HYDRA settembre 2022

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SETTEMBRE 2022 COME SI PUÒ RISPARMIARE IN VISTA DEGLI AUMENTI PREVISTI AD AUTUNNO 2022 POMPABIOMASSAMETANODICALORESOSPENSIONEDEIPATENTINI/CERTIFICAZIONIFGAS ESUNORMEPUBBLICAZIONEUNIBIOMASSACANNEFUMARIEGLOBAL: GRAZIE PER ESSERE DA 50 CONANNINOI!

Prosegue la raccolta punti Goccia Desideria

Tante

PUBBLICAZIONE

3 NOVITÀ E CONFERME DAL MONDO ITSNUMEROEditorialeDIHYDRA COMPLETO!

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È TUTTO

Un nuovo punto strategico per gli installatori della Val d’Elsa

POMPAMETANO-BIOMASSADICALORE Impiantistica 10 Mettiamo a confronto la spesa per il riscaldamento di un’ unità immobiliare con tre diversi tipi di genaratore NORME UNI SU BIOMASSA E CANNE FUMARIE Normativa 14 Il settore biomassa: una continua evoluzione

In questo numero cercheremo infatti di trattare tutti i principali temi di interesse per il nostro settore IdroTermoSanitario. Prima di andare nel dettaglio, un ringraziamento è necessario rivolgerlo alla ditta Global, importante realtà produttiva nel campo dei sistemi emissivi in alluminio che recentemente ha anche acquistato la prestigiosa partnership con CasaClima. Il mezzo secolo di attività della Global è stato motivo di festa e, con orgoglio, il gruppo Idrotirrena ha partecipato ai festeggiamenti che si sono tenuti in Sicilia. Fatta questa doverosa introduzione, approfondiremo quella che è stata la Mostra Convegno Expocomfort 2022. L’MCE è forse la rassegna più prestigiosa per le aziende operanti nel settore HVAC+R, delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica. Per queste realtà e non solo, è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile e necessario: per costruire relazioni e per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità in tema di produzione, progettazione e know-how di impianti e sistemi per il comfort abitativo dell’edificio. Idrotiforma non poteva quindi mancare a questa 42° edizione di ripartenza tenutasi eccezionalmente dal 28 giugno al 1 luglio 2022. Novità importanti sembrano venire anche dal mondo dell’F-GAS, gas fluorurati a effetto serra. Il famoso regolamento UE 517/2014 è ormai prossimo alla pensione. E’ di pochi mesi fa infatti una proposta di aggiornamento dello stesso a firma della Commissione Europea. E’ ancora in fase di bozza ma importanti novità si possono già leggere. Forse la più importante riguarda le quote di immissione sul mercato di idrofluorocarburi, vengono aggiornate le quantità in base a scaglioni di tre anni in tre anni (partenza primo scaglione 2024-2026) fino ad arrivare ad una decisiva riduzione, ordine di grandezza 4 200 133 tonnellate equivalenti di CO2, dal 2048 in poi. Questa cosa è molto interessante perché, a nostro avviso, traccerà la rotta per chi in questo mondo ci lavora e ci lavorerà nel medio lungo periodo: che siano produttori, fornitori ed installatori ma anche enti di formazione. Andando verso apparecchiature a basso GWP incontreremo il mondo dei gas idrocarburi, con tutti i problemi connessi, primo fra tutti l’elevata infiammabilità. Continuando a sfogliare Hydra, toccheremo il tema del risparmio energetico. Nello scorso numero avevamo visto come recenti condizioni al contorno, purtroppo non proprio favorevoli, come guerra e Covid, avevano contribuito a far schizzare alle stelle i prezzi dell’energia e delle materie prime. Questi aumenti li abbiamo naturalmente visti anche in bolletta. Che fare in vista dell’inverno e della stagione di accensione degli impianti di riscaldamento? Partendo da un paio di casi studio: villetta isolata e appartamento in condominio, abbiamo effettuato varie simulazioni di impianti di generazione e siamo andati ad analizzare i risultati ottenuti, in termini di fabbisogni energetici e di risparmi conseguiti in termini economici. Novità anche per il mondo della biomassa. Non solo questa tecnologia è sempre in evoluzione, per mezzo di apparecchi sempre più performanti e basso emissivi, ma in aggiornamento è anche il settore normativo. Nell’ultimo anno sono state pubblicate infatti due norme, abbastanza attese e che vanno a colmare un vulnus normativo; stiamo parlando della UNI 10389-2:2022, che interessa l’analisi dei prodotti della combustione, e della norma di verifica UNI 11859-1:2022 avente ad oggetto Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio - Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza - Parte 1: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, FGAS, energia e risparmi energetici, biomassa…manca il GAS! Tratteremo anche quello, nell’ormai classica “paginetta da staccare” a chiusura di Hydra, in questo numero sarà dedicata alle prove di tenuta negli impianti a gas di potenzialità termica inferiore, o superiore, a 35 kW. Riporteremo i metodi della UNI 7129 e UNI 11137. Settembre 2022

SOSPENSIONE PATENTINI/CERTIFICAZIONIDEI FGAS GAMMA BOLLITORI PER POMPE DI CALORE Grande festa per il mezzo secolo di attività Le principali novità proposte dalla Commissione Europea GRAZIE PER ESSERE DA 50 ANNI CON NOI! IN REVISIONE IL REGOLAMENTO (UE) N.517/2014 Attualità innovazioni e passi importanti per il futuro TIRANO LE SOMME DI MOSTRACONVEGNO In primo piano Il prodotto 13

Correre ai ripari per non perdere la certificazione Cordivari, da sempre impegnata nello sviluppo di sistemi sostenibili per la produzione di ACS e il comfort climatico

PRONTO PER L’INAUGURAZIONE

7 SI

FGAS:

LA SIME SIAMO NOI... RIPARTE LO SCONTO IN FATTURA DI CLLAT NON SEI ANCORA ISCRITTO A GOCCIA BARBERINO-TAVARNELLEDESIDERIA?

