Glamlife Magazine n.12 Settembre 2011

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ANNO 2 N째 12 SETTEMBRE 2011




N°12 SETTEMBRE 2011

Sommario STYLE 8 CLASSY WINTER 10 BAD BLACK AUTUMN 14 LE NOVITA’ DELLA XIX EDIZIONE DI ALTAROMAALTAMODA 42 WORK IN PROGRESS: I NUOVI TREND DELLA MODA UOMO STYLE REPORT 12 LIKE A STAR! GLAMLIFE STYLE 18 SINTONIA ESTREMA 20 UN LOOK AGGRESSIVO E TENACE STYLE BEAUTY 24 GLAMAKE-UP* ANTICIPAZIONI. MAKE-UP AUTUNNO-INVERNO 2011/ 2012 PARTIES 25 MISS E MISTER MONDO FITNESS 44 MARIO TESTINO: INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “TODO O NADA” FASHION INDUSTRY 26 ALLE OLIMPIADI GIOCA ARMANI! GLAMLIFE INTERVIEW 30 INTERVISTA A RAMONA AMODEO 40 INTERVISTA AL DOTT. GIACOMO URTIS

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STAR 32 ROMANTIC QUEEN

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WHAT’S NEW “TODO O NADA” WONDERLAND APERITIF AT MAISON MOSCHINO UK: TENDENZE MODA

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MARRAKECH

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HOLIDAYS

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BOOKS & MOVIES IL CINEMA DEL ’900: NASCITA DEGLI EFFETTI SPECIALI PAROLE DI MODA: IL PRIMO DIZIONARIO SUL FASHION SYSTEM DAIQUIRI

COCKTAIL

GLAM CUISINE ENOTURISMO: LA SARDEGNA ANCESTRALE INVOLTINI DI CARNE

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Editoriale Mese di riprese e ripartenze, di progetti che prendono vita ed inizi di nuove esperienze: anche se gennaio apre ufficialmente ogni anno solare, settembre è spesso e volentieri il mese che più di ogni altro segna un punto di svolta nella vita delle persone. L’estate finisce e porta via con sé capitoli chiusi, volti e vicende da dimenticare, ma anche tanti ricordi allegri e spensierati, pronti a lasciare il posto alla routine post-vacanza. Sia sentimentalmente che professionalmente, sono in molti a sentire l’esigenza di rinnovamento, a volte mettendosi in discussione al punto da stravolgere i più consolidati equilibri, altre invece solo con piccoli cambiamenti, tanto per dare un po’ di brio e movimento a ciò di cui in realtà si è già soddisfatti e non si vedeva l’ora di ricominciare. Noi di Glamlife facciamo parte di questo secondo gruppo e, impazienti di rimetterci a lavoro, abbiamo voluto regalarvi fin da subito qualche novità. Una rubrica STAR, con interviste, servizi fotografici e incursioni nel mondo dello show-biz curate da un inviato molto speciale, Antonello Lauretti; un’altra preziosa new entry, il Dott. Giacomo Urtis, dermatologo e chirurgo estetico che abbiamo avuto il piacere di intervistare e che, a partire dal prossimo numero, sarà una presenza fissa nella rivista con consigli qualificati per la vostra salute e bellezza. Moda e tendenze restano naturalmente i principali protagonisti, con una sezione di style sempre più ricca e una nuova rubrica che fornirà interessanti resoconti sugli ultimi fashion-trend direttamente da Londra. Tutto questo e molto di più sul numero di settembre di Glamlife Magazine. Buona lettura

Daniela Raspa



Classy Winter Dalle passerelle della Haute Couture parigina arrivano i nuovi trend per la fredda stagione, dove eleganza e classe si accordano ad un solo nome: Giambattista Valli. by Marianna Chillau

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ella frenesia ed esaltazione della società moderna, sempre più si è alla ricerca di semplicità e quiete, nella vita come nella moda, tutto si trasforma, e l’esigenza di ordine si percepisce anche nelle passerelle della Haute Couture dove trionfa la genuinità, l’eleganza e la classe. L’atmosfera alla galleria della Madeleine è magica, come la stessa città che la ospita, Parigi; qui Giambattista Valli debutta con la sua prima collezione per la Haute Couture, una no season senza tempo, che cattura lo sguardo, e regala molto più che un semplice ricordo. Sulla catwalk parigina sfilano donne eleganti e raffinate, donne di classe che amano la moda e ricercano il bello e buon gusto. Bellezza e ricercatezza stanno alla base di questa collezione, fatta di capi dai materiali preziosi, ricami superbi e drappeggi importanti. Uno spettacolo di eleganza che ha racchiuso molti dei trend per la prossima stagione, dove le piume e i colori vivaci ne sono un semplice esempio. Un’attitudine prettamente bon ton per i capi proposti dallo stilista romano, dove accostamenti classici black&white si alternano a colori e stampe più autentiche come il


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rosso corallo e pattern floreali o dal mood animalier. Tutto è perfetto nello show di Giambattista Valli, tant’è che non pare neppure un debutto dell’alta moda, ma al più, una semplice conferma della grandezza dello stilista italiano. Capi ricercati e finemente ornati artigianalmente si mostrano ad un pubblico ristretto in maniera audace, dai tailleur con applicazioni di perle agli abiti in piume morbidi e in movimento, tutto è semplice ma con un impalpabile tocco di novità. Oltre all’originalità dei tagli sartoriali che creano movimento, degna importanza meritano i materiali scelti, taffetà, seta, organza, piume di struzzo e fagiano sono solo alcuni dei tessuti preziosi utilizzati nella collezione. Gli accessori seguono un’allure etnica, dalle fasce in gros grain per i capelli, alle cinture in bronzo ai gioielli come pendenti. Sarà una Dame de Classe quella che vedremo per il prossimo inverno, una donna alla ricerca della ordine e della calma, nel quotidiano come nei capi che indosserà, scegliendo abiti facilmente portabili per il giorno con qualche accessorio o ricamo che coglie l’attenzione, mentre per la sera, prediligerà un colore più acceso, arricchito di dettagli ma senza mai esagerare. Giambattista Valli esprime un concetto di grande importanza con la sua prima Haute Couture, delineando il carattere di una femme fatale, che non rinuncia all’eleganza e alla classe, qualità proprie e innate, che esprime nella vita, come negli abiti che sceglie di indossare.

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Bad black autumn NERO: sinonimo di classe, frutto di eleganza e fonte di un’oscurità che si spande coprendo tutti i fashion items delle più ambite collezioni “Autunno 2011”.Per un total look davvero bad! by Roberta Mercanti

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l caldo sole estivo pian piano sta cominciando a darci tregua e, come ogni settembre che si rispetti, mentre le foglie iniziano a cadere, le nuove collezioni autunnali dei grandi stilisti si affacciano sempre di più nel panorama del fashion world. Una delle campagne pubblicitarie di maggior impatto è senz’altro, per ogni stagione, quella di Dolce&Gabbana, che ci propone delle immagini innovative cornice di sfondi degradati su cui spiccano le mises di modelle e modelli tutti tirati a lucido con il nero come protagonista indiscusso. Pantaloni aderenti, scarpe eleganti e minicalzino sopra decolletès a punta, qualche stella qua e là, alcune righe e pochi fiorellini: questa è la ricetta per un book di proposte unico ed eccezionale. Ma i celebri stilisti siciliani non riescono proprio a non celebrare la loro terra d’origine, così ecco nascere la “Miss Sicily” bag: una borsa in pelle nera destinata a diventare simbolo ed espressione dei valori delle donne di una volta, rivisitati in uno stile moderno grazie alla forma big size da portare a mano con il solo manico rigido e impreziosita da profili dorati. Anche la sezione eyewear però non viene certo trascurata e, per valorizzare al massimo gli occhiali di questa collezione, il nuovo fil rouge da loro scelto risiede nel “pizzo”, valorizzato dalla scelta della testimonial, la venere nera Naomi Campbell. Lo stesso must si ritrova nel tubino Red Valentino (440€ ca.) e nei boots spuntati Jimmy Choo, tacco 15cm, in vernice, effetto nudo e ricamati da fiocchi in raso (1200€ ca.). La stessa trasparenza invece rivive nella blusa di Alberta Ferretti decorata e delicata al livello dell’abito drappeggiato di Diane Von


