giovani genitori giugno 2010

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Mensile, numero 5 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

giugno 2010

La rivista per le famiglie del piemonte

Lago di Garda • La Sicilia di Montalbano • Mamme in forma



Mensile, numero 5 anno 6 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

GIUGNO 2010

Sommario GG

idee

divertimento

di Paola Strocchio

Un weekend sul Garda

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

divertimento

idee

GG

giugno 2010

Dove dormire Pernottare nel Garda non è un problema perché l’offerta è varia e le soluzioni numerose e tutte di buon livello. Ecco alcuni indirizzi utili. www.lagodigarda.com Una selezione di hotel, residence, camping, agriturismi e bed and breakfast intorno al lago. www.agriturismoverona.com Un sito che raccoglie agriturismi, trattorie e locali tipici nel Garda e nelle zona di Verona.

UN LAGO RICCO DI IMPERDIBILI ATTRATTIVE E DIVERTIMENTI PER TUTTA LA FAMIGLIA

Hotel Confine www.hotelconfine.com Hotel con pacchetti formato famiglia studiati appositamente per chi vuole visitare Gardaland www.albergovillaeva.it A pochi minuti dal lago e comodo all’uscita autostradale di Affi, l’hotel Villa Eva ha camere spaziose e curate, dotate di ogni servizio. Il giardino è splendido. www.gardalandhotel.it Il famoso Gardaland Hotel Resort, vicinissimo a Gardaland e a tutti i parchi tematici, in stile New England è ricco di attrattive. www.agriturismolavigna.com Agriturismo La vigna: camere, appartamenti e possibilità di agricampeggio a Lazise - Colà.

È

il bacino più grande di tutta Italia e sicuramente anche il più famoso. Incastrato tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, il lago di Garda esercita il suo appeal sui baby-viaggiatori perché c’è Gardaland e tanto altro divertimento, ma non dispiace certo ai visitatori adulti, che possono godersi una tranquillità rara, il relax delle terme (le più famose sono quelle di Sirmione), gli stupendi vigneti della Valpolicella, il centro storico di Verona, paesi incantevoli di origine medioevale come Bardolino e Garda. Incantati da tanta abbondanza, abbiamo deciso di trascorrere un weekend con una formula che si adatta, con poche differenze, a ogni stagione e ogni tipo di viaggio: primavera, estate o autunno vanno bene, così come albergo, camper o agriturismo.

Partenza Da Torino il Lago di Garda dista circa tre ore e mezza di macchina, ma è bene calcolare un’oretta in più perché difficilmente

www.agricamping-tione.com Agricampeggio con bagni, docce e aree attrezzate per picnic e barbecue. Possibilità di acquistare i prodotti. Ideale per pernottare ma anche solo per una sosta di passaggio.

si riesce a raggiungere la meta senza fermarsi per un panino o una sosta all’autogrill. La cosa migliore è partire il venerdì sera, dopo il lavoro, con la macchina già pronta, per dedicare l’intero sabato alla vacanza. Le offerte per il soggiorno sono innumerevoli: ci sono alberghi, agriturismi, residence, appartamenti in affitto, campeggi e agricampeggi. All’interno di Gardaland, il più famoso parco divertimenti d’Italia, c’è persino un fantastico resort - nulla da invidiare a Disneyland Paris - il Gardaland Hotel, dotato di tutti i comfort, con camere tematizzate, bimbi gratis fino a 10 anni, family suite e, in estate, una piscina spettacolare. È una soluzione ottima per le famiglie, ma se il costo a notte vi sembra elevato (lo è soprattutto in alta stagione) ci sono soluzioni più sobrie e defilate. La quasi totalità delle strutture recettive è consorziata con le attrazioni e gli impianti termali, per cui conviene informarsi al momento della prenotazione, per sapere che tipo di ingressi a prezzo scontato sono riservati ai clienti.

www.gasparina.com Campeggio di buon livello, con piscina e tutti i servizi, a una decina di minuti a piedi da Gardaland (il che permette di risparmiare il costo del parcheggio).

Informazioni turistiche www.visitgarda.com Ufficio Turistico – Garda Tel. 045 6270384

Lago di Garda • La Sicilia di Montalbano • Mamme in forma 16 Giovani Genitori

GG

viaggi

Giovani Genitori 17

sicilia

di Margherita Griglio

sicilia

viaggi

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GG

mamme

benessere

di Elena Brosio

benessere

Sulle tracce di Montalbano

La vacanza Il periodo consigliato per la vacanza, che si svolge nella parte più meridionale della Sicilia, è tra la primavera e l’autunno. Tolti i mesi centrali dell’estate, la quantità di turisti in giro è accettabile e le temperature sono gradevoli, ottime anche per i bimbi che possono restare a lungo sulle grandi spiagge, pressoché tutte libere ma, purtroppo, spesso non pulitissime. Siamo nelle province di Ragusa e Agrigento. Sono qui le location scelte da Andrea Camilleri per i suoi romanzi con il Commissario Montalbano che hanno come epicentro l’immaginaria Vigàta (che nella realtà è la cittadina di Porto Empedocle) e Montelusa (la stessa Agrigento) con significative scenografie naturali tra Modica, Scicli, Marina di Ragusa e la stessa Ragusa con la stordente Ibla. Se si fa il viaggio in aereo, è bene arrivare al Fontana Rossa di Catania. Per ogni altro mezzo di trasporto l’approdo è direttamente in uno dei luoghi “montalbani”, meglio se sul mare. Noi abbiamo scelto Marina di Ragusa.

Sul set Proprio a Marina di Ragusa, dalla spiaggia della località Casuzze, c’è la prima sorpresa: il faro bianchissimo visto mille volte nella fiction iniziata dalla Rai nel 1999. Si parte, a piedi, lun-

ra le mille cose di cui una neomamma si deve occupare, pappe, pannolini, notti insonni, la forma fisica passa in secondo piano. In effetti, è così bello godersi ogni istante del bebè che cresce, starsene goduti tra le mura di casa e dormire quando restano dieci minuti di tempo, che tutto sommato contare le calorie o fare jogging lungo il fiume sono retaggi di un passato che pare lontano e fumoso. Ma è un errore, perché il parto e la gravidanza sono eventi faticosi, stressanti, a volte traumatici per il corpo, che a un certo punto deve ritrovare il suo equilibrio e rimettersi in sesto. Non si tratta di ritrovarsi a mangiare broccoletti sconditi o fare allenamenti massacranti: è una questione importante e delicata, da non trascurare o affrontare con leggerezza. Per affrontarla ci siamo rivolti a Paola La Bruna, osteopata e titolare di un rinomato corso di ginnastica osteopatica presso Arkè danza a Torino. “È vero che gravidanza e parto sono eventi naturali, ma siamo noi a condurre vite che non sono più tanto naturali. Le donne di oggi arrivano generalmente alla gravidanza non più giovanissime, fanno poco movimento e stanno magari sedute per lavoro tutto il giorno alla scrivania. I corpi non arrivano preparati a trasformazioni così importanti, che coinvolgono i tessuti, i muscoli, anche le ossa, come quelle del bacino che hanno poca mobilità articolare. Conseguenza di tutto ciò è che i parti moderni sono più faticosi. A ciò si aggiunga il fatto che, proprio perché il nostro corpo non è adeguatamente preparato al grande sforzo del parto, per arrivare al momento espulsivo ci vogliono tempi più lunghi, e questi sono un lusso che non sempre in ospedale ci si può permettere: le dilatazioni sono più difficili ed è necessaria l’ossitocina, aumentano i cesarei. Così, le conseguenze di gravidanza e parto sul nostro fisico sono più pesanti di quanto non lo fossero per le nostre antenate o per donne che vivono in altri luoghi e in altre culture e che sono abituate a muoversi di più e stare di più in piedi”.

go la spiaggia sabbiosa: quattro chilometri di passeggiata per arrivare a Punta Secca, frazione di Santa Croce di Camerina. L’approdo è nella piazzetta del faro che si affaccia sul porticciolo dei pescatori dove, come ricorda una stele, il 10 luglio del 1943 sbarcarono le truppe americane per liberare l’Italia dai nazifascisti. Un gruppo di uomini anziani gioca a carte mentre delle donne chiacchierano sedute sulla panchina: tutti sono vestiti di scuro e sembra una cartolina. O la scena di un film. E infatti, girato l’angolo, ecco il set.

Nella casa di Montalbano Sulla spiaggia c’è la casa a due piani con due terrazze che si affacciano sul mare, dove si tuffa il commissario per la nuotata del mattino e per riflettere o rilassarsi. Ma non c’è solo il mare. Attrezzi, luci, pannelli riflettenti, camper e camion indicano che si è al lavoro per le riprese: c’è l’agente Catarella nel piccolo bar del paese, dedicato a Charlie Brown, mentre Zingaretti in persona si trova sulla terrazza più alta. La luce naturale è quella giusta, cioè quella che precede il tramonto e che i fotografi definiscono “di cavallo”. Tutto è tranquillo nelle piccole strade “di Marinella”: siamo nella piazzetta di Torre Scalambri , tra case eleganti e altre abbandonate. Pochissimi negozi, un solo ristorante-pizzeria, poche indicazioni per la “casa di Montalbano”: due frecce, alcune cartoline nell’unico tabaccaio. Ma la vista è mozzafiato, sulla grande spiaggia che gira e si perde laggiù in fondo. Bellissima. Utilizzata in più sequenze come, per esempio, ne “L’odore della notte”. Sempre qui, a Punta Secca, c’è la casa utilizzata, nella fiction, quale abitazione dello spazzino Pino Catalano protagonista dell’episodio “La forma dell’acqua”. E questo ci porta alla Mannara, il luogo malfamato a cielo aperto raccontato nel romanzo “La forma dell’acqua”. È una grande fabbrica di mattoni, la fornace Penna, oggi abbandonata, dall’architettura imponente. Si erge sul lungomare nei pressi di Marina di Modica. È davvero maestosa con i suoi ruderi che biancheggiano sotto il sole; fermarsi qui assume un fascino particolare per il silenzio della zona, particolarmente brulla e con le rocce bianche a picco sul mare. Un set ideale.

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UN’IDEA PER UNA VACANZA INSOLITA: IL TOUR SULLE TRACCE DEL COMMISSARIO MONTALBANO

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iciamolo subito: il viaggio è bellissimo, i luoghi sono di grande fascino, ma è la ricerca del “fantasma” di Montalbano a dare ancor più piacere in questo tour alla scoperta di una Sicilia davvero straordinaria. Un viaggio per tutti, naturalmente, ma certo più apprezzato dai lettori che amano Andrea Camilleri e il suo commissario, che sia in versione cartacea o in carne e ossa nella figura dell’attore Luca Zingaretti. Agli appassionati può succedere, come è capitato a noi, di arrivare alla Marinella inventata da Camilleri e imbattersi nel set per la nuova serie degli episodi televisivi – quattro, previsti dal prossimo autunno su RaiUno – con Luca Zingaretti impegnato a interpretare “La danza del gabbiano”, romanzo edito da Sellerio nel 2009. Davvero una splendida sorpresa, ma andiamo con ordine.

mamme

In forma dopo il parto 24 Giovani Genitori

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6

News

8

Sfide

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Baby friendly

l’esperto

L’agenda

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City corner

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Fitness Forum

46

Cinema e Home Video

13

World corner

Il gioco dell’elastico

Tata Matilda e il grande botto

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Monitor Giardini

38 Lo psicologo

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Baby web

Il giardino che vorremmo

Come parlare di sessualità ai figli?

Un video tira l’altro

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Cuciniamo insieme

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Il pediatra

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Spettacolo

Il condizionatore non cambia l’aria

Fossano mirabiliosa Cento favole per giocare

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Cultura

La Torino dei fantasmi per famiglie

Bisognini in giro

Che salame questo tonno!

PRIMO PIANO 16

Idee Divertimento

Un weekend sul Garda

20

Viaggi Sicilia

Sulle tracce di Montalbano

24

Mamme Benessere

40 L’avvocato

Un posto a scuola

41 L’educatrice

Il piacere della condivisione

42

Il chimico

Al fuoco, al fuoco

In forma dopo il parto

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Natura

28

Viviamo così Tiziana e Antonino

Il petrolio non fa bella

Destinazione Danimarca

44 Libri

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A confronto Paola e Diego

Libri per educare

34

Gita Cinque Terre

45

Salvadanaio

Camminare a picco sul mare

Unico 2010: tutte le risposte

52 Eventi

Dove sei volpe Felix? Passeggiate sul fiume Escursione notturna: i fuochi dal bosco! ...a tutta sagra! Bike pride Alla corte del Conte L’oralità popolare Cuneo

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Sorridi sei su GG Art Lab

Bigliettini per “caldi auguri”

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Bimbi Raffa Giovani Genitori 3


Genitori iovani

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La rivista per le famiglie del Piemonte Giugno 2010 Anno 5 - Numero 6

Direttore Alberto Gedda

Ispirazione Luca Bernardelli

Art director Catia De Bacco

Redazione Elena Brosio Luisa Tatoni Federica Ferraresi

Grafica Elisa Lusoli

Amministrazione Paola Paltro

Hanno collaborato a questo numero: Cecilia Accuosto, Sara Bacenetti, Mario Bettas Valet, Laura Carvutto, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Tatiana Gedda, Margherita Griglio, Monya Lucisano, Luciana Martellucci, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Marina Notari, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Lisa Sertoli, Paola Strocchio

Illustrazioni e fotografie: Margherita Griglio, Ufficio stampa Maybe, Archivio Mirabilia, Ufficio stampa Gardaland, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Illustrazione di copertina: Minimil

Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Paola La Bruna, Tiziana e Antonino, Paola e Diego Abbonamenti Un anno di Giovani Genitori a solo 19 euro! La comodità di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19708082. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446

Redazione: Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 Fax: 011 19791585

Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino www.espressione.it

GG è on line Questo numero è un po’ speciale. Preparato nei giorni di maggio, in cui la primavera sembrava non arrivare mai, è tutto un desiderio di vacanza. Paola è andata sul Lago di Garda per proporre un weekend che sarà la gioia dei bambini, grazie ai parchi di divertimento, ma che non dispiacerà neppure ai grandi per i vini della Valpolicella o i paesini medievali come Sirmione e Desenzano. Margherita, in vacanza in Sicilia, è andata alla scoperta dei luoghi di Montalbano e ci ha regalato fotografie di tale suggestione da farci sognare Sciascia, il Gattopardo, Pirandello e Luca Zingaretti tutti insieme sulla spiaggia di Marinella. Luisa non si è allontanata troppo, ma ha trovato nel Parco Nazionale delle Cinque Terre un sentiero adatto anche ai bimbi piccoli di grande impatto scenografico. Qui tutti i sensi risultano appagati: la vista per il cielo e il mare a perdita d’occhio, l’olfatto per il profumo di limoni, il tatto per l’arietta che spira leggera, l’udito per il frangersi delle onde e ovviamente il gusto per il sapore delle focaccine con le alici. In questo anticipo d’estate i pensieri dei genitori sono però ben altri: la fine della scuola, l’estate ragazzi, piazzare i pargoli per i tre mesi che mancano a settembre. Ci ha pensato Catia ad aiutarvi rinnovando (finalmente!) il nostro sito Internet, che diventa un vero portale di informazione. Da oggi - e via via sempre di più, a mano a mano che carichiamo gli archivi del giornale - troverete l’elenco dei locali baby friendly, le rubriche, gli eventi e alcuni degli articoli più belli, tutti in libera consultazione. Sarà più facile scriverci e mandare domande agli esperti. E stiamo lavorando a un censimento delle proposte di Estate Ragazzi. Insomma: ci avete visto alla festa di Giovani Genitori, ci avete visto al Salone del Libro e ora ci vedete anche on line. È il caso di dirlo: questo mese ci siamo fatti in quattro. La redazione

Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN) Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 Iscrizione al Roc n. 14333

ISSN 1828-9738 Federica

Luca

Elena

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Ordine e pulizia. Prima dei figli, sembravano optional. Quello che non si faceva oggi si sarebbe fatto domani, o dopodomani forse, o un altro giorno ancora e addirittura alla fine si scopriva che non era così importante farlo. Poi, con i bambini, il nostro senso dell’ordine è cambiato, proprio quando le cose da fare sono centuplicate. Prima si potevano ignorare le briciole per terra, ma adesso che i bambini ci giocano in mezzo, pare brutto e bisogna spazzare tutti i giorni. Prima le magliette non stirate andavano anche bene, adesso mandare i bambini a scuola stazzonati non è cosa. Prima non tiravo a lucido i lavelli, adesso comincio a osservare con preoccupazione gli aloni di calcare. Prima ignoravo la differenza tra stirare un capo lavato (o meno) con ammorbidente, adesso so che quella sostanza azzurra inquina ma facilita la vita. Una dopo l’altra, le pulizie stanno diventando sempre più ingombranti e quotidiane. E il tempo per leggere? Per uscire? Per mettere lo smalto alle unghie? Scusate lo sfogo, ma non so più che fare. Tinuccia Carissima, la guerra contro l’entropia è una guerra persa in partenza. L’universo tende all’entropia: così è e così rimane. Se lavori full time, se hai uno o più figli, nessuno che ti aiuta in casa e se l’ordine e l’organizzazione non sono il tuo forte, l’unica speranza è rendere la cosa glamour, affidandosi a una di quelle “discipline” che teorizzano il buon mantenimento - e quindi il buon funzionamento - della casa: si chiamano space clearing (pulizia e riordino degli spazi) e decluttering (sbarazzarsi degli oggetti vecchi e inutili). Ci sono quattro regole di base. La prima: liberati del superfluo. L’ordine è possibile solo se si tiene in casa lo stretto necessario. Il che significa che se compri una giacca, devi farne uscire una dall’armadio, altrimenti sarà un lento e costante ammassarsi di cose inutilizzate. Regola due: ogni cosa deve avere un suo posto. Sembra banale, ma sapere esattamente dove vanno le cose aiuta a tenerle in ordine. Se le magliette bianche stanno tutte in un determinato cassetto, chiunque è in grado di farcele tornare. Regola tre: tieni le cose a portata di mano. Meglio comprare doppi detersivi, doppie spugnette e straccetti, da tenere in bagno e in cucina, in modo da avere sempre tutto pronto per una veloce ripulita. Meglio avere ferro da stiro, assi e panni da stirare nello stesso armadio invece che una cosa qui e una cosa là. Sull’argomento esistono anche corsi, siti e libri. Vai su www.spaceclearing.it e che la lotta contro l’entropia universale abbia inizio!

Siamo un gruppo di genitori che si propone di abituare i figli a usare i mezzi pubblici fin da piccoli e quanto più possibile, di contribuire a rendere l’aria di Torino più respirabile, di alleggerire le strade dagli intasamenti e dalle auto in doppia fila. Oggi, a Torino, un adulto ha diritto di far viaggiare gratuitamente con sé solamente un bambino e solo se di statura inferiore al metro. Se i bambini accompagnati sono più di uno, oppure se sono più alti più di un metro, devono essere dotati di biglietto. I bambini inferiori a dieci anni possono viaggiare, in alternativa al biglietto, con un abbonamento mensile o annuale che costa circa un terzo di quello degli adulti. Noi chiediamo con convinzione che a Torino: 1) i bambini accompagnati da un adulto siano esentati dal pagamento dei mezzi pubblici fino al compimento dell’undicesimo anno di età, che coincide per molti con la fine della scuola elementare; 2) i bambini possano essere trasportati sul passeggino gratuitamente e che il parco dei mezzi pubblici venga rinnovato, ove necessario, in modo da consentire ai passeggini di salire agevolmente; 3) la modifica tariffaria proposta diventi l’occasione di una rinnovata politica ambientale, educativa e della mobilità sostenibile, attraverso una campagna di informazione sull’esenzione e sulle sue valenze civiche. Per informazioni sulla campagna BimbiBus e per firmare la petizione: http://bimbibus.wordpress.com Per scriverci: bimbibus@gmail.com Giulia e Claudia per il comitato Giriamo questo appello a tutti i lettori e le lettrici: noi abbiamo aderito e condividiamo appieno, sia come redazione, sia come genitori. Fatelo anche voi!

Ricordate i bellissimi palloncini che hanno allietato la nostra festa di compleanno? Ce li ha forniti Sonia, la gentile titolare di Sballoon, che è appena diventata mamma di un meraviglioso bambino di nome Luca. A entrambi un abbraccio da tutta la redazione. TAM TAM Cerco un buon albergo in Liguria per passare qualche settimana a luglio, possibilmente in un paese che abbia la spiaggia. Al limite andrebbe bene anche la Costa Azzurra. Mi consigliate dove andate voi? Scrivete a carlottadot78@yahoo.it.

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news

La battaglia del sale

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osa accadrebbe se ogni giorno si consumassero tre grammi di sale in meno? Meno malattie cardiovascolari, meno infarti, meno ictus e un enorme risparmio per il sistema sanitario. Lo dice uno studio dell’Università di San Francisco: gli epidemiologi hanno valutato che il consumo medio quotidiano di sale è di circa dieci grammi, contro i cinque scarsi consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La battaglia del sale però non si può combattere solo in casa, deve partire dai ristoranti e dai piatti pronti. Iniziative in questo senso sono state lanciate negli Usa, in Gran Bretagna e Francia, per migliorare la segnalazione sulle etichette. Nel classico surgelato pronto da cucinare, per esempio, non tutti sanno che quando il sale è indicato come sodio, il valore indicato va moltiplicato per 2,54. Si scopre così che un innocuo etto di minestra di verdure può contenere fino a 10 grammi di sale.

