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Anno 4 N°47 OTTOBRE 2011

www.ilbrindisino.it Direttore Responsabile Giovanni Cannalire

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FRANCAVILLA/SCANDALOSI SPRECHI!

SUL FOGGIARO INDAGHI IL MINISTRO Dopo la denuncia nel numero di settembre apparsa su queste colonne e la trasmissione radiofonica di “Franca…mente” su Quarto Canale Radio, interamente dedicata alla “beffa del foggiaro”, finalmente in città c’è chi prende posizione su questa vicenda, a dir poco, sconcertante e scandalosa. Un cittadino Giorgio Martucci ha “interrogato”, visto il silenzio dei rappresentanti politici locali, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan. “Sarebbe auspicabile scrive nella missiva datata 23 settembre scorso - una ispezione ministeriale in loco”.

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«LA PIAZZA STRAVOLTA» «Ma hanno visto cosa è ora la piazza? Non è stata comunque stravolta? Si sono spesi soldi pubblici per raggiungere un obiettivo: la salvaguardia e la valorizzazione delle fosse. Obiettivo che alla fine non si è deliberatamente voluto più

raggiungere. La mia idea è che dietro ci sia una volontà politica. Amaramente non mi resta da dire che Francavilla non vuole conservare le sue origini», dichiara l’ex assessore ai Lavori Pubblici, il geom. Antonio Ammaturo.

FRANCAVILLA/ LA PROTESTA

BASTA CON LE PECORE DENTRO CASA! In parte di proprietà comunale ed in parte di privati, questi terreni incolti a cavallo tra le vie Madre Teresa di Calcutta e via Germania - veramente a confine con le abitazioni dei cittadini - da un lato sono invasi dal gregge che per brucare quel che rimane di sano, vanno quasi “a sedersi” tra la gente seduta in casa propria o nei giardini di pertinenza. Oltre a ciò ci si mettono anche i soliti incivili e maleducati che qui ci sversano ogni sorta di immondizia e porcheria varia. Ma adesso la gente è stufa e scende a protestare anche contro chi dovrebbe vigilare. pag. 10

SPORT/ 1ª CATEGORIA

- FIERA COSA BOLLE IN PENTOLA?

Al grido che viene da più parti di “Fuori la politica dalla fiera”, ecco cosa ne pensano Camera di Commercio e Provincia di Brindisi su chi dovrebbe rappresentare "il nuovo". Ed il riferimento non è solo al presidente ma anche al futuro Consiglio di amministrazione, che dovrebbe tenerne conto. pag. 21

FRANCAVILLA FONTANA

VIRTUS, PRIMI PUNTI D'ORO "Diciamo che sta effettivamente andando molto bene. Senza apparire immodesti, dobbiamo dire che meritiamo i successi che stiamo avendo finora. Tranne la prima partita, stiamo disputando un buon

campionato e giocando un bel calcio. Ma sarebbe un errore imperdonabile dormire sugli allori e parlare sempre e solo delle vittorie. Dobbiamo pensare al futuro" dichiara il capitano Leo Di Punzio. pag. 27

QUEL PALLONE "SGONFIATO" DEL TENSOSTATICO

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Francavilla Fontana - Viale Lilla, 54

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redazione@

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III

di Gianni Cannalire

Chiesta l’emanazione di un provvedimento per il riconoscimento storico ed archeologico del manufatto

S’indaghi sul seppellimento delle “fogge” in piazza! Un cittadino, Giorgio Martucci, “interroga” su questa questione il ministro Giancarlo Galan

• LA GENTE "ASSISTE" INCURIOSITA, DA DIETRO LE GRATE, ALLE OPERAZIONI DI COPERTURA IN PIAZZA UMBERTO I.

• IL MINISTRO GALAN.

• IL "GAZEBBONE".

opo la denuncia nel numero di settembre apparsa su queste colonne e la trasmissione radiofonica di “Franca…mente” su Quarto Canale Radio, interamente dedicata alla “beffa del foggiaro”, finalmente in città c’è chi prende posizione su questa vicenda, a dir, poco sconcertante e scandalosa. Soldi buttati al vento per degli scavi archeologici in piazza e sepolti a seguito dei lavori di riqualificazione in piazza Umberto I ancora in corso (ma quando sarà smontato il cantiere nessuno lo sa). Ma c’è ora chi esce allo scoperto e grida tutta la sua indignazione. Un cittadino Giorgio Martucci ha “interrogato”, visto il silenzio dei rappresentanti politici locali, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Giancarlo Galan, per chiedere lumi sulla presunta controversia scoppiata tra le due soprintendenze, a proposito delle fogge utilizzate dai francavillesi per la conservazione delle derrate alimentari e poi sepolte. “Sarebbe auspicabile - scrive nella missiva datata 23 settembre scorso - una ispezione ministeriale in loco”. Martucci che sprovveduto non è, ha fatto di più, in qualità di studioso e cultore di storia locale (è stato pure un rappresentante di Italia Nostra) convinto del fatto che “spetti a chiunque il dirittodovere di tutelare il patrimonio storico-culturale”. Lo studioso locale ha chiesto al ministro “di emanare un provvedimento di riconosci-

mento storico e archeologico del manufatto, al fine di garantire la visibilità del foggiaro con l’uso di lastre di cristallo pedonabili, per non distruggere la memoria storica della città, soprattutto in questo anno di celebrazioni per i 700 anni dalla sua fondazione angioina”. Il Comune di Francavilla ha speso dei soldi per questi scavi che hanno di fatto paralizzato la vita dei cittadini e delle stesse attività commerciali nella zona per molto tempo. “Subito dopo l’individuazione del foggiaro, l’amministrazione comunale - è scritto nella lettera inviata al sindaco Vincenzo della Corte e alle due Soprintendenze - ha speso molto denaro per i rilievi tecnici e per la costruzione di recinzione e di una enorme copertura a cupola contro i danni meteorologici. Tutto denaro sprecato?”. Nella primavera del 2003 fu individuato in piazza il foggiaro cittadino che – come annota il professore Martucci - sicuramente, “dalle fonti storiche documentarie, esisteva sin dal secolo 16° 17°. Immediatamente della questione si occupò la Soprintendenza Archeologica di Taranto diretta allora dal soprintendente dott. Andreassi”. Sulla contrapposizione tra le due Soprintendenze, Martucci dice la sua: “Sono venuto a conoscenza che per contrapposte ed incomprensibili posizioni fra la Soprintendenza Archeologica (Taranto) e la Soprintendenza ai Beni architettonici (Lecce), è stato

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• LA PALA RICOPRE LE FOGGE.

proibito al Comune di Francavilla di lasciare alla luce la cavità del foggiaro, con

l’obbligo anzi di effettuarne il riempimento in pietrisco con la successiva copertura con

pavimentazione in occasione dei lavori di ristrutturazione dell’intera piazza Umberto

I”. Secondo l’ex assessore ai Lavori Pubblici il geometra Antonio Ammaturo (il fratello Mimmo ricopre ora questa carica assessorile) il silenzio che regna in Comune lo si interpreta facilmente: a monte ci sarebbe stata una volontà politica per il seppellimento di queste fogge (di ciò riferiamo negli articoli seguenti).

Ritrovamenti archeologici, ecco l'ordine del giorno del Consiglio comunale del 10 ottobre 2003

Il Consiglio comunale di Francavilla, nella seduta del 10 ottobre 2003 all'unanimità dei presenti (16 Consiglieri più il sindaco), impegnava l'amministrazione "ad una sollecita

ViaÊOcchibianchi,Ê24Ê-ÊFrancavillaÊFontanaÊ(BR)

definizione degli interventi conservativi e cautelativi dell'area interessata, anche a soluzione delle più urgenti esigenze di viabilità, ed al contestuale immediato conferimen-

to di un incarico di studio-urbanistico di recupero di piazza Umberto ad una equipe universitaria specializzata che operi in collaborazione con le associazoni e gli storici locali".


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FRANCAVILLA/ SPRECHI 2

IV

di Gianni Cannalire

!!!ESCLUSIVO!!! RIVELATO Pannelli e lastre circolari in ricordo delle fosse granarie IL CONTENUTO Ecco (nella foto sotto) la variante "bocciata" di sistemazione della piazza DI DUE LETTERE E’ quanto ha disposto la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali che rivendica la propria esclusiva competenza sui lavori in atto in piazza rispetto alla “consorella” Archeologica

Seconda lettera (13 gennaio 2011)

Prima lettera (29 ottobre 2010)

Si bacchetta tutti Si "chiude tutto"

• ECCO COME SI SAREBBE DOVUTA TRASFORMARE LA PIAZZA.

Il Brindisino” propone all’attenzione dei lettori e, più, in generale dei cittadini, due documenti, agli atti del Comune di Francavilla, sulla questione del “foggiaro” inoltrate dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali. Nella prima lettera praticamente vengono bacchettati due dirigenti comunali ed i progettisti dei lavori di riqualificazione del centro storico per non aver ottemperato alle indicazioni date a proposito delle “fosse granarie”; nella seconda, nell’approvare il progetto, si fanno alcune “raccomandazioni”. Ma andiamo per gradi. Il 29 ottobre del 2010 l’architetto Augusto Ressa scrive ai due dirigenti comunali Pasquale Basile e Fulgenzio Clavica in riferimento ad un vertice tenutosi tre giorni prima in municipio nel corso della quale veniva illustrata alla Soprintendenza “una variante di sistemazione della piazza”. Variante che non solo non convince la Soprintendenza ma che fa irritare lo stesso Ressa. La proposta consisteva nel circoscrivere un’ampia area con parapetto in ferro o vetro teso a mostrare le

fosse granarie. “Nonostante le indicazioni fornite da questo Ufficio – scriveva subito dopo il vertice nella lettera l’architetto Ressa - nel corso di numerosi incontri negli ultimi tre anni con codesta Amministrazione comunale finalizzati alla risoluzione delle problematiche afferenti all’intervento in essere, l’ipotesi formulata appare scaturire da un orientamento del tutto divergente da quello suggerito e concordato”. Per la Soprintendenza questa proposta concordata “con la Soprintendenza Archeologica che ha diretto i lavori di scavo” ricade all’interno di uno spazio già fortemente caratterizzato e storicizzato: Torre dell’Orologio del Diciassettesimo Secolo, edifici porticati con sculture barocche a coronamento dei terrazzi, fontana centrale. Da qui la sonora bocciatura nota al sindaco ed all’assessore ai Lavori Pubblici Mimmo Ammaturo, essendo la stessa lettera inviata a loro “per conoscenza”. La Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali rivendica l’assoluta competenza a tal riguardo.“Questo Ufficio - conclude Ressa - non condividendo la soluzione proposta che

DITE LA VOSTRA

• LO STORICO GIORGIO MARTUCCI.

alterebbe gravemente la qualità, la percezione, la godibilità e la fruizione di una piazza pubblica di rilevante interesse storico, architettonico ed urbanistico, rammenta ancora una volta la propria esclusiva competenza in tema di tutela monumentale riguardo all’intervento a farsi, precisando che la competenza della consorel-

la Soprintendenza Archeologica, nella fattispecie è riferita alla fase di indagine stratrigrafica, ormai conclusa”. Nella seconda missiva datata 13 gennaio di quest’anno questa volta indirizzata al solo dirigente Clavica e, per conoscenza, al sindaco, a firma del soprintendente ad interim (sempre per i Beni e le attività

Culturali) l’architetto Salvatore Buonuomo viene espressamente autorizzata l’esecuzione delle opere, vale a dire “una pavimentazione continua, segnando la presenza dei sottostanti granai settecenteschi con ‘inserimento di lastre circolari a rasi che ne indicano l’ubicazione”. Lo stesso soprintendente racco-

manda ai tecnici e progettisti di “prevedere la collocazione, in posizione compatibile con i caratteri storico architettonici del sito, da concordare con questo Ufficio, di un pannello illustrativo, non invasivo, che documenti i rinvenimenti nel sottosuolo, e che giustifichi l’inserimento, nelle pavimentazioni, delle lastre circolari”.

Vi spiego il silenzio degli studiosi U n indignato silenzio è la reazione a quanto si è fatto per voler distruggere la presenza del foggiaro. Il suo affossamento rappresenta la distruzione di una lunga e significativa pagina di storia locale. Il foggiaro infatti esisteva già all'inizio del 1600, giacchè è riportato nella pianta del 1643. Successivamente, nel catasto onciario del 1753, il foggiaro è descritto come

una struttura composta di ben trenta aperture circolari. Il Palumbo ne parla ancora verso il 1870, quando ancora era viva nella memoria popolare la sua esistenza. Il foggiaro, come contenitore di cereali, ha impedito che la popolazione morisse di fame nei periodi delle numerose carestie. Poco dopo la comparsa casuale del foggiaro, svolsi una conferenza sulle sue vicende

nel dicembre 2003, a cui seguì la pubblicazione del mio volume all'inizio del 2004. A luglio 2005 fu presentato il libro sulla riscoperta del foggiaro e il testo utilizzò quasi completamente le pagine da me scritte. E' seguito il periodo del "gazebo", che suscitò tante polemiche, ma anche tante speranze e tanto interesse. Improvvisamente, poi, con un colpo di mano, il foggiaro è

stato nuovamente riempito, senza alcun confronto con la popolazione. Ho scritto all'amministrazione comunale e alla soprintendenza per chiedere perchè mai non è stato modificato il progetto della ristrutturazione della piazza senza cancellare il foggiaro. Non so se avrò risposta. Si dovrebbe almeno apporre una robusta targa per indicare l'esistenza del fog-

giaro e facilitare la memoria storica. Altra targa dovrebbe essere sistemata davanti alla tabaccheria della Torre dell'Orologio, dove per un po' di tempo fu sistemata una lastra di cristallo che consentiva la visione degli scavi. Niente di tutto questo finora è stato fatto. Forse per queste mancate promesse gli studiosi ormai preferiscono tacere. Giorgio Martucci


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di Maria Angelotti

FRANCAVILLA/ SPRECHI 2

Fotoservizio: Giovanni di Noi

A Franca..mente riflettori accesi sugli scavi archeologici definitivamente sepolti a seguito dei lavori di riqualificazione

Chi ha voluto affossare le fosse?

• LA PUNTATA DI FRANCA...MENTE ANDATA IN ONDA GIOVEDÍ 22 SETTEMBRE SCORSO E DEDICATA AL "FOGGIARO" DI PIAZZA UMBERTO I. NELLA FOTO: PIETRO FILOMENO, ANTONIO AMMATURO, GIANNI CANNALIRE, GABRIELLA VERARDI, MIMMO BUNGARO E GIORGIO MARTUCCI.

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hi ha voluto affossare le fosse? La domanda è legittima. La risposta sarebbe doverosa. La verità, al solito, latita. Affossata anche lei come le fosse, sepolta sotto il bitume dello scaricabarile, di Tizio che contraddice Caio; di chi non c’entra perché non c’era e di chi c’era ma non c’entrava. L’interrogativo resta e resterà. Come resteranno le fosse, lasciate in custodia sotto l’asfalto e le nuove basole della nuova piazza per le future generazioni, come tra l’altro ha commentato lo stesso sindaco della Corte. Come a dire, le fosse di piazza Umberto non sono andate perse. Non le vedete e non le vedrete ma ci sono. Preservate dalla movida, tanto per tirarla in mezzo che tirarla in mezzo e darle qualche colpa fa audience e non guasta mai. Lasciamo i sermoni ai preti e torniamo al punto interrogativo. Chi ha voluto affossare le fosse? Se lo domanda più di tutti chi, da assessore ai Lavori Pubblici nel “della Corte ter”, nella loro tutela, salvaguardia e promozione ha sempre creduto, fino al punto di curare una bella pubblicazione che fu presentata anni addietro nell’aula magna della scuola media Bilotta: Antonio Ammaturo. È lui oggi fra i più indignati per la decisione di coprire il foggiaro. “Ci è stato detto che, ad un certo punto, le due Sovrintendenze che pur prima sul destino del foggiaro viaggiavano in sintonia, sono entrate in contraddizione. Io credo invece che ci sia stato un intervento per far sì che non si ponesse più in essere il recupero dell’area del foggiaro. Perché mai sennò improvvisamente le due Sovrintendenze non sono andate più d’accordo?”. I due enti chiamati in causa sono la Sovrintendenza ai Beni Archeologici e quella ai Beni Monumentali. “La Sovrintendenza ai Beni Archeologici, che ha curato la campagna di scavi – precisa dal canto suo l’architetto Gabriella Verardi, che è tra i progettisti dei lavori di riqualificazione del centro storico e quindi anche della piazza – era per la conservazione, anche in caso parziale, delle fosse. Quella ai Beni Monumentali, che ha esclusiva competenza sulla sistemazione della piazza, ha invece

rimandato indietro la proposta di recupero delle fosse perché a suo dire avrebbe alterato i connotati della piazza”. Una scelta dunque dettata dalla decisione della Sovrintendenza. Ma se il recupero avrebbe cambiato il volto della piazza perchè allora far spendere soldi e perdere tempo con la campagna di scavi,

Antonio Ammaturo, ex assessore ai Lavori pubblici: «foggiaro sepolto per volontà politica».