(500€ ca.), 10cm per un tacco a spillo adatto ad una calzatura sofisticata che si può alternare con gli stivali da pioggia Jimmy Choo per Hunter’s (300€ ca.), in stampa di coccodrillo nera e cinturini alti per sfidare i fastidiosi temporali tipici del prossimo periodo autunnale. Le ultime chicche per un look da haute couture di tutto rispetto sono infine la cintura a treccia con perle e cristalli di Lanvin (700€ ca.) e i guanti in velluto traforato Alaïa lunghi fin sopra il gomito (200€ ca.). Nonostante la grande e accurata offerta degli stilisti più celebri anche la produzione dei brands minori non è certo da meno: i marchi easy si sono dati da fare sfoderando delle proposte di tutto rispetto che ondeggiano tra il casual e l’elegante, per mixare articoli tra i più disparati e i più cool. H&M ha confezionato cappottini e giacche in lana di vario taglio (30€ ca.), a collo alto e con cintura da allacciare in vita oppure a doppio petto con taschine decorative, comunque perfetti con i sempre immortali string pants in tessuto leggermente elasticizzato, aderenti e corti sulla caviglia (15€ ca.). Anche Zara si è concentrata sui capospalla, come per il cappotto studio, morbido e lungo fino a metà coscia (140€ ca.), per poi spostarsi verso mises da sera come la tutina con schiena scoperta e pantalone a palazzo (50€ ca.) e l’abito a maniche lunghe con collo tondo e profondi spacchi laterali (70€ ca.). Da ultimo le sobrie linee di Mango hanno creato dei pezzi originali, soprattutto nell’accessoriato, e ne sono la prova la shopper a sacca con tracolla a catenella e decorazioni di borchie silver and gold (45€ ca.), la strong belt in pelle completamente borchiata (45€ ca.) e la sciarpa Kenia in seta con stampa leopardata (25€ ca.). La parola d’ordine per l’autunno di quest’anno ha dunque la B maiuscola e si chiama BLACK, un colore che richiama lo scuro e che, se può farci sembrare talvolta delle bad girls, non smetterà mai di conferirci l’eleganza e il buon gusto che da sempre gli appartengono e che lo rendono uno degli elementi essenziali di quel mondo a sé stante chiamato “moda”.

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Furstenberg (400€ ca.), morbido e contemporaneo, e della gonna in lana versione mini firmata Alexander McQueen (500€ ca.). Ma qualsiasi capo d’abbigliamento non riesce a dare veramente il meglio di sé se non è affiancato da degni accessori: un tale compito ben si addice allora a pezzi d’alta moda come la handbag in pelle matelassé Miu Miu (360€ ca.), la classica intrecciata Bottega Veneta (1500€ ca.) e la lussuosa New Bamboo Gucci con nappe e borchie in oro (3200€ ca.). Il sex appeal si esalta poi con le decolletés Christian Louboutin

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Like a star! by Marianna Chillau

Aurélie Bidermann

Sulle passerelle di Miu Miu era stato lanciato un nuovo trend per la calda stagione, che supera i confini della primavera/estate andando a sublimarsi nell’A/I di Dolce & Gabbana: una pioggia di stelle cade sulle nostre mises facendo risplendere la prossima cold season. Non è solo l’alta moda ad innamorarsi di questo must have, infatti, ad esso sono dedicate le vetrine più ambite dalle shopping lovers del pianeta; colorate o in versione black&white, disegnate o applicate su capi e accessori, tutto ricorda le stelle, cosi per i capi come per gioielli e profumi; ecco alcune idee ispirate alla Star Fe ver!

Miu Miu

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Miu Miu

Kenneth Jay Lane

Milly

Cecilia Vintage

Dolce&Gabbana

Jimmt Choo

Givenchy

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Tshirt in seta, Milly 110,00€ Portafogli con fantasia stelle Black&White, Dolce&Gabbana 323,00€ Orecchini in oro giallo 18 karati, Solange Azagury Partridge €5.799,00 Bracciale in filo di cotone con ciondolo in madreperla fucsia, Aurélie Bidermann 75,00€ Pochette rosa con applicazioni di stelle colorate, Jimmy Choo 410,00€ Sandali con stelle dorate, Givenchy 485,00€ Occhiali da sole, Cecilia Vintage 460,00€ Anello in corallo con stella in strass, Kenneth Jay Lane 70,00€ Gonna longuette con dettagli in pelle, Miu Miu € 1.690,00 Note di mandarino e bergamotto per il profumo a forma di stella, Angel by Thierry Mugler 72,00€ Cintura in pelle con maxi stella, Miu Miu € 223,00 Borsa in vernice con stampa stelle, Dolce & Gabbana € 693,00

Dolce&Gabbana

Solange Azagury Partridge



Le novità della XIX edizione di AltaRomaAltaModa by Marianna Pilato Photo courtesy of AltaRoma

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eocouture”: è questa la parola chiave per riassumere il concept lanciato in quest’ultima edizione estiva di AltaRoma, fashion week capitolina che stavolta ha coinvolto vari luoghi del centro storico e dell’Eur. Il nuovo termine, con il quale gli organizzatori della kermesse hanno voluto annunciare il rinnovato appuntamento con la moda, sta ad indicare l’unione della tradizione artigianale con le sperimentazioni più attuali del fashion system e del design. Un settore, fra l’altro, che a Roma è di nuovo in crescita: se nel 2009 la moda in città aveva subito una violenta flessione, ora è in netta ripresa, soprattutto grazie al mercato statunitense, che secondo le indagini risulta essere il primo acquirente degli stilisti e dei brand romani. Contando su questo quadro positivo, la manifestazione ha stilato un calendario di eventi alquanto ricco e variegato. Durante la pre-opening del 7 luglio, ad esempio, è stata inaugurata la prima mostra antologica italiana sul rinomato fotografo Mario Testino, che proseguirà fino al 23 novembre presso la Fondazione Memmo di Palazzo Ruspoli. Il progetto espositivo, patrocinato dalla Camera di Commercio di Roma, è stato ancor più significativo perché ha visto collaborare insieme per la prima volta le maison di Fendi, Gucci e Valentino. Molto meno sorprendenti, invece, sono risultate le sfilate che si sono susseguite in passerella, visto che i fashion designer partecipanti sono ri-


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masti gli stessi delle edizioni precedenti. La maison Sarli, ad esempio, ha deciso di puntare sull’intramontabile black and white, attraverso inserti con motivi geometrici, come scacchi, onde, losanghe e spirali. Tailleur e miniabiti sembrano in questo modo acquisire movimento, venendo incontro alle esigenze di donne sempre più dinamiche e moderne. Linee esuberanti e ardite anche per Guillermo Mariotto, che per la nuova collezione di Gattinoni ha pensato di ispirarsi all’arte e alla scultura contemporanea, non discostandosi comunque molto dal suo stile personale. I colori sono lunari, accompagnati spesso da intarsi in pelle che, secondo lo stilista, donano più carattere ai modelli. Immutato, d’altra parte, il genere sobrio e classico adottato con successo ormai da molti anni da Raffaella Curiel. Tailleur e vestiti qui contribuiscono ad evidenziare le spalle e il punto vita ma non sono mai attillatissimi, in modo da essere portati senza problemi da donne di tutte le taglie. Altrettanto finemente lavorate sono apparse le creazioni di Renato Balestra, che ha presentato una bella serie di cappotti con fodere ricamate in vari colori, seppur non rivoluzionari e con i soliti disegni floreali. Decisamente più carico di aspettative il concorso “Who is on Next?”, dedicato ai giovani talenti e ideato in collaborazione con Vogue Italia. Ai vincitori Angelos Bratis (sezione prêt-à-porter) e a Alessio Spinelli (sezione accessori), la rivista dedicherà come al solito un ampio servizio, mentre ci sarà modo di rivedere le loro rispettive linee di abiti con drappeggi e scarpe fluo trasformabili durante l’edizione di fine settembre di “Milano Colle-

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zioni”. Quest’anno per giunta, grazie al contest NEXT125!, sono stati premiati due artisti in più: si tratta di Francesco Ferrari e Tommaso Anfossi, la cui borsa verrà realizzata in una limited edition di 125 pezzi e venduta in esclusiva nelle boutique Mercedes-Benz Spot. Su www.yoox.com (altro partner di Altaroma), al contrario, saranno prenotabili gli otto pezzi unici ispirati a capi storici e riattualizzati appositamente per la mostra “Re/edition”, svoltasi al Palazzo della Civiltà Italiana. Fra questi, è rimasta particolarmente impressa ai visitatori per il suo stile avanguardistico la rivisitazione della borsa “Dodicidodici” di Gherardini. Essa è stata rivestita dalla stilista Nicole Brundage di pelle argentata, al fine di farla interagire con l’ambiente circostante sfruttando così gli effetti della luce naturale e artificiale. Nel corridoio attiguo all’interno della medesima sede, inoltre, ha avuto luogo contemporaneamente la rassegna “Limited/Unlimited”, basata sull’interpretazione del concetto “Ceremony”. Tra le opere dei 42 designer che hanno aderito all’iniziativa, si ricorda l’anello gotico con croce di zaffiri e diamanti di Delfina Delettrez, il portagioielli in resina rossa traslucida raffigurante tre cavalli al galoppo di Jordan Askill e i lunghi guanti uniti a un prezioso bolero di Meier Bruecher. Questa lunga serie di eventi concentrati in pochi giorni, infine, si è conclusa con la “Fiera della vanità artigiana” al Palazzo dei Congressi, dove 80 professionisti dell’arte manuale hanno potuto esporre bijoux o manufatti in legno, metallo, ceramica, ecc…Insomma, un vero tributo al Made in Italy, a cui presto verrà dedicata una fiera vera e propria per celebrarlo in maniera ancora più significativa.

