TAM TAM una notizia tira l'altra - n.2

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Pagina Giornale dell’Istituto comprensivo “S.G. Bosco - M. Buonarroti” di Giovinazzo (BA)

L’Eco della Scuola n. 34 - giugno 2016

Numero 2 anno scolastico 2017/2018

Piazza Garibaldi, n.36 Tel./fax: 080 3948850 Cod. mecc. BAIC890007 baic890007@pec.istruzione.it baic890007@istruzione.it

Giugno 2018

esperienze notizie opinioni recensioni disegni e immagini… dal mondo della scuola Giunge al secondo anno l’esperienza giornalistica del nostro Istituto, fregiata del prestigioso riconoscimento ricevuto dall’Ordine dei Giornalisti nell’ambito del progetto nazionale “Fare il giornale nelle scuole 2017.” Siamo onorati di questo e proseguiamo nell’esperienza

Ambiente Cultura Bullismo

Accoglienza Musica Libri

Continuità Accoglienza Lingue e Teatro

Territorio Natale Inclusione

Primaria

Infanzia

Secondaria

Progetti

p.2-8

p.9-11

p.12-21

p.22-23

Testimoni Il 20 aprile 2018 abbiamo celebrato 25 anni dalla morte del vescovo di origini salentine. Storica visita di Papa Francesco

Don Tonino e Giovinazzo Una persona che è riuscita a comunicare con tutti col linguaggio dell’amore

pagina 2

EDITORIALE

La ricchezza di un anno scolastico Michele Bonasia Dirigente scolastico

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Eccellenze La nostra Sara Lippi si qualifica per la finale alla Bocconi di Milano

Con la matematica... si gioca «Rendere orgoglioso chi crede in te consente di vivere la vita come una sfida continua» pagina 20

Il mestiere del giornalista, 2

on molto piacere esprimo la mia gioia in apertura della seconda pubblicazione del giornalismo scolastico Tam Tam – una notizia tira l’altra. Le attività che fanno crescere i nostri alunni hanno bisogno di consolidarsi e l’esperienza della redazione scolastica è sicuramente appagante e foriera di molteplici insegnamenti. Il primo numero ci ha donato soddisfazione ed orgoglio con il premio rilasciato dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti che ha qualificato il nostro Tam Tam tra i migliori giornali scolastici (Continua a pagina 24)

(Continua a pagina 23)

Nuovo look per la Villa Comunale, 3

Michele Sollecito Assessore

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La redazione

n altro anno scolastico volge al termine: è l’occasione per fare alcune riflessioni su quanto si è già realizzato e su quanto è in corso di realizzazione.Un anno carico di belle esperienze che confermano la progressiva condivisione dell’offerta formativa da parte della popolazione, così come testimoniano le iscrizioni pervenute per il prossimo anno scolastico, che determineranno la costituzione di ben 40 sezioni/ classi complessive tra Infan-

SALUTO

Torna a volare il rondone “Moro”, 7

Conoscere il risparmio, 17

Il Sindaco parla della Ferriera, 18

Premio al Concorso Haiku 21


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Redazione della Primaria

Testimoni Il 20 aprile 2018 abbiamo celebrato 25 anni dalla morte del vescovo di origini salentine

Una persona che è riuscita a comunicare con tutti attraverso il linguaggio dell’amore… Il ricordo di don Giovanni Fiorentino, segretario del Vescovo negli ultimi mesi di vita, e di Rosa Serrone, collaboratrice

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ambini come noi sono veramente a digiuno su don Tonino Bello. Ecco perché abbiamo deciso di intraprendere un articolo su di lui. Ci siamo recati alle ex acciaierie di Giovinazzo e la prof.ssa Rosa Serrone ci ha spiegato il perché quel posto poteva ricordare don Tonino. Ci ha raccontato l’episodio dello sciopero degli operai, nel 1983, che andavano a intralciare il traffico dei treni facendo dei cortei sui binari. “In quel momento si è vista la figura del vescovo don Tonino”. È così che la prof. ha voluto ricordare che il vescovo, pur non essendo allora molto conosciuto, è andato dagli operai dicendogli che non davano un buon esempio ai loro figli e che lui sarebbe andato dal ministro a dirgli che gli operai avevano ragione a protestare perché in fondo loro non venivano pagati da mesi. Inoltre si recò anche dal giudice che voleva arrestarli e disse che se doveva arrestare gli

operai anche lui doveva essere arrestato; per questo il giudice non arrestò più nessuno. Anche don Gianni Fiorentino ha parlato, ma della vici-

nanza tra don Tonino e GioviEvento La celebrazione del 25° anniversario nazzo. Il sacerdote in poche padi morte di don Tonino Bello role ha fatto capire l’umiltà del vescovo dicendo che aiutò gli operai economicamente prelevando il denaro dai fondi per la Circa 40000 persone assiepate sul porto di costruzione delle chiese e ha agMolfetta, un’emozione enorme giunto che proprio con questo episodio don Tonino è entrato l 20 aprile Papa Francesco è venuto a Molfetta per celebrare il nei cuori giovinazzesi. 25° anniversario di morte di don Tonino Bello. Chi è stato don Tonino? Per questa occasione il Papa è andato ad Alessano per onorare la Don Gianni ha risposto subito tomba di don Tonino, inoltre molti fedeli si sono recati in quei dicendo che don Tonino per lui è luoghi. La giornata delle persone che volevano incontrare Papa Francesco, è cominciata alle 3:00 di mattina, arrivate a Molfetta stato un ottimo esempio per amatramite dei pullman che erano stati prenotati dalla chiesa. Quando re Gesù, perché gli ha fatto capisono arrivati, i fedeli re che il compito del prete non è hanno dovuto aspettare ai solo celebrare la messa, ma anvarchi per il controllo, che sostenere le persone bisopoi sono state portate alla gnose. loro postazione dai voAlla domanda su quale ricordo lontari. Abbiamo tutti conserva di lui, la prof. Rosa sentito una grande emoSerrone ci ha raccontato una stozione: il suono delle pale dell’elicottero era quasi Redazione scolastica ria triste, ma che don Tonino ha al ritmo del battito del reso bella. Sotto gli occhiali da cuore per un momento sole della professoressa stavano per uscire tanto atteso. Dopo qualalcune lacrime quando ci ha raccontato l’epiche ora di attesa, infatti, sodio di un ragazzo di 14 anni morto per un il Papa è arrivato con l’elicottero che è stato accolto con grande enincidente in bici. Al funerale il ragazzo, estusiasmo. sendo anche scout, portava un fazzolettone La Santa Messa è cominciata più tardi rispetto al previsto ed è finita con un nodo; allora il vescovo disse al capo verso le 13:00. Dopo la messa il Papa ha fatto il giro con la papamoscout di scioglierlo perché il ragazzo non bile per salutare i fedeli che erano stati lì tutto il giorno. Molte persone hanno preferito guardare la celebrazione della messa doveva avere più alcun nodo perché lui la sua dalla propria televisione. Comunque per tutti, da casa o sul porto, è buona azione l’aveva appena fatta, grazie ai stata una giornata speciale, storica, perché mai un Papa era venuto genitori: quella di donare i suoi organi per nella nostra terra. Se il Papa ha deciso di venire a Molfetta è perché aiutare altre persone a vivere meglio e più a ritiene che don Tonino sia una persona da ricordare e da imitare e lungo. quindi tocca a noi mettere in pratica i suoi insegnamenti Abbiamo saputo che la Chiesa vuole proclaMichele De Pinto, Matilde Misurelli mare beato don Tonino. La prof. ha iniziato dicendo che il motivo è quello di fare conoscere la sua bontà a tutte quelle persone più giovani che gli albanesi, tenuti nello vecchio stadio di Bari con un non hanno assistito di persona alle sue buone azioni. trattamento non proprio da esseri umani. Allora don ToInvece don Gianni si è espresso dicendo che lo vogliono nino, molto arrabbiato, chiese di poterli accogliere nell’iproclamare beato perché è stato chiamato da Dio. stituto “Vittorio Emanuele II”. Così anche i profughi boCuriosi di sapere cosa questa grande persona potesse insniaci e altre situazioni di disagio. Usciamo da questa esperienza pieni di stupore per avere segnare a noi ragazzi di oggi, il sacerdote don Gianni ci conosciuto questa persona che ha fatto molto a Giovinazha detto che ci può insegnare molto, soprattutto perché zo e che è rimasta nei cuori di tutti noi. era un ottimo educatore e la prof. poi ha aggiunto che nel Ci permettiamo di lanciare una proposta: perché non fare nostro piccolo dobbiamo aiutare il nostro amico se è medella ex acciaieria un sito di “archeologia industriale” no bravo di noi in qualcosa. anche in ricordo di don Tonino? Giusto per citare un'altra azione che ha fatto don Tonino Fabio Marcotrigiano, Michele Stufano a Giovinazzo ricordiamo il momento in cui sono arrivati

Papa Francesco tra noi

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Giornalismo Intervista a Mino Ciocia corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno

Il mestiere del giornalista

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ssere giornalista non è solo un mestiere, ma anche una missione professionale che si intreccia con onestà e passione. Chi meglio di un giornalista può parlarci del suo mestiere? Abbiamo intervistato Mino Ciocia, corrispondente di Giovinazzo del La Gazzetta del Mezzogiorno. Come definiresti il ruolo del giornalista? Il giornalista è un informatore, è colui il quale raccoglie le notizie che ritiene più importanti e che siano di interesse pubblico; le scrive, le pubblica su un giornale in maniera tale che tutti possano leggere e rimanere aggiornati su quello che succede nella nostra città. Come reperisci le notizie? Ci sono diverse fonti, ogni fonte si riferi-

sce a un settore diverso. Per esempio le squadre sportive per quanto riguarda lo sport, il Comune per quanto riguarda la politica, i Carabinieri per quanto riguarda i furti e le rapine di cui spesso, purtroppo, sentiamo parlare. Queste sono le nostre fonti principali. Poi c'è la curiosità. Un giornalista deve essere curioso, si deve lasciare incuriosire da tutto quello che succede intorno e, se ritiene che qualcosa sia importante, lo traduce in un articolo. Da dove attinge le informazioni? Solitamente ci arrivano dei comunicati stampa. Come ho già detto, mandati dal Comune, dai Carabinieri e a volte anche dalle scuole. Il nostro dovere è quello di chiamare chi manda questi comunicati per poter poi approfondire la notizia e chiedere ciò che vogliono si debba sapere.