Gabriella Verardi, architetto: «per i Beni Archeologici, "fosse" da recuperare».

installazione del gazebone, modifiche ai progetti di intervento della piazza dove era stato addirittura prevista un’area calpestabile in vetro o simili sopra le foggie. “Coperte per non alterare i connotati della piazza? – conclude Ammaturo - Ma hanno visto cosa è ora la piazza? Non è stata comunque stravolta? Si

sono spesi soldi pubblici per raggiungere un obiettivo: la salvaguardia e la valorizzazione delle fosse. Obiettivo che alla fine non si è deliberatamente voluto più raggiungere. La mia idea è che dietro ci sia una volontà politica. Amaramente non mi resta che dire che Francavilla non vuole conservare le sue origini”.

ECCO LA PIAZZA STRAVOLTA!

FOGGE, SINDACO "AMAREGGIATO"

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inanzi alla copertura delle fogge della piazza si dice amareggiato anche il sindaco Vincenzo della Corte (foto a sinistra) che così dichiara nel corso di un’intervista realizzata da Giovanni di Noi e mandata in onda durante la puntata di “Franca…mente” dedicata al foggiaro.“Ho sempre ritenuto che il rinvenimento del foggiaro di Piazza Umberto I fosse molto importante per la nostra città. Ho sempre creduto che si doveva valorizzarlo. Quando ho terminato il mio mandato nel 2006

le foggie erano lì e la volontà della mia amministrazione era che lì, salvaguardate e valorizzate, dovessero restare. Quando sono stato rieletto nel 2009 ho trovato le cose cambiate. E la cosa onestamente non mi è piaciuta. Purtroppo però non potevamo mettere in discussione la decisione della Sovrintendenza perché avremmo rischiato di perdere il finanziamento. Le foggie però non sono andate completamente perdute. Sono lì custodite sotto la piazza per le future generazioni”.


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VI

di Maria Angelotti

FRANCAVILLA

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Degrado, colpa solo dei vandali che lo hanno ridotto in questo stato o anche incuria, per certi aspetti, di chi ha amministrato negli anni?

Oggi andiamo tutti al tensostatico... (che non c'è più)!

• RUGGINE E LUCCHETTI SERRATI: CHE DESOLAZIONE! QUANTO SPRECO IN UNA STRUTTURA "PERSA" COSÍ. • QUESTO "ERA" IL CANCELLO DI ENTRATA PRINCIPALE.

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• ECCO COME SI PRESENTA LO "SKYLINE" DEL TENSOSTATICO: AMMASSO DI LAMIERE E VEGETAZIONE INCOLTA.

egrado totale. Sono le due parole che vengono in mente a chiunque si trovi a contemplare quel che rimane del Tensostatico di via per Grottaglie. Una volta gran bell’impianto sportivo, con attigui campi da tennis, di cui ora a malapena si intuisce l’esistenza. Un abbandono che lascia amareggiati ed indignati. Una vergogna per la città. Una vergogna per la quale parte della responsabilità è sì dei vandali che hanno infierito con le loro gesta stupide e incivili; ma parte è di chi ha governato e governa la città perché le cose si proteggono dai teppisti anche, e soprattutto, non abbandonandole ma rendendole vive e fruibili. Perché quella struttura, una volta ristrutturata, non è stata fatta funzionare? Pare ci fosse stata anche l’intenzione di darla in gestione ad un’associazione sportiva. Che ne è stato di quella conven-

zione? Già, le intenzioni. Anche nella storia del Tensostatico, ad onor del vero, i buoni propositi non sono mai mancati. Ma gli intenti, si sa, da soli non bastano. Senza una seria programmazione vanno presto a farsi benedire. Il degrado in cui versa il Tensostatico indigna due volte, perchè alla constatazione di un opera abbandona a stessa, si aggiunge quella dello sperpero di denaro. Soldi, tanti, del Comune; soldi dei cittadini. Soldi nostri. Una delle ultime volte in cui l’amministrazione è tornata a preoccuparsi del recupero del Tensostatico è stata nel settembre 2009, circa due anni fa. In una relazione dell’Assessorato ai Lavori Pubblici, a pag 38 si legge testualmente “è necessario verificare alcune criticità che inducono alcune considerazioni in ordine ai fenomeni delinquenziali, di vandalismo,

• UNA VERA E PROPRIA "PRIGIONE" PER TUTTO CIÓ CHE DI BELLO E BUONO (PER LA COLLETTIVITÁ) POTREBBE VENIR FUORI E CHE INVECE RESTA "RINCHIUSO" QUI DENTRO IN QUESTA STRUTTURA ABBANDONATA.

di distruzione che si sono sviluppati nella nostra città”. Fra le cose attenzionate dai vandali, l’assessore al ramo (Mimmo Ammaturo) includeva anche il Tensostatico di via Grottaglie “Distrutto completamente – si legge sempre nella relazione – dopo la ristrutturazione totale costata centinaia di migliaia di euro”. A tal proposito l’assessore segnalava “la mentalità vandalica esistente nella città nelle giovani generazioni, e non sono, di cui bisogna occuparsi per il fenomeno di devianza sociale che induce e per i danni che giornalmente comporta alle opere pubbliche”. Nulla da eccepire se non fosse che i vandali, il più

• ECCO COSA RESTA DEI CAMPI DA TENNIS! ABBANDONATI E CON LE CHIOME DEGLI ALBERI CHE INVADONO L'AREA DI GIOCO: UN TEMPO VERO FIORE ALL'OCCHIELLO PER I TANTI APPASSIONATI E SPORTIVI CHE LO FREQUENTAVANO.

delle volte, entrano in azione laddove persiste già uno stato di abbandono. Durante le elezioni amministrative del 2006, l’avvocato Mario Filomeno (che correva per la poltrona di sindaco), portò all’attenzione della città proprio la questione Tensostatico. Perché essa era, ed è ancora, emblematica del leit-motiv che si suona da queste parti: si costruisce, si abbandona, si ristrut-

tura e si riabbandona. Nel 1999 il comune aveva speso circa 410milioni di lire per la sua ristrutturazione. L’anno successivo altri 40 per la costruzione di una recinzione. Era il 2006, cinque anni fa. Da allora le cose sono, se possibile, peggiorate. Anche perché la struttura, a fronte di quei milioni spesi, è sempre rimasta aperta ed incustodita. Non ci resta che piangere.


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VII

IL COMUNE INFORMA L'opportunità di un PUG condiviso

PAGINA A CURA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FRANCAVILLA FONTANA (BR)

Per essere più informati!

Avvertiamo fortemente l‘esigenza dei cittadini di essere sempre più informati su quanto accade nella nostra Città, ed in particolare su quelle che sono le iniziative dell’Amministrazione Comunale. Del resto questa Amministrazione comunale, sta improntando una politica di trasparenza volta ad una intensa partecipazione dei cittadini al fine di portare meglio a soluzione i tanti problemi della collettività. In verità tale esigenza è stata sempre avvertita dal sottoscritto anche in passato, tanto che istituimmo un periodico diretto da un professionista, il giornalista Gianni Cannalire, che ha informato la Città intera per anni. A metà legislatura ci siamo riproposti questo problema ed abbiamo deciso non tanto di riesumare quel periodico, in verità oggi oneroso, ma di utilizzare “ilbrindisino”, un periodico

che oggi è molto apprezzato, che entra in tutte le case (lo si trova facilmente anche in tutte le attività commerciali) e che insomma è letto davvero proprio da tutti! Per tale motivo l’Amministrazione Comunale ha concordato con l’editore de “ilbrindisino” di “acquistare una pagina sulla quale ogni mese l’Amministrazione Comunale farà sentire la propria voce offrendo informazione sui fatti più rilevanti dell’attività amministrativa. Questo tipo di informazione si aggiunge a quella che chiunque da casa può trovare visionando il sito del Comune. L’obiettivo resta quello di offrire informazione, ottenere partecipazione e, quando possibile condivisione, avendo sempre in comune il bene della nostra Francavilla. Ho sempre sostenuto che avere al proprio fianco i cittadini ci aiuta a fare meglio il nostro lavoro; per questa ragione informare è un dovere. Il periodico “ilbrindisino” ci aiuterà a fare questo. IL SINDACO

• L'ASSESSORE ROBERTA LOPALCO.

Il P.U.G., ovvero il Piano Urbanistico Generale, è, in genere, l'atto amministrativo che più incide nella vita di una comunità. Esso contiene scelte ed indirizzi che condizionano la vita dei cittadini. Purtroppo viene ancora percepito come uno strumento che contribuisce esclusivamente a liberare aree per l'edilizia, e che per questo rivesta interesse solo per i proprietari di aree e per i costruttori. La pianificazione del territorio comunale, andando ben oltre questo riduttivo luogo comune, studia tutta l'organizzazione di un sistema urbano: organizza gli spazi, li rende vivibili, ne determina organicamente le destinazioni d'uso; regola in funzione delle presenze abitative, il sistema della viabilità e della mobilità; organizza il sistema dei servizi dei quartieri e delle città e quello degli spazi verdi; studia e prevede gli spazi per le attività commerciali, indirizza e accoglie quelle artigianali e

industriali; studia e regola misure (non opere) di salvaguardia e di valorizzazione della propria identità e della memoria storica dei beni ambientali, artistici e architettonici del comune, a partire dal suo centro storico e dal suo paesaggio. Per questo l’Amministrazione Comunale, partendo dal Documento di Rigenerazione Urbana, dopo l’approvazione dell’Atto di Indirizzo del P.U.G. nel giugno nel 2010, in cui evidenzia che “per la comunità di Francavilla è diventato indispensabile dotarsi di un nuovo piano che preveda la definizione di obiettivi sociali ed economici necessari per migliorare, attraverso percorsi di crescita sostenibili, la qualità della vita della comunità interessata nonché la competitività del territorio”, ha ritenuto opportuno avviare un percorso di conoscenza e confronto con i cittadini attraverso appositi incontri tematici, affinchè tutti i soggetti della vita sociale, economica e politica della Città, potessero mettere in comune le proprie idee, proposte e competenze fornendo così un contributo indispensabile per la redazione del PUG. Gli incontri pubblici già effettuati e quelli in programma hanno come oggetto alcuni temi centrali utili alla definizione dei contenuti progettuali e riguardano il futuro della comunità francavillese, consentendo, insieme alla costruzione di conoscenze e interpretazioni, di individuare i temi strutturanti e relative azioni da intraprendere, che costituiranno i capisaldi della proposta : LE TUTELE E LA RIGENERAZIONE AMBIENTALE E PAESAGGISTICA - LA CITTÀ STORICA E IL PATRIMONIO STORICO - LA RIGENERAZIONE URBANA DELLE PERIFERIE - IL RECUPERO DI UN RAPPORTO VIRTUOSO TRA CITTÀ

• ARMATURA URBANA.

• SOSTENIBILITÁ.

E LA CAMPAGNA - IL GOVERNO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE DELLA CITTÀ - L’OFFERTA DI SERVIZI E FUNZIONI URBANE DI PREGIO - UN NUOVO MODELLO DI MOBILITÀ. Pertanto il P.U.G. si sta caricando di una dimensione strategica, e in questo gli incontri pubblici servono anche da apripista alla costituzione di tavoli specifici per il coinvolgimento degli attori disponibili a partecipare alla costruzione di una nuova visione del futuro della città. Da qui i tavoli di confronto per le nuove sedi della Fiera e dell’ITIS, con gli altri enti interessati alla realizzazione. Dispiace per le perplessità da parte di chi, pur rammentando l’importanza della partecipazione popolare, in realtà, non è presente agli incontri, dimenticando quanto sia necessario, prima di tutto, essere informati, soprattutto su temi da cui possono scaturire delle scelte per la città, e non già disquisire dopo, su decisioni già prese e di cui non ci si è interessati al momento opportuno. Cittadinanza attiva non significa solo diritti ma esige dal cittadino una vigilanza attiva e quindi deve essere prima di tutto una cittadinanza responsabile e consapevole; per far questo occorre un percorso di crescita che vede coinvolti tutti, cittadini e amministratori, in cui è indispensabile l'informazione e la voglia di essere informati senza pregiudizi e/o

la presunzione di avere già le soluzioni, pensando di dare il proprio contributo su argomenti che magari non si conoscono, se non per quello che ci vogliono riferire i media e/o attraverso i social network. Così mentre i media sono interessati ai “movimenti popolari” nati dall'alto, c’è chi commenta, parla ovunque e comunque, soprattutto comodamente sul web, ma poi è assente agli incontri, opportunità per essere informati e magari confrontarsi direttamente, e si lascia andare, invece, in facili dichiarazioni, che non aiutano il cittadino a comprendere quanto possa essere utile essere presenti, partecipare e piuttosto ne motivano l'assenza. Per la redazione del nuovo P.U.G. l’Ufficio di Piano si avvale del coordinamento della prof.ssa Calace con il supporto del Politecnico di Bari; il documento intermedio, propedeutico alla stesura della proposta strutturale, già presentato lo scorso 9 settembre è disponibile sul sito www.comune.francavillafontana.br.it nella sezione urbanistica/PUG; mentre le risultanze del percorso di partecipazione PARTECI_PIANO, che ha coinvolto le scuole, con la collaborazione del Laboratorio Urbano In Punta di Piedi, sono disponibili sul sito www.francavillapug.it. Roberta Lopalco Assessore all'Urbanistica e Cittadinanza Attiva

Dott.Vincenzo della Corte

CITTA’ ESTATE FRANCAVILLESE: "Un arcobaleno di colori e successi" Anche quest’anno le manifestazioni estive, hanno riscontrato un notevole successo di pubblico e di critica. Da Venerdi’ 22 Luglio a Domenica 9 Ottobre si sono susseguite le numerosissime iniziative che hanno divertito, per tutta questa lunga estate, le decine di migliaia di persone che hanno assistito gratuitamente agli innumerevoli spettacoli programmati dall’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, guidata dal Sindaco Dott. Vincenzo della Corte: animando, di volta in volta, il centro, i quartieri periferici, gli agriturismi, le masserie e riscontrando larghi favori di pubblico tanto locale che vacanziero. Nell’ottica, infatti, di uno sviluppo turistico ed economico, l’Amministrazione Comunale si assume annualmente l’onere di una organizzazione

quotidiana e variegata di manifestazioni ed eventi, che coprono l’intero periodo estivo, con lo scopo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e turisti di tutte le età, con spettacoli di cabaret, di musica leggera, di giochi, di gare sportive, di rassegne, di mostre d’arte, di animazione per bambini, etc.,valorizzando principalmente le risorse territoriali e ambientali di cui gode la nostra Città. Tale corposa programmazione è riuscita ad andare incontro alle esigenze di tutti, cittadini e non, di qualsiasi età e ceto sociale, aiutandoli a sopportare meglio la calura estiva assistendo a piacevoli intrattenimenti diurni e notturni. Tutto cio’ è stato possibile grazie alle esigue risorse finanziarie dell’Assessorato al Turismo e allo Spettacolo che mi onoro di rappresentare, di qualche sponsor che mi sento in dovere di ringraziare, alle aziende del

www.comune.francavillafontana.br.it

• VICE SINDACO: L'ASSESSORE MIMMO BUNGARO.

territorio e a tutte le associazioni locali. L’idea di portare avanti, per quanto riguarda Città Estate, un percorso culturale poliedrico, non nascondo, è fonte anche di critica da parte di alcuni, a dire la verità, pochi!!!!! Avessero la bontà di assistere almeno ad una iniziativa in programma!!!!!!!! Gli attacchi cui è sottoposta l’Estate Francavillese e la politica dell’effimero culturale, sono, da sempre, di due tipi: dalle accuse di sperpero di risorse pubbliche in iniziative che difettano di continuità strutturale a quelle di “destoricizzazione della proposta contenutistica”, sino all’insinuazione che le proposte dell’assessorato alla cultura abbiano unicamente volontà di accaparrare consensi elettorali. A queste affermazioni mi sento, per onestà intellettuale, di dire, intanto, che è l’esatto contrario, e che sono le solite affermazioni che iniziano ad apparire

consunte dall’usura. CITTA’ ESTATE è stato, ed è, un appuntamento irrinunciabile per tutti quelli che hanno voglia di incontrarsi, sorridere alla vita, ballare e gustare specialità nostrane, offrendo un programma vario, una formula consolidata ma soprattutto vincente e capace di accontentare ogni esigenza. Tanti eventi, insomma, attraverso i quali rappresentiamo il ritrovato piacere alla "Socialità" popolare. Comunque sia, l’Amministrazione Comunale accetta qualsiasi contributo di idee. Chi lo desidera si faccia avanti. Altrimenti taccia per sempre. IL VICE SINDACO P.I. Mimmo BUNGARO (Ass. allo Spettacolo e al Turismo)

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SPAZIO ALLE FILO... MENATE

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VIII

di Pietro Filomeno

Ventitré le feste religioso-popolari, a cui si aggiungono quelle laico-mondane

Francavilla Fontana, città in perenne festa Sono le parallele feste civili, con le rivalità tra le confraternite, che stancano e fanno gridare allo spreco

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• LA "GALLERIA" DI VIA ROMA. IN ALTO, IL PROF. PIETRO FILOMENO.

