Calabria Ora 14/12/2011

Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1, comma 1, DR/CBPA-SUD/CS/56/2006 valida dal 06/04/2006

direttore piero sansonetti

mercoledì 14 dicembre 2011

anno VI numero 344

€ 1,00

UN PENTITO È PRONTO A PARLARE

Le cosche, i giudici e le aste immobiliari

quotidiano d’informazione regionale

REGGIO La longa manus della ’ndrangheta nel sistema degli acquisti all’asta degli immobili pignorati a Reggio Calabria? Potrebbe esserci questo e altro nelle scottanti rivelazioni che un collaboratore di giustizia sarebbe pronto a fare.

In uno scenario giudiziario già complesso nella città dello Stretto dopo l’operazione “Infinito” condotta dalla Dda milanese.

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Scopelliti rassicura Ma il Pdl è a un bivio COSENZA Il coordinamento regionale del Pdl ha evidenziato come il partito in Calabria si trovi ad affrontare una nuova fase, nella quale non mancano le asimmetrie. Scopelliti comunque fa il pompiere: c’è serenità.

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Aggredì a pietrate la fidanzata Condannato a dieci anni

> pagina 15

Bilancio, i timori del Pd Boom di emendamenti REGGIO CALABRIA Riprende oggi la sessione di Bilancio, che vede impegnato il Consiglio sulla manovra 2012. Ieri il gruppo Pd ha fatto il punto evidenziando molta preoccupazione: oggi presenterà una trentina di emendamenti.

A Gallico il diciassettenne ridusse in fin di vita una ragazzina Dopo la sentenza il nonno gli fa recapitare in cella un coltello Viene condannato a dieci anni e dieci mesi di reclusione per tentato omicidio e, contestualmente, il nonno materno gli fa recapitare un pacco con all’interno un coltello a serramanico con lama da dieci centimetri. Ha dell’incredibile quanto accaduto nella giornata di ieri nell’aula del tribunale dei minori di via Marsala dove si stava celebrando il processo a carico del diciassettenne A. L., accusato di aver aggredito a colpi di pietra la sua giovane fidanzatina nell’aprile scorso, in località Cartiera di Gallico.Un fatto di cronaca che destò enorme scalpore proprio per la violenza con cui il giovane si scagliò contro la ragazzina di appena 13 anni.

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TAURIANOVA

Ecco come cambia la manovra Monti

Spaccio, usura ed estorsioni Ventisei arresti nella Piana > pagine 8 e 9

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Sparatoria a Lamezia Terrore tra la gente LAMEZIA Undici colpi di pistola sono stati sparati contro la porta d’ingresso di un salone per coiffeur nel quartiere di Capizzaglie di Lamezia. Nel locale c’erano, insieme al titolare, il personale del salone ed alcuni clienti.

INCHIESTA DERIVATI

Accordi banche-Regione al vaglio della Procura > pagina 13

ROMA Aumento dall’1,5 al 2% del prelievo sui patrimoni «scudati», contributo di solidarietà del 15% sulle pensioni d’oro (superiori ai 200mila euro annuali), sconto sull'Ici per le famiglie e un «giallo» a proposito del bollo sui conti correnti. Sono molte le novità in arrivo con gli emendamenti del governo alla manovra Monti.

Mercoledì la manovra arriva alla Camera.

LUNA ROSSA

di Pasquino

Volano le mosche Risulta che solo il Presidente Giuseppe Raffa, unitamente alla Giunta e al Presidente del Consiglio provinciale, stia riscaldando i motori contro la prossima ventura chiusura dell'aeroporto dello Stretto, da tempo sotto il tallone dell’Alitalia. I parlamentari calabresi tacciono con giustificato motivo. Silenzio.

Si devono sentire volare le mosche, non gli aerei.

M& PARALLELI MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 2

ERIDIANI

calabria

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mercati

la decisione

La Merkel gela le borse Tensioni sullo spread

Tg1, via Minzolini Maccari nuovo direttore

MILANO È’ durata assai poco, all’indomani del lunedì nero sui mercati, l’illusione di vedere di nuovo il segno «più» a Piazza Affari. È durata fino a quando Angela Merkel non ha gettato l’ennesima secchiata di acqua gelata in faccia agli ottimisti. Stando a fonti della coalizione di governo, la Cancelliera tedesca ha ribadito il rifiuto dell’idea di aumentare i limiti di raccolta per il fondo di salvataggio permanente Esm. La rottura dei livelli di supporto e l’indebolimento di Wall Street, che era partita in rialzo, hanno contribuito alla flessione, dopo una seduta assai volatile. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in calo dello 0,31%, a Parigi il Cac40 dello 0,35%, Francoforte dello 0,19%. In controtendenza Londra (Ftse100 +1,15%). Brusca frenata anche per l’euro che ha toccato i nuovi minimi da gennaio sotto quota 1,31 dollari.

A Milano nuovamente sotto pressione Fonsai (-5,35), che aggiorna i nuovi minimi a 0,8075 euro, all’indomani della decisione del Cda di affidarsi a Goldman Sachs per decidere su come rafforzare i ratios patrimoniali. Giù ancora le banche: Unicredit -3,78%, Mps -3,32%, Ubi -2,73%. Tensione sullo spred: il differenziale tra i Btp decennali e i Bund tedeschi equivalenti è a 466 punti base, in rialzo rispetto alla chiusura di lunedì, ma dopo aver toccato un top a 471 in mattinata.

il monito

Barroso avverte: «Patto salva-euro non basta»

STRASBURGO Il patto salva-euro «non è abbastanza», perchè il problema «non è solo di conti pubblici ma anche finanziario, quindi serve rilanciare crescita e occupazione». Così il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso commentando all’ Assemblea plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo l’accordo siglato la scorsa settimana da 26 Paesi, Gran Bretagna esclusa . Un’intesa «buona nella sostanza, non nella forma».

Le richieste della Gran Bretagna sui servizi finanziari avrebbero danneggiato il mercato unico europeo, ha poi sostenuto Barroso. «La Gran Bretagna, in cambio del suo accordo, chiedeva un protocollo specifico sui servizi finanziari che, così come presentato, rappresentava un rischio per l’integritá del mercato interno Questo ha reso il compromesso impossibile».dello 0,2% su ottobresull’anno.

Monti: «Ora è più equa». Le liberalizzazioni partiranno dal 2012

Pensioni e Imu la manovra cambia

ROMA Liberalizzazioni subito al via dal 2012, e non più dal 2013, salve le pensioni fino a 1400 euro, che per il prossimo anno saranno rivalutate del 100%, mentre sulla nuova Ici ci saranno detrazioni fino a un massimo di 400 euro. Sono alcuni degli emendamenti presentati dal governo alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera. E mentre si prevede uno slittamento per l’approdo della manovra in Aula, pil governo sembra orientarsi per il voto di fiducia: il Cdm infatti ha autorizzato a porre la fiducia sulla manovra con la formula “se necessario”.

Tra gli emendamenti presentati dal governo alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera c’è quello che riguarda la revisione degli stipendi dei parlamentari: governo e Parlamento “ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative’” in tal senso. «In ogni caso entro il 31 gennaio gli uffici di presidenza delle Camere decideranno autonomamente in merito alla riduzione delle indennità» avverte il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Sul fronte delle pensioni, il governo ha presentato l’emendamento sulle indicizzazioni: quelle fino a 1400 euro per il prossimo anno saranno rivalutate del 100%, mentre nel 2013 le rivalutazioni riguarderanno le pensione fino a due volte la minima. Fra le novità in materia previdenziale, c’è il prelievo del 25% come contributo di solidarietà per pensioni sopra i 200 mila euro. A riferirlo il ministro del Lavoro, Elsa Fornero nel corso dell’audizione alla Commissione lavoro. «La mia proposta c’è, io ho sempre sentito l’esigenza di equità tra generazioni. Ma ora la palla passa a voi», spiega ancora Fornero, che ribadisce come la riforma delle pensioni fosse «necessaria» non per «accelerare la fine della transizione ma perché eravamo sull’orlo del baratro». Il governo interviene anche sugli effetti per i nati nel 1952, i più penalizzati: i lavoratori con un’anzianità’ contributiva di almeno 35 anni al 31 dicembre 2012 possono andare in pensione anticipata a non meno di 64 anni. Si attenua inoltre l’accelerazione dell’innalzamento dell’età per le donne nel privato per evitare casi di “rincorsà delle pensioni: le donne potranno andare in pensione di vecchiaia a 64 anni se al 31 dicembre 2012 avranno almeno 20 anni di contributi e 60 anni d’età. Sempre sulle pensioni, passa dal 2% all’1% il taglio previsto a carico di chi vorrà smettere di lavorare prima dei 62 anni di età. La riduzione varrà per chi sceglierà di andare in pensione a 60 o a 61 anni. Per ogni ulteriore anno di anticipo invece la riduzione resterà del 2%.

Sul fronte della nuova Ici, poi, potrebbe esserci uno sconto di 50 euro per ogni figlio di età non superiore a 26 anni, per il pagamento della tassa sulla prima casa. La proposta di modifica prevede che l’importo massimo di detrazione sull’Imu non possa superare i 400 euro. Per quanto riguarda lo sconto di 200 euro, indipendente dal numero dei figli, questo sarà abbassato a 170 euro a partire dal 2014. Novità anche per i risparmiatori, con l’imposta di bollo per gli estratti conto annuali che sale a 34,2 euro per le persone fisiche e 100 euro per gli altri soggetti. Dalla misura sono esclusi i conti correnti inferiori ai 5000 euro. Sul versante delle liberalizzazioni , si è deciso di farle partire da subito e non più dal 2013, come prevedeva il precedente emendamento. Dalle misure sono stati esclusi i taxi. Arriva poi la tassa dello 0,76% per gli immobili all’estero e un’imposta di bollo speciale annuale al 4 per mille per i capitali scudati. Per il 2012 e il 2013 l’aliquota sarà del 10 per mille. Prevista l’imposta di bollo anche per le attività finanziarie all’estero, che sarà dovuta “proporzionalmente alla quota del periodo di detenzione” ed è stabilita nella misura dell’1 per mille per il 2011 e 2012.

A partire dal 2013 l’imposta sale all’1,5 per mille.

Cambiano infine le regole per le province che andranno a normale scadenza. Viene quindi eliminato il termine perentorio del 31 marzo 2013, fissato con un precedente emendamento dei relatori. Per gli enti locali che invece sarebbero scaduti il prossimo anno non sarà più prevista una proroga ma sarà istituito un commissario ad acta.

«Siamo in grado di accogliere suggerimenti per rafforzare l’equità del provvedimento per salvare l’Italia»: ha detto ieri sera il premier Mario Monti, intervenendo alla Camera alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Monti ha sottolineato che «contrariamente al passato» non sono state conteggiate le misure antievasione, che eppure sono «incisive». Monti ha ricordato che le maggiori entrate sono «strutturali». Poi si è lasciato andare ad una piccola polemica. Basta ai «luoghi comuni» sulla manovra, a partire dal «pagano sempre i soliti noti». Al contrario, rivendica il premier, «abbiamo individuato “nuovi noti”, il che ci consente di tassare meno l’economia e il lavoro come si conviene ad un’economia che vuole crescere». Per una patrimoniale sulle ricchezze familiari servirebbero «due anni di lavoro».

Se il Governo l’avesse fatta ora, «avremmo abbaiato ma non morso» e ci sarebbe stata una fuga di capitali ha spiegato Monti ai deputati. (s.m.)

ROMA Augusto Minzolini non è più il direttore del Tg1. È stato rimosso dal consiglio di amministrazione con quattro voti a favore (i due consiglieri di centrosinistra, Giorgio van Straten e Nino Rizzo Nervo), più Alessio Gorla e il presidente Paolo Garimberti (il cui voto, in caso di parità, vale doppio) e quattro contrari (i consiglieri di centrodestra Angelo Maria Petroni, Giovanna Bianchi Clerici, Antonio Verro e Guglielmo Rositani) .

Il consigliere di area Udc, Rodolfo de Laurentiis, non ha partecipato al voto. Il Cda della Rai, su proposta del direttore generale Lorenza Lei, ha poi approvato la nomina di Alberto Maccari (foto) come direttore ad interim del Tg1 fino al 31 gennaio 2012 .

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Passa il nuovo contratto «Una svolta storica»

TORINO Il primo gennaio 86.200 dipendenti degli stabilimenti italiani di Fiat avranno un nuovo contratto aziendale, sul modello di quello già introdotto lo scorso anno a Pomigliano. L’intesa di portata storica per le relazioni industriali italiane è stata raggiunta ieri a Torino con i sindacati dei lavoratori, esclusa la Fiom-Cgil. Il nuovo contratto arriva dopo la duplice decisione del gruppo guidato da Sergio Marchionne di uscire da Confindustria e di disdire tutti gli accordi nazionali e conta le firme di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Capi e Quadri Fiat. «A quei sndacati che hanno abbracciato con noi questa sfida va riconosciuto il coraggio di cambiare le cose, va dato atto della mentalità innovativa che è l’unica in grado di costruire una base solida per il futuro», ha commentato Marchionne, riconoscendo che «non è stato facile» arrivare all’accordo che ha escluso il primo sindacato metalmeccanico, la Fiom-Cgil.

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Le scene drammatiche che seguono il duplice agguato compiuto dal 50enne pistoiese

il dramma Firenze, folle gesto di Gianluca Casseri legato ad ambienti di estrema destra

Spara e uccide due senegalesi Poi si toglie la vita FIRENZE Scene da Far West in pieno giorno a Firenze. Un italiano di 50 anni si è messo a sparare contro i senegalesi. Due distinti agguati in due mercati della città. Il bilancio è di due morti e tre feriti. Poi il killer, braccato dalle forze dell’ordine, si è tolto la vita sparandosi con una pistola 357 Magnum. Si chiamava Gianluca Casseri (foto a fianco), 50 anni, in passato identificato almeno due volte dalla polizia come partecipante a manifestazioni di destra. Era iscritto a Casa Pound. Tutto comincia verso le 12,30 in piazza Dalmazia, alla periferia nord della città.

C’è folla, c’è il mercato. Improvvisamente gli spari. Due senegalesi sono stati uccisi e un altro gravemente ferito. I testimoni raccontano di un uomo bianco, di mezza età, che ha colpito i senegalesi dopo essere sceso da un’auto. A due ore di distanza un altro senegalese, un venditore ambulante, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco nel parcheggio di piazza del Mercato centrale a Firenze. Entrambi gli agguati sono avvenuti nei pressi di mercati, che si svolgono sia in piazza Dalmazia sia sulla piazza del Mercato centrale. Dello sparatore gli inquirenti hanno da subito in mano alcune foto scattate con un telefonino da un passante. Secondo quanto riferito dai carabinieri le foto ritrarrebbero l’uomo che ha sparato e anche l’auto con la quale è giunto sul posto. Piazza Dalmazia si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino ed è molto frequentata da fiorentini e turisti.

«Venivano da sempre qui», dicono alcuni vucumprà loro connazionali e ppoi, rivolti alle forze dell’ordine. «Diteci perchè è successo». Nessuno di loro dice di aver visto cosa è accaduto, ma di aver sentito gli spari che qualcuno ha scambiato per mortaretti e poi di aver visto i corpi a terra. L’epilogo arriva poco dopo. L’uomo, dopo aver sparato al mercato centrale, si rifugia con la sua auto, probabilmente la stessa usata per uccidere in piazza Dalmazia e poi fare ancora fuoco in San Lorenzo, nel parcheggio sotterraneo del mercato centrale, nel pieno centro storico di Firenze. Quindi si uccide sparandosi con la stessa arma, una 357 Magnum. Intanto a Firenze è esplosa la rivolta dei senegalesi. Circa 250 senegalesi hanno dato vita a un corteo dal luogo dell’omicidio alla Prefettura, passando davanti alla stazione. In tanti hanno gridato “maledetti italiani!”, oppure “Italia razzista”. In molti hanno bloccato il traffico. E nel corso dello spostamento se lasono presi prendono con ciò che capita a tiro. Intanto, il Comune di Acquaformosa ha annunciato che oggi avrà la bandiera a mezz’asta per ricordare i senegalesi uccisi.

Il paese aderisce allo Sprar e e al suo interno vi abitano 3 famiglie africane. «Volevamo ricordarli ed esser vicini alle famiglie » ha detto il sindaco Manoccio.

L’uomo ha aperto il fuoco prima nel mercato di Piazza Dalmazia e poi in quello di San Lorenzo. Fuggito in macchina è stato bloccato in un parcheggio dalla polizia e dopo un breve conflitto a fuoco si è tolto la vita.

Le vittime erano 2 ambulanti, 3 i feriti.

Manifestazione improvvisata dagli immigrati che gridano “Italia razzista”

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sanità

caso penati

Già indagato per bancarotta, ora per associazione a delinquere

Indagati due dello staff ed ex vertici Serravalle

Caso San Raffaele Arrestato Valsecchi zano il reato di associazione a delinquere insieme ad altre dieci persone. A capo ci sarebbe stato Mario Cal: lo scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare. Dell’associazione a delinquere farebbero parte anche lo stesso Valsecchi, l’uomo d’affari Pierangelo Daccò, il suo braccio destro Grenci, gli imprenditori Pierino e Gianluca Zanmarchi (padre e figlio), Fernando Lora e Paolo Freschi. Non farebbe parte invece dell’associazione a delinquere Don Verzè.

La facciata del San Raffaele di Milano In alto a destra Mario Cal in compagnia del fondatore dell’istituto don Luigi Verzè

MILANO L’ex direttore amministrativo del San Raffaele Mario Valsecchi è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul crac dell’istituto fondato da don Luigi Verzè. La Guardia di Finanza lo ha prelevato nella sua abitazione a Como e portato nel carcere di San Vittore. Il nome di Valsecchi era stato tra i primi a essere iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di concorso in bancarotta. Alla notizia che

i magistrati indagavano su di lui, il manager si era dimesso. Valsecchi è stato uno stretto collaboratore di Mario Cal, il braccio destro di don Verzè, coinvolto nell’inchiesta e suicidatosi nel luglio scorso. Secondo il gip Vincenzo Tutinelli, il manager avrebbe potuto reiterare il reato.

La novità nell’inchiesta è costituita dal fatto che nei confronti di Valsecchi i magistrati ipotiz-

ferrovie

Protesta Cisl nella Capitale per i tagli sui treni

MESSINA Le federazioni trasporti della Cisl Sicilia insieme a quelle di Puglia, Basilicata, Campania e Calabria hanno manifestato ieri mattina a Roma davanti il ministero ai Trasporti, poi davanti Palazzo Chigi per chiedere maggiore attenzione contro i tagli di Trenitalia al Sud in particolare contro la soppressione dei treni a lunga percorrenza. I sindacati hanno poi presentato al ministero dei trasporti un documento per chiedere che i treni per il Nord

non vengano tagliati. «Abbiamo ottenuto - spiega Amedeo Benigno, segretario Generale Fit Cisl Sicilia - la disponibilità del governo , appena terminato l'iter della manovra, a riaprire la discussione sul tema del trasporto universale in presenza dei sindacati, delle istituzioni locali e nazionali e delle ferrovie, e questo è un risultato importante». Con il cambio di orario da domenica scorsa, sono oltre trenta i collegamenti ferroviari dalle regioni meridionali verso il Nord e viceversa che sono stati soppressi con pesanti ricadute sul diritto alla mobilità di oltre un milione di cittadini, dice il sindacato.«Sul futuro del sistema dei trasporti c’è un grave ritardo - spiega Maurizio Bernava Segretario Generale Cisl Sicilia - un silenzio che ci preoccupa e che va superato. Le Ferrovie non possono abbandonare così la Sicilia. Chiediamo dunque una programmazione unica».

avrebbe parlato di altri imprenditori coinvolti in episodi simili per un totale di 4 milioni di euro. Nell’ordinanza di arresto, di circa 150 pagine, il gip contesta in particolare a Valsecchi 6, 7 episodi di bancarotta, attraverso il meccanismo delle «retrocessioni» tramite bonifici o contanti.

«Serie di delitti» Dall’indagine, scrive il gip, «emerge un contesto criminale non episodico né individuato in isolate iniziative frodatorie, quanto piuttosto un vero e proAltri provvedimenti prio meccaniInsieme a quelsmo finalizzato lo destinato alIl gip: a creare sistel’ex direttore «In quel centro maticamente amministrativo disponibilità di Mario Valsecuna serie denaro occulto chi, è stato indeterminata e vantaggio di emesso un nuodi delitti» Cal e dei suoi favo ordine di cuvoriti, innanzistodia cautelare tutto Daccò». in carcere anche per Pierangelo Daccò, il con- Il giudice parla di un vero e prosulente del San Raffaele già de- prio «programma di delinquenza, una serie indeterminata di tenuto.

A spingere la procura a chiedere delitti, appropriazione indebita l’arresto del manager sono state aggravata, operazione e utilizzale ammissioni fatte dagli im- zione di fatture per operazioni prenditori Lora e Freschi, chia- inesistenti, bancarotta patrimomati in causa da un altro im- niale per dissipazione», e agprenditore indagato, Pierino giunge: «Il programma di deZammarchi. Quest’ultimo, accu- predazione sistematica della sato di aver «girato» ai vertici Fondazione promosso da Cal e della fondanzione parte di soldi Piero Daccò era appoggiato dai presi per una serie di appalti, fornitori».

commercio estero

In Calabria cresce l’export al di fuori dell’Unione europea ROMA Nel terzo trimestre 2011 in tutte le ripartizioni territoriali dell’Italia le esportazioni sono in crescita. Lo rileva l’Istat, secondo cui particolarmente positivo è l’andamento registrato dal Centro (+6,7%), seguito dalle regioni nord-occidentali (+3,1%) e nord-orientali (+1,9%). Sostenuta appare la crescita dell’export nel corso dei primi nove mesi (+13,5%) e particolarmente elevato è l'aumento per l’Italia insulare (+16,7%), mentre per le altre aree si registrano tassi di crescita compresi tra il 12,9% al Sud e il 13,7% al Centro. Tra le regioni che forniscono il maggior contributo alla crescita delle esportazioni nazionali si segnalano l’EmiliaRomagna (+14,3%), la Toscana (+13,9%) e il Lazio (+15,1%).

Elevati incrementi tendenziali si rilevano per Sicilia, Puglia, Liguria e Abruzzo. Sui mercati extra Ue forti aumenti delle vendite si registrano per Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria,

Sicilia e Basilicata. Per l’area Ue gli incrementi, di minore intensità, riguardano in particolare Lombardia, Lazio, Abruzzo, Puglia e Umbria. Il più ampio contributo alla crescita delle esportazioni nazionali è fornito dalle vendite della Lombardia in Germania. Rilevante è anche il ruolo delle vendite della Toscana, Lombardia e Piemonte verso la Svizzera. Riduzioni significative delle vendite all'estero, invece, si registrano per il Friuli-Venezia Giulia nel Regno Unito e in Turchia, per la Liguria nel Regno Unito e per la Sardegna nei Paesi Opec e negli Stati Uniti. Quanto ai vari settori, l’istituto di statistica segnala come «particolarmente dinamiche» le vendite sui mercati esteri di metalli e prodotti in metallo dalla Lombardia e di macchinari e apparecchi dall’Emilia-Romagna, dalla Lombardia e dal Veneto e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia. lo. ri.

MILANO I militari della Guardia di Finanza di Milano stanno effettuando una decina di perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta dei pm di Monza, Walter Mapelli, e Franca Macchia, sul cosiddetto Sistema Sesto in cui è indagato l’ex presidente della Provincia di Milano, il Pd Filippo Penati. Il blitz di ieri, stando a quanto si apprende, si riferisce al filone di indagine sulla Milano-Serravalle e coinvolge, tra gli altri, l’ex Ad Massimo Di Marco, il direttore tecnico Gianlorenzo De Vicenzi, l’ex segretaria di Penati Claudia Cugoli e l’ex portavoce del politico, Franco Maggi. Le perquisizioni sono state disposte per accertare se il denaro versato dalla società autostradale alla Codelfa per i lavori sia legato o meno al pagamento di 2 milioni di euro all’imprenditore Piero Di Caterina per la compravendita dell’immobile a Sesto. Accertamenti sono stati disposti anche nell’ambito del filone di consulenze rese dall’architetto Renato Sarno già indagato insieme a Filippo Penati. gi. da.

sequestro lampo

Poliziotto indebitato rapisce un 15enne ROMA Ha sequestrato un 15enne mentre stava andando a scuola.

Minacciandolo con una pistola lo ha costretto a salire sul suo furgone e lo ha portato via, in un casolare abbandonato. Lì, lo ha legato e imbavagliato. Poi ha chiamato i genitori del ragazzo, una famiglia di imprenditori, e ha chiesto loro 75mila euro per liberarlo. Ma è stato arrestato. E’ successo a Palombara Sabina, nelle vicinanze di Roma.

L’uomo, 44 anni anche lui di Palombara Sabina, è un poliziotto senza però mansioni operative: lavora in ufficio e si occupa dello smistamento della posta. Era oppresso dai debiti di gioco.

L’episodio è avvenuto martedì mattina, quando il poliziotto ha sequestrato il 15enne, compagno di scuola di suo figlio, in una via del paese. I carabinieri lo hanno individuato grazie all’aiuto dei genitori dopo le telefonate anonime ricevute dal rapitore con le richieste di riscatto.

ascoli piceno

Esplode una palazzina Muore una donna ASCOLI PICENO Si chiamava Maria Napoli la donna deceduta nell’esplosione della palazzina a Montalto delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno. La donna abitava nella casa accanto alla palazzina in cui è avvenuta l’esplosione: secondo la prima ricostruzione, la donna era seduta in poltrona quando l’onda urto ha fatto collassare la parete che l’ha investita in pieno. Due persone sono state recuperate vive dalle macerie: si tratta di Arnaldo Bartolini, ferito alle gambe, e la moglie Dina Merlonghi.

Una donna che abitava nella palazzina risulta ancora dispersa al momento di andare in stampa. do. lo.

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Il criminale Nordine Amrani, pregiudicato, si è poi ucciso russia

Mosca, dubbi sulla candidatura di Prokhorov MOSCA Clima sempre più teso in Russia dove, all’indomani della marcia pro-Putin contro le proteste antigovernative, i vertici hanno dato il via a quello che sembra un giro di vite sui media. Il direttore del settimanale Kommersant-Vlast e il numero uno del gruppo proprietario, la Kommersant holding, sono stati infatti licenziati dopo la pubblicazione di articoli ritenuti troppo critici nei confronti del premier. L’ordine è arrivato dall’oligarca Alisher Usmanov, proprietario del gruppo editoriale Kommersant, che al quotidiano online Gazeta.ru ha spiegato che alcune immagini con slogan anti-Putin pubblicati dal magazine «sfioravano un comportamento da teppisti». Per il giornalista Maxim Kovalsky e il manager Andrei Galiyev sono stati fatali l’edizione di questa settimana della rivista, la cui copertina titola «Come sono state falsificate le elezioni», con riferimento al contestato voto del 4 dicembre, un servizio che contiene foto di una scheda elettorale con imprecazioni contro Putin.

Finanziere di origine uzbeko e azionista di Gazprom, Usmanov si è visto recapitare, in seguito ai licenziamenti, anche la lettera di dimissioni del direttore generale del gruppo editoriale, Demyan Kudryavtsev. Proprio il 4 dicembre scorso proprio il sito web del Kommersant, tra i più visitati di Russia e tra i pochi che hanno fornito dati imparziali sulle elezioni, era stato bloccato insieme ad altri siti ritenuti indipendenti come LiveJournal e Golos.ru, sito che fa capo alla Commissione europea. sa. po.

stati uniti

Fa morire la madre per andare in vacanza BROOKVILLE La prima cosa che ha fatto la signora di Brookville è stata smentire la sua morte, presentandosi di persona alla redazione del quotidiano, dove le hanno spiegato come stavano le cose: era stato il figlio a chiedere la pubblicazione dell’annuncio. L’uomo,Scott Bennett, 45 anni, temendo il licenziamento in caso di assenza ingiustificta, non ha trovato di meglio che inventarsi la storia della madre morta con tanto di annuncio funereo sul giornale. Adesso è accusato di disturbo dell’ordine pubblico. Di sicuro non ci sarà rimasta bene quando ha scoperto che, pur di prendersi una vacanza, il figlio l’ha spacciata per morta.

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Paese Sera Editoriale S.r.l.

C.da Lecco, 8 RENDE (Cosenza) Direttore responsabile

Piero Sansonetti Vicedirettore

Davide Varì Caporedattore Centrale

Francesco Ferro

Attentato a Liegi Sei morti e 75 feriti

LIEGI E’ salito a sei morti e 75 feriti, il bilancio del- nostra città possa ricominciare a funzionare», ha detl’attentato avvenuto a Liegi, in Belgio. L’autore del- to Demeyer. l’attacco, secondo quanto riferito dal sindaco della Secondo Le Soir tra i feriti c’è anche un bambino di città, Willy Demeyer, e confermato dalla polizia, era due anni, ricoverato in fin di vita all’ospedale SaintNordine Amrani, 32 anni, già noto alla giustizia per Joseph. Diversi passanti sarebbero rimasti feriti dai fatti di droga e detenzione di armi. L’uomo era stato frammenti di un ordigno esplosivo che l’attentatore condannato tre anni fa a 58 mesi di prigione per de- ha lanciato contro una fermata degli autobus. La potenzione di armi estremamente pericolose. Era sta- lizia di Liegi ha sigillato il centro cittadino. Amrani si è suicidato, e sarebbe quindi lui una to trovato in possesso di una dozzidelle vittime. na di armi e 9.500 pezzi di armi.

Il luogo dove L’attentatore avrebbe utilizzato Inoltre coltivava 2.800 piante di sono avvenute esplosivo di tipo thunderflash e cannabis. Il tribunale gli aveva inflitun’arma kalashnikov. L’esplosivo ha to una multa di 11 mila euro e aveva le esplosioni investito i palazzi, mentre Amrani, pronunciato un ordine di confisca è Place Saint che imbracciava l’arma, ha sparato per 76.500 euro. Non si è trattato, Lambert contro cittadini che erano in attesa dunque, di un attentato terroristico. dell’autobus prima di suicidarsi. AlL’uomo ha lanciato granate ed esploso colpi di arma da fuoco contro una fermata tri oggetti e borse sospette sono stati scoperti sulla dell’autobus vicino Place Saint Lambert, in pieno piazza Saint-Lambert, dove sono all’opera sminatocentro. Il bersaglio era il Palazzo di giustizia. Amra- ri. ni era stato convocato dalla polizia. Lo ha riferito il Stando ai media regionali, il responsabile si era approcuratore del re Danielle Reynders, in una confe- postato sotto la piattaforma di una panetteria (“Le Point Chaud”) quando ha cominciato la sua folle renza stampa a Palazzo di giustizia.

Le altre vittime sono due minorenni, un 15enne e un azione. Sempre secondo le prime ricostruzioni - que17enne, e una donna di 75 anni deceduta in ospeda- sta volta della tv privata Rtl-Tvi - una granata sareble. I due giovani sono due studenti che erano appe- be esplosa all’interno del perimetro del Palazzo di na usciti dai loro esami di scuola, ha detto il sindaco giustizia di Liegi, e un’altra presso la fermata degli audi Liegi: «E’ un atto isolato che ha seminato la deso- tobus. In tutto si sono sentiti deflagrare quattro orlazione nel cuore della nostra città», ha dichiarato il digni dello stesso tipo, oltre a esplosioni minori e nusindaco, molto scosso per la tragedia. «Ora devo sor- merose raffiche d’arma da fuoco. mr. ur. vegliare che le cose rientrano in ordine, affinché la

corea del sud

E’ guerra per le illuminazioni degli alberi addobbati SEOUL Ancora tensione al 38esimo parallelo, ma stavolta la causa sono gli alberi di Natale. La Corea del Sud permetterà ai cristiani di accendere le luci di tre torri a forma di albero al confine con la Corea del Nord, nonostante la forte opposizione di Pyongyang.

Domenica, il sito nordcoreano Uriminzokkiri ha fatto sapere che il governo militare di Kim Jong-il considera il piano una «guerra psicologica» e ha minacciato conseguenze inaspettate. Il nord accusa Seul di volere diffondere la cristianità nel suo territorio e fra i soldati che presidiano le frontiere: la religione cristiana infatti è fortemente osteggiata dal regime. No-

Redazione Centrale C.da Lecco, 8 Rende (CS) e-mail: info@calabriaora.it tel. 0984.837661 0984.402059 fax 0984.839259 Catanzaro: Corso Mazzini, 164 tel. 0961.702056 0961.747190 fax 0961480161 Reggio Calabria: via Nino Bixio, 34 tel. 0965.324336 fax 0965.300790 Siderno: via Verdi - tel. fax 0964.342899 Palmi: Piazza 1 maggio 17 - tel. fax 0966.55861

nostante nel 2004 fosse stato raggiunto un accordo per fermare la propaganda al confine, già lo scorso dicembre Seoul aveva fatto accendere un albero di Natale, dopo che i rapporti fra i due stati si erano raffreddati. Nel marzo dello scorso anno infatti, la Corea del Sud ha accusato il nord di avere colpito una delle sue navi da guerra che si trovava al largo dell’isola di Baengnyeong, nel mar Giallo, uccidendo 46 persone.

Pyongyang ha però strenuamente negato ogni coinvolgimento. Secondo i media locali, ad ammirare l’albero dell’anno scorso, illuminato da migliaia di piccole luci, c’erano anche i nordcoreani di Kaesong, la città più meridionale dello stato, conosciuta in tutto il mondo per la produzione della pianta del ginseng.

Gli alberi rimarranno accesi due settimane a partire dal 23 dicembre. lo. ra.

Vibo Valentia: c.so Vittorio Emanuele III, 123 tel. 0963.547589- 45605 fax 0963.541775 Rossano: via Galeno, 149 - tel. 0983.290604 fax 0983 292220 Paola: viale Ippocrate, 39 - tel. fax 0982.583503 Aut.Trib. di CS n. 778 del 26.01.06 ROC n. 17921 del 5.02.09 Centro Stampa Stab.Tipografico De Rose Montalto Uffugo (CS)

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gran bretagna

La Easyjet respinge il suo cane guida Lei perde il volo LONDRA Orla è un bellissimo labrador, ma soprattutto è la guida senza la quale Joanna Jones, una ragazza cieca di origini irlandesi che vive a Londra, non muove un passo.

La donna ha perso il volo per Belfast, dove vivono i suoi genitori, perché la compagnia EasyJet non le ha consentito di portare il cane a bordo, lamentando la mancanza della documentazione necessaria nonostante Joanna, ben conscia delle difficoltà di portare un animale di quella taglia a bordo di un aereo, avesse annunciato da più di una settimana che avrebbe viaggiato con il cane guida. Fermata, insomma, dalla burocrazia, nonostante l’evidente handicap.

«Mi sento arrabbiata e delusa per la discriminazione che ho subito», ha detto la donna al Daily Mail. «Avevo specificatamente chiesto alla compagnia aerea se ci fosse bisgono di un passaporto per il mio cane racconta la Jones - ma mi è stato detto che n questo caso, poiché il volo non era internazionale, non era necessario. Viaggio da 12 anni tra Londra e Belfast e non mi era mai successo prima».

«EasyJet accoglie i passeggeri che viaggiano con cani da assistenza per centinaia di voli al’'anno - si è difesa la compagnia -. In linea con le linee guida sulla sicurezza in volo, deve essere presentatata una documentazione che attesti l’addestramento del cane guida.

Purtroppo la signorina Jones non ha avuto questa documentazione con sé al momento di imbarcare». Una situazione particolarmente incresciosa questa.

germania

Babbo Natale killer offre grappa avvelenata BERLINO Vestito da Babbo Natale ha offerto grappa avvelenata ai passanti. Alla fine sono state dieci le vittime del finto Santa Claus. Sono tutti vivi, ma hanno passato giorni da incubo. Nella grappa c’era una sostanza psicotropa conosciuta come la “droga dello stupro”: chi la assume perde quasi subito conoscenza e al risveglio soffre di una tremenda nausea e di conati di vomito. Il modus operandi dell’avvelenatore è stato per tutte e dieci le vittime lo stesso: l’uomo, alto, biondo, vestito da Babbo Natale e con l’aria affabile, si è avvicinato alle “prede” raccontando di essere diventato papà e offrendo per festeggiare un bicchierino.

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dal POLLINO allo STRETTO

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MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 6

Prese a sassate la fidanzatina Condannato a dieci anni Durante l’udienza il nonno gli fa recapitare un coltello REGGIO CALABRIA

Viene condannato a dieci anni e dieci mesi di reclusione per tentato omicidio e, contestualmente, il nonno materno gli fa recapitare un pacco con all’interno un coltello a serramanico con lama da dieci centimetri. Ha dell’incredibile quanto accaduto nella giornata di ieri nell’aula del tribunale dei minori di via Marsala dove si stava celebrando il processo a carico del diciassettenne A. L., accusato di aver aggredito a colpi di pietra la sua giovane fidanzatina nell’aprile scorso, in località Cartiera di Gallico.

Un fatto di cronaca che destò enorme scalpore proprio per la violenza con cui il giovane si scagliò contro la ragazzina appena 13enne. Ma oggi quel fatto trova una prima pronuncia giudiziaria – peraltro pesantissima – con una condanna da far impallidire anche il più abile scrittore di romanzi criminali.

Ma andiamo con ordine cercando di ripercorrere temporalmente i fatti accaduti nella mattinata di ieri.

All’inizio dell’udienza il pubblico ministero presso la Procura dei minori, Francesca Stilla, ha effettuato una requisitoria molto articolata, nel corso della quale ha ricostruito tutti i tratti salienti della vicenda, effettuando una precisa disamina delle tappe che hanno condotto al processo, con particolare riferimento alla giornata del tentato omicidio. Al termine del proprio intervento, il pm Stilla ha chiesto una condanna a 9 anni di reclusione. Poi è stata la volta della parte civile e della difesa e quindi della camera di consiglio da parte del Tribunale. Ma è proprio durante una delle pause del processo che è accaduto ciò che nessuno avrebbe potuto prevedere. Il nonno materno, infatti, persona dall’età piuttosto avanzata, ha portato un pacco all’interno del quale vi era una giacca. Ha chiesto che il pacco potesse essere recapitato al nipote minorenne. Ovviamente una simile richiesta non poteva non trovare un’attenta ispezione da parte degli agenti deputati al controllo. Da qui è scaturita una sorpresa che ha lasciato allibiti i presenti: nella tasca della giacca è stato rinvenuto un

coltello con una lama di ben siderazione tutte le ipotesi, dieci centimetri. In sostanza, anche che l’arma potesse serquindi, il nonno aveva porta- vire per colpire qualcuno alto quel pacco con l’intento di l’interno dell’istituto penitenfar arrivare al nipote un’ar- ziario per minori dove il rama che poteva servire ad uno gazzo si trova rinchiuso. Da scopo ancora non apparso quanto si apprende, infatti, il chiaro. Secondo le testimo- giovane avrebbe avuto anche notevoli pronianze racblemi con gli colte, infatti, In passato altri detenuti emerge qualil giovane poiché ogcosa di assai inquietante: avrebbe tentato getto spesso di aggressioil giovane A. di suicidarsi ni e litigi.

L. già in pasin carcere Che quell’arsato avrebbe ma dovesse tentato in diverse circostanze di togliersi servire per difendersi da la vita all’interno degli istitu- eventuali attacchi? È anche ti in cui è stato recluso dopo questa una delle ipotesi al vaaver colpito a pietrate la fi- glio degli inquirenti. Quel che danzatina. Alla luce di ciò, è certo è che tutto il contenuquanto accaduto appare an- to del pacco è stato posto sotcora più inspiegabile. Serve to sequestro e per il nonno capire il motivo per il quale il materno di A. L. è scattata nonno abbia deciso di far ar- immediatamente la denunrivare al nipote il coltello. Gli cia. Della sua vicenda si occuinquirenti prendono in con- perà ovviamente la procura

della Repubblica di Reggio Calabria, guidata, per quanto concerne i reati “ordinari”, dal procuratore aggiunto Ottavio Sferlazza.

Dopo il “fuori programma” che ha creato non pochi problemi e tensioni all’interno dell’aula, è arrivata la lettura del dispositivo di sentenza di primo grado e anche qui non è mancata una sorpresa: il collegio giudicante, infatti, ha decretato la condanna del 17enne a dieci anni e dieci mesi di prigione, ovvero una decisione anche più pesante rispetto alla richiesta del pm Stilla (9 anni). Una pena pesantissima, ma che è addirittura passata in secondo piano dinnanzi all’incredibile fatto accaduto pochi minuti prima e che dovrà ancora essere chiarito nelle sue finalità ultime.