Quali sono i tuoi tempi di lavoro per realizzare una notizia? Dipende dalla complessità della notizia. La parte più impegnativa è raccogliere tutte le informazioni necessarie per scrivere un articolo e a volte dura anche un'intera giornata, se non di più. Invece la fase della scrittura vera e propria dura più o meno un’ora. Qual è stata la notizia più brutta e quella più bella che hai scritto? La notizia più brutta sicuramente è stata quella dell'omicidio del ragazzo che è avvenuta tre anni fa qui a Giovinazzo vicino alla villa comunale. Di notizie belle ce ne sono tante, una in particolare riguarda la cultura giovinazzese, per esempio il teatro che si tiene nella

nostra scuola in estate. Dunque il giornalista ha il privilegio di scoprire un aspetto di qualcosa o farla vedere sotto un’altra luce. Ciò che conta è la qualità! Luca Zaza, Erika Plati, Roberta Plati


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Redazione della Primaria Territorio Giochi nuovi, fontana al centro della piazza e nuova illuminazione la renderanno più accogliente

I lavori cominceranno in autunno. 500.000 euro il costo dei lavori, recuperati da finanziamenti regionali

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n molti si sono lamentati delle condizioni della villa comunale di Giovinazzo ed ecco la notizia della sua ristrutturazione. I lavori inizieranno a settembre e termineranno per la fine della prossima primavera. Un polmone verde molto importante per la città, perché è un luogo dove le persone si incontrano per condividere pensieri ed emozioni, e perché tutto ciò che si costruisce dopo un po’ di tempo ha bisogno di essere riqualificato. I costi si aggireranno sui 500.000 € che sono stati ottenuti attraverso un finanziamento. L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Giovinazzo, Gaetano Foto sotto: Intervista all’assessore Depalo; in alto le raffigurazioni digitali dei lavori progettati Depalo, ci ha parlato dei vari interventi che si effettueranno nella villa come la sostituzione della nici al momento mal ridotti perché l’igiene è la cosa più impavimentazione attuale portante, anche l’impianto di illuminazione sarà sostituito con con un’altra completaun altro a led che consuma meno per evitare gli sprechi d’emente in resina, insieme nergia e per risparmiare risorse. all’area gioco che sarà Il verde sarà anch’esso riqualificato, quindi, ci sarà nuova sostituita con un’altra piantumazione; verrà realizzata una zona che include dei giocon colori più vivi e inchi per bambini diversamente abili e, ciliegina sulla torta, sarà tensi, sperando che non riposizionata una fontana bellissima che era già presente nella venga rovinata da atti zona della villa, che e mancata in questi anni ai cittadini e darà vandalici che in questi un aspetto più vivo all’ambiente tempi danneggiano molSperiamo che questo duro lavoro da parte del comune di Gioto la città; verranno rivinazzo soddisfi le esigenze dei cittadini. Emanuele Rossiello, Elena Carrieri, Luigi Spera qualificati i servizi igie-

Numerosi episodi negli ultimi tempi

Uniti contro il vandalismo

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ovinare, distruggere, imbrattare edifici e oggetti pubblici o privati si definisce vandalismo. Ma perché i vandali rovinano, distruggono, imbrattano…? Forse perché vogliono dimostrare la propria forza? Per il semplice gusto di fare qualcosa? Per divertirsi? Perché non comprendono le bellezze e l’utilità di alcune strutture? È difficile scoprirlo. A Giovinazzo gli atti di vandalismo sono diversi: muri imbrattati con vernici, auto bruciate, panchine distrutte, giochi della Villa Comunale rotti e rovinati… Ancor più grave è che chi nota qualcuno commettere atti vandalici si gira dall’altra parte e fa finta di niente: questa si chiama “Omertà”. Bene, si deve sapere che la persona che fa finta di niente è corresponsabile del danno commesso. E nel diritto non c’è differenza tra chi commette un reato e chi guarda facendo finta di nulla. È importante denunciare il vandalismo per correggere la situazione e aiutare a prevenire il ripetersi di tali azioni. Nessuno sa come porre fine agli atti di vandalismo, secondo noi invece basta solo impegnarci a rispettare i beni della città. Martina D’Aurelio e Andrea Cormio

Ambiente Le condizioni del litorale

Il nostro mare Giovinazzo e le sue Tracce A tutti i cittadini il compito Cultura Un’associazione culturale che valorizza il territorio

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he cos’è l’associazione culturale “Tracce” di Giovinazzo? Ce l’ha spiegato la presidente Ileana Spezzacatena. È un’associazione di volontari (cioè persone che non vengono pagate), che aiutano a far crescere culturalmente bambini e adulti. L’associazione “Tracce”, istituita nel 2011, aveva una sede, ma a causa degli alti costi ha dovuto abbandonarla. I volontari sono circa 20 tra adulti e anziani. Tante sono le iniziative messe in cantiere durante l’anno: in estate, nel mese di Luglio, l’atteso appuntamento di Poesie al balcone, poi Laboratori di libri, Storie d’argilla decorate, convegni e presentazione di libri. I temi dominanti di Poesie al balcone sono vari, da storie tristi a storie d’amore per suscitare interesse e coinvolgimento in chi ascolta. L’associazione “Tracce” effettua l’attività di scambio libri, cioè organizza stand in cui chi vuol disfarsi di libri ormai letti, può portarli e prenderne altri nuovi, in modo da far circolare la lettura. Questa attività è stata fatta anche con la nostra scuola. La presidente Ileana Spezza-

di tenere pulite le spiagge catena ritiene che l’associazionismo sia un’attività molto importante per il bene delle persone e per capire com’è oggi la nostra città. Questa associazione serve a far crescere il nostro territorio, ma nello stesso tempo arricchisce di riflesso i partecipanti. Ci dispiace sapere che un’associazione così impegnata e attiva per l’animazione della città non possa avere una sede. Forse il Comune può far qualcosa? Federica Luzzini, Antonella Calò e Adam Demdemyan

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inisce la scuola, messi da parte libri e quaderni, ci aspetta il mare, il sole, le spiagge. Ma… Potremmo aspettarci brutte sorprese se non ci rendiamo conto dei danni che noi stessi procuriamo al nostro mare. Anche di questo abbiamo parlato con l’assessore Depalo. Ci ha spiegato che la preoccupazione maggiore è quella dell’alga tossica che, a causa del clima, inquina le acque e crea fastidi ai bagnanti. Su questo noi non possiamo far molto. Abbiamo poi sentito anche il parere di un vecchio marinaio, il nonno di Giorgia, che da tanti anni fa il pescatore ed anche egli ci ha detto che a largo del mare si trovano tanti rifiuti di tutti i tipi ed è un grande dispiacere. “Mi è capitato spesso - ha detto il nonno - di vedere sulla spiaggia cumuli di spazzatura che poi finiscono in mare. E lì poi, quando vado in barca, trovo di tutto: plastica, bottiglie e tanta altra roba. Per non dire quando pesco dalla terraferma! All’amo abboccano i rifiuti anziché i pesci.” Ma quando usciamo dall’acqua ci sono altri problemi: le spiagge le lasciamo sporche con i nostri rifiuti, con i resti di quello che si mangia e si beve, nonostante sia proibito consumare “pranzi interi” in riva al mare. Tuttavia l’assessore ha specificato che le spiagge di Giovinazzo vengono pulite ogni giorno, ogni mattina, prima che arrivino i bagnanti, purtroppo però, ha aggiunto, c’è qualcuno che continua ad inquinarle restando indifferente rispetto al lavoro del povero spazzino che dovrà ripulirle. Alla base di questo comportamento c'è una mancanza di civiltà ed educazione che andrebbe combattuta più aspramente. Tutta la nostra comunità spera che questo problema si risolva al più presto. Giuliano Procopio, Giorgia Lamantea, Miheret Caldarulo


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Redazione scolastica

Attualità Gli episodi sono in aumento. Occorre vigilare

Digitale Quale rapporto tra ragazzi e media?

Bullismo nelle scuole Ne abbiamo parlato con il Preside Bonasia

Ecco alcuni numeri preoccupanti: 1. In poco più di un anno, il solo Telefono Azzurro ha gestito circa 1 caso al giorno di bullismo. 2. Il bullismo viene denunciato soprattutto al Nord, dove sono stati gestiti circa il 45% dei casi. 3. La maggior parte delle vittime di bullismo sono italiane (circa l’85% dei casi). 4. Le femmine vittime di bullismo sono il 45%. 5. I bulli sono generalmente maschi (60%) e amici o conoscenti della vittima. Le ragazze bulle sono il 25% del totale ma, quando operano in gruppo, raggiungono il 45%. 6. L’età delle vittime di bullismo diminuisce: ci sono vittime anche di 5 anni (ben il 22% dei casi). (da “In volo per... Comprendere” Fabbri) L’Associazione Telefono Azzurro ha attivo un numero gratuito per segnalare casi di bullismo e per chiedere aiuto. Chiama 1.96.96: (24 h al giorno, 365 giorni l’anno).

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l bullismo c’è sempre stato e quando si cresce sembra quasi naturale che si manifesti. Purtroppo però alcuni comportamenti sono esagerati e finiscono per far del male alle vittime. La nostra redazione ne ha parlato col Dirigente scolastico Michele Bonasia. Secondo il suo parere il bullo cerca di creare scompiglio alla vittima che, invece, prova a nascondere i sentimenti provati in quel momento. Così si crea un comportamento sbagliato che rende la vittima più impaurita e incapace di reagire. Invece la vittima dovrebbe esprimersi, dire subito a qualcuno più grande ciò che il bullo gli ha fatto. Il preside aggiunge che la vera vittima è stata il bullo perché forse anch’egli avrà subito atti di violenza. Per esempio, un piccolo atto di bullismo si è

verificato in una classe: un’alunna ha voluto costringere la maestra a chiamare sua madre mentre creava scompiglio in classe, per attirare l’attenzione su di lei, ritardando la lezione. Piccolo esempio di prepotenza. In conclusione il preside si augura che i genitori si impegnino di più nell’educazione dei propri figli. Il bullismo può essere contrastato con gentilezza, insegnando a noi tutti che bisogna rispettare le persone, soprattutto quelle più timide, quelle più indifese. Oltre che non commettere atti di bullismo, né in presenza né tramite social, occorre anche essere attenti che non capitino ad altri. In tal caso bisogna subito denunciare, rivolgendosi agli adulti o, se necessario, chiamando il Telefono A zzurro. Antonio Renna, Alessandro Antonio Depalo, Naomi Picca

Lettera aperta ad un quotidiano

La diversità arricchisce Gli alunni della scuola primaria denunciano

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aro direttore, siamo gli alunni della classe 5A plesso “A. Moro”, e vogliamo esprimere un nostro parere su un argomento delicato ed importante: “La diversità”. Quest’anno, per il Progetto lettura, abbiamo letto un libro intitolato “Lo scrigno delle farfalle” in cui si parla di bullismo, alimentazione corretta, di “diversità” in senso generale, dell’accettazione di sé e degli altri e, dalle discussioni in classe, è emerso che, una conseguenza della “diversità” è il bullismo, che è un grave problema della società in cui

viviamo. Spesso ci capita di ascoltare in TV o di leggere sui giornali, di giovani che maltrattano, che minacciano o che addirittura picchiano bambini disabili o ragazzi più deboli. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questa lettera perché vogliamo manifestare il nostro pensiero positivo sulla “diversità” e perché vorremmo leggere, sui giornali, notizie piacevoli su tale argomento. Al giorno d’oggi purtroppo molti ragazzi pensano che la “diversità” sia un problema e perciò reagiscono escludendo o trattando male i più deboli, chi ha il colore della pelle dif-

ferente, chi professa una religione diversa, i disabili… Forse così pensano di mostrarsi più forti degli altri ma, in realtà, non sono capaci di confrontarsi e di apprezzare le qualità di chi non è come loro. Noi abbiamo capito che nel mondo siamo tutti diversi e che la “diversità” appartiene ad ognuno di noi e questo deve arricchirci, perché tutti siamo speciali e tutti possiamo imparare l’uno dall’altro; è proprio la “diversità” a rendere speciale il mondo in cui viviamo. Concludiamo questa lettera sperando che i lettori possano comprendere e soprattutto condividere il nostro pensiero: solo dal confronto con la “diversità” (di pensiero, di religione, di razza …) si può crescere in un ambiente costruttivo, sereno e di pace. 5A - Moro

