Non Aprite Quel Giornale EDIZIONE NUM. 2- GRUPPO OPZIONALE “GIORNALISTI IN ERBA” D

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EDIZIONE NUM. 2 (FEBBRAIO 2015) - GRUPPO OPZIONALE “GIORNALISTI IN ERBA” DELLA SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO DI TESERO

Poche settimane fa a Parigi ci sono stati diversi attentati terroristici da parte di alcuni estremisti islamici. Il primo attentato è iniziato mercoledì 7 gennaio a Parigi verso le ore 11:30, con l’irruzione dei fratelli Kouachi, due francesi di origini algerine di 32 e 34 anni, alla sede di “Charlie Hebdo”, un giornale satirico molto famoso in Francia. Esso aveva già subito numerose e terribili minacce che annunciavano attentati alla redazione per il suo atteggiamento irrispettoso nei confronti della religione islamica.

Infatti il giornale aveva

pubblicato delle vignette satiriche scherzando sul profeta Maometto. Gli attentatori hanno sparato a sangue freddo a 12 persone, tra cui il direttore.

Uscito dalla

sparatoria, per eliminare ogni possibile testimone, uno dei fratelli ha sparato ad un poliziotto già ferito che era l’unica persona nei paraggi. Il giorno seguente un complice dei fratelli, Amedy Coulibaly, ha ucciso una vigilessa e ferito un suo collega. Nel pomeriggio di venerdì 9 i due fratelli in fuga si sono rifugiati in una stamperia a Dammartin-en-Goele (poco a nord di Parigi), in cui fortunatamente il tipografo si era nascosto sotto un lavandino per 8 ore senza farsi scoprire. Quando i terroristi sono usciti le teste di cuoio francesi (le forze speciali della polizia) li hanno uccisi. Nelle stesse ore Coulibaly, dopo aver assassinato 4 persone in un supermercato ebraico di Parigi, aveva preso in ostaggio dei clienti, minacciando di giustiziare gli ostaggi se i fratelli Kouachi fossero stati toccati dalla polizia. Alla notizia della morte dei fratelli, la polizia ha fatto un blitz in cui Coulibaly viene bloccato e ucciso. Gli ostaggi sono riusciti a sopravvivere e a fuggire pieni di paura. La domenica successiva a Parigi è stata organizzata una manifestazione che è partita da Place de la République a cui hanno partecipato più di un milione di persone in segno di solidarietà con le vittime degli attentati, ma anche per dimostrare al mondo il valore e la forza della democrazia che non si lascerà scoraggiare dal terrorismo. Tuttora nelle piazze e sui monumenti giace ancora la scritta “Je suis Charlie” che è stato lo slogan per difendere la libertà di stampa non solo in Francia ma anche in tutto il mondo. E’ difficile comprendere il fenomeno del terrorismo in tutti i suoi aspetti, ma secondo noi un po’ di satira non fa male, anche se non bisogna esagerare. Uccidere non è un’azione giusta, però bisogna anche controllarsi in ciò che si scrive. Le vignette del giornale erano un po’ forti e ci si poteva aspettare che qualcuno reagisse male. Ognuno può esprimere la propria opinione, ma con rispetto. Speriamo che in futuro non si verifichino altri attentati né in Europa né nel resto del mondo e che religioni di tipo diverso possano convivere pacificamente.

Samuele Delladio I B, Elettra Odorizzi I C Luca Barbolini I A. 1


In questi anni si stanno moltiplicando i casi in cui i ragazzi usano delle scuse per non fare niente. Tra queste scuse ci sono quelle per non andare a scuola. Quelle più divertenti sono: si è rotto il semaforo, la mia classe è infestata da parassiti pericolosi e deve essere disinfestata, si è rotto il riscaldamento e non vorrei ammalarmi, sono rimasto/a traumatizzato/a dalla puntata di CSI di ieri sera, hanno ucciso uno studente e ho paura anch’io di morire. Quelle più frequenti, diventate ormai un “classico”, sono: non ho fatto i compiti, sono ammalato/a (febbre, mal di testa/pancia) e, infine, c’è sciopero. Per non fare i compiti la fantasia non ha limiti: pioveva e i miei compiti si sono bagnati, io e mia sorella/mio fratello ci siamo scambiati i compiti, la penna era finita e costa troppo prenderne una nuova, ecc… Senza trascurare una buona dose di pessimismo: li ho lasciati a casa e mia mamma non c’è, un mio parente è all’ospedale e non li ho potuti fare, mia nonna sta per lasciare questo mondo, il meteo preveda un’inevitabile ciclone, e via dicendo. Non guasta mai una vena di realismo: il giorno che il prof li ha dati non c’ero e i miei compagni me li hanno dati sbagliati, avevo un sacco di compiti, o impegni, e non ci sono arrivato/a a farli. Per non andare a catechesi il sacro entra nel profano: la catechista sarebbe felice di non vedermi, ha detto che se la facciamo sclerare un’altra volta ci uccide (praticamente ogni volta che andiamo a catechesi), la catechista ha cambiato religione… A volte anche la scuola viene in nostro soccorso: devo studiare per la verifica e ho tanti compiti oltre allo sport! Elettra Odorizzi classe 1C