54 GLOBAL:

Una bella festa per i clienti SCT! Ritornano attivi i bonus 50% e 65%

SommarioHYDRAèdisponibileancheon-linesulsito www.hydraclub.org

4 AttualitàGRANDEFESTA PER IL MEZZO SECOLO DI ATTIVITÀ GLOBAL: GRAZIE PER ESSERE DA 50 ANNI CON NOI!

La ditta Global di Rogno è una delle più importanti realtà economiche della provincia di Bergamo, un’azienda leader nel settore della produzione di radiatori in alluminio per impianti di riscaldamento. Le sue radici affondano nell’ormai lontano 1971, quando è stata fondata dai Signori Ernesto Fardelli, Giuseppe Delasa, Giancarlo Donati e dai fratelli Antonio e Alberto Zenti. Successivamente, i fratelli Zenti e il Signor Donati hanno ceduto le loro quote e sono entrati a far parte della Global i Signori Guido, Giuliano, Maurizio, Ottorino e Gianmarco Fardelli, e successivamente anche i figli delle famiglie Delasa e Fardelli. La sede e lo stabilimento produttivo di circa 60.000 mq. coperti sono situati a Rogno e vi lavorano 230 dipendenti. Con gradualità ma senza mai interruzioni, si è passati dal primo radiatore, modello “GL”, agli attuali 18 modelli con una produzione di circa 1.500.000 radiatori, che vengono venduti in oltre 50 paesi europei ed extra europei.

Idrotirrena erano presenti Angelo Bernardini (Cllat) Paolo Martinelli, Roberto Martinelli, Luciano Mordassi, Paolo Bertuccelli (Gruppo Martinelli), Nicola Lazzeri (Vasco Scarpellini) Paolo Lena (Lena) e Armando Genovesi e Riccardo Grossi (Idrotirrena Commerciale). L’occasione è stata unica per rafforzare il rapporto commerciale tra il gruppo Idrotirrena e questa storica azienda; azienda che in occasione della serata di gala, in ricordo del rapporto commerciale, ha consegnato un omaggio molto gradito e al tempo stesso particolarmente significativo. Ringraziamo quindi la Global per questa opportunità che ci è stata concessa, per il riconoscimento consegnatoci e per la gradita ospitalità a passare alcune giornate di relax e convivialità assieme.

Nell’anno 2021 la ditta ha compiuto i suoi primi 50 anni ed i titolari hanno voluto festeggiare questo importante anniversario insieme alla forza vendite Italia ed estero. I festeggiamenti per il cinquantesimo si sono tenuti all’inizio di luglio presso il villaggio Baia Samuele a Scicli (Sicilia) e in rappresentanza

Oltre il 75% della produzione è all’esportazionedestinata

Le principali novità proposte dalla Commissione, possono essere introdotte per punti:

LE PRINCIPALI NOVITÀ PROPOSTE DALLA COMMISSIONE EUROPEA Attualità 5

Ad ora questo aggiornamento è in fase di proposta di revisione e dovrà essere negoziata dai co-legislatori del Parlamento Europeo e del Consiglio. Il documento potrà certo cambiare, tuttavia è interessante analizzarlo per cercare di comprenderne scopi e contenuti di quello che sarà destinato a divenire il nuovo Regolamento Europeo.

La sfida futura sarà quindi quella di conciliare la sicurezza con la necessaria volontà alla riduzione di gas serra.

2) Migliorare il controllo su importazioni ed esportazioni;

Capitolo a parte è quello relativo alle attività di certificazione e formazione, la proposta ne parla all’articolo 10.

1) Accelerare il phase-down dei gas idrofluorocarburi, comunemente indicati come HFC;

3) Limitare l’uso di HFC per particolari applicazioni; 4) Sviluppare un portale FGAS di gestione del sistema delle quote;

FGAS: IN REVISIONE IL REGOLAMENTO (UE) N.517/2014

Nello specifico andiamo ad analizzarne una di essi: apparecchiature fisse di tipo split di condizionamento d’aria e pompe di calore di tipo split. L’allegato IV, alla proposta della Commissione, lascia pochi dubbi su quali siano le volontà del legislatore.

5) Garantire un’adeguata formazione e adattare i programmi di formazione. Il punto 1 è ben visualizzabile in forma di grafico ad istogramma, facendo il confronto con quanto ad oggi previsto con il Regolamento UE 517/2014, con riferimento alle quote di immissione sul mercato di idrofluorocarburi. Fatto 100 il valore di base di 176 700 479 tonnellate di CO2 equivalente, previste dal 517 per il 2015, la nuova proposta fissa questo quantitativo, nel triennio 2024 – 2026, a 41 701 077. Abbiamo quindi una riduzione di circa 24 punti percentuali. L’obiettivo è ambizioso, cercare di arrivare a ridurre del 98%, rispetto al 2015, la quantità di HFC immessi sul mercato al 2050. Dal 2048 in poi non si potranno superare le 4 200 133 tonnellate equivalenti di CO2 immesse. In questo passaggio il 2030 dovrebbe essere un anno decisivo. Le Autorità doganali vengono rafforzate e sarà loro compito, insieme alle Autorità di vigilanza, applicare alle importazioni e alle esportazioni, i divieti e le restrizione contenute nel nuovo regolamento, al fine di prevenire eventuali scambi illeciti. Molto interessante e sentito, non solo per gli addetti ai lavori, è il punto riguardante la limitazione all’uso di HFC per particolari applicazioni, la Commissione parla proprio di “divieti di immissione sul mercato”.

A distanza di circa 8 anni dalla stesura del Regolamento Europeo FGAS, la Commissione Europea, riunitasi a Strasburgo lo scorso 5 aprile, ne rielabora un aggiornamento, principalmente per cercare di avvicinare gli obiettivi dell’Unione a quanto stabilito internazionalmente con il Protocollo di Montreal.

