Bartemucci: l’uomo che non ha paura delle salite
Il lockdown sanitario e la ripartenza
Cortona on the Move in salsa Covid19
Così vicini Così lontani La scuola è la Cenerentola della pandemia fra scarica barile e rebus normativo si va di corsa verso settembre
periodico di informazione in distribuzione gratuita
n. 29 luglio-agosto 2020
Editoriale Il sistema sanitario e quello scolastico ripartono lenti lenti dopo la pandemia, il primo deve smaltire le lunghe liste d’attesa, il secondo deve essere in condizione di riaprire il 14 settembre. Ci aspetta un’estate con tanti interrogativi, quello più importante ruota intorno al fenomeno del contagio. Gli esperti sono ancora divisi, come direbbe Eco, fra apocalittici e integrati: i primi prefigurano un autunno ancora critico, gli altri dichiarano che il virus è diventato più buono. Quando andiamo in stampa iniziamo ad assistere ad alcuni focolai localizzati, costituiti da familiari, si tratta di situazioni di contagio dovute principalmente al ritorno in Italia di famiglie o singoli di rientro dall’estero, ancora non conosciamo i possibili risvolti di questa situazione. Per forma mentis e seguendo il detto «meglio aver paura che buscarne», consigliamo a tutti di mantenere le distanze, evitare assembramenti e portare sempre dietro una mascherina pronta da indossare, oltre che di lavarsi spesso le mani. La presenza di focolai, secondo gli esperti che fin qui ci hanno azzeccato, crescerà in autunno e quindi interesserà anche la scuola. Gli istituti nel frattempo devono finire di comprendere alcune delle linee guida dettate dal Ministero e questo non è un segnale esaltante. Cresceranno i costi, ci vorranno più spazi e più personale, maggiori oneri serviranno anche per la mensa e gli scuolabus. Di tutto questo torneremo a parlare anche a settembre, intanto anche il sistema sanitario si lecca le ferite dopo lo sconquasso Covid-19. I piccoli ospedali hanno quasi cessato le loro
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Indice attività durante la pandemia, i decisori hanno puntato sull’utilizzo di strutture private, ora non possiamo lamentarci se i professionisti più importanti, come gli anestesisti, preferiscano il posto privato rispetto a quello pubblico. Il risultato è quello di avere ospedali a mezzo servizio quando va bene, robot e strumentazioni diagnostiche inutilizzate o sotto utilizzate, come all’ospedale della Fratta. Altre questioni critiche le potete leggere nello spazio in penultima pagina che dedichiamo al Calcit Valdichiana. In questo numero vi parliamo anche di quella filiera produttiva che non si è mai fermata, come l’ortofrutta e poi delle proposte per l’estate delle amministrazioni locali. Tutti i Comuni stanno mettendo su un programma di eventi di emergenza, da Cortona ci arriva anche una notizia rassicurante riguardo il cantiere della nuova scuola, che riparte. Sempre la città etrusca è quella dove riparte uno dei primi festival internazionali d’Italia, stiamo parlando di Cortona on the Move, ma non solo perché Cortona può contare anche su uno straordinario parco archeologico su cui l’Accademia Etrusca e il Comune possono davvero puntare. Completano questo numero uno spaccato sul gestore idrico alle prese della pandemia, una guida al Bonus Vacanze, un ciclista che ama le salite e poi ci siete voi, i nostri lettori. Da oggi in avanti lo spazio qui a fianco è dedicato alle vostre richieste, scriveteci a via email a: redazione@sr71.it
4 IL PERSONAGGIO DEL MESE Andrea Bartemucci
6 AGRICOLTURA
Il futuro passa dalle nostre tavole
7 FOIANO
Un’estate di libri, musica e incontri
8 CASTIGLION FIORENTINO
Esperienze sensoriali da vivere insieme
9 LUCIGNANO
Una formula nuova per «i Giovedì»
10 MARCIANO
Torna il fascino di «Suoni dalla Torre»
11 CORTONA
Ripartiti i lavori per la nuova scuola
12 SANITÀ
Il nuovo volto del pronto soccorso
14 INCHIESTA
Scuola: così vicini, così lontani
18 SOLIDARIETÀ
Nuova ambulanza per la Misericordia
19 MOSTRE
Il primo festival italiano che riparte
20 SERVIZI
Nuove Acque e la pandemia
21 CULTURA
Teatro e archeologia quando si fa sera
Buona lettura Massimo Pucci
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22 FISCO
Il rompicapo del Bonus vacanze
Opinioni
«Cosa servirebbe al posto che amo»
Siamo stati chiusi in casa per settimane e una volta tornati fuori abbiamo visto con occhi diversi ciò che ci circonda e cosa manca
Illuminazione, spazi verdi e sostegno ad hoc per le aziende orafe
Vox populi vox dei: voce del popolo, voce di Dio. Recita così una nota locuzione latina. A prescindere dal significato invocativo originario, oggigiorno l’espressione sta a indicare che la «verità»riguardo qualcosa è quella che echeggia dal basso, dai cittadini, dal popolo appunto. Il fine ultimo del politici è quello di rappresentare le istanze della comunità che rappresentano dando a queste attuazione. Aspetti che valgono ad ogni latitudine e dunque anche nella nostra amata Valdichiana. Ecco perché stavolta abbiamo chiesto ai nostri interlocutori di indicarci cosa manchi nei nostri comuni, cosa non va e cosa si dovrebbe migliorare. Luca Amodio e Martina Concordi Amo gli spazi verdi dove portare i cani a spasso, peccato però per l’inciviltà. Una cosa che mi dispiace invece è che a Camucia non ci sia granché di eventi
Mi piacerebbe sapere quando le biblioteche riapriranno a Castiglion Fiorentino oppure, se come altri, utilizzeranno degli spazi all’aperto per gli studenti
Serve un impegno per il distretto orafo di Arezzo che a causa dell’emergenza Covid ha avuto un blocco quasi totale dell’attività, il governo che fa?
Abito nel territorio di Castiglion Fiorentino e vorrei che fosse maggiormente valorizzata la zona della periferia, molto spesso abbandonata a sé stessa
Nella mia città mi piacerebbe vedere eventi che la valorizzino, coinvolgendo e facendo divertire tutti: musica dal vivo, serate, o altri tipi di iniziative
Quando si potrà tornare a giocare a carte con gli amici al circolino? E quando ricominceranno le sagre, come la pensano i comuni?