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by Anna Lo Gatto Foto: Alice Ippolito Stylist: Giulia Meterangelis Fashion Editor Anna Lo Gatto Make up artist: Daiane Roschildt Modella: Corina @2morrowmodel

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camicia: Tuscia (G.A.R.B.O) gonna: vintage HUMANA vintage collana: Marco Corso (G.A.R.B.O) scarpe: Elena Cardinali (G.A.R.B.O) guanti: vintage HUMANA vintage borsa: vintage cintura intrecciata: Susanna Cornet (G.A.R.B.O)


style G lamlife

La moda è meravigliosa perché è varia e sa spaziare da un estremo all'altro, mettendo d'accordo proprio tutti i tipi di donna, o meglio sa cogliere tutte le sfumature che ogni donna racchiude in sé. Questo look così raffinato sarà una delle nuove tendenze dell'autunno inverno 2011/12. È un trend quasi "mistico" che porta la donna in una dimensione superiore, nella quale riesce a fondersi con tutto ciò che il creato offre, usando nuance incantevoli che le sono state messe a disposizione da madre Natura. Nella palette dei colori: cammello o corda, il verde degli alberi o il giallo delle foglie autunnali. Quasi a contrasto arriva lui, il vero protagonista, un must per questa stagione, l'animalier, che nel nostro caso sarà il pitone. Declinato su tutti gli accessori: borse, cinture, portafogli e naturalmente scarpe. Sarà una donna che saprà cogliere ogni frutto che la natura vuole donarle. Indossa camicia in seta con plissettatura sul davanti accostata ad una gonna di lino grezzo verde, con cintura in pelle intrecciata. Il tutto impreziosito da una borsa in pitone e collana di silicone tagliata a laser. Tutto è semplicemente sublime.

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La donna dell'autunno inverno 2011/2012 fruga nel guardaroba maschile, mischiando tessuti e modelli, assumendo un aspetto sempre piĂš androgino. Ăˆ una donna forte, che si basta da sola, che riesce a rappresentare in toto la figura perfetta, racchiudendo l'essenza ultima, proprio come nel mito di Platone. Indossa camicia in cotone e gilet che arricchisce con un cravattino in raso in principe di Galles con nodo in ceramica, pantaloni a sigaretta e una scarpa tipicamente maschile, che rievoca l'uomo del '900. A mani porta una clutch in plexiglass.

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camicia: Uniqlo gilet: Aile (G.A.R.B.O) pantaloni: Vanet (G.A.R.B.O) cravatta: Cor Sine Labe Doli (G.A.R.B.O) cappello: vintage borsalino clutch:Binglabangles scarpe: vintage HUMANA vintage


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GLAMAKE-UP* Anticipazioni Make-up autunno-inverno 2011/2012

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by Désirée De Fraia

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ome un onda quest’anno l’estate è arrivata repentina e, purtroppo, ci ha abbandonati troppo presto… Così è già tempo di dedicarci alle anteprime dei trend make up delle prossime collezioni autunno-inverno 2011/2012. Per la nuova stagione i grandi brand propongono linee maquillage che si pongono agli antipodi, per una donna estremamente femminile, ma modernamente decisa. Iniziamo dal viso. Se da un lato l’incarnato è omogeneo e perfettamente naturale, addirittura tendente al bianco porcellana, dall’altro è valorizzato dai colori della terra per un look davvero determinato. Sulle gote il blush è intenso e rosato. Gli occhi esaltati dal nude look del viso e delle labbra diventano protagonisti e si rinnovano nell’immancabile ed intramontabile smooky eyes che, per alcune, sarà ancora più marcato sotto la palpebra inferiore e sfumato in quella superiore. Accanto al classico nero il mood della prossima stagione sarà il totally blue ed il verde metallizzato. Chi opta per le nuances della terra non può che valorizzare le labbra laccate di rosso anche nei toni più dark, sino al bordeaux. Per le beauty addicted che osano non mancano i toni violacei e marroni. Trendy l’ombretto in crema, vellutato e ricercato, rosa antico e marrone terracotta. E, in contrasto con i toni cupi dell’inverno, addirittura giallo e verde fluo! E poi, contro ogni regola, tanto, tantissimo mascara sino a marcare le ciglia ed incollarle tra loro. Anche il mondo beauty punta all’animalier, nuova tendenza soprattutto per le unghie che, comunque, non disdegnano il nuovissimo color argento.

Il nostro consiglio glam:

occhi smooky blue - punti luce perlati sotto l’arcata sopraccigliare e nell’angolo interno dell’occhio - labbra mat rosate. Semplice incanto.


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Alle Olimpiadi gioca Armani! by Lisa Praticò

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dello scorso 20 luglio la notizia che annuncia che alle Olimpiadi di Londra 2012, gli atleti saranno vestiti total Giorgio Armani. Non solo la divisa ufficiale, ma anche l’intero guardaroba sportivo sarà griffato EA7, il marchio sportwear del gruppo. E’ già ovviamente pianificata sui media anche la diffusione mondiale della nuova campagna autunno-inverno 2011-2012 legata alla collezione Giorgio Armani.

La società in pillole

La società nasce il 24 luglio 1975, quando Giorgio Armani e Sergio Galeotti fondano a Milano una casa di moda, con sede nell’atelier di Corso Venezia a Milano. Già alla fine degli anni settanta la maison è una delle più importanti aziende di moda del mondo, posizione sottolineata dal lancio di nuove linee: Le Collezioni, Armani junior, Giorgio Armani Accessori, Giorgio Armani Underwear e Giorgio Armani Swimwear. Gli anni ottanta segnano l’inizio della collaborazione con L’Oreal, cui affida la produzione dei suoi profumi; nello stesso periodo nascono le linee Armani Jeans e Emporio Armani, e le prime due botique, “Emporio Armani” e “Giorgio Armani”, entrambe a Milano. Nel 1987 nasce la divisione nipponica “Giorgio Armani Japan”. L’anno successivo la società stabilisce un accordo con la Luxottica per la produzione degli occhiali. Nascono presto le linee Giorgio Armani Cosmetics e Armani Casa, e il negozio nel quadrilatero della moda, in via Manzoni 31, una grandiosa boutique su tre piani. Nel 2010 il gruppo ha registrato ricavi in crescita del 4,6% per 1,6 miliardi di euro (il retail diretto +10,4%), Ebitda a 322 milioni (+47,5%) e un utile netto in progresso dell’81,3% a 161 milioni. Anche se la crescita del fatturato non risulta troppo aggressiva rispetto ad altri big brand del settore (comunque in linea con la storia dell’azienda), c’e’ stato un forte aumento della redditivita’, con l’Ebitda arrivato al 20,3% del fatturato, contro il 14,4% del 2009.



La bellezza che non va in vacanza Rimedi post-estate per una bellezza senza tempo

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by Livia Fabietti

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empo di rientri, tempo di remise en forme: dopo sole e mare, è ora di prendersi cura della propria immagine per sfoggiare un corpo perfetto anche in città. “L’estate sta finendo e un anno se ne va…”, difficile da ammettere ma, dopo una lunga stagione fatta di bagni di sole e di mare, di apertivi in spiaggia e di lunghe notti danzanti sotto un romantico cielo stellato, è ora di dare appuntamento al prossimo anno a costumi e parei. Una volta rientrate in città, anche la pelle risente dei cambiamenti: coccole di benessere, cure ed attenzioni sono necessarie per rimettersi in carreggiata più belle che mai. Per sentirsi in forma è necessario in primis avere una bella pelle, importante biglietto da visita nella vita di tutti i giorni: essere in pace con se stesse aiuta a vivere più serene e sicure. Niente è eterno e se quel bel colorito acquisito con fatica pian piano inizia a spegnersi, la pelle diviene secca e priva di luminosità, è bene intervenire con una buona idratazione. È buona abitudine fare un peeling esfoliante in grado di eliminare le cellule morte e, soprattutto, permette di evitare la desquamazione a chiazze. Un must have è il trattamento Talasso-Scrub firmato Collistar, un’esclusiva miscela di 90 tipi di sali marini, oli vegetali ed oli essenziali aromatici che agiscono sia a livello epidermico che olfattivo. Dalla maison francese Dior arriva invece la Crème Confort Créatrice de Fermeté formulata con un’acqua vegetale estratta dalla Salicornia, un toccasana che procura una sensazione di freschezza tonificante; non è da meno Skin Perfect - Hydratant Perfecteur Affinant Lissant. Per una pelle di pesca, ottimi i prodotti Shiseido come la linea White Lucency, in grado di illuminare ed uniformare ogni tipo di pelle, arricchendola con una polvere riflettente capace di regalare davvero una marcia in più. Non solo la pelle ma, al rientro dalle vacanze, anche i capelli lanciano un sos! Sole, mare, salsedine e sudore sono nemici della bella chioma. Per chi non crede nei rimedi della nonna, è meglio ricorrere a prodotti specifici come Daily Protective Creme Carita, Heat Defence Spray Farmavita in grado di creare una pellicola protettiva che mette a riparo dall’attacco dagli agenti atmosferici, grandi nemici della bellezza. Ottima abitudine anche quella di applicare dopo il lavaggio l’olio di semi di lino, come quello firmato I Provenzali, molto più che un semplice prodotto di cosmesi naturale, una vera pozione che, grazie anche all’aggiunta di Olio di Ciliegia e la Vitamina F, ridona lucentezza, volume e morbidezza ad una capigliatura spenta.



