GAZZETTA DELLO SPORT

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE 2011

SERIE A

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Quante nazioni

I NUMERI

La media degli spettatori per partita è cresciuta. Ecco il confronto con la stagione precedente limitatamente alle partite della domenica pomeriggio.

THIAGO RIBEIRO Brasile Thiago Ribeiro, 24 anni, attaccante brasiliano, è arrivato al Cagliari quest’anno dal Cruzeiro

Massimo Ficcadenti, 44 anni, prima stagione sulla panchina del Cagliari IMAGE SPORT

NAINGGOLAN Belgio Radja Nainggolan, 23 anni, centrocampista, nato in Belgio da papà indonesiano e madre belga

Questo Cagliari multietnico vince col sorriso Ficcadenti: «Tante lingue? Con il pallone basta uno sguardo per capire cosa fare» Perché vedere PALERMO-CAGLIARI

LARRIVEY Argentina Joaquin Larrivey, 27 anni, attaccante argentino, tornato per la terza volta in maglia rossoblù

Il Cagliari è la sorpresa di questo inizio di campionato, il Palermo deve dimostrare che il k.o. di Bergamo è un episodio già cancellato. Barbera, ore 20.45

MARIO FRONGIA ASSEMINI (Cagliari)

IBARBO Colombia Victor Ibarbo, 21 anni, centrocampista colombiano, alla prima stagione nel Cagliari

EL KABIR Marocco Mostapha El Kabir, 22 anni, attaccante marocchino. Stasera non ci sarà perché infortunato

Comunicano con musica, gesti e sorriso. Ma il più, lo fanno con la palla, giocattolo ideale per abbattere qualsiasi muro. Figuriamoci un idioma. Il Cagliari multietnico cresce e si diverte. Gioca e vince. In barba ai tempi d’inserimento dei nuovi: con la Roma, il 2-0 è di Mostapha El Kabir, di Targuist, Marocco. Col Novara, segnano il brasiliano Thiago Ribeiro, natali a Pontes Gestal, e Larrivey, argentino di Buenos Aires. In campo nelle prime due gare anche il portoghese Rui Sampaio, nato a Vila Pouca de Aguiar, e Victor Ibarbo, ventunenne colombiano di Santiago de Calì. Ma non è tutto. In panca ci sono Vlada Avramov, serbo di Novi Sad, Pablo Ceppelini, uruguaiano di Montevideo, e Albin Ekdal, svedese di Stoccolma. Una babele col pallone. Anche perché in campo sgomita

Radja Nainggolan, nato ad Anversa, papà indonesiano e mamma belga, più Miguel Anderson da Silva Nené, carioca di San Paolo. E all’appello manca Sebastian Eriksson, mezzala svedese, alle prese con la riabilitazione dall’intervento ai legamenti: sarà pronto a marzo. Insomma, un quadretto festoso che ricorda giochi senza frontiere. Con un maestro di cerimonia, Massimo Ficcadenti, e i veterani che fanno da balia. Tutor e supplente Nainggolan,

Il tecnico: «I sei punti li abbiamo conquistati giocando un buon calcio» ad esempio, prende per mano El Kabir. Ai due, si aggiunge capitan Conti. Nené aiuta Rui Sampaio e Thiago Ribeiro. Ma il portoghese facilita le cose. E Canini, Agostini e Pisano sono sempre pronti a spiegare e indicare. Larrivey è il tutor di Ibarbo. Con Ceppelini supplente. Il compito non è difficile anche perché Ibarbo sorride spesso. E oramai, oltre alle parolacce, apprese nella prima settimana in Sardegna, comincia a tenere botta anche in italiano. Per

quanto riguarda Ekdal e Avramov, la mission è risolta dal via: portiere e mezzala sono in Italia da un pezzo. Inoltre, per dirla con Ficcadenti, «Vincere aiuta a vincere e a non sentire la fatica». Ovvero, quando le cose funzionano è più facile anche capirsi. «Gli stranieri? Si inseriscono bene. Poi, col pallone basta uno sguardo per sapere cosa fare» dice Andrea Cossu, folletto d’attacco rossoblù. Dunque, il rodaggio dei nuovi con lingue diverse procede. Ma va messo in luce un aspetto. L’anno scorso il Cagliari, al San Paolo col Napoli, con Lazzari che a 20’ dalla fine sostituisce Nainggolan, è l’unico club composto da soli italiani. Nel giro di mezza stagione, l’identikit dei rossoblù è cambiato. Massimo Cellino ha rinnovato l’organico comprando in Europa e in Sud America. Una svolta che pare promettere bene. Curiosità: col Palermo Astori e soci debuttano con la maglia bianca da trasferta. Un sussulto nazionalista: sul petto avranno il logo tutto sardo dei quattro mori. Sul match di stasera, Ficcadenti taglia corto: «Godiamoci con umiltà i sei punti. Li abbiamo conquistati giocando a calcio. Il Palermo? Ha grandi individualità, sarà aggressivo e vorrà riscattare la sconfitta di Bergamo. Dovremo stare attenti. Ma siamo in palla».

