Il Mensile della Valdichiana / n. 48 22 Giovani sempre

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Giovani

sempre


Editoriale

Indice

Riscrivere il PNRR per salvarlo? Il PNRR è spesso stato descritto, anche tra queste pagine, come la partita cruciale per le tante sfide in bilico che il nostro paese sta affrontando: da quelle trasversali (digitalizzazione, pari opportunità, ambiente, burocrazia) a quelle specifiche che giorno dopo giorno tocchiamo con mano (istruzione, sanità, case di riposo). Insomma, un’occasione troppo grande per essere sprecata. Eppure il pericolo è dietro l’angolo. Non solo tanti leader politici, ma anche Confindustria e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, hanno ammonito affinchè il PNRR venisse riscritto e allungato nei tempi, spostando in avanti gli obiettivi della transizione ecologica. Infatti, con l’evolversi della crisi ucraina, la crisi energetica si è accentuata e l’impatto sulla macchina economica italiana si è palesato con un netto calo della produzione industriale che ha raffreddato la ripresa macroeconomica del paese. Ma il caro energia (elettricità +450% a gennaio 2022 su gennaio 2021) e il sovrapprezzamento delle commodity rappresentano oltretutto una delicata insidia per la regolare realizzazione del PNRR, che potrebbe vanificare la ripresa su lungo termine progettata per il paese. E’ evidente che qualcuno deve pagare quelle che, essenzialmente, rappresentano una vera e propria tassa sulle importazioni. E chi ne risente sono gli investimenti. L’inflazione e il rincaro

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dei prezzi delle materie prime hanno infatti reso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza un documento archeologico, completamente anacronistico rispetto alla situazione economica e politica reale. Da una parte le valutazioni da cui sono poi derivati i bandi di gara non sono più rispondenti alla realtà dei fatti, dall’altra le necessità più impellenti sono diventate la questione energetica e la difesa militare. Tant’è che a queste condizioni la rivoluzione green sarebbe possibile soltanto a costi sociali molto alti, avverte il numero uno di Confindustria. La revisione non è però affatto semplice. Una eventuale modifica del documento richiederebbe infatti aprire un negoziato con le autorità dell’Unione Europea che, si legge all’articolo 21 del regolamento, solo per “circostanze oggettive”. Ecco perché il Governo Draghi pare accantonare l’ipotesi. A questo proposito, in attesa che il governo e i ministeri facciano le adeguate considerazioni, le amministrazioni e le istituzioni locali - politiche, sanitarie e via dicendo potrebbero di concerto individuare una scaletta delle priorità per il territorio, rispetto le quali è fuori discussione un’ulteriore proroga. Pena, la possibilità che molti cantieri rimangano fermi a metà strada. Ad oggi, occorre essere realisti, il rischio di alzare troppo l‘asticella delle richieste e rimanere a mani vuote è troppo alto. Luca Amodio

il mensile della valdichiana - n. 48 aprile 2022

4 L’INTERVISTA Gioele Panichi

6 TERZA PAGINA

Il bello di essere tornati a teatro

7 FOIANO

Una vetrina per la promozione

8 LUCIGNANO

La finestra sul turismo a stelle e strisce

9 CORTONA

Presentato il calendario degli eventi

10 CASTIGLION FIORENTINO

Uno sguardo al futuro: 34 progetti

11 MARCIANO

Ecco lo strumento per lo sviluppo

12 LA STORIA DEL CANE PEDRO

Ha un percorso agility tutto per sé

14 INCHIESTA

Quanto ci costano?

18 SPORT

Al «Villaggio» i giovani scarseggiano

20 AGRICOLTURA

I cuochi contadini tornano in classe

21 AMBIENTE

Facile come bere un bicchiere d’acqua

22 TERRITORIO

Ve lo ricordate il rischio alluvioni?


Segnalazioni per inviarci le segnalazioni:

redazione@sr71.it

Recuperare l’ex Sadam

a cura di Giuklia Barneschi

Frazioni dimenticate

Sarebbe doverosa una valorizzazione secondo aspetti ambientali, economici e sociali di aree dismesse nella zona di Castiglion Fiorentino, quali, ad esempio, lo zuccherificio, lasciato a sé stesso da ormai molti anni

Un luogo stimolante per studiare Sono uno studente universitario che, da ormai 4 anni, vive il proprio percorso di studi da fuori sede e interfacciandomi con città differenti dalla mia ho la possibilità e la necessità di usufruire di molteplici servizi essenziali per noi studenti. Dal mio punto di vista, l’aspetto più importante in cui pecca una città come Cortona è la mancanza di un luogo pubblico dove poter studiare in contesti stimolanti e/o passare del tempo interagendo con altri ragazzi, magari anche davanti ad un buon caffè.

Abito a San Lorenzo nel comune di Cortona e i disagi che riscontro quotidianamente mi fanno pensare di abitare in una zona, purtroppo, un po’ abbandonata e dimenticata. Qui non arriva l’acqua del comune per cui dobbiamo usare quella del pozzo, salata e calcarea; non arriva il metano, infatti usiamo le bombole del gas. Lasciano a desiderare anche le condizioni della strada: piena di buche, frastagliata e con scarsa, se non inesistente, illuminazione. Credo che la campagna cortonese debba essere valorizzata e curata di più perché oltre a essere bellissima è anche una delle più ambite mete turistiche.

Campi sportivi, urgono lavori Poste inefficienti A Pozzo della Chiana ci siamo oranizzati nel cercar di rendere il più praticabile possibile un vecchio campo da tennis così da poterlo utilizzare all’occorrenza per vari giochi sportivi di gruppo (basket o lo stesso tennis). Questa è la problematica principale che vorrei segnalare: l’intervento da parte del comune nel riqualificare spazi urbani da destinare alle attività ricreative per il tempo libero. Attualmente anche il campo sportivo è in disuso: speriamo in un bel progetto di ristrutturazione poiché per noi ragazzi era l’unica risorsa ufficiale seppur un po’ malandata. La forza delle piccole realtà come quelle di Pozzo sta nella creatività e nella voglia di fare della popolazione a cui non mancano le idee ma per cui è indispensabile il supporto comunale.

Abito a Lucignano e ci sono due grandi problemi che si trascinano da tempo. Il primo è la condizione in cui versano alcune strade, soprattutto secondarie, ma che per noi abitanti sono importanti arterie intorno al comune. Il secondo sono le Poste Italiane, il cui lavoro di consegna è spesso ritardatario, tanto che alcune bollette arrivano già scadute.

