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ANALISI POLITICHE, DISCUSSIONI E APPROFONDIMENTI DEI GIOVANI DEMOCRATICI DI TORINO

FUTURA UMANITÀ “PROPAGANDA”

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FUTURA UMANITÀ

INTERNAZIONALE

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ANALISI POLITICHE, DISCUSSIONI E APPROFONDIMENTI DEI GIOVANI DEMOCRATICI DI TORINO

M(ERITO), L’INGANNO DEL SECOLO.

Chiara e Angela sono due giovani coetanee che nello stesso periodo hanno conseguito la laurea triennale la prima e la laurea magistrale la seconda Dopo la fine degli studi hanno iniziato entrambe a lavorare Chiara ha iniziato a insegnare in una scuola superiore, Angela è stata assunta con un tirocinio in un’impresa di produzione dolciaria. Lo stipendio di Chiara era inizialmente più alto di quello di Angela, ma dopo pochi anni la situazione si è invertita; Chiara ha continuato a insegnare con uno stipendio poco più alto di quello iniziale, Angela invece ha acconsentito a trasferirsi all’estero per un paio d’anni ed è stata promossa Dopo vent’anni dall’inizio della carriera lavorativa gli stipendi di Chiara e Angela sono molto differenti, infatti, la seconda guadagna tre volte tanto la prima

Angela merita la ricchezza che ha guadagnato? Considerando solo gli elementi descritti potremmo concludere di sì, ha studiato più a lungo, si è laureata più in fretta e ha accettato di spostarsi per lavoro Tuttavia, questa conclusione può facilmente essere ribaltata considerando il background delle giovani:

Angela è cresciuta in una famiglia con entrambi i genitori laureati, benestante che le ha consentito di dedicarsi a tempo pieno agli studi Inoltre, ha avuto alcune difficoltà con un paio d’esami e i suoi genitori le hanno pagato diverse ripetizioni Infine, provenendo da una famiglia benestante, Angela non ha subito la pressione e la fretta di trovare subito un lavoro, ha avuto più tempo per cercarne uno che meglio si adattasse con le sue aspettative per poi essere assunta nell’azienda il cui proprietario è un caro amico di famiglia

L’origine famigliare di Chiara è invece molto più modesta I suoi genitori sono separati, il papà lavora come fresatore e la mamma cucina in una mensa scolastica. Entrambi avrebbero preferito che andasse subito a lavorare per contribuire alle spese familiari, ma Chiara ha insistito e si è pagata gli studi lavorando per tutta l’università, come cameriera nei fine settimana e dando ripetizioni a studenti delle scuole superiori nei giorni feriali

Questo piccolo esempio ci aiuta a mettere a fuoco un aspetto che ormai nelle nostre società è talmente interiorizzato in ognuno di noi che difficilmente viene discusso; il mito del self-made man Nell’immaginario collettivo, una persona di successo è diventata tale grazie ai suoi sforzi, al suo duro lavoro, quindi, merita di godere del suo status privilegiato. Ne consegue che se una persona vive in condizioni precarie, con contratti a tempo determinato, sottopagato, demansionato evidentemente, quella persona, non si è impegnata molto nella vita, ha oziato e non ha lavorato duro Quindi è colpa sua Dobbiamo, invece, cominciare a pensare che, vivendo in una società dove le diseguaglianze pongono dei vincoli alle possibilità delle persone, non può esistere vero merito e dobbiamo chiederci se effettivamente sia mai esistito.

