Glamlife Magazine numero 13 Ottobre 2011

Page 1

s s e n e s o l C




Sommario

N°13 OTTOBRE 2011

STYLE I’M A GIPSY ROMA REGINA DELLA MODA LE INIZIATIVE DEI NEGOZI A MILANO E’ VOGUE FASHION NIGHT OUT 20 RED VERSUS BLUE 46 DO YOU WANNA LIVE THE AMERICAN DREAM? 8 12 14 16

STYLE REPORT 18 A TOUCH OF CAMEL PARTIES 19 ROBERTO CAVALLI INAUGURA UN NUOVO STORE A LONDRA GLAMLIFE STYLE 22 GLITTER SHINE STYLE BEAUTY 30 SOS CAPELLI 32 GLAMAKE-UP NOVITA’ #2. IL MAGNETISMO TRENDY DEI NUOVI SMALTI FASHION INDUSTRY 31 ELISABETTA FRANCHI IN LINGERIE

31

32

46


GLAMLIFE INTERVIEW 34 INTERVISTA A SABRINA GHIO STAR 36 CLOSENESS - MODEL: SABRINA GHIO 44 DAVID GUETTA “NOTHING BUT THE BIT”: LA DANCE, C’EST MOI

55

WHAT’S NEW MACRO E’ MOTHERLAND ESTHETIWORLD. A MILANO IL MEGLIO DELL’ESTETICA SHOPPING IN LONDON

56

HOLIDAYS SAN PIETROBURGO

50 52

BOOKS & MOVIES L’ABITO ELEGANTE FA SEMPRE IL MONACO 62 PIGCHIC COCKTAIL 60 LYNCHBURG LEMONADE 58

64 65

GLAM CUISINE VINO E BENESSERE PALLINE DI FORMAGGIO DI CAPRA CON UVA E SEMI DI PAPAVERO

44

8

50


Editoriale Fashion Week, Festival del Cinema di Venezia, notti bianche della moda a Roma e Milano: settembre è stato, come ogni anno, un mese colmo di eventi e novità sia per gli addetti ai lavori che per gli appassionati, regalandoci veramente tanti argomenti da raccontare. Impossibile, allora, non dedicare uno speciale in questo numero di ottobre alle strepitose VFNO che, sia nelle vie capitoline che in quelle meneghine, sono state capaci di attrarre centinaia e centinaia di persone tutte unite dalla passione per lo shopping, il glamour e gli eventi esclusivi. Look da star, invece, su uno dei Red Carpet più celebri del pianeta, ricchissimo come sempre di bellezza ed eleganza, le stesse qualità che sprigionano le creazioni dell’haute couture per la stagione in corso, dove il rosso e il blu si contendono il primato di colore dell’inverno. Il Dj francese numero uno al mondo, David Guetta, è il protagonista della nostra rubrica Star, insieme alla splendida Sabrina Ghio, donna copertina e deliziosa interprete di un servizio fotografico squisitamente intimo… Intimo come le rivelazioni che ci ha fatto nell’interessante intervista esclusiva, dove si racconta senza riserve, parlandoci di tv, amore e amicizia. Tutto questo e molto altro sul numero di ottobre di Glamlife Magazine

Buona lettura

Daniela Raspa



I’m a Gipsy Tra fantasie animalier e colori caldi si dispiega lo stile della donna che affronta l’inverno con un mood diverso dal solito: un po’ gipsy e un po’ figlie dei fiori, è questo lo spirito che guarda alla cold season appena iniziata… by Marianna Chillauu

8

N

ell’era della tecnologia, dove tutto corre veloce, dove la visione futuristica e innovatrice si espande su ogni cosa, dalle case alle macchine, alla moda, sempre più si sente il desiderio di fermarsi a celebrare ciò che è stato, alla riscoperta del bello e di ciò che rinviene, da molto lontano. Così, sulle passerelle per la fredda stagione, Angelo Marani propone una donna androgina e gipsy, tra broccato e dettagli di paillettes, delineando una modernità impercettibile che s’imprime in ogni capo senza eccedere o sopraffare il gusto di un tempo passato, amato e rievocato in chiave nostalgica. Sulla catwalk di Chloè le linee sinuose e femminili hanno tutte un sapore propriamente vintage; colori neutri, marroni, bordeaux e dettagli animalier sono solo alcuni dei trend di questa cold season


Style

dall’attitudine retrò. Amante di pelle e pelliccia è la donna in scena per Dsquared2, un mix di materiali tra denim, lana e pellame nei colori tipici dell’inverno: nero, grigio e marrone; la silhuoette si alterna da super stretch a maxi, da jeans skinny a gonne lunghe e voluminose, ed il punto vita è in primo piano, attraverso l’utilizzo di cinture dall’effetto bustier. Per Jo No Fui pantaloni a vita alta, ruches, volant e pietre preziose sono i must della nuova stagione, le lunghezze si alternano così come i colori ed i materiali utilizzati; accessori dall’inclinazione seventies, sciarpe e cappelli di pelliccia, guanti e stivali di camoscio, tanti i dettagli di pelle e resina. Laura Biagiotti utilizza come punti centrali della sua collezione il poncho ed i capi oversize, ma non mancano le declinazioni androgine tipiche di questa new cold season; una palette infinita di colori,

9


10

dal rosso al kaki, dal rosa al rame, dall’oro all’avorio, cosi per i materiali, preziosi e raffinati come lana tricot, chiffon, pelliccia, cashmere e seta. Una dedica indiscreta agli anni ‘70 è quella che si percepisce sulla passerella di Marc by Marc Jacobs, uno stile vintage e chic per una donna che ama giocare con il colore e la fantasia. Materiali come seta, velluto, tweed e cashmere dai colori più singolari e insoliti, come verde, giallo, e rame; pantaloni ampi e a vita alta, bluse con collo chiuso e fiocco, cappotti-poncho, zeppe e accessori dalle forme più varie, tutto s’ispira all’universo e allo stile hippie. Per questa stagione quindi, non ci resta che rallentare un po’, dare spazio alla tranquillità e alla leggerezza, oltre che alla creatività e fantasia, giocare con i colori e con i materiali, per un inverno più solare e dal sapore retrò.



out

a Roma #1 (Via Condotti - Via del Babuino)

Roma regina della MODA by Livia Fabietti

P

er il primo anno, dopo la lunga attesa delle jet setter capitoline, ecco che anche Roma ha avuto la sua griffata notte bianca rigorosamente firmata Vogue, una serata tutta shopping, aperitivi, musica e celebrities. Dopo aver fatto letteralmente vibrare Milano, Parigi, New York e Londra, l’evento modaiolo più chiacchierato del momento ha fatto il suo debutto anche a Roma. Si tratta della Vogue Fashion’s Night Out, una sorta di notte bianca organizzata per la prima volta nella capitale da Vogue Italia: “sarà l’occasione per il mondo della moda di aprire le porte alla città, coinvolgendo per la prima volta Roma in una grande festa, avvicinando il grande pubblico a stilisti, designer e celebrità”. Così ha commentato la direttrice della celebre rivista, Franca Sozzani. Impossibile non aver fissato in agenda la data: lo scorso 15 settembre tutte le fashion addicted sono scese in strada pronte a schierarsi in prima linea per brindare alla notte a loro dedicata; che sia stato con un bicchiere di champagne da Gente o sorseggiando un caffè inedita Illy, il “Vogue fashion drink” presso la Galleria Alberto Sordi, poco importa, quel che contava davvero era esserci.

12


Style

Nel giro di poche ore si è registrato il tutto esaurito mandando in tilt il cuore capitolino che, da via del Corso a via del Babuino, da Via dei Condotti a via di Ripetta, si è trasformato in un fiume in piena, un tappeto di persone tra cittadini e turisti a spasso in mises all’ultimo grido pronti a fare la spola tra i 400 i punti vendita che hanno aderito all’iniziativa, tenendo le serrande alzate fino la mezzanotte. Ed ecco che, tra feste pubbliche e private, vetrine animate da modelle e sfilate improvvisate, non potevano mancare loro, gli ospiti vip come la top model del momento Bianca Balti, protagonista del Campari Red Passion Prize in Via Margutta che, insieme ad Elio Germano, è stata eletta la migliore rappresentante della moda e dello stile “Made in Italy”. Vogue sotto braccio come una sorta di bibbia, una guida da consultare per definire l’itinerario dei must have, una sorta di caccia all’affare che ha portato i presenti a fare la spola tra un negozio e l’altro per del sano shopping selvaggio, pronti ad accaparrarsi i capi in limited edition, in vendita ad un costo speciale, realizzati ad hoc per la serata: dalle t-shirt di Liu Jo e Pinko, a Candy, il profumo firmato Prada o ancora dalle borse Miu Miu e Tory Burch fino alle novità della stagione come i nuovi smalti Chanel o il maquillage by Mac: l’unico vero inconveniente? Lunghe, lunghissime file di attesa, peggio della stagione dei saldi, per non parlare del traffico paralizzato. Se è vero che il fine giustifica i mezzi e che la pazienza è la virtù dei forti, non c’è tuttavia niente di più gratificante che aver speso tempo e denaro per un fine nobile e solidale: proprio così, parte del ricavato delle vendite è andato alle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana per l’acquisto di un apparecchio portatile per ecografie ginecologiche da utilizzare in attività sanitarie per la diagnostica, la cura e la prevenzione a favore di donne che si trovano in aree geografiche con particolare disagio assistenziale.

