anni travolta da un'auto mentre aspettava, come ogni mattina, l'autobus per andare a scuola a febbraio nuovamente davanti a Colle Romito, ad Ardea, sempre in Via delle Pinete. Ma cosa succede in questo tratto della litoranea? Perché si verificano così tanti incidenti? E soprattutto perché gli Enti preposti non sono riusciti ancora a mettere in sicurezza questa strada?

Il nostro sopralluogo

Per cercare di dare una risposta a tutte queste domande abbiamo deciso di incontrare alcuni residenti che da anni chiedono la messa in sicurezza di questo tratto di litoranea, situato al confine tra i Comuni di Ardea ed Anzio. Via delle Pinete è di competenza della Città Metropolitana ma al Comune, tanto sotto la Rocca quanto nella città Neroniana, si chiede di garantire la pubblica incolumità. Questo però da tempo non avviene. A testimoniarlo c'è il vero e proprio bollettino di guerra registrato in particolare ad Ardea: un'area che un tempo poteva essere considerata “periferia” ma che oggi è uno dei quartieri più popolosi sotto la Rocca (circa 2.000 presenze fisse che triplicano e anche di più in estate). Incontriamo allora Monica Fasoli, ex candidata alle ultime Comunali e oggi tra le fila del Movimento R.E.A. (Rivoluzione Ecologista e Animalista), che qui gestisce un Bar nel Centro Commerciale parallelo alla litoranea.

La cronaca degli ultimi mesi

LA CRONACA

-20 novembre: Rocco Raso (62) muore in un incidente stradale in Via delle Pinete davanti al Consorzio

-1 dicembre: due ragazze, Aurora e Desirée, muoiono poco distanti (in un tratto sotto il Comune di Anzio)

-14 febbraio 2023: una 15enne viene investita da un’auto davanti al centro commerciale di Via delle Pinete

Con lei ripercorriamo i luoghi degli ultimi tragici avvenimenti racchiusi, paradossalmente, nello spazio di pochi mesi ma che fanno seguito ai tanti altri sinistri avvenuti in zona nel tempo. Il 20 novembre a perdere la vita è stato Rocco Raso: lo schianto tra due auto è avvenuto nel tratto in cui la litoranea prende il nome di via delle Pinete per l'appunto. L’urto è violentissimo, in quattro restano feriti, tra cui il 62enne che morirà purtroppo in Ospedale.

Dopo i numerosi appelli e le segnalazioni da parte di residenti e commercianti ci siamo recati in zona per verificare quale fosse la situazione: proprio quel giorno (il 27 febbraio) l’illuminazione ha ripreso a funzionare dopo mesi di ‘buio totale’

La strada è di competenza della Città Metropolitana ma agli Enti locali si chiede di garantire la pubblica incolumità

In quell'episodio, va detto, il conducente dell'altra macchina risulterà poi positivo all'alcol test e per questo arrestato. La vittima, residente a Colle Romito, si trovava sul lato passeggero insieme al figlio. Monica ha assistito a quel tremendo incidente dal suo Bar: “L’auto su cui viaggiava la vittima era guidata dal figlio. Proveniva dalla direzione Ostia e ha messo la freccia per svoltare a sinistra ed entrare nel Consorzio di Colle Romito. Ma è arrivata un’altra vettura a tutta velocità, proveniente dalla direzione Anzio, che l’ha presa in pieno, colpendola nella parte laterale destra, soprattutto davanti. Lì c’era seduto il padre”. Non molto distante da qui, nemmeno dieci giorni dopo, altre due vittime, Aurora e Desirée. Lo schianto è avvenuto in piena notte: la ragazza alla guida

dell’auto ha perso il controllo della vettura, poi ha terminato quella corsa contro un albero. Un impatto fatale che non ha lasciato scampo alle due giovani di 21 e 22 anni. L'investimento della giovane studentessa Come se non bastasse a metà febbraio si è verificato l'ennesimo grave incidente. Una giovane studentessa di soli 15 anni si stava recando alla fermata per prendere il bus che l’avrebbe portata a scuola come ogni mattina; la sveglia prestissimo, perché per raggiungere la scuola da casa sua, a Colle Romito, è un viaggio interminabile, tra mezzi che non passano, collegamenti che non ci sono e traffico in generale. Ma la fermata sul lungomare, in Via delle Pinete, proprio davanti al centro commerciale, in un punto fino a pochi giorni fa al buio e seminascosto, segnalato più volte come pericoloso, non è riuscita a raggiungerla. Un’auto l’ha infatti presa in pieno, ferendola gravemente. La 15enne è stata quindi portata al Bambino Gesù di Roma dove è giunta in codice rosso con l'eliambulanza.

(continua) marzo 2023 18 Il Corriere della Città INCHIESTA
L’incidente mortale dove a novembre ha perso la vita Rocco Raso di 62 anni
Su questo tratto di litoranea che unisce i Comuni di Ardea e Anzio si verificano spesso incidenti gravi: almeno tre quelli avvenuti negli ultimi mesi, di cui due mortali. A gran voce si chiede allora la messa insicurezza di questa strada

lle Romito per i continui incidenti (anche gravi)

(segue)

Tornata l'illuminazione

Una delle richieste principali da parte dei cittadini era pertanto il ripristino dell'illuminazione. Senza lampioni in strada regnava il buio più totale eccezion fatta per le insegne delle attività commerciali. Ma i lampioni ci sono: tuttavia, incredibilmente, erano fuori uso da mesi. Coincidenza ha voluto che proprio il giorno stesso del nostro sopralluogo (il 27, febbraio, ndr) per la prima volta, e a seguito come detto delle numerose segnalazioni inoltrate da residenti e commercianti, l'illuminazione è stata ripristinata. “Grazie ai nostri solleciti, alle PEC, alle proteste, alla fine siamo riusciti ad ottenere il ripristino dei lampioni che ora funzionano di nuovo. Ne approfitto per ringraziare la Consigliera Neocliti che si era interessata del problema”, ci spiega Monica Fasoli.

La sicurezza: “Sistenare e implementare la segnaletica”

Ma l'illuminazione da sola non è sufficiente. Basta dare un'occhiata alla strada e ci si accorge infatti che, anche con i lampioni accesi, la visibilità è tutt'altro che ottimale (figuriamoci prima). Innanzitutto andrebbe rimesso

La visibilità, nonostante i lampioni, è tutt’altro che ottimale: servirebbe realizzare dei dissuasori di velocità (magari con una “Zona 30) e sistemare/implementare la segnaletica sia orizzontale che verticale

in funzione il segnale luminoso – oggi spento – di attraversamento pedonale; dopodiché servirebbero interventi per ridurre l'andamento della velocità delle auto che continua ad essere troppo sostenuta ed è una delle principali cause degli incidenti. “Servono dei dissuasori di velocità in corrispondenza del centro commerciale, ovviamente ben segnalati”, prosegue a tal proposito Monica Fasoli. “In questo modo si ridurrebbe l'andatura dei mezzi che oggi, specie di notte, è totalmente fuori controllo”. Un'altra soluzione, aggiun-

giamo noi, potrebbe essere quella di ricorrere ad una “Zona 30” sulla falsa riga di quanto realizzato a Pomezia davanti ad alcune scuole, per il solo tratto che passa davanti al Consorzio di Colle Romito.

(continua)

Nelle foto: (sotto, a lato) l’alta velocità continua a rappresentrare un problema in zona; (sotto) marciapeide danneggiato da un incidente stradale in Via delle Pinete a ridosso della fermata del bus

I continui incidenti in questa zona di Ardea: alta velocità, segnalatica insufficiente, viabilità da rivedere, tra le cause principali dei sinistri

marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 19 INCHIESTA
A metà febbraio una 15enne è stata investita da un’auto mentre aspettava il bus. Ora l’illuminazione è stata ripristinata ma non basta
L’auto dove viaggiavano Aurora e Desireé: anche il proseguimento della litoranea - l’incidente in quel caso era avvenuto nel tratto di Anzio ma vicino a Colle Romito - presenta criticità

Monica Fasoli R.E.A. (Rivoluzione Ecologista Animalista): “La viabilità in entrata/uscita dal Consorzio deve essere aperta da entrambi i lati come era un tempo e non come è adesso con questo cervellotico sistema di viabilità peraltro mal segnalato”

(segue)

“Viabilità da rivedere”

Ma il tema degli incidenti, ci spiega ancora Monica Fasoli, non riguarda soltanto la visibilità e la segnaletica. Anche la viabilità in zona presenterebbe delle criticità responsabili a sua volta, secondo la commerciante, di molti sinistri stradali. Monica ci mostra i punti, sempre gli stessi, in cui si verificano gli incidenti. “Ho sollevato più volte il problema della viabilità sulla via Litoranea. Voglio precisare che la questione non riguarda soltanto l'alta velocità ma anche la viabilità di sensi unici che da sempre noi commercianti segnaliamo non idonei per il traffico all'interno del centro”. Spiega la Fasoli: “La viabilità deve essere aperta da entrambi i lati come era un tempo e non come è adesso con questo cervellotico sistema di viabilità peraltro mal segnalato. Canalizzando infatti il traffico dall'ingresso lato A (lato comprensorio) all'uscita del lato B (Viale Vega), è stata congestionata un'uscita che spesso è protagonista di incidenti. A questo proposito ho mandato PEC ai vigili, sia personalmente, sia attraverso il condominio del centro commerciale, soprattutto perché in uscita è stato posto un new Jersey che crea ancor più disagio per chi deve andare in direzione Anzio, ma a nulla è servito. Sono anni che andiamo a discutere questo problema con il Comandante di turno. Nonostante si sia messo in evidenza che la segnaletica cambiata non abbia mai avuto una giusta pubblicità, non sia stata fatta, a nostro avviso, con giusti criteri, e abbia causato numerosi incidenti, mai nessuna Amministrazione si è presa la responsabilità di intervenire. Quanti incidenti ancora dobbiamo vedere prima che qualcuno si metta una mano nella coscienza?”. In effetti, aspettando un po' in strada, appare evidente che in uscita dal Consorzio qualche problema c'è:

Il Comune: “Incidenti? Causati dall’alta velocità, non appena possibile realizzeremo misure di sicurezza. Valutiamo anche eventuali provvedimenti per i sensi unici”

Assenza di marciapiede

Segnale luminoso spento

“Canalizzando infatti il traffico dall'ingresso lato A (lato comprensorio) all'uscita del lato B (Viale Vega), è stata congestionata un'uscita che spesso è protagonista di incidenti”

spesso infatti le auto si trovano a svoltare una di fianco all'altra ai lati della barriera per andare nella stessa direzione; anche perché la segnaletica a terra ormai non c'è più e capire le prescrizioni è complicato. Inoltre chi esce dal centro commerciale e deve rientrare nel Consorzio è costretto a fare tutto il giro non potendo entrare dal secondo accesso. “E d'estate c'è il caos più totale, con lunghe file bloccate in uscita dal Consorzio, nel centro commerciale e sulla carreggiata stessa”, precisa Monica Fasoli. Non solo. Per chi proviene da Anzio e non conosce magari la strada è difficile capire che la svolta a destra non è consentita: la visibilità dell'incrocio è ridotta dalle abitazioni e nei pressi c'è un solo cartello di obbligo a proseguire dritto mentre il tabellone che dovrebbe spiegare il sistema di sensi unici in quel tratto di strada oltre che ad essere girato è completamente sbiadito. La messa in sicurezza delle fermate del bus e degli attraversamenti pedonali

A chiudere la questione c'è la richiesta di messa in sicurezza delle pensiline per aspettare l'autobus, le stessa dove è stata investita la giovane studentessa a febbraio. Lato centro commerciale i pedoni, malgrado la presenza del marciapiede, sostano comunque troppo a ridosso della carreggiata con il rischio di essere investiti; va ancora peggio dal lato op-

posto dove il marciapiede - verso Ardeanon è neppure presente e non c'è nemmeno lo spazio di sosta per il bus. Stando così le cose la necessità di realizzare dei dissuasori di velocità e di sistemare la segnaletica, potenziandola, appare ancor più evidente considerando la sosta delle persone praticamente in mezzo alla strada. Per quanto riguarda un altro attraversamento pedonale, quello dirimpetto all'unico ingresso consentito ad oggi per il Consorzio, le strisce terminano in mezzo alla vegetazione: proprio qui, tempo fa, un altro pedone, un'anziana signora, era stata investita da un'auto.

Risponde il Comune di Ardea

Su questa delicata situazione abbiamo interpellato il Sindaco Cremonini che fa sapere quanto segue: “Via delle Pinete è una arteria strategica del territorio, che nei mesi scorsi ha visto anche degli interventi di riqualificazione del manto stradale. Gli incidenti che si verificano in quella zona sono dovuti essenzialmente all'alta velocità: appena avremo le necessarie disponibilità finanziarie attueremo delle misure di prevenzione e sicurezza. In tal senso, stiamo studiando eventuali provvedimenti da adottare, anche riguardo ai sensi unici”.

marzo 2023 20 Il Corriere della Città CRONACA
Luca Mugnaioli La viabilità in uscita dal consorzio con la divisione del senso unico in due corsie (foto al centro): spesso le auto (foto a sx) si trovano a svoltare contemporaneamente nella stessa direzione; inoltre la segnaletica di divieto di svolta a destra per chi arriva da Anzio non è chiara
?
Chiesta la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e delle fermate del bus

da: rilanciare Pomezia!

ello scorso numero di febbraio abbiamo presentato la lista Valore Civico, vera novità del panorama politico a Pomezia, che al suo interno raggruppa molti attivisti, impegnati da anni nell’associazionismo e in numerose battaglie per la difesa dell’interesse collettivo. Siamo tornati da Giacomo Castro, coordinatore di Valore Civico, per approfondire con lui lo stato in cui versa Pomezia e il nostro territorio, unitamente alle esigenze e alla necessità per rilanciare la nostra città e i nostri quartieri! Anzitutto, come procedono gli incontri programmatici di Valore Civico?

“Siamo veramente molto soddisfatti! Non ricordo prima d’ora a Pomezia una manifestazione, come quella da noi organizzata in queste settimane, denominata Il Futuro di Pomezia e costituita da otto incontri volti ad analizzare lo stato della nostra città, insieme ad esperti e protagonisti delle varie discipline. Abbiamo approfondito i vari aspetti del nostro territorio, lavoro e sviluppo, cultura e turismo, ambiente e urbanistica, trasporti e mobilità, fino a associazionismo, sport, scuola e giovani. Ci siamo spinti fino ad esaminare lo stato e le necessità di ciascuno dei nostri quartieri! Il video di ciascun incontro è disponibile on line sul nostro sito www.valorecivicopomezia.it”. Qual è lo stato di Pomezia emerso dagli incontri programmatici?

“Pomezia non cresce da più di un decennio. Nonostante l’età media della popolazione sia più bassa rispetto al dato nazionale (41,4 anni contro 45 anni), un vanto per la nostra città, a Pomezia il reddito è più basso rispetto alla media regionale, e la natalità è in diminuzione già da molti anni. Nel corso del 2020, nella nostra città, il numero dei decessi ha superato quello dei nuovi nati. Le nostre risorse, in breve, stanno diminuendo. Eppure, Pomezia ha ancora delle importanti risorse: dal polo produttivo e commerciale, costituito da un importante numero di aziende che operano nei più svariati settori (commercio, farmaceutico, edilizia, logistica e ristorazione quelli trainanti), alla nostra costa, che risulta un asset territoriale ancora molto attrattivo in estate, fino all’area museale intorno al Borgo di Pratica di Mare. Sono tutte realtà da potenziare e valorizzare, dove la collaborazione pubblico-privato si fa sempre più necessaria per evitare una incombente recessione. Alcuni dati finali. Mentre le percentuali relative all’abbandono scolastico rimangono molto elevate, quelle dei laureati entro il trentaquattresimo anno di vita, a Pomezia rimangono ben al di sotto della media nazionale (22% contro il 28% italiano). Senza una adeguata formazione, sempre più persone rischiano l’esclusione sociale. Come Comune di Pomezia siamo chiamati ad intervenire”.

Quali sono i punti programmatici per attuare la Nuova idea di città per Pomezia?

“Ripartire dai diritti sociali, abbandonati dalla politica nazionale. È necessario affron-

tare fin da subito le sfide legate allo sviluppo economico e al mondo del lavoro. La nostra comunità deve infatti rimettersi in cammino e deve ricominciare a correre. Dobbiamo tornare ad occuparci con competenza della cura dei nostri quartieri, della salvaguardia del territorio e dei beni comuni, senza tralasciare l’identità culturale, tanto negata in questi decenni ai nostri cittadini, che in molti casi nemmeno conoscono Pomezia e il suo straordinario territorio, ricco di potenzialità. È indispensabile valorizzare Torvajanica e l’attrattività turistica di Pomezia e del suo territorio, e potenziare la mobilità e le infrastrutture”.

Quali sono i prossimi appuntamenti di Valore Civico?

“Valore Civico sta per dare avvio ad un imminente giro di incontri pubblici nei vari quartieri, per promuovere sempre di più l’ascolto delle associazioni, dei comitati e dei cittadini. Continuano, inoltre, i nostri banchetti nei mercati settimanali di Pomezia e Torvajanica, dove viene distribuito il ‘Questionario conoscitivo delle esigenze dei quartieri e dei cittadini di Pomezia’, che ora è disponibile per tutti anche in modalità on line sul nostro sito internet www.valorecivicopomezia.it”.

Tutti i cittadini e quindi tutta la comunità sono chiamati a partecipare?

“Assolutamente sì. È molto importante che i cittadini esprimano le loro necessità, quelle di Pomezia e del loro quartiere e diano le loro valutazioni in merito all’azione amministrativa, sulla quale noi tutti saremo chiamati a impegnarci in futuro. Invitiamo, quindi, tutti i cittadini a venirci a trovare ai nostri banchetti e a visionare il nostro sito internet e le nostre pagine sui canali sociali (su Facebook, Valore Civico Pomezia).Puntiamo così a scrivere, tutti insieme, il programma amministrativo 2023 - 2028 di Valore Civico, che dovrà essere ambizioso ma anche rispondente alle reali necessità della nostra comunità!”.