Direi che è abbastanza chiara la spinta versi sistemi a basso GWP, tipici dei gas idrocarburi, caratterizzati tra l’altro da alte infiammabilità.

All’attuale articolo 20, della proposta di Regolamento, si istituisce un portale F-GAS. Sistema elettronico di gestione del sistema delle quote, delle concessioni delle licenze di importazione e di esportazione e della comunicazione delle informazioni. Il sistema sarà interconnesso con lo sportello unico dell’Unione europea per l’ambiente doganale e monitorerà eventuali scambi illegali.

In realtà qui grosse novità rispetto al 517/2015 non sembrano esserci, si parla anche qui di obblighi formativi per i soggetti che agiscono su apparecchiature contenenti gas usati in sostituzione dei gas fluorurati a effetto serra (gas alternativi). A nostro avviso i programmi di chi effettuerà formazione tecnica dovranno essere radicalmente aggiornati, per tenere di conto delle nuove tecnologie e delle specificità dei gas futuri. L’istituzione e l’adeguamento di questi corsi sono demandati ai vari Stati membri.

Al 1° gennaio 2025 sarà vietata l’immissione in commercio ai sistemi monosplit contenenti meno di 3 kg di gas fluorurati a effetto serra con GWP superiore a 750; al 1° gennaio 2027 toccherà invece ai sistemi di tipo split di capacità nominale superiore, o inferiore, ai 12 kW. Quelle apparecchiature di capacità inferiore non potranno più contenere gas fluorurati a effetto serra con GWP pari o superiore a 150, quelle superiori la soglia si ferma a 750. Per capire di cosa stiamo parlando, ad oggi i due gas più utilizzati sono l’R-32 (con un GWP pari a 675) e l’R-410A (con un GWP pari a 2088).

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FGAS

TANTE INNOVAZIONI E PASSI IMPORTANTI PER IL FUTURO SI TIRANO LE SOMME DI MOSTRACONVEGNO

SOSPENSIONE

7 In primo piano

L’iniziativa intrapresa consisteva in una estensione della validità delle certificazioni FGAS, che sarebbero andate in scadenza durante il perdurare dello stato di emergenza. Purtroppo per tutti noi, lo stato di emergenza si è protratto per ben due anni e, conseguentemente, i certificati hanno mantenuto la loro validità, permettendo alle imprese di lavorare in ambito FGAS senza particolari limitazioni. Finito lo stato di emergenza, che ricordiamo essere stato il 31 marzo 2022, inesorabilmente sono scattati i termini dei 90 giorni ed alla data del 29 giugno 2022 tutti i certificati scaduti e che non hanno provveduto alla relativa manutenzione entro i tempi previsti, sono stati sospesi. Che fare quindi? Intanto preme chiarire cosa significa avere la certificazione sospesa, che sia patentino personale, o certificazione aziendale.

Si è conclusa a Rho Fiera Milano la quarantaduesima edizione di MCE Mostra Convegno Expocomfort, l’appuntamento di riferimento sul futuro e l’innovazione del settore della climatizzazione, dell’efficientamento energetico, delle energie rinnovabili e idrotermosanitario. È stato fin da subito evidente la differenza di questa edizione, rispetto alle precedenti, sia per le caratteristiche che per il periodo di svolgimento, nonostante ciò, il coinvolgimento non è venuto meno. Sicuramente il periodo dell’anno non era dei migliori per una fiera di questa portata, ma l’entusiasmo di ripartire dopo due anni di pandemia si sentiva nell’aria aggiungendo a questa fiera qualcosa di particolare e difficilmente dimenticabile. Plausibilmente sono stati proprio questi 4 anni di distanza dall’evento precedente che hanno messo in evidenza come il settore si sia evoluto, nelle edizioni precedenti non si era mai notata un’innovazione tanto spinta, il dilatarsi del tempo ha sicuramente influito, ma la sensazione tangibile è che in questi anni le aziende - oltre a perseguire importanti ottimizzazioni interne - si siano riorganizzate investendo nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie basate su nuove soluzioni. A livello tecnologico è emerso quanto l’idrogeno ricoprirà un ruolo centrale nei prossimi anni nel processo di decarbonizzazione e nel conseguimento dell’indipendenza energetica, la ricerca e lo sviluppo di tecnologie basate su queste soluzioni saranno essenziali per diversificare il mix di fonti energetiche e al tempo stesso diminuirei il carico inquinante della maggior parte dei generatori a combustibile gassosi oggi in esercizio. Il futuro obbligato sarà verso pompe di calore e dai numerosi tavoli di confronto è emerso come gli attuali regolamenti siano propri del passato ed abbiano bisogno di un rinnovamento (tra l’altro in atto e largamente discusso in fiera), perfezionamento che porterà alla diffusione di nuovi gas per la refrigerazione e come diretta conseguenza la necessità di informare e formare gli operatori del settore. Altro settore piuttosto sentito è sicuramente quello della qualità dell’aria, che ha visto veramente in maniera significativa ed esaustiva affrontare il problema degli inquinanti in ambienti interni sia di lavoro che residenziali, proponendo soluzioni innovative accompagnate da un’ampia gamma di soluzioni per soddisfare tutte le necessita e richieste del mercato attuale e futuro. Importante sottolineare che un altro protagonista, oltre all’innovazione, sono stati i visitatori. La presenza, nonostante non possa essere paragonata a quella delle scorse edizioni, è stata comunque positiva a maggior ragione se ne analizziamo la provenienza. Circa un terzo dei visitatori erano infatti provenienti dall’estero, a conferma di quanto questo evento fosse particolarmente sentito e atteso anche fuori dall’Italia.