a t s i v r e t In

a Ramona Amodeo la “tronista” più amata d’Italia

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by Antonello Lauretti


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a una statistica di numerosi blog, il suo “Trono” e’ stato considerato il più originale e romantico della trasmissione quotidiana “Uomini&Donne” condotta da Maria De Filippi: Ramona Amodeo, 21 anni di Napoli, nata televisivamente nel 2008 come corteggiatrice, è riuscita ad attrarre l’attenzione del pubblico per il suo carattere determinato e deciso, tanto che la conduttrice la propone come tronista nella stagione 2009/2010. La piu’ giovane tronista di tutti i tempi incanta così il cuore di numerosi italiani e soprattutto delle loro mamme, che la considerano la donna “ideale” per i loro figli. Carattere determinato, romantica e grande sognatrice, ha trovato la sua anima gemella nel bel ragazzo partenopeo Mario De Felice, tra i tanti corteggiatori proposti dalla trasmissione. Sogna il mondo della moda come stilista e frequenterà l’Accademia di Fashion Design: per questi e tanti altri motivi noi di Glamlife abbiamo voluto conoscerla meglio.

Ramona Amodeo: E’ stata un’esperienza positiva, ho conosciuto bellissime persone tra cui la redazione e Maria De Filippi, che è una donna che ammiro molto. Grazie a “Uomini&Donne” ho trovato l’amore ed ho avuto una grossa popolarità che non mi aspettavo; devo molto a quel programma e alle persone che hanno lavorato per me. Glamlife: Essere un bella ragazza quanto condiziona la tua carriera e la tua vita? R.A.: Più che bella mi ritengo affascinante (che secondo il mio parere è qualità più importante della bellezza), comunque la bellezza e la presenza sono un biglietto da visita, di conseguenza sono importanti.

comunque ti affascina? R.A.: Mi affascina fin da quando ho 4 anni, ognuno ha una dote e questa è la mia! Ho sempre avuto la passione, manifesto il mio amore per la moda in tanti miei lavori artistici… ho una grande creatività e l’arte del sapermi adattare, con poco riesco a far emergere tanta fantasia! Glamlife: Il look che abbiamo visto in trasmissione è il look della vera Ramona o è stato curato ad hoc per quell’esperienza? R.A.: Caratterialmente sono sempre me stessa e anche nel look non sono da meno. Difficilmente mi faccio consigliare. Il mio look rispecchia me e il mio modo di essere, può variare in base all’umore e al contesto, credo che bisogna stare a proprio agio con ciò che si indossa.

Glamlife: Il cinema e la tv sono un tuo obiettivo?

Glamlife: Come definiresti il tuo stile?

R.A.: Non sono il mio obiettivo principale, ma se dovesse capitare un’occasione in questo senso, ben venga! Credo che non sia una strada facile, ma del resto nessuna lo è. Il mio obiettivo è di laurearmi al più presto - mi mancano solo 6 esami - e di inserirmi nel mondo della moda come stilista-designer.

R.A.: E’ un mix e varia in base al mio stato d’animo; potrei definirlo un BON-TON CHIC ROMANTICO!

Glamlife: Faresti un reality? Se sì, quale? R.A.: A dire il vero ho già partecipato la scorsa estate a Reality-game e quest’anno vi prenderò parte nuovamente con il mio fidanzato nonché scelta, Mario De Felice. Mi piacerebbe partecipare all’Isola dei Famosi essendo una donna di mare! Glamlife: Quanta importanza ha la musica nella tua vita? R.A.: Abbastanza, ogni canzone mi ricorda una parte della mia vita, diciamo che, come penso accada per molte persone, la musica è la colonna sonora della mia vita e mi seguirà sempre! Glamlife: Il mondo della moda ti interessa o

Glamlife: Quanta importanza hanno l’amore e l’amicizia nella tua vita? R.A.: In amicizia come in amore do il 100% di me stessa e della mia fiducia, ma se inizio a vedere che non vengo ricambiata inizio a dare sempre di meno! Glamlife: Per concludere, rivelaci sogni e bisogni di una giovane donna… R.A.: Bella domanda. Il sogno di ogni donna è di sposarsi e di avere dei figli e di vivere serena per il resto della vita, oltre a questo sogno c’è quello di realizzarmi lavorativamente, mi auguro di riuscirci!

Glamlife interview

Glamlife: ‘Uomini &Donne’, che tipo di esperienza è stata e che influenza ha ora su di te?

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Model: Ramona Amodeo Photo by: Diana Lauro

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"La musica e’

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la colonna sonora della mia vita e mi seguirĂ sempre"

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"Il mio stile è un mix fra bon-ton, chic e romantico. Ma varia in base al mio stato d'animo"

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"PiÚ che bella mi ritengo aascinante..."

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Intervista

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e sole e mare hanno lasciato sulla pelle impurità, se il caldo ed i raggi solari hanno disidratato il nostro viso tanto da provocare la comparsa di piccole rughe, se un’alimentazione scorretta ed uno stile di vita meno regolare hanno reso la nostra cute opaca, al rientro delle vacanze, dopo aver abbandonato ombrelloni e creme solari, è necessario prendersi cura della propria pelle. La condizione della cute rappresenta un primo campanello di allarme circa la necessità di regolarizzare le abitudini di vita e prendersi cura del proprio corpo in modo semplice e il più possibile naturale. Proprio per questo noi di Glamlife abbiamo deciso di chiedere consiglio ad uno dei più famosi - se pur giovanissimo - specialisti del settore, il Dott. Giacomo Urtis, Dermatologo e Medico Estetico.

alDott.GiacomoUrtis 40

Dermatologo e Medico Estetico

by Daniela Raspa


Cosa fare per la pelle al rientro dalle vacanze Dott. Giacomo Urtis: In autunno aumentano le richieste d’intervento per rimediare ad un inestetismo tipico causato dai raggi ultravioletti: le macchie solari, ovverosia zone di eccessiva pigmentazione dovute al troppo accumulo di melanina e difficili da eliminare dalla pelle del viso, delle mani e del décolleté. La formazione di macchie cutanee è provocata da una disomogenea produzione di melanina, una sostanza prodotta nel derma da cellule specializzate. La melanina ha essenzialmente una funzione protettiva, poiché difende la pelle dai danni delle radiazioni ultraviolette dei raggi solari e facilita l’abbronzatura. Le macchie solari rappresentano dunque una reazione del derma ad un’aggressione intensa da parte dei raggi ultravioletti e consistono in un aumento della melanina in determinate zone del corpo e soprattutto del viso (fronte, zona sopra il labbro, guance). Glamlife: Cosa si può fare dunque se, non essendosi protetti abbastanza, queste macchie sono comparse? Dott. G. U.: Se le macchie solari su cui si vuole agire non si estendono su un’area troppo vasta e se sono recenti e superficiali si possono trattare efficacemente con peeling chimici oppure con trattamenti laser che non necessitano di anestesia e che eliminano le macchie della pelle senza dolore e con un processo di guarigione post-trattamento molto veloce. Le soluzioni cosmetiche, soprattutto dopo l’estate, possono offrire un prezioso sostegno nella cura del problema. Bloccano la produzione di melanina, schiariscono ed illuminano la cute, esfoliano in superficie e proteggono con filtri solari la pelle dai raggi ultravioletti. Nel miei ambulatori di Milano, Roma, Olbia e Sassari utilizziamo unicamente i prodotti dermoceutici delle Neoglis, ditta leader in campo estetico che in autunno metterà in commercio una nuova linea di creme nata con la mia supervisione. Glamlife: Che può dirci invece a proposito delle couperose, altro fastidiosissimo inestetismo? Dott. G. U.: L’afa estiva nonché i bruschi sbalzi di temperatura possono far sì che in alcune persone compaiano sulla pelle del viso oppure delle gambe alcune macchie rosse, simili a ragnatele. Couperose, o copparosa, è un termine utilizzato per indicare una condizione di arrossamento intenso delle guance e delle ali del naso, con venuzze gonfie ben evidenti. Queste macchie rappresentano il segno inconfondibile della presenza di problemi di circolazione che coinvolgono i piccoli vasi sanguigni, cioè i capillari. La couperose è abbastanza frequente nelle donne, soprattutto oltre i trent’anni, e si sviluppa prevalentemente su pelli secche e facilmente irritabili. Per evitare questi inestetismi consiglio di assumere regolamentare alimenti come la frutta e la verdura, ricchi di sostanze che rinforzano le pareti dei piccoli vasi sanguigni. E’ tuttavia opportuno sottolineare che, sebbene la couperose non possa essere eliminata completamente, si può comunque arrestare il suo evolversi utilizzando alcuni specifici rimedi naturali. I più utilizzati a livello cosmetico sono l’azulene e il bisabololo, che vengono ricavati dalla camomilla,