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L’intervista

Un piccolo studio, ma idee in grande Gioele Panichi ha il pallino del design e grazie alla tecnologia dell’azienda di famiglia dà vita alle sue creazioni

«Sono iscritto all’Università, ma sto già mettendo in pratica»

Gioele Panichi, classe ’96, vive a Castiglion Fiorentino, appassionato delle nobili arti della musica e della pittura, fin dalla tenera età ha sempre avuto un piccolo grande sogno nel cassetto. Parlaci un po’ meglio di questo progetto

re case. Voglio rendere reale, tangibile ciò che la mia immaginazione mi porta a progettare. Mi sono sempre riconosciuto in una persona ricca di fantasia e di idee, riten-

“Fin da piccolo ho sempre amato disegnare. Nello specifico mi piaceva tantissimo disegnare case. Nonostante il mio percorso scolastico sia partito con il Liceo Musicale, finite le superiori, ho dato un cambio di rotta al mio percorso e attualmente sono iscritto all’Università di Architettura di Firenze, Questo perché ho ritenuto corretto per me stesso rispettare il mio sogno di bambino, che era chiuso in un cassetto da troppo tempo: disegna-

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go che, vedere realizzato un proprio progetto, sia la più grande delle soddisfazioni. Questa passione, sono più che certo, che mi sia stata trasmessa dai miei nonni, esper-

ti falegnami. Posso ben dire che la componente genetica abbia contribuito nel concedermi questo estro alla creatività o che, perlomeno, la passione che ho per progettare, realizzare qualcosa che ho fatto proprio io, con le mie mani e la mia testa, sia stata soprattutto merito dell’amore che ci mettevano i miei nonni nel realizzare i loro manufatti”. Da musicista ad architetto ce ne corre di strada. Come è stato cambiare completamente percorso di vita? “In realtà mi considero ancora al livello base. Infatti, ho sentito dire, che si parte dal piccolo per arrivare al grande. Purtroppo, oggigiorno, non c’è molta fortuna per i giovani archi-


L’intervista tetti, ma la mia passione per questo mestiere non è mai svanita, anzi, non ha fatto altro se non far crescere in me la voglia di seguire questa strada. A differenza di quello che si potrebbe pensare, il mio studio non è collocato al quindicesimo piano di un palazzo. In verità il luogo da dove partono le mie idee e i miei progetti, è la mia camera da letto. Qui ho una scrivania con tre monitor, un foglio, una matita e, al bisogno, il mio fedele amico pianoforte. Il resto del materiale è la mia immaginazione. È proprio per questo che, anche nei miei progetti, tengo fede al bambino che è in me. Infatti, ho immaginato, e poi realizzato, dei mobili “a misura di bambino” a forma di animale, partendo da due figure molto simpatiche: una giraffa e un elefante. La simpatia di questi oggetti d’arredamento è stata, in realtà, una vera e propria sfida con me stesso, perché volevo vedere realizzato quello che fino a pochi attimi

ring mi ha aiutato tantissimo a rendere reale quello che era solo nella mia immaginazione. Penso che la cosa più bella di realizzare questa tipologia di mobili sia il fatto che ho sempre pensato a chi fossero i destinatari: i bambini”. Come hai intenzione di realizzare il tuo “sogno nel cassetto”?

prima era solo una mia fantasia. Sono creazioni realizzate, principalmente, per le camerette dei bambini, ma posso dire che il mio lato “piccolo disegnatore” abbia fortemente calcato la mano su questi progetti”. Come hai fatto a rendere “reali” le tue creazioni? “Sono sì uno studente di architettura, ma sono specializzato nell’interior design e nel rendering. Questa strana parola, nel settore della computer grafica, identifica il

processo di generazione di un’immagine a partire da una discrezione matematica di una scena tridimensionale, che a sua volta viene interpretata da algoritmi che definiscono il colore di ogni punto dell’immagine digitale. Basta questo per capire che è molto meglio partire da un programma al computer per realizzare un progetto anche perché si può vedere subito dal monitor come sarà realizzato il tuo progetto nella fase finale. Quando ho avuto l’idea della giraffa e degli elefantini, il rende-

“Ho intenzione di procedere su questa strada “step by step”. Tra l’altro sono un grande appassionato di fotografia e, sia nel tempo libero che a volte per lavoro, mi diverto molto a realizzare degli scatti. Tra le altre cose, ogni tanto, mi diletto anche nella pittura. Ma nel mio immaginario lavorativo, ho intenzione di tirare su uno studio tutto mio, affiancato da un team. Desidero poter realizzare con loro un sacco di progetti e di renderli reali. Sono sicuro che il piccolo Gioele sia molto felice per me”. Martina Concordi

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Cultura

Il bello di essere tornati a teatro La ripartenza delle «stagioni» in Valdichiana: quanti spettacoli

Due anni, due lunghi ed interminabili anni fatti di mancanze e attese. Fari spenti, voci assenti e applausi negati, camerini spogli, sipari chiusi e muti foyer. Due anni di deserto che rimarrà scolpito nei ricordi degli artisti, operatori del settore e spettatori. “Un mondo senza arte è come un mondo senza sole” scriveva Enrico Hasson e così il sole ad un certo punto è tornato a scaldare e i teatri hanno ripreso vita. Cautamente si accendono le luci e le stagioni teatrali riprendono il proprio corso. Ma si tratta veramente di una favola a lieto fine, dove tutti vivono felici e contenti una volta sconfitto il male? Devo dire che scambiando due parole con gli operatori del settore, il quadro che ne è emerso è alquanto diverso da quello che, da inguaribile romantica, mi aspettavo. Si può tranquillamente ammettere che i risultati non sono stati soddisfacenti e la causa non va cercata dentro un’offerta poco invitante, visto i nomi altisonanti che tutti i teatri del nostro

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territorio hanno riportato nei propri cartelloni, ma all’interno di quella parola che da due anni a questa parte è diventata di uso corrente: Covid. A Cortona, come ci spiega l’assessore Attesti, nonostante il totale sold out degli abbonamenti, l’aumento di contagi durante la prima parte della stagione ha dimezzato le presenze al Teatro Signorelli. Tra spettatori realmente ammalati e spettatori impauriti, alcune rappr ese nt a zio ni, programmate per il periodo natalizio, hanno riportato un calo importante di presenze. Stessa sorte per il teatro Mario Spina e per il

che dava possibilità allo spettatore di acquistare un pacchetto di tre spettacoli, con date ravvicinate nel tempo, anzichè un unico pacchetto comprensivo di tutti gli spettacoli. Un opzione vincente sulla carta, un po’ meno nella realtà: nessuna rappresentazione ha, infatti, mai registrato il sold out e il numero di spettatori si è sempre aggirato intorno al 35% della capienza massima. Il fenomeno della poca affluenza a teatro è stato un problema che ha investito tutta Italia. Un fenomeno che, come ha dichiarato Luca Ricci, gestore del teatro

teatro Verdi di Monte Sansavino. Massimo Ferri, direttore dell’Officine della cultura, ci racconta che per ovviare all’incognita numerica, il teatro Verdi aveva adottato un sistema chiamato “Dei tre Carnet”, una formula

Mario Spina, ha colpito pure il settore cinematografico. Se a teatro i numeri sono stati inferiori a causa dei contagio, del distanziamento, delle mascherine e della paura di venire infettati, il cinema ha risentito pure del fenomeno Netfilx. La pigrizia

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sviluppata in tempo di covid, la possibilità di gustarsi un film comodamente dal divano di casa sgranocchiando pop corn, proibiti nelle sale cinematografiche, ha influito negativamente. Lasciando da parte il cinema, che meriterebbe un discorso a sé, e tornando a parlare di teatri, è interessate approfondire il discorso progetti e rassegne che le associazione “L’Ulcera del Dottor Wilson” e “Officine della cultura” hanno messo in atto in questo periodo post-covid. Queste due realtà, che operano in modo distinto e separato, hanno ideato progetti di educazione teatrale e rassegne giovanili allo scopo di istruire lo spettatore, coinvolgendolo in percorsi didattici, studio dei testi e molto di più. Un percorso che parte dal basso per gettare le fondamenta di una cultura teatrale che porta nelle sale un pubblico più consapevole e qualitativamente preparato. Francesca Scartoni


Foiano

«Una vetrina per la promozione»

Esposizione internazionale: due opere di Foiano in mostra preliminare. Ad accompagnare la Maria di Màgdala foianese partirà per Forlì anche il Crocifisso ligneo (variamente attribuito a Baccio da Montelupo o ad Andrea Della Robbia) attualmente conservato nella Collegiata dei SS. Martino e Leonardo che originariamente faceva parte del medesimo gruppo scultoreo, denominato della “Vergine dello spasimo”.