CONSOLATO MINNITI c.minniti@calabriaora.it

L’antico mulino di Cartiera di Gallico, dove i due ragazzi erano andati in motorino per chiarire alcune questioni sentimentali Fu qui che il 17enne aggredì la sua ragazza di 13 anni

l’aggressione

La lasciò in una pozza di sangue Lei lottò per mesi tra la vita e la morte

Un particolare del luogo in cui avvenne l’aggressione il 7 aprile scorso

REGGIO CALABRIA Sono le prime ore del pomeriggio del 7 aprile scorso quando A. L., 17 anni, e la sua fidanzatina di 13 si recano nella località Cartiera di Gallico, zona piuttosto isolata, a pochi passi dalla nuova strada che dovrà collegare la frazione a nord di Reggio Calabria con Gambarie, centro turistico aspromontano. I due sono a bordo di un mo-

torino e si dirigono verso l’antico mulino, luo- Viene accertato lo sfondamento delle orbite, go appartato per chiarire delle questioni sen- la mutilazione dei padiglioni auricolari, con timentali. La discussione prende subito una conseguente possibile danneggiamento delpiega violenta. Dalle parole alle mani il pas- l’udito. La giovane entra subito in coma. Le so è breve. All’improvviso, infatti, il 17enne speranze di rivederla sana e salva si assottiaggredisce la fidanzatina. Il giovane poi pren- gliano, ma poi arriva un quasi miracolo. I mede una pietra e la colpisce ripetutamente al dici, con enorme professionalità, la curano e volto. La 13enne cade sul terreno in una poz- la ragazza subisce gli interventi necessari a za di sangue. Secondo la ricostruzione, inol- ridurre le fratture e i danni riportati. Occortre, il giovane prende un’altra pietra più gran- rono diversi mesi, ma poi si riprende definide per occultarne il corpo o simulare una fra- tivamente e torna alla sua vita normale. Inizia anche a sognare di nuovo, na e quindi un incidente. È lo un futuro che riesca a dimenstesso ragazzo ad avviare un Prima il coma quanto avvenuto in parente, spiegando di accorpoi gli interventi ticare quel terribile pomeriggio. rere subito poiché vi era una Il suo ex fidanzatino, inveE finalmente ragazza ferita al vecchio muce, a girovagare fra dilino. il ritorno a una versiinizia istituti per minori dove La polizia arriva in un batvita normale le difficoltà non mancano. Il ter d’occhio e subito s’intui17enne, tra l’altro, venne susce la gravità della situazione. L’ambulanza del 118 giunge dopo pochi bito dipinto come un ragazzo con enormi prominuti. È una lotta contro il tempo, visto che blemi di natura personale già prima del fatto le condizioni della giovane sono a dir poco di- di sangue. Si arriva al processo, con una consperate. Il suo fidanzatino, nel frattempo, in danna pesantissima a 10 anni e 10 mesi di preda al panico fugge e si avventura nelle prigione. Un periodo lunghissimo che dovrà campagne di Gallico superiore. È una decisio- servire a provare a far reinserire il ragazzo ne destinata a durare poco tempo. Il ragazzo, nella società civile. Ma rimane lo sgomento infatti, si consegna nelle mani della polizia. per un fatto che ha dell’incredibile e che ha Passano pochi giorni e il giovane confessa coinvolto tutta la comunità di Santa Domeniquanto commesso nei confronti della sua gio- ca, zona d’origine dei due ragazzi. È in quel piccolo quartiere che in tanti hanno pregato vane fidanzata.

Le condizioni della 13enne, però, non mi- per la guarigione della giovanissima vittima, gliorano e permangono, per lungo tempo, as- una invocazione unanime diventata presto sai critiche. I medici lavorano alacremente una insperata realtà. cons. min. per evitare dei danni cerebrali permanenti.

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Aste, clan e giudici Un pentito pronto a parlare L’uomo sarebbe deciso a rivelare un sistema inquinato al tribunale di Reggio geva soggetti vicini alle cosche di ’ndrangheta con la connivenza di giudici e dipendenti La longa manus della ’ndrangheta nel si- degli uffici giudiziari. Il collaboratore di giustema degli acquisti all’asta degli immobili pi- stizia avrebbe lui stesso portato a termine algnorati a Reggio Calabria? Potrebbe esserci cune operazioni agli inizi degli anni Duemila.

Non da cittadino incensurato questo e altro nelle scottanti o insospettabile. Tutt’altro. rivelazioni che un collaboraGià all’epoca aveva avuto tore di giustizia sarebbe pronle dichiarazioni qualche guaio con la giustizia to a fare. In uno scenario giued era stato sottoposto a midiziario già complesso nella e “infinito” sure di prevenzione personacittà dello Stretto dopo l’opeCi sarebbe un le. razione “Infinito”, il marciulegame con Dunque chi doveva conme da scoprire riserverebbe trollare chi accedeva alle aste ancora eclatanti novità. Il l’inchiesta della non lo faceva? Tante cose pentito si è reso disponibile a Dda di Milano che strane sarebbero successe neessere sentito su strani fatti gli uffici del Tribunale esecuche negli anni scorsi sarebbeha colpito tra gli zione immobiliare e fallimenro accaduti al Tribunale esealtri due giudici tare di Reggio Calabria. Il colcuzione immobiliare e fallilaboratore non solo ne è sicumentare di Reggio Calabria. ro ma sarebbe testimone di Vicende di cui lui stesso sarebbe stato protagonista e che sarebbero pro- quanto accadeva. Ora è pronto a vuotare il vati da decine e decine di documenti che è sacco.

La richiesta di essere ascoltato dai magipronto a mostrare agli inquirenti.

Secondo quanto appreso, sarebbe deciso a strati della Dda di Reggio Calabria è già stata rivelare un vero e proprio sistema che coinvol- depositata al Cedir, al sesto piano. Il collaboREGGIO CALABRIA

La richiesta di essere ascoltato dai magistrati della Dda reggina è già stata depositata al Cedir ratore aspetta solo di essere convocato dai pm che già conosce per la sua storia giudiziaria e di pentito di ’ndrangheta in particolare. Le sue dichiarazioni sarebbero talmente importanti da legarsi all’inchiesta “Infinito” della Dda di Milano. In quella indagine sono due i togati fulminati dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini, Vincenzo Giglio arrestato per aver favorito il clan Lampada e i suoi legami con il consigliere regionale Franco Morelli (a sua volta accusato di concorso esterno in associazione mafiosa), e Giancarlo Giusti (che ha solo subito una perquisizione). Quest’ultimo attualmente svolge la funzione di gip al Tribunale di Palmi. Fino a qualche anno fa lavorava negli uffici giudiziari di Reggio Calabria.

“ultimo atto”

Falbo non voleva più collaborare Aveva inviato una lettera ai magistrati, ma poi cambiò idea CASSANO JONIO (CS) Lo scorso anno aveva inviato una lettera ai magistrati esternando l’intenzione di non collaborare più con la giustizia. Forse in seguito ad un incontro con qualcuno della famiglia Forastefano avuto dopo aver lasciato la località protetta. È lo stesso collaboratore di giustizia Domenico Falbo a parlarne in aula nel corso dell’esame del pm antimafia Vincenzo Luberto nell’ambito del processo “Ultimo atto” dinanzi alla Corte d’Assise di Cosenza.

Una vera e propria “rivelazione” che ieri ha indotto la difesa dell’imputato Emanuele Bruno (per il quale, unitamente ad Antonio Forastefano, si sta celebrando il giudizio con il rito ordinario) ad eccepire la nullità del decreto con cui è stato disposto il rinvio a giudizio Il processo è in corso al Tribunale di Cosenza poiché, ha sostenuto in aula l’avvocato Enzo Galeota, il pm non ha depositato percorso di collaborazione con la giusti- zarono poi dell’auto, abbandonandola né quella lettera né un verbale di inter- zia) e di Emanuele Bruno è stata quindi nei pressi del fiume Coscile. E altri la ferogatorio nel quale si faceva riferimen- aggiornata al prossimo 19 gennaio per cero poi sparire del tutto in occasione to alla missiva. L’escussione del colla- terminare l’escussione del pentito Do- del pentimento di Falbo, temendo che il menico Falbo. È pro- collaboratore potesse farla ritrovare. boratore di giustizia è stata quindi sospesa, È lui che accusa prio quest’ultimo, co- L’operazione “Ultimo atto”, che a genimputato (ha optato per naio vedrà la ripresa del giudizio abbrementre i giudici della Forastefano il rito abbreviato unita- viato dinanzi al gup di Catanzaro, è tesa Corte d’Assise hanno infine rigettato e superato e Bruno di aver mente ad altre otto per- a fare luce anche sugli omicidi di Antosone) nell’ambito del nio Bevilacqua alias “Popin” (febbraio l’eccezione della difesa ucciso Nicola procedimento nato dal- 2004) e di Fazio Cirolla, operaio incenritenendo che, in ogni Abruzzese l’operazione portata a surato ucciso per errore sotto gli occhi caso, il contenuto della termine nell’ottobre del del figlio di 4 anni il 27 luglio 2009 in lettera (che, a quanto pare non sarebbe mai giunta in Procu- 2010 dai carabinieri, che accusa Anto- una concessionaria del Cassanese. Prera) e del verbale non abbia a che vedere nio Forastefano e Bruno di aver mate- zioso, nell’inchiesta, anche il contributo con il giudizio in fase di istruttoria dibat- rialmente ucciso Nicola Abruzzese nel dei pentiti quali Lione, Bariova e Lovagiugno 2003: mentre il primo guidava to. timentale.

L’udienza a carico di Antonio Fora- l’auto, l’altro avrebbe esploso la fatale ROSSELLA MOLINARI stefano (che di recente ha intrapreso un raffica di kalashnikov. I killer si sbarazr.molinari@calabriaora.it

Sull’attendibilità del pentito che si propone di arricchire lo scenario giudiziario nella città dello Stretto non ci sono dubbi. Collabora da diversi anni con i magistrati di Reggio Calabria e il suo contributo ha consentito di fare eseguire operazioni di polizia a conclusione di importanti indagini antimafia. La bontà delle sue dichiarazioni dunque è già passata al vaglio degli organi competenti. D’altronde è tuttora domiciliato presso il Servizio centrale di protezione. Lui è prontissimo, con i faldoni di documenti già sistemati da mostrare ai magistrati per supportare le sue accuse.

Pesanti. Da far tremare il palazzo.

ANNALIA INCORONATO a.incoronato@calabriaora.it

l’iniziativa

A fine mese a Motta un nuovo corteo per Azzarà MOTTA S. GIOVANNI (RC) «Ci penso da lontano, e ogni volta è come avvicinarti un pò”, parole di Fiorella Mannoia che noi facciamo nostre - è scritto nel comunicato del comitato “Francesco Libero” - per ribadire che non abbiamo mai smesso di pensare a Francesco, di sperare nella sua liberazione, di essere convinti che tornerà a chiacchierare con noi. Oggi, a quattro mesi dal suo sequestro, vogliamo annunciare - prosegue il comunicato - che siamo tutti impegnati ad organizzare una grande manifestazione che si svolgerà a Motta San Giovanni l’ultima settimana di dicembre. Inviteremo a Motta San Giovanni, che per un giorno vogliamo capitale di questa nostra Italia - prosegue la nota - tutte le autorità, tutti i soggetti che in questa vicenda hanno assunto un ruolo e ai quali chiederemo un impegno ancora maggiore, una partecipazione attiva, una manifestazione concreta dell’interesse per questo ragazzo, figlio di questa comunità che l’ha visto giocare, studiare, lavorare, impegnarsi per il sociale, realizzarsi nella vita. Dal presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio dei ministri, passando per il ministro degli Esteri, l’ambasciatore del Sudan in Italia, Emergency e tutte le istituzioni che adesso, oltre alla simbolica esposizione della gigantografia, vogliamo ancora più presenti, tutti saranno interpellati. La nostra - continua il comunicato - non vuole essere una manifestazione contro qualcuno, ma per qualcuno. Non vogliamo quelle risposte che debbono essere date solo alla famiglia, ma vogliamo avvertire l’interesse per Francesco, vogliamo una dimostrazione che non è stato abbandonato, dimenticato, lasciato al suo destino. A Motta, quel giorno, vogliamo rivivere - aggiunge la nota - i momenti già vissuti durante la fiaccolata organizzata il 18 agosto. Vogliamo essere fonte di energia positiva per Francesco. La prossima settimana - conclude la nota - convocheremo una conferenza stampa per presentare nel dettaglio il programma e annunciare quanti, tra quelli interpellati, hanno risposto alle nostre richieste, hanno sposato questa causa, hanno seriamente intenzione di ripartire da Motta San Giovanni per non fermarsi più se non ci saranno novità. Si, ripartire per non fermarsi più!».

Pasquale Gattuso

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“tutto in famiglia”

COSCA DECAPITATA I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, insieme a quelli della Compagnia di Gioia Tauro hanno emesso un provvedimento di fermo nei confronti di 21 persone appartenenti alla consorteria mafiosa operante a Taurianova e un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di 5 persone Nella foto la conferenza stampa tenutasi ieri a Reggio Calabria (fotoservizio Cufari)

Droga, usura e racket: 26 arresti Disarticolata la cosca Maio: San Martino di Taurianova viveva nel terrore REGGIO CALABRIA di cinque persone, accusate di Estorsioni, usura e traffico di detenzione e spaccio di sodroga. Facevano “tutto in fa- stanze stupefacenti. Ed è promiglia” gli appartenenti alla prio dall’arresto di un soggetcosca Maio di San Martino di to, per detenzione di circa 23 Taurianova, disarticolata nel- chilogrammi di marijuana, avla notte scorsa dai carabinieri venuto a Rizziconi nell’ottobre del comando provinciale di del 2010, che i militari dell’ArReggio Calabria, in collabora- ma hanno dato avvio all’indazione con quelli della Compa- gine che ieri ha portato ad annientare un gnia di Gioia Tauro. Sono La prima attività clan nato da non troppo stati due i di guadagno tempo, ma provvedigià in grado menti emessi era l’usura di incutere dalla magicon interessi vero e prostratura: un fino all’80% prio terrore fermo di indiin tutto il terziato di delitto, su iniziativa della Dda di ritorio ricadente sotto la proReggio Calabria, nei confron- pria egemonia.

Le indagini, dapprima avti di 21 persone ritenute affiliate alla consorteria mafiosa viate dalla procura di Palmi, operante a Taurianova e nelle diretta da Giuseppe Creazzo, zone limitrofe; un’ordinanza sono ben presto passate alla di custodia cautelare in carce- Dda, guidata da Giuseppe Pire, emessa dal gip presso il Tri- gnatone, che ha condotto le bunale di Palmi, nei riguardi investigazioni fino a giungere

REGGIO CALABRIA «Non è possibile separare le intercettazioni per reati ordinari da quelle per reati di mafia». Il procuratore aggiunto della Dda Michele Prestipino sottolinea con queste parole lo stretto intreccio delle indagini seguite dalla procura ordinaria che possono sfociare in elementi di interesse per la Direzione distrettuale antimafia. Il capo dell’ufficio Giuseppe Pignatone e il procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo confermano la sinergia tra gli uffici che ha portato allo straordinario risultato di scoprire una inedita locale di ’ndrangheta a San Martino di Taurianova. Tutto è iniziato dai 23 kg di droga sequestrati un anno fa, seguita dalla procura di Palmi con il sostituto Daniela Pantano (applicata per questa indagine alla Dda) e il procuratore Creazzo. Quest’ultimo ha sottolineato i tempi rapidi con cui è stata svolta l’indagine e

all’emissione dei provvedimenti. Il fermo si è reso necessario poiché – come riferito nel corso della conferenza stampa – ci si è accorti della presenza di una talpa che aveva informato i fermati di indagini ed intercettazioni a loro carico.

La cosca Maio, dunque, aveva deciso di autogestirsi per gli affari più importante.

L’accusa, per tutti ed a vario titolo, è di associazione mafiosa, detenzione e spaccio di droga, usura ed estorsioni ai danni di imprenditori ed operatori commerciali locali. Dalle indagini è emerso in modo prorompente come a San Martino di Taurianova vi fosse una locale di ’ndragheta costituita in Società, con tanto di “Società maggiore” e “Società minore”. E la ’ndrina dei Maio non faceva eccezione.

Lo schema organizzativo ha una struttura ben precisa: Mi-

chele Maio è il Capo società; Giuseppe Panuccio è il Capo ’ndrina; Gaetano Merlino è il Capo crimine; Natale Feo riveste il ruolo di contabile. Maio, Merlino e Panuccio costituiscono, invece, la “Copiata di San Martino”, ossia il triumvirato che sta a capo della società. Quali sodali ed appartenenti alla cosca sono emersi alcuni nomi di rilievo come Pasquale Hanoman, Michele Hanaman, Francesco Hanoman (classe ’90), Francesco Hanaman (classe ’85), Carmelo Hanaman (classe ’90), Pasquale Maio, Antonino Maio, Domenico Mario, Francesco Giuseppe Maio, Stefano Nava, Vincenzo Lamanna, Vincenzo Messina, Domenico Cianci e Pasquale Garreffa.

La prima attività di guadagno illecito per la cosca era quella dell’usura, con interessi maturati fino all’80%. Sono ben cinque gli episodi accer-

tati con ulteriori indagini tese per solo scopo lavorativo. Coall’identificazione precisa di me accaduto nei confronti di tutte le vittime. Ma le indagi- imprese aggiudicatarie di lani hanno anche consentito di vori pubblici (con mazzette far emergere con forza una pe- prese nella percentuale del 2netrante attività estorsiva, at- 3%); produttori di arance e traverso l’imposizione del ver- proprietari di terreni agricoli.

Decisamente inquietante, samento di somme o consegna di materiale prodotto a infine, l’episodio narrato dagli commercianti e proprietari inquirenti secondo cui uno degli arrestati, terrieri. Molconversando te volte i conPer le imprese con altro inversanti paraggiudicatarie terlocutore, lavano di “percentuali” di lavori pubblici afferma di non aver dosulle attività la mazzetta vuto utilizzaeconomiche e era del 2-3% re metodi viodi riscossione lenti per imdi somme non dovute, discorrendo di porre il pizzo ad un imprendi“buste”. In buona sostanza, in tore, il quale di sua spontanea base a quanto venuto fuori volontà si è presentato dallo dalle investigazioni dell’Arma, ’ndranghetista portando una vi sarebbe stato un vero e pro- somma di molto superiore al prio sistema estorsivo, legato 3%, a testimonianza di un cliad un clima di intimidazione ma di completa soggezione. sui cittadini che o abitavano a CONSOLATO MINNITI San Martino o vi si trovavano c.minniti@calabriaora.it

«Nonostante la fuga di notizie siamo riusciti a prenderli» la produzione industriale di stupefacenti nella zona al punto da inviarne 130 kg in Francia.

Prestipino ha posto l’accento su quello che aveva già definito “patto collusivo” tra imprenditori e ’ndrangheta, se sono i primi ad andare dalla cosca e non più il contrario, offrendo addirittura più di quanto il capo della locale avrebbe chiesto. Con effetti che per il magistrato sono «devastanti». E poi tornano le fughe di notizie. «In un’intercettazione – racconta Prestipino- il capo parla con un affiliato e gli dice di aver saputo dell’attività intercet-

tiva in corso e che a breve sarebbero stati eseguiti dei provvedimenti. Nonostante questo però siamo riusciti ad arrestarli tutti». Dei 26 soggetti complessivi, rimane irreperibile un solo soggetto che si trova all’estero. Fa parte del filone della procura di Palmi sui reati di droga. E’ proprio quello che aveva trasportato i 130 kg di stupefacente oltralpe.

Pignatone ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri per «lo sforzo continuo sulla città e la provincia di Reggio Calabria». Un ultimo risultato per salutare il comandante interregio-

nale Lucio Nobili che proprio oggi lascia l’incarico, ha ricordato il comandante provinciale Pasquale Angelosanto. Il colonnello ha ringraziato il comando interregionale «perché è sempre stato vicino al comando provinciale» e fatto i complimenti alla Compagnia di Gioia Tauro che «con intelligenza investigativa ha seguito la traccia da quel sequestro». E’ stato così scoperto un mondo nuovo per quel territorio.

«E’ il primo riconoscimento giudiziario per quella cosca» ha precisato il capitano Ivan Boracchia che ha sottolineato la pervasività della ’ndrangheta al punto da costituire due cosche in un piccolo paese come San Martino, i Maio e gli storici Zappia che erano usciti vincitori dalla guerra di mafia.

ANNALIA INCORONATO a.incoronato@calabriaora.it

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“tutto in famiglia”

L’imprenditore pagò il pizzo senza aspettare la richiesta Hanoman ottenne “gratuitamente” una busta con 5mila euro TAURIANOVA (RC) «Quando devi fare un lavoro che viene un forestiero, è giusto che si deve pagare, è giustissimo». Parole sante, quelle di Pasquale Hanoman, soprattutto se la tangente per un lavoro non hai neanche necessità di chiedergliela, all’imprenditore di turno. Nel corposo fermo emesso dalla Distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro il clan dei Maio, una parte è riservata al capitolo delle estorsioni. E tra quelle una parte di rilievo la merita, di certo, quella contro Vincenzo Polifroni, titolare della ditta di Varapodio “Poliedil s.a.s.”.

Una tangente che l’imprenditore avrebbe versato per l’esecuzione di alcuni lavori ricevuti in appalto dalla Provincia di Reggio Calabria, ed attinenti alla ricostruzione del ponte che attraversava il torrente Marro, andato distrutto a causa dello straripamento del medesimo durante l’inverno scorso. Più Polifroni versa precisamente, l’attiviuna tangente tà investigativa, condotta sul punto dai casuperiore rabinieri di Gioia Taualla solita ro, avrebbe consentipercentuale to di accertare che la società di Polifroni, aggiudicataria dei lavori pubblici, ha dovuto versare, nelle mani di Hanoman, esponente della cosca dei “sanmartinoti”, una tangente corrispondente alla somma di euro 5mila euro.

Emblematica, in questo senso, è l’intercettazione a cui è stato sottoposto Hanoman, captato durante una discussione con altri due soggetti (Cenzo ed Alessandro, non meglio identificati). «Quando vengono forestieri …inc…, poi io …inc… è caduta la strada è venuto Totò …inc…: ma vai, ma

PALMI (RC) Guardano alle tante operazioni compiute dalla distrettuale antimafia di Reggio Calabria nell’ultimo anno, e temono di finire in manette, gli esponenti della cosca Maio di San Martino di Taurianova. Osservano i movimenti di quelli che sospettano appartenere alle forze dell’ordine, frugano nelle case e nelle automobili alla ricerca di microspie che possono riferire agli inquirenti dei loro affari criminali, senza nonostante tutto, I Maio cercavano smettere mai di le microspie preoccuparsi delle operazioni e osservavano illecite del clan. i movimenti delle Sono sospettoforze dell’ordine si, occhieggiano alla strada alla ricerca di movimenti sospetti, scrutano gli avventori del bar che uno di loro gestisce nella piccola frazione taurianovese. E si sono organizzati per assicurarsi delle eventuali indagini dei magistrati antimafia e delle forze dell’ordine: il Procuratore aggiunto della Dda Michele Prestipino e il suo sostituto Giulia Pantano infatti

che cazzo vuoi? Dice lui: “Pasquale”, zione. Nelle parole di Hanoman, infatti, ma cosa devi darmi, fai quello che vuoi, pare chiaro il riferimento ad un capillalo ha dovuto cementare, hanno dovu- re controllo del territorio di San Martito incatramare …inc… la casetta, ha no di Taurianova e delle attività economesso tavole, ha messo il valore di qua- miche che nella frazione si svolgono da si cinquemila euro, alla fine quando parte dal clan Maio, cui consegue un or…inc…: “quanto devo darti?” E’ venu- dinario “obbligo di pagamento” da parto lui ed Enzo …inc…: te delle imprese depu“Pasquale senza che tate ad eseguire un’ope«Quando devi mi dici di no”, una bura pubblica in quel cenfare un lavoro sta con questa ti prentro urbano: «Quando di …inc…e ti compri devi fare un lavoro che che viene un una stecca di sigaretun forestiero, è forestiero è giusto viene te”, senza ne come ne giusto che si deve pagache si paghi» quando …inc… no, re, è giustissimo» senno,…///… perché satenzia in questo senso pevo che sono degli amici, no, no, per Hanoman. forza , quando sono arrivato a casa, Ma vi è di più. Vi è finanche l’indicac’erano, a c’erano un…. cent…… cin- zione dell’entità della tangente, imposta quemila euro». dalla cosca Maio alle imprese che si ag«Il tenore del dialogo è chiarissimo giudicano appalti pubblici, equivalente, e decifrabilissimo» appuntano i magi- di norma, al 2 o 3% dell’ammontare strati reggini alla fine dell’intercetta- complessivo del valore dei lavori com-

QUEL “PATTO COLLUSIVO” Questa volta accade che sono gli imprenditori ad andare dalla cosca e non più il contrario, offrendo più di quanto il capo avrebbe chiesto.

Nella foto in basso da destra Pasquale Hanoman: è lui a ricevere la tangente dalla società che ha eseguito i lavori per conto della Provincia reggina. Nella foto accanto Domenico Maio. In basso invece il “Capo società” Michele Maio

missionati dall’Ente. Il tratto del colloquio appare eloquente ed attesta, come nella circostanza, la cosca Maio, per il tramite di Pasquale Hanoman, non solo ha ricevuto una tangente dalla società Poliedil s.a.s di Varapodio, che aveva eseguiti lavori pubblici per conto della Provincia di Reggio Calabria, ma ha ulteriormente lucrato su quella “commessa”, avendo riscosso in concreto una somma nettamente superiore al valore del 2% o 3% dei lavori dai due imprenditori ricevuti in appalto.

Nel corso della conversazione, infatti, Hanoman riferiva che aveva ottenuto da Polifroni, non solo l’esecuzione gratuita di taluni lavori edili nella sua masseria, ma anche il versamento della somma di 5mila euro da tali “Enzo” e “Totò”, che avevano ricevuto incarico di ricostruire una strada crollata in contrada Mela.

FRANCESCO ALTOMONTE f.altomonte@calabriaora.it

La talpa avvertì il clan sulle indagini in corso sospettano l’ennesimo caso fuga di notizie. In una intercettazione captata dagli investigatori dell’arma dei carabinieri che hanno operato gli arresti infatti viene fuori di come uno dei presunti capi della cosca, commentando, al telefono con un personaggio rimasto ancora senza un nome definito, l’ennesima operazione contro il crimine organizzato del comprensorio della Piana, sappia delle indagini sul clan, mettendo in guardia il sodale.

Hanoman: Vedi che sei indagato, …///… vedi che sei indagato.

Uomo: Tu. Hanoman: Parola d’onore, io, tu, Peppe Panuccio, Gaetano Merlino…Pasquale Garreffa. Vedi che non sto scherzando, lo avete visto che grossa operazione che hanno fatto?

Uomo: L’ho visto, l’ho visto.

Hanoman: C’è pure San Martino, qualcuno di Amato, …Inc…, stanno facendo …Inc… per prendere tutti i fascicoli all’interno delle Caserme, in una mattinata hanno blindato tutto .

Uomo: Noi siamo qua.

Una conversazione per lunghi tratti omissata e su cui, probabilmente, si concentreranno le ulte-

riori indagini delle forze dell’ordine, che temono, come già verificatisi numerose altre volte, l’esistenza di un funzionario infedele, di una talpa in grado di informare gli uomini della cosca sulle operazioni che li riguardano. E se il rischio talpa, in considerazione anche delle ultime retate che hanno portato dietro le sbarre membri infedeli di istituzioni e polizia giudiziaria, sembra concreto, gli esponenti dei Maio tengono le orecchie tese per captare ogni segnale. Come nel caso di una “visita” di tre marescialli in borghese nel bar gestito da Hanoman, che si affretta immediatamente ad informare un soggetto ancora da identificare, chiamato Franco: Hanoman: Sono venuti il giorno di Pasquetta, mezzi sistemati, sono tutti e tre marescialli, …Inc… a quello con la polo lo co-

nosco perché è sposato con la nipote di un mio cognato, sono entrati dentro al bar, si sono presi il caffè, poi hanno visto quei dolci secchi e mi hanno detto. “ce lo possiamo prendere uno?” ed io: prendete,tanto erano messi la sopra …///… glieli ho messi li sopra, se li sono presi eh…, poi è arrivato prima uno con una punto… con una grande punto …Inc… è si è fermato dov’eri fermo tu, poi è arrivato questo qua e si è fermato dietro, sono entrati si sono presi il caffè hanno chiesto informazioni su dove ho comprato la televisione ma non …Inc… maresciallo “è bella me la devo prendere pure io qua e la” ad ora di pagare hanno visto che gli ho schiacciato l’occhio e gli ho fatto capire che sapevo che erano sbirri, gli ho fatto lo scontrino e se ne sono andati, mi hai chiamato tu, ho visto la tua chiamata e ti chiamo e mi hai detto : “ …Inc…”, sto venendo mio la, arrivo la in officina entro, quando esco a marcia indietro, non appena io sono uscito …INC… era parcheggiato con il culo …Inc… VINCENZO IMPERITURA regione@calabriaora.it

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LAMEZIA TERME (CZ)

Sono le 10.30. Tra le nuvole in cielo, dopo una nottata di forte pioggia, fa capolino il sole. In una parrucchieria per uomo ci sono alcune persone che discutono insieme al titolare. Un’auto, una delle tante che percorrono una delle principali strade d’accesso alla città, rallenta in prossimità dell’attività commerciale. Dall’abitacolo, una mano ignota, con in pugno una pistola calibro nove esplode all’indirizzo della parrucchieria quindici colpi. Di questi, alcuni raggiungono la vetrina, altri le ruote dell’auto parcheggiata nel cortile antistante. Poi la fuga, mentre per la strada rimangono i bossoli ed un silenzio irreale rotto poco dopo dalle sirene delle auto di Polizia e Carabinieri che giungono sul posto.

Non è una scena da film e non è nemmeno una delle tante immagini d’epoca che, su pellicole ancora in bianco e nero, “raccontano” la Chicago degli anni Venti. Siamo negli ultimi scorci di un 2011 particolarmente movimentato per questa città, la terza città della Calabria. La strada non è quella della Chicago di quegli anni, ma è via dei Bizantini, nel quartiere Capizzaglie a Lamezia Terme.

Qui da qualche giorno sembra essere tornati indietro nel tempo, sembra essere su un set cinematografico dove si sta girando uno dei tanti film ambientati nel periodo in cui le gang americane si scontravano sulla strada. Era il periodo dei noti Lucky Luciano ed Al Capone i cui uomini seminavano il terrore per le strade.

Oggi, però, non sono loro a farla da padrone e non siamo nemmeno a Chicago. Oggi siamo in questa città che da anni tenta di scrollarsi di dosso un’etichetta che non le va: quella di essere una città mafiosa. Da anni, infatti, si tenta, pur tra mille difficoltà, di arginare questo fenomeno che, invece, visti gli ultimi episodi sembra stia risorgendo dalle ceneri, se mai ci fosse stato.

Purtroppo, Lamezia è anche questo ma fortunatamente non è solo questo.

Così ieri mattina lungo quella stessa strada dove domenica è stato ferito Pasquale Saladino e dove per poco un ragazzino non rischiava la vita, la routine di una tranquilla giornata di lavoro, si stava trasformando in una tragedia.

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Spari in pieno giorno Terrore a Lamezia Pallottole contro la vetrata di un coiffeur pieno di clienti Quei colpi esplosi in successione hanno attraversato la città, ferendola nel cuore e non lasciando margini di dubbi.

Per strada, però, subito dopo c’è poca gente. Sono di più le forze dell’ordine che i capannelli di curiosi, come sempre accade in queste circostanze.

Su tutto il perimetro spiccano le strisce bianche e rosse utilizzate per delimitare il luogo della sparatoria. La paura, comprensibilmente, è tanta. Alcuni giorni prima, infatti, non solo ignoti avevano sparato, sempre con una calibro nove contro Saladino, ma c’era sta-

La vetrata colpita dagli attentatori.

Nei cerchietti i fori dei proiettili

to anche chi poco prima aveva esploso colpi di pistola contro una pizzeria i cui locali sono a poca distanza dalla parrucchieria per uomo fatta bersaglio ieri. Ecco perché ora la paura si avverte sempre più lungo questa strada, dove a poche centinaia di metri c’è anche l’immobile confiscato alla “famiglia” Torcasio, e dove nelle ultime ore si sta concentrando un’escalation criminale senza precedenti.

Intanto gli inquirenti proseguono nelle indagini: per tutta la giornata di ieri e per tutta la nottata hanno ascoltato il titolare e qualche testimone nella speranza di poter dare un nome ed un volto a chi ha sparato e da giorni sta seminando il terrore.

SAVERIA MARIA GIGLIOTTI regione@calabriaora.it

l’agguato di domenica scorsa

Appello dei genitori del ragazzino ferito LAMEZIA T. (CZ) Proseguono le indagini sul ferimento di Pasquale Saladino, il cinquattottenne contro cui domenica pomeriggio a Lamezia Terme erano stati esplosi nove colpi di pistola calibro nove, di cui cinque lo raggiunsero alle gambe e per estrarre i quali l’uomo fu anche sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Insieme a Saladino, che al momento dell’agguato era davanti ad un circolo ricreativo lungo via dei Bizantini nel quartiere di Capizzaglie, rimase ferito di striscio alla pianta del piede anche un ragazzino di 14 anni le cui condizioni, già nell’immediatezza dell’agguato, erano apparse non preoccupanti.

Oggi, sono proprio i genitori del quattordicenne che, tramite il loro legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Arena e stigmatizzando quanto accaduto al figlio, «vittima innocente della violenza che in questo particolare periodo sta vivendo la città», chiedono «a gran voce l’intervento delle istituzioni a tutti i livelli affinchè - affermano - episodi del genere non accadano mai più e che vengano tutelate le persone più deboli che in determinate zone della città sono inermi di fronte all’arroganza della violenza».

Quindi, «senza entrare in merito a problemi che altri hanno il dovere di affrontare e senza strumen-

talizzare l’accaduto - continuano - riteniamo che l’episodio di cui è rimasto vittima il nostro giovane ragazzo, colpito di striscio ad un piede da un proiettile vagante, deve essere necessariamente messo in evidenza e non dimenticato, perché considerare normale trovarsi per caso in un locale e rischiarare di rimanere ucciso da sparatorie che si consumano per le strade sarebbe un messaggio sbagliato e incauto. Significherebbe abbassare la guardia e consegnare alla criminalità una intera città che nulla a che spartire con episodi come quello che ha visto vittima nostro figlio».

«Subendo gli effetti di questa terribile esperienza – concludono - , ci auguriamo pertanto che chi di dovere intervenga e che le istituzioni stiano vicine a tutte le vittime di questi orribili avvenimenti che hanno interessato la città negli ultimi giorni scioccati come noi da episodi che nulla hanno a che fare con il vivere civile». s.m.g.

«Le istituzioni intervengano perché episodi del genere non accadano mai più»

Cittadini stanchi e angosciati dal clima che si respira nei quartieri

«Ma è uno schifo Non hanno onore» LAMEZIA T. (CZ)Ha la voce esausta il parrucchiere Santino. Un intero caricatore di calibro 9 è stato svuotato in piena mattinata contro il suo negozio e sulla sua auto. Poi le ore trascorse al commissariato e le domande degli inquirenti. Non ha voglia di parlare, rimanda, chiude il telefono. È conosciuto Santino, non solo nel suo quartiere ma anche in altre zone della città ha clienti che lo stimano. Lo descrivono come un ragazzo tranquillo, serio e lavoratore. Ma della schifosa mattinata di ieri nessuno, nella zona, parla. La gente che abbiamo incontrato intorno alle transenne fa spallucce, si stringe nelle giacche e si allontana. Giusto una donna parla in fretta prima di andare via, allargando le braccia: «Ma è uno schifo. Già hanno ferito un bambino.

Questo è proprio non avere onore».

L’arteria di via dei Bizantini, nel quartiere di Capizzaglie, con le sue innumerevoli traverse, è una strada d’accesso al centro di Lamezia per chi proviene dall’autostrada e dall’aeroporto. Ma si guarda, si passa e più non si domanda. Anche perché le persone sono gentili ma comunque

non rispondono. Il quartiere di Capizzaglie sembra vivere di vita propria, quasi autogestito e distaccato dal resto della città. Qui si trovano i famosi immobili sequestrati alla ’ndrangheta e dati alla comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza, che si occupa di disabili e che ebbe gravissimi problemi per aver accettato di occupare quei locali. Appartiene alla comunità anche Nunzia Coppedé, presidente di Fish Calabria, Federazione italiana per il superamento dell’handicap.

Anche lei dal 2004 lavora in quelle stanze.

«Questo fatto angoscia un po’ - dice - non si capisce cosa stia succedendo. È come se tutti ci guardassimo intorno e ci dicessimo “non è normale”». Nunzia non ha molti contatti con la gente del posto: «È un luogo particolare, la gente non parla. Per me quella è la via del pane. Ci sono tanti forni, arrivi e senti questo profumo di pane che ti inebria». Una zona da vivere coi sensi, un quartiere di radicate origini contadine, forti e solide tradizioni familiari. Un forte senso di appartenenza che per qualcuno dello stesso quartiere, come il giovane Fabio, 28 anni, studente universitario è «isolazionismo» per altri come Antonio, 44 anni, è «appartenenza familiare di protezione reciproca e di forte solidarietà». «Ci possono fare tutti i marciapiedi che vogliono, io in certe ore non ci andrei a passeggiare» continua Fabio. Eppure c’è chi per questo quartiere si spende molto. Come l’associazione quartiere Capizzaglie che ha anche una pagina facebook e si definisce «associazione di cittadini che lotta per avere una qualità della vita più dignitosa». Lottano per avere la raccolta differenziata, strade sicure e infrastrutture che mancano. Lottano per costruire una nuova realtà.

ALESSIA TRUZZOLILLO regione@calabriaora.it

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Rifiuti, arrestato Francesco Rovito Il titolare della Alto Tirreno Spa è accusato di inquinamento ambientale za di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Arrestato nella tarda serata di lu- Paola, Carmine De Rose, a seguito nedì, nella sua residenza di Rende, della richiesta di applicazione di miFrancesco Rovito, 37 anni, ammini- sura cautelare spiccata in prima perstratore unico e legale rappresen- sona dal procuratore capo di Paola, tante della società “Alto tirreno co- Bruno Giordano, che ha coordinato sentino spa”, che si occupa della rac- e raccolto le risultanze di vari accercolta dei rifiuti solidi urbani su gran tamenti sul conto della società, in parte del territorio dell’Alto tirreno particolare circa le corrette modalicosentino. L’ex presidente della tà di conduzione delle stazioni di squadra di calcio Us Scalea 1912, ed trasferimento temporaneo di rifiuti.

Gli accertamenti che oltre dai caex consigliere comunale di Cosenza, tratto in arresto dai Carabinieri rabinieri della compagnia di Scalea della Compagnia di Scalea guidati sono stati effettuati anche dalla sedal capitano Luca Giandominici, zione di Polizia Giudiziaria Nucleo Ambiente presso la con l’ausilio dei colProcura di Paola, leghi di Rende, è acMateriali nocivi dalla Polizia Provincusato di scarico ino altamente ciale di Cosenza e controllato di rifiudalla Polizia locale ti, avvenuto nei copericolosi sono di Tortora, sono stamuni di Tortora, stati scaricati in ti condotti nel peScalea e Santa Doriodo luglio 2010 menica Talao. maniera abusiva marzo 2011 sui siti L’amministratore unico della “Alto tirreno cosentino riconducibili alla società Alto tirrespa”, società gestrice, dall’anno no cosentino Spa, su tutta la costa.

«In particolare, Francesco Rovito 2002, del servizio di raccolta e conferimento rifiuti per conto di diver- - si legge in una nota degli inquirensi comuni dell’ambito territoriale ti - dovrà ora rispondere di varie del tratto costiero dell’Alto tirreno condotte illecite eseguite in un mecosentino, compreso tra Sangineto e desimo disegno criminoso fra cui Tortora, è stato colpito da ordinan- quelle di aver: scaricato in modo inPAOLA (CS)

L’imprenditore Francesco Rovito controllato, a Tortora, in area sottoposta a vincolo sismico, idrogeologico, archeologico ed ambientale, rifiuti indifferenziati di vario genere e realizzato in assenza di autorizzazione, nelle adiacenze di un sito preposto al solo recupero e trattamento di rifiuti ceramici ed inerti, una

stazione di trasferenza Rsu prove- al titolare della “Alto tirreno cosennienti da vari comuni dell’Alto tirre- tino spa” di aver omesso di provveno cosentino; smaltito, in località dere al ripristino dello stato dei luoPantano di Scalea, in completa as- ghi, ordinato dall’autorità giudiziasenza di autorizzazione, circa 1200 ria di Paola e dal commissario strametri cubi di rifiuti di vario genere ordinario per l’emergenza dei rifiutra cui pericolosi, quali batterie al ti in Calabria, e di adeguare alla norpiombo, lastre cemento-amianto e mativa vigente i citati terreni e pneumatici in disuso, sversandoli su stazioni di trasferenza in sequestro nudo terreno; abbandonato, in mo- ed aver proseguito la citata illecita do incontrollato, rifiuti di vario ge- attività, scoperta e documentata dai nere su un terreno ubicato a Scalea carabinieri della compagnia di Scain località Piano dell’Acqua nei pres- lea, in violazione dei sigilli ed usansi delle tre vasche delle discariche do una nuova area a cielo aperto pricomunali ormai chiuse da tempo, va di qualsiasi autorizzazione ubidove era stata autorizzata una sta- cata in località Piano delle Rose situata a Santa Dozione di trasferenza nella sua disponibiAnalisi chimiche menica Talao, nuosede della lità ed a servizio di sui terreni della va società. I terreni invari comuni costieteressati, che hanno ri, funzionante in costa rivelano presentato a seguito assenza di sistemi di tracce di delle analisi, preraccolta delle acque sostanze tossiche senza di materiale meteoriche e percoinquinante tra cui lato, in violazione delle norme antincendio e di sicu- idrocarburi, percolati e fibre di rezza nei luoghi di lavoro, nonchè amianto, sono in corso di bonifica liberando in atmosfera esalazioni da parte dell’Arpacal. L’arrestato si maleodoranti, più volte oggetto di trova nel carcere di Cosenza. È difenumerose lamentele e proteste di so dagli avvocati Le Pera Roberto e cittadini di Scalea nell’estate del Filice di Cosenza.