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L’autunno appena trascorso è stato abbastanza turbolento per buona parte della nostra penisola a causa di frequenti piogge. In effetti il clima è stato abbastanza anomalo, tanto che gli scienziati hanno dichiarato che il mese di novembre è stato il più caldo della storia. In particolare la città che più ha sofferto di questa situazione è stata Genova. Nella serata del 9 ottobre 2014 intorno alle 21.30 il torrente Bisagno è fuoriuscito dal suo letto. Mezza città è rimasta al buio perché su Genova si è abbattuta anche una tempesta di fulmini, e i danni sono stimati in diversi milioni di euro. A causa dell’alluvione un uomo ha perso la vita trascinato dalla corrente. Nelle ore successive sono esondati altri due torrenti, il Rio Feregiano e lo Sturla, e si è allagata anche la zona dietro lo stadio Ferraris. L’alluvione si è verificata a seguito di forti precipitazioni, 395 mm in 24 ore. Gli abitanti dei piani bassi degli edifici sono fuggiti in cerca di un rifugio, perché le strade assomigliavano ad una corrente d’acqua che trascinava con sé di tutto, dalle automobili alle persone, dai cassonetti agli alberi. Per fortuna, nelle settimane successive ci sono stati molti volontari che hanno aiutato la città ligure: persino molti studenti e ragazzi minorenni hanno dato il loro contributo. Negli ultimi mesi ci sono state diverse inondazioni che hanno preoccupato ancora la gente del posto. Noi pensiamo che è stato un disastro che ha provocato parecchia tristezza tra gli abitanti, molta gente infatti è stata costretta a lasciare la propria casa. Per molti ha rappresentato anche

una perdita economica perché si dovuto ricomprare molti mobili, ristrutturare molti edifici, i negozianti hanno perso tutta la merce che avevano nei locali a piano terra. La cosa grave è che questi disastri non si sono verificati solamente in Liguria, ma anche in altre regioni: questo ci fa riflettere sul nostro modo di trattare il territorio. La causa degli allagamenti non sono date solo dalla pioggia, ma anche dall’ abusivismo, cioè dal fatto che si sono costruite le case dove non si sarebbe dovuto e dove non era legale. Queste case sono state poi regolarizzate con delle sanatorie. Un’altra ragione per cui succedono queste tragedie è che i comuni, dato che sono in crisi economica, non curano la pulizia dei fiumi e dei torrenti come facevano una volta i contadini, sempre attenti alla tutela dell’ambiente. Non sarà facile dimenticare le tragedie di questi mesi, nella speranza che nel corso del tempo noi cittadini prendiamo più consapevolezza del rispetto della natura e dei luoghi in cui viviamo.

Jasmine Ciaghi II A, Giulia Rossi II B

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UNA TRENTINA SOSPESA NELLO SPAZIO Samantha Cristoforetti è un’aviatrice e astronauta, prima donna italiana negli equipaggi dell’agenzia Spaziale Europea. Lei, nata a Milano ma originaria di Malè (TN), ha compiuto i suoi studi superiori a Trento e dopo un po’ si è laureata in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco (Germania). Oggi ha 37 anni ed è già capitano dell’Aeronautica Militare. Lei ha lasciato il nostro pianeta per lanciarsi verso lo spazio il 23 novembre 2014. La meta del suo viaggio è l’ISS, cioè una stazione spaziale già in orbita che è stata raggiunta dopo un volo di 6 ore a una velocità di 28 mila chilometri orari e dove rimarrà per 6 mesi di intenso lavoro. Infatti la missione “42/43 Futura” sarà di lunga durata e l’equipaggio ritornerà sulla terra nel maggio 2015. Insieme a lei sono partiti il russo Anton Shkaplerov, che si è seduto sul seggiolino centrale, e l’americano Terry Virts, sulla destra. Samantha, dopo essere salita sulla navicella Sojuz, ha detto arrivederci alla terra nel tardo pomeriggio, esattamente alle ore 22.01 e 13 secondi (ore italiane),quando l’ingegnere di bordo l’ha lanciata nello spazio con precisio ne millimet rica nonosta nte in Kazakist an stesse... nevican do.