CORRERE AI RIPARI PER NON PERDERE LA CERTIFICAZIONE

PATENTINI/CERTIFICAZIONIDEI

Avere la certificazione sospesa significa non poter lavorare in ambito FGAS e, molto più praticamente, non poter caricare gli interventi sulla Banca Dati. La dicitura che ne verrà fuori, all’atto della comunicazione sarà appunto: “Impresa iscritta con certificato sospeso alla data del …...”, pena l’impossibilità di comunicare l’intervento. E’ infatti da qui che tante ditte hanno cominciato a contattarci, facendoci presente la loro impossibilità a caricare gli interventi. Ma questo è successo perché è stata persa la data della scadenza.Si può recuperare, si deve recuperare. La certificazione può essere riattivata. I tempi di sospensione della stessa durano 180 giorni! Circa sei mesi di tempo in cui la ditta, mediante l’invio di documenti, pagamento di mantenimenti arretrati e di un contributo necessario alla riattivazione del certificato sul portale FGAS, può rimettersi in regola, così da continuare a lavorare in tutta tranquillità nel settore degli FGAS. Discorso a parte va fatto per i rinnovi di certificazione aziendali. Passati i cinque anni dall’emissione del certificato, lo stesso decade e dovrà essere rinnovato. Il rinnovo consiste in un iter simile a quello di prima certificazione. Quindi in questo caso non si parlerà di una sospensione di certificato, ma più tecnicamente di una scadenza. Il problema però, all’atto pratico, rimane lo stesso. La ditta con certificato scaduto, non può lavorare in ambito FGAS. Qui bisogna operare celermente, effettuare richiesta di rinnovo sul nostro portale idrotiforma.it, aspettare l’emissione dell’offerta da parte dell’ente di certificazione TUV Italia srl e, nel mentre, fare un check sulla strumentazione, che sia di proprietà o a noleggio. Il check consiste nel verificare l’ultima taratura degli strumenti soggetti a misurazione, in particolare stiamo parlando di: gruppo manometrico, bilancia elettronica, termometro digitale, pinza amperometrica e eventuale cercafughe elettronico. Ad oggi, eccezione fatta per il cercafughe elettronico, viene richiesta una taratura triennale. Se gli strumenti cui sopra presentano un certificato di taratura più vecchio di tre anni, è meglio correre ai ripari e procedere con l’aggiornamento delle certificazioni. Ricordiamo altresì che la verifica della validità del certificato e della prossima scadenza può essere fatta attraverso il portale FGAS nella sezione Registro, Consultazione, Sezione C, Sezione delle Persone e delle Imprese Certificate.

Già nello scorso numero di Hydra parlammo della probabilità della sospensione della certificazione FGAS, a fronte di un non mancato mantenimento/rinnovo entro i tempi previsti. Lanciammo il campanello di allarme per tutte quelle ditte e/o persone certificate nel settore FGAS che, a causa del periodo di emergenza COVID-19, avevano beneficiato delle proroghe sulle certificazioni. Ne parlammo perché, a nostro avviso, il rischio era quello di perdersi la data della scadenza, con il relativo problema (che poi abbiamo visto avverarsi) della sospensione della certificazione. Ricordiamo brevemente che, a valle della dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria e della successiva dichiarazione dello stato di pandemia, data marzo 2020, uno degli interventi presi da parte del Ministero dell’ambiente, fu quello di intervenire in materia di rinnovo delle certificazioni rilasciate ai sensi del D.P.R. n. 146/2018 sui gas fluorurati a effetto serra.

UNA BELLA FESTA

EMOTIONAL ExPERIENcE SUMMER ExPERIENcE

LA SIME SIAMO NOI...

I nostri migliori clienti, sulla base della propria premialità nell’anno 2018, potranno scegliere fra tre tipi di proposte:WORLD ExPERIENcE

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Lena continua anche quest’anno l’iniziativa Goccia Desideria, riservata ai clienti installatori. Con la tessera Dream Card, personale e non cedibile, potranno essere accumulati preziosi punti Goccia: basterà presentarla, una volta conclusi gli acquisti presso i punti vendita Lena, prima dell’emissione del documento fiscale. Dal catalogo online, arricchito con nuovi premi, potranno poi essere scelti, entro il termine previsto, grandi e piccoli elettrodomestici, smartphone, esperienze in centri benessere, cene o pranzi in ristoranti e carte regalo dei principali distributori italiani di articoli sportivi, abbigliamento, elettronica.

Grande festa di mezza estate al Tucano Beach Restaurant per i clienti SCT, dove un Van allestito con prodotti Sime ha dato il benvenuto ai numerosi partecipanti. L’agenzia Mancini e il service Sime “Raffi e Marchetti” hanno spiegato i vantaggi delle ultime novità del catalogo prodotti. Dopo l’aperitivo gli ospiti hanno potuto godere del meraviglioso spettacolo del tramonto sul mare della Versilia dalla bellissima terrazza del ristorante e godersi una cena con vista mozza fiato. La serata è stata arricchita dall’intrattenimento del cabarettista e poeta David Dinelli, finalista alla trasmissione Mediaset “La sai l’ultima” (che per hobby fa l’idraulico .... GRANDE DAVID!).....con giochi, poesie e naturalmente barzellette che hanno intrattenuto e fatto passare una serata piacevolissima a tutti gli ospiti presenti. Un grazie da parte di tutto lo staff SCT a Marco e Antonio (Raffi e Marchetti service) e a Dario Mancini (agenzia Mancini) per l’ottima organizzazione e la grande disponibilità che hanno permesso negli anni di far crescere la presenza del marchio Sime in Sct e in Versilia... alla prossima occasione! PER I

La consapevolezza dei grandi cambiamenti intervenuti negli usi e abitudini di tutte le persone, ci hanno portato a ridisegnare il programma di premialità rivolto ai clienti.

Alcuni prodotti potranno essere richiesti anche con un contributo spese, per poter raggiungere con più facilità il premio desiderato. Per visualizzare e richiedere i premi autonomamente è stato creato il sito web http://www.gocciadesideria.it/lena/ che permette, tramite un login ed una password, di poter accedere al catalogo premi Goccia Desideria.