Una nuova dipendenza I social network Ne abbiamo parlato tra amici: Whatsapp e Instagram in cima

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all’invenzione dei social network in poi, i ragazzi cominciano in età sempre più giovane a utilizzarli e così facendo ad annientare la loro vita sociale. Ammettono anche di utilizzare social non adatti alla loro età e che i loro genitori non leggono i messaggi che scrivono e ricevono. Detto ciò, i social condizionano la vita sociale dei ragazzi. Quindi così facendo si è creata una vera e propria dipendenza. A tal proposito abbiamo intervistato alcuni compagni di classe, di 11 anni, proponendo alcune domande. La prima domanda è stata: “Quali social network usate?”. La maggior parte di loro ha risposto che utilizza social come Instagram e Whatsapp, mentre tutti hanno detto di avere Facebook. Ma Facebook non è un social dai tredicenni in poi o dai sedici? In seguito abbiamo chiesto: “Quanto tempo al giorno gli dedicate?”. E, come purtroppo ci aspettavamo, hanno risposto che utilizzano i social network per almeno due ore al giorno. Alla domanda: “Con quali strumenti accedete?” Ci hanno risposto che si connettono con il pc, ma soprattutto con il telefono. Chiedendo se “I vostri genitori leggono i messaggi che ricevete e che inviate?” hanno risposto tutti che i genitori non hanno mai letto nulla. L’ultima domanda è stata se avevano mai avuto o assistito a episodi spiacevoli collegandosi sui social e tutti per fortuna hanno risposto di no. Insomma i social stanno condizionando la nostra vita sociale, e i ragazzi, per stare con il proprio telefono, si rifiutano di uscire coi propri amici. Angelica Depalma, Carlo Gennaro Cotugno

Eventi Magie e stregonerie a Milano dal 14 maggio al 9 settembre 2018

Harry Potter the exhibition Per gli appassionati della bacchetta magica

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ey, ti piace la magia? Ti piacciono i testi di J.K.Rownling? Conosci il mondo di Hogwarts? Ti piacerebbe andare a Milano e immergerti nel mondo di Harry Potter? Dal giorno 14 maggio al 9 settembre, se volete sapere che casata siete, giocare a Quiditch, incontrare “James e Oliver Phelps, meglio noti come Fred e George Weasley”, Harry Potter the exhibition contiene tutti gli oggetti, libri, gadget, attività virtuali e molto altro ancora a tema Harry Potter. “Sarà aperta il lunedì dalle 15 alle 20, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 22 e venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 23. Noi fan avremo 1600 metri quadri per sentirci veri e propri studenti di Hogwarts visitando la foresta proibita, visitare la propria casa o fare i serpeverde facendo pozioni nelle aule di erbologia”. Harry Potter piace a molte persone perché è un ragazzo coraggioso

e sicuro di sé e ha un cuore dolce per le persone in difficoltà ed è famoso anche per il libro di nome Harry Potter e i doni della morte, il libro conclusivo che ha colpito il lettore con la morte di Dobby ed Hedvighe. Davide De Ruvo, Antonio Giovanni Messere


Scuola primaria

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Lettura Un tappeto, i cuscini, alcune cassette piene di libri, ed ecco lo spazio adatto per un viaggio speciale

Un libro, avventura di piacere Bambini di prima della “S.G.Bosco” impegnati in coinvolgenti attività motorie e sportive

Cultura Aumentare e allenare l’attenzione e la concentrazione divertendosi con la musica

Musica Maestra! La più giocherellona che c’è

Un due tre… mangia e salta con me!

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he cosa è una nota musicale? Nessuno di noi lo sapeva prima di conoscere la maestra Angela. È entrata un giorno nella nostra classe con il Signor Silenzio e tutti noi… SSSHHH! La maestra Angela ha un bel viso con occhi marroni e capelli che sembrano a strisce. È così attiva e vivace che sembra una fontana che schizza simpatia e note musicali. Lei è giocherellona e disponibile, ha la capacità di farsi amare dai propri alunni… anche quando con gli occhi o con un’espressione del viso ci invita ad essere concentrati. Con lei stiamo imparando ad ascoltare la musica e il silenzio, a suonare usando il nostro corpo e anche gli strumenti musicali, a scrivere la musica che suoniamo, prima con dei disegnini inventati da noi e poi con i simboli veri della musica, le note. Per questo la chiamiamo la maestra “Nota Musicale”!

Scuola di vita per i bambini delle classi prime

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iao, siamo gli alunni della 1C e vogliamo raccontarvi della nostra partecipazione, insieme a quaranta scuole su tutto il territorio nazionale, al Progetto Pilota “Il Gioco della Ginnastica”, pr omosso dal MIUR e dalla FGI e destinato agli alunni della Scuola dell’infanzia e delle classi prime e seconde della Scuola Primaria. Obiettivo del progetto è insegnare a noi bambini che per star bene è importante avere uno stile di vita sano e corretto, basato su una giusta alimentazione e movimento quotidiano. Nei nostri quattro

1B - Bosco

Ambiente In giardino per un’immersione sensoriale

A scuola... con i sensi L’importanza dell’esperienza diretta per veicolare gli apprendimenti

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na giornata in giardino diventa la conclusione perfetta di un viaggio nella realtà intrapreso già ad inizio anno e che ha come protagonista il nostro corpo e il modo di percepire e descrivere con esso ciò che ci circonda. Una mattina di primavera, il tepore del sole ed il nostro giardino sono stati la cornice ideale, la scenografia di un laboratorio misterioso … c’era una strana frenesia fra le maestre che scatenava le nostre domande senza freno: “Che faremo?”, “Maestra cos’è?”, “Cosa c’è nella busta?” Divisi in gruppi e bendati ci siamo lasciati guidare alla scoperta di realtà nascoste: all’improvviso Toccare, Ascoltare, Gustare, Annusare non è mai stato così divertente! “L’hai assaggiato, l’hai assaggiato

quello?”, “Com’era morbido… forse un peluche!”, “Puzzava d’aceto!”, “Io adoro il sale… sa di patatine!”, “A me i tuoni non fanno paura!” Poi di nuovo in aula, dove si svolgeva l’ultima parte dell’esperienza: qui, nel laboratorio visivo, abbiamo usato i colori per liberare le nostre emozioni su un foglio bianco e contemporaneamente, a turno, abbiamo composto le parti di un grande cartellone. Questa occasione è stata importante per capire il valore del nostro corpo e l’importanza di prendercene cura quotidianamente, osservando semplici buone abitudini ed evitando situazioni pericolose che mettono a rischio la nostra salute e quella degli altri. Quant’è bello imparare giocando, divertendosi all’aria aperta: è questa la scuola che ci piace! 1D - Bosco

incontri con l’esperta dell’IRIS, Monica, abbiamo giocato con il Dado dell’Energia, imparando a gestire la nostra energia con movimenti corretti per raccoglierla e scaricarla. In palestra, poi, ci siamo scatenati in giochi divertenti: il gioco delle case, il gioco del lupo, guardie e ladri, il gioco del serpente, la corsa a spola, percorsi motori con tanti attrezzi. Abbiamo corso, saltato, strisciato e imparato a saltare con la corda, fornitaci nel kit arrivato in classe. Per giunta Monica ci ha insegnato la capriola, che alcuni di noi sapevano già fare, ma altri… che risate! In classe, poi, abbiamo costruito i cubi per realizzare la piramide del movimento e quella degli alimenti: alla base di quella del movimento abbiamo messo l’esercizio fisico, che deve essere quotidiano; più su, i nostri sport preferiti, infine in cima il cubo dei videogiochi, ad indicare che dobbiamo riservare ad essi solo poco del nostro tempo. Nella piramide degli alimenti, alla base tutti quei cibi che ci fanno bene e che dobbiamo mangiare tutti i giorni: frutta, verdura, latte, pane e pasta; più su, gli alimenti che contengono proteine e ci fanno crescere: formaggi, uova, pesce e carne; in cima il cubo dei cibi che amiamo tanto, ma non sono proprio salutari: dolci, gelati, hot dog e patatine, che possiamo consumare solo alcune volte al mese. Siamo stati entusiasti del Progetto e faremo tesoro di ciò che abbiamo imparato. 1C - Bosco


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Scuola primaria Lettura

Sport velico Conoscenza e rispetto dell’ambiente marino

Una Storia di tutto rispetto Spieghiamo le vele Un’occasione per vivere esperienze forti insieme agli amici, che ci aiuta a crescere

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o sport rappresenta un’occasione per vivere esperienze significative insieme agli amici e ci aiuta a crescere. Lasciato l’inverno alle spalle, abbiamo accolto con entusiasmo le attività del progetto V ela nelle nostre classi. Si tratta di un’opportunità formativa, promossa dalla Federazione Italiana Vela, che ci permette gratuitamente di avvicinarci allo sport della vela e quindi al mare, in modo diverso. Questa iniziativa si collega, inoltre, al tema “Mare e dintorni”, filo conduttore delle attività educative e didattiche di quest’anno scolastico. Tutti ricordiamo con piacere il primo appuntamento del progetto: al porticciolo di Giovinazzo, il paesaggio brillava sotto un bel sole, annuncio di primavera. «È stato bello realizzare un laboratorio all’aperto, insieme ai compagni delle altre classi», hanno affermato i bambini, «ci siamo sentiti liberi e allegri stando nella natura!». I bambini, esploratori innati, grazie alla guida dell’esperto del Circolo velico l’Ing. Vito Crismale, hanno scoperto il Porticciolo con le sue caratteristiche. Hanno osservato tutti gli elementi presenti nel porto, con particolare riferimento a quelle a vela; si è parlato quindi del vento e sono stati fatti dei cenni sulla sicurezza in mare, con un linguaggio pensato per i piccoli, ma che ha saputo catturare anche i grandi. Prima di salutarci, l’esperto ha consegnato ai bambini un regalo: un fascicolo didattico sulla Vela, con illustrazioni accattivanti, giochi di parole e attività sul tema del mare. Subito i piccoli hanno cominciato a curiosare tra le pagine, con la voglia di colorare o completare le prime proposte. Speriamo di poter continuare questo progetto, utile e formativo, anche nei prossimi anni! Attendiamo adesso il momento conclusivo del progetto quando veleggeremo in mare aperto e tra le tante vele bianche che si mischiano alla schiuma delle onde, ci sarà anche la nostra. Buon vento a tutti! 2B - Bosco

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d Aprile c’è una giornata speciale celebrata in tutto il mondo: il libro e gli autori diventano protagonisti nell’intero pianeta e vengono festeggiati da tutti e patrocinati dall’UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organitation). Lunedì mattina alle ore 10.00 in Aula Magna, il preside dott. M. Bonasia, l’assessore M. Sollecito e le maestre ci hanno fatto una sorpresa: ci hanno presentato l’autore Piero Fabris che ha scritto il libro “Fiabe in sassi e salsedine” FaLvision editore. Nell’ordine sono intervenuti il Preside che ci ha spiegato che la vera cultura non si crea utilizzando di continuo i cellulari, ma grazie ai libri che incentivano l’immaginazione e il nostro vocabolario. L’Assessore, nel suo intervento, ha disegnato su un foglio bianco, il mondo empirico e quello testuale spiegando, con chiarezza, che il primo rappresenta la realtà, le nostre esperienze e il secondo, invece, è l’insieme delle emozioni che ci trasmette la lettura di un libro. Quando noi leggiamo, i due mondi si uniscono dando spazio all’immaginazione. L’autore Piero Fabris, pittore, scrittore e poeta, ha coinvolto noi bambini nell’interpretazione di una storia con una preziosa morale: prendere in giro gli altri non è mai cosa buona! Perciò l’ascolto e il rispetto sono fondamentali per vive-

re bene con tutti. Prima di salutarci, abbiamo potuto rivolgergli alcune domande e una di noi ha chiesto: “Come fai a scrivere libri?” E la sua risposta è stata: “Basta concentrarsi per fare un ottimo lavoro!”. Questa esperienza ci incoraggia a leggere tanti libri e noi ce la stiamo mettendo tutta con la biblioteca di classe, la ricca biblioteca scolastica,

inventando tante storie perché magari, un giorno, qualcuno di noi diventi uno scrittore. 2C - Bosco

