Non Aprite Quel Giornale

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EDIZIONE NUM. 1 (DICEMBRE 2014) - GRUPPO OPZIONALE “GIORNALISTI IN ERBA” DELLA SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO DI TESERO

LA MOSTRA STORICA L’iniziativa è nata da un’idea di un gruppo di amici (Elisa V., Anna G.,Beatrice Z., Enrico Z., Sebastiano Z., Thomas D., Silvia Z.,Giulia M. ed Elisa D.) Durante l’estate, non sapendo cosa fare a casa di Beatrice, hanno deciso di andare nella sua soffitta per vedere cosa c’era. Lì hanno trovato degli oggetti antichi e, presi dall’entusiasmo per la scoperta, hanno pensato di valorizzarli. Quale migliore occasione delle “Corte de Tiézer” per farne una mostra? Per chi non lo sapesse, “le Corte de Tiézer” sono un’associazione che la prima settimana d’agosto organizza degli eventi legati al passato. Dopo due settimane utilizzate per raccogliere informazioni su come riuscire ad entrare in questa associazione, i ragazzi sono riusciti finalmente a contattare due dei rappresentanti de “le Corte de Tiézer”, Silvia Vinante e Mirco Senettin. Questi hanno gentilmente accettato la richiesta e li hanno aiutati nel miglior modo possibile, per esempio fornendo loro dei tavoli sui quali esporre gli oggetti e assegnando loro una corte molto grande, la “corte dei Mèlani”, sita nel Vicolo Iellico poco sotto l’albergo “Al Cervo”. I ragazzi si sono dati molto da fare durante le ore libere, selezionando e ripulendo gli oggetti, però hanno dato maggiore importanza alle canzoni che avrebbero suonato e cantato quel sabato sera. Infatti si erano anche presi l’incarico di animare la serata. Il giorno de “le Corte de Tiézer”, i ragazzi erano molto preoccupati, perché il tempo era instabile. Ad un certo punto, per fortuna, il cielo ha cominciato a schiarirsi, e i ragazzi hanno cominciato ad esporre gli oggetti. Ma purtroppo, appena cinque minuti dopo, sono stati sorpresi da un temporale. Allora, la proprietaria della corte, la signora Roberta, che per l’occasione si era trasformata in una loro tifosa, ha prestato dei teli per ricoprire gli oggetti esposti. Poi il cielo si è schiarito, rabbuiato e avanti così per un bel po’ lasciando tutti col fiato sospeso. Continuando a sperare che il tempo si stabilizzasse, gli organizzatori della mostra hanno deciso di indossare vestiti d’epoca e prepararsi a suonare i loro strumenti: Giulia M. il flauto traverso, Elisa D. e Enrico Z. il bombardino, Sebastiano Z. e Thomas D. un piccolo tamburo e uno strumento fatto con oggetti presi a casa, Beatrice Z. la fisarmonica, mentre Silvia Z., Anna G. ed Elisa V. hanno cantato insieme a Beatrice, Sebastiano e Thomas delle canzoni originarie del Trentino. Per la cronaca gli oggetti che sono stati esposti sono i seguenti: il crocifisso, la tela di Maria e Gesù, due macchine da scrivere, l’assorbi inchiostro, il porta tabacco, una culla, delle bambole, oggetti della 1° e 2° Guerra Mondiale, e molti altri oggetti … La serata si è svolta con grande successo e tutti hanno fatto i complimenti a questo piccolo gruppo di ragazzi e ragazze Inoltre la scuola ha preso in considerazione questa idea e sta pensando di esporla per dare a più persone la possibilità di vederla. Anna Gilmozzi III A

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Classi seconde: spedizione in Val Ridanna Il 30 settembre 2014 noi classi seconde siamo andate in Val Ridanna,che si trova in provincia di Bolzano,a visitare le miniere. Dopo un viaggio di 2 ore e mezza siamo finalmente arrivati a destinazione, siamo entrati nel museo e ci hanno accolto due guide: Isabella e Karin. Nella mattinata abbiamo visitato il museo “Monte Neve”, la miniera didattica e la fabbrica dei minerali. In particolare nelle miniere era riprodotto il lavoro dei minatori: quello che scavava nella roccia, l’uomo che immetteva l’aria all’interno delle miniere (altrimenti si sarebbe morti asfissiati), quello alle prese con la dinamite, l’uomo che portava il minerale estratto dalla roccia all’esterno della miniera. I minatori estraevano zinco, piombo, argento (però solamente all’inizio). Dopo pranzo ci siamo preparati per andare nelle miniere originali, dove abbiamo dovuto indossare: un paio di stivali di gomma, un impermeabile e un caschetto con attaccato un frontalino. Abbiamo preso un pulmino che ci ha portati fino all’entrata, dopo di che siamo saliti tutti su un trenino,con cabine da 4 posti l’una, e abbiamo percorso 3 km per entrare nelle miniere vere e proprie. Scesi dal trenino la guida ci ha condotto in un locale dove abbiamo messo l’imbragatura e una corda elastica con dei moschettoni attaccati ad essa. Abbiamo percorso una galleria che ci ha condotti ad una scala all’interno di un pozzo verticale. Risalito il pozzo ci siamo introdotti in un corridoio con 10 cm di acqua sotto i piedi, molta muffa alle pareti e roccia che sporgeva. Alla fine di esso siamo dovuti scendere per ben 276 scalini! Per concludere in bellezza abbiamo provato in prima persona a