rancavilla Fontana è sempre stata una città in perenne festa. Molti, per questo motivo, hanno spesso sollevato critiche. Sono esattamente 23 le feste religioso-popolari, distribuite lungo l’intero arco dell’anno liturgico. Tante, tantissime. Chi non ci crede consulti la documentata ricerca svolta dalle classi

seconda e terza I della scuola media “San Francesco”, sotto la guida delle professoresse Fiorella Polito e Loredana Weiss: “Calendario delle feste a Francavilla Fontana. Storia religione tradizione”, a. s. 2001-2002. Sulle feste religiose in sé non c’è niente da dire. Ogni comunità, anche agli occhi di chi è agnostico, è libera di esprimere il proprio sentimento religioso quanto e come vuole. Sono le parallele feste civili (luminarie, fuochi d’artificio eccetera), con le rivalità tra le confraternite, che stancano e fanno gridare allo spreco. Anche gli stessi preti condividono queste critiche, ma nulla possono contro il potere delle confraternite. A questo tipo di feste tradizionali, legate al vecchio mondo contadino, negli ultimi anni si sono aggiunte quelle di tipo laicomondano: organizzate dagli Enti locali territoriali o con il loro patrocinio morale e materiale. Intendiamo le mille e passa manifestazioni di varia qualità, che vanno dalla musica, alle spiagge d’autore, alle sagre del carciofo e via elencando. A Francavilla Fontana si chiamano “Città estate”, “Le Vie dei Saperi e dei Sapori”,

“La Notte degli Imperiali” e altro ancora: un caravanserraglio, spesso brutte copie delle tradizionali feste di paese. È vero: tra giugno, luglio, agosto e settembre, in ogni Comune d’Italia – piccolo o grande che sia – si celebrano le stesse feste o sagre di vario tipo. Tutte in fotocopia. È giusto che si facciano, ma non spacciamole per eventi originali o di alto profilo. La disgrazia massima si ha quando alla cosiddetta movida, eternamente presente, si sovrappongono le feste tradizionali. Una coabitazione innaturale. Un esempio? La festa patronale. Tre giorni in cui i “barbari”, quelli venuti da fuori, hanno occupato strade e marciapiedi di Corso Umberto I, via Regina Elena e Corso Garibaldi. Sono subito entrati in rotta di collisione con i gestori dei bar e i cittadini del centro storico. Macchine e furgoni hanno chiuso le vie di fuga per la sicurezza. La gastronomia ambulante ha riempito l’aria di fumi maleodoranti di bassa cucina. I gruppi elettrogeni hanno mitragliato per ore rumori assordanti. Tra luci esagerate e ressa vociante, molti francavillesi (anche intere famigliole) si sono lasciati andare a com-

Esempi di inciviltà

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ottiglie di vetro ai bordi della fontana di Piazza Umberto o posate tra una basola e l’altro del centro storico. Un’immagine indecorosa e ricorrente per chi cammina per il centro di Francavilla. “E’ una vera e propria indecenza”, si lamentano molti anziani che hanno nelle piazza il loro luogo di ritrovo ma anche i soci di vari circoli ricreativi della zona. “Ogni giorno si vedono - proseguono - dentro il cantiere della piazza bottiglie vuote sparse

ovunque”. Un problema che non nasce oggi. Nel 2007, quando sindaco della città era Giuseppe Marinotti, si pensò bene di correre ai ripari. Fu emanata un'apposita ordinanza con cui si faceva espresso divieto ai gestori dei locali di servire bevande in bottiglia. L’ordinanza, pur passati alcuni anni, non ha perso la sua efficacia. E’ sempre in vigore, ma fondamentalmente nessuno si adopera perché venga rispettata. Maria Angelotti

portamenti plebei: stravaccati su volgari sedie di plastica hanno mangiato a quattro ganasce panini con la salsiccia o con würstel e sbevazzato birra o coca cola. Una caduta di stile e di decoro impensabile nelle feste di una volta, quando il mondo era contadino ma non cafonesco. Molti dei “barbari” hanno pernottato in strada. Al risveglio, un po’ di acqua versata da bottiglie di plastica sulle mani per pulirsi alla meglio la faccia. Colazione, pranzo e cena in piedi o seduti sui marciapiedi. Insufficienti, quasi inesistenti, i bagni pubblici. Tre giorni in cui la città degli Imperiali è apparsa brutta, sporca e invivibile. Da terzo mondo. Naturalmente, agli amministratori comunali tutto questo è sfuggito. Come è sfuggito il maltrattamento riservato alla banda musicale francavillese, vanto della città, e agli amatori della musica sinfonico-classica. In piazza Dante, all’una e agli altri non è stato garantito neanche lo spazio minimo vitale per suonare e ascoltare il repertorio programmato. A farla da padrone, come sempre, la cosiddetta movida: la sottocultura di oggi.


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FRANCAVILLA

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di Giovanni di Noi

BASTA CON LE PECORE DENTRO CASA!

VIBRATA PROTESTA DEI RESIDENTI IN VIA M. T. DI CALCUTTA!

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• ECCO LE FOTO SCATTATE DAI RESIDENTI E CHE SEPPURE "DATATE" RENDONO L'IDEA DI COSA É ACCADUTO IN ZONA.

a i disagi a Francavilla non finiscono mai. E così sembra che questo numero (non

chiamato e chiesto l’intervento del giornalista. Che è subito partito per le verifiche del caso.

• NON É CAMBIATO MOLTO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO, QUANDO É STATA SCATTATA LA FOTO.

lo abbiamo fatto volutamente) risulta essere carico di proteste dei cittadini che lamentano i disagi. Come quanto hanno fatto diversi residenti nella zona compresa tra via Germania e via Madre Teresa di Calcutta che recentemente ci hanno

Una zona, la loro, “front-line” ed in “trincea”: sconfinati, al limitare del paese e confinanti con diversi terreni incolti, fonte e causa di profondo disagio. In parte di proprietà comunale ed in parte di privati, questi terreni in-

• RISPETTO ALLA FOTO DELLO SCORSO ANNO, OGGI OLTRE A CIÓ C'É ANCHE IMMONDIZIA PUTRIDA E NAUSEABONDA.

colti – veramente a confine con le abitazioni dei cittadini - da un lato sono invasi dal gregge che per brucare quel che rimane di sano, vanno quasi “a sedersi” tra la gente seduta in casa propria o nei giardini di pertinenza. Il confine è secco ed è infatti di neppure 1 metro. Dall’altra, questi terreni sono divenuti con il tempo discarica a cielo aperto e mèta preferita di attività poco lecite da parte dei soliti incivili e maleducati che qui ci sversano ogni sorta di immondizia e porcheria varia. «Con il risultato - ci spiegano “disperati” alcuni dei residenti che si lamentano - che qui le zecche sono all’ordine del giorno. Per non parlare poi dei topi e delle formiche. Per non parlare poi, ancora, delle buche e della strada dissestata. I marciapiedi? Solo un optional. Peggio che andar di notte! O sono invasi dalle alte erbacce che esondano dai terreni incolti o sono disseminati di immondizia letteralmente “...nfitisciuta!”. Erbacce che puntualmente poi vanno in fumo... e soprattutto fuoco che i pompieri devono provvedere a spegnere per evitare danni alle case circostanti. Certo in passato il comune è intervenuto ma è diverso tempo ormai che non provvede più a bonificare come si deve questa zona». Ma affinché la “fattoria” e “l’aia” non siano sguarnite del tutto, ecco pronto il dilagare di cani rabbiosi e pericolosi che sostano per ore intere davanti casa della gente o fin sotto le loro auto. «Con il risultato - il loro secco commento - che se cerchi di farli spostare per entrare in casa si avventano minacciosi». E allora? «Bhè - chiosa più di qualcuno - abbiamo provato a contattare il comando di polizia municipale solo che “qualcuno” forse non comprendendo quanto grave fosse il problema ci ha detto al telefono di rivolgerci all’ufficio tecnico comunale... capite? Noi cittadini dovremmo andare a cercare di parlare non

Ma i residenti della zona ubicata nei pressi dell'ospedale civile, dicono anche «Basta a topi ed immondizia varia ed a volontà, gettata per strada e lungo i nostri marciapiedi! Il comando di Polizia Municipale, inoltre, non ci ha fornito alcuna "risposta" concreta. sappiamo bene con chi di fronte a questa vera emergenza? Ma siamo alla frutta, insomma! Manca poco che andiamo anche a lavorare al posto loro tra poco. Insomma sentirsi rispondere così non mi sembra nè bello nè professionale. Ci saremmo aspettati che ci avessero risposto magari che avrebbero

infine: qui poi sembra che manchi addirittura la fogna. Nel senso che qui vengono ogni due/tre giorni a svuotare le aree comuni destinate all’uopo. Ma le tasse le paghiamo, gli oneri di urbanizzazione sono stati già pagati da anni: perché mai non c’è fogna?» il commento amaro di una delle tante persone

• LE PECORE IN CASA NON MANCANO MAI! NON TANTO PER LE BESTIE QUANTO PER CIÓ CHE NE "CONSEGUE".

cercato di provvedere contattando chi è di competenza. Una curiosità,

che “animano” la zona con la loro “discreta” residenza.

• IMPOSSIBILE USUFRUIRE DELLA "PROPRIA" PROPRIETÁ LIBERAMENTE: ANCHE LE ZECCHE IN CASA OLTRE ALLA PUZZA.


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XI

di Giovanni di Noi

FRANCAVILLA

Fotoservizio: Giovanni di Noi

L’assessore Indirli passa all’attacco e si difende PAROLA DI SINDACO!

Verde pubblico nell’occhio del ciclone - LA SVOLTA E per le fioriere si corre ai ripari

CAMBIEREMO IL "RITMO"

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di Maria Angelotti

• L'ASSESSORE AL VERDE PUBBLICO, MIMMO INDIRLI.

a a passare per la “mela marcia” proprio non ci sta: «non fosse altro - ci dice - per l’impegno costante e serrato con il quale mi prodigo per cercare di portare a soluzione i numerosi problemi della mia città ogni volta che mi chiamano al telefono (mattina, sera notte e giorno, estate inverno, ferragosto natale o pasqua) e comunque in orari sempre fuori dall’ordinario ed anche quando non mi toccherebbe farlo». A parlare in questi termini ed in evidente stato di potenziale “conflittualità” (nei confronti di chi intende denigrare il suo operato e quello dell’amministrazione comunale) è l’assessore al verde pubblico Cosimo Indirli. Di recente infatti lo stesso Indirli è divenuto spesso bersaglio (sotto certi aspetti, a ragion veduta) per carenze in fatto di verde pubblico che “pare” stenterebbe a decollare nella città degli Imperiali. «Comprendo la gente - spiega Indirli - quando, nel prendere atto di situazioni di degrado esistenti in città, dà addosso all’assessore al ramo competente. Che sono io. Bene. Ma la gente a questo punto deve sapere tutta la verità. Primo – precisa anzitutto l’assessore Mimmo Indirli – occorre comprendere e confutare una errata concezione secondo cui ogni volta che c’è un disagio relativo al verde (piante non potate, erbacce alte come una foresta, sporcizia nei parchi, lampioni rotti, ecc.) la colpa sia dell’assessore Indirli che non ha provveduto ad operare ed agire per tempo. Insomma è necessario comprendere che - anche se lo volessi – l’assessore, se vede le erbacce alte o alberi non potati o carichi di processionaria, non può – e ribadisco non può e non deve – attivarsi in prima persona per risolvere il problema. Non posso pertanto alzare la cornetta del telefono e chiamare le ditte o gli operai specializzati per venire a pulire. Esiste un iter procedurale molto severo al quale tutti devono sottostare e ciascuno deve poter fare la parte che gli compete. Dunque la mia parte comporta che io effettui le segnalazioni a chi è preposto ad attivare i contatti formali con ditte specializzate, mediante apposite “gare” come per legge. E solo in occasione di urgenze ci può essere l’affidamento diretto: e comunque, mai da parte mia ma sempre e solo da parte dell’ufficio competente. Assodato ciò passiamo alla seconda parte. Perché la gente non sa (e non può saperlo fino ad oggi che intendo dire finalmente le cose come stanno) che mi sono sempre attivato per tempo ed anche prima. Ogni volta che ho ricevuto segnalazioni o mi sono accorto di cose che non andavano ho provveduto ad attivare l’iter procedurale con chi di competenza. E cioè gli uffici comunali all’uopo preposti. Che fanno capo ad un dirigente specifico, cioè quello del settore verde pubblico, lavori pubblici ecc., ed al quale io mi rivolgo formalmente. L’ufficio tecnico, in sostanza. Da tempo - ribadisce Indirli - mi vedo costretto ad attivarmi formalmente con

• IL SINDACO DELLA CORTE.

«

Come amministrazione comunale ci stiamo attivando perché almeno entro il Natale di quest’anno si possa avere una città di Francavilla migliore e che comunque mostri chiaramente l’inversione di rotta per quel che concerne il verde pubblico». A parlare in questi termini è il sindaco Vincenzo della Corte nel rispondere alle domande del giornalista circa la situazione “poco felice” nella quale versano decoro urbano ed il verde pubblico nella “Città degli Imperiali”. «Fino a questo momento - precisa meglio il sindaco della Corte – l’amministrazione si è molto preoccupata in questa prima fase di portare a termine il risultato relativo al “Palazzo degli Imperiali”, di non bloccare i lavori del centro storico e del palazzetto dello sport che stanno progredendo. Adesso - con la ripresa dopo l’estate - gli obiettivi importanti sono invece quelli del verde pubblico,

buche e l’intensificazione della informazione per la differenziata». Ma dalle parole del sindaco emerge chiaro anche come burocrazia da un lato ma anche e soprattutto ristrettezze economiche dall’altro hanno di fatto causato i malumori dell’assessore competente, Mimmo Indirli, nel non riuscire ad ottenere determinati risultati. «Le risorse economiche – puntualizza il sindaco – sono diminuite per tutto e per tutti, ed anche per il verde pubblico». C’è poi in conclusione da tenere presente anche che il nuovo contratto sottoscritto con la Monteco (sotto l’allora commissario al Comune di Francavilla) per quanto concerne la potatura degli alberi prevede che sia adesso a carico del Comune. Che deve reperire i soldi, per fare anche ciò. Morale? Che i soldi insomma sono pochi e non bastano mai. Ma il sindaco, per certi versi più combattivo del suo assessore Indirli non demorde, non si “smonta” ed anzi promette che «sicuramente il verde pubblico avrà da oggi in poi una maggiore attenzione da parte del dirigente, del sindaco e naturalmente dell’assessore che ci tiene certamente più degli altri».

• L'ASSESSORE INDIRLI PARTECIPA A "PULIAMO IL MONDO".

un nutrito carteggio epistolare e ad inviare numerose mie missive di sollecito al dirigente competente (che invio anche al sindaco, tra gli altri destinatari oltre che al direttore generale) ma anche di doglianze che sono costretto a muovere in quanto capita spesso che dopo aver dato l’input per risolvere un determinato problema questo, a volte anche dopo molto tempo, risulta essere ancora irrisolto. Cosa questa, per la quale finanche il sindaco che è a conoscenza della vicenda, si è visto costretto ad intervenire in prima persona nei confronti del dirigente in questione. Morale? Che la gente addossa tutte le colpe a chi “è visibile”, cioè l’assessore competente o il capo dell’amministrazione comunale: e cioè il sindaco. Con ogni probabilità, a monte di tutto voglio pensare questo: che cioè il dirigente in questione potrebbe forse essere oberato da troppi incarichi. E dunque la questione deve essere affrontata con molta serenità. In ragione di ciò, lo stesso sindaco Vincenzo della Corte mi risulta essersi già attivato al fine di effettuare una ricognizione utile a verificare il motivo di tali ritardi nell’esecuzione dei lavori e cercare così di eliminare eventuali problematiche che dovessero ostacolare la regolare soluzione dei tanti problemi. I malumori della gente mi fanno stare male ma sono giusti - puntualizza poi l’assessore Cosimo Indirli – ma tutti devono capire che l’assessore può solo programmare. Chi poi dispone poi l’iter burocratico per l’esecuzione dei lavori è il dirigente. Più che dirlo verbalmente, e poi sollevarlo per iscritto cosa posso fare di più? So che anche il sindaco è piuttosto contrariato per questo “andazzo” che non può più essere tollerato». Ma intanto, forse, oltre al carico di lavoro dei dirigenti comunali, in effetti molto spesso pare che causa dei “ritardi” sarebbero anche e soprattutto le ristrettezze economiche e finanziarie delle casse comunali che di fatto farebbero “slittare” l’argomento del verde pubblico che passerebbe spesso così, “giocoforza”, in secondo piano in favore magari di bisogni ed urgenze in quel dato momento più utili ai bisogni ed alle necessità stesse della collettività cittadina. Intanto per la cronaca e per la correttezza professionale ci avrebbe fatto piacere ascoltare il dirigente in questione. Ma sembra sia ancora in vigore una vecchia disposizione sindacale che di fatto vieta ai dipendenti comunali di rilasciare dichiarazioni alla stampa.