Animalisti Incontro con l’Associazione Acchiappa Sorrisi

Il mio amico Fido e io

Amare il nostro cucciolo rispettando le sue esigenze e il suo benessere

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i è piaciuto tanto che mi abbiano spiegato come far stare bene il mio cane” ha affermato entusiasta un alunno delle classi seconde dopo l’incontro che ha avuto, insieme ai compagni delle altre classi seconde della scuola primaria San Giovanni Bosco, con l’Associazione Acchiappa Sorrisi che si occupa, tra l’altro, di Pet Therapy. Nel mese di aprile a scuola gli alunni di seconda hanno incontrato: Chiara Pacifico, medico veterinario, Silvia Patino, assistente educativo culturale, entrambe operatrici di Pet Therapy e Denny, uno splendido cane, giocherellone e docile che è stato al centro dell’attenzione dei bambini, mentre giocava o camminava liberamente. Gli alunni e le insegnanti hanno ricevuto preziosi consigli su come comportarsi correttamente con gli animali.

La veterinaria ha spiegato come si svolge la visita medica e si è raccomandata di riflettere bene prima di accogliere un cane in casa. In questo modo si evitano gli abbandoni e le morti premature. Come condurre il cane in città, come comportarsi nel momento del “bisogno”, cosa dargli da mangiare e quali cibi bisogna evitare, come addestrare con i premi evitando le punizioni, infine dove toccare il cane durante un primo approccio, sono stati gli argomenti trattati dalle esperte. A proposito di quest’ultimo punto alcuni bambini hanno “eseguito il giusto approccio” a Denny che pazientemente accettava anche i loro piccoli errori. Esperienza positiva da proporre a tutte le classi, per insegnare il rispetto degli animali e per promuovere corretti comportamenti sociali. 2A - Bosco

Territorio Un ospite inatteso. Vivere a Giovinazzo, fra tradizioni e detti

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n giorno abbiamo sentito bussare alla porta della nostra aula: Toc, toc! Avanti! Buongiorno! Sono un cantastorie e vi racconto una storia che riguarda il nostro paese: Giovinazzo. Il maestro Francesco Andriano ci spiega il detto: Scevenazze mangia pestazze, frà Menucce mènza la chiazze. Dice che, nella seconda metà del 1700, triste era la sorte dei giovinazzesi costretti a mangiare carrube (le pestazze), in mancanza di farina, mentre nel convento, che si affaccia sulla grande piazza, i frati domenicani si dondolavano pieni e sazi. I frutti del carrubo, albero pluricentenario sempreverde, so-

Scevenazze mangia pestazze frà Menucce mènza la chiazze no di colore marrone con polpa carnosa, pastosa e zuccherina e venivano mangiati dalle persone in caso di carestia e siccità, dopo averle fatte abbrustolire nel forno a legna. Le pestazze erano considerate la cioccolata dei poveri, il loro sapore si avvicina a quello del cacao per il gusto e per la consistenza. Oggi, invece, le carrube vengono utilizzate come cibo per gli animali. I semi, poiché uniformi come dimensione e peso, sono divenuti unità di misura e dal loro nome arabo karat è derivato il termine carato in uso per le pietre preziose. Un tempo, nel nostro paese, si preparavano i dolci con la farina di carrube. Noi incuriositi dalla storia, con l’aiuto di

mamme e maestre, abbiamo preparato in classe i biscotti di carrube: 1 kg. di burro, 400 gr. di zucchero a velo, 125 gr. di tuorlo di uova, 600 gr. di farina e 600 gr. di farina di carrube. Impastati gli ingredienti, abbiamo realizzato dei rotolini e ognuno di noi ha dato una sagoma al proprio impasto a forma di bastone, tarallo, lettere. Una volta cotti abbiamo fatto a gara a chi ne mangiava di più. Questa esperienza ci ha dimostrato che con prodotti poveri e grazie alla manualità delle donne, si riesce a preparare una prelibatezza che ormai non si trova più nelle nostre case. 3A - Bosco


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Scuola primaria Esperienza Una sana attività psicofisica

Yoga ridens

La scuola apre le porte allo yoga della risata

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hi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo". Così scriveva Giacomo Leopardi nello Zibaldone, dimostrando già nell'Ottocento l'importanza del buonumore per una vita migliore. Ridere fa bene alla salute, lo sanno tutti. Per questo ho coinvolto, in qualità di Laughter Yoga Teacher (Giovanna Maria Marino) gli alunni in un progetto a sessioni bimestrali. L'obiettivo è quello di educare a trasmettere emozioni positive quali l’entusiasmo, la felicità e la serenità, applicando i quattro principi della gioia: il gioco, il ballo, la risata e il canto. Lo Yoga della Risata ha potenzialità enormi nella scuola primaria, per la coesione del gruppo-classe, per potenziare l’ascolto e l’attenzione, per migliorare le performance, per scaricare lo stress, per aumentare la creatività, oltre che per migliorare la respirazione e il rilassamento. Nell'atmosfera coinvolgente del ballo, del canto e delle risate spontanee e autoindotte con la respirazione Pranayama, l’entusiasmo prende il sopravvento. Uno degli esercizi più amati è stato l‘invenzione di nuove risate: i bambini dovevano creare delle risate, che poi venivano ripetute da tutto il gruppo. Sono stati di una creatività sorprendente ed è stato un pullulare di nuove risate. Abbiamo anche simulato in cerchio la consegna di un pacco immaginario da un bambino all’altro, con frasi in Gibberish (il linguaggio dei bambini che ancora non hanno imparato a parlare): un esercizio per stimolare la creatività, dando a tutti la possibilità di esprimersi con la voce e divertirsi. Importante il lavoro sull’ascolto del respiro e sul rilassamento. Un’intera classe di bambini con gli occhi chiusi a rilassarsi, con feedback meravigliosi su cosa hanno sentito in quel momento di forte centratura. Ridere liberamente è per gli “scolari” una potente valvola di sfogo!

Arte e Immagine A tu per tu con l’esperta Katia Gentile

Piacere di conoscerti Monsieur Monet! Gli Impressionisti nell’Arte. Viaggio nelle emozioni e nel pensiero critico

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n questi mesi noi alunni, insieme alla nostra maestra, ci siamo affacciati al mondo dei pittori Impressionisti. Con la maestra Katia Gentile, esperta d’Arte e pittrice, abbiamo scoperto che le opere di Monet e degli impressionisti sono più facili da capire. Stendevano pennellate corte e spesse, i colori venivano applicati separatamente senza mescolarli. Viste da lontano, le pennellate di colori accesi e contrastanti, si fondono nell’occhio dell’osservatore, creando forti emozioni. È un modo di dipingere molto vicino al nostro, spontaneo e non legato a delle regole rigide. Anche la vita di Monet ci ha coinvolti emotivamente e siamo rimasti colpiti dalla storia della sua infanzia da “monello”: corre nella campagna, sulla spiaggia, per le strade della città manifestando una profonda natura da “vagabon-do” e questo suo stile di vita lo conserverà fino all’ultimo respiro. L’amore per la vita all’aria aperta lo porterà a dipingere meravigliosi paesaggi quasi ad imprimere nei suoi lavori quella freschezza insolita di colori unici. Il talento di Monet ci ha sorpresi sin dai suoi primi passi da caricaturista, quale immagine insolita di un grande pittore nella sua vita artistica. Le opere più rappresentative di Monet sottoposte alla nostra attenzione e studio sono state: “Impressione al levar del sole, I papaveri, camille con l’ombrellino, Il ponte di Giverny”. Nella sua vita familiare il pittore ritrarrà più volte sua moglie e i suoi figli, ma fu la natura ad averlo rapito.

Con i primi soldi ricavati dalla vendita dei suoi quadri comprò una barca usandola come studio galleggiante. Inoltre, trasformò la sua abitazione di campagna in un vero paradiso naturale, di Iris e Papaveri, Ninfee per il suo stagno, nonché Salici e Pioppi quasi a incorniciare la sua esclusiva appartenenza alla Natura. Tutto ciò ci ha spinti ad imitarlo, usando la sua

tecnica e colorando con creatività, privilegiando i colori complementari. Attraverso la lettura, la comprensione e lo studio della vita e delle opere di Monet, abbiamo conosciuto il significato dell’Arte di un grande pittore apprezzato in tutto il mondo. 3B - Bosco

A cura della 4A - Moro

Ambiente Solo e a terra davanti alla scuola, volatile soccorso dagli alunni torna a volare libero

Tradizioni Ricordi, profumi e sapori del passato

Giovinazzo è mio!

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iovinazzo è mio!” Questo è il nome del progetto interdisciplinare che ci ha accompagnato durante quest’anno scolastico. Abbiamo imparato tante cose sul nostro bellissimo paese, scoprendo le sue tradizioni, le sue ricchezze e le sue prelibatezze. In questo percorso ci hanno guidato le maestre insieme ai “testimoni” che ci hanno trasmesso le loro conoscenze: i nostri nonni, una vera e propria risorsa per impa-

rare ciò che non è racchiuso nei libri ma che rappresenta la nostra cultura. Il nostro è stato un viaggio nel passato e nei ricordi dei nonni. Per esempio, loro ci hanno raccontato delle merende genuine di una volta, quando erano bambini come

Un rondone per amico

noi e portavano a scuola semplicemente pane e olio… ma che olio! Non c’è cibo più gustoso e profumato. Ne siamo certi perché, dopo la visita fatta ad un frantoio, lo abbiamo assaggiato anche noi, preparando delle bruschette al pomodoro. A Natale, con l’aiuto delle nostre mamme, abbiamo preparato dei biscotti secchi usando ricette tradizionali; ognuno di noi li ha portati a casa, racchiusi in un bellissimo barattolo, decorato con le nostre mani. Che esperienza bellissima! Durante l’Open day sono venute a scuola alcune nonne bravissime ad insegnarci a fare le strascente (orecchiet-te). Un’altra esperienza molto bella l’abbiamo vissuta a Pasqua quando, a scuola, abbiamo preparato addirittura le nostre “scarcelle”: da leccarsi i baffi! Che divertimento decorarle con la glassa e tutti quei confettini colorati! A proposito: abbiamo scoperto che “scarcella” è una parola tutta nostra, non c’è sul vocabolario ma il significato lo abbiamo imparato lo stesso: vuol dire “liberare” e noi di fantasia ne abbiamo liberata tanta quando abbiamo creato le forme più varie per realizzare questi nostri dolci. Con questa stessa fantasia, abbiamo immaginato com’era la vita nel nostro paese, un bel po’ di anni fa. 3C - Bosco