battere la roccia con punta e mazzetta per capire meglio il duro lavoro dei minatori. Al ritorno per esprimere la nostra allegria, sul trenino abbiamo cantato “il treno del nonno fa ciuf-ciuf”, ridendo e scherzando! Infine siamo usciti dalle miniere e abbiamo preso il pulmino che ci ha riportato nel museo. Alcuni di noi hanno comprato un ricordo di questa gita. È stata una esperienza fantastica! Ancora oggi nei Paesi più poveri si pratica l’attività estrattiva basandosi solo sul lavoro dell’uomo. Una delle più antiche ancora attiva è la miniera di sale di Wieliczka in Polonia. Anche in Italia le miniere stanno diminuendo perché è un lavoro pericoloso e poco pagato, ma chi ha bisogno di soldi fa anche questo! Questo lavoro a volte può essere mortale: tra le cause più frequenti ci sono le esplosioni e la caduta di pezzi di roccia. Uno degli incidenti più gravi si è verificato il 6 dicembre 1907 nella miniera di Monogah, negli Stati Uniti d’America, dove l’incidente è stato causato da un’esplosione di carbone e ha coinvolto circa un terzo dei tremila abitanti del paese. Ricordiamo infine che il lavoro in miniera non è estraneo alla storia della nostra valle: basta pensare alle miniere di Prestavel da cui si estraeva fluorite. Purtroppo sappiamo tutti come l’attività sia cessata con il triste evento della tragedia di Stava nel 1985. Giulia Rossi Valeria Baldassara II B

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CESTISTI DI SERIE “A” IN VISITA ALLE SCUOLE DI TESERO E PREDAZZO Il giorno 27/10/2014 due giocatori dell'“AQUILA BASKET TRENTO” Jammar Sanders ed Isaiah Armwood sono venuti in Valle per visitare le scuole di Tesero e Predazzo, la fabbrica di scarpe a Ziano “La Sportiva”, per poi passare, nel pomeriggio, dai ragazzi del “mini basket” di Cavalese. Lo scopo di questa visita era di incoraggiare i ragazzi a praticare questo sport e.....perché no? andare a tifare per loro a Trento. Ricordiamo che questa gloriosa squadra trentina sta affrontando la sua prima stagione in serie A1 e proprio il giorno prima aveva ottenuto la prima vittoria. Gli organizzatori di questa visita sono stati il professore Zazzeroni, la professoressa Cenati da Predazzo, e il nostro amato professor De Simone. Questi due atleti ci hanno spiegato che negli Stati Uniti, se si vuole praticare uno sport a livello agonistico bisogna mettere al primo posto la scuola, infatti i nostri due campioni sono addirittura laureati. Fino all'anno scorso hanno giocato nella squadra del loro college, cioè della loro università.

Alcuni alunni delle classi terze hanno preso in mano il pallone e si sono buttati in campo cercando di copiare gli esercizi che facevano Jammar ed Isaiah. Dagli spalti ci siamo divertiti a vedere i ragazzi delle terze che si sono messi alla prova con coraggio. Se alcuni esercizi per i due giocatori erano naturali per i nostri compagni erano praticamente impossibili; se i due cestisti si facevano passare la palla tra le gambe senza nemmeno guardarla, i ragazzi erano un po' impacciati, tenevano fisso lo sguardo sul pallone e spesso erano costretti a rincorrerlo fino ai bagni... Successivamente hanno fatto dei tiri a canestro, ma se Jammar ed Isaiah tiravano da centrocampo e le beccavano tutte, gli alunni le sbagliavano anche da due passi. Poi faceva impressione la differenza di altezza tra loro e Isaiah, che è alto 2,06 metri... In ogni caso sono stati bravi perché hanno messo da parte la timidezza e si sono messi in gioco. Quando hanno finito ci hanno firmato gli autografi scambiando insieme a noi anche due/tre parole, rigorosamente in inglese!