Fino al 10 luglio si svolgerà presso le sale dei Musei San Domenico di Forlì (finanziata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) una grande mostra internazionale dal titolo “Maddalena: il mistero e l’immagine”. L’iniziativa a cui parteciperanno molti dei più importanti musei del mondo mira ad indagare, attraverso alcune delle più preziose e affascinanti opere d’arte di ogni tempo, dal III sec. d.C. al Novecento, il mistero irrisolto, che ancora inquieta e affascina, della figura di Maria di Màgdala. Un percorso grandioso che va dai precedenti iconografici di epoca classica pre-cristiana, centrati sull’estetica del dolore e la teatralità delle emozioni, lungo il Medioevo il Rinascimento e il Barocco, fino alle rappresentazioni ottocentesche e novecentesche nelle quali la figura

di Maddalena diviene emblema della protesta e del dramma di un’epoca. Tra i grandi maestri in mostra, affascinati dalla figura della Maddalena, sono presenti Masaccio, Crivelli, Van der Weiden, Bellini, Perugino, Barocci, Savoldo, Mazzoni, Tiziano, Veronese, Tintoretto, Domenichino, Lanfranco, Mengs, Canova, Hayez, Delacroix, Böcklin, Previati, Rouault, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti,

Sutherland, Bill Viola, Della Robbia. Ed è proprio di Ambrogio Della Robbia la statua in ceramica invetriata raffigurante la Maddalena inginocchiata di fronte al Cristo morente che il Comune di Foiano invierà in mostra, dopo avere intrattenuto un lungo e proficuo confronto con la Soprintendenza alle Belle Arti e dopo avere anche finanziato un restauro

All’inaugurazione ufficiale della mostra, a rappresentare l’Amministrazione Comunale e la comunità foianese, ci sarà il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Jacopo Franci: «Si tratta di una straordinaria occasione di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale foianese», ha affermato l’Assessore, «che non solo darà lustro alla storia del nostro paese, ma costituirà anche un suo grande lancio in chiave turistica su un palcoscenico di rilievo internazionale».

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Lucignano

La finestra sul turismo internazionale «The city of love» è il nuovo format che piace ai ‘buyers’

In occasione dell’evento Travelux2022, organizzato a Venezia dal 4 al 7 aprile, creato da «Nebe Promotion and Communication», azienda leader italiana che organizza «workshops Btob» nel segmento luxury in Italia e nel mondo, la «Massari Travel», storico tour operator con base a Roma e negli Stati Uniti, farà tappa proprio nel paese dell’albero d’oro.

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La Presidente, Sabrina Massari, ha creato un format esperienziale dal titolo «Abruzzo & Tuscany, between Wine and Love», per i suoi 8 «top buyers» provenienti dagli Stati Uniti, Argentina, Venezuela, Spagna, Olanda, alcuni dei quali, rappresentanti del prestigioso network Virtuoso. E questo sarà solo l’inizio di un percorso che ha portato la Massari

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Travel a inserire Lucignano nel suo portfolio come nuovo prodotto dal nome: «Lucignano, the city of love», un prodotto da promuovere a livello internazionale con la sua rete di agenzie, dove il cibo, l’accoglienza, il vino e le esperienze faranno da filo conduttore in un concetto di «undertourism», di allontanamento dalle mete del turismo di massa e di riscoperta dell’autenticità di un territorio.

Gli agenti, passeranno una giornata di scoperta tra enogastronomia e storia il 2 aprile e saranno accolti personalmente dalla Sindaca Roberta Casini, dall’assessore al Turismo Stefano Cresti. Gli ospiti, saranno guidati non solo alla scoperta delle bellezze identitarie di uno dei borghi più belli d’Italia, ma è in programma un’esperienza immersiva nel lifestyle Lucignanese. Rappresentare e raccontare la Valdichiana Aretina sarà per noi elemento di orgoglio, chiosa la Sindaca Casini. Il racconto “a tavola” delle nostre tipicità sarà affidato al ristorante Zenzero di Lucignano. Il tour che toccherà solo il paese toscano, si fermerà per la notte al Falconiere Relais&Chateaux, alla volta di Venezia.


Cortona

Presentato il calendario degli eventi Cultura, spettacolo e sport in un’unica vetrina a portata di click La stagione dei grandi appuntamenti cortonesi è ripartita, nel programma che va dalla primavera al prossimo autunno spiccano la mostra su Pietro da Cortona, la 60esima edizione di Cortonantiquaria e la dodicesima edizione di Cortona on the Move, ma non mancano le novità fra cui l’apertura delle nuove sale egizie al Maec, il «Music Academy Festival», «Kilowatt Festival» e poi dei graditi ritorni come «CortonArt», «CortonaOpen3d», il Festival di Musica Sacra, la Giostra dell’Archidado che sarà suggellata da una «Settimana Medievale». E si lavora già ad un weekend di grandi appuntamenti, il prossimo sarà quello del primo maggio quando tornerà «Cortona in Fiore» con la «Fiera nazionale del rame lavorato» e l’atteso Trofeo ciclistico Val di Pierle.

Francesco Attesti - Abbiamo voluto coniugare la tradizione e la novità, cercando di offrire una proposta variegata tesa a stimolare i visitatori della nostra città».

C’è fermento anche da parte del mondo sportivo, con la nuova veste della Gran Fondo Mtb «Colli Cortonesi», inoltre l’Amministrazione comunale, insieme al Consiglio comunale dei ragazzi, sta lavorando alla «Settimana dello Sport» e a «Sport sotto le stelle». «La novità - spiega il sindaco Luciano Meoni - è proprio quella di un calendario dove agli eventi di cultura, spettacolo e formazione si affianca-

no le manifestazioni sportive e le iniziative per favorire le attività economiche. Non si tratta di una fotografia statica, ma di un punto di partenza a cui si affiancheranno tante altre iniziative». «La programmazione del 2022 vede l’introduzione di due nuove realtà culturali nel panorama cortonese, entrambe di altissimo livello, Kilowatt e Nume Musical Academy - dichiara l’assessore alla Cultura,

«Quest’anno dichiara l’assessore alle Attività produttive Paolo Rossi Cortona punta alla ripartenza e al rilancio delle imprese, ci sono già ottimi segnali grazie a manifestazioni come Chianina & Syrah e alla mostra dei bovini di Fratticciola, ma pensiamo anche al florovivaismo e alle aziende artigiane». «C’è grande entusiasmo nel mondo dello sport dichiara l’assessore Silvia Spensierati - quest’anno le associazioni locali stanno dando il massimo per ripartire». Tutto il calendario è online sul sito www.cortonaeventi.