Infatti è proprio da questo stato situato nel cuor del continente euro-asiatico che la nostra astronauta è partita per lo spazio. Samantha, tranquillissima e sorridente, è stata inquadrata più volte dalle telecamere dell’ente spaziale europeo nella delicata fase del decollo. La prima cosa che ha gradito al suo arrivo è stata dell’acqua, anche se lei è il primo scienziato ad aver portato con sé la macchina del caffè. Si chiama ISSpresso, nome chiaramente ispirato alla Stazione Spaziale, pesa 20 chilogrammi e ovviamente è stata fabbricata apposta per funzionare in condizioni di assenza di gravità. Grazie a questa iniziativa tutti gli astronauti sulla Stazione potranno finalmente bersi un buon caffè in compagnia di Samantha. Nei primi giorni di vita nello spazio Samantha ha dichiarato che volare è divertente, ma allo stesso tempo difficile, tanto che si è definita una “svolazzatrice inesperta” temendo di danneggiare addirittura i computer di bordo. Ma in cosa consiste più in dettaglio il suo compito? Non dobbiamo dimenticare che, oltre ad essere un’astronauta, lei è una scienziata. Infatti una delle sue ricerche riguarderà come reagisce il corpo umano in condizioni estreme come quelle dello spazio. La missione internazionale ha creato un blog che si chiama “Avamposto42”permettendo a Samantha di condividere le sue esperienze con i suoi fan italiani, attraverso delle foto e un diario di bordo: roba da far invidia anche a ET! Se quest’ultimo avesse avuto la possibilità di comunicare con i propri cari attraverso internet non avrebbe mai pronunciato le famose parole “TELEFONO CASA!!!”.

Laura Degaudenz ed Emma Felicetti I B

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INTERVISTA AI BIDELLI 1) Cosa l’ha spinto/a a fare questo lavoro? 2) Le piace lavorare con i ragazzi? Se sì cosa le piace di loro 3) Come vi trovate con i colleghi? 4) Da quanti anni fa questo lavoro? E le piace farlo? 5) Qual è il vostro compito preferito? E qual è il più critico? 6) Fa un altro lavoro oltre a questo? 7) Se non facesse questo lavoro quale le piacerebbe fare? 8) Quali sono i suoi orari? 9) Quanto tempo libero le lascia il suo lavoro? 10) Che ricordo ha delle scuole medie e dei suoi bidelli?

BRUNA: 1) Dopo aver fatto diversi lavori a un certo punto ero disoccupata ho fatto la domanda per fare la bidella. 2) Mi piace lavorare con i ragazzi, di loro mi piace la giovinezza e la simpatia. 3) Benissimo. 4) 28 anni, sì mi piace fare questo lavoro. 5) Preferisco pulire e non ci sono lavori critici. 6) No, sono a casa e ho un nipote da seguire con la scuola. 7) No, ho lavorato in molti posti e mi piace molto questo. 8) Dalle 7.30 alle 13.30 la mattina. Martedì e venerdì dalle 12.30 alle 18.30. 9) Mi lascia poco tempo libero, quello per riordinare la casa, aiutare Alex nei compiti e uscire con la mia bravissima cagnolina. 10) Brutto, perché gli insegnanti non erano così buoni come ora e io ero timidissima. I bidelli erano severissimi. Alle superiori mi sono trovata molto bene, anche con i bidelli. TIZIANA: 1) Prima di tutto mi piace stare a contatto con i ragazzi e facendo questo lavoro ho più tempo da dedicare alla mia famiglia. 2) Certo moltissimo! Di loro mi piace la spontaneità, l’allegria e la simpatia. 3) Bene siamo un bel gruppo! 4) Da 10 anni, certo che sì lo adoro. 5) Il più bello è quello di poter avere un bel rapporto con i ragazzi, mentre il più critico è di doverli sgridare. 6) Sì, la mamma che è il più difficile. 7) Mi piacerebbe avere il mio negozio di abbigliamento un lavoro che già ho fatto prima. 8) Il mattino dalle 7.30 alle 13.30 e il pomeriggio dalle 12.30 alle 18.30 9) Molto, e sono contenta di questa cosa. 10) Bellissimo perché avevo dei simpatici bidelli, è stata un’esperienza molto positiva che mi ha ispirata a fare questo lavoro. Avevo anche dei simpatici professori che ancora adesso trovo per il paese e ci fermiamo a raccontare le cose successe a scuola.

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MARCO: 1) La necessità. 2) Tantissimo la vitalità. 3) Rapporti professionali. 4) Sette anni. Mi piace quasi esclusivamente con i ragazzi. 5) Il mio compito preferito è la sorveglianza ai ragazzi. Il più critico è spostare pesi. 6) Sì, grazie ai corsi di studi effettuati in passato, facilito gruppi di sostegno a Bolzano e sono un consigliere di un’associazione del triveneto ( figli per sempre). 7) Quello che facevo prima di trasferirmi in Trentino: il consulente familiare-operatore di consultorio. 8) Ho orari fissi: lunedì,mercoledì e giovedì dalle 12.30 alle 18.30 mentre martedì,venerdì e sabato dalle 7.30 alle 13.30. 9) I momenti liberi dal lavoro, legato a questo contratto con la provincia di Trento, sono le altre metà giornata. 10) Il periodo delle mie scuole medie è uno dei miei migliori periodi della mia vita, legato alla mia crescita psico-fisica, momento che nei miei ricordi è sempre portato ai massimi livelli. Ahimè dei bidelli la mia scuola media non ho nessun ricordo perché è una figura professionale che non ha mai attirato la mia attenzione.