Dormendo si impara

I Niente cellulare ai bambini

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iente cellulari agli under 12. Il monito arriva dal governo inglese nel giorno del lancio di Cosmo, uno studio che per i prossimi trent’anni controllerà l’utilizzo dei telefonini e il loro effetto sulla salute per 250 mila cittadini europei fra i 18 e i 69 anni. Cosmo comparerà numero e durata delle chiamate al telefonino con la documentazione medica per verificare l’andamento dei tumori alle orecchie, alla pelle e al cervello, alcune malattie neurologiche come Alzheimer, Parkinson e sclerosi multipla, ma anche ictus, attacchi di cuore e problemi meno gravi, come mal di testa e disturbi del sonno. Dal governo britannico la raccomandazione di non far usare il telefonino ai ragazzi, per l’immaturità del sistema immunitario. In Italia, secondo l’ultima ricerca effettuata da Eurispes e Telefono Azzurro, più del 60% dei bambini fra i 7 e gli 11 anni possiede un cellulare.

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l sonno dei neonati è funzionale anche all’apprendimento. Lo sostengono gli autori di uno studio pubblicato a Washington sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori hanno sottoposto 26 neonati di uno o due giorni di età a una serie di stimoli esterni, registrando un aumento, durante il sonno, dell’attività cerebrale nella parte frontale del cervello. Questo è il primo studio che dimostra il funzionamento del cervello durante il sonno di bambini così piccoli. È vero infatti che si era già a conoscenza di quanto il sonno sia importante per elaborare le informazioni acquisite da svegli, ma il fatto che sia già presente un modello cognitivo, che può essere solo incosciente tra i neonati, fa capire che il cervello è molto più avanzato di quanto si è pensato finora.


news

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Sesso? Lo insegna la tv

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a tv è la fonte di informazione più qualificata sulla sessualità per oltre trecentomila adolescenti italiani, circa il 10% della popolazione giovanile. Un altro 10% chiede informazioni a insegnanti, fratelli o sorelle. È un primato europeo in negativo: in Italia non esiste una responsabilità educativa da parte di scuola, famiglia o istituzioni e l’educazione sessuale finisce nella mani dei personaggi dello spettacolo, che spesso sono impreparati ad affrontare questi temi. Lo ha spiegato Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia al convegno annuale dei medici. “Quando si toccano argomenti che riguardano l’educazione sessuale vanno utilizzate grande prudenza e professionalità – spiega Vittori -. Nelle scuole non sempre è insegnata, anche se la maggior parte degli studenti la chiede. In mancanza di punti di riferimento, gli adolescenti si rivolgono a Internet, radio e al piccolo schermo”. L’Italia è anche il fanalino di coda sulla contraccezione: il grado di conoscenza sui metodi disponibili è il più basso d’Europa, a pari merito con la Turchia. Il 27% di chi ha meno di 19 anni dichiara di non utilizzare alcun anticoncezionale; la percentuale sale al 35% fra le ragazze.

Papà blues

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Granite per gli atleti

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risaputo che lavorare col caldo è più faticoso: il sangue affluisce alla pelle per rinfrescarsi lasciando i muscoli assetati, il cervello si surriscalda e il cuore deve pompare più velocemente, producendo il classico effetto di spossatezza. La difficoltà di fare sforzi in estate è un problema per gli atleti, per i quali sono stati studiati diversi antidoti, tra cui quelli che evitano il surriscaldamento attraverso un processo di preraffreddamento, da praticare in stanze-frigorifero oppure in piscine fredde. Nessuna soluzione è però semplice, pratica e poco costosa quanto questa: mangiare una granita prima dell’esercizio fisico. In uno studio, Paul Laursen, della New Zealand Academy of Sport in Auckland, ha scoperto che gli effetti della granita sono i migliori: lo zucchero mescolato al ghiaccio tritato raggiunge una temperatura inferiore al semplice ghiaccio e permane nell’organismo più a lungo. Chiunque ne può trarre giovamento.

amosa è la depressione post-parto di mamma, meno nota è quella che può colpire il papà. Uno studio del progetto Beyond Blue sulle varie forme di depressione, ha valutato che i neopapà sono diventati più vulnerabili: passano più tempo in casa, sostituiscono la mamma, vivono maggiori responsabilità e subiscono lo stesso clima di incertezza generale. Da ricordare però che la depressione post-parto è un disturbo clinico che colpisce raramente: i disturbi dell’umore che sempre si manifestano nelle prime settimane dopo il parto, si chiamano più familiarmente “baby blues” e sono un problema più lieve, che nella maggior parte dei casi regredisce spontaneamente dopo poche settimane.

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sfide

di Elena Brosio

LA SFIDA DEL PROSSIMO NUMERO È “I compiti delle vacanze” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it

Bisognini in giro C

on quale scioltezza andavamo in giro nei bei tempi andati dei pannolini… Bastava un appoggio saldo, due salviette, un velo di crema e il bimbo era felice e asciutto. Ora che con fierezza si è raggiunta l’autonomia nel campo caccapipì, ogni volta che siamo in giro, al museo, in viaggio, a cena fuori, corriamo il rischio di fuoriprogramma molesti e rimpiangiamo quel semplice oggetto dal potere assorbente tanto semplice e rassicurante. Tra le classiche insidie: • sosta all’autogrill con strato di melma sul pavimento dei bagni e germi che rimbalzano sulle pareti: io il mio prezioso tesoro lì non ce lo faccio proprio entrare! • ristorante con menu appetitoso ma toilette in mezzo al cortile dotata di spaventosissima turca: come fa quel mezzo barattolo della mia piccina a stare in bilico tra le due pedane, a gambe divaricate per giunta? Se le leggi della fisica non sono un’opinione, finirà con un capitombolo. • la coda in autostrada, già è snervante di per sé, ma è anche il classico momento in cui Tommy scopre che deve andare in bagno entro 4 secondi e non riesce più a tenerla. • aereo, nave o treno in un lungo viaggio con bagni intasati dopo un paio d’ore son fastidiosi per tutti, a dire il vero, ma drammatici per piccoli dall’autonomia limitata. E così via. Ci vorrebbe una bacchetta magica per smontare le code o pulire i bagni. In mancanza di un aiuto fatato, che fare? Per i bambini maschi la questione non pone particolari problemi, se il bagno è troppo sporco si cerca un cespuglio discreto a mò di cagnolino. Alcune bimbette apprezzano inizialmente questa soluzione veloce, ma non appena crescono un po’ si rifiutano di prestarsi a queste pratiche così poco principesche. Alternative: a) Olio di gomito. Dotiamoci di minikit igienizzante: guanti di plastica e salviettine ammazza microbi. Quando entriamo in qualche bagno pubblico poco rassicurante si dà una passata e via. Rimedio efficace ma non sempre di facile attuazione. Bisogna ricordarsi il kit. E fa anche un po’ schifo metter le mani, per quanto inguantate, in certi posti. b) Un classico delle mamme italiane è ricoprire l’asse del water di carta igienica. Efficace barriera di protezione, è però poco ecologica: un gran spreco di carta. c) Occhio alla dieta. Non potremmo mai scrivere su queste pagine di non dar acqua ai bambini, non sia mai, ma durante un lungo viaggio disagevole si può considerare di non mangiar troppi cibi diuretici (esempio, patate, asparagi, banane). Ci rifaremo all’arrivo. d) Se i bambini non sono troppo alti, esistono dei fantastici vasini da viaggio, come Potette (www.potette.com), da tenere in macchina e portarsi dietro. Occupano pochissimo spazio e tutto quanto finisce in un sacchetto di plastica che poi si butta via. e) Esistono in commercio, anche se non sono facilissimi da trovare, delle sorte di rivestimenti per l’asse del water, in plastica o carta. Ottimi per creare una sicura barriera tra noi e quanto non vorremmo toccare. f) Quando nessuno degli stratagemmi sopra fa al caso nostro, l’unica risorsa che ci rimane sono le nostre braccia. Solleviamo bimbo o bimba, cerchiamo di posizionarla sopra l’obiettivo in modo da non contribuire anche noi allo sporco del luogo. Teniamo saldamente e speriamo di non imbrattarci troppo. Voilà. Buona estate!

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Paola In spiaggia alle 5 del pomeriggio. Per la pipì non c’è problema, basta far sedere il bimbo sulla battigia e aspettare che l’onda faccia il resto: i bagnini sono i primi a spiegare che la pipì in mare, soprattutto quella santa dei bambini è assolutamente legittima! A noi genitori il compito di spiegare bene ai nostri cuccioli che in piscina non si fa assolutamente così! Se però il problema è la cacca, c’è un’unica soluzione: nascondersi dietro a un asciugamano e lasciare che il piccolo la faccia nel secchiello! Recuperare velocemente il materiale, chiuderlo in un sacchetto e gettare il tutto nel primo bidone disponibile. Sciacquare accuratamente e con lo stesso secchiellino continuare a fare i castelli di sabbia.


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baby friendly Che fatica andare in giro con i marmocchi! Per fortuna ci sono locali che dedicano attenzione alle famiglie. Segnalateci i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it

La spiaggia amica delle famiglie

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e vacanze in riva al mare, si sa, sono quelle che piaccion di più alle famiglie. Sole, mare, pesciolini, secchiello e paletta, ah, che meraviglia. La meraviglia si trasforma in relax se in spiaggia troviamo una serie di servizi a misura di famiglia. La spiaggia La Dolce Vita, ad esempio, ha un attivissimo miniclub che propone ogni sorta di attività divertenti per i nostri marmocchi. C’è un’area giochi esterna e una interna, un appetitoso menu enfant al ristorante e toilette in miniatura per imparare l’autonomia in bagno. Infine, in spiaggia c’è un’area riservata al bagno dei piccoli, ben sorvegliata da un muscoloso bagnino. La Dolce Vita si trova a Mentone, perla della Costa Azzurra per nostra fortuna vicinissima all’Italia. Plage La Dolce Vita 15, Promenade de la Mer - Mentone (Francia) Tel. 0033 (0) 493354450 www.plageladolcevita.com

Natura e benessere formato famiglia

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a il fascino delle erboristerie di una volta, quella della dottoressa Rabbione, a Gassino. Nei suoi scaffali si trova una scelta vastissima di prodotti naturali che tanto piacciono alle famiglie. Ci troveremo prodotti di fitoterapia, erbe officinali e cosmetici naturali di prima scelta. Poi una gran varietà di alimenti biologici freschi tra cui tofu e seitan, dessert e yogurt vegetali, e vari latti di origine vegetale - latte di riso, soya, kamut, farro, avena, miglio: chi soffre di intolleranze sicuramente apprezza la scelta. Per non trovarci impreparati al sole d’estate possiamo far scorta di integratori e creme solari per tutta la famiglia. Insomma, un assortimento unico come unica è la cortesia di chi ce li propone. Erboristeria dottoressa Elena Rabbione Corso Italia, 40 – Gassino Torinese (TO) Tel. 011 9813114

Si pesca e si gioca

È

un laghetto di campagna, dedicato alla Sirenetta, a pochi chilometri di distanza da Savigliano, con un grande parco intorno, ma soprattutto con un’area giochi a cielo aperto che fa la gioia dei bambini, piena com’è di gonfiabili, macchinine e altre attrazioni. Per i grandi, oltre alle lunghe passeggiate nei 35 mila ettari di parco, c’è possibilità di praticare pesca sportiva e di organizzare un picnic all’aria aperta in una delle tante aree attrezzate con barbecue, gazebo, panche e sedie di legno. Non mancano un campo di golf e un bel ristorante con vista sul lago. È il posto ideale per una giornata di relax che soddisfa un po’ tutti. Ottimo anche come location per le cerimonie di ogni tipo, dal matrimonio alla festa di fine anno. Il ristorante è aperto da martedì a domenica a pranzo e da giovedì a domenica a cena; il lago invece è sempre accessibile, dall’alba al tramonto. Lago La Sirenetta Via Solerette, 9/A - Savigliano (CN) Cell. 335 8179373 - www.lagolasirenetta.it

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baby friendly

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Genuino e buono

B

agna caöda, focaccia contadina, gnocchi alla bava, tome e tomini, salumi: all’agriturismo La Patuana si mangia genuino, con prodotti locali, in una bella cascina che ha più di cento anni ed è immersa nel verde, tra i boschi della Val Sangone, intorno a Giaveno. I bambini si divertono nel parco giochi, ma è più facile che si lancino alla rincorsa delle caprette o rimangano a guardare papere, galline, fagiani e pavoni o ancora raccolgano erba per dare da mangiare ad asini e cavalli. C’è una casina per giocare agli gnomi, tanti prati e la domenica, sorpresa, i bambini sono invitati a fare un giro in calesse per le strade di campagna. Gli adulti, finito di mangiare, si riposano o fanno acquisti: l’agriturismo produce formaggi, salumi, prodotti di stagione e gelati artigianali. I prezzi sono contenuti: adulti 23 euro, menu bimbi, dai 4 ai 14 anni, 10 euro e c’è la possibilità di prenotare la merenda picnic. Chi vuole fermarsi a dormire trova qualche cameretta. La Patuana è anche fattoria pedagogica, ottima per le gite dell’estate e per imparare a fare il formaggio. Si arriva prendendo la tangenziale del Frejus: uscire ad Avigliana e seguire le indicazioni per Giaveno, Valgioie e Mortera.

Agriturismo La Patuana Via San Francesco, 178 - Borgata Sala, Giaveno (TO) Tel. 011 9377182 - www.lapatuana.it

Camerette nel segno della fantasia

C

i vuole poco per trasformare la più anonima delle camerette nel reame colorato e originale del nostro piccolo principe o principessa. Ci vuole così poco che spiace non farlo. Ad esempio, basta chiamare Monya Lucisano, una giovane creativa dalla mano fatata specializzata in trompe l’oeil e decorazioni cameretta. Insieme a lei possiamo studiare una decorazione ad hoc: ad esempio decidere di rinnovare tutta la camera, oppure limitarci a una parete. Si possono anche fare piccoli decori su tela che si attaccano come carta da parati. Personaggi dei cartoni animati, animali, fiori e colori: il solo limite è la fantasia, e tutto un mondo di fiabe e allegria prenderà vita, come per incanto, sulle pareti di casa.

Trompe l’oeil di Monya Lucisano Cell. 347 1586846 monya.lucisano@libero.it - www.monyalucisano.it

Un piccolo mondo all’insegna della creatività

È

un piccolo mondo a misura di famiglia, il delizioso negozio Nel mio piccolo, in centro a Torino. L’ha aperto una mamma e la differenza si percepisce nella cura dei dettagli, nell’attenzione e nella selezione dei prodotti. Appena entrati i bimbi vengono attratti nell’angolo giochi da una macchia di colore molto accattivante, che è un’opera permanente di Paolo Grassino. I genitori nel frattempo curiosano nel negozio, dove trovano un bell’assortimento di abbigliamento e prodotti Chicco, una garanzia di qualità. In un angolo è ospite la linea indiana Banjaras e dei favolosi gioiellini che fanno impazzire le bambine. Anche il momento di provarsi gli abiti è un po’ speciale: il camerino ricorda un acquario, con la sua luce e i tanti pesciolini sulle pareti. Molto di quanto si trova in questi spazi è opera di giovani artisti, perché questo non è solo un negozio, ma uno spazio in cui moda e arte idealmente si incrociano, nel segno della creatività. Nel mio piccolo Via Bonafous, 8/L – Torino info@nelmiopiccolo.it - www.nelmiopiccolo.it

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city corner

Bimbidigiò C

he bell’idea un asciugamano che avvolge in un unico, morbido, abbraccio mamma o papà e bebè. Si allaccia al collo e poi si hanno le mani libere per sollevare il piccolo dal bagnetto, avvolgerlo nella spugna e asciugarlo, godendo, contemporaneamente del contatto con lui. Se lo è inventato una mamma italiana, Giordana, e anche questo ci piace. È disponibile in vari colori, verde , azzurro, rosa, giallo e bianco e lo si può acquistare direttamente sul sito a 27,90 euro.

www.ibimbidigio.it

Curiosando in città e dintorni, alla ricerca di cose belle

L’orto verticale

U

n buon basilico cresce in vaso, ma ci stanno bene anche le fragole, i pomodorini e - perché no? – qualche cespo di insalata, da scegliere tra le varietà dolci che piacciono ai bambini. Per attrezzare a orto anche il più piccolo balcone, Natura&Co propone speciali vasi in resina bianca, da impilare uno sull’altro per piccole produzioni domestiche. A Torino, in via Nizza 262 (8 Gallery 011 6643199) e in tutti i negozi Natura&Co, oppure su www.natura-co.it.

Le borse dell’estate

S

ono perfette per portare i bambini in spiaggia queste belle borse colorate: ci mettiamo tante cose e grazie ai fori la sabbia esce e tutto quanto si asciuga ben arieggiato. Non poteva che essere l’idea di una mamma, e infatti lo è: di due mamme per la precisione. Barbara e Sara, creative piemontesi con la passione di creare begli oggetti partendo da materiali di recupero. Queste borse, in particolare, sono il frutto di recupero di reti dei cantieri: molto originali Borse We made it Cell. Barbara: 339 4800160 - info@wemadeit.it

Kids Bento

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utti i genitori amanti della cucina del Sol Levante non possono che rallegrarsi per l’arrivo del bento per bambini. Si chiama Kids Bento e lo propone Japs, sia nei suoi locali, sia nelle formule take away o consegna a domicilio. Il bento contiene due spiedini, due nigiri e quattro uramaki con pesci cotti, mezzo torayaki, il tutto condito da salsa di soia, ovviamente dolce. Il bento ha un aspetto molto appetitoso, così i bambini mettono al bando le diffidenze e imparano ad apprezzare cibi e sapori diversi.

Kids Bento Japs - www.japs.it

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world corner

Shampoodle, ci piace

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Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

B

asic ma non banali, materiali organici fin che le finanze lo consentono, ma mai e poi mai pirati ecologici: si presenta così Shampoodle, azienda svedese di abbigliamento bambini. Gli ideatori della linea si chiamano Helene Stevenberg e Jakob Wästberg, sono svedesi e, come spesso succede, si ispirano ai propri figli per le loro creazioni. Le creazioni di Shampoodle sono all’insegna della praticità ma soprattutto deliziose: così hanno conquistato l’Europa e si diffondono in giro per il mondo. Eccezione l’Italia: da noi non si trovano ancora, che peccato! www.shampoodle.com

E la Barbie diventa nerd

Camping in fattoria

S

tufi del solito albergo? In Francia sono sempre di più le fattorie che aderiscono al progetto “Bienvenue à la ferme”: vi si può campeggiare, o anche alloggiare in camere messe a disposizione dai contadini. Razzolar nei campi, tra l’erbetta, gli alberi e gli animali della fattoria è vacanza da sogno per i bambini, ma anche per i genitori sarà piacevole assaggiare i prodotti del territorio, fare una passeggiata a cavallo o semplicemente una pennichella sulle rive del fiume. Queste fattorie organizzano anche bucoliche estate ragazzi per i bambini francesi durante il periodo estivo, una bella iniziativa che ci piacerebbe si diffondesse anche da noi.

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i professioni la Barbie nei suoi oltre cinquant’anni di vita ne ha provate tante, ma le due nuove lanciate dalla Mattel sul mercato sono state democraticamente decise dagli utenti del sito. Chi si collegava, aveva la possibilità di scegliere tra architetto, giornalista televisiva, ingegnere informatico, ambientalista o chirurgo. Hanno vinto l’ingegnere informatico e la giornalista televisiva. Due risultati che ci soddisfano: occhialini rosa e look nerd-chic per la Barbie ingegnere, microfono e giacchetta sobria benché rosa per la giornalista, insomma, due professioniste serie e non troppo scosciate.

www.bienvenue-a-la-ferme.com

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GG

monitor giardini

Il giardino che vorremmo

Parchi giochi: come sono quelli dove portate i vostri figli? Raccontateli con parole e immagini

N

ei parchi pubblici torinesi riapre il noleggio biciclette. L’orario è da martedì a venerdì, dalle 15.30 alle 19.30; sabato, domenica, prefestivi e festivi dalle 10 alle 20. Ogni bici costa 1 euro per la prima ora e ci sono sconti per più ore. I punti noleggio si trovano al Valentino, alla Pellerina e nei parchi Colletta, Suor Michelotti, Colonnetti, Ruffini e Millefonti.

Area gioco viale Curreno – corso Lanza (Torino) Recinto: completamente recintato con un solo ingresso. GIOCHI: solo cinque giochi: una macchinina di legno, giochi a molla, uno scivolo per piccini e una altalena ergonomica che va bene per grandi e piccoli. SPAZI: il giardino è stretto e lungo, ma abbastanza ben organizzato, soprattutto perché si rivolge prevalentemente ai piccolini. Peccato che si trovi proprio lungo corso Lanza, con il rumore delle macchine che sfrecciano. SOCIALITà: buona, in corrispondenza delle case ai piedi della collina e vicino alle scuole. MERENDA: ci sono molti bar in corso Fiume e i più golosi possono tuffarsi nella pasticceria che fa angolo con corso Moncalieri. VERDE: all’inizio del giardino abbiamo trovato una bellissima composizione floreale per dare il benvenuto ai piccoli visitatori. OMBRA E SOLE: le file di alberi garantiscono il refrigerio nelle giornate di sole. PULIZIA: la pulizia è rigorosa e i giochi sono persino senza scritte. SEVIZI IGIENICI: assenti. GIUDIZIO: 8

Parco della Maddalena - Pian del Lot Recinto: il recinto è assente poiché è all’interno del parco, in zona interdetta alle macchine. GIOCHI: ci sono scivoli, altalene, castelli e altri giochi per i piccoli e alcune attrazioni caratteristiche, come l’amatissima carrucola per lanciarsi da soli o in compagnia e una casetta di legno da usare come rifugio o come magazzino per fogliame e legnetti. SPAZI: se si posteggia di fronte alla villa Raby, il giardino è accessibile a piedi o con il passeggino (proseguire seguendo il sentiero che sale verso sinistra). Da pochi mesi è stato realizzato un percorso solo per mountain bike. Si accede, nei pressi del piazzale principale, da un ingresso separato riservato alle due ruote. Con i mezzi pubblici il parco è raggiungibile con il bus 70. SOCIALITà: in estate l’area giochi è molto frequentata, ma solo da quelli che la conoscono, perché è impossibile vederla dalla strada. MERENDA: è carino prepararsi la merenda al sacco e organizzare una scampagnata che unisce il picnic alla salita necessaria per raggiungere l’area giochi. Per le feste o le merende c’è un apposito tavolino con panche e tavoli. La fontanella si trova all’inizio del sentiero. VERDE: ovunque. OMBRA E SOLE: c’è molta ombra e, trovandosi in collina, è perfetto da visitare nelle estati afose. PULIZIA: ottima. GIUDIZIO: 10

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di Elena Brosio

cuciniamo insieme

GG

Che salame questo tonno! Ingredienti: 2 scatolette di tonno da 180 grammi 3 uova 6 cucchiai di parmigiano 6 cucchiai di pangrattato Maionese Capperi Difficoltà di preparazione:

Tempo di preparazione: 20 minuti + mezz’ora di cottura

Il salame di tonno è un piatto semplice e veloce da preparare, si mangia freddo ed è perfetto per una merenda sinoira estiva. In più piace proprio a tutti i bambini, che al massimo ci tolgono quel cattivissimo cappero decorativo: è verde!