Pnrr: piano di investimenti da 12 milioni

Approvato il bilancio di previsione, aumentano i costi energetici. Tasse invariate Approvati a maggioranza durante il Consiglio comunale il bilancio di previsione e tutti gli atti connessi al documento di programmazione per il prossimo triennio. Un periodo che sarà caratterizzato dagli investimenti dei progetti presentati per il finanziamenti Pnrr. Si tratta di oltre 12 milioni di risorse per realizzare alcune opere publiche fondamentali per la crescita della comunità cortonese. Si parla del nuovo polo educativo 0-6 a Camucia previsto nella zona di via di Murata in un terreno già a disposizione dell’Amministrazione comunale, per

6 milioni di euro. Sempre questo centro urbano sarà interessato dal piano di riqualificazione «Camucia 2022», per il quale sono già stati ottenuti 800 mila euro, e per il quale sono stati richiesti al Pnrr altri 2,5 milioni di euro destinati al rifacimento di piazza Sergardi e dei parcheggi delle strade adiacenti.

Altri 3,5 milioni di euro sono quelli richiesti per il nuovo palazzetto dello sport, previsto nella zona della piscina comunale. Per il centro storico il Comune ha richiesto 2,5 milioni da destinare alla riqualificazione dei giardini del parterre, con particolare attenzione al verde pubblico, all’accessibilità e alle attività espositive.

Non solo Pnrr, il capitolo dei lavori pubblici prevede interventi di miglioramento sismico per la scuola di Terontola per 900 mila euro, gli investimenti per il mattatoio comunale a cura di Cortona Sviluppo e 400 mila euro dall’Amministrazione. Ad aprile inoltre è prevista la partenza dei lavori per lo spazio polifunzionale di Mercatale. A fronte di un consistente aumento dei costi energetici, il Comune lascerà le tasse invariate. Non mancano investimenti per le manutenzioni, la sicurezza stradale e il decoro del centro.

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Castiglion F.no

Uno sguardo al futuro: 34 progetti

Non solo Pnrr, opportunità grazie a bandi e cofinanziamenti 15 progetti presentati su missioni Pnrr, 12, invece, quelli presentanti ad altri enti e infine 7 il numero dei progetti definitivi su sicurezza stradale per la SR71 e sulle frazioni in attesa di bandi. Sono questi alcuni numeri del piano di programmazione della città di Castiglion Fiorentino presentato questa mattina durante la conferenza stampa di primavera. Con l’inizio della nuova stagione, quindi, l’amministrazione comunale rende noto il lavoro effettuato durante i mesi invernali che si può riassumere, sostanzialmente, in missioni che coinvolgono l’attività di tutti gli assessorati. Si va dalla “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e

le politiche attive, eliminando le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali, sostenendo l’efficientamento energetico.

turismo” alla “Rivoluzione verde e la transizione ecologica” dall’”Istruzione e la ricerca” fino al capitolo dell’inclusione e della coesione sociale. Una trasformazione, dunque, che ha l’obiettivo di modernizzare tutto il Paese per renderlo più competitivo, più sostenibile, più moderno in grado di cogliere le prossime sfide costruendo un nuovo

futuro per tutti i cittadini castiglionesi. Ed ecco che i riflettori vengono puntati soprattutto sull’edilizia scolastica e sui servizi sportivi a supporto di scuole e associazioni, ma anche sulle aree di Porta Romana e degli ex Macelli e sul Teatro Comunale Spina e su tutti questi settori, come l’ambiente e le politiche sociali, che favoriscono un profondo cambiamento per migliorarne la formazione e

“Abbiamo preparato un piano di investimenti con un orizzonte che va ben oltre il termine del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza affinché le occasioni non vengano sprecate - dichiara il sindaco Mario Agnelli - Partendo dai progetti realizzati come viale Bartolomeo della Gatta, la scuola Brogi e lo stadio comunale Faralli, ora abbiamo creato molte opportunità che speriamo di cogliere nei prossimi mesi. Ed è per questo che abbiamo voluto guardare oltre e immaginare Castiglion Fiorentino dopo il Pnrr”.

Tutti in coro per la promozione turistica Alleanza con gli operatori e nuovo video per attrarre visitatori: ecco le strategie Un passo in avanti in vista della nuova stagione turistica, il comune di Castiglion Fiorentino amplia la rete dei professionisti per implementare le strategie di marketing. Ecco una serie di collaborazioni con varie figure professionali come Valdichiana Living e Valdichiana Experience che sono, tra l’altro, i soggetti che gestiscono già l’Ambito Turistico Valdichiana Aretina. Accanto a loro l’amministrazione comunale ha consolidato il proficuo rapporto con la cooperativa “Tanaquilla” e la “Pro Loco”. “Era necessario un passo in avanti a livello individuale indipendentemente dalle iniziative intraprese dall’ambito turistico Valdichia-

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messaggio di autenticità, di una realtà ancorata alla storia e alle tradizioni perché, come recita il video, ‘A Castiglion Fiorentino accade ogni volta, come quando sei a casa”.

na Aretina” ha affermato durante la presentazione del progetto, il vice sindaco con delega alla promozione turistica, Devis Milighetti. L’obiettivo è, quindi, quello di far conoscere l’offerta turistica di Castiglion Fiorentino, consolidarla sempre di più partendo dagli asset che caratterizzano il territorio comunale come l’enogastro-

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nomia, la cultura e l’outdoor. Durante l’incontro è stato presentato il video promozionale che racconta la vita e le eccellenze di Castiglion Fiorentino e che vede come attori protagonisti proprio i cittadini castiglionesi “i veri ambasciatori della nostra città” – continua il vice sindaco Milighetti – “con loro volevamo trasmettere un

Questo non è altro che il primo step di una serie d’iniziative che vedranno il loro compimento nei prossimi mesi, tutte volte alla costruzione di una governance territoriale del turismo. “Anche questa iniziativa, al pari di altre, segna l’inizio della nuova stagione estiva che, ci auguriamo, si possa attestare anche dal punto di vista dei flussi turistici ai livelli pre-pandemia” conclude il sindaco Mario Agnelli che in questa legislatura ha la delega al Turismo.


Marciano

Ecco lo strumento per lo sviluppo

Presentato il Piano operativo, opportunità per la crescita e la coesione Presentato il Piano Operativo Intercomunale, lo strumento costituisce il secondo e conclusivo passaggio della pianificazione urbanistica congiunta tra i comuni di Marciano della Chiana e Lucignano, iniziata con il Piano Strutturale Intercomunale già vigente dal 2020. L’importanza di aver intrapreso questo percorso associato con Lucignano risiede nel valore aggiunto che assumono le strategie della pianificazione territoriale, allargate all’ambito sovracomunale e dunque dimensionate per un contesto più ampio. Strategie mirate ad una valenza ed un peso maggiore dei due comuni, nell’ambito di vallata, pur nel rispetto della identità e specificità di ciascuno di due borghi. «Il comune di

imprescindibile importanza, le sue caratteristiche e le sue vocazioni allo sviluppo».

Marciano della Chiana dichiara il sindaco Maria De Palma - è caratterizzato dalla peculiarità di un territorio bipolare: una parte collinare su cui si insedia il capoluogo ed una parte pianeggiante su cui si insedia il centro più popoloso. Ci piace vedere queste due parti come componenti un unico

disegno che vede nel centro storico di Marciano la testa, il centro decisionale ed il salotto buono costituito da una fortezza che si è fatta borgo nei secoli; nell’abitato di Cesa le braccia e le gambe di una operosità quotidiana che costituisce il motore economico della nostra Comunità. Ciascuna delle due parti con la sua

Il Piano Operativo avrà il compito di riprendere e declinare queste strategie: i temi dello sviluppo urbano, del recupero del patrimonio edilizio esistente, della riqualificazione e rigenerazione delle aree dismesse, della mobilità tradizionale e sostenibile costituiranno i tasselli fondamentali della strategia di sviluppo sostenibile del nostro territorio. Una strategia che persegue gli obiettivi di crescita economica, nel rispetto del valore del paesaggio, di benessere del cittadino ed attrattività insediativa, di equilibrio sociale e lotta alla marginalizzazione delle fasce della popolazione più esposte.