Jasmine Ciaghi II A, Giulia Rossi II B

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NUOTO SYNCRO Da circa 10 anni nella piscina di Cavalese si pratica il nuoto sincronizzato. In tutto si fanno tre ore alla settimana. Esso è uno sport difficile e impegnativo, ma allo stesso tempo molto divertente. Alcune ragazze di questa scuola lo praticano volentieri. Per poter svolgere questo sport bisogna saper nuotare senza braccioli, essere coordinate, avere eleganza ed espressività, come riscaldamento bisogna fare: 4 vasche di stile libero, 4 di dorso, 4 di rana e 4 di delfino. Dopo (solitamente) si provano le “figure”, ad esempio: prona, supina, sbatti uova, ovetto, capriola carpiata, mezza gamba di balletto ecc … esse servono per eseguire al meglio le coreografie. A seguirci sono due brave insegnanti, di cui una per la ginnastica “a secco” e una mentre siamo in acqua per guidarci nell’esecuzione delle coreografie.

Solitamente per entrare in acqua si fa il tuffo di testa, ma noi che NON siamo tanto esperte possiamo fare anche il tuffo a pennello o come molti lo chiamano “tuffo a candela”. Molte “sincronette” ( le ragazze che praticano nuoto syncro) per avere spunto nelle coreografie guardano i video delle squadre più brave al mondo, per apprendere con più facilità la tecnica ed eseguire meglio la coreografia.

Nelle gare o nei saggi le ragazze non possono usare gli occhialini e nemmeno la cuffia. Esse sono sempre truccate, pettinate e vestite tutte uguali. Noi ci alleniamo con l’obiettivo di realizzare il saggio di Natale (che nel momento in cui leggete sarà già avvenuto, ndr) e di partecipare a una gara che si terrà in primavera.

Iris Longo e Milena Zorzi I A

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INTERVISTA AI NOSTRI PROF 1) Se non fosse insegnante che lavoro le piacerebbe fare? 2) Qual è stato l’anno peggiore di insegnamento? Perché? 3) Perché è appassionato della sua materia? 4) Quando era piccolo/a si sarebbe mai immaginato di diventare insegnante? Altrimenti che cosa le sarebbe piaciuto fare? 5) Invidia qualche suo collega? Se sì, perché? 6) Quali sono i sui hobby?

-PROF.SSA AGRUSTI (MATEMATICA, SCIENZE, SOSTEGNO) 1)La nutrizionista 2)Nessuno 3)Perché mi piace la biologia 4)No-Il medico 5)No 6)Danzare, andare al cinema, leggere, cucinare

-PROF. BERGAMO (RELIGIONE) 1) Massaggiatore shiatsu 2) il 2012/2013 perché ho insegnato poco 3) La religione mi ha sempre interessato fin da piccolo quando leggevo i miti greci e guardavo Pollon 4) Da piccolo non ho mai pensato di fare l'insegnante, volevo fare il supereroe 5) Si, invidio il prof Cesare Rizzoli per la sua barba 6) Lo shiatsu ed i fumetti -PROF.SSA D’AMICO (INGLESE) 1)La pilota di aerei 2)Nessuno 3)Perché mi piace comunicare con la gente straniera parlando la loro lingua 4)No-La pilota 5)No 6)Leggere, nuotare, dedicarsi all’hobbistica

-PROF.SSA BALDINI (ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA) 1)L’insegnante di danza 2)2013/2014-Perché ho dovuto lavorare e studiare contemporaneamente 3)Perché sono materie umanistiche e saperi archetipici e perché permettono di pensare 4)No-La danzatrice 5)No-Però a volte a qualcuno la calma 6)Ballare, leggere, viaggiare -PROF.SSA CARLONI (RELIGIONE) 1)Aprire un “BOOK AND COFFEE” cioè una libreria con dentro un bar 2)Il primo anno perché ero inesperta 3)È stato il “caso” 4)No-L’atleta 5)No 6)Nuotare, sciare, leggere, ricamare, cucinare dolci

-PROF. DE SIMONE (SCIENZE MOTORIE) 1)Guardia forestale 2)2014/15 per problemi personali 3)Perché ho fatto sport fin da bambino e ho avuto degli insegnanti di scuola e alcuni istruttori sportivi che mi hanno trasmesso questa passione 4)No-Vigile del fuoco 5)No 6)Andare in diversi modi nella natura, da solo

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-PROF.SSA DEFLORIAN (TEDESCO) 1)La designer 2)I primi perché dovevo imparare 3)Perché avevo una nonna che parlava tedesco 4)No-La designer 5)No 6)Leggere, vedere film, nuotare, sciare -PROF. GUSELLA (MOTORIA,SOSTEGNO) 1)Il muratore 2)Il primo 3)Perché è la più bella materia 4)No-Navigare 5)No 6)Legati allo sport e alla musica -PROF.SSA MAGAZZENI (ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA) 1)Lavorare in un museo 2)Il primo perché mi sono dovuta spostare 3)Grazie alla mia insegnante 4)Sì-Questo lavoro 5)No 6)Ascoltare la musica -PROF.SSA MONACO (TEDESCO) 1)Non ho mai pensato a nessun altro lavoro 2)Nessuno 3)Perché mi piacciono le lingue straniere 4)Si-Nient’altro 5)No 6)Leggere, ascoltare musica, viaggiare