Sarebbe utile non solo per i turisti una mappa sui luoghi in cui trascorrere una bella giornata all’aperto e per fare una scampagnata nelle nostre zone
Ci vuole più spazio per le iniziative imprenditoriali dei giovani, sarebbe bello se fosse approfondito il tema delle tradizioni culinarie della zona
Abito vicino Foiano e serve maggiore valorizzazione del territorio e dei nostri centri storici, dove stanno scomparendo numerose attività
A Camucia serve più illuminazione. La cosa che mi demoralizza molto è vedere molti giovani con pochi interessi e poca iniziativa che si ritrovano solo nei bar
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Il personaggio
L’uomo che non ha paura delle salite Andrea Bartemucci passa da un’impresa all’altra, non lo ferma nemmeno il «lockdown»: lui si allena e «scala l’Everest» due volte
«Da insegnante cerco di trasmettere questa passione ai ragazzi» Cortona. «E’ stato un grande onore e poi ‘Il Corriere d’Arezzo’ mi conferì il premio Aretino dell’anno!” Bartemucci si fa promotore e sponsor per il «Double Everesting”, evento sportivo che ha come scopo quello di sostenere il progetto #Rideforsm per la ricerca contro la sclerosi multipla, comprando un completino da ciclista o altri gadgets. Lo stesso completino che Andrea ha indossato proprio per il suo Double Everesting «alternativo”. «Come tutti anch’io ho passato i mesi di lockdown a causa del Covid-19 in casa, ma sapevo bene di non potermi fermare, anzi era ora che non dovevo demordere”. Infatti il nostro atleta si è dedicato comunque allo sport con «Un uomo, una bicicletta”. E’ questa la frase che meglio descrive il cortonese Andrea Bartemucci (32 anni, sposato e babbo di un bambino piccolo) molto noto per le sue numerose avventure su due ruote e conosciuto ormai ovunque. «Mi sono appassionato allo sport un po’ come tutti. Mio padre fece avvicinare me e i miei fratelli alla bicicletta grazie alla Categoria Giovanissimi Ciclismo nel ’97. Poi per motivi legati alla scuola ho dovuto abbandonare, ma ormai la bicicletta era diventata mia amica”. Ad Andrea Bartemucci questo comunque non fece cambiare idea sullo sport, tanto che una volta finita la scuola superiore iniziò una nuova esperien-
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za, quella del Gruppo Storico di Cortona: «Iniziai prima come tamburino ma poi fu la bandiera a rapire il mio cuore”. Appunto, lo sport ha sempre fatto parte della vita di Andrea tanto che a 20 anni iniziò l’esperienza del triathlon per poi conseguire nel 2014 a Cortona con il duathlon e poi nel 2016 a Sansepolcro la vittoria e il primo posto in questa ostica disciplina. «Io non voglio mettermi in competizione con nessuno. La vivo come una sfida contro me stesso!»Proprio questa sua tenacia ha fatto sì che vincesse, nelle gare lunghe, il Campionato Italiano con tanto di Premio sportivo dell’anno 2019 del Comune di
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«l’Everesting indoor”, ossia ha passato ben 11h sui rulli da allenamento (con vari dislivelli) per compiere l’impresa. «Una volta terminato però non ero ancora soddisfatto, c’era ancora molto da fare”. Infatti, lo scorso 16 Maggio, ha iniziato la sua avventura su due ruote coinvolgendo tutta la città di Cortona, e dando così inizio alla sua Double Everesting su e giù per la montagna. Così la racconta lui stesso: «Sono partito alle 4:20 di mattina, mangiavo ogni ora e mezza e bevevo tantissimo per darmi forza. La cosa bella era che la gente mi vedeva passare davanti le loro case più e più volte senza capire cosa stessi facendo. Ma da un certo momento in poi iniziarono
Il personaggio a farmi il tifo, altri i video e altri ancora mi avevano fatto degli striscioni e ogni volta che passavo sotto le loro finestre applaudivano. E’ stato un momento bellissimo»Ma la sua avventura non durò poco, infatti Andrea continuò ad andare avanti nel suo percorso anche di notte, senza staccarsi mai dal sellino. «Mi sono
fermato solo 20 minuti per ingannare il sonno ma poi sono subito ripartito in sella alla mia bici. Fino a mezzanotte è venuto a farmi compagnia il mio babbo e poi alle 6 mi ha raggiunto mio zio. La mattina alle 8, invece, mi
hanno raggiunto i miei amici per farmi compagnia e le ultime 10 volte di ‘sali scendi’ non le ho neanche sentite!”. Per la cronaca, Bartemucci ha percorso in totale 600 km con un dislivello di 18.411 m, tanto da arrivare a raggiungere il 2° posto a livello mondiale per questa disciplina! «Lo sport è la mia passione! Infatti come professore di ginnastica alle scuole qui a Cortona cerco sempre di farlo conoscere in modo divertente ai miei ragazzi. In più ho organizzato con loro anche delle gite su nella montagna cortonese, secondo me è più educativo che conoscano l’ambiente così piuttosto che vedere solo un’immagine su un libro”. Sempre
sulla sua bici Andrea Bartemucci sta progettando di girare «il contorno»di tutte le regioni italiane, sempre con lo scopo di contribuire alla causa per #Rideforsm. «Qualche tempo fa ho girato tutto il confine toscano. Il mio sogno sarebbe di viaggiare più lontano possibile sempre sulla mia due ruote, che non andando né troppo forte né troppo piano mi dia modo di non perdermi niente. Proprio come sta facendo il nostro
amico Jovanotti in questo momento!”. Visto poi l’incidente che ha coinvolto l’atleta Alex Zanardi qualche giorno fa, Andrea, presente alla sfortunata gara, ha un pensiero da dedicare «Credo molto nell’espressione ‘impara a crescere grazie alle difficoltà che la vita ti mette davanti’. Ho pedalato vicino ad Alex poco prima dell’incidente e anche se ho parlato poco con lui l’unica parola che mi è venuta in mente da dirgli è stata «grazie”, perché ha una grande forza d’animo che ti trasmette soltanto guardandoti. Dopo l’incidente io stesso ero sotto choc, ma sono sicuro che andrà tutto bene. Lui è l’esempio fatto persona che le difficoltà che ci troviamo davanti nella vita, gli ostacoli, possono solo aiutare a farci crescere. Grazie Alex!”. Martina Concordi
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Agricoltura
«Il futuro passa dalle nostre tavole» C’è attesa per un raccolto di grande qualità alla Illuminati Frutta
Nonostante tutto si annuncia una stagione dai grandi numeri e soprattutto di qualità. In attesa di entrare nel vivo della campagna di raccolta, alla Illuminati c’è ottimismo riguardo i risultati attesi della stagione che si sta aprendo. Tutto è pronto e fra poco saranno oltre 250 i lavoratori impegnati nei frutteti nelle operazioni di raccolta, soprattutto mele, pere e pesche nettarine. Si tratta delle principali specialità che Illuminati immette nel mercato contribuendo in modo determinante alla valorizzazione delle produzioni agricole della Valdichiana. Sarà una raccolta diversa perché anche per gli avventizi agricoli valgono le precauzioni anti contagio che riguardano tutte le professioni. In questo caso si lavora all’aperto e a distanza di sicurezza, la mascherina non è obbligatoria ma consigliata. Per chi
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invece è all’opera all’interno dello stabilimento sono presenti tutti i dispositivi del caso, come anche il gel e le precauzioni previste dalla legge. Francesco Illuminati (nella foto) pratica realismo e a fronte di un anno che si è aperto con le preoccupazioni dovute a Covid19, adesso valuta le condizioni di un raccolto che si annuncia di elevata qualità e di ottima resa quantitativa, tuttavia le incognite sulla situazione economica delle famiglie riguardano
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anche il settore dell’ortofrutta. Nel periodo della pandemia Illuminati Frutta ha garantito l’approvvigionamento dei supermercati mantenendo i prezzi inalterati, una caratteristica che da una parte dipende dall’innovazione dell’azienda ma che ha un risvolto etico e sociale, perché non tutto il settore alimentare si è comportato congelando i costi. Si annuncia un raccolto composto da 80 mila quintali di mele, altri 60 mila quintali
di pere e oltre 25 mila quintali di pesche nettarine. Sono queste le stime, salvo gli imprevisti che in agricoltura possono sempre accadere, che l’azienda della Valdichiana ha fatto nel suo piano di raccolta. Tuttavia le incognite non mancano e sono relative soprattutto al mercato, quindi alla domanda di generi alimentari. Se sul fronte della raccolta le previsioni sono ottimistiche, il quadro economico delle famiglie resta ancora incerto e con tendenza negativa se messo in raffronto alla diminuzione del pil a livello nazionale. Quelli che sono trascorsi sono stati mesi complessi e mai vissuti dalla popolazione, la filiera agricola e alimentare è stata l’unica a continuare a lavorare anche nel periodo del blocco delle attività. Lo sforzo messo in campo da aziende come la Illuminati Frutta è stato importante per assicurare le merci al dettaglio e alla grande distribuzione.
