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Idee in libertà distribuzione gratuita

Sabato 21 giugno 2014

Periodico di attualità, politica, cultura e sport

Anno VI- n° 10

Cardito, le due piazze a confronto


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Idee in libertà

Cardito politica

di M. Cuciniello

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L’ex sindaco Cirillo: “Non mi sono mai piegato ai ricatti politici” Dopo due anni falliscono i progetti politici di Mormile, Pisano e Cirillo L’ex sindaco Giuseppe Cirillo, all’indomani dello scioglimento del consiglio comunale aveva annunciato la sua volontà di voler spiegare ai suoi concittadini le ragioni che hanno portato alla fine prematura della sua sindacatura. La manifestazione pubblica si è svolta nel palazzo Mastrilli in piazza Garibaldi. Sul palco erano presenti oltre all’ex sindaco, l’ex presidente del consiglio comunale Pasquale Barra, i socialisti di Nencini rappresentati da Saviano, il segretario della sezione locale del Pd, il segretario provinciale dei democratici Venanzio Carpentieri e quello regionale Tartaglione. Presenti tra il pubblico sindaci e amministratori locali dei paesi confinanti oltre a parlamentari e consiglieri regionali del partito democratico. Questi sommati ai tanti cittadini, curiosi e addetti ai lavori hanno potuto ascoltare le parole degli esponenti dell’ex maggioranza che si sono alternati sul palco. Il dato politico che emerge è il fallimento di tutte le proposte politiche in campo alle amministrative del 2012 a partire dall’ex maggioranza di centro sinistra che ha sostenuto in questi due anni Cirillo, per passare all’ex candidato a sindaco Pisano che all’indomani della sconfitta elettorale decise di lasciare il gruppo politico che lo aveva sostenuto ed avvicinarsi prima alla Pdl, per poi aderire a Forza Italia. Stesso discorso per il progetto di civiche a sostegno di Mormile. A prendere la parola subito prima del sindaco Cirillo, è stato il presidente del consiglio comunale Pasquale Barra. Il suo intervento seppur breve è pieno di enfasi e contenuti politici. Ha delineato le tappe e le ragioni che hanno portato allo scioglimento e delineato scenari futuri non certo brillanti per il nostro paese. Ecco i passaggi più salienti del suo intervento: “sono passati 15 gironi dallo scioglimento di questo consiglio comunale dove io mi sono speso fino alla fine per evitare quello che definisco un atto scellerato e premeditato, una brutta pagina per Cardito, caratterizzato o da un personalismo sfrenato ed un invidia per un amministrazione giovane. Il commissariamento di un comune è la cosa più tragica per un paese e non perché il commissario non sappia gestire un ente, ma perché si limiterà all’ordinario Anno VI - n° 10

asciando la programmazione ai politici che verranno. Vi preannuncio che i nostri bambini a settembre non avranno più il trasporto scolastico e forse anche la refezione. Non so cosa succederà con gli abbattimenti, c’era in campo una proposta dell’assessore di recepire la legge regionale del 2013, ma non c’è stata il tempo diapprovarla”. Durissimo quando si parla di urbanistica. “Le mani sul piano urbanistico non le farò mettere a nessuno. Forse qualcuno non poteva votare il comma 65 ed ha finito per danneggiare altri cittadini. Certi soggetti politici è meglio che lasciano le loro radici altrove, io sono nato e cresciuto in questo paese e non permettero che certe metodologie vengano applicate nella mia città, ne politicamentene ne come stile di vita”. Le parole dell’ex sindaco Cirillo lasciavano trapelare a emozione e rabbia per ciò che lì a pochi giorni era accaduto. Ha difeso a spada tratta il suo operato, quello della sua giunta e della maggioranza. A suo dire i nove consiglieri comunali hanno scelto di porre fine alla sua sindacatura senza una valida motivazione. Ecco le dichiarazioni più importanti del suo intervento: “hanno sciolto un consiglio comunale senza motivazione. Ma prima di questo i cittadini devono conoscere i risultati di questi due anni. Abbiamo risanato la spesa, prima si pagavano i fornitori a venti mesi, oggi siamo a sessanta giorni. Abbiamo organizzato una migliore raccolta deirifiuti spendendo circa ottantamila euro mensili grazie anche al lavoro degli lavoratori socialmente utili mettendo in atto una la politica del risparmio, come il quadro economico di una famiglia dove si cerca di risparmiare al centesimo cercando di non indebitarsi. Noi come ente non avevamo la possibilità di organizzare il trasporto e la mensa scolastica ma, abbiamo deciso di farlo per aiutare e famiglie carditesi in difficoltà e che hanno bisogno di questi servizi inoltre rappresentano un momento educativo per i nostri ragazzi. Abbiamo attuato il metodo della trasparenza nell’erogazione degli aiuti alle famiglie bisognose, mai gli amici e i parenti di qualcuno. In altri tempi avveniva ben altro. Abbiamo organizzato due Natali, con delle belle manifestazioni e senza che il comune spendesse