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egrado e incuria del verde pubblico francavillese? L'amministrazione corre ai ripari affidando per la durata di un anno ad una ditta specializzata la cura delle fioriere che adornano la città. Il servizio è stato affidato alla ditta Vivai Piante Ricchiuti, per poco più di seimila euro. Nel dettaglio la ditta in questione dovrà provvedere alla fornitura ed alla piantumazione di fiori colorati nelle circa 15 fioriere sparse per la città, sostituire all'occorrenza le piantine man mano che dovessero perire. Non solo, cura delle fioriere vuol dire anche che la ditta dovrà aver cura di irrigarle una volta a settimana per il periodo che va da novembre ad aprile e due volte a settimane nel periodo che va sa maggio ad ottobre. Tutto per la durata complessiva di un anno, prorogabile per non più di due mesi sulla base dell'esclusiva valutazione dell'amministrazione comunale. Più volte i cittadini hanno lamentato lo stato di assoluto degrado della fioriere che ornano le princi-

pali vie di Francavilla. In piazza Antonio Dimitri, praticamente sul piazzale dove si affacciano Porta del Carmine e l’omonima chiesa come pure la vecchia sede dell’ospedale “Camberlingo”, ci sono cinque vasi ornamentali nei quali fanno bella mostra piccole palme ormai essiccate. Come pure secchi da tempo sono i fiori degli altri vasi collocati lungo viale Capitano Di Castri, uno di essi si trova in corrispondenza del Monumento al Carabiniere. Ma basta fare un giro sempre nel centro cittadino per scoprire altri angoli dove non c’è più traccia di alberi o di fiori. Rimanendo sempre lungo viale Capitano Di Castri, all’altezza di Porta Croce, c’è un’isola che funge da spartitraffico completamente priva di piante ornamentali. Per non parlare poi del totale ed emblematico abbandono in cui versa, lungo Viale Lilla, l'aiuola della legalità, rimessa a nuovo ogni anno in occasione della giornata dedicata alla Legalità e lasciata sistematicamente alle ortiche dal giorno dopo.


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S. MICHELE SALENTINO

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XII

Dal Nostro Inviato Giovanni di Noi Fotoservizio: Giovanni di Noi

Viaggio in città per un "bilancio" su una recente ordinanza comunale che vieta la vendita di alcolici ai minori

BERE FA MALE ALLA SALUTE! (ED É VIETATO AI MINORI DI 16 ANNI) MA COSA NE PENSANO BAR E COMMERCIANTI?

• ANTONIO MAFFEI.

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• DOMENICO CONVERTINI.

• IL COMANDANTE DEI VIGILI, ANGELO RAFFAELE FILOMENO.

ntrata in vigore lo scorso 27 giugno, in città è tempo di bilanci anche per quel che concerne una specifica recente ordinanza sindacale che di fatto vieta la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 16 su tutto il territorio. A “vigilare” soprattutto chi “somministra”, e che ora è anche autorizzato a richiedere un documento di riconoscimento prima della vendita, in caso di dubbio circa l’età dell’avventore. Con ogni evidenza, tale divieto (che vale anche per la vendita attraverso i distributori automatici) è volto a tutelare la salute dei mi-

nori, in relazione al fatto che l’organismo dei soggetti più giovani non è in grado di metabolizzare l’alcool. Dunque con gravi conseguenze per la salute degli stessi. Ma giova anche rammentare che l’abuso di sostanze alcoliche può causare gravi danni alla salute, tanto da pregiudicare lo sviluppo del minore che, perciò, deve essere tutelato. Queste dunque, tra le principali motivazioni, che hanno spinto il sindaco ad adottare – in generale – una simile iniziativa. I comportamenti di consumo

TRIO

a come l’hanno presa bar e commercianti in genere alle prese con questa ordinanza? Quali in sostanza le ripercussioni, qualora queste ci siano state e si siano verificate? Noi lo abbiamo chiesto ad alcuni esercenti alle prese – solitamente – con la somministrazione di bevande, più in generale, tra cui anche quelle alcoliche. Ecco i pareri di alcuni di loro. «Ritengo giusta questa ordinanza: perché, anche personalmente, ritengo che i ragazzi non debbano bere alcolici e superalcolici - dice Antonio Maffei -. É purtroppo un fatto risaputo che quasi dappertutto accade che alcuni ragazzi bevano soprattutto al sabato sera. E questo non va bene: non bisogna bere per divertirsi ma bisogna divertirsi senza bere. Qui da me alcuni ragazzi sono entrati e volevano due birre... che naturalmente non gli ho servito! Certo loro si lamentano di fronte al rifiuto, ma poi alla fine si rassegnano e se ne fanno una ragione». Gli fa eco Cosimo Maffei che

parla chiaramente di come «É giusto, ritengo giusta l’ordinanza di divieto per i minori di 16 anni. Certo anche qui da me si fermano molti giovani e criticano questa cosa. Loro vorrebbero “bere”, ma per quanto mi riguarda qui da me io sarò inflessibile». «Sono una mamma giovane ci dice Giovanna Padalino - e personalmente sono d’accordo. Anche io frequento i locali e vi posso assicurare che a carattere preventivo è una buona cosa. Certo dal loro punto di vista i ragazzi non saranno certamente d’accordo...». Per Margherita Moretti «vendiamo anche vino – ci dice – ma come mamma e come esercente non venderò mai queste cose ai minori di 16 anni. In caso di dubbio mi toccherà in alternativa chiedere loro la carta di identità o un documento di riconoscimento...». Valeria Vitale invece facendo un’analisi un pò più approfondita del problema ci spiega che «le nostre attività sono basate sulla frequenza

soprattutto dei ragazzi proprio in questi locali pubblici. L’ordinanza è giusta anche se spesso chiedono di bere. Noi però siamo e saremo inflessibili. Da qui pertanto una serie di mugugni, i loro di fronte al nostro rifiuto. I giovani infatti ritengono ingiusta questa ordinanza perché per loro bere una bevanda alcolica è segno di maturità. Magari altri lo fanno anche per mettersi in mostra e dimostrare così di essere adulti, quando poi magari adulti non lo sono realmente». Infine Domenico Convertini fa notare come «non solo questa ordinanza sia giusta ma sarebbe opportuno e necessario rammentare che ci sono anche altri divieti: come ad esempio – precisa Domenico Convertini – il divieto nazionale di vendere le sigarette ai minori ed il divieto sempre nazionale di vendere “gratta e vinci” ai minori e per la cui cosa è prevista una penale molto grossa per l’esercente, fino anche alla chiusura di un mese dell’attività».

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S. MICHELE SALENTINO

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Dal Nostro Inviato Giovanni di Noi Fotoservizio: Giovanni di Noi

- L'ORDINANZA ECCO COSA DICE • VALERIA VITALE.

• COSIMO MAFFEI E GIOVANNA PADALINO.

• UN BARMAN IN AZIONE CON LO SHAKER, INTENTO NELLA PREPARAZIONE DI BEVANDE.

diffusi tra i giovani richiedono infatti una particolare attenzione e adeguati interventi, proprio per la possibilità di gravi implicazioni di ambito non solo sanitario ma anche psicosociale, data la facilità di associazione con altri comportamenti a rischio (assenze scolastiche, riduzione delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza, oltre alle possibili influenze negative sulle abilità sociali e sul-

• MARGHERITA MORETTI.

fatto che prevenire è meglio che curare. Come ci spiga anzitutto il comandante della polizia municipale, Angelo Raffaele Filomeno. «Non è un atto di accusa nei confronti dei pubblici esercizi. A loro anzi va la nostra massima fiducia, poiché sappiamo essere rispettosi della legge e siamo certi che sono anche attenti alla crescita

lo sviluppo cognitivo ed emotivo). Dunque con la chiusura ufficiale della stagione estiva, abbiamo cercato di capire come è andata sul territorio, con la premessa doverosa che tale ordinanza non scaturisce assolutamente dal fatto che San Michele è un paese di “beoni” (per cui occorreva intervenire per tempo). Cosa, questa, che ovviamente non è. É invece tutto racchiuso nel

sana dei nostri giovani e dei minori in più generale. La problematica dell’alcol ai minori è una problematica di carattere nazionale e vogliamo dunque intervenire con questa ordinanza solo a scopo precauzionale». Prevenzione dunque alla base dell’azione incisiva. Anche se i “trasgressori” sono avvertiti... che saranno puniti.

IL COMANDANTE DEI VIGILI: «Non è un atto di accusa nei confronti dei pubblici esercizi ai quali va la nostra massima fiducia»

Nello specifico, l’ordinanza ordina che i titolari degli esercizi commerciali, sia in sede fissa sia su area pubblica, i titolari degli esercizi pubblici di somministrazione, i titolari delle licenze di esercizio per spettacoli o intrattenimenti pubblici ed i titolari di sale pubbliche per biliardi od altri giochi leciti che effettuano la vendita o la somministrazione di bevande alcoliche, devono esporre, all’interno dei locali o delle strutture adibite alle attività suddette, sulle vetrine esterne o sui banchi o scaffali di vendita ovvero nel percorso di uscita corrispondente ad ogni singola cassa, e/o comunque in posizione visibile per i clienti, almeno un cartello idoneo a dare puntuale informazione sul divieto di cui all’articolo 689 del codice penale, avente la seguente dimensione minima: cm 21 x cm 29,7 (formato A4) e riportante la seguente

scritta: “ART. 689 C.P: E’ VIETATA LA VENDITA DI ALCOLICI AI MINORI DI ANNI 16; IN CASO DI DUBBIO SULL’ETA’, L’ESERCENTE PUO’ RICHIEDERE L’ESIBIZIONE DI UN DOCUMENTO DI IDENTITA’”. Al medesimo obbligo sono assoggettati gli organizzatori di manifestazioni temporanee dove vi sia somministrazione di bevande alcoliche; in tal caso il cartello deve essere esposto, in maniera visibile e per tutta la durata della manifestazione, nei pressi del punto di somministrazione. Per i ristoranti, l’obbligo di esposizione si considera assolto con l’indicazione del divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 16 riportato sul menù a disposizione dei clienti.

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S. MICHELE SALENTINO

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a fatto il suo ingresso nella società locale per certi versi timidamente e quasi in punta di piedi. Non c’è male per l’esordio effettuato in occasione della nascita a San Michele Salentino di una nuova associazione e che si presenta – in anteprima – a tutti i cittadini, locali e non, anche attraverso le colonne de “ilbrindisino”. Noi abbiamo allora deciso di “incontrare” il presidente, Rosaria Gasparro, alla quale abbiamo inteso rivolgere alcune domande per cercare di conoscere e far meglio conoscere questo nuovo sodalizio che al momento conta circa quaranta iscritti. «La nostra associazione, culturale e di promozione sociale, si chiama GenerAzioni. Indica – spiega Rosaria Gasparro - un insieme d’identità anagrafiche differenti: bambini, giovani, adulti, figli, genitori e nonni che si ritrovano insieme per generare azioni significative per la nostra comunità, scegliendo come orizzonte di senso il territorio, la cittadinanza, la cultura. Un'umanità dal basso che ci vuole provare, senza recinti generazionali, ideologici e professionali, a promuovere occasioni di confronto, di proposta e di crescita». Presidente, ci parli brevemente di lei. Insegno nella scuola primaria, sposata con una figlia che lavora a Roma, m’interesso di scrittura, poesia, filosofia e teatro e di tutto ciò che concerne l’arte della cura, dall’ambiente alle persone. Credo nell’importanza di tessere fili di senso nel proprio quotidiano, di bellezza e giustizia, senza infingimenti e ipocrisie. Con il coraggio necessario per essere se stessi, superando l’individualismo per guardare al noi e agli altri; il coraggio di esporsi per difendere

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Dal Nostro Inviato Giovanni di Noi Fotoservizio: Giovanni di Noi

Nasce "GenerAzioni" una nuova realtà associativa sul territorio

• ROSARIA GASPARRO.

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la propria e altrui dignità. Credo nell’importanza del fare, del provarci; come si chiedeva Don Milani “a che servono le mani pulite se si tengono in tasca?”. «Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni» diceva Gandhi. Soci onorari? In prima istanza abbiamo voluto conferire la tessera di socio onorario alle autorità presenti sul nostro territorio: al sindaco dott. Alessandro Torroni, al parroco Don Tony Falcone, al dirigente scolastico prof. Francesco Nisi e al comandante dei carabinieri, maresciallo Vito Chimienti. Questa scelta come volontà di dialogo e di collaborazione con tutte le istituzioni della nostra comunità. Successivamente abbiamo in programma di individuare personalità di spicco nell’ambito culturale, scientifico, sociale e civile, al di là dei confini comunali, a cui conferire la tessera onoraria e a cui chiedere contributi di conoscenza, di apprendimento e di esperienza. Perché “nasce” questa associazione a San Michele Salentino? Il nostro paese, come d’altronde la maggior parte dei piccoli centri del sud, soffre di un impoverimento intellettuale sempre più significativo. Le nuove generazioni studiano, si formano, sviluppano competenze ed esperienze lontano da qui e, in genere, non ritornano. Un patrimonio umano e professionale indisponibile, la cui assenza crea un vuoto energetico, una mancanza di idee e progettualità capaci di vivificare il tessuto sociale e civile. Lentamente il paese si spegne culturalmente, invecchia. L’idea dell’associazione è la voglia di costruire un piccolo argine contro questa povertà di interessi e di conoscenza. Un contributo di idee e sentimenti, per realizzare incontri e attività, per incoraggiare la socialità dei saperi, la convivialità degli incontri. Ogni associazione quando nasce ha a che fare con la speranza, che è apertura al possibile, una specie di promessa e di sfida con noi stessi. Un’impresa difficile in un territorio piccolo ma irto di difficoltà e di chiusure preconcette, dove lo stig-

ma, la voglia di etichettare gli altri per svalutarli e renderli poco credibili, è il metodo con cui in genere si accolgono le novità altrui. Quali sono le finalità e gli obiettivi che vi proponete di perseguire? Innanzitutto una specie di educazione permanente per diffondere etica ed estetica, valori e bellezza. Una declinazione della cittadinanza che attivi il senso civico, la partecipazione, il prender parte, una sovranità dal basso che s’informa, vuole sapere, critica, propone, costruisce. La cura dei bei comuni, e quindi l’esplorazione e la tutela del territorio. Una presenza minima che dalla memoria al presente, vuole raccontare chi siamo e dove vogliamo andare cercando la felicità delle piccole cose. Appuntamenti pubblici in programma per il prossimo futuro? Le attività a cui abbiamo pensato riguardano la valorizzazione dei saperi e dei sapori del luogo con un approfondimento stagionale dei prodotti della nostra terra, come il primo appuntamento in programma, intitolato “Pane d’autunno”, che vuole unire la cultura di questo alimento ai frutti autunnali. Un momento di convivialità e di documentazione storica di come ancora oggi si continua a fare il pane in molte case, delle tipologie di grano e della lievitazione naturale. Per la diffusione della lettura, pensiamo a degli incontri con autori, con la collaborazione dei presidi del libro. Pensiamo ancora di avviare una serie di incontri per la genitorialità responsabile, per rispondere a un bisogno dei giovani genitori di avere strumenti educativi autorevoli ed efficaci. Si realizzeranno ancora alcune escursioni sul territorio che, dalle erbe selvatiche alle mura messapiche ai frantoi ipogei, permetteranno un contatto con la natura e la cultura che ci appartiene. Bisognerà chiaramente tenere conto delle strutture disponibili sul territorio. Noi speriamo che ci sia la volontà da parte delle diverse istituzioni a garantire la fruizione dei contenitori culturali esistenti senza preclusioni di sorta.

L'obiettivo è quello di arginare povertà di interessi e conoscenza. In programma anche escursioni sul territorio

• ALCUNI COMPONENTI DELL'ASSOCIAZIONE DAVANTI ALLA SEDE.

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XV

di Giovanni di Noi

FRANCAVILLA

Fotoservizio: Giovanni di Noi

SITUAZIONE ASSURDA!

In contrada Mozzoni: senz’acqua potabile, ma con i marciapiedi e l’asfalto da rifare a proprie spese, le strade allagate e con i topi che ti ballano intorno!!!

Venghino... signori, venghino a vedere cosa accade qui! • FILOMENA CHIRICO. • FRANCESCO SCIALPI.

• ANGELA MAGGIORE, AL CENTRO, CON IL MARITO CIRO RICCHIUTI E LA NUORA DOMENICA BELLANOVA.

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anca l’acqua? Siete “costretti” ad acquistarla per conto vostro e comunque a vostre spese dalle ditte specializzate e farvela portare a casa nelle autobotti? I topi ballano sotto i vostri piedi e le vostre gambe? I marciapiedi rotti davanti casa vi tocca pagarli voi e rifarli a vostre spese come pure per l’asfalto del manto stradale, carente, per non cadere rovinosamente a terra? Benvenuti allora in contrada Mozzoni, a Francavilla Fontana!

É questa l’amara realtà di una delle zone a ridosso della “Città degli Imperiali”, popolata (seppure non tanto densamente) ma tanto quanto basta per far risiedere circa una cinquantina di famiglie perbene, secondo un dato stimato dagli stessi residenti. É questo il quadro “clinico” considerato il “paziente”: la zona “ammalata” e che forse andrebbe meglio curata da parte dell’amministrazione comunale. Come ci dicono i residenti, alcuni di loro, si tratta per lo più

di interventi – quei pochi adottati dall’amministrazione comunale negli anni – a macchia di leopardo. Nonostante - ci dicono a gran voce e sotto intervista i residenti - qui gli oneri di urbanizzazione li abbiamo pagati. Peraltro sembra che qui, in molte parti di questa contrada, il problema principe sarebbe la carenza dell’acqua potabile. Dunque a mancare è proprio l’allaccio all’acquedotto. Un problema grave, così come definito soprattutto dalle signore che vivono in questa zona di Francavilla, per lo più estesa a ridosso della linea di scorrimento

della ferrovia del Sud-Est. Come del resto rimarca la signora Filomena Chirico. «É una zona tranquilla, certo, anche se avvertiamo la mancanza dell’acqua come nel resto della città. Ed è pertanto che siamo costretti a far fare la spola al camion che ci porta l’acqua per riempire il pozzo, ogni volta che si svuota». Ma c’è poi anche il problema relativo alla segnaletica stradale, che forse andrebbe meglio potenziata per far ridurre la velocità ai veicoli visto che qui «le macchine passano veloci e ci sfrecciano davanti ai piedi» lamenta in conclusione la signora Chirico.