Foiano
Un’estate di libri, musica e incontri Nel giardino di piazza Nencetti e c’è anche il teatro itinerante Quest’anno l’estate a Foiano della Chiana è all’insegna delle 4 R: ripartire, rilanciare, resistere, responsabilmente. Il programma di appuntamenti è cominciato con musica, teatro e letteratura. Anche a luglio e fino ad agosto inoltrato le strade e le piazze del centro storico e della frazione di Pozzo della Chiana risuoneranno della musica live del duo acustico dei musicisti di Pupo e foianesi DOC Roberto «Ciucca»Tiezzi e Carlo Ballantini. E poi c’è il «Giardino letterario”, un antipasto del Foiano Book Festival che tanto successo ha riscosso nel 2019 e che vedrà la sua seconda edizione il prossimo novembre. Piazza Nencetti si è trasformata in un giardino urbano capace di ospitare presentazioni di libri, incontri con autori
e dibattiti culturali. Dopo la presentazione di «Il ragazzo tra le nuvole»di Serena Milaneschi, ecco «La figlia femmina»di Anna Giurickovic Dato, una delle più promettenti autrici degli ultimi anni già candidata al Premio Strega e «La circonferenza dell’alba»di Federica Brunini, scrittrice spesso ai vertici delle classifiche nazionali. Spazio per una giornata
interamente dedicata alla musica insieme agli ospiti Luca Lanzi leader del gruppo aretino La Casa del Vento e Gabriele Cato Polverini chitarrista dei Kabìla con i quali si discuterà di musica, cultura e lavoro. Ma non è finita qui. Anche il teatro, organizzato da Officine della Cultura, fa parte dell’offerta, grazie a uno spettacolo itinerante su Ettore Petrolini che
andrà in scena in varie piazze del paese, arrivando direttamente sotto le finestre dei cittadini. Una giornata è dedicata alla presentazione ufficiale di «Botteghe di Foiano”, un progetto innovativo messo a disposizione dei commercianti. «La nostra intenzione è quella di offrire eventi che possano essere fruiti in maniera responsabile - ha affermato il sindaco Francesco Sonnati - così da evitare inutili assembramenti e ogni possibile situazione di pericolo». «In effetti abbiamo dovuto ricalibrare interamente il programma culturale estivo», ha detto l’assessore alla Cultura Jacopo Franci puntando su piccoli eventi di qualità sparsi su tutto il territorio comunale. Una nuova sfida che abbiamo accettato con entusiasmo».
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Castiglion F.no
Esperienze estive da vivere insieme
Cinque momenti dedicati ai sensi: battesimo con l’udito e la musica
foto Andrea Migliorati
Un percorso fra i 5 sensi in 5 serate dedicate ad immagini, suoni, odori, sapori, forme… un Luglio «sensoriale»che si snoda lungo le vie e le piazze di Castiglion Fiorentino. Far emergere l’arte, lo shopping, il gusto e la musica attraverso il piacere dei sensi. «Non è certamente l’estate che avevamo pensato per i castiglionesi e per tutte quelle persone, turisti e non, che sceglievano Castiglion Fiorentino per le serate estive. Nonostan-
te tutto, benché stiamo vivendo un periodo ancora dettato dalle normative sul contenimento da Covid-19, abbiamo cercato di realizzare una serie di eventi durante i quali tutte le attività ed in particolare quelle di somministrazione o in prossimità delle postazioni musicali si devono e si possono attenere alle linee guida in materia COVID. Il primo appuntamento è stato sabato 4 con l’UDITO e poi, a cadenza settimanale,
fino a venerdì 31, verranno realizzate serate a tema. «Questo di luglio non è altro che il primo step del piano di ripartenza delle attività che riguarderanno il nostro territorio in attesa di comprendere l’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Alla luce di ciò pianificheremo Agosto e Settembre cercando di coniugare sicurezza e intrattenimento» afferma il vice sindaco Devis Milighetti. Il programma, luglio:
Venerdì 10 - GUSTO Delizia il tuo palato con i prodotti del territorio Venerdì 17 - OLFATTO Profumi, aromi e fiori tra le vie del centro storico Venerdì 24 - VISTA Contempla le bellezze artistiche del nostro borgo. Venerdì 31 - TATTO Tocca con mano e goditi lo shopping di fine mese.
Serristori: prosegue l’opera di risanamento Approvato il bilancio con perdite ridotte: il punto con il presidente Concettoni Continua l’azione di risanamento dell’Ente Serristori. In 6 anni, dal 2 luglio 2014 al 12 giugno 2020, la perdita è passata da 405.314,28, ereditata dalle precedenti gestioni, a 34.485,00. Nel corso del 2019 sono proseguiti i lavori di ristrutturazione riferiti al primo lotto secondo stralcio finalizzati alla realizzazione di ulteriori 7 posti letto RSA (Residenza Sanitaria Assistita). Il Cda non solo ha lavorato
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per rimettere le perdite ma ha anche convogliato le proprie energie per costruire o comunque per creare una RSA nuova, efficiente ed aperta alle migliori energie. Il secondo stralcio ha riguardato anche il rifacimento del manto di copertura oltre al rifacimento delle facciate esterne dell’edificio La strada del risanamento è comunque ancora lunga, l’anno 2020 sarà purtroppo segnato dall’emergen-
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za sanitaria e continuerà a generare un aumento di costi purtroppo non prevedibili e quantificabili. «A questo si aggiunge un altro progetto già avviato ed in via di definizione che riguarda lo studio delle verifiche per la valutazione rischio ed analisi di vulnerabilità sismica sia nei due plessi scolastici ubicati in Via Roma a Castiglion Fiorentino che nella struttura di Piazza San Francesco», dichiara il presidente Concettoni
Lucignano
Una formula nuova per «i Giovedì»
Aperitivi, cene e spettacoli per vivere l’incantevole borgo Dal 30 luglio al 27 agosto torna la rassegna «Di giovedì, sere d’estate a Lucignano». Con una formula nuova, adattata alle esigenze anti-Covid19, riecco gli appuntamenti settimanali dedicati al buon vivere. Lucignano non rinuncia ad offrire un momento speciale per i propri concittadini, ma anche ai visitatori che si muovono dai dintorni o che stanno scegliendo «Uno dei borghi più belli d’Italia» per trascorrere le loro vacanze.
proposte da ciascun commerciante saranno solo su prenotazione a numero chiuso, come prevede la normativa Covid19. Ci saranno dei mini concerti che coinvolgeranno l’intero paese offrendo un’atmosfera ancor più suggestiva. Lo spettacolo finale si terrà nelle piazze del centro storico come è avvenuto durante l’evento dello scorso 27 giugno con la «Notte Romantica»dei borghi più belli d’Italia. Le date che saranno interessate da questa rassegna sono il 30 luglio e il 6, 13, 20 e 27 agosto, si tratta di cinque appuntamenti in cui ciascun locale, ristorante, bar, macelleria o gastronomia, indicherà un proprio menù speciale. Il giovedì è il giorno più vivace del suggestivo
centro della Valdichiana. Con il mercato settimanale al mattino, il paese inizia di buon ora a mettersi in movimento e tira fino a tardi, passando da un locale per gli aperitivi ad un ristorante, concludendo con uno spettacolo in piazza. Le cene e gli aperitivi o le formule che saranno
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Marciano
Torna il fascino di «Suoni dalla Torre» A settembre la mostra dedicata ai reperti archelogici La bellezza e la ricchezza culturale del territorio sono gli ingredienti dell’Estate Marcianese. Torna anche quest’anno, nel contesto della manifestazione Festival delle Musiche, l’appuntamento con Suoni dalla Torre, giunto alla sua ottava edizione. La manifestazione organizzata in collaborazione con Officine della Cultura si terrà dal 24 al 26 Luglio con un programma riadattato per garantire la sicurezza e il rispetto di tutte le normative vigenti sul distanziamento. Venerdì 26 luglio sarà inaugurata la mostra di liuteria e strumenti antichi nella Rocca, preceduta da un seminario sugli strumenti che si svolgerà nella piazza antistante l’ingresso con proiezione sulla mura antiche. Il sabato e la domenica si terranno concerti itineranti anche
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all’aperto con il coinvolgimento di tutti i luoghi simbolo del centro storico. Il 2 agosto dai giardini comunali di Cesa alle 22 fa tappa il concerto itinerante dedicato a Ettore Petrolini. Dal 12 al 27 settembre nella Torre del Comune di Marciano si terrà un’esposizione dal titolo «Fragmenta»dedicata al patrimonio archeologico rinvenuto durante i lavori di restauro
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del complesso della Rocca. Tra i materiali che verranno esposti ci sono frammenti di vasi e di boccali; ceramiche dipinte di particolare valore cromatico; utensili; un flauto ricavato da un osso animale ed altri materiali simili a quelli sopra elencati. I reperti saranno disposti all’interno della Rocca per permettere di valorizzare i reperti e consentire al fruitore d’immergersi nella
scoperta del ricco patrimonio archeologico, storico ed artistico del Comune di Marciano della Chiana e del nostro territorio. La mostra avrà quindi la struttura di una narrazione che, attraverso l’arte, racconterà al pubblico la nostra storia - non solo quella del paese - a partire dalle origini, sino ai giorni nostri. Oltre ai reperti archeologici di proprietà del Comune, la mostra esporrà le opere di Giustino Caposciutti, un artista contemporaneo di fama internazionale, le cui tele richiamano la tematica della «frammentarietà”, che è poi ciò che caratterizza i reperti che verranno esposti. Le opere di Caposciutti accompagneranno quindi le tavole su cui saranno disposti i reperti, intrecciando così un dialogo tra passato e presente.