malva e acido gliciterrico. Il trattamento con il laser è consigliato per i casi di couperose più evidenti. Esso fa riassorbire i vasi sanguigni e cancella i rossori. Bastano cinque sedute, i risultati sono visibili e soddisfacenti. Glamlife: Sappiamo che lei è uno dei medici estetici più richiesti dai vip. Con uno studio a Milano è presumibile poi che le facciano visita anche molte modelle, specialmente in questo periodo, alla vigilia della Settimana della Moda. Ci può svelare qualche indiscrezione sui trattamenti che le vengono richiesti maggiormente? Dott. G. U.: In vista della Fashion Week, molte modelle prendono appuntamento nel mio ambulatorio di via Corso Como 9 per sottoporsi a trattamenti medico-estetici dai risultati immediati e visibili. Uno di questi è l’ossigenomania, che da mesi ha conquistato la Grande Mela e arriva ora anche in Italia. Si tratta di un trattamento all’ossigeno iperbarico che veicola acido ialuronico, vitamine e antiossidanti negli strati cutanei profondi. Può essere ritenuta una valida e sicura alternativa al botox. Il trattamento, non invasivo ed indolore, idrata e rassoda la pelle donandole un effetto lifting immediato. Tra i trattamenti più richiesti vi sono poi anche i Fillers, utilizzati in medicina estetica per riempire rughe, colmare avvallamenti del viso e rimodellare le labbra. I filler di acido ialuronico vengono iniettati nella pelle del viso, con un ago molto sottile, per riempire rughe, pieghe, depressioni, cicatrici, solchi nasogenieni pronunciati, o per aumentare il volume delle labbra, del mento e degli zigomi. Glamlife: Sono trattamenti dolorosi o in qualche modo rischiosi? Dott. G. U.: Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e le tecniche di infiltrazione (con un ago molto sottile) non necessitano di alcun tipo di anestesia. I risultati e la ripresa di tutte le normali attività sono immediati. Glamlife: E che fine ha fatto allora il famoso botulino? Dott. G. U.: Certo, contro le rughe è molto richiesto anche il fantomatico Botox o Botulino, che viene iniettato nella paziente, andando ad agire sui muscoli, rilassandoli e permettendo quindi al viso di avere un maggior vigore e tonicità, senza evidenziare rughe d’espressione. L’effetto dura circa 3 mesi ed il trattamento è ripetibile. Glamlife: Per quanto riguarda il corpo invece, quale intervento “va più di moda”? Dott. G. U.: A poche settimane dalla Fashion Week, l’intervento che va per la maggiore tra le modelle e tra le star del parterre riguarda la correzione dei glutei con il Macrolane, un gel iniettabile a base di acido ialuronico dalla consistenza molto densa. Il Macrolane viene commercializzato per il rimodellamento corporeo (ingrandimento dei polpacci, ingrandimento dei glutei, correzione delle irregolarità conseguenti alla liposuzione, rimodellamento dei pettorali maschili). Essendo a base di acido ialuronico, il Macrolane è un filler temporaneo i cui effetti dovrebbero durare 12-18 mesi. Tuttavia è molto utile per ottenere i c.d. “glutei alla brasiliana”.

Glamlife interview

Glamlife: Dott. Urtis, qual è il problema cutaneo più comune per il quale i pazienti si rivolgono a lei in questo periodo, ovvero subito dopo l’estate?

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Work in progress: i nuovi trend della moda S uomo Le collezioni autunnali dei più grandi stilisti ci propongono un uomo immerso nel lavoro. Corpo, anima e guardaroba by Michel Stefanelli

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arà perché, come dicevano i Righeira nel 1985, “l’estate sta finendo” o forse perché alla fine di Agosto tutti ci facciamo un esame di coscienza pronti a tuffarci di nuovo nei nostri obblighi lavorativi. Sarà per questo che la moda del 2011 ci propone per la stagione post estiva un uomo dedito al lavoro, e non importa che si tratti di lavoro manuale o cerebrale, la mise è quella di tutti i giorni. Attenzione però a non fraintendere, l’uomo non si trascura affatto per andare al lavoro, anzi, cerca continuamente soluzioni diverse per essere il più possibile vicino alla perfezione; d’altronde lo scrivono tutte le ricerche sociali, il posto di lavoro, oltre ad essere il luogo dove passiamo la maggior parte della nostra giornata, è anche quello dove nascono di frequente le situazioni sentimentali. Il look autunnale torna serio dopo le stravaganze estive e ricorda a tutti noi uomini che abbiamo un dovere ben preciso da onorare. Spazio dunque agli abiti di tutti i giorni, quelli da usare una volta e mettere in lavatrice perché la giornata lavorativa li ha resi da cesta dei panni sporchi. Kris Van Assche, trentaciquenne stilista belga e direttore artistico di Dior Homme, presenta un uomo metropolitano immerso nel lavoro, che usa gli abiti come arredamento della propria giornata; un gilet in tessuto grigio copre una camicia nera con collo aperto senza cravatta, pantaloni in tinta col gilet che finiscono dentro grossi stivali da pioggia ed una borsa con tracolla in grigio chiaro che


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spezza con la linea scura di tutto l’abbigliamento. Ecco un uomo che potremmo incontrare nel tunnel di una metropolitana di Parigi o di Berlino, un uomo sovrappensiero ma concreto, che non si concede vezzi ma si focalizza sull’indispensabile. Non pensiamo però che dedizione al lavoro sia sinonimo di poca cura o sciatteria, tutt’altro; l’uomo si tuffa a capofitto nel lavoro, così come il suo guardaroba, ma non perde il suo stile originario, non abbandona classe ed eleganza. Ecco allora che Gucci ci propone un modello che la mattina si prepara per un’intensa giornata lavorativa con un abito “marseille” con costruzione in tela, una camicia stampata, una scarpa in cuoio allacciata e i dettagli tanto cari alla casa fiorentina, una cinta ed un portadocumenti in pelle con fibbie in acciaio. L’uomo d’autunno di Gucci lo incontri durante una pausa alla macchinetta del caffè al trentesimo piano di una grande azienda; è un lavoratore serio, metodico, stacanovista ed elegante; un vero uomo da sposare. Non è volutamente piramidale lo spostamento verso le sfere alte della società, è solo un look diverso dello stesso momento della giornata, quell’85% delle nostre benedette ventiquattro ore che passiamo, tra spostamenti e tempo effettivo, sul posto di lavoro. C’è Dolce & Gabbana, che ci presenta un dirigente, un uomo che potremmo incontrare ai piani alti dell’azienda dove lavora il nostro precedente modello. Un uomo che interloquisce con personaggi del suo cabotaggio e che prende decisioni importanti, un uomo lui stesso importante, dedito completamente al lavoro e alla cura della sua immagine. Pantalone gessato largo e camicia aderente per risaltare gli sforzi extra lavorativi in palestra, una cintura di pelle nera ed una giacca pesante con pelliccia sui baveri; ai piedi un tocco di novità, una scarpa di cuoio nera con allacciatura asimmetrica. Sono questi gli uomini al timone della società, difficili da incontrare per strada se non dal finestrino della loro auto haut de gamme ad un semaforo rosso, molto più semplice trovarli su una rivista di moda, dove si racconta di come il lavoro si sposa perfettamente con la moda, dove la fatica, mentale e fisica, lascia spazio comunque all’eleganza e alla cura della propria persona.

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ante personalitĂ del mondo della moda, del cinema e dello spettacolo sono accorse a Roma per il vernissage della mostra fotograďŹ ca del grande artista peruviano. Presentata da Silvia Venturini Fendi e dallo stesso Mario Testino, la retrospettiva è stata allestita presso la Fondazione Memmo, all’interno dello storico Palazzo Ruspoli a Roma, ed ha aperto in grande stile la fashion week capitolina dello scorso luglio.