-PROF.SSA PASSAGRILLI (INGLESE) 1) La psicologa 2) Il primo anno. Perché avevo delle classi difficili e io non avevo ancora abbastanza esperienza 3) Perché mi piace viaggiare e l'inglese mi permette di andare ovunque 4) Si, quando giocavo con le bambole io non facevo la parte della mamma, ma dell'insegnante. Avevo anche un quaderno a quadretti dove avevo fatto il mio registro-La psicologa. 5) Invidio i miei colleghi di ruolo, perché ogni anno a settembre sanno già che lavoreranno e in quale scuola saranno. 6) Cinema, musica, lettura, viaggiare -PROF. RIZZOLI (MATEMATICA,INFORMATICA, SCIENZE) 1)Alla mia età, il pensionato 2)2015/16 perché ogni anno si fa sempre più fatica 3)Perché ho una formazione scientifica e non umanistica 4)No-Lavorare in forestale 5)No 6)Un po’ di tutto

-PROF.SSA FURLAN (ITALIANO, STORIA,GEOGRAFIA) 1)Fioraia 2)Il primo perché ero inesperta 3)Perché mi piacciono le storie 4)No-La pasticcera 5)No 6)Portare il cane fuori, leggere, giocare con i figli -PROF. ILLUZZI (MUSICA) 1)Pianista da camera 2)Questo perché è il primo 3)Perché la musica è la mia vita 4)Sì-Postino 5)No 6)Suonare, andare in bici -PROF. MATORDES (TECNICA, SCIENZE) 1)Boscaiolo 2)Sempre l’ultimo perché le energie sono poche 3)Perché è un lavoro che richiede precisione 4)No-Il meccanico 5)No 6)Lo sci, viaggiare -PROF.SSA PATRICOLA (LETTERE, SOSTEGNO) 1)Archivista, artista 2)2010/11 perché avevo una bimba piccola e la scuola era lontana 3)Perché rappresenta la mia cultura 4)No-Pittrice 5)No 6)Ascoltare musica, disegnare, fare shopping, nuotare -PROF.SSA PATTI (MATEMATICA, SCIENZE) 1)La cuoca 2)Sinceramente non lo so 3)Perché mi è sempre piaciuto giocare con i numeri 4)Sì 5)No 6)Leggere, cucinare

-PROF.SSA SEBER (ARTE) 1)Lavorare in un museo 2)Nessuno perché è il mio lavoro e mi piace 3)Perché mi è sempre piaciuta l’arte 4)No-Tante altre cose 5)No 6)Tanti: dipingere, leggere

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-PROF. SIGONA (ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA) 1)Gestore di una fattoria 2)Il primo, perché non sapevo da dove iniziare 3)Penso per una inclinazione naturale, ma è anche vero che in casa ho sempre avuto dei modelli che leggevano molto 4)No-L’archeologo 5)Sì-Il prof De Simone per l’atletlicità, altri colleghi più bravi di me a parlare 6)Correre, fare il bagno al mare (anche se in valle non mi è possibile farlo) -PROF.SSA VARESCO (MATEMATICA,SCENZE) 1)Lavorare nella forestale 2)L’ultimo anno a Moena perché c’erano tre ragazzi con delle difficoltà e l’insegnante di sostegno trovava difficile aiutarmi 3)Perché l’ho sempre presa come un gioco 4)No-Lavorare in forestale 5)Ogni tanto, quando certi prof non devono correggere le verifiche 6)Correre, andare in montagna, leggere

-PROF. VADAGNINI (MUSICA) 1)Musicista 2)3 anni fa perché non mi trovavo bene 3)Perché ci vuole talento e perché fa parte della mia vita 4)Sì-Dittatore, prete 5)No 6)Giocare a scacchi, a carte, a volte fare sport; l’unico problema è che non ho molto tempo

-PROF.ZENI (ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA) 1)Architetto, o il liutaio 2)2011 per la classe e perché mi si è incendiata la casa 3)Perché mi mette in contatto con i miei alunni e il loro mondo 4)No-Il pittore 5)No 6)Scrivere, ascoltare musica, dipingere

VALERIA BALDASSARRA 2B, ALESSIA GILMOZZI 1A

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Carolina, la più brava pattinatrice artistica su ghiaccio italiana, proveniente dalla Val Gardena (Alto Adige), nella sua carriera ha ottenuto splendidi successi, tra cui la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sochi 2014. Ultimamente è anche molto chiacchierata sui giornali e in TV perché aveva una storia con Alex Schwazer, un atleta nato a Vipiteno. Egli è famoso perché nei giochi di Pechino del 2008 ha vinto la medaglia d’oro nella gara dei 50 km di marcia. Però, prima delle Olimpiadi di Londra del 2012, i medici, dagli esami del sangue, hanno scoperto che l’atleta si "dopava", cioè che assumeva delle sostanze proibite per migliorare le proprie prestazioni sportive. Visto che Alex ha dichiarato che si dopava di nascosto, ne deriva che Carolina è stata tradita. Come possiamo credere che Carolina non ne sapeva niente?