13


out

a Roma #2 (Via Del Corso - Via Frattina)

Le iniziative dei negozi by Marianna Pilato

D

opo le diverse edizioni milanesi degli scorsi anni, finalmente la rivista Vogue ha deciso di bissare l’evento della notte bianca della moda anche a Roma. La sera del 15 settembre sono quindi rimasti aperti fino alle ore 23.30 oltre 400 negozi dell’area del Tridente, zona dello shopping per eccellenza nel centro storico capitolino. Qui, durante la serata, si sono svolte numerose iniziative con party esclusivi ai quali hanno preso parte alcuni vip dello star system nostrano, con promozioni speciali negli store e con la vendita di alcuni prodotti particolari in limited edition realizzati appositamente per la Vogue Fashion’s Night Out (il cui ricavato è stato devoluto alla Croce Rossa Italiana). Approfittando di questa importante occasione, inoltre, il gruppo Siste’s ha deciso di inaugurare il suo primo punto vendita a Roma, che si va ad aggiungere a quelli già operativi di Milano, Bologna, Bolzano e Forte dei Marmi. Il nuovo store, situato in Via Frat-

14


Style

tina 22, si sviluppa su 120 mq ed è caratterizzato da ambienti molto luminosi e ordinati. Per festeggiare in grande i suoi 20 anni di attività, i responsabili della boutique hanno voluto donare a tutti gli intervenuti una busta rigida brandizzata contenente una piccola guida tascabile dei luoghi più cool di Roma. Di tutt’altro genere, invece, è l’oggetto in edizione limitata proposto da Elisabetta Franchi alle sue clienti per ricordare questa notte speciale: si tratta di una chiavetta Usb con custodia dorata, un accessorio quindi utile e allo stesso tempo glamour. Nel negozio della stilista di Via Frattina in aggiunta, le visitatrici si sono divertite posando su un set fotografico in stile 70’s, ispirato al mood della campagna pubblicitaria autunnoinverno 2011/2012. Sempre attraverso uno shooting fotografico il grande store di Energie/Miss Sixty in Via del Corso 179 è riuscito ad attrarre tantissime ragazze, che hanno partecipato speranzose alla selezione per la ricerca del nuovo volto pubblicitario dell’home page del sito del marchio. Le prime 100 che hanno posato sul set, intanto, si sono aggiudicate una simpatica maglietta dal design in linea con lo spirito della serata. Hanno voluto puntare sul servizio di personal shopper, invece, sia Fornarina che H&M. L’azienda marchigiana di calzature e abbigliamento ha inoltre presentato in anteprima il nuovo spot della collezione Sportglam AI 2011-12 in compagnia della testimonial Martina Stella, mentre la catena svedese ha messo in vendita solo durante la sera del 15 una particolare clutch con stampa snake. Mango, infine, si è rivelato il più generoso di tutti, offrendo il 20% di sconto sull’intera collezione invernale, accessori compresi, oltre a un servizio gratuito di hairstyling in collaborazione con i famosi parrucchieri di Tony & Guy. Camomilla, al contrario, si è limitata a mettere in promozione solo una delle sue tante linee di borse romantiche e accessori. Dopo l’interesse dimostrato da parte sia dei romani che dei turisti verso questa prima edizione, possiamo già affermare con certezza che l’iniziativa si ripeterà nel 2012 con grande gioia dei commercianti del centro e degli appassionati di moda residenti nella Città Eterna.

15


A Milano é Vogue Fashion Night Out

out

Quando la moda chiama Milano risponde by Valentina Pacitti

G

16

iovedì 8 settembre la città si è lasciata sedurre dalla ventata di glamour portata dalla rivista più patinata al mondo: il magazine Vogue ha organizzato un evento unico nel suo genere, una lunga notte dedicata allo shopping e alla moda, pensata appositamente per il grande pubblico di appassionati. Il progetto della Vogue Fashion Night coinvolgeva ben diciassette Paesi in tutto il mondo, mobilitando l’esercito di fashion victims, ma anche semplici curiosi. A Milano, le boutique più prestigiose hanno allestito per l’occasione dei veri e propri eventi a base di bollicine e di star del mondo dello spettacolo. Le vie dello shopping, quelle che formano il famoso “Quadrilatero della Moda”, e il fascinoso quartiere di Brera, sono state letteralmente prese d’assalto dai cittadini. Chi si incamminava per le rinomate via Montenapoleone, via della Spiga, corso Venezia, si ritrovava in un party senza fine, perché bastava passare da una boutique all’altra per essere trasportati in una nuova festa. Molti negozi hanno allestito set fotografici con modelli da copertina che indossavano le collezioni della prossima stagione. Versace ha rivoluzionato le proprie vetrine sostituendo ai manichini modelle in carne ed ossa, che solo da vicino era possibile riconoscere in quanto tali, tanto erano perfette nel loro ruolo. Replay ha dettato il ritmo di Corso Vittorio Emanuele allestendo un dj


Style

set con la grintosissima Alice Dellal in consolle. Moreschi ha realizzato per la Vogue Fashion Night una serie di esclusivi bracciali di pelle, e fuori dallo store esperti mocassinisti si esibivano nella lavorazione della pelle, dando vita a preziose calzature. Tantissimi i vip presenti alla serata: nello store Pinko i dj La Pina e Diego hanno distribuito le pins create in occasione della Fashion Night; Laura Chiatti ha partecipato al cocktail party di Stuart Weitzman, mentre Riccardo Scamarcio ha fatto un ingresso da vera star consumata, con tanto di ora abbondante di ritardo e annesso bagno di folla, quando è finalmente arrivato nello store di Paul & Shark. Anche da Seventy l’atmosfera si è fatta bollente: i testimonial scelti dal noto marchio erano infatti lo splendido ex naufrago Thiago Alvez e la prorompente ex modella Alena Seredova. Poco più in là, in via Verri, la maison britannica Alexander McQueen spalancava ai fans le porte del suo magico mondo, omaggiando i più fortunati di un piccolo ricordo della serata. Dall’altra parte della strada, al party Nespresso, la image consultant Carla Gozzi elargiva preziosi consigli di style alle presenti ( il look sfoggiato dalla fashionista ci suggerisce che il total white, meglio se scintillante, sarà un must quest’autunno!). Tanti cadeau per chi sfidava la folla e si avventurava lungo via Manzoni per raggiungere lo store di Patrizia Pepe, dove agli ospiti venivano regalati i bracciali versione Fashion Night del brand. Qui le guest star sono stati i Röyksopp, duo elettronico norvegese che quest’estate ha infiammato l’Alcatraz di Milano. In moltissimi store era possibile acquistare capi in versione inedita, come t-shirt e bags, creati per festeggiare la Fashion Night. Alcune boutique hanno approfittato della manifestazione per lanciare capsule collection. E’ stato il caso di Bally, che ha presentato una borsa a tracolla in pitone con ballerina in coordinato, in vendita in anteprima nei negozi monomarca di Milano. Per Furla, invece, i giovani designer Fabio Sasso e Juan Caro si sono ispirati al “Mago di Oz”, realizzando una linea di accessori con stampe di immagini della favola: borse, foulard, ombrelli, stivali da pioggia e giacche impermeabili. La notte è scivolata via leggera, le cose da fare e vedere era davvero tante e ad ogni angolo c’era qualcosa o qualcuno che meritava un po’ di attenzione: spesso infatti, alzando lo sguardo oltre le vetrine, si potevano incrociare volti noti dello spettacolo come Alba Parietti, Claudio Brachino, Ana Laura Ribas e Jo Squillo, che non hanno resistito all’invito più glamour di questo finale di stagione: un po’ di shopping notturno sotto il cielo stellato di Milano.

17


A touch of Camel by Marianna Chillau

Ispirazione bon-ton, palette di colori neutri, tinte cammello, sono i trend della nuova fall winter season appena iniziata. Lo abbiamo visto trionfare sulle passerelle più prestigiose del fashion system, e ora possiamo giocare con questo color-trend e mixarlo con le tonalità più varie; tinte e gradazioni del cammello sono perfette se abbinate ad accessori in pelle nera, toni di rosso e color cioccolato. Non potrà quindi mancare nei nostri guardaroba per la fredda stagione, versatile e perfetto per tutte le occasioni, dagli accessori per il giorno, passando al cappotto per la sera, fino ad arrivare all’intimo dall’allure retrò per la notte. Ecco per voi una selezione di capi e accessori dedicati a questo trend di stagione. Calvin Klein Stradivarius

Cappotto See By Chloè, 598,00€ Abito H&M, 14,95€ Gonna Phillip Lim, 360,00€ Blusa Pimkie, 27,90€ Completino Intimo Calvin Klein, 79,00€ Cintura Motivi, 25,99€ Sciarpa Cashmere Burberry, 315,00€ Ballerine Stradivarius, 19,95€ Ankle Boots Proenza Shouler, 539,00€ Bag Marc by Marc Jacobs, 345,00€

r e por t

Burberry

See by Chloè

Style

H&M

Proenza Shouler Phillip Lim Pimkie

Marc by Marc Jacobs

18

Motivi


I

l Dj set di Yasmin e molte celebrities presenti a Londra per festeggiare l’apertura del nuovo Flagship Store di Sloane Street di Roberto Cavalli: un'inaugurazione in grande stile, con un cocktail in boutique seguito da un Gala Dinner e Party presso la storica Battersea Power Station.