Cortona
Ripartiti i lavori per la nuova scuola
A settembre il montaggio delle parti in legno. Un polo moderno Sono ripartiti i lavori di realizzazione di un plesso scolastico per la scuola primaria di Camucia. Il cantiere era fermo dallo scorso mese di settembre ed era stato ulteriormente bloccato dalle disposizioni del governo in materia di contenimento del virus Covid-19. Adesso che è stata superata la fase più restrittiva dell’emergenza sanitaria, e dopo che il comune di Cortona ha predisposto gli atti amministrativi necessari, l’attività del cantiere è stata riavviata. L’intervento alla scuola primaria di Camucia, il cui affidamento all’impresa appaltatrice risale al dicembre 2018, fu sospeso nel settembre 2019 con lo scopo della redazione di una variante che ha riguarda-
to principalmente aspetti strutturali del legno: la scuola infatti è realizzata in struttura portante in legno xlam e le modifiche oggetto di variante produrranno un miglioramento del comportamento strutturale dell’edificio e un miglioramento estetico e funziona-
le. Al momento, l’impresa sta lavorando al completamento delle fondazioni in cemento armato. Appena ultimata questa fase, partirà la produzione del legno. Serviranno poi alcune settimane durante le quali verranno realizzate le singole parti in legno. In seguito,
si tratterà di assemblare, sul posto, quanto prodotto nello stabilimento. L’intervento di posa delle strutture in legno sarà ultimato, probabilmente a settembre, per poi procedere, in tempi successivi, al completamento dell’intera struttura scolastica.
Sicurezza stradale per le frazioni
Un semaforo di nuova generazione per l’incrocio di Pietraia
L’amministrazione comunale di Cortona continua a dimostrare il proprio interesse, su tutto il territorio, verso le problematiche riguardanti la sicurezza stradale. Lo testimoniano i lavori di asfaltatura di alcune strade eseguiti di recente e il rifacimento integrale della segnaletica. Fra gli impegni assunti durante la campagna elettorale, e inseriti nel crono programma dall’attuale amministrazio-
ne, figura anche la messa in sicurezza degli incroci viari più pericolosi: tra questi, va segnalato quello esistente nella frazione di Pietraia, lungo la strada provinciale in direzione delle Capezzine, dal quale è possibile dirigersi verso Ferretto e San Lorenzo. La giunta comunale ha deciso di installare in zona un apposito impianto semaforico e di allargare per quanto possibile l’ampiezza dello stesso. I lavori dovrebbero iniziare nella prima settimana del mese di settembre. L’idea iniziale era quella di creare una rotatoria, o un incrocio allargato con la presenza di gocce delimitanti. Tuttavia, dopo una serie di valutazioni e sopralluoghi, si è preso atto che lo spazio a disposizione non consente
soluzioni alternative a quella indicata. Nella zona esistono, infatti, varie attività produttive, raggiunte dal passaggio di veicoli pesanti, la cui sagoma non avrebbe permesso loro di affrontare la rotatoria in condizioni di sicurezza. L’impianto semaforico sarà di ultima generazione e garantirà diversi tipi di impostazioni, le quali serviranno alla limitazione della velocità nel paese e agevoleranno lo smistamento del traffico. Collegato al progetto, vi è anche il miglioramento degli attraversamenti pedonali per i quali sono previste nuove colorazioni. «Sono soddisfatto di questo progetto – afferma il sindaco Luciano Meoni che ha anche la delega ai lavori pubblici
– e ringrazio tutti gli uffici per l’impegno profuso nel territorio. Continuiamo il monitoraggio di altri incroci e, in base alle risorse economiche disponibili, faremo il possibile per metterli tutti in sicurezza. L’impegno e le parole spese nella campagna elettorale – conclude Meoni – sono seguite dai fatti».
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Riaccendere la sanità pubblica dopo la pan
All’ospedale della Fratta i lavori di ammodernamento si sono con Riparte a piccoli passi l’ospedale della Fratta. Dopo l’emergenza Covid19 che ha bloccato le attività dei piccoli presidi sanitari, adesso la Asl ha il compito di «risvegliare dal sonno» gli ospedali di campagna, come il nostro. La decisione di blindare i piccoli presidi è apparsa scontata e necessaria, ma poteva essere evitata, anzi gli ospedali come quello di Cortona, al pari di Bibbiena e Sansepolcro, avrebbero potuto dare un contributo importante al sistema sanitario pubblico. Invece gli interventi di chirurgia di urgenza e programmata sono stati trasferiti in cliniche private, lasciando loro inalterati i contributi economici previsti «in tempo di pace» e di fatto spegnendo le attività dei piccoli ospedali pubblici. La decisione di privatizzare le attività no-Covid19 durante la pandemia ha dato una chiara indicazione su come guardino al futuro i registi delle politiche sanitarie. Non lamentiamoci se i migliori professionisti, quelli più difficili da trovare, come anestesisti e chirurghi ortopedici capaci di utilizzare la robotica, preferiscano accasarsi nelle cliniche private. Durante il periodo pandemico il robot Da Vinci è stato trasferito dal San Donato alla clinica privata Centro Chirurgico Toscano. Qui dal 21 marzo al 4 giugno sono stati eseguiti 66 interventi con il robot chirurgico. Si tratta di circa un 10% rispetto ai circa 600 interventi eseguiti nel periodo in questione al Cct, la maggioranza dei quali di urologia e chirurgia generale. Intanto i robot e le sale operatorie presenti negli ospedali di provincia prendevano la polvere, le attività chirurgiche programmate sono state cancellate, ci è capitato di fare un giro durante il lockdown alla Fratta e a metà mattinata lo
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ndemia. Il volto nuovo del pronto soccorso
nclusi durante il «lockdown», ma la strada da fare è ancora lunga
Vetro e cartongesso In questa foto la nuova sala del pronto soccorso dell’ospedale Santa Margherita, qui sotto il primario Giorgio Sgrevi. Nelle altre due immagini alcuni spazi dedicati al triage
scenario era di corridoi vuoti, degenti ridotti al lumicino, pronto soccorso attivo, ma con scarsissimi accessi. Oggi scopriamo che per far ripartire la chirurgia programmata all’ospedale San Donato, la direzione sanitaria ha spedito due dei tre anestesisti dalla Fratta ad Arezzo. Ne resta uno a disposizione e questo non basta se si vuole far ripartire l’attività chirurgica complessa. Al momento gli unici segnali per questo ospedale arrivano sul fronte della chirurgia generale, dove è stato assunto un nuovo medico e sulla chirurgia oculistica che ha visto una crescita del numero di interventi. L’ultima volta che eravamo stati invitati per una novità all’ospedale era stata per i nuovi ambulatori di ginecologia, pochi giorni dopo il Paese intero sarebbe stato bloccato per la pandemia, nel frattempo erano in atto i lavori al pronto soccorso che si sono conclusi proprio durante il periodo della quarantena da Covid19. Il risultato restituisce una struttura migliore, l’accessibilità e il rapporto fra pazienti e operatori durante il triage è stato indubbiamente curato, ci auguriamo che possa migliorare anche la risposta diagnostica del ps con macchinari Tac ed Rx sfruttati a dovere. Purtroppo, anche dopo il ritorno nella sfera aretina degli ospedali, dalla Fratta ancora la diagnostica via remoto fa fatica. A leggere i comunicati stampa delle forze politiche, c’è da prevedere che siamo solo all’inizio di una campagna elettorale, quella per le elezioni regionali, dove ciascuno dei contendenti lotterà strenuamente per non restare col cerino in mano. Tuttavia le sorti di questo ospedale sono legate alla volontà politica di migliorare la sanità pubblica, riducendo gli interessi dei poli privati, sia in ambito chirurgico che diagnostico.