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Cardito politica

un euro eppure non l’abbiamo pubblicizzato ma è stato possibile grazie all’aiuto degli operatori commerciali locali. Nei lavori pubblici abbiamo organizzato una progettazione di circa quindici milioni di euro di cui 7 finanziati con fondi della regione e della comunità europea. Sul Puc, l’assessore Garofalo ha fatto un grande lavoro, ma ha trovato sempre una grande opposizione in consiglio comunale. Abbiamo deciso, su questo argomento che le sedi più opportune per discutere fossero quelle delle istituzione e non nel chiuso delle stanze. Era pronto il regolamento per il recepimento del comma 65 dell’art. 1 della legge regionale. Abbiamo ereditato il grande bubbone del cimitero, e quando finalmente siamo arrivati alla fine con l’imminente pubblicazione del bando di gara per i lavori, che inizieranno a settembre, non potrò più dare una mano al sindaco di Crispano per risolvere questa problematica. Per la scuola di via Marconi abbiamo chiesto a Renzi un finanziamento per abbattere e ricostruire quel plesso scolastico visto che il comune non ha i fondi per fare ciò. Il governo di ha risposto

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chiedendoci quanti soldi ci volevano e l’importo da noi chiesto è stato di un milione e ottocento mila euro. Speriamo bene. Quando il venerdì mi sono dimesso, con una lettera inviata a tutti i consiglieri comunali, ho chiesto l’apertura di un tavolo di confronto per approvare alcuni punti programmatici. Lo sapete qual è stata la risposta. Una riunione carbonara per apporre le firme allo scioglimento del consiglio comunale. La vera motivazione è quella di non essermi piegato ai ricatti politici, né io né i miei consiglieri comunali. Ho detto di no alla svendita della pubblica illuminazione con un appalto ventennale voluto da alcune forze politiche. La stessa cosa è venuta per l’acqua che rappresenta un’ingente perdita per le casse comunali. Abbiamo detto di no alla privatizzazione dell’acqua. Per noi di sinistra l’acqua è e deve rimanere pubblica. Capitolo strisce blu. In altri comuni la sosta a pagamento è gestita da società private noi abbiamo deciso che il controllo venisse fatto dai lavoratori socialmente utili attraverso le integrazioni salariali e che le somme venissero riscosse dai vigili urbani”.

Nunzio Raucci: “Siamo stati coerenti con il mandato elettorale” Questione rifiuti, pochi i passaggi nelle due manifestazione I nove consiglieri comunali, tre della maggioranza (De Simone, Credendino e Montella) e sei dell’opposizione (Santucci, Franco Luca, Castaldo, Raucci, Cimmino e Mirone)che hanno preso l’iniziativa di sciogliere il consiglio comunale, hanno deciso di far sentire la loro voce organizzando un comizio pubblico in piazza Garibaldi per spiegare le ragioni della loro scelta di mettere la parola fine alla consiliatura. Sul palco oltre ai nove consiglieri comunali firmatari dello scioglimento, c’erano i due candidati a sindaco delle scorse amministrative Mormile e Pisano e l’ex sindaco Giuseppe Barra. Tutti gli interventi hanno messo in evidenzia come la manifestazione sia stata organizzata solo per dare voce alle ragioni del loro agire politico e non voleva significare un inizio di coalizione in vista delle comunali del prossimo anno anzi, non si è nemmeno ancora iniziato a parlare di possibili alleanze Anno VI - n° 10

tra le forze politiche protagoniste dello scioglimento. Gli interventi che si sono susseguiti hanno sottolineato come ormai l’ex maggioranza aveva fallito il proprio obiettivo di governare Cardito. Non c’erano più i presupposti per andare avanti. Intanto, da indiscrezioni, il neo commissariato Rossana Sergio che si è insediatosi nelle scorse settimane, provvederà ad approvare un bilancio dove saranno “tagliati” due servizi essenziali quali il trasporto e la refezione scolastica. Ancora aperta la questione interna al Pd con il segretario locale Orabona ancora seduto al suo posto nonostante il fallimento della sua segretaria. Gli organi provinciali e regionali del partito dovrebbero intervenire commissariando la sezione locale con un esponente che non sia del territorio. Nelle due manifestazioni pochi i riferimenti alla problematica dei rifiuti oggetto di interrogazioni delle opposizioni che riguarcontinua a pag. 4