Alex e Carolina insieme ai loro avvocati sono andati al tribunale di Bolzano. La procura antidoping del Coni (il Comitato olimpico italiano) ha comunicato alla campionessa una condanna di esclusione dalle gare per 4 anni e 3 mesi, mentre il corridore si era messo d’accordo con il PM (pubblico ministero) di subire 8 mesi di condanna e di cominciare a scontarli subito, così lui potrà partecipare alle Olimpiadi a Rio De Janeiro (Brasile) nel 2016. La Kostner è stata punita dai giudici per “la mancata collaborazione e l’omessa denuncia di circostanze rilevanti”. La ventisettenne infatti ha poi ammesso che il suo fidanzato dormiva con un particolare macchinario elettrico di colore bianco, da cui partiva un tubo flessibile insieme a una maschera che metteva sul viso per tutta la notte; a causa del rumore che si sentiva Carolina doveva mettersi i tappi. Grazie a questa confessione la condanna nei suoi confronti è stata ridotta a un anno e 4 mesi. Il giudice ha dedotto che la campionessa “ha coperto il fidanzato per amore” e per questo è stato più clemente. Nonostante Carolina non abbia detto sin dall’inizio la verità, secondo noi non è giusto che abbia subito una condanna che rimane comunque severa. Tutti noi italiani, quando le sarà concesso di tornare a gareggiare vorremo vederla danzare sul ghiaccio serena e determinata come sempre.

Emma Felicetti e Laura Degaudenz I B

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“Grumpy cat”, o almeno cosi è chiamata sul web, è una gatta che vive in Arizona (USA) con la sua padrona, Tabatha Bundesen, diventata ormai ricca grazie a lei, che ha un talento divertente e allo stesso tempo incredibile: ha sempre la faccia imbronciata. Non per altro si chiama “Grumpy cat”, che significa “gatto scontroso”. Sembra incredibile, ma Tabatha guadagna grazie a lei più di star del calibro di Nicole Kidman, Cameron Diaz e Matthew McConaughey. Il patrimonio della gatta ammonterebbe a 100.000.000 $!!! Non è un caso che la padrona, che lavorava per una catena di ristoranti, ha lasciato il suo lavoro… I video che ritraggono Grumpy su youtube hanno superato 16 milioni di

visualizzazioni, su facebook ha 7 milioni di “mi piace”e il suo profilo instagram ha 500.000 followers. Tabatha e il manager del felino, Ben Lashes, hanno saputo sfruttare la famosa gatta: oltre a magliette, tazze, cover e calendari, a Grumpy Cat è stato dedicato un libro, che è arrivato all’8° posto nella classifica dei bestseller del New York Times. La gatta è stata protagonista di un film ed è testimonial persino di una bevanda, il “Grumpuccino”. In realtà Il motivo per cui l’espressione di Grumpy è accigliata non è per una questione di emozioni, ma perché, è affetta da nanismo e ha un problema alla mascella inferiore che la costringe ad avere l’ormai famosa faccia arrabbiata.

Davide Cristel II A, Nicola Varesco I C

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Questo libro è stato scritto da Sabrina Rondinelli. Parla di un trio di ragazze “bullette”, Asja, Roberta e Miranda, che prendevano in giro una loro compagna, Maria, dicendole che era grassa, che sembrava una balena, oppure che era una secchiona. Un giorno d’inverno, alla fine della scuola, questo trio di ragazze-bulle fanno degli scherzi a Maria. Però, quelli che potrebbero sembrare semplici ed innocui scherzi, si trasformano in tragedia. Infatti Asja rompe una gamba a Maria. A causa di ciò, le tre ragazze finiscono in punizione e finiscono per odiarsi a vicenda. Asja, dopo questo episodio, viene obbligata da sua madre ad andare a casa di Maria a chiederle scusa, e da qui inizia una nuova amicizia, un po’ incerta, ma che piano piano si rafforzerà sempre di più. Asja, da ragazza sbandata, riuscirà a trovare la sua identità, cambiando profondamente in seguito a una nuova esperienza. Infatti Asja non aveva mai visto suo padre, perché se ne era andato quando lei era ancora piccola. Nei suoi 14 anni aveva cercato su ogni rivista foto di uomini che gli assomigliavano. Poi le incollava sul suo diario. Un giorno, stanca di cercare foto e di guardarsi allo specchio, decide di andare in un Internet Point per cercare sul web Claudio Angeli, suo padre. Trova tre Claudio Angeli in città, uno lavora come chef in un ristorante in centro, un altro vende frutta e l’ultimo è membro di un esclusivo Golf Club. Comincia allora la sua ricerca con il terzo Claudio Angeli. Lo aspetta nel campo da golf. È sicura che arriverà perché ha una partita. Quando arriva parlano un po’. Non è lui. Allora decide di andare a parlare con il fruttivendolo. Ancora una volta capisce che non è lui sin dal primo sguardo. Adesso resta da conoscere il famoso chef Claudio Angeli. Deve aspettare un po’ prima di potergli parlare. Quando lo vede Asja sente dentro di sé una strana sensazione. È lui. Asja chiede subito spiegazioni del perché se ne sia andato. Claudio si giustifica dicendo che non ce la faceva più a vedere la madre di Asja depressa, così l’ha lasciata. A commento del libro, a mio parere, il bullismo femminile è un fenomeno che non capita spesso, soprattutto se consideriamo il fatto che le ragazze, se vogliono farsi del male, si offendono con le parole e non con i pugni, come fanno i ragazzi. Ciò non significa che provochi meno dolore nelle persone che lo subiscono.