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e in primavera trovate un rondone a terra, è in pericolo!” Lunedì 9 aprile, davanti al portone della scuola A. Moro, abbiamo trovato un uccello che non riusciva a volare. Noi alunni, le maestre e il collaboratore lo abbiamo soccorso, portato a scuola e adagiato in una scatola di cartone. Era piccolo, nero, indifeso, tremante e spaventato! Ci guardava con i suoi occhietti teneri e sembrava volerci dire: “SOS: non riesco a volare!”. Non sapevamo come aiutarlo e così abbiamo contattato la veterinaria Giuliana. “Non è una rondine, è un rondone! - ci ha subito detto - ha bisogno di cure immediate: devo portarlo al Centro di Recupero Animali di Bitetto”. Eravamo tristi e allo stesso tempo felici perché avrebbe ricevuto le giuste cure. “Moro (così è stato chiamato nel Centro) aveva un’infezione all’occhio e una microfrattura all’ala, causata forse da una caduta in seguito ad un urto contro un filo aereo – ci ha spiegato la dott.ssa – e dopo esser stato pulito, curato con farmaci e nutrito con camole della farina è guarito ed è stato liberato”. Un urlo di gioia si è levato nella nostra aula, interrompendo la dottoressa. “Il rondone è chiamato Apus apus, ossia senza piedi – ha poi continuato – perché le sue zampe sono cortissime e non gli consentono di spiccare il volo da terra. È una creatura straordinaria con un unico obiettivo: volare. Raggiunge i 320 km/h ed è uno tra i più veloci al mondo. Riesce a volare per 10 mesi senza mai posarsi e contemporaneamente a dormire. È un migratore a lungo raggio e segue la stagione calda tra Europa e Africa. Il rondone si distingue dalla rondine perché è tutto grigio scuro ed ha una coda più corta e leggermente biforcuta.” Abbiamo dunque imparato che, quando troviamo un animale selvatico ferito, dobbiamo contattare o il Centro di Recupero o un veterinario o i Carabinieri, pensando a ciò che è bene per gli animali perché anche loro provano gioia, dolore, paura. Abbiamo capito che l’amore e il rispetto per gli animali coincide con l’amore e il rispetto per il mondo. Questa esperienza rimarrà sempre nei nostri cuori! Che dite ritornerà? Ci riconoscerà? Noi ci speriamo e lo aspettiamo! 4B - Moro


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Scuola primaria

Integrazione La Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo

Blue Day. #specialecome

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iornata speciale è stata il 5 Aprile con la celebrazione del Blue Day e il coinvolgimento di alunni, docenti e genitori del nostro Istituto. La manifestazione molto emozionante ha visto anche la presenza e il valido intervento del Preside dott. Bonasia. “Attenzione e rispetto meritano questi bambini - ha ribadito il dirigente - che ci donano tanto amore e guardano il mondo in modo diverso. Importante è la sensibilizzazione, quale elemento fondamentale per poter accogliere e assicurare pari opportunità ai bambini e alle famiglie”. Gli alunni attraverso la produzione e la lettura di testi e poesie, dedicate ai loro compagni speciali, hanno fatto comprendere come la loro unicità riesca ad entrare nei cuori regalando emozioni intense. Nel corso dell’evento tutti gli elaborati sono stati assemblati in un maxi striscione e portati dai genitori dell’Associazione GAP (Genitori Autismo Puglia) aderente alla campagna di sensibilizzazione #SPECIALECOME, ad una mostra a Noci. I genitori degli alunni, a nome dei propri figli, hanno ringraziato con affetto tutti i presenti e coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento con la consapevolezza che ”Uniti non si è mai soli”.

La manifestazione si è conclusa con un significativo canto che ha coinvolto all’unisono tutti i presenti.

Alfa1, Alfa1…

Croce Rossa Italiana e scuola primaria. Quando le Istituzioni si integrano sul territorio L'EMERGENZA È UNA SITUAZIONE IMPROVVISA DI GRANDE DIFFICOLTÀ! CHIEDE UN INTERVENTO RAPIDO PERCHÈ È PRESENTE UN PERICOLO! TALE INTERVENTO DEVE RISULTARE TEMPESTIVO! RICHIEDE L'AIUTO DI PERSONE ESPERTE PROVENIENTI DALL'ESTERNO!

L Foto, abbracci e il volo di un palloncino blu hanno simboleggiato la disponibilità da parte della comunità scolastica ad accogliere bambini #speciali come… 5C - Bosco

Addio scuola primaria! Bilancio e ricordi di 5 anni insieme

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Primo soccorso Esperienza a scuola

ochi giorni ancora ed è finita! La nostra avventura nella scuola primaria volge al termine. Sembra ieri, quando piccoletti e piagnucoloni, abbiamo iniziato questo viaggio. Avevamo paura, ma allo stesso tempo eravamo contenti, perché orgogliosi di entrare a far parte della scuola primaria e ci sentivamo più grandi. L’incontro con le maestre, la nuova aula, i banchi che sembravano troppo grandi per noi, i cartellini con i nostri nomi che portavamo attaccati sul grembiule per riconoscerci. Il primo anno è stato ricco di emozioni: abbiamo imparato a leggere e a scrivere, a realizzare i primi lavoretti e, fra le tante attività interessanti che abbiamo svolto nel corso degli anni successivi, siamo arrivati in quarta senza accorgercene.

a classe, rumorosa nelle sue attività giornaliere, presa dai tanti interventi che suscitano contrastanti voci di altrettanti scolari, ad un tratto viene interessata da un insolito doppio, forte rintocco alla porta d'ingresso: con generale sorpresa ed eccitante meraviglia si erge, univoco, un clamoroso "Evviva!". Quasi magicamente, da quell'ingresso sono apparsi loro, nell'inconfondibile divisa che racchiude tutto il loro significativo lavoro. Erano ritornati i volontari della Croce Rossa Italiana! I più curiosi fra noi alunni, sbirciando sull'ingresso del plesso A. MORO, ancora più sorpresi, diffondono un "riservato" passaparola: un vero "BATTAGLIONE di VOLONTARI", ciascuno impeccabile nella propria divisa, si accingeva a dare inizio all'ultimo incontro presso il nostro Istituto scolastico. Unica nota dolente, il dover incontrare per l'ultima volta Fabio e Titti, i due volontari che in numerose giornate, sin dallo scorso novembre, ci hanno coinvolti nel fascino di loro racconti in tema di "emergenza". E lo hanno fatto realizzando un vero e proprio progetto scolastico, completo in ogni componente, dall'indimenticabile titolo "Project work: I bambini in emergenza". Non è stato difficile rispondere alle domande che Fabio ci rivolgeva ipotizzando una situazione di alluvione , interrogandoci sulle modalità per sfuggire ad una simile emergenza. E la nostra eccezionale esperienza con i volontari della Croce Rossa Italiana giungeva a termine quella mattina proprio con una simulazione di evacuazione. Seguendo attentamente tutte le indicazioni di Fabio siamo giunti tutti "sani e salvi" in palestra, considerato il nostro rifugio. Molto gradito è stato l'attestato che tutti abbiamo ricevuto, impressionando ancora più nella nostra mente quella voce di soccorso che fuoriusciva dalla radio di Fabio: "ALFA1, ALFA1".

Ci siamo sentiti di colpo più grandi, forse perché ci siamo trasferiti nel Plesso Aldo Moro, frequentato dalle ultime classi, o forse anche per il nostro corpo che iniziava a trasformarsi. E così siamo arrivati in quinta! Emozioni e sensazioni più svariate hanno caratterizzato quest’ultimo nostro anno alla scuola primaria. Ancora tanti progetti interessanti e…. “dulcis in fundo” la tanto attesa gita di fine anno scolastico! In questi cinque anni, ogni giorno abbiamo scoperto qualcosa di nuovo e interessante, abbiamo affrontato problemi piccoli e grandi, incertezze e paure e, grazie alla comprensione delle maestre, la preoccupazione per i compiti e le interrogazioni, o la delusione di un voto che non rispondeva

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alle nostre aspettative, sono state ridimensionate e diventate occasione di crescita e di maggiore consapevolezza di noi stessi. Ora, con un po’ di ansia, ci apprestiamo a frequentare la scuola media. È un passaggio triste, perché chiude un capitolo importante della nostra vita, fatto di ricordi indimenticabili, ma è anche gioioso perché ne apre un altro che ci porterà verso nuovi orizzonti. Allora incrociamo le dita e auguriamoci che tutto vada nel migliore dei modi! 5D - Moro

Esperienze Giocando a programmare, con arte

Coding e pixel art

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vresti mai pensato che le immagini digitali, Minecraft e, persino Super Mario, fossero fatti di pixel ossia singoli puntini colorati che, secondo un preciso ordine, compongono l’immagine all’interno di un computer? Quest’anno, in occasione dell’Open day che si è svolto nell’aula magna dell’Istituto San Giovanni Bosco il giorno 27 gennaio 2018, noi alunni di classe quarta C, abbiamo eseguito una serie di attività che, attraverso comandi programmati, Coding, ci hanno permesso di realizzare simpatici capolavori. Quando le maestre hanno proposto l’argomento, immaginavamo potesse

essere noioso, difficile e poco coinvolgente e poi, quanti termini insoliti! Ben presto però, ci siamo ricreduti. Su fogli quadrettati abbiamo disegnato dei reticoli geometrici fatti di righe e colonne contrassegnate con numeri e lettere in cui, leggendo semplici comandi, abbiamo contato e colorato le caselle indicate, cioè i pixel. Il risultato: disegni digitali davvero unici. Così ci siamo divertiti nel realizzare codici, decifrarli, condividerli e confrontarci sull’esito finale. La stessa tecnica l’abbiamo usata per muoverci in un mega reticolo, realizzato sul pavimento dell’aula magna, secondo le coordinate (lettere e numeri) date da alcuni di noi per rag-

giungere un oggetto posto in una casella. Per festeggiare il Carnevale, divisi in squadre, abbiamo realizzato dei poster con alcune maschere tipiche seguendo il codice proposto e utilizzando tesserine colorate da apporre negli spazi previsti. Anche al computer abbiamo ulteriormente approfondito le attività

digitando simpatici messaggi di benvenuto per i curiosi e per i più piccoli piacevolmente coinvolti nelle attività proposte. A conclusione della bella esperienza vissuta, pensiamo che parole come: colore, movimento, gruppo, digitale, CODING, siano la formula giusta per una scuola di successo. 4C - Moro


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Scuola dell’Infanzia Gianni Rodari

Rodari la scuola nel paese delle meraviglie BIANCONIGLIO…. HA FRETTA DI ANDARE A SCUOLA IL TESTO NARRATIVO, UTILIZZATO QUEST’ANNO PER IL PROGETTO ACCOGLIENZA, È QUELLO DI NICOLETTA COSTA: “GIULIO CONIGLIO VA IN BIBLIOTECA” RIADATTATO PER L’OCCASIONE CON IMMAGINI DI UN’ALTRA GRANDE STORIA PER BAMBINI “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE” (SFONDO INTEGRATORE DEL NOSTRO PROGETTO ANNUALE). TUTTO È INIZIATO CON UN PERCORSO DI CAROTE CHE I BAMBINI HANNO TROVATO NEL SALONE DELLA SCUOLA E CHE CI HA CONDOTTI FUORI AL GIARDINO, DOVE CI ASPETTAVA BIANCONIGLIO, UN GRAZIOSO CONIGLIETTO IN CARNE E OSSA, CHE I BAMBINI HANNO POTUTO OSSERVARE E ACCAREZZARE, FINO A CHE È DOVUTO “SCAPPARE VIA” PER RITORNARE DA ALICE SUA AMICA DI SEMPRE.