Sminuzzare il tonno sgocciolato in una ciotola. Aggiungere le uova, il parmigiano e il pangrattato. Mescolare bene il tutto.

Mettere il composto in un canovaccio pulito. Provare a dargli una forma da salame rigirandolo un po’. Quando ha preso una bella forma, arrotolare il canovaccio e chiudere le estremità con dello spago.

Mettere il tutto in una pentola capiente, ricoprire d’acqua fredda. Aggiungere, volendo, una carota, sedano, o una cipolla. Non sono indispensabili ma rendono il brodo più saporito e chissà che non ci passi anche una qualche vitamina. Far cuocere per trenta minuti da quando l’acqua bolle.

Aspettare che il salame si sia ben raffreddato prima di tagliarlo a fette. Disporre su un piatto e spalmare sopra ogni fetta un po’ di maionese. Guarnire con un cappero. Si mangia freddo e si conserva benissimo in frigo per qualche giorno, anzi, spesso diventa anche più buono.

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GG

idee

divertimento

Un weekend sul Garda un lago ricco di imperdibili attrattive e divertimenti per tutta la famiglia

È

il bacino più grande di tutta Italia e sicuramente anche il più famoso. Incastrato tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, il lago di Garda esercita il suo appeal sui baby-viaggiatori perché c’è Gardaland e tanto altro divertimento, ma non dispiace certo ai visitatori adulti, che possono godersi una tranquillità rara, il relax delle terme (le più famose sono quelle di Sirmione), gli stupendi vigneti della Valpolicella, il centro storico di Verona, paesi incantevoli di origine medioevale come Bardolino e Garda. Incantati da tanta abbondanza, abbiamo deciso di trascorrere un weekend con una formula che si adatta, con poche differenze, a ogni stagione e ogni tipo di viaggio: primavera, estate o autunno vanno bene, così come albergo, camper o agriturismo.

Partenza Da Torino il Lago di Garda dista circa tre ore e mezza di macchina, ma è bene calcolare un’oretta in più perché difficilmente

16 Giovani Genitori

si riesce a raggiungere la meta senza fermarsi per un panino o una sosta all’autogrill. La cosa migliore è partire il venerdì sera, dopo il lavoro, con la macchina già pronta, per dedicare l’intero sabato alla vacanza. Le offerte per il soggiorno sono innumerevoli: ci sono alberghi, agriturismi, residence, appartamenti in affitto, campeggi e agricampeggi. All’interno di Gardaland, il più famoso parco divertimenti d’Italia, c’è persino un fantastico resort - nulla da invidiare a Disneyland Paris - il Gardaland Hotel, dotato di tutti i comfort, con camere tematizzate, bimbi gratis fino a 10 anni, family suite e, in estate, una piscina spettacolare. È una soluzione ottima per le famiglie, ma se il costo a notte vi sembra elevato (lo è soprattutto in alta stagione) ci sono soluzioni più sobrie e defilate. La quasi totalità delle strutture recettive è consorziata con le attrazioni e gli impianti termali, per cui conviene informarsi al momento della prenotazione, per sapere che tipo di ingressi a prezzo scontato sono riservati ai clienti.


di Paola Strocchio

divertimento

idee

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Dove dormire Pernottare nel Garda non è un problema perché l’offerta è varia e le soluzioni numerose e tutte di buon livello. Ecco alcuni indirizzi utili. www.lagodigarda.com Una selezione di hotel, residence, camping, agriturismi e bed and breakfast intorno al lago. www.agriturismoverona.com Un sito che raccoglie agriturismi, trattorie e locali tipici nel Garda e nelle zona di Verona. Hotel Confine www.hotelconfine.com Hotel con pacchetti formato famiglia studiati appositamente per chi vuole visitare Gardaland www.albergovillaeva.it A pochi minuti dal lago e comodo all’uscita autostradale di Affi, l’hotel Villa Eva ha camere spaziose e curate, dotate di ogni servizio. Il giardino è splendido. www.gardalandhotel.it Il famoso Gardaland Hotel Resort, vicinissimo a Gardaland e a tutti i parchi tematici, in stile New England è ricco di attrattive. www.agriturismolavigna.com Agriturismo La vigna: camere, appartamenti e possibilità di agricampeggio a Lazise - Colà. www.agricamping-tione.com Agricampeggio con bagni, docce e aree attrezzate per picnic e barbecue. Possibilità di acquistare i prodotti. Ideale per pernottare ma anche solo per una sosta di passaggio. www.gasparina.com Campeggio di buon livello, con piscina e tutti i servizi, a una decina di minuti a piedi da Gardaland (il che permette di risparmiare il costo del parcheggio).

Informazioni turistiche www.visitgarda.com Ufficio Turistico – Garda Tel. 045 6270384

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idee

divertimento

Gardaland Se i bambini sanno che c’è in programma una visita a Gardaland, è inutile farli aspettare. Il parco divertimenti è grandissimo e spazia da Ramses a Peter Pan. Si trova a Castelnuovo del Garda e si raggiunge facilmente, grazie ai cartelli e alle segnalazioni che si trovano un po’ dappertutto, nelle stradine più piccole così come sull’autostrada. L’età giusta per una visita a Gardaland è almeno sei anni: molte attrazioni richiedono un’altezza minima ed è comunque sempre indispensabile l’accompagnatore per i più piccoli. Da non sottovalutare possibili problemi di salute che ragionevolmente portano a sconsigliare alcune giostre spericolate, una su tutte il Blue Tornado, ma anche la giostra delle tazze, che sembra innocua e può rivelarsi una sorpresa sgradevole per chi soffre di mal di mare. Per accedere alle giostre non esistono limiti di età: si confida nel buonsenso degli adulti. Gardaland è fatto per divertirsi e soddisfa un po’ tutti i gusti. Assolutamente da provare – non a caso sono le attrazioni simbolo del parco – la Sequoie Adventure e le Jungle Rapids. Ricordate di mettere in borsa un giubbotto impermeabile, da usare non solo se il tempo non è clemente, ma anche quando si sale nelle attrazioni acquatiche. Il parco comunque è pieno di negozi che vendono impermeabili usa e getta e ombrelli e se volete informarvi sulle condizioni meteorologiche prima di partire, c’è un numero di telefono apposito: 045 6449777. Da tenere presente che la visita a Gardaland costa abbastanza, in alta stagione circa 35 euro a persona, bambini compresi (non pagano solo se di altezza inferiore al metro). Ci sono biglietti “speciale famiglia” per tre, quattro e cinque persone, oppure il biglietto pomeridiano a prezzo ridotto. Di quando in quando ci sono promozioni speciali da scaricare dal sito www.gardaland.it: controllate prima di partire. Oltre al prezzo dell’ingresso, vanno calcolati i negozi di souvenir, strategicamente dislocati, per cui i bambini si trovano a passare di fronte a scaffali ricolmi di peluche, spade, giocattoli e gadget di ogni tipo e non è facile uscirne indenni. Un’altra nota dolente è quella delle code di attesa. Per alcune giostre l’accesso è immediato e fortunatamente sono quelle che piacciono di più ai bambini, mentre occorre rassegnazione e tanta pazienza per quelle che esercitano più appeal sui grandi. Davanti a ogni attrazione c’è un display che annuncia il tempo di attesa, con un margine di errore molto piccolo. Ancora: non smettete mai di sorridere, nemmeno quando siete appesi a gambe all’aria; nei punti critici ci sono macchine fotografiche che scattano foto da acquistare, volendo, all’uscita della giostra al costo in media di cinque euro. Per mangiare esistono due soluzioni: portarsi il picnic da casa e consumarlo nell’apposita area vicino all’ingresso o fermarsi in uno dei numerosi punti snack che soddisfano un po’ tutti i gusti. A orari prestabiliti – che cambiano a seconda della stagione – è possibile assistere a spettacoli di vario tipo, dall’Adrenaline Magic Show (il nome parla da solo ed è sconsigliato ai più piccini) al sempreverde show di delfini all’interno del Palablù. A proposito di animali, i cani possono entrare nel parco, purché al guinzaglio e con museruola.

Squali del Garda Gardaland è solo una delle tante attrazioni del Garda: a pochi chilometri ci sono cittadine deliziose, piene di vita ma eleganti e rilassate. Peschiera del Garda, per esempio, è davvero bella con le sue colline moreniche che si affacciano sul lago. Poco più lontano c’è Desenzano, meno discreta, la vera regina della movida, ottima per una pizza, ma anche per tirare tardi la sera, ma probabilmente le famiglie con bambini finiranno per andare a letto presto e svegliarsi il giorno dopo per una visita all’Aquarium Sea Life, a poche centinaia di metri dal parco di Gardaland. La struttura apre alle 10, il biglietto si può acquistare assieme all’ingresso a Gardaland e costa 15 euro a persona (9,50 per chi ha meno di 10 anni). L’impatto è emozionante e non soltanto per i bambini. Pesci, molluschi, delfini e squali nuotano all’interno di vasche in cui si può entrare, utilizzando colonne trasparenti dove ci si infila e si osserva con una visione completa e realistica. La visita è guidata ed è davvero avvincente. Suggestivo il momento in cui si assiste al pasto degli squali da fondale, da una stanza studiata appositamente, dove il pubblico è seduto con il naso all’insù. Indimenticabile anche il momento dell’interazione, dove guide abilissime mostrano meraviglie del mondo marino: un uovo di squalo da toccare, un granchio senza chele da accarezzare. La visita dura poco meno di due ore e permette di dedicarsi ad altre avventure.

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Movieland A Lazise, sempre a pochi chilometri da Gardaland e sempre in prossimità del lago, c’è Canevaworld, con il suo Movieland, un parco divertimenti dedicato esclusivamente al cinema. I più piccini apprezzeranno l’incontro con Bronto e Tam, della Stone Age. Qui non si guardano film, ma si viene proiettati dentro: tutto è ricostruito nei minimi dettagli e con una precisione eccezionale, le scene si vivono in prima persona, da protagonisti, tra attrazioni, simulazioni e laboratori interattivi cui tutti possono partecipare. Ad accogliere i più grandi c’è Rambo in persona in uno scontro a fuoco (finto, ma realistico) e poi terremoti simulati, cascate d’acqua e fiamme, tutte le emozioni hollywoodiane che si è abituati a vedere soltanto in tv. All’interno della stessa struttura ci sono i famosissimi Movieland Aquastudios, indicati però soltanto con il bel tempo, con piscine, scivoli sull’acqua e altri divertimenti con i piedi a mollo, come lo Stukas, uno scivolo alto circa 32 metri.

Tutti al lago Infinie, prima di far ritorno a casa, andiamo alla scoperta di alcuni angoli suggestivi in riva al lago. Direttamente dalle favole In primis, è d’obbligo far visita a Sirmione, splendida cittadina il cui centro storico è circondato per tre lati dal lago. Una volta passato a piedi il ponticello che permette l’accesso alla cittadina, si è come catapultati in un mondo da favola. A deliziare gli occhi dei visitatori, l’imponente Castello Scaligero. La costruzione, che domina con maestosità il lago, è molto affascinante e dà vita a un’atmosfera particolare: in men che non si dica, i bimbi si sentiranno dei piccoli guerrieri medievali e le bimbe delle principesse . Un’altra meta imperdibile di Sirmione sono le Grotte di Catullo, villa romana situata sulla punta del promontorio della penisola (dalla quale si può ammirare anche un bellissimo panorama!). Importante segnalazione per i golosoni: il centro storico pullula di gelaterie dove è possibile gustare delle dolci prelibatezze. Un tuffo al cuore Se si visita il Lago di Garda in estate, è buona norma non farsi mancare un bagnetto rinfrescante. La località ideale a tale scopo è Moniga del Garda, grazioso paesino della sponda bresciana. La riva del lago che bagna Moniga è costeggiata da diverse spiaggette libere; così le famigliole possono stendersi al sole con gli asciugamani, piantare l’ombrellone, giocare liberamente (senza inciampare ogni tre centimetri in un altro avventore) e fare il bagno in tutta tranquillità. Inoltre, se i bimbi sono già dei discreti nuotatori, è possibile affittare dei pedalò per tuffarsi selvaggiamente in mezzo al lago. E per lo spuntino? No problem! Nei pressi delle spiaggette sono presenti vari chioschi, bar e ristoranti, tutti a prezzi abbordabili. Lago e decadentismo Chi, invece, ha voglia di respirare un’aria lacustre intrisa di letteratura, deve assolutamente andare a vedere Il Vittoriale degli italiani, ovvero la dimora monumentale che fu del poeta Gabriele d’Annunzio, a Gardone Riviera. Le attrazioni da visitare all’interno del complesso sono tante (la villa, i giardini, l’anfiteatro…) ed è quasi impossibile far tutto in un pomeriggio. Perciò è consigliabile (soprattutto per le mamme avide lettrici dei romanzi di Liala) iniziare dall’incantevole parco, lanciandosi alla scoperta delle meraviglie che in esso si celano. I piccini apprezzeranno sicuramente la camminata panoramica ma ancor di più la prua dell’incrociatore Puglia, nave militare ricostruita, in modo rigoroso, su un pendio roccioso al centro del parco. Per informazioni: www.vittoriale.it.

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Sulle tracce di Montalbano Un’idea per una vacanza insolita: il tour sulle tracce del Commissario Montalbano

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iciamolo subito: il viaggio è bellissimo, i luoghi sono di grande fascino, ma è la ricerca del “fantasma” di Montalbano a dare ancor più piacere in questo tour alla scoperta di una Sicilia davvero straordinaria. Un viaggio per tutti, naturalmente, ma certo più apprezzato dai lettori che amano Andrea Camilleri e il suo commissario, che sia in versione cartacea o in carne e ossa nella figura dell’attore Luca Zingaretti. Agli appassionati può succedere, come è capitato a noi, di arrivare alla Marinella inventata da Camilleri e imbattersi nel set per la nuova serie degli episodi televisivi – quattro, previsti dal prossimo autunno su RaiUno – con Luca Zingaretti impegnato a interpretare “La danza del gabbiano”, romanzo edito da Sellerio nel 2009. Davvero una splendida sorpresa, ma andiamo con ordine.

La vacanza Il periodo consigliato per la vacanza, che si svolge nella parte più meridionale della Sicilia, è tra la primavera e l’autunno. Tolti i mesi centrali dell’estate, la quantità di turisti in giro è accettabile e le temperature sono gradevoli, ottime anche per i bimbi che possono restare a lungo sulle grandi spiagge, pressoché tutte libere ma, purtroppo, spesso non pulitissime. Siamo nelle province di Ragusa e Agrigento. Sono qui le location scelte da Andrea Camilleri per i suoi romanzi con il Commissario Montalbano che hanno come epicentro l’immaginaria Vigàta (che nella realtà è la cittadina di Porto Empedocle) e Montelusa (la stessa Agrigento) con significative scenografie naturali tra Modica, Scicli, Marina di Ragusa e la stessa Ragusa con la stordente Ibla. Se si fa il viaggio in aereo, è bene arrivare al Fontana Rossa di Catania. Per ogni altro mezzo di trasporto l’approdo è direttamente in uno dei luoghi “montalbani”, meglio se sul mare. Noi abbiamo scelto Marina di Ragusa.

Sul set Proprio a Marina di Ragusa, dalla spiaggia della località Casuzze, c’è la prima sorpresa: il faro bianchissimo visto mille volte nella fiction iniziata dalla Rai nel 1999. Si parte, a piedi, lun-

go la spiaggia sabbiosa: quattro chilometri di passeggiata per arrivare a Punta Secca, frazione di Santa Croce di Camerina. L’approdo è nella piazzetta del faro che si affaccia sul porticciolo dei pescatori dove, come ricorda una stele, il 10 luglio del 1943 sbarcarono le truppe americane per liberare l’Italia dai nazifascisti. Un gruppo di uomini anziani gioca a carte mentre delle donne chiacchierano sedute sulla panchina: tutti sono vestiti di scuro e sembra una cartolina. O la scena di un film. E infatti, girato l’angolo, ecco il set.

Nella casa di Montalbano Sulla spiaggia c’è la casa a due piani con due terrazze che si affacciano sul mare, dove si tuffa il commissario per la nuotata del mattino e per riflettere o rilassarsi. Ma non c’è solo il mare. Attrezzi, luci, pannelli riflettenti, camper e camion indicano che si è al lavoro per le riprese: c’è l’agente Catarella nel piccolo bar del paese, dedicato a Charlie Brown, mentre Zingaretti in persona si trova sulla terrazza più alta. La luce naturale è quella giusta, cioè quella che precede il tramonto e che i fotografi definiscono “di cavallo”. Tutto è tranquillo nelle piccole strade “di Marinella”: siamo nella piazzetta di Torre Scalambri , tra case eleganti e altre abbandonate. Pochissimi negozi, un solo ristorante-pizzeria, poche indicazioni per la “casa di Montalbano”: due frecce, alcune cartoline nell’unico tabaccaio. Ma la vista è mozzafiato, sulla grande spiaggia che gira e si perde laggiù in fondo. Bellissima. Utilizzata in più sequenze come, per esempio, ne “L’odore della notte”. Sempre qui, a Punta Secca, c’è la casa utilizzata, nella fiction, quale abitazione dello spazzino Pino Catalano protagonista dell’episodio “La forma dell’acqua”. E questo ci porta alla Mannara, il luogo malfamato a cielo aperto raccontato nel romanzo “La forma dell’acqua”. È una grande fabbrica di mattoni, la fornace Penna, oggi abbandonata, dall’architettura imponente. Si erge sul lungomare nei pressi di Marina di Modica. È davvero maestosa con i suoi ruderi che biancheggiano sotto il sole; fermarsi qui assume un fascino particolare per il silenzio della zona, particolarmente brulla e con le rocce bianche a picco sul mare. Un set ideale.

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Consigli per pernottare La casa di Montalbano è un B&B: si può prenotare on line su www.lacasadimontalbano.com oppure telefonicamente al numero 0932 655566. Ci sono numerose agenzie per affittare case-vacanze, come Mare Sicilia info@maresicilia.it, tel. 0932 643812, oppure BB Planet: info@bbplanet.it.

La trattoria Dirigiamoci a Modica, bellissima città che offre una speciale golosità: il tipico cioccolato lavorato a freddo con la pasta amara, secondo una ricetta che si vuole risalente alla dominazione spagnola. Qui sono evidenti i molti scorci utilizzati nella fiction, come l’imponente scalinata (duecentocinquanta scalini) della monumentale chiesa di San Giorgio, patrono della città. Da visitare. E San Giorgio ci porta a Ibla, ovvero la parte storica di Ragusa ricostruita dopo il terremoto del 1693. Nella piazza del duomo, dedicato appunto a San Giorgio, si ritrova molto del racconto televisivo di Camilleri, poiché questo è il centro di Vigàta: un luogo ordinato, suggestivo, con un accogliente caffè al centro, il Circolo di Conversazione, il Palazzo di Donnafugata, una scenografia emozionante segnata dall’architettura settecentesca, in cui si può riconoscere il palazzo utilizzato per creare la casa della signora Clementina Vasile Cozzo (“informatrice” del commissario ne “La voce del violino”) in via conte Cabrera, così come la casa del maestro Barbera. E poi, in fondo alla piazza, ci sono i grandi giardini, molto curati e con giochi per i bambini. Molti luoghi di Ibla sono utilizzati nella fiction. La trattoria La Rusticana, in corso XXV Aprile, per il commissario Montalbano diventa il tempio della gastronomia, la trattoria San Calogero.

Ragusa e i dintorni Nel centro di Ragusa (l’antica Kamarina dei greci) sono state girate scene in corso Italia, piazza del Popolo, anche nell’ufficio di urbanistica del Comune, il palazzo della Posta in piazza Matteotti. Girando con attenzione nella provincia eccoci al castello di Donnafugata (a 20 chilometri dalla città, prendendo per Santacroce Camerina o per Scoglitti): immerso in un grande parco è stato costruito su una torre di avvistamento arabo-normanna e si compone di ben 122 stanze. Qui è stata costruita la casa del mafioso televisivo Balduccio Sinagra e qui, nello stupefacente labirinto voluto dal barone Corrado Arezzo nel XIX secolo, si ritrovano i cadaveri dei coniugi Griffo ne “La gita a Tindari”. Da non perdere Portopalo di Capo Passero se non altro per l’emozione di sentirsi “alla fine della terra”: qui sono state girate scene de “L’odore della notte” e “La forma dell’acqua”. Ancora nel ragusano: Scicli è una cittadina davvero bella e ricca di storia (l’antica Marsa Sikla dei conquistatori arabi) dove, nella piazza centrale, si trova la “Questura di Montelusa” nonché il “Commissariato di Vigàta”, entrambi ambientati nel Municipio e visitabili. L’ufficio del questore è,

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nella realtà, l’ufficio del sindaco. La piazzetta e il corso, molto belli, sono scenografie appetite dai registi con inquadrature tra i solenni palazzi e le chiese come quella di Santa Teresa.