Alessia Gilmozzi I A Valeria Baldassarra II B

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RELAZIONE SULL’USCITA DIDATTICA A DAIANO E SAN LUGANO

Mercoledì 29 ottobre noi delle classi terza A e B abbiamo partecipato a un’ uscita sul territorio accompagnati dagli insegnanti di educazione motoria, tecnologia, arte e lettere. Siamo partiti con il pullman alle 8.30 da Tesero per arrivare qualche minuto dopo in centro a Daiano, un paesino della Val Di Fiemme poco sopra Cavalese. Le tematiche oggetto di studio erano due: l’ approfondimento sulle fortificazioni risalenti alla Prima Guerra Mondiale e l’ analisi di un territorio rilevante dal punto di vista geologico. Come attività preparatoria in classe, durante le ore di storia, abbiamo incamerato delle informazioni essenziali sulla “Grande Guerra”, in particolare sulla struttura delle trincee. Infatti eravamo convinti che avremmo visitato delle seconde linee austriache, cioè delle trincee in cui gli Austriaci si sarebbero riparati nel caso gli Italiani avessero sfondato il fronte del Lagorai. Dopo una lunga passeggiata in un sentiero costeggiato da un bosco di abeti e di larici, siamo arrivati su un dosso situato in corrispondenza del Passo San Lugano. Con nostra sorpresa non abbiamo trovato delle trincee, ma una serie di postazioni da cui gli Austriaci avrebbero dovuto sparare sugli Italiani, se questi si fossero diretti alla conquista della Val d’Adige e di Bolzano. In effetti sporgendosi si poteva ammirare un panorama mozzafiato, con una vista diretta sulla strada statale. Lungo il percorso per arrivare al dosso la nostra guida ci ha illustrato le caratteristiche di alcune rocce affioranti. Esse erano interessanti perché mostravano delle stratificazioni ciascuna delle quali si era formata a una distanza di 300 milioni di anni dall’altra. Come momento più distensivo nell’arco della giornata, oltre alle risate e alle chiacchiere con i nostri amici, ricordiamo la “degustazione” di alcune piante. L’esperto ci ha suggerito di

odorare e assaporare dei rametti di abete rosso e bianco. Il primo aveva un odore forte e un sapore amaro; il secondo stranamente ricordava la fragranza e il gusto degli agrumi. Altre informazioni imparate durante la giornata sono state: come orientarsi in base alla posizione del sole, come leggere una cartina e le indicazioni dei sentieri, a tenere sempre gli occhi aperti quando si va in un posto sconosciuto. L’esperienza ci ha interessati perché ancora una volta abbiamo avuto la dimostrazione di come la nostra valle costituisca un territorio ricco di risorse dal punto di vista storico e paesaggistico. Basti pensare al fatto che essa, in particolare la Val di Stava, si trova in corrispondenza della faglia in cui si incontrano la zolla africana e quella europea. Sarebbe interessante organizzare altre uscite che approfondiscano il tema della Prima Guerra Mondiale e della geologia della Val di Fiemme. Gli alunni della III A

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Per gli alunni del 2003 è iniziata l’avventura della scuola media: grazie a questo sondaggio scopriremo come sono andate queste prime settimane di scuola. Probabilmente la difficoltà è stata maggiore per i ragazzi di Panchià, che hanno cambiato ambiente e abitudini. Alcuni di loro si lamentano che si devono svegliare alle 06:30 per il pulmino, mentre noi di Tesero non ci lamentiamo dell’orario del risveglio perché ce la possiamo prendere con comodo. Altri ,invece, pensano che sia divertente prendere il pulmino perché incontrano i loro amici per scherzare e arrivare per primi a scuola. Per i ragazzi di Lago e di Stava non è cambiato molto perché erano già abituati a questo stile di vita. Ma vediamo nei dettagli le domande poste dai nostri giornalisti a tutti i ragazzi delle prime.

TOTALE INTERVISTATI: 55/57 1. Ti piace la scuola? Per niente Poco 14 27 2.

Poco 18

Abbastanza 42

Negli notturni 15

incubi

Con gli amici 24

Mai 9

Scuola che …? 4

Come ti diverti all’intervallo?

Chiacchierando con gli amici/e 49 5.

Molto 5

Quanto hai pensato alla scuola media durante l’estate?

Quando ci passavo davanti 3

4.

Molto 3

Ti stanno simpatici i professori e le professoresse?

Per niente 0

3.

Abbastanza 11

Giocando a carte 1

Rincorrendo compagni 5

i

Inseguendo le farfalle 0

Qual e’ finora la tua materia preferita, esclusa l’educazione fisica?

Musica 28 Italiano 1

Informatica 12 Religione 1

Matematica 6 Tecnica 1

Arte 3

Storia 3

Geografia 2

Scienze 1

6. Hai avuto fratelli o sorelle alla scuola media di Tesero? 7. No Sì,maschio Sì,femmina Sì, ma se l’è mangiato un prof. 22 16 16 3 8. Hai fatto amicizia con nuovi compagni? Sì, ma solo con i ragazzi/e Sì, con un po’ tutti della mia classe 49 3

No, mi antipatici 1

stanno

tutti

No, perché sono un po’ timidi 1

5


9.

