Strategie di KAYT “Know As You Throw”: il progetto LIFE RethinkWaste

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GESTIONE

Strategie di KAYT “Know As You Throw”: il progetto LIFE RethinkWaste di Giorgio Ghiringhelli, Michele Giavini*, Irene Ivoi **

PAYT: limiti intrinseci

Per raggiungere i nuovi elevati obiettivi UE, ovvero il riciclo medio del 65% pari ad una raccolta differenziata lorda intorno all’80/85% (MITE, 2021), è fondamentale investire sul miglioramento della consapevolezza e motivazione dei cittadini-utenti, rendendoli partecipi dei risultati del servizio e del proprio comportamento. La tariffa puntuale (PAYT, “pay-as-you-throw”) è sempre stata evidenziata come uno strumento fondamentale in questo senso. Tipicamente, essa si basa sulla misurazione dei rifiuti generati, con specifica attenzione al RUR – Rifiuto Urbano Residuo, secondo il principio “chi inquina paga”. Ciononostante, l’analisi di alcune esperienze di tariffa puntuale seguite da ARS ambiente (es. Seveso, progetto H2020 Waste4think) ha evidenziato come in situazioni di già elevata raccolta differenziata la leva economica potrebbe non essere sufficiente a stimolare tutti i cittadini, perché essendo il RUR minimo, la parte variabile della tariffa è piuttosto esigua. L’altra considerazione base è che una PAYT più avanzata, in cui si applichi la parte variabile anche sulle frazioni riciclabili (es. plastica, umido) soffre di una barriera intrinseca: per pagare meno in quel caso occorrerebbe consumare meno imballaggi o produrre meno rifiuti da imballaggio, ridurre lo spreco alimentare o effettuare il compostaggio domestico; pratiche che, seppur da favorire e più elevate nella gerarchia di gestione dei rifiuti, necessitano di un cambio di comportamenti molto più radicale – e per certi versi possibile fino ad un certo limite, almeno fino a che

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GSA IGIENE URBANA

Figura 1 – Ruolo chiave del comportamento degli utenti (Guida alla tariffazione dei rifiuti urbani, iFEL 2019)

i principi dell’Economia Circolare non pervaderanno l’intero tessuto economico e sociale – rispetto alla facilità del separare le frazioni riciclabili togliendole dal RUR e conferendole correttamente. Inoltre i sistemi PAYT finora analizzati hanno evidenziato una forte carenza nell’utilizzo dei dati e di aspetto comunicativo: spesso la bolletta TARI è l’unico feedback che riceve il cittadino, e poiché essa si paga tipicamente solo una - due volte l’anno: risulta uno strumento informativo molto debole, dato che essi ricevono una fattura con la semplice indicazione dei sacchi / mastelli conferiti l’anno precedente.

Il KAYT o informazione puntuale

Da alcuni anni ARS ambiente ha creato il concetto di KAYT – “Know As You Throw”,traducibile come “informazione puntuale” o “conosci quello che butti”, ed esso è stato promosso come buona pratica in alcuni progetti europei e documenti ufficiali (es. nel recente documento della Commissione Europea “Best Environmental Management Practice for the Waste Management Sector”,2018). Il KAYT può essere complementare al PAYT in questo senso: - i sistemi tariffari dinamici (PAYT) mirano all’equità contributiva ed a forni-

Figura 2 – Confronto tra approccio PAYT e KAYT

OTTOBRE-DICEMBRE 2021


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