I Grandi Vini Settembre/Ottobre 2018

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MOLISE DI LUCA BARBAGLI

È molisano il nuovo Ambasciatore Soave 2018

Carlo Pagano è il miglior sommelier tra i partecipanti al concorso Soave Versus

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"Da sempre sono innamorato della gastronomia in generale. Mentre frequentavo le scuole superiori iniziai a lavorare nei ristoranti per una mia emancipazione economica. Iniziai comprando un piccolo libro sul vino e appena possibile compravo bottiglie di vino per berle in famiglia. La svolta è stata con il corso Ais, fui il primo del mio corso e la dottoressa Manuela Cornelii credette in me selezionandomi per il premio Bonaventura Maschio, la ricerca dell'eccellenza. Vinsi la borsa di studio che sfruttati per un viaggio a Bordeaux. Il vino ti permette di sognare, girare e incontrare fantastiche persone che come me cercano emozioni in un calice". Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio tutela vini Soave,

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a 36 anni e viene da Isernia. Carlo Pagano è il miglior sommelier tra gli 11 partecipanti da tutta Italia al Soave Versus, l’evento cult dedicato alle migliori interpretazioni del vino Soave. Lo abbiamo intervistato sulla sua nuova posizione da Brand Ambassador analizzando anche alcuni aspetti della sua regione di origine. Dopo aver vinto numerosi concorsi indetti per Nebbiolo, Sagrantino e Nero di Troia, ha provato per la terza volta a diventare Ambasciatore del Soave, questa volta con successo. Come è nata questa passione?

ha affermato che l'ambasciatore accompagnerà le attività di promozione della denominazione in Italia e all'estero. Come affronterà questa sfida da Brand Ambassador? "Con il rispetto prima di tutto delle persone che ci permettono di parlare di vino, cioè i produttori. Il mio amore per il Soave sbocciò qualche anno fa durante un evento sui vitigni autoctoni tenuto da Ian D'Agata a Vinitaly International. Tra i grandissimi vini degustati mi fulminó il Calvarino del 1992 del compianto Leonildo Pieropan. Così iniziai ad avvicinarmi al Soave. Già da qualche anno mi sento un promotore di questo fantastico areale proponendo nel mio ristorante Existo di Isernia tante etichette di Soave”. Il Molise è una regione in buo-

na parte incontaminata, connessa alle sue radici rurali, da cui ne conseguono biodiversità e ricchezza di paesaggio. Come pensa che questa caratteristica possa influire sulla qualità del vino? "Il Molise è un piccolo gioiello ancora tutto da scoprire. C'è tanta storia e ricchezza sia in enogastronomia che in monumenti fantastici. Il nostro Tintilia, orgoglio e vanto è un unicum per caratteristiche intrinseche con sfumature che cambiano in base agli areali e al lavoro del "manico" in cantina. Sarebbe bello una zonazione portando a risalto gli areali più vocati, creando i Cru, portando in questo caso a un disciplinare più rigido fino al 100% di Tintilia. Strada ne abbiamo ancora da fare, ma quella già percorsa ha delineato scenari incantevoli".•

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