Anna Gilmozzi III A

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FUTURAMA: Il pianeta terra nell’anno 3000 Futurama è una serie TV attualmente in onda su Italia 1 e Fox, ambientata negli Stati Uniti, più precisamente a New York nell’anno 3000. Il protagonista è Philip J. Fry, un fattorino che lavora in una pizzeria e che il 1˚ gennaio dell’anno 2000, per errore, finisce accidentalmente in una capsula per l’ibernazione e si risveglia il 31 dicembre dell’anno 2999. I produttori di questa serie sono gli stessi dei Simpsons, cioè Matt Groening e David X. Cohen. I personaggi che accompagnano Fry sono Bender Rodrìguez, un robot con la passione per l’alcool e il gioco d’azzardo, costruito dal vecchissimo ma ancora lucido dottor Farnsworth in una fabbrica di Tijuana in Messico. La passione di Farnsworth è mandare il suo equipaggio (che chiama “ciurmaglia”) in giro per i pianeti più pericolosi dell'universo. Altri personaggi sono: Turanga Leela, capitana della navetta Planet Express che è l’unico essere monocolo sulla terra, sebbene sia una bella e attraente ragazza; Amy Wong, che è una studentessa

dell'università marziana ed è una tipa stramba e vanitosa; Hermes Conrad, un burocrate di colre, lo stravagante prof. Zeuberge, che non è un uomo ma un grosso calamaro parlante dai tratti umani. Futurama è articolato in 7 stagioni, con un totale di ben 140 episodi. L’elemento fondamentale della serie, oltre alla sceneggiatura, è rappresentato dalle numerose parodie, soprattutto della letteratura e del cinema fantascientifico. Uno degli elementi costanti della serie è la presenza delle teste di celebrità di anni prima, ancora vive, arrivate nel futuro grazie a una tecnologia di conservazione. Nel 2014 la casa produttrice Fox Animation ha deciso di realizzare un episodio chiamato “Simpsorama” in cui i personaggi incontrano quelli de ”I Simpson”. Vi consigliamo di vedere almeno un episodio di questa strabiliante serie!

Nicola Varesco I C, Davide Cristel II A

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Lo Slender man, o Slender, è un personaggio pauroso che è diventato un’immagine ricorrente in Internet. All’inizio era il personaggio di un videogioco di paura, ora lo si trova spuntare sui nostri schermi anche in altri contesti, come nei normali cartoni animati. Il suo nome significa “l’uomo esile”. Lo Slender Man appare come un uomo alto 2,5 metri e molto magro, vestito con uno smoking nero e una cravatta rossa o nera. Ha due lunghe braccia che arrivano a toccare le ginocchia, grosse mani affilate e taglienti; dalla schiena fuoriescono 8 tentacoli. Molte teorie narrano che lo Slender Man una volta fosse un uomo, addirittura un padre di famiglia che durante un incendio perse la figlia e ancora oggi si dice che cerca la sua bambina. La sua principale caratteristica è quella di avere una carnagione bianca e non possedere un volto, ciononostante si sono verificati casi in cui la creatura ha mostrato un'enorme bocca piena di denti aguzzi con una lingua nera molto lunga che usa per strozzare le sue vittime. Lo Slender Man possiede diversi poteri. Uno dei più conosciuti è la capacità di teletrasportarsi (o muoversi molto velocemente) da un luogo all'altro e di mimetizzarsi tanto da diventare addirittura invisibile. È inoltre in grado di causare interferenze a tutti i componenti delle apparecchiature elettroniche. In chi lo guarda può provocare anche malesseri vari e sintomi come: vertigini, nausea, disorientamento, vomit o, svenimento, perdita di memoria e sanguinamenti vari.

In forme più gravi: insonnia, paranoia, aggressività, panico, ansia, allucinazioni. Questi sintomi vengono associate alla sindrome dello Slender Man Sickness (in italiano Malattia dello Slender Man) che sono gli effetti delle sue interferenze. Slender Man possiede anche la capacità di trasformare le sue vittime in Proxy (che significa intermediario), che usa per diversi scopi. Succede che a volte certi Proxy non adempino ai suoi ordini e vengono ripudiati o eliminati. Questi vengono chiamati Mutinoxy che è l’incrocio di due parole inglesi: mutinous (= ribelli) e proxy. Quindi occhio allo Slenderman!!