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Cardito politica

davano nell’epsletamento della nuova gara. Abbiamo scelto di pubblicare parte dell’intervento di Nunziante Raucci del partito democratico, il quale è sembrato essere uno dei migliori in quanto a contenuti politici ed ha sciorinato con chiarezza la scelta del suo gruppo, nonostante l’ingresso nel Pd, di restare all’opposizione dell’ex maggioranza che ha poi portato alla fine della consiliatura. Cosi Raucci ha espresso il suo pensiero nel merito: “Vorrei cominciare il mio ragionamento con un interrogativo: è meglio essere traditori o voltagabbana? Secondo il mio pensiero è meglio essere Traditori. Se Traditori vuole significare rispettare il mandato elettorale, allora e i miei amici politici siamo fieri di essere definiti traditori. Cari amici, cittadini la coerenza in politica è un valore e noi rappresentiamo e ci battiamo per questo, ogni giorno. Se avessimo tradito il Vostro mandato elettorale ci avreste e ci avrebbero definiti come dei voltagabbana, allora non più traditori ma saremmo diventati dei Scillipoti carditesi. Siamo fieri della scelta di coerenza che abbiamo fatto. Stasera non vogliamo rappresentare un’ammucchiata, ma abbiamo voluto essere tutti presenti per spiegarvi perché rappresentanti di diversi partiti politici hanno ritenuto opportuno mettere fine alla consiliatura. In questi due anni, mai abbiamo condiviso l’operato dell’Amministrazione e mi meraviglio come consiglieri dell’ex maggioranza potessero pensare il contrario, lo abbiamo ripetuto in consiglio comunale, nelle piazze e nelle case, perché noi siamo vicino ai voi mentre loro non lo sono mai stati in questi due anni bui per il nostro paese. In questi giorni, abbiamo ascoltato interventi personalistici contro di noi ma, non cadremo

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nella tentazione di fare altrettanto, mi limiterò ad analizzare numeri e fatti poi come sempre in democrazia sarete voi a decidere e a giudicare. Abbiamo subito attacchi ovunque, mi riferisco al gruppo politico di cui mi onoro di far parte e che da qualche mese ha aderito al Pd. Siamo fieri della nostra scelta che abbiamo fatto”. Raucci riserva parte del suo intervento anche alla stampa che non sempre riesce ad essere imparziale. Forti le sue parole nei confronti della carta stampata. “Riunione carbonare con cappucci forse il caro Saviano dimentica che è stato uno dei promotori di una riunione carbonara nel lontano 2002, primo consiglio comunale dell’amministrazione barra andato deserto. Lì altro che carboneria”. Capitolo Finanza. “Oggi siamo a 2 milioni di anticipazione di cassa da parte della Sogert ed abbiamo contratto un mutuo per 9 milioni di euro a restituire in 29 anni al tasso annuale di oltre il 3% con rata annuale di quasi trecentomila euro che in 29 anni fanno, solo di interesse oltre otto milioni di euro. Per risanare le casse comunali hanno indebitato il nostro futuro”. Comma 65. “Da quando la Regione Campania ha approvato art. 1, comma 65 della L.R. n. 5/2013 ne è passato del tempo e oggi veniamo accusati di atto scellerato l’Assessore all’urbanistica il capolavoro politico del Sindaco cosa ha fatto temporeggiava studiava approfondiva e mentre faceva tutto ciò il malato terminale moriva. In consiglio comunale diversi mesi fa arrivò una discussione inutile e inconcludente poi non si è saputo più niente”. Poi Raucci chiude il suo intervento con questa citazione: “A volte il vincitore è semplicemente chi non ha mai mollato” come me come noi come voi”.


