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Kokedama, le piante giapponesi senza vaso

Questa tradizione di giardinaggio creativo nasce nel 1600 circa in Giappone dove i Kokedama vengono anche chiamati "bonsai volanti" anche se questa tecnica non incide minimamente sulla crescita della pianta. E' interessante sottolineare come il FENG SHUI, ossia la filosofia che rapporta l'uomo e la sua casa con il CHI l'energia vibrante, consideri i Kokedama capaci di apportare rilassamento con le loro energie riequilibranti proprio perché le piante utilizzate non sono limitate dai vasi. Il nome deriva da koke che significa muschio unito alla parola dama che vuol dire sfera, letteralmente "sfera di muschio". La leggenda narra che tanti anni fa viveva un contadino giapponese che desiderava coltivare la sua piantina preferita in un bellissimo vaso ma che, non avendo soldi perché molto povero, si dovette ingegnare tanto che inventò questa originalissima composizione volante. Queste creazioni floreali molto decorative si possono realizzare con la scelta di diversi tipi di piante, dalle felci alle orchidee, dalle piantine grasse a quelle in fiore, dal bambù a quelle aromatiche, assieme all'utilizzo di altri materiali tutti biodegradabili Realizzare un Kokedama non è difficile, occorre solo munirsi di muschio, terriccio acido, piantina, forbici, filo di cotone e acqua. Seguiamo ora passo passo il procedimento: Mescolare 5 parti di torba "ketotsuchi" (terriccio che trattiene a lungo l'idratazione) e 1 parte di argilla espansa "akadama" aggiungere un po’ di acqua fino ad ottenere un impasto compatto e facile da modellare. Lavorare il composto ottenuto fino a formare una palla delle dimensioni di un'arancia e a questo punto inserire con delicatezza le radici della piantina. Nel frattempo posizionare il muschio fresco (o quello sfagno che è molto permeabile e decorativo) su di un piattino ed inumidirlo spruzzando dell'acqua con un vaporizzatore. Ricoprire tutta la sfera fangosa con il mu- schio umido, facendo pressione per fissarlo ben bene. Avvolgere tutto il Kokedama utilizzando del filo di cotone o di nylon o lo spago di iuta o lo spago di Sisal (corda composta da 3 fili intrecciati) allo scopo di tenere ben uniti tra loro muschio e radici. L'esposizione, la temperatura, la collocazione interno o esterno dipenderanno esclusivamente dal tipo di pianta che si è scelta, mentre l'annaffiatura avverrà nebulizzando la sfera ogni 23 giorni e una volta ogni tanto, soprattutto nei periodi caldi, immergendo il Kokedama in un paio di cm di acqua, per circa 15 minuti. Sarà grande la soddisfazione personale per essere riusciti a realizzare questi piccoli giardini pensili verticali, che andranno a generare angoli Zen e spazi dalle atmosfere piacevoli e rilassanti.

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