CARNEVALE È L’OCCASIONE IDEALE PER RENDERE I BAMBINI PROTAGONISTI NELL’ESPERIENZA LUDICODIDATTICA LASCIANDO SPAZIO ALLA LORO CAPACITÀ DI TRASFORMARE LA REALTÀ E DI TRASFORMARSI. ECCO ALLORA CHE, ALLA MERENDA DEL CAPPELLAIO MATTO (ORGANIZZATA CON DOLCI E THÈ, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DELLE MAMME DEI NOSTRI BAMBINI) ERANO PRESENTI TUTTI I PERSONAGGI DEL NOSTRO PROGETTO ANNUALE: ALICE, BIANCONIGLIO, STREGATTO, BRUCALIFFO, CAPPELLAIO MATTO, CHE I BAMBINI HANNO INTERPRETATO NEL GIOCO DEL “FAR FINTA DI….”, AIUTATI ANCHE DALLE DIVERTENTI MASCHERINE CHE LORO STESSI HANNO REALIZZATO IN UN “LABORATORIO PITTORICO ”. IL LABORATORIO: PROGETTO FORMATIVO PER L’INCLUSIONE “A TEATRO TUTTO È POSSIBILE, PIRANDELLO IN SCENA” È STATO FINALIZZATO AD OFFRIRE UN’ATTIVITÀ FORMATIVA IN CUI IL TEATRO COSTITUISCA OCCASIONE DI CRESCITA FAVORENDO LA SOCIALIZZAZIONE, LA SCOPERTA DI SE STESSI E LA RELAZIONE CON GLI ALTRI. IL PROGETTO È STATO SVOLTO CON ATTIVITÀ CREATIVE – MANIPOLATIVE PER LA REALIZZAZIONE DI MARIONETTE, RAPPRESENTANTI I PROTAGONISTI DI DUE COMMEDIE DI PIRANDELLO: “IL TRENO HA FISCHIATO” E “LA PATENTE” CHE GRAZIE ALLA GRANDE CAPACITÀ DELL’ESPERTA, DOTT.SSA ALESSANDRA SCIANCALEPORE E LA SUA COLLABORATRICE MANUELA, SONO STATE RESE FRUIBILI ANCHE DA BAMBINI DI COSÌ TENERA ETÀ.


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Scuola dell’Infanzia San Tommaso

Le nostre storie abitano nei libri L’ACCOGLIENZA È UN MOMENTO PRIVILEGIATO PER STABILIRE NUOVE MODALITÀ DI CONOSCENZA, DI CONVIVENZA E DI COLLABORAZIONE. IL PERCORSO ORGANIZZATO SI TRADUCE IN UN PROGETTO E SI SVILUPPA ATTRAVERSO LA SCELTA DI OBIETTIVI, STRATEGIE E ATTIVITÀ CHE NON SI ESAURISCONO NEL PRIMO MESE DI SCUOLA MA CHE PROSEGUIRANNO IN UNO SPAZIO CHE RISPETTERÀ I TEMPI E I RITMI DEI BAMBINI. IN QUESTO PERIODO LE ESPERIENZE NARRATIVE, LINGUISTICHE, MIMICO-GESTUALI, LOGICHE, SCIENTIFICHE E SEMPRE GIOCOSE, OLTRE CHE GIOIOSE, HANNO RUOTATO NELLA PRESA IN ESAME DEL RACCONTO IN RIMA “UN INCONTRO LITIGIOSO”, CON PROTAGONISTI DUE BRUCHI, E DEL RACCONTO “ IL GRANCHIETTO GIGETTO”, DUE SFONDI INTEGRATORI CHE HANNO COINVOLTO ED IMPEGNATO I BAMBINI IN MOLTEPLICI ATTIVITÀ NEL RISPETTO DELLA LORO ETÀ.

IL FLAUTO MAGICO DI MOZART È UN RACCONTO SUGGESTIVO ED EVOCATIVO E PENSIAMO CHE RACCHIUDA GLI INGREDIENTI ADATTI PER I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA CHE HANNO POTUTO DIVERTIRSI, APPROFONDIRE LE CONOSCENZE E ACQUISIRE LE COMPETENZE ADEGUATE IN QUESTO AMBITO EDUCATIVO. I BAMBINI HANNO ASCOLTATO MUSICA MOZARTIANA BELLISSIMA E RIELABORATO LA FIABA DAL PUNTO DI VISTA GRAFICO-PITTORICO OLTRE CHE INTERPRETATO I PERSONAGGI GRAZIE AL “GIOCO DI FAR FINTA…”. PER LE DOCENTI SI È TRATTATO DI UNA SFIDA AMBIZIOSA PERCHÉ LA MUSICA CLASSICA NON È FACILE DA FAR ASCOLTARE A BAMBINI COSÌ PICCOLI. LA STORIA È STATA RAPPRESENTATA ANCHE ATTRAVERSO IL GIOCO, LE DRAMMATIZZAZIONI, LA CREATIVITÀ, L’UTILIZZO DI SVARIATE TECNICHE ESPRESSIVE OLTRE CHE VALORIZZANDO LA PSICOMOTRICITÀ.

PSICOMOTRICITÀ

IL LABORATORIO DI HA AIUTATO I BAMBINI A RENDERE PIÙ ARMONICI IL CORPO, LE EMOZIONI E GLI ASPETTI COGNITIVI, ATTRAVERSO IL MOVIMENTO E IL GIOCO. NEL PIENO RISPETTO DELLA “GLOBALITÀ UMANA”, RENDE AL LINGUAGGIO CORPOREO DEL BAMBINO LA GIUSTA IMPORTANZA, PERCEPENDOLO COME ESPRESSIONE EMOZIONALE. PER PRESENTARE IL PROGETTO DIDATTICO ANNUALE È STATA EFFETTUATA

UN’INDAGINE D’AMBIENTE

ALLA SCUOLA COMUNALE DI MUSICA “FILIPPO CORTESE”. L’INIZIATIVA, CHE HA COINVOLTO TUTTE LE SEZIONI DELLA SCUOLA, È STATA UTILE MOMENTO PER SUGGELLARE IL RACCORDO CON IL TERRITORIO PERCHÉ LA SCUOLA DELL’INFANZIA NON DIMENTICA NEL SUO PROGETTO DIDATTICO ANNUALE DI VALORIZZARE IL TESSUTO CULTURALE E STORICO DEL SUO PAESE. I BAMBINI ACCOMPAGNATI DALLE INSEGNANTI HANNO POTUTO VISITARE E CONOSCERE LA SCUOLA E ALCUNI TRA GLI INSEGNANTI. HANNO OSSERVATO GLI STRUMENTI MUSICALI E I DOCENTI HANNO MOSTRATO LORO GLI SPARTITI COINVOLGENDOLI ANCHE ALLA SCOPERTA DI ALCUNI SUONI.

PROGETTO MUSICA

PER INTRODURRE IL SI È PENSATO DI INVITARE I GENITORI A SCUOLA PER VALORIZZARE LE PROFESSIONALITÀ PRESENTI NEL PLESSO A CONFERMA CHE I GENITORI, IN MOLTI CASI, POSSONO AVERE IL RUOLO DI EDUCATORI COLLABORANDO SERENAMENTE E ATTIVAMENTE CON IL CORPO DOCENTE CON PROFONDO RISPETTO RECIPROCO. IL PROGETTO MUSICA HA PERMESSO AI BAMBINI DI SCOPRIRE IL TALENTO MUSICALE DI UN BAMBINO PRODIGIO QUAL È STATO WOLFGANG AMADEUS MOZART. IL RACCONTO “IL FLAUTO MAGICO“, SCRITTO SULL’OPERA CLASSICA DEL MUSICISTA AUSTRIACO, È STATA LA PISTA OPERATIVA SULLA QUALE PORRE IL PERCORSO PROGETTUALE DI SCOPERTA DEL SUONO E DELLA MUSICA. LA DOCENTE ANTONELLA SIRACUSA È STATA L’ESPERTO ESTERNO. TUTTE LE ATTIVITÀ HANNO AVUTO UNA CORRELAZIONE E HANNO SPAZIATO ALL’INTERNO DEI CAMPI DI ESPERIENZA “DEL FARE E DELL’AGIRE”, INDISPENSABILI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI APPRENDIMENTI. DURANTE GLI INCONTRI I BAMBINI HANNO AVUTO DIVERSE OPPORTUNITÀ: ASCOLTARE E ASCOLTARSI MENTRE “FANNO MUSICA”. UNITAMENTE A QUESTO PERCORSO SI È SVOLTO IL LABORATORIO MANIPOLATIVO ATTO ALLA COSTRUZIONE DI STRUMENTI MUSICALI CHE SARANNO UTILIZZATI NELLA FESTA CONCLUSIVA DELL’ANNO SCOLASTICO PROGRAMMATA NEL POMERIGGIO DEL GIORNO 7 GIUGNO NEL GIARDINO DELLA SCUOLA “ SAN GIOVANNI BOSCO “.


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Scuole dell’Infanzia Via Dante

Via Dante: la scuola del vivere insieme, tra sogno e realtà LA SCUOLA DELL’ INFANZIA È LA SCUOLA DELLA FANTASIA E DEI LINGUAGGI: È UNA SCUOLA COLORATA, CHE GARANTISCE IL DIRITTO A CONQUISTARE UN SAPERE ED UN SAPER CREARE CON I LINGUAGGI DELLA CORPOREITÀ, DELLA MANUALITÀ, DELL’ AZIONE DIRETTA E DELLA CONDIVISIONE.

I LIBRI RACCONTANO I BAMBINI GUIDATI DA NOI INSEGNANTI, VISITANO LA BIBLIOTECA DELLA SCUOLA DOVE TROVANO UN LIBRO CHE RACCONTA DI UN SIMPATICO CONIGLIETTO. SEGUENDO IL RACCONTO DI “BIANCONIGLIO”, I PICCOLI SCOPRONO LA CASA DEI LIBRI, CHE SI RIVELA ESSERE UNO SPAZIO ACCOGLIENTE E SILENZIOSO. ATTRAVERSO IL RACCONTO ABBIAMO CREATO MOMENTI DI RIFLESSIONE SUL RISPETTO DELLE REGOLE, SUL RISPETTO DEI LIBRI E DELLA LORO CURA.

AUTUNNO IN FESTA! L’ AUTUNNO È IL TEMPO IN CUI TUTTO ESPLODE CON LA SUA ULTIMA BELLEZZA TRA COLORI VARIOPINTI E SAPORI CALDI. PERTANTO TUTTE LE ATTIVITÀ PROPOSTE DA NOI INSEGNANTI, NASCONO DA EVENTI CHE SOLLECITANO NEI BAMBINI MOTIVAZIONI, CURIOSITÀ E L’ENTUSIASMO DI FAR VIVERE LORO ESPERIENZE SEMPRE NUOVE.