N
Valore Civico, la vera s

Via Farina, giardini abbandonati a sé stessi

Passa il tempo ma questa area non sembra rientrare nell'interesse del Comune di Pomezia

Torniamo ad occuparci del problema dei giardini di Via Farina a Pomezia, un'area che continua ad essere completamente abbandonata dal Comune. Nonostante le tantissime segnalazioni avanzate negli anni, comprese quelle scritte dal nostro giornale che più volte ha cercato di sensibilizzare l'Ente locale sul tema, ancora oggi questo tratto della città resta avvolto nel più totale degrado. Eppure si trova all'altezza di uno degli ingressi principali della città, ovvero quello del 'bivio' che interseca Via dei Castelli Romani e Via Roma, ed ogni giorno è percorso da decine di persone considerando la vicina fermata dei bus. Ciò nonostante di interventi di riqualificazione nemmeno l'ombra.

Il nostro ultimo sopralluogo Intorno a fine mese siamo tornati sul posto dando seguito anche ad alcune segnalazioni inoltrate dai residenti ma anche dalle attività commerciali che insistono a pochi metri da

questo parco. Lo scenario che abbiamo trovato è stato – nuovamente - a dir poco desolante. Ma, come detto, non c'è da stupirsi. Le foto mostrano un panorama surreale che va ben oltre lo stato incolto dell'erba che si al-

terna esattamente a metà con la terra “spoglia”. Le cartacce sono sparse un po' ovunque così come le bottiglie di vetro: ogni giorno infatti, come abbiamo più volte scritto, questo parco viene utilizzato da soggetti 'border-

line' – passateci l'espressione – che bevono birra e poi lasciano tutto lì. Tanto, in effetti, non li controlla nessuno. E ancora. Gli arredi, quei pochi presenti, sono danneggiati. Una panchina ad esempio è stata completamente divelta. Due secchioni condominiali (da dove sono stati presi?) che dovrebbero servire per raccogliere l'umido contengono altre bottiglie di vetro. Alcuni contatori sono completamente scoperti e anche qui la sporcizia non manca. (continua)

marzo 2023 22 Il Corriere della Città CRONACA
Il parco è ancora abbandonato a sé stesso: nessuna cura degli arredi, né dell’erba, bottiglie di birra sparse qua e là, sporcizia. A quando un intervento di riqualificazione da parte del Comune?

(segue)

Il caso di Via Jacopo da Lentini e Piazza Federico II

Ma l'area di Via Farina non è l'unica zona ad essere “incriminata”. Proseguendo per poche decine di metri e arrivando in Via Jacopo da Lentini (peraltro nei pressi della Chiesa) la situazione non cambia. Più volte i residenti hanno segnalato il problema anche all'ultima Amministrazione sottolineando, specie l'estate, gli schiamazzi, l'alcol venduto a qualsiasi ora, la sporcizia e il degrado causato anche in questo caso da sbandati e ubriaconi. Che sono poi gli stessi che spesso si spostano al parco. Ebbene qui, ormai da tempo, c'è chi ha perfino paura a scendere in strada a buttare la spazzatura. Ve lo avevamo documentato anche due anni fa – era luglio 2021

La testimonianza: “La sera la strada si popola di donne semi-nude e degli immancabili ubriaconi. Più di una volta sono stati fatti atti vandalici”

I residenti di Via Jacopo da Lentini sono stufi di quanto avviene sotto casa: “A Natale vandali hanno danneggiato le luminarie, non siamo liberi nemmeno di scendere a buttare la spazzatura”

– raccogliendo l'appello dei residenti che, esasperati, si erano rivolti al nostro giornale per far sentire la propria voce. Ma fino ad oggi nulla è cambiato, anzi. “La sera la strada si popola di donne semi-nude e degli immancabili ubriaconi. Più di una volta sono stati fatti atti vandalici, come a Natale quando hanno danneggiato le luminarie”, ci racconta un residente. E come lui in tanti non sanno più come fare. Anche adesso che siamo in pieno inverno, basta fare una passeggiata in zona per vedere i soliti cumuli di birre accanto ai cestini e alle panchine diventate praticamente off-limits. “Tutto ruota attorno al minimarket situato lungo la via che resta aperto a qualsiasi orario e che vende alcol senza alcuna limitazione”. Ma non si limita a questo: a quanto pare il negozio ven-

derebbe ad esempio anche cartine per le sigarette, cosa che non potrebbe fare in teoria considerando che solo le tabaccherie hanno la licenza per farlo. Qualcuno ci confessa la volontà di andarsene da questa zona: “Siamo stanchi delle continue grida fino a notte fonda, degli schiamazzi, delle birre, della spazzatura, di non essere liberi di scendere sotto casa. Per questo ce ne andremo, siamo stufi”.

Problemi anche nella vicina Via Jacopo da Lentini: dal nostro servizio di luglio 2021 non è cambiato molto. I residenti: “Schiamazzi fino a notte inoltrata, sbandati che bivaccano in strada, le birre lasciate sul marciapiede”. E nel mirino c’è sempre il minimarket ‘sempre’ aperto

marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 23
CRONACA
A sinistra le foto scattate nell’estate 2021: ma ad oggi (a dx) non sembra essere cambiato molto. E qualcuno ha deciso di lasciare il quartiere

CRONACA

Poste, a Pomezia il più grande impianto fotovoltaico

La struttura d’eccellenza sul territorio: il Centro Postel è grande come 7 campi da tennis

Grande come 7 campi da tennis, consente un risparmio annuo di immissioni CO2nell’ambiente di 260 tonnellate, pari all’emissione annua media di quasi 87 famiglie, ed è composto da 1.170 pannelli monocristallino montati sul tetto del centro, per un totale di 1.900 mq: sono numeri da record, quelli del centro Postel di Pomezia, dove è stato realizzato uno tra i più grandi impianti fotovoltaici d’Italia, il più grande tra quelli costruiti da Poste Italiane nel Lazio. L’impianto ha una potenza di circa 400 KWp, con una produzione media annuale di circa 490.000 KWh. Nel centro vengono gestiti i processi produttivi di stampa massiva (mass printing) e imbustamento per i più importanti gruppi industriali e per la Pubblica Amministrazione centrale e locale. “Stampiamo e imbustiamo tutto ciò che arriva al cittadino italiano –spiega il dott. Alessandro Fanasca, responsabile del centro – dalle bollette alle multe: ma vorrei precisare che noi siamo meri esecutori e non responsabili del contenuto di quanto viene recapitato ai destinatari. Ci viene infatti commissionato da parte dei più importanti gruppi industriali e la Pubblica Amministrazione centrale e locale, e noi consegniamo al cittadino quanto richiesto”.

I numeri da record

Il centro si estende su 15.000 mq di locali dedicati alle macchine e 5.000 mq di magazzino e lo scorso anno ha prodotto 230 milioni di invii, impiegando un volume di carta di 660 milioni di fogli

QUALCHE NUMERO DELL’IMPIANTO

Risparmio annuo di immissioni di

• CO2 nell’ambiente di 260 tonnellate

1.170 pannelli montati sul tetto

• considerando l’indotto

• 180 persone impiegate più altre 50

Il centro Postel di Pomezia è un centro di eccellenza. A parlare sono i numeri. All’interno lavorano 180 persone, per la maggior parte provenienti dal territorio circostante, più una cinquantina di persone di indotto. “Si tratta di persone che lavorano per noi attraverso servizi esterni”, spiega Fanasca. Il centro si estende su 15.000 mq di locali dedicati alle macchine e 5.000 mq di magazzino e lo scorso anno ha prodotto 230 milioni di invii, impiegando un volume di carta di 660 milioni di fogli (oltre 3 milioni di chili), sufficienti a ricoprire 6.000 campi di calcio e

• al minuto

Capacità di stampa pari a 1.700

“Ci troviamo in una posizione strategica e ottimale, grazie alla vicinanza a Roma e a Fiumicino, che ci consente una comodità logistica che facilita il nostro lavoro”

ha dematerializzato 35 milioni di oggetti di corrispondenza di secondo corso (cartoline di ritorno o avvisi inesitate). Sempre per parlare di numeri, la velocità di stampa – bianco/nero o full color – raggiunge i 128 metri/minuto equivalenti a oltre 1.700 pagine e viene gestita su bobine di carta del peso di 450 Kg e della lunghezza effettiva di oltre 12 km. Grazie a 12 sistemi automatici e 6 sistemi di finishing (taglierine, accoppiatori e sorter), il processo di imbustamento delle comunicazioni stampate “viaggia” a 22.000 buste all’ora. Al termine di queste operazioni le spedizioni sono allestite per la fase di recapito gestita sempre all’interno dello stabilimento di Pomezia dal personale del Centro di Smistamento Fiumicino di Poste Italiane. “Ci troviamo – spiega sempre Fanasca – in una posizione strategica e ottimale, grazie alla vicinanza a Roma e a Fiumicino, che ci consente una comodità logistica che facilita il nostro lavoro”.

La costante ricerca di soluzioni finalizzate al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità va di pari passo con lo sviluppo continuo di tecnologie a minor consumo energetico. Postel impiega nelle lavorazioni di mass printing materie prime a ridotto impatto ambientale, tecniche di stampa e inchiostri eco sostenibili, utilizzo di carta certificata e buste biodegradabili. Lo stabilimento utilizza inoltre Energia Elettrica totalmente rinnovabile e l’illuminazione del sito è garantita al 100% da luci led.