Da quest’anno è stata introdotta una maggiore discrezionalità per il cliente, a cui sarà lasciata la possibilità di scegliere, fra quelle proposte, la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Abbiamo voluto rendere il progetto ancora più esclusivo, proponendo anche viaggi con mete extra europee e formule smart di pochi giorni, ma dall’alto contenuto emozionale.

CLIENTI SCT!

Si sceglie il prodotto, si mette nel carrello e si invia. Per maggiori informazioni e per le modalità di adesione all’iniziativa, basterà rivolgersi al punto vendita Lena di riferimento.

NON

A

LA RACCOLTA

Scopri le mete proposte e individua la soluzione perfetta per te.

PROSEGUE PUNTI GOCCIA DESIDERIA SEI ANCORA ISCRITTO GOCCIA DESIDERIA?

Una volta entrati nel sito Goccia Desideria, con le credenziali assegnate, si vedranno sulla destra i punti accumulati e quelli disponibili, in basso le categorie dei premi ed a sinistra la lista singola dei premi.

9 UN NUOVO PUNTO STRATEGICO PER GLI INSTALLATORI DELLA VAL D’ELSA BARBERINO-TAVARNELLE È TUTTO PRONTO PER L’INAUGURAZIONE

Sicuramente ottimi i risultati ottenuti in questi mesi di preparazione grazie anche alla dedizione e professionalità del gruppo Idrotirrena. L’obiettivo è quello di proseguire con la filosofia che, da sempre, ha contraddistinto Idrotirrena protesa sempre di più verso un costante e proficuo miglioramento del servizio offerto alla propria clientela, attraverso il supporto tecnico e l’offerta di prodotti sempre all’avanguardia. Il tutto passa anche attraverso il coinvolgimento dei clienti con le molteplici iniziative del gruppo.

E

BONUS

RIPARTE LO SCONTO IN FATTURA DI CLLAT

Dalla fine dello scorso mese di giugno, Cllat ha riattivato la pratica di sconto in fattura nei riguardi dei propri clienti installatori sui bonus 50% e 65%.

In contemporanea lo sconto in fattura è praticato, presso gli show room, ai clienti che acquistano i pavimenti e rivestimenti comprensivi di posa in opera. A fronte di oltre 4 milioni di euro erogati in sconti nello scorso 2021, Cllat mette a disposizione una cifra paritetica anche per questo 2022. Per garantire la clientela che ha già utilizzato il servizio nel 2021, Cllat mette a loro disposizione una cifra riservata in opzione, che potrà essere utilizzata fino a tutto il 30 settembre prossimo. Ricordiamo che Cllat sul tema offre un servizio completo comprensivo di tutta la documentazione necessaria per istruire la pratica e la sua supervisione, la presentazione dell’ADE all’Agenzia delle Entrate propedeutica a far confluire nel cassetto fiscale dell’installatore il credito d’imposta e, se necessario o richiesto, la pratica Enea, e le asseverazioni tecniche e fiscali. Per le regole specifiche e i costi del servizio, invitiamo a contattare un punto vendita Cllat. È tutto pronto per l’inaugurazione del nuovo punto vendita di Idrotirrena Commerciale Srl, ad appena tre anni dall’apertura dell’ultimo magazzino di Bibbiena, Idrotirrena Commerciale è prossima a festeggiare l’apertura della nuova filiale con sede a Barberino Val d’Elsa (Tavarnelle) in Via Pisana, 9 Loc. Ponte Spada. Il magazzino, che si aggiunge agli ormai storici magazzini di Arezzo, Grosseto, Montevarchi e Bibbiena, può contare su una superficie totale coperta - integralmente ristrutturata - di circa 1000 mq di cui 60 destinati ad uffici; in fronte al magazzino è presente un agevole parcheggio oltre ad un’ampia zona, di 2.000 mq, destinata al deposito materiali. La posizione risulta decisamente strategica, poiché, essendo posizionata sulla strada principale vicino all’uscita di Poggibonsi Nord, è facilmente raggiungibile da Poggibonsi e da tutti i paesi limitrofi. Questa nuova filiale si va ad inserire in un territorio che risultava coperto molto marginalmente dai magazzini Idrotirrena, si prospetta così l’occasione di istituire questa nuova filiale come un punto di riferimento per gli installatori termoidraulici del Val d’Elsa, della Val di pesa e delle zone limitrofe.

RITORNANO ATTIVI I 50% 65%

Gli installatori avranno a disposizione un ottimo punto strategico per la fornitura del materiale, ma non solo; troveranno nella nuova filiale addetti di pluriennale esperienza nel settore che saranno in grado di fornire professionalità, informazione e formazione. Rapidissima è stata la fase di acquisizione del magazzino, la progettazione degli spazi e la realizzazione della nuova filiale che, in poco tempo, si è resa pronta a mostrarsi ai propri clienti.

È stata analizzata una soluzione che prevede l’emissione costituita da radiatori, mentre la configurazione di impianto lato distribuzione ed emissione non è stata variata volutamente; il filo conduttore della nostra analisi rimane quello di valutare un eventuale risparmio per il riscaldamento del nostro edificio, con interventi di modesta entità e realizzabili prima della stagione invernale.

Interventi di diversa natura porterebbero sicuramente a maggiori risparmi, ma dovrebbero essere accompagnati da interventi edili probabilmente un po’ più invasivi.Le uniche modifiche di rilievo eseguite sugli impianti, sono quelle interne alla centrale termica, o comunque locale tecnico.

METANO-BIOMASSA-POMPA DI CALORE

Le modellazioni sono state eseguite su fabbricati esistenti, dai quali è stato possibile ricavare sia la geometria che le caratteristiche termofisiche degli elementi. Il modello è completo e considera sia gli apporti gratuiti interni, gli ombreggiamenti, che i ponti termici.