In quale materia sei bravo/a? Musica Informatica Motoria Matematica 20 10 9 5 Storia 1 10. Qual è l’opzione che avresti voluto fare? Quella che già faccio Un’altra: 28 giornalino 16

Inglese 4

11. Qual è la differenza principale tra le scuole elementari e medie? Le maestre erano I prof sono buoni, Alle elementari buone, mentre i mentre le maestre davano più esercizi prof. sono cattivi erano cattive 10 1 15

Arte 4

Scienze 2

Alle medie si studia di più 10

Tedesco 2

Nessuna, fanno schifo entrambe 17

12. Ti capita di dare dai ancora del tu alla professoressa e al professore? Per niente A volte Abbastanza Molto 15 35 2 0 13. Qual è secondo te l’insegnante più giovane e il più anziano? Più giovane: Barbara Seber 57 Più anziano: Cesare Rizzoli 55 Flavio Matordes 2 14. Secondo te gli insegnanti sono davvero immortali? Sì, hanno bevuto una No, stranamente sono pozione magica che ha anche loro esseri umani dato loro la dirigente 39 1

No, si mantengono perché in Val di Fiemme c’è freddo 5

No, c’è qualcuno che li ha uccisi con un punteruolo sul cuore 8

15. Conoscevi già alcuni prof.? Sì No 48 7 16. Per quanto riguarda le lingue straniere, ti piace di più il tedesco o l’inglese? Tedesco Inglese Nessuna delle due 7 39 7 17. Dove hai frequentato le scuole elementari? Panchià Tesero Cavalese o altro 13 40 2 18. Ti mancano le maestre delle elementari? Sì No A volte 8 27 22 19. Fai l’ora di religione? Sì No 53 2 20. Sei brava/o nelle verifiche? In alcune sì in altre no Sì No 7 6 40 Ti piace fare educazione fisica? Sì, sempre 37

Sì’, ma è più bella la ricreazione 15

Non ne ho idea: ho sempre copiato 1

Sì, quando andiamo al campo 1

No, muoio di fatica 0

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Malala Yousafzai , ragazza pakistana di 17 anni, venerdì 10 ottobre 2014 ha vinto il premio Nobel per la pace ad Oslo. Tutto è iniziato quando qualche anno fa ha creato un blog dove parlava dell’ingiustizia per cui le ragazze pakistane come lei non potevano andare a scuola e dovevano restare a casa a fare i lavori domestici, e ormai è diventata famosa in tutto il mondo. La povera ragazza pakistana, a 15 anni, mentre tornava da scuola, ha subito un colpo quasi mortale alla testa e al braccio sparato dai Talebani, degli estremisti islamici convinti che il Corano dovrebbe coincidere con le leggi dello stato e che hanno preso il controllo di alcune regioni del Pakistan. Infatti Malala viveva al confine con l’Afghanistan, zona che fino a qualche tempo fa era sconvolta dalla guerra. Oltre a lei, sono state colpite altre due amiche della ragazza, che continuano a vivere in Pakistan nel terrore di essere uccise dai

terroristi. “Dopo l’avviso dei Talebani, andavamo di nascosto a scuola. Già dal 14 gennaio non c’era più nessuno” racconta Malala. “Quel giorno entrarono nel pulmino e chiesero chi di noi era Malala, e tutti guardarono me”. Dopo aver vinto la sua lotta per la sopravvivenza, quattro anni dopo Malala è sulle copertine del mondo e l’anno scorso, il 9 ottobre del 2013, appare per la prima volta in televisione per

le sue battaglie contro i

Talebani. Non è tanto il suo discorso all’ONU di un anno fa, impressionare gli spettatori di tutto il mondo, quanto la sua faccia piena di collera verso i talebani, che la fanno parlare con quel tono così sicuro. Da grande vuole fare la dottoressa, ma adesso vive a Londra perché deve curarsi la vista. Intanto è stata la più giovane a vincere il premio Nobel per la pace diventando così un simbolo da rispettare e da seguire. La frase che mi ha colpito di più è quella che Malala dice alle Nazioni Unite:

“Un

bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”. Spero che tutti noi possiamo seguire il suo insegnamento.

Davide Cristel II A

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Ebola: un’epidemia da fermare In questi giorni si sta diffondendo una malattia gravissima per la quale non si è ancora trovato il vaccino ed è molto contagiosa: l’ebola. I sintomi sono: • Febbre emorragica • Diarrea • Vomito Il virus prende il nome dalla valle dell’Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, dal sito della prima epidemia scoppiata nel 1976. Esso si è propagato a partire da un ospedale missionario condotto da suore olandesi. L’Ebola è un virus estremamente aggressivo per l’uomo, tanto che potrebbe essere utilizzato come arma biologica. Come arma terroristica , l’ebola è stata presa in considerazione dai membri di una setta giapponese, il cui leader, Shoko Asahara, inviò circa 40 suoi seguaci in Congo nel 1992. Essi si finsero di supporto medico alle vittime dell’ebola, nel tentativo di acquisirne un campione virale. Sierra Leone, Liberia, Guinea e Congo sono i paesi nei quali l’ebola ha avuto maggiormente diffusione. Invece in Nigeria l’epidemia è stata sconfitta. Ci sono stati inoltre alcuni casi negli USA, in Spagna, in Germania, e tra le persone contagiate ci sono state anche delle suore venute a contatto con i malati. Proprio mentre vi stiamo scrivendo ci giunge notizia che un medico italiano sta tornando in Italia dall’Africa per essere curato in patria. Non sempre però i casi di ebola si sono rivelati veri: molti, infatti, sono stati i falsi allarmi.