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La storia del cane e del percorso di agil

È in pieno centro e si capisce subito che è qualcosa di speciale. Pedr Camminando per viale Mazzini a Castiglion Fiorentino, una volta arrivati in cima, avete mai dato uno sguardo alla vostra destra? Forse, molti di voi no. Senza dubbio tanti altri si saranno invece accorti della curiosa presenza di un percorso di agility per cani. Anzi non proprio per (tutti) i cani, ma in questo caso per un border collie di quasi sette anni, che si chiama Pedro. Pedro ci accoglie in modo riservato e gioioso al punto giusto. Vive con i suoi padroni e ormai da tempo si diverte in quel cortile fatto su misura per lui.

Come si suol dire, in questo caso non è Pedro ad andare al parco, ma sono i suoi padroni a portare il parco al loro cane. Lorenzo e Gabriele, babbo e figlio, si sono divertiti nell’ideare un’area gioco nel loro cortile che era da tempo inutilizzato e non edificabile, facendo combaciare la comodità e la sicurezza della propria casa al divertimento: “potevamo comprare un kit su amazon ad una modica cifra – ci dicono - però abbiamo preferito utilizzare oggetti che avevamo già”, ebbene sì, Lorenzo possedeva già tutto ciò che gli sarebbe potuto servire per dare sfogo alla propria fantasia e creare un agility che, piaccia o meno, non ha nessun difetto pratico: vecchi pneumatici, bottiglie di plastica, scatole, bidoni, assi di legno e tappeti di erba.

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lity tutto per sé, a Castiglion Fiorentino

ro padrone incontrastato dell’area giochi fatta con materiale riciclati Così oggi Pedro gioca, salta e corre attraverso tunnel, assi verticali, in discesa e in salita, inutile dire quanto si stanchi dopo aver fatto per l’ennesima volta il suo percorso, che ha ormai quasi imparato a memoria; ed è buffo vedere come si diriga, stanco, a bocca aperta e con la lingua di fuori, a bere un po’ di acqua, per poi tornare, forse pronto per riprendere a muoversi, tanto che Lorenzo, che ha tanta voglia di vederlo saltare, lancia il frisbee, ma niente da fare, questa volta Pedro è stanco e tocca rispettare i suoi ritmi. Tuttavia c’è un segreto per vederlo in moto anche quando è stanco: tirare il pallone. Con occhi vispi lo guarda e riprende a correre come un razzo tra gli ostacoli. Pedro e il suo agility non passano inosservati nemmeno ai turisti, che addirittura si fermano a guardare e a scattare qualche foto, altra ragione di orgoglio per i padroni di Pedro, consapevoli di aver realizzato qualcosa di unico, dato che il loro agility è stato il precursore di tanti altri che oggi troviamo nella zona. E se vi state chiedendo se mai un giorno potreste portare il vostro cane in quel parchetto, beh, dobbiamo già dirvi che Pedro è così affezionato al suo cortile, che non accetta altri amici a quattro zampe. Chiara Sciarri foto di Giulia Barneschi il mensile della valdichiana - n. 48 aprile 2022

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Inchiesta

Quanto

di Luca Amodio

ci costano? Quanto guadagnano i nostri politici? Diciamocelo, è il disco rotto del dibattito mass mediale italiano. Un tema evergreen. Chi non ha mai spulciato di qua o di là o googlato per scoprire a quanto ammontassero le paghe dei 14

nostri rappresentanti? Per curiosità ma anche per indignarci. Ebbene, non è soltanto la tigna dell’uomo qualunque che si costerna a vedere tutti quegli “0” nel conto corrente, la questione è stata anche (e continua ad essere) una cinica

il mensile della valdichiana - n. 48 aprile 2022

arma elettorale, capace di polarizzare consensi intorno alle battaglie del “tagliamo i costi alla politica”. In questo calderone di indignados e presunti tribuni del popolo, non è sempre facile districarsi, anche per il denso carico di notizie false.

Inoltre, se le indennità dei nostri parlamentari sono generalmente note, quelle dei nostri amministratori locali spesso paiono avvolte in un alone tetro e nebuloso. Ma in verità è molto semplice determinare la loro busta paga.


Il criterio generale Il guadagno della classe dirigente municipale è determinato da un decreto del 2000 che attua la Legge Bassanini dell’anno precedente (Governo D’Alema), emanata quando ancora la valuta di riferimento era la vecchia lira. Secondo questa, molto semplicemente, la paga del sindaco è direttamente proporzionale ai cittadini residenti nel comune amministrato, secondo dati range rispetto alla popolazione di riferimento con un extra se si tratta di un capoluogo. Per assessori, vice sindaco e presidente del consiglio comunale, la paga è ancorata a cascata a quella del loro primo cittadino: sempre a seconda della popolazione di riferimento, dal 15 al 75% per il Vicesindaco, dal 10% al 65% per gli Assessori, dal 5% al 10% per il presidente del consiglio comunale fino a 15 mila abitanti. La norma venne ritoccata nel 2006 quando le mensilità vennero ridotte del 10%, salvo poi aumentare nuovamente nel 2019 ma solo per i comuni fino a 3 mila abitanti. Ci sono comunque altri parametri da evidenziare. In primo luogo, qualora il sindaco eletto decidesse di non mettersi in aspettativa dal precedente lavoro, subirebbe una riduzione dell’indennità percepita. Nello specifico, in caso fosse dipen-

dente o pensionato, l’ammontare verrebbe dimezzato mentre, per le partite Iva, non si configurerebbe alcun taglio. Sono poi previsti dei bonus nel caso in cui le entrate di bilancio comunale e/o la spesa pro capite comunale risultasse maggiore rispetto alla media regionale: in questa circostanza, al primo cittadino andrebbe una maggiorazione rispettivamente del 3% e del 2% come premio per il lavoro svolto. Gli stipendi sono aumentati Nonostante il vento anti casta degli ultimi anni il governo Draghi ha deciso, di concerto con i ministri della pubblica amministrazione Brunetta e dell’economia Franco, di prendere in mano il problema alzando le indennità per gli amministratori (35mila persone) dei comuni delle regioni a statuto ordinario (6565 su 7903). Il criterio individuato dal nuovo esecutivo parametra allora le indennità degli amministratori locali a quello dei governatori regionali. Secondo questo schema, ai sindaci delle città metropolitane va riconosciuto un gettone pari a quello dei presidenti di regione (13,800 euro); a quelli di comuni capoluogo l’80% quando hanno più di 100mila abitanti e il 70% se ne hanno di meno; per tutti gli altri (non capoluogo) si va dal 45% per i più grandi

LO SCHEMA DELL’AUMENTO DEGLI STIPENDI DEI POLITICI Si alzano i costi della politica, aumentano gli stipendi degli amministratori locali. Il governo Draghi accoglie la proposta di ANCI e ancora mi stipendio dei politici locali a quello dei rappresentanti regionali. Maxi aumenti per i primi cittadini dei comuni capoluogo (addirittura +160% per alcuni) ma vengono toccati anche le più piccole realtà della Valdichiana con bonus importanti (fonte Sole 24 Ore)