Le analisi sono state condotte prendendo a riferimento differenti tipi di generatori:

• Pellet 0.533 €/kg La determinazione del costo del pellet è stata determinata da analisi di mercato, ed è superfluo sottolineare che questo costo è molto variabile in funzione del tipo di approvvigionamento e della quantità richiesta, nonché del momento dell’anno dell’acquisto. Il sensibile aumento subito dai costi del gas e dall’energia elettrica è apparso subito chiaro e riscontrabile sulle ultime bollette della stagione invernale appena passata, anche se l’impatto più pesante verrà riscontrato sulle fatture che riceveremo a copertura della prossima stagione. Preme sottolineare che fino a poco tempo fa, per il metano si poteva considerare circa 1 euro al metro cubo mentre la spesa per l’acquisto della corrente elettrica si aggirava intorno a 0.20 euro a kilowatora e il pellet non era difficile acquistarlo a circa 0.3 euro al kilogrammo. Sulla base di questi costi è stata presa a modello una prima configurazione di immobile localizzato nel centro Italia in zona climatica D, gradi-giorno (GG) 1415, classe di prestazione energetica C (~100 kWh/m2 anno). L’appartamento ipotizzato (abitato da 4 persone) è stato simulato con una superficie utile riscaldata di 100 m2 ed un volume di 275 m3. Nella prima simulazione presa in esame, il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria sono stati affidati ad una caldaia a condensazione da 24 kW alimentata a gas metano. Il consumo annuo di gas metano riscontrato è risultato essere 1.571 m3, cubaggio che garantisce un’energia di 12896 kWh e relativa emissione di CO2 pari a 3.063 kg. Il costo annuo per l’acquisto del combustibile risulta essere di euro 2.465. Nella seconda simulazione è stata ipotizzata la sostituzione di una caldaia con una pompa di calore aria-acqua monoblocco da 9 kW, collegata ad un termoaccumulatore Coordivari Eco-Combi PDC 300 lt per la gestione di ACS e con la funzione di accumulo inerziale per l’impianto climatico, ottenendo un consumo annuo di corrente elettrica di 3.792 kwh per un costo annuo di euro 1.512. Premesso che il calcolo si basa sul processo di riscaldamento invernale e produzione annua di ACS, trascurando pertanto il raffrescamento estivo, il consumo annuo di corrente elettrica è risultato essere di 3.792 kWh, con una spesa media di 950 ed una emissione di CO2 pari a 1.642 kg. Nella terza simulazione si sono aggiunti 5 collettori solari piani da 2,5 mq ciascuno, collegati ad un termoaccumulatore Eco-Combi 2 lt 800 ottenendo un risparmio di 1.250 kwh, pari ad una riduzione di consumo di energia elettrica da rete a 2.542 ed una spesa annua intorno a euro 1.000.

• Energia Elettrica 0.399 €/kwh

In alcuni casi, come per la caldaia a pellet o pompa di calore, sono stati inseriti accumuli termici atti a garantire un accumulo inerziale all’impianto e garantire la produzione di acqua calda sanitaria. Se si riducono le temperature di mandata ai radiatori, è possibile l’introduzione di pompe di calore, considerando, in prima approssimazione, i corpi emissivi di dimensione idonea ai nuovi standard di temperatura.

• caldaia a condensazione alimentata a metano;

• caldaia alimentata a pellet; • sistema ibrido a pompa di calore e caldaia a metano; • pompa di calore.

CON TRE DIVERSI TIPI DI GENARATORE

Le caratteristiche degli impianti sono quelle reali, mentre le caratteristiche dei generatori (che sono stati ipotizzati) sono state prese dalle schede tecniche rilasciate dai produttori.

Nello scorso numero della nostra rivista, abbiamo analizzato come il conflitto bellico che stiamo vivendo e le sanzioni economiche imposte alla Russia che ne derivano, abbiano contribuito ad aumentare i prezzi fino a superare livelli di guardia; abbiamo inoltre analizzato quanto l’Unione Europea dipenda dal gas russo, evidenziando come un incremento di prezzo dello stesso, impatti a cascata sugli utilizzatori finali, che siano privati o imprese. Dalle conclusioni di quanto emerso e dalle analisi condotte nella precedente uscita, vogliamo analizzare le possibili soluzioni di costo per il riscaldamento invernale di un unità immobiliare. Attraverso il “Portale Offerte”, sistema previsto dalla Legge Concorrenza del 2017, è stata condotta un’analisi che inizia rilevando gli attuali costi medi dei combustibili. La determinazione del costo dell’energia, di fatto, è costituito dalla composizione di molti fattori, alcuni fissi altri variabili. Per i bassi consumi, i costi fissi hanno un’incidenza preponderante, mentre per consumi più importanti, l’incidenza principale è dovuta ai costi variabili. Dovendo semplificare per le nostre analisi si sono presi a riferimento consumi di 1000 mc di GAS e 10000 kwh di corrente elettrica deducendone i seguenti consumi annui e unitari:

Da una prima analisi già esaustiva, emerge quanto il semplice cambio di combustibile o l’integrazione solare, porti a significative riduzioni del costo in bolletta. Si è voluto aumentare il dettaglio per fornire un ampio spettro di soluzioni, raffrontando i costi in bolletta e le percentuali di risparmio, oltre ad un dettaglio sulla destinazione dell’energia.

• caldaia tradizionale alimentata a metano;

Analisi di dettaglio su altre unità immobiliari

10 Impiantistica

METTIAMO A CONFRONTO LA SPESA PER IL RISCALDAMENTO DI UN’ UNITÀ IMMOBILIARE

• Metano 1.569 €/mc

Mentre la sostituzione di una caldaia tradizionale con una a condensazione porta ad un risparmio medio dell’ordine del 10%, la realizzazione di un impianto a pompa di calore, porta una riduzione in bolletta che può andare ben oltre il 50%, chiaramente a scapito di un maggiore costo iniziale di realizzazione dell’impianto.

