Officinae Settembre 2010

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opo la costituzione della Grand Lodge of London and Westminster (Gran Loggia di Londra e di Westminster) avvenuta il 24 giugno 1717, nel 1751 si verificò un evento che in futuro sarebbe risultato determinante per la Libera Muratoria, la nascita della Grand Lodge of Free and Accepted Masons of England, according to the Old Constitutions (Gran Loggia dei Liberi ed Accettati Muratori d’Inghilterra, secondo le vecchie Costituzioni). Meglio conosciuta come la Gran Loggia degli Antichi, essa entrò presto in contrapposizione con quella fondata nel 1717 che venne chiamata Gran Loggia dei Moderni. I sedicenti “Antichi” intendevano recuperare le pratiche rituali tradizionali che a loro parere erano state dimenticate dai Moderns. vedremo in seguito non risulterà vero e si tratterà, quasi esclusivamente, di accuse infondate delle quali la storia non ci fornisce alcuna giustificazione. Laurence Dermott, che ne fu l’animatore, sostenne la necessità di doversi difendere dalla crescente profanizzazione del Rito per tornare ad una Libera Muratoria più pura. Egli disse di sentire il richiamo alla ritualità ed al suo rispetto, anche se noi sappiamo che la sua contrapposizione alla Gran Loggia di Londra era fondata su ben altri motivi, sicuramente profani. Quest’ultima era formata per lo più da protestanti seguaci degli Hannover mentre coloro che appartenevano a quella degli Antichi erano per lo più di origine irlandese e scozzese, cattolici quindi e seguaci del Re Giacomo II il quale dopo la sua cacciata trovò rifugio in Francia. La neonata Gran Loggia degli Antichi si trovò nelle condizioni di dover affermare e giustificare il proprio diritto ad esistere e, per realizzare questo proposito, non trovò di meglio che cercare di mettere in condizioni di inferiorità i rivali della Gran Loggia di Londra. Questo è quanto attuò Laurence Dermott, il quale, con grande furbizia, formulò nei confronti della Loggia rivale accuse che colpirono l’opinione pubblica, nonostante egli stesso fosse consapevole che non avrebbe potuto sostenerle con prove certe. Per conoscere chi fosse in realtà Laurence Dermott e la grande influenza che egli esercitò sulla Gran Loggia degli Antichi è opportuno analizzare, anche se breve-

mente, il suo libro delle Costituzioni che compilò nel 1756 pubblicandolo con il titolo di Ahiman Rezon. Non sappiamo con certezza perché scelse questo titolo, così come non ne conosciamo l’esatto significato che nel tempo è stato oggetto di svariate interpretazioni, delle quali una delle più accreditate è “Devoto fratello Segretario”, mentre il sottotitolo era chiaro e diceva “aiuto ad un fratello”. Quella di Dermott fu in realtà una compilazione di norme tratte da più fonti quali le Costituzioni irlandesi di Spratt che, a loro volta, si fondavano su quelle di James Anderson pubblicate nell’edizione del 1738. Ahiman Rezon risulta quindi, per larga parte, una semplice riscrittura di opere di autori irlandesi come il D’Assigny, il quale aveva narrato il decadimento della Libera Muratoria in Irlanda. Dermott, nella prima edizione delle sue Costituzioni, non fece alcun riferimento

ai Moderni e dovremo pertanto attenderne la seconda edizione, quella pubblicata nel 1764, per assistere all’offensiva che egli portò nei loro confronti. Come era costume dell’epoca il libro si apriva con una dedica, in questo caso al

le Fonti Conte di Blessington, quasi fosse una sorta di benedizione necessaria per il buon accoglimento della pubblicazione. Immediatamente dopo venivano elencati gli Antichi Doveri dei muratori anch’essi in parte copiati dalle Costituzioni di Spratt, e arriviamo quindi alla parte sostanziale del libro, quella in cui venivano elencate le Regole Generali, ispirate alle solite fonti ma modificate da Laurence Dermott che le adattò alle esigenze della sua Gran Loggia. Per ribadirne la provenienza antica e

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