Par tie s

Photo courtesy of Roberto Cavalli Press OďŹƒce

19


Red VERSUS Blue É la partita più importante della stagione, si gioca sul campo moda e vede schierate l’una contro l’altra la squadra del Rosso e quella del Blu, per un combattimento ad armi pari che sferra solo colpi di colore! by Roberta Mercanti

20

L

e collezioni autunno-inverno 2011/2012 della haute couture quest’anno ci preparano a qualcosa di innovativo, rendendosi campo di battaglia per la guerra più vivace che si sia mai vista: la lotta tra i sempre attraenti “Rosso” e “Blu”. Come in un match di calcio balilla nel team dei blu appaiono nella loro forma migliore capi come quelli presentati da Jil Sander sulla passerella di Milano Moda Donna. Cappotti in perfetto stile anni ‘50 morbidi sui fianchi e ampi di maniche si stringono in vita tramite cinture in tinta, mentre Blugirl sceglie la tonalità elettrica in contrasto con nuances senape e ciclamino per giacche larghe, dolcevita, cinture ed altri accessori. Dior si sposta più volentieri sul blu petrolio per promuovere un colore che viene abbinato a gonne, cappelli e capispalla dalla lunghezza fuori misura, il tutto infarcito di particolari in pelliccia e in un perfetto scontro con un tenue prugna-bordeaux. Il suo cavallo di battaglia, però, sono senz’altro gli smalti Tuxedo e Blue Denim Limited Edition, rispettivamente l’uno metallizzato e iridescente sull’unghia e l’altro acceso in un chiaro effetto jeans. Tra le calzature figurano i tronchetti in camoscio di Christian Louboutin, tacco a spillo 10cm e ritaglio accattivante sulla caviglia (625€), mentre sul versante dell’accessoriato si impongono la pochette in pelle cobalto di Michael Kors a chiusura magnetica (350€) e i guanti di Missoni in lana a righe irregolari multicolore (155€). Ma la punta di diamante di questa fazione è senza dubbio la produzione firmata Versace. Un ritorno agli anni ‘60, con abiti monospalla e minitubini decorati da riccioli rococò e fiori, in tessuti e materiali pregiati che ne testimoniano la ricerca del lusso. I cappotti hanno linee aderenti e sinuose con taglio al ginocchio e un blu monocromatico per tutto il capo o per singoli motivi come quello ondulato a forma di serpente. Infine, il fiore all’occhiello di questo suo


Style

trionfo all’insegna del “blue power” sono delle chicche chic come la Hobo bag in pelle (1340€) e i decolletés 14cm in camoscio tricolore per un plateau unico e una punta finemente allungata (480€). Pronta a difendersi con le unghie e con i denti la “squadra del Rosso” ribolle ed esplode come un vulcano di lava incandescente con lapilli di proposte assolutamente roventi. Non si potrebbero definire altrimenti le mises di Chado Ralph Rucci, che fa sfilare abiti da sera e da giorno completamente scarlatti, con piume o trasparenze, guanti e decolletés a punta indosso a modelle che risaltano su uno sfondo argenteo e luminoso. Sempre per l’abbigliamento si fanno avanti Diane Von Furstenberg, che accende il colore in un contrasto gold-black, Moschino, che lo rivisita in una chiave strong decisamente maschile e Sonia Rykiel, che lo propone invece in maxicappotti esaltati da degli headbands piuttosto estrosi. Per Lanvin poi contano le cuciture, così da creare sbuffi e curve, ma nell’accessoriato inventa la borsa “Happy” in pelle trapuntata, molto più squadrata e geometrica (1300€ ca.). Si fanno strada molto facilmente anche le creazioni della casa di moda di Alexander McQueen, come la pochette box rifinita da una chiusura Skull con tanto di swarovski e la cintura in velluto e oro. Ma non si possono trascurare di certo le calzature, dove si innalzano le Jimmy Choo spuntate in vernice (500€ ca.) e le Charlotte Olympia con plateau purpureo abbinato ad un’audace fantasia leopardata (750€ ca.). Da ultimo, sul fronte bellezza, spicca il classico smalto rosso Chanel, che non scende dal podio nemmeno per un secondo, mostrandosi sia nella tinta più bordeaux sia in quella più bloody, entrambe costantemente raffinate. E così, come in uno scontro tra ghiaccio e fuoco, come una lotta tra caldo e freddo, il Blu e il Rosso da bravi antagonisti si attaccano in modo equilibrato senza prevalere mai realmente l’uno sull’altro. Il risultato è uno spettacolo pirotecnico, fuochi d’artificio bicolore che illuminano il nostro autunno e rendono brillanti i guardaroba delle migliori e più accanite shopaholics. Un total look che si allontana dai toni più classici per sconfinare davvero nella vera essenza di ciò che è ”glam”!

21


Abiti che brillano come diamanti Foto: Alice Ippolito Assistente fotografia: Camilla Maria Santini Stylist: Giulia Meterangelis Make up artist e hair stylist: Elena Marchesi Modella: Endija @2morrowmodel

by Anna Lo Gatto

22


style G lamlife

Jack Nicholson in un monologo del celeberrimo film di Kubrick, traduceva la parola “shining” con luccicanza. È proprio questo il senso di uno dei maggiori trend dell’A/I 2011/12, che vede come protagonisti: paillettes, tonalità sull’argento, tessuti satinati, glitter e tocchi di luce ovunque, regalando ad ogni donna una luce raffinata e preziosa, a volte quasi mistica e surreale, come la luna riflessa sul mare nelle notti più serene. Quando cala il buio e la donna tira fuori ogni lato meraviglioso del suo essere, nascondendo ogni freno inibitorio, le paillettes e gli accessori shine vengono esaltati al massimo. Come in questo look, nel quale la magnifica maglia tempestata di paillettes che con la luce della notte regala un riflesso argenteo a chiunque la osservi, si perde, o meglio si fonde con la gonna di un argento quasi metallico, esaltata dalla scarpa dal tacco vertiginoso e il calzino grigioargento.

23


24


style G lamlife maglia paillettes: French Connection gonna: Episode calzini: Calzedonia scarpe: Galliano bracciali e anello: H&M collana: Galliano borsa: vintage

25


Per il giorno, la donna che vuole brillare, può indossare jeans molto stretti con degli inserti sui fianchi che donano un tocco di luce in più, camicia vintage, con riflessi che spaziano dall’oro all’argento e ai piedi sneakers nere e argento .

26


G lamlife

style

jeans: Galliano camici: vintage smanicato lurex: GaudÏ scarpe: GF Ferrè occhiali: Marc by Marc Jacobs borsa: Galliano

27


completo gonna e giacca: Ermanno by Ermanno Scervino blazer: YSL Vintage leggings: Zara scarpe: Galliano

28


G lamlife

style

Una donna sicura di sé, determinata e allo stesso modo “brillante”, come il look con blazer nero e completo in lana dalle tonalità argento- azzurro, look riprodotto all’ultima sfilata di Chanel, che appunto ci presenta un donna che osa in ogni momento della giornata senza perdere mai il buon gusto e l’eleganza.

29


SOS capelli

I consigli dell’esperto per “mettere la testa a posto”, ma soprattutto per prevenire e combattere le calvizie

Style

be auty

by Dott. Giacomo Urtis - Dermatologo e Medico Estetico

30

I

segnali più comuni di un capello stressato ed indebolito, che necessita di trattamenti immediati, sono sicuramente punte secche e stoppose, colorito spento, perdita di vitalità e morbidezza, struttura assottigliata, tendente a spezzarsi. Davanti ai primi segni di indebolimento, l ‘errore più grave che spesso si commette è quello di rivolgersi al dermatologo dopo aver provato di tutto, come ad esempio, lozioni, massaggi, pillole e integratori di ogni tipo, fino agli spray coloranti o alle polverine di microfibra che fanno apparire le chiome più folte. La cura quotidiana dei capelli è fondamentale per prevenirne la caduta. Idratare e proteggere i capelli ne previene l’indebolimento e la formazione delle c.d. doppie punte. Anche il lavaggio deve essere accurato e non quotidiano. L’adeguata pulizia del cuoio capelluto è il presupposto indispensabile per una efficace cura dermatologica in quanto facilita la penetrazione dei principi attivi che devono raggiungere il follicolo pilifero. Quando i capelli iniziano ad indebolirsi, l’unico modo per liberare il campo da dubbi, false credenze o illusioni è chiedere aiuto al dermatologo. La cura dei capelli non deve ricercarsi solo all’ultimo momento, ma deve essere iniziata appena si presenta il problema e proseguita poi con continuità. In Italia circa 10 milioni di persone perdono i capelli. Se è pur vero che la maggior parte è convinta che nessun rimedio possa aiutarli a riavere una chioma folta, è altrettanto vero che molte altre persone affette da calvizie più o meno gravi, applicano fialette rigeneranti, shampoo antiforfora, senza capire che per rivedere crescere i capelli, prima di tutto va cambiato lo stile di vita... va ridotto lo stress e va innanzitutto cambiata l’alimentazione, che deve essere povera di grassi cattivi e priva di alcol. Inoltre, come ho già detto, piccoli accorgimenti quotidiani, come ad esempio, proteggere i capelli quando li si espone al sole, utilizzare il phon ad almeno 20 cm di distanza dalla testa e con un calore medio, possono risolvere la situazione in meglio accanto ai trattamenti dermatologici. Una calvizie media procede per 15-20 anni. Fermando questo processo con una vita sana, si tengono i capelli fino a 60 anni. I ragazzi giovani, dai diciotto ai venti anni alle prime avvisaglie dell’alopecia androgenetica si rivolgono a noi raramente. Lo fanno dopo i trent’anni, quando si è ormai quasi calvi. La terapia classica più efficace approvata dalla FDA per cercare di contrastare la calvizie androgenetica maschile è caratterizzata da due sostanze, una ad utilizzo topico-locale a base di MINOXIDIL (lozione), una ad assunzione orale giornaliera a base di FINASTERIDE (pillola da assumere per via orale). Quest’ultima è oggi considerato il miglior prodotto per la ricrescita di capelli ed è il farmaco su cui poggiano principalmente la terapia per l’alopecia androgenetica. Sia lo Minoxidil cha la finasteride vanno prescritti da uno specialista. Anche le donne possono essere soggette alla calvizie androgenetica. Nella donna la malattia ha 3 modalità principali di esordio: dopo la menopausa, dopo una gravidanza e talvolta anche in pubertà. Il primo segno della calvizie femminile è un diradamento centrale della chioma. In caso di calvizie androgenetica, è necessario ripristinare la produzione degli ormoni ottimale. Oltre alla suddetta calvizie, ci sono tante altre forme di debolezza dei capelli: dopo una gravidanza, alla fine dell’estate, dopo alcune cure farmacologiche, negli stati di debolezza eccessivi, carenza di ferro e anemia e dopo periodi della vita particolarmente provati. Una nuova tecnica di arricchimento del plasma con piastrine autologhe (PRP-TH) apre le porte a un intervento ambulatoriale contro la caduta dei capelli. E’ un trattamento di biorivitalizzazione i cui risultati si cominciano ad apprezzare già dopo 3/4 settimane, ma soprattutto proseguiranno nei mesi successivi. Il (PRP) è oggi uno strumento innovativo valido scientificamente per contrastare la caduta di capelli, una sorta di autotrapianto, nel senso che il plasma che si inietta nel cuoio capelluto viene prelevato dal paziente stesso.