Lo stabilimento utilizza inoltre Energia Elettrica totalmente rinnovabile e l’illuminazione del sito è garantita al 100% da luci led

Inquadra il QR code per guardare il nostro servizio video sullo stabilimento

Nel centro vengono gestiti i processi produttivi di stampa massiva (mass printing) e imbustamento per i più importanti gruppi industriali e per la Pubblica Amministrazione centrale e locale

Centro green: massima attenzione all’ambiente
marzo 2023 24 Il Corriere della Città
Centro green: lo stabilimento utilizza Energia Elettrica totalmente rinnovabile

Ardea, tragedia in mare: anziana muore in acqua

Il dramma nella mattinata di giovedì 2 marzo 2023 sul lungomare di Tor San Lorenzo

Era in mare, trascinata dalla corrente, ma ancora viva la donna, un’anziana signora, che nella mattina dell 2 marzo , poco dopo le 9, è stata trovata presso il Villaggio “Vela Bianca’ di Tor San Lorenzo, ad Ardea. Alcuni operai del posto, che l’hanno vista in mare, hanno cercato di salvarla. Ma invano. Era già troppo tardi.

La tragedia

Sul posto, oltre al personale sanitario del 118 che ha provato a rianimarla, sono intervenuti

anche i Carabinieri della Stazione di Tor San Lorenzo e della Compagnia di Anzio. Per la donna, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: il suo cuore aveva smesso di battere. Ora spetterà ai Militari indagare e fare chiarezza sulle cause del decesso. Intanto, resta il dolore per un’altra vita spezzata in un giovedì, che doveva essere come tanti. E che ad Ardea, più precisamente a Tor San Lorenzo,

si è trasformato in tragedia. Chi è la vittima

Ad ogni modo la vittima è una donna di 81 anni italiana che abita poco distante con il compagno. La donna sembra soffrisse di demenza e potrebbe essersi allontanata da casa nelle prime ore della mattina, disorientata. Tuttavia le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri proseguono con l'ascolto dei testimoni. La salma è stata messa a disposizione della Procura della Repubblica di Velletri per l'esame autoptico.

marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 25
CRONACA

“A voce alta! La voce delle donne”

Nuovo ciclo di incontri a Pomezia: quattro appuntamenti in libreria da marzo a giugno

Torna anche quest’anno il ciclo di incontri organizzato dallo Sportello Donne di Pomezia. Si tratta di appuntamenti con scrittrici importanti e affermate nel panorama letterario italiano in grado, attraverso i loro libri, di sensibilizzare il pubblico su tematiche incentrate sulla figura della donna e non solo. Quest’anno il primo incontro è fissato a marzo. Vediamo dunque il calendario completo.

L’evento promosso da Sportello Donne Pomezia e Libreria Odradek

Gli eventi sono curati come detto dallo Sportello Donne Pomezia e dalla libreria Odradek (situata lungo Via Roma, ndr). “Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare un ciclo di incontri dedicati alle autrici che ci piacciono, ci ispirano, ci fanno pensare e immaginare!”, si legge in una nota diffusa sui social. “Il ciclo - di 4 incontri da marzo a giugno - accompagnerà Pomezia verso la seconda edizione del festival di settembre!”. Per quanto riguarda il calendario degli appuntamenti si parte a marzo con Giulia Caminito, vincitrice nel 2021 del Premio Campiello e del Premio Strega Off con il libro "L'acqua del lago non è mai dolce". A seguire ci sarà l’ap-

Gli incontri con le autrici a Pomezia: ecco il programma fino a giugno, a settembre poi l’appuntamento con il Festival

puntamento con Maria Rosa Cutrufelli, scrittrice e giornalista, co-fondatrice dei "Quaderni del Centro di documentazione internazionale Alma Sabatini". A maggi, ancora, saranno ospiti Patrizia D'Antonio e Raffaella Gambardella, autrici di "Donnecon-

lozaino. Vite in cammino". A chiudere il ciclo di incontri e conferenze la giurista Tamar Pitch, professoressa di filosofia e sociologia del diritto, che porterà come di consueto la sua lettura femminista sulla cultura punitiva.

Scritte offensive

POMEZIA - Dopo la segnalazione del nostro giornale circa le scritte offensive e ingiuriose apparse sul Monumento ai caduti di Nassirya a Pomezia il Comune ha provveduto a ripulire la struttura. Sia sul Monumento che sulla base del marciapiede qualche vandalo aveva infatti realizzato l’acronimo ACAB andando così ad infangare la memoria dei caduti nel memoriale in una delle Piazze centrali cittadine. A segnalare l’accaduto era stato un nostro lettore che aveva inviato alla nostra Redazione le foto riguardanti l’atto vandalico. Il precedente nel 2014.

Il Corriere della Città

www.ilcorrieredellacitta.com

Numero 3 Anno 15

MARZO 2023

EDITORE: La Città

via Odessa 41 - 00071

Torvaianica (RM)

E-MAIL: direttore@ilcorrieredellacitta.it redazione@ilcorrieredellacitta.it

TELEFONO: 392.6939763

DIRETTORE RESPONSABILE:

Maria Corrao

IN REDAZIONE:

Arianna Azzurra Achille, Luca Mugnaioli, Alessia Achille, Federica Rosato, Claudio Menafra, Concetta Alagna

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:

MA&MC

CHIUSURA REDAZIONALE:

02/03/2023

STAMPA:

Tipografia Graffietti

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009

N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

marzo 2023 26 Il Corriere della Città
CRONACA

“Intitolare Viale Forlì all’ex Sindaco Mario Savarese”

La proposta dell’ex Consigliere del Movimento 5 Stelle dopo il completamento dei lavori

Intitolare Viale Forlì a Mario Savarese, è questa la proposta rilanciata sui social dall’ex Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle Enrico De Zanni. Lungo la strada sono stati da poco ultimati i lavori che prevedevano la realizzazione della pista ciclabile che da Largo Genova conduce al mare. Un intervento importante predisposto dalla passata Amministrazione e ultimato da quella in carica. E adesso c’è la proposta di intestarla al Primo Cittadino che l’aveva fortemente voluta e che purtroppo oggi non c’è più.

La proposta

“Sarò monotono ma ogni volta che passo a Via Forlì mi si gonfia il petto di orgoglio”. A parlare è Enrico De Zanni, uno dei Consiglieri che ha fatto parte dell’Amministrazione Comunale in maggioranza fino al 2022. “Ad oggi è forse la strada più bella del circondario, fortemente voluta dall'ex Sindaco Mario Savarese. Quando saranno accesi i lampioni non sarebbe male proporre una mozione per intitolare quella strada proprio a Mario Savarese, che ne pensate?” La strada abbando-

Il progetto era stato fortemente voluto dall’ex Sindaco Mario Savarese (scomparso nel frattempo): che ne pensate della proposta di intitolargli la strada?

nerebbe così la denominazione di Viale Forlì per essere ribattezzata come Viale Savarese.

Il sondaggio tra i nostri lettori L’idea raccoglie il favore anche della nostra

Redazione che a Mario Savarese - al di là del rapporto professionale al momento della sua elezione come Sindaco di Ardea - era molto legato in virtù dei suoi trascorsi proprio al Corriere della Città. Per questo rilanciamo anche noi la domanda ai nostri lettori: sareste d’accordo con questa proposta?

marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 27 CRONACA

Dilettanti, annata difficile per le squadre del territorio

Poche le “eccezioni’ a Pomezia e Ardea, molte società invischiate nella lotta per non retrocedere

Non è una stagione sportiva facile per le società sportive dilettantistiche di Pomezia e Ardea. Dalla Serie D all'Eccellenza, seppur con qualche eccezione, sono diverse le squadre impegnate nella lotta salvezza. Tra i team maggiormente in difficoltà quest'anno c'è senza dubbio il Pomezia Calcio che ancora non è riuscita ad imprimere una svolta alla stagione e ha chiusto il mese di febbraio addirittura all'ultimo posto del girone G di Serie D. Va meglio alla Nuova Florida (11esima), ma è un po' una magra consolazione visto l'exploit dello scorso anno. In difficoltà anche l'Indomita in Eccellenza, anch'essa ultima nel proprio raggruppamento. I sorrisi arrivano dunque dalle Categorie dove quantomeno le compagini del territorio stazionano nei piani alti delle classifiche. Facciamo dunque il punto della situazione.

Team Nuova Florida

La società biancorossa ha chiuso il mese di febbraio all'undicesimo posto con 31 punti all'attivo. Due pari, una vittoria e una scon-

Anno difficile anche per l’Indomita Pomezia, ultima in Eccellenza (girone A): lampo però nell’ultimo turno di febbraio con il 3-0 in casa rifilato al Nettuno

com'è noto, sono due le squadre di Pomezia iscritte, l'Indomita e l'Unipomezia. La prima. Annata difficile – dove è stato registrato il

Il Pomezia Calcio ha chiuso il mese di febbraio all’ultimo posto: per i rossoblu soltanto 1 successo nelle ultime 4 gare. Nel girone G di Serie D la lotta salvezza è più affollata che mai

fitta il bilancio delle ultime gare disputate: il mese si è chiuso in tal senso col pareggio a reti bianche contro il Chieti in casa mentre l'unico successo di febbraio è arrivato contro il Monte Giorgio (2-0). Nel primo turno di marzo la squadra è attesa dalla trasferta a porte chiuse contro il Notaresco.