Per Francesco Scialpi poi «mancano i servizi: oltre all’acqua infatti manca anche l’illuminazione. Mancano proprio i pali della luce, in alcune parti qui da noi. E siamo costretti a fare luce in strada con le nostre lampadine di casa. Insomma manca quasi tutto si può dire. Per non parlare poi della sicurezza stradale: purtroppo si sono verificati diversi incidenti stradali». Per Angela Maggiore invece «si vive proprio male! Il perché? Te lo dico subito: quando piove, infatti, qui si allega tutto e l’acqua entra finanche dentro casa nostra. Tutta l’acqua delle strade circostanti compresa quella principale che da via Carosino porta a via Grottaglie finisce davanti casa e forma un fiume in piena che ci allaga». Ma c'è dell'altro! «Abbiamo pagato tutti gli oneri di urbanizzazione – lamenta sua nuora, la signora Domenica Bellanova – ma poi servizi non se ne vedono. Paghiamo la spazzatura, l’ICI, tutto insomma. Qui i topi ballano tranquillamente ed oltre a ciò andrebbe fatta me-

glio una derattizzazione e disinfestazione della zona. Ma nulla. La segnaletica? Credo sia carente ed andrebbe potenziata! Basta vedere i tanti incidenti: se mettiamo da parte il fatto che comunque sono gli automobilisti a correre, mi chiedo se forse, comunque, non vada rivista la segnaletica esistente e che proprio per come si trova in mezzo alla strada spesso viene “investita” e buttata a terra». «Qui i marciapiedi sono tutti rotti – “riprende” la parola Angela Maggiore – ed io che devo portare mio marito Ciro Ricchiuti su una sedia a rotelle sono costretta a fare la “gimkana” tra le auto che sfrecciano veloci e la strada, visto che non era possibile camminare regolarmente». Intanto in merito ad un "piano di intervento per i residenti delle contrade...", anche di questa zona, è intervenuto il PD che per mano dei Consiglieri comunali Tommaso Resta e Angelo Della Porta ha depositato una Mozione da discutere in Consiglio comunale.

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di Giovanni di Noi

PULIAMO... IL MONDO!

Fotoservizio: Giovanni di Noi

I ragazzi del "Calò" veri provetti "ecologisti" Hanno ripulito i parchi nell’ambito della manifestazione “Puliamo il Mondo”, voluta da Legambiente e Comune • FOTO DI GRUPPO PER I GIOVANI DELL'ITC "G. CALÓ" DI FRANCAVILLA FONTANA CHE NON DIMENTICHERANNO TANTO FACILMENTE LA GIORNATA.

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• CON LA MAGLIETTA GIALLA, GIGLIOLA PALAZZO. A SEGUIRE IL FOTOREPORTAGE DI COME I RAGAZZI HANNO VISSUTO QUESTA INTENSA GIORNATA TRASCORSA A RIPULIRE TUTTO QUANTO ERA STATO GETTATO DA INCIVILI E MALEDUCATI. MA TRA SACCHI ED IMMONDIZIE... ALLA FINE TANTA SODDISFAZIONE!

avvero molto partecipi, gli alunni delle classi quinte dell’istituto tecnico “Giovanni Calò” di Francavilla che di recente hanno ripulito i parchi del quartiere San Lorenzo. Il tutto nell’ambito della manifestazione “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa promossa dal Comune di Francavilla - assessorato al Verde pubblico - e dall’Associazione Legambiente. La manifestazione si è svolta nella mattinata di sabato 24 settembre scorso ed ha visto impegnati circa quaranta studenti che, nell’arco di poche ore davvero sono riusciti a raccogliere quintali di rifiuti. Oltre 30 stando alle stime ufficiali, i sacchi riempiti di spazzatura e infine consegnati agli addetti della Monteco. Bottiglie, sacchi di plastica, cartacce e cocci di vetro frantumati a mille pezzi sono stati correttamente “differenziati” per poi essere inviati agli appositi impianti. Assai significativa l’adesione all’iniziativa da parte del’I.T.C. che ha offerto agli studenti una occasione concreta di partecipazione alle problematiche sociali, nell’ambito dell’educazione ambientale che è anche autentica educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. “Puliamo il Mondo” a Francavilla Fontana si è tenuta grazie al Circolo Piaroa Legambiente (di Oria e Francavilla Fontana) ed all’Ammini-

strazione Comunale con cui è stata organizzata. «Puliamo il Mondo - spiega Antonella Gigliola Palazzo, presidente del Circolo Piaroa Legambiente - è la più grande iniziativa mondiale di volontariato ambientale; è patrocinata, tra gli altri, dall’UNEP (Agenzia per l'Ambiente delle Nazioni Unite) dal MIUR, dall’ANCI. La manifestazione è dedicata alla pulizia volontaria di una o più aree, allo scopo di dimostrare quanto sia importante il ruolo di ciascuno nella gestione dell’ambiente, e come comportamenti quotidiani possano diventare di vantaggio o di svantaggio per tutti. Pulendo aree pubbliche, soprattutto le aree verdi, o semplicemente osservandone il degrado e la sporcizia, ci si rende subito conto che lo stato dell’ambiente, dei luoghi in cui tutti passiamo parte delle nostre giornate, è il risultato delle azioni compiute da tutti noi, nel bene e nel male. La manifestazione nazionale per quest’anno è stata collocata nei due fine settimana del 16, 17 e 18 e del 23, 24 e 25 settembre. A Francavilla Fontana si sono svolte, il 17 e il 24, le pulizie volontarie di alcuni punti della città dalle ore 9,00 alle 11,30. In particolare in zona interna prospiciente le aree verdi a ridosso di via San Lorenzo, i ragazzi delle classi V B e V P/C dell’I.T.C. “G. Calò” hanno trovato il parco invaso da bottiglie di vetro e plastica, cartacce, e altri rifiuti,

provenienti anche da resti di pasti consumati all’aperto e poi depositati sul posto, senza usare gli appositi contenitori. Perciò, il Circolo Piaroa Legambiente ha chiesto all’Amministrazione Comunale che, nell’area ripulita, siano collocati contenitori per il vetro, la plastica e le lattine, e per i rifiuti non riciclabili. La ditta Monteco ha collaborato alla rimozione dei rifiuti, che i ragazzi hanno differenziato nei sacchi con appositi cartelli». Ma intanto sembra proprio che queste due giornate di “Puliamo il Mondo” rappresentino l’apertura di tutto un periodo di pulizie volontarie, che si svolgeranno secondo un intenso calendario in corso di definizione, in aree verdi, aiuole, altri cortili scolastici. Cittadini, scuole e associazioni si stanno organizzando per realizzare un lavoro significativo e diffuso. Stando proprio a quanto è dato sapere il Circolo Piaroa Legambiente, insieme all’AUSER di Francavilla Fontana, ha infatti da tempo chiesto all’Amministrazione Comunale la possibilità di gestire un’area verde (quella di Via Caniglia), per dare continuità al proprio lavoro volontario, che da anni mette al centro dell’attenzione il verde pubblico cittadino. «“Puliamo il Mondo” - prosegue il presidente Antonella Gigliola Palazzo - vuole lanciare un importante segnale di una buona pratica alla

• ANCHE L'ASSESSORE COMUNALE AL VERDE PUBBLICO, MIMMO INDIRLI, HA VOLUTO PRENDERE PARTE ATTIVA: E COSÍ DOPO ESSERSI RIMBOCCATO LE MANICHE... ANCHE LUI AL LAVORO CON GUANTI, CAPPELLO E RASTRELLO!

portata di tutti. Inoltre, proprio all’inizio del periodo lavorativo, subito dopo le ferie, rappresenta un’occasione per porre l’attenzione sulle zone di cui è necessario occuparsi. Ciò vale non soltanto per gli amministratori, ma anche per i cittadini, che possono essere protagonisti attivi del cambiamento (in positivo) della propria città e del proprio ambiente. Insieme è più facile risolvere i problemi: e nella giornata di Puliamo il Mondo forse è importante sapere che tanti, in tutta Italia, lavorano insieme con lo stesso obiettivo, per contribuire a risolvere il problema dell’abbandono illecito - ella conclude - dei rifiuti e della qualità dell’ambiente urbano».

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XVII

di Giovanni di Noi

FRANCAVILLA

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Via Ercole Cavallo, LO SFOGO DELLA GENTE! l'esasperazione è alle stelle! Le condizioni di invivibilità della zona

• ALCUNI RESIDENTI DI VIA ERCOLE CAVALLO ESPONGONO ALL'ASSESSORE AL VERDE, INDIRLI (GIÁ PRESENTE IN ZONA PER "PULIAMO IL MONDO") I PROBLEMI DELLA ZONA.

vengono messe a nudo dagli stessi residenti

• NELLA FOTO, SCATTATA DA ALCUNI RESIDENTI DELLA ZONA, ECCO QUEGLI STUPIDI GIOCHI DEI RAGAZZI CHE SI LASCIANO PENZOLARE NEL VUOTO APPESI AI LAMPIONI. CHE MAGARI POI VANNO IN FRANTUMI!

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• LO STATO INVECE, NEL QUALE SONO STATI RIDOTTI I GLOBI DEI LAMPIONI NELLA VILLETTA CIRCOSTANTE LA ZONA.

rancavilla, sabato 24 settembre. Già in zona dalle ore 9 per seguire la manifestazione “Puliamo il mondo” di Legambiente e Comune, veniamo “attratti” dalle "condizioni" in cui versa la zona; ma attratti anche dai molti lampioni rotti nella villetta circostante, che tra le altre presenta anche diversi pali della staccionata divelti. “Incuriositi” ci fermiamo, allora, a parlare con alcuni dei residenti che invitiamo a scendere per strada. La zona è quella interna a ridosso della 167 al confine con via San Lorenzo. Ci troviamo in via Ercole Cavallo e nei dintorni dei parchi della zona, come il parco “piazza Giovanni XXIII”. E così accanto ai problemi legati alla sicurezza dovuta agli scarsi controlli lamentati, si associano quelli legati alla scarsissima illuminazione serale e notturna.

Che creano non pochi problemi anche perché molte delle famiglie residenti hanno bambini che sono soliti giocare davanti casa. Scarsa illuminazione che - va da sè va anche a ripercuotersi negativamente sulla sicurezza delle famiglie residenti in zona e che hanno timore che proprio sfruttando la scarsa illuminazione qualche malintenzionato potrebbe approfittarne. Dice il sig. Giovanni Laghezza: «I maggiori oltre che i principali problemi di vivibilità per questa zona sono tutti riferiti al disagio che viviamo qui come residenti e stiamo alla mercè di gente incivile che viene qui a scorrazzare con auto e moto come se fosse una “gimkana”; ma qui vengono anche per buttare cartoni di spazzatura, immondizia in genere e bottiglie di vetro frantumate per terra; oppure vengono per rompere i lampioni: soprattutto di

sera – la denuncia di questo residente – quando ci sono tanti ragazzi che vengono qui per impennare o molto probabilmente a rompere i lampioni. Ma credo che qui si faccia di tutto e di più!». Incalza Stafano Argentiero il quale poi, ci fa sapere e ci dice che «non ci sentiamo sicuri! Questo anzitutto. Ma ci lamentiamo anche perché ci sentiamo trascurati. Qui ci sono i vandali da un lato ma anche riteniamo di sentirci abbandonati dall’amministrazione comunale. Qui c’è una discarica a cielo aperto, come potete vedere. Abbiamo anche il sospetto che davanti alle nostre abitazioni addirittura vi potrebbe essere attività di spaccio. Quantomeno circolerebbe, poiché abbiamo trovato siringhe per terra. E c’è poi la difficoltà a vivere bene qui soprattutto la sera perché l’illuminazione è molto scarsa: come vedete dalle immagini i pali sono rotti e senza i globi. Alla sera qui è buio! Invito l’amministrazione comunale ad avere maggiore attenzione nei confronti di questa zona che da molto bella che è rischia di diventare invivi-

• ECCO IN CHE STATO SONO STATI "RIDOTTI" ALCUNI CESTINI GETTACARTE PIANTATI POCO TEMPO FA NELLA VILLETTA.

bile più di quanto non lo sia ora». In effetti il problema oltre che di sicurezza in generale, va circoscritto anche al fatto che in questa zona è evidente più che mai un paradosso. Infatti in questa zona ricca di verde, vivono molti bambini, che però di questo verde e di queste zona di verde non riescono ad usufruirne pienamente proprio a causa della carenza di sicurezza. Francesco d’Amone lamenta infatti «la carenza di controlli di sera in particola-

re. Vivo qui da 30 anni e purtroppo ci sono scarsi controlli volti a stroncare il fenomeno della delinquenza. Qui la sera i ragazzi – probabilmente con un loro scopo - hanno probabilmente rotto le luci per restarsene tranquilli... e per fare non so cosa. Sono fortemente preoccupato, in particolare per i nostri figli! Anche se ripeto mi attendo maggiore controllo da parte del Comune di Francavilla in merito anche alla sicurezza».

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SPAZIO OPINIONI

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di Tani Roma

Alla crisi di valori corrisponde una crisi economica ed una crisi di efficienza

Rigore morale, efficienza e meritocrazia L'appello del Cardinale Bagnasco torna utile anche ai laici. Forse si può vivere senza un Dio ma non senza Giustizia • IL CARD. BAGNASCO.

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embra paradossale coniugare il rigore morale con l’efficienza eppure, ragionandoci sopra, se ne ravvisa lo stretto collegamento. Da più parti si denuncia un declino o addirittura una decadenza dei valori che sono alla fonte del degrado politico, sociale ed economico. Tutti, ormai, lamentiamo carenza di valori ma ne affidiamo ad altri il ripristino. Un maggiore rigore morale è richiesto nel settore educativo: scuola a briglie sciolte ma anche rapporti familiari condizionati dal consumismo e dal paragone con il tenore di vita degli altri. Cedimento educativo dei genitori giustificati dal ritmo della vita e, quindi, maggiore libertà per i giovani che spesso la usano male sino a degenerare. Scuola non più tempio dell’educazione ma in modo altalenante luogo di occupazione per molti operatori, di parcheggio per giovani che non hanno altro da fare, luogo di scontro, in vece di collaborazione, con le famiglie. Caduta di valori nel campo politico di cui già troppo se ne parla sui media, caduta di valori nel campo economico se è vero che si registrano sempre più truffe ed evasioni, caduta di valori nel settore sanitario dove si specula sulle malattie e sui pazienti pur di raggiungere alti profitti. L’allentamento del rigore morale, l’inciucio ed il compromesso, la clientela e l’intrallazzo, hanno sfornato raccomandati in ogni settore. Il medico raccomandato ed incapace produce disastri a danno dei pazienti e della aziende sanitarie. I tanti professionisti abilitati con la raccomandazione e senza competenza producono danni nel settore economico, edilizio, imprenditoriale e della pubblica amministrazione, aggiungendo alla inefficienza dei servizi anche i vari danni economici. La caduta di rigore morale produce politici affaristi che, invece di essere additati e scartati dai cittadini, sono graditi perché disposti all’affare. E’ davvero mortificante per un politico ed amministratore onesto essere accumunato alla

maggioranza di sporcaccioni; è cambiato il parametro di valutazione: prima si diceva di un politico pulito, oggi lo si definisce fesso perchè non ne approfitta e non è funzionale ad altri. La meritocrazia non emerge perché tutto è affidato alla capacità dell’intrallazzo, della forzatura, della pressione politica. Naturalmente l’incapace produce guasti, inefficienza e, quindi, danno economico. Sembra un niente ma addirittura anche l’allentamento del rigore presso le tante scuole guide consente la concessione della patente a chi poi provoca incidenti dannosi per se e per altri. Il rigore morale mancante produce ingiustizie e danni economici: basti pensare ai tanti falsi invalidi che sottraggono posti di lavoro e percepiscono pensioni ed altri benefici; basti pensare alla copiosa evasione, ai falsi poveri, ai tanti privilegi a danno dei normali diritti negati. Il ritmo di vita sfrenato induce ad ingegnarsi per fare più soldi e, quindi, la tanta corruzione nella pubblica amministrazione. Considerando tutto ciò ci si chiede quanto costa alla comunità l’inefficienza di un medico, di un professionista, di un pubblico dipendente, di amministratori corrotti ed incapaci? Ecco che alla crisi di valori corrisponde una crisi economica ed una crisi di efficienza. Nella stessa Chiesa l’allentamento di regole, la modernizzazione di comportamenti può provocare danni di immagine e di risultati; preti moderni, troppo moderni, spesso rischiano di non essere riconosciuti tali, anzi, rischiano di essere incoerenti tra quello che predicano e come vivono. Tra figli e genitori spesso si confondono i ruoli perché l’eccesso di libertà limita ed inficia il rigore che pure è richiesto per una sana educazione. Le nuove regole della moderna pedagogia non credo abbiano prodotto risultati maggiori del vecchio modo di educare: non credo che la mia generazione sia traumatizzata per i tanti ceffoni ricevuti; i ragazzi sono più trauma-

tizzati dall’eccesso di benessere, dall’essere accontentati in tutto, dal possedere il cellulare a quattro anni, un personal computer per ciattare a sei anni ed un motorino a quattordici. Certo, non è facile frenare la corsa veloce della modernizzazione, la corsa sfrenata del consumismo che ci appiattisce e ci omologa, che ci spinge ai paragoni e ad un ritmo di vita spesso al di sopra delle proprie possibilità. Ci può e ci deve aiutare la coerenza ri-

spetto alla conoscenza e specialmente rispetto alla formazione civica e religiosa; se uno si definisce cristiano deve solo decidere se percorrere la Via maestra e se uno vuole essere cittadino corretto ed onesto deve scegliere la strada delle leggi, delle regole, dei diritti e dei doveri. Altre vie e scorciatoie sono percorsi irregolari. Basta solo scegliere ed iniziare, ognuno per se, senza attendere che lo facciano altri. Le rivoluzioni iniziano sempre con un gesto isolato, una esplosione parte

sempre da una scintilla, una moda parte sempre dal singolo che lancia lo stile e gli altri si accodano. Recuperiamo il senso della indignazione, della misura, della regola. Indugiare significa irrobustire il malcostume, radicarlo sino a sostituirlo alla regola. L’appello al rigore lanciato dal cardinale Bagnasco deve riguardare principalmente i cristiani ma torna utile anche ai laici. Forse si può vivere senza un Dio ma non senza giustizia.