2010».

EUGENIO ORRICO Gli inquirenti, contestano inoltre regione@calabriaora.it

L’inchiesta è partita un anno fa Le ipotesi di reato includono anche la frode e il furto di elettricità SCALEA (CS)

I guai per Francesco Rovito iniziano il 21 ottobre del 2010, quando i carabinieri della compagnia di Scalea, coadiuvati dal personale dell’Azienda Sanitaria di Cosenza, lo indagano in stato di libertà presso l’autorità giudiziaria di Paola, per reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, di inquinamento ambientale, di frode nei servizi pubblici e furto di energia elettrica.

Rovito, venne ritenuto responsabile, oltre ad altre violazioni minori di aver: depositato in maniera incontrollata su terreno di metri quadri 600, sottoposto a sequestro ed attiguo alla sede amministrativa dell’Atc, rifiuti cartari, imballaggi di cartoni misti a bottiglie in plastica e lattine per un volume di metri cubi 1200 circa; di aver abbandonato in adiacente area di 1.200 metri quadri circa, anch’essa sottoposta a sequestro, rifiuti ingombranti e pericolosi quali pneumatici usurati, batterie per veicoli esauste nonché due autocompattatori in disuso; di aver operato allaccio abusivo ad una presa di fornitura elettrica del comune di Scalea al fine di dotare di energia gli uffici della citata società, ubicati nello stesso sito, sottraendola abusivamente all’ente pubblico titolare. Lo scorso 12 aprile, i carabinieri della compagnia di Scalea, hanno sequestrato a Santa Domenica

Talao nella zona industriale, una’area di circa 500 metri quadrati adibita abusivamente a deposito di veicoli e container contenenti Rsu, ingombranti, multi materiali e cartoni. Il verbale di sequestro dell’area. Sotto sequestro sono finiti: un container pieno per metà di rifiuti multi materiali privo di telo di protezione; uno pieno di rifiuti ingombranti, uno pieno di

cartoni privo di telo di protezione, uno pieno per metà di materiale ingombrante, sette container di diverse dimensioni pieni di rifiuti solidi urbani e un auto compattatore pieno di rifiuti solidi urbani.

Sono stati inoltre posti sotto sequestro, 23 fogli di materiale appartenente a cemento- amianto ed altri diversi pezzi dello stesso materiale sparsi intorno su nudo terre-

no. I mezzi erano depositati all’interno di un’area recintata dell’estensione di circa 500 metri quadrati, con al centro un ampio capannone al momento non utilizzato ad eccezione degli uffici della ditta Alto Tirreno Cosentino Spa. Il manufatto e l’area di proprietà della ditta Alto Tirreno Cosentino Spa, era stata acquistata di recente. e. o.

Rovito è accusato anche di aver scaricato pneumatici nell’ambiente

come funzionano le spa

Società miste, un ingranaggio dell’emergenza Create nel 2000 dall’ufficio del commissario, quasi tutte fallite o sotto inchiesta COSENZA Sulla carta avrebbero di denaro pubblico senza per questo dovuto far decollare in Calabria la adempiere allo scopo per le quali raccolta differenziata. In realtà è col- erano state create.

Ogni società è stata costituita a pa loro - e dell’ufficio del commissapartire dal 2002 da rio - se ancora oggi tutto il territorio reAffidamenti dei un 51 per cento di capitale pubblico gionale si trova imservizi senza (conferito sotto forpantanato in ma di attrezzature e un’emergenza rifiuti gare e gestioni veicoli per la raccolsenza precedenti. Ci difformi dagli ta di rifiuti) per un riferiamo alle 14 soobiettivi europei importo pari a 80 cietà miste pubblimiliardi delle vecco/privato fortemente volute nel 2000 dall’ufficio chie lire, e dal residuo 49 per cento del commissario straordinario al- di capitale privato (così ripartito: il l’ambiente e inserite nel famigerato 25%, senza gara, ad alcune ex muni“Piano rifiuti” per far partire in regio- cipalizzate di Igiene Urbana del nord ne la raccolta differenziata. Società Italia che da 2006 hanno venduto miste che oggi sono quasi tutte falli- tutte le quote ai privati locali; il 24% te se non inguaiate dalle inchieste a privati locali) . Ma la Corte dei Condella magistratura e che comunque ti ha avuto subito da ridire sulle mohanno fatto sparire ingenti somme dalità con le quali sono state gestite

le gare d’appalto per la selezione delle ditte private. Lo ricorda nella sua Relazione sulla Calabria la commissione bicamerale d’inchiesta Ecomafie, quando sottolinea che «la gara è stata svolta a metà, e cioè solo per selezionare le imprese private locali, mentre la scelta più importante, qualla cioè del socio “industriale”, è

avvenuta ad opera del commissario delegato, senza gara alcuna». Un socio “industriale” amico che non si doveva preoccupare neanche di mantenere fede agli accordi presi perché il commissario delegato (con tutti i nomi che nel tempo si sono succeduti) si è dimenticato di dar vita alla commissione ispettiva che avrebbe avuto il delicato ruolo di verificare la funzionalità delle società miste.

Non è un caso, dunque, se le società miste versino oggi in condizioni economiche disastrose o sono addirittura fallite, senza aver peraltro contribuito in maniera significativa all’incremento della percentuale di RD. Dal 2002 al 2005 - secondo i dati dell’Ufficio del Commissario - la RD è passata dall’8,24 all’11,88, con un aumento annuo pari all’1,21%. E pensare che la nuova normativa comunitaria prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2012...

DOMENICO MICELI d.miceli@calabriaora.it

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dal tribunale CATANZARO Quattro rinviati a giudizio. Tre prosciolti. L’ottavo imputato per il quale la pubblica accusa aveva chiesto il processo opta per il rito abbreviato. Ieri, davanti al gup Gabriella Reillo, si è definita una prima importante tappa del procedimento penale istruito dalla Procura di Catanzaro sul fallimento della compagnia aerea Minerva Airlines. Chiamati a rispondere di bancarotta preferenziale i quattro componenti del consiglio di amministrazione - Giovanni e Salvatore Mancuso, Pietro Lanza e Giuseppe Ierace - che dovranno tornare in tribunale, per il

Minerva airlines, quattro a giudizio Catanzaro, prosciolti i tre del collegio sindacale. Uno sceglie il rito abbreviato processo a loro carico, il prossimo 9 marzo. Franco Atzeni, invece, definirà la sua posizione con il rito alternativo fissato per il 20 dicembre. Scagionati dalle accuse loro mosse, infine, i componenti del collegio sindacale Gesualda Tucci, Ercole Palasciano e Maria Rosa Petitto, assistiti dagli avvocati Alessandro Palasciano e Massimiliano Masucci. Tutti gli imputati sono stati prosciolti dai reati con-

testati inizialmente, di bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito. Resta in piedi la sola accusa di bancarotta preferenziale stante la sospetta lesione della par condicio tra i creditori. Il fallimento della compagnia aerea Minerva Airlines fu disposto nel luglio del 2004 dai giudici del tribunale di Catanzaro. La compagnia aerea aveva la propria sede sociale a Catanzaro, ma la sede operativa si

trovava a Trieste e Padova. Il procedimento, dal punto di vista penale, era già approdato alla fase dibattimentale davanti al giudice monocratico, che nel marzo 2010, spogliatosi della competenza, restituì gli atti al pubblico ministero che, riformulate le contestazioni di reato, dopo aver ottenuto un primo giudizio immediato per gli imputati, dovette ripartire dal giudice dell’udienza preliminare. Il pro-

Bimba nata morta: incidente probatorio Slitta l’autopsia sulla piccola deceduta durante il parto

L’ospedale Pugliese di Catanzaro CATANZARO Il cuoricino di Beatrice batteva sì nel grembo materno. E’ morta durante il parto, domenica 11 dicembre. E la gioia più grande, per mamma Antonietta e papà Domenico, si è tramutata nel dolore più straziante. In tredici, L’avvocato tra medici, inferPasceri: «La mieri ed ostetriche del reparto bimba è morta di Ginecologia mentre veniva ed Ostetricia delalla luce» l’ospedale “Pugliese-Ciaccio”, sono ora sott’inchiesta per quella creatura che la luce, forse, l’ha accarezzata solo per un attimo: il primario Massimo Lucia, i medici Maria Talarico, Saverio Miceli, Nicola Baggetta, Battista Arcadia, Ines Pelaggi e Giovanna Serrao, le operatrici sanitarie Annalaura Mariuolo Irene

Mancini, Licia Aquino, Giuseppina Iervasi, Giuseppina Cataldo e Francesca Nisticò.

Ieri mattina il sostituto procuratore Carlo Villani, titolare delle indagini sulla morte della piccola Beatrice, aveva convocato le parti per l’affidamento dell’incarico peritale al professor Pietroantonio Ricci, il medico legale che esperì l’esame autoptico sulla salma di una vittima simbolo della malasanità calabrese, Federica Monteleone. L’affidamento della consulenza tecnica, propedeutico agli accertamenti scientifici, è stato però rinviato alla luce della richiesta, formulata dalla difesa di alcuni dei camici bianchi indagati, di svolgere l’esame autoptico nelle forme dell’incidente probatorio. Ora si attende che, una volta formalizzata l’istanza difensiva, il gip di Catanzaro si pronunci.

«Ci riserviamo di nominare un consulente di parte - spiega l’avvocato Domenico Pasceri, che assieme al collega Giuseppe Mazza assiste Domenico Repici e Antonietta Mazza, i genitori della piccola Beatrice -. Piena fiducia negli inquirenti, da parte nostra ci sforzeremo di offrire un contributo concreto all’accertamento della verità». Il legale conferma: «Dagli elementi in nostro possesso sappiamo che la piccola era viva, è deceduta proprio mentre lasciava il corpo della madre, che è stata ricoverata giorni prima e che aveva portato la gravidanza alla scadenza naturale senza che vi fossero particolari complicazioni. Cosa è accaduto potrà accertarlo solo la prosecuzione delle indagini». Qualcosa, nel quadro clinico, consigliava un approccio chirurgico? Un cesareo?

«Attendiamo l’autopsia - chiosa l’avvocato Pasceri - e allora capiremo se un intervento di tipo chirurgico, al momento del parto naturale, così come supponiamo, avrebbe consentito di salvare la vita della bambina».

La cartella clinica di mamma Antonietta è stata posta sotto sequestro su ordine del magistrato, che sta ricostruendo la storia dell’intera gravidanza e che, acquisendo una serie di sommarie informazioni testimoniali, intende far luce sulle varie fasi del ricovero in Ginecologia ed Ostetricia, del parto e dei tentativi di rianimazione della bimba una volta lasciato, cianotica, il grembo materno. Beatrice, per Domenico e Antonietta, era la primogenita. Voluta, desiderata, attesa. Era tutto pronto per lei, il corredino, la festa per il ritorno a casa. E invece nulla.

Ancora morte e dolore nelle corsie calabresi. p. com.

cesso ricostruisce, in sostanza, la parabola discendente della compagnia aerea che, dopo un inizio importante, a metà degli anni ’90, col nuovo millennio fece i conti con una crisi gestionale che condusse al fallimento. Secondo la prospettazione accusatoria che il gup ha ritenuto suscettibile di approfondimento dibattimentale, i componenti del consiglio di amministrazione avrebbero distratto delle somme, dal bacino delle attività a cui doveva attingere una parte cospicua dei creditori, per saldare altre posizioni debitore. r. c.

l’inchiesta

E a Cetraro l’Arma notifica i primi atti in Ostetricia CETRARO (CS) E’ stato eseguito nel primo pomeriggio di ieri presso l’obitorio dell’ospedale “Iannelli” di Cetraro l’esame autoptico sul corpicino della bimba nata morta il giorno della festa dell’Immacolata nel reparto di Ostetricia dello stesso nosocomio. All’autopsia, eseguita dallo specialista anatomopatologo, hanno assistito tre periti, uno di parte, uno nominato dalla Procura della Repubblica di Paola e uno per conto dell’Azienda sanitaria provinciale che sulla vicenda ha avviato un’inchiesta interna. La Procura ha chiesto ai periti di accertare le cause del decesso della bimba e se vi siano o meno responsabilità da parte dei sanitari che hanno trattato la vicenda. Data la complessità del caso, al momento, non è stato possibile tracciare un responso preciso sulle cause che hanno provocato la morte della piccola.

Gli stessi periti si sono riservati di procedere ad un Nel pomeriggio primo esito nei prossimi eseguito l’esame giorni anche se per i risultati definitivi dell’esame necroscopico: per autoptico e istopatologico l’esito ci vorranno si dovranno attendere i novanta giorni tempi tecnici necessari di 90 giorni. Intanto nella tarda serata di ieri i carabinieri hanno notificato dei provvedimenti al personale sanitario nel reparto di Ostetricia del nosocomio cetrarese. Sul decesso della bimba è in corso un’inchiesta giudiziaria aperta dalla Procura della Repubblica di Paola a seguito della querela dei genitori della neonata, i signori Pastore, una giovane coppia di Paola residente a Fuscaldo. Gli stessi sostengono che la piccola sia nata morta a causa del ritardo e del contestuale diniego dei sanitari di intervenire con un parto cesareo quando la donna accusava ormai da diverse ore fortissimi dolori. La direzione sanitaria dell’ospedale di Cetraro, respinge tali accuse e sostiene, invece, che gli esami erano tutti in regola e che i controlli sulla partoriente venivano effettuati costantemente.

Sul presunto caso di malasanità lunedì scorso il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha ricevuto a Catanzaro, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Giancarlo Scarpelli, il direttore generale del dipartimento Tutela della Salute, Orlando, il dirigente dello stesso Dipartimento, Scaffidi, il capo Dipartimento Materno-Infantile, Pirillo, e il primario del reparto di Ostetricia dell’ospedale di Cetraro, Mistorni. Dirigenti e medici dell’Asp, atti alla mano, hanno rifertito a Scopelliti di essersi comportati secondo legge ed in ossequio ai protocolli ministeriali.

MARIA FIORELLA SQUILLARO mf.squillaro@calabriaora.it

il provvedimento

Infiltrazioni mafiose Il Cdm scioglie il Consiglio comunale di Nardodipace

COSENZA Sciolto il consiglio comunale di Nardodipace, centro montano del Vibonese un tempo noto per essere uno dei comuni più poveri d’Italia. È quanto deciso ieri pomeriggio dai membri del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. «Su proposta del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ed in considerazione dei gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata riscontrati nelle

istituzioni locali, è stato sciolto il Consiglio comunale di Nardodipace; nella medesima provincia e per gli stessi fini è stato prorogato lo scioglimento del Consiglio comunale di Nicotera». E’ questo il testo stringatissimo del comunicato diramato al termine dei lavori. Un testo che lascia trasparire, anche, l’attenzione dimostrata da parte del Governo nei riguardi delle dinamiche politiche del Comune riviera-

sco di Nicotera, centro turistico del Vibonese, già sciolto per mafia due volte a causa dei presunti condizionamenti della criminalità organizzata nei confronti dei rappresentanti istituzionali del territorio. Chiaramente, la società civile vibonese nel suo insieme è chiamata ora a un impegno straordinario per fare realmente argine alle pressioni d’una criminalità sempre più sfacciata e arrogante.

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Derivati, il sistema “tossico” Tutti i contratti della Regione al vaglio dei magistrati. Rogatoria per Napolitano CATANZARO Dovrebbe tenersi per rogatoria a Roma entro questa settimana l'interrogatorio Massimiliano Napolitano, l'ex consulente della Regione Calabria, arrestato ieri dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta sui derivati viene definito dal giudice che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare come un «uomo senza scrupoli». Un perno dell'intera vicenda, avevano detto i giudici in prima battuta. Nelle oltre cinquanta pagine il giudice del tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, ricostruisce le fasi relative alle tre operazioni in derivati (swap) sottoscritti dalla Regione Calabria con la banca Nomura. Nel motivare le esigenze di custodia cautelare nei confronti di Napolitano, il giudice per le indagini preliminari afferma che «si denota una estrema facilità e assenza di scrupoli dell'uomo, da un lato, nel carpire la fiducia di amministratori pubblici e, per contro, a tradirla, inducendo la parte affidatasi alla sua esperienza e competenza in materia finanziaria ad avventurarsi in pericolosissime e rischiose operazioni finanziarie, in relazione alle quali l'indagato non esita a lucrare, sottobanco, provvigioni pari ad alcuni milioni di euro, dopo avere lasciato l'ente a lui affidatosi a rischio di un tracollo economico e finanziario» Ma non ci sono solo i deri-

vati sottoscritti con la Banca giapponese Nomura al centro dell'inchiesta della Procura di Catanzaro che sta compiendo verifiche anche su altri derivati sottoscritti dalla Regione Calabria, dal 2003 al 2008, con altre banche. In particolare gli inquirenti stanno verificando se le operazioni con i derivati (swap) hanno creato danni all'Ente. Inoltre si sta accertando anche se sono state pagate commissioni per la sottoscrizioni dei derivati. Nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Napolitano sono indagati l'ex dirigente del settore bilancio della Regione, Mauro Pantaleo, la moglie di quest'ultimo Chiara Cavallo e quattro funzionari della banca Nomura.

All'epoca in cui furono sottoscritti gli swap Massimiliano Napolitano era advisor della Regione Calabria a titolo gra-

tuito e contestualmente partner della società ConsultEnti riconducibile prima a Pantaleo e successivamente alla moglie di Pantaleo. Napolitano, secondo l'accusa, avrebbe incassato dalla Banca Nomura un somma di 2,5 milioni di euro per l'intermediazione finalizzata a far sottoscrivere gli swap alla Regione Calabria. La somma pagata a Napolitano, secondo quanto hanno ricostruito i militari della Guardia di Finanza, è transitata attraverso numerose società e conti correnti esteri per poi arrivare nella disponibilità dell'ex consulente della Regione. Gli inquirenti, inoltre, ritengono che la somma pagata dalla Nomura a Napolitano sia superiore rispetto a quella accertata e che circa un milione di euro è scomparso attraverso i vari passaggi di denaro attraver-

so i conti e le società estere. Il quadro che ne emerge è che la Regione Calabria tentava a tutti i costi di risanare il suo bilancio attraverso operazioni in derivati (swap) ma in realtà a guadagnarci era solamente la banca e il consulente dell'ente che tanto aveva caldeggiato quel tipo di operazioni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, per capire se le operazioni in derivati fossero rischiose o meno l'ex dirigente della Regione, Mauro Pantaleo, chiedeva una consulenza finanziaria ad un esperto e nonostante il parere negativo di quest'ultimo l'ex dirigente della Regione proseguiva nelle operazioni finanziarie con gli “swap”. Il movimento di denaro, secondo quanto sostiene il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Antonio Rizzuti, presenta la «caratteristica comune di avere quale rapporto bancario di transito un conto corrente acceso presso la Banclays Bank di Londra e intestato alla società Keaton Llc, registrata a New York e riconducibile allo stesso Napolitano». Le operazioni in derivati della Regione Calabria non riguardano solamente la Banca Nomura ed ora la Procura di Catanzaro ha avviato accertamenti anche sui rapporti tra l'Ente ed altri istituti di credito avvenuti dal 2003 al 2008.

GIULIA ZAMPINA regione@calabriaora.it

politiche sociali

Infanzia, la Cgil alla Giunta: «No alla privatizzazione» CATANZARO «Appare singolare che mentre c'è una richiesta pubblica di servizi comunali all'infanzia in tantissime realtà di piccola e media entità, si decida di spingere ulteriormente l'offerta verso il privato con un'operazione doppiamente inaccettabile». Lo afferma il segretario regionale della Cgil Mimma Iannello (nel fotino) commentando la presentazione dei bandi sull'infanzia da parte dell'assessore alle Politiche sociali Stillitani: un “pacchetto” secondo la Iannello «inaccettabile primo, perché i servizi all'infanzia non possono essere concepiti e spacchettati dal percorso formativo complessivo ed essere affidati a improvvisati operatori/familiari; secondo, perché non è pensabile che si concedano ulteriori incentivi pubblici alla privatizzazione dei servizi educativi».

La dirigente della Cgil parla di «una logica liberista inaccettabile ancor più in una regione carente di una rete pubblica di servizi sociali. Per la Cgil i servizi

“Sportello Amico”, la sanità a contatto con i cittadini COSENZA Migliorare il servizio sanitario novità contenute nell'accordo per i servizi di in Calabria attraverso applicazioni che facili- e-government in campo sanitario siglato ieri tano il dialogo tra cittadini e pubblica ammi- a Cosenza tra l'ad di Poste Italiane Massimo Sarmi e il presidente della Renistrazione. Nasce così lo gione Calabria Giuseppe Sco“Sportello Amico”, attivo dai Intesa tra la pelliti. All'iniziativa hanno primi mesi del 2012, che conRegione e Poste partecipato anche il senatore sentirà di prenotare le visite italiane per Tonino Gentile, il sindaco di mediche e pagare ticket saniCosenza Mario Occhiuto e il tari direttamente nei 322 uffiprenotazioni dg dell'asp bruzia Gianfranco ci postali presenti sul territoe ticket Scarpelli. Il presidente della rio regionale, evitando così di Regione Scopelliti ha afferrecarsi negli uffici Asp. A breve anche l'invio ai residenti della documenta- mato che «questo progetto dimostra come la zione sanitaria in formato cartaceo via posta regione lavora su due fronti: ridurre i costi e e l'avvio di un progetto per la consegna a do- migliorare i servizi offerti ai cittadini. Le Pomicilio delle medicine. Queste le principali ste rappresentano un presidio importante su

questo territorio e strumento d'interfaccia strategico tra cittadini e pubblica amministrazione. Attraverso un lavoro di squadra speriamo di raggiungere altri obiettivi per un mo-

all'infanzia vanno governati dentro un'offerta pubblica complessiva che offra garanzie dell'esigibilità del diritto dei minori, delle madri lavoratrici e delle famiglie attraverso servizi che rispondano a precisi standard di qualità strutturali, professionali e formativi.

La Cgil chiede perciò all'assessore Stillitani, all'assessore Caligiuri, alla Giunta regionale, alle associazione degli enti locali, di agire per i propri ruoli per preservare l'opzione strategica di accrescere la dotazione di servizi all'infanzia partendo dal ritiro del bando e da una sua rimodulazione mirata al potenziamento dell'offerta pubblica».

dello di sanità nuovo e vincente. Perché sulla salute delle persone si gioca una partita importante». Infine, le parole di Sarmi: «La missione di Poste Italiane e quella di rimanere sul territorio, non retrocedere. In particolare nel Mezzogiorno quella fiducia che lega i cittadini alle Poste ci inorgoglisce. L'accordo quadro con la regione Calabria ha forte valore sociale e coniuga l'applicazione di tecnologie avanzate, favorendo soluzioni innovative di welfare con un originale modello di servizi al cittadino. La Calabria è in assoluta avanguardia rispetto al territorio nazionale». E mentre dentro si firmava l'accordo, fuori non mancavano le proteste della Cisl, Uil e Cgil in rappresentanza dei lavoratori di alcune cliniche, come quella della Madonna della Catena, che attendono lo stipendio da otto mesi.

VALENTINA MOLLICA regione@calabriaora.it

da palazzo alemanni CATANZARO Dai beni culturali all'agroalimentare, passando dalla più grande risorsa, il mare, e poi ancora tecnologie della salute, informazione, energie rinnovabili. Otto nuovi poli di innovazione, un'opportunità che la Calabria non può farsi sfuggire, troppe le occasioni perse negli anni sulla ricerca. Ma l'occasione stavolta è irripetibile, ha detto a palazzo Alemanni l'assessore alla Cultura Mario Caligiuri parlando di queste nuove otto realtà «dei veri e propri nodi che costituiranno una rete» e su e giù lungo la punta dello stivale, porteranno all'assunzione di ottanta ricercatori. Con un'anticipazione del 70 per cento, ci sono 18 milioni di euro già stanziati, con un contributo pubbli-

Innovazione, otto nuovi poli: investimento da 52 milioni co complessivo di 26 milioni di euro agli otto soggetti che gestiscono i progetti per un valore complessivo di 52 milioni di euro. Circa 350 le imprese coinvolte negli otto poli, che prevedono una collaborazione con centri di studi e ricerca e università fino a Oxford e alla California. Sono il polo trasporti, logistica e trasformazione, gestito dal consorzio Logistica, ricerca e sviluppo di Gioia Tauro, il polo Tecnologie del-

la salute gestito da Biotecnomed di Catanzaro, quello Beni Culturali, di cui il soggetto gestore è il consorzio Cultura e Innovazione di Crotone, e poi ancora Tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni (Rende), Filiere agroalimentari di qualità, Lamezia, e infine i poli Energie rinnovabili gestito dal consorzio Natura, energia e territorio di Crotone, tecnologie dei materiali e della produzione (Rende)

e Risorse acquatiche e filiere alimentari della pesca, quest'ultimo gestito dalla società cooperativa Nautilus di Vibo Valentia. Ottanta i ricercatori che si prevede di assumere, «con procedure di assoluto merito - dice Caliguiri - perché solo attraverso i migliori si può arrivare a un sistema davvero inclusivo». Tra i fondi europei e quelli statali, le risorse per la ricerca sono al momento significative, ha detto l'assessore alla Cultura, «così tante che ho proposto al presidente Scopelliti di spostarle all'Istruzione, certo è che con questi finanziamenti che presentiamo oggi si parla per la prima volta di ricerca in termini concreti».

Laura Cimino

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i nodi della politica sanità COSENZA C’è un dato buono che induce all’ottimismo: nel 2011 la spesa farmaceutica in Calabria è diminuita del 13,4 per cento, ed è la riduzione più consistente in tutt’Italia. Lo dice il rapporto Osmed curato dall’Aifa e dall’Istituto superiore di Sanità. Un segnale confortante in un contesto che tuttavia resta particolarmente difficoltoso per la sanità calabrese. Confortante poi proprio alla vigilia di un appuntamento che la

Oggi il Massicci. Col fiato sospeso Nuova verifica con il governo: il rischio è un altro commissariamento struttura commissariale guidata da Scopelliti vive con grande apprensione: il “Tavolo Massicci”. Che è in programma oggi a Roma, a distanza di nemmeno due mesi dall’ultimo, che definire positivo è assolutamente fuori luogo. Era il 24 ottobre: il “Mas-

sicci” quel giorno ha espresso apprezzamento per il risanamento della parte contabile e finanziaria del settore, ma per il resto ha “rimandato” la Calabria chiedendo di calibrare meglio una lunga serie di interventi.

Il verbale della verifica interministe-

riale di circa due mesi fa non è stato rallegrante, visto che cha certificato che «non si sono realizzate le condizioni per l’accesso ai fondi Fas e per l’erogazione delle spettanze residue».

E – cosa ancora politicamente più seria – ha prescritto alla struttura com-

missariale calabrese una serie di adempimenti la cui attuazione si rende necessaria «al fine – dice il verbale dell’ultimo “Massicci” - di evitare che si creino i presupposti ai fini della procedura di nomina di uno o più commissari ad acta». Dietro il linguaggio burocratico, è una spada di Damocle che incombe sul governatore-commissario Scopelliti e sulla sanità calabrese. Oggi di nuovo sotto esame, con il fiato sospeso... (a. c.)

Il Pdl dopo il vertice Ecco l’anatomia di un partito al bivio Doppi incarichi, la «serenità» di Scopelliti turbata dal pressing sull’incompatibilità CATANZARO

Nel parlamentino del Pdl, riunito lunedì scorso, nessuno dei presenti ha posto il problema dell’incompatibilità. Ovvero: nessuno ha chiesto le dimissioni di Scopelliti e Gentile. Al netto delle assenze annunciate di Foti e Raffa. Tutto come prima? Non proprio. Il coordinamento regionale, al di là dei documenti licenziati all’unanimità, ha lasciato dietro di sé una coda giudicante, certificando l’apertura di una nuova fase. Carica di incognite. Il fatto che il regolamento Alfano congeli i vertici regionali significa che il Pdl, dopo la caduta del governo Berlusconi, è alla ricerca di un nuovo assetto interno e di nuove strategie politiche. A partire dal mantenimento dell’alleanza con la Lega, e se non fosse possibile mantenerla, trovandone di nuove, magari rivitalizzando l’eterno corteggiamento dell’Udc alle condizioni di Berlusconi. E in Calabria l’Udc non è alleata al Pdl ma a Scopelliti. Oggi c’è Alfano e non più i triunviri. E poi non ci sono più gli agi governativi. Questa nuova configurazione ha avuto un peso riflesso nel dibattito del parlamentino calabrese. Nel senso che le granitiche certezze di appena un anno fa oggi devono fare i conti con una situazione in movimento. Scopelliti ha bisogno di mandare all’esterno messaggi di tranquillità e ora rilancia dopo aver ricevuto il ristoro dell’organismo regionale. Tuttavia egli si trova in una situazione asimmetrica. L’opposizione esplicita, quella di Foti per intenderci, si manifesta nella sua città e nella sua provincia. Nel resto della Calabria solo applausi (?!). Al punto che ieri, parlando a Cosenza, il governatore ha detto: «C’è clima di coesione e serenità nel Pdl. Congressi provinciali entro gennaio che saranno unitari sulla scorta delle linee guida del Pdl in Calabria. Io non sono interessato a deroghe, sono rispettoso delle regole interne del partito». Nel partito alcuni ritengono che i congressi locali non saranno una serenata. Anzi, i pessimisti temono un’ordalia, come spesso accade quando agli iscritti arriva la cartolina precetto. E dopo i congressi potrebbe esserci il rimpasto della giunta regionale. Temuto o atteso, a secondo dei punti di vista.

Scopelliti si misura coi paragoni. L’ha detto a Catanzaro e l’ha ripetuto ieri a Cosenza. Vediamo: «Sul centrodestra si picchia a sangue, mentre sul centrosinistra si fa finta di niente. Su Reggio si chiede commissione d’inchiesta, scioglimento del consiglio comunale, in altri casi, invece, non succede questo. La Calabria ha biso-

IN FIBRILLAZIONE In alto, il coordinatore del Pdl, Peppe Scopelliti, il vice Tonino Gentile e il senatore Speziali

gno di libertà. Una classe dirigente che vince REGGIO CALABRIA non può essere condizionata. Credo che ci siano le condizioni per fare bene in questa terra.

Abbiamo la forza delle idee e dei progetti». Poi qualche spiegazione: «Nel concreto quest’anno affrontiamo un bilancio con meno falle. Siamo riusciti a colmare dei vuoti e reperire le risorse per i forestali e i servizi socio sanitari. Significa che potremo pagare gli stipendi anche in futuro. Questo nonostante siano stati tagliati finanziamenti da parte dello Stato alle Regioni REGGIO C. Balla la maggioranza di cen- pi riguarda un presunto scollamento fra giunper 70 mln di euro. Rispettare i parametri e fontrodestra che sostiene il sindaco Arena. I pro- ta e consiglio. Nelle ultime riunioni in tanti di comunitari è la vera novità. Ci misuriamo blemi interni si stanno accumulando da me- hanno fatto presente al sindaco che occorre sulla capacità di dare risposta ai calabresi». Il fisi e la nuova sberla arrivata dalla Corte dei più dialogo e coinvolgimento. Lunedì, a panale dell’esternazione è natalizio: «Avviare la Conti sul bilancio di previsione per il 2011 ha lazzo di città, era in programma un vertice stagione delle riforme e coinvolgere i colleghi aggravato la situazione e amplificato i dubbi. tra sindaco, assessori e consiglieri per discudel centrosinistra. Stiamo governando magari Ieri si è rischiato grosso che il consiglio comu- tere del problema, ma Arena e gli assessori non benissimo, ma stiamo governando. La Canale non avesse i numeri per riunirsi neanche non si sono presentati. La goccia che ha fatto labria non è stata mai governata se non da fatin seconda convocazione. Circa la metà dei traboccare il vaso e determinato le assenze di tori esterni. Noi stiamo goverconsiglieri di centrodestra ha ieri. In seno ai singoli gruppi ci sono poi monando da classe dirigente senmarcato visita in aperta prote- tivi specifici di lamentela. I consiglieri delLa bocciatura za condizionamenti da lobby sta nei confronti della giunta. l’Udc reclamano alcune deleghe dal sindaco del bilancio affaristiche. E questo dà fastiAll’appello sono mancati due e sono in contrasto con i vertici locali del pardio». consiglieri del Pdl, due di Reg- tito che hanno bloccato il congresso provindi previsione C’è, infine, il problema della gio Futura, il consigliere del Pri, ciale. Reggio è l’unica città calabrese in cui il ha aggravato comunicazione, di cui la maniil consigliere della lista Sud e partito, già commissariato dopo l’espulsione la situazione festazione di Cosenza del pril’intero gruppo dell’Udc, ecce- di Pasquale Tripodi, non ha proceduto al rinmo ottobre è figlia legittima. zion fatta per il vicesindaco De- novo del suo coordinamento.

Come fare arrivare alla gente i messaggi positiStesso discorso vale per il Pdl. In tanti stanmetrio Porcino. Fra i consiglieri pidiellini è vi? Qui c’è un deficit storico, non solo di Scopelspiccata l’assenza del presidente del consiglio no chiedendo l’azzeramento del coordinaliti, ma di tutti i governatori che si sono succecomunale Sebi Vecchio, presente solo alla pri- mento cittadino per una serie di ragioni. Il duti. Il deficit risiede nel fatto che la comunicama chiama. Dopo la sospensione dei lavori, coordinatore Tuccio e il suo vice Berna sono zione tende a mettere sullo stesso piano gli anresasi necessaria per dare tempo ai ritardata- anche assessori e quindi incompatibili, il conunci e i risultati. Facendo un minestrone indiri di arrivare in aula, Vecchio, platealmente, ordinamento non si riunisce dalle scorse amgesto. non si è presentato ai banchi della presiden- ministrative e sui congressi da celebrare ci (r. trip.) za. L’insofferenza che accomuna tutti i grup- sono forti perplessità.

BRUNO GEMELLI

Traballa la maggioranza che sostiene il sindaco Arena

b.gemelli@calabriaora.it

CATANZARO L’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini è intervenuto sullo stato di attuazione del Por Calabria. «L’attuazione del Programma Operativo per la Calabria relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale 2007/2013 - ha detto Mancini - sarà più coerente e tempestiva. Grazie al via libera, appena arrivato dalla Commissione europea, alla proposta della Regione Calabria di rivedere i tassi di cofinanziamento sui vari Assi del Programma. La modifica deliberata dalla giunta nei me-

Mancini: via libera sui tassi si scorsi, su proposta di Giacomo Mancini, assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, è stata approvata dalla Commissione europea lunedì scorso, e rappresenta un nuovo passo in avanti nell’attuazione spedita e responsabile del Por Calabria Fesr. La novità non altera, infatti, la partecipazione finanziaria

complessiva al Programma, che rimane invariata al 50% di cofinanziamento comunitario e al 50% di cofinanziamento nazionale, ma incide solo sui tassi di cofinanziamento per “Asse”, cioè per area di intervento, permettendo di concentrare risorse sugli Assi più dotati di progetti in stato avanzato di realizzazione e con una

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Bilancio, al Pd non piace Trenta gli emendamenti Riunione del gruppo democrat: «E’ una manovra asfittica» - non è per nulla adeguata al contesto che si va a determinare. Infatti, si continua con scelte, Sarà una lunga giornata per la Commissione con iniziative contraddittorie anche dentro “Bilancio” che oggi dovrà passare in esame il l’asfittico bilancio, con l’istituzione di nuovi carbilancio di previsione per il 2012 e gli emenda- rozzoni, con l’accentramento di poteri sulla rementi che i consiglieri potranno presentare fi- gione con il solo scopo di controllare la spesa. no alle 9 di questa mattina. Una trentina saran- Si continua a non fare scelte di rigore e di riforno depositati a palazzo Campanella soltanto dal me vere. Si strozza l’intero sistema degli enti loPd che ieri si è riunito per decidere il da farsi sul- cali calabresi. Tanti Comuni sono ormai al colla manovra. Sarà Bruno Censore, componente lasso. Si cancellano norme sbandierate solo della Commissione “Bilancio” a farsi alfiere del- qualche mese addietro, mentre si continua ad le richieste democrat al governo regionale. Ri- elargire risorse senza alcun ritorno». mane comunque una posizione molto critica Soprattutto sulla forestazione, con la proroda parte delle opposizioni per una manovra ga del commissariamento di Afor e Arssa e i taasfittica, piena di tagli e con pogli agli stanziamenti, si risconche misure adatte a favorire trerebbero le principali difficolOggi in sviluppo e crescita. tà. «Non è neanche garantita commissione «I dati macroeconomici su la copertura dei salari – dice cui è chiamato a confrontarsi, Censore che poi elenca i prinsotto esame prima di tutto chi ha responsacipali punti dolens della manoil consuntivo bilità di governo, è assai preocvra - nei trasporti, è messo a ridi previsione cupante – dice chiaramente schio oltre il 15% dei servizi; Brunello Censore -. Ai limiti e per servizi sociali c’è il rischio di alle contraddizioni antiche ogun blocco di tutte le attività socio assistenziali gi si sommano altri due fattori molto stringen- della regione». ti: la mancanza di riforme e i tagli rinvenienti Anche i fondi per le Comunità montane, che dalle manovre economiche nazionali. Tutto ciò oggi saranno ricevute a palazzo Campanella, rischia di produrre per la Calabria una vera mi- sarebbero insufficienti per i circa 450 dipenscela esplosiva. L’azione e l’iniziativa del gover- denti. «Le politiche per il lavoro e l’intero sisteno Scopelliti – prosegue il consigliere democrat ma del precariato – afferma ancora il consiglieREGGIO CALABRIA

CRITICO Il gruppo regionale del Pd re del Pd - non trovano nessuna risposta innovativa. Sul bilancio 2012 si scaricano anche le contraddizioni delle manovre nazionali che hanno visto silente il presidente Scopelliti oltre ad un ulteriore aumento dei mutui in sanità per altri 30 milioni di euro. Su una disponibilità di meno di 700 milioni di risorse non vincolate, la regione paga 175 milioni di rate di mutui comprensivi di interesse».

RICCARDO TRIPEPI r.tripepi@calabriaora.it

il convegno

Fondi Ue, la Cgil critica: «Una scomessa persa» COSENZA Impietosi ma prevedibili. I dati del report della Cgil cosentina (“Por Calabria e mancato sviluppo”) parlano chiaro: solo nell’ambito della programmazione 2000-2006 la regione ha ricevuto fondi Por per 4.034.497.392 euro, impegnando 4.858.537.408,84 euro e spendendo 4.160.570.699,25 euro. Per la programmazione 2007-2013, la Calabria è destinataria complessivamente di 3.858.738.806 euro di fondi Por. Non sono certo cifre irrisorie. Il ritornello dei soldi spesi male trova conferme. E non possiamo certo accusare chi, come Giorgio Bocca, da sinistra si professa antimeridionalista. La questione meridionale sta tutta

qui, in queste incapacità più che centenarie. Perché dovremmo essere ancora “aiutati” se il dato «continua ad essere lo stesso dal 1906» - commenta il segretario organizzativo della Camera del lavoro bruzia, Claudio Sposato (nella foto). Occupazione e Pil calabresi sono tornati ai livelli di dieci anni fa, la crisi ha cancellato «i timidi e fragili passi in avanti nel recente passato» - informa una nota della Cgil: «Secondo la Svimez, il Pil in Calabria nel 2010 è aumentato dell’1%, un dato inferiore a quello nazionale (1,3%) e del Centronord (1,7%). Il Pil calabrese rappresenta il 55,8% del Pil del Centronord, la percentuale complessiva del Sud è del 58,5%.

Sul fronte del lavoro, nel 2010 i disoccupati sono cresciuti del 3,5%, mentre gli occupati sono calati del 12,7%. Neanche sul fronte delle infrastrutture sia materiali sia immateriali i contributi stanziati dall’Unione hanno determinato un salto di qualità».

Le frodi non diminuiscono, anzi hanno una tendenza ad aumentare. La Calabria si piazza tra i primi posti della classifica nazionale: la Guardia di finanza ha accertato frodi per 145 milioni di euro nel

di cofinanziamento dei Por maggiore propensione alla spesa, e ridurle invece negli Assi che presentano pochi progetti maturi e importo inferiore delle operazioni».

«In particolare - ha aggiunto -, il cofinanziamento sarà aumentato per gli Assi infrastrutturali relativi ad ambiente (III), reti e collegamenti per la mobilità (VI) e sistemi produttivi (VII).

Una scelta che si fonda anche sulla presenza nell’Asse VI dei Grandi Progetti che l’Amministrazione sta avviando, e nell’Asse VII degli strumenti di ingegneria finanziaria sviluppati in favore del tessuto produttivo regionale. La revisione consentirà di sfruttare appieno il potenziale di spesa delle nuove procedure attuative,

2010.