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Inchiesta
Così vicini, così lontani Gli studenti fuori e dentro la scuola. La pandemia ha fatto emergere la crisi del sistema dell’istruzione pubblica
Come ripartiremo a settembre dopo una «Maturità lunare»? Anteprima anno scolastico 20/21, gli esami di Maturità che si sono aperti lo scorso 15 giugno ci hanno mostrato scuole-bunker. Percorsi obbligati, pioggia di divieti, mentre fuori la vita per i ragazzi scorre regolare, con le precauzioni del caso ma senza ossessioni, per questo quella del 2020 è stata una «Maturità lunare»
La prova generale sono stati gli esami di Maturità, adesso c’è un pezzo d’estate per declinare, ciascuno nel proprio istituto, le direttive del Ministero e della Conferenza Stato Regioni. È dal 27 giugno che sono state rese note le direttive che i vari dirigenti scolastici sono ora chiamati a mettere in pratica e sulla loro applicazione le scuole hanno un margine di «personaliz-
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zazione». Insomma non c’è rigidità normativa, tuttavia a complicare la vita ai nostri presidi c’è l’articolo 42 del decreto Cura Italia che equipara il contagio da Covid-19 ad un infortunio sul lavoro. In caso di contagio i dirigenti scolastici, ma anche gli insegnanti per gli eventuali omessi controlli, possono essere ritenuti responsabili di lesioni personali come previsto dal Codice penale.
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Ecco perché gli studenti fuori dalla soglia della loro scuola, prima e dopo il fatidico esame, hanno continuato a fare la loro vita, mentre dentro alle mura degli istituti hanno dovuto sottoporsi ad un protocollo rigido. Quello che abbiamo documentato viaggiando fra una scuola ed un’altra nel periodo degli esami di Maturità è un modello insostenibile se si vuole garantire la ripresa
delle lezioni per tutti a settembre. Un solo studente dentro alla volta, ingressi e uscite separate, aula Covid per quei maturandi che, in caso di positività al Sars Cov2, avrebbero comunque il diritto di sostenere l’esame. Ecco alcune delle misure con le quali gli istituti si sono blindati nei confronti del Coronavirus, oltre all’uso delle mascherine, dei gel a base alcolica e
delle rituali operazioni di igiene delle superfici. Lo sforzo messo in campo dalle scuole è stato imponente, la disponibilità di tre istituti superiori sui quattro presenti in Valdichiana a far entrare i nostri obiettivi è stata ancora più preziosa, vista la situazione contingente. «Rime buccali», eccolo un altro termine che è entrato nel lessico quotidiano, di derivazione scientifica, indica la distanza fra una bocca e l’altra e quindi la corretta misurazione del metro di distanza che deve intercorrere fra gli alunni. Il Ministero ha annunciato lo stanziamento di un miliardo per la ripresa delle lezioni, la didattica a distanza sarà possibile solo per le superiori, ecco che è già partita la ricerca di nuovi spazi. Tuttavia, come spiegano i presidi, l’incognita principale riguarda l’aumento del personale, condizione necessaria per garantire lezioni a sotto-gruppi di studenti rispetto alle classi. In attesa dei chiarimenti che arriveranno a ciascun istituto, cerchiamo di capire quali potrebbero essere i nuovi spazi per le lezioni: teatri e auditorium, palazzetti dello sport, centri congressuali, plessi scolastici dismessi. È intorno a queste possibilità che si confrontano i presidi, le amministrazioni comunali e i proprietari di spazi privati che potrebbero decidere di concedere gli ambienti per assicurare la regolarità delle lezioni. Gli ingressi – dice sempre il Ministero – saranno scaglionati per età e questa è una condizione fondamentale affinché regga un altro pilastro del sistema, ovvero quello del trasporto scolastico, che siano pullman o pulmini. Ancora da sciogliere l’obbligo o meno di mascherine, il comitato tecnico scienti-
fico dirà la sua ad agosto, anche sulla base della curva del contagio. Il dpi andrà portato da casa? Oppure la scuola dovrà comunque assicurarlo agli alunni che se lo dimenticheranno? Gli istituti stanno facendo le scorte, anche perché non è detto che il quadro torni a complicarsi e quindi non ci sia la necessità di rialzare la guardia Resta da chiarire anche la disponibilità di posti per le scuole dell’infanzia e per i nidi. Si annuncia questo come uno degli aspetti più complessi, nel mezzo oltre ai Ministeri ci sono gli istituti scolastici, le amministrazioni comunali e anche i privati. È qui che si incrociano le più diverse responsabilità e criticità. Mentre andiamo in stampa con questo numero estivo, gli incontri fra le amministrazioni comunali e le scuole si susseguono. Il metro di distanza fra le rime buccali, ovvero fra le bocche degli studenti, concede un po’ di ottimismo per le classi. Non tutte andranno divise per rispettare la distanza di sicurezza, i problemi – come spiegano gli addetti ai lavori – sono per mensa e trasporti. La refezione quando possibile dovrà essere svolta su più turni, ma tutto dipende dal gestore, inoltre è dato per scontato l’arrivo del pranzo da asporto. In altre parole le mense consegneranno pacchetti da consumare al banco, in classe oppure nei refettori se consentiranno di rispettare la distanza di sicurezza. E poi c’è anche tutto il rebus della igienizzazione, serve più personale per assicurare le sanificazioni, anche durante la mattinata, da comprendere come sarà possibile avvalersi di associazioni di volontariato e se a queste potranno essere demandati questi compiti.
MASCHERINA SÌ O NO? Una delle domande a cui ancora non c’è una risposta univoca. Al banco la mascherina va tolta, va invece indossata quando ci si sposta, quando si arriva in classe e anche per andare in bagno. Fondamentale il suo uso nei mezzi di trasporto dove difficilmente si potrà mantenere la distanza di un metro
TERMOSCANNER All’ingresso deve essere misurata la temperatura corporea, ma servono strumenti veloci, in grado di dare una risposta in tempo reale, altrimenti il risultato sarà quello di creare un collo di bottiglia.
PLEXIGLAS Uffici e sportelli per gli studenti ormai sono tutti dotati dei divisori trasparenti.