NATALE DELLA SOLIDARIETÀ: SUPER TOMBOLATA! QUEST’ANNO ABBIAMO PROPOSTO UNA GIORNATA DI FESTA, IN CUI COINVOLGERE BAMBINI, GENITORI, PARENTI E AMICI IN UN GIOCO TIPICO: LA TOMBOLATA, REGINA ASSOLUTA DEI GIOCHI NATALIZI. IN UN CLIMA ALLEGRO, IL RICAVATO È STATO DEVOLUTO INTERAMENTE ALL’ UNICEF CON LA GIOIA E LA CERTEZZA DI POTER FARE QUALCOSA PER GLI ALTRI.

NOI NEL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE” È STATO IL NOSTRO SFONDO INTEGRATORE NARRATIVO. LA VASTA GAMMA DI ESPEDIENTI DIDATTICI DI QUESTA STORIA FATTA DI APPARIZIONI MAGICHE E DI STRANEZZE, È LO SPUNTO DA CUI PARTIRE PER AIUTARE IL BAMBINO A RICONOSCERSI IN UN CONTESTO NUOVO, LA SCUOLA, CHE DIVENTA SEMPRE PIÙ FAMILIARE, MA CHE GLI RICHIEDE DI SCEGLIERE COMPORTAMENTI, A PARTIRE DALLA CONDIVISIONE DI VALORI E CRITERI BEN PRECISI. I PERSONAGGI DELLA STORIA, BIZZARRI E ORIGINALI, CATTURANO L’ATTENZIONE DEI BAMBINI E LI ACCOMPAGNANO VERSO UNA PROGRESSIVA PRESA DI COSCIENZA DELLA DIVERSITÀ TRA REALTÀ E FANTASIA.


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L’Eco della Scuola n. 34 - giugno 2016


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Progetti scolastici

Ambiente Mobilità sostenibile a scuola

Piè...done vuole tornare a camminare

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iè…done, il personaggio inventato da un alunno di questa scuola tramite concorso interno, rappresenta la volontà di questo Istituto di una promozione e scelta condi-

visa di mobilità sostenibile e percorsi sicuri casa-scuola per i nostri alunni. Progetto sovvenzionato alla nascita dalla Regione Puglia con il compianto Ass. Guglielmo Minervini, dall’Amministrazione locale e supportato dalla Polizia Municipale di Giovinazzo, per scelta e volontà dei vari Dirigenti Scolastici, negli anni ha avuto dei picchi di partecipazione ma anche dei momenti di pausa. Questo è uno di quei progetti che la Scuola mette in campo con la collaborazione delle famiglie e che senza il sostegno fondamentale di genitori e di nonni accompagnatori, non è possibile attuare. Maggio è il mese in cui cerchiamo di far ripartire Piè … done con i nostri alunni di Prime, Seconde e Terze classi della Scuola Primaria, per far rivivere con entusiasmo rinnovato i camminamenti indicati dai piedi colorati Arancio, Verde e Giallo che percorrono le vie cittadine e conducono al nostro Istituto. Lasciare le macchine a casa e portare i bambini a scuola a piedi metterà in campo nuove sinergie con l’ambiente e nuove relazioni amicali, fra bambini e anche adulti. Bentornato Piè… Done!

Progetto Continuità Infanzia e Primaria

In giardino a Primavera

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bambini delle classi di prima della Scuola Primaria e i bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia sono stati protagonisti del Progetto Continuità intitolato “In giardino a primavera”. Gli alunni di cinque anni sono stati impegnati in momenti di conoscenza, d’incontro e di collaborazione con gli alunni della Scuola Primaria nelle aule della Scuola “San Giovanni Bosco”. Insieme hanno realizzato attività di laboratorio creativo e manipolativo oltre che di pittura. Il momento festoso finale, svoltosi nel giardino della Scuola Primaria “San Giovanni Bosco”, è stato l’occasione per condividere canti, una merenda ed augurarsi che per i più piccoli il prossimo futuro scolastico, nella Scuola Primaria, che loro definiscono “la scuola dei grandi”, sia ricco di belle scoperte ed esperienze sempre nuove e stimolanti.

Maria Domenica Spadavecchia FS PTOF

Natale “al freddo e al gelo”

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’evento patrocinato dal Comune di Giovinazzo del 21 Dicembre 2017 “CANTI … amo il Natale” rimarrà negli annali della storia del nostro Istituto come quello più freddo a memoria nostra. A scaldare i cuori, nonostante il freddo polare dell’intera giornata, la generosità di famiglie che hanno contribuito a rendere magico il nostro mercatino e le voci dei nostri alunni che hanno allietato i presenti in Piazza Meschino nella splendida cornice del centro storico di Giovinazzo. Particolare importanza ha avuto l’allestimento del mercatino in loco dal primo pomeriggio, per il lavoro e la volontà di papà e mam-

me che hanno reso possibile una sistemazione magica per luci, manufatti culinari, artistici e vendita di libri usati, che hanno permesso la raccolta totale di euro 1329.30 grazie anche alla pesca natalizia, con una raccolta di euro 165.00, cifra accantonata per l’acquisto di defibrillatori per la Scuola. Il programma della serata ha previsto la partecipazione degli alunni cinquenni della Scuola Infanzia, della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, con chiusura della manifestazione da parte della Proloco di Giovinazzo che ha musicato e cantato la Santa Allegrezza. “Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di serbarlo dentro di me per tutto l'an-

no” questa citazione di Charles Dickens dal Canto di Natale, ha animato questa giornata faticosa ma pregna di sentimenti che ha dimostrato, ancora una volta, come la collettività possa reagire anche in condizioni avverse per dare spazio ai migliori sentimenti di altruismo in tempi di sfrenato individualismo. Un ringraziamento particolare all’Amministrazione, alla Polizia Municipale e al Servizio di Emergenza Radio, partners indispensabili nell’organizzazione e per la messa in sicurezza di manifestazioni come queste e soprattutto a tutti i presenti: bambini, genitori, visitatori e intera comunità scolastica.

Maria Domenica Spadavecchia FS

La tutela dell'ambiente a difesa della vita

A cielo aperto

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li alunni delle attuali classi quinte, già dallo scorso anno scolastico hanno seguito un percorso formativo guidati dal professor Volpicella Giovanni che fa capo all'Associazione Naturalistica: “Amici dell'Ambiente, della Flora e della Fauna”. Il professore ci ha parlato di ecosistemi, dei vari ambienti e delle relazioni molto strette che legano piante e animali. Ci ha detto: “Purtroppo stiamo vivendo momenti tragici dal punto di vista ambientale e salutare con l'utilizzo dei prodotti agrochimici che hanno alterato gli ecosistemi relativi sia alla flora che alla fauna, quindi la flora spontanea e gli insetti impollinatori sono scomparsi”. Sempre più evidenti sono i danni per la salute e per l'ambiente che derivano dall'eccessivo utilizzo dei prodotti chimici in

agricoltura che ne aumentano la produttività, ma portano all'accumulo di residui tossici nel corpo umano, negli animali e all'avvelenamento del suolo, delle acque sotterranee di superficie e dell'aria. Le elevate concimazioni alterano la produzione di azoto, carbonio e fosforo indispensabili al mantenimento degli equilibri biologici e chimici tra gli ecosistemi della biosfera. Tutte le attività umane rilasciano nell'ambiente grandi quantità di gas nocivi che portano al riscaldamento climatico, degli oceani e allo scioglimento del ghiaccio polare. Di conseguenza aumenta il livello del mare e la temperatura media globale. Le proiezioni fatte da un istituto internazionale IPCC che studia gli effetti dei cambiamenti climatici in tutto il

mondo, ha previsto che 4 regioni d'Italia (Molise, Puglia, Basilicata e Sicilia), rischiano una desertificazione superiore al 50% della propria superficie entro il 2030 se non si riduce l'inquinamento. Con il professore ci siamo anche recati alla Lama Castello, dove abbiamo avuto la possibilità di vedere, fotografare e conoscere, ciò che rimane dei fiori spontanei a noi sconosciuti che costituiscono il patrimonio floristico del territorio. Noi ci chiediamo: “Cosa possiamo fare per salvaguardare la natura?” Nel nostro piccolo invitiamo tutti coloro che si occupano della gestione dei terreni di utilizzare meno sostanze chimiche e di preservare per quanto possibile il nostro ambiente. Alunni classi quinte


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Progetti scolastici Socializzare attraverso la diversità

A scuola di inclusione

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ome può una scuola essere inclusiva? La scuola deve costruirsi, attrezzarsi, inventarsi per dare le risposte giuste…e questo è possibile. La nostra scuola lo ha fatto con il Progetto Inclusione “A teatro tutto è possibile: Pirandello in scena”, rivolto agli By Miheret e Fabio alunni dei tre ordini di scuola, con l’obiettivo di promuovere la socializzazione e la comunicazione, in un clima gioioso e sereno, includendo e integrando alunni diversabili, DSA e BES. Il Progetto si è articolato in due differenti percorsi: un laboratorio ludico-creativomanipolativo per i bambini di Scuola dell’Infanzia di “G. Rodari” (sez. A e C) e di “S. Tommaso” (sez. B) e dalle classi I e II C della Scuola Primaria “S. G. Bosco”, e un laboratorio teatrale per gli alunni delle classi III e V C della Scuola Primaria “A. Moro” e gli alunni della S.S. di I grado “M. Buonarroti”. Gli alunni più piccoli, partendo dal racconto di una novella di Pirandello, hanno realizzato manufatti utilizzati per arricchire la scenografia della rappresentazione teatrale finale, punto di arrivo del percorso compiuto dagli alunni più grandi della Scuola Primaria e della S.S. di I grado, in cui sono state rappresentate tre novelle esplicative della narrativa pirandelliana: “La giara”, “Il treno ha fischiato” e “La patente”. In entrambi i laboratori gli alunni sono stati abilmente guidati dalle esperte Alessandra ed Emanuela Sciancalepore dell’Associazione Culturale “Arterieteatro” di Molfetta, che hanno favorito ed incoraggiato le capacità relazionali degli alunni, rompendo ogni barriera mentale e pregiudiziale, lavorando uniti, alunni normodotati e diversabili, DSA e BES, in una perfetta sinergia di intenti. Stando insieme in modo creativo, chiamando tutti i protagonisti della vita scolastica a valorizzare differenze e diversità, la nostra scuola ha offerto agli alunni una gioiosa e spensierata opportunità di crescita e di collaborazione.

Progetto-concorso: “Il Nonno mi Racconta”

Le sciùch de ‘na volt a Scevenàzze

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artedì 29 maggio nell'aula magna della scuola primaria San Giovanni Bosco, gli alunni di 5^ classe, partecipanti al progetto-concorso “Il Nonno mi Racconta” avente come tema “Le sciùch de ‘na volt a Scevenàzze, hanno ricevuto un attestato di merito, alle loro classi è stata donata una targa di merito come vincitori morali del progetto. L'iniziativa didatticoculturale è stata progettata dall’Associazione Culturale Touring Juvenatium con la collaborazione della Fondazione “Famiglia Piscitelli D’Agostino” di Giovinazzo e patrocinata dagli Assessorati: alla Pubblica Istruzione guidato da Michele Sollecito e da quello alla Cultura e Politiche Giovanili guidato da Anna Vacca. Questo progetto ha avuto come obiettivo la ricerca e la ricchezza della varietà dell’espressione linguistica giovinazzese, le realizzazioni artistiche, attraverso i giochi che si concretizzavano per strada, restano patrimonio culturale della comunità territoriale e permettevano di consolidare l’identità e l’appartenenza alla propria terra. Con il tema indetto quest’anno (“Le sciùch de ‘na volt a Scevenàzze”), si è voluto proporre ai giovani alunni, di chiedere ai loro nonni di ripescare nella memoria i giochi della loro infanzia, per spiegarli ed insegnarli a loro. Alunni classi quinte

Lessico Conosci le parti di un giornale? Noi lo abbiamo imparato al PON e trasformato in cruciverba. Provaci anche tu, poi trova la parola segreta!