Una regione in stato comatoso che porta con sé un altro dato negativo: il ritardo nell’utilizzo dei fondi comunitari. Il capitolo Pisl e Pisr è fotografato senza sconti: «soffrono la mancanza di un progetto più complessivo di crescita».

A illustrare il report anche il segretario generale della Cgil cosentina, Gianni Donato: «In questa visione di sindacato rientra anche questo rapporto sui finanziamenti europei che analizza le motivazioni di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti». Sposato tira le somme di una situazione difficilmente contestabile: «Dal rapporto emergono con chiarezza le responsabilità delle classi dirigenti calabresi che nel corso del tempo hanno negato il futuro ai giovani».

ALFONSO BOMBINI a.bombini@calabriaora.it

determinando un significativo avanzamento finanziario del Programma, sia in termini di impegni che di pagamenti. In un momento di grave crisi economica, infine, la scelta di rivedere i tassi risponde anche all’esigenza di assicurare al territorio regionale una maggiore liquidità, pur nel rispetto del Patto di Stabilità interno 2011». «Anche attraverso queste azioni correttive - ha concluso l’aassessore Mancini -, anche quest’anno raggiungeremo il target di spesa previsto, confermando la Calabria tra le regioni virtuose nell’utilizzo dei fondi europei».

i sindacati sul bilancio

«Ridurre i costi della politica» CATANZARO La Cgil, Cisl e Uil hanno presentato una Memoria unitaria per l’Audizione alla seconda commissione bilancio e attività produttive sul disegno di legge recante Bilancio di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario 2012 e Bilancio pluriennale per il triennio 2012-2014. «Gli obiettivi principali devono essere: 1)l’autorizzazione al superamento del vincolo del patto di stabilità; 2) il recupero delle risorse sottratte in questi anni (Fas, trasferimenti ordinari, investimenti gruppi Eni, Anas, Telecom, Rfi, Poste Italiane, Enel, Terna, ecc); 3) il coordinamento e la promozione di un piano strategico e pluriennale per la bonifica, la difesa ed il restauro del territorio; 4) l’impegno a sostenere un piano di contrasto al precariato a partire da quello pubblico: Lsu, Lpu, sanitario, scolastico, universitario, strutture decentrate dello Stato; 5) L’estensione degli ammortizzatori sociali e di adeguate misure di contrasto alla povertà; 6) La definizione di un piano organico di contrasto alla illegalità diffusa ed all’economia criminale, 7) La valorizzazione del porto di Gioia Tauro, nell’ambito del sistema logistico nazionale, in relazione alla valorizzazione dell’area EuroMediterranea. Sulla proposta di Bilancio: Cgil, Cisl e Uil della Calabria accettano e rivendicano la sfida per la rideterminazione dei termini di composizione del bilancio».

«Il bilancio - si legge nel documento deve essere ispirato ad una riqualificazione della spesa, alla salvaguardia e valorizzazione del lavoro, alla revisione dell’assetto organizzativo regionale, ad una rivisitazione della legislazione che determina il livello di spesa regionale corrente finanziata con le risorse autonome, ad una riforma e riorganizzazione strutturale dei servizi pubblici locali, degli enti strumentali e delle partecipate regionali. Certo è che i provvedimenti necessari per il risanamento non possono portare ad ulteriori aumenti della fiscalità locale, già tra le più alte d’Italia, per cui si dovrebbe operare in direzione di una riduzione della pressione fiscale sui redditi di pensionati e lavoratori calabresi, introducendo il principio della progressività al fine di non far pagare, ancora una volta, di più ai redditi medio- bassi». Dentro questo quadro «che non ci pare si stia assumendo», i sindacati «sollecitano il superamento dei ritardi con i quali la Giunta sta procedendo alla riforma degli assetti organizzativi, degli enti strumentali, delle società partecipate, rimandando per le proprie valutazioni, tra l’altro rese unitariamente, alle audizioni svolte nei mesi scorsi sulle ipotesi di riforma dell’Arssa e dell’Afor».

«Una priorità assoluta assume il tema della riduzione dei costi strutturali della politica, a partire da una drastica riduzione della composizione del Consiglio Regionale; delle spese di funzionamento dello stesso, nonché della riduzione dell’organizzazione della Giunta Regionale; da una riduzione dei costi per consulenze ed incarichi esterni. Al fine della riduzione, armonizzazione e controllo dei costi di gestione delle attività regionali (appalti, forniture, servizi, ecc) ribadiamo la centralità della Sua (stazione unica appaltante), struttura che deve essere potenziata sotto tutti i suoi aspetti e sollecitiamo l’approvazione della legge sugli appalti».

MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 17

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CONSIGLIO COMUNALE

BAGALADI

Tuccio rassegna le deleghe al sindaco Arena

FIUMARA

Omicidio Russo: sedici anni per Megale

> pagine 18-19

> pagina 25

SIDERNO

Il Corpo forestale sequestra un frantoio

Corte dei conti: il Comune incassa pochi tributi

> pagina 27

> pagina 37

Leonia, revocato lo sciopero Anche la Multiservizi si accorda con il Comune. In piazza Acquereggine Sciopero si, sciopero no.

Stamane si aspettava il tutto esaurito davanti al Palazzo del Governo, teatro negli ultimi anni di proteste e lamentele. E d’altra parte, l’annunciato sit in che avrebbe dovuto riunire i lavoratori delle società miste che a vario titolo, dalla jonica alla tirrenica, denunciano da tempo disagi e malcontento diffuso, per il ritardo nei pagamenti, sembra essersi sciolto come neve al sole. Almeno per ciò che riguarda la città di Reggio Calabria.

Gli operatori della Leonia hanno infatti annunciato, attraverso una nota delle Rsa Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, che, nel manifestare la loro solidarietà ai colleghi delle altre società miste, «con grande senso di responsabilità si asterranno da qualsiasi manifestazione per dedicarsi alla ripresa dei servizi interrotti nel più breve tempo possibile». E così sembra anche per la Multiservizi, che proprio ieri ha avuto l’ennesimo incontro a palazzo San Giorgio, a cui hanno partecipato il primo cittadino, l’assessore Tilde Minasi, l’Amministratore delegato della Multiservizi Paolo Vazzana e le rappresentanze sindacali. Un incontro dai toni di-

La Prefettura di Reggio Calabria stensivi nel corso del quale il sindaco ha confermato i trasferimenti alla Società dei fondi necessari al pagamento della mensilità di ottobre e della tredicesima, oltre alla rimanenza del saldo di settembre, percepita ieri dai lavoratori. Le due parti hanno anche concordato di rincontrarsi il 10 gennaio prossimo per discutere sulle mensilità arretrate ancora mancanti, annunciando al contempo che i lavoratori Multiservizi non prenderanno parte alla protesta di oggi.

Certo, i problemi restano.

Sarebbe inutile negarlo. Così come sarebbe spocchioso negare che la mediazione del sin-

daco Arena, coadiuvato egregiamente dagli uffici della Prefettura, stia dando i frutti sperati. Ecco perché le proteste dei giorni scorsi sono sembrate ai più strumentali. Il rischio è, ed è anch’esso inutile negarlo, che alcuni gruppi di lavoratori riescano in qualche modo ad imporre modelli di proteste controproducenti, che hanno (avuto) il demerito di innescare pesanti dubbi sulla spontaneità delle manifestazioni di malcontento. Ingenerando a loro volta proteste provenienti da altri settori, impazienti di vedersi soddisfare le pur legittime pretese di puntualità nei pagamenti. Col risultato che la

città continua ad andare a rotoli.

Così succede che le redivive rappresentanze sindacali della Leonia «sentano il dovere si legge nella nota – di stigmatizzare il comportamento di qualcuno che, alla ricerca di rivincite personali all’interno della Leonia, ha autonomamente affidato la rappresentanza dei lavoratori in lotta all’avvocato Nucara, le cui dichiarazioni non corrispondono alla volontà dei lavoratori che, ripetiamo, non gli hanno conferito alcun incarico». Dichiarazione forse un po’ fuori tempo, ma che in qualche modo suona come una presa di coscienza sul fatto che la questione stava per essere persa di mano.

Ma se Leonia e Multiservizi tornano sui loro passi, Acquereggine annuncia un proprio sit in per questa mattina a partire dalle ore 9 per l’intera giornata lavorativa, sempre a Piazza Italia. A darne notizia, anche in questo caso sono le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uil Trasporti che lamentano il pagamento di cinque mensilità arretrate, ma soprattutto garanzie per la continuità occupazionale degli operatori. (cl. la.)

l’altra protesta

Indennità di accompagnamento Unione ciechi contro la manovra Stessa spiaggia stesso mare, cantava Edoardo Vianello. E la musica non cambia in questi tempi di crisi neppure a Reggio. La spiaggia è la Prefettura, il mare è il decreto “salva Italia” del Governo Monti che, dopo le forti critiche di lunedì da parte dei sindacati, è nuovamente avversato da non vedenti e disabili con l'Unione ciechi scesa in piazza davanti a tutte le Prefetture d'Italia nella giornata nazionale del cieco contro la manovra per i paventati tagli all'indennità di accompagnamento e ai finanziamenti statali (ridotti da 2milioni a 65mila euro), annualmente attribuiti all'associazione per poter operare e offrire servizi come come la produzione in braille, a caratteri ingranditi e in formato elettronico, di libri e giornali. Oggetto del contendere è, in particolare, l'articolo 10 del disegno di legge delega 4566 sul riordino della

spesa sociale e il ripristino del contributo compensativo per l'erogazione di servizi essenziali per ciechi e ipovedenti, previsto dalla legge 24/1996. Ieri mattina, dopo il sit-in, il presidente provinciale dell'Unione cechi Armando Paviglianiti ha consegnato al prefetto Luigi Varratta un documento recante i rilievi e le preoccupazioni dell'associazione su questo provvedimento, che il massimo rappresentante dello Stato sul nostro territorio trasmetterà direttamente al presidente del Consiglio, Mario Monti, e al Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri affinché ne tengano conto.

«Il problema non è solo nostro ma di tutti i disabili - sottolinea Paviglianiti che rischiano di perdere gli interventi economici e assistenziali di cui hanno sempre goduto e che hanno consentito ai disabili visivi di integrarsi nella socie-

tà nel campo, soprattutto, dell'istruzione, della formazione e del lavoro, a cui le conquiste della nostra associazione ci hanno portato da quasi un secolo». Un rischio che vede nel famigerato disegno di legge 4566 «il taglio dell'indennità di accompagnamento - precisa il presidente - assegnata al solo titolo della minorazione e che ci permetteva di superare le nostre difficoltà quotidiane in quanto la disabilità ha un suo costo». C'è poi, come accennato, il nodo dei contributi nazionali all'associazione. «L'Unione cechi - afferma Paviglianiti - erogava diversi servizi che, mancando i soldi, non potranno più essere espletati. Tutto ciò potrebbe cancellare 91 anni di lotta da parte nostra con il non vedente nuovamente emarginato dalla società». «Comprendiamo tutte le difficoltà del momento - aggiunge - ma non possiamo pagare due volte, come cittadini tassati e come disabili. Che si mettano una mano sul cuore considerando anche che siamo disposti a fare qualche sacrificio».

Alessandro Crupi

“tito minniti”

La Sogas ottiene dall’Enac il Certificato d’Aeroporto Rinnovato per il “Tito Minniti” il certificato d’aeroporto. Inoltre, a seguito delle proteste che la Sogas e la Provincia di Reggio Calabria hanno formulato a più riprese, l’Alitalia ha concordato nei prossimi giorni un incontro a Roma con il CdA dell’Aeroporto dello Stretto allo scopo di rivedere il recente programma di cancellazione dei voli e per pianificare lo schedulato del 2012.

E’ stato il consiglio d’amministrazione della Sogas, nella serata di ieri, a comunicare «con estrema soddisfazione e compiacimento», che, al termine del processo di valutazione, nel corso del conclusivo incontro formale, il direttore operazioni Enac Napoli, Alessandro Scialla, accompagnato dal suo coordinatore Natale Grieco, ha consegnato al presidente, Carlo Alberto Porcino, il rinnovo del certificato di Aeroporto, con scadenza il 30 novembre 2014.

«Tale rinnovo che, come prevedono le norme in vigore, avrà durata triennale, è uno dei principali risultati conseguiti dall’opera di risa-

namento e di ristrutturazione che il CdA della Sogas sta alacremente portando avanti, e che costituisce un requisito indispensabile per il successivo traguardo della concessione totale della gestione aeroportuale, di durata ventennale, la cui istanza sarà formalizzata entro la fine del 2011».

Lo stesso CdA rivolge un particolare ringraziamento «per la qualificata collaborazione ricevuta dall’Enac di Reggio Calabria, al locale team di vigilanza sulla certificazione, composto da Antonio Malara e da Carlo Mafrici, nonché all’Accountable Manager in carica di Sogas SpA, Nicodemo Macri, ed ai Post Holders Sogas, Cordopatri, Giovinazzo e Visicaro».

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R E G G I O

consiglio comunale

Comune, Tuccio non molla Deleghe rimesse nelle mani del sindaco che lo lascerà al suo posto A Reggio l’istituto delle dimissioni non è contemplato.

L’ultimo, in ordine di tempo, a dire “no, grazie” è l’assessore all’urbanistica Luigi Tuccio, autore delle ormai celebri offese nei confronti del premio oscar Roberto Benigni (definito su facebook “Ebreo comunista miliardario, ndr).

«Non mi dimetto» le sue parole nel corso di una travagliatissima seduta di consiglio comunale. Il massimo che fa Tuccio è rimettere le sue deleghe nelle mani del sindaco Demetrio Arena, accusando, forse senza volerlo, chi lo ha preceduto nella gestione del settore urbanistica. A palazzo San Giorgio, però, la maggioranza di centrodestra è nervosa, e la prima dimostrazione arriva subito dopo l’appello. Pronti via e, alle 11:30, un centrodestra frastagliato si trova subito in crisi. I rappresentanti della maggioranza sono solo otto, sei invece gli uomini delle opposizioni. Il Pdl capisce come l’aria che tira non sia delle migliori e con Daniele Romeo chiede subito una sospensione di un’ora perché in contemporanea ci

sarebbe una seduta di giunta.

Motivazione quantomeno fantasiosa se si considera che Tuccio, Minasi e Martorano erano nell’aula delle adunanze. Al centrodestra serve un po’ di tempo in più per raccattare altri consiglieri e presentarsi in aula, alle 13:10, con almeno 11 uominiper garantire il numero legale. La sorpresa è che al nuovo avvio manca il presidente del consiglio Seby Vecchio, sostituito dal vice di maggioranza Emiliano Imbalzano (Popolari e liberali) che avrà non pochi problemi nella conduzione di una seduta in cui è lo stesso Pdl a pro-

la reazione

Ma il Pdci non ci sta «Ormai siamo alla farsa» Il Pdci non abbassa la guardia sul “caso Tuccio”.

E, attraverso una nota del segretario cittadino Ivan Tripodi, critica la decisione dell’assessore comunale di non dimettersi. «Tuccio, nonostante la vastissima condanna ad ogni livello, ha deciso di restare inchiodato sulla poltrona. Ha addirittura dichiarato che non si dimetterà da assessore in quanto “non è pentito perché non ha commesso niente”. E ha scelto di rimettere semplicemente le deleghe come se il problema fosse legato alle competenze dell’assessorato o delle deleghe – scrive il segretario cittadino del Pdci – siamo alla farsa giocata sulle regole elementari della civiltà democratica e costituzionale. La decisione di Tuccio è un pesante colpo allo stomaco della società civile e democratica cala-

brese e italiana. La terribile onta dell’antisemitismo rimane purtroppo incollata sulle spalle della città».

Tripodi, che ne ha anche per «Agliano, il quale non si è neanche scusato con le comunità ebraiche per le frasi antisemite che anch’egli ha scritto sul social network», chiama in causa Arena: «Rimane in un vergognoso e assordante silenzio che non riusciamo a comprendere, potremmo addirittura pensare, ma non ci vogliamo credere, che condivida idee e scritti di Tuccio e Agliano». E per questo invita lo stesso «a procedere all’immediata revoca di Tuccio dalla giunta». Tripodi, infine, ricorda, all’insegna di antifascismo, democrazia e tolleranza, la manifestazione del 17 dicembre a palazzo Campanella.

Luca Assumma

testare ad ogni amen. Nella fase preliminare a prendere la parola è lo stesso Tuccio che, dichiarato di non volersi dimettere, accetta l’invito del Pd che gli chiedeva di prendere parte alla giornata della memoria, invitando i democrat a fare altrettanto in quella del ricordo per le vittime delle foibe. Poi nell’accorata autodifesa, però, l’assessore commette uno scivolone, chissà quanto gradito ai suoi predecessori nel settore urbanistica. «Da Amministratore ho occupato, senza esitazione, la più calda delle poltrone, tamponando per quattro mesi una situazio-

ne di stallo e di deficit - tuona - Ho fatto riprendere le attività in un settore che a seguito delle vicende giudiziarie soffriva una default incipiente, portando principi di trasparenza e legalità, dettando regole e lavorando per la città, privilegiando gli interessi pubblici e non quelli privati.

Ho riavviato, da solo, l’iter burocratico di approvazione del documento al Psc, sottraendolo ai maldestri tentativi di accomodarlo alle situazioni “particolari”. Ho avviato il percorso di istruzione del Piano Casa. Ho rimesso in moto il motore delle pratiche di

il richiamo

la polemica

Madre coraggio e Azzarà Liotta li porta in aula Che fine ha fatto Francesco Azzarà? A chiederselo in Consiglio è il capogruppo di Energia pulita Nino Liotta che nella fase preliminare del civico consesso vuole rivolgere anche un ricordo nei confronti di Angela Casella, per tutti, in Calabria e nel resto d’Italia, “madre coraggio”. La donna, morta nei giorni scorsi, divenne celebre per essersi incatenata, nell’estate 1989, nelle piazze dell’Aspromonte affinché si risvegliasse la coscienza dei calabresi contro la piaga dei sequestri. A lei, il 18 gennaio 1988, la ‘ndrangheta rapì un figlio, Cesare, poco più che diciottenne. A lei «che non se l’è mai presa con questa terra e i suoi cittadini» lo stesso Liotta ha voluto dedicare un ricordo che partisse dall’aula delle adunanze di palaz-

condono edilizio, arrugginito calità Feo di Vito. Il progetto sin dal 1985. Ho ricreato il rap- passa all’unanimità e poi si porto istituzionale ed ammini- passa alla discussione di una strativo con il gruppo di pro- nuova mozione, erroneamengettisti del Psc». A risponder- te presentata come Odg, arrivata ad opera gli penserandi Pino Plutino sia MassiOk unanime no (Pdl). Armo Canale, alla strada gomento delche parla di la discussione nuovo scivoper Feo di Vito i tagli di gruplone, che Irto A maggioranza po Fs e Alitamentre a mil’odg trasporti lia in merito nimizzare ai trasporti. pensa il capogruppo del predellino Benia- La mozione «impegna - dice mino Scarfone con Monica Plutino - il sindaco a interveniFalcomatà che attacca il cen- re per trovare soluzioni reali in trosinistra, reo di aver presen- tempi brevi». Una nuova, luntato come proposta «solo il re- ga, sospensione serve per gistro delle unioni di fatto». emendare il testo Pdl. Passano Sulla remissione delle deleghe le proposte di Peppe Bova (ponessuna votazione ovviamen- lo civico) che fanno riservare te e nessuna risposta da parte al consiglio ogni forma, purdel sindaco che manterrà Tuc- ché civile, di protesta, non cio nella sua squadra con gli quelle di Peppe Falcomatà stessi incarichi ricoperti fino (Pd) che voleva stigmatizzare il ad oggi. Terminata la lunghis- comportamento del governo sima fase preliminare l’assem- attuale e di quello Berlusconi. blea trova il tempo per appro- La mozione passa a maggiovare solo uno dei quattro pun- ranza (astenuto il centrosiniti previsti all’ordine del giorno: stra) e, subito dopo il Pdl chieil progetto definitivo per la rea- de il rinvio degli altri punti che lizzazione della strada di col- passa a maggioranza. legamento tra le vie Tre MuliNATALE IRACÀ ni ed il ponte di Agraria in lon.iraca@calabriaora.it

zo San Giorgio. Ma, a proposito di rapimenti, «domani (oggi) alle ore 17 saranno passati quattro mesi dal rapimento di Francesco Azzarà, il giovane volontario reggino rapito in un’altra terra piena di difficoltà. È possibile che questo sia considerato come un sequestro di serie B?». Il riferimento di Liotta è al lunghissimo silenzio istituzionale che perdura ormai da parecchio tempo senza che nulla si sappia rispetto alle condizioni del giovane volontario rapito in Darfur. A rispondergli è il presidente pro tempore dell’assemblea, Emiliano Imbalzano (Popolari e liberali). «Sia il sindaco che il sottoscritto le parole dell’esponente di maggioranza - siamo in continuo contatto con la famiglia di Francesco». nat.i.

«L’assessore attacca i suoi e la Corte dei conti...»

«Tuccio prende l’ennesimo scivolone dopo il primo, clamoroso, sul social network». Subito dopo la relazione dell’assessore che non si dimette, tocca al portavoce del centrosinistra Massimo Canale tirare le fila delle gaffe in serie collezionate dall’esponente del predellino.

«Tuccio, sia nel corso di un’intervista radiofonica (a La Zanzara di Radio 24) che oggi, sostiene di aver fatto ripartire un settore ricco di nefandezze, latrocini e malaffare. Ci chiediamo chi negli ultimi dieci anni ha gestito il settore dell’urbanistica?». La domanda di Canale, ovviamente è retorica perché il settore dall’inizio dell’era Scopelliti, dal 2002 al 2010 è stato gestito sempre dal centrodestra, prima con Adornato poi, dal 2007, da Demtrio Porcino, oggi vicesindaco. «Tuccio pensa che

a gestire il settore siano stati i comunisti leninisti mangiabambini? A chi volete scaricare queste colpe?».

Tuccio aveva anche dichiarato di aver fatto ripartire le pratiche di condono bloccate dal 1987.

«Di chi è la responsabilità su quei tre condoni?

Dei cittadini o di chi non ha controllato? Uno di quegli assessori era l’attuale vicesindaco, l’altro un magistrato». Poi il fendente alla corte dei conti. «La Corte dei conti, che non mi ha mai risposto su un esposto rispetto ai dirigenti nel 2009, oggi pone dei rilievi anche perché scavalcata da Procura e Ministero. Un giorno qualcuno la riscriverà la storia di questa città e potremo capire anche il perché delle inefficienze di chi doveva controllare e invece non l’ha fatto. Ad Arena chiediamo un sussulto». (nat.i.)

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consiglio comunale mento fra giunta e consiglio.

Nelle ultime riunioni in tanti hanno fatto presente al sindaco che occorre più dialogo e coinvolgimento. Lunedì, a palazzo di città, era in programma un vertice tra sindaco, assessori e consiglieri per discutere del problema, ma Arena e gli assessori non si sono presentati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e determinato le assenze di ieri. In seno ai singoli gruppi ci sono poi motivi specifici di lamentela. I consiglieri dell’Udc reclamano schieramenti, anche Monica alcune deleghe dal sindaco e Falcomatà ha perso le staffe sono in contrasto con i vertici prendendosela duramente locali del partito che hanno con il vicepresidente Emiliano bloccato il congresso provinImbalzano, reo di non averle ciale. Stesso discorso vale per il dato la parola dando la prece- Pdl. In tanti stanno chiedendo denza a Marino. «Voglio sape- l’azzeramento del coordinamento cittare cosa devo dino per una fare per poter Come serie di ragioparlare in annunciato ni. Il coordiquest’aula» natore Tuccio ha sbottato la l’Udc apre e il suo vice pasionaria un pericoloso Berna sono del Pdl che caso politico anche assespoi si è scasori e quindi gliata contro i gruppi di opposizione. «Sape- incompatibili, il coordinamente solo proporre il registro del- to non si riunisce dalle scorse le unioni civili – ha detto – ai amministrative e sui congresrilievi della Corte dei Conti ri- si da celebrare ci sono forti sponderemo punto su punto, perplessità. Gli uomini vicini a ma voi che proponete?». La Foti, infatti, contestano le morealtà è che i problemi interni dalità con cui è avvenuto il tessi stanno accumulando da me- seramento e il fatto che allo si e la nuova sberla arrivata stesso abbiano partecipato “lidalla Corte dei Conti sul bilan- ste coca-cola” come la Scopelcio di previsione per il 2011 ha liti presidente, Reggio Futura e aggravato la situazione e am- i Popolari liberali. Far finta di plificato i dubbi. L’insofferen- niente, però, è l’ordine di scuza che accomuna tutti i gruppi deria.

Riccardo Tripepi riguarda un presunto scolla-

Polvere di maggioranza Assenti dieci consiglieri

Nervi tesi a palazzo San Giorgio. Vecchio esce dall’aula

ta in aperta protesta nei confronti della giunta. All’appello sono mancati due consiglieri del Pdl (Eraclini e Vecchio), due di Reggio Futura (Paris e Marra), il consigliere del Pri (Lascala), il consigliere della lista Sud (Plateroti), il consigliere della Scopelliti presidente (Raso) e l’intero gruppo dell’Udc (Bagnato, Crupi e Leo), eccezion fatta per il vicesindaco Demetrio Porcino. Fra i consiglieri pidiellini è spiccata

Truppe allo sbando nel centrodestra. Nonostante i tentativi dei colonnelli Scarfone e Romeo di tenere compatti i ranghi, la seduta di ieri ha rivelato in tutta la loro gravità le tensioni che covano nella maggioranza comunale. Il centrodestra si è presentato dimezzato alla seconda convocazione del consiglio rischiando grosso di farla saltare. Circa la metà dei consiglieri di centrodestra ha marcato visi-

l’assenza del presidente del consiglio comunale Sebi Vecchio, presente solo alla prima chiama. Dopo la sospensione dei lavori, resasi necessaria per dare tempo ai ritardatari di arrivare in aula, Vecchio, platealmente, non si è presentato ai banchi della presidenza.

Ma a far trasparire le spaccature interne, è stato un nervosismo palpabile per tutta la seduta. A parte i soliti toni da caserma nel confronto fra gli

corte dei conti

Il Pd: «Bilancio fatto a pezzi» Demaria punta il dito contro sindaco e Giunta: «Irresponsabili» «Viene letteralmente demolito dalla Corte il primo bilancio previsionale confezionato dalla nuova amministrazione Arena. Le gravi irregolarità riscontrate non sono né rituali né riguardano la crisi economica mondiale in quanto investono specifiche e concrete responsabilità dell’attuale gestione dei conti comunali». Mommo Demaria, mediante un comunicato, commenta così la dura relazione della Corte dei conti calabrese sul bilancio di previsione 2011 di palazzo San Giorgio. Il coordinatore provinciale democrat parla di «approccio del tutto inadeguato e poco responsabile di

sindaco e maggioranza, la cui ne singolare ed abnorme di tattica dilatoria è già costata ai approvare una proposta di bireggini decine di milioni di lancio 2011 prima dell’approeuro in più di debiti nell’ulti- vazione del rendiconto 2010». Demo anno». maria, oltre a E di un «biSecondo snocciolare la lancio coil democrat la lista delle «irstruito da ilregolarità lusionisti e nuova gestione elencate dalprestigiatosta allargando la corte, che ri, che non il disavanzo fanno a pezzi hanno intel’intera maso tenere in alcun conto i pesantissimi ri- novra voluta dal sindaco», lievi mossi dagli ispettori di spiega che «l’amministrazioMinistero e Procura delibe- ne Arena avrebbe dovuto rando un documento con operare per risanare il buco previsioni aleatorie e non ve- dei conti comunali ereditato, ritiere nonostante l’approva- mentre, invece, le false previzione sia avvenuta nel mese sioni di bilancio accertate aldi settembre con una decisio- largheranno inevitabilmente

il disavanzo». Per il democrat, quindi, «il danno per la comunità reggina è enorme, mentre gli amministratori tentano ancora una volta di eludere i propri doveri non offrendo ai consiglieri comunali le dovute risposte ad alla città un messaggio trasparente e di buona fede». E «appare sconcertante la dichiarazione del presidente Scopelliti secondo il quale “i dirigenti tendono a gonfiare i bilanci per non alzare i tributi”».

«Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano a tal proposito i dirigenti del Comune che hanno redatto i documenti contabili in questione – termina Demaria – il Pd

continuerà a lavorare con grande abnegazione e senso di responsabilità per la difesa del bene comune della città e per farla uscire dall’attuale condizione di crisi nella quale è stata precipitata da una classe politico-amministrativa che ne ha tradito interessi ed aspettative: Reggio ha bisogno di rialzarsi».

LUCA ASSUMMA reggio@calabriaora.it

la polemica

Naccari: «Questo è il modello “legnata”»

Altro che “Modello Reggio”. Per Demetrio Naccari Carlizzi, che denuncia il raddoppio dell’addizionale sull’accisa dell’energia elettrica operato dal Comune, è «Modello legnata». «Facciamo un esempio: nel caso di una bolletta di 170 euro il prelievo comunale sarà di circa 50 euro – sostiene in una nota – il sindaco non ne ha parlato né in conferenza stampa, né in

Consiglio: ha approfittato del clima di incertezza che regnava nel settore delle finanze comunali ed ha provveduto a imporre ai contribuenti reggini un balzello che vale più o meno quanto la reintroduzione dell’Ici o la rivalutazione della pensione». E i reggini lo stanno constatando nelle nuove bollette che l’Enel sta provvedendo a recapitare. Naccari, inoltre, si sof-

ferma sulla relazione della Corte dei conti: «L’amministrazione non solo non ha tenuto conto dei rilievi di Ministero e periti della Procura ma ha proceduto a deliberare documenti contabili inattendibili ed irregolari. Invece di risanare ha ampliato il buco. Ci auguriamo che adesso Arena voglia dimostrare un pizzico di buon senso e di rispetto per reggini e leggi». lu.as.

Centrosinistra compatto: «Non ce la fate» La minoranza di centrosinistra, insolitamente compatta, batte un colpo e si gode il momento di difficoltà e confusione della maggioranza al governo di città.

Ad aprire le ostilità ci ha pensato il capogruppo del misto e leader del Polo civico Peppe Bova.

«Questa maggioranza ha dei problemi. E’ evidente ed è sotto gli occhi di tutti – ha proseguito Bova Non è possibile iniziare questa seduta come se nulla fosse. La discesa è finita, adesso comincia la salita e per la maggioranza è cominciato il tempo delle difficoltà, della sobrietà e dell’ascolto. Io non voglio agitare la scimitarra della delibera della Corte dei Conti, ma il sindaco non può sempre dichiarare che risponderà in seguito. Sono passati sei mesi dalle elezioni ed è arrivato il momento di iniziare a darla qualche risposta al consiglio e alla città. E’ evidente che non ce la fate».

A gettare altra benzina sul fuoco ci ha pensato il democrat Nicola Irto.

«E’ chiaro che c’è un gruppo che ha posto delle pregiudiziali politiche all’interno della maggioranza e che esista una grave difficoltà». Il riferimento è ovviamente all’Udc. Il portavoce del centrosinistra Massimo Canale ha poi affondato il colpo. «La maggioranza vorrebbe farci credere che è tutto in regola. Sono gli stessi consiglieri che in sede di approvazione del bilancio consuntivo ci dicevano che eravamo degli stupidi e che non avevamo altri argomenti se non il bilancio. Con la nuova delibera la Corte dei Conti non contesta più solo le amministrazioni precedenti, ma il bilancio redatto dal dirigente Cuzzola che ha perfino giurato davanti a Dio e davanti agli uomini. Ma che vada a giurare a Catanzaro - ha concluso Canale - e cerchi di convincere i magistrati che il bilancio è veritiero». Oggi il dirigente, invece, fornirà chiarimenti alla stampa in un forum convocato al Cedir al quale parteciperà anche l’assessore al ramo Demetrio Berna. In concomitanza il centrosinistra terrà una conferenza stampa per dare la propria interpretazione al nuovo atto della Corte dei Conti. ric.trip.

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«Degrado in via Orange» L’ira dei commercianti Strade dissestate e parcheggi selvaggi. Nessun controllo I commercianti si sentono «abbandonati». E’ quanto denunciano gli esercenti che compongono l’associazione di piazza Orange, delusi e amareggiati per lo stato di degrado in cui sono costretti a operare «con grave pregiudizio della stessa attività commerciale».

I problemi partono dalla strada, cioè da come sono tenute le vie del quartiere. Ovvero «i tombini fognari da tempo non vengono ripuliti e sono mal- Al buio. Nelle strade nemmeno le luminarie di Natale funzionanti». Cattivo odore, rischio di infezioni. Insomma cheggi a pagamento in via zona alla verifica dei tagliandi «un pericolo per la salute pub- Orange, si verifica che i par- parcheggio. «Non si crea –afblica» affermano i commer- cheggi liberi sono permanen- fermano i commercianti- un cianti. «I marciapiedi sono temente occupati da impiega- riciclo di macchine e, di consedissestati –fanno notare anco- ti di uffici vicini, a discapito na- guenza, di clienti». Per quanto riguarda le esigenze strette turalmente ra gli esercendei commercianti, lamentano dell’utenza ti della zonaNelle strisce blu commerciale. che «le zone di carico e scarimettendo a le macchine Un po’ meglio co per i corrieri vengono occurischio quanti la situazione pate da macchine senza nessi trovano a dei dipendenti in via Filippi- sun controllo». Per questo transitare, degli uffici ni e via Possi- motivo «nell’immediato appaspecie anziainvece dei clienti donea, dove re improcrastinabile –insistoni, disabili e le strisce blu no gli esercenti- istituire una mamme con passeggini». I commercianti sono esistenti «ma non fun- parte di strisce blu a pagamendell’associazione di piazza zionanti» poiché non ci sono to anche in via Orange, fare funzionare quelle in via PossiOrange denunciano ancora controlli.

Cioè vengono occupate in donea e via Aschenez, che conche «sono del tutto assenti le strisce pedonali, come pure i maniera permanente da chi sentirebbero una sosta tempoparcheggi per i disabili». Inol- parcheggia per primo, non es- ranea destinata agli acquisti». tre, poiché non vi sono par- sendoci personale addetto in E ancora, «la zona non è per

nulla illuminata, con grave pericolo per la sicurezza pubblica, i lampioni molto vecchi hanno illuminazioni di colore giallino quasi inesistente. Tutto ciò incide negativamente sull’attività commerciale e molti negozi sono stati costretti a cessare l’attività.

I negozianti rimasti, invece, si vedono giorno per giorno deprezzare i loro investimenti in merce e migliorie. Da ultimo, si può riscontrare che le luminarie natalizie ogni anno vengono installate in parecchie zone della città, mentre piazza Orange e via Orange vengono del tutto trascurate».

La sicurezza pubblica è messa a rischio, insistono i commercianti, dai continui scippi che avvengono in quella zona, anche a causa del fatto che «i poliziotti di quartiere non ci sono più, li hanno dirottati in altre zone della città». I commercianti rivolgono infine un appello alle autorità per un «immediato intervento, al fine di restituire decoro e vivibilità, specie sotto il profilo della salute e della sicurezza, ad una zona che in passato ha rappresentato il cuore delle attività commerciali della città».

quartieri

Le proposte dei cittadini per recuperare Gallico Il forum dei cittadini di sapere se è il caso di prendeGallico avanza una proposta re iniziative di demolizione di intervento al comune di per ricostruire o recuperare Reggio Calabria sul quartie- il vecchio stabile «considere, di cui lamentano lo stato rando i soldi che il comune di abbandono. L’obiettivo sta spendendo per gli affitti dei cittadini è il recupero «di di una sede nettamente iniciò che incombe particolar- donea a ospitare una scuomente e impedisce al quar- la». I residenti di Gallico vortiere di Gallico di avere una rebbero inoltre che venisse dignitosa immagine e cioè il portato a termine il teatro, degrado ambientale» scri- cioè «un’opera che da trenvono. Le criticità segnalate t’anni aspetta di essere convanno dalla condizione del- clusa considerando che il comune dole coste al vrebbe ficattivo funPresentato nanziare gli zionamento un documento arredi e del depural’impianto tore, dal al Comune di riscaldadissesto per chiedere mento». delle arterie gli interventi Fondastradali almentali sol’illuminazione della rotatoria Gallico- no le strade, che necessiteGambarie, e poi ancora i rebbero del rifacimento soproblemi di traffico agli in- prattutto in via Garibaldi da croci principali di via Nazio- Pietra della Zita a Prioli, via nale e di piazza Calvario do- dell’Urbe, via Quarnaro, via ve «mancano un semaforo e Casa Savoia, via Vespia.Uli vigili urbani per dare ordi- teriori richieste riguardano ne e tutelare la popolazio- la ricostruzione dei marciane». Tra gli interventi urgen- piedi e dei parapetti abbatti indicati dal forum ci sono tuti in via Garibaldi nella frail lungomare sul cui comple- zione di Prioli. I cittadini tamento i cittadini aspettano fanno notare poi che sono risposte dopo i finanziamen- loro stessi a segnalare le buti arrivati per l’opera; la che in strada con cassette di scuola media Boccioni per la legno o altri oggetti ingomquale i residenti chiedono branti, che sarebbe naturalche venga resa pubblica la mente meglio coprire. Anrelazione tecnica in base al- drebbero puliti i tombini la quale è stata decretata sporchi e installati i semafol’inagibilità dello stabile. I ri agli incroci di Passo Caraccittadini chiedono anche di ciolo e di Piazza Calvario.

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«Confermare tutte le condanne» “Maremonti”, la requisitoria del pg Mollace per la cosca Serraino Conferma della condanna di primo grado per tutti gli imputati.

Non ha dubbi il sostituto procuratore generale Francesco Mollace che ieri, nel corso della requisitoria per il processo “Maremonti”, ha richiesto che le pene inflitte dal gup di Reggio Calabria il 7 maggio 2002 siano confermate. È un processo molto laborioso ed articolato quello che vede alla sbarra i presunti esponenti della cosca Serraino.

Il pg Mollace, dopo aver ricostruito tutte le fasi del procedimento, ha chiesto le seguenti condanne: Vincenzo Cento, 5 anni di reclusione; Andrea Foti, 6 anni di reclusione; Pasquale Libri, 5 anni; Antonino Morabini, 4 anni; Antonio Rosmini, 9 anni e 8 mesi; Francesco Russo, 5 anni; Domenico Sconti, 6 anni; Demetrio Serraino, 9 anni; Domenico Suraci, 6 anni; Antonino Tomaselli, 6 anni; Angelo Tomasello, 6 anni.

L’indagine parte da una serie di attività predisposte originariamente per la cattura del latitante Demetrio Serraino, che si era reso latitante dopo l’ordinanza emessa a suo carico il 14 novembre del

sentenza annullata La Cassazione aveva deciso di far tornare gli atti in appello per un nuovo giudizio di secondo grado

Francesco Mollace 1997. Le attività investigative si sono basate su una intensa attività di intercettazione telefonica ed ambientale, protrattasi per circa un anno e mezzo ed all’esito della quale si è capito che vi era l’esistenza di un’associazione mafiosa.

L’indagine ha permesso di ricostruire alcuni dati salienti dell’organigramma delle zone di egemonia della ‘ndrangheta, avendo anche delle informazioni utili circa gli equilibri delle cosche nel reggino, in particolare tra i Serraino, che esercitavano la loro egemonia nella zona di San Sperato, a sud di Reggio

Calabria, e quella relativa a Pasquale Libri, storica consorteria consorziata con i De Stefano durante la seconda guerra di ‘ndrangheta.

Da quanto appurato, inoltre, emerse anche un interesse della cosca per i furti d’autovetture con conseguenti richieste di denaro, nel più classico “cavallo di ritorno”, ma anche estorsioni, favoreggiamenti e detenzione e porto di armi.

Il processo torna in appello dopo la pronuncia d’annullamento da parte della Corte di Cassazione che accolse l’appello dei difensori che lamentavano una diver-

genza tra la pronuncia dei giudici in rito ordinario e quelli dell’abbreviato. Era emersa, infatti, una situazione piuttosto strana, in quanto, il giorno della sentenza d’appello dell’abbreviato, la stessa corte d’appello reggina aveva giudicato gli imputati che avevano scelto il rito ordinario assolvendoli dall’accusa di associazione a delinquere di tipo mafioso. Fu fatto un eccellente lavoro da parte del collegio difensivo che presentò dei ricorsi dettagliati e che portarono la Cassazione ad annullare la sentenza e rinviare per un nuovo giudizio innanzi alla corte d’appello di Reggio Calabria. c. m.

Abusi e violenze, un arresto Aveva ritrovato la compagna anche in un centro di accoglienza Un uomo è stato arrestato dai poliziotti della squadra mobile della questura cittadina con l’accusa di atti persecutori. Gli uomini della terza sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di A. G. di 32 anni.