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Mario Testino: Todo o Nada

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“Todo o nada”

La bellezza secondo lo straordinario obiettivo di Mario Testino by Luca Maria Brogli

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verything or nothing, tutto o niente. Solo se ti chiami Mario Testino e il tuo nome di fotografo è uno degli ingranaggi principali del fashion system mondiale, puoi permetterti di battezzare così una mostra in cui anche gli scatti senza veli delle modelle e attrici più richieste del pianeta (solo qualche nome: Jennifer Aniston, Gwyneth Paltrow, Demi Moore, Naomi Campbell, Kate Winslet, Claudia Schiffer o la sua musa Kate Moss) sono capaci di trasformare il soggetto da “semplice” stella ad icona. Ma questo è Mario Testino, nelle sue foto in cui nudità e moda si intrecciano secondo la filosofia del “tutto o niente” che caratterizza la sua firma artistica, una firma che riesce a rendere glamour anche, appunto, la nudità. D’altronde questa mostra di 54 fotografie che ha aperto la Fashion Week di Roma lo scorso luglio (in scena presso la Fondazione Memmo


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a Palazzo Ruspoli fino al 21 novembre), racchiude il prototipo della donna che Testino (nato in Perù nel 1954 da madre irlandese e padre italiano) non solo ha fotografato, ma che ha contribuito a creare: “...donne forti, indipendenti. Donne che, nonostante la loro forza, non perdono mai la loro femminilità e non usano la loro bellezza come un’arma” ha dichiarato l’artista. “Todo o nada“ è un “percorso che va dalla haute couture alla nudità, compreso il processo intermedio che svela la forma” ha spiegato Mario Testino, che ha voluto rendere omaggio al suo ideale femminile e alle sue molteplici muse passate attraverso il suo obiettivo sempre in bilico tra il “tutto” di una barocca Nicole Kidman immortalata in un castello londinese al “niente” del “lato B” di Gisele Bundchen, dal “todo” di Siena Miller fotografata tra le imponenti statue del Museo Andersen di Roma, al “nada” di una succinta Kate Moss (amica intima del fotografo) che mostra le sue grazie e ammicca allo spettatore alzandosi una gonna di tulle. La mostra di Testino è un progetto patrocinato da AltaRoma in collaborazione con Fendi, Gucci e Valentino, tre maison con cui il fotografo (scoperto e lanciato nello star system da Madonna, che immortalò per Versace negli anni Novanta e per cui ha firmato la copertina del disco “Ray of light”) ha lavorato più volte, sublimandone la couture in diverse campagne pubblicitarie indosso alle Dive più irraggiungibili per le riviste più patinate ed importanti (da GQ a Vanity Fair passando per Vogue e il Wall Street Journal). Un fotografo che ha contribuito a creare stile ed icone: indimenticabili le foto di Lady D negli anni Novanta o le recenti foto ufficiali del fidanzamento di William e Kate. Una carriera prestigiosa, che ha trasformato lo stesso Testino in una vera e propria celebrità, icona tra le icone.

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Wonderland Aperitif at Maison Moschino

C’era una volta un mondo incantato, abitato da streghe, fate e principesse, con alberi parlanti, case di marzapane e mele avvelenate. Chi non vorrebbe fare un giro in un mondo così? by Valentina Pacitti

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eve essere quello che ha pensato Moschino quando ha realizzato il suo favoloso hotel a Milano, una struttura unica nel suo genere, dove ogni camera è diversa dall’altra. Situato in una palazzina neoclassica, la Maison Moschino è nata con un progetto di design ben definito: coniugare il linguaggio della moda con visioni surrealistiche e creative, dando vita ad uno spazio incantato che raccontasse di un mondo osservato attraverso l’ottimismo della fantasia. Il risultato sono 65 camere che riflettono lo stile unico di Moschino, sviluppando un solo tema: le favole. “Cosa accade quando sogniamo dentro un sogno?” Questa è la domanda da cui sono partiti i designer della Maison Moschino, lanciando una sorta di sfida agli ospiti dell’hotel, che in prima persona potranno sperimentare l’esperienza di dormire in una favola. Si potrà quindi passare la notte nella Stanza di Alice o in quella di Cappuccetto Rosso, così come si potrà dormire su una nuvola, in un fiocco, o in un abito da sera, in una foresta incantata o nella stanza dei dolci. In quest’ottica, la Maison ha commissionato all’agenzia di comunicazione Listenevents di Milano la realizzazione di eventi di classe che celebrassero il magico mondo delle favole, e così, per tutta l’estate, ogni martedì la splendida terrazza della Maison Moschino, ha invitato e continua ad invitare i Milanesi per un “Wonderland Aperitif”.


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“Abbiamo dato corpo all’esigenza di sognare dei milanesi” ci spiega Antonella Capasso, responsabile di Listenevents, “ispirandoci al concept sviluppato dall’Hotel Moschino, abbiamo creato un mondo favoloso collocando oggetti tipici del mondo delle favole. L’obiettivo era far rivivere la magia delle fiabe”. E così, tra mele rosse stile Biancaneve, mascherine per celare la propria identità e carte da gioco a mo’ di giardino della Regina di Cuori di Alice, l’effetto è veramente suggestivo: la terrazza Moschino sembra un piccolo mondo incantato, lontano anni luce dalla frenesia della Milano di tutti i giorni. Del mondo reale resta la passione per l’aperitivo, vestito però dell’eleganza tutta Moschino: dettaglio very very chic, gli aperitivi vengono serviti confezionati in stile scatola di scarpe! Gli ospiti cominciano ad arrivare verso le 19 e restano tutti stupiti dall’eleganza e dall’originalità degli allestimenti. Si tratta di una clientela di alto livello, e se si è fortunati si possono anche incontrare modelle famose e manager di punta di grandi griffe come D&G. L’atmosfera è riscaldata da una band che suona musica jazz dal vivo, artisti eccellenti che in modo del tutto originale fanno rivivere gli anni Sessanta. Viola è la cantante di questo gruppo ed è un personaggio davvero interessante, non solo per le sue capacità canore, ma anche per la sua passione per la moda. Ci racconta che nel suo armadio sono custoditi veri e propri cimeli del passato, pezzi unici degli anni Sessanta. Il suo guardaroba, all’ultimo censimento, contava circa 600 vestiti e 130 cappotti! Ma Viola non è solo una fashion victim: è infatti anche una creatrice di gioielli, guarda caso, a tema fiabesco... Ci mostra orgogliosa i suoi anelli con tanto di Principe Ranocchio e ci racconta la sua personale visione della moda: “Il fine dell’eccentricità non è l’utile ma il puro divertimento. Nel mondo moderno manca la motivazione nel fare le cose e anche nella moda, molto spesso si è guidati solo dalla voglia di stupire, senza un vero senso però. Lo scopo della moda? Dovrebbe essere quello di togliere le persone dalla bruttura”. E con questa perla di saggezza vi diamo appuntamento per il prossimo Wonderland Aperitif nel segno della Maison Moschino, in viale Monte Grappa 12 a Milano, ogni martedì fino alla fine di settembre. Un consiglio: accreditatevi sul sito www.rsvp.listenevents.com/moschino. In questo modo potrete riservare un tavolo e avere accesso alla speciale fotogallery. Buon Wonderland Aperitif!

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Photo by livicool.com

UK: tendenze moda Direttamente da Londra, i suggerimenti per vestire l’inverno by Mariem Helal

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opo un’estate all’insegna di una moda pratica e femminile, individuabile nel ritorno ai sandali piatti ed easy, agli abiti lunghi e svolazzanti, ai coloratissimi cappelli a tesa larga ed all’utilizzo di colori vivaci, eccovi un assaggio delle nuove tendenze per l’autunno inverno 20112012 direttamente dalla capitale britannica. Sebbene a scandire i dettami della moda siano sempre state le maisons italiane e francesi, per molti la fucina delle nuove tendenze resta sempre e comunque Londra che, nel connubio tra la compostezza del british style e le varie influenze e contaminazioni, resta l’indiscutibile sorgente delle nuovi correnti. Nonostante l’ispirazione retrò e sofisticata proposta nelle passerelle alle ultime sfilate Fall/Winter della scorsa London Fashion Week, le interpretazioni sul tema proposto sono sempre più varie e frequenti. Tra la sobrietà rivisitata di


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brands come Burberry e l’eccentricità tipica di stilisti quali Vivienne Westwood, sono poi, in verità, le grandi catene come Top Shop a determinare le tendenze del nuovo stile; se le proposte in passerella rievocano eleganti e maliziose atmosfere anni cinquanta, la rivisitazione per le mises di tutti i giorni si fa più libera ed informale. Lo stile neo barocco, lanciato negli anni ’80, si ripropone in veste autoironica e più disinvolta. I dettagli in pizzo impreziosiscono capi dal taglio essenziale e lineare. Il similpelle e le pellicce divengono colorati e sono volti più a ravvivare gli accessori che ad ostentarne lo stile.

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Se i capispalla si fanno minimali nel taglio e nel colore (di preferenza nero o blu), le regole tra i vari stili si giocano tutte sull’accostamento con laminati, tessuti lucidi o stampe vivaci (come il motivo “a banane” proposto nelle passerelle da Prada e subito ripreso da Top Shop) . Il suggerimento proveniente dalla source londinese è quindi quello di mixare ed interpretare con ironia capi basic con richiami e tocchi suggestivi e originali.