Elisabetta Franchi… in lingerie!

La società in pillole

Betty Blue S.p.A nasce nel 1998 da una coppia di imprenditori, Elisabetta Franchi e Sabato Cennamo, che danno vita alla linea Celyn b. Nel corso degli anni Elisabetta Franchi ha consolidato il proprio marchio, fino a chiudere il 2010 con un fatturato di 90 milioni di euro. L’espansione in altri mercati sembra uno degli obiettivi centrali del brand: inaugurato il primo monomarca a Parigi, ora si attendono le aperture del flagship store di 110 mq di Abu Dhabi e della boutique di Casablanca, 100 mq sul vip floor del centro commerciale luxury Morocco Mall. L’azienda è presente inoltre in Cina e prevede un’estensione della propria rete di boutique in Repubblica Popolare e ad Hong Kong.

Fash ion

T

he secret box, non è il gioco di un prestigiatore, ma una scatola segreta dove ogni donna può custodire la propria preziosa lingerie con tre scomparti indicati da una sigla che aiuta nella scelta del capo: boyfriend, lover e single. Non una scatola qualunque, ma la mini linea di intimo di debutto di Elisabetta Franchi. Lo stile è inconfondibile, quello di una donna che sa essere romantica e rock all’occorrenza. Dai volant e drappeggi, alle borchiette. Sicuramente una donna mai scontata.

in d ustr y

by Lisa Praticò

31


GLAMAKE UP novità # 2 Il magnetismo trendy dei nuovi smalti

Style

be auty

by Desirée De Fraia

32

S

eguendo la scia delle novità, nell’immenso panorama offerto dal make up incontriamo la nail art del momento: lo smalto magnetico. Sebbene i precursori sembra siano passati inosservati, per diventare solo oggi il must have di stagione, già nel lontano autunno/inverno 2007-2008 un grande brand del maquillage (Lancome) proponeva “Le Magnetique”, cui seguiva nel 2009 l’Oréal con “Star Magnet”. In entrambi i casi in edizione limitata. Il piccolo magnete è applicato lateralmente sulla boccetta o sulla capsula ovvero contenuto nella confezione o venduto separatamente; attrae, al suo avvicinarsi, le speciali particelle metalliche contenute nello smalto che così prende vita creando sull’unghia degli splendidi effetti: disegni unici e sempre diversi. L’utilizzo è semplice, ma il risultato è perfetto e sorprendente. Dopo aver eseguito un’accurata pulizia, applicate una base trasparente sull’unghia, per evitare che il colore dello smalto la macchi, quindi passate (una sola volta) un abbondante strato di smalto (precedentemente ben agitato) e, prima che asciughi, posizionate vicinissimo il magnete, quasi a sfiorare, facendo molta attenzione che non tocchi l’unghia (un’attenzione particolare anche per il magnete che per funzionare deve rimanere integro). Attendete qualche secondo ed il magnete inizierà a creare i suoi disegni. I colori in tutte le tonalità sono intensi e metallizzati, l’effetto dei decori è tridimensionale: fiori, stelle, striature oblique, orizzontali o verticali.

Il nostro consiglio glam: Beh! Questa volta non abbiamo consigli da dispensare, il magnete fa tutto da sé… Decisamente più glam dell’effetto crack.



a t s i v r e t In

by Antonello Lauretti

a Sabrina Ghio 34


Non si vive solo di TV

Solarità, dolcezza e grinta, oltre alla bellezza, sono le tre caratteristiche che possono essere attribuite alla nostra star del mese, Sabrina Ghio. A soli 26 anni, il suo cv vanta diverse esperienze nel campo della tv, del ballo e del cinema, da far invidia a numerose aspiranti showgirls. Arrivata seconda nel 2004 nel talent show Amici di Maria de Filippi, vincitrice del reality show “Circus” e co-conduttrice della trasmissione Rai “Volami nel cuore” ha mantenuto la semplicità e soprattutto la testa sulle spalle, consapevole che il talento è importante e che non si “vive” solo di tv…

Sabrina Ghio: Non c’è un vero e proprio segreto... riesco a conciliare tutto perché faccio il mio lavoro con molta passione e ho un marito favoloso, che mi lascia i miei spazi lavorativi capendo che ad oggi mi hanno regalato tante soddisfazioni. Glamlife: Hai riscosso successo partecipando a molti reality dove si metteva a dura prova il giudizio del pubblico e sopratutto la forza fisica: cosa ti hanno lasciato queste esperienze? S.G.: Il mio primo “reality” (più precisamente, come sapete, è un talent show) è stato “Amici” di Maria De Filippi: ero molto piccola e mi ha formato sia caratterialmente che professionalmente. Soprattutto mi ha reso pronta ad affrontare il mondo dello spettacolo e a capire i meccanismi che lo circondano. Una cosa meravigliosa e’ stata l’affetto del mio pubblico (inizialmente non capivo perché mi sostenevano incondizionatamente) che mi ha stimolato tanto. Soprattutto dopo, nel reality Circus di Barbara D’Urso che ho vinto, ho capito quanto ero importante per loro! Riuscire a vincere la trasmissione contro concorrenti magari più famosi, come Valeria Marini, Antonio Rossi, etc… e’ stata per me la più grande prova di affetto del mio pubblico. Glamlife: Cosa pensi delle “meteore” che oggi decidono di partecipare a reality per tornare alla ribalta? Soprattutto pensi che sia utile o per te sarebbe meglio dedicarsi anche ad altro? S.G.: Dipende da cosa viene proposto e a che cosa si va incontro. In passato ho ricevuto anche io delle proposte di reality... ma le ho rifiutate. Penso che fare un reality debba arricchire il tuo curriculum e non denigrarlo. A volte un genere di tv ti fa apparire quella che non sei e perdere tante occasioni. Quindi penso che prima o poi le proposte di lavoro possano arrivare anche senza reality.

Glamlife: Ad oggi preferisci la tv, il cinema o la moda?

S.G. La Tv... ma di un certo tipo. Rimpiango molto i vecchi varietà (la vera tv di intrattenimento), Lorella Cuccarini e tante altre vere showgirls con tanto studio alle spalle. Glamlife: Tu e tuo marito (l’immobiliarista Federico Manzolli) siete sempre attorniati da numerosi amici... non siete la solita coppia... vi si vede spesso in giro, soprattutto per viaggi e feste: e’ questa la ricetta per mantener viva la vita di coppia? S.G.: Non saprei, a noi viene tutto molto naturale! Io mi sono sposata a 22 anni e dopo 4 anni ci sentiamo super innamorati tanto che a volte sembriamo 2 fidanzatini alla loro prima cotta. Ci piace molto stare in compagnia dei nostri amici, difficilmente siamo in casa da soli. Abbiamo sempre una marea di inviti da parte di tutta la nostra comitiva che ci definisce “la coppia perfetta”! Viaggiamo spesso, cene, feste cinema... e tanto amore! Glamlife: Il rapporto con la moda, che ruolo ricopre nella tua personalità?

S.G.: La moda e’ importante, ma ti rende importante e femminile se sei in grado di seguire un tuo stile. Mi capita spesso di indossare o comprare jeans o abiti degli anni precedenti o non firmati perché mi fanno sentire a mio agio. Il buon gusto per me trionfa su tutto. Glamlife: I tuoi pregi e difetti

S.G. Difetti: sono impulsiva, testarda e permalosa, ma dipende dalle situazioni. Pregi: sono una vera amica e una persona che sa chiedere scusa quando sbaglia (oggigiorno cosa difficile da parte di molte persone).

Glamlife: Come? Con le raccomandazioni?

Glamlife: “Piccola Grande Donna” cosa risponderesti?

S.G.: Le raccomandazioni ci sono ovunque, in ogni ambiente. Io dico solo che preferisco alzarmi la mattina con il sorriso che con la faccia schifata per aver ceduto a compromessi per ottenere un programma o una copertina. Infatti, io che sono sposata, ho avuto molte porte chiuse in faccia, ma sono felice di avere una mia dignità pulita e soprattutto sono sicura e fiera di saper fare il mio lavoro.

S.G.: Eeheheeh Esageriamo!!!!(ride n.d.r.) Le “ Piccole Grandi Donne” sono le donne coraggiose che lottano per far valere i propri diritti! Io sono coraggiosa, responsabile e orgogliosa di tutto ciò che ho fatto nella mia vita. A 22 anni mi sono sposata. Ho alle spalle una carriera di 10 anni come ballerina e conduttrice, insomma una vita diversa dalla maggior parte delle mie coetanee, ma davvero felice!