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Inchiesta Di certo, fanno capire gli amministratori pubblici, i costi dei servizi sono destinati a crescere. Vuoi per lo sporzionamento, vuoi per il confezionamento o per la somministrazione su più turni, il costo per pasto è destinato a crescere anche del 20%. Chi sosterrà questa spesa? I Comuni potranno intervenire con risorse proprie o comunque derivate dagli enti superiori: Regione in particolare. Su quale base saranno destinate queste risorse, varrà il criterio del reddito familiare? Sarà un contributo forfettario uguale per tutti? Domande che riguardano anche l’altro capitolo oneroso, quello dei trasporti scolastici. A fronte di costi per alcune centinaia di euro a stagione, è ancora da comprendere se i pulmini scolastici potranno
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trasportare solo la metà della capienza pre-Covid. Un problema a geografia variabile perché non tutte le corse giravano a pieni regimi e forse in qualche caso non ci saranno problemi di distanziamento, ma è innegabile che questo sarà uno dei punti dolenti del sistema scolastico. Il personale è necessa-
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rio anche sul fronte dei docenti, secondo una stima di inizio estate potrebbero occorrere fino a 200 insegnanti nei vari istituti della Valdichiana. Stiamo parlando di tre superiori, quattro della cosiddetta scuola dell’obbligo e di un omnicomprensivo. La ripartenza dalla pandemia sancisce la riscossa delle scuole di
campagna. Abbandonate e trascurate in virtù dei poli nei grandi centri abitati, i piccoli plessi custodiscono alcuni punti di forza, fra questi una bassa densità di utenti, si pensi che in alcune frazioni del cortonese esistono pure le interclassi per cercare di trovare la quadra dei numeri. Soffrono e non poco gli edifici scolastici delle scuole secondarie di primo grado, a Castiglion Fiorentino ad esempio c’è da sfoltire alle scuole medie. La struttura di via Dante è calibrata su un modello scolastico particolarmente affollato e adesso il Comune insieme all’istituto cittadino è a caccia di nuovi spazi, indispensabile per assicurare lo svolgimento regolare delle lezioni dal 14 di settembre. Altre criticità le mostrano gli edifici antichi che sono
diventati scuole, fra questi l’ex convento di Lucignano, mentre i plessi del primo Novecento, con i soffitti alti e le finestre ariose, garantiscono standard di grande pregio al tempo della pandemia. Da comprendere invece tutto il capitolo del ricircolo dell’aria in quegli edifici che invece si avvalgono di meccanismi artificiali per il ricambio o il riscaldamento a getto d’aria. Sono infatti in corso studi sulla sostenibilità di questi sistemi di areazione e sulla loro appropriatezza in un periodo nel quale si susseguono gli studi sul modo in cui il Sars Cov2 si propaghi. Addio ai locali mensa, aule magne che diventa aule didattiche, sono alcune delle prime trasformazioni che inevitabilmente accadranno anche nella nostra Valdichiana. Si mangerà ciascuno al proprio posto, gli intervalli saranno probabilmente asimmetrici. Non sarà infatti possibile nei plessi più popolati di ragazzi, consentire che escano tutti per la merenda con la solita campanella. Le riunioni dei docenti non sempre si potranno fare nell’aula magna, perché laddove presente dovrà essere trasformata in luogo per la didattica. In questa calda estate non ci siamo fatti mancare nemmeno una sacrosanta manifestazione per richiedere l’apertura regolare dell’anno scolastico a settembre (foto in alto a sinistra). Anche ad Arezzo, come in altre 60 città d’Italia, insegnanti, genitori e studenti sono scesi in piazza. I manifestanti hanno rivendicato la necessità di lezioni in presenza di assunzioni di personale, insegnanti e bidelli, per assicurare il diritto all’istruzione. È vero che la scuola debba svolgere la propria
funzione di agenzia di formazione e socializzazione, ma è anche inevitabile che sia luogo di grande attenzione anche sul fronte sanitario. Sarà infatti importante intervenire con tamponi a tappeto, per utenti e personale, laddove si sviluppino focolai in modo da scongiurare la propagazione dell’epidemia da Sars Cov2. Anche gli alunni, insieme a chi lavora nelle scuole, dovranno essere sottoposti a test qualora si verifichino casi. Mentre andiamo in stampa i dirigenti scolastici si confrontano su alcune ambiguità interpretative delle linee guida. In particolare, fanno notare alcuni presidi, i protocolli non sono chiari per la fase «dinamica», dell’arrivo e dell’uscita dalle classi o comunque quando ci si alza dal banco. La scrupolosità dei dirigenti delle scuole deriva proprio da quegli articoli del codice penale che rischiano di inchiodare a prescindere i presidi e prof a presunte responsabilità di eventuali contagi. Sono migliaia i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi che a settembre reclamano la loro scuola, quella vero, in presenza. A questo va affiancata la necessità di garantire i servizi, dai trasporti alla mensa, anche se ci saranno inevitabili aumenti dei costi. Non ci possiamo permettere un’altra stagione senza lezioni, è chiaro che di fronte ad un altro «lockdown» non potremmo non chiudere le scuole. Ma oggi, mentre si ricomincia anche a giocare a calcetto, alla scuola va data priorità serve trasformare quel mondo fragile in un sistema resiliente pronto ad adattarsi anche in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo, gettare la spugna sarebbe un disastro.
GEL & DISPENSER Li troveremo ovunque per garantire e incentivare il lavaggio delle mani. L’accesso alle toilette dovrà essere contingentato, per evitare la formazione di code all’interno dei bagni.
IL DISTANZIAMENTO Insieme agli amministratori del Comune di Monte San Savino, ente capofila del festival che anche questa estate proporrà più date in vari paesi.
IL VOLONTARIATO Nelle norme è previsto anche il coinvolgimento degli enti di volontariato, come per altro già avvenuto per gli esami di Maturità.
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Solidarietà
Nuova ambulanza per la Misericordia
A Camucia la donazione della Banca Popolare di Cortona Si è trasformato in un bel momento di festa il dono di una nuova e moderna ambulanza alla Misericordia di Camucia. Il taglio del nastro e la benedizione ufficiale del mezzo è avvenuto questa mattina nel piazzale antistante la chiesa del Cristo Re della popolosa frazione cortonese. Presenti i vertici della Banca Popolare di Cortona artefice unica della donazione, con in testa il direttore generale Roberto Calzini e il Presidente Giulio Burbi. Alla mattinata non è voluto mancare nemmeno il sindaco di Cortona Luciano Meoni. «C’è sempre maggiore bisogno di doni così preziosi - ha sottolineato il primo cittadino Meoni – e il mio plauso va al consiglio di amministrazione della Banca che ha scelto di finanziare un intervento sociale di tale portata. Dopo questo lungo periodo di emergenza sanitaria tutti noi ci siamo ancora più resi conto quanto sia importante un servizio sanitario efficiente ed
efficace. La Misericordia di Camucia è da sempre un punto di riferimento essenziale per il territorio e sicuramente saprà utilizzare al meglio questo nuovo mezzo di soccorso, così moderno e attrezzato, per il bene della nostra comunità”. Particolarmente felici e soddisfatti i dirigenti dell’istituto di credito di Cortona che hanno fortemente voluto portare avanti questa iniziativa sociale nel pieno spirito di mutuo soccorso che contraddistingue la Banca da decenni. «L’ambulanza non è solo ‘un pezzo di ferro’, quello che in termini informatici si chiama hardware”,
sottolineano Il Presidente Giulio Burbi e il Direttore Generale della Bpc Roberto Calzini. «Non servirebbe a nulla senza la capacità, la professionalità, la passione dell’elemento umano nella macchina; e questo è costituito dalla donne e dagli uomini della Misericordia, che sono il software che fa funzionare i «pezzi di ferro”. Tutti questi valori, compreso l’elemento umano nella macchina, costituiscono da sempre il corredo cromosomico di una banca di Comunità come la nostra, che sta sul territorio da quasi 140 anni”. L’ ambulanza oggi dismessa è stata donata dalla Misericordia di Camucia
alla municipalità di Djilor in Senegal ed è già partita per il paese africano dove potrà continuare ad essere utile per la popolazione. «Con questo nuovo e bellissimo mezzo saremo in grado di espletare al meglio tutte le nostre attività quotidiane di trasporto urgenza– ha sottolineato durante l’inaugurazione il Governatore della Misericordia di Camucia Alessandro Grazzini. «Si tratta di uno straordinario regalo per l’intera comunità che ci onoriamo di servire con dedizione e passione da tanti anni. Un grazie alla Banca Popolare che in questi anni non ci ha mai lasciati soli”.