Porto Empedocle e Agrigento Spostiamoci quindi nella provincia di Agrigento e iniziamo il nostro itinerario con Vigàta, ovvero Porto Empedocle, città natale di Andrea Camilleri. Qui sono numerosissimi i luoghi utilizzati nella fiction, a cominciare dalla Salita Granet e poi il bar Albanese (citato ne ”L’odore della notte”), il caffè Caviglione (“La gita a Tindari”), le case dei personaggi Pino Catalano, Giosuè Contino, Mariastella Cosentino, Tina Lofaro, i coniugi Di Blasi per arrivare alla casa del dottor Mistretta (“La pazienza del ragno”) che si trova, nella realtà, vicina al cimitero. E poi la montagna del Crasto, il porto con il faro e lo scoglio piatto, le trattorie “Da Enzo” e “San Calogero”, la spiaggia del Kaos. Ed eccoci alla Montelusa letteraria, l’Agrigento della realtà. La città è frutto dello stravolgimento del rapporto fra l’antico sito archeologico nel sottostante declivio, la Valle dei Templi, e il centro urbano medievale eretto sulla collina dei Girgenti, oggi soffocato tra i grattacieli in cemento armato. Le guide ricordano che questa è, tra l’altro, la città di Luigi Pirandello. A parte la stupefacente Valle dei Templi – ottima per lezioni di storia, ma soprattutto di rispetto ambientale – le tracce di Montalbano ci portano dalla via Atenea alla piazza Minzoni (dove c’è la Cattedrale), dalla biblioteca ai resti del quartiere Rabàtu (rione Santa Croce) realizzato dai Berberi nel IX secolo. Qui Camilleri ha ambientato la parte vecchia di Montelusa con la casa del fotografo Contino e quella di Fatma ben Gallud. E poi la collina di Monserrato e l’ulivo saraceno, tra la Valle dei Templi e Villaseta. Non può mancare un omaggio a Leonardo Sciascia nella sua città di Racamulto, divenuta Brancato ne “La pazienza del ragno”. L’itinerario può proseguire con visite a Marsala, Mazara del Vallo, Palma di Montechiaro, arrivando anche all’isola di Pantelleria dove Montalbano e Livia parlano di matrimonio. “Era il posto giusto perché una notte Livia domandasse: “Perché non ci sposiamo?”, “E perché no?”. Stabilirono saggiamente di pensarci sopra con calma”, scrive Camilleri ne “Il cane di terracotta”. E poi Tindari, Trapani e, naturalmente, Palermo con il mercato della Vucciria. Un chiaro omaggio alla sua Sicilia, da parte di Andrea Camilleri, che non nasconde però abusi e brutture accanto a panorami mozzafiato. Consigliato, senz’altro.


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Montalbano e Camilleri

Come si sceglie un set Il regista Alberto Sironi aveva raccontato in un’intervista: “Siamo andati a fare dei sopralluoghi circumnavigando la Sicilia. Mi ha aiutato un po’ Giuseppe Tornatore, che mi ha suggerito di andare a vedere dalle parti di Ragusa, perché lì avevano girato Luigi Zampa e Pietro Germi, tanti anni fa. Io cercavo una casa sulla spiaggia. In Sicilia, però, c’è più roccia che sabbia. Il triangolo all’estremo sud della Sicilia, Porto Palo, Ragusa, Pozzallo, era perfetto per quello che cercavamo e lì abbiamo trovato la famosa casa sul mare di Montalbano, che è la casa di un nobile siciliano che aveva avuto nel 1930 un permesso speciale dal demanio per costruire proprio sulla spiaggia. Una location così si poteva solo sognare. Ma oltre a questa volevamo anche trovare qualcosa che ci permettesse di avere delle immagini del grande barocco siciliano e lì ci sono Scicli, Ragusa, Modica”.

Andrea Camilleri nasce nel 1925 a Porto Empedocle (Agrigento), figlio unico di Carmelina Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali. Attualmente vive a Roma. Nel 1944 si iscrive alla facoltà di Lettere. Pubblica racconti e poesie, vincendo anche il Premio Saint Vincent. Dal 1948 al 1950 studia regia all’Accademia di Arte drammatica Silvio d’Amico e inizia a lavorare come regista e sceneggiatore. Nel 1957 sposa Rosetta Dello Siesto. Ha tre figlie e quattro nipoti. Nel 1994 esce La forma dell’acqua, primo romanzo poliziesco con il Commissario Montalbano e arriva il grande successo. Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno, che di fatto esplode nel 1998. La serie televisiva su Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, ne fa ormai un autore cult. Nel 2004 pubblica, sempre con Sellerio Editore, un altro romanzo con protagonista Montalbano: La pazienza del ragno. Nel giugno 2005 esce La luna di carta. Tra il 2006 ed il 2008, pubblica altri cinque romanzi sempre con il commissario protagonista: La vampa d’agosto, Le ali della sfinge, La pista di sabbia, Il campo del vasaio, L’età del dubbio. Il 2009 inizia con il romanzo La danza del gabbiano, romanzo vincitore nello stesso anno della XXVI edizione del Premio Cesare Pavese. In totale, a oggi, i romanzi con Montalbano sono quindici.

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di Elena Brosio

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ra le mille cose di cui una neomamma si deve occupare, pappe, pannolini, notti insonni, la forma fisica passa in secondo piano. In effetti, è così bello godersi ogni istante del bebè che cresce, starsene goduti tra le mura di casa e dormire quando restano dieci minuti di tempo, che tutto sommato contare le calorie o fare jogging lungo il fiume sono retaggi di un passato che pare lontano e fumoso. Ma è un errore, perché il parto e la gravidanza sono eventi faticosi, stressanti, a volte traumatici per il corpo, che a un certo punto deve ritrovare il suo equilibrio e rimettersi in sesto. Non si tratta di ritrovarsi a mangiare broccoletti sconditi o fare allenamenti massacranti: è una questione importante e delicata, da non trascurare o affrontare con leggerezza. Per affrontarla ci siamo rivolti a Paola La Bruna, osteopata e titolare di un rinomato corso di ginnastica osteopatica presso Arkè danza a Torino. “È vero che gravidanza e parto sono eventi naturali, ma siamo noi a condurre vite che non sono più tanto naturali. Le donne di oggi arrivano generalmente alla gravidanza non più giovanissime, fanno poco movimento e stanno magari sedute per lavoro tutto il giorno alla scrivania. I corpi non arrivano preparati a trasformazioni così importanti, che coinvolgono i tessuti, i muscoli, anche le ossa, come quelle del bacino che hanno poca mobilità articolare. Conseguenza di tutto ciò è che i parti moderni sono più faticosi. A ciò si aggiunga il fatto che, proprio perché il nostro corpo non è adeguatamente preparato al grande sforzo del parto, per arrivare al momento espulsivo ci vogliono tempi più lunghi, e questi sono un lusso che non sempre in ospedale ci si può permettere: le dilatazioni sono più difficili ed è necessaria l’ossitocina, aumentano i cesarei. Così, le conseguenze di gravidanza e parto sul nostro fisico sono più pesanti di quanto non lo fossero per le nostre antenate o per donne che vivono in altri luoghi e in altre culture e che sono abituate a muoversi di più e stare di più in piedi”.

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benessere I primi mesi Il recupero della forma deve avvenire gradualmente e senza forzature. Il corpo ha bisogno di tempo e noi dobbiamo concederglielo. “Molte neomamme non hanno voglia di aspettare – prosegue Paola La Bruna – e iniziano subito a fare addominali a tutto spiano, ginnastiche faticose, diete drastiche. Ma è sbagliato. Bisogna dare al corpo il tempo di rimettersi in sesto gradatamente, rispettandone i tempi fisiologici di recupero con le attività giuste”. Per prima cosa bisogna pensare al perineo, che deve ritrovare tonicità ed elasticità, poi a tutto il resto. “Il percorso per rimettersi in forma e i tempi di recupero variano molto da donna a donna, chi ha avuto un parto facile e veloce, chi uno lungo e magari traumatico, chi ha subito un taglio cesareo, chi una episiotomia o una lacerazione”. Non tutte le neomamme lo sanno, ma se il parto ha regalato una nuova cicatrice è meglio occuparsene subito dopo la nascita del bimbo. La cicatrice può essere quella dell’episiotomia, quella che si è formata in seguito a una lacerazione o quella, più importante, del taglio cesareo. “Si deve iniziare a lavorarci un mese circa dopo il parto per recuperare l’elasticità dei tessuti. La maggior parte delle donne però non lo fa, a volte perché proprio non lo sa, oppure perché se ne dimentica o non trova il tempo. Purtroppo succede che a distanza di anni si ritrovino con problemi importanti – racconta Paola La Bruna -. Questo avviene soprattutto, ovviamente, con le donne che hanno subito un cesareo. Una cicatrice come quella può avere addirittura conseguenze sulla postura, perché se ‘tira’, traziona il corpo in avanti. A questo punto trattarla diventa indispensabile, ma a distanza di anni è più difficile e ci vorrà un lavoro molto più lungo. L’ideale è, appunto, pensarci un mese circa dopo il parto, recandosi da una figura professionale come un osteopata o un fisioterapista, che valuta le condizioni della cicatrice: se i tessuti sono elastici, se ci sono aderenze, se ha bisogno o meno di essere curata. Nell’auspicabile situazione in cui tutto è a posto, la neomamma può occuparsene da sé con piccoli massaggi che aiutano i tessuti a recuperare la naturale elasticità, altrimenti l’esperto la seguirà nel percorso”.

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Guida pratica dall’attesa al nido Questo articolo è tratto dalla nostra nuova guida Qui bebè. Dedicata a chi vive in Piemonte, Qui bebè è incentrata sulla gravidanza e il primo anno del bambino, ed è l’unica a offrire indirizzi utili e indicazioni pratiche: dove trovare un corso preparto, come scegliere l’ospedale, dove si partorisce in acqua, come donare il cordone, dove comprare il corredino, fare yoga o acquaticità. Consigli indispensabili scritti da genitori per semplificare la vita a chi aspetta e a chi ha appena avuto un bimbo. Imperdibile! Tutti gli indirizzi utili a Torino e in Piemonte

Le guide di

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espressione on creativa EDITORE

Come accennato prima, l’errore classico delle neomamme di oggi è aver troppa fretta. Subito dopo il parto sono ansiose di rimettersi in forma e si sottopongono a lunghe serie di addominali ed esercizi faticosi. “Ma è ancora troppo presto e rischiano di fare più male che bene, utilizzando i muscoli e il corpo in maniera scorretta – prosegue Paola -. Anche per il jogging è consigliabile aspettare qualche mese. Nei primissimi tempi dopo il parto le uniche attività consigliate sono quelle soft, come la ginnastica dolce, lo stretching, il Pilates (in particolare gli esercizi a terra, che sono i migliori dopo aver partorito) oppure lo yoga”. Queste attività dolci sono ottime anche per aiutare a risolvere il mal di schiena, che spesso affligge le neomamme. Se invece il mal di schiena è di un certo rilievo, oppure se il parto è stato difficile, è importante rivolgersi al proprio medico che indirizzerà alle figure professionali di competenza, come l’osteopata, il fisioterapista o il chiropratico. Altre attività consigliate nei primi mesi sono le passeggiate al parco o i giri in bicicletta. Sono ottimi modi per rimettersi un po’ in forma: tonificano, mettono di buon umore, non costano nulla. Il bello di andare a passeggio è che ci si può portare dietro il bebè nel passeggino e non si deve neanche cercare una baby-sitter. Per andare insieme in bicicletta, invece, si deve aspettare che il piccino sia un po’ cresciuto e possa star seduto nel seggiolino davanti. “Nei primi tempi meglio in ogni caso pedalare su terreni pianeggianti – raccomanda Paola La Bruna – per non far troppa fatica e non sollecitare eccessivamente i muscoli”.

Perché scegliere proprio questa guida per la gravidanza? Perché è l’unica a fornire indicazioni pratiche e indirizzi per chi vive in Piemonte: corsi preparto, ospedali, nascita in acqua, dove chiedere l’epidurale, come trovare un’ostetrica, come donare il cordone ombelicale, quali negozi scegliere per il corredino e gli abiti premaman, dove praticare yoga e acquaticità, come rimettere a posto il perineo e dove conoscere altre mamme in attesa. Congedi e permessi, analisi ed ecografie, corsi e gruppi di mutuo sostegno, la guida è una miniera di informazioni che servono davvero ai futuri genitori. Sarà che è stata scritta da chi genitore è appena diventato, ma, credeteci, questa guida riuscirà nell’impresa gloriosa di semplificarvi la vita.

Qui Bebè è un’opera collettiva della redazione di Giovani Genitori, la prima rivista locale dedicata alle famiglie. I testi sono stati scritti da Elena Brosio, Luisa Tatoni, Catia De Bacco, Elisa Lusoli, Federica Ferraresi, Paola Paltro, Stefania Moriondo e Marina Notari.


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Si riprende come prima Dopo circa sei mesi dal parto, si possono riprendere tutte le attività preferite, compresa la corsa e gli addominali. “Ormai il corpo ha avuto il tempo di recuperare – conferma Paola La Bruna – e anche gli esercizi più faticosi sono permessi, con buon senso, ovviamente”. È arrivato ormai il momento di pensare a perder i chili in più, se ce ne sono, ma il discorso è da rimandare se la mamma allatta: le diete in questo periodo sono ovviamente sconsigliate. Non è tanto una questione di estetica quanto di benessere generale, soprattutto se i chili presi in gravidanza sono tanti. “I chili in più affaticano il fisico – conferma Paola La Bruna -. La schiena, le gambe e le articolazioni alla lunga ne risentono”. Anche qui non è necessario e neppure auspicabile mettersi a dieta stretta, basta fare un po’ di attenzione a quel che si mangia e preferire frutta e verdura a cannoli e babà. Per occuparsi del bebè servono tanta energia e lucidità, non mamme stremate da diete da fame. Solitamente, poi, alzarsi quattro volte per notte e correre dietro al piccolo quando inizia a gattonare, fanno miracoli, se non sull’umore quantomeno sulla silhouette.

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Il papà solidale Anche i papà possono dare il loro contributo. L’aiuto veramente più prezioso è quello del loro tempo. Per esempio possono portare il bimbo a passeggiare nel parco mentre lei fa yoga, oppure dargli la pappa serale mentre lei va a seguire il corso di Pilates. Sono due ore in più di impegno alla settimana, non è banale in una vita già piena di cose da fare, ma è uno dei regali più graditi. Sono inoltre molto gradite le lodi sperticate e decisamente apprezzati gli incoraggiamenti. Infine, mal comune mezzo gaudio: se la mamma ha deciso di rinunciare ai dolci finché non ha ritrovato un girovita da favola, il famoso broccoletto scondito se lo devono mangiare anche loro. Non può essere che mentre lei si nutre di germogli e insalatine loro inzuppano la mortadella nel vasetto della maionese.

Stroller fitness Si chiama “stroller fitness”, ginnastica con il passeggino, e viene dagli Stati Uniti. Gruppi di mamme si ritrovano al parco per un’ora di ginnastica con bebè al seguito. Per vedere di cosa si tratta, basta farsi un giro su Internet, ci sono molti siti che propongono attività e appuntamenti per trovarsi insieme, con tanto di video dimostrativi con neomamme molto entusiaste. Qui la moda non ha ancora preso piede, ma l’idea di combinare la passeggiata al parco del bebè con la rimessa in forma della mamma non è affatto male. Potreste essere voi quelle che lanciano la moda: pensateci! www.strollerstrides.com www.strollerfit.com

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• Passeggiate • Area gioco • • Laboratori didattici • Visita dell’Azienda • Feste di compleanno ORARIO dal 1°°° maggio DA MARTEDÌ A VENERDÌ

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Destinazione Danimarca 28 Giovani Genitori


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Tiziana, 32 a nn casalinga i, Antonino, 34 anni, ingegnere Demetra Fra ncesca, 22 mesi

Vengono dalla Sicilia e vanno verso il Nord, dopo otto anni passati a Torino, per costruire mulini a vento nella città più smart d’Europa

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l loro destino è spostarsi verso nord. Hanno cominciato otto anni fa, muovendosi dalla Sicilia per venire a Torino, ma i primi millecinquecento chilometri non sono bastati e oggi sono in procinto di percorrerne altri millecinquecento, con destinazione finale la Danimarca. Tiziana è di Catania, Antonio è un messinese nato a Milano e poi trasferito a Catania. Lui è ingegnere, lei ha una laurea in scienze e tecnologie farmaceutiche ed è specializzata in tossicologia dell’ambiente. Tiziana è arrivata a Torino con una borsa di studio per finire la tesi di laurea; inizialmente pensava di continuare la carriera universitaria, ma poi ha preso una strada diversa. “All’interno del mio Dipartimento ho avuto un po’ di scontri, probabilmente dovuti al mio carattere, ma anche al contesto non sempre idilliaco – racconta Tiziana – e poi sono rimasta incinta. Ero borsista di ricerca; decidere di avere un figlio in una simile condizione contrattuale è ovviamente una pessima idea, perché una borsistra non ha praticamente diritti né tanto meno garanzie. Ho continuato a lavorare fino alla fine del contratto anche in gravidanza, sapendo di non avere prospettive per il futuro accademico. D’altronde, aspettare un contratto da ricercatrice avrebbe significato rimanere bloccata per chissà quanto tempo, forse per sempre, così ho deciso di uscire dall’ambiente universitario, il che significa anche chiudersi le porte e non avere speranze di rientrare. Un peccato, perché il lavoro mi piaceva e oggi mi manca, ma forse anche questa decisione è servita a far nascere in noi due l’idea di andare all’estero a cercare nuove opportunità, anche per me”.

Galeotta fu la scuola Tiziana e Antonino si sono conosciuti giovanissimi, durante il liceo. “Avevo un amico molto timido: di solito ero io che ‘abbordavo’ le ragazze – racconta Antonino - e che gliele presentavo. L’unica volta che mi ha fatto conoscere qualcuno, è stata Tiziana. Lei era una primina e io mi sentivo decisamente più grande: frequentavo il terzo anno. Le ho chiesto se le piaceva leggere, mi ha risposto di sì. Le ho chiesto se le piaceva andare in discoteca: mi ha risposto di no. Così le ho detto, testualmente: ‘io a te prima o poi ti sposo’. E mai premonizione fu più veritiera”. Per diversi anni Tiziana e Antonino si frequentano, senza però fare coppia. “Eppure non ci siamo mai dimenticati – racconta Tiziana –. Poi un giorno, durante l’università, è scattata la scintilla. Dopo un po’ Antonino è venuto a lavorare a Torino ed è rimasto qui per due anni, durante i quali viaggiavo in continuazione per stare insieme: studiavo a Torino e scendevo a Catania per dare gli esami. Il giorno della laurea mi ha chiesto di sposarlo: è stata una dichiarazione perfetta, romantica, con l’anello e tutto quel che serve”. “Me lo aveva consigliato il testimone di nozze – continua Antonino -. Mi ha detto: fai le cose per bene, che le donne sono moderne ma poi se non ti comporti nel modo giusto te lo rinfacciano tutta la vita”. Dopo la laurea Tiziana si trasferisce a Torino e tutti e due vanno a vivere fuori città, dove vivono ancora oggi, anche se per poco, in un piccolo paese di mezza montagna, con una casa immersa nel verde e un grande bosco alle spalle. Tutto va bene, ma qualcosa ancora manca.

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viviamo così tiziana e antonino

Venti anni dannati

Portafogli in crisi I conti di Bruxelles dicono: negli ultimi otto anni, in Italia, il reddito reale è calato di cinque punti. Lo dice l’Eurostat, l’Istituto europeo di statistica, che nei dati diffusi a gennaio 2010 mostra come in Italia continua a calare il potere d’acquisto pro capite. Cala da anni, e cala sempre di più. Colpa della crisi? Sicuramente sì, ma da sola non spiega tutto. Perché altri Paesi europei mandano segnali diversi: i cittadini, pur colpiti dalla recessione, non sono “feriti” come gli italiani. A confermarlo, è la graduatoria dei “poteri d’acquisto standard”, una valuta convenzionale che permette di confrontare economie diverse, omologando le differenze nei livelli dei prezzi. Fissato a 100 il valore massimo nella media dei 27 Stati dell’Unione Europea, il contribuente italiano nel 2001 era a quota 117,8. Otto anni dopo, nel 2008, era a quota 102. L’Eurostat ammonisce che certi dati non sono comparabili perché negli anni passati la Ue aveva meno di 27 Stati, ma per gli italiani resta il fatto che, in 8 anni, il loro potere d’ acquisto si è indebolito di oltre 5 punti, mentre la media del calo degli altri Paesi appare più contenuta. Peggio che all’Italia è andata alla Francia o al Belgio, che rimangono però sempre al di sopra del dato medio italiano. In Danimarca il potere d’ acquisto resta invece molto più forte: 120,1. Meglio ancora in Olanda: 134 o (siamo fuori Ue) in Svizzera (140,7) e Norvegia (191,2). Sulla buona salute del portafoglio, conta poi il peso delle tasse. Anche qui, gli auspici non sono buoni: nell’ultimo rapporto Ue sul fisco, la Commissione Europea ha dichiarato che solo uno fra i Paesi ad alta tassazione ha visto aumentare il suo peso fiscale rispetto ai livelli del 2000: di nuovo, l’Italia.