Glamlife interview

Glamlife: Sabrina qual è il segreto per poter conciliare le molteplici attività che hai svolto fino ad oggi (attrice-ballerina-imprenditrice e soprattutto moglie!)?

35


Closeness Model: Sabrina Ghio Photo by: Valerio Cicco

36


Star

La moda e' importante, ma ti rende importante e femminile se sei in grado di seguire un tuo stile

37


I miei difetti? Sono impulsiva, testarda e permalosa, ma dipende dalle situazioni. Per quanto riguarda i pregi, sono una vera amica e una persona che sa chiedere scusa quando sbaglia 38


39

Star


... preferisco alzarmi la mattina con il sorriso che con la faccia schifata per aver ceduto a compromessi per ottenere un programma o una copertina. 40


41

Star


42


Star

Rimpiango molto i vecchi varietĂ (la vera tv di intrattenimento), Lorella Cuccarini e tante altre vere showgirls con molto studio alle spalle.

43


“Nothing but the bit”: la Dance, c’est moi. by Luca Maria Brogli

C

44

ol viso giovanile, la barba incolta e con un italiano dal pesante accento francese sembra un ragazzo come tanti. Se poi alla conferenza stampa di presentazione del suo ultimo album “Nothing but the bit” David Guetta arriva anche vestito con camicia chiara extralarge, un giubbino su cui campeggiano i protagonisti del cartone animato “South Park”, jeans e Converse il gioco è fatto: non sembra che la persona che si ha davanti è il Dj numero uno al mondo. Il ragazzo in questione, invece, è colui che a 40 anni ha cambiato la percezione comune della musica elettronica, uno che ama le contaminazioni musicali, adora gli Stati Uniti, è innamorato artisticamente di Beyoncè e venti anni fa è partito alla volta dell’Isla Blanca (Ibiza, ndr) con un sogno: quello di non farsi ridere in faccia quando diceva di essere un Dj francese. “La mia musica affonda un piede nell’underground e l’altro nel pop perché non faccio distinzioni: mi interessa solo che sia buona musica”. Roi David, come lo chiamano in Patria (lui è parigino, classe ’67) ha iniziato facendo gavetta, suonando nei club underground della Ville Lumière inseguendo fin da subito l’obiettivo di fare buona musica, di creare ritmi che fossero una continua contaminazione senza distinzioni di genere perché, in fondo, “se a me piace una canzone – ha dichiarato David Guetta - e mi emoziona, ecco quella è la mia canzone. Non si dovrebbero fare distinzioni di genere, quanto dividere la musica semplicemente in bella e brutta”. Da Parigi ad Ibiza, dai club underground (a cui il Dj tiene molto: “Vorrei che quelli che mi ascoltano adesso alla radio capissero la mia cultura underground che per me è fondamentale”) al successo mondiale dei cinque milioni di album e 17 milioni di singoli venduti, il percorso non è stato facile. “C’è stato un momento” dichiara David Guetta con un sorriso sulle labbra “in cui quando mi proponevo distribuendo io stesso i volantini delle mie serate a Ibiza, mi ridevano in faccia. I grandi Dj erano tutti americani, e pensavano che in Francia non ci fosse nessuna scena dance”. Ed invece il successo è arrivato a suon di collaborazioni e serate, grazie anche al suo riuscitissimo brand “Fuck me, i’m famous” (costruito con la moglie/manager franco senegalese Cathy Guetta) che può es-


Star

sere definito non solo come una serie di compilation dance, ma dei veri e propri party/concerti nei migliori club mondiali che hanno contribuito ad affermare ancora di più la figura e lo stile del Dj parigino. L’esperienza underground e le contaminazioni di genere sono la base da cui David Guetta è partito per il suo nuovo album uscito a fine agosto, “Nothing but the bit”. Spiega il francese che “i tempi sono cambiati, le nuove generazioni sono cresciute a hip hop ed elettronica e la canzone tradizionale è roba vecchia. È successo con il rap e con il rock: erano generi di nicchia e poi sono diventati il nuovo standard”. Ed è per questo che il suo nuovo lavoro trae la sua forza da due generi: il primo cd è pop (14 tracce), il secondo è elettronico (10 tracce) senza parti cantate. Un vero e proprio ponte tra l’electronic dance music e la urban culture. L’album arriva dopo il successo del primo singolo estratto ad inizio estate “Where Them Girls At” con Flo Rida e Nicki Minaj, a cui è seguita poi “Little Bad Girl” con Taio Cruz & Ludacris (neanche a dirlo, già primo nelle hit chart mondiali). Un pezzo forte del repertorio di Guetta sono le collaborazioni. Dichiara candidamente il dj: “Non credo ci siano mai state star così fantastiche e così tanto talento in uno stesso album”. Il cast dei “featuring”, infatti, è stellare: Flo-Rida, Nicki Minaj, Taio Cruz, Ludacris, Will.i.am dei Black Eyed Peas, Usher, Snoop Dogg (una collaborazione già nata con “Sweat” la scorsa primavera), Akon, 50 cent, Chris Brown, Timbaland, Sia, Lil Wayne, Usher e Jennifer Hudson. Il meglio, insomma. Un successo costruito anche sul web: i suoi ventiquattro milioni di fan sulla sua pagina ufficiale di Facebook, i due milioni su Twitter e i cinquecento milioni di views sul suo canale Youtube rendono bene l’idea del successo planetario dei suoi lavori. Hit come “When love takes over” con Kelly Rowland, “Sexy Bitch” , “Memories” o le sue collaborazioni con i Black Eyed Peas (“I Gotta feeling” o “Gettin’ Over You”) lo hanno proiettato ai vertici delle classifiche mondiali fino alla consacrazione arrivata all’inizio di quest’anno, quando Guetta ha ritirato il suo secondo Grammy Award (Best Remixed Recording) per il suo remix di “Revolver” di Madonna (nel 2010 aveva vinto lo stesso premio per il suo remix di “When Love Takes Over”). Da Parigi ad Ibiza, il suo sogno è completo. Nessuno gli ride più in faccia. Il re, ora, è lui.

45


Do you wanna live the American dream?

S

Un vero e proprio sogno o più semplicemente uno stato di insoddisfazione personale? by Michel Stefanelli

46

iete pronti per vivere il sogno americano? Sì, certo, subito. Ma cos’è poi questo sogno americano? E’ naturale che la generazione del 2011 fatichi ad individuare un concetto nato troppi anni prima e sviluppatosi nel tempo fino quasi a cambiare forma e sostanza. Il sogno americano, per i nostri antenati che vivevano in un’Italia povera e senza grosse opportunità, era il nuovo continente, la terra di conquista, il paese delle mille possibilità, l’America! Tanti italiani sono emigrati durante quegli anni, imbarcandosi su delle navi per viaggi interminabili, tutto fatto per migliorare la propria vita e quella delle loro famiglie. Sostanzialmente il sogno americano ha sempre rappresentato un miglioramento, o almeno un desiderio di miglioramento, una speranza, un sogno appunto. Negli anni ‘80 tutto questo si è spostato nel settore musicale, negli anni ‘90 in quello cinematografico; da qualsiasi parte si guardasse, il sogno americano è sempre stato l’eldorado di chi non se la passava benissimo nel proprio paese, il desiderio di “emigrare”. Poi però, dopo l’11 settembre, accade che l’America non è più quella terra promessa, quel sogno da inseguire a tutti i costi; l’America tutto a un tratto diventa povera, indifesa e impaurita. Nessuno vuole andare in America, non ha più senso, si sta meglio a casa propria. Ma il sogno americano non può finire e nonostante il paese a stelle e strisce sia in ripresa dopo 10 anni da quel terribile giorno, a far rinascere più forte di prima l’american dream ci ha pensato il fashion system. Come al solito la moda è stata in grado di deviare condizioni ed attenzioni del pubblico verso quello che gli stilisti hanno in mente e verso quello che è con-


Style

siderato il futuro. La moda oggi rappresenta buona parte dell’America e buona parte del sogno americano; basti pensare ad alcuni piccoli esempi, uno dei quali è rappresentato da un animale con le corna, l’alce dell’Abercrombie&Fitch. Il celeberrimo marchio, vuoi per l’ottima qualità dei tessuti, vuoi per la strategia distributiva wannabe che costringe gli appassionati del brand ad intraprendere viaggi memorabili per recarsi nei limitati ed esclusivi stores in Europa, vanta la rappresentazione attuale del sogno americano. Tutti amano A&F, tutti hanno o vorrebbero avere un capo con l’alce, tutti sono disposti a sacrifici per indossare il sogno americano; ed ecco allora le file chilometriche fuori dallo store di Milano (unico in Italia) o da quello di Londra: si è disposti a fare la fila anche per provare gli abiti e per pagarli in cassa, probabilmente in un pomeriggio serviranno circa 4-5 ore per completare l’opera. Certo tutte quelle ore di fila potrebbero stressare, ma se paragonate ai giorni di viaggio percorsi dai nostri antenati per raggiungere il loro sogno americano, direi che quello dei giorni nostri è molto più comodo. Il secondo esempio si chiama passerella, sfilate, stilisti e più precisamente John Varvatos, uno stilista americano di origine greca, che ha calcato le case di moda più importanti prima di cucire la sua etichetta personale. John, per la nuovissima collezione primavera estate 2012, propone un look country in stile americano con una giacca old west con i colori trend del momento (marrone) su pantaloni semi eleganti e maglia di cotone fino verde scura; a completare la mise un paio di scarpe di vernice lucida e un foulard a stelle e strisce che sottolinea il patriottismo dello stilista di Denver, ma anche la predominanza del new american dream. È interessante osservare come il sogno americano non sia altro che una tradizione, e come tradizione si tramandi, con le dovute modifiche, di generazione in generazione; l’interrogativo importante però, che ci può aiutare a decifrare davvero il sogno americano è questo: è voglia di miglioramento, invidia o semplice insoddisfazione personale? Ai nostri antenati sulle navi a vapore purtroppo non lo possiamo più chiedere ormai, ai clienti in fila da Abercrombie sì però. Chissà che cosa ci risponderebbero.