Le canzoni rivivono nelle musicassette
«Retina», l’idea di un gruppo di amici nata nel «lockdown»: torna la mitica compilation
NELLA FOTO Dario Tripponcini, David Tripponcini, Matteo Cipolli, Francesco Navini, Federico Pellegrini Vittorio Borghesi, Giulio Minigrilli
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«Volevamo ripescare quel gusto italiano sbiadito dall’ omologazione che detta i nostri costumi. Non sapevamo con quale mezzo. Ma, visto che tutti ci dicevano di non fare una musicassetta, abbiamo fatto una musicassetta.” Così i Retina presentano il loro seducente progetto: una MC a tema «pandemia»con melodie, scelte dai vari componenti, che spaziano da un genere all’altro purché ognuna sia rappresentativa del
proprio stato d’animo durante la quarantena. Inoltre, in allegato alla cassetta troviamo nientedimeno che una fanzine in cui ogni Retina ha condiviso un qualcosa relativo al suo settore d’interesse, con quel tocco di «avanguardia atemporale»di cui si fanno portabandiera. Un progetto identitario che nel livellamento della «modernità liquida»non può che essere elogiato per il suo remar controcorrente. Luca Amodio
Mostre
Il primo festival italiano che riparte
Cortona on the Move, l’evento sbuca dalla coltre del Covid 19 Cortona On The Move è il primo festival italiano a ripartire dopo l’emergenza sanitaria e alla sua decima edizione compie una svolta verso il «visual narrative». Il programma di eventi e mostre sono strutturati nel rispetto delle normative previste per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Dopo l’apertura del 11 luglio, il festival resterà visitabile fino al 27 settembre con una possibile proroga per il mese di ottobre. Il focus di questa edizione è incentrato su The COVID-19 Visual Project, la piattaforma online nata dal team di Cortona On The Move in piena pandemia dall’urgenza di creare un archivio e una memoria storica collettiva su ciò che stava accadendo. Sarà esposta una selezione dei lavori che sono stati commissionati dal festival per formare l’archivio, insieme a immagini tratte dalle open call e dagli archivi dell’Esa – Agenzia Spaziale Europea. Le 21 mostre saranno esposte a Cortona a Palazzo Capannelli, in esterna nel centro storico di borgo toscano e alla Fortezza del Girifalco. Fra gli sponsor che in questi dieci anni hanno creduto nel progetto Cortona on The Move, c’è la Banca Popolare di Cortona: «E’ il primo evento che riparte dopo il Covid19 - dichiara
il presidente Bpc, Giulio Burbi - è la dimostrazione di intelligenza e volontà di fare, Cortona ha bisogno di questo, non ci dobbiamo addormentare». «E’ una manifestazione che guarda avanti - afferma Roberto Calzini, direttore generale Bpc - perché parla al futuro e al mondo della conoscenza oltre a riuscire a portare nel nostro territorio risorse inaspettate». L’Associazione Culturale Onthemove, organizzando il festival in un periodo critico per il nostro Paese, vuole dare un segnale di ripartenza e, nonostante le difficoltà logistiche e finanziarie legate alla crisi
pandemica, farà di tutto per garantire al pubblico un’esperienza unica per turisti e residenti. Impegnato da dieci anni nella valorizzazione della fotografia documentaristica, Cortona On The Move evolve verso il linguaggio del visual narrative per comprendere una più
ampia varietà di narrazioni capaci di raccontare le storie del nostro mondo. Un mondo che nel 2020 deve fare i conti con nuove storie, nuovi approcci, nuove normalità. Gli eventi, i workshop e gli incontri con i fotografi sono programmati dal 24 al 27 settembre 2020.
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Servizi
«Sempre pronti a fare la nostra parte»
Covid19: il protocollo di sicurezza di Nuove Acque per utenti e lavoratori Nuove Acque ha sottoscritto insieme alle organizzazioni sindacali presenti in azienda (RSU assistita da Filctem CGIL) e il responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS) il Protocollo di intesa per l’applicazione delle buone pratiche di sicurezza in azienda. Si tratta di un insieme condiviso di regole di comportamento e linee guida ispirate a un principio generale di prudenza per assicurare ai lavoratori quelle condizioni che consentano il regolare svolgimento delle consuete attività operative e il graduale rientro in ufficio del personale attualmente in smart working, per una efficace ripartenza dopo il periodo di lockdown. «Il Protocollo sottoscritto insieme alle rappresentanze sindacali è un risultato importante, frutto di un dialogo costruttivo che ci ha motivato a definire formalmente e ad applicare le misure di sicurezza recepite in questi mesi di emergenza – ha dichiarato Francesca Menabuoni, amministratore delegato di Nuove Acque - stiamo gradualmente tornando alla normalità dal punto di vista della vita aziendale, ma è doveroso precisare che il servizio non si è mai fermato: l’approvvigionamento idrico e la depurazione sono sempre stati garantiti, il servizio allo sportello è stato provvisoriamente effettuato dal call center e il pronto intervento è sempre stato operativo. Ora siamo pronti alla ripartenza, ancora più impegnati a favorire comportamenti corretti per la salvaguardia della salute dei nostri lavoratori e dei cittadini”. Con il Protocollo, valido fino
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al 31 luglio 2020, l’azienda si impegna al rispetto di tutta la normativa per la prevenzione del Coronavirus. Nuove Acque ha messo a disposizione dei dipendenti i DPI e il materiale per la sanificazione di postazioni, mezzi e ambienti comuni. Con il graduale rientro di tutti i dipendenti in azienda, sia ad Arezzo che nelle sedi distaccate, gli uffici che prevedono la compresenza di personale sono stati adeguati in modo da garantire il rispetto della distanza interpersonale e tutti gli accorgimenti di sicurezza necessari: cartellonistica, pannelli di plexiglass, percorsi di accesso, dispenser gel igienizzanti, ecc. «Il lavoro svolto e che contiamo di implemen-
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tare anche in relazione all’andamento dell’emergenza sanitaria – dichiarano i rappresentanti dei lavoratori – è stato quello di calare nella realtà aziendale strumenti e pratiche formulate a livello nazionale nei vari provvedimenti normativi succedutisi e nei protocolli Governo - parti sociali. La sintesi che si è formalizzata nel Protocollo aziendale è rivolta alla tutela della salute e alla sicurezza dei lavoratori con la continuità del servizio pubblico che forniamo: per arrivare a questo risultato è stato determinante l’utilizzo del lavoro in modalità agile laddove applicabile nonché l’impegno di tutti i nostri operatori che hanno continuato a lavorare in sicurezza anche nelle fasi più critiche dell’emergenza”.
Il dialogo tra Nuove Acque e le rappresentanze sindacali, con il supporto del medico aziendale e dell’RLS, ha permesso di individuare specifiche regole di convivenza che hanno trovato da subito il consenso tra i lavoratori. Il Protocollo congiunto regola l’utilizzo degli spazi comuni, compresi quelli destinati al consumo di pasti e snack, le trasferte e le riunioni (interne e con presenza di esterni), la gestione degli accessi e delle uscite, l’utilizzo dei mezzi operativi aziendali e prevede la programmazione di test sierologici. Le regole del Protocollo sono applicate anche ai cantieri mobili e alle 5 agenzie territoriali. La sorveglianza sanitaria è un ulteriore aspetto chiave del Protocollo aziendale, fedelmente a quanto previsto dalle disposizioni governative: obbligo di astensione dal lavoro in caso di febbre, divieto di spostamento per dipendenti in quarantena, obbligo di informare il datore di lavoro in caso di insorgenza di sintomi febbrili/ influenzali durante il regolare svolgimento delle proprie mansioni e di un possibile comportamento a rischio (contatto con presunte persone positive) e, da ultimo, ma non per importanza, accesso consentito ai luoghi di lavoro solo dopo accertamento della temperatura corporea. NUOVE ACQUE Nella foto in alto: il distanziamento allo sportello dell’agenzia. Qui a lato da sinistra: Anna Rosa Trabalzini, responsabile risorse umane; Luca Bardelli, direttore operativo e Paolo Bernardini, Rsu
Cultura
Teatro e archeologia quando si fa sera
Incontri, visite e giochi al tramonto al Parco del Sodo di Cortona
Torna il Teatro Archeologico. Attori e spettatori avranno l’occasione di rivivere le emozioni del teatro in un’atmosfera del tutto suggestiva all’ora del tramonto e di un palcoscenico naturale, quale la spettacolare gradinata-terrazza decorata da gruppi scultorei ed elementi architettonici di stile orientalizzante del Parco Archeologico del Sodo di Cortona. Sabato 18 e sabato 25 Luglio alle ore 18:30 si terranno due spettacoli teatrali, la formula prevede prima dell’inizio una visita guidata al sito archeologico durante il primo incontro, mentre il secondo da una moderna caccia al tesoro per tutte le età attraverso dei messaggi QR-code. I biglietti dei due spettacoli, daranno il diritto a un ingresso gratuito al Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, entro una settimana dalla data dello spettacolo. Inoltre, da quest’anno, sarà possibile acquistare il biglietto on line andando sulla pagina del Museo Maec www.cortonamaec.org.