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Marrakech La Città che veste di Rosso Vivo by Alessio Sabbatini

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on c’è niente di meglio che avere l’autunno alle porte, per far visita a questa città incantata. Grandi palmeti, vasti giardini e piccole vie intricate. Il rosso è il colore dominante: rossa la cinta di mura ed i muri delle case, così come i tetti e la medina. Rosso il paesaggio circostante. Questa è Marrakech: da sempre una delle più importanti città d’arte e di cultura del mondo islamico. Il cuore della città è la grande piazza Jemaa El Fna: una visita a questa piazza caratteristica è imperdibile, in particolare durante le ore notturne, quando incantatori di serpenti, giocolieri e acrobati si esibiscono insieme alle orchestre “Gnawa”, che pervadono l’area con il loro ritmo travolgente e suggestivo. A nord della piazza si sviluppa il labirintico quartiere dei souk, dove è possibile trovare numerose moschee, tra le quali quella Ben Youssef, con la splendida medersa (scuola coranica), luogo di studi e di silenzi. Sempre in questo versante troviamo la Moschea ed il Minareto di Koutoubia che, con la sua altezza di settanta metri, supera di gran lunga gli altri minareti di Marrakech e si vede a chilometri di distanza. A sud sorge la Kasbah, la vera e propria cittadella, fatta di stradine e vicoli. E’ qui che si trovano i leggendari giardini Agdal: famosi in quanto qui si tenevano le principali cerimonie dei sultani marocchini, tra alberi da frutta ed ulivi secolari. L’accesso a quest’area avviene attraverso l’antica ed affascinante porta Bab Agnaou, scolpita nella tipica pietra di colore bluastro. Nella città nuova, invece, è imperdibile la visita ai giardini Majorelle ed al Ciber Park, un parco costruito a fini didattici che offre notevoli installazioni tecnologiche (sale telematiche, colonnine touch-screen, etc.), perfettamente combinate alla presenza di numerosi giardini ed ampi viali alberati.


Tendenze Non si rischia di cadere nei luoghi comuni nel dire che Marrakech è una città magica, in cui si respira un’atmosfera da mille una notte. Ma Marrakesh ha anche un volto moderno e cosmopolita, un patrimonio culturale molto interessante, che sa attirare turisti da tutto il mondo, essendo in grado di soddisfare i “palati” turistici più fini. Oggi Marrakech è la città più “vibrante” e “viva” del Marocco e non solo: quella dove nascono nuove mode e dove il successo di un’iniziativa diviene tendenza. I locali più moderni s’ispirano al fashion “Manhattan style”, alle modernità parigine, pur mantenendo quel tocco di esotismo che la rendono assoluta nel suo genere. Nelle vene di Marrakech pulsano voglia di avanguardia e nuove tendenze: sempre più creativi, di tutte le nazionalità, ne fanno la terra eletta per dare libero sfogo alla loro ispirazione. Una visita a Marrakech permette di evadere e ricaricarsi, ma soprattutto di immergersi fra iniziative di design, architettura, moda, artigianato e gastronomia: assaggiare l’autentica cucina tradizionale, passeggiando fra i dai negozi e le gallerie d’arte, per poi arrivare ai piacevoli momenti di relax in un hammam.

Shopping

Glamlife tips:

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Non perdete il pittoresco mercato settimanale che si svolge presso Bab-Khemis (la “Porta del Giovedì”). Qui affluiscono in gran numero i compratori di cammelli, provenienti dai villaggi montagnosi dell’Atlante e dalle zone del deserto.

Holid ays

Marrakech offre una vasta scelta per lo shopping: dai prodotti di artigianato locale, fino al luxury più rinomato. Nelle vie del souk di Semmarine si possono trovare vestiti realizzati secondo le antiche tradizioni: botteghe e bancarelle offrono gioielli ed oggetti d’antiquariato. Da non perdere i souk dei tintori, dei fabbri e degli orafi: la qualità dei prodotti realizzati è ottima. Chi è in cerca di lusso e modernità, invece, può fare rotta al quartiere Sidi Ghanem, in cui si trovano designer contemporanei, oppure nel quartiere Gueliz, dove si trovano i negozi delle marche più lussuose.

Siete alla ricerca di una cena trendy?! Allora fate visita al ristorante Bô-Zin e non rimarrete delusi. Fra i locali per il dopo cena più noti, segnaliamo il Théatro, il Jad Mahal, l’Azar Bar & Club. Ed è presente anche un Casinò.

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Il cinema del ‘900: nascita degli effetti speciali L’inizio della “magia” arriva fino all’uso del digitale by Simone Bracci

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pazio inesplorato, mondi alternativi, futuri inquietanti e svariate dosi di catastrofismo. Sono questi gli elementi chiave di cui il cinema hollywoodiano si è cibato nell’ultimo secolo abbondante, ovvero sin da quando la settima arte ha preso vita nell’occhio vetrato di una cinepresa. La magia dell’impossibile che diventa possibile si è materializzata nell’attimo stesso che storie ordinarie sono montate a cavallo delle imprese ai limiti dell’umana ragione e conoscenza, unendo mondi e varcando confini spazio-temporali che hanno reso il genere fantastico uno dei più seguiti filoni della storia. Sognare per credere, se il cinema è finzione e tutto può accadere, l’evasione dalla realtà vista comodi su una poltrona ha sempre sedotto milioni di spettatori, in ogni parte del globo, partendo dall’assunto che gli Stati Uniti sono al vertice di tale Industria e, invece, l’Italia, uno dei suoi maggiori fruitori. Volendo indagare i migliori film, che nell’intero ‘900 hanno portato ai limiti della scienza il concetto di tecnologia applicata alla fantasia, dovremo fare un balzo indietro diverse decadi e catalogare tale classifica in ordine temporale, sin da quando, dopo i Lumiere, la Francia era all’apice dell’Illuminismo artistico. Era infatti il lontanissimo 1902 quando il più grande visionario del cinema antico, considerati i mezzi che aveva a disposizione, ovvero Georges Méliès diventa il padre degli effetti speciali firmando “Voyages Dans La Lune”, ancora oggi un prodigio tecnico. La storia, molto creativa, racconta il primo immaginifico viaggio verso la luna, che l’uomo riuscì a compiere sessant’anni più tardi la sua realizzazione. Nel 1940 Hollywood introdusse l’Oscar per i Migliori Effetti Speciali e a portarselo via per la prima volta furono Fred Sersen e Edmund H. Hansen, che diedero vita a “La grande pioggia”, una tormentata storia d’amore tra Myrna Loy e Tyrone Power girata nell’allora molto arretrata India, durante un monsone “di scena”: i due ricrearono una grande inondazione che stupì pubblico e critica. Altro salto tra le decadi del panorama cinematografico americano e passiamo al 1956, quando Cecil B. De Mille girò il ko-


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lossal religioso “I dieci comandamenti”, in cui si diede lustro al firmamento hollywoodiano a pieno regime, inscenando l’incredibile sequenza in cui Mosè interpretato da Charlton Heston, divide le acque del Mar Rosso: a permetterlo le meraviglie grafiche di John Fulton. Passano altri dodici anni e “un certo” Stanley Kubrick chiamò il maestro degli effetti speciali Anthony M. Dawson, all’anagrafe Antonio Margheriti, per girare una sequenza complicata ambientata nell’universo. Prendeva così forma “2001: Odissea nello spazio” e i famosi giochi di luce attorno al manipolo di astronauti in missione intergalattica. Nel 1977 la Storia cambia. E’ l’anno di “Guerre Stellari”, il film che ha innalzato a livello di fantascienza a status quo dell’immaginario cinematografico collettivo, grazie al lavoro della Industrial Light & Magic, che ancora oggi vanta lavori di altissimo livello. Una volta aperto il vaso di Pandora ecco fiorire l’Industria dell’impossibile, così nel 1982, dopo aver creato l’horrorifico “Alien”, l’artista Carlo Rambaldi diede vita all’essere extraterrestre più malinconico di sempre, il famosissimo E.T. a cui Spielberg regalò voce e anima. Sei anni dopo, siamo nel 1988, è Robert Zemeckis ad impressionare la comunità cinefila, facendo convivere umani e cartoons sotto lo stesso tetto: nasce “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”, tutt’oggi ineguagliato capolavoro di genere semi-animato. Nel 1991 il nome James Cameron sale alla ribalta con la realizzazione di uno dei film più costosi di sempre, “Terminator 2 – Il giorno del giudizio”, in cui gli effetti speciali superavano ogni fantasia realizzativa, attraverso l’utilizzo della tecnica morphing per dare vita al cyborg T1000. Al termine di una lunga uscita di film in cui robotica e tecnologia si sono fuse insieme, come non citare anche “Blade Runner” di Ridley Scott ad esempio, o il film che ha chiuso il 20° secolo in termini di meraviglia digitale,”Matrix” nel 1999. Capolavoro ineguagliato del cinema di fantascienza pura, il lavoro di John Gaeta, Janek Sirrs, Steve Courtley e Jon Thum permise nella trilogia l’utilizzo del “bullet time”, movimento rallentato di azioni ad alta sequenza adrenalinica. Il capostipite di una nuova era, l’alba degli effetti digitali portati dalla generazione del 2000.

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...Un cocktail che ci lascia assaporare ancora i ricordi delle dolci notte estive: il Daiquiri.

C ock tail

Daiquiri Come per altri cocktail, aleggia incertezza intorno alla sua origine: la prima delle ipotesi suggerisce che nel 1898 un marine americano, sbarcando in un piccolo villaggio (Daiquiri) nei pressi di Santiago di Cuba, per placare la sete entrò in una piccola locanda. Rifiutandosi di bere rum liscio, lo corresse con succo di lime e zucchero. Altra legenda diffusa è quella per la quale, alla fine del XIX secolo, due ingegneri che lavoravano in una miniera di rame a Cuba, tali Pagliuchi e Cox, dovendo ricevere degli ospiti e non avendo particolari bevande a disposizione, non trovarono di meglio che mescolare rum, lime, zucchero e ghiaccio. E, a quel punto, fu Daiquiri!!!(A.S.)