47




MACRO Testaccio Piazza Orazio Giustiniani, 4 - 00153 Roma dal 23 settembre al 23 ottobre – aperto da martedì a domenica dalle 16 alle 24 info www.fotografiafestival.it- www.macro.roma.museum

MACRO è MOTHERLAND La Madre Terra protagonista al Festival “FotoGrafia” by Luca Maria Brogli

50

A

ll’ombra del Monte dei Cocci, nella suggestiva cornice del Macro di Testaccio, è in scena dal 23 settembre al 23 ottobre, FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, appuntamento di respiro internazionale che giunge quest’anno alla sua X edizione. Con un progetto che conferma la crescita di prestigio a livello interculturale e l’attenzione sempre più concreta alle produzioni originali e ad una forte progettualità, questo festival si pone come punto di partenza l’obiettivo di promuovere la fotografia contemporanea nelle sue diverse forme e linguaggi, per valorizzarne i talenti emergenti a livello nazionale ed internazionale. Il tema della X edizione è MOTHERLAND, madre terra, spunto che intende stimolare un’analisi del rapporto tra terra ed identità, territorio e valori, radici e complessità del vivere contemporaneo, con un’attenzione particolare alla


from Rome n e w W h at’ s

nostra penisola che quest’anno festeggia i suoi primi 150 anni d’Unità. Il Festival intende declinare la parola ‘terra’ nei suoi infiniti significati affrontando, così, il particolare rapporto che si crea tra la fotografia e il territorio nell’accezione più profonda, basata su un’analisi autentica della forte relazione tra gli autori e l’appartenenza ad un luogo e, in molti casi, l’identificazione stessa. Ognuno risponde a suo modo: indaga terre di sua appartenenza, vecchie o nuovissime, grandi o piccole, reali o virtuali, con una documentazione assolutamente personale, frutto della propria vita e della necessità di tornare o di allontanarsi. ‘Motherland’ è un tema indagato e diffuso nella fotografia e noi lo ricerchiamo oggi in relazione alla creazione di sempre nuove identità in un mondo ormai completamente esplorato e tecnologizzato, dove però ritorna molto forte il bisogno di indagare nuove “terre”, cercare la propria terra. Gli spazi di MACRO Testaccio ospiteranno diverse mostre che racconteranno il rapporto tra i fotografi e le loro “motherlands” o terre d’adozione, workshop, proiezioni, presentazioni, concorsi (interessante è il WINE WIEVS in collaborazione con il Gambero Rosso e Art Tribune: la ricerca di nuove immagini per sviluppare un rapporto sempre più stretto tra il mondo dell’arte e quello del vino). Anche altre sedi espositive partecipano al festival con diversi progetti: dall’istituto giapponese di cultura collettiva allo Spazio Cerere fino al Museo Civico di Zoologia, dalla Casa dell’Architettura all’Auditorium fino all’Ecole Francaise de Rome. L’appuntamento continua nelle più prestigiose Accademie Internazionali: francese, americana e spagnola, che presentano allestimenti particolari e progetti ad hoc realizzati appositamente per il festival. E, se è vero che un’immagine può più di mille parole (come diceva un famoso spot), questo appuntamento di respiro internazionale è da non perdere. E non solo per gli amanti dello scatto.

51


ESTHETIWORLD a Milano il meglio dell’estetica by Valentina Pacitti

M

52

ilano non si riposa mai: dopo i fasti e le fatiche della settimana della moda, la città meneghina è già pronta ad ospitare un altro grande evento di richiamo internazionale: dal 22 al 24 ottobre, infatti, una delle location più esclusive della città, il Superstudio Più, ospiterà “Esthetiworld”, il congresso dedicato all’estetica applicata alla dermocosmetologia. Esthetiworld è una manifestazione riservata alle migliori aziende che operano nel settore dell’estetica, della


Ma vediamo nel dettaglio quali saranno gli eventi più interessanti di questa edizione di “Esthetiworld”. Sabato 22 dalle 15 alle 17 imperdibile la conferenza “Love Nails”, tenuta da Silvia Fossati, direttrice della rivista “Esthetitaly”, durante la quale si parlerà delle unghie come accessoriogioiello, imprescindibile nel look di ogni celebrities. Un occhio poi ai trattamenti vip spa di manicure/pedicure, alle novità e tendenze internazionali e infine alcuni consigli di business. Ma dalle 17 inizierà il vero divertimento, con il 48° Body Painting Show, che proporrà le ultime tendenze in fatto di pittura del corpo. Domenica sarà invece la giornata dedicata ai live e alle dimostrazioni pratiche dei grandi maestri: per la sezione make up saranno presenti niente meno che dalla Palma, Stefano Anselmo e de Luigi, i make up artists italiani più richiesti al mondo. Le presenti potranno poi vedere all’opera tre famosi truccatori internazionali come Yossy Bitton, Kim Burhila e Paolo Pinna, che si cimenteranno in creazioni ad alto tasso artistico. Ma non è finita qui: Chiara Fossati, della ART onSTA GE, darà vita ad un set fotografico nel quale verrà realizzato un vero servizio di trucco fashion. La giornata conclusiva del congresso sarà dedicata a tematiche di approfondimento della professione dell’estetista e si svilupperà attraverso talk show con i migliori esperti e ricercatori del settore. Perciò, se dopo la Fashion Week, vi sentirete orfane di una certa atmosfera glamour, non fatevi sfuggire quest’ occasione e tuffatevi in Estetiworld!

from Milan n e w W h at’ s

cosmesi e del nail e tra gli addetti ai lavori è considerata una tra le più importanti (l’edizione dello scorso anno ha totalizzato ben 11.000 presenze tra professionisti e appassionati). Nei suoi 32 anni di storia ha dato visibilità alle principali innovazioni del settore, dalle più recenti scoperte dermocosmetologiche e tecnologiche, alle più efficaci strategie imprenditoriali specifiche per questo campo. Esthetiworld è maturata dall’esperienza delle più importanti riviste di settore, come “Les Nouvelles Esthétiques” ed “Esthetitaly” che, unita alla professionalità e creatività del leader nel settore eventi, il Cosmoprof Bologna, ha dato vita ad un progetto giovane e dinamico, che si può considerare davvero unico nel suo genere. Nei tre giorni di congresso vengono approfondite le tematiche legate alla professione dell’estetista, con una visione ampia ed internazionale, estremamente legata all’attualità e alle tendenze della moda. Diversi professionisti danno il proprio contributo scientifico e tecnico- pratico al progetto di Esthetiworld, che non vuole essere solo mera teoria: nel programma della manifestazione sono previste anche dimostrazioni live di trattamenti estetici per il viso e il corpo e la possibilità di interagire con gli esperti. Persino la parte formativa è stata concepita per essere dinamica: non solo conferenze ma anche talk show e dibattiti in cui il confronto possa essere vivo e coinvolgente. Tanti anche i momenti spettacolari con i più creativi rappresentanti del mondo nails, make up e moda. Inoltre, per l’edizione di quest’anno, è stato allestito nello spazio interno dell’area espositiva il “Giardino dei massaggi”, dove si svolgeranno dimostrazioni live di tecniche corporee eseguite da grandi maestri provenienti da India, Peru’, Cina, Bali, Caraibi e Francia.

(Per il programma completo di Esthetiworld: www.esthetiworld.com )

53


Shopping in Da Regent Street a Covent Garden, gli indirizzi più cool by Mariem Helal

54

London A

proposito di stile è risaputo che, se la tradizione e la qualità sono caratteristiche tipicamente italiane, l’innovazione e l’eccentricità parlano invece inglese. In autunno il clima è mite e la frenesia natalizia ancora lontana, è quindi un buon momento questo per approfittare delle molteplici offerte che Londra ci propone. Se l’offerta è varia, è vero però che si possono definire diversi target d’acquisto a seconda delle zone.


from London n e w W h at’ s

Per acquisti di lusso i luoghi di riferimento sono Regent Street, Mayfair e Knightsbridge, probabilmente tra le zone più esclusive della capitale; propongono brands come Burberry, Tiffany & Co, Louis Vuitton e l’appena inaugurato nuovo store del brand italiano Fendi che, grazie alla collaborazione artistica con il “Royal College of Art”, ha creato per la presentazione della nuova boutique in Sloane Street (Knightsbridge) un ambiente dove il connubio tra arte e moda è risultato profondo. Per ritrovare uno stile più tipicamente british è consigliata una visita, non lontano da Regent street, del palazzo storico “Liberty” che ospita i prodotti di questa antica Maison nota per i motivi stampati. Le fantasie della collezione autunno-inverno per quest’anno, in particolare per gli accessori e i foulards, sono un’ottima idea per dei regali speciali. Da non perdere, infine, se vi trovate nella zona di Mayfair, la mostra “Iconic Athletes Series 1977-79” di Andy Warhol dal 10 ottobre al 12 novembre nella galleria Gagosian in Davies Street. Se si è invece alla ricerca di capi e oggetti meno classici e più fantasiosi, la meta giusta è Covent Garden ovvero la zona in cui sono concentrati i migliori teatri di Londra, ricca di caffè e di ottimi ristoranti; seppure collocata nel centro della capitale, grazie ai suoi caffè e all’area pedonale si respira un’aria rilassata, un po’ atipica rispetto ai ritmi frenetici della città; una passeggiata lungo Long Acre, percorrendo poi tutti i vicoli attigui, vi rivelerà shops e piccole boutiques con in vendita a prezzi ragionevoli dei lavori di ottima qualità di nuovi stilisti emergenti, che diventeranno i must have dei prossimi anni. Un altro imperdibile store tra i tanti è “Poste Mistress”, in una location simile ad un boudoir, dallo stile retrò, dove troverete deliziose calzature di Stella Mc Cartney , Jil Sander, Dries Van Noten, Eley Kishimoto, Chie Mihara e molti altri…

55


San Pietroburgo La Venezia del Nord Europa, fra incantevoli canali e sontuosi palazzi.

by Alessio Sabbatini

«T'amo creatura di Pietro amo il tuo grande e armonioso aspetto il regale corso della Neva delle sue rive il granito delle tue cinte il rabesco di ghisa delle tue notti malinconiche il diafano crepuscolo e lo splendore illune»

Aleksandr Pushkin

Se non gli avesse regalato mille e più emozioni, molto probabilmente mai e poi mai Aleksandr Pushkin, uno dei maggiori esponenti del romanticismo russo, avrebbe dedicato tali versi alla “sua” San Pietroburgo. E sono proprio queste le sensazioni che si hanno girando per gli immensi viali della Venezia del Nord: palazzi magnifici, monumenti maestosi ed uno spirito culturale d’altri tempi, sospesi nel tempo, che fanno da ponte tra Occidente ed Oriente.