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“Sono laureato in ingegneria meccanica, che è una buona laurea e due mesi dopo aver finito l’università, avevo già trovato lavoro. Ricordo di aver preso il volo per Torino proprio il 12 settembre 2001: quel giorno l’aeroporto era deserto e mi guardavano tutti strano. Mi avevano assunto in Fiat, dove lavoro ancora oggi. Del mio posto proprio non posso lamentarmi: ci sono sicurezza e molte tutele, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Da un punto di vista tecnico, c’è una ottima visione ingegneristica totale. Ma nonostante questo, ho sempre avuto la speranza di fare una esperienza all’estero. Il colpo di grazia lo ha dato la nascita di nostra figlia Demetra”. Tiziana e Antonino sognavano una famiglia numerosa, almeno cinque figli, ma in Italia averne tre è già strano. Nel nord Europa, invece, avere tre figli è uno standard, sicuramente anche per i benefici di uno stato sociale che funziona. “Dopo la nascita della bimba – continua Antonino – abbiamo sentito il peso di essere una famiglia monoreddito. Il mio è uno stipendio italiano medio e non siamo assolutamente spendaccioni: non facciamo vita mondana, prepariamo pane e yogurt in casa, usiamo i pannolini lavabili, non vestiamo firmato e non ci concediamo lussi particolari. Nonostante il nostro stile di vita morigerato, i soldi sembrano proprio non bastare. Come è potuto succedere che l’Italia si sia impoverita a questo punto? I miei genitori, che non avevano studiato e che erano, come noi, una famiglia monoreddito, sono riusciti a far studiare me da ingegnere, mentre mio fratello è diventato un pilota. Non ci sono mai mancate le vacanze o i corsi di pianoforte. Noi, oggi, non possiamo concedere lo stesso tenore di vita a nostra figlia. Così mi chiedo: cos’è successo in questi ultimi venti anni che ha cambiato a tal punto la qualità della vita, qui in Italia, quasi senza che ce ne accorgessimo?”.

Cervelli in fuga È bastato mandare qualche curriculum in giro, semplicemente rispondendo agli annunci trovati su Internet con un agente di ricerca ben calibrato. Dopo pochi colloqui, Antonino viene chiamato in una azienda che produce pale eoliche e che in questo momento di crisi generale dell’industria sta raddoppiando il personale. Destinazione: Aarhus, la seconda città della Danimarca, la più piccola grande città del mondo, perché ha tutto quello che serve a una metropoli, ma in dimensioni ridotte. L’Organizzazione delle Nazioni Unite l’ha nominata “città delle donne” per la qualità della vita e l’attenzione alle politiche di conciliazione. Partire per la Danimarca è certo un taglio netto, soprattutto con una bambina che non ha neppure due anni, ma Antonino e Tiziana sembrano tranquilli. “È una scelta che abbiamo fatto con grande entusiamo e un filo di follia – risponde Tiziana– ma d’altronde Antonino qui a Torino non è riuscito a conciliare vita familiare e vita lavorativa, nel senso che nel momento in cui ha scelto di dedicarsi al lavoro ha dovuto rinunciare alla vita privata”. “Lavoro dalle 8.15 alle 18.30 tutti i giorni – continua Antonino -: questo è l’orario normale, ma ci sono molti giorni in cui esco anche più tardi. Lo straordinario è considerato un fisso; ogni giorno si deve lavorare almeno una o due ore in più rispetto a quelle stabilite dal contratto. In Danimarca lo straordinario c’è, ma come dice la parola stessa, è un evento straordinario. Nel nuovo contratto c’è scritto che se per un mese si fanno continuativamente più ore del dovuto, bisogna parlarne con il capo per stabilire dov’è il problema o contrattare un bonus”.


BRITISH ACADEMY CENTRO LINGUISTICO la British Academy ha portato un angolo di Inghilterra in Italia dove ci si diverte imparando

Tanto meglio? Ma quanto meglio è, questa vita all’estero? “Da un punto di vista meramente numerico – risponde Antonino – con il nuovo contratto lavoro tre ore in meno a settimana e guadagno il 75% in più, cioè all’incirca quello che potrei pensare di guadagnare quando avrò cinquant’anni, se rimanessi in Italia. Certo, la vita in Danimarca è più cara, ma alla fine il potere d’acquisto è più alto, circa il 20% in più rispetto all’Italia. Poi ci sono altri benefit: il più interessante è la possibilità di fare telelavoro. Chi ha un problema, può prendere delle ore lavorative e recuperarle in un secondo momento a casa. Talvolta, scrivendo email alla stessa persona con cui ho fatto il colloquio di lavoro, mi è capitato di sentirla fuori orario, da casa, perché aveva un problema e doveva guardare le figlie. C’è molta più attenzione allo stato sociale: gli assegni familiari qui sono un’inezia, lì si prendono 190 euro a figlio a prescindere dal reddito. Inoltre lo Stato paga agli stranieri un corso di lingua danese fino a tre anni e dopo 5 anni di residenza si può chiedere la cittadinanza. Poiché Demetra ha più bisogno degli altri bambini di integrarsi, nella liste di attesa per gli asili nido passa davanti a tutti, esattamente il contrario di quel che avviene qui. Non ultimo, la sede dell’azienda è molto bella, sembra un museo di arte moderna ed è sul mare, cosa che per un siciliano vuol dire molto”. “Sì – continua Tiziana – qui, visto che io non lavoro, non avremo mai il posto all’asilo nido. Il che è il classico controsenso: se non lavoro non ho il posto al nido, ma come faccio a cercare lavoro se devo guardare la bambina? Il nido, poi, non è solo un diritto per i genitori, lo è anche per i bambini; è un’occasione per socializzare e imparare che a noi viene negata”.

Tanto peggio? Insomma, la Danimarca è un paradiso. Ma non c’è qualcosa che, almeno, vi piace poco? “Non è certo il paese perfetto – dice Tiziana -. Sono un po’ danesocentrici e sono convinti di essere al centro del mondo, ma oggettivamente tutto funziona benissimo. Aarhus è la seconda città più ‘smart’ d’Europa: consiglio di andare a vedere cosa significa smart sul sito www.smartcities.eu. Si pagano tante tasse, ma sono ben definite e non ci sono continue tassazioni indirette come in Italia. Mantenere la macchina costa moltissimo, per disincentivare il traffico privato. I lati negativi ci sono: d’inverno non c’è quasi luce durante il giorno e poi ovviamente fa molto freddo. L’unica cosa in cui c’è decisamente meno sensibilità è il cibo. Io sono vegetariana e lì, vuoi per la scarsità di verdure, vuoi per il tipo di dieta, i vegetariani sono pochi”. Insomma, partite senza voltarvi indietro e senza nessun rimpianto? “Non sappiamo se resteremo in Danimarca per tutta la vita – risponde Antonino – ma d’altro canto le nostre famiglie sono lontane da Torino e, quando si è da soli, una città vale l’altra. Partiamo con l’idea di trovare un posto dove stare bene, con grande entusiasmo. Ormai è fatta. Ci diciamo: dopo aver passato la vita a combattere mulini a vento, adesso andiamo a costruirli”.

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a confronto

paola e diego

Ritratto di famiglia paola, 41 anni, commessa, e diego, 41 anni ad agosto, impiegato, hanno tre figli, mara di 10 anni, fabio di 8, nadia di 14 mesi e uno in arrivo, marco

Da quanto tempo state insieme?

LEI: Quasi 19 anni LUI: Dal 4 luglio 1991… 19 anni!

Quante ore lavori

LEI: Faccio il part-time, ora sono in maternità LUI: Quando non sono in trasferta 8 ore al lavoro e il resto con loro

Il suo peggior difetto?

LEI: Russa LUI: Tutto e subito

Il tuo peggior difetto?

LEI: La precisione LUI: Tutto e subito

Chi comanda in casa?

LEI: Entrambi LUI: Sicuramente lei

Chi spende di più?

LEI: Io, ma per le compere di casa LUI: Lei per le cose necessarie, io per quelle superflue

Chi cucina e tiene in ordine?

LEI: Chi è libero LUI: Lei cucina e tiene in ordine

Cosa non deve mancare nel vostro frigo?

LEI: Yogurt, latte e uova LUI: Acqua, yogurt e parmigiano

La cena meno sana che hai servito ai tuoi figli?

LEI: Le cose fritte LUI: Se non si conta il Mc Donalds, non ricordo una cena non sana

Qual è il gioco più divertente che fai con i tuoi figli?

LEI: Giochi in casa LUI: Ai giardini in estate, biblioteca e ludoteca in inverno

Ricordi l’ultima volta che avete litigato?

LEI: Sì, benissimo LUI: Sì…

Libro e film che ti piacciono di più?

LEI: Leggo le riviste, i film non riesco a seguirli LUI: Dipende dallo stato d’animo

Shopping preferito dove?

LEI: Abbigliamento, ma quando è necessario LUI: Negozio di moto

e quante ne passi con i figli?

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Il ristorante in cui andate più volentieri?

LEI: Amiamo cambiare sempre LUI: Solo a Torino ci sono circa 1200 ristoranti: li vogliamo provare tutti! Difficilmente torniamo nello stesso

Il tuo momento preferito nella giornata?

LEI: Il primo pomeriggio LUI: La mattina e la sera

Com’è un weekend tipico in casa vostra?

LEI: Se il tempo è bello giardini, altrimenti biblioteca o ludoteca LUI: Venerdì sera e sabato mattina compiti, nel pomeriggio del sabato prendo in consegna i tre moschettieri fino all’ora di cena. Domenica mattina si dorme e nel pomeriggio si esce tutti insieme. La domenica sera è un rito cenare da Nonna Luisa

Cosa

avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?

LEI: Cena per il mio compleanno, pochi giorni fa LUI: Abbiamo comprato un furgone per l’arrivo di Marco

Quale servizio vorresti nella tua città?

LEI: Meno cani che fanno i loro bisogni nei giardini dove vanno i bambini LUI: Più severità con chi ha i cani e non rispetta le regole

Come ti immagini fra vent’anni?

LEI: Nonna, spero LUI: Con un sidecar, Paola e qualche nipote all’interno

Cosa faranno i tuoi figli da grandi?

LEI: Spero un lavoro che piaccia a loro e spero, soprattutto, che trovino un lavoro LUI: Spero qualcosa che li renderà felici

Qual

LEI: Unione e complicità LUI: CON-FU-SIO-NE

è la parola che riassume la vostra famiglia?

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gita

cinque terre

Camminare a picco sul mare Un ardito sentiero strapiombante, nelle Parco Nazionale delle Cinque Terre, da percorrere con i bimbi fino alla lunghissima scalinata finale

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di Luisa Tatoni

cinque terre

L

o sguardo sul mare è addolcito dal profumo di basilico e sale. La schiuma delle onde contrasta con le mille sfumature di blu e verde e con l’azzurro del cielo. Piante e fiori sbucano ovunque tra la roccia: ginestre, euforbie, cisti bianche e rosa, limoni e ulivi, agavi ed elicriso. Qui tutto è bello: il terreno a picco sul mare, i paesi, le case e le ville, le terrazze coltivate che tante braccia hanno costruito in secoli di lavoro, portando su e giù con ceste e grembiuli la terra necessaria per coltivare, devotamente, ogni anfratto strappato alla roccia. Qui ogni centimetro è prezioso: lo era nel passato e lo è anche oggi, al punto che questo breve tratto di costa ligure, quasi al confine con la Toscana, è diventato Parco Nazionale e Area Marina Protetta. Siamo alle Cinque Terre: un pugno di paesini arroccati di fronte a un mare che nei giorni belli arriva fino alla lontanissima costa corsa. Si chiamano Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso e sono uniti tra loro da un patrimonio di storia comune, da una ferrovia e da tanti sentieri – il più famoso dei quali è La Via dell’Amore - che merita assolutamente percorrere dedicando almeno un weekend alla vacanza: non ve ne pentirete e lo racconterete per anni agli amici.

Quando La stagione migliore è la fine della primavera e l’inizio dell’estate, oppure l’autunno. Il clima è mite, con un’aria leggera che invoglia alla passeggiata. Meglio evitare il trekking nei giorni caldi e nei momenti clou dell’estate, anche per l’affollamento che lo rende meno sicuro. Ovunque si decida di alloggiare, conviene muoversi tra i cinque paesi usando il treno, grazie all’efficiente servizio di collegamento che ha costi contenuti ed è un bello svago per i bambini. L’itinerario che proponiamo è il Sentiero 2, o sentiero Azzurro, che parte da Manarola e raggiunge Corniglia come meta finale, con un dislivello complessivo di 120 metri e un tempo di percorrenza di un’ora e mezza.

Il Sentiero Scendendo con il treno a Manarola, si raggiunge brevemente il centro del paese, tutto pieno di case colorate, di negozietti e osterie. Da qui si raggiunge la marina e l’inizio del sentiero, ben segnalato. Alla partenza si trova una fontanella dove è bene riempire le borracce, perché non si trova altra acqua lungo la via. Il dislivello è breve e l’intero sentiero, che taglia la scogliera ed è a strapiombo sul mare, è messo in sicurezza da balconate e reti. È facilmente percorribile con bambini a partire dai tre o quattro anni, da accompagnare per mano, mentre i più piccini vanno portati con lo zaino o il marsupio. Occorre sempre prestare attenzione al fondo, a volte accidentato, e ai punti esposti. Indispensabili calzature adeguate per tutti: scarponcini da montagna o buone sneaker: anche se siamo sul mare, è come se fossimo in montagna. Poco dopo la partenza, si trova un’area attrezzata, segnalata da un cartello, con giochi e un wc (tenete presente che non ci sono angolini nascosti). Si comincia a camminare in lieve salita, godendosi il panorama e respirando a pieni polmoni e si raggiunge in breve tempo il gabbiotto delle guide del parco, dove si paga un biglietto d’accesso di cinque euro a persona. Il contributo serve all’Ente Parco per la manutenzione dei sentieri: ci sono sconti per le famiglie. Si prosegue sulla via principale (impossibile sbagliare) in vista di Corniglia fino a raggiungere un ponticello ballerino di legno e catene, da attraversare tenendo il fiato, poi il sentiero si fa tutto pianeggiante fino a raggiungere l’uscita, attraverso un brutto tratto di vecchie bancarelle che sono ancora oggi questione di lite tra l’ente parco e il proprietario, in attesa di riqualificazione. L’ultimo tratto del percorso costeggia, per circa un chilometro a un’altezza di trenta metri, lo spiaggione artificiale formatosi durante i lavori di costruzione della vecchia ferrovia. Si arriva infine alla stazione ferroviaria di Corniglia; siete nella Valle Asciutta, ma, a dispetto del nome, troverete due fontane. Qui il sentiero finisce, ma vi aspetta l’ultimo tratto impegnativo: la scalinata Lardarina che con 377 gradini vi porterà al paese, a 90 metri sul livello del mare. I bambini affrontano volentieri la scalinata, assieme ai gruppi di turisti che salgono contando gli scalini ad alta voce, ma se l’idea non vi va a genio, dalla stazione parte continuamente una navetta che vi porta in cima, la stessa che potrete prendere per la discesa, senza costi aggiuntivi mostrando il biglietto del sentiero. A Corniglia troverete ogni sorta di ristoro: focacce tipiche, gelati artigianali, ristorantini con vista sul mare, locande infrattate negli scantinati e wine-bar. A voi l’imbarazzo della scelta. Al ritorno si riprende il treno e si torna alla stazione più vicina alla macchina o all’alloggio.

gita

GG

Dove Parco Nazionale delle Cinque Terre Manarola (SP) – Sentiero 2 in direzione di Corniglia Accoglienza turistica del Parco: Manarola, tel. 0187 760511 Corniglia, tel. 0187 812523 www.parconazionale5terre.it Come arrivare Il treno è il mezzo di trasporto ideale per recarsi alle Cinque Terre. Le corse sono frequenti, in particolare durante la stagione estiva. Il capolinea è La Spezia, sulla linea PisaGenova, dove si fermano tutti i treni a lunga percorrenza. In auto si prende la A12, nella tratta Genova-La Spezia, e si esce al casello di Carrodano, proseguendo per LevantoMonterosso. Una strada stretta e tortuosa, detta “dei Santuari”, collega tra di loro i cinque borghi.

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fitness forum GGl’esperto Lisa Sertoli

Un classico dei giochi da cortile perfetto per i primi giorni di vacanza

Il gioco dell’elastico M

olti genitori, mamme soprattutto, se lo ricordano con grande nostalgia: non appena iniziavano le vacanze estive ci si ritrovava nel cortile a giocare con i vicini di casa per pomeriggi interi. Quello dell’elastico era uno dei giochi preferiti in assoluto, soprattutto dalle bambine. È bello riproporlo ora ai nostri figli, perché si fa con niente, è molto divertente, competitivo il giusto, si salta un po’ ed è perfetto per i primi giorni dell’estate. Ora che siamo solidamente nel terzo millennio, facciamoci giocare anche i maschi, quelli che quando eravamo piccoli noi lo disprezzavano, dicendo “è un gioco da femmine”. Ma non è vero, ci si divertono tutti. Per giocarci bastano un elastico bello lungo, di quelli da merceria, e un po’ di bambini. Tre è il minimo perché due tengono l’elastico e uno salta, ma in mancanza del terzo compagno di giochi, ci si ingegna con una sedia o un albero che fungono da palo. L’elastico viene tenuto a varie altezze: caviglie, ginocchia, cosce, vita, ascelle, braccia. A ogni altezza il giocatore che si trova in mezzo deve compiere una sequenza di salti, senza sbagliare. Si parte con l’elastico basso, ovvero dalle caviglie, e si procede verso l’alto. Quando un giocatore sbaglia tocca al giocatore successivo che procede a sua volta fino al primo errore. Una volta eseguita correttamente la prima sequenza dalle caviglie fino alle braccia, si passa alla sequenza successiva, ovviamente più difficile. Se la memoria vi tradisce e non vi ricordate più come si fa, cercate in libreria “Salto elastico”, di Anne Akers Johnson (Editoriale Scienza, 13,90 euro). Nel libro, le regole sono spiegate in modo semplice e c’è anche un gadget, un bell’elastico ovviamente, così i bambini possono subito iniziare a saltare.

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GGl’esperto

lo psicologo

Giovanna Rinaldi - Psicologa e Psicoterapeuta Familiare (via Arbe 20, Torino. Tel. 3396638544 - Autorizzazione n. 456 del 23/2/2009)

La preadolescenza è una fase molto delicata nella crescita

Come parlare di sessualità ai figli? Gentile dottoressa, siamo i genitori di un ragazzino di 10 anni. In questo periodo ci stiamo ponendo la questione di come affrontare con lui l’argomento sessualità, e se affrontarlo. In passato abbiamo sempre risposto alle sue domande, che per la verità sono state poche, in modo un po’ vago e poco dettagliato. Ora ci chiediamo se affrontare l’argomento in modo chiaro, aspettare che sia lui a chiederci, o lasciare che siano i coetanei più “informati” a illuminarlo sull’argomento. Lei cosa ci consiglia? Molte grazie e cari saluti, Luca e Stefania Cari Luca e Stefania, state accompagnando vostro figlio in una fase di crescita molto delicata e particolare: la preadolescenza. Un periodo caratterizzato dall’ambivalenza a causa dei profondi mutamenti che avvengono sia a livello fisico che mentale. Con la maturazione dell’apparato genitale iniziano le prime emozioni legate alla scoperta della sessualità e con esse insorgono paure, dubbi, vergogna. Voi, giustamente, vi chiedete quale atteggiamento assumere come genitori: rimanere in attesa o tentare di entrare nel suo mondo? Poiché i preadolescenti tendono a chiudersi a riccio di fronte a qualsiasi tentativo di ingresso nel loro mondo, visto il loro bisogno di prendere le distanze dall’adulto, escluderei un approccio diretto sull’argomento, che si trasformerebbe in una sterile lezioncina di scienze. Non sono le informazioni o le nozioni scientifiche che devono essere trasmesse. Ciò che deve passare è la disponibilità al dialogo e al confronto sul tema più ampio dell’affettività. Quindi, sulle modalità con cui esprimere le proprie emozioni agli altri, sulla capacità di decodificare i messaggi di chi ci circonda, sulle strategie per sentirsi parte del gruppo, sulla possibilità di costruire legami di amicizia. Tutto questo può passare attraverso la narrazione delle vostre esperienze di preadolescenti. Quando il momento vi sembra opportuno, raccontatevi, con semplici aneddoti e aprirete un canale di confronto con lui. Parlate di voi e lui parlerà di sé, della sua fatica a fidarsi degli amici, delle sue paure relative a “potrò piacere a qualcuno?”. In questo clima di apertura e disponibilità potrebbe farvi delle domande e anche per voi sarebbe più facile rispondere con serenità e senza imbarazzo, misurando gli argomenti alla sua capacità di comprenderli. Ascoltate bene le sue domande o i suoi dubbi prima di portare i vostri contenuti, vi accorgerete che sono ancora molto semplici, vicine al suo mondo ancora un po’ “bambino”. Come scrive Giuseppe Maiolo ne “L’occhio del genitore” (Centro Studi Erickson): “Ascoltarli davvero significa mettersi nei loro panni. Sentire empaticamente i problemi che possono vivere e dare dignità alle emozioni, anche quelle più forti e turbolente. In questo modo li aiutiamo a non reprimere ciò che è difficile da comunicare e insegniamo loro che anche i vissuti negativi possono essere gestiti, ma nello stesso tempo non li facciamo sentire soli”.

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il pediatra GGl’esperto Giancarlo Corti

Il condizionatore non cambia l’aria Ogni estate in casa nostra si discute senza trovare una soluzione: è vero che usando il condizionatore non bisogna arieggiare i locali perché questo apparecchio garantisce il ricambio dell’aria? Cari genitori, è una domanda difficile per un pediatra, ma molto interessante, perché il ricambio dell’aria negli ambienti domestici è importante per il benessere di tutta la famiglia. Quando parliamo di inquinamento, infatti, pensiamo sempre all’aria che si respira per le strade della città, con i suoi livelli di Co2, di polveri sottili e via dicendo. Non tutti però sanno che in casa, negli ambienti chiusi, l’aria può essere più inquinata che fuori. Tra gli inquinanti che produciamo in prima persona c’è innanzitutto il fumo di tabacco, poi le sostanze derivate dai processi di combustione e riscaldamento (non si parla solo della stufa pericolosa che produce monossido di carbonio, ma anche dei fornelli con cui si prepara la cena), poi l’uso e l’abuso di prodotti per la pulizia e, soprattutto negli uffici, l’uso di stampanti e fotocopiatrici con i relativi toner. Tutte le sostanze prodotte da queste attività possono avere effetti nocivi sulla salute e possono causare intossicazioni acute (come nel caso del monossido di carbonio o del bruciore degli occhi causato dall’abuso di un detergente), o, come sempre più studi clinici tendono a dimostrare, intossicazioni a lungo termine. Per proteggere noi e i nostri bambini da questi rischi bisogna seguire pochi e semplici consigli: innanzitutto non fumiamo, né permettiamo che fumino eventuali ospiti. Arieggiamo in abbondanza i locali, in tutte le stagioni dell’anno. L’impianto di condizionamento, come mi chiedete, non è in grado di garantire un adeguato ricambio dell’aria e bisogna prevedere ogni giorno un quarto d’ora di apertura delle finestre, anche nei giorni più caldi d’estate e più freddi dell’inverno, possibilmente la mattina presto. Infine è bene ridurre l’utilizzo dei prodotti di pulizia, utilizzando tranquillamente la metà della dose di detersivo proposta dai produttori sulla confezione.