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Inchiesta quando la popolazione supera 50mila abitanti al 16% per quelli con meno di 3mila abitanti. Il surplus del compenso sarà tuttavia aggiornato gradualmente, aumentando rispettivamente del 45% del totale bonus nel 2022 e del 68% nel 2023, per poi arrivare al 100% nel 2024. Importante sottolineare che l’onere finanziario extra verrà interamente coperto dal bilancio statale che prevede ulteriori 100 milioni per il 2022, 150 per il 2023 e 220 a decorrere dal 2024 per il fondo ad hoc di corresponsione per l’esercizio delle cariche amministrative. Dunque, è vero che essenzialmente il costo ricade sui cittadini, ma l’intera somma è tecnicamente spalmata su base nazionale e non comune per comune.

stente. Soffermandosi sulle fasce anagrafiche che interessano la Valdichiana, per i comuni tra 10mila e 30mila abitanti (Cortona, Castiglion Fiorentino), la variazione delle buste paghe vede un surplus del 67%: ciò significa che i sindaci da 2789 euro arriveranno a guadagnare fino a 4140 euro dal 2024, ma già 3400 dal prossimo anno. Incremento più lieve per i vicesindaci che da 1534 euro ne riscuoteranno 2227 e per gli assessori che da 1255 euro arriveranno a 1863 euro nel 2024. Ricordiamo che nei Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti l’art. 69 del TUEL (Testo Unico Enti Locali) prevede che la presidenza del Consiglio comunale spetti al Sindaco, salva diversa previsione statutaria. Nel caso in cui il SindaInsomma quanto è lo co sia impossibilitato a stipendio? presiedere, sempre che Per i comuni non lo Statuto non preveda Le nuove indenni- capoluogo, la varia- diversamente, la presità premiano princi- zione di stipendio non denza viene assunta dal palmente i sindaci dei è così accentuata ma consigliere più anziano. capoluoghi, specie comunque sia consi- Per i comuni con meno

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più piccoli. Secondo quanto previsto dal Ddl legge di bilancio 2022 e dm 119/2000, per il Comune di Arezzo, trattandosi di un capoluogo con meno di 100mila abitanti (per un pelo: quasi 97000 secondo il bilancio ISTAT per il 2021), lo stipendio lordo mensile attualmente percepito dal primo cittadino è 4509 euro, destinato a salire a 6850 euro nel 2022, per poi schizzare a 9660 euro dal 2024. Un aumento proporzionale toccherà anche il vicesindaco che passerà da una indennità di 3382 euro a 7245 euro dal 2024. Idem per gli assessori la cui busta verrà gonfiata passando da 2705 euro a 5796 euro. Stessa cosa per il presidente del consiglio comunale, il cui stipendio è uguale agli amministratori per i comuni sopra i 15mila abitanti.

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di 10mila abitanti ma più di 5mila (Foiano della Chiana, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino), l’incremento è più cospicuo rispetto ai precedenti, tant’è che la differenza nella busta paga degli omologhi risulterà praticamente nulla. Infatti, i sindaci, da 2510 euro ne percepiranno a fine ciclo 4000. Per il vicesindaco, si passa da 1255 euro a 2000; per gli assessori da 1129 a 1800. Per i comuni tra i 3 e i 5 mila abitanti (Lucignano e Marciano della Chiana), per i primi cittadini si va da 1952 euro a 3036; per i vicesindaci da 390 a 607 euro; per gli assessori dai 293 euro ai 455. E i consiglieri comunali? Per i membri dell’assemblea comunale, di maggioranza e di minoranza, non esiste un vero e proprio stipendio. Anziché una indennità prestabilita, per i consiglieri comunali è previsto un gettone per ogni presenza proporzionale alla popolazio-


ne di riferimento ma non può mai superare un quarto del compenso del sindaco. Nello specifico, i membri del collegio fino a 10mila abitanti percepiscono 18 euro lordi a presenza, 22 euro se la popolazione è compresa tra 10mila e 30mila e 36 se la popolazione è inferiore a 250mila unità. Ecco perché, secondo ANCI, nonostante la nuova norma non incida direttamente sull’entità del gettone di presenza dei consiglieri, almeno il tetto massimo risulterebbe inevitabilmente gonfiato.

da una parte e di una modesta paga dall’altra. Ne risulta inevitabilmente che molti professionisti preferiscano portare avanti la loro attività piuttosto che dedicarsi alla cosa pubblica. Inadatti, la ratio del provvedimento verosimilmente va ricercata anche nel tentativo di mettere in piedi un incentivo economico per stimolare l’elettorato passivo. Detto ciò, il motivo chiave per cui il dispositivo dovrebbe far storcere il naso è il tempismo: in questo momento storico era davvero questa la priorità?

A CHI TOCCA L’AUMENTO L’extra in busta paga non riguarda soltanto i sindaci ma tutti i membri dell’amministrazione comunale e il presidente del consiglio comunale. Per loro, un aumento proporzionale a quello del primo cittadino. Restano fuori i consiglieri comunali ai quali il gettone di presenza rimane della stessa entità. Tuttavia, aumenta il tetto massimo mensile che questi possono accumulare, essendo legato allo stipendio massimo dei sindaci. (fonte Sole 24 Ore)

Un proveddimento che non ci indigna, ma L’emergenza coronaviil momento è sbaglia- rus ha evidenziato come to l’attività coordinante dei municipi italiani si Sicuramente di primo traducesse in adeguata acchito la questione può gestione sanitaria terripacificamente destare toriale; ma d’altronde, frustrazione. Ma è pur due anni di pandemia, sempre vero che i soldi sono significati anche sono un’unità di misura danni immensi a tante concreta del valore attri- piccole medie imprese buito a ruoli e funzioni. e lavoratori autonomi C’è allora da chieder- i quali forse avrebbero si perché un sinda- meritato la precedenza co debba percepire sugli interventi, anche una bustapaga così in termini di consisteninferiore rispetto a za. Insomma, forse la consiglieri regiona- questione poteva essere li e parlamentari la cui rimandata per far spazio carica, senza sminuirla al più impellente dilempopulisticamente, non ma della frammenimplica soventemente le tazione della rete responsabilità (non solo amministrativa che si politica, ma giuridica) e compone di tanti piccogli oneri degli ammini- li comuni, spesso sprovstratori locali. E’ anche viste di adeguati mezzi questo uno dei motivi per svolgere le proprie per cui alla vigilia delle mansioni. Concludiamo consultazioni munici- con qualche numero: 65 pali, la società civile comuni hanno meno di risulta irraggiungibile e 100 abitanti, 882 meno indisposta a correre per di cinquecento e oltre la i vari collegi, conscia di metà dei comuni meno un importante ufficio di tremila abitanti. il mensile della valdichiana - n. 48 aprile 2022