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Cardito cultura

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GRANDE AFFLUENZA PER LA PRIMA FIERA AGRICULTURA Si è conclusa con numeri davvero importanti la prima fiera dell’AgriCultura 2014, che si è tenuta nel Parco Taglia di Cardito sabato 14 e domenica 15 giugno ed organizzata dall’associazione “MalaHerha con la collaborazione del club Marco Pantani, il collettivo Coscienza critica e l’azienda agricola “la Misenate”. Questa prima edizione si è distinta per un ottima partecipazione di visitatori nonostante nei due giorni in cui si è tenuto l’evento siano stati caratterizzati da un tempo meteorologico instabile, altrimenti, in termini di presenza si potevano raggiungere risultati ancora più lusinghieri. Espositori, produttori, agricoltori, appassionati, addetti ai lavori, ma anche famiglie, hanno potuto ammirare i prodotti delle nostre aziende agricole e soprattutto verificarne la bontà. Uno dei motivi di questa fiera è stata appunto l’idea di dimostrare che nelle nostre terre si producono materie prime eccellenti a dispetto della campagna mediatica sulla terra dei fuochi che ha messo in ginocchio il settore agricolo. Allestita anche una mostra fotografica con giochi per

bambini e non sono mancati momenti musicali e spettacoli di cabaret. Peccato, come abbiamo, ripetuto, che le condizioni meteo non hanno consentito all’organizzazione di portare a termine tutti gli appuntamenti in calendario. Soddisfazione da parte del presidente del comitato Ciro D’Andrea: “tante aziende e tanti amici ci hanno dato fiducia: a tutti loro va il nostro sincero ringraziamento. Questo è indicativo di quanto questa prima fiera dell’AgriCultura possa crescere e migliorare. Puntiamo, per le prossime edizioni a superare i confini del nostro circondario coinvolgendo tutta la regione Campania. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno consentito, nonostante le difficoltà ad organizzare questo evento”. “L’appuntamento – ha concluso D’Andrea - è naturalmente per la prossima edizione, che abbiamo programmato per il 2015, con in serbo tante novità”. Viste le cattive condizioni atmosferiche, domenica prossima verrà riproposto lo spettacolo di cabaret dei “made in sud“.

Volley per il sociale al parco commerciale “I Pini” Volley per il sociale al parco commerciale “I Pini”. La seconda edizione, infatti, si terrà a Casoria e vedrà uniti lo sport e la promozione della battaglia per salvare la cosiddetta Terra dei Fuochi. Saranno presenti sia il presidente del Coordinamento Comitato Fuochi, Lucio Iavarone, che Padre Maurizio Patriciello, il sacerdote diventato un’icona nazionale del movimento contro l’inquinamento dei territori. Il torneo di volley si terrà nel pomeriggio di giovedì 26 giugno, sotto l’egida della Fipav (Federazione Italiana Pallavolo), per cui interverrà il presidente regionale, avvocato Ernesto Bocca. All’evento parteciperanno anche molti attori della fiction Gomorra, andata in onda recentemente su Sky con un successo di pubblico e critica mai vista, tra i quali Elena Starace, Carmine Battaglia ed Ivan Boragine. Per i “Cesaroni” sarà Anno VI - n° 10

presente l’attore Nunzio Giuliano e Antonella Stefanucci che ha partecipato alla fiction su Don Peppe Diana, mentre dal programma Furore presenzierà Giuliano Del Gaudio. Sono stati contattati anche molti altri attori ed artisti, la cui presenza sarà confermata nei prossimi giorni. Gaetano Graziano, direttore marketing del gruppo Gvc dice: “dopo il torneo di basket, con cui abbiamo dato la possibilità a tutti, dai bambini alle donne, agli adulti, di giocare liberamente all’aria aperta in questi paesi dove è difficile trovare un campo di pallacanestro, adesso abbiamo sposato questa iniziativa che non è solo sportiva, ma soprattutto sociale. La presenza di Don Maurizio Patriciello e del comitato Fuochi, unita agli attori delle fiction più seguite servirà ad attrarre più pubblico e sensibilizzare maggiormente i cittadini sul grave problema dell’inquinamento”.


