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Morosi,
^
pieno varietà del piemontese dipende dal fatto che tal
è.
almeno
pre-
al.
sente e ancora entro certi limiti, quello di Torre cogli altri del gruppo
chiamammo
che
nostri giorni
tesse prendere
'esterno',
come termine
dei luoghi minori
capoluogo e tutti
il
si
solo dei
il
valdesi
dialetti
avesse qualche conoscenza,
si
di cui fino ai
solo pertanto che
il
confronto ^ Si credette che
di
si
po-
dialetti
i
non dovessero dissomigliare gran fatto da quello
del
concluse, per questa falsa induzione, coll'accomunare a
carattere di uno solo di
appunto (quale almeno
essi.
Il
vero
che tutti, tranne
è
si
presenta oggidì) quello di Torre cogli altri
ci si
del gruppo 'esterno', sono essenzialmente affini al provenzale e nella grammatica e nel vocabolario. Anzi, come si vedrà a suo luogo, non si può dire che sia scomparsa ogni traccia d'origine provenzale neppure dal gruppo esterno. Di ciò che Ricotti e Vegezzi-Rusealla avevano appena accennato, si potè trovare, solo però parzialmente, la
riprova nei buoni col valdese
i
materiali
che ofirivano per
delfinesi
Chabrand
signori J. A.
e A.
il
Rochas d'Aiglun
era strenuamente sostenuto dianzi, in particolare contro dal
Comba, appoggiato
prof.
dall'autorità
e tanto
Muston,
il
Forster^.
del
confronto ^;
Il
valdese
odierno, non è più lecito ormai dubitarne, è una varietà del provenzale odierno,
come
una varietà del pro-
l'antico valdese letterario era
venzale letterario antico; ed è in intima relazione col linguaggio della porzione più orientale del Delfinato, con quello cioè che
munemente campagne,
(salvo
i
soliti
si
parla co-
da luogo a luogo), almeno
lievi divarj
in quel tratto dell'alta valle della
nelle
Durance che dall'aper-
tura della valle del Guil arriva fino a quella della Vallouise e com-
prende anche queste due di Freyssinières.
valli
secondarie e
Una qualche maggiore
due dell'Argentière
le
e
e più speciale attinenza mostra,
com'è naturale, col dialetto della valle del Guil o del Queyras, con cui la regione valdese direttamente di cui
1
i
comunica per via
di
parecchi valichi,
più praticabili e frequentati sono quelli di Abries e della Croce
Non
ci offre
buoni materiali per uno studio dei dialetti valdesi
la ver-
sione valdese del N. T. di P. Bert, pubblicata a Londra nel 1832, perchè
non
è in
un
dialetto particolare,
ma
in
una specie
di
lingua
comune che
Bert cercò di foggiare con elementi dialettali diversi e anche affatto fantastici, come si vede già dal titolo stesso del libro: Li seni evanfjile de notre seigneur Gesu-Christ counfourma Seni Lue e Sent Giann, ecc. lo stesso
(cfr. 2
Comba,
particulier ^
op. cit, p. 208).
Patois des Alpes
Comba,
Cottiennes (BriatiQonnais
du Qu3yras, Grenoble-Parigi op.
cit.,
p.
201 sgg.
1877.
et
Yallées
Vaudoises)
et
en