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Sport

Al «Villaggio» i giovani scarseggiano

Un centro sportivo con tante potenzialità, ma servono investimenti

Una strada danneggiata e sconnessa, con qualche buca qua e là, qualche anziano che si gusta una partita di bocce chiedendosi che tempo farà domani, quattro ragazzetti che giocano a basket con il rischio di farsi male e un po’ di rifiuti sparsi. E’ questo il panorama di cui si gode entrando in quello che si chiama Villaggio del giovane, ma che alla fine, cosa abbia di giovane oggi dobbiamo ancora capirlo. Di fronte ad una risorsa, una ricchezza che apre le porte a chiunque, sorge spontaneo domandare perché si trovino per terra solo cartacce, bottiglie ed erbacce, ma meno facile è comprendere la risposta: “se non c’è gente dicono i veterani- non ha nemmeno senso pulire”. Beh, non dovremmo forse invertire questo senso di marcia? Perché non pensare piuttosto che è proprio dalla messa in atto

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di un’adeguata pulizia e sistemazione dell’area che possono essere attratte più persone? e forse, quello che nel cuore di Castiglion Fiorentino possiamo definire come un polmone verde, otterrebbe più fortuna rispetto a quella che tocchiamo entrandovi alle quattro di una domenica pomeriggio in pieno marzo. Guidandovi all’interno del villaggio troviamo un campetto da bocce estre-

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mamente utilizzato, ma se ci muoviamo verso quegli spazi che sarebbero adatti a far divertire i giovani, e non chi ha ormai una certa età, non troviamo nessuno. Per quale motivo, se ci spostiamo negli spazi giovanili, non troviamo nessun ragazzo che esulta durante una partita di tennis, mentre ci sono una dozzina di anziani a giocare a bocce? Siamo sicuri che questo possa essere definito il villaggio del giovane?

Sappiamo bene e quindi premettiamo che “del giovane” stia a significare il fatto che chi lo avesse frequentato sarebbe rimasto sempre giovane, e infatti, non abbiamo dubbi che quegli anziani a chiacchiere di fronte al bar, sotto un sole che accenna aria di primavera, si sentissero bene e quasi giovani; ma qui il problema sta alla base: manca la presenza di gente che possa usufruire di tutti i servizi di cui il posto dispone. Certamente si tratta di una questione a cui è difficile trovare risposte esaustive senza addentrarsi in quello che è l’aspetto culturale-educativo che abbraccia l’odierna gioventù. I tempi sono cambiati, oggi i giovani raramente vanno al parco, è un dato di fatto, non sono educati e formati per questo, piuttosto si danno appuntamento sui social per poi intrattenersi di fronte ad un aperitivo in un bar del centro, e


Sport se praticano sport, sono ormai legati alle squadre locali e non, di cui fanno parte. Di fronte ad un mutamento dei meccanismi sociali giovanili e del contesto che li circonda, anche quegli ambienti hanno bisogno di trovare una nuova strada, trasformandosi e rispondendo alle richieste della società. E’ ovvio che sia difficile pensare al villaggio del giovane come un’area verde di incontro che controbatte alle stesse necessità per cui era stato costituito nel 1967, e proprio per questo, perchè non migliorare l’ambiente? O darne una nuova forma? Si potrebbe andare a sistemare quel campetto da tennis, dove “la pallina rimbalza molto male – ci dicono i giocatori- a causa dell’asfalto danneggiato”, oppure creare un’area cani dato che, a quanto pare, portare un cane a passeggio in questa zona, diviene difficile per lo sporco che si trova in terra, ed è quindi

dovrebbe essere accompagnato un sistema di controllo, di cura e di manutenzione.

facile capire il problema senza spiegare l’insistenza con cui gli animali tendono a fiutare e a mettere tutto in bocca.

Per non parlare delle iniziative culturali e sportive che un ambiente come questo potrebbe accogliere. Ovviamente a tutto ciò

E allora a questo punto, il senso di marcia si invertirebbe, il posto diventerebbe più accogliente e la gente ne usufruirebbe. D’altra parte, c’è però chi potrebbe pensare che tutto questo non serva ad attirare gioventù, che ormai l’era del villaggio sia finita e che tutte queste opere siano solo soldi e finanziamenti impiegati a zero. In virtù di questo dovremmo quindi deterritorializzare il villaggio, dirgli addio e dare il via ad una riterritorializzazione volta alla creazione di qualcosa di diverso e maggiormente allettante. Distruzione, a volte, è sinonimo di rinascita, ma è quello che vogliamo? Trovare una risposta immediata e decisiva è complicato, ma nel frattempo possiamo rifletterci. Chiara Sciarri foto di Giula Barneschi

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Agricoltura

I cuochi contadini tornano in classe

L’agriturismo di Campagna Amica protagonista nel territorio Identità e linguaggi, i Cuochi contadini di Terranostra Campagna Amica tornano in classe, grazie al nuovo corso “Cuoco contadino School: Identità e linguaggi”, che l’Associazione Terranostra Arezzo, l’agriturismo di Campagna Amica ha promosso nelle ultime settimane. E’ suonata la campanella del Mercato Coperto di Campagna Amica Arezzo che ha accolto i partecipanti, gli imprenditori agricoli, pronti a sviluppare capacità e competenze nell’ottica della valorizzazione del vero

agriturismo italiano con due docenti d’eccezione il Presidente Nazionale di Terranostra Diego Scaramuzza ed il Direttore Elisabetta Montesissa, ad aprire i lavori il Presidente di Terranostra Arezzo Marco Masala ed il Direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti.

l’attenzione al territorio, alla sua biodiversità e ai prodotti locali. In tal senso la figura del “Cuoco contadino” sintetizza questi temi rappresentandoli alla perfezione essendo colui che al mattino presto raccoglie i prodotti della sua terra e più tardi nelle cucine del proprio agriturismo li preparerà per i suoi ospiti promuovendo quindi una tradizione fondata sul territorio e dal sapore autentico”.

“Il Cuoco contadino è realtà, i nostri agriturismi oggi sono punti di riferimento dell’accoglienza rurale - spiega Diego Scaramuzza, Presidente Nazionale di Terranostra – il percorso messo in piedi ad Arezzo, ha come obiettivo quello di sviluppare temi importanti quali l’ospitalità,

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All’interno del corso verrà dato spazio ad interventi, workshop, show cooking e lezioni tenute e promosse da figure istituzionali nazionali in testa Scaramuzza e Montesissa e poi ancora Roberto Lodovichi, Presidente Associazione Cuochi Toscana e Gianluca Drago Presidente Cuochi Arezzo e Lucia Bruni, Responsabile Ufficio Agriturismo Regione Toscana, saranno tenute lezioni dall’Università degli Studi di Siena

sede di Arezzo con la Professoressa Annalisa Gualdani e dei focus formativi con il mental coach Federico Villani. “Il settore agrituristico è sempre di più un vero ambasciatore del Made in Italy all’interno del quale il turista vive un’esperienza diretta del territorio e delle storie concrete che i nostri agricoltori riescono a narrare attraverso la tipica ospitalità contadina - sottolinea Elisabetta Montesissa, Direttore Nazionale di Terranostra – il Cuoco contadino incarna una figura fondamentale per la promozione ed il racconto stesso

del proprio agriturismo e rappresenta in pieno il concetto di ospitalità contadina, la formazione è un punto di partenza imprescindibile per creare nuove opportunità. L’agriturismo sta assumendo sempre di più un ruolo fondamentale nello sviluppo rurale e nel processo di diversificazione delle attività produttive e svolge una funzione rilevante anche nella salvaguardia delle produzioni tipiche per merito anche e soprattutto della figura del “Cuoco contadino”. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook di Coldiretti Arezzo o su www.arezzo.coldiretti.it.