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Sesta sagra dell’Amicizia al Sacro Cuore EucaristicoSpettacoli di cabaret con gli artisti di Made in Sud Anche quest’anno in occasione dei festeggiamenti in onore del Sacro Cuore di Gesù, la parrocchia Sacro Cuore Eucaristico, in collaborazione con il gruppo scout Cardito 1 “Rodomonte”, ha preparato la sesta edizione della “Sagra dell’amicizia” nei pressi di via Marconi. Appuntamento dal 20 al 22 giugno e il 27 giugno: anche quest’anno degustazioni di primi e secondi piatti con la novità del famoso “per e o’ musso”. Serate tematiche con spettacoli di cabaret con gli artisti di Made in Sud. Per ulteriori informazioni si può contattare il numero 320.0607560


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Cardito sport

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La squadra podistica di Cardito alla conquista di Afragola Domenica 15 giugno scorso si è svolta la quarta edizione della gara podistica “corri Afragola per la pace”. Una giornata di grande sport organizzata da Mimmo Errichiello e Gaetano Brilla della società sportiva New atletica Afragola, la gara ha visto la partecipazione degli atleti della società podistica Cardito, sponsorizzata dalla pasticceria di Francesco Iazzetta. La gara si è svolta su un circuito cittadino di 5 Km che è stato ripetuto per due volte. Oltre mille gli atleti che hanno preso il via, tra cui hanno brillato i runners della podistica carditese, i quali si sono ben comportati tenendo alto il vessillo dei colori della nostra città. Tutti gli atleti della squadra carditese hanno tagliato il traguardo ottenendo tra l’altro, ottimi piazzamenti con tempi personali di tutto rispetto. Erano mesi che gli atleti in questioni si stavano preparando con dedizione ed impegno per arrivare al meglio a questo appuntamento agonistico che è una delle

date più importanti nel calendario podistico. Considerando il fatto che si tratta di atleti amatoriali che si allenano dopo l’orario di lavoro irisultati che ottengono sono davvero importanti. La passione per questo sport è il collante che tiene insieme questo gruppo di amici che si divertono correndo e sudando insieme. Tornando alla gara afragolese, va segnalata ancora una volta la prestazione sopra le righe di Luigi Auriemma, vero leader della squadra e non solo per le prestazioni sportive che sfodera in ogni gara ma, soprattutto, per il carisma che lo erge a trascinatore del gruppo. Le sue performance non fanno più notizia, riesce sempre a tirare fuori il massimo dal suo fisico. Non sono stati da meno gli altri componenti della squadra carditese ed è per questo che meritano di essere nominati uno ad uno: De Bellis Arcangelo, Barra Crescenzo, Paribello Raffaele, Auriemma Luigi, Vittorioso Luigi, Grillà Francesco e Falco Ferdinado.

”Idee in libertà” Aut. Trib. Napoli n° 12 del 03 febbraio 2009 Anno VI - n° 10 Editore: Associazione “ Idee in Libertà” Direttore Responsabile: Umberto Setola Contatti: ideeinliberta@email.it Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na) Stampa: Printhing house Casoria (Na) chiuso: venerdì 20 giugno 2014


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Anno VI - n° 10

Attualità

a Redazione

Idee in libertà


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Crispano politica

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La Redazione

Crispano, il comune firma la convezione per evitare la decolazzazione degli uffici del Giudice di pace I sindaci dei comuni a nord di Napoli raggiungono l’intesa sottoscrivendo una convenzione per evitare la delocalizzazione e il conseguente accorpamento degli uffici del giudice di pace. L'intesa, già raggiunta da qualche mese, è stata ratificata presso il municipio di Frattamaggiore. I comuni che hanno siglato la convezione sono: Frattamaggiore, Frattaminore, Sant'Antimo, Grumo, Crispano e Casandrino, rappresentati dai rispetti sindaci. Alla firma della convenzione, erano presenti anche i rappresentanti dell'Ordine degli avvocati, e quelli dell'associazione forense frattese. Come si ricorderà l'ufficio del giudice di pace era stato soppresso da un decreto, insieme ad altri 666 uffici in Italia, poi il ministro della Giustizia, Andrea Orlando aveva firmato il decreto con cui salvava 285 uffici del giudice di pace. Nell'elenco c'era anche Fratta. Un'esclusione condizionata dall'autonomia economica dell'ufficio alla cui gestione e sopravvivenza avrebbero dovuto provvedere i