Quando l’orecchio fa male Mia figlia Carolina, di tre anni, ha spesso mal d’orecchio. Mi devo preoccupare? Il mal d’orecchio è un sintomo molto frequente nei bambini: la maggior parte delle volte si tratta di una infiammazione improvvisa della membrana del timpano chiamata otite media acuta. Si presenta frequentemente nei bambini con due 2 anni o anche meno ed è una delle prime cause per cui si ricorre alle cure del pediatra. Responsabili dell’infezione sono batteri o virus: spesso è impossibile individuare la causa precisa. Assieme all’otite si presentano raffreddore, tosse, febbre e dolore molto intenso a una o entrambe le orecchie, ma bisogna considerare che un bambino piccolo spesso non riesce a localizzare bene il dolore. Questi sintomi non bastano a effettuare la diagnosi, per questo bisogna portare il bambino dal dottore e fargli controllare la membrana timpanica con l’otoscopio. Per curare l’otite una volta si dava subito al piccolo paziente una cura antibiotica. Da qualche anno si sperimenta però un approccio meno invasivo: si chiede ai genitori di attendere due o tre giorni, in vigile attesa, controllando cioè costantemente lo stato generale di salute, la temperatura, il dolore, l’appetito e via dicendo. Spesso, in questo breve arco di tempo, l’infezione regredisce spontaneamente e consente di risparmiare terapie antibiotiche che risulterebbero altrimenti inutili e dannose per la salute del bambino. Intorno ai dieci anni il rischio di otite medio acuta regredisce spontaneamente nella maggior parte dei casi, per cui bambini che ne hanno sofferto ciclicamente si trovano d’improvviso a non soffrirne più.

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GGl’esperto

l’avvocato

Francesca Galdini

quando le graduatorie sembrano ingiuste

Un posto a scuola Gentile avvocato, ho provato a iscrivere mia figlia in una scuola materna molto gettonata di Torino. Quando sono uscite le graduatorie ho avuto un’amara sorpresa: eravamo in fondo in fondo. Quel che mi ha sorpreso erano i punteggi altissimi che aveva la maggior parte delle famiglie. Ora, mi rendo benissimo conto che ci sono tante situazioni di disagio e la nostra per fortuna non è una di quelle. Però che in questa scuola ci siano così tante famiglie che totalizzano punteggi tanto alti mi sembra alquanto improbabile. Viene piuttosto il sospetto che i punteggi siano stati fatti lievitare apposta per assicurarsi un posto in questa scuola così ambita. Cosa si può fare in casi come questo? Non voglio sollevare un polverone, ma mi sembra una grande ingiustizia. Grazie e saluti. Carlotta Cara Carlotta, la sua lettera porta alla luce quello che è un vero e proprio disagio di tanti genitori non solo torinesi, ma anche italiani: ovverosia la carenza di scuole materne cui i genitori possano affidare i propri figli durante il giorno. Venendo al suo caso specifico, i criteri in base ai quali viene attribuito un punteggio e quindi stabilita la graduatoria delle scuole materne sono precisi e specificamente elencati: è sufficiente visionare il sito del Comune di Torino per apprenderli, ma ogni scuola è in grado di fornire istruzioni in merito. Vengono presi in considerazione vari elementi: un eventuale deficit del minore ovvero problemi sociali, sanitari e/o psicologici del medesimo (opportunamente documentati dai servizi sociali del Comune o a opera del medico specialista che segue il bambino), l’assenza del padre e della madre, le condizioni lavorative dei genitori, l’eventuale presenza di fratelli e/o sorelle presso il medesimo istituto scolastico, il trasferimento da altra scuola, ecc. Non sono ovviamente in grado di conoscere la situazione personale delle famiglie i cui figli hanno totalizzato punteggi tanto alti da slittare in cima alla graduatoria ma, fino a prova contraria, non posso che ritenere che la scuola in questione, quella che lei ha interpellato, abbia seguito alla lettera la norma di legge. Se lei al contrario dubita che tutte quelle persone versino effettivamente in situazione di disagio tanto grave ed è in grado di dimostrare che l’esclusione di sua figlia di fatto le procura un danno, entro dieci giorni dalla pubblicazione delle graduatorie può proporre ricorso presso la Commissione Unica di Circoscrizione. Nel caso in cui il suo ricorso venga rigettato, avrà comunque ancora a sua disposizione gli strumenti offerti dagli organi di giustizia amministrativa: ovvero potrà impugnare il provvedimento di rigetto davanti al TAR con un vero e proprio ricorso amministrativo giurisdizionale.

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l’educatrice GGl’esperto Claudia Rinaldi

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Il piacere della condivisione Gentilissima educatrice, Sono la mamma di un bambino di 5 anni, Gianluca. Negli ultimi tempi Gianluca è diventato molto geloso dei suoi giochi e dei suoi spazi. Se invitiamo degli amichetti a casa nostra diventa aggressivo, fa scene, non vuole che tocchino le sue cose. Quando invece va a giocare da loro va tutto bene, è gentile e socievole. Ci dispiace però che si comporti in questo modo a casa nostra. Cosa possiamo fare per cambiare la situazione? La ringrazio, cordiali saluti, Fiorella Cara Fiorella, tuo figlio Gianluca, come molti bambini della sua età, ha creato con i suoi giocattoli e i suoi spazi un forte legame affettivo. Questo accade, di solito, in concomitanza con cambiamenti che avvengono in famiglia o a scuola. Ti invito a riflettere su questo aspetto per comprendere meglio cosa ha fatto emergere il problema. Come educatrice, ciò che posso suggerirti è un metodo di intervento efficace per limitare prima, e superare poi, il comportamento aggressivo del bambino nei confronti degli amichetti che vogliono condividere con lui momenti di gioco a casa vostra. Concordate con il bambino quando e chi invitare, decidete insieme dove vuole giocare (ad esempio nella sua cameretta, oppure nel soggiorno, in cucina, in giardino, se c’è). Inoltre, prima dell’arrivo degli amichetti, chiedetegli di scegliere alcuni giochi che vuole utilizzare con i bambini che verranno a trovarlo. Questo permetterà a Gianluca di avere più tempo per elaborare il distacco dalle proprie cose e dai propri spazi evitando crisi improvvise e di difficile gestione. Se possibile, infine, domanda alle altre mamme di far portare ai loro piccoli uno o due giochi da casa: lo scambio tra i propri giochi e quelli degli amichetti renderà il bambino meno concentrato su ciò che è suo e ciò che non lo è. Sono certa che con questi piccoli accorgimenti Gianluca apprezzerà nuovamente la bellezza della condivisione.

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GGl’esperto

il chimico

Ugo Finardi - chimico

Cosa affascina di più i bambini? Il fuoco o i pompieri?

Al fuoco, al fuoco D

a tempo immemore i bambini da grandi vogliono fare i pompieri. Effettivamente il fuoco, in tutte le sue forme, fa un po’ paura ma esercita un certo fascino. È multiforme e imprendibile, è a metà tra materia ed energia e perciò ci sembra decisamente strano. Le fiamme sono costituite da nient’altro che da atomi ionizzati, cioè privati di una parte degli elettroni che, solitamente, competono loro. Di conseguenza, nel fuoco gli atomi non stanno legati in molecole come fanno di solito, ma vanno ognuno per conto proprio, emettendo luce e calore, la prima come effetto del turbinio di elettroni e il secondo per le reazioni chimiche che avvengono. Il fuoco affascina, ma i pompieri si occupano di spegnere gli incendi, non di provocarli. Che cosa usano per spegnere il fuoco? La prima cosa che viene in mente è, ovviamente, l’acqua, che spegne benissimo il fuoco per diversi motivi. Innanzi tutto ha un calore specifico molto alto: ovvero, per riscaldarla serve una quantità di calore per unità di peso molto alta rispetto ad altri elementi, per cui sottrae rapidamente calore al fuoco. Inoltre l’acqua ha un effetto di isolamento almeno parziale ed evita che il combustibile infiammato venga a contatto con l’aria. Questo effetto è quello che viene ottenuto anche gettando sabbia sul fuoco: la sabbia, che ovviamente non brucia, isola dall’aria le braci o le parti infiammate e fa sì che il fuoco si spenga e non si riaccenda. Che per spegnere il fuoco si debba isolarlo dall’aria è poi cosa nota, ma non sempre ben memorizzata, tant’è che quando in casa brucia qualcosa e c’è fumo la prima cosa che viene in mente è aprire la finestra. Il giro d’aria è però deleterio in molti casi, perché mette in contatto l’aria fresca, bella ossigenata, con le fiamme (se ci sono ancora) o comunque con parti ancora calde o braci. Quello che conta infatti è la presenza dell’ossigeno: la reazione di combustione è una reazione di ossidoriduzione in piena regola, in cui il combustibile (legno, carta, benzina e così via) si lega con il comburente (l’ossigeno presente nell’aria) generando fiamme e calore. Acqua e sabbia sono i più antichi mezzi per estinguere le fiamme, ma naturalmente sono solo alcuni di quelli che si utilizzano oggi. Esitono due classificazioni: la prima confronta le modalità di estinzione (soffocamento, raffreddamento, reazione chimica) e la seconda, più pratica, elenca i tipi di materiale estinguente. Gli estintori a biossido di carbonio (o anidride carbonica, sono due nomi per la stessa sostanza) soffocano il fuoco, perché l’anidride carbonica è un gas né combustibile né comburente. Le “soluzioni filmanti” (un brutto inglesismo che significa “che producono pellicole”) sono soluzioni acquose che contengono prodotti ad azione soffocante. Esistono poi estintori a schiuma, molto usati nei garage perché vanno molto bene per gli incendi di idrocarburi: si tratta di acqua contenente tensioattivi che producono schiume isolanti. Gli estintori a polveri chimiche contengono sostanze con la caratteristica comune di decomporsi per effetto del calore generando gas inerti (che quindi non partecipano al processo di combustione). Fino a qualche anno fa venivano utilizzati negli estintori anche composti alogenati, facenti parte dei famigerati CFC (clorofluorocarburi) di grande efficacia ma ormai vietati per l’effetto negativo nei confronti dello strato di ozono. Anche il cloruro di sodio (il sale da cucina) viene utilizzato, specialmente per gli incendi dei metalli (sì, esistono anche metalli che bruciano) perché fonde senza bruciare e crea una superficie indurita che impedisce al fuoco di propagarsi, un po’ come quando si cuoce il pesce o l’arrosto in crosta.

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natura GGl’esperto

La cosmesi fresca: un nuovo modo di produrre cosmetici

Il petrolio non fa bella P

er essere conservati, i tradizionali cosmetici industriali devono fare ricorso a un’elevata percentuale di sostanze chimiche, perché tra la produzione e la vendita trascorre necessariamente un tempo lungo. Non è raro trovare sugli scaffali prodotti che hanno anche due o tre anni di vita. I principi attivi contenuti nelle materie prime, che sono naturali e deteriorabili, sono la minima parte di creme e lozioni: il resto è un concentrato di acqua misto a conservanti, emulsionanti, solventi, stabilizzatori, profumi petrolchimici e oli minerali, tutti prodotti di sintesi a basso costo e facile reperibilità. Il problema è che questi prodotti finiscono quotidianamente a contatto con la nostra pelle. Che sia corpo o viso, lo stesso mix di ingredienti si trova nel primo antirughe, nella crema idratante, nel correttore, nel latte detergente, nella lozione per il culetto del bebé, nello shampoo, nel bagnoschiuma e nel balsamo. Finisce che il bagno di casa, lungi dall’essere la stanza destinata al benessere, diventa una sorta di succursale dell’industria chimica. Una volta preso coscienza di quel che c’è dentro il flaconcino, viene spontaneo non apprezzare più di tanto quel che ci si sta spalmando sul viso. Per rispondere a questi nuovi bisogni, un po’ come avvenne una decina di anni fa con i cibi biologici, sta prendendo piede l’idea di una cosmesi alternativa, fatta di prodotti freschi, preparati ad personam e venduti non nei negozi, ma spediti a domicilio direttamente dal produttore. Alcune case si stanno attrezzando e offrono, oltre alla garanzia di freschezza, materie prime biologiche al 100% naturali. Tra i primi produttori c’è la ditta tedesca Ringana (www.ringana.com), i cui prodotti hanno un prezzo elevato, ma sono davvero buoni.

Tempo di scrub L’arrivo dell’estate è il momento giusto per dedicarsi alla pelle. Lo scrub è fondamentale e va bene per tutta la famiglia, anche per le bambine a partire dai sei anni, ovviamente se effettuato con la dovuta dolcezza. Ci sono tanti modi per farlo: si può andare dall’estetista o al bagno turco, come all’Hafa Hammam in via Porta Palatina 19 a Torino (www.hafa.it, tel.011 5217866) che organizza di quando in quando laboratori e intrattenimenti per bambini, oppure all’Hammam Khamsa di Villa 5 a Collegno (hammam@villa5. it, tel. 011 4060819) che la domenica permette a tutta la famiglia,

maschi compresi, l’ingresso e il rituale del peeling. In mancanza di tempo, ci si può organizzare a casa, preparandosi da sole il massaggio esfoliante. Basta mescolare un cucchiaino di cacao, un cucchiaino di sale fino, un cucchiaino di bicarbonato e tre cucchiai di olio di oliva o di olio di mandorle. Si fa la doccia, si applica la pasta dello scrub sulla pelle bagnata massaggiando dolcemente, quindi si elimina con acqua tiepida. Si ripete il tutto una volta a settimana per tutta l’estate: la tintarella durerà più a lungo, la pelle resterà morbida e tonica come la coscia di un neonato.

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GGl’esperto

libri

Stefania Moriondo

i libri che aiutano i genitori a crescere i figli

Libri per educare A

l primo figlio diventa chiaro: i bambini non nascono con le istruzioni per l’uso e genitori si diventa non il giorno dopo il parto, ma col tempo, provando e sbagliando. Nella lunga e faticosa carriera del buon genitore c’è sempre da imparare ed è sempre benvenuto qualche buon consiglio su come affrontare i piccoli drammi quotidiani. Alcuni libri, da angolazioni diverse, cercano di prestare soccorso a quei genitori che brancolano nel buio in tema di regole ed educazione o che attraversano un periodo di difficoltà e di dubbi amletici. S.O.S. Tata, è scritto da Renata Scola e Francesca Valla (edizioni Kowalski, 12 euro). Le due tate della famosa trasmissione televisiva hanno tradotto la loro esperienza sul campo in vere e proprie ricette utili ad affrontare i problemi classici di genitori ed educatori: gelosie tra fratelli e capricci, problemi di pappa e nanna, difficoltà di passare dal pannolino al vasetto. L’approccio è semplice (talvolta un po’ troppo) e pratico, consigliabile a chi ha bambini piccoli e vuole ricevere delle buone dritte senza passare attraverso tante teorie. Asha Phillips, autrice dell’altrettanto famoso I no che aiutano a crescere, (Feltrinelli editore, 7 euro), è una psicoterapeuta infantile che fa partire la sua riflessione da una semplice considerazione: a volte è difficile dire di no ai figli, ma è certo che quel no ha un valore enorme per un loro sano sviluppo. I limiti, infatti, sono come dei cancelli che fanno sentire il bambino e il ragazzo al sicuro, gli insegnano a sopportare la frustrazione (e a tenere a bada l’onnipotenza), stimolano le sue capacità e gli dimostrano che qualcuno tiene talmente a lui da tollerare le sue ribellioni. Adele Faber e Elaine Mazlish, autrici di Cosa pensa tuo figlio (Sperling & Kupfer, 17 euro, un libro difficilmente reperibile ma che si trova in biblioteca), si rivolgono ai genitori di figli adolescenti per i quali le discussioni così come il rifiuto di parlare sono all’ordine del giorno. Suggerimenti pratici, storie vere e fumetti per ascoltare i ragazzi e farsi ascoltare, per affrontare con loro sia le questioni quotidiane sia i grandi temi come il sesso, la droga e la violenza in puro stile problem solving. Per chi ha voglia di approfondire un po’ e magari di provare a cambiare davvero qualcosa nella sua relazione con i figli, consigliamo tre testi della casa editrice La Meridiana, libri ricchi di sostanza, con una grafica accattivante e un linguaggio chiaro, pieni di esempi tratti da quotidiane conversazioni tra genitori e figli piccoli o adolescenti. Thomas Gordon, psicologo, inventore di programmi di training per genitori ed educatori utilizzati in tutto il mondo, nel suo libro Genitori efficaci (16,50 euro), insegna un metodo per crescere dei figli responsabili, capaci di utilizzare abilità e risorse proprie per risolvere i problemi che li riguardano. Molto utile a quelle coppie di genitori che, senza ascoltare molto, preferiscono fare prediche o comandare o si accollano tutte le questioni dei figli fornendo loro soluzioni preconfezionate; ma anche a chi oscilla tra autoritarismo e lassismo e a quelli che si sentono sopraffatti dai figli. Dello stesso autore si trova anche Né con le buone né con le cattive (sempre 16,50 euro) che propone ai genitori strategie educative slegate da logiche di potere, centrate sulla cooperazione, dove alla fine non ci sono né vincitori né vinti. Se sentite la nostalgia di parole come regole e disciplina, leggete il libro di Roberto Gilardi, Genitori in regola (16,50 euro). L’autore, a differenza di una parte della psicologia “moderna”, pensa che in famiglia non basta ascoltarsi amorevolmente perché tutto funzioni, sono necessari dei paletti. Ci guida quindi nel mondo delle regole, del loro senso e dei diversi metodi che possiamo utilizzare per trasmetterle e farle rispettare ai figli: ci sono regole indiscutibili, ferme come le pareti di una casa (che ci evitano di cadere nel vuoto e farci molto male) e altre che assomigliano di più ai mobili, che si possono spostare o sostituire, ma con l’accordo di tutti. Perché senza regole non c’è convivenza né democrazia, a casa come a scuola o al lavoro.

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salvadanaio GGl’esperto Luciana Ravetto

la commercialista risponde ai dubbi dei lettori

Unico 2010: tutte le risposte M

arta scrive: ho una casa vacanze in Francia, devo dichiararla nel Modello Unico? Cara lettrice, assolutamente sì, va indicata nel quadro RW. Nella redazione del Modello Unico 2010 (relativa ai redditi del 2009) vanno indicati tutti gli immobili detenuti dal contribuente all’estero, anche se non producono reddito, esattamente come nel caso di una casa per le vacanze. Andrea scrive: qual è il limite di reddito entro il quale non bisogna compilare la dichiarazione dei redditi? Tutti i contribuenti che hanno percepito nel 2009 un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro non devono presentare la dichiarazione dei redditi. Tale reddito deve esser costituito da lavoro dipendente, per un periodo non inferiore ai 365 giorni, sul quale non sono state operate le ritenute. È il caso per esempio di un privato che assume un autista. Chiara scrive: mi sono dimenticata di portare in banca un F24 a saldo zero. Cosa faccio? Portalo subito in banca! Infatti non è possibile effettuare alcun ravvedimento per le somme in compensazione non presentate in banca, quindi l’unico consiglio è portarlo in banca e procedere con la compensazione. L’articolo 19 c. 4 Dlgs 9/7/1997 n. 241 prevede, in caso di omessa presentazione del modello relativo alla compensazione una sanzione di 154 euro, ridotta a 51 euro se il ritardo non supera i 5 giorni. Nella realtà, però, tale sanzione, data la mancanza di un’esatta individuazione del soggetto che dovrebbe sanzionare il contribuente, non mi risulta mai esser stata applicata. Paolo scrive: mi sono accorto che mi hanno trattenuto dell’Irpef in eccesso rispetto a quanto dovevano, entro quando devo chiedere il rimborso? I dipendenti e i pensionati hanno il limite di 48 mesi per presentare l’istanza di rimborso indebitamente trattenuta, a partire dal giorno in cui è avvenuto il pagamento dell’Irpef. Luisa scrive: mi fa gentilmente un elenco dei documenti che devo procurare al mio nuovo commercialista per la redazione dell’Unico? Entro quando dovrò consegnarli? Prima di tutto deve portargli una copia della dichiarazione dell’anno scorso e informarlo in merito ai fatti avvenuti nel corso del 2009, quali per esempio l’acquisto o la vendita di immobili, la sottoscrizione di polizze vita, la nascita di un figlio che non risulta dall’ultima dichiarazione e via dicendo. Dopo di che dovete raccogliere tutti i documenti utili, quali per esempio gli eventuali Cud, il codice fiscale dei figli e le percentuali a carico, gli scontrini della farmacia e le spese mediche suddivise tra le proprie e quelle della prole, le assicurazioni sulla vita e sugli infortuni, la copia delle quietanze di pagamento delle assicurazioni auto, eventuale ripartizione di quote utili derivanti da partecipazioni in società di persone o di capitali, ricevute di prestazioni occasionali, copia degli F24 versati nel corso dell’anno 2010, spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio. Ricordati che entro il 16 giugno 2010 va pagata

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urra z z A a ost C gico a l a l u m S o luog ini n u è ’ c mb ti a b i e d ov ve n u n e b i tta con tu a sono z n a c a v no i posso ssante

a rila 13 ann dal ndo un ini dai 4 ai e r r o c proposte iù s a b à Tr m it a b iv tt i ai p ci a lia, anche moltepli ta la famig r e e p hi ll a a are terna a gioc ri, are partecip rea giochi es o r it e n p e g DVD ai b: a miniclu gnati d di impianto TV riamo a p m o c ac pe e dotata e o… s piccini atizzata iù cald m p alcetto li c e c r e o a n g inter me le g pon ie in di s p , in ia e gg er mostre trascorr giornate di pio tti, mercatini, le balle di no… vi e poi ti r o p s angiare siamo m s per i più o p : a e papà . oblem mamma disegno anzo, nessun pr n o c e nfant”. i pr o star “menu e All’ora d e al miniclub l a d o riam me. iem he prefe nda tutti insie no a tutti ins e r quello c e so o m d e n a d a roon a bell ordin iggio un biberon e mic ine. r e m o p E al alda e papp ebè sc parare… e pappe Per i b e per preparar anche im o s s o n p io ra” disposiz miniatu ili del gno “in a b l e cchi vig n o E li g o di fare o sott a solo! i a go g oi e possibilità cesi, a fare d n g a b n ente er n lità: fra Naturalm un’area solo p naziona gioca e ci le in e tt o i s bagnin bi di tu o è che con bim d il bell . amicizia ndesi, inglesi e lingue diverse o la n o la i, r n a italia e se si p te anch si diver

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GGl’agenda

cinema e home video

Mario Bettas Valet

Tata Matilda e il grande botto R

itorna sugli schermi italiani Tata Matilda, la bambinaia nata dalla penna di Christianna Brand, Nanny McPhee, una serie di racconti per ragazzi pubblicati la prima volta in Inghilterra negli anni Sessanta. Anche il sequel, Tata Matilda e il grande botto, è stato scritto da Emma Thompson, qui ancora nella doppia veste di attrice protagonista, è lei la stravagante baby sitter, e di sceneggiatrice. La regia è stata invece affidata a Susanna White, specializzata in fiction televisive e al debutto dietro la macchina da presa di un lungometraggio. Isabel Green, interpretata da Maggie Gyllenhaal, ha il marito in guerra e deve far fronte, da sola, ai lavori della fattoria che gestisce. Come se non bastasse, i suoi due figli hanno ingaggiato un conflitto con i cugini da poco arrivati dalla città nel podere della zia. A ristabilire l’ordine, e sistemare i quattro indisciplinati ragazzini, ci penserà Tata Matilda; in soccorso della povera Isabel la nuova arrivata saprà farsi valere grazie all’aiuto di un maialino, di un piccolo elefante e di una motocicletta molto particolare. Il primo episodio della serie uscito nel 2006 in Italia fu un mezzo flop, mentre nel resto del mondo incassò una ragguardevole cifra, molto superiore ai costi di produzione. Ora la Universal Pictures ci riprova con questa pellicola divertente e ironica, dominata dalla presenza scenica e dalla bravura di Emma Thompson. Il film è pensato per le famiglie e adatto a un pubblico di tutte le età.