L’ebola si contagia con il cibo, gli animali, l’aria, l’acqua e con gli aghi da medicina che hanno punto una persona contagiata. Per fermare l’epidemia gli stati contagiati stanno cercando un vaccino. Tutti stanno facendo una corsa contro il tempo per avere la cura il prima possibile. Gli sforzi maggiori sono stati impiegati dalla Cina, interessata ai possibili guadagni: basti pensare a cosa succederebbe se la malattia si diffondesse tra la numerosissima popolazione cinese … Al momento, in Africa le vittime sono circa 10 mila ogni settimana. I casi di Ebola sono più di 9000. La percentuale dei morti è di circa il 70%. Alcuni stati, per paura che gli immigrati portino il virus ai loro abitanti, stanno iniziando a chiudere i confini. Inoltre le persone che passano i confini vengono controllate sia prima di partire dagli aeroporti, sia quando arrivano. Visto che il periodo di incubazione del virus è di massimo 15 giorni, è da escludere che gli immigrati che vengono con i barconi nel Mar Mediterraneo portino il virus, per il semplice fatto che il viaggio dai loro paesi può durare anche interi mesi. Per il momento queste sono le informazioni che sono giunte si qui a noi. Ricordiamo inoltre di stare calmi e di non allarmarsi.

Elettra Odorizzi I C Anna Gilmozzi III A

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Intervista a un atleta della valle: Jarno Varesco Giorno 28 ottobre 2014. E’ una giornata splendida. Le nuvole lasciano ancora spazio al sole, pur essendo alla fine di ottobre. Oggi abbiamo avuto l’onore di intervistare un campione di bici che abita nella nostra valle e che ha gentilmente accettato di soddisfare le nostre curiosità... Prima di rispondere alle nostre domande ha voluto precisare che, pur praticando il ciclismo a livello agonistico, non lo fa per professione ma partecipa a livello amatoriale. Prima di iniziare … perché ti chiami Jarno? Mi chiamo Jarno perché mio papà andava con gli sci di fondo al nord e aveva sentito questo nome che gli è piaciuto. Dovrebbe essere di origine svizzera. Se dovessi descriverti con 3 aggettivi quali sceglieresti? Mi definisco “umile” perché mi piacciono le cose semplici; “disponibile” perché mi piace lavorare con i ragazzi, infatti sono maestro di mountain bike; “simpatico”. Quando hai iniziato la tua carriera? Ho iniziato ad andare in bici a 18 anni, un po’ tardi. Chi ti ha spinto a fare questo sport? Nessuno, è stata una mia scelta. A quale società appartieni? Appartengo all’Arcobaleno Carraro Team di Rovereto. Perché vieni soprannominato il “signore delle montagne”? Mi è stato dato questo nome dagli amici perché mi piacciono le salite. Sei contento di aver vinto la Up Hill Challenge 2014? Sì, sono molto orgoglioso di questo successo. Qual è la stata la gara più bella fra le tre? Fra le tre quella con l’arrivo a Pampeago, perché correvo “in casa”. Sei contento del tempo che hai fatto nella Up Hill Challenge? Sì, perché ho potuto migliorare il mio tempo in due gare.

Qual è il trofeo più importante che hai vinto ? Per me sono tutti importanti, non ho preferenze perché ogni mio successo è legato a un ricordo piacevole. Cosa significa essere campione italiano della montagna Master? Quale emozione hai provato e provi tuttora? Significa classificarsi primo a livello nazionale nella categoria amatoriale e ho provato grande gioia. Hai anche un lavoro oltre alle attività sportive? Sì, sono un progettista in una ditta edile. Quante volte alla settimana ti alleni? Dipende, da aprile a settembre esco in bici anche cinque- sei volte a settimana. Come si svolge il tuo allenamento? Come ti mantieni in forma durante l’inverno? E’ differenziato in base alla stagione: in inverno vado anche con gli sci d’alpinismo. Poi per tenermi in forma vado anche in piscina. Segui una precisa dieta o sei abbastanza libero di mangiare quello che vuoi? Seguo una dieta normale, senza esagerare con specifici cibi. Per fortuna, per natura non sono goloso. Qual è il tuo piatto preferito? Pizza, grigliate di carne e pasta. Secondo te, che stile di vita deve avere un atleta ideale? Quando si cresce e si diventa degli atleti maturi, viene naturale seguire uno stile di vita 9