Comuni entro il 28 giugno prossimo. Con questa intesa per salvare l'ufficio del giudice di pace i Comuni s'impegnano a versare ognuno 0,80 euro per ogni abtante all'anno. Qualche esempio: Frattamaggiore con 30.000 abitanti verserebbe ogni anno 24.000 euro, Casandrino con 13.000 abitanti, 10.400, Crispano con 12.000, 9600 euro. Sede dell'ufficio resterà quella della ex pretura in via Vergara. Ogni comune per la gestione dei servizi amministrativi provvederà a distaccare una propria unità. La firma della convenzione ha registrato commenti positivi da parte degli avvocati, ma anche dei cittadini. Resta insoluto invece il problema dell'ufficio del giudice di pace di Afragola (che si occupa anche di Cardito e Caivano). Tra i comuni non è stata raggiunta l'intesa. Il termine ultimo è alle porte. L'ipotesi che provocherebbe meno disagi è quella che anche questi tre comuni facessero riferimento, vista la distanza, al "sopravvissuto" ufficio di Frattamaggiore.

Crispano commemora i caduti di tutte le guerre con la posa di una lapide in piazza Trieste e Trento Martedì 10 giugno l’amministrazione comunale di Crispano ha organizzato una giornata di commemorazione in ricordo di tutte le vittime delle guerre. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 19.30 con il ritrovo dei cittadini e delle autorità in piazza Trieste e Trento accompagnati dalla banda musicale. Per l’occasione è stata fatta posta una lapide presso il monumento dei caduti nello spazio antistante la casa comunale. L’amministrazione comunale, con questa iniziativa ha voluto ricordare tutti i cittadini crispanesi caduti in guerra, organizzando una cerimonia in loro onore. Anno VI - n° 10

Gli uffici comunali hanno provveduto ad individuare le vittime e a contattare i parenti più prossimi. Il raduno è avvenuto in piazza Trieste e Trento accompagnato dalla banda musicale. Alla cerimonia, hanno preso parte cittadini, parenti, oltre alle autorità civili e militari. Dopo l’intervento delle varie autorità, è stata consegnata una pergamena commemorativa e a seguire il corteo da piazza Trieste e Trento ha attraversato via Lutrario ed ha raggiunto il monumento dei caduti in via Pizzo elle Canne dove è stata posta una corona d’alloro.


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Idee in libertà

L’avvocato risponde

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Rubrica curata dagli avvocati Francesco Castaldo & Mario Setola 80024 Cardito, Napoli (NA) Corso Cesare Battisti 145 tel: 0818322523 fax: 0818316200 Egregio avvocato, mi chiamo Paola, sono vedova ed anziana e scrivo da Arpino (Casoria). Abito in un condominio e la famiglia che sta sopra il mio appartamento ha un figlio che studia pianoforte. Non ne posso più di sentire tutti i giorni quel suono, che tra l’altro spesso è fastidioso e monotono. A volte sono costretta a farmi venire a prendere dai miei figli e farmi portare lontano da casa pertrovare un po' di tranquillità. E non mi pare giusto dal momento che sono proprietaria della casa. Il mio vicino dice che ha diritto a far suonare il figlio ed io non posso impedirglielo. Cosa posso fare? Gentile signora Paola, innanzitutto grazie per averci contattati e complimenti per la semplicità e la linearità con cui ha esposto il suo quesito. Veda, il suo problema nella quotidianità è molto diffuso. E' un dato di fatto che nei condominii molto spesso i rapporti di vicinato sono alquanto delicati. Il Codice Civile disciplina tale fattispecie all'articolo 844, ove prevede che "il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto condizione dei luoghi. Nell'applicare questa norma l'autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto di un determinato uso". Con tale norma il Legislatore ha stabilito che, nei rapporti tra vicini, non sono ammesse immissioni che superano i limiti stabiliti dalla legislazione ordinaria. Ciò vuol dire nel caso di specie che, se il livello di immissione sonora provocato dall'utilizzo del pianoforte supera i decibel di legge, tale immissione è da considerarsi intollerabile e pertanto illecita. Per poter però dire se tale musica supera il limite di legge è necessario ed indispensabile sottoporre a misurazione il livello sonoro prodotto dall'uso del pianoforte. Tale funzione viene svolta dai vari Uffici di Igiene presenti nei Comuni; va però tenuto conto delle obbiettive difficoltà che si incontrano ad effettuare una tale misurazione. Il consiglio che mi permetto di darle, signora Paola, è questo: In una prima fase, la esorto a parlare con il vicino cercando di trovare Anno VI - n° 10