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di Giovanni di Noi

FRANCAVILLA/ STORIA E TRADIZIONI

Fotoservizio: Giovanni di Noi

- QUI "SAN FRANCESCO D'ASSISI" -

I 700 anni di Francavilla Fontana “visti” con gli occhi dei ragazzi della scuola media “S. Francesco d’Assisi” Si tratta di una preziosa iniziativa: vero e proprio “capolavoro storico” che passerà alla storia. Sicuramente da tramandare “in dono” alle future generazioni

• NELLA FOTO, DA SINISTRA: I DOCENTI COSIMO FULLONE, GIOVANNA PASTORELLI, RITA MALVINDI, VINCENZA PEZZUTO, ADA MARIA CORANTE.

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el corso de “La notte degli Imperiali - notte bianca a Francavilla” dello scorso 24 settembre, ampi consenti di pubblico e di visitatori ha riscosso lo stand della scuola media "San Francesco d’Assisi" allestito in via Roma (angolo via Pepe). Qui, nel filmato proiettato su un maxi schermo, sono andanti in onda... i 700 anni della città di Francavilla Fontana “visti” con gli occhi innocenti ma attenti dei giovani ragazzi

della scuola media. É stato questo, del resto, il progetto - davvero interessante e per certi versi, didatticamente e culturalmente parlando, stimolante - portato avanti e concluso di recente dalla scuola media “San Francesco d’Assisi” di Francavilla Fontana. Ne è così nata un’attività multidisciplinare e multimediale che, abbracciando le varie discipline oggetto di studio della scuola media, si è con-

• IL CAPO D'ISTITUTO, PROF. TIZIANO FATTIZZO.

clusa con la produzione del filmato “Francavilla Fontana 700 anni tra Leggenda Storia Fede 1310 – 2010” il cui commento è stato tradotto e registrato finanche in inglese e in francese. Ed è così che la proiezione del filmato, realizzato dagli alunni dei corsi "F" e "G" guidati dai professori Giovanna Pastorelli, Ada Maria Corante, Vincenza Pezzuto, Rita

FRANCAVILLA/ STORIA E TRADIZIONI 2

Malvindi e Cosimo Fullone, è stata seguita con curiosità e grande ammirazione dai numerosi visitatori che, aiutati dallo scorrere delle immagini e dal commento (in italiano, inglese e francese), hanno ripercorso la storia della città, hanno riscoperto luoghi e particolari ormai dimenticati, si sono sentiti orgogliosamente francavillesi e con un pizzico di nostalgia hanno pensato a quel parente lontano che ritorna al paese natio per “rivivere ogni anno e con emozione sempre nuova la leggenda la storia la fede la tradizione l’arte”. Ai ragazzi della “San Francesco”, dunque, il merito di aver saputo risvegliare lo spirito di appartenenza in ogni francavillese, in soli 20 minuti (tanto dura il filmato) e proprio in quella notte dedicata agli Imperiali che “resero la città bella ricca e perciò punto di riferimento per i paesi limitrofi”.

Gli alunni dei corsi “F” e “G” accompagnati dai loro docenti hanno realizzato un interessante filmato presentato sabato 24 settembre nel corso della “Notte degli Imperiali - notte bianca” a Francavilla Fontana, lungo la centralissima via Roma

I docenti, con il capo d’istituto Tiziano Fattizzo in testa, sono stati davvero contenti del bel risultato, e tra le altre cose hanno detto: «Molti visitatori hanno apprezzato il filmato complimentandosi con i ragazzi per l’originale e interessante idea; più di qualcuno voleva addirittura acquistare il DVD, per poterselo gustare tranquillamente a casa o, come nel caso del concittadino residente in Belgio, per regalarlo alla moglie belga dato

che esiste anche la versione in inglese e in francese». Che dire di più allora dopo queste dichiarazioni? Ci auguriamo che il lavoro dei ragazzi possa essere diffuso il più possibile. Magari anche attraverso i siti internet istituzionali. Ciò al fine di offrire a tutti la possibilità di visionarlo e, per chi non vive più nella nostra bella Francavilla, di continuare ad apprezzarla e ritornare con un tuffo nel passato agli anni della propria gioventù.

• SOTTO, UNA FOTO SCATTATA ALLO STAND, NEL CORSO DELLA SERATA, DA UNO DEI GENITORI DEI RAGAZZI INTERESSATI AL PROGETTO, (FOTO G. PALUMBO).

di Maria Angelotti

- QUI "BILOTTA – MARONE" Concluso il progetto “Educazione alla legalità”: a scuola il presidente dell'ANM-Brindisi, Milto De Nozza

• IN QUESTA FOTO DI GRUPPO, REALIZZATA DALLA SCUOLA, RITRATTI TUTTI INSIEME, OLTRE AGLI ALUNNI, ANCHE LA DIRIGENTE, I DOCENTI, ED IL MAGISTRATO DOTT. MILTO DE NOZZA.

In agenda: la conclusione del progetto “Legali al Sud”, la visita al Senato, il concorso interno “Conosciamo la Costituzione”

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’educazione alla legalità comincia, o perlomeno dovrebbe cominciare, in famiglia e prosegue a scuola, attraverso l’adozione di progetti che abbiano spessore e importanza e che sappiano coinvolgere e far sentire protagonisti gli studenti. Sin dalla scuola dell’obbligo. Nella scuola media “Bilotta – Marone” di Francavilla Fontana ancora una volta, l’anno scolastico è cominciato all’insegna della legalità. Nell'ambito del progetto didattico “Educazione alla legalità” nell’Aula Magna della scuola, si è svolto un incontro con alcuni illustri esponenti della magistratura brindisina. Vi hanno preso parte i ragazzi del progetto “Le(g) ali al Sud” e una parte degli alunni frequentanti le classi terza e seconda. In un clima di affettuosa accoglienza, gli studenti della “Bilotta-Marone” hanno salutato il presidente dell’ANM di Brindisi, dott. Milto De Nozza che, avendoli

accompagni in tale percorso, ha voluto concludere la sua collaborazione con la proiezione del film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. Al termine, le domande e le perplessità dei giovani spettatori sono state chiarite dal magistrato che, come sempre nel corso del progetto, ha dimostrato la capacità di arrivare nel cuore e nella mente dei ragazzi facendoli riflettere sul valore dell’impegno civile. «E’ un onore avere al nostro fianco una presenza così prestigiosa e tuttavia disponibile a spendersi, nonostante i numerosi e importanti impegni, per diffondere la Legalità nella nostra scuola.», ha commentato la dirigente scolastica della “Bilotta – Marone”, Dora Tamborrino. Numerosi saranno gli impegni legati al tema della legalità: la conclusione del progetto “Legali al Sud”, la visita al Senato, il concorso interno “Conosciamo la Costituzione”.


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di Giovanni di Noi

FRANCAVILLA/ COSA BOLLE IN PENTOLA?

Fotoservizio: Giovanni di Noi

FIERA/ La politica fuori

dalla porta del C.d.A.

Ecco cosa ne pensano Camera di Commercio e Provincia di Brindisi su chi dovrebbe rappresentare "il nuovo". Ed il riferimento non è solo al presidente ma anche al Consiglio di amministrazione, che dovrebbe tenerne conto

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• MAURIZIO BRUNO (PROVINCIA).

alvo intoppi dell’ultimo momento, è stato aggiornato ad un prossimo incontro da tenersi quasi certamente in questo mese di ottobre il vertice tra i protagonisti del tavolo tecnico sulla fiera di Francavilla. Come ricorderemo, il tavolo (rigorosamente a porte chiuse, ndr) era stato “aperto” sul Comune di Francavilla lo scorso 30 settembre con l’incontro che, voluto fortemente dal sindaco di Francavilla Vincenzo della Corte, ha visto seduti tutti insieme ad un tavolo i soci fondatori della campionaria. Tutti presenti dunque per discutere del futuro e del rilancio dell'ente e per l’individuazione del nuovo quartiere fieristico che – come pare di capire dalle “intenzioni” di massima emerse nel corso del “tavolo tecnico” – dovrebbe potere sorgere presso la zona PIP della città (lungo la via per Grottaglie). Cosa questa (e cioè l’individuazione formale dell’area,

• EMANUELE STERNATIVO (CAMERA DI COMMERCIO).

ndr) che però necessita adesso di una ratifica formale nell’ambito interno del proprio assetto giuridico di ciascun ente socio fondatore. E cioè Comune di Francavilla, Provincia di Brindisi, Camera di Commercio di Brindisi. Ma nel mentre ci si incontra per discutere del “dove”, sul tavolo delle trattative presto potrebbe esserci nuovamente una “gatta da pelare” sulla quale discutere e per la quale cercare di mettersi d’accordo. Come quella riferita al nuovo consiglio di amministrazione che – comunque – dovrà andare ad esautorare i compiti e la figura del “commissario” ora presente. Già un commissario. Dopo che per diversi anni la figura del presidente era stata espressione diretta dei politici e della politica. E adesso? Quale la “ratio”, la logica che

dovrebbe portare al nuovo consiglio di amministrazione della fiera, presidente in testa? Alla luce soprattutto del fatto che qualche anno fa era stata fortemente caldeggiata da parte di Massimo Ferrarese la nomina di un tecnico. Un imprenditore che – allora – era stato individuato in Antonio Magrì. Che però in maniera secca, ringraziò e declinò l’invito. E adesso? Noi allora abbiamo provato a chiedere a Provincia di Brindisi e Camera di Commercio quale fosse l’orientamento di massima, in tal senso, nell’ottica futura. A rispondere sono Maurizio Bruno (al tavolo tecnico in rappresentanza della Provincia di Brindisi) ed Emanuele Sternativo (al tavolo tecnico in rappresentanza della Camera di Commercio di Brindisi). «Noi proseguiamo con il percorso che avevamo già individuato a suo tempo dichiara l’assessore provinciale Maurizio Bruno - ed è pertanto che diciamo apertamente “fuori, dunque, la politica da questa struttura”. Quello che chiediamo è un passo indietro della politica. La nostra posizione rimane questa e non intendiamo tornare indietro. Ciò perché noi riteniamo che per portare avanti una gestione di un ente come la fiera rispetto a quelli che sono i nuovi volani di sviluppo, sia necessaria una nuova figura che sia impegnata anche nel mondo industriale». Anche sul fronte della Camera di Commercio di Brindisi non sembra cambiare sotto certi aspetti la “lingua” parlata dal-

• NON APRITE QUELLA PORTA! É QUI CHE, A PORTE CHIUSE, SI É TENUTO IL TAVOLO TECNICO PER LA FIERA.

la provincia. Dunque convergenza di intenti almeno per il momento ed almeno per quel che concerne la logica da adottare per il futuro. Anche qui infatti «Un imprenditore alla guida della fiera di Francavilla». Almeno secondo Emanuele Sternativo, componente di giunta della Camera di Commercio di Brindisi. «La fiera - puntualizza Sternativo (che riveste anche il ruolo di presidente della CNA di Brindisi, ndr) - appartiene al mondo econo-

mico: e quindi, il mondo economico chi meglio di un imprenditore lo può anche rappresentare e gestire nel migliore dei modi? La politica in questo caso deve soltanto servire a dare delle linee guida e quantomeno stare vicino al nuovo Consiglio di amministrazione per confrontarsi. Ritengo sempre valida - conclude Sternativo - la massima secondo cui imprenditoria e politica sono due binari diversi ma paralleli».

• I PARTECIPANTI AL TAVOLO TECNICO, ALL'INCONTRO DELLO SCORSO 30 SETTEMBRE, SUL COMUNE DI FRANCAVILLA.

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redazione@

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XXII

di Maria Angelotti

CONSIGLIERI RIMANDATI

Fotoservizio: Giovanni di Noi

«A parlare sono i fatti, la gente valuterà» ribattono tre Consiglieri comunali di Francavilla

• PIETRO ALTAVILLA (UDC).

I

n un Consiglio comunale poco produttivo e di livello non eccezionale, il nostro giornale nel numero scorso aveva provocatoriamente “rimandato a settembre” alcuni consiglieri che,

• ANGELO DELLA PORTA (PDL).

• MIMMO DI MARIA (PDL).

stando a giudizi bipartisan raccolti in città a microfoni spenti, non avrebbero sin qui particolarmente brillato in partecipazione attiva alla vita della massima assise cittadina. Un “giudizio” cui ovviamente era ammesso diritto di replica. Alcuni dei consiglieri chiamati in causa hanno preferito non commentare, altri invece hanno voluto replicare. Il consigliere Angelo della Porta (Pdl) si è detto “allibito” nel vedere il suo nome tra i “rimanda-

ti”. «Credo che chi debba far sentire maggiormente la sua voce in Consiglio siano i miei colleghi di opposizione. Noi di maggioranza portiamo le istanze dei nostri concittadini e dei nostri elettori nel partito. Chi mi conosce sa che metto nella politica la stessa attenzione e lo stesso vigile impegno che metto nella mia professione». Per il consigliere Pdl Mimmo di Maria si tratta di una polemica fine a se stessa. «Non mi interessano le provocazioni

e le polemiche. A giudicare il mio operato saranno i miei elettori. Per me parlano i fatti, rispondo con i fatti». Respinge con forza il giudizio poco lusinghiero sul suo operato il consigliere Udc Pietro Altavilla. «Io poco attivo in consiglio? Non è vero, andassero a vedere come e quanto lavoro in Commissione, basta leggere i verbali. Il problema sta nella maggioranza che governa la città. E la gente, che sa valutare, valuterà».

Se, per l’opposizione, liberare i cittadini non è una priorità di Sergio Tatarano

• I BANCHI DELL'OPPOSIZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE A FRANCAVILLA FONTANA.

V

ari esponenti locali del PD, evidentemente risentiti per alcune mie esternazioni politiche critiche anche nei confronti dell’opposizione, dopo avermi dato del “supponente”, hanno recentemente liquidato le iniziative per le quali in questi anni mi sono speso come battaglie “non incisive sulla vita dei cittadini”. Ritengo importante discutere solo dell’aspetto politico della vicenda. Anzitutto, il PD, così facendo, non soltanto si mostra allergico a tutte quelle voci che ri-

fiutino di svolgere il ruolo di utili idioti, ma pare molto più interessato alle urla personali, estemporanee ed a volte persino strumentali contro esponenti di maggioranza che non a proposte concrete. A me pare che un simile operato riveli come obiettivo primario il (teorico) bene del partito piuttosto che il (reale) bene dei cittadini. La questione, sia chiaro, non è di “lana caprina”. Spiego subito il perché. E’ concepibile, ad esempio, che a Francavilla progetti e studi radicali su questioni so-

ciali come droga e sesso (che solo a sfogliare un quotidiano notiamo come riguardino centinaia di persone deboli e indifese, molto spesso gli ultimissimi della società) siano stati scientificamente ignorati, neppure degnati di un giudizio, foss’anche negativo? Sembra di vedere il PCI togliattiano intento a tenersi lontano da divorzio ed aborto, definiti “battaglie piccolo borghesi”. Ecco: l’attenzione, come allora, è a non rompere l’unità che i soliti laici rischiano di compromettere. Ma c’è dell’altro. In un sistema democratico, ogni opposizione dovrebbe naturalmente impegnarsi per realizzare un serio controllo dell’operato della maggioranza: la cosiddetta anagrafe degli eletti (pubblicazione di tutti i dati sulla vita dell’ente comunale e sull’operato dei nostri amministratori) è precondizione per ogni riforma culturale ed istituzionale, dell’idea stessa di voto finalmente basato

su un giudizio consapevole, e per l’affermazione di un principio di trasparenza, cioè rispetto delle regole ed uguale trattamento di ogni cittadino. Dopo essere stato cacciato dall’aula mentre filmavo con la mia telecamera, ho ottenuto la trasmissione online in diretta delle sedute consiliari, anche se in pochi lo sanno. Come pochi sanno (ed è responsabilità dell’amministrazione!) di poter depositare il loro testamento biologico, grazie ad una vittoria radicale. Il problema è dunque l’informazione. Ed è anche il rispetto delle regole. L’anagrafe (scelta quale priorità dallo stesso PD in campagna elettorale) è stata votata all’unanimità dal consiglio ma non ancora applicata a distanza di quasi due anni, come non applicato a 11 anni di distanza è l’istituto dei referendum comunali, lacuna di cui nessuno, nemmeno i referendari dell’ultima ora, sembrano preoccuparsi.