Team Nuova Florida, sorrisi a metà: a febbraio due pari, una sconfitta e una vittoria. Primo turno di marzo la trasferta a porte chiuse contro il Notaresco

Pomezia Calcio

I rossoblu sono finiti all'ultimo posto del girone G di Serie D. Per una delle realtà più importanti del nostro territorio il cammino in campionato sin dall'inizio dell'anno si è rivelato pieno di ostacoli. E febbraio non è stato da meno pur aprendosi con il bel successo in trasferta contro il Real Monterotondo Scalo. Poi però sono tornati i fantasmi e ben tre sconfitte di fila (Arzachena, Sorrento, Casertana). Adesso il mese di marzo si aprirà domenica 5 con il match casalingo contro la Vis Artena che sarà assolutamente da non sbagliare. Anche perché la lotta salvezza è serratissima con ben 5 squadre, le ultime della classifica, Pomezia compreso, a quota 26 punti dietro l'Aprilia a 28.

Indomita

Pomezia

Passiamo all'Eccellenza. Nel girone A,

cambio in panchina con Aiello passato ad altro ruolo in società – e al momento ultimo posto in graduatoria. Anche a febbraio si sono visti pochi lampi eccezion fatta per il 30 rifilato al Nettuno con il quale si è chiuso il mese: ma il gap salvezza è ancora ampio da colmare e servirà davvero un'autentica impresa per salvarsi.

Unipomezia

L'altra squadra impegnata nel raggruppamento è quella del Patron Valle. Anche in questo caso le aspettative erano più alte ma per il momento i pometini possono raccogliere soltanto un ottavo posto. Trentasei i punti in cascina e andamento altalenante –che sta contraddistinguendo questa annata in casa Unipomezia – anche nel mese di febbraio. Tra le note positive c'è però la vittoria in rimonta contro la capolista Anzio per 3-2 grazie alla doppietta di Rossi e al gol di Di Mauro. Appuntamento ora il 5 marzo contro il Civitavecchia. (continua)

Stagione altalenante per l’Unipomezia (Ecc. Gir. A) al momento 8°: a febbraio c’è stato però il bel successo contro la capolista Anzio in rimonta per 3-2

28 SPORT Il Corriere della Città marzo 2023

(segue)

Virtus Ardea

Veniamo (finalmente) alle note positive. In Promozione c'è una squadra, la Virtus Ardea, che si sta rendendo protagonista di una buona stagione. Al momento la compagine rutula è quinta a 33 punti a pari merito con Villa Adriana. Poco più su, a 35, ci sono Fiumicino e Ostiantica mentre la capolista Pescatori Ostia viaggia in solitaria a 45. Il paradosso per la Virtus è allora quello di essere riusciti addirittura a “demolire” grazie ad una prestazione super proprio la prima della classe (6-1in casa!) ma aver perso subito dopo con l'Ostiantica, non riuscendo a completare l'opera di rimonta. Prima ancora, ad inizio mese, erano arrivati due pareggi, entrambi per 1-1. Prima sfida di marzo adesso contro il Palidoro.

Città di Pomezia

In prima categoria la Città di Pomezia (girone E) è ad oggi quarta a pari merito con il Tor De Cenci. In testa il Torrino (37), secondo il Velletri (36). Nell'ultimo turno di febbraio i pometini hanno conquistato il bottino pieno contro il Casal Bernocchi in trasferta: primo incontro di marzo adesso

contro il Nettuno in casa.

Real Torvaianica

In seconda categoria (girone H) è impegnato il Real Torvaianica. La squadra è quinta con 27 punti a -4 dalla capolista La Setina. Seguono SS Pietro e Paolo e Virtus Campo di

Carne (30), quindi La Rocca e il Torvaianica per l'appunto a 27 lunghezze. Nell'ultimo turno di febbraio bel successo esterno per i pometini contro il Maenza (1-3). Il 5 marzo sfida di cartello contro la V. Campo di Carne tra le mura amiche.

Fortitudo Pomezia, serve la svolta

FUTSAL - Anche nel calcio a 5 le cose non vanno bene per la compagine di punta del territorio. La matricola Fortitudo, che ha richiamato in panchina il coach Alessandro Nuccorini a febbraio, è reduce da tre sconfitte consecutive che l'hanno fatta precipitare in piena lotta salvezza, quantomeno per i playout. I pometini, nell'ultimo turno del mese, hanno perso 3-2 contro il Monastir –riaccendendo peraltro le speranze salvezza di quest'ultimo – e sono al momento attestati a pari punti con altre due squadre. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno paradossalmente i playoff disterebbero soltanto 4 punti ma chiaramente ora l'obiettivo prioritario è quello di uscire dalla zona calda. Si riparte l'11 marzo: i pometini at-

tenderanno in casa il Petrarca Padova, una sfida assolutamente da non sbagliare.

LA CLASSIFICA – Napoli sempre in testa a 48 punti a +4 sulla seconda. Scorrendo il raggruppamento troviamo la F.Pomezia a 25 punti insieme a Pesaro e Ciampino, un punto in meno dal team Meta (26) e quattro dal Real San Giuseppe (29), nell'ultimo posto utile per i playoff scudetto (da qui il paradosso di cui sopra). A 24 punti c'è il Petrarca Padova che ad oggi sarebbe ai playout: sotto, in rimonta, il 360GG Monastir che spera di riagganciare il treno playout che non sembrerebbe essere più alla portata invece né del Pistoia (11) né tanto meno del fanalino di coda Città Melilli (4).

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SPORT

Miseria...e povertà

Dal tempo dell’uomo della pietra l’intelligenza (quando raggiunse il suo apice, da una pietra vennero create le fondamenta per la costruzione del mondo) non ha mai raggiunto livelli così bassi come oggi dove la possibilità di accedere a tutta la conoscenza con un semplice click, l’ha relegata dal rango di principale funzione cognitiva dell’Uomo ad ancella servitore del Dio Google. Esso è uno strumento di conoscenza solo in apparenza facilitante, che vanta anche una gran memoria – meglio dire archivio - che non tiene conto che i tempi della memoria umana non sono comprimibili, né serviranno Big Data concentrati di intere biblioteche ad amplificarli. Senza fatica, ricerca, conquista non si apprende e non si memorizza niente, la certezza di trovare risposte a tutto in ogni momento come in un rinnovato paradiso terrestre o in una nuova mitica Mecone, sta spegnendo la mente che al contrario è attivata dal non sapere, dal desiderio di conoscere non dalle risposte, in particolare è sollecitata dalle situazioni che appaiono senza via d’uscita. L’intelligenza è, detto molto in breve, la capacità di trovare soluzioni nuove a problemi nuovi, non serve imparare a fare una cosa ma apprendere il metodo per riuscirci, metodo che poi potrà essere applicato ad altri problemi, è il concetto del “ Learning set”, imparare ad apprendere. A ciò è indispensabile lo studio delle materie umanistiche, filosofia, letteratura, lingue antiche che ormai vedono aule sempre più deserte, lo studio della filosofia è stato abolito da tutte le scuole d’Europa, della storia, delle lingue antiche. Anche in Italia le aule sono sempre di meno, se gli allievi delle cattedre di latino, greco, aramaico, sumero sono pochi, esse vengono chiuse perché sono antieconomiche, i computer hanno invaso le scuole con l’arricchimento solo del fatturato delle aziende informatiche che, abbagliate da tale business hanno dato fondo a tutte le loro scorte di magazzino, anche di pc non funzionanti, come nell’occasione della Dad. Google ha la sua utilità ma come un tascabile da consultare per chi già sa e semmai non ricorda qualche nozione, un medico che legge un articolo di medicina rispetto al profano, ne coglie il falso, il superficiale (spesso spacciato per fondamentale), il vero senso di qualche concetto nuovo, così come altre professionalità. L’esperienza, la competenza consente di comprendere da una parola, da un accento, di cogliere, come in una metonimia, il tutto da un frammento e tali capacità si acquisiscono col tempo, sacrifici e anche tante umiliazioni. Senza una base solida la psiche

I rischi del “Dio Google” che minaccia di cancellare la nostra memoria: senza fatica infatti, ricerca, conquista non si apprende e non si memorizza niente

viene inondata inerte da miliardi di informazioni che progressivamente la anestetizzano rendendola dipendente, apatica, essa è rapita da un gigantismo sconfinato di produzioni di tutto dove anche la cultura è diventata un prodotto, una merce da fornire in grande scala, tutto è cultura anche la più spicciola, moda, canzonette, etc, anche volgarità, ignoranza, arroganza se fanno audience. Purtroppo anche l’educazione scolastica viene orientata alla costruzione di futuri consumatori e imprenditori, non di adulti colti, dirigendosi quasi senza essere vista verso la miseria culturale, gli apprendistati al lavoro durante la formazione scolastica, che dovrebbe essere sacra almeno fino alla maggiore età, lo dimostrano. I test INVALSI ( Industria valutazione sistemi educativi), dal 2012 obbligatori, compilati da banchieri, da Agenzie transnazionali, dalla Banca Mondiale, dall’OCSE (Org.ne Coop. Svil. Economico) e dall’OMC, l’ Organizzazione Mondiale del Commercio, sono un altro esempio, essi sono del tipo: “Riuscirò a guadagnare abbastanza soldi da grande” o “Riuscirò coi soldi che guadagno ad acquistare tutto ciò che voglio” etc.., dei veri crimini autorizzati laddove dovrebbero monitorare e indurre valori negli studenti, tradizioni, ideali, educare ai sentimenti (che vanno insegnati, non si ereditano come le emozioni alla nascita). Il pensiero in un momento delicato dello sviluppo si lega a processi effimeri, impara che conta solo la filosofia dell’utile, l’imbecille Google - uno