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riscaldatisia inferiormente che superiormente. Questo edificio, rispetto al precedente, mostra dispersioni decisamente contenute e partendo da una base sostanzialmente differente, si evidenziano percentuali di risparmio discordanti, ma la tendenza è comunque allineata ed è evidente che per entrambi i casi la tendenza è concorde.

Le variabili in gioco sono molteplici e i risultati emersi per questa tipologia di immobile potrebbero essere confrontabili solo per affini tipologie edilizie posizionate su simili oleografie di suolo e ad analoghe latitudini; per rendere la trattazione più esaustiva, è stato preso in considerazione un altro fabbricato: appartamento posto in prossimità della costa tirrenica in provincia di Livorno (zona climatica D 1408 gradi-giorno). L’unità immobiliare è inserita all’interno di un condominio in muratura di medie qualità e infissi dotati di doppio vetro e basse dispersioni termiche in quanto confinante con ambienti

Caso 1 VILLETTA LIBERA SU 4 LATI Il primo caso studio è stato realizzato modellando un edificio posto nella piana pistoiese (zona climatica D 1885 gradi-giorno), su due piani di circa 200 mq e libero su quattro lati. L’edificio è dotato di murature in pietra e mattoni, solaio contro terra e sottotetto non riscaldato. In linea generale non sono previsti particolari accorgimenti termici atti a ridurre le dispersioni termiche che risultano piuttosto elevate; ne consegue che per mantenere una temperatura interna di tutti i locali a 20° centigradi per l’intero periodo invernale il costo totale, comprensivo anche dell’acqua calda sanitaria, ammonta a circa euro 6.500; solo un paio di anni fa il costo sarebbe stato di 3.600 euro. Le analisi da noi condotte hanno chiaramente valore indicativo e specifiche degli immobili trattati, in linea generale ogni edificio è dotato di proprie caratteristiche e le conclusioni che se ne potrebbero trarre potrebbero essere discordanti, ma riteniamo comunque i dati qui riassunti una buona base di partenza per la scelta di un futuro investimento.

Caso 2 APPARTAMENTO

ACQUAMAS® La nuova generazione di termoaccumulatori per POMPE DI CALORE Efficienza senza sprechi energetici Facilità di manutenzione MassimaFlessibilitàigiene in funzione anti-legionellosi Made in Italy | www.cordivari.it |

TermoaccumulatoreACQUAMAS®perproduzione istantanea di ACS progettato per l’utilizzo con POMPE DI CALORE I nuovi termoaccumulatori per pompe di calore ad altissime prestazioni Acquamas® garantiscono elevate performance in produzione di ACS, grazie alla gestione elettronica dello scambio termico ad alta sensibilità. Disponibili in 3 configurazioni: Acquamas ® 1 per l’utilizzo con la sola pompa di calore (o con un solo generatore principale); Acquamas® 2 con un serpentino per l’integrazione della fonte di calore ausiliaria; la più completa versione Acquamas® 3 CTS ® con il sistema di scambio termico interno a caricamento stratificato dall’alto per un’integrazione ottimizzata con l’impianto solare.

Alte performance di produzione ACS

Il prodotto 13 GAMMA BOLLITORI PER POMPE DI CALORE

CORDIVARI, DA SEMPRE IMPEGNATA NELLO SVILUPPO DI SISTEMI SOSTENIBILI

PER LA PRODUZIONE DI ACS E IL COMFORT CLIMATICO

• Bolly® HY, la soluzione compatta ideale per gli impianti a pompa di calore, è stata sviluppata per condensare in un unico apparecchio la produzione e l’accumulo di acqua calda sanitaria e l’accumulo inerziale necessario al corretto funzionamento della PDC, garantendo uno sfruttamento ottimale dello spazio nei locali tecnici ed una grande rapidità e facilità di installazione.

Dal Bolly® PDC al Bolly® HY, dal nuovissimo Acquamas®, al Puffermas® Domus, all’Eco Combi PDC, una gamma capace di soddisfare ogni esigenza impiantistica in termini di comfort e prestazioni.

• Eco Combi PDC, progettato per l’accumulo di acqua tecnica e la produzione rapida di ACS, nasce per impianti alimentati da sorgente a pompa di calore, garantendo ottime produzioni di ACS grazie allo scambiatore sanitario corrugato in acciaio inox 316L, specificamente progettato e dimensionato. Acquamas® Bolly® PDC

• Acquamas® è il nuovo termoaccumulatore per produzione istantanea di ACS progettato per l’utilizzo con pompa di calore. Grazie al modulo esterno con scambiatore a piastre inox, garantisce ottime performance sia con basse sia con elevate portate di acqua calda sanitaria, attraverso la gestione elettronica dello scambio termico ad alta sensibilità.

• Puffermas® Domus è il termoaccumulatore compatto Cordivari per uso domestico, ideale per locali con spazi ridotti grazie alla forma slim. Unisce le caratteristiche di utilizzo di un puffer a quelle di un preparatore rapido di ACS, quindi senza accumulo di quest’ultima. Adatto per qualsiasi tipo di generatore termico, è particolarmente indicato per essere utilizzato in combinazione con le pompe di calore.

Caratteristiche prodotti: • Bolly® PDC è la linea di preparatori di ACS ad accumulo studiata per l’utilizzo di pompe di calore come fonte energetica principale, che assicura lo scambio termico fra il circuito primario della pompa di calore e l’acqua sanitaria con un gruppo di scambio progettato per minimizzare i tempi di messa regime ed ottimizzare stratificazione termica e funzionamento della stessa pompa di calore.