sobrio. Si devono molti sacrifici. E’ chiaro che il sabato sera non si può andare in discoteca e fare tardi, perché l’indomani mattina bisogna allenarsi o partecipare alle gare… Quanto è importante l’uso della testa durante le gare o gli allenamenti? Circa il 60/70%. La resistenza fisica non è tutto. Le energie vanno gestite anche mentalmente. Qual è secondo te il ciclista più forte in circolazione in questo momento? Vincenzo Nibali ha dei buoni numeri per fare bene non solo nelle corse a tappe, ma anche nelle classiche di un giorno. Sono poi fortissimi anche i britannici. Hai un ruolo nelle associazioni sportive giovanili della Valle? Si, sono allenatore dei ragazzi nella “Litegosa” di Panchià. Quale avversario ti ha dato più filo da torcere? Sono sempre tanti, uno in particolare non c’è. Sembra strano, ma durante la corsa siamo tutti in competizione, mentre dopo l’arrivo

ritorniamo tutti amici e capita di incontrarci a bere qualcosa in relax. Cosa ne pensi del doping nel ciclismo? Nella tua categoria c’è qualcuno che ne fa uso? Il doping è un discorso molto ampio … Nella mia categoria non c’è nessuno che ne fa uso, e non dobbiamo pensare che sia un problema che riguarda solo il ciclismo. E’ vero che nel mio sport ci sono stati dei casi clamorosi, per cui è giusto che chi ha sbagliato ne paghi le conseguenze. Cosa pensi di quegli sport tanto seguiti alla TV e i cui atleti guadagnano un sacco di soldi? Non spetta a me giudicare. E’ evidente però che spesso si esagera nel considerare lo sport uno show che attira tanti telespettatori a cui poco importano i valori che esso può trasmettere. Di quali valori parli? Mi riferisco alla pazienza, al sacrificio e alla soddisfazione del riuscire a conoscersi e superare i propri limiti. Tutti principi che voi giovani dovreste sempre tenere ben presenti.

La redazione

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Vincenzo Nibali, il campione della porta accanto Vincenzo Nibali , dopo la vittoria al Tour de France nell’estate scorsa, può essere considerato l’atleta italiano dell’anno 2014. Lo “squalo dello stretto” infatti ha vinto la più prestigiosa delle gare a tappe. Prima di vincere in maglia gialla ha dominato il Giro d’Italia e la Vuelta, entrando nella storia del ciclismo per essersi aggiudicato i tre giri più importanti d’Europa insieme ai grandi Contador, Gimondi, Hinault e altri tre atleti. Prima di salire su una bici da corsa Vincenzo andava in bmx e in moutain bike e si allenava nei piccoli circuiti. A 9 anni partecipò alla sua prima gara in assoluto, arrivando sul podio, e diventò subito famoso in provincia. Nel 2005 entrò tra i professionisti gareggiando per la Fassa Bortolo, team con cui vinse un paio di tappe. Nel 2008 passò alla Liquigas Doimo e con essa partecipò per la prima volta al Giro d’Italia, al Tour de France e vinse alla Vuelta con i compagni Ivan Basso e Michele Scarponi. Nel 2013 fu preso dalla Astana pro team: non sazio di vittorie andò ad aggiudicarsi il Giro d’Italia e quest’anno ha trionfato anche a Parigi. Il giorno seguente la Gazzetta dello Sport gli ha dedicato un’edizione speciale cambiando il colore delle pagine da rosa a giallo. E’ stato poi convocato in nazionale per il mondiale a Ponferrada, in Spagna, ma non è riuscito a fare la differenza piazzandosi verso la ventesima posizione. Il corridore siciliano non è amato solo per i suoi successi, ma anche per il suo carattere discreto e per la sua umiltà che a volte riesce a fare la differenza. Quando magari non si è in forma e i muscoli non rispondono ai comandi, ecco che subentra lo spirito di sacrificio che ha sempre contraddistinto questo atleta e che lo conduce a un sicuro traguardo. Samuele Delladio I B

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Che mondo sarebbe senza Nutella? Nel 2014 la Nutella ha compiuto 50 anni! Vi chiederete come è nata la Nutella e come ha fatto a compiere cinquant’anni, lei che è la compagna preferita delle nostre merende tra ragazzi. Questa crema è a base di cacao e nocciole e fu realizzata per la prima volta nel 1964 dall’industria alimentare della Ferrero ad Alba (Cuneo), di proprietà di Pietro Ferrero. Prima di arrivare al gusto di oggi, questa famosissima crema ha subito una serie di modifiche nella ricetta base. Le origini della Nutella sono legate al cioccolato GIANDUIA composto con una pasta di nocciole, perché a quell’epoca (anni ‘40) le tasse sull’importazione dei semi di cacao erano troppo alte. Questa cioccolata nel 1946 fu chiamata pasta “GIANDUJOT “, poi nel 1951 prese il nome più

commerciale di “SUPERCREMA”. Soltanto nel 1964 il figlio di Pietro, Michele Ferrero cambiò il nome in “NUTELLA”. Esso deriva da “nut” che significa noce in inglese. Nel 1964 il prodotto ebbe successo istantaneo e ancor oggi rimane molto popolare. La Ferrero, da piccola industria a conduzione familiare, oggi è diventata un’importante azienda multinazionale, con richieste da ogni parte del mondo. Per quanto sia buona, con la Nutella non bisogna esagerare, perché, visto il suo alto contenuto di calorie, se se ne mangia troppa si rischia di diventare obesi. Quindi ben venga la Nutella con i suoi 50 anni, ma se vogliamo arrivare anche noi ragazzi alla stessa età è meglio farne un uso corretto! Emma Felicetti Laura Degaudenz I B