Violazione dello statuto (in tema di referendum) e mancato rispetto di quanto approvato in questa consiliatura (a proposito di anagrafe degli eletti). Questioni non incisive sulla vita dei cittadini, mi si dice dal “Partito Democratico” (non dal “partito qualunquista”!). Ora: l’opposizione, che preferisce fare politica individuando il nemico nel singolo esponente di maggioranza (si chiami Berlusconi o Della Corte), non ha evidentemente ancora compreso che il punto è fissare e rispettare le regole. Così, è dalla violazione delle norme che deriva la morte delle istituzioni, è dall’ignoranza della gente che deriva l’impossibilità di un riscatto. Armare i cittadini attraverso la conoscenza e gli strumenti decisionali. Trasparenza, informazione, referendum. Obiettivi decisivi per una opposizione sinceramente democratica e liberale.


redazione@

diritti dei cittadini

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XXIII

di Marina della Corte

POCHI E PRATICI CONSIGLI PER LA SCELTA DEL MIGLIOR VINO

BENTORNATA VENDEMMIA! QUALE VINO FA PER NOI

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’annata della vendemmia è appena iniziata e il grattacapo dei consumatori italiani è quello di scegliere il migliore dei vini per imbandire le tavole. In verità, il problema di scegliere il miglior vino è un falso problema poiché primeggia in assoluto quello che piace, indipendentemente dal prezzo, dalla marca, dal tipo, ecc. E’ per questa ragione che molti consumatori rimangono delusi nello scegliere vini lodati e consigliati dagli esperti e dalle varie guide: anche il prezzo elevato può rivelarsi fuorviante e niente affatto garanzia di ottima qualità. Il consumatore può, invece, lasciarsi guidare da alcuni indizi di (presunta) qualità ricavabili dalla normativa dei vini. In primis, la legge sui vini DOC prevede una sorta di scala gerarchica da quelli di maggior pregio a quelli meno pregiati: teoricamente la sigla DOCG (denominazione d’origine controllata e garantita) dovrebbe indicare un vino migliore rispetto a quelli marcati da sigla DOC (denominazione d’origine controllata) o IGT (indicazione geografica tipica) che comunque risultano più pregiati rispetto ai vini da tavola col nome dell’uva ovvero ai vini da tavola con nome di fantasia. Un ulteriore indizio di qualità è l’indicazione in etichetta della vigna: si presume che se viene nominata si tratta di vigna buona e, in ogni caso, va ricordato che se c’è tale indicazione le uve devono provenire soltanto da quella vigna. Indipendentemente dalla classificazione per categorie, vi sono altre spie che potrebbero veicolare

la scelta del consumatore: 1) un vino di una certa qualità non sta in scatola ma in bottiglia di vetro; 2) l’indicazione dell’annata che un produttore serio dovrebbe sempre indicare in etichetta (sebbene non sia obbligatorio, tranne che per i vini DOCG e per i vini cc.dd “novelli”); 3) l’indicazione delle modalità e luogo di imbottigliatura: diciture quali “imbottigliato all’origine” ovvero “imbottigliato dal viticoltore o dall’azienda agricola” indicano che trattasi di un vino “imbottigliato nella zona di produzione” cioè dallo stesso produttore di uve. QUALCOSA IN PIU’ SULLE ETICHETTE Considerata la crescente diffusione di pratiche commerciali scorrette tendenti alla promozione ed alla commercializzazione di produzioni vinicole con etichettatura irregolare, talvolta in violazione delle normative di protezione, si ritiene opportuno potenziare l’attività di informazione ed educazione dei consumatori a salvaguardia dell’immagine e tutela anche legale delle produzioni. Quanto all’etichettatura, sarebbe opportuno sapere che il termine: 1) “superiore” sta ad indicare una gradazione più alta di quella minima prevista dal regolamento sul tipo di vini; 2) il termine “classico” indica il vino prodotto nella più ristretta e tradizionale zona originaria del vino DOC; 3) “riserva” e “riserva speciale” denotano un vino invecchiato di più; 4) “vendemmia tardiva” è un’altra indicazione di qualità che, naturalmente, influisce sul prezzo in

quanto denota un vino ricavato da uve raccolte molto tardi, leggermente appassite, con meno resa ma più buono 5) “novello” indica un vino imbottigliato entro il 31 dicembre dell’anno di vendemmia e, quindi, molto presto in modo che mantenga un più spiccato sapore d’uva o, come si dice, un sapore fruttato; Quando sono indicate due gradazioni significa che il vino è amabile o dolce poiché la prima gradazione è quella effettiva o “svolta”, misurata al momento dell’imbottigliamento, ma potrebbe arrivare alla seconda gradazione in quanto nel vino c’è ancora una notevole quantità di sostanze zuccherine che possono trasformarsi in alcool. L’etichetta che reca scritto “vino frizzante a fermentazione naturale” indica che l’anidride carbonica non è stata aggiunta ma è quella prodotta naturalmente dall’uva. LE PREOCCUPAZIONI DEI CONSUMATORI A seguito di una indagine effettuata sulle conoscenze ed anche le preoccupazioni che i consumatori nutrono nei confronti del vino, sono emersi i seguenti elementi: • esiste un certo livello di confusione sulla diversa qualità del vino soprattutto per quanto riguarda i marchi di denominazione di origine; • esiste la preoccupazione della contaminazione chimica del vino derivante dai trattamenti dei vigneti con pesticidi o altre sostanze chimiche; • alcuni consumatori sono preoccupati per la produzione di sostanze chimiche durante i processi

Avv. Marina della Corte Unione Nazionale Consumatori Info: 331/6123800 marina.dellacorte@libero.it

di fermentazione dell'uva; • molti consumatori sono consapevoli della presenza dei solfiti nel vino, ma, essendo dichiarata in etichetta, la preoccupazione è minore; • molti vorrebbero maggiori chiarimenti sulle modalità di imbottigliamento, sulle caratteristiche dei diversi tappi, sulla persistenza dei caratteri organolettici durante il tempo e su altre informazioni che sono comunque marginali alla sicurezza del vino. Dai dati ottenuti attraverso l’analisi di ben 64 tipi di vino imbottigliato proveniente da varie regioni di Italia, emerge comunque un quadro rassicurante sulla qualità del vino disponibile sul mercato. Questo perché le varietà con cui si realizzano i vini italiani sono incomparabilmente più numerose rispetto a qualsiasi altro paese del mondo e, pertanto, il consumatore ha una possibilità di scelta così ampia che non ha senso – se non per mera curiosità – spendere soldi per vini esteri, realizzati il più delle volte con uve c.d. “di moda” (Cabernet, Chardonnay, Pinot nero) per corrispondere ad un gusto internazionalizzato e alquanto appiattito! La grande individualità e il prezzo contenuto sono le due indiscutibili caratteristiche del vino Made in Italy. A tanto aggiungasi che la legislazione italiana sui vini è molto più severa di quella di altri paesi, ove è ammesso l’uso di additivi - che in Italia sono vietati - e che servono anche per “pilotare” il gusto ovvero è ammesso l’uso dello zucchero per alzare artificialmente il grado alcolico senza nemmeno che venga dichiarato in etichetta!

AL CAFFÉ SOSPESO

QUARTO CANALE RADIO/ FOTONOTIZIA

A FRANCA...MENTE

DE PASCALIS E FERRARESE

CURTO E VITALI

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opo i veleni, Uccio e Gino si incontrano nella loro prima uscita ufficiale negli studi dell'emittente radiofonica nella trasmissione andata in onda giovedì 29 settembre scorso e condotta dal direttore delle news, Gianni Canna-

L lire. L'incontro tra i due è stato riportato dagli organi di informazione. L'on. Vitali: "il tempo è guaritore". Curto (vice capo-gruppo dell'UDC in Consiglio regionale): "non sono abituato a covare risentimenti".

'1 ottobre scorso ospite del programma di intrattenimento in onda ogni sabato mattina, Corradino De Pascalis, segretario generale della CISL per la provincia di Brindisi. Svestiti i panni di sindacalista, ha piacevolmente risposto alle

domande, anche piccanti e provocatorie di Daniela Chionna, intervallate da rilassanti brani musicali. "Mi sono veramente divertito e nello stesso tempo sono rimasto coinvolto in questo intessante intrattenimento in diretta" ha dichiarato De Pascalis.

I

l presidente della Provincia Massimo Ferrarese ha piacevolmente conversato lo scorso 8 ottobre in diretta per un’ora e mezza con la conduttrice Daniela Chionna (foto in alto a sx, nel riquadro) soffermando l’attenzione su alcuni brani musicali e

su argomenti d’interesse generale. Banditi, almeno radiofonicamente, le problematiche politiche ed amministrative. “Mi sono veramente rilassato con questa piacevole ed interessante chiacchierata" ha riferito a fine puntata Ferrarese.


redazione@

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XXIV

ARTE & CULTURA

Irene Vecchio, francavillese, a "don Matteo 8"

• DON MATTEO.

• IRENE VECCHIO.

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rancavilla….terra di artisti e di attori. Non a casa è la patria di Gerolamo Bax, autore dell’antico testo in vernacolo “Nniccu Furcedda” e di altri commediografi e registi locali. Sul palco nazionale ed in alcune fiction televisive di successo registriamo la presenza di una nostra concittadina: Irene Vecchio 33 anni che il 6 ottobre scorso ha fatto parte del cast di “Don Matteo 8”, su Rai Uno. Nella prima parte, “Il

ritorno” con don Matteo che ha indagato sul tentato omicidio di una donna riemersa da un passato lontano, la bella Irene ha recitato nelle vesti di una moglie (Monica) di uno degli altri personaggi della fiction. Irene che attualmente vive a Roma si è diplomata nel 2004 presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Studia Danza contemporanea e canto (impostazione lirica e musical) oltre a tecniche di

movimento, di drammaturgia e di recitazione per tv e cinema. Il suo papà Giuseppe è cardiologo presso l’ospedale “Camberlingo” mentre la mamma Marilena Tetesi è biologa-nutrizionista ed apprezzata pittrice. Irene Vecchio ha interpretato vari personaggi calcando diversi teatri (citiamo alcuni suoi ruoli): Il suo debutto sul palco nel 2000 con “Le Supplici”: liberamente ispirato al testo di Euripide, regia di Continelli, primo premio ‘Drammaturgie Contemporanee’ al Teatro Sette. Per il cinema diversi cortometraggi e doppiaggi: 2010 ”Corto S.Paolo” regia

di Archibugi; 2009 ”Oggi Sposi”, regia di. Lucini; 2008 “Ex”, regia di Brizzi; 2005 “Il Ventaglio” : regia di Giordano; 2004 “Matteo e la Maionese” e “Una giornata tranquilla” : regia di Alessandro Zizzo, corti finalisti al R.I.F.F; 2004 “In the Night “ : regia di Digregorio, secondo posto al concorso “Turno di notte” di Roma, Teatro Brancaccio. Diverse le sue apparizioni in fiction televisive: 2009 “Nebbie e Delitti 3”; 2008 “Terapia d’Urgenza”; 2006 “La Biblioteca del Senato”; 2005 “Giorni da Leone 2” ; 2004 “Nebbie e Delitti”.

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A TUTTO... SPORT

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XXV

di Maria Angelotti

- SOFTAIR Ecco come "giocare" a fare la guerra nei boschi

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• TUTTI IN POSA PRIMA DELLA GARA.

on la fine dell’estate esplodono gli appuntamenti all’aria aperta del soft air, appuntamenti che possono durare anche un intero giorno o un intero week end. Uno degli appuntamenti più importanti per quanto concerne questa disciplina a metà tra il gioco e lo sport, è la semifinale nazionale “A.S.N.W.G”. Vi ha partecipato anche l' A.S.D. Brigata Alpha di Francavilla Fontana. Ma cos'è il soft air? In estrema sintesi lo si potrebbe definire “giocare a fare la guerra nei boschi”, ma la sintesi non fa onore allo spirito che anima coloro che praticano tale sport. E di sport pare proprio trattarsi, come infatti spiegano gli iscritti della Brigata Alpha. «E’ bene chiarire – affermano – che si tratta di uno sport di squadra, conosciuto anche come Tiro Tattico Sportivo, ed in quanto tale promosso dall’AI-

• NELLA FOTO UNO DEI GRUPPI CHE COMPONGONO LA BRIGATA ALPHA.

CS (Associazione Italiana Centri Sportivi). I softgunners (così si chiamano i giocatori, ndr), si ritrovano in ambienti boschivi e qui danno vita ad una sorta di guerra simulata. Guerra simulata ma emozioni reali, stando ai racconti di alcuni giocatori. Ogni domenica i giocatori si incontrano per organizzare apposite sedute di allenamento in prospettiva poi di disputare vere e proprie competizioni, quali tornei tra club diversi. Appassionati della guerra sì, ma

solo quella per gioco, tengono a precisare i softgunners, che, particolare, usano per i loro games armi giocattoli che replicano in modo assai fedele quelle reali. A spingere gli appassionati, armati di tutto quanto con repliche più o meno fedeli di armi vere, spesso più costose degli originali e in tuta mimetica, a sfidarsi in boschi e terreni fuori città a colpi di pallini è l’onestà e spirito di squadra, anche goliardico, che Brigata Alpha nata nel settembre 2008 con i suoi 30 membri, ha coltivato nel tempo. Per tutti coloro che volessero trascorrere una giornata tra amici, all'insegna dell’avventura, non resta che provare. Per maggiori informazioni basta fare un salto sul sito www.brigatalpha.it

- CALCIO A CINQUE FUTSAL, ora si punta solo al campionato

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• LA COMPAGINE DEL "FUTSAL FRANCAVILLA".

on qualche rimpianto ma comunque a testa alta, e dopo due vittorie consecutive il Futsal Francavilla è uscito dalla Coppa Puglia. La squadra di Calcio a Cinque di patron Gabriele Candita

e mister Emiliano Zingaropoli, gran bella novità nel panorama sportivo francavillese, cadendo sul campo del Torre Rossa nell'incontro valido appunto per la Coppa Puglia, è purtroppo fuori dalla competizione con

una vittoria e una sconfitta nel triangolare valido per gli ottavi. Ora tutti gli sforzi saranno dedicati al campionato di C2. «La squadra ha fatto complessivamente un'esperienza importante da serbare con cura. Gli avversari erano complessivamente superiori (non imbattibili) e hanno meritato la vittoria e il passaggio del turno. La squadra dal canto suo esce dalla Coppa in maniera onorevole e allo stesso tempo cosciente dei punti di forza da potenziare e delle debolezze su cui lavorare», è il commento del presiden-

te Candita. Una squadra giovane, ricca di talenti e di entusiasmo. Questo, è molto più di questo è il Futsal Francavilla. La società ha come main sponsor, Anthalya di Gabriele Lippolis. L’organigramma della società vede il giovane Gabriele Candita nel ruolo di presidente ed Emiliano Zingaropoli in quello di allenatore. Per quest’ultimo si tratta di un ritorno a Francavilla Fontana, dopo l’esperienza maturata a Lisbona dove ha conseguito il patentino come allenatore e dove ha esordito alla guida della prestigiosa squadra del San Josè. IL NOSTRO CENTRO BENESSERE

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SPORT/ FRANCAVILLA CALCIO

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di Giovanni di Noi

Intanto sulla panchina è arrivato mister Diego Favonio

Calcio, che passione la mia! Tonino Donatiello parla a tutto campo e si confessa in questa intervista in esclusiva per "ilbrindisino"

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• POSANO TUTTI INSIEME PER UN PRIMO PIANO I GIOCATORI DELLA SQUADRA DEL FRANCAVILLA.