Il progetto rumorBianc(O) ritorna quindi a farci vivere le emozioni del teatro dal vivo mantenendo, ovviamente, le giuste distanze e precauzioni. «In questi mesi di lockdown ci siamo resi conto di quanto ci sia mancato poter andare a teatro, quella sensazione dell’essere dal vivo e di persona a fruire di un evento culturale - spiega Chiara Renzi, presidente di rumorBianc(O) e direttrice artistica della rassegna - In un momento come questo che stiamo vivendo, dare un segno di rinascita è importante e in questo senso il Comune di Cortona insieme al Museo MAEC si
confermano molto attenti. Inoltre, sono felice di avere la possibilità di riproporre un progetto che coniuga la bellezza con la storia del nostro territorio.” Il primo evento, sabato 18 luglio, con lo spettacolo «Corpi al vento». Le due attrici/autrici, Ilaria Gelmi e Antonella Ruggiero, rievocano una storia antica, la celebre leggenda di Teseo e il Minotauro, un mito classico in chiave personale, femminile, ironica e contemporanea. Per il secondo evento, 25 luglio, lo spettacolo sarà «Zanna bianca», uno spettacolo liberamente ispirato ai romanzi e alla vita
avventurosa di Jack London che vuole essere un omaggio selvaggio e passionale, a London, ai lupi, al Grande Nord e all’antica e ancestrale infanzia del mondo. Il testo è del noto drammaturgo Francesco Niccolini, la regia è di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, in scena Luigi D’Elia. In occasione di tale evento, un omaggio gustoso e rinfrescante, gentilmente offerto dall’azienda Estratti di Toscana www.estrattiditoscana.it. Il teatro nei siti archeologici di Cortona_edizione 2020, è un progetto di rumorBianc(O) promosso da Museo MAEC, Comune di Cortona, Accademia Etrusca, in accordo con Direzione Regionale Musei della Toscana, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, con il sostegno di Cortona Photo Academy, Estratti di Toscana. Per prenotazioni: www.cortonamaec.org info@cortonamaec.org Informazioni: rumor.bianco@gmail.com
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Fisco
Il rompicapo del Bonus vacanze
Chi ne ha diritto e chi lo accetta? Una breve guida utile
È già possibile fare domanda per il Bonus vacanze 2020, si tratta di un tax credit che consiste in un contributo per i nuclei familiari, composti anche da una sola persona, che decidono di trascorrere le proprie vacanze presso una struttura ricettiva italiana. Per poter usufruire del bonus, però, c’è un requisito preciso: il limite di reddito è fissato a 40 mila euro, serve essere in possesso di Spid o della Carta d’Identità Elettronica attraverso la app messa a disposizione da PagoPA. L’importo del bonus viene modulato in base al numero
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di componenti del nucleo familiari, viene ridotto a 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone; per quelli composti da una persona sola scende a 150 euro. Il bonus è utilizzabile all’80% come sconto e al 20% come detrazione, le spese devono essere sostenute in un’unica soluzione, il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale in cui viene indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito; il pagamento del servizio deve avvenire senza l’ausilio, l’intervento o
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l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator. Il fornitore quindi perde l’incasso immediato, ma potrà utilizzare il credito in compensazione e senza limiti, potrà cederlo a terzi, anche diversi dai propri fornitori di beni e servizi, nonché ad istituti di credito o intermediari finanziari. L’applicazione con cui fare domanda si chiama «IO»e sarà messa a disposizione da PagoPA. Si dovrà quindi fare il download dell’applicazione e poi seguire la
procedura. Al momento del pagamento alla struttura ricettiva, il beneficiario del bonus comunica al fornitore del servizio il codice univoco o esibisce il QR-code. Sul sito www.info-alberghi. com/bonus-vacanze c’è una lista di hotel per ogni località che hanno dichiarato di accettare il bonus vacanze. L’accettazione del bonus, infatti, non è obbligatoria e una delle difficoltà che i turisti incontrano in questo momento, è l’individuazione delle strutture in cui poter spendere il loro credito. Stefano Capaccioli
Solidarietà
Richieste non più derogabili Calcit: servono impegni concreti per i malati
Il Consiglio di amministrazione CALCIT Valdichiana chiede quanto prima di provvedere al ripristino delle attività pre-covid19 dichiarandosi disponibile alla collaborazione. Nella speranza di poter riprendere le nostre attività sarebbe auspicabile che a farsi carico del Servizio Scudo intervenga la Asl o altre istituzioni. A questa difficoltà si è poi aggiunto la chiusura dell’hospice di Foiano della Chiana con il dirottamento dei malati terminali alle strutture di Arezzo e di Nottola, che ha fatto mancare al malato la
presenza e il supporto dei familiari. Con la riacquistata autonomia da Nottola è necessario pensare ad un centro oncologico adeguato. Infatti negli ultimi anni l’incerta e non felice collaborazione tra Nottola e Arezzo ha peggiorato il servizio, facendo mancare alcune importanti professionalità (palliativista e psicologa) di cui il Calcit si è fatto in parte carico. Ad esempio è stata istituita una borsa di studio triennale a favore della dott.ssa Lucia Pitti, psicologo-oncologo, attività che è risultata molto
utilizzata e apprezzata dalla popolazione; tale borsa di studio scadrà a marzo 2021, per cui si chiede alla Asl di proseguire nel finanziamento del servizio. Tra le note positive segnaliamo l’arrivo del palliativista Dott. Tommaso Condello, una figura necessaria nel territorio ed essenziale ai malati di tumore, la cui mancanza ha creato non pochi problemi,a quali negli anni hanno sopperito i medici di base del territorio. Chiediamo che il medico palliativista abbia un’unica sede all’ospedale Santa Margherita, mentre adesso presta servizio anche a Nottola e non dispone di un’auto per gli spostamenti. A tale proposito il Calcit può mettere a disposizione la propria che al momento non è utilizzata. Inoltre Vì sollecitiamo ad intervenire presso la ASL per istituire due posti hospice nel nosocomio di Fratta. Da quanto detto consegue la nostra richiesta a Voi Sindaci di un’azione mirata riparare il gap creato in questi anni nel territorio dei cinque comuni.
Periodico in distribuzione gratuita dell’associazione culturale
Sr71 vie di comunicazione P.IVA 02296870518 C.F. 92088590515 Sede legale: zona Ind. le Manciano 49/E - 52043 Castiglion Fiorentino (AR)
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CERCHI NUMERI ARRETRATI? Il Mensile della Valdichiana si può leggere sulla più grande edicola digitale del mondo, www.issuu.com Scrivi a info@sr71.it per sapere dove trovare una copia COME VIENE DISTRIBUITA QUESTA RIVISTA? Il Mensile della Valdichiana si trova in distribuzione gratuita nelle edicole e in quei locali e ambienti pubblici dove sono presenti totem per le riviste. Con l’ordinanza numero 70 della Regione Toscana, la rivista torna anche al bar.
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