2010-11 2˚ giornata 20.756 3˚ giornata 22.243 Media 21.499 2011-12 2˚ giornata 23.135 3˚ giornata 23.325 Media 23.230

IL DIBATTITO SULLA PROPOSTA CELLINO

«Svolta sulle tv Serve un patto tra presidenti» CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it MILANO

La questione televisiva appassiona i presidenti. Il sasso l’ha lanciato il numero uno del Cagliari, Massimo Cellino. La sua tesi è essenziale: «Bisogna uscire dalla morsa delle tv e progettare un futuro in cui club riescano a produrre utili da altre fonti e ridando la centralità dei tifosi allo stadio». Il suo grido d’allarme coincide con l’assegnazione dei diritti televisivi per il triennio 2012-15. Domani l’assemblea di Lega ratificherà questa vendita. Quindi su questo fronte non c’è nulla da fare, ma all’ordine del giorno c’è l’assegnazione dei diritti invenduti del pacchetto ex Dahlia e la divisione della quota sui bacini d’utenza di questa stagione. Il dibattito verterà sui denari, ma la provocazione di Cellino induce a riflettere su una svolta di ben altra portata. Abbiamo provato ad anticipare la consultazione. L’impegno Il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, ha importanti convinzioni: «La questione è sacrosanta. Però tocca a noi presidenti cambiare atteggiamento in Lega per puntare a cambi concreti. Purtroppo si litiga troppo spesso su come dividere i soldi invece di giocare di squadra per trovare nuove risorse. E per andare oltre le tv occorre sviluppare il merchandising e ammodernare gli stadi. A Parma stiamo lavorando per rendere il Tardini sempre più accogliente. Ma, ripeto, queste problematiche vanno affrontate in Lega: con un spirito diverso». L’appoggio In soccorso di Cellino va anche Mauri-

zio Zamparini, presidente del Palermo: «L’abbraccio mortale della televisione ha da tempo condizionato la nostra società e non poteva essere altrimenti per il calcio. L’allarme di Cellino va assolutamente preso sul serio. Ed è necessario approfondire questi temi in Lega, ne sono convinto anch’io. Io assicuro il mio impegno per lavorare in questa direzione». Vendita integrata Il neo

amministratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, propone un’analisi di sicuro interesse: «Cambiare le carte in tavola non è facile. L’attuale format è nato ai tempi dei diritti soggettivi, l’originale mancanza di controllo ha prodotto una competizione tra piattaforme con proposte simili. In futuro, con nuovi impianti, bisognerà rivedere la vendita e alcuni contenuti ora in esclusiva andrebbero destinati al pubblico presente negli stadi in una offerta televisiva integrata con la visione dal vivo . Ciò potrebbe rendere l'esperienza allo stadio unica anche per quei tifosi che si sono allontanati dagli stadi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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L’AUTOCRITICA DOPO LA PRIMA SCONFITTA

Taccuino

Mangia: «Il mio Palermo ha capito»

PRIMAVERA

Il tecnico: «Non ho neanche avuto bisogno di spiegare gli errori di Bergamo» FABRIZIO VITALE PALERMO

La voglia di tornare subito in campo. Se avesse potuto il Palermo avrebbe rigiocato anche la gara con l’Atalanta, una partita per certi versi ano-

mala. «Diciamo che dal 10’ del secondo tempo sarebbero serviti braccioli e canotto – scherza Devis Mangia – però rispetto al match con l’Inter abbiamo giocato sottotono. Ne siamo consapevoli e per me quella partita diventa un momento di crescita. Abbiamo sbagliato alcune cose, e mi ha fatto piacere che la squadra non mi abbia dato nemmeno il tempo di sottolinearlo perché lo ha capito da sola». Palermo, dunque, all’esame Cagliari per capire di che pasta è fatto. No turnover Turno infrasettimanale per il tecnico rosane-

ro, però, non vuol dire applicare per forza il turnover. «Se cambiamo qualcosa è perché lo ritengo giusto, non per un discorso di turnover – spiega Mangia -, quando hai tre partite in una settimana è più la terza quella in cui può emergere qualche scompenso fisico. I ragazzi hanno voglia di tornare subito in campo. Il Cagliari non ha 6 punti per caso, ha vinto a Roma e poi si è ripetuto con il Novara. Sono organizzati e dinamici». Mangia sa cosa serve. «Servirà il Palermo – spiega – che la squadra faccia quello che sa fare e sono sicuro che lo farà». Lo stop di Alva-

rez lancia sulla sinistra Zahavi, in vantaggio su Bertolo. Sull’altro versante Ilicic sarà chiamato a fare di più rispetto ai primi due impegni di campionato. «Non mi aspetto di più soltanto da lui – continua il tecnico – il primo da cui mi aspetto di più sono io. Voglio che ogni giorno si ragioni per alzare l’asticella». Si va avanti col 4-4-2. «E’ giusto che si possa lavorare su situazioni alternative, ma se devono creare dubbi allora no. Non cambieremo da un giorno all’altro”. In avanti confermato Miccoli, Accanto al capitano, Pinilla è favorito su Hernandez.

Si gioca Ascoli-Inter per la Coppa Italia Oggi si gioca Ascoli Inter (ore 14, campo Città di Ascoli Piceno) per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia Tim. Il ritorno l’1 ottobre.

DONNE

Euro2012, per l’Under 19 ultima sfida contro l’Austria (f.sal.) Domani, alle 15, l’Italia del c.t. Corradini a Strumica (Macedonia) affronta l’Austria nell’ultima ga ra del primo turno di qualificazioni all’Europeo 2012. Sia Italia che Austria sono già qualificate per il turno successivo.

IN TV SU RAI 2

«Speciale 90˚ minuto» con tutti i gol della A In occasione del turno infrasettimanale, «Spe ciale 90˚ minuto» oggi alle 23 su Rai 2.


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