Happy Aquatics Construction n. 2 anno 2020

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Gianfranco Mazzia

direzione@anifeurowellness.it

MANAGEMENT

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VERIFICHE FISCALI PRESSO GLI ENTI SPORTIVI NO PROFIT È necessario un freno al disconoscimento della natura giuridica di ASD/SSD e delle norme che ne regolano finalità e benefici L’attacco crescente ai centri Sportivi da parte degli Organi di controllo tende a demolire lo “status giuridico delle ASD/SSD”, attraverso il suo disconoscimento e attribuendogli la natura commerciale al fine di recuperare le relative imposte. Da vent’anni il Legislatore riconosce vantaggi fiscali e giuslavoristici al settore dilettantistico per il suo alto valore sociale: parliamo di oltre 90.000 ASD/SSD registrate al CONI, tutte società che, oltre ai tanti servizi offerti ad oltre 20 milioni di cittadini, sono senza scopo di lucro. Caratteristiche che l’Organo di Controllo non dovrebbe trascurare e dalle quali dovrebbe partire nel condurre la verifica gestionale.

Purtroppo, in molti casi, nell’atteggiamento degli Organi di Controllo, anche nei confronti di chi opera nel pieno rispetto delle normative di riferimento, si è riscontrata un’interpretazione non sempre rispettosa della Risoluzione del quadro normativo di riferimento. Analizziamo, quindi, i punti su cui si concentrano le nostre contestazioni.

mentre si sorvola sugli aspetti gestionali sostanziali, quali l’avviamento allo sport agonistico, le attività salutistiche, le attività terza età ecc, ci si sofferma spesso ad analizzare quello che il centro sportivo realizza sul piano mediatico, quasi fosse un indice di illegalità presentare l’offerta dei propri servizi secondo le migliori tecniche di comunicazione.

1. L’azione dei verificatori parte spesso in funzione del risultato da realizzare ad ogni costo, a scapito di un attento esame dei pur non pochi adempimenti che il gestore deve assolvere.

4. Le ultime verifiche sembrano incentrarsi su centri sportivi di medie e grandi dimensioni. Come se il mancato rispetto delle normative e soprattutto l’elusione fiscale non debbano riguardare le piccole associazioni sportive. L’esperienza maturata in tanti anni di vita sportiva ci consente, invece, di sostenere che quasi sempre non sono le società sportive dilettantistiche a travisare lo spirito della Legge, ma quella miriade di Associazioni dilettantistiche di “comodo” che in realtà gestiscono

2. La natura giuridica di un ente sportivo dilettantistico è, talora, messa in discussione non già dal mancato rispetto delle Leggi che inquadrano le caratteristiche delle attività svolte istituzionalmente dalle ASD e dalle SSD (Riconoscimento CONI ai sensi della L.136 del 28 maggio 2004; Registro CONI delle ASD/SSD, trasmesso annualmente, per legge, all’Agenzia delle Entrate), bensì da valutazioni puramente soggettive del funzionario dell’Agenzia, basate esclusivamente sul suo “intuito” personale. 3. Gli aspetti formali finiscono, quindi, per prevalere nel giudizio complessivo sulla gestione di un centro sportivo su quelli sostanziali. Infatti, 70

HA 2 - 2020

L’azione dei verificatori parte spesso in funzione del risultato da realizzare ad ogni costo © DIRITTI RISERVATI

altre attività (ristorazione, discoteche, pub ecc). 5. Il Fitness. È questo un nodo cruciale che deve essere una volta per tutte sciolto. Non è infatti tollerabile che dopo circa un ventennio dall’entrata in vigore della l.289 art.90/2002 (“Legge Pescante”), dopo una successiva serie di normative, di convegni, di tavole rotonde a livelli istituzionali (CONI, Fisco, Gdf, esperti fiscalisti) in cui è stato ribadito a chiare note che il Fitness è sport, ancora venga messa in discussione la natura pretta-

Le società sportive educano la popolazione allo sport, servizio sociale ineguagliabile - ph di Wallace Chuck da Pexels


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