Davide Cristel II A

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Ariana Grande-Butera, ma più conosciuta solo come Ariana Grande è nata in Italia, ma attualmente vive a Los Angeles con la sua famiglia composta da padre, madre e fratello. Ary ha ormai 22 anni ed è una grande attrice, cantautrice e cantante di grande successo, infatti è apparsa in due serie tv, “Sam e Cat” e “Victorius”, oltre che nel film “Il grande colpo”, e per il momento ha cantato circa 35 splendide canzoni. Lei fa sempre la parte della ragazza “imbranata”ma gentile, perché il suo viso è molto dolce e tenero. Ariana ha cominciato la sua carriera da cantante a 16 anni, infatti in quell’anno ha firmato un contratto con la casa discografica “Republic Records”. Nel 2014 ha vinto la coppa di MTV EMA, un canale che trasmette musica, come miglior cantante del momento. Il 25 maggio 2015 alle ore 19:00 Ari apparirà sul palco del “Mediolanum Forum” a Milano.

Milena Zorzi I A

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Lo snowboarding ,conosciuto in Italia come snowboard, è uno sport invernale di scivolamento su neve. Questo sport è nato in USA negli anni ’60 e lo si pratica con una tavola. E’ diventato disciplina olimpica nel 1998. Alle olimpiadi invernali di Torino nel 2006 si sono disputate anche le gare di snowcross, cioè gare in cui gli atleti partono tutti insieme. Esistono due tipi di attrezzatura. Il Soft snowboard prevede l’uso di attrezzatura morbida. L’Hard richiede invece un’attrezzatura rigida, infatti si usano scarponi rigidi simili a quelli da sci alpino. La tavola hard ha una sola punta, mentre quella soft ne ha due ed è più flessibile. Nell’ambito dello snowboard il Freestyle è la disciplina più divertente e più spettacolare. L’obbiettivo di questo stile è di eseguire trick

(salti) ed evoluzioni sfruttando la forma del terreno o le strutture artificiali. Per fare questa disciplina occorre uno snowpark. Lo snowboard trae ispirazione dallo skateboard, con cui condivide la somigliava con molti trick. Esistono due modi di scendere con una tavola da snowboard, che vengono chiamati regular e goofy.Nel Regular il piede sinistro, in una normale discesa, si trova davanti, vicino alla punta della tavola, mentre il piede destro va dietro, vicino alla coda della tavola. Il modo goofy ovviamente è l'inverso del regular: piede destro avanti e piede sinistro dietro. Questo sport è molto amato dai giovani perché è molto spericolato e “adrenalinico” e lo stanno iniziando a praticare molte persone .

Nicola Varesco I C Iris Longo

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1) Un giudice suona il campanello della casa di Pierino e gli dice: -Ciao, c’è la tua mamma?. E Pierino: -No, è morta sotto il trattore!. E il giudice: -E il tuo papà?. Pierino risponde: -No, è morto sotto il trattore! Il giudice spazientito: -E chi vive con te allora?-Nessuno! risponde Pierino. -E tu cosa fai in questo periodo? domanda allora il giudice. E Pierino: -Guido il trattore! 2)

3) Pierino: "Signora maestra si può punire qualcuno per una cosa che non ha fatto?". "No di certo!". "Bene, allora non ho fatto i compiti!". 4) La maestra: "Come mai hai chiamato Adamo il protagonista del tuo tema?". Pierino: "Perché lei aveva detto di scriverlo in «prima persona»…." 5) Un papà chiede al figlio :-Allora, come è stato il primo giorno di scuola? E il figlio: -Mah, come il primo. Ci devo andare anche domani? 6) Un ragazzo ai suoi amici:” Stasera tutti davanti alla tv!” E gli amici in coro:” Perché?” “ Perché dietro non si vede niente!”

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Regalasi due gattine femmine di 3 mesi. Color grigio e bianco. Per informazioni chiamare al numero 3405409736.

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Indice • Terrore a Parigi……………………………….….pag 1 • Le scuse che i ragazzi usano per non fare qualcosa………………………………………….….pag 2 • Inondazione a Genova…………………………...pag 3 • Una trentina sospesa nello spazio……………....pag 4 • Intervista ai bidelli……………………………...pag 5 • Nuoto Syncro……………………………………pag 7 • Intervista ai nostri prof…………………………pag 8 • Carolina Kostner: un momento difficile……….pag 11 • Hey Gatto, non fare quella faccia!!...................pag 12 • Recensione sul libro: “Camminare, correre, volare”…………………………………………,,,,,.pag 13 • Futurama: il pianeta terra nell’anno 3000…….pag 14 • Slenderman: leggenda o realtà?........................pag 15 • Ariana Grande: un’artista emergente……..…..pag 16 • Snowboard: divertimento puro!!!.....................pag 17 • Barzellette………………………………………pag 18 • Pubblicità Regresso……………………………pag 19 • Regalasi Gattini………………………………..pag 20

REDAZIONE: I A : Iris Longo, Milena Zorzi, Luca Barbolini, Alessia Gilmozzi; II A : Davide Cristel, Jasmine Ciaghi; III A : Anna Gilmozzi; I B : Emma Felicetti, Laura Degaudenz, Samuele Delladio; II B : Valeria Baldassarra, Giulia Rossi; I C : Elettra Odorizzi, Nicola Varesco. 21


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