Per la Cordivari la gamma completa di bollitori e termoaccumulatori specifici per pompe di calore rappresenta la più avanzata evoluzione della sua offerta. Il continuo miglioramento testimonia l’attenzione dell’azienda verso le esigenze del mercato. Allo stesso modo la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni si allineano con le tendenze evolutive di un mercato orientato ai temi dell’efficienza e del risparmio energetico. La gamma, strutturata con diverse soluzioni di impiego, nasce dalla volontà di sfruttare al massimo le performance della pompa di calore sia per il riscaldamento che per la produzione di ACS, limitando gli sprechi energetici e massimizzando il comfort. Un bollitore con una progettazione specifica è, inoltre, in grado di ottimizzare il funzionamento della stessa pompa di calore riducendo al minimo e bilanciando i cicli di avviamento, a totale beneficio della durata del generatore stesso.

• Controlli visivi • Controlli strumentali • Controlli invasivi (se necessari)

• Controllo del sistema di scarico delle condense

Con la 10389 parte 2 si va a colmare quel vuoto normativo che permette di effettuare l’analisi dei prodotti della combustione degli apparecchi a biomassa, analisi che da anni potevamo condurre solo per i combustibili gassosi, ma che adesso possiamo condurre anche per caldaie a biomassa con alimentazione manuale o automatica e apparecchi a pellet con caricamento automatico. Le analisi si conducono con apparecchio a regime eseguendo la misurazione dei parametri per almeno 15 minuti e misurando concentrazione di ossigeno/anidride carbonica, ossidi di azoto si può ricavare tiraggio del camino, rendimento del generatore nonché redigere il rapporto di prova. Rispetto alle prove per combustibile gassoso è importante evidenziare che la prova risulta particolarmente impegnativa, è doveroso portare l’apparecchio a regime e mantenerlo tale per tutto il tempo di effettuazione della prova, aspetto che richiede una certa organizzazione nonché una collaborazione del proprietario dell’impianto, prova che andrà eseguita prevalentemente nei periodi invernali proprio per riuscire a dissipare il calore emesso dall’apparecchio. Come evidenziato le prove sulla biomassa sono limitate a particolari

14 IL SETTORE BIOMASSA: UNA

tipologie di apparecchi e/o alimentazioni, l’enorme variabilità degli apparecchi, dei tipi di biomasse e la non riproducibilità sistematica delle condizioni di prova ha limitato molto il campo di applicazione della norma, ma rimane comunque una norma cardine per l’analisi dei prodotti della combustione e chissà che in futuro un eventuale revisione preveda l’estensione anche ad altri campi di applicazione. Se questa norma è più destinata al manutentore o al “centro assistenza” che deve effettuare i controlli di efficienza energetica, l’altra norma, la 11859, è più di aiuto e supporto all’installatore di apparecchi a biomassa. Anche questa era una norma che mancava e della quale si iniziava a sentirne la necessità, è una norma che nel settore gas combustibile era già presente da anni, ma per il settore biomassa c’era solo un vuoto normativo.

Normativa PUBBLICAZIONE NORME UNI SU BIOMASSA E CANNE FUMARIE

La tecnologia del settore biomassa è in continua evoluzione, sia a livello di apparecchi (come sicurezza, emissioni e prestazioni) che di installazione (con procedure cadute in disuso o nuove possibilità date da nuovi materiali) ed è fondamentale che l’installatore sia aggiornato, ma anche che la normativa sia al passo dei tempi per poter essere veramente di supporto agli operatori sul campo. Il supporto nel settore della biomassa, specie in questi ultimi anni, inizia a manifestarsi in maniera importante tant’è che solo nell’ultimo anno sono state pubblicate due importanti norme: • UNI 10389-2:2022 Misurazioni in campo - Generatori di calore - Parte 2: Apparecchi alimentati a biocombustibile solido non polverizzato • UNI 11859-1:2022 Impianti alimentati a combustibile liquido e solido, per uso civile, in esercizio - Linee guida per la verifica dell’idoneità al funzionamento in sicurezza - Parte 1: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. Di prossima pubblicazione sarà la revisione la UNI 10412 sulla sicurezza lato acqua degli impianti e la UNI 10683 sull’installazione degli apparecchi fino a 35 kW. Tralasciando l’analisi delle norme in prossima pubblicazione preme evidenziare l’importanza delle due norme pubblicate, sulle misurazioni in campo degli apparecchi a biomassa e le linee guida per i sistemi di evacuazione, norme che mancavano completamente nella letteratura della biomassa.

Il testo stabilisce i criteri per verificare la sussistenza dei requisiti di sicurezza dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti ad uso civile in esercizio alimentati da combustibile liquido e/o solido, indipendentemente dalla data della loro realizzazione. E’ una norma di verifica, non può essere utilizzata per la progettazione, l’installazione o l’adeguamento dove esistono norme specifiche, ma è molto importante perché permette di redigere un Rapporto Tecnico di Verifica per la verifica dei camini esistenti che riporta un giudizio esaustivo sullo stato di sicurezza e sull’idoneità al funzionamento.

La norma prescrive di effettuare i seguenti tipi di verifica:

Di fatto una linea guida che aiuta l’installatore a verificare l’idoneità dei materiali impiegati, la compatibilità con gli ambienti, l’idoneità del posizionamento dei comignoli nonché la corretta distanza tra i sistemi di evacuazione e i materiali combustibili adiacenti, questi ed altri controlli, anche strumentali, guidando l’operatore a classificare il sistema fumario esistente come idoneo, non idoneo o abilitato a funzionare per un periodo di tempo limitato a 30 giorni.

Preme evidenziare quanto sia importante avere norme specifiche di settore come quelle qui analizzate, la presenza di questi testi aiuta a fornire indicazioni chiare, precise ed inequivocabili che portano gli operatori del settore ad analizzare situazione e trarre conclusioni ripetibili, la mancanza di normazione in questi campi ha portato nel tempo a non poter catalogare o classificare sistemi fumari ed apparecchi, ma l’innovazione e la tecnologia sta arrivando anche nel campo della biomassa e le norme ne fanno e ne faranno da supporto. CONTINUA EVOLUZIONE

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