56

San Pietroburgo fu fondata nel 1703 per volere dello Zar Pietro I, il Grande, che si impegnò sin da subito nell’erigerla come una delle più belle città al mondo, ricchissima di sfarzo ed edifici nobiliari, costruita in base ai progetti di grandi architetti europei (francesi, italiani e tedeschi in particolare): fu la dimora degli zar e la città dove esplose la grande stagione della letteratura russa, da Gogol a Pushkin e Dostoevskij. La città si estende lungo i cosiddetti “prospekt”, ovvero dei viali aperti di dimensioni imperiali che “tagliano” la città: ogni prospekt alterna la veduta di architetture, monumenti e scorci stupendi. A dare quel tocco di magico al tutto ci sono poi i numerosissimi canali, ponti levatoi e le relative isole, che rendono ancora più suggestiva la visita di questi incantevoli luoghi. Lo scorcio più bello, però, lo regala il lungofiume (la Neva) che, soprattutto di notte, offre un suggestivo spettacolo al cospetto delle calde luci dei suoi lampioni. La bellezza di San Pietroburgo, non le valse però l’immunità alle guerre: fu teatro di avvenimenti tragici e sanguinosi, dalla rivoluzione leninista del 1917, all’assedio da parte dell’esercito tedesco durante la II Guerra Mondiale. Tutti eventi che ne determinarono il cambio del nome per ben tre volte, Pietrogrado (1914-1924), Leningrado (1924-1991) ed, infine, San Pietroburgo.


Da non perdere

Notti bianche

Seppur risulti impossibile riassumere tutti i luoghi di interesse di San Pietroburgo in poche righe (si rincorrono ben oltre 4.000 monumenti, 200 musei, 80 teatri e qualche altra centinaia di altri centri di attrazione), proviamo a menzionare i più importanti, se non altro:

La peculiare posizione geografica di San Pietroburgo (situata sulla linea ideale del 60° parallelo nord) le regala, tra maggio e luglio (con apoteosi il 21 giugno quando il giorno dura quasi 18 ore, dalle 4:30 alle 22:00..), le “notti bianche”. Queste lunghissime giornate non sono un fenomeno solo di San Pietroburgo, dal momento che caratterizzano tutte le località che si trovano ad una elevata latitudine (come le capitali scandinave): solo a San Pietroburgo, però, hanno ricevuto l’onore di tante poetiche celebrazioni. Infatti, qui si crea quella stupenda commistione di luce solare-notturna, bellezze architettoniche e amenità dei paesaggi che rendono così magico e suggestivo questo periodo dell’anno. Da sempre, questo periodo segna il “risveglio” dopo i rigori invernali: i pietroburghesi, rapiti dall’incanto di questo spettacolo meraviglioso, amano passeggiare al chiarore dei riverberi rosa del “sole notturno”, per cui la città brulica di gente in ogni ora della notte e sono numerosi manifestazioni ed eventi a cui è possibile partecipare.

Ermitage: La principale attrazione è data dal rinomato Museo dell’Ermitage ospitato nello storico Palazzo d’Inverno, dove iniziò nel 1917 la Rivoluzione di Ottobre. Questo museo, che ha succursali anche in America ed in altre città europee, possiede ed espone un’infinita quantità di materiale, opere di gran valore artistico, culturale ed economico, frutto dell’amore per l’arte dello zar Pietro il Grande e della zarina Caterina la Grande. Qui si possono trovare opere degli artisti più noti, ma anche quelli meno famosi, del Rinascimento e dell’Espressionismo. Si possono ammirare opere di Picasso, Matisse, Rembrant, Leonardo Da Vinci, Caravaggio, solamente per nominarne alcuni. L’Ermitage possiede anche magnifici campioni di cultura, caratterizzante l’area delle steppe del Mar Nero, ed un’ottima collezione di opere antiche, provenienti dal Vicino Oriente. Infine, anche lo stesso complesso architettonico dove ha sede il museo merita da solo una visita: rappresenta un bellissimo esempio di architettura barocca.

Cattedrale di Sant’Isacco: E’ una delle più grandi del mondo, tra le cattedrali a cinque cupole (l’altezza della sua cupola principale è di 101,5 metri). La costruzione della Cattedrale durò 40 anni, fra 1818 e 1858. Nei suoi interni troviamo oltre 170 opere pittoriche e 62 mosaici romani. E’ rivestita di marmi russi e italiani… non a caso (magari esagerando un po’..) talvolta viene chiamata la San Pietro Pietroburghese! Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato: sorge sulla riva del canale Gribaedova e vicino al parco Michailovksij del Museo Russo, vicino Nevsky Prospekt. Il nome ufficiale è “Cattedrale della Resurrezione di Cristo” e fu eretta sul luogo dove venne ucciso lo zar Alessandro II di Russia, vittima di un attentato il 13 marzo 1881. La sua particolarità sono le famose e coloratissime guglie a cipolla.

Glamlife tips:

G G G

Non perdete una visita alla “Reggia di Peterhof”: un fantastico complesso di edifici sfarzosi e ricchi giardini, raggiungibile con un battello. Se siete alla ricerca della movida, recatevi presso una degli XXXX bar: tranquilli, nessun locale osè! E’ semplicemente una catena di disco-bar, la più famosa a San Pietroburgo. Per gustare tutto il patrimonio architettonico di San Pietroburgo, approfittate dei numerosi tour in barca, che vi porteranno alla scoperta della città, lungo i canali e la Niva.

Holid ays

Fortezza di San Pietro e San Paolo: La Fortezza, fondata nel 1703, è il nucleo storico della città. Si trova proprio nel centro del delta della Neva, sull’isola conosciuta come “L’isola delle lepri”. All’interno della fortezza troviamo la Cattedrale, che costituisce il sepolcro di quasi tutta la dinastia Romanov.

57


L’abito elegante fa sempre il monaco by Simone Bracci

Leone glam per le donne “very important” di Venezia 68 www.filmforlife.org

58

Photo Courtesy of Roberto Cavalli Press Office.

V

enezia è un regno che si anima per due settimane durante la Mostra Internazionale del Cinema. L’evento estivo pone al centro della sua esistenza un Red Carpet di alto livello, dove stelle e personaggi famosi dello spettacolo, ma anche mondanità di ogni latitudine e longitudine trascorrono cinque minuti di gloria, tra flash e schiamazzi. E mentre ciò accade, la loro esibizione si trasforma in un momento di gloria per stilisti che ne creano abiti da indossare dinanzi alla platea, per la gioia dei fotografi intenti ad “incorniciare” le varie comparsate. Il turbinio di lustrini della 68° edizione è cominciato con lo sbarco di Cindy Crawford, che ha accompagnava l’amico George Clooney, impegnato con la cerimonia d’apertura del Festival. L’ex modella ha sfoggiato un monospalla rosso rubino di Roberto Cavalli, che bene faceva da contraltare all’abito indossato dalla madrina Vittoria Puccini. L’attrice italiana ha scelto un abito bianco latte con perline


mov ie s & B ook s

e frange targato Versace, mentre l’inglese premio Oscar Kate Winslet ha optato per un tubino dal collo ampio color oro, illuminato da sandali di gran classe firmati Jimmy Choo. Restando in tema tricolore, l’attrice Claudia Pandolfi si è distinta per avere indosso un abito di Giorgio Armani durante il red carpet del film della Comencini “Quando la notte”, a proprio agio nel confort lussuoso del vestito, mentre anche la bellissima attrice nostrana Manuela Arcuri ha sfoggiato un abito di Roberto Cavalli. Imponente, dunque, la carrellata di donne dello spettacolo che sono passate in zona Laguna, ognuna intenta a portare con sé abiti da cerimonia sfarzosi e poco accessibili, economicamente parlando: vestiti inarrivabili dell’alta moda e per questo visivamente suggestivi. Quest’anno però il trend è cambiato e le dive più famose si sono avvicinate ai comuni mortali, mostrando alcuni capi di abbigliamento “low cost”, ma non per questo meno eleganti. Come Madonna e il suo lungo abito a colonna di Vionnet grigio e azzurro, oppure l’algida giovane attrice Evan Rachel Wood, emergente non solo ad Hollywood, la quale ha optato per una selezione di marchi stranieri, indossando un abito bianco con ampia gonna e spacco di Alessandra Rich. Entrambe le dive hanno poi sfoggiato, in diverse occasioni, occhiali da sole molto particolari, firmati rispettivamente Miu Miu e Prada. Infine, chiudiamo questa nostra particolare rubrica, con la sobria apparizione della giurata vip Dianne Kruger, che si è mostrata al pubblico con un abito lungo color avorio, proveniente dalla collezione di Elie Saab Couture. Una bellezza mozzafiato.