’inizio della storia calcistica del “Francavilla calcio” per certi versi e sotto certi aspetti è stato piuttosto rocambolesco. Intanto in queste ultime ore si apprende che il tecnico tarantino Angelo Saponaro ha gettato la spugna, rassegnando le dimissioni dopo tre pareggi e tre sconfitte. Sulla panchina una vecchia conoscenza della tifoseria biancazzurra, Diego Favonio. Con Antonio Donatiello ripercorriamo le tappe essenziali di questa squadra che tante gioie ma anche qualche dolore ha partorito. Ecco pertanto cosa ne pensa Donatiello. Allora, presidente, un inizio questo della storia calcistica, forse un pò burrascoso, non pensa? Oserei dire anche azzardato, ma la convinzione, a volte, supera la ragione. Perché dice questo? Si spieghi meglio, allora. Il presidente Distante, come ormai è noto, ha lasciato il timone del Francavilla Calcio, ancora oggi lo ringrazio perché, nonostante tutto, ha iscritto la squadra e ci ha permesso di proseguire il nostro sogno: portare la squadra verso la salvezza. Così io, Antonio Donatiello, ho preso in mano la situazione perché da sempre sono stato il promotore del bel gioco e della possibilità

di far crescere ragazzi nel calcio: sport che ancora oggi considero sano per loro. Da sempre seguo la squadra della mia città con convinzione e passione e proprio ora, nel momento del bisogno, non potevo vedere che tutto annegasse così nella totale passività, e così eccomi qui a rimboccarmi le maniche con tutta la mia forza di volontà, e chiunque mi conosce sa bene che non mi manca. Ho raccolto i cocci rimasti e da solo, insieme al mio fidato Mimmo Cinieri, ora vice-presidente, abbiamo cominciato a ricostruire l’intera squadra dal niente, non c’era nulla, nemmeno le maglie, solo i pilastri della determinazione e dell’amore di voler salvare la nostra squadra. Fianco a fianco, giorno dopo giorno, a testa bassa Mimmo Cinieri si è mostrata una persona degna della mia fiducia perché, mentre l’esperienza si acquisisce nel tempo, la dedizione, l’umiltà, la fedeltà alla maglia sono cose che hai già dentro, nel sangue: e lui ha dimostrato di averle. Abbiamo ricominciato a crederci anche perché abbiamo avuto il sostegno di numerosi sponsor e a questi va tutto il mio ringraziamento e riconoscenza: sono consapevole che senza di loro non saremmo andati da nessuna parte. È grazie a loro se ora possiamo allenare ragazzi, e se possiamo cominciare a pensare di prendere anche qualche giocatore meno giovane e più affermato. I nostri giovani giocatori stanno dando prova di grande impegno e serietà, scendono in campo e lottano fino in fondo per la vittoria perché ci credono. Crede nel "futuro"? Fin’ora posso dire di essere soddisfatto della mia squadra perché nel gioco ha saputo rimanere compatta, unita negli obiettivi, ha trasmesso emozioni, ha offerto un bello spettacolo: e il calcio è anche questo. Ovviamente, sono convinto che dietro a una grande squadra ricca di intenti, debba esserci una grande organizzazione alle spalle altrettanto motivata: il motore che muove tutto, efficiente e propositivo. Per tutto questo ringrazio l’intera dirigenza, dallo staff tecnico a quello medico, le numerose persone che ogni giorno si

• UN PRIMO PIANO DEL PRESIDENTE DEL "FRANCAVILLA CALCIO", TONINO DONATIELLO.

prodigano e dedicano il loro tempo, le loro capacità affinché tutto funzioni perfettamente. La stagione è ancora lunga, siamo solo all’inizio, ma sono fiducioso, come Presidente, di aver dato, e di continuare a dare, le giuste motivazioni e il giusto spirito per affrontare l’anno con estrema convinzione che i risultati non tarderanno ad arrivare. Credo ancora nel bel calcio, e ce lo auguriamo tutti di cuore. --Per le foto (g. c.), si ringrazia la società del Francavilla calcio.

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XXVII

di Maria Angelotti

SPORT/ CALCIO VIRTUS FRANCAVILLA

di Punzio: «Successi meritati. Ma guai a dormire sugli allori» Intervista al veterano portiere-capitano, una delle colonne della squadra di Mister Paradisi

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• UNA FORMAZIONE DELLA VIRTUS FRANCAVILLA, SQUADRA FRA LE PROTAGONISTE DEL CAMPIONATO DI PRIMA CATEGORIA.

na squadra costruita per vincere che non sta deludendo le aspettative. Lasciarsi prendere dell'entusiasmo sarebbe però un errore dacché il campionato è ancora lungo e le insidie sempre dietro l'angolo. I ragazzi di mister Alfredo Paradisi si allenano sì per vivere ma anche per restare coi piedi per terra. Lo sa bene anche un veterano del calcio francavillese, una delle bandiere e delle colonne della Virtus Francavilla: il capitano Leo di Punzio. Capitano, dal punto di vista di esperto del pallone, cosa te ne pare di questo esaltante inizio campionato? Diciamo che sta effettivamente andando molto bene. E sinceramente, e senza apparire immodesti, dobbiamo

dire che meritiamo i successi che stiamo avendo finora. Tranne la prima partita, stiamo disputando un buon campionato e giocando un bel calcio. Ma sarebbe un errore imperdonabile dormire sugli allori e parlare sempre e solo delle vittorie. Dobbiamo pensare al futuro. Mentalmente, ci pare di capire, la squadra sta benone. Ha saputo reagire alla brutta sconfitta contro il Ruffano. Ma fisicamente come stanno i tuoi compagni? Complessivamente stiamo bene. Basta guardare una partita per rendersene conto. Nel secondo tempo, quando le squadre avversarie, più o meno tutte, mollano, noi abbiamo ancora energia nelle gambe e fiato per correre. Quando la Virtus è stata presenta-

ta alla città, si è detto senza mezzi termini che si trattava di un team che ambiva ai vertici della classifica. Ora che il campionato è cominciato da diverse settimane vi sentite sempre e ancora una squadra da vertice? Assolutamente sì. Ora più di prima. Se continuiamo a giocare così potremo raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. A questa macchina da guerra macina successi che è la Virtus Francavilla manca qualcosa? No, non ho alcuna esitazione a dire che proprio non ci manca nulla. Abbiamo una società solida e seria alle spalle, un allenatore eccezionale che sa motivarci e dei giocatori fortissimi. Non potremmo chiedere di più.

• UN BEL PRIMO PIANO DI LEO DI PUNZIO.

FRANCAVILLA/ - KICK-BOXINGMimmo D'Elia sconfitto di misura sul ring

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• PIAZZA GIOVANNI XXIII: QUI É STATO ALLESTITO IL RING TRA IL FRANCAVILLESE MIMMO D'ELIA E L'OLANDESE DENIZ CEBEN.

omenica 25 settembre si è svolto un evento internazionale di kickboxing. Il campione francavillese Mimmo D'Elia sul ring contro l'olandese Deniz Ceben, per il “Prestige fight Italia

vs Olanda”. Un evento incredibile che ha visto oltre 3000 persone in piazza Giovanni XXIII a sostenere il beniamino di casa. All'angolo di D'Elia c'era il maestro Francesco Corvino, già allenatore

di Rocco di Palmo. Questa la cronaca dell'incontro: primo round scoppiettante con D'Elia che pressa subito di pugilato con delle combinazioni molto tecniche e l'olandese che risponde timidamente con

dei calci bassi; secondo round senza soste ed al cardiopalma, con scambi continui tra i 2 campioni. Terzo round con gli atleti visibilmente stanchi, dopo 10 secondi il colpo da campione: D'Elia con un sinistro destro fulmina l'olandese che si accascia sulle corde e il pubblico francavillese in delirio. Dopo 8 secondi di conteggio l'arbitro fa continuare, il francavillese prova a chiudere il match prima del limite ma l'olandese in affanno riesce a finire il terzo round attaccando D'Elia. L'incontro finisce con il punteggio finale 29- 30; di 29 30; 30 29 . Per un solo punto se lo aggiudica Ceben. I due combattenti sono stati premiati dal piccolo Damiano Caliandro, figlio dell'indimenticato campione d'atletica Mimmo Caliandro.


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XXVIII

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FRANCAVILLA, ARTE & CULTURA

Con “Le Muse”, per un viaggio tra arte, terapia e musica

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XXIX

di Gianni Cannalire

Il pittore dei jazzisti Francesco Toraldo accende gli animi dei visitatori In preparazione l'omaggio di Ulisse alla storia di Francavilla

S

• UNA SCUOLA VISITA LA MOSTRA DI TORALDO.

• FRANCO ZECCHINO.

U

n workshop sulla globalità dei linguaggi è stato organizzato dall’associazione “Le Muse” di Francavilla. Si tratta di quindici ore (ogni incontro ha una durata di tre ore) tra teoria ed attività pratiche. Il corso, finanziato dal Centro Poiesis di Brindisi, è aperto a studenti, adulti e anziani senza limiti di età. «Tutti possono partecipare a questa esperienza formativa tra arte, terapia e musica», dichiara uno dei due protagonisti del

workshop Franco Zecchino, con un passato come docente musicale ed oggi uno dei più attivisti sostenitori del metodo della caposcuola della musicarterapia nella globalità dei linguaggi, Stefania Guerra Lisi. Zecchino è presidente dell’associazione “Le Muse”. Per le iscrizioni: fralemuse@ libero.it. Il corso si svolgerà tra ottobre e dicembre. Gli iscritti riceveranno dettagliate notizie anche riguardo alla sede tramite via email.

abato 17 settembre scorso nel Chiostro della chiesa della Croce si è tenuto il vernissage della personale del pittore dei jazzisti, Francesco Toraldo. Dopo un break di degustazione di vini e prodotti tipici, si è tenuto uno straordinario concerto jazz con alcuni tra i più quotati musicisti di questo genere musicale sul panorama internazionale: Enzo Lanzo (alla batteria e direttore didattico di una Scuola Musicale a Taranto), Miguel Rodriguez (al pianoforte, arrivato appositamente da Madrid), Francesco Angiuli (al contrabbasso, residente in Olanda), Daniele Scannapieco (al sax tenore di Mario Biondi, noto anche per le sue collaborazioni con Dee Dee Bridgewater). Una chicca: madrina a sorpresa della serata l'attrice Nadia Rinaldi, moglie del Maestro Toraldo! La Galleria Colorstudio Picardi ha dato vita a questo memora-

bile evento per la città, con la partnership dell’Amministrazione Comunale e con i patrocini di: Regione Puglia, Assessorato alla Cultura-Provincia di Brindisi, Apt Brindisi e Scuola Musicale Comunale “Padre Serafino Marinosci”. Ha curato la direzione artistica e presentato la serata Daniela Chionna, che, come sempre, ha progettato e gestito in tandem con Ottorino Picardi, l’evento. Tutti concordi nel definire questo evento “una serata magica”! Gente proveniente da tutta la Puglia e oltre insieme ad un gruppo di “jazzofili”, appositamente arrivato da Roma hanno potuto ammirare dal vivo le opere del pittore dei jazzisti. Il Maestro Toraldo, emozionatissimo come la moglie, ha ringraziato Ottorino Picardi e Daniela Chionna, parlando di questa mostra come della più emozionante che gli sia mai stata dedicata nella sua importante

• ULISSE - CHIESA MADRE.

e lunga carriera. La prima volta, lui che dipinge per i jazzisti durante le rassegne più importanti in Italia e all’estero, che un quartetto formato da grandi talenti, ha suonato in omaggio alle sue opere e per di più sotto il suo nome, appunto “Toraldo Painting Jazz Quartet”! Il 18 settembre scorso le opere sono state presentate in galleria dall’esperto d’arte Cesare Corbara, tra i riferimenti in Italia di Sotheby’s e Christie’s. I locali

espositivi della Galleria Colorstudio Picardi, in Francavilla Fontana, sono stati metà di classi scolastiche accompagnate da docenti di materie artistiche. Ottorino Picardi e Daniela Chionna in collaborazione con la Galleria Colorstudio Picardi, sono ora impegnati nell’organizzazione della personale del Maestro Ulisse che sta realizzando per l’occasione opere in omaggio al settecentenario di Francavilla Fontana.

Le lezioni al via il 17 ottobre nei locali di “Pianeta Danza” di Francavilla

"Sportivamente anziano" L'inaugurazione con il convegno sulla prevenzione

Il premio conferito dall’Artexpò Gallery

Da Montecarlo arriva un oscar per Laura Carone

• AL CENTRO L'ARTISTA FRANCAVILLESE LAURA CARONE.

L

aura Carone, artista gallipolina e francavillese d’adozione (ha sposato il dott. Vincenzo della Corte, sindaco della città degli Imperiali) ha ricevuto il 24 settembre scorso a Montecarlo il prestigioso “Oscar per le Arti Visive”. Il premio è stato conferito dall’Artexpò Gallery. La selezione è avvenuta attraverso la

segnalazione degli specialisti del settore editoriale artistico operati da critici e galleristi. La cerimonia di consegna del significativo riconoscimento consegnato a Laura Carone e ad alcuni altri artisti, è avvenuta nel salone Debussy dell’Hotel de Paris a Montecarlo alla presenza, tra gli altri, di Jean Charles Spina (critico d’arte di

Nizza), di Mariarosaria Belgiovine (direttrice di Artexpò Gallery), di Monique Thibaudin (scultrice di Nizza) e di Michel Verdant (direttore della Galleria Victoria di Cannes). Questa la motivazione critica all’artista che ha esposto suoi dipintri in Irlanda, Dublino, Berlino, Grecia: “L’artista compone le sue opere

idealizzando affermazioni e contraddizioni, per offrire lo splendido spettacolo della natura, inquieta e romantica. Visioni della quotidianità proposti con suggestive evocazioni tonali che permettono di sottolineare la riflessione di immagini filtrati dalla realtà”. Laura Carone sin da fanciulla si è distinta per le sue attitudini arti-

stiche. Oggi si presenta in maniera poliedrica con un messaggio forte, deciso e fortemente equilibrato. I suoi dipinti evocano profumi e colori della terra come pure un forte simbolismo religioso. In occasione della canonizzazione di Padre Annibale Maria di Francia una sua opera è divenuta manifesto ed invito dell’evento.

• LA PRESENTAZIONE DEL CORSO.

Sportivamente anziano” è il titolo di un corso in programma a Francavilla nei locali di “Pianeta Danza”. Il 10 ottobre scorso è stato proposto un saggio delle lezioni “per il bene del corpo e dello spirito” nel corso del convegno “Teoria tecnica e didattica dell’attività motoria preventiva adattata per l’età adulta ed anziana”. Sono intervenuti il dott. Fabio Arpa, il presidente dell’Università della Terza Età Carmelo Ciracì, il sindaco Vincenzo della

Corte, il vice sindaco con delega ai Servizi Sociali Mimmo Bungaro. Presente anche la direttrice della scuola di danza Sonia Russo. “Dati scientifici - dichiara l’istruttore del corso Fabio Arpa - testimoniano che si può invecchiare bene stimolando le varie funzioni organiche attraverso una regolare attività fisica. Molto importante è la prevenzione”. Il 17 ottobre partiranno i corsi all’interno dei locali di “Pianeta Danza” in via Fratelli Bandiera , 62.


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CANCRO Preparatevi ad affrontare un mese di intensa attività con progetti ed azioni di ogni tipo. Il periodo della monotonia è giunto al termine. Durante il mese di Ottobre avvertirete l'influenza di Urano il quale è portatore di nuovi progetti e nuove speranze. Sarà importante per voi ascoltare i vostri sostenitori e mantenere dei buoni rapporti con i colleghi e gli anziani al fine di evitare controversie indesiderate.

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ARIETE Molti progressi sono assicurati nel campo dell'amore in questo periodo, anche se con tutta probabilità vi troverete in una fase abbastanza complicata. E' tempo per voi di far valere le vostre capacità nel campo del lavoro. La determinazione è la condizione chiave che saprà darvi il successo nella vostra professione. Le vostre idee e le ambizioni sapranno portarvi al sicuro successo.

GEMELLI Il vostro spirito di fraternità e di conciliazione si sviluppa e nuove prospettive si aprono d'avanti a voi. Vi troverete di fronte a circostanze in cui sarà bene mostrare la vostra totale autenticità. Ci sarà molto lavoro da fare e nuovi progetti per voi a partire già dai primi giorni di Ottobre. Occorrerà mettere in gioco un poco di sforzo e tutta la vostra fatica sarà riconosciuta. Sarete più adattabili che mai.

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SAGITTARIO Ottobre sarà un mese da dedicare al romanticismo. Il vostro zelo e il duro lavoro vi aiuteranno a superare alcuni ostacoli nella vostra vita lavorativa o professionale che durante il periodo di Ottobre non mancheranno. Cercare di sviluppare nuovi progetti, evitando però lo spostamento del posto di lavoro o di carriera. In questo periodo gli studenti si trovano ad affrontare un periodo difficile. CAPRICORNO La pazienza è molto necessaria in questo periodo, come anche una ripassata alla vostra dieta a all'esercizio fisico. I Capricorno sono dei buoni amministratori, per cui possono intraprendere la loro carriera con competenze manageriali in molteplici settori. Coloro che hanno intenzione di avviare un'impresa, questo mese sarà un periodo ideale per loro. ACQUARIO Le relazioni assumeranno un significato più profondo. La capacità di aprirvi sarà forte. Fiducia e sicurezza sono le armi con cui riuscite in qualunque cosa voi facciate. Nuove opportunità di lavoro e investimenti sono indicati nella seconda metà del mese. Alcune promozioni sono in arrivo per coloro che desiderano mantenere posizioni di rilievo sul proprio posto di lavoro. PESCI Avete bisogno di prendervi cura di voi stessi. I vostri sacrifici stanno finalmente rendendo i suoi frutti. Il successo che state ottenendo attraverso i vostri sforzi vi da sicurezza e vi fa essere molto orgogliosi di voi stessi. Il mese di Ottobre 2011 è sicuramente un buon momento pei i nati sotto il segno dei Pesci per quanto riguarda le attività lavorative e professionali.

Direttore Responsabile: Giovanni Cannalire - Redazione: Giovanni di Noi, Maria Angelotti Impaginazione: Giovanni di Noi - Periodico mensile della provincia di Brindisi Distribuito gratuitamente - Reg. Trib. di Brindisi n° 06/08 del 21/11/2008 Edito da: Quarto Canale Radio s.r.l. Piazzale del lavoro, Z.I. Francavilla Fontana (BR) Telefono: 0831 844559 · Fax: 0831 843550 Commerciale: Antonio Lonoce - Email: commerciale@ilbrindisino.it - Pubblicità: 339.3977111 website: www.ilbrindisino.it - Chiuso il: 11/10/2011 - Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l. · "Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR"

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