L’arrestato deve rispondere del reato di atti persecutori, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della convivente. La storia turbolenta che l’uomo ha avuto con la donna vittima di que- La Questura di Reggio Calabria sta vicenda è iniziata nel 2007. Tra i due protagonisti, ha esitato ad aggredirla e secondo quanto ricostruito controllarla continuamente. dagli investigatori della squa- Le violenze sono andate dra mobile, c’è sempre stato avanti per un po’ di tempo fiun rapporto difficile che è no a quando la vittima si è risfociato nella violenza. In bellata e ha cercato di allontanarsi.A un particolare è certo punto stato accertaLa vittima la donna, to un clima di si era già esasperata vessazioni fidai continui siche e moraallontanata maltrattali che l’uomo dal compagno menti, nel praticava sulviolento nel 2008 2008 è stata la vittima. inserita in un Andate sempre di più in crescendo nel centro di accoglienza.

Tuttavia anche lì il compacorso degli anni.

Il 32enne arrestato dai po- gno l’ha raggiunta telefonicaliziotti trattava la fidanzata mente facendole credere di «come una reclusa», raccon- essersi pentito per come tano gli investigatori, e non l’aveva trattata. La donna si è

gioacchino campolo

Chiesto il sequestro di tutto il patrimonio I difensori lamentano la lesione del diritto di difesa e il pm chiede il sequestro del patrimonio di Gioacchino Campolo (in foto), con misura del divieto di dimora in Calabria e Sicilia. Si va verso la conclusione del procedimento di prevenzione nei confronti del re dei videopoker. Nella mattinata di ieri gli avvocati De Stefano e Marazzita hanno presentato un’istanza per lamentare la lesione del diritto di difesa, in quanto il loro consulente non avrebbe avuto a disposizione gli atti in tempo utile per poter esaminare il tutto prima della data ultima fissata dal giudice Giglio (poi tratto in arresto con conseguente slittamento della causa) per la presentazione della perizia. L’istanza è stata respinta e si è proceduto alla discussione con il pm Ronchi che ha chiesto oltre al divieto di dimora anche il seque-

stro di tutto il patrimonio di Campolo. Successivamente si è registrato l’intervento degli avvocati Azzarà, Mancini e Venezia per i rispettivi assistiti, per i quali è stato chiesto il dissequestro dei beni, poiché si ritengono non riconducibili a Gioacchino Campolo. Il processo è stato aggiornato al prossimo 11 gennaio per gli interventi degli avvocati De Stefano, Marazzita e Calabrese.

in questura

Poliziotti a lezione dall’avvocato D’Ascola

Funerali privati per il boss Santo Labate

lasciata convincere ed è tornata a vivere con lui ma ancora una volta, dopo appena un mese, le violenze e i maltrattamenti sono ricominciati con più vigore, diventando veri e propri stupri. La drammatica vicenda raccontata dalla vittima ha reso necessario il suo allontanamento dall’ambiente domestico e il suo collocamento in un centro di accoglienza di Reggio.

La minuziosa ricostruzione dei poliziotti e le ipotesi investigative sono state accolte pienamente dall’autorità giudiziaria e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. a.i.

Si sono svolti lunedì, in forma privata, i funerali di Santo Labate, 59 anni, deceduto lo scorso 9 dicembre. Capo dell’omonimo clan operante nella zona sud di questo capo-luogo, era ristretto agli arresti domiciliari presso l’Azienda Ospedaliera di Padova. Il questore, Carmelo Casabona, a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, ha disposto il divieto dei funerali in forma solenne e che il trasporto della salma avvenisse direttamente al locale cimitero di Reggio Modena con la partecipazione alle esequie solo dei più stretti congiunti.

Una lezione sull’uso legittimo delle armi e dei mezzi di coazione fisica e la nuova normativa in materia di stalking sono gli argomenti trattati ieri in questura a Reggio Calabria.

Nei locali della questura sul corso Garibaldi è stato l’avvocato Nico D’Ascola (nella foto a sinistra) a tenere la lezione agli operatori della Polizia di Stato. Il noto penalista è anche docente ordinario di diritto penale alla facoltà di giurisprudenza all’Università della Mediterranea di Reggio Calabria. L’esperto giurista ha parlato agli operatori di argomenti che essi incontrano quotidianamente nel loro lavoro e delle norme che sono chiamati ad applicare in modo corretto. Da qui l’iniziativa della Polizia diStato.

L’appuntamento rientra infatti all’interno delle giornate di aggiornamento professionale dedicate alle tematiche di interesse generale. L’incontro è stato occasione di un proficuo arricchimento del bagaglio professionale degli operatori di polizia che quotidianamente si confrontano con gli aspetti approfonditi nel corso della dotta lezione tenuta dal professore D’Ascola.

Il convincimento degli operatori e dei dirigenti della questura, in primis il questore Carmelo Casabona (nella foto a destra), sottolineano dagli uffici della polizia, corrisponde con «la consapevolezza che solo attraverso una solida preparazione si può rendere un utile servizio alla collettività».

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Un happening tutto all’insegna dell’underground Tre giovedì di musica non convenzionale “Be -in” nelle atmosfere del Vintage Club L’Underground non convenzionale trova casa a Reggio Calabria. Come una scommessa, una sfida culturale e musicale, messa in piedi da tre giornalisti calabresi con l’obiettivo di mostrare alla città l’altra faccia del “made in Italy”. Stefano Cuzzocrea, Roberto Calabrò e Gaia Branca, giornalisti con la passione per la musica, hanno presentato ieri mattina al Vintage Music Club di via Torrione, la serie di tre eventi che comporranno l’happening underground “BE-IN” che avrà luogo per tre giovedì consecutivi interamente dedicati alle band nostrane attive ben oltre i confini del sud d’Italia. «La sfida è allargare l’offerta musicale in città – ha sottolineato Calabrò in apertura – con l’obiettivo di portare Reggio sulle mappe dei luoghi underground d’Italia, attraverso un percorso culturale che vuole essere continuativo e innovativo». Tre giornalisti con differenti background, ma con lo stesso desiderio di rinnovare i consueti programmi di musica esistenti, iniziando con tre gruppi provenienti o legati al territorio del sud, della città di Reggio e della Calabria. «Il primo concerto vedrà sul palco i reggini Fjelds – ha spiegato Stefano Cuzzocrea, giornalista di Rolling Stone – che si ispirano alle atmosfere del Nord Europa, poi sarà la volta dei messinesi “The Out Key Hole”, appena tornati da una serie di live a Londra, e infine i “Soviet Soviet”, band di Pesaro attivi nell’Est Europa e dal managment calabrese. La nostra idea è il risultato del confronto tra tre punti di vista sullo stesso territorio, per concepire un evento alla cui base ha la nostra voglia di ritrovarsi e stare bene insieme». La vera innovazione sta nella scelta di iniziare i concerti molto presto, come avviene in Inghilterra, per dare la possibilità a tutti, soprattutto studenti e lavoratori di poter partecipare senza limitazioni causati dall’orario tardo. «Una scommessa che diventa quasi pratica educativa – ha affermato Gaia Branca – in una città con l’abitudine a muoversi sempre ad orari proibitivi per chi l’indomani lavora o deve andare a scuola. Una scommessa soprattutto per il Vintage Music Club che ha conosciuto il nostro lavoro e la nostra competenza credendo nel nostro progetto». La giovane squadra di giornalisti ha avuto anche il sostegno di numerose realtà attive nel campo dell’arte, del design, della musica e della cultura, come Tag Art Gallery, Azzurro, Marea, Mediterranea e Buona Calabria. «Il nostro ringraziamento va a quanti hanno abbracciato questo percorso, fidandosi della nostra proposta e sostenendoci fino alla fine». L’happening underground “BE-IN”, la cui locandina è stata curata dalla poster artist italiana Paulette, vuole essere un evento carico di stile, che dal 15 al 29 dicembre, per tre giovedì consecutivi, vuole essere un momento aperto ad un pubblico variegato di ogni età.

sodalizio reggino

Le Muse in trasferta a Vizzini Scambi culturali e letterari si intensificano nel paese caro a Verga Continua la programmazione del sodalizio delle Muse anche per il mese di dicembre che vede la nota associazione reggina presente anche nella vicina Sicilia ed esattamente a Vizzini. Periodo di scambi all'insegna della conoscenza culturale e soprattutto letterraria anche attraverso luoghi e storie divenute patrimonio dell'umanità. Questa la prerogativa dell’anno sociale 2011/2012 così come ricorda il presidente delle Muse Giuseppe Livoti che insieme al consiglio direttivo continuano a promuovere eventi al di fuori della città di Reggio Calabria.

Dopo la serata augurale della mostra dedicata ai diorami di Vincenzo Papalia, l'incontro lo scorso 8 dicembre presso l'antica e suggestiva Vizzini, luogo natio di Giovanni Verga ricco di siti e suggestioni tanto cari alla letteratura. I soci Muse sono stati così ricevuti dal presidente dott. Gregorio Logiudice dell'associazione "Vizzini da scoprire" prima nell'antico Palazzo Trao Ventimiglia - luogo storico e Museo dell'immaginario Verghiano. Tale palazzo scenario per il

giochi e balocchi giochi e balocchi giochi e balocchi giochi e balocchi giochi e balocchi giochi e balocchi

FRANCESCA TORTORELLA reggio@calabriaora.it

c i n e n e w s

Il volo della palla prigioniera Uno dei più classici giochi all’aperto di un tempo neanche troppo lontano era la “palla prigioniera”. Giocato tradizionalmente in strada e nelle piazze, da bambini e ragazzi di tutte le età, era uno sport basato principalmente sull’agilità e sullo spirito di gruppo.

Due squadre, con uguale numero di partecipanti, si affrontavano su un campo da gioco rettangolare, suddiviso in due linee parallele distanti tra loro qualche metro e in due fasce più piccole, retrostanti. Si procedeva, quindi, ad estrarre a sorte i capitani di ogni squadra che, a loro volta, avevano il diritto di scegliere i loro componenti e si sorteggiava anche il concorrente del gruppo che doveva lanciare per primo la palla oltre la linea avversaria. Infine si cominciava. L’obiettivo del gioco era quello di colpire gli avversari lanciando la palla con le mani aldilà della li-

MULTISALA LUMIERE SALA DE CURTIS

Ligabue in 3 d Spettacoli alle 17.30 19.50 - 22.10

"Mastro Don Gesualdo" ha visto un primo momento di saluto dell'amministrazione comunale di Vizzini e una conversazione sui luoghi verghiani anche attraverso costumi d'epoca ed oggetti che appartengono all'opera letteraria della Cavalleria Rusticana, La Lupa, Rosso Malpelo.

Successivamente l'antico castello borbonico nelle sue sale ha ospitato un incontro sul ruolo della cultura oggi e di come l'associazionismo incontrandosi in luoghi diversi può' creare gruppo soprattutto nel meridione d'Italia. Una testimonianza di come promuovere le culture altre nei nostri contesti sociali, dove spesso la comunicazione culturale viene tenuta in secondo piano. Nel corso dell'incontro in una sala gremita di soci Muse e abitanti di Vizzini uno scambio di gonfaloni tra i due sodalizi culturali con la promessa che nel mese di gennaio i rappresentanti dell' amministrazione comunale ed il presidente Logiudice saranno ospiti di una delle varie conversazioni delle Muse.

Inoltre alla serata ha preso parte anche l’assessore alle politiche giovanili il quale ha proposto con grande interesse una mostraesposizione per questa estate degli artisti de Le Muse, nello storico Palazzo Costa - nota galleria d'arte contemporanea, attraverso tele che possano raccontare visivamente e pittoricamente vicende, storie e personaggi del grande maestro del verismo.

SALA SORDI

SALA DE SICA

Il re Leone in 3 d 16.15 segue Pina in 3d alle 18 - 20 - 22

Happy Feat Spettacoli alle 16.15 segue Il giorno in più 18.45 21 - 23

nea badando bene che non diventasse preda dei concorrenti e stando attenti a non superare con i piedi o con le braccia il confine, pena la perdita della propria libertà. Chi veniva colpito dalla palla, infatti, veniva “catturato” dalla squadra avversaria e costretto ad andare in prigione, spostandosi nella fascia più piccola del campo, dietro i giocatori del gruppo che aveva messo a segno il col-

NUOVA PERGOLA SALA MASTROIANNI Breaking Dawn - Parte 1 Lo schiaccianoci in 35 Spettacoli alle 16 18.10 mm alle16.30 - 18.30 22.30 segue “1921 - Il mistero di Real Steal Rookford” Spettacoli alle 20.30 Spettacolo alle 20.30 22.50

po. Il primo giocatore ad essere preso diventava “capo prigione” e doveva assicurarsi che a turno tutti i prigionieri riuscissero a tirare: se riuscivano a riprendere al volo la palla lanciata da un compagno o dall’avversario, riconquistavano la libertà. I lanci erano naturalmente alternati e veniva proclamata vincitrice la squadra che riusciva a catturare tutti gli avversari, oppure, se si stabiliva un tempo massimo di gioco, quella con più giocatori liberi. Altre regole essenziali erano: non colpire l’avversario sulla testa o sui piedi e non contraddire l’arbitro, pena l’espulsione dal gioco. A volte chiamato anche “palla combattente” o “palla battaglia”, palla prigioniera veniva giocato con un’infinità di varianti, una delle quali prevedeva il termine della partita con la “cattura” del capitano avversario che, ovviamente, per gli altri era in incognito. Fatta eccezione per qualche tentativo di recupero a livello scolastico, anche palla prigioniera, oggi, è sparita dalle strade, soppiantata dalla tecnologia e dalla mancanza di spazi aperti.

Marina Crisafi

CINEMA AURORA Midnight in Paris Spettacoli alle16.30 18:30 20:30 22:30

CINEMA ODEON Anche se è amore non si vede Spettacoli alle 16 - 1820 -22

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2011 di successi - la nazionale a rizziconi La visita storica dell’Italia di Prandelli. Solidarietà ed allenamento sul campo confiscato alle cosche

UN CALCIO

alla ’ndrangheta Il cielo è azzurro sopra Rizziconi. Già, perché la Nazionale Italiana di Cesare Prandelli si è allenata lo scorso novembre a Rizziconi su un campo di calcio sequestrato alla ’ndrangheta. Buffon e compagni sono stati ricevuti dalle autorità locali e da don Luigi Ciotti, presidente di Libera (la rete di associazioni impegnate nella lotta contro le mafie). Entusiasmo e applausi dalla tribuna gremita da un migliaio di persone, delle quali la maggior parte ra-

gazzi. Un’iniziativa speciale partita da Libera e dall'Us Acli, e accolta con entusiasmo dalla Figc con l’intento di lanciare un messaggio ai giovani che non usufruiscono di quel terreno di gioco per le intimidazioni delle cosche locali. Al fianco della Figc anche Rino Gattuso, calabrese doc e simbolo della Nazionale campione del mondo 2006.

Il messaggio di Don Ciotti è chiaro e pie-

no di significati: «Dobbiamo tutti riflettere su una cosa, se stiamo realmente dando un senso a questo gesto: o ci impegniamo tutti a sostegno di questa battaglia, oppure le cose non cambiano.

La Reggio “caput sport”. Già, il 2011 è stato per la città dello Stretto un anno di successi. Un monologo a livello sportivo che ha consentito, addirittura nel mese di maggio e direttamente dalla capitale del Belgio, cuore pulsante delle Istituzioni Europee, di proclamare Reggio (dalla commissione Aces) “città Europea dello Sport 2013”. L’unica del Mezzogiorno. Ma questo è solo l’inizio.

Da qui a fine anno CO vuole celebrare tutti gli sport e di-

cesare prandelli Andiamo via arricchiti Non è solo una sfida ma l’idea di poter iniziare qualcosa di importante mafia non è solo in Calabria, ma in tutto il Paese: siamo particolarmente grati alle forze dell’ordine per il loro impegno, ma la mafia non morirà mai se non si affrontano politiche sociali incisive, a cominciare dalla tutela del lavoro.

Dobbiamo mettere la mafia in fuorigioco e voi calciatori potete darci una mano, trasmettere il vostro messaggio, facendo in modo che lo sport sia pulito e trasparente». «Andiamo via arricchiti - afferma il ct della Nazionale Cesare Prandelli Siamo rimasti particolarmente colpiti dalle parole di don Ciotti e dalla partecipazione dei ragazzi. Sono convinto che abbiamo partecipato a una giornata storica. Siamo orgogliosi di avere insistito perché la Nazionale potesse venire qui. Non è solo una sfida, ma l’idea di poter iniziare qualcosa di importante non solo per questa terra ma anche per l’Italia». Sulla stessa lunghez-

za d’onda Gigi Buffon: «Per noi era un dovere morale essere qui, un senso di responsabilità che bisogna avere in situazioni e occasioni come queste.

Adesso devono scendere in campo tante persone, la politica ci dovrà e ci deve sostenere e dare una mano, ma dovranno scendere in campo in primo luogo i valori della libertà che regnano in ogni abitante di questa terra». Spettacolo, poi, sul campo dove gli azzurri hanno portato la loro solidarietà dando vita ad un mini torneo. Senza il costume di scena - la maglietta azzurra e i pantaloncini corti, o meglio con una pettorina colorata arancione, bianca, gialla e viola a contraddistinguere le 4 squadre che hanno giocato un mini torneo, come ragazzi qualunque in un impianto qualunque, hanno mostrato le loro emozioni senza schermi, stavolta. Imbarazzati, quasi impacciati, di fronte a racconti drammatici come la testimonianza dei genitori del piccolo Domenico Gabriele, Giovanni e Francesca, ucciso da una pallottola vagante mentre giocava a calcetto, o ai moniti di Don Luigi Ciotti che ha ricordato come questa fosse purtroppo la terza inaugurazione del campo di Rizziconi.

Perché i problemi non si risolvono solo con una bella giornata, ma c’è sempre un dopo.

ANTONIO PAONE a.paone@calabriaora.it

scipline che hanno fatto grande, nel 2011, Reggio Calabria in Italia e in alcune occasioni anche nel mondo: ripercorrere, dunque, tutti i trionfi sportivi dell’anno.

Dai successi nel calcio al basket, passando per il rugby e il tennis. Dalla vela all’atletica, dal pattinaggio al pugilato.E ancora molto altro. Non importa il mezzo utilizzato: una palla presa a calci oppure colpita con una racchetta, in bicicletta o in mare e persino sui pat-

il messaggio di don ciotti Dobbiamo mettere la mafia in fuorigioco e voi dovete darci una mano in modo che lo sport sia pulito

tini a rotelle. Nel 2011 ha vinto, ha brillato sempre la Reggio sport. Che altro dire, anche Miss Italia è reggina (di Sinopoli). Uno speciale celebrativo, dunque, che sarà pubblicato sulle pagine di CO da lunedì a venerdì sino alla fine dell’anno. Chiunque volesse segnalare un “trionfo reggino” nel 2011, puà farlo inviando una mail a: a.paone@calabriaora.it a.pao.

continua

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Coni, ecco le stelle al merito Il presidente regionale Praticò: «E’ un riconoscimento importante» Rinnovata per l’undicesimo anno la cerimonia di consegna delle stelle al merito sportivo, conferite dal Coni nazionale e la premiazione degli atleti distinti nelle proprie categorie per il 2011. Un momento di condivisione, come ha ricordato il presidente del Coni provinciale di Reggio Calabria, Giovanni Filocamo. «Un’occasione per consegnare anche le stelle al merito sportivo e i riconoscimenti ad atleti e tecnici che si sono distinti nel 2011». Riguardo le alte onorificenze distribuite dal Coni nazionale, Filocamo ha ricordato come «tra i 18 premiati ci sono anche due società che per oltre un ventennio si sono distinte nella promozione dello sport».

Una addirittura, la sezione reggina del tiro a segno nazionale, ha più di 150 anni, e vanta tra i soci fondatori Giuseppe Garibaldi, Pietro Foti e Domenico Genovese Zerbi. «In un momento, facciamo rivivere ai premiati quello che è stato il miglior risultato sportivo per il 2011, o l’impegno di una vita per le Stelle al Merito» ha concluso Filocamo. Il presidente del Coni Regionale, Mimmo Praticò, ha voluto ri-

Tra i premiati il campione del mondo di pugilato Versace cordare come «una vita per lo sport, è una vita spesa bene, ecco perché le stelle al merito sono un riconoscimento importante non facilmente raggiungibile».

Tra i premiati per i risultati sportivi dell’ultimo anno agonistico ci sono la formazione under 12 del circolo Polimeni per la federazione Italiana tennis, Giuseppe Tropepe, del

motor club di Polistena, primo classificato al campionato internazionale d’Italia supermarecross. O ancora Attilio Nabborrini, dell’Asd nuotatori Reggini, che ha partecipato ai giovanili i nuoto per i 100 e 200 metri rana. Per aver organizzato la tappa reggina del giro d’Italia a vela, è stato premiato Agostino Antivo, del Circolo Velico Alto Ionio di Roccella. Per q uanto riguarda le stelle al merito sportivo, tra i premiati ci sono Tito Messineo, storico segretario della Cestistica Piero Viola, o ancora Pasquale Favano per la sua costante presenza alla promozione della pallacanestro e an-

cora Caterina Romeo, per il suo impegno costante nel minibasket. Tra le società premiate con la stella al merito sportivo del Coni, ci sono la Asd Altair club Reggio Calabria, presieduta da Lino Canale per la promozione del Karate e il Circolo Velico Reggio, fiore all’occhiello della città per i successi riportati e per la partecipazione a ben sette Giri d’Italia a vela.

Premiato anche Francesco Versaci, campione del mondo giovani pesi medio massimi, per la federazione atletica leggera tra i premiati figurano Monia Cantarella, campionessa italiana indoor e outdoor categoria allievi per il lancio del peso, oltre ad Alessia Costantino, maglia azzurra ai campionati mondiali di marcia. E’ stata premiata anche Giusy Versace, campionessa italiana indoor e open di atletica nei 100 metri della Ads Con Noi, affiliata al comitato paralimpico Italiano. Un momento di condivisione, quello per le consegne delle onorificenze del Coni, e per la premiazione degli atleti, un momento di aggregazione per tutti gli sportivi reggini.

Antonio Morelli

basket - il ritorno

Marcianò si veste di neroarancio «In 20 anni non è cambiato nulla. E’ stata una scelta di cuore» Filippo Marcianò e la Viola. Un binomio che rinasce. Il noto chiniesologo reggino ritorna nella società in cui si è formato tanti anni fa nel periodo d’oro della grande Viola. Adesso farà parte dello staff sanitario di una realtà in cerca di rilancio.«Per me è un pò come tornare a casa, anche se, vista la mia collaborazione con la Reggina e con l’Audax, potrei dire che per me basta essere nel mondo dello sport per sentirmi a casa. In 20 anni non è cambiato nulla. Anche se la società è diversa, spero che le motivazioni siano uguali». Scelta di cuore o scelta professionale? «Diciamo entrambe, ovvio che dal punto di vista professionale, non sono più solo il ragazzino che nel ‘92 era affascinato dall'ambiente e alla prima esperienza lavorativa».

Cosa può dare Marcianò alla Viola:

«Sono stato chiamato per coprire un ruolo di completamento dello staff. Integrazione al lavoro dell’inossidabile Lillo Barreca. Il concetto di globalità, che caratterizza il mio modo di lavorare, mi consente di guardare da diverse angolazioni alle problematiche che normalmente si presentano durante la stagione agonistica e lavorare anche dal punto di vista della prevenzione oltre che da quello della risoluzione dei problemi».

Da uomo di sport, un pensiero sul momento del basket attuale: «Sicuramente la difficile situazione economica ha colpito anche il mondo dello sport, in misura maggiore quelli che hanno meno visibilità. L’accusa che si può muovere alla federazione è quella di non essere riuscita a ritagliarsi gli spazi che questo sport merita dal punto di vista me-

diatico, di conseguenza, diventa complesso trovare aziende disposte ad investire». La Viola può tornare ai fasti di un tempo? «Le vie del Signore sono infinite. Visto che il mio ruolo non mi concede molte possibilità di farlo, permettimi di concludere con i ringraziamenti. In primis vorrei ringraziare il dottor Calafiore che ha fortemente voluto il mio ritorno; la casa di cura “Villa Aurora” che, nella persona della dott.ssa Claudia Cuzzocrea e del primario del reparto di lunga degenza dottor Antonio Foti, mi ha consentito di accettare l'incarico; i dottori Tramontana, responsabili dell’istituto T.A. terapia ambulatoriale che con un rapporto privo di gerarchie da rispettare, mi ha consentito di crescere professionalmente».

Giuseppe Dattola

culturismo

Tutto pronto per il congresso annuale Irb Si svolgerà sabato prossimo il congresso annuale dell’Irb Italia. Il teatro dell’evento sarà l’Hotel Sirio e, come al solito, sarà fatto un consuntivo di chiusura di un 2011 per la federazione culturistica italiana. Tanti eventi con la ciliegina della torta del tour internazionale di Belgrado che ha visto i migliori esponenti della federazione confrontarsi con i pari categoria europei in un gara che ha unito tanti atleti di molte nazioni nel segno del culturismo pulito in una settimana all’insegna dello sport nella cittadina serba dato che era presente anche la nazionale italiana di tiro a segno con la quale l’Irb ha dato vita ad un simpatico gemellaggio. Oltre tutto questo, ci sono state le varie gare organizzate dalla federazione del presidente Anto-

nio Barreca con il clou a aiugno quando, al circolo Polimeni di Reggio, c’è stato il classico appuntamento con le finali nazionali in cui i migliori senior ed under si sono dati battaglia in pedana per aggiudicarsi i vari titoli di categoria. Gli obiettivi di Barreca sono tre: far crescere i tanti atleti tesserati, formare istruttori competenti e combattere il doping nel culturismo.

L’Irb manda in orbita gente che costruisce il proprio fisico grazie ad una sana e corretta alimentazione ed ai tanti sacrifici fatti in palestra. Il messaggio è chiaro e viene ricordato con tante iniziative ed in ogni convegno organizzato dall’Irb che saluterà gli affiliati ad una federazione che cresce anno in anno. g.d.

la serata sms

“Sport music show” Reggina e Viola insieme «La Reggina dice sempre getto è stato presentato ieri sì quando può rendersi uti- mattina a palazzo dei Lamle al territorio che è orgoglio- padari del Comune. Oltre a sa di rappresentare». Esor- Foti e Nicola Amoruso, redisce così il presidente ama- sponsabile del settore giovaranto Lillo Foti in occasione nile amaranto, sono intervedella presentazione del pro- nuti il general manager Sergetto “Sport Music Show” gio Zumbo per la Viola, il che andrà in scena il prossi- sindaco di Reggio, Demetrio mo 30 dicembre al PalaCa- Arena e il presidente regiolafiore. Per la prima volta le nale del Coni Mimmo Pratidue realtà storiche dello cò. Quest’ultimo estremasport reggino, Reggina e mente soddisfatto perché Viola saranno insieme per «ancora una volta lo sport è riuscito a una giorinserirsi in nata di un contesto grande lo scopo sociale e lo spettacolo ha fatto trae solidariedell’iniziativa smettendo i tà.

Un Acquistare protesi propri valoevento di per permettere ri con un forte responsabiliad atleti calabresi linguaggio solidarietà sociale il di partecipare alle di tà». Orgocui ricavato glioso è ansarà interaparaolimpiadi che Zummente dedi Londra 2012 bo: «Attistinato alveremo l’acquisto tutti i nodi protesi sportive che permetteranno stri canali per coinvolgere ad atleti calabresi di parte- i nostri atleti, fino al settocipare alle Paraolimpiadi di re giovanile e tutti i nostri tifosi. Il 30 dicembre sarà Londra 2012.

«Proprio in questi giorni - un appuntamento straorcontinua Foti - ci stiamo dinario per l’intera città di spendendo in un’iniziativa Reggio».

Questa certezza ce l’ha di grandissimo rilievo nei confronti dell’Hospice. Un anche Nick Amoruso il progetto che sta ricevendo il quale appena saputo «di favore e la partecipazione questo progetto ho voluto della città e che culminerà prestare il mio contributo. nelle serate organizzate a Abbiamo, tutti, la possibipiazza Camagna a partire da lità di renderci protagonigiovedì ed a piazza Duomo sti di un’iniziativa di grandomenica. Il nostro club è de valore. Invito personalvicino a tutto ciò che riguar- mente tutti i cittadini, non da Reggio e la Calabria e la- solo gli sportivi, al Palavora ogni giorno per poter sport». Lo scopo di questo offrire un contributo tangi- straordinario spettacolo bile che va ben oltre i 90 mi- «sarà acquistare una pronuti di gioco». Le sfide ci ap- tesi dando così la possibipartengono - conclude - e il lità ad un disabile di avere fascino della Reggina e del- un’occasione di riscatto, la Viola si coniugheranno in nello sport - afferma Arena un momento unico per tut- -rispetto ad un evento trata la città. Sono curioso di gico. Sono certo sarà un vedere Sarno andare a cane- evento entusiasmante per stro ed i piedi fatati dei cal- l’intera città».

Antonio Paone ciatori neroarancio». Il pro-

l’ORA GrecoCALABRA

calabria

ora

MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 25

Καλαβρια αρτε

COMUNI Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico

0965 732473 0965 762010 0965 760023 0965 718101 0965 776000 0965 785372

CRONACA

Melito, 6 persone denunciate MELITO P.S. I carabinieri della locale compagnia al termine di una serie di servizi di controllo del territorio, hanno denunciato in Stato di Libertà P.F., 62 anni, per omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina e danneggiamento, poiché in qualità di proprietaria di immobile, versante in precarie condizioni strutturali, non provvedeva ad effettuare idonei interventi di messa in sicurezza, procurando danni al tetto di un abitazione. E poi, D.M., 50 anni e S.V., 41 anni, per falsità in scrittura privata, poiché entrambi, avevano abilmente contraffatto la firma di terzi al fine di stipulare polizze assicurative fittizie.

Inoltre deferiti anche C.S., 55 anni e C.F., 61 anni, per danneggiamento continuato dell’altrui fondo agricolo.

Infine, V.P., 48 anni, per violazione degli obblighi imposti con la misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova al servizio sociale.

Truffa aggravata ai danni dell’Ue MONTEBELLO J. I Carabinieri del Nucleo Antifrodi di Salerno e della Stazione Carabinieri di Reggio Calabria Principale, deferivano in stato di libertà P.G.A., 45 anni, amministratore unico del frantoio A. s.r.l. di Montebello Jonico. Costui è ritenuto responsabile di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in danno dell’Unione Europea in concorso, poiché, mediante il rilascio di falsi “modelli f” che supportavano le fittizie produzioni di olio dichiarate dal F. all’Ag.e.a., consentiva a quest’ultimo di conseguire, per la campagna 2004-2005, illeciti finanziamenti comunitari pari a 63.575,51 euro.

In fiamme l’auto di un 33enne MELITO P.S. Ignoti hanno dato alle fiamme l’autovettura Mercedes 190-E, di proprietà A.M., 33 anni. Sull’accaduto indagano i carabinieri.

GUARDIE MEDICHE

Palizzi Roghudi Bagaladi San Lorenzo Com.Montana Capo Sud

0965 763079 0965 789140 0965 724362 0965 721395 0965 775311

BAGALADI

E’ stata confermata in secondo grado la condanna di Carmelo Megale, il 25enne che nell’estate dell’anno scorso ha ucciso il rivale in amore a Bagaladi. La pena che in abbreviato venne comminata e che è stata confermata anche dai giudici in appello è di 16 anni di reclusione. Il giovane è responsabile di aver ucciso Antonino Russo che all’epoca dei fatti aveva 21 anni. I due erano molto amici un tempo, ma poi i rapporti si erano incrinati a causa di una donna di cui entrambi si erano innamorati.

Qualche giorno prima della tragedia, avvenuta il giorno dopo Ferragosto, si era verificata una lite furibonda tra i ragazzi. Era stato Megale ad avere la peggio, con conseguenze gravi dal pestaggio al punto da dover andare in ospedale. Se l’era legata al dito. In più, l’odio per quella donna che anche lui amava ha armato la sua mano. Pieno d’ira ha aspettato che l’ex amico uscisse da una pizzeria dopo una serata trascorsa con amici e gli ha riversato contro tutto il rancore che aveva. Con sè aveva portato un’arma, una pistola calibro 6,35 che ha utilizzato contro Russo. Quando è arrivato al

Melito Porto Salvo (T.Evoli) Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi San Lorenzo

0965 783007 0965 762217 0965 761500 0965 711397 0965 727085 0965 785490 0965 765203 0965 372251 0965 721002

CARABINIERI Melito Porto Salvo Bova Bova Marina Motta San Giovanni Condofuri Montebello Jonico Palizzi Bagaladi

TEMPO LIBERO

0965 781378 0965 762702 0965 766360 0965 712209 0965 780333 0965 782783 0965 765803 0965 724088

BOVA Museo arte contadina BOVA MARINA Museo agropastorale Biblioteca Cineteatro “Don Bosco” CONDOFURI Biblioteca “Rempicci”

0965 762013 0965 760821 0965 760821 0965 766208 0965 784877

Bagaladi, omicidio Russo Sedici anni per Megale Confermata in appello la condanna emessa in primo grado

Carmelo Megale

La scena del crimine

culmine della rabbia l’ha estratta e ha sparato contro il ventunenne devastando il suo corpo. Carmelo Megale ha esploso sette colpi di pistola preso da una rabbia incontenibile. La vittima è rimasta lì,

secca. Nel frattempo l’autore si è dileguato nella speranza di far perdere le sue tracce. Ma le prove raccolte nell’immediatezza dai carabinieri lo hanno convinto a contattare il suo legale di fiducia e presentarsi

scuola media

santissima annunziata

Allestito laboratorio linguistico L’aula multimediale realizzata con il finanziamento Por Calabria MOTTA SAN GIOVANNI

Grazie ad un finanziamento Por Fesr Calabria 2007/2013 nell’ambito della linea d’intervento “Qualità della vita ed inclusione sociale” è stato allestito presso la scuola media di Motta San Giovanni un attrezzatissimo laboratorio linguistico che soddisfa appieno le richieste di una società in continua evoluzione e l’esigenza di una scuola che insegna ad apprendere e a saper fare, utilizzando tecnologie non solo nel loro uso meramente strumentale, ma anche come “nuovo luogo” di formazione dell’esperienza e della conoscenza.

Un ambiente educativo e di apprendimento aperto e flessibile che promuove capacità di autoapprendimento e di consapevolezza critica del “sapere”.

In questa prospettiva la tecnologia ed in particolare la multimedialità diventano idonee, incidendo positivamente sulla struttura dei processi d’insegnamento-apprendimento. «Ovviamente la tecnologia è solo un mezzo - ribadisce il dirigente scolastico Caterina Autelitano all’inaugurazione del laboratorio - e tutto deve passare attraverso un’attenta programmazione, soprattutto metodologica e collegiale.

spontaneamente in caserma per mettersi a disposizione della giustizia. Al giudizio di primo grado Megale, assistito dall’avvocato Emanuele Genovese, ha scelto il rito abbreviato e il 24 gennaio è arrivata la

prima condanna a 16 anni di reclusione. Poi il processo di secondo grado, in cui la procura generale ha chiesto la conferma della pena. I giudici del Tribunale di piazza Castello hanno accontentato l’accusa, stabilendo anch’essi la condanna a 16 anni di carcere. La sentenza ha confermato la provvisionale per le parti civili. Si erano costituiti in giudizio la madre di Antonino Russo, le sorelle, il nonno e la zia, tutti assistiti dall’avvocato Francesco Floccari. E’ stato così chiuso il secondo capitolo di una vicenda che ha distrutto due famiglie, di una storia fatta di amore e odio, rancori che armano la mano anche contro un amico. Una vicenda dolorosa per tutti. a.i

Il docente con la sua presenza attenta e competente non sarà solo mediatore, ma anche elaboratore di cultura attraverso l’uso di nuovi linguaggi, programmatore di attività e prodotti, costruttore di mappe concettuali, traduttore e rielaboratore d’informazioni in più codici. Pertanto l’apporto delle nuove tecnologie informatiche in campo educativo e formativo va sfruttato attentamente, con chiari obiettivi, rigore metodologico e collaborazione interpersonale, affinché - aggiunge Autelitano - il processo formativo degli alunni tragga un valido contributo dell’utilizzazione di essi nella didattica». L’aula multimediale è stata inoltre arricchita dagli stessi ragazzi con un interessante murales raffigurante un goethiano Prometeo rivisitato e visto nella sua accezione di eroe ribelle, simbolo di un’umanità che vuole liberarsi dalla sua ignoranza attraverso la conoscenza e la via del progresso scientifico. Con l’augurio che tutti i ragazzi possiedano la scintilla del fuoco del sapere che la scuola dovrebbe far ardere e alimentare per riuscire ad assolvere alla sua importante funzione educativa nella società odierna.

PASQUALE GATTUSO reggio@calabriaora.it

Restaurate le corone di Madonna e Bambino ROGHUDI

Le corone della Madonna e del Bambinello della chiesa “Maria Ss Annunziata e San Nicola di Bari” di Roghudi sono state restaurate grazie ad un progetto regionale e sono state restituite alla cittadinanza roghudese nel loro antico splendore.

Nello specifico sono state effettuati interventi di doratura e lucidatura. Le corone rappresentano la testimonianza tangibile della devozione di un'intera comunità nei confronti della sua Protettrice. Non sono bastati secoli di vita, e varie intemperie causate dagli anni, a far scemare la bellezza e l’importanza di questi gioielli che sono stati restaurati anche grazie all’aiuto della gioielleria “Grazia” di Melito.

Un lavoro impegnativo ed estremamente delicato che ha riportato la corone all’originale splendore. Adesso si

La Madonna e il Bambino potranno vedere le saldature di pezzi staccati, l’incastonatura di pietre mancanti ed un'accuratissima ripulitura generale. Il parroco Don Giovanni entusiasta ha ringraziato tutti per la disponibilità e l’impegno profusi, anche e soprattutto i cittadini di Roghudi che con le loro generose offerte hanno reso possibile questo intervento.

FRANCESCO IRITI reggio@calabriaora.it

l’ORA dello STRETTO

calabria

ora

MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 27

COMUNI Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

GUARDIE MEDICHE

0965 757509 0965 795195 0966 373299 0965 755175 0966 961051 0965 753812 0965 742012

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla (Ospedale) Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

0965 751560 0965 751560 0966 335359 0965 790071 0966 965844 0965 753347 0965 742336

CARABINIERI

Campo Calabro Villa San Giovanni Bagnara Scilla Sant’Eufemia d’Aspromonte San Roberto Calanna

TEMPO LIBERO

0965 797082 0965 751010 0966 474447 0965 790488 0966 961001 0965 753010 0965 742010

VILLA SAN GIOVANNI Biblioteca comunale

0965 752070

BAGNARA Biblioteca comunale

0966 371319

SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE

Piccolo Museo civiltà contadina

0966 961003

Scarichi illeciti di reflui Sequestrato un frantoio Fiumara, i forestali denunciano l’amministratore unico FIUMARA

Sequestrato un frantoio ubicato in località “Matiniti” nel comune di Fiumara.

Nei controlli specifici disposti dal Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Reggio Calabria sugli opifici oleari dislocati nel territorio della Provincia ed in particolare, per le fasi di trasformazione delle olive al fine di contrastare le frodi in campo agroalimentare e per lo smaltimento dei residui di lavorazione per evitare reati nel settore paesaggistico ambientale, il Comando Stazione di San Roberto, ha proceduto oltre al aequestro anche al deferimento in stato di libertà, alla competente Autorità Giudiziaria, di G.M. di anni 59 amministratore unico della Società intestataria.

La pattuglia del reparto di

San Roberto, nel procedere al controllo dello stabile adibito a frantoio, nonché alla verifica delle necessarie autorizzazioni documentali, ha notato che, nonostante l’oleificio fosse dotato di ben tre vasche in cemento intercomunicanti tra loro per lo smaltimento dei residui di lavorazione delle olive, questi riversava direttamente sul terreno le acque reflue di vegetazione impiegate per la molitura delle live su di un’area di circa 3000 metri quadri.

All’interno della stessa area, gli agenti hanno riscontrato inoltre un consistente cumulo di sansa, residuo ultimo della premitura delle olive, non adeguatamente contenuto e il cui percolato scaricava direttamente al suolo. Tale azione illecita era perpetrata grazie all’azione di una pompa d’aspirazione disposta all’interno

protezione civile a scilla

Ecco come fronteggiare ogni emergenza SCILLA

Associazioni e cittadini si incontreranno domani alle 17 in municipio per discutere di “Protezione civile a Scilla”, su iniziativa dell'amministrazione comunale.

Una sorta di “Stati generali della Protezione Civile”, così come è stata definita l'iniziativa da Antonio Santacroce, consigliere delegato alla Protezione civile. Un settore delicato per un'area esposta ad alti rischi. È necessario, quindi, predisporre un'organizzazione ed un coordinamento tali da poter far fronte ad ogni emergenza, dove ognuno deve fare la sua parte. È proprio sulla specificità dei ruoli e delle competenza che l'amministrazione comunale, rappresentata nella presentazione dell'evento dagli assessori Perina e Bova e dai consiglieri

Santacroce e Cambareri, punta per predisporre una macchina organizzativa efficiente, che si è già messa in moto. È in corso di revisione il piano comunale della Protezione Civile, che risale al 2006 e necessita di un aggiornamento alla luce delle nuove criticità. Inoltre, nell'ultima esercitazione nazionale è stato predisposto in una stanza del municipio il Centro Operativo Comunale, struttura operativa in cui si coordinano le attività di protezione civile via radio.