una soluzione che garantisca la propria quiete domestica ed il diritto del figlio a studiare musica. Una soluzione ed esempio, potrebbe essere quella di suonare a giorni alterni solo la mattina o solo il pomeriggio per due - tre ore oppure di suonare usando degli accorgimenti, presenti in commercio, tali da ridurre il livello sonoro emesso dallo strumento musicale. Ad esempio insonorizzare l’ambiente. Nel caso in cui questa soluzione non si riveli utile, od abbia già dato esito negativo, le consiglio di rivolgersi ad un legale perché tuteli i suoi diritti. A livello giuridico una strada da percorrere potrebbe essere quella di andare, in una prima fase, davanti al Giudice di Pace per espletare il tentativo di conciliazione in sede non contenziosa previsto dall'articolo 322 del Codice di Procedura Civile. L'intervento del Giudice di Pace non è un vero e proprio giudizio ma consiste nella comparizione delle parti nel tentativo di trovare una soluzione bonaria. Insomma una valvola di sfogo del sistema che evita, laddove ve ne siano i presupposti di avviare una complicata e (troppo spesso!) lunga causa che, in ogni caso penalizzerà qualcuno. Grazie alla capacità persuasiva che può avere il Giudice, invece, non è escluso che riesca a mettere d'accordo le parti e trovare una mediazione che preservi il rapporto di buon vicinato e non penalizzi oltremodo nessuna delle parti. Se anche questo tentativo dovesse fallire, dopo aver attentamente valutato tutti i pro ed i contro della vicenda, non resta che rivolgersi alla competente autorità giudiziaria per far valere i propri diritti.


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Sport calcio

Idee in libertà

Fermo il campionato di calcio entra nel vivo il calcio mercato del Napoli Tante voci su un possibile addio di Higuain Fermo il campionato e con il mondiale di calcio brasiliano che è entrato nel vivo, impazzano le voci di calcio mercato. A mettere in agitazione la tifoseria azzurra, le voci provenienti dalla Spagna di un trasferimento di Higuain al Barcellona. Sarebbe il terzo addio in tre anni dopo quello di Lavezzi e Cavani. Il Napoli si è affrettato a smentire qualsiasi trattativa sul trasferimento in blaugrana del centravanti argentino dopo solo una stagione con la maglia azzurra. Anche le presunte dichiarazioni del diretto interessato dal ritiro dell’argentina, lasciano la porta aperta a questo possibile addio dopo la conclusione dei mondiali. In realtà, dietro le parole del pipita, ci sarebbe la strategia del papà manager dell’attaccante per ottenere un aumento di stipendio passando dagli attuali 4.5 milioni a oltre 5milioni di euro compresi i bonus legati alle reti segnati e al numero di presenze dell’attaccante. L’impressione di tutti è che se realmente il Barcellona è interessato all’attaccante argentino difficilmente De Laurentiis potrà rifiutare gli oltre sessanta milioni di euro attuale quotazione del cartellino. Di sicuro questo sarà il tormento dell’estate. In entrata, sfumato il sogno Mascherano, il Napoli è sempre sulle tracce del

Anno V I - n° 10

francese Gonalons, anche se la trattativa stenta a decollare vista la rottura dei rapporti tra il patron del Lione e quello degli azzurri. Altro nome caldo sul taccuino di Bigon è quello del centrocampista Sandro del Tottenham. Il giocatore piace tanto a Benitez, il Napoli si è fatto avanti con un offerta che è inferiore ai soldi chiesti dai londinesi che vorrebbero per il cartellino del giocatore circa 15 milioni. Altra pista calda è quella che porta al francese M’Vila del Rubin Kazan. In questo caso c’è da battere la concorrenza dell’Inter che è andata forte sul calciatore. Potrebbe invece lasciare il Napoli Behrami cheraggiungere Mazzarri all’Inter, suo grande estimatore. Per il resto il mercato del Napoli procede a passo lento. Il tormentone Reina tiene banco dopo le dichiarazioni di Benitez che hanno di fatto chiuso la porta al portiere spagnolo visto il suo alto ingaggio fuori dai parametri azzurri. Altro calciatore in lista di sbarco sembra essere Maggio. La sua esperienza la Napoli sembra giunta al capolinea ed il giocatore ha espresso la sua volontà di chiudere la carriera nel Verona. L’impressione è che tutte le squadra stiano aspettando la fine del mondiale per mettere a segno i colpi migliori.


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