RICETTA ROTOLO ALLA NUTELLA

Preparazione: 1)Sbattete lo zucchero con le uova fino ad ottenere un impasto spumoso, quindi aggiungete la farina la vanillina e il latte. Amalgamate il tutto fino ad eliminare bene tutti i grumi. A questo punto aggingete il lievito e versate il composto ottenuto in un recipiente rettangolare foderato con carta da forno bagnata e ben strizzata. 2)Infornate per 10 minuti a 190°. Sfornate e capovolgete l’ impasto su di un canovaccio bagnato stando attenti a non romperlo. Arrotolate subito la sfoglia con il canovaccio fino a dargli la forma di un rotolo. 3)Riaprite il canovaccio e spalmate la nutella su tutta la sfoglia, quindi arrotolarlo di nuovo,ovviamente senza il canovaccio… 4)Cospargete il rotolo con abbondante zucchero a velo e, se di gusto, anche con cacao amaro in polve Servite a fette, dopo averlo fatto riposare per almeno un’ora.

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LA “MODA” DEI RAGAZZI ☺ I ragazzi possono indossare accessori da ragazza ? La risposta è sì, ormai i ragazzi indossano collane, orecchini , scarpe femminili, bracciali e si fanno la coda di cavallo (quelli con i capelli lunghi). Ma le felpe personalizzate sono più fashion sulle ragazze. Per esempio c’è la “felpa pizza”, che non è una felpa commestibile (purtroppo),ma una felpa con la stampa della pizza che la rende molto “pizzosa”. Non dimenticatevi delle scarpe dei ragazzi, tra i 10 e i 16 anni, sono molto alla “moda” momentaneamente nel sud Italia. Ma ci sono anche i “meravigliosi” calzini svizzeri da ragazzo.

al naso della vittima ed il lavoro è fatto, eccolo lì, sul letto d’ospedale … Quali pantaloni vanno di moda ? Booh non si sa, perché ora i pantaloni sono tutti cool tranne quelli anni 60, che sono a zampa di elefante. Per quanto riguarda le acconciature per ragazze, quelle che vanno particolarmente di moda sono la coda di cavallo, le due trecce, la treccia singola, la cipolla, la banana e molte altre. Le acconciature per ragazzi più usate sono i capelli lunghi e la famosa e bellissima cresta. Questa sì che è moda giovanile!

Sono usati soprattutto dai killer professionisti, per far svenire la gente; in effetti questo è un lavoro molto semplice, basta avvicinare il calzino

Jasmine Ciaghi II A Milena Zorzi I A

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Secondo il dizionario online del Corriere della Sera, la parola “tormentone” nel linguaggio giornalistico significa “ossessiva ripetizione di qualcosa”ed è nata nel 1940 in un’epoca in cui non era molto diffusa la televisione e internet non esisteva! Questo ci fa capire che oggi questa parola ha un significato totalmente diverso. Infatti secondo noi “tormentone” significa: canzoni, serie tv, film e battute diventati famosi in Italia e in tutto il mondo. A volte i tormentoni sono stupidi perché non insegnano niente, a volte sono importanti, ad esempio per iniziative di beneficienza come la raccolta fondi per la ricerca contro la SLA (Sindrome Amiotrofica Laterale). È nata con il nome di Ice Bucket Challenge, tradotto come “la sfida della doccia ghiacciata”ed ha invaso internet. Tutto è partito dall’idea di Peter Frates, un giovane di 29 anni del Massachusset (USA). Essa consiste nel buttarsi addosso dell’acqua ghiacciata facendosi riprendere per pubblicare in seguito il video sul web. Questo tormentone si è diffuso soprattutto fra i vip, perché ciascuno che si sottopone alla secchiata deve nominare una o due persone famose, invitandole a fare lo stesso. In teoria mentre si posta il video bisognerebbe

fare un’offerta per la ricerca scientifica. In realtà non tutti versano i fondi, ma lo fanno solo per questioni di notorietà. In effetti l’iniziativa si basa proprio su un’idea pubblicitaria: il vip paga e si fa contemporaneamente pubblicità. E’ anche vero che chiunque può fare un’offerta tramite l’iniziativa. Grazie ai fondi raccolti gli studi per le cure per la SLA proseguono. Tra i personaggi famosi coinvolti ricordiamo: Matteo Renzi, Luciana Littizzetto, Mario Balotelli, Gianluigi Buffon e Belen Rodriguez. Addirittura era stato nominato anche Papa Francesco, ma per ovvi motivi non l’ha fatto. A questo punto diamo qualche informazioni sui sintomi della SLA. I disturbi iniziali includono debolezza e atrofia muscolare, crampi, rigidità nei muscoli, difficoltà ad articolare le parole (in particolare a pronunciare la R), tono nasale della voce. Negli stadi avanzati della malattia si è costretti all’immobilità e alla respirazione assistita, però non si perde mai l’intelligenza e la lucidità. Speriamo che la scienza possa finalmente trovare la cura adatta a guarire le sempre più numerose persone affette da questa malattia. Alessia Gilmozzi, Luca Barbolini, Iris Longo I A