In tutto ciò un ruolo fondamentale avranno tutte le associazioni locali che risponderanno all'invito e saranno chiamate a fare la propria parte. A specializzarsi saranno le associazioni di protezione civile presenti a Scilla, che sono Pantere verdi, Anpana Gepa e Prociv Usars.

Giusy Nuri

delle vasche, che veniva azionata indiscriminatamente per il riversamento delle acque di vegetazione direttamente su di un punto del suolo, realizzando, pertanto, l’abbandono a cielo aperto di rifiuto liquido.

La norma, prevede che le acque reflue provenienti dal lavaggio e molitura delle olive, possano essere utilizzate per attività agronomica, mediante spandimento sul suolo preventivamente autorizzato, contesto questo che non si realizzava per il frantoio posto sotto sequestro.

Tale situazione di degrado è degenerata, tra l’altro, nella formazione di un fastidioso e pregnante olezzo, percepibile addirittura lungo il tratto della strada provinciale Campo Calabro – Melia.

A G.M. sono stati contestati i reati relativi allo scarico illecito di reflui industriali ascrivi-

bile all’articolo 6 della Legge 210/2008 nonché la mancata utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive in base a quanto disposto dall’articolo 103 del D. L.vo 152/2006. L’attività di controllo in questo settore continua in tutta la provincia di Reggio Calabria. reggio@calabriaora.it

Bomba carta fuori da un bar Foti, Cara, Pirrotta,Vizzari S.EUFEMIA Ignoti hanno fatto esplodere un ordigno rudimentale del tipo “bomba carta”, piazzato all’esterno del Bar denominato G.F. di proprietà di M.F., 34 anni.

«Con quali soldi il “ben altro” che sostituirebbe il Ponte?»

Giovanni Alvaro interviene sul Ponte, dopo le lettere con cui Lombardo e Scopelliti (governatori di Sicilia e Calabria) chiedono a Monti un’accelerazione sull’iter realizzativo dell’opera, ritenendola «priorità strategica». «Tanto è bastato - afferma Alvaro per mobilitare i signor No con l’eterna richiesta del benaltrismo. E giù l’elenco delle opere da realizzare, anche se sostanzialmente generico. L’elenco sembra avere il solo obiettivo di dire No al Ponte dimostrando così che, anche tra i detrattori del ponte, c’è chi ancora arrossisce e si vergogna della scelta ideologica del rifiuto dell’opera in tempi di profonda disoccupazione e di crescita che arranca. L’elenco, comunque, anche se generico non

Uno strumento che monitora il territorio

CRONACA

il commento di alvaro

VILLA SAN GIOVANNI

piano di coordinamento

possiamo non condividerlo, anzi potremmo addirittura renderlo più corposo.

Però i benaltristi dovrebbero dire, di questi tempi, con la crisi finanziaria, con i guai dell’euro e con le necessarie misure restrittive avviate prima da Berlusconi ed ora da Monti, dove si possono trovare i fondi per finanziare immediatamente le opere che si considerano necessarie. Sostenere che basta spostare i fondi del ponte per il “ben altro” è il più grande imbroglio che si possa perpetrare contro gli ignari cittadini, perché il “ben altro” non funziona da moltiplicatore economico come la grande infrastruttura che punta a realizzare il corridoio Helsinki-Palermo e a fare del Mezzogiorno la piattaforma logistica dell’Europa.

Chi è contarrio al Ponte è nemico del Sud».

SAN ROBERTO

Ha avuto inizio a San Roberto il primo degli incontri finalizzato all’approvazione del piano territoriale di coordinamento provinciale.

Presenti al tavolo del dibattito l’assessore provinciale all’urbanistica Giuseppe Pirrotta, il sindaco di San Roberto Roberto Vizzari, l’ingegnere Pietro Foti e il dottor Cara. «Il concetto che porta avanti l’Amministrazione provinciale è quello dell’unitarietà» esordisce il sindaco Vizzari che ha aperto i lavori. L’assessore Pirrotta nel portare i saluti del Presidente Raffa ha commentato: «Non a caso si inizia a San Roberto e si finirà a Gambarie per portare avanti l’idea del collegamento mare-monti. Inoltre le azioni d’intervento partono dal basso ed è per questo che si vuole creare la sinergia ed il rapporto continuo con i sindaci ed il territorio». L’ingegner Pietro Foti ha spiegato che «il Ptcp è uno strumento politico strategico programmatico che prevede specifiche procedure, costituite da diverse fasi, che si concluderanno con l’approvazione». Il percorso conoscitivo del territorio è iniziato nel 2001, mentre l’elaborazione nel 2007. Altri tecnici, coordinati da Pietro Foti

hanno, in seguito, illustrato nel dettaglio in cosa consiste il Ptcp. Innanzittutto è stato evidenziato che, per la trasparenza, esiste un sito internet dove ogni addetto ai lavori può accedere. Il Piano si compone in due rami fondamentali quello delle strategie e quello delle regole, che rappresenta la parte attuativa. I contenuti dell’impianto strategico riguardano la realizzazione di una compiuta ecologia del territorio, tra cui la fruizione della montagna nelle zone preparco, ma anche equilibratura del territorio e attività produttive. Alle amministrazioni locali si daranno delle prescrizioni, direttive e indirizzi specialmente delineando un percorso qualitativo. Il Piano intende occuparsi dei centri storici, delle aree della rete ecologica e dei rischi, tra cui quello sismico, quello idrogeologico e della salute e risorse naturali. Il rischio idrogeologico riguarda appunto San Roberto, in particolare le frazioni di Acquacalda, Samperi e il corso del Torrente Catona. In ultimo le opere propedeutiche e complementari al Ponte sullo stretto che richiedono la somma ingente di 1000 milioni di euro.

AGATA ROMEO reggio@calabriaora.it

MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 30

l’ora della Piana Piazza Primo Maggio 17, Palmi Tel. e Fax: 0966 55861 Mail: piana@calabriaora.it

PORTO

OSPEDALI

AUTORITA PORTUALE 0966 588637 CAPITANERIA DI PORTO 0966 562911 DOGANA 0966 765369 GUARDIA DI FINANZA 0966 51123 POLIZIA DI FRONTIERA 0966 7610 CARABINIERI 0966 52972 VIGILI DEL FUOCO 0966 52111

GIOIA TAURO

FARMACIE 0966 52203

PALMI

0966 267611

CITTANOVA

0966 660488

OPPIDO

0966 86004

POLISTENA

0966 942111

TAURIANOVA

0966 618911

CINEMA

Gioia Tauro

Rosarno

Ioculano 0966 51909 Rechichi 0966 52891 Tripodi 0966 500461

Alessio 0966 773237 Borgese 0966 712574 Cianci 0966 774494 Paparatti 0966 773046

Palmi Barone Galluzzo Saffioti Scerra Stassi

0966 479470 0966 22742 0966 22692 0966 22897 0966 22651

Taurianova Ascioti 0966 643269 Covelli 0966 610700 D’Agostino 0966611944 Panato 0966 638486

Dimissioni del presidente L’assise fa finta di nulla

Gioia Tauro “Politeama” 0966 51498 Chiuso Cittanova “Gentile” 0966 661894 Chiuso Polistena “Garibaldi” 0966 932622 Chiuso Laureana “Aurora” Chiuso

territorio in crisi

Emergenze lavoro e migranti La Cgil sollecita la Prefettura

Ente montano, ok al consuntivo 2009 e al previsionale 2011 CINQUEFRONDI

Il consiglio della comunità montana normalizza la situazione contabile e approva consuntivo 2009 e bilancio previsionale 2011. Sull’ultima annualità del progetto Psr – gestito fino al 2007/2008 dal consorzio Asproserre e oggetto di vertenza fra le due istituzioni – l’assemblea dà indirizzo all’ufficio tecnico di prepararne l’attuazione, stabilendo pure che a curarlo sarà la comunità stessa e prevedendo un incremento di risorse oltre ai 110 mila euro destinati dalla Regione. Tutti i punti sono passati all’unanimità, erano assenti i consiglieri Napoli (Cinquefrondi), Panetta (Galatro), Sorbara (San Giorgio Morgeto). Ma soprattutto non c’era il presidente del consiglio Masso, dimessosi il 7 dicembre, due giorni dopo la convocazione della seduta.

Curiosamente, il passo indietro dello storico portavoce dell’assemblea – giustificato con troppo scarni motivi personali – non si è meritato quasi alcun cenno durante il consiglio. E di prassi è sembrato l’invito a Masso perché ci ripensi che gli ha rivolto il pre-

ORFANO Il Consiglio senza il presidente Mario Masso sidente della giunta, Galluccio, a nome di tutti i colleghi. È toccato quindi al consigliere anziano Galimi presiedere la riunione. Che, va detto, è filata via con sufficiente tranquillità, e solo in coda ha vissuto qualche scintilla con l’intervento di Dangeli sui pagamenti ad Asproserre. Quanto all’approvazione dei documenti contabili, la giunta e il responsabile finanziario De Mujà hanno messo in chiaro che un rilancio dell’azione politico-amministrativa della comunità è finalmente possibile grazie alle vittorie in tribunale contro la Regione. Senten-

ze, come è noto, che riconoscono all’ente montano il rimborso delle differenze stipendiali per i dipendenti ex 285: un milione e duecento mila euro, ovviamente ancora non in cassa. L’assessore Sibio ha affermato: «Approvare i bilanci significa ridare un senso politico alla comunità e non venire qui ad accendere e chiudere le luci. Sono atti propedeutici alla ripresa delle attività, come il progetto di ufficio forestale». Il consuntivo ovviamente riguarda una gestione amministrativa precedente a quella che porta la firma di Galluccio, Macedonio e

Sibio. Quanto invece al previsionale 2011, De Mujà spiega: «Essendo ormai a fine anno, l’unico capitolo previsto è il pagamento degli stipendi, non c’è programmazione, si tratta solo di regolarizzare la contabilità. D’altronde ancora non abbiamo notizie certe dalla Regione quanto ai trasferimenti per il personale e le spese di funzionamento. Anche se è ovvio che delle spese obbligatorie Stato o Regione dovranno farsi carico».

Gli stipendi arretrati per il momento riguardano quattro mensilità 2009 (solo alcuni dipendenti) e da luglio 2011 ad oggi (tutti). In cifre, rispettivamente, 150 mila e 300 mila circa. Questione Asproserre. Il consiglio si dice disponibile a trattare col consorzio di De Marco, ma il ricorso di questi al giudice ha complicato le cose. Sulla liquidazione dell’annualità 2007 (disponibili 80 mila euro, Asproserre ne vuole 60 in più), nessuna ingerenza nel lavoro del funzionario Guerrisi che ha sollevato diverse obiezioni di irregolarità compiute in fase di rendicontazione.

ANGELO SICILIANO piana@calabriaora.it

PARTECIPATO Il sit-in di lunedì a Reggio Manovra Monti, ma non solo. Nell’ambito del partecipato sit-in organizzato dalla Cgil lunedì scorso a Reggio in occasione dello sciopero nazionale contro i tagli in atto da parte del Governo, ci ha pensato una delegazione della segreteria comprensoriale a porre con forza sul tavolo del prefetto Luigi Varratta le tante vertenze aperte nella Piana. «Abbiamo riferito- spiega il segretario regionale della Filt-Cgil Salvatore Larocca- di una situazione che rischia davvero di diventare esplosiva da un punto di vista sociale, e in questo senso abbiamo raccolto dal prefetto un segnale di massima vicinanza sui diversi temi affrontati». Da vero e proprio allarme, i numeri ribaditi rispetto alla crisi occupazionale in atto sul territorio, con ben 2mila lavoratori attualmente in regime di cassa integrazione o di mobilità nell’area industriale di Gioia Tauro. In particolare, la Cgil ha posto come priorità, vista la scadenza ormai vicina, l’esigenza di rinnovare gli ammortizzatori sociali a quelle circa 400 unità la cui mobilità in deroga scadrà il prossimo 31 dicembre. Quindi il sindacato ha evidenziato l’emergenza trasporti, con i tagli dei treni a lunga percorrenza che proprio da lunedì si sono andati ad aggiungere alle crisi locali come quella delle linee taurensi, aumentando le condizioni di isolamento del territorio. Infine, la Cgil ha chiesto di partecipare al tavolo già aperto in Prefettura sull’emergenza migranti, ricevendo peraltro conferma dell’arrivo di nuovi moduli da Crotone per aumentare i posti a disposizione per i braccianti stranieri.

Francesco Russo

ordine pubblico

Tripodi: «Massimo impegno» Rosarno, il sindaco difende il suo operato sul tema legalità ROSARNO

Nessuna lezione da alcuno sulla gestione dell’ordine pubblico o addirittura sul contrasto alla criminalità organizzata.

Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, ha fatto il punto sulle attività messe in atto dalla sua giunta per aumentare i livelli di sicurezza, reale e percepita, della cittadinanza.

«L’amministrazione ha adottato una serie di iniziative quali: la costituzione di parte civile nei processi di ‘ndrangheta, il sostegno delle attività scolastiche atte a

stimolare nei giovani il rispetto impegnandoci ogni giorno a ridelle regole ed i principi di legali- spettare il mandato conferito datà, il protocollo d’intesa con il Mu- gli elettori». Sul tema, inoltre, c’è seo Della Ndrangheta volto a que- un’interlocuzione con la prefettura, anche perché la ste attività, convicenda s’interseca sapevoli che solo Rivendicata con l’emergenza attraverso le nuogrande migranti. «Un tave generazioni si può sperare in un attenzione anche volo istituzionale presso la Prefetturiscatto ed in un sull’emergenza ra di Reggio Calavero cambiamenmigranti bria è già attivo to sostanziale e dallo scorso 4 ottonon di facciata.

Riteniamo nel breve tempo di bre sulle problematiche connesse aver dimostrato un’attenzione all’arrivo dei lavoratori stagionali particolare su quest’emergenza, extracomunitari sul nostro terrinel limite delle nostre prerogative, torio e non c’è nessuna sottovalu-

SINDACO Elisabetta Tripodi tazione del fenomeno né trascuratezza o ritardi da parte del comune, che responsabilmente e senza amplificare il problema, ha comunicato, già dal 23 novembre scorso la situazione degli arrivi e

l’impossibilità di fare fronte con le sole proprie forze ai numeri, disponendo l’apertura del campo d’accoglienza per la metà di dicembre».

Il sindaco risponde anche a chi, come il gruppo consiliare “Grande Sud”, guidato da Giacomo Saccomanno, ha avuto parole critiche con l’amministrazione per la gestione dell’ordine pubblico. «Chi ha responsabilità di qualunque tipo e rappresenta i cittadini non può essere disfattista, non può “tra le righe” criticare i sequestri attuati dalla magistratura, perché alla fine hanno eliminato un’economia sommersa. Non sono abituata a tacere, ma sono soprattutto abituata a far seguire i fatti alle parole».

DOMENICO MAMMOLA piana@calabriaora.it

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P I A N A

tutto in famiglia gli arrestati

E l’intuizione sulla droga portò alla cosca dei Maio Genesi dell’inchiesta: Morabito arrestato con 23 chili d’erba

Michele Maio

Giuseppe Maio

Domenico Maio (1972)

Pasquale Maio

Giuseppe Panuccio

TAURIANOVA

Da un normale arresto per droga, alla scoperta di un’agguerrita famiglia di ‘ndrangheta. Si deve alla caparbia dei carabinieri di Gioia Tauro, guidati dal capitano Ivan Boracchia, e al sapiente coordinamento della procura di Palmi, diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, l’inizio dell’inchiesta “Tutto in famiglia” che, nella giornata di ieri, ha portato al fermo dei 21 “sanmartinoti” accusati di fare parte, a vario titolo, di una cosca, quella dei Maio, che fino a pochi mesi fa era riuscita a operare e prosperare praticamente nell’ombra.

Le inchieste proseguite parallelamente, ha portato nella giornata di ieri sia al fermo della Dda reggina, sia all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Palmi per altri 5 soggetti accusati di coltivazione e spaccio di stupefacenti.

L’anello di congiunzione tra le due inchieste è Pasquale Hanoman coinvolto in entrambi i procedimenti.

Gli altri indagati sono Francesco Morabito, Martino Rettura, Anna Maria Rettura (finita ai domiciliari) e Domenico Stanganelli (classe 1962) che secondo le indiscrezioni trapelate nella giornata di ieri, dovrebbe trovarsi in Francia e per questo risulta latitante. lo spaccio di droga L’indagine, infatti, trae origine dall’arresto, per detenzione e coltivazione di circa 23 chili di sostanza stupefacente di marijuana, di Morabito, cognato di Martino Rettura, (quest’ultimo già destinatario, nel luglio 2010, di ordinanza di custodia cautelare in carcere per cessione di sostanza stupefacente di canapa in favore di Angela Carbone e Antonio Larosa, applicata dal gip di Palmi il 14 maggio

Gaetano Merlino

TENACI Da sinistra Angelosanto e Boracchia 2010).

A seguito di una perquisizione domiciliare effettuata dai militari della stazione dei carabinieri di Rizziconi, il 21 ottobre 2010, infatti, Morabito era trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

L’intercettazione dei colloqui carcerari immediatamente disposti dall’autorità giudiziaria di Palmi, intercorsi tra l’arrestato Morabito e i suoi familiari (la coniuge Anna Maria Rettura, sorella di Martino, il loro figlio minorenne Giovanni Morabito, la madre Maria Franco e lo zio materno Pasquale Hanoman), ha permettesso di appurare il coinvolgimento di tutto il nucleo familiare nell’attività illecita di produzione e smercio della droga, con un ruolo di primissimo piano svolto proprio da Hanoman, che, oltre a prodigarsi per indicare al nipote detenuto la corretta strategia difensiva da adottare, si preoccupava di fare occultare un secondo bidone, non rinvenuto nella perquisizione all’abitazione Morabito da parte dei militari, ma per gli investigatori contenente

l’orecchio indiscreto Dall’ascolto delle conversazioni gli investigatori cominciano a tracciare il profilo dei due clan un ulteriore imprecisato quantitativo di marijuana.

E’ a questo punto che l’indagine comincia a prendere corpo. la “nuova” cosca Nella Suzuki Vitara di Pasquale Hanoman viene installata una cimice che, nel corso dei mesi seguenti, si rivelerà una vera e propria miniera d’informazioni per gli investigatori. Ndell’abitacolo dell’autovettura vengono captate numerosissime conversazioni dalle quali gli inquirenti sono venuti a conoscenza dell’esistenza di una cosca operante nella frazione di San Martino di Taurianova e nelle zone limitrofe.

Domenico Maio (1992)

Domenico Cianci

Natale Feo

Pasquale Garreffa

Martino Rettura

L’inchiesta a questo punto passa per competente alla Distrettuale antimafia di Reggio Calabria che avvia un’indagine relative alla “cosca di San Martino di Taurianova”, mentre la procura di Palmi segue nell’inchiesta sulla droga.

Dall’ascolto delle conversazioni intercorse tra Hanoman e vari interlocutori (molti dei quali identificati ed essi stessi facenti parte della consorteria) gli investigatori cominciano a tracciare il quadro sulle due ‘ndrine di San Martino, una riconducibile agli Zappia ed una alla famiglia Maio. Queste, al pari di altre ‘ndrine insistenti in altre zone del territorio calabrese, controllano in modo capillare il territorio (i cui confini di competenza sono ben delimitati), le iniziative imprenditoriali dei privati, sovvenzionano i cittadini in difficoltà con l’abusivo esercizio del credito o con i mutui a tassi usurari, impongono dazi che riscuotono con estorsioni, compiono atti intimidatori per imporre il proprio dominio incontrastato.

FRANCESCO ALTOMONTE f.altomonte@calabriaora.it

Anna Maria Rettura

Pasquale Hanoman

Francesco Hanoman

Francesco Morabito

Stefano Nava

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P I A N A

tutto in famiglia la faida della frazione

Dall’Onorata alla Bastarda Un paesino minuscolo – San Martino è infatti una delle frazioni di Taurianova – in cui il fenomeno ‘ndranghetista è radicato nel tempo, e che nel tempo si è macchiato di stragi, estorsioni, minacce e danneggiamenti ai danni di chiunque osasse opporsi ai desiderata del clan di riferimento territoriale. Un paesino minuscolo che, suo malgrado, ha attraversato guerre di mafia e scontri violentissimi tra clan differenti che si contendono il potere e gli affari. Una storia che affonda le proprie radici nel tessuto stesso della città che si è trovata a fronteggiare sulla propria pelle il cambio della guardia tra la vecchia “Onorata società” – rappresentata dalle famiglie degli Zappia-Carrozza – e quella che è passata alla storia criminale come “la Bastarda” formata dai nuclei familiari dei Cianci–Chirico– Scarfò–Ciccone e Avignone.

In un primo momento sembrava che le due “società” potessero in qualche modo convivere nel territorio di San Martino.

Poi il sempre maggiore inserimento della Bastarda negli affari economicamente redditizi, aumenta gli attriti tra i due gruppi criminali; attriti che vengono risolti nell’unico modo considerato risolutivo dalla ‘ndrine: l’eliminazione cioè del gruppo avversario. È il 1976, la Bastarda ha preso sempre più piede nel panorama criminale cittadino, e con una serie di omicidi efferati, diventa il gruppo dominante. A guidare la holding criminale ci sono i fratelli Damiano e Domenico Cianci (protagonisti, assieme ai sodali appartenenti al gruppo degli Avignone di quella che è ricordata come la strage di Razzà dove persero la vita, tra l’altro, due militari della compagnia dei carabinieri di Taurianova) che lasceranno lo scettro del comando, solo dopo la loro cattura negli anni ’80, al terzo fratello, Gaetano. Gli omicidi sono ormai diventati quasi una consuetudine e solo l’intervento di alcune tra le cosche più importanti del Mandamento tirrenico – soprattutto i Pirommalli di Gioia Tauro e i Mammoliti di Castellace di Oppido – sancisce la pace tra gli Zappia e i Cianci. Ma la pace resta appesa ad un filo, e gli scontri riprendono, ancora più sanguinari, quando Gaetano Cianci viene crivellato di colpi nell’aprile del 1993. Un omicidio che riapre le ostilità e che porterà alcuni tra gli esponenti della cosca Zappia, costretti ad una “latitanza” forzata dal paese per evitare di rimanere vittima di qualche agguato. vimp

Affiliazione, cariche e astio il clan cede al “nepotismo” Nelle intercettazioni la cosca irritata per la carica a Domenico Cianci la guardiania

TAURIANOVA

Gerarchie da rispettare nonostante i malumori, ordini da prendere alla lettera nascondendo il malcontento in attesa di sviluppi futuri e poi il rispetto – quantomeno il rispetto nell’accezione tipica che utilizzano gli aderenti ad un clan di mafia della provincia di Reggio – da riservare al capo. Nelle carte che hanno disposto il fermo dei presunti appartenenti alla cosca Maio di San Martino di Taurianova, c’è tutta la quotidianità dei rapporti criminali all’interno di un clan. Ci sono gli incarichi da conferire agli affiliati, ci sono le procedure – arcaiche ma allo stesso tempo incredibilmente attuali – da rispettare nonostante il malcontento tra gli stessi parenti del boss venga fuori nelle intercettazioni, in tutta la sua crudezza. Un quadro a tinte fosche quello descritto dai giudici antimafia, che rappresenta l’ennesimo tassello nella conoscenza delle dinamiche interne ad un’organizzazione criminale, che considera la liturgia che sta alla base della stessa organizzazione, come parte integrante della vita del clan.

Ed è proprio per questo motivo che la nomina di Domenico Cianci ai vertici della Società minore di San Martino – nomina decisa direttamente dal boss Michele Maio – fa andare su tutte le furie alcuni sodali del clan. Le procedure non sono state rispettate, e Pasquale Maio e Pasquale Hanaman, intercettati dalle forze dell’ordine, discutono di quello che, in un altro ambito, potrebbe essere descritto come un caso di “nepotismo” bello e buono. Micu Cianci infatti, nipote acquisito del boss per essere il fidanzato di Roberta Plateroti, entra nel clan di San Martino con il grado si “sgarrista” (tra i più alti della società minore, ndr) per interessamento diretto del capo bastone cittadino.

Uliveti, il boss che pretende anche 50 euro

DISSIDENTE L’uscita di Pasquale Hanoman dalla comando di Reggio Cianci è figlio di un pluriomicida ma, a sentire le discussioni tra alcuni membri della cosca, l’essere figlio di qualcuno non rappresenta, da solo, un merito. «Vedi perché mi gonfiano i coglioni a me?

Vedi che mi gonfiano i coglioni a me – dice Pasquale Maio - come, io ho dovuto fare per sette anni il “Picciotto” a San Martino, tutti noi comunque siamo partiti da zero, noi siamo dovuti partire da zero, abbiamo dovuto salire i gradini ad unno ad uno, ad uno ad uno, ad uno ad uno e dovevamo ammazzarci con gli zii stessi, che non voleva loro stessi per poter arrivare dove siamo arrivati, gli altri li prendono li afferrano e li buttano in aria. Chi cazzo lo conosce per uomo a Mico Cianci? Con tutto il rispetto per lui – dice ancora Pasquale Maio - però scusa, non si parla così, no dice: “devono farlo” ah gli ho detto, devono farlo e che …inc…, te lo devi fare piacere, e perché no, gli ho detto io, e giusto o no, scusa». Una considerazione che trova sponda in Pasquale Hanaman che concorda con l’amico ricordando la trafila che entrambi, così come i loro figli, hanno dovu-

to affrontare prima di entrare nell’organigramma della cosca. «Ma nello stesso tempo ti sembra giusto che mio nipote Melo Picciotto ha fatto Ciccio Maio Picciotto, il sangue suo Picciotto mentre il sangue strano …. subito gradi e pensare che lo hanno fatto che non dovevano neppure farlo».

Una promozione che non può essere presa bene da chi, come Maio e Hanaman, vuole avere un peso sempre maggiore; anche perché le modalità di iniziazione riservate allo stesso Cianci da Michele Maio non rispettano quelle gerarchie di cui il capo bastone di San Martino deve farsi carico.

“Deroghe” (che si prende direttamente il boss) alla prassi consolidala che prevede un tempo cuscinetto di 3 giorni per consentire agli affiliati di depositare le eventuali istanze negative alla proposta di afiliazione e che, in alcuni casi sono anche costati fatti di sangue: «Tu lo sai che per una cosa di queste qua a Delianuova è andato Don Paolo direttamente? Gli è saltato il collo a Compare Franco» VINCENZO IMPERITURA piana@calabriaora.it

la “rispettanza”

’U Lentu a San Martino per le molestie alla sua donna L’affiliato di Taurianova a colloquio con Zio Michele per sanare lo sgarro subito Uno “sgarro” si regola con la violenza, questo è chiaro tra gli appartenenti alle cosche. Ma i regolamenti di conti devono rispettare territori e confini. È in base a questi precetti criminali che le forze dell’ordine possono avere la misura dell’importanza di Michele Maio, capo società a San Martino di Taurianova, e come tale “riconosciuto” anche dalle altre ‘ndrine imperanti sul territorio. Grazie ad una conversazione intercettata dai carabinieri si può capire lo spessore criminale del boss Maio. Pasquale Hanoman racconta ad un suo interlocutore un episodio di tensione tra la cosca di San Mar-

tino e quella di Taurianova. Un “sanmartinese” chiamato “Muscagna” avuta in prestito la macchina di Domenico Hanoman (detto “Mimmo”), fratello di Pasquale e nipote del boss, sarebbe andato a Taurianova ed avrebbe molestato una donna, Mariella Zagari, compagna di un elemento di spicco della “società” di Taurianova. Dopo l’accaduto le ‘ndrine taurianovesi (Viola, Zagari, Fazzalari) ed in particolare “Turi u lentu” volevano la loro vendetta. “U lentu” si sarebbe recato a San Martino, dove avrebbe chiesto spiegazioni proprio a “zio Michele” «riconoscendo evidentemente in lui il ca-

po della locale società di ‘ndrangheta» scrivono gli investigatori.

Michele Maio, anziché cercare di difendere suo nipote, se ne sarebbe “lavato le mani”, dando “via libera” a Salvatore Fazzalari per una violenta ritorsione nei confronti di Domenico Hanoman. Solo dopo un duro confronto da ‘ndranghetisti, tra minacce per niente velate, l’intervento di altri affiliati, “u Liscio” e “compare Ciccio Petullà”, dimostrò a Salvatore Fazzalari che la persona che aveva infastidito Mariella non era Domenico Hanoman.

MAURO NASTRI piana@calabriaora.it

BOSS L’uscita di Michele Maio

Accanto agli affari che gravitano attorno al mondo dell’edilizia e della ristorazione, i Maio, sostengono gli inquirenti, si preoccupano di ogni attività economica che ricade nel territorio di San Martino.

Siano proprietari di appezzamenti agricoli coltivati ad uliveto, o piccoli proprietari di fondi agrumicoli, il clan estende la sua prepotenza su tutti i soggetti in grado di portare soldi nelle casse della cosca. E così, nelle carte che hanno portato ai 21 arresti di ieri, saltano fuori elementi legati agli affari della ‘ndrangheta degli albori come la guardiania.

Un sistema che sembrava sepolto dagli interessi legati ad affari ben più lucrosi – come lo spaccio di stupefacenti, alla base dell’operazione portata a termine dai carabinieri coordinati dalle procure di Reggio e di Palmi – e che invece rispunta fuori, per un viaggio nel tempo dal sapore surreale. Protagonisti di questo aspetto antico del crimine organizzato del reggino sono Natale De Feo e un piccolo coltivatore di San Martino, a cui l’esponente del clan si rivolge per ottenere il compenso derivante dalla “protezione” contro vandali e ladri. Una situazione assurda che porta la vittima dell’estorsione a lamentarsi con un altro pezzo grosso della cosca, Pasquale Hanoman a cui il malcapitato agricoltore racconta di come De Feo lo abbia raggiunto per chiedere una mazzetta di 50 euro. Una cifra ridicola che fa andare su tutte le furie Hanoman, che a sua volta si lamenta, paradossalmente, con la vittima stessa per via della miseria dell’estorsione visto che « questi soldi sono per l’elemosina». (vimp)

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P I A N A CINQUEFRONDI CINQUEFRONDI

Giureranno che non c’è alcun problema interno, che la squadra è coesa e lo smalto dei primi tempi continua a luccicare.

E in effetti lunedì sera, alla fine della riunione di maggioranza, pare che fossero sorrisi e assicurazioni reciproche di un impegno sempre più unitario. Ma forse solo perché, suggeriscono dalle file del centrodestra, le questioni spinose non sono state messe sul tavolo. Il confronto era stato convocato, sembra, sulla scorta di malumori dentro la stessa maggioranza a proposito di una scarsa collegialità nel decidere. E a esempio di

La maggioranza prova a ricompattarsi Vertice distensivo sul caso del vicesindaco Bellocco assente per 14 volte in Giunta E che quelle assenze non fossecondotta che snobba la partecipazione, si portavano le assenze del ro state digerite da buona parte dell’amministravicesindaco Belzione, lo conferma locco dalle riuProspettato appunto l’esigenza nioni di giunta. di chiarimenti sfoCome rivelato un maggiore ciata nella riunioda Co, e aggiordialogo interno ne di lunedì. Danando le cifre, su alla compagine vanti ai colleghi, 14 delibere pubBellocco avrebbe blicate nell’albo amministrativa ricordato gli impepretorio e riferite gni personali che al mese di novembre, Bellocco ne ha saltate 12 non gli hanno consentito di pren(lungo un arco di cinque sedute). dere parte agli incontri di giunta e

si sarebbe speso, documenti alla mano, a sottolineare i risultati della sua azione come responsabile di urbanistica, lavori pubblici e ambiente. Lui e gli altri assessori pare a ogni modo che abbiano riconosciuto un deficit di comunicazione interna (rinfacciata a Bellocco la notizia sull’isola ecologica data prima ai media e poi ai colleghi) e si siano impegnati a migliorare il lavoro di squadra. Niente di più, solo pacche sulle spalle.

Angelo Siciliano

ASSENTEISTA Bellocco

Prove di unità dopo la bufera Palmi, oggi la prima riunione nel centrosinistra reduce dal caso primarie enzo infantino Tutte le formazioni devono porsi sullo stesso livello, tornando tra la gente per capirne i bisogni

PALMI

Il centrosinistra è in cammino. Per oggi è prevista la seconda riunione dei soggetti politici che si riconoscono nell’area. Incontro che arriva dopo il “caso primarie“, scoppiato in seguito alla richiesta rivolta al Pd (attraverso una lettera pubblica) di accelerare in vista delle elezioni di coalizione da parte di Idv, di Sel, del PdcI, del coordinamento “In alto a sinistra” e del circolo politico culturale “Antonio Armino”. Un centro sinistra che ha bisogno «di ascoltare umilmente la gente, i suoi bisogni» ha detto Enzo Infantino, «oggi possiamo pensare di vincere solo attraverso un progetto politico serio, che parta dal basso e sia credibile». Non vuole alimentare polemiche Infantino, ma di una cosa è sicuro: «oggi tutti dobbiamo porci sullo stesso livello, nessuno può sentirsi indispensabile o in posizioni di maggioranza. Abbiamo la necessità di aprirci all’ascolto, di fare tesoro delle esperienze e degli errori del passato per aprire una nuova stagione».

L’universo di sigle che com-

VERSO IL VOTO Palazzo San Nicola pone in città il centro sinistra sembra essere accomunato da alcune idee di massima ma ad oggi sarebbero già emerse alcune linee guida differenti tra le “fazioni”.

Certo la storia recente dei vari protagonisti dei partiti (tradizionali e non), che si riconoscono nel centro sinistra, non può permettere a nessun soggetto di sentirsi al di sopra delle parti, indispensabile al punto tale di pretendere di stabilire “vie maestre”, pena l’abbandono di una coalizione che ancora non esiste. Un

orizzonte tutt’altro che pacificato dunque, che rappresenta però (a questo punto dei lavori) certamente una ricchezza. Se c’è la volontà di dare seguito alle dichiarazioni che tutti i membri dei soggetti politici coinvolti hanno rilasciato nei mesi scorsi, riguardanti un centrosinistra nuovo, aperto e pronto ad ascoltare quei soggetti che non si sentono rappresentati dai partiti, le associazioni operanti in città, che marchi una differenza rispetto alle “vecchie abitudini” della sini-

stra palmese (rissosa e arroccata nelle posizioni personali di esponenti eterni), allora la dialettica, anche dura, rappresenta la volontà di procedere verso una strada nuova, foriera di buoni propositi e di speranza per il futuro; se invece il centrosinistra deciderà di seguire la strada già battuta in passato, della conta delle forze interne che governa (o vuole governare) in barba alle idee e le prospettive, la strada degli ultimatum che “uccidono la democrazia”, allora purtroppo non si potrà sperare in un grande cambiamento per il futuro.

MAURO NASTRI piana@calabriaora.it

POLISTENA

Psc, il sindaco Tripodi chiama la città al confronto Sabato 17 al salone delle feste il dibattito pubblico sulla stesura del piano strutturale L’amministrazione di Polistena inizia il lavoro che porterà alla stesura del Piano strutturale comunale, e lo fa chiamando alla partecipazione i cittadini.

“P.s.c. Percorso partecipativo per costruire un’idea condivisa della città di Polistena“ è il nome del dibattito pubblico, programmato per il prossimo 17 dicembre al salone delle feste, alle 17. Insieme al sindaco Michele Tripodi interverrà Michele Terrazzo, capo della ripartizione urbanistica e responsabile dell’ufficio del Piano “Urban Center”. Modererà i lavori il consigliere comunale Francesco Mammola.

Lo stesso sindaco con una nota spiega che «tra i nostri obiettivi programmatici rientra il Piano strutturale comunale. Con il Psc sarà disegnata la nuova idea di città

per i prossimi venti anni, ed è per questo che pretendiamo vi sia una partecipazione dei cittadini, la più estesa possibile, per costruire insieme lo strumento urbanistico di tutti».

Il Piano strutturale è uno strumento ”aperto”, diverso rispetto ai piani regolatori classici dall’impostazione rigida ed immutabile. Per costruire un Psc è necessario avviare un confronto con la gente, dal quale emergerà l’idea che i cittadini stessi hanno della loro città, e come sperano di vederla in futuro.

«In questo percorso – continua Tripodi - vogliamo coinvolgere non solo i tecnici o coloro che si definiscono addetti ai lavori, ma pensiamo di dover chiamare a raccolta i protagonisti dello sviluppo, dai

giovani che decidono di restare a Polistena, ed organizzare qui il proprio futuro, a tutte le categorie produttive, alle imprese che con i loro investimenti muovono l’economia locale, alle associazioni e gli enti di promozione culturale ». Il primo cittadino nella nota elenca i “punti fermi” sui quali l’amministrazione baserà il Piano: «lontano da qualunque logica ‘‘palazzinara’’ ed affarista; che garantisca uno sviluppo sostenibile che tuteli l’ambiente, che recuperi i borghi storici, che disegni una viabilità per il cittadino, che agevoli le piccole imprese e il commercio, che favorisca l’economia legale, la lotta alla mafia e valorizzi i beni confiscati, che operi verso la giustizia sociale». ma. na.

GIOIA TAURO

Stipendi d’oro, 13mila euro di trattenute per Chizoniti La “scure” della relazione Bochicchio si abbatte anche sull’attuale comandante dei vigili Leopoldo Chizoniti.

Deriva infatti sempre dalla vecchia storia degli “stipendi d’oro”, accertata nel 2007 dalla visita dell’ispettore della Ragioneria di Stato Lorenzo Bochicchio, la determina di settore che dispone il recupero coatto di somme indebitamente percepite tra il 2001 e il 2002 dall’allora vicecomandante dei vigili.

Con l’atto del12 dicembre, il responsabile del settimo settore Risorse Umane Maria Surace determina infatti di procedere a delle trattenute sullo stipendio pari a quasi tredicimila euro, per l’esattezza 12mila 909 euro, che Chizoniti percepì a suo tempo come retribuzioni di posizioni per le mansioni superiori svolte. Nulla a che vedere con le somme da capogiro, nell’ordine di centinaia di migliaia di euro, constestate dalla stessa relazione ispettiva ai dirigenti La Terra, Strangi, Vissicchio e Mezzastesta, e a tutt’oggi oggetto di contenziosi tra gli stessi dipendenti (in qualche caso diventati oggi degli ex) e il Comu- Il comune di Gioia ne. A ben vedere, però, anche la somma che il Comune si accinge a recuperare da Chizoniti è “di tutto rispetto”, riferendosi ad un periodo limitato di circa un anno, da maggio del 2001 a maggio del 2002.

Come era accaduto nello stesso periodo con l’attuale responsabile dell’Ufficio Tecnico, Angela Nicoletta, le cifre contestate parlano di circa mille euro al mese in più di retribuzione rispetto allo stipendio “di base”. Ad oggi, quello che più stupisce- in una vicenda che vede in sostanza l’attuale amministrazione dare seguito alle indicazioni dell’ispezione statale, nonchè alla successiva delibera del 2008 dell’allora commissione straordinaria, la numero 43 del 15 luglio- è la “resistenza” degli stessi interessati, che in molti casi hanno presentato ricorso al giudice del lavoro di Palmi contro le trattenute operate dal Comune. In questo senso, sarà interessante verificare come si comporterà Chizoniti, dato che le trattenute, appunto, devono ancora partire (nei limiti di un quinto dello stipendio, come stabilisce la determina, e riservandosi il calcolo degli interessi a partire dalla messa in mora del 1 aprile 2009). Il comandante dei vigili, in realtà, aveva chiesto il 18 settembre del 2009 un tentativo di conciliazione col Comune, che però non aveva avuto seguito.

FRANCESCO RUSSO piana@calabriaora.it

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LE IMMAGINI

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I PREMIATI Da sinistra Castronuovo legge il messaggio di Muti;Varratta premia Gargano; Raffa premia Anfuso e Ceravolo premia l’associazione musicale “Melicucco”

Premio Borrello, note di riscatto Laureana, assegnati i riconoscimenti dedicati alla promozione musicale LAUREANA DI BORRELLO

Una silhouette plasmata nell’argilla a sintetizzare nella sensualità delle grazie femminili una chiave di violino che materializza e fissa, nella storia di ognuno dei protagonisti, l’arte massima della musica a cui hanno dedicato la propria vita o nella quale hanno riservato un posto privilegiato. La seconda edizione del “Premio Borrello, una vita per la musica” ha riempito ogni angolo del parterre della bellissima chiesa di San Antonio di Laureana di Borrello, dove accanto al sindaco Domenico Ceravolo sedevano il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, l’assessore provinciale alla cultura e legalità, Eduardo Lamberti Castronuovo, il prefetto Luigi Varratta, il generale Adelmo Lusi, comandante della Legione Carabinieri Calabria, accompagnato dal colonnello Pasquale Angelo Santo, comandante provinciale, dal capitano della compagni a di Gioia Tauro Ivan Boracchia e al maresciallo Walter Leotta.