Ambiente

Facile come bere un bicchiere d’acqua

Nuove Acque ha lanciato il nuovo portale web per gli utenti A partire da oggi è online il nuovo sito di Nuove Acque (www.nuoveacque.it), il gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena. Oltre ad una nuova veste grafica sono state aggiunte nuove funzionalità utili ai clienti, procedendo anche con un aggiornamento dei contenuti. La nuova interfaccia grafica, più moderna e immediata, è stata studiata anche per essere fruibile comodamente tramite smartphone e tablet. Per il rinnovamento del portale si è tenuto conto delle esigenze più ricorrenti degli utenti. Tra le novità più significative abbiamo la sezione “Gestisci e risolvi”, dove il cliente può gestire comodamente tutte le pratiche trovando rapidamente le risposte a tutte le sue richieste. Ad esempio, in questa sezione è possibile trovare tutte le informazioni sui temi più importanti per i clienti, come quelli legati al contratto (come attivare o disdire l’utenza, come effettuare la voltura) e alla bolletta (come leggerla, pagarla, rateizzarla o prorogarla). Sempre

sua nuova interfaccia “user friendly” e alla ricchezza di informazioni e di servizi per i cittadini, facendolo dialogare anche con il portale lamiacqua.it.

presente anche la sezione con le risposte a tutte le domende frequenti (FAQ), anche questa integrata e con una nuova veste grafica. Altra novità, la sezione “Lavori in corso” che oltre a riportare le informazioni sui lavori programmati, rende disponibili in tempo reale gli interventi urgenti in atto nel Comune di interesse, in modo che il cittadino possa immediatamente verificare se questi interessano la propria zona e quando il servizio riprenderà regolarmente senza dover contattare il call center. Rimane sempre funzionante la sezione clickacqua, lo sportello online di Nuove Acque dove, registrandosi, è possibile svolgere tutta

una serie di attività come presentare richieste tecniche e commerciali, visionare i propri consumi ed estratti conto, pagare le fatture e richiedere l’invio della fattura elettronica. Al fine di rendere sempre più rapido ed intuitivo il contatto con il cliente, i collegamenti diretti alle sezioni Gestisci e Risolvi, Lavori in Corso, Fattura digitale oltre allo Sportello online e ai contatti della Società sono stati inseriti anche nel top header del sito. Anche la sezione “Lavora con noi” è stata rinnovata: il cittadino interessato agli avvisi di selezione attivi, si può candidare tramite un form. Il nuovo sito è stato ideato per essere sempre più vicino agli utenti grazie alla

Il portale continuerà ad essere integrato con nuove funzionalità e prossimamente sarà disponibile una nuova chat interattiva. “Con il nuovo sito – spiega Paolo Nannini, Presidente di Nuove Acque – puntiamo a rendere più immediata la navigazione da parte dei nostri clienti che potranno usufruire di nuovi servizi e trovare più facilmente tutte le informazioni di loro interesse”. “Un portale più moderno e più vicino alle esigenze dei cittadini – ha dichiarato Francesca Menabuoni, Amministratore Delegato di Nuove Acque – che da oggi potranno trovare risposta alle proprie necessità comodamente dal loro pc o dallo smartphone. Nuove Acque dimostra ancora di essere sempre attenta alle esigenze dei suoi clienti, fornendo loro anche un servizio informatico al passo con i tempi”.

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Territorio

Ve lo ricordate il rischio alluvioni? Presentato il rapporto nazionale, con tanto di mappa interattiva

Cosa dice del nostro territorio il «Rapporto sul dissesto idrogeologico» in italia di recente presentato dall’Istituto superiore per la ricerca ambientale? Come siamo messi a proposito di possibilità di frane ed alluvioni? La mappa che riportiamo in basso è quella di «IdroGeo», la piattaforma italiana dedicata a questo tema, che si trova su https:// idrogeo.isprambiente.it/ app/

lo» Cesa-Foiano-Brolio anche nella Val di Chio e in particolare dalla Pieve di Chio fino a Santa Lucia. Il «blu cobalto», quello che indica il livello «elevato» di rischio di alluvioni interessa sia le zone prospicienti alla Chiana che quelle di altri affluenti, in particolare del vasto reticolato dei «Rii Castiglionesi» e soprattutto del Vingone.

Se sul rischio frane la Valdichiana aretina dimostra valori confortanti, non altrettanto si può dire sul profilo delle alluvioni. Questa mappa ha infatti due scale, la prima (dal giallo al rosso scuro) indica la pericolosità delle frane, la seconda (dall’azzurro al blu cobalto) riguarda la possibilità di alluvioni. Concentriamoci su questa parte e possiamo vedere come la mappa di fatto faccia riemergere l’antica palude della Chiana e come metta sullo stesso piano la percentuale di rischio idrogeologico del «triango-

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Il tema del rischio di alluvioni, anche se pare fuori moda parlarne in un periodo di siccità come questi primi tre mesi del 2022, è quello più forte in Valdichiana, ma non è finita qui. Se utilizziamo lo zoom nella mappa evidenziamo anche delle zone «rosso scure», quindi con elevato pericolo di frane. Brolio ne presenta una relativa-

mente ampia, ma qua e là nel mosaico della vallata se ne trovano a decine anche più piccole. Tre «macchie» consistenti si trovano intorno a Lucignano, altre sopra la Noceta a Castiglion Fiorentino, ma tuttavia nessuna frana attiva viene segnalata in Valdichiana. Massimo Pucci

Castiglion Fiorentino

Marciano Lucignano

Cortona Foiano


Palio dei rioni: si fa sul serio Si lavora a pieno regime, tutte le commissioni attive Drappo, Sport, Folklore e Palio: tutte le commissioni sono al lavoro per l’organizzazione della manifestazione. Il calendario degli appuntamenti palieschi, che ruotano intorno alla data del 19 giugno, sta per essere reso noto. Con la fine dell’emergenza sanitaria e in particolare con gli allentamenti della normativa previsti dal primo di maggio, c’è la concreta possibilità di rivedere una manifestazione sui livelli pre-pandemia. Il sindaco Mario Agnelli accarezza questa opportunità, un auspicio che il Comune con l’Ente Palio e insieme ai rioni vuole cogliere per tutelare l’evento e renderlo davvero godibile da tutti gli appassionati. Già decretato con il bando del 2020 il vincitore del drappo, la

Periodico in distribuzione gratuita dell’associazione culturale

Sr71 vie di comunicazione P.IVA 02296870518 C.F. 92088590515 Sede legale: zona Ind. le Manciano 49/E - 52043 Castiglion Fiorentino (AR)

Iscrizione ROC Registro Operatori Comunicazione Toscana n. 32558

commissione Sport ha già fissato le date dei tornei (9 e 12 maggio i triangolari di calcio a 5 delle rappresentative giovanili dei terzieri), il 18 maggio l’avvio del torneo fra i Rioni. Per la commissione Folklore occhi puntati all’11 giugno, quando è in programma la

gara fra musici e sbandieratori e alla sfilata del 19 giugno. Il Comune intanto ha dato l’ok per i tradizionali appuntamenti conviviali dei rioni, già ripartiti, ma ancora in sordina, con le iniziative dei 100 giorni al Palio.

Direttore responsabile: Luca Amodio In redazione: Giulia Barneschi Martina Concordi Massimo Pucci Francesca Scartoni Chiara Sciarri Email: redazione@sr71.it Testata iscritta al registro stampa Tribunale di Arezzo n. 6/2017 28192869/2017vg

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