Innanzitutto, dobbiamo definire cosa si intende per “disuguaglianza” In generale possiamo definire il fenomeno come la diversa distribuzione delle risorse materiali e immateriali che danno luogo a condizioni di vita e opportunità migliori o peggiori. “Disuguaglianza” non è sinonimo di “differenza” poiché la “disuguaglianza” presuppone un ordine gerarchico, una stratificazione della società (la “differenza” no, non contiene altre accezioni)

Sostanzialmente sono l’una la precondizione dell’altra. In altre parole, se esistono delle diseguaglianze tra le persone è proprio perché esiste una società organizzata in strati o classi nelle quali reddito e ricchezza non sono distribuiti in maniera equa

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Le disuguaglianze si stratificano tramite diversi meccanismi come il genere, l’istruzione, lo status sociale e la condizione economica e questi meccanismi ordinano la società; i privilegiati stanno al di sopra della stratificazione mentre i meno privilegiati stanno alla base Le disuguaglianze diventano strutturali soprattutto grazie alla capacità di essere trasmesse da generazione in generazione in maniera longeva Uno studio condotto da Banca d’Italia ha dimostrato che i cognomi delle famiglie più ricche di Firenze sono gli stessi da seicento anni. Già questo mette profondamente in discussione il mito dello zio d’America.

Le diseguaglianze generazionali si trasmettono tramite quattro canali principali: Il canale genetico, relativo ad alcuni tratti come abilità e soft skills trasmesse per via ereditaria. 1.

Il canale economico, relativo all’impatto del reddito e della ricchezza della famiglia 2 Il canale culturale, relativo all’ambiente familiare condiziona le scelte future die propri figli 3 Il canale sociale, relativo alle sollecitazioni della rete di amicizie e conoscenze dell’individuo. 4.

I canali di trasmissione delle diseguaglianze operano in diverse fasi della vita e possono interagire tra loro creando numerosi feedback negativi o positivi sulle scelte individuali e di conseguenza sulle prospettive socio-economiche future. L’istruzione è considerata il veicolo tramite cui le persone possono emanciparsi dalle proprie condizioni di vita e puntare a posizioni di sociali più redditizie Effettivamente è così; l’istruzione è lo strumento di mobilità sociale per eccellenza Ma persino l’istruzione è soggetta, se non condizionata, alla stratificazione delle diseguaglianze.

Prendiamo l’esempio descritto in precedenza Chiara e Angela non provengono dalla stessa classe sociale Angela proviene da un contesto agiato mentre la famiglia di Chiara è decisamente più modesta. I genitori di Angela, entrambi laureati, hanno potuto assicurare alla loro figlia un percorso di studi stabile mentre i genitori di Chiara, vivendo in condizioni precarie, avrebbero preferito che dopo il diploma trovasse subito un lavoro Magari già nelle scelte delle scuole superiori i genitori di Angela e Chiara hanno giocato un ruolo di indirizzamento A meno che non crediamo fermamente che le famiglie benestanti vogliano più bene ai propri figli rispetto alle famiglie povere, non possiamo trascurare il fatto che le condizioni economiche delle famiglie d’origine influenzano per necessità le scelte e le prospettive future

A conferma del fatto che ci troviamo difronte ad un fenomeno complesso, possiamo affermare che la trasmissione delle disuguaglianze non sembra esaurirsi nel tempo ma anzi continua ad operare persino dopo il completamento degli studi In media, il figlio di un dirigente aziendale, a parità d’istruzione del figlio di un impiegato, ha un reddito annuo superiore del 17% Essendo la nostra una società omofila, nel senso che le persone sono portate a stringere rapporti con altre persone con le quali condividono lo stesso status sociale, è molto probabile che una famiglia abbiente si relazioni con altre famiglie abbienti intrecciando ampie reti sociali di un certo spessore E quì casca l’asino

Due persone con lo stesso titolo di studio ma con un background diverso avranno inevitabilmente possibilità e opzioni di vita diverse Per capire se una persona è effettivamente meritevole di un determinato trattamento bisognerebbe conoscere la sua storia e tener conto degli sforzi e delle difficoltà riscontrate per poter superare un obiettivo Ma il merito così com’è declinato nelle nostre società contemporanee non tiene conto dell’effettivo background individuale ma valuta la sola performance Se si è ricchi, facilmente lo si rimane ma se non lo si è difficilmente lo si diventa

-Nicosia Diego

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