I ragazzi della “Ragone” sottolineavano i passaggi della consegna del premio alle cinque figure di questo fantastico mondo che il premio di quest’anno ha voluto fissare nei propri annali, assegnandone la statuetta al musicista, al didatta, all’associazione, all’editoria, al direttore artistico, individuati nel maestro Riccardo Muti, al maestro Angelo De Paolo, all’associazione musicale Melicucco, al caporedattore del Tg3 Rai Calabria, Annamaria Terremoto, al presidente dell’associazione “Amici della Musica” di Palmi, Antonio Gargano. E’ stato il prefetto Varratta a consegnare il premio ad Antonio Gargano, «pioniere della musica intesa non solo come scienza del suono, ma anche come linguaggio comunicativo e socializzante» si legge nella motivazione, che testimonia 35 anni di eventi musicali di richiamo internazionali.

Il sindaco Ceravolo, alla presenza del sindaco Francesco Nicolaci, ha premiato l’associazione musicale di Melicucco nelle mani del suo presidente, Domenico Scerra, il quale ha sottolineato come «la sua cittadina, in quindici anni, sia diventata ormai una “città della musica” per il gran numero di giovani coinvolti».

Il presidente Raffa ha conse-

Riccardo Muti Grande soddisfazione per i successi dei giovani musicisti calabresi che rendono onore alla loro terra e all’Italia

Domenico Scerra Attraverso l’impegno in 15 anni abbiamo fatto di Melicucco una “città della musica”

gnato la statuina nelle mani di Pino Anfuso, redattore del Tg3 Calabria, per conto di Annamaria Terremoto, quale «garante della verità e dell’etica della comunicazione, imprescindibili valori per la salvaguardia ed il mantenimento della libertà, nonché propagatrice e ratificatrice del fermento bandistico». Concetti che interessano la natura stessa dell’uomo, quelli del maestro Angelo De Paola, premiato per mano del colonnello Pasquale Angelo Santo, quando afferma «la necessità di considerare la musica non un qualcosa “oltre”, ma insita

Non necessitano di ulteriori commenti le parole del generale quando dice che non è mai emerso in trentacinque anni di attività in ambienti delinquenziali qualcuno che avesse studiato musica. Fantastici i ragazzi della Ragone, che si avviano ormai all’eccellenza, seguendo le orme del loro maestro Managò, artefice riconosciuto di quest’onda lunga che da quindici anni inonda musicalmente la nostra provincia e propaga la sua eco oltre i confini nazionali.

NUMEROSE Le autorità presenti alla serata all’uomo stesso, una parte si se stessi; quando l’uomo capirà questo allora capirà la potenza della musica e ne trarrà vantaggio». E’ il generale Lusi a ritirare il premio per conto del maestro Muti «figura unica ed irripetibile, testimone dell’ethos e del linguaggio cosmico musicale» il quale

dice nel messaggio di gratitudine fatto recapitare tramite l’assessore Lamberti-Castruonuvo: «è grande la mia soddisfazione nell’apprendere i successi di questi giovani musicisti che insieme agli altri complessi bandistici della Calabria rendono onore alla loro Terra e all’Italia tutta».

SALVATAORE LAROCCA piana@calabriaora.it

GIOIA TAURO

Comuni in rete per l’accoglienza Presentato il progetto di Gioia e Rosarno “A Nord di Tangeri” GIOIA TAURO

Un viaggio attraverso la musica, la storia, la lingua e la cultura mediterranea. Tutto questo è rappresentato dal progetto "A Nord di Tangeri", cofinanziato dalla Regione Calabria attraverso il "Fondo unico per la Cultura", organizzato dai comuni di Gioia Tauro e Rosarno, e presentato ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Baldari. «Le amministrazioni intendono rappresentare un volano di sviluppo per l'intera Piana. - ha esordito Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, sottolineando la sinergia tra i due comuni - il nostro impegno c'è, così come c'è riguardo al problema dell'immigrazione. Il nostro è un popolo accogliente, ma la problematica non può ricadere solo sulle spalle di Rosarno». «L'intento principale, é quello di valorizzare la centralità di territori come quello dell’estrema Italia peninsulare - ha invece spiegato Tiziana Scarcella della biblioteca comunale, presente insieme a Carmen Lacquaniti, della biblioteca rosarnese - e ribadire un nuovo approccio nella percezione di un territorio e delle sue potenzialità. Il progetto - ha aggiunto - prevede una serie

SOLIDALI Il tavolo dei relatori di manifestazioni culturali che partiranno oggi stesso con la presentazione del libro "Statale 18", di Mauro Francesco Minervino, e continueranno fino al 30 dicembre, divise tra la città del porto, comune capofila dell'evento, e Rosarno». Entrambe le città saranno rianimate per tutto il periodo natalizio, e Palazzo Baldari sarà una delle location più “sfruttate“. Dopo la presentazione del libro infatti, il prossimo venerdì la stessa sede ospiterà “Il mio sud“, un concerto con Cataldo Perri e lo “Squintetto“.

Mentre il 28 dicembre si assisterà alle 17.30, ad una conversazione del libro

“Non è un paese per donne“, con Manuela Iatì, giornalista Sky. Il coro polifonico dell'Euterpe si esibirà invece il 18 nella chiesa Maria Ss Addolorata a Rosarno, e il 22 al Duomo di Gioia Tauro.

Uno spettacolo letterario musicale è inoltre previsto all'Auditorium comunale di Rosarno, con la voce narrante di Carmine Abate e le musiche di Nino Forestieri. I “Mattanza“, famoso gruppo di musica popolare, si esibirà il 27 a piazza Duomo nella città medmea, piazza che due giorni dopo ospiterà i “Gospel project“ in concerto. La serata finale, il 30 diembre, prevede i “Koralira” in concerto in piazza dell'Incontro a Gioia Tauro, mentre per tutto il mese alla mediateca “Foberti“ sarà possibile visitare la mostra fotografica “Migrant Workers Journey“ di Michele Palazzi e Alessandro Penso, e a Palazzo Fallara a Gioia Tauro, una seconda mostra dal titolo “Viaggio nei fondali del Mediterraneo”, di Francesco Turano sarà quotidianamente aperta al pubblico. Il tutto è reso possibile grazie al fondamentale contributo delle associazioni culturali che operano sul territorio.

EVA SALTALAMACCHIA piana@calabriaora.it

MELICUCCO

Al Comprensivo si insegna la legalità “Legali al sud”. Questo è il titolo del progetto operativo regionale partito nell’istituto comprensivo di Melicucco, con la collaborazione dell’associazione antimafia Libera. Durante la presentazione di lunedì scorso don Pino De Masi, referente regionale di Libera, ha sollecitato i piccoli studenti a «disobbedire ai genitori», quando questi, per il troppo affetto e luoghi comuni, tendono a non vedere la pericolosità di alcuni atteggiamenti negativi, che partono proprio sin dalla più tenera età, esortandoli ad esorcizzare ogni pratica che porti del male. Presente anche il sindaco Francesco Nicolaci, che non ha mancato di sottolineare la rilevanza dell’attuazione del progetto all’interno della scuola della comunità. «Non si può educare alla legalità senza innestare questo tema all’interno di una più ampia azione di sensibilizzazione» ha dichiarato la direttrice Emma Sterrantino. Secondo la dirigente «l’educazione alla legalità non è una materia come le altre, non si tratta infatti di acquisire delle conoscenze, quanto di formarsi una mentalità». Due i moduli in cui è articolato il progetto “Dalla cultura legalitaria alla cultura della co-responsabilità” e “Percorsi di cittadinanza attiva”. A beneficiare dell’azione, 25 ragazzi delle quinte classi delle primarie e 25 della terze classi delle secondarie. Tra gli obiettivi che si intendono raggiungere c’è la responsabilizzazione, vista come solidarietà alla collaborazione, e lo sviluppo e la condivisione delle norme morali. Attraverso giochi, simulazioni e percorsi improntati al dialogo, gli studenti potranno quindi cogliere una sfida emozionante: quella che li vedrà crescere come i nuovi cittadini del domani, tramite il rispetto della persona e della sua dignità.

Isabella Galimi

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l’ora della Locride Sede: Via Verdi, 89048 Siderno Tel. e fax 0964 342899 Mail: locride@calabriaora.it

GUARDIE MEDICHE tel. 0964/399602 tel. 0964/399111 tel. 0964/416314 tel. 0964/51552 tel. 0964/84224 tel. 0964/61071 tel. 0964/53192 tel. 0964/861008

SIDERNO

Quattro pagine fitte fitte di rilievi della sezione regionale di controllo per la Calabria della Corte dei Conti. E’ quanto contenuto nella deliberazione numero 464/2011 emessa dalla magistratura contabile lo scorso 27 ottobre , le cui determinazioni riguardanti l’adozione di adeguate misure correttive saranno oggetto di uno dei punti principali del consiglio comunale convocato per il prossimo 19 dicembre.

Fermo restando che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ritorto ha già proceduto a variare il bilancio di previsione dell’anno in corso, andando proprio nella direzione di adeguare il documento contabile ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti, e che saranno anch’esse oggetto della discussione nella prossima seduta del consiglio comunale, oggi intendiamo soffermarci proprio sui rilievi frutto della sezione regionale di controllo per la Calabria, mentre nell’edizione di domani analizzeremo le contromosse dell’ente.

I revisori contabili del Comune di Siderno, lo scorso 31 agosto presentarono apposita documentazione riguardante il bilancio di previsione 2011, mentre la Corte dei Conti, il 23 settembre, instaurò un regolare contraddittorio con l’ente chiedendo ulteriori elementi ad integrazione del questionario trasmesso dai revisori. Il 10 e 12 ottobre, poi, il segretario generale del Comune e il responsabile dell’area economico finanziaria presentarono le proprie controdeduzioni, oggetto della riunione della sezione regionale di controllo in fase di emissione della delibe-

NEL DETTAGLIO

Siderno Locri Marina di Gioiosa J. Gioiosa Jonica Roccella Jonica Bovalino Grotteria Caulonia

FARMACIE Bovalino Cristiano De Sandro Longo

tel. 0964/66128 tel. 0964/61028 tel. 0964/356097 Gioiosa Jonica Martora & Crupi tel. 0964/51259 Satriano tel. 0964/51532 Scopacasa tel. 0964/58134

IL CARTEGGIO Come spesso accade, la Corte dei conti ha mosso numerosi rilievi al bilancio di un Comune della Locride

VIGILI EFFICIENTI Pare abbia funzionato bene la campagna di multe “a tappeto” adottata dall’amministrazione nei primi mesi dopo le elezioni

EMERGENZA

CINEMA

Bovalino

Locri Cinema Vittoria tel. 3397153696 “The twilight saga - Breaking dawn” ore 18 - 20 - 22

Carabinieri Polizia Capitaneria

tel. 0964/61000 tel. 0964/67200 tel. 0964/787657

Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/51616 Marina di Gioiosa Jonica Carabinieri tel. 0964/415106

I PUNTI DEBOLI Per quanto riguarda i tributi comunali, invece, le previsioni di bilancio 2011 sarebbero state troppo ottimistiche

Siderno Cinema Nuovo tel. 0964/342776 “The twilight saga -Breaking dawn” ore 16 - 19- 22 Roccella Jonica Cinema Golden tel. 0964/85409 “I soliti idioti” ore 18 - 20 - 22

CONTROMOSSE Le azioni di adeguamento del bilancio saranno approvate in Consiglio il prossimo 19 dicembre, così come le variazioni

LOCRI

Comune bravo a multare ma incassa pochi tributi I rilievi della Corte dei conti al centro del Consiglio del 19

LENTE D’INGRANDIMENTO Sul Comune di Siderno razione che verrà discussa in Consiglio.

Ebbene, proprio la presenza di «elementi contrastanti e incongruenti» nella documentazione presentata, hanno indotto, lo scorso 27 ottobre la Corte dei Conti ha rilevato che «Pur prendendosi atto che alla data del 3o settembre 2011 la somma prevista a titolo di entrate derivanti da “sanzioni amministrative al codice della strada” è stata interamente in-

cassata», la magistratura contabile rileva altresì che «Il valore pari a 500.000 euro previsto a titolo di “recupero dell’evasione tributaria” non appare attendibile, in considerazione del fatto che le riscossioni a tale titolo nel triennio 2008-2010 ammontano in media ad valore pari a euro 60.550,66. Tale condizione scrive la Corte dei Conti - evidenzia una carenza di costante monitoraggio delle entrate e

altera il principio della veridicità e attendibilità delle previsioni di bilancio». Per questa e altre valutazioni riguardanti il paragrafo relativo agli equilibri di bilancio la Corte dei Conti «non considera certificabili gli equilibri finanziari della parte capitale del bilancio di previsione 2011».

Insomma, la politica di inasprimento dei controlli relativi a sanzioni degli automobilisti che hanno violato il codice della strada e che nei mesi scorsi hanno preso parecchie multe, ha dato i suoi frutti, mentre per quanto riguarda il recupero dell’evasione tributaria il Comune sarebbe stato troppo ottimista, anche se va detto che recentemente sono stati emessi i ruoli coattivi del 2008.

Altri rilievi mossi nella delibera numero 464 del 2011 riguardano il saldo obiettivo necessario per il raggiungimento del patto di stabilità interno, che secondo la Corte dei Conti «assume un valore pari a

465,87 euro e non per come indicato a 523» e il fatto che «l’ente non ha attuato interventi di razionalizzazione e rideterminazione della dotazione di personale dell’ente, in violazione dei principi che devono orientare le politiche del personale degli enti ai fini del contenimento e della riduzione programmata della spesa corrente» oltre che la mancata indicazione «della sequenza degli atti e degli adempimenti contrattuali previsti per la contrattazione integrativa del 2011» e «circa la mancata destinazione di risorse variabili al finanziamento prevalente dei compensi destinati a premiare la produttività» del personale.

Un ultimo rilievo riguarda l’ammontare del valore delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari.

Fin qui le contestazioni. Domani esporremo le contromosse dell’ente.

GIANLUCA ALBANESE g.albanese@calabriaora.it

Rischio esuberi Lombardo getta acqua sul fuoco La notizia di presunti esuberi di personale al Comune di Locri, connessa al permanere del rischio di dissesto dell’ente, ha messo in allarme parecchi impiegati comunali, due dei quali hanno già inoltrato la domanda di mobilità per poter lavorare al tribunale, mentre sarebbe in preparazione una terza richiesta.

Il sindaco di Locri Pepè Lombardo, però, ha inteso gettare acqua sul fuoco e, raggiunto da CO ha dichiarato che «L’amministrazione comunale non ha mai stilato un elenco relativo a presunti esuberi di personale ma a breve dovrà fare la nuova pianta organica, in virtù della quale si farà una valutazione generale del personale e dei suoi costi che vanno contenuti entro il 40% della spesa dell’ente. Attualmente siamo al 41%, come rilevato dalla Corte dei Conti ma il raggiungimento del contenimento della spesa al 40% appare come un obiettivo realizzabile». Fin qui le parole di Lombardo che vanno nella direzione di tranquillizzare i dipendenti comunali. In caso di dissesto dell’ente, però, la musica potrebbe essere diversa. (gi. alb.)

disservizi

Fragomeni: «Ma la posta è chiusa a Siderno Superiore?»

Nell’edizione di ieri abbiamo anticipato l’intenzione dell’assemblea di AssoComuni locridea di affrontare nella prossima riunione la questione degli orari sempre più limitati degli uffici postali, specie nei piccoli centri.

Oggi registriamo l’intervento dell’ex capogruppo del Pd in consiglio comunale di Siderno Paolo Fragomeni che intende denunciare «la grave e vergognosa inefficienza del servizio postale cittadino (in certi giorni in alcuni uffici è persino impossibile entrare per la calca) e in particolare in Siderno Supe-

riore. Quindi - prosegue Fragomeni mi chiedo: l'ufficio postale di Siderno Superiore è stato chiuso? Non so se esistano in tal senso decisioni formali da parte del gestore, ma di fatto le cose sembrano essere proprio così visto che le saracinesche del piccolo ufficio si sollevano molto di rado. E tutto questo senza che nessuno, partiti politici (di destra e di sinistra), gruppi consiliari (di destra e di sinistra), amministrazione comunale a quanto pare facciano nulla.

Le conseguenze sono facili da intui-

re: gravi disagi per i cittadini di Siderno Superiore, e in particolare gli anziani, che sono costretti a "trasmigrare", addirittura in altri paesi del circondario, per poter effettuare la sia pur minima e semplice operazione postale».

Quindi, nell’evidenziare la progressiva spoliazione dei servizi pubblici nella Locride, Fragomeni rivolge un accorato appello «all’amministrazione comunale, ai gruppi consiliari, ai partiti politici di unirsi, una volta tanto, per ottenere quanto spetta di diritto, in termini di servizi al popolo e, nella fattispecie, un decoroso servizio postale per la numerosa popolazione di Siderno Superiore». g.albanese@calabriaora.it

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L O C R I D E

«’Ntoni Macrì non voleva droga» Nelle carte del blitz “Tutto in famiglia” anche le ’ndrine della Locride boss di Siderno Macrì, oggetto di discussione tra Giu«Perché dice che Ntoni seppe Panuccio, ritenuto Macrì non voleva droga … e «Capo ‘ndrina» della cosca l’hanno fatto fuori». Tra le Maio di Taurianova, e Pa566 pagine dell’ordinanza squale Hanoman, presunto dell’operazione “Tutto in fa- affiliato della stessa; e il nomiglia”, firmate dal procura- me di Giuseppe Morabito, altro boss tore aggiunto della LocriMichele PreNell’ordinanza de. stipino e dal emerge RiferendoPubblico Misi ad un pronistero apun dialogo sui gramma teplicato all’inboss Morabito levisivo andagine, Giue Macrì dato in onda lia Pantano, su Rai Tre, saltano fuori due nomi importanti per la nel quale veniva affrontata la malavita organizzata della geografia mafiosa della Calabria, Hanoman ha sottoliLocride.

Da quelle lunghe pagine, neato come nel corso dello infatti, emergono il nome del stesso programma sia stato SIDERNO

assocomuni

Un legale unico per il problema acqua

La conferenza stampa di ieri messo in evidenza come «l’unico ad essere furbo a tenere la Nndrangheta è stato

Braccio di ferro Comune-Sorical La società contesta all’ente un debito di quasi cinque milioni

SIDERNO

SIDERNO

Sulla questione Sorical e sul debito che molti comuni del comprensorio hanno contratto con la società responsabile dell’erogazione dell’acqua i sindaci della Locride hanno deciso di muoversi concretamente, non solo con vibrate proteste ma anche a livello legale. La proposta formulata dal sindaco di Locri Giuseppe Lombardo nel corso di una riunione del comitato dei sindaci, dunque, ora sta per tradursi in realtà.

L’idea era quella di dare mandato ad un unico legale di occuparsi della vicenda, per porre fine ad una situazione considerata iniqua dai primi cittadini della Locride. In primis era stata infatti contestata la scelta di ridurre l’acqua a Comuni come Monasterace, lasciando invece tranquilli altri Enti con debiti più alti. Da qui l’idea di affidare ad un avvocato la tutela degli interessi di tutti i Comuni, «Perchè il comportamento della Sorical non è quello di una società mista che tutela gli interessi dei Comuni», aveva commentato il presidente del comitato Ilario Ammendolia. La protesta riguarderà il prezzo stabilito al metro cubo per l’acqua, che negli anni è aumentato nonostante una delibera del Cipe lo impedisse. Il 7% delle risorse derivanti dalle tariffe, inoltre, avrebbe dovuto essere destinato all’ammodernamento delle reti idriche, considerato che parte del debito dipende proprio dalle perdite, dovute alla fatiscenza delle stesse.

Il tutto verrà analizzato

La Sorical colpisce ancora.

Questa volta a farne le spese è il Comune di Siderno, che nella giornata di lunedì ha subito una doppia doccia fredda: la drastica riduzione della quantità d’acqua erogata e una lettera da parte di Equitalia, responsabile della riscossione delle quote per la fornitura dell’acqua potabile, contenente un atto di pignoramento per un debito accumulato negli anni pari a 4.612.379 euro, comprensi gli

Ilario Ammendolia nel corso della prossima assemblea dei sindaci, prevista per venerdì ma rinviata a causa della convocazione del consiglio provinciale, al quale sono stati invitati anche i sindaci per discutere dei tagli ai trasporti. L’appuntamento è dunque rimandato alla prossima settimana, quando si discuterà, oltre che del problema con la Sorical, anche del problema delle Poste, per il quale verrà richiesto un incontro con i vertici societari per discutere dei disservizi sul territorio e della scelta di attingere ad unità lavorative al di fuori del comprensorio. Verrà inoltre analizzato il modo in cui affrontare la crisi finanziaria dello Stato, in considerazione dei forti tagli che i bilanci comunali subiranno a partire dal prossimo anno.

«Al nostro livello non possiamo fare altro che porre un problema e spingere affinchè si risolva - ha commentato Ammendolia - investiremo del problema Poste i parlamentari della provincia di Reggio Calabria e della Sorical il presidente Giuseppe Scopelliti». si. mu.

il Tiradritto», ovvero Giuseppe Morabito, il boss della arrestato nel corso del-

l’operazione “Bellu lavuru”, sta per far capire che forse coordinata dalla Direzione Morabito ha deciso di assudistrettuale antimafia di mere comportamenti diversi Reggio Calabria. Morabito, da Macrì, comportamenti dunque, sarebbe stato più che gli avrebbero consentito bravo degli altri, altri come di prendere in mano i fili delMacrì, «fatto fuori» perchè la ndrangheta locale e condurla senza avere problemi. «non voleva droga».

I suoi rap«Il Tiraporti con la dritto, quanIl “Tiradritto” droga, d’aldo ha visto avrebbe deciso tro canto, socosì gli ha di comportarsi no attestati a detto che anpartire dal che se..», si diversamente 1992, anno legge ancora sulle droghe in cui al boss nella lunga arrivò la priordinanza.

La conversazione non è com- ma ordinanza di custodia pleta, mancano le parole cautelare per associazione di fondamentali per capire tipo mafioso per traffico inquello che il boss ha deciso ternazionale di stupefacenti. re. lo. di fare, ma mezza frase ba-

interessi di mora e la riscossione coattiva.

Il Comune di Siderno ha stigmatizzato la propria indignazione nei confronti della Sorical tramite una lettera inviata alla società da Vincenzo Errigo, responsabile dell’Unità operativa di progettazione e manutenzione delle opere pubbliche, sottolineando come mentre negli altri Comuni di sua competenza la riduzione dell’erogazione «è dell’ordine del 20-25 %, a Siderno è stata del 75% ed è avvenuta improvvisamente, senza

alcun preventivo avviso e “in modo unilaterale”». Da qui la richiesta di ripristinare il normale flusso d’acqua, pari a 105 litri al secondo e una uniformità di trattamento qualora si ripresentasse la necessità di applicare nuovamente la riduzione dell’erogazione, «non facendo immaginare una ingiustificata e illegittima disparità di trattamento dei soggetti morosi che verrà denunciata all’Autorità Giudiziaria».

La richiesta di pignoramento, per caso, arriva subi-

MONASTERACE

Biblioteca in fiamme Forse un corto circuito?

SIDERNO

Ieri nella prima mattinata intorno alle ore 9,00 si è sviluppato un piccolo incendio nella toilette della biblioteca comunale “Corrado Alvaro”, ubicata in una grande sala dell’ ex mercato coperto, nel quale sono ospitate delle associazioni locali come la sezione della Protezione Civile “Il Castello”, la Croce Rossa Italiana ed il Circolo Anziani, oltre alla Guardia Costiera.

Ad accorgersi di quanto accaduto proprio gli uomini della stessa Guardia costiera, che hanno prontamente informato il sindaco Maria Carmela Lanzetta. Sono intervenuti ovviamente i Vigili del Fuoco del compartimento di Siderno guidati dal capo squadra Vincenzo Pizzimenti, oltre ai Carabinieri della locale Stazione diretta dal maresciallo Antonio Longo e alla Polizia Municipale.

Qualche impiegato comunale ed il personale degli lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità si è subito adoperato per i primi interventi atti alla pulizia. Danni molto contenuti comunque per la struttura: è andato distrutto il wc, dallo scaldino

to dopo l’invio di tale lettera e viene interpretata dagli amministratori come «un malcelato e specifico accanimento nei confronti del Comune di Siderno».

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha dichiarato la propria disponibilità a saldare il debito in maniera graduale e compatibilmente con l’attuale situazione finanziaria dell’Ente, attraverso un piano di rientro, come è stato fatto per altri Comuni debitori. La Sorical, invece, avrebbe offerto come unica soluzione la possibilità di pagare al massimo in 72 rate il debito, il che significa «destabilizzare una Amministrazione Comunale liberamente e democraticamente eletta che si è insediata da qualche mese avendo ereditato una pesante situazione debitoria di cui non è responsabile».

«Questa Amministrazione - concludono dunque gli amministratori di Siderno - è seriamente intenzionata a interessare della vicenda tutte le maggiori autorità provinciali, regionali e nazionali finanche, se fosse necessario, il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica».

Simona Musco

CRONACA

I danni alla biblioteca di Monasterace pare sia partito il focolare forse a causa di un corto circuito, mentre nessun danno è stato registrato per quanto riguarda i computer e il materiale didattico della biblioteca, tranne qualche sedia annerita.

Dai primi rilievi non è stata riscontrata nessuna traccia di effrazione agli ingressi, tuttavia i carabinieri hanno avviato le indagini di rito.

Gigi Baldari

Due auto incendiate a Platì e Careri A Platì ignoti hanno datto alle fiamme l’autovettura Lancia Y 10, in evidente stato di abbandono, di proprietà di R.A., 63 anni e l’autovettura Fiat Uno, oggetto di furto perpetrato nel Comune di Careri, di proprietà di N.V., di 51 anni.

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L O C R I D E dai comuni

LOCRI

È stato approvato dalla Giunta provinciale il Piano di organizzazione della rete scolastica e dell'offerta formativa. Ieri a Reggio Calabria c’è stato l’ok per il piano scolastico che in questi mesi ha provocato disordini e malcontenti generali. Rispetto a quanto già riportato sulle nostre colonne in merito all’organizzazione delle scuole locresi, la proposta provinciale elaborata dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Giovanni Calabrese con il Settore Istruzione, Università e Ricerca guidato da Amelia Laura Crucitti, riporta una modifica eclatante sulle scuole primarie della città di Locri. È stata infatti presa in considerazione, proprio alla vigilia dell’approvazione del piano, la proposta del Comune di Locri, di aggregare tutte le scuole materne, primarie, medie in un unico Istituto comprensivo. L’iniziale bozza del piano “made Calabrese” riportava lo smembramento delle scuole in due Istituti accorpando ad uno di essi le scuole di Gerace, Antonimina, Sant’Ilario. Una idea che non piacque a nessuno, scongiurandone l’approvazione. Una scelta rivista ed oggi le scuole di Locri potranno decantare la tanto attesa unità, mantenendo i plessi di Sant’Ilario e Portigliola, con la costituzione dell’Istituto comprensivo “De Amicis - Maresca”. Tutte sotto un’unica dirigenza per un Istituto che conterà circa 1428 alunni. “Si è rilevato- si legge nella delibera di giunta provinciale- che alla definizione concertata del piano provinciale di organizzazione della rete scolastica 2012/2013, quale nuovo modello che raggruppa scuole dell’infanzia, primaria, secon-

un unico istituto comprensivo Le scuole materne, elementari e medie unificate in una sola struttura

L’accorpamento che sconvolge l’istruzione Accolta la proposta del Comune di Locri daria e di primo grado, si è pervenuti attraverso l’armonizzazione delle proposte comunali; secondo i criteri della territorialità e della vicinanza territoriale; della necessità di garantire il diritto fondamentale all’istruzione a tutti i cittadini, attraverso la previsione dell’erogazione di un servizio scolastico di qualità in maniera uniforme su tutto il territorio, avendo, quindi, cura di valorizzare mediante la verticalizzazione le istituzioni scolastiche ubicate nei comuni montani e nei comuni caratterizzati dalla presen-

za di minoranze linguistiche”.

Sul versante delle scuole secondarie di secondo grado, non cambia più di tanto la situazione.

Dopo le proteste degli alunni del liceo scientifico che difendevano l’autonomia dello “Zaleuco” il quadro complessivo su Locri vede: liceo scientifico autonomo e richiesta di attivazione liceo sportivo; liceo classico “Oliveti” con Istituto d’Arte “P. Panetta” e liceo artistico “Pitagora” (dimensionato), istituto magistrale “Mazzini” con liceo musicale ( l’unico, momentanea-

mente sotto i 600 alunni come previsto dalla legge sulla stabilità; richiesta una deroga). Per questa linea il piano provinciale ha seguito, anche qui, l’armonizzazione delle proposte delle istituzioni e fatto riferimento all’attivazione del nuovo indirizzo di Liceo sportivo in seno ai licei scientifici, il cui regolamento è in fase di approvazione, con gli indirizzi regionali, secondo il criterio del riordino degli assetti degli assetti ordina mentali e il principio dell’economicità dell’Ente.

Domenica Bumbaca

l’incontro

«I Pisl? Un’opportunità» Il sindaco di Benestare convinto: «Riqualificheranno il paesaggio» BENESTARE

«I Progetti integrati di Sviluppo locale (Pisl) per il Comune di Benestare rappresentano l’opportunità, oltre che di dare luogo sul territorio ad una serie di iniziative e di interventi volti a riqualificare l’aspetto storico paesaggistico e l’intera offerta di servizi presenti per i cittadini, servono soprattutto di aprire le nostre logiche programmatiche ad una visione più completa e sinergica nell’ambito territoriale di cui facciamo parte che, senza dubbio, rappresenta una delle aree più importanti sotto il profilo storico, culturale e sociale della Locride e della Calabria» è Una veduta panoramica di Benestare con queste parole che il sindaco di Benestare, Rosario Rocca, pre- sono stati coinvolti alcuni enti locali, cosenta insieme a Daniele Nastasi assesso- me l’associazione culturale benestarese re con delega allo sviluppo economico, “The yoppi du company”. « Il Comune presentano due progetti Pisl. Un rivolto di Benestare ha presentato – fanno saal sociale e l’altro guarda allo sviluppo pere tramite una nota stampa- una liturismo locale. Nel primo progetto, nea di intervento mirata alla creazione “Qualità della vita – Disabilità e disag- spazi di inclusione sociale, sia nel centro gio sociale” costituito oltre che dal co- capoluogo che nelle frazioni più popolomune di Benestare anche da Bianco (ca- se, luoghi che possano divenire centri pofila), Africo, Bruzzano Zeffirio, Caraf- culturali e formativi in grado di fornire fa del Bianco, Casignana e Ferruzzano l’opportunità alla cittadinanza di creare

importanti momenti di incontro, confronto e crescita sociale per il futuro della nostra comunità». Nel Pisl che invece ha riguardato lo sviluppo del sistema turistico locale ha visto la creazione di un protocollo d’intesa tra i comuni di Africo Benestare, Bianco, Bovalino, Bruzzano Zeffirio, Caraffa del Bianco, Casignana, Ferruzzano e, nella fase successiva alla valutazione da parte della Regione Calabira, prevede il coinvolgimento di ulteriori partner economicosociali. « L’intervento che è stato pensato per l’area di Benestare – spiegano gli amministratori locali- ha il nome di “Percorsi turistici alla scoperta delle Case di Gesso”, esso prevede la creazione di importanti interventi di rivalutazione del centro storico, delle fontane benestaresi e di un percorso naturalistico che unisca tutto il territorio, partendo dalla frazione di Belloro per arrivare alle antiche abitazioni in gesso della Benestare che fu». Soddisfatto Nastasi: «Questa esperienza – dichiara- speriamo diventi un’importante presa di coscienza su quanto sia importante la cooperazione tra enti ed attori sociali dai quali non si può prescindere se si vuol intraprendere un anche se difficile, percorso di riqualificazione e progresso per la nostra area».

Annalisa Costanzo

Stilo, via libera alle opere pubbliche STILO

Che si respiri un’aria nuova al Comune di Stilo non lo si nasconde affatto. Anzi, il governo della municipalità reggina in carica lo sottolinea in modo abbastanza chiaro, quando uno degli assessori rimarca a lettere cubitali che «Basta vedere i volti più sereni e distesi dei dipendenti».

E fa per andare via lungo uno dei corridoi al piano superiore di palazzo san Giovanni. Dove regna un silenzio quasi spettrale. Perché si lavora. E pure tanto, anche quando non sarebbe previsto l’orario canonico. «Siamo particolarmente contenti perché abbiamo lavorato tantissimo da quando abbiamo inquadrato e riorganizzato gli uffici del Comune – dice ai nostri taccuini il primo cittadino di Stilo – c’è molta più serenità ed anche, se vuole, più dialogo fra noi amministratori e dipendenti, al punto che oggi possiamo dire di essere praticamente riusciti a sbloccare i lavori che riguardano le principali opere pubbliche di Stilo».

Che vanno dalla riqualificazione di piazza Canne con la creazione dell’altrimenti appellata “piazza del Palio” alla cristallizzazione del castello normanno; dalla riqualificazione di piazza e del palazzo san Giovanni al Duomo, tra quei lavori iniziati e rimasti quasi a metà, facendone della “Città del Sole” un vero e proprio “cantiere a cielo aperto”.

«E dico questo confortato dal fatto che abbiamo ripristinato il dialogo con le due soprintendenze, ovvero siano quella ai Beni Archeologici ed ai Beni Ambientali – riprende Miriello – avendo avuto dei colloqui molto fitti e costruttivi sia con la dottoressa Iannelli che gli architetti Banchini e Reggio e quindi a breve potremo con ogni probabilità vedere lo sblocco dei cantieri che sono stati aperti; ripeto, c’è stata un’azione politicamente importante della maggioranza che sostiene l’esecutivo in carica, di concerto con gli uffici preposti – epiloga il sindaco stilese – una ritrovata unità d’intenti dopo i dissapori e le incomprensioni che vi sono state in passato, che sono state definitivamente archiviate come sempre per il bene di Stilo».

Cosa, questa, che i cittadini auspicavano da tempo non tollerando ormai più il fatto che sia stato inferto un durissimo colpo all’immagine della propria cittadina, particolarmente al settore turistico-alberghiero dell’intero territorio della vallata dello Stilaro.

Antonio Baldari

la novità

Da venerdì a Locri il servizio di mediazione LOCRI

Venerdì 16 dicembre alle ore 16 presso la nuova sala conferenze dell’Ascoa (associazione piccole e medie imprese) di Locri, in via Tevere 36, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del servizio di mediazione della Camera di Commercio di Reggio Calabria.

Da anni, la Camera di Commercio di Reggio Calabria, investe risorse economiche nella formazione continua dei collaboratori camerali e dei mediatori iscritti nei propri elenchi, e nella promozione della conciliazione e della mediazione per diffonderne la cultura tra le imprese e i consumatori e far cogliere l’utilità che ne può derivare in termini di tempi e costi. Per incentivare il servizio, La Camera di Commercio di Reggio Calabria, ha sottoscritto una convenzione con l’Ascoa di Locri per attivare un servizio di mediazione decentrato nel territorio locrideo.Si tratta di una sede periferica che la

Camera di Commercio, in collaborazione con l’Ascoa, intende aprire a Locri, capoluogo del circondario giudiziario. L’ente camerale si propone come punto di riferimento della recente riforma soprattutto oggi che la mediazione è obbligatoria, l’obiettivo dell’ente è continuare ad offrire alle imprese e ai cittadini della nostra provincia un servizio qualificato e serio, che dia soluzioni rapide ed efficienti, in grado di mantenere inalterate le relazioni tra le imprese e consentire ai consumatori di ottenere la massima tutela necessaria. Alla tavola rotonda di presentazione del suddetto servizio decentrato parteciperanno il Presidente della Camera di Commercio Lucio Dattola, la dirigente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Natina Crea , dirigente, Francesco Carnuccio, Presidente della Camera Civile di Locri e Fabio Mammoliti, Consigliere Delegato dell’Ascoa.

Rita Maria Stanca

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Le ragioni di Rossella Scherl L’autrice roccellese racconta il mondo intimo della propria arte

nale, di anni di scrittura, di cancellazione, probabilmente di ri“Le ragioni di Nora” è il titolo pensamenti su qualche capitolo. del romanzo di Rossella Scherl Forse i tempi non erano maturi (edito da Laruffa) che, a circa un per portare a battesimo il primo anno dalla pubblicazione, incu- scritto della Scherl.

Il sorriso raggiante dell’autririosisce sempre nuovi lettori e riscuote grandi successi: tra i più ce, la grinta e la dolcezza partenorecenti, il premio selezione al pea, ci permette di spaziare nei prestigioso concorso letterario vari argomenti, per capire così “A. La Torre-Città di Siderno”. qualcosa in più sulla scrittrice, Ma quali sono le ragioni che han- quali sono gli interessi letterari e no spinto la scrittrice a scrivere il cosa pensa dei nuovi mezzi di comunicazione. suo primo romanzo?

«La bellezza di sfogliare un liAbbiamo incontrato la Scherl in un locale e sorseggiando un bro, di avere un contatto con le thè abbiamo intrapreso questo pagine, di poter prendere anche viaggio intimo, fra le pagine del qualche annotazione, è una senromanzo che ha incuriosito non sazione che nessuno strumento solo le donne, ma anche gli uo- multimediale può trasmettere». mini e gli adolescenti. Perché la E così non ci sono iPad, pc di ulcapacità della scrittrice è stata tima generazione e competitivi proprio quella di avvicinare al nel mercato dell’elettronica che suo scritto anche gli uomini e far possano reggere il confronto con incuriosire anche la sfera maschi- il fascino dell’inchiostro messo nero su bianco, o di una copertile.

La scrittura del romanzo “Le na colorata o in bianco e nero.

La bellezza interiore della ragioni di Nora”, è molto fluida e morbida, senza artifizi, poco av- Scherl prende sempre più corpo fra le pagine vezza ai lunghi pedel romanzo, riodi fatti di giri di Il suo stile è nei personaggi parole. La scrittrice fluido e che gravitano roccellese riesce a far interagire il suo morbido, senza attorno alle cardine lettore che ha faciliartifizi né giri di donne dello scritto. tà di immedesimarparole Ma a chi s’ispisi nei vari persora la Scherl per naggi che si “incontrano” sfogliando le pagine del li- raccontare gli uomini e nelle donne descritti nelle “Ragioni di Nobro.

Anche la maturità della scrit- ra”?

Come ogni scrittore anche trice può essere carpita: il romanzo, infatti, è frutto di un lungo Rossella, prende spunto da amiprocesso d’introspezione perso- ci, famigliari, conoscenti, o semROCCELLA JONICA

Numeri utili * BIBLIOTECHE

La copertina del libro e la sua autrice, Rossella Scherl plicemente da chi incontra durante un viaggio o una passeggiata. Tutto ciò che carpisce l’attenzione dell’autrice può essere l’occasione per una rielaborazione, per un adattamento fatto ad arte su un personaggio assolutamente inventato.

Luoghi, paesaggi, gestualità, linguaggi, ogni scrittore prende spunto da ciò che gli circonda per dare il via alla fantasia e al racconto.

“Le ragioni di Nora”, grazie alla capacità della Scherl, ha la particolarità di far vedere come in una diapositiva persino i volti, le

movenze, la mimica dei personaggi.

Il lettore già dalla prima pagina ha la voglia, anzi si potrebbe dire quasi la necessità, di proseguire la lettura per scoprire una caratteristica in più dell’io di Nora, per sapere cosa accadrà nel capitolo successivo.

Bellezza stilistica, semplicità, sono queste le caratteristiche fondamentali del romanzo “Le ragioni di Nora”, un mix che ha decretato il successo letterario della Scherl.

SIMONA ANSANI locride@calabriaora.it

Una scrittura di immagini L’ispirazione “fotografica” di Valentina Giovinazzo LOCRI

Quello che mi ha colpito di più di Valentina Giovinazzo, giovane artista sidernese venticinquenne, sono stati i suoi occhi grandi. E dopo aver chiacchierato con lei, ho capito che dietro la grandezza dei suoi occhi si nasconde l’immensità dello sguardo. Uno sguardo che, sin da piccola, l’ha condotta a vedere “oltre la siepe”, nell’infinito. Ad osservare e poi fotografare e dipingere. Immortalare le immagini, catturare le piccole cose ed immaginare. Vedere ciò che gli altri tralasciano e fantasticare. La vista di un paesaggio, di una foglia che cade, e ancora la vista di una casa abbandonata, di una finestra rotta e da lì partire con il fascino del mistero.

Mistero, appunto, quello raccontato nel suo primo libro che l’ha condotta ad esordire nel mondo della letteratura. E Valentina ci ha preso gusto, presentandosi ai suoi lettori con un'altra opera, tutta da leggere. Ma come è arrivata Valentina a questo mondo? «Ho iniziato a scrivere il mio primo libro “Il mistero della collina” - racconta la scrittrice - grazie ad un’accurata ricerca di fotografie che ho fatto in diversi

luoghi abbandonati. Successiva- A volte le persone si sorprendono mente, le stesse foto ho cercato nel vedermi stare “zitta” in mezdi descriverle e raccontarle, cer- zo a tanta gente a contemplare il cando poi di creare una storia im- vuoto, ma non possono sapere maginaria su quei luoghi. E’ di- che anche in quel momento io sto ventata una sorta di sfida con me “lavorando”. Spesso ci si sofferstessa, ma alla fine sono riuscita ma sulle superficialità delle cose, quando intorno a noi il mondo a portarla al termine».