City Island L’italoamericana famiglia Rizzo vive in una piccola isola a nord di Manhattan, vicino al Bronx. I membri del nucleo, padre, madre, figlio e figlia, ma anche il loro giardiniere, nascondono un segreto. Le cose si modificheranno quando il capo famiglia, Vincent, interpretato da Andy Garcia, deciderà di far conoscere alla moglie e ai due figli i suoi progetti e i suoi sogni. Tutti avranno qualcosa da raccontare e da rivelare. City Island è una pellicola indipendente presentata in anteprima allo scorso Tribeca Film Festival. La storia che rappresenta è costruita attorno a una media famiglia newyorkese, è una raccolta commedia brillante, scritta e diretta da Raymond De Felitta, al suo sesto lungometraggio, molto divertente e vivace. Il film potrebbe annoiare i più piccoli, ma è consigliato a genitori e figli grandicelli.

L’acchiappadenti L’acchiappadenti è un film senza troppe pretese e con una storia improbabile, un saldo di fine stagione adatto per trascorrere due ore nel fresco delle sale durante le prime giornate di calura estiva. Diretto da Michael Lembeck, regista di numerosi film per la televisione e telefilm, la star della pellicola è Dwayne Johnson, noto ai fan del wrestling come The Rock. Scelta che, con ogni probabilità, servirà a portare in sala tutti quei ragazzini, appassionati di WWE (la principale federazione americana), che seguono le gesta di questi lottatori d’avanspettacolo. Derek Thompson, interpretato dal monoespressivo wrestler statunitense, è un giocatore di hockey scorretto e violento, abituato a spaccare i denti agli avversari che gli si parano davanti. Per una punizione ultraterrena, grazie alla Regina delle Fate, è trasformato nella fatina dei denti. Questo cambiamento sarà l’occasione ideale per Derek di capire alcuni aspetti della sua vita precedente. Film per famiglie e pensato per un pubblico pre-adolescenziale, ma se non siete fan della star del wrestling potreste restare delusi o annoiarvi.

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baby web

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Un video tira l’altro N

on è di certo un encomiabile principio di pedagogia, ma a tutti i genitori è capitato di ricorrere allo stratagemma del cartone animato per intrattenere il proprio cucciolo in un momento di emergenza. Ottimi i dvd e non male qualche canale digitale tematico, ma anche il web rappresenta una risorsa da non sottovalutare, specie se il pargolo vi ha seguiti in ufficio e voi avete una riunione importante. Tutti conoscono YouTube (www.youtube.it): basta fare una ricerca con il nome del cartone animato preferito per avere una vasta scelta di filmati e via, uno tira l’altro, in una sorta di percorso intelligente che in base alle ricerche fatte vi propone quello che vi potrebbe piacere. è divertente e curioso vedere dove si va a parare, ma anche pericoloso per i bambini che non sanno filtrare le informazioni non protette che vengono veicolate dal sito. Proprio per tutelare maggiormente i più piccoli sono stati studiati dei portali video che selezionano ciò che fanno vedere garantendo la sicurezza dei contenuti proposti. ZuiTube (http://video.kidzui.com) si vanta di avere la più grande collezione di video per ragazzi on line. Tutti i video sono opportunamente visionati da genitori e insegnanti e possono essere ricercati per parola chiave, categorie tematiche o canali. Si possono trovare video umoristici, gli ultimi cartoni animati, canzoni per ogni occasione e anche scambiare i propri filmati con gli amici. Kideos (www.kideos.com) ha un funzionamento molto simile, ma punta maggiormente sulla divisione in fasce d’età. Anche in questo caso tutti i video sono selezionati da un gruppo di esperti ma la ricerca può avvenire solo per parola chiave. Di sicuro pregio la grafica fresca e accattivante. Oltre a tanti altri siti simili a questi (purtroppo nessuno in italiano) esistono anche dei siti tematici di YouTube che sono simili a raccolte private di video selezionati (citiamo ad esempio Misseri Studio - www.youtube.com/ user/MISSERISTUDIO). Questi siti meritano però qualche controllo in più da parte dei genitori.

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spettacolo

Fossano mirabiliosa A

giugno, per quattro giorni, Fossano sarà animata dalla presenza di tantissimi artisti straordinari e compagnie teatrali provenienti da tutta Europa, grazie a Mirabilia - Festival Internazionale di Teatro Urbano, Circo e Arti di Strada, giunto alla quarta edizione. È un appuntamento imperdibile, dal respiro cosmopolita, che trasformerà i cortili, le vie e i portici della città in una scena a cielo aperto. In cartellone innumerevoli spettacoli e performance strabilianti sapranno incantare e divertire spettatori di tutte le età. Gli spettacoli proposti spaziano tra generi diversi: dai testi un po’ più classici al teatro comico di strada, dalla danza contemporanea al circo contemporaneo. Numerose, e magiche, sono anche le iniziative dedicate ai piccoli “teatrofili”: nei giardini pubblici, i più piccini potranno fare la conoscenza dei bravissimi Mimi Ops, che si cimenteranno con la simpatica attività di truccabimbi. Da non perdere, poi, il divertente Mike Rollins, l’irruenza festosa dell’itinerante compagnia spagnola “Cavalls de Menorca”, la spassosa “Battaglia dei cuscini”, la dolce imbranataggine del clown francese “Petit mesieur” e il movimento lesto di “Pattinik”. Oltre agli occhi, anche le papille gustative dei bimbi gongoleranno grazie a golose degustazioni di gelati e divertenti aperitivi ad hoc proposti in diversi locali fossanesi. Ecco alcuni degli spettacoli in programma a Mirabilia (il calendario completo della manifestazione è consultabile su www.fossanomirabilia.com). Giovedì 10 giugno (sera) Largo degli Eroi - Mr. Bang (Benjamin Delmas), Non è colpa mia (Mike Rollins) Venerdì 11 giugno (sera) Via Roma - Cavalls de Menorca Largo degli eroi/piazza Manfredi - Non è colpa mia (Mike Rollins) Sabato 12 giugno (pomeriggio) Piazza Vittorio Veneto - La battaglia dei cuscini (Il Melarancio) Via Roma – Cavalls de Menorca Piazza L. Bima – Pattinik (GiancaClown)

Sabato 12 giugno (sera) Via Roma - Cavalls de Menorca Piazza L. Bima – Pattinik (GiancaClown) Giardini pubblici – Truccabimbi (Ops! Mimimanonsolo), L’Omo forzuto (Pres du Plop) Piazza Manfredi – Non è colpa mia (Mike Rollins) Domenica 13 giugno (pomeriggio) Piazza L. Bima – Pattinik (GiancaClown) Giardini pubblici – Truccabimbi (Ops! Mimimanonsolo), L’Omo forzuto (Pres du Plop) Piazza Battuti Rossi – Non è colpa mia (Mike Rollins) Da giovedì 10 a domenica 13 giugno Fossano (CN) Per informazioni: www.fossanomirabilia.com

Sabato 5 giugno, ore 18 Cappuccetto Blu Sabato 5 giugno, ore 18 Un mondo di fantasia

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Presso i giardini Allievo di Torino, non perdetevi la grande festa finale dell’ottava edizione di Sipario 0-12, rassegna di spettacoli e letture teatrali dedicati alle famiglie, realizzata con il contributo della Circoscrizione 5. Per trascorrere un piacevole pomeriggio in allegria, è in programma un “menu” molto vario: canzoni, favole, musica e parole per tutti i gusti. L’ingresso è gratuito. Domenica 6 giugno, ore 16 Grande festa finale

In scena a Cambiano Ecco il calendario di giugno dei saggi, presentati dall’associazione teatrale ElleTiCi, che andranno in scena presso il Teatro Comunale di Cambiano. Ingresso unico a 5 euro.

si chiude il Sipario

Venerdì 11 e domenica 13 giugno, ore 21 Schiaccianoci Venerdì 18 e domenica 20 giugno, ore 21 Mani Teatro Comunale di Cambiano Via Lame, 4 – Cambiano (TO) Per informazioni: tel. 011 9441920 - cell. 347 5034195 http://elletici.altervista.org

Giardini Allievo Via Vibò – Torino Per informazioni: La Bonaventura cell. 327 0416139 assbonaventura@yahoo.it www.la-bonaventura.it


spettacolo GGl’agenda

D’incanto

Cento favole per giocare P

resso la Biblioteca civica Lingotto “D. Bonhoeffer”, sono in programma delle letture di fiabe con accompagnamento musicale (a cura di Ilenia Speranza e Marco Colosimo con Valentina Costa e Vincenzo Curci, volontari del Servizio Civile Nazionale). Attività dedicata ai bambini da 4 anni in su.

Mercoledì 16 giugno, ore 17 - Il lago dei cigni Biblioteca civica Lingotto “D. Bonhoeffer” Corso Corsica, 55 – Torino. Per informazioni: tel. 011 4435990

Mercoledì 2 giugno, ore 20.45 La Costituzione in dieci colori

Burattinarte Ritorna a giugno Burattinarte, tradizionale rassegna internazionale di Teatro di Figura, giunta quest’anno alla sedicesima edizione. Gli spettacoli andranno in scena tra Alba, Langhe, Roero e Monferrato. Il programma dettagliato della manifestazione è reperibile su www.burattinarte.it.

Voglia di un po’ di teatro fuori porta? Bene, tra le colline cuneesi, nella splendida cornice del Castello di Magliano Alfieri, va in scena lo spettacolo “La Costituzione in dieci colori”, realizzato nell’ambito della rassegna teatrale “D’incanto – i racconti e i sogni dei castelli”. L’ingresso è gratuito.

Da venerdì 4 a domenica 13 giugno Luoghi vari

Castello di Magliano Alfieri (CN) Per informazioni: www.assembleateatro.com

Per informazioni: tel. 0173 509345 info@burattinarte.it - www.burattinarte.it

Giovani Genitori 49

Via S. Quintino, 1 bis - Torino Tel. 011 544852

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cultura

La Torino dei fantasmi per famiglie B

rrrrr, brividi a giugno? Certo che sì, con il tour “La Torino dei fantasmi per famiglie”, avrete pelle d’oca a go-go! Un appuntamento elettrizzante che vi porterà alla scoperta dei tremendi fantasmi del capoluogo piemontese; il tutto in maniera assolutamente divertente. Accompagnati da un vero Spirito Guida, potrete visitare tanti palazzi storici e addentrarvi in luoghi solitamente inaccessibili, trovandovi faccia a faccia con veri ectoplasmi. Per chi lo desidera, è possibile partecipare al tour mascherati da fantasmi. Il ritrovo è previsto a Palazzo Barolo alle 17.15 (partenza, ore 17.30). Il tour termina alle 19 presso Palazzo Madama in piazza Castello. La quota di partecipazione è di 10 euro per l’intero, 5 euro per il ridotto da 6 a 12 anni, gratuito da 0 a 5 anni e per i possessori della Carta Musei 9 euro. Per partecipare, è necessaria la prenotazione telefonica o via e-mail (bisogna sempre ricevere conferma dalla segreteria).

Domenica 6 e 20 giugno Torino – luoghi vari Per informazioni e prenotazioni: Barburin, corso Regio Parco, 48 - Torino Tel. 011 853670 info@barburin.com - turismo@barburin.com - www.barburin.com

City Sightseeing Torino Fino a domenica 6 giugno, è ancora attiva la linea B - Torino Contemporanea, percorsa dal bus panoramico City Sightseeing Torino. L’itinerario si snoda tra insediamenti culturali, turistici e commerciali come, ad esempio, la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Eataly e il Lingotto, i siti olimpici e le fondazioni d’arte contemporanea. La partenza è prevista in piazza Carlo Felice (fermata 7 linea Torino Centro). La durata del tour è di 90 minuti. È previsto un commento dal vivo in

italiano e inglese. Le tariffe sono: adulti 15 euro, ridotto da 5 a 15 anni 7,50 euro, Family (2 adulti più 3 ridotti) 45 euro. Il biglietto è acquistabile presso gli Uffici del Turismo di Torino e i rivenditori autorizzati. Fino a domenica 6 giugno Piazza Carlo Felice – Torino Per informazioni: www.torino.city-sightseeing.it

L’avventura Lenci A Palazzo Madama, in occasione della mostra “L’avventura Lenci” (in programma fino a domenica 27 giugno), vengono proposti degli appuntamenti dedicati ai più piccoli, che sapranno rendere la visita interessante e coinvolgente per tutta la famiglia. L’attività, guidata da un operatore educativo, porterà i bambini alla scoperta dell’universo della ceramica Lenci; il percorso didattico è composto da una parte di visita e da una di laboratorio creativo. La durata è di due ore ed è adatta dai 6 ai 12 anni. La prenotazione è consigliata. Ingressi: attività bambini 3 euro; adulti intero 7,50 euro, ridotto 6 euro. Domenica 13 giugno, ore 15.30 Palazzo Madama, piazza Castello – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it - www.palazzomadamatorino.it

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Come alla corte del Re A Fenestrelle si respira un’aria regale! Con “Come alla corte del Re”, la Fortezza rivive come in una fiaba. I visitatori potranno ammirare la vita quotidiana e le imprese di un’epoca passata affascinante, grazie anche all’allestimento di ambientazioni ricercate nei piani sotterranei del palazzo degli Ufficiali. Ingresso: intero 4 euro, ridotto 3 euro. Fino a mercoledì 30 giugno, l’orario di apertura sarà: lunedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’evento proseguirà anche a luglio e agosto con delle variazioni d’orario. Fino a mercoledì 30 giugno Lunedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica

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Sacra di S. Michele Sabato 12 giugno, presso la Sacra di San Michele, è prevista una visita speciale dal titolo “Un’antica abbazia racconta”. Sarà un imperdibile viaggio nel tempo tra storia, leggenda e musica. L’appuntamento è a cura dell’associazione Volontari della Sacra di San Michele. Sabato 12 giugno, ore 21 Sacra di San Michele Sant’Ambrogio di Torino (TO) Per informazioni: tel. 011 939130 www.sacradisanmichele.com


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eventi Escursioni per grandi e piccini

Dove sei volpe Felix? C

u-cu! Sono la piccola volpe Felix! Venite a scoprire dove mi nascondo! Nel corso di questa attività, dovrete superare alcune prove distribuite lungo il sentiero, andando tutti insieme alla ricerca di una nuova amica. Sarà l’occasione ideale per trascorrere un pomeriggio speciale in un luogo speciale: il bosco. La prenotazione è obbligatoria. L’attività è rivolta a famiglie con bambini di 2 e 3 anni. La quota di partecipazione è di 5 euro intero per gli adulti, 5 euro per i bambini esclusivamente di 2 e 3 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 4 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini esclusivamente di 2 e 3 anni). Sabato 5 giugno, dalle 15.30 alle 18.30 Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese Strada Funicolare, 55 – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8903667 cvparcosuperga@artefatto.com

A spasso con l’entomologo Per “A La Mandria in famiglia”, si va tutti a spasso con l’entomologo! Nell’ambito delle iniziative dedicate a genitori e figli, è in programma l’appuntamento “Da 6 a 1000!”, durante il quale potrete andare alla scoperta dei tanti piccoli esseri viventi che popolano la Terra. L’attività ha luogo nel pomeriggio dalle 14 (ingresso presso il Parco di Cascina Brero – museo interattivo “Al.Bo - conoscere e giocare con l’albero e il bosco”). Quota a partecipante: 3 euro. La prenotazione è obbligatoria. Domenica 6 giugno, dalle 14 Parco La Mandria Viale Carlo Emanuele II, 256 - Venaria Reale (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4993381 www.parcomandria.it

Ammaliati dal bosco

Mercoledì 30 giugno, nel canyon glaciologico dell’Ossola, è prevista questa appassionante escursione adatta a grandi e piccini. I geologi in erba percorreranno la zona compresa tra Baceno e Premia e potranno osservare i segni dell’erosione glaciale, tra orridi, forre e marmitte. Al termine del percorso, ci sarà la visita alla chiesa di Baceno (monumento nazionale) con i suoi suggestivi affreschi. La prenotazione è obbligatoria. Mercoledì 30 giugno Baceno (VB) Per informazioni: G.e.a. Beatrice Bariletta cell. 347 4413832 beatricebariletta@ hotmail.com www.accompagnatur.net www.ossolahiking.com

Giochi con le corde A Baceno, nell’Alpe Devero, tanto divertimento per piccoli e grandi con un appuntamento che avrà come protagonista i giochi con le corde e la carrucola. Giovedì 1 luglio Baceno - Alpe Devero (VB) Per informazioni: Guide Alpine - Cecilia Cova cell. 338

Storie e avventure di bosco e di Masche Questa suggestiva escursione nel bosco della collina torinese avrà come protagonisti i bambini e le famiglie! I visitatori potranno compiere un viaggio in un mondo notturno sconosciuto e vivranno tante avventure grazie all’uso dei sensi e della fantasia. L’attività è rivolta a famiglie e bambini. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di 7 euro intero per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 12 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 12 anni).

La grande storia del bosco fatato Non perdetevi questa emozionante passeggiata nel bosco grazie alla quale potrete fare la conoscenza di tanti fantastici personaggi; ognuno di loro narrerà un frammento di storia, il cui finale sarà svelato al termine del percorso. E infine, per la gioia dei golosoni, merenda per tutti al Centro Visite del Parco. La prenotazione è obbligatoria. L’attività è rivolta a famiglie con bambini. La quota di partecipazione è di 7 euro intero per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 12 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino ai 12 anni).

