SCENARI
Incidenti stradali nei servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana: come ridurli? di Giorgio Ghiringhelli*, Elda Proietti*, Fabio Conti**
Premessa
La gestione integrata dei rifiuti si compone essenzialmente di 5 attività operative: raccolta (differenziata e indifferenziata), trasporto, trattamento e recupero e trattamento e smaltimento. Ciascuna di queste attività comporta l’impiego di veicoli e personale addetto, con un potenziale rischio di incidentalità. Secondo l’INAIL [1] gli infortuni più frequenti sono incidenti stradali, ovvero collisioni tra mezzi e investimenti di persone. Le collisioni tra mezzi accadono quando il mezzo è in movimento e non sono state predisposte e/o applicate procedure per l’esecuzione di manovre (inversione, retromarcia, posizionamento) per le quali occorre l’ausilio di operatori a terra, o gli strumenti in dotazione dei mezzi non sono adatti o sufficientemente manutenuti (illuminazione, impianto frenante) o a causa dell’ambiente difficile da controllare (traffico, tipo di strade, elementi stradali, altri veicoli, pedoni, clima). Collisioni e investimenti accadono anche nelle sedi operative tra automezzi in ingresso e/o in uscita, mentre le collisioni con veicoli su strada avvengono soprattutto nel percorso da una postazione di raccolta a un’altra e durante lo svuotamento dei contenitori. Velocità del veicolo e comportamenti errati sia degli autisti sia degli utenti, lacune formative, traffico veicolare, tipo
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di percorso, tipo e stato del veicolo, mancanza, inefficienza o mancato uso di dispositivi di protezione, costituiscono ulteriori fattori di rischio. Il ribaltamento del veicolo, benché raro, può avvenire sia in marcia da un luogo di raccolta a un altro per eccessiva velocità, sia durante lo svuotamento del veicolo di raccolta per rovesciamento troppo veloce. Le principali cause degli incidenti stradali sono, sempre secondo l’INAIL: • la ridotta quantità di luce; • la diminuzione di visibilità dovuta a nebbia, pioggia, foschia; • attività rumorose come il caricamento del vetro e/o il traffico urbano; • comportamento degli operatori (urgenze, ritardi, fine turno); • uso o meno di indumenti ad alta visibilità e di DPI appropriati;
• esperienza del guidatore; • motivi di distrazione; • posizionamento dei punti di raccolta in luoghi inidonei.
Indagine empirica sugli incidenti stradali nel settore rifiuti
Per avere indicazioni sugli “incidenti stradali” nel settore dei rifiuti ci si è rivolti alla stampa on line, raccogliendo 1700 casi in un arco di tempo di più di 20 anni. Questi riguardano, per noi con una definizione più estesa di quella usuale, infortuni, danni ad altri utenti della strada e danni a cose. I casi più numerosi e le vittime sono riportati nella tabella 1. Dai dati risulta che l’indice di mortalità calcolato sulle vittime totali (morti/eventi) sia più elevato nei casi di “utenti deboli della strada” (pedoni 50%, ciclisti 42% e motociclisti luglio-settembre 2023