L’Italia è diventata l’ultimo paese in Europa per la comprensione di un testo e non aiutano nemmeno i testi virtuali: è solo con la carta stampata che la mente resta “sveglia”

che ha tutte le risposte non può che essere definito tale - è salito in cattedra. L’Italia è diventata l’ultimo paese in Europa per la comprensione di un testo, e certo non aiutano i libri virtuali, recenti studi hanno verificato che la scrittura liscia, uniforme dei caratteri virtuali spegne l’attenzione, l’addormenta, al contrario dei caratteri sempre un po’ difformi della carta stampata che la tengono sveglia. Letture che non sostituiscono i libri di carta tenuti sul comodino che ingiallendo acquisiscono vita, storia e oltretutto tengono compagnia. Un altro fenomeno dilagante è quello che i ragazzi non sanno più scrivere in corsivo e preferiscono il freddo, uguale, omologato stampatello, un po’ come loro. Il corsivo modalità espressiva morbida ed elegante alla quale una volta era dedicato uno specifico insegnamento, è un comportamento personale di scrivere, dà informazioni sul carattere, le inclinazioni di chi scrive. L’imperativo è consumare e pertanto serve rendere tutti uguali, passivi, omologati, si comanda meglio un popolo passivo, e la pubblicità contribuisce a tale progetto creando bisogni falsi che poi induce a soddisfare urgentemente generando infelicità, chi è felice non consuma (v. lo shopping compulsivo). Illudono che il segreto della felicità è dietro ad uno yogurt (tanti personaggi famosi disposti ad informare il mondo che digeriscono bene, cosa non si fa per il dio denaro) o all’acquisto di una rete telefonica più veloce di Batman che corrompe le menti di tanti giovani sempre più frenetica come morsi da una tarantola in attesa del nuovo Messia telefonico che porterà splendore nella loro vita per scoprirsi più infelici e pure squattrinati. Non è colpa dei giovani se non rispettano più gli insegnanti, se li insultano e li trattano da pari, se non conoscono più la differenza tra un corteggiamento e uno stupro (dopo un atto di bullismo, una violenza vanno al bar a bere una birra), non è colpa dei giovani se vengono privati della nobile povertà per saltare nella miseria.

La felcità non è correr dietro alla fibra più veloce della luce che corrompe la mente dei giovani, rendendola più frenetica in attesa del nuovo Messia telefonico che porterà splendore nella loro vita per scoprirsi più infelici e pure squattrinati

30 RUBRICHE Il Corriere della Città marzo 2023

orse vi sarà capitato di sentir parlare di Lotus Birth, ma che cos’è realmente? Di cosa stiamo parlando? Si tratta di una corrente di pensiero che prevede di non separare il neonato dalla placenta subito dopo il parto e neanche quando il cordone abbia smesso di pulsare, ma di attendere che fisiologicamente avvenga la sua mummificazione ed il distacco dall’ ombelico, cosa che in genere avviene tra 3 e 10 giorni dopo la nascita, questo dipende da quanto è spesso il cordone. Il Lotus birth si può praticare sia dopo parto spontaneo che dopo un taglio cesareo, l’importante è che non ci siano patologie né a carico della placenta, né a carico del neonato. Immaginate che in questo modo non sarà solo il moncone del cordone a cadere, ma quello con attaccata ancora tutta la placenta. Questa, dopo il secondamento, cioè l’espulsione dal corpo materno, deve essere controllata e se integra, viene tamponata e separata il più in fretta possibile dall’ambiente esterno, posta in un contenitore e dopo 24h cosparsa di sale grosso, per velocizzarne il processo di essiccamento, e di oli essenziali, per coprirne il cattivo odore, avvolta poi in panno di cotone rimane in un sacchetto vicina al neonato. Il bimbo, per ovvie motivazioni, dovrà essere vestito con abiti aperti sul davanti per la presenza del cordone facendo attenzione a non esercitare alcuna trazione sullo stesso, in quanto non bisogna forzarne il distacco. Giornalmente andrà poi controllata e cosparsa ancora di sale. La filosofia del Lotus birth nasce negli anni ’70 portata alla ribalta da un’infermiera californiana, Clair Lotus Day, la quale sosteneva di poter vedere un’aurea di luce intorno alle persone e che questa, in qualche modo fosse espressione dello stato di benessere psico fisico. Durante la sua professione ebbe modo di frequentare anche la sala parto e notò che l’aurea intorno ad un neonato era molto più vibrante e lucente quando ancora non era stato reciso il cordone; pertanto, decise di lasciare la placenta attaccata a suo figlio dopo la nascita dando il via ed il nome a questa procedura. I sostenitori del Lotus birth lo definiscono come un processo di graduale e dolce separazione del neonato dal corpo materno, che nel contatto prolungato con la placenta può assorbire tutto il prezioso sangue in essa contenuto; tuttavia, va’ detto che a tutt’oggi non esistono studi scientifici validati che possano confermare o rigettare tale teoria.In particolar modo la preoccupazione più grande è rivolta al rischio infettivo che può derivare dal lasciare un tessuto “morente” collegato ad un neonato. Ne consegue che i genitori che in-

traprendono questa strada devono essere opportunamente formati per riconoscere precocemente eventuali segni di malessere neonatale, non si tratta solo di una filosofia o una moda come si potrebbe pensare…La placenta durante la gravidanza ha funzioni fondamentali per il corretto sviluppo dell’embrione e del feto: gestisce gli scambi gassosi e quelli nutritivi, offre riparo e protezione e produce ormoni essenziali per tutta la durata della gestazione. Durante la vita intrauterina il bimbo non ha bisogno di respirare e quindi i suoi polmoni sono, diciamo così, in attesa del primo respiro, l’ossigeno pertanto, non viene recuperato nel passaggio in questo distretto, ma attraverso gli scambi con il sangue materno, esistono quindi una serie di scorciatoie nella circolazione fetale che escludono i polmoni. Al momento della nascita però le cose cambiano, entra aria per la prima volta, cambia la pressione interna al corpo del bimbo e questa esclude tutte le vie secondarie di circolazione del sangue comportando una cessazione degli scambi placentari…non sono più necessari, il bimbo respira da solo, i vasi del cordone ombelicale smettono di pulsare e collabiscono, cioè si chiudono. In genere, in una nascita rispettosa, questo sarebbe il momento di recidere il cordone ombelicale in quanto la placenta ha concluso le sue funzioni, tuttavia, i sostenitori del Lotus Birth, ritengono, invece, che lo scambio sia realmente concluso solo nel momento in cui spontaneamente placenta e bambino si separano. Lo chiamano periodo di transizione in cui mamma e bambino dolcemente si separano, mentre allo stesso tempo il bimbo completa il suo copro eterico, cioè quella parte invisibile all’occhio, ma che consente ad ognuno di noi di percepire le sensazioni. Nel periodo di transizione si stabilizzano il sistema respiratorio autonomo e gli altri organi. Tuttavia se pensiamo anche al mondo

animale, nessun mammifero ragiona in questi termini, anzi molto spesso le mamme a quattro zampe tendono mangiare la loro stessa placenta dopo il parto proprio perché estremamente ricca di nutrienti utili per affrontare l’impegnativo inizio e proseguimento dell’allattamento. Inoltre, il cordone ombelicale non contiene terminazioni nervose, quindi il distacco dal bambino non produce alcun dolore, cosa che potrebbe far preferire un distacco più dolce ad uno semplicemente ritardato. Ciò non toglie che oggi questa pratica può essere richiesta, non solo nel parto a domicilio, ma anche in alcuni ospedali, dove tuttavia, è necessario inoltrare alla Direzione Sanitaria, una formale richiesta in quanto la placenta costituisce un rifiuto speciale che andrebbe smaltita come tale. Tuttavia, va sottolineato che le linee guida ministeriali non contemplano “ufficialmente” questa pratica, per cui in caso di complicazioni possono sussistere sequele giudiziarie per coloro che la praticano o la autorizzano. Negli ultimi tempi stanno aumentando le coppie che fanno richiesta di questa tecnica e il mio consiglio rimane sempre lo stesso: informatevi quanto più possibile, appoggiatevi ad un’ostetrica che sia in grado di accompagnarvi per questa strada e se decidete per un parto non a domicilio, cercate una struttura che vi permetta una Lotus birth con sufficiente anticipo per poterne fare richiesta e senza rimanere delusi alla fine. La nascita di un figlio è qualcosa di unico, merita rispetto e consapevolezza, il primo grande impegno che dovete prendere con vostro figlio è di arrivare “preparati” a quel primo incontro!

F Lotus
32 RUBRICHE Il Corriere della Città
2023
Birth
marzo

L’Avvocato risponde

La creazione di un falso profilo virtuale quale fattispecie penale integra?