Sabato 12 giugno, dalle 21

Domenica 27 giugno, dalle 15.30 alle 18.30

Per informazioni e prenotazione: tel. 011 8903667 cvparcosuperga@artefatto.com Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese - Strada Funicolare, 55 – Torino

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eventi GGl’agenda

Passeggiate sul fiume I

n occasione della manifestazione “Regate&Canoe”, sono in programma delle escursioni naturalistiche per andare alla scoperta della Riserva Naturale della Confluenza dell’Orco e del Malone nel Po, accompagnati dalle guide del parco. Non mancheranno, inoltre, esibizioni di kayak e sarà possibile provare la canoa fluviale lungo l’Orco. Il ritrovo per le passeggiate a piedi è fissato dalle 10 alle 17 presso il gazebo del Parco del Po (è situato sulla riva dell’Orco, nelle vicinanze del ponte stradale sul fiume, lato sud della sponda verso Chivasso). La partecipazione è gratuita. Domenica 6 giugno Chivasso (TO) Per informazioni: tel. 011 64880172 www.parcopotorinese.it

A tu per tu con la roccia Presso il Parco fluviale Gesso e Stura si tiene l’escursione “Gesso-Stura la terra tra i due fiumi - A tu per tu con un pezzo di roccia”. Il percorso della visita passa attraverso il greto del Gesso, alla scoperta della storia del territorio cuneese e delle sue rocce. È prevista, inoltre, una merenda nell’area attrezzata del parco. La partecipazione è gratuita ma l’iscrizione è obbligatoria. Sabato 12 giugno, ore 14.30

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DOMENICA A PRANZO

Echino in vacanza Nel Parco Naturale Veglia Devero, mercoledì 16 giugno, si potrà trascorrere un pomeriggio tutti insieme, creando fiabe, filastrocche e giochi di parole per realizzare Echino, la pagina di Eco Risveglio rivolta ai bambini. L’appuntamento è aperto ai “piccoli” da 6 a 99 anni. Mercoledì 16 giugno Alpe Devero (VB) Per informazioni: cell. 349 4667818 echino.risveglio@gmail.com Pro loco Baceno tel. 0324 62579 prolocobaceno@libero.it - www.comune.baceno.vb.it

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eventi

Escursione notturna: i fuochi dal bosco! P

er ammirare da una posizione privilegiata i tradizionali fuochi d’artificio, organizzati a Torino in occasione della festa patronale di San Giovanni, il Parco della Collina Torinese organizza una suggestiva escursione notturna speciale. Sono raccomandate calzature da escursionismo. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di 8 euro intero per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 14 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6,50 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 14 anni). Giovedì 24 giugno Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese Strada Funicolare, 55 – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8903667 cvparcosuperga@artefatto.com

Appuntamenti a Ferrera Moncenisio

Salone dell’Equitazione

Ecco il calendario degli appuntamenti di giugno in programma a Ferrera Moncenisio, delizioso angolo delle Alpi, ideale per una gita fuori porta. Domenica 13 giugno, ore 10.30 - Premiazione Terzo Concorso Fotografico Ore 15 - Concerto dei Goin’ Gospel Rass. Ora et labora Sabato 19 giugno, ore 15.30 - Inaugurazione della Mostra sugli Alpeggi, visitabile fino a venerdì 9 luglio, curata da Emilio Agagliati Domenica 20 giugno, dalle 16 alle 20 - Visita alla Ferrera dei volontari dell’Associazione Jonas Domenica 27 giugno - Sagra della Trota Ferrera Moncenisio (TO) Per informazioni: tel. 0122 653222

La Maratona del Gelato Fresco, gustoso, vellutato… Gli aggettivi adatti a descrivere un buon gelato potrebbero essere infiniti ma, il più delle volte, di fronte a una delizia cremosa si perde l’uso della favella! Ed è proprio quello che succederà ai tanti golosoni, da 0 a 99 anni, che prenderanno parte alla seconda edizione della Maratona del Gelato, un “dolce” percorso alla scoperta della bontà per le vie del centro di Torino. I maratoneti del palato potranno orientarsi grazie a una cartina sulla quale saranno segnalate le gelaterie dove fermarsi per un assaggio; ogni punto offrirà in assaggio un gusto diverso, quello più caratteristico e stuzzicante. Giovedì 10 giugno, dalle 11.30 alle 22 Torino Per informazioni: tel. 011 5534519

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A Druento, c’è un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del mondo equino (anche per i piccoli cavallerizzi!). Presso la Cascina Rubbianetta della Mandria, si tiene Piemonte Cavalli - Salone dell’Equitazione. Tre giorni durante i quali si svolgeranno numerose iniziative tra cui convegni, gare equestri, sfilate, il Battesimo della sella e spettacoli di danze western. Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 giugno

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eventi

...a tutta sagra! Barat ad Bausla Domenica 6 giugno, a Balzola, è in programma “Barat ad Bausla”, fiera dell’antiquariato e dell’usato; durante la giornata saranno offerti panissa e vino. Domenica 6 giugno - Balzola (AL) Per informazioni: Pro Loco Balzola cell. 328 6623712 info@prolocobalzola.com - www.prolocobalzola.com Quinta Fiera Europea di Torino A Torino ritorna la grande Fiera Europea, giunta alla quinta edizione. Nella bella cornice dei Giardini Reali, saranno allestiti centocinquanta stand, provenienti da Europa e Italia; in esposizione, troverete una vasta gamma di prodotti alimentari e artigianali. Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 giugno Corso San Maurizio (Giardini Reali) – Torino Per informazioni: www.fivatorino.it

Sagra del raviolo casalingo Che buoni che sono i ravioli! E lo sanno bene a Merana dove, il secondo e il terzo fine settimana di giugno, si festeggia la Sagra del raviolo casalingo. Ogni sera dalle 19, sarà possibile assaporare i deliziosi ravioli casalinghi di Merana, nel nuovo locale coperto della Pro Loco. Inoltre non mancheranno giochi per i piccini e mostre. Da venerdì 11 a domenica 20 giugno - Merana (AL) Per informazioni: tel. 0144 99100 - www.torremerana.it

Candelo in Fiore Voglia di fare un suggestivo viaggio nel tempo? Bene, l’appuntamento che fa per voi è “Candelo in Fiore”, manifestazione che trasforma il borgo medievale del ricetto di Candelo in uno spazio fiorito, allestito da florovivaisti biellesi e piemontesi. I visitatori potranno percorrere un cammino sensoriale, tra i giardini del mondo e i fiori. Fino a mercoledì 2 giugno

Festa del vino e dei buoni sapori Per Gusto Val Susa 2010, a Borgone Susa, da venerdì 4 a domenica 6 giugno, si svolge la Festa del vino e dei buoni sapori. Da venerdì 4 a domenica 6 giugno Piazza Montabone, 1 - Borgone Susa (TO) Per informazioni: tel. 011 9646562

Ricetto di Candelo (BI) Per informazioni: Pro Loco di Candelo tel. 0152 536728 info@prolococandelo.it www.candeloinfiore.it

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ESTATE BIMBI IN INGLESE da CLICCOLO La Casa di Cliccolo è aperta anche d’estate per tutti i bimbi dai 3 ai 10 anni dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 in collaborazione con le IES. divertenti attività estive in inglese della scuola BUDDIES. Venite a conoscere Cliccolo, proverete e vi divertirete ete imparando con attività interattive. Puoi imparare e giocare con le forme, i colori, l’inglese, nglese, la logica e la matematica. Siamo aperti anche il sabato one. dalle 10.30 alle 18.30 e la domenica su prenotazione. La prima ora è in omaggio!

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eventi GGl’agenda

Camminata del gusto

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i svolge il 6 giugno, a Torino, il Bike Pride, un grande corteo a sostegno della mobilità ciclabile e sostenibile. Una giornata nel segno dell’ecologia: il 6 giugno è infatti domenica ecologica, giornata mondiale dell’Ambiente, giornata conclusiva di CinemAmbiente, giornata inaugurale del Bike Sharing a Torino. Il Bike Pride vuole esortare a una politica di maggiore tutela e impegno verso i cittadini che scelgono forme di mobilità più rispettose dell‘ambiente e della sicurezza. Sarà un’ottima occasione, per tutti, di manifestare ed esprimere, la voglia di cambiare passo nell’ambito delle politiche ambientali e di mobilità urbana. Piste ciclabili sicure, città meno inquinate, sono temi importanti che stanno a cuore a tutti i genitori, per questo non possiamo mancare. Facciamo la nostra parte inondando la città di biciclette scampanellanti!

Domenica 6 giugno, ore 15 Partenza: parco del Valentino, viale Virgilio, dietro il Castello - www.bikepride.it

Fiera delle acciughe e dei prodotti locali A Dronero, in Valle Maira, si celebra la tradizione del consumo dell’acciuga. Tante, e tutte ottime, sono le prelibatezze che si potranno assaporare durante la fiera: acciughe, baccalà, stoccafisso, olive, olio e prodotti caratteristici della tradizione.

Sabato 12 e domenica 13 giugno

Per i camminatori golosoni, a Farigliano, c’è la Camminata del gusto, manifestazione che coniuga le bellezze naturalistiche e culturali del paese con le specialità enogastronomiche tipiche. Il percorso si snoda attraverso le campagne locali e prevede diverse tappe in aziende agricole, dove si potranno degustare i prodotti caratteristici. Domenica 27 giugno, dalle 9 alle 17

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eventi

Omeopatia

Alla corte del Conte A

d Avigliana, sabato 12 giugno, nella splendida cornice medievale di piazza Conte Rosso, va in scena la manifestazione “Alla corte del Conte Rosso”. Il calendario dell’appuntamento prevede: dalle 15, in piazza Conte Rosso, ci sarà il raduno di auto d’epoca e pittori “Colori e motori”; a seguire, dalle 21, concerto. Domenica 13 giugno, dalle 18, rievocazione storica con sfilata nel centro. Alla sera cena medievale con intrattenimento e spettacoli dell’epoca. Inoltre, domenica 20 giugno è in programma, per le vie cittadine, il Palio storico dei Borghi in costume.

Sabato 12 e domenica 13 giugno Piazza Conte Rosso, 7 - Avigliana (TO) Per informazioni: cell. 339 1413536 - www.prolocoavigliana.org tel. 011 9769111 - comuneavigliana@cert.legalmail.it - www.comune.avigliana.to.it

Festa di San Luigi A Castiglione Tinella, da venerdì 18 a domenica 20 giugno, si celebra la Festa Patronale di San Luigi. Il calendario dell’evento, distribuito su tre giorni, è ricco d’appuntamenti; ecco alcune iniziative: venerdì 18, alle 15.30, ci sono i giochi per bambini con premi per tutti e merenda finale; alle 18.30, apre il mercatino artistico. Sabato 19, alle 20, grigliata presso l’agriturismo San Martino; infi-

ne, domenica 20, alle 20.30, gran cenone di San Luigi (prenotazione gradita al numero 333 6801248). Da venerdì 18 a domenica 20 giugno 2010 Castiglione Tinella (CN) Per informazioni: Ass. Contessa di Castiglione cell. 333 6801248 - atc.contessa@alice.it

L’A.s.d.o.h. - Associazione per lo Studio e la Divulgazione dell’Omeopatia Hahnemanniana presenta un incontro di approfondimento nell’ambito di “Omeopatia: la via naturale per la nostra salute”. Il relatore sarà il dottor Paolo Greco, medico omeopata presidente dell’A.s.d.o.h. L’ingresso è libero. L’orario è dalle 20.45 alle 23. Giovedì 3 giugno Omeopatia e pediatria: le basi per la vera salute

Teatro Salesiani Crocetta Via Piazzi, 25 – Torino Per informazioni: tel. 011 6193494 www.asdoh.it www.omeopatianet.it

Tutti in biblioteca I racconti del nonno Storie per bambini che attraversano il tempo, dalle fiabe tradizionali alle pagine dei libri di oggi. Il lunedì ore 17 Biblioteca civica “Italo Calvino” Lungo Dora Agrigento, 94 - Torino Per informazioni: tel. 011 4420740/41 Piccole e grandi storie del martedì Racconti rivolti ai bambini a partire da 3 anni, a cura di Valentina Greganti e Leonardo Peasso, volontari del Servizio Civile Nazionale.

Tira fuori la storia dal cappello Letture ad alta voce che prevedono un’interpretazione finale della storia da parte dei bambini. Attività a cura di Michela Di Chio e Adriana D’Alessandro, con momenti di clownerie del Circo mobile dell’associazione Vip Muoviti positivo.

Il martedì ore 17 Biblioteca civica “Italo Calvino” Lungo Dora Agrigento, 94 - Torino Per informazioni: tel. 011 4420740/41

Mercoledì 16 giugno, alle 17 Biblioteca civica “Cesare Pavese” Via Candiolo, 79 - Torino Per informazioni: tel. 011 4437080

Storie in libertà Attività di lettura dedicata ai bambini da 3 a 10 anni.

La biblioteca nel verde Nei giardini di piazza Peyron, letture e animazione per bambini, a cura del Punto prestito “Gabriele D’Annunzio”.

Martedì 8 giugno, alle 17 Biblioteca civica Falchera Piazza Giovanni Astengo (ex Piazza Falchera), 9 - Torino Per informazioni: tel. 011 4432620

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Mercoledì 16, 23 e 30 giugno, alle 16.30 Giardini di piazza Peyron – Torino Per informazioni: Punto prestito “D’Annunzio” tel. 011


eventi GGl’agenda

L’oralità popolare T

anto divertimento per tutti i gusti con OP - Festival dell’oralità popolare, manifestazione che mette in piazza diversi giochi popolari: da quelli con la palla alle biglie, dalle piste ludiche ai tornei di subbuteo e alle sfide a calcio balilla.

Venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 giugno Piazza Carignano e piazza Castello - Torino Per informazioni: Centro per la Cultura Ludica tel. 011 4439400 www.reteitalianaculturapopolare.org

Fare ombre Presso il Centro di cultura per l’immagine e il cinema di animazione, è in programma un laboratorio rivolto ai bambini accompagnati dai genitori. Dalle 15 alle 17 saranno a disposizione spazi, allestimenti, materiali per giocare con le immagini; si va dal disegno tradizionale al computer, dall’immagine fissa a quella in movimento, dalla diapositiva al film d’animazione. Dalle 17 alle 18, avrà luogo il

laboratorio “Fare ombre”. È gradita la prenotazione al numero 011 4429327.

Giovedìlegno Presso il Punto Gioco Cirimela, il giovedì dalle 14 alle 18, si svolge “Giovedìlegno”, attività rivolta a bambini e ragazzi da 10 a 15 anni. Giovedì, dalle 14 alle 18

Via Tempia, 6 – Torino Per informazioni: tel. 011 2624896 labincontro@com u n e . t o r i n o . i t

Lunedì 7 giugno Via Millelire, 40 – Torino Per informazioni: tel. 011 4429340 labimma2@comune.torino.it

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TRASLOCHI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI


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Tatiana Gedda

Giardini - Fossano

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hiamarlo giardino è riduttivo, infatti è un vero e proprio parco alle porte della città. Ai tempi sede del giardino zoologico comunale ora ospita un laghetto per i cigni e le anatre, oltre a due piccole vasche dove nuotano trote, carpe, storioni e tartarughe marine. A completare la bellissima area verde, tanti giochi in legno tra cui le tradizionali altalene, scivoli, giochi a molla ma anche tende indiane realizzate in legno e un piccolo carretto dove giocare ai cow boy. Inoltre nel parco si può girare liberamente in bicicletta percorrendo degli itinerari come indica il cartello posto all’ingresso. Tutta l’area è recintata per la sicurezza di grandi e piccini ed è possibile gustare un buon gelato o sorseggiare un succo acquistandolo al chiosco vicino al parco. Una bellissima struttura che pecca solo per l’assenza dei servizi igienici. Voto: 10 per la struttura e 10 per la socialità.

Centro Cicogne Ultimo appuntamento organizzato dal Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi e dal Parco del Po Cuneese che hanno proposto una serie di eventi alla scoperta della natura, per comprendere meglio l’attività del guardiaparco. Domenica 13 giugno, alle 16.30, si potrà osservare il meraviglioso spettacolo della natura e carpirne i segreti, imparando anche a proteggerla. Il ritrovo è previsto alle 16 nel parcheggio dell’oasi. L’attività è gratuita. Domenica 13 giugno Racconigi (CN) Per informazioni: tel. 0172 83457 www.cicogneracconigi.it

I nonni spargono polvere di stelle L’importanza dei nonni, l’aiuto e la relazione con i nostri figli: un sapere che viene consegnato nelle mani dei più piccoli. Il Centro Famiglie di Saluzzo ha organizzato un ciclo di incontri su di loro la cui conclusione è prevista sabato 12 giugno, quando verranno indicate le proposte e le riflessioni per

affiancare il bambino nel suo percorso di crescita. Sabato 12 giugno Saluzzo (CN) Per informazioni: Centro Famiglie tel. 0175

A Mondovicino Ritorna Mondovivo! Fino a domenica 6 giugno, non perdetevi gli appuntamenti proposti nell’ambito dell’iniziativa Mondobimbo “Impara divertendoti”. Presso Mondovicino Outlet Village, sono in programma dei laboratori didattici presentati dai principali musei della provincia di Cuneo. Le attività sono gratuite ma l’iscrizione è obbligatoria presso l’Infopoint. Per informazioni: tel. 0174 553035 - info@mondovicino.it

60 Giovani Genitori

Sagra delle fragole Le fragole sono le regine per due giorni a Peveragno, paese vicino a Cuneo che da più di cinquant’anni dedica la sua festa a questo buonissimo frutto, particolarmente gradito ai bambini. Domenica, le vie del paese si trasformano in un’unica esposizione di fragole che potranno essere gustate in tutti i modi insieme ai piccoli frutti. A celebrare l’evento non mancheranno animazione, concerti e un mercatino per grandi e piccini. Sabato 12 e domenica 13 giugno Peveragno (CN) Per informazioni: tel. 0171 337711 peveragno@ruparpiemonte.it


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Fossano: via Roma, 122

Filiali in Provincia di Cuneo

Fossano - Centallo - Cervere - Cuneo (fraz. Roata Rossi) Salmour - San Chiaffredo - Sant’Albano Stura - Trinità

Filiali in Torino e Provincia

Torino 1: largo Orbassano, 66 - Torino 2: via Filadelfia, 273 Torino 3: corso Traiano, 17/a - Torino 4: via Frejus, 100/a Moncalieri: corso Roma, 84 - Trofarello: via Torino, 65 Villastellone: via Cossolo,31

Per ulteriori informazioni si rinvia agli avvisi sintetici ed ai fogli informativi a disposizione presso la sede e le filiali della C.R. Fossano Spa

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Genitore professionista o dilettante? Un test per sapere a quale categoria appartieni. In piscina A) Hai preparato la borsa del nuoto per i figli la sera prima; il colore della cuffia è abbinato a quello del costume da bagno. In piscina, trovi nella borsa un paio di ciabatte per ciascuno, un asciugamano per i capelli, pettine, shampoo e la merenda da distribuire all’uscita. 100 punti B) Torni a prendere la borsa del nuoto dopo aver recuperato i figli da scuola. All’interno trovi i costumi, ma fortunatamente le cuffie te le presta il bagnino. Ci sono quattro ciabatte, tre delle quali per il piede destro. Segna 1 punto per ogni costume che hai portato I compiti A) Organizzi il pomeriggio garantendo due ore di gioco all’aria aperta o un’attività formativa diversificata a seconda dell’età del bambino. Torni a casa in tempo per seguire lo svolgimento dei compiti, resti seduto al loro fianco e correggi due svarioni che erano sfuggiti alla maestra. Segna 100 punti per ogni svarione B) Onestamente, la grammatica non è mai stato il tuo forte. Scopri con un certo stupore che la regola del “qual è” non è così difficile come ti sembrava alle elementari. Segna 10 punti per aver capito che qual è si scrive senza apostrofo La cena A) Segui un profilo nutrizionale adeguato quotidianamente all’offerta della mensa scolastica. Apprendi cosa mangiano i tuoi figli ogni mattina tramite l’iPhone collegato al servizio Twitter della Città di Torino. Fai la spesa al mercato e compri ogni tipo di verdura tranne le melanzane perché sono vegetali senza una vera identità. Segna 100 punti + un bonus di 250 punti se sei abbonato a @TwitTorino B) Pensi alla cena alle 18.30 quando esci dall’ufficio e ti riproponi di scongelare le seppie con i piselli che hai messo in freezer una settimana fa, senza pensare che tuo marito è a casa in mutua e probabilmente ha mangiato tutto. Ripieghi sulla pasta in bianco e nell’attesa chiedi ai tuoi figli cosa hanno mangiato a scuola. Togli 20 punti se a scuola hanno mangiato pasta in bianco Nella borsa A) La tua è una borsa capiente ma elegante che ti invidiano quando entri nei negozi. Contiene portafogli, agenda e tre pochette, in una delle quali hai messo salviette umidificate, cerotti e disinfettante per le mani. Hai sempre 10 euro di scorta e due pacchetti di fazzoletti di carta. Segna 100 punti (200 se hai cerotti colorati) B) La tua è una borsa capiente che raccoglie ogni cosa ti venga messa in mano dai figli, prevalentemente sorprese degli ovetti di cioccolato e campanelli della bici. Occasionalmente ritrovi un conto corrente da pagare e scopri che era quello per le attività integrative del bambino: per questo motivo la segreteria ti ha lasciato sei messaggi sul cellulare, che comunque hai dimenticato di mettere in borsa. Segna sull’agenda di pagare il conto corrente Il modello educativo A) Tuo figlio ti chiede di mangiare ancora quattro biscotti. Gli spieghi che un eccesso di zuccheri rende difficile la digestione, fa venire sete e non aiuta il riposo sereno. Il bambino ringrazia e va a dormire. Segna 25 punti per ogni biscotto evitato B) Proponi a tuo figlio di mangiare qualche biscotto insieme davanti alla tv e quando lui si addormenta finisci quelli che ha avanzato. Segna 45 calorie per ogni biscotto

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Risultati Prevalenza di risposte A: sei un genitore professionista. I tuoi figli cresceranno forti e sani, prenderanno due lauree in ingegneria e verranno a trovarti con i nipotini una domenica sì e una no. Prevalenza di risposte B: Sei un genitore dilettante. I tuoi figli cresceranno forti e sani nella misura in cui impareranno ad arrangiarsi. Studieranno per emanciparsi e uscire presto di casa e ti inviteranno spesso a pranzo.


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Occorrente: cartoncino (formato A4) bianco o rosa per la pecorella, gomitolo di lana colorata, cartoncino colorato per bigliettino, forbici, pennarelli, matita e scotch.

Disegnate sul cartoncino una pecorella alta circa 18 cm.

Colorate con i pennarelli la pecorella. Prendete il gomitolo di lana e legate un capo al corpo della pecorella: avvolgetela arrotolando il filo fino a ottenere un batuffolo morbido.

Create un piccolo groviglio di lana e attaccatelo con lo scotch sulla fronte della pecorella. Adesso potete inserire il bigliettino con i vostri auguri.


GGrubriche bimbi

colo Enea, Tanti auguria p, icpapà, mamm Alasia e nonna!

la Giorgia! Benvenuta picco i cuginetti o Un bacione dai tu

Complimenti campionessa!

à da mamma e pap Auguri a Elena vo compleanno per il tuo otta

glielmo Tanti auguri Guamma e papà M ! !! per i tuoi 4 anni aso e Vittoria con Tomm

y! Benvenuta Madd

I magnifici 3..a. ttia! M mamma, Gaia e

auguri A Vittoria tanti pleanno m per il quinto co a e papà m am da Nenè, m

to piccolo, Anche tu sei stareste! nonno O Il tuo Gabriele


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