Stefano Candidoni / Marco Tornatore redazione@euroaquatic .it
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IMPARARE DAL PASSATO PER PREPARARE IL RILANCIO Le vicende degli ultimi mesi hanno fatto emergere errori sedimentatisi negli anni, peggiorati per un'emotività disgregante durante la crisi pandemica, ma lasciando intravedere margini e prospettive per una ripresa che oltre ad attendere, i protagonisti di domani governeranno Criticare è facile ancorchè talvolta necessario. Come dicono molti gestori fra i più capaci, oltre a fare autocritica e a non recriminare solo contro le inopportune decisioni e posizioni di esperti, governo e istituzioni, subite e non concertate da imprese di gestione, affiancate da imprese fornitrici e produttori, nonché società sportive, fare una disamina delle tappe difficili che ci lasciamo alle spalle e scrutare l’orizzonte per individuare le possibilità di ripresa del nostro settore è esercizio utile e funzionale alla definizione di strategie di rinnovo dell’idea di piscina; perché da domani, quando finalmente si riaprirà, parleremo della “nuova” piscina, ben diversa da quella di ieri. Confrontandoci con i diversi attori del comparto (gestori, imprese, clienti, istituzioni) in queste pagine prendiamo in esame i passaggi chiave per dare forma ad una progettualità che possa cominciare a definire un futuro probabile, senza replicare errori che domani non potremo più permetterci se vorremo riprendere a crescere.
Analisi di una crisi: le responsabilità 1) I gestori, nella corsa a conquistare appalti, hanno dato il via ad un processo di offerta al ribasso che ha portato le condizioni gestionali al limite della sostenibilità: così molte mediocri realtà hanno preso impianti lasciati da chi riteneva insostenibile l’accordo previsto con l’ente locale proprietario. Quindi i primi artefici dei propri problemi sono molte società di gestione, con l’aggravante che non hanno saputo rinnovarsi, preferendo restare in un’ovattata area di comfort, basata su uno schema operativo di 30 anni fa. Tantissime e pesanti le responsabilità delle amministrazioni locali. 2) I vertici istituzionali politici e
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HAPPY AQUATICS & WELLNESS - 1 / 2021
sportivi nella definizione dei protocolli sono stati molto negativi e hanno proseguito condizionando il comparto con incertezze, posticipi, poca chiarezza, palese incompetenza. L’idea dei vertici governativi e del CTS di riaprire le piscine con una persona per corsia è figlia di questi gravi errori. 3) Disunione della categoria: invece di parlare ad una sola voce, si è mantenuta la separazione fra varie associazioni e sono sorte complessivamente una trentina di nuove sigle, affiancatesi alla decina esistente. Il risultato è stato l’ascolto azzerato e chi ha avuto la presunzione di rappresentare le piscine ha portato al risultato di una seconda pesante chiusura. Un vero fallimento. Chiediamoci cosa c’è dietro a certi pro© DIRITTI RISERVATI
L’IDEA DEI VERTICI GOVERNATIVI E DEL CTS DI RIAPRIRE LE PISCINE CON UNA PERSONA PER CORSIA È FIGLIA DEI GRAVI ERRORI NELLA PRIMA DEFINIZIONE DEI PROTOCOLLI
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