La creazione di un falso profilo virtuale pone innanzi tutto una analisi del bene violato, individuabile, nell’identità personale del soggetto i cui dati siano stati contraffatti ovvero abusivamente utilizzati.Il sistema giuridico italiano ha previsto una vasta gamma di garanzie, sia civili che penali a tutela dell’identità personale del soggetto. Prima fra tutti è la tutela prevista dalla nostra Carta Costituzionale che all’art. 2 vigila sui diritti inviolabili dell’uomo, nella cui sfera viene fatto rientrare l’interesse a che il soggetto sia protetto nella sua dimensione di utente della rete internet.Nei fatti concreti, ciascun essere umano ha il diritto a veder rispecchiata nella società una rappresentazione di sé che corrisponda alla sua reale identità. Nel caso, quindi, che ciò non avvenga a causa dell’azione di un terzo, questi sarà chiamato a rispondere, anche penalmente, della procurata distorta percezione dell’altrui immagine. Si deve evidenziare, inoltre, come nel sistema vigente sia assente la fattispecie dedicata al furto d’identità, in virtù della quale il precetto maggiormente aderente al furto d’identità sia l’art. 494 c.p., rubricato “sostituzione di persona”. Tale norma punisce la condotta di chi <al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici>. Il delitto di sostituzione di persona/furto d’identità ricorre non solo quando si sostituisce illegittimamente la propria all’altrui persona, ma anche quando si attribuisce ad altri un falso nome o un falso stato ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, dovendosi intendere per nome non solo il nome di battesimo ma anche tutti i contras-

segni d’identità, come ad esempio il niknames. La questione della responsabilità penale conseguente alla creazione di un falso profilo virtuale implica, comunque, una serie di problematiche inerenti la riconducibilità delle vicende processuali all’ambito tracciato dal legislatore nel sanzionare, ai sensi dell’art. 494 c.p., il reato di sostituzione di persona. Ciò perché nell’attuale ordinamento è assente una disciplina ad hoc dedicata sia ai casi di creazione di un falso profilo virtuale, sia alla puntuale definizione di identità digitale. Occorre, pertanto, garantire all’utente della rete una più incisiva tutela dei propri diritti, non bastando il riconoscimento di libertà, eguaglianza, dignità e diversità di ogni persona, anche sulla piattaforma virtuale. A tal proposito è intervenuta la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione più volte sulla questione, andando a precisare concretamente le

ipotesi di sostituzione di persona consistenti nella creazione di un falso profilo virtuale, se ne indicano a titolo di esempio alcune. Dunque, secondo la Suprema Corte integra il delitto di sostituzione di persona, di cui all’art. 494 c.p., la condotta di colui che si inserisce nel sistema operativo di un servizio di home banking servendosi dei codici personali identificativi di altra persona inconsapevole, al fine di procurarsi un ingiusto profitto con danno del titolare dell’identità abusivamente utilizzata, mediante operazioni di trasferimento di denaro. Ancora, integra il delitto di sostituzione di persona la condotta di colui che crea ed utilizza un profilo su social network servendosi abusivamente dell’immagine di un diverso soggetto, inconsapevole, in quanto idonea alla rappresentazione di un’identità digitale non corrispondente al soggetto che ne fa uso. Oppure, integra il reato di sostituzione di persona la condotta di colui che crei, utilizzi un account ed una casella di posta elettronica ovvero si iscriva ad un sito e commerce servendosi dei dati anagrafici di un diverso soggetto, inconsapevole, con il fine di far ricadere su quest’ultimo l’inadempimento delle obbligazioni conseguenti all’avvenuto acquisto di beni mediante la partecipazione ad aste in rete o altri strumenti contrattuali. Inoltre, integra il delitto di sostituzione di persona, la condotta di colui che crea ed utilizza un profilo su social network, mediante l’uso abusivo dell’immagine di soggetto inconsapevole, associandola a un nome di fantasia e a caratteristiche personali negative.

marzo 2023 34 RUBRICHE Il Corriere della Città
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Kokedama, le piante giapponesi senza vaso

Questa tradizione di giardinaggio creativo nasce nel 1600 circa in Giappone dove i Kokedama vengono anche chiamati "bonsai volanti" anche se questa tecnica non incide minimamente sulla crescita della pianta. E' interessante sottolineare come il FENG SHUI, ossia la filosofia che rapporta l'uomo e la sua casa con il CHI l'energia vibrante, consideri i Kokedama capaci di apportare rilassamento con le loro energie riequilibranti proprio perché le piante utilizzate non sono limitate dai vasi. Il nome deriva da koke che significa muschio unito alla parola dama che vuol dire sfera, letteralmente "sfera di muschio". La leggenda narra che tanti anni fa viveva un contadino giapponese che desiderava coltivare la sua piantina preferita in un bellissimo vaso ma che, non avendo soldi perché molto povero, si dovette ingegnare tanto che inventò questa originalissima composizione volante. Queste

creazioni floreali molto decorative si possono realizzare con la scelta di diversi tipi di piante, dalle felci alle orchidee, dalle piantine grasse a quelle in fiore, dal bambù a quelle aromatiche, assieme all'utilizzo di altri materiali tutti biodegradabili Realizzare un Kokedama non è difficile, occorre solo munirsi di muschio, terriccio acido, piantina, forbici, filo di cotone e acqua. Seguiamo ora passo passo il procedimento: Mescolare 5 parti di torba "ketotsuchi" (terriccio che trattiene a lungo l'idratazione) e 1 parte di argilla espansa "akadama" aggiungere un po’ di acqua fino ad ottenere un impasto compatto e facile da modellare. Lavorare il composto ottenuto fino a formare una palla delle dimensioni di un'arancia e a questo punto inserire con delicatezza le radici della piantina. Nel frattempo posizionare il muschio fresco (o quello sfagno che è molto permeabile e decorativo) su di un piattino ed inumidirlo spruzzando dell'acqua con un vaporizzatore. Ricoprire tutta la sfera fangosa con il mu-

schio umido, facendo pressione per fissarlo ben bene. Avvolgere tutto il Kokedama utilizzando del filo di cotone o di nylon o lo spago di iuta o lo spago di Sisal (corda composta da 3 fili intrecciati) allo scopo di tenere ben uniti tra loro muschio e radici. L'esposizione, la temperatura, la collocazione interno o esterno dipenderanno esclusivamente dal tipo di pianta che si è scelta, mentre l'annaffiatura avverrà nebulizzando la sfera ogni 23 giorni e una volta ogni tanto, soprattutto nei periodi caldi, immergendo il Kokedama in un paio di cm di acqua, per circa 15 minuti. Sarà grande la soddisfazione personale per essere riusciti a realizzare questi piccoli giardini pensili verticali, che andranno a generare angoli Zen e spazi dalle atmosfere piacevoli e rilassanti.

marzo 2023 www.ilcorrieredellacitta.com 35 RUBRICHE
Laura Piacentini

U “La generosità e l’altruismo sui luoghi di lavoro”

n eccesso di altruismo sul lavoro rischia di danneggiare le stesse persone che volete aiutare. Vediamo come evitare errori che potrebbero ledere anche noi stessi. In qualsiasi situazione, sia istituzionale, sociale e religiosa si dispensano spesso consigli che tendono a trasmettere sempre lo stesso messaggio: “aiutare gli altri”, poiché chi mette a disposizione il proprio tempo e le proprie energie per gli altri, vivranno una vita felice e ricca di significato. Ma è sempre così? Dipende! Si corre anche il rischio di sentirsi sovraccarichi e stanchi, compromettendo anche la propria serenità se non ci si autoprotegge dal mettere altruisticamente al primo posto i bisogni degli altri. Paradossalmente pur facendolo con le migliori intenzioni, aiutare chi è in difficoltà, può danneggiare involontariamente gli stessi colleghi. Coloro che dimostrano costantemente il desiderio e le capacità di dare una mano vengono, quasi sempre, bombardati di richieste d’aiuto e di conseguenza, loro rischiano il cosìddetto BURNOUT, ovvero quella sindrome legata allo stress lavorativo che assorbe ogni energia del lavoratore, in funzione delle eccessive richieste dell’ambiente lavorativo in cui opera. Questo logoramento genera inoltre due ulteriori conseguenze: l’una che si privano i colleghi dell’aiuto sperato e l’altra che non permette ai dipendenti, che potrebbero dare un contributo, di poterlo fare in quanto invece inoperosi e demotivati. A questo punto è doverosa una precisazione. La gente comune commette spesso l’errore di confondere la generosità con l’altruismo, pensano che essere gentili voglia dire essere sempre a disposizione 24 ore su 24, sette giorni alla settimana che bisogna sempre accontentare tutti in tutto. Invece bisogna fare in modo che il beneficio che ne viene alle persone che aiutiamo non sia superiore al costo che comporta per noi. Trovare il modo di dare senza esaurire il proprio tempo e le proprie energie è una scelta generosa, ma non altruistica. Abituarsi anche a dire dei NO, ci permette di dire di SI quando è più importante. Dopotutto, è difficile aiutare gli altri quando sei così sovraccarico che hai la sensazione di non farcela più. Non tentare di fare tutto per tutti. Se l’aiuto che offrite è in linea con i vostri interessi e con le vostre competenze, diventa meno stressante per voi e più prezioso per gli altri. Anziché sentirvi in obbligo di aiutarli, siate voi che decidete di farlo, il che giova alla vostra motivazione, alla