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Barzellette

OROSCOPO DA SEGUIRE ALLA RICREAZIONE:

1) L’insegnante di Pierino gli chiede di dire una parola con due “p”, Pierino le risponde “bottiglia”e la professoressa gli chiede dove fosse la doppia “p”, e lui rispose: “nel taPPo!” 2) Un signore va in un bar e ordina un caffè. Quando il cameriere glielo porta il tizio chiede: “quanti cucchiaini di zucchero posso mettere?”, il cameriere risponde: “quanti ne vuole!”, allora il signore ne mette 10 e inizia a bere il suo caffè. Il cameriere dice: “ma non lo gira il caffè?”. E il signore rispose: “No, mi piace amaro!”. 3) L’ insegnante dice a Pierino: “fammi un esempio di infinito”, lui rispose: “le sue lezioni signora maestra!”. 4) Berlusconi in aereo dice: "Ora butterò 10€ e farò felice un italiano". Poco dopo dice: "Ora butterò 50€ e farò felici cinque italiani". Allora interviene un passeggero dicendogli: "Perché non ti butti tu così farai felice tutta l'umanità?! 5) Pierino va dalla mamma e le fa "Mamma mamma ho una notizia buona e una cattiva..." "Inizia da quella buona, caro!" "Allora quella buona è che ho preso dieci in classe!" "Bravissimo!!! E quella cattiva?" "Quella cattiva è che non è vero!!!" 6) Un signore chiama un poliziotto e gli dice: “Polizia, polizia… sono circondato da centinaia di morti, mi aiuti!” E il poliziotto gli dice: stia calmo, per cominciare mi dica dove si trova! Ed

ARIETE: canta la sigla iniziale di Peppa Pig. TORO: dai un pezzo di merenda a chiunque te la chieda. GEMELLI: bacia la mano della persona più vicina a te. CANCRO: fatti un disegno sulla faccia coi pennarelli. LEONE: mangiati una foglia e balla gangam style. VERGINE: fai la spaccata e abbraccia o urla forte chi ti piace. BILANCIA: abbraccia il professore più vicino a te. SCORPIONE: prendi un gambone (ragno con le gambe lunghe) e mettitelo in testa. SAGITARIO: urla “io amo la scuola!!!”. CAPRICORNO: salta per tutta la ricreazione. ACQUARIO: corri da un ragazzo ( se sei una ragazza) o da una ragazza (se sei un ragazzo) e abbraccialo/a. PESCI: fai il ballo del qua qua.

Ciaghi Jasmine II A, Zorzi Milena e Longo Iris I A

il signore risponde: sono al cimitero…

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Volete aiutare i vostri proff. Che non riescono ad andare finalmente in pensione??? Per farli dichiarare incapaci di intendere e di volere, contattateci e riceverete un paio di mutandine di PEPPA PIG, da far indossare al vostro vecchio prof. GRATIS!!!!!! Un’offerta imperdibile: contatta subito la nostra redazione!

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INDICE - La mostra storica……………………………………..…………………………..pag. 1 - Classi seconde: spedizione in Val Ridanna………………………….pag. 2 - Cestisti di serie A in visita alle scuole di Tesero e Predazzo...pag. 3 - Relazione sull’uscita didattica a Daiano e San Lugano……….pag. 4 - Sondaggio classi prime………………………………………………………..pag. 5 - Malala: 17 anni e un premio Nobel…………………………………..…pag. 7 - Ebola: un’epidemia da fermare…………………………………………..pag. 8 - Intervista a un’atleta della valle: Jarno Varesco………………….pag. 9 - Vincenzo Nibali, il campione della porta accanto…………….…pag.11 - Che mondo sarebbe senza Nutella?....................................pag. 12 - La moda dei ragazzi…………………………………………………………..pag. 13 - Il tormentone dell’estate 2014…………………………………………pag. 14 - Barzellette e Oroscopo…………………………………………….………pag. 15 - Pubblicità regresso……………………………………………………….…pag. 16

REDAZIONE: I A : Iris Longo, Milena Zorzi, Luca Barbolini, Alessia Gilmozzi; II A : Davide Cristel, Jasmine Ciaghi; III A : Anna Gilmozzi; I B : Emma Felicetti, Laura Degaudenz, Samuele Delladio; II B : Valeria Baldassarra, Giulia Rossi; I C : Elettra Odorizzi, Nicola Varesco. 17


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