59


...Un cocktail che ci lascia assaporare ancora i ricordi delle dolci notte estive: il Daiquiri.

C ock tail

Lynchburg Lemonade

60

Beh… ci vuole coraggio a definirlo una “limonata”! Il Lynchburg Lemonade è un cocktail “tosto” a base di whisky, ma addolcito e reso piacevole dalla combinazione del triple sec e del sour. Il cocktail prende il nome da Lynchburg, nel Tennessee (USA), cittadina dove ha origine il famoso whisky Jack Daniel’s, ingrediente immancabile della miscela. La paternità del Lynchburg Lemonade, così come come per molti altri cocktail, è concitata e confusa: la rinomata casa del whisky (n.d.r. Jack Daniel’s) si è trovata a contenderla con un ristoratore dell’Alabama, tale Tony Mason, ma l’esito del contenzioso non è mai stato reso pubblico… …e, a noi, non resta che berlo! (A.S.)

INGR EDIE

NTI:

2 /4 d i whis ky (Ja 1 /4 d ck Da i Trip niel’s le Sec 1 /4 d ) i sour Top d i Lem on So da

PREPA

RAZIO NE :

Metter e sec e s ghiaccio, w o shaker ur nello shak hisky, triple a e bicchie to, filtrare e r. Dopo aver v e rs ar re “ Juic e in un top di e Ball le ghiacc mon soda ”. Versare il e serv io. ire con



Pigchic by Marianna Pilato

B ook s

&

mov ie s

D

62

Il primo romanzo della fashion blogger Demetra Dossi

emetra Dossi è una delle più famose fashion blogger italiane. Pur essendo nella vita di tutti i giorni una semplice studentessa di giurisprudenza, è riuscita a farsi notare sul web ideando un sito con articoli scritti di suo pugno riguardanti tutto ciò che gira intorno alle nuove tendenze ed al lifestyle. Ma Pigchic (questo è il nome del blog) da qualche mese a questa parte è divenuto anche il titolo di un divertente romanzo scritto dalla medesima autrice. La storia si basa sulla teoria che al mondo esistano due categorie principali di donne: quelle maldestre, piene di difetti, che devono affrontare mille peripezie, e quelle perfette, truccate e vestite alla perfezione, che non sembrano avere in apparenza alcun problema. Dafne, la protagonista del racconto, appartiene senza dubbio alla prima tipologia. Pur amando molto i bei vestiti, le borse e le scarpe, non ha certo il fisico di una Barbie e spesso preferisce indossare capi comodi. Ella, in realtà, è come un alter ego di Demetra Dossi, in quanto a livello professionale ricopre l’identico ruolo della propria creatrice, ovvero la blogger ufficiale di www.pigchic.com C’è molto di autobiografico, perciò, in questa opera letteraria: molte disavventure di Dafne, ovviamente, sono romanzate e gonfiate per far sorridere le lettrici, ma tutte ispirate ad accadimenti che Demetra ha dovuto sperimentare sul serio come fashion blogger (es. interviste a personaggi bizzarri, tentativi di imbucarsi nei backstage blindatissimi delle sfilate, ecc…). La passione per il fashion system, per di più, finisce con lo sconvolgere anche la vita sentimentale di Dafne/Demetra: sia la scrittrice che l’eroina nata dalla sua penna hanno un fidanzato ingegnere con i piedi ben saldati per terra, che le consiglia di lasciar stare le frivolezze di cui è pieno tale settore, per dedicarsi ad attività più concrete come la carriera di avvocatura. Per descrivere la sua prima fatica letteraria, Demetra Dossi ha utilizzato queste precise parole: “un romanzo brillante, leggero come un vestito di chiffon e frivolo come una gonna in pizzo, scritto per tutti coloro che pensano che l’immagine non sia tutto, ma molto di più”. Il messaggio che l’autrice cerca di far passare attraverso queste pagine è che si può essere appassionati e giornalisti di moda senza per questo dover assomigliare per forza a delle modelle tutte perfettine e griffate. Pigchic, la moda, l’amore, la sfiga è già disponibile nelle librerie e fa parte della collana 24/7 edita da Rizzoli (prezzo: 15,90).



Vino e benessere Un bagno nel vino è come una piccola sosta in paradiso by Guido Cocozza (Sommelier ed Esperto Degustatore)

I

l tempo passa, il mondo cambia, ma la ricerca della bellezza rimane sempre una delle priorità delle donne. Si narra che Cleopatra, Poppea e Paolina Bonaparte erano solite fare bagni nel latte di asina per mantenere intatta la loro bellezza e per eliminare le rughe. Per un bel bagno nel latte occorrono più di 700 asine e al giorno d’oggi non tutti hanno a disposizione un allevamento di tale portata. Fortunatamente la scienza è venuta in aiuto del genere umano e continuamente vengono scoperti nuovi prodotti in grado di regalare la tanto sospirata eterna giovinezza. L’ultima scoperta va ricercata nel vino e in particolare nei polifenoli contenuti nei vinaccioli e nelle bucce dell’uva. Tali sostanze hanno un effetto antiossidante e sono un potente rimedio contro i radicali liberi che sono i responsabili dell’invecchiamento della pelle. Nasce così la vinoterapia e tutti i trattamenti di bellezza legati agli estratti dell’uva: bagni in tini ricolmi di vino che regalano una perfetta purificazione della pelle, massaggi all’olio di vinaccia per eliminare le rughe, fanghi agli estratti d’uva per donare energia a tutto il corpo. Durante i trattamenti è consigliabile bere un calice di vino in modo da solleticare tutti i sensi e rendere l’esperienza polisensoriale ancora più coinvolgente. La scoperta delle virtù rivitalizzanti dell’uva ha origine in Francia nello Chateaux Smith

64

Haut Lafitte dove, dopo anni di ricerche, sono state dimostrate le caratteristiche prodigiose del’uva e dei suoi componenti e sono subito state messe al servizio del genere umano. Grazie a queste scoperte, che ricordano gli antichi alchimisti sempre alla ricerca della pietra filosofale, le donne possono rilassarsi tra le braccia di Bacco senza timori e sottoporsi ad un’originale cura di bellezza immerse nel nettare degli Dei. Anche in Italia la vinoterapia come elisir di bellezza sta prendendo piede, e sono sempre più numerosi i resort immersi nei vigneti che propongono le alchimie enologiche per rigenerare e ringiovanire. In Toscana, immerso nel Chianti, il resort Castellare de Noveschi propone un bagno immersi in un tino, dove un idromassaggio dei più preziosi vini dai sentori di frutti di bosco e fiori massaggia il corpo e gli dona nuova forza ed elasticità. In Alto Adige il Romantik Hotel Turm, immerso tra le vette innevate, regala il bagno alle vinacce che si conclude con un massaggio sulla pietra calda. Se invece siamo di passaggio nella terra del barolo, non possiamo esimerci da una sosta nel Ca’ Sebastiano Wine Resort con il suo “Bagno nel Vino”. Il trattamento viene effettuato in una tinozza con idromassaggio nella quale vengono versati vino, lieviti e tutti gli altri principi attivi presenti nell’uva. Alla fine del bagno saremo completamenti rilassati, con una pelle purificata in profondità.


by Giulia Diacono Spalmare con l’aiuto di un coltello a lama liscia il formaggio di capra sugli acini spellati. Rotolare nei semi di papavero. Tenere in frigo un paio d’ore prima di servire. www.amaradolcezza.it

Ingredienti

• 80 g di fo rmaggio di c apra fresco • 16 acini d iu • semi di pa va pavero

G lam

Palline di formaggio di capra con uva e semi di papavero

cuisin e

Ed ora, come d v i abbinar consigliaimconsueto, od e di vinuon delizioso cia ricettaallga nostra lice lam!

65


Tieniti sempre aggiornato sulla vita glam di Roma e Milano su: www.glamlife.it Glamlife Magazine Anno II – Numero 13 - Ottobre 2011 Editore e direttore editoriale Andrea Diacono Direttore responsabile Daniela Raspa Responsabile grafica Martina Raspa Responsabile publishing & PR Alessio Sabbatini

Glamlife è ogni mese anche in formato digitale, sfogliabile direttamente da www.glamlife.it

Redattori Luca Maria Brogli Guido Cocozza Marianna Chillau Simone Bracci Livia Fabietti Roberta Mercanti Anna Lo Gatto Marianna Pilato Désirée De Fraia Michel Stefanelli Valentina Pacitti Lisa Praticò Daniela Sallustio Giulia Diacono Antonello Lauretti Mariem Helal Giacomo Urtis Stampa Arti Grafiche S.r.l. – Via Vaccareccia 57 – 00040 Pomezia (Roma) Distribuzione Gesteam Servizi S.r.l. – Via degli Olmetti 44 -00060 zona industriale Formello (Roma) Sede legale: Via Lorenzo Bonincontri 110 – 00147 Roma info@glamlife.it – www.glamlife.it Finito di stampare: Ottobre 2011 Pubblicità Tel. 3772399336 mail. advertising@glamlife.it Tutte le informazioni su www.glamlife.it

Partecipa agli eventi organizzati da Glamlife. Diventa amico del nostro profilo Facebook: Glamlife Eventi

Autorizzazione del Tribunale di Roma N° 101/2010 del 01/04/2010 La responsabilità degli articoli è da considerarsi dei singoli autori. Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. E’ vietata la riproduzione totale o parziale.




Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.