Cruciverba del Giornalista

di R. Plati , A. Cormio, A. Depalma

La parola segreta è… __ __ __ __ __ __ __ __ __ __ __ __

Anna de Ceglia FS Sostegno alunni Soluzioni a pag.24 DS Bonasia

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zia, Primaria e Secondaria di Primo grado, il tutto in un periodo di forte decremento demografico. Risultati significativi conseguiti grazie alla realizzazione di un piano progettuale, ampio e organico, di attività didattiche, proprie del curricolo obbligatorio, fra cui ricordiamo i progetti di accoglienza, di musica, i viaggi di istruzione, le gare sportive, la giornata della Memoria; il tutto ampliato armonicamente dalle attività progettuali previste nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa e dei Piano Operativi Nazionali (PON 2014-2020). Per quanto riguarda i progetti PON, nel nostro istituto si sono realizzati, infatti, ben sette moduli di inclusione e lotta al disagio, nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico. I moduli propongono un ventaglio di attività formative finalizzate al potenziamento delle

competenze di base, della lingua straniera, dell’innovazione digitale, dello sport per garantire a ciascun alunno di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze ed inserirsi con successo nei contesti di vita. Mi preme sottolineare, tuttavia, l’aspetto sociale che si promuove tra i ragazzi, chiamati a ricercare, a confrontarsi, a cooperare, a costruire il proprio sapere e il proprio essere in un’ottica di costruttiva solidarietà, consapevoli che “da soli si può fare molto, ma insieme si può fare molto di più”, guardando con fiducia al proprio futuro, contrastando efficacemente la violenza quando riveste i panni del bullismo, dell’emarginazione e della sofferenza. Tutte le attività promosse, in altre parole, sono caratterizzate dal promuovere una didattica inclusiva, che permette a ciascun allievo di partecipare alle esperienze ed esprimersi con le proprie potenzialità, collaboran-

do con gli altri per contribuire alla formazione della propria personalità, in un quadro di valori che si connota in termini di rispetto di se stesso, degli altri e dell’ambiente. Con questo intento di fondo, condiviso da tutti i docenti e dal personale scolastico, sono state realizzate tutte le attività scolastiche. Invito, allora, a leggere il nostro giornale scolastico che vuol essere non solo una raccolta di quanto realizzato dagli alunni, ma anche e soprattutto una testimonianza dell’innovazione pedagogica e didattica che si realizza a scuola e nel contesto cittadino: i ragazzi sono impegnati nella ricerca dei temi, nella raccolta delle prove, nella riflessione, nella costruzione dei testi e nella definizione dell’identità propria e della storia della nostra scuola. “Tam tam … una notizia tira l’altra” è giunto alla 2^ edizione ed è motivo di orgoglio, non fosse altro perché ha conseguito il Diplo-

ma di Merito rilasciato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Primo premio al Concorso di Manocalzati; costituisce una conquista culturale che appartiene a tutta la comunità scolastica dell’I.C. “S. Giovanni Bosco – M. Buonarroti”, ponendosi come attività educativa che richiama e impegna ciascuno di noi a promuovere, arricchire e migliorare l’esperienza didattica. Nell’augurare, pertanto, buona lettura, colgo l’occasione per salutare affettuosamente tutti gli alunni e sottolineare la professionalità, il profondo senso del dovere e la passione che anima i docenti, nonché gli Esperti PON e il personale ATA, che con spirito di abnegazione e profonda professionalità hanno consentito lo sviluppo e la realizzazione delle attività previste dal Piano dell’Offerta Formativa. Buona lettura!


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Un affettuoso saluto alla collega Angela

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lla nostra cara collega Angela Monteleone, dolce, affettuosa e premurosa, sempre pronta a darci aiuto e a consigliarci con la massima serietà. Gli anni trascorsi con te sono stati pieni di amicizia e professionalità, fruttuosi per tutti, mai arrogante e spazientita. Ispiratrice di idee con insieme tanta voglia di condivisione, campionessa di didattica, umanità, pazienza e coerenza, persona solare e dolce. Con alunni, genitori e colleghi sei sempre stata comprensiva ed elegante lasciando un'impronta di benessere intorno a te. Adesso che sei al termine del tuo ciclo lavorativo, com'è giusto che sia, è arrivato il momento di godere maggiormente dei tuoi affetti e del tempo libero che avrai a disposizione, quindi ti auguriamo un proseguimento di vita più rilassato, ma sempre collaborativa con chi ti sarà accanto, senza dimenticarti di noi, perché sentiremo molto la tua mancanza; siamo certi che ne avrai tanti di sogni nel cassetto da voler realizzare, quindi ti auguriamo che diventino realtà. Le Colleghe: Bronzuoli Cinzia, Lobasso Sabina, Picerno Teresa, Piscitelli Maria, Squeo Olimpia, Vallarella Angela, Altamura Anna

Saluto a Franca e Pia

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opo anni di intenso lavoro, spesi con profonda dedizione alla scuola, salutiamo con stima e affetto la nostra Ass. Amm. Franca Trotta e la ringraziamo per il proficuo contributo professionale che ha saputo dare a tutta la comunità scolastica. A lei vanno i migliori auguri affinché in futuro possa dedicarsi pienamente e con serenità alle gioie e agli affetti personali e familiari. Con altrettanta stima e simpatia salutiamo affettuosamente anche la collaboratrice Pia Cortese, la quale occuperà di sicuro un posto speciale nel cuore di ciascun bambino accolto e accudito premurosamente in tanti anni di servizio nella Scuola dell’Infanzia. Infiniti auguri per quanto di meglio possa desiderare! Il Personale Docente e ATA

Premiazioni e Riconoscimenti 1° premio Concorso Il miglior giornalino scolastico C.Scianguetta - Manocalzati (AV) Motivazione: «Il giornalino si presenta in una veste grafica colorata e ricca di immagini, aiuta i destinatari a comprendere in modo efficace e approfondito gli argomenti trattati. Presenta le informazioni in modo organizzato e chiaro, così da rendere facile la comprensione ai lettori. Il giornale è ben strutturato in tutte le sue parti: nella titolazione, nella scrittura, nel lessico, nella sequenza delle pagine e nella coerenza degli argomenti trattati con grande competenza giornalistica».

Riconoscimento da parte dell’ Ordine Nazionale dei Giornalisti

Redazione della Scuola Primaria “Il giornalista che c’è in me/1” notizia), dalla sua struttura (come elaboro l’articolo), dai suoi aspetti formali e grafici (che immagine scelgo? Come posiziono l’articolo sul giornale?) è una comunicazione seria che aiuterà i nostri alunni ad evitare cadute di stile ed inutili condivisioni di contenuti non veritieri. In ultimo questa comunicazione ispira passione e amore per l’informazione e quindi per la lettura. Solo chi legge molto potrà scrivere tanto! E lo farà con padronanza di stile, potenza evocativa, ricchezza di immagini, incedere argo-

Manifestazioni di fine anno scolastico Un anno intenso, come sempre, di cui in questo giornale abbiamo dato ampia documentazione, si conclude con tanti eventi, saggi, mostre e rappresentazioni di classi/sezioni; segnaliamo mercoledì 6 giugno 2018 ore 9.00-12.00 Giochi della Tradizione e... acqua a volontà che coinvolge tutti gli alunni del Comprensivo: scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. A metà giugno la presentazione del giornale scolastico.

mentativo e ornamento retorico. Una scrittura elegante è sempre figlia di letture sapienti. L’Italia ha molto da recuperare in tema di “indice di lettura”: la salvezza come sempre viene dalla scuola, dalla comunità educativa e formativa che merita reale centralità nelle politiche del nostro Paese. Qui da noi a Giovinazzo ci si avventura in questo percorso anche grazie a Tam Tam. In bocca al lupo ragazzi! Michele Sollecito, Assessore alle Politiche Educative

Soluzioni del gioco di p.23 Orizzontali: 2 NOTIZIA, 6 CONCLUSIONE, 7 CIVETTE, 10 EDITORIALE, 12 DIDASCALIA, 13 FOCUS, 14 CATENACCIO, 15 GIORNALE, 18 LEAD, 20 FUMETTI, 21 LO, 22 TAM—TAM, 23 BOX, SPALLA. Verticali: 1 GIORNALISTA, 3 OCCHIELLO, 4 TIZ, 5 SEZIONE, 8 QUOTIDIANO, 9 ARTICOLO, 11 MANCHETTE, 16 RUBRICA, 17 TESTATA, 19 TITOLO, 20 FOTO Parola segreta: INFORMAZIONE

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d’Italia! I premi attestano la qualità del lavoro e costituiscono un importante incentivo al miglioramento. Mi auguro che questa attività possa continuare rendendo sempre più consapevoli e protagonisti i nostri alunni, cittadini a pieno titolo perché attenti a quanto accade o può accadere in città, sicuri dell’impatto che può avere una notizia, un’intervista, un’inchiesta o un servizio fotografico. La comunicazione che parte dal metodo (come porgo la

Il presente giornale è stato realizzato nell’ambito dei PON FSE 2014-2020 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche” 10.1.1A-FSEPON-PU-2017-548 Moduli “Il Giornalista che c’è in me” 1 - 2

La redazione di Tam Tam una notizia tira l’altra 2018 Dirigente Scolastico: Michele Bonasia Redazione Primaria: Luigi Sparapano (esperto) Paolina Ditillo (tutor) Alunni: Caldarulo Miheret, Calò Antonella, Carrieri Elena, Cormio Andrea, Cotugno Carlo Gennaro, D'aurelio Martina, De Pinto Michele, De Ruvo Davide, Demdemyan Adam, Depalma Angelica, Depalo Alessandro Antonio, Lamantea Giorgia, Luzzini Federica, Marcotrigiano Fabio, Messere Antonio Giovanni, Misurelli Matilde, Picca Naomi, Plati Erika, Plati Roberta, Procopio Giuliano, Renna Antonio, Rossiello Emanuele, Spera Luigi, Stufano Michele, Zaza Luca. Redazione Secondaria di I grado: Nino Lopez (esperto) Lorenza Persia (tutor) Alunni: Amato Marika, Bavaro Ilaria, Brattoli Nicole, Defronzo Giuseppe, Demdemyan Arev, Demdemyan Marie Lusin, Giangregorio Giuseppe, Giuliodibari Alessia, Magrone Angelica, Meka Alessia, Minafra Annamaria Grazia, Parisi Viviana, Piscitelli Alessandra, Piscitelli Claudia, Ranieri Marco, Silecchia Gaia, Tassiello Vincenzo Pio, Torrati Maurizio, Vendola Federica, Vero Pierluca. Il giornale è stato interamente realizzato e impaginato dalla redazione e finanziato dalla scuola. Stampa: Designzone Giovinazzo- Tiratura: 1000 copie. Chiuso il 31 maggio 2018. Le fotografie sono state utilizzate a scopo documentativo e didattico. È vietato ogni altro uso.


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