Abituarsi anche a dire dei NO, ci permette di dire di SI quando è più importante

Attenzione quindi come si aiuta, a quando si aiuta e soprattutto a chi si aiuta

vostra creatività e al vostro benessere. Attenzione quindi come si aiuta, a quando si aiuta e soprattutto a chi si aiuta. Invece di considerarvi dei tuttofare, rendetevi preziosi e fate in modo che gli altri vi considerino degli esperti. Ciò vi permette di concentrarvi sul tipo d’aiuto da offrire e vi autorizza a rifiutare delle richieste che non vi qualifica come esperti. Inoltre, c’è un altro aspetto da non sottovalutare, ovvero il fatto che questa vostra disponibilità in alcuni fa scaturire il sentimento dell’invidia, uno dei sette vizi ca-

Quando un collega si rivela più capace e intelligente, dagli invidiosi sarà guardato con freddezza e comincerà l’opera di demolizione, della critica e persino della calunnia. Lo svogliato è quasi sempre un invidioso poiché non avendo voglia e forza per competere, desidera soltanto che l’altro perda ciò che lui invidia

pitali, molto praticato anche nell’ambiente di lavoro. Quando un collega si rivela più capace e intelligente, dagli invidiosi sarà guardato con freddezza e comincerà l’opera di demolizione, della critica e persino della calunnia. Lo svogliato è quasi sempre un invidioso poiché non avendo voglia e forza per competere, desidera soltanto che l’altro perda ciò che lui invidia. Il vaccino contro questo malanno esiste, ma purtroppo è di

Chi non ha dubbi e pensa di sapere già tutto quello di cui ha bisogno, si frega con le proprie mani

difficile assunzione e si chiama “umiltà”, con la sua variante della sincerità e della generosità. Anche perché c’è il rischio che, invece di essere umili, si possa diventare “umiliati”. Ma si sa che piuttosto che riconoscere le capacità dell’altro si preferisce ammettere di non avere dubbi poiché il dubbio lo si fa coincidere con l’essere privi di certezze, in quanto avere dubbi riguardo a sé stessi è ancora peggio: si viene velocemente bollate come persone insicure, indecise. Invece il dubbio ci serve, poiché senza il dubbio non c’è avanzamento della consapevolezza. Chi non ha dubbi e pensa di sapere già tutto quello di cui ha bisogno, si frega con le proprie mani. Purtroppo siamo convinti che siccome le informazioni, in linea di massima, sono a portata di mano, possiamo sapere tutto. Ma acquisire un’informazione non vuol dire conoscerla e poterla capire. Soprattutto quelle che provengono dai social e su questo punto credo sia quantomai attuale l’ormai proverbiale giudizio sprezzante di Umberto Eco: “i

Se non si fa nulla per il prossimo, se non si fa nulla per la società, che senso ha avuto la possibilità che ci è stata data di vivere?

social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività e venivamo subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel ”. Infine, anche se l’aiuto offerto agli altri dà significato al nostro lavoro e alla nostra vita, non sempre infonde in noi più energie. In linea generale, aiutare gli altri rende le persone solo un po’ più felici e non è difficile capire perché. Quando le persone sono altruiste al punto di rischiare il logoramento psicofisico, compromettono la loro stessa capacità di dare e la soddisfazione che ne deriva. Essere generosi, invece, significa prendersi cura degli altri ma non a spese di se stessi. Proteggendovi dal logoramento, vi sentirete meno altruisti. Anzi, finirete per dare di più perché, secondo me, se non si fa nulla per il prossimo, se non si fa nulla per la società, che senso ha avuto la possibilità che ci è stata data di vivere?

36 Il Corriere della Città RUBRICHE marzo 2023

Combattere l’obesità con l’educazione alimentare

La conferenza nazionale sulla nutrizione che si è tenuta a Roma dal 21 al 23 febbraio 2023, presso il Ministero della Salute, ha riportato in primo piano il tema della obesità che in Italia ormai interessa non solo adulti ed anziani, ma anche oltre 2 milioni di bambini ed adolescenti, collocando il nostro paese tra i primi posti in Europa per la diffusione di questa patologia. Quello della obesita non è un problema di tipo estetico che riguarda la sfera personale degli individui, come ingenuamente si potrebbe pensare, ma è un gravissimo problema sociale che avra nei prossimi decenni gravi ripercussioni sulla tenuta del nostro sistema sanitario ed economico. Purtoppo i bambini e gli adolescenti obesi o in grave sovrappeso, se non riescono ad armonizzare il loro rapporto con il cibo e con il loro corpo, con diete adeguate e praticando sport ed una vita più salutare, da adulti, se l’obesità permane, vanno incontro a numerose patologie su base alimentare alcune delle quali altamente invalidanti. Un tempo i bambini obesi erano rarissimi, ma ormai questo problema sta dilagando, quindi occorre intervenire con una serie di azioni volte sia ad informare ed a dare supporto alle famiglie dei bambini obesi, sia ad introdurre l’educazione alimentare come materia obligatoria in tutti gli istituti. Occorre prevenire e limitare l’obesità infantile perche, risolvere questo problema in età adulta è difficilissimo, come ben sanno i medici oltre che i nutrizionisti. L’adulto obeso di solito viene messo a dieta dal medico quando i sintomi delle tante patologie connesse alla obesità diventano manifeste ed invalidanti e la sua salute, e spesso anche la sua funzione sociale ed economica è gia pesantemente compromessa. Ma purtoppo queste diete “imposte” e persino i radicali interventi di chirurgia bariatrica, volti a tentare di contenere i casi più gravi di obe-

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sita falliscono, perchè la dipendenza dal cibo è più forte di qualsiasi altra motivazione. Ma falliscono anche i tentativi di controllare il peso dei bambini o degli adolescenti obesi se non sono condivisi da tutti gli altri membri della famiglia e se non sono supportati da un adeguato sostegno psicologico e da un radicale cambiamento delle abitudini alimentari, non solo del bambino, ma di tutto il nucleo familiare, spesso fatto a suo volta da obesi. Molto spesso genitori obesi o in sovrappeso, tendono purtroppo ad avere figli obesi, ma non a causa di presunte e non ben definite “disfunzioni ormonali” (peraltro rarissime), ma a causa di un alterato rapporto con i cibo e/o comportamenti alimentari che spesso si tramandano di generazione in generazione. L’eccesso di cibo è come una droga, crea dipendenza e porta alla invalidita ed alla morte, ma a differenza delle droghe viene accettato senza particolari problemi e considerato come un qualcosa di “normale”. La pubblicità delle droghe è vietata, ma siamo continuamente esposti a continui messaggi pubblicitari, spesso occulti, che ci inducono a consumare cibi e dolci industriali, alcolici e super-alcolici, bevande

zuccherate e snak di cui potremmo tranquillamente fare a meno. In Italia ci stiamo allontanando dalle nostre tradizioni alimentari basate sulla nostra straordinaria dieta mediterranea, che ha garantito salute e longevità ad i nostri nonni ed in parte a i nostri genitori, per abbracciare i modelli alimentari imposti da logiche di mercato incentrate sul profitto delle aziende (spesso multinazionali straniere) e della grande distribuzione e non più sulla effettiva qualita dei prodotti. Ma rieducare sotto il profilo alimentare gli adulti è difficilissimo, anche perchè le linee guida diffuse da tutte le organizzazioni ed istituzioni sanitarie, sono condivise solo pochi professionisti qualificati. Quello del dimagrimento è ormai un settore commercile in cui gli spazi più importanti sono occupati da aziende specializzate, da “santoni” e “guru” del dimagrimento depositari di metodi “infallibili”e da spregiudicati speculatori, tanto abili nelle strategie di marketing, quanto privi di conoscenze di scienza della alimentazione e di “etica”. Persino i professionisti più seri a volte debbono adeguarsi a questa logica commerciale, propondendo le uniche diete che i loro clienti culturalmente sono disposti ad accettare, quelle che sembra che fanno dimagrire rapidamente e senza troppi sforzi, rispondendo alle logiche del mercato più che a quelle della scienza. Poco importa se dopo qualche mese si torna ad ingrassare ed ancor meno che si perda massa muscolare o che le analisi cliniche vengano completamente alterate. Ci stiamo arrendendo ad un sistema commerciale immorale, che tende a ricavare profitti dal sovrappeso e dalle patologie create da un altro sistema, ad esso speculare, che attraverso la pubblicità di prodotti alimentari poco salutari ed ingrassanti sta di fatto minando la salute della nostra popolazione. L’impegno sul piano dell’educazione alimentare diventa quindi prioritario”. Nelle scuole andrebbero date le basi scientifiche della educazione alimentare che i genitori, dovrebbero studiare insieme ai loro figli per capire i danni che si stanno inconsapevolmente procurando seguendo comportamenti alimentari non idonei o metodi di dimagrimento altrettanto inadeguati. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese con eccellenze alimentari che il mondo ci invidia, ma siamo stati “imbarbariti” ed indotti ad acquisire dipendenze verso cibi spazzatura che creano profitti solo a chi li vende, occorre rieducare noi stessi ed educare i nostri figli al gusto dei cibi sani e genuini ed abbandonare una “cultura dell’eccesso” che danneggia prima la nostra mente e poi la nostra salute.

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ormai l’obesità interessa anche oltre 2 milioni di bambini ed adolescenti, collocando il nostro paese tra i primi posti in Europa per la diffusione di questa patologia
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