PREPA RAZIO

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ENTI 6 /1 0 : r 3/10 um bianco succo 1 /1 0 scirop di lime po di zucch ero

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NE : Porre t utti gli ingred sare ne ie ll trando o shaker. Sh nti con del g hia ak poi nell a copp erare energic ccio e veretta co cktail. amente, filVARIA N

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: Le var ia base d nti del Daiq u i giunge frutta fresc iri sono dive a r frutta alla ricetta . Per prepa se, tutte a d r o agli alt i stagione, c riginale dell arle si agh r a sono il i ingredient e viene frull purea di i. a B (anana anana Daiq Le versioni ta insieme u s), lo S p trawbe iri, il Pineap iĂš famose ple Da rry (fra iquiri gola).



Parole di moda Il primo dizionario sul fashion system

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by Marianna Pilato

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arole di moda” è un volume che sicuramente risulterà molto utile a chiunque vorrà apprendere il significato di termini tecnici particolari, di slang e di neologismi più o meno recenti utilizzati dagli addetti del fashion system. Poiché Michela Zio è una giornalista che ha sempre seguito e recensito le sfilate di Altaroma, gli organizzatori della fashion week romana hanno deciso di inaugurare l’edizione estiva 2011 della kermesse proprio con la presentazione ufficiale di questo suo libro. Come spiegato dall’autrice in tale occasione, l’idea di preparare e pubblicare un dizionario del genere le è venuta ispirandosi a saggi simili esistenti già da tempo all’estero, ma dal costo molto alto e di conseguenza inaccessibili agli studenti. “Parole di moda”, invece, vuole rivolgersi ad un pubblico il più ampio possibile: per questo motivo, Hoepli ha deciso di metterlo in vendita al prezzo di soli 22,90 euro. Il progetto di Michela Zio è stato subito accolto con entusiasmo da questa casa editrice, poiché considerato molto innovativo per l’Italia. In realtà il testo è stato scritto a quattro mani: un contributo altrettanto fondamentale alla costituzione dell’opera, infatti, è stato elargito da Monica Camozzi, redattrice di moda per varie riviste e attualmente insegnante di giornalismo presso l’Accademia del Lusso di Milano. Ella, per l’esattezza, ha curato maggiormente la parte del libro incentrata sulla comunicazione della moda e sul linguaggio dei fashion blogger. Quest’ultimo, soprattutto negli ultimi tempi, si sta evolvendo sempre di più, coniando e usando termini fino ad oggi sconosciuti, di cui pochissime persone sanno il vero significato. Tale fenomeno, del resto, si è già verificato in passato, ogni volta che giornalisti e letterati hanno coniato termini prima di allora del tutto inesistenti. Ecco dunque la necessità di andare a definire ogni singola nuova parola in maniera precisa. Questo intento è stato raggiunto nel migliore dei modi anche grazie all’aiuto delle illustrazioni esplicative di Amanda Jane Givens, una giovane designer americana formatasi presso il “Fashion Institute of Technology” (F.I.T.) di New York. I suoi bozzetti, molto semplici e chiari, danno un tocco di internazionalità al saggio, rendendo le sue pagine ancora più prestigiose agli occhi dei lettori. Come dichiarato da Antonio Franceschini (Responsabile nazionale di CNA Federmoda) nella prefazione del volume, “Parole di moda” diventerà probabilmente in breve tempo la guida di riferimento per studenti, insegnanti, addetti ai lavori o comuni appassionati di moda, che la apprezzeranno per la propria facilità di consultazione e chiarezza espositiva.



Viaggio enologico tra sapori del presente e miti del passato

Enoturismo: la Sardegna Ancestrale by Guido Cocozza (Sommelier ed Esperto Degustatore)

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ettembre per molti significa rientro in città, ripresa del lavoro e della nomale routine quotidiana, per alcuni invece solo ora sono finalmente arrivate le sospirate e attese vacanze. Proprio a loro consigliamo, oltre ai nostri amici animali, che ci tengono compagnia per tutto l’anno, di non dimenticare a casa nemmeno il nostro caro amico vino. Compagno silenzioso sempre presente nelle fredde serate invernali, sicuramente avrà il piacere di seguirci anche in riva al mare e lungo le bianche spiagge baciate dal sole in questi ultimi giorni d’estate. Con zaino sulle spalle e bicchiere in mano, andiamo in Sardegna alla scoperta del Cannonau, percorrendo la Strada del Vino omonima. Attraverso i riflessi del vino andremo a svelare i sapori e le bellezze di una parte dell’isola ancora imbevuta di un passato ancestrale. A vele spiegate navighiamo su un elegante veliero alla volta della Sardegna e, nella nostra lenta traversata del Mare Nostrum, iniziamo a fantasticare sulle bellezze che troveremo nella striscia di terra che intravediamo all’orizzonte. Nella mente inizieranno a comparire immagini suggestive: costruzioni circolari fatte di pietra, case adornate da murales, menhir, tombe di giganti, maschere ancestrali nere che si muovono su un sottofondo di rumore di campanacci... il tutto circondato da spiagge bianche e fiumi di un vino rosso strutturato, profumato e che lascia in bocca una lunga scia di frutta matura e selvatica. La Strada del Vino Cannonau deriva il suo nome dal vino più conosciuto e apprezzato della Sardegna. Lo stesso vino, come tutta la terra che lo circonda, ha origini molto antiche: viene citato nell’Odissea con il nome “Nepente” e decantato dallo stesso Gabriele d’Annunzio. Interessante è l’origine del nome, “Ne-phentos” ossia “nessuna tristezza” in quanto veniva offerto da Elena di Troia al marito Menelao per dirimere

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i suoi tristi pensieri. È un vino tipico che esprime il carattere netto e forte del territorio dell’isola che lo ospita. Rosso rubino intenso con variegati riflessi violacei, al naso si presenta ampio, speziato con ricordi di frutti di sottobosco. In bocca è strutturato e la riempie di tenera morbidezza e buon tenore alcolico. Lunga e spensierata la scia che rimane al suo passaggio. Con in mano un bicchiere carico del corposo nettare, andiamo a scoprire le radici antiche e misteriose della Sardegna. Partiamo dal trionfo di spiagge bianche di Orosei che con la sua bella campagna disseminata di nuraghi e il centro storico ricco di chiese spagnoleggianti ricorda il fascino nascosto dell’antica isola. Quindi il caratteristico paese di Oliena, nei cui dintorni si puó visitare il villaggio nuragico di Tiscali, costituito da capanne di pietra e fango, e le famose fonti carsiche di Su Gologone. Orgosolo è invece rinomato per i caratteristici murales che adornano le case e, uscendo dal centro abitato, ci imbattiamo in una costellazione di luoghi interessanti: le Domus de Janas, necropoli composte da tombe scavate nel granito, i Menhir del Neolitico, le Tombe dei giganti e la Gola di Gorroppu, un magnifico canyon tra i più profondi d’Europa. Infine Mamoiada, il vero e proprio cuore pulsante della Barbagia, conosciuto per il suo carnevale popolato dalle ancestrali maschere dei “Mamuthones” e degli “Issohadores”. I Mamuthones, con in volto una maschera nera, si muovono con il loro passo cadenzato facendo risuonare in tutto il paese i campanacci che portano al collo. Vengono scortati dagli Issohadores, vestiti con maschera bianca e corpetto rosso, che d’improvviso gettano il laccio per catturare le giovani donne in segno di buona salute e fertilità. Con questo ultimo ricordo lasciato da un passato ormai lontano chiudiamo il nostro breve ma intenso incontro con un’isola nota a tutti, ma tutta ancora da scoprire.


Involtini di carne In una ciotola mettere il pangrattato, l’olio, il prezzemolo e l’origano tritati e il sale, mescolate accuratamente il tutto con un cucchiaio di legno, aggiungendo ancora un po’ d’olio se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto. Deve essere bello compatto. Tagliare la provola a tocchettini piccoli. Da ogni fetta di carne ricavare 3-4 fettine piccoline (dipende dalla grandezza) Mettere al centro un pochino di pangrattato condito e il quadratino di provola. Infilzare nello stuzzicadenti e tenere da parte. Nella foto potete vedere 2 involtini in ogni stuzzicadenti, ma si possono usare gli spiedini lunghi e metterne anche 6. Scaldare la padella con la griglia (o una padella normale) e cuocere da tutti e 2 i lati. Servire con dell’ insalata.

www.amaradolcezza.it

Involtini di carne per 4:

• 400 gr di ca • • 150 gr di rpaccio di manzo pa • olio (circa ngrattato 5 • prezzemo 0 gr) lo • origano • 100 gr di provola o sc amorza • sale

G lam

by Giulia Diacono

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Ed ora, come d i v i abbinarconsigliamcoonsueto, di e vino aqlul esto delizios ricettaagnostra o lam!

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