Le sue parole scorrono come intero urla; non lo sentiamo o un fiume in piena e continua a facciamo finta di non sentirlo, e descriversi, emozionandosi ed spesso credo che ci urli contro emozionando. «Le immagini che proprio per farci capire che ha biscatto mi danno l’ispirazione, ma sogno della nostra attenzione. è il mistero che ci circonda il pun- Ecco, il mio secondo "Qualcuno to principale della mia scrittura nel buio” parla proprio di questo. e di tutto quello che faccio. Credo Dovrebbe uscire il prossimo anche se dovessi smettere di guar- no edito Montag (casa editrice di Maceradare il mondo e tutto ciò ta)». che lo circonda come ogIl punto Uno getto di mistero, penso principale della dei proche smetterei di scrivere, tagonisti come di dipingere o fotosua scrittura del prosgrafare». è il mistero simo liLa Giovinazzo adora dei luoghi bro, sarà tutti i luoghi abbandonaun ragazti a se stessi, come case, castelli grotte o boschi. Essi han- zo dal nome Matteo che frequenno molti punti in comune. Anche ta la facoltà di architettura. Nella la solitudine è uno dei temi trat- prima parte del libro uscirà fuori tati; perché tutti quei luoghi con- il suo carattere scontroso, a volte tinuano a vivere in una perenne violento con la vita stessa. La sua rabbia traspare dalle parole forti meditazione, un po’ come lei.

«Anch’io a volte – ci confida - che sfacciatamente rivolge alle preferisco rifugiarmi in me stes- ragazze. Adesso all’età di ventitré sa, staccarmi dal caos di ogni anni, non gli importava un grangiorno e rompere con gli schemi. ché della vita, fin quando non in-

ANTONIMINA Biblioteca Comunale Via Roma - Tel. 0964 312000 ARDORE Biblioteca Comunale "R. Scordo" Via Manzoni - Tel. 0964 620038 BIANCO Biblioteca Comunale Via Margherita - Tel. 0964 731185 BIVONGI Biblioteca Comunale P.Zza Municipio - Tel. 0964 91102 BOVALINO Biblioteca "Mario La Cava" Via Xxiv Maggio - Tel. 0964 61766 CAULONIA Biblioteca Comunale P.zza Seggio - Tel. 0964 861002 GERACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Tocco - Tel. 0964 356001 GIOIOSA JONICA Biblioteca Comunale Palazzo Amaduri - Tel. 0964 51505 LOCRI Biblioteca Comunale Via Napoli Tel: 0964 232451 Biblioteca Archivio Di Stato Via Matteotti, 1 - Tel. 0964 232451 MARINA DI GIOIOSA Biblioteca "M. Pellicano Castagna" Piazza Dei Mille - Tel. 0964 415178 MARTONE Biblioteca Comunale “Orazio Lupis” Via Mercato coperto - Tel.0964 51356 PAZZANO Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 731090 PORTIGLIOLA Biblioteca Comunale Corso Roma - Tel. 0964 365002 RIACE Biblioteca Comunale P.Zza Del Popolo - Tel. 0964 733002 ROCCELLA JONICA Biblioteca Comunale Via Municipio - Tel. 0964 84227 SAN LUCA Biblioteca Comunale Corso C.Alvaro - Tel. 0964 985343 SIDERNO Biblioteca "Armando La Torre" Via Turati - Tel. 0964 345111 STIGNANO Biblioteca Comunale Piazza S. Pietro - Tel. 0964 772040 STILO Biblioteca Comunale “T. Campanella” Piazza Theresti - Tel. 0964/776006/07

* MUSEI

Valentina Giovinazzo contra Sarah che pian piano gli fa cambiare idea.Matteo conoscerà le antiche arti magiche della stregoneria, ma quando inizia a vedere strane cose che aleggiano intorno a lui, capirà che anche la gente del posto tende a nascondere un’oscura storia consumatasi nella chiesa sconsacrata posta al centro della città. Si vedrà presto costretto a risolvere l’enigma più grande della sua vita e finalmente capirà la crudele realtà che gli era stata nascosta dai propri genitori.

DOMENICA BUMBACA locride@calabriaora.it

LOCRI Museo Naz. Di Locri Epizefiri Contrada Marasà Tel. 0964 39003 Raccolta Privata Scaglione Tel. 0964 20207 - 0964 20344 Fondazione “Nosside” Palazzo Nieddu - Tel. 0964 29268 GIOIOSA JONICA Museo D’Arte Naturale C/O Palazzo Amaduri Tel. 0964 51536 MAMMOLA Museo D'arte Moderna "S. Barbara" Via S. Barbara Tel. 0964 414220 MONASTERACE Antiquarium C.da Campo marzo Tel. 0964 735154 STILO Museo di Archeologia Industriale P.zza S.G.Theresti Tel.0964/776006/07 GERACE Museo Diocesano via Duomo Tel. 0964 356323

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S P O R T

eccellenza

Nel Brancaleone ko brilla la stella di Fayè Le buone notizie per Brando dal nuovo acquisto BRANCALEONE

Non era certamente contro la prima della classe che il Brancaleone doveva costruire la sua salvezza. Nonostante tutto, però, la sconfitta patita dagli amaranto per mano del Montalto capolista nell’ultimo turno di campionato, lascia un po’ l’amaro in bocca all’interno del gruppo guidato da mister Rocco Brando.

Premessa doverosa, anzi a dir poco scontata: tra le due squadre non c’è il ben minimo confronto, il divario tra le due compagini è enorme.

Grazie alla qualità della sua rosa, ad alcune individualità, ed all’organizzazione di gioco mostrata, il Montalto visto in

campo domenica pomeriggio è parso nettamente la squadra più attrezzata alla vittoria finale, fra tutte quelle che, in questa stagione, hanno fatto visita al “Pasquale Borrello”.

Nonostante il divario esistente però, a fine partita resta quel retrogusto un po’ amaro.

Merito del Brancaleone che al cospetto della capolista, ha sfoderato una prestazione di tutto rispetto. Quasi svegliata dal vantaggio ospite, la squadra allenata da Brando ha saputo reagire, creando numerose palle gol che, vuoi per sfortuna, vuoi per imprecisione, vuoi per bravura di Spingola, non si sono mai concretizzate.

Nemmeno la beffa del rad-

UNITO Una formazione del Brancaleone

chi va e chi viene A salutare la squadra sarà Daniele Gravallotti. Al suo posto arriva Antonio Maio Fayè Moussa (Brancaleone) doppio subito nell’ultimo minuto disponibile della prima frazione di gioco ha demoralizzato il Brancaleone che, nella ripresa, è sceso in campo agguerrito e voglioso di recu-

perare il doppio svantaggio.

Impresa quasi titanica al cospetto di Varrà e compagni, ma la reazione lascia ben sperare per il futuro.

Capitolo a parte merita la conduzione arbitrale. La terna

guidata dal signor Lamanna è incappata in una giornata storta. Può succedere. Certo è che, concedendo un primo rigore dopo pochi minuti da fischio iniziale, la partita sarebbe potuta andare in maniera diversa. Ma le vere recriminazioni del Brancaleone sono al 44’del primo tempo: al termine di una bella azione corale, Simone Galletta viene steso in area di rigore. La massima punizione appare la scelta più consona per tutti, ma non per l’arbitro che non vede il netto fallo subito dal centrocampista amaranto. Tra le proteste locali, l’azione continua e il Montalto trova il raddoppio.

Una beffa. Succede.

Buone notizie per il Bran-

caleone sono arrivate anche dalla prestazione di Moussa Fayè, ultimo arrivato alla corte di Brando. Subentrato all’acciaccato Simone Galletta ad inizio ripresa, il centrocampista senegalese si è messo subito in mostra grazie alla sua dinamicità ed ai continui inserimenti. Ma è sempre il mercato a tenere banco in questi giorni in casa Brancaleone.

Per un attaccante che arriva un altro è sul piede di partenza. A salutare Brancaleone sarà Daniele Gravallotti, che non ha convinto del tutto la dirigenza amaranto, al suo posto arriva Antonio Moio, classe 1984, la cui firma è attesa già in giornata.

Antonino Caracciolo

il punto

seconda categoria

La Stilese ai box attende il Gasperina Non fai in tempo a riposare che subito dietro ti zompano addosso. E ti scavalcano senza alcun timore reverenziale.

Tanto è successo alla Stilese che, per la nona giornata del girone F della Seconda categoria calabrese, ha osservato domenica scorsa, 11 dicembre, la sosta che tocca a tutte le formazioni ivi comprese ma ritrovandosi “al risveglio”, e quindi al triplice fischio di chiusura del predetto turno, sul terzo gradino del podio con quelle indiavolate satanasse di Bivongi-Pazzano ed Andreolese che, degne delle più apprezzate faine, ne hanno scalzato il comando entrambe vincendo in trasferta (rispettivamente contro Nuova Valle e Stignano); e dunque, i gialloblu dello Stilaro sono chiamati a rimboccarsi le maniche già a partire dal match pre-natalizio di domenica prossima, contro il Gasperina. Che però di festaiolo avrà ben poco ritrovandosi a tre lunghezze da Ciccio Murdolo & co. che sono poco più avanti a quota diciotto: insomma, se non è uno scontro-diretto poco ci manca, certo è che l’undici della “Città del Sole” dovrà sfoderare la classica “prova maiuscola” andandosi a prendere quell’intera posta in palio che le dirette rivali alla vittoria del torneo si sono già prese e che godranno ambedue di un incontro casalingo. E quindi fra le mura amiche. E quindi potendo sfruttare appieno la legge del “fattore campo” che potrebbe permettere loro ulteriormente di allungare.

Antonio Baldari

Rinascita Siderno, crisi Roccella Volano Benestarnatilese e Bianco. San Luca in caduta libera SIDERNO

Le delusioni maggiori questa settimana arrivano dall’ Eccellenza e dalla Promozione. Nel massimo torneo dilettantistico regionale si giocava uno dei due derby, col Siderno che è riuscito a sbancare il “Cartisano” di Bovalino. Con i tre punti la formazione di Laface supera in classifica la stessa Bovalinese, ora ultima in coabitazione con lo Scalea. Per il resto due sconfitte subite entrambe sul terreno amico. Più pesante quella subita dal Roccella, battuto dalla Rossanese, con gli amaranto ora a sei lunghezze dalla zona play off.

In Promozione un solo punto, quello conquistato nell’incontro interno dal Marina di Gioiosa contro il Bo-

Una formazione della Bovalinese cale. Tuttavia i giallorossi di Caridi mantengono la quinta posizione, aumentando anche il distacco dalla Rizziconese sconfitta a Davoli. Ora i punti di vantaggio sono due.

In zona Cesarini cade il Gioiosa jonica in trasferta al cospetto del Reggio Sud. Solita sconfitta, pesante

nel punteggio, per il San Luca a Catanzaro, sponda Real.

In Prima categoria girone C ottimo punto del Caulonia a Zungri. Nel raggruppamento D bene BenestarNatilese e Bianco. La formazione di Amato vince con un risultato tennistico nel secondo derby locrideo, battendo l’Antoni-

mina, sempre più in crisi, e consolida la terza posizione in classifica. Mentre il Bianco trionfa in trasferta contro il Capo Sud. Tre punti che permettono alla formazione di mister Leone di avvicinarsi alla zona che conta, solo un punto di distacco dal quinto posto dopo la sconfitta del C. Lazzaro.

Il Locri ritorna da Gioia Tauro con la divisione della posta in palio, mentre Africo e Mammola cadono in casa, comunque entrambi con formazioni di alta classifica. Gli amaranto solo a pochi secondi dal triplice fischio finale subiscono la rete decisiva della Bagnarese, quarta forza del girone, mentre i viola alzano bandiera bianca al cospetto della capolista Villese.

Gigi Baldari

prima categoria

Sgambelluri e Marziano i rinforzi per Silvano Gioiosa Jonica attivissimo sul mercato.Un terzino e una punta per risalire la classifica GIOIOSA JONICA

Il mercato acquisti nel Gioiosa Jonica è sempre in grande fermento vista la necessità di costruire una formazione degna di poter competere verso maggiori traguardi. Si ingrandisce, così, la rosa del Gioiosa con innesti di rilievo. A comunicarlo ieri, la stessa società che si dimostra fiera di questo doppio colpo con l'attaccante Milos Marziano classe 1989 proveniente dal Guardavalle ed il terzino sinistro Antony Sgambelluri classe 1990 dal San Luca. I due atleti andranno ad incen-

tivare il già corposo centrocampo una personalità “cuore e cervello” attraverso le loro ottime prestazio- armonizzando e dando sfoggio di ni. Validi, dinamici e tecnicamente una spiccata intelligenza calcistica preparati andranno ad elevare di ovvero mettere in campo la grinta e il tono emotivo più molto il tasso tecniidonei ad affrontare co della formazioDomenica per qualsiasi mach. Il ne, consolidando il i biancorossi Gioiosa con la sue sottogruppo dei novità continua a centrocampisti che sfida interna sorprendere i tifosi dovrà assumere contro il Real e prosegue a grandi qualcosa di innato e Catanzaro passi verso un camdi specializzato afpionato di transiziofinchè in campo diventi una personalità guida per l'in- ne.

Un mercato in fiamme, quindi, tera squadra. Un gruppo centrale, quindi, che dovrà racchiudere in sé quello del Gioiosa che va ad arric-

A lato: Sgambellu ri e Marziano, i nuovi acquisti gioiosani chire ed alimentare la compagine biancorossa e che forse continuerà a sorprendere. Sta di fatto che i due giocatori già da ieri pomeriggio sono stati a disposizione del mister Silvano, del preparatore atletico Quattrone e dell'intera compagine

societaria per la ripresa degli allenamenti attendendo la quindicesima giornata di campionato di Promozione che si terrà a Gioiosa Ionica domenica 18 dicembre alle ore 14.30 contro il Real Catanzaro.

Cinzia Totino

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ACONDO

tutto quanto fa spettacolo

Redazione centrale: c.da Lecco, 8 - 87030 Rende (Cs) • mail: cultura@calabriaora.it

Lo strano caso della particella di DIO Una Goddamn particle diventata per errore “divina”, una quasi scoperta del Cern e un bel po’ di caos sull’origine dell’Universo Cosa c’è di vero o verosimile nell’annuncio del già fantomatico “bosone di Higgs”

S

di santino cundari

e gli scienziati del Cern di Ginevra fossero stati celebri scrittori di romanzi avrebbero potuto scrivere un qualcosa che fa più o meno così: «Ecco è passato di là nella foresta! Tra quell'albero e quel cespuglio. Le sue impronte appartengono certamente alla specie animale ma sembra una specie del tutto nuova. Dobbiamo dunque continuare a cercare»; e se invece si fossero calati nei panni di alcuni investigatori in cerca di un famoso latitante, con un tono serioso si sarebbero limitati ad affermare: «Del signor Bosone di Higgs, oltre ad essere alto e biondo, conosciamo finalmente le abitudini: dopo pranzo prende il caffè in un bar italiano nella zona geografica compresa tra Roma e Torino».

E' in questi due modi che si può dunque delineare la quasi-scoperta, quasi-invenzione, annunciata ieri dai fisici del Cern di Ginevra: il celebre “bosone di Higgs” sembra messo ormai alle strette ed entro la fine del 2012 se ne saprà di più. Prima di avventurarci però nei meriti di una particella elementare che ha destato e desta ancora oggi così tante attenzioni è il caso di presentare almeno un'importante precisazione.

Da anni ormai ci si presenta un ripetitivo errore compiuto da giornali e mezzi di divulgazione scientifica ed ormai riconosciuto ed evitato dagli specialisti del settore: l'uso dell'appellativo “particella di Dio” per designare tale bosone. Per quanto affascinante, l'errore ha una data ben precisa, il 1993, ed una causa: esso nasce dal titolo di un celebre libro del fisico statunitense Leon Lederman premio Nobel e autore di The God Particle, testo che lo stesso Lederman avrebbe preferito venisse edito come The Goddamn Particle ovvero “la particella dannata” o “esasperante”. L'editore infine scelse di testa sua e con l'evidente intenzione di attirare una maggiore attenzione mediatica.

Le vendite del libro alla fine gli diedero ragione ma l'equivocò ha spesso scatenato vivaci tafferugli fra teologi e scienziati nel corso degli anni. Ritornando a ciò che siamo ormai pronti a chiamare come “boso-

ne di Higgs” (o al massimo “particella dannata”) la sua esistenza venne già ipotizzata nel lontano 1967 quando alcuni gruppi di ricercatori giunsero a conclusioni molto simili: alcune particelle studiate possedevano una massa, altre no. Adesso bisognava capirne il motivo. Fu il fisico inglese Peter Higgs alla fine a battezzarla col proprio cognome ed a distanza di ben 47 anni ieri i primi risultati empirici riguardanti alcune sue caratteristiche. Tracce consistenti del suo “passaggio” sono state infatti trovate in due importanti esperimenti di fisica nucleare in corso a Ginevra, al Cern, attorno al Large Hadron Colllider, il più grande acceleratore di particelle oggi esistente: si tratterebbe di una particella piuttosto grossa, 126 volte più dei protoni che, impariamo a scuola, stanno nei nuclei degli atomi di ogni elemento. Una manovra di avvicinamento alla preda essenziale ed importantissima.

Essa confermerebbe l'attuale modello standard della comunità scientifica. Detto in parole povere sarebbe la conferma che gli scienziati stanno seguendo la giusta via per la comprensione delle relazioni esistenti fra le quattro forze fisiche della natura: la forza elettromagnetica, la nucleare forte e la nucleare debole e la quarta forza - ossia la gravità – che rimane ancora esclusa da questo quadro di riferimento. Il bosone di Higgs farebbe compiere un passo importante verso una teoria unificata, una Teoria del Tutto, capace di tenere assieme molti fra i fenomeni fisici che vanno dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo.

L'individuazione del bosone ipoteticamente potrebbe dunque permetterci di capire come si è formata la materia nei primi istanti di vita dell'Universo sino ad oggi e viceversa. L'ultimo tassello di una teoria onnicomprensiva? Il sogno di ogni scienziato e il sogno di ogni filosofo, ma la “particella politeista”, che sembra possedere caratteristiche molto simili ad alcune particelle già conosciute e molto differenti da altre, per molti scienziati non rappresenta ancora l'ultima risposta.

globequote

I matematici trovano più cose nel cielo della matematica, di quanto si sognino in terra i filosofi.

Piergiorgio Odifreddi

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M A C O N D O UNITI Marco Cortesi e Mara Moschini

DIRITTI NEGATI A Lamezia “La scelta” Sette storie di coraggio tra le terre dei conflitti LAMEZIA T. (CZ) Sette storie. Storie vere, crudeli, dure ma che parlano di coraggio.

Quello di chi si è trovato in uno dei conflitti più atroci e disumani dei nostri tempi: la guerra civile che ha insanguinato l'ex Jugoslavia tra il 1991 e il 1995. A raccontarle due narratori: Marco Cortesi e Mara Moschini protagonisti dello spettacolo “La scelta” che debut-

terà in prima regionale questa sera a Lamezia Terme al Teatro Umberto. L'evento è promosso dall'associazione R- Evolution legalità.

Si tratta di un racconto a più tempi e a più voci sui diritti umani tanto che in altre città d'Italia è stato promosso da Amnesty International. Le storie sono tratte dal libro “I giusti nel tempo del male - testimonianze del con-

flitto bosniaco” di Svetlana Broz, nipote di Tito. Testimonianze di persone comuni che hanno scelto la solidarietà invece del conflitto. Storie di vita, di eroismo, fratellanza e umanità.

A fare da sottotitolo allo spettacolo è una domanda: «E tu cosa avresti fatto?”. Si tratta della citazione, liberamente riadattata, della risposta data ad Enrico Deaglio da Giorgio Perlasca nel libro “La banalità del bene”, dedicato alla storia di quest'ultimo. A Perlasca Deaglio chiese perché nel 1944 si fosse impegnato a Budapest per salvare più di quattro mila ebrei ormai destinati a Auschwitz, e ne ricevette come risposta: «Lei che cosa avrebbe fatto al mio posto?».

Marco Cortesi è giovanissimo, ha 28 anni e alle spalle il vissuto di un quarantenne. Da sempre imepegnato sul tema dei diritti umani per lui il teatro è una missione che spiega così: «Significa raccontare storie per risvegliare coscienze, risponde all'esigenza di utilizzare il mio mestiere, quello dell'attore, per comunicare qualcosa che faccia riflettere e che faccia diventare prezioso il tempo. Infatti, il grande contrasto che ho sperimentato nel mio lavoro è che l'obiettivo è intrattenere e far passare il tempo e il messaggio che tutto vada bene. Da questo deriva il bisogno di contrastare l'annullamento delle coscienze e, per cercare di farlo, ho scelto il teatro di narrazione: sostanzialmente senza niente, al massimo una sedia o poco più, viene raccontata una storia che, senza mezzi né effetti speciali, assume un forte potere evocativo. E' una forma di teatro molto intensa e, grazie alla fantasia, i messaggi diventano spesso autoreferenziali».

Marco Cortesi è attore e regista. Diplomato presso l'Accademia D'Arte Drammatica alterna l'attività di attore in cinema e tv con la sua produzione teatrale ed un programma per Rai Storia sulle memorie del passato. Da anni occupato in attività di volontariato internazionale, porta il suo vissuto personale sulle tavole del palcoscenico. Al suo fianco Mara Moschini attrice di tv e teatro.

Tiziana Bagnato

limen

Costruire intorno all’arte per valorizzare il territorio Presentata a Vibo la terza edizione del premio internazionale VIBO V. “Vibo Valentia Arte e sviluppo”, un binomio perfetto per il commissario della Camera di commercio, Michele Lico, che lancia la terza edizione del premio internazionale Limen, convinto che «attorno all'arte si possono concretizzare occasioni di sviluppo per il territorio». In conferenza stampa (nella foto il tavolo) - affiancato dal presidente della Fondazione “Mimmo Rotella”, Rocco Guglielmo; dalla soprindentente, Rossana Caputo; dall'assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Caridi; dal direttore artistico, Giorgio Di Genova e dall'assessore comunale Pasquale La Gamba Lico illustra un «evento di prestigioso richiamo». Ad imprimere il sigillo istituzionale al premio c'è anche la Regione, rappresentata dall'assessore Caridi.

Quest'ultimo, in particolare, sottolinea come «le buone idee che nascono sul territorio possono imprimere una svolta positiva allo sviluppo». Per lui il richiamo all'arte è «un elemento identificativo di una regione ricca di cultura». Ecco spiegato, dunque, il patrocino al premio da parte delle istituzioni, Regione e Comune, sensibili al fascino dell'arte. La mostra, allestita a palazzo Gagliardi - verrà inaugurata il 16 dicembre ed è visitabile fino al 29 gennaio dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30 - mette in vetrina 110 opere, divise in sette sezioni: lettering, italiani, stranieri, scultura, calabresi emergenti, promesse calabresi e omaggio a Mimmo Rotella. Quest'ultima rappre-

“mario gallo”

A Roma un successo targato Calabria ROMA Con oltre 400 espositori, un'attenzione particolare alla letteratura internazionale e a quella per giovanissimi, più di 300 eventi e 55mila visitatori, “Più Libri più Liberi”, la fiera della piccola e media editoria, conclusasi domenica scorsa a Roma, già annuncia l'edizione 2012. Presente alla grande anche la nostra regione con la catanzarese Carello, le reggine Città del Sole, Falzea e Laruffa, le cosentine Falco e Pellegrini e Rubbettino di Soveria Mannelli, tutte al Palazzo dei Congressi con un proprio stand; mentre Ferrari, sempre di Cosenza, e Pancallo, di Locri, sono state rappresentate dall'agenzia letteraria Bottega editoriale, diretta da Fulvio Mazza. Il service cosentino ha preso parte all'evento nella Capitale presentando le proprie attività: dal supporto agli autori durante l'iter della pubblicazione alla valutazione alla correzione e revisione del testo, fino alla proposta alle case editrici, e dopo la pubblicazione, una promozione mirata.

«La fiera è stata anche l'opportunità di fare un'esperienza “dietro le quinte del mondo editoriale” per i corsisti della VII Scuola di Redattore di casa editrice da noi organizzata e tuttora in svolgimento, che contempla tra l'altro, nel proprio programma, iniziative di partecipazione agli eventi editoriali più rilevanti in Italia - spiega Mazza -. La manifestazione rappresenta ancora un'importante vetrina per l'editoria calabrese e per gli operatori del settore in generale. La fiera della piccola e media editoria è sempre stata teatro di un'offerta culturale di alto livello testimoniata anche dagli ospiti, dalle iniziative e dagli eventi che la animano».

Maria Teresa D'Agostino

musica e teatro

L’Acquario in jazz La Nave dei folli salpa da Cosenza

Il film “L’ultimo Re” apre il calendario

senta un evento nell'evento, con oltre 20 opere del maestro che, spiega Guglielmo, «sintetizza l'intero percorso creativo di Mimmo Rotella». Una commissione (composta da Paolo Bolognini, Romina Buttafuoco, Lara Caccia, Fabio De Chirico, Genny Di Bert, Giorgio Di Genova, Enzo Le Pera, Michele Lico e Daniele Martino) selezionerà le opere vincitrici, che andranno ad arricchire la collezione delle Camera di commercio. A tutto ciò si aggiunge la performance creativa di Gennaro Sardella, che offrirà agli studenti una lezione sull'arte. L'importanza del premio è ben sintetizzata nelle parole di Giorgio Di Genova, che introduce il concetto «dell'arte che nasce dall'arte, dalla conoscenza della disciplina». Il giudizio sulla mostra lo lascia la pubblico, non prima di aver ringraziato la funzionaria della Camera di commercio, Raffaella Gigliotti, «alla quale va il merito di aver tessuto tutte le file organizzative per giungere puntuali al traguardo».

Salvatore Berlingieri

fiera del libro

COSENZALa quinta edizione del Premio Mario Gallo prende il via oggi al cinema Modernissimo ore 20,30 con la proiezione de “L'ultimo Re” di Aurelio Grimaldi” e un incontro con Isabel Russinova, protagonista e produttrice di questa pellicola coraggiosa, girata nei ruderi di Cirella. Continua dunque il lavoro della Cineteca della Calabria a sostegno della valorizzazione della cultura del territorio con questo film , per il quale Isabel Russinova riceve il prestigioso riconoscimento dedicato alla figura del produttore cosentino. Nata a Sofia e cresciuta a Trieste, dopo il Festival di Sanremo, Discoring, la moda, decine di apparizioni in televisione ed al cinema, oggi Isabel Russinova è, soprattutto, attrice, sceneggiatrice e produttrice. Con la Sociètà Ars Millennia ha prodotto L'ultimo Re per la regia di Aurelio Grimaldi in cui è anche interprete. Da qualche mese è Responsabile del cartellone di prosa del Teatro Rendano di Cosenza. L'incontro teatro e cinema ha da sempre suscitato perplessità nel momento in cui sul grande schermo l'apporto visivo non era all'altezza del palco. Negli ultimi anni questa fusione si è affinata attraverso una tecnica di ripresa più dinamica e soprattutto grazie allo sperimentalismo di alcune case di produzione nate nell'ultima decade.

COSENZA Acquario in Jazz!La Nave dei folli fa un regalo a tutti gli appassionati. Per la prima volta, a Cosenza, la Nave dei Folli ci regala una rassegna jazz presso il Teatro dell’Acquario. Ma cos’è questa Nave dei folli? La Nave dei folli è un gruppo di amici che appassionati di musica folk, blues, jazz organizzano e promuovono da 33 anni eventi musicali, anche, nelle case dove l’atmosfera diventa molto suggestiva. La cosa che colpisce è che per questa rassegna non sono stati chiesti aiuti dal Comune ma tutto è stato fatto grazie agli appassionati che hanno dimostrato di essere,anche questa volta, buon intenditori di musica.

Sono stati fatti, già, quaranta abbonamenti che permettono di gustare tutta l’intera rassegna al costo di 30 euro. Le tappe di questa interessante iniziativa sono 16-17-18 e 19 dicembre dove suoneranno musicisti come Giovanni Falzone, uno tra i jazzisti italiani più innovativi, e Francesco Cafiso,uno dei più giovani che iniziò la sua carriera a soli nove anni. Tutti,comunque, musicisti con origini meridionali e questo per farci capire che bisogna promuovere un’apertura anche nei confronti dei musicisti cosentini.

La capacità della Nave dei Folli è di guardarsi intorno e di conoscere davvero il territorio per entrare in contatto con musicisti non in modo formale ma da amici. Chi sa guardarsi intorno,infatti, sa scoprire il territorio e questi talenti nostrani che rischiano di essere apprezzati solo altrove.

Questa rassegna jazz,quindi, promuove per la prima volta un evento jazz al chiuso di un teatro e permette di far esibire talenti che hanno suonato al massimo una volta nel territorio cosentino.

La Nave dei folli dà a Cosenza una rassegna che manca da anni in un territorio che, invece, si è sempre rivelato amante del jazz. Purtroppo mancano le iniziative e una rassegna come questa può essere davvero un piacevole regalo natalizio per chi, appassionato di musica jazz, aspettava da tanto di sentire un concerto magari all’interno di un confortevole Teatro.

Ilaria Marano

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mercoledì letture

Perduti nella mafia di domani Padre e figlio in viaggio verso la Sicilia per un appuntamento importante, da ore bloccati nel traffico sul ponte che congiunge le due sponde fra il continente e l’isola. Situazione ancor più paradossale, poiché ci troviamo nell’anno 2.108, in un mondo in cui tutto sembra pianificato, semplificato, sterilizzato, un mondo in cui, appunto, il traffico è un paradosso. Fermi anche noi in questa condizione di stasi, li osserviamo, li ascoltiamo, ne seguiamo i pensieri ed i gesti, talvolta immedesimandoci al punto da sentirci con essi bloccati in un immobilismo da panico, altre stupiti e quasi riverenti di fronte a tanta perfezione strumentale e organizzativa. Nell’evidenziare le differenze fra le due epoche, il ventunesimo ed il ventesimo secolo, l’autrice si diverte ad ironizzare su abitudini, interessi e debolezze della varia società in cui viviamo. Nulla sfugge al suo acume e si serve dei ricordi di un epoca passata, ma solo nella trama fantasiosa, per denunciare forti disfunzioni, ignoranza e abominio del nostro presente. Ma torniamo ai personaggi, Peter e Silvio, padre e figlio, agli apici di un’organizzazione che detiene il potere sul mondo, “L’Onorata società delle due sponde”; Calabria e Sicilia unite, anche fisicamente, da un ponte che è ap-

Il libro è già così leggero e tecnicamente perfetto Non consuma energia Non credo che sparirà (...) È sempre stato un oggetto di culto da parte di una minoranza che si sente superiore, ma non lo è –– Marino Sinibaldi

La copertina del noir ’Ndranghetown firmato dalla giornalista Paola Bottero; a destra un immagine del futuro Ponte sullo Stretto

punto il simbolo dell’unione tra Mafia e ‘Ndrangheta, suggellata anche dalla fusione delle due famiglie più importanti, di cui Silvio è il frutto.

Fra i due personaggi, si comprende immediatamente che il più forte è Silvio. Ha solo dieci anni, ma evidenzia da subito una maturità precoce, un’innata capacità di mettere in relazione i saperi, ponendosi domande, cercando soluzioni, avido di conoscenza; è un predestinato e, come tale, pronto al

suo compito. Ma è pur sempre un ragazzino e l’immobilità in cui è costretto diventa sempre più insopportabile, al punto di decidere di sma-

’Ndranghetown Paola Bottero Agenzia X edizioni pagine 178 € 9,50

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terializzarsi; lascia il suo corpo fisico nell’abitacolo, accanto al padre ignaro, mentre l’essenza di lui, il suo spirito, esce fuori, nel fosco blu della notte. Anche il lettore si sente sollevato, ha la sensazione di uscire da una condizione claustrofobica. “Là fuori”, questo l’incipit del capitolo.

Due parole sono come una finestra che si apre ad aria e odori, sensazioni, umane finalmente, fuori da costrizioni e condizionamenti, fisici e psicologici. Là fuori una voce cantilenante sussurra il suo nome. Un canto, come di sirene, lo avvolge, e inizia un racconto di vita, e di morte.

Giovanna Baglione

tra gli scaffali

Il cero simbolo di speranza Il cero nascosto Elia Gullo Pellegrini; pagine 103 € 12

“Il Cero Nascosto” è un romanzo in cui si intrecciano il giallo, l’antropologico e il tenebroso con atmosfere gotiche.

L’opera è ambientata a San Pietro a Maida, il paese natale dell’autore, Elia Gullo. L’idea del

libro, pubblicato da Pellegrini Editore, nasce quando nel corso di alcuni lavori di restauro della Chiesa di San Nicola di Bari vengono ritrovate delle ossa e il mozzicone di un cero. Da qui lo spunto e l’intuizione per Elia Gullo per un romanzo avvincente e ricco di emozioni all’interno del quale magia, mistero, simbolismo e credenze ancestrali si vanno ad intreccia-

Quel giorno in più per godere i veri piaceri della vita La storia narrata si svolge quasi interamente a New York, città che viene descritta minuziosamente anche attraverso la continua citazione di ristoranti e bar dove i protagonisti vivono la loro storia d'amore. Il libro tratta infatti di una storia d'amore raccontata e descritta con lo stile tipico di Fabio Volo: ricco di dialoghi, il libro alterna parti ritmate a lunghe descrizioni di come i personaggi, e l'autore, vedono la vita. La trama, seppur piuttosto lineare, è resa vivace dall'intervallarsi di racconti aneddotici e di battute, tipiche dello humor di Fabio Volo. Giacomo, uomo sulla trentina trascorre una vita normale, per certi versi sin troppo. Vive e lavora in Italia, le sua esistenza è scandita dalla routine di tutti i giorni. L'unico motivo di trepidazione per Giacomo è la visione quotidiana di una donna sul tram che lo porta al lavoro. I due non si parlano mai, ma allo stesso tempo sono complici.

Si scambiano sguardi furtivi e sorrisi appena accennati. Dopo molti giorni scanditi da questi momenti di reciproca silenziosa attenzione, Michela, questo il nome della donna misteriosa, si presenta a Giacomo, scambia con lui due chiacchiere e gli comunica che ha deciso di trasferirsi a New York per lavoro. Per Giacomo è un duro colpo, visto che si trova privato di quell'unico piccolo piacere di ogni giorno. Dopo un periodo di dubbi, il protagonista riesce a risalire al-

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M A C O N D O © gipi

Nel volume ’Ndranghetown la malavita governa il mondo Paola Bottero racconta la Calabria in tutte le sue contraddizioni

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l'indirizzo dell'ufficio di Michela e decide di partire per New York. Lì incontra la donna ed inizia un'appassionante storia d'amore, fatta di intensi momenti e profonda attrazione. Il giorno prima del previsto ritorno a casa di Giacomo, lo raggiunge la notizia del cattivo stato di salute della nonna, molto importante per lui sin dall'infanzia. Decide quindi di anticipare la partenza; arrivato a casa, Giacomo, notevolmente cresciuto dal punto di vista emotivo e sentimentale, si riappacifica con la madre, con la quale aveva un rapporto difficile, dovuto anche all'abbandono da parte del padre nei suoi primi anni di vita. La vita torna quella di un tempo, quotidiana routine e noia. Giacomo prova a superare il ricordo di Michela, cercando di confidarsi con l'amica Silvia, ma non ci riesce. Proprio la decisione di Silvia di separarsi dal marito, spinge Giacomo a prendere decisioni. Si reca nuovamente a New York da Michela per godere di quel “giorno in più”...

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Un giorno in più Fabio Volo Mondadori pagine 287 € 14

re con il mondo religioso e dell’occulto. Un intreccio che si può cogliere, già, nel titolo, “Il Cero Nascosto” che rappresenta il cero pasquale, simbolo della luce e della fede che impedisce, a chi lo ha con sé, di camminare nell’oscurità delle tenebre. Un libro che esce fuori dall’ordinario e difficilmente si riuscirebbe ad incasellarlo all’interno di uno specifico genere letterario, tuttavia, si può collocarlo nella tradizione culturale calabrese. Protagonista della storia è don Nicola De

I NOSTRI CONSIGLI Luther Blissett Q Einaudi George R.R. Martin Il trono di Spade Mondadori Gianrico Carofiglio Il silenzio dell’onda Rizzoli

Santis un uomo che spinto dall’avidità e dalla voglia di riscatto nei confronti della moglie decide di sacrificare la vita di un bambino pur di riscattare un tesoro plutonico. «Il romanzo rivela Elia Gullo - parla dell’irrazionalità dell’uomo che preso dall’avidità del denaro si sottomette alle proprie pulsioni istintuali». Elia Gullo rispolvera, così, la concezione marxiana secondo la quale “il male è nella realtà prima ancora che nell’uomo”.

Giuseppe Corallini

Storia del pool anitimafia raccontata a fumetti Un libro intitolato “Un fatto umano” sulla storia dei due magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e su chi ha pagato con la propria vita per combattere la mafia, scritto da un giovane scrittore di origine calabrese, di Polistena, Manfredi Giffone, figlio del noto penalista del Tribunale di Roma, Giorgio Giffone, insieme a due fumettisti Fabrizio Longo e Alessandro Parodi. Nel volume è stata inserita una ricostruzione a fumetti di quegli anni con tavole acquerellate e una vasta ricerca documentale. L’autore torna indietro nel passato per descrivere la storia dei due magistrati. «Tra il Settanta e gli anni Novanta - si

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legge nella recensione - Cosa Nostra era l’organizzazione più potente al mondo. Palermo era il teatro dell’ascesa dei Corleonesi di Totò Riina. Un manipolo di uomini coraggiosi decide di intraprendere una lotta per contrastare la mafia e tagliare i legami con le istituzioni. In un decennio, una serie di scandali e di inchieste giudiziarie, dal caso Moro alla vicenda Sindona alla Loggia P2, fino alle stragi di Capaci e via D’Amelio, stravolge gli assetti politici e apre una nuova stagione. È la storia degli anni più oscuri del nostro Paese, i cui frutti avvelenati subiamo ancora oggi».

Giovanni Luca Baffa

Un fatto umano.

Storia del pool antimafia AA. VV. Einaudi editore € 24

SPORT MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011 PAGINA 44

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lo

serie A - il posticipo

I nerazzurri passano sul campo del Genoa con merito grazie al gol del giapponese

NAGATOMO rilancia l’inter GENOVA Nel suggestivo teatro del Ferraris, a 40 giorni da quel tragico 4 novembre in cui il capoluogo ligure venne messo in ginocchio dal maltempo, va in scena Genoa-Inter, recupero dell’undicesima giornata. A vincere è l’Inter, che conquista la sua seconda vittoria consecutiva che la fa risalire in classifica.

Partita che stenta a decollare, anche se le migliori occasioni sono proprio all’inizio.

Al minuto numero otto grande parata di Frey su Pazzini lanciato a tu per tu col portiere da Thiago Motta. L’Inter continua ad attaccare per cercare di trovare il gol del vantaggio. Sponda di Pazzini per Milito: destro dai 20 metri dell argentino e deviazione in angolo da parte di Kaladze.

Poco più tardi Samuel di testa chiama alla parata d istinto Frey. Il pallone torna al centro dell area dove Kaladze prova un improbabile rovesciata. Raccoglie nuovamente Samuel che svirgolando serve Milito. L’argentino, a 3 metri dalla linea di porta, calcia centrale addosso a Frey che blocca. Continua il monologo dell’Inter. Lancio lungo di Lucio, sponda di Pazzini per Milito che prova a in-

GENOA

0 1

INTER

GENOA (5-4-1): Frey 7; Mesto 6, Granqvist 6, Dainelli 6, Kaladze 5.5, Moretti 5.5; Rossi 6, Veloso 6.5, Merkel 6 (33’ st Caracciolo sv), Constant 5.5 (15’ st Jankovic 6); Zè Eduardo 5.5 (5’ st Pratto 6). In panchina: Lupatelli, Marchiori, Seymour, Jorquera. Allenatore: Malesani INTER (4-4-2): Julio Cesar 6; Zanetti 6.5, Lucio 6, Samuel 6, Nagatomo 7; Faraoni 5.5 (1’ st Alvarez 6), Thiago Motta 6, Cambiasso 6.5, Poli 5.5 (24’ st Obi 6); Milito 6 (37’ st Forlan sv), Pazzini 6. In panchina: Castellazzi, Cordoba, Muntari, Zarate. Allenatore: Ranieri ARBITRO: Banti di Livorno MARCATORI: 18’ st Nagatomo (I) NOTE: spettatori 24mila circa, incasso devoluto in beneficenza.

Ammoniti: Kaladze, Pratto (G), Alvarez (I). Recupero: 4’pt e 3’ st

volarsi verso la porta. Gran- do palo, Mesto perde la marqvist gli frana addosso, ma catura del giapponese NagaBanti lascia correre. Nel recu- tomo che di testa batte Frey. pero Thiago Motta crossa in Per lui si tratta della seconda direzione degli undici metri, rete in pochi giorni. Il Genoa Kaladze di testa libera l’area. è in difficoltà e rischia di capiSull azione seguente traver- tolare ancora. Milito serve sone di Lucio dalla sinistra e Pazzini dentro l'area di dedeviazione col ginocchio di stra. Destro dell'ex SampdoNagatomo che sfiiora il palo ria che passa sotto le gambe alla sinistra di Frey. Primo di Dainelli, ma trova l'ottima risposta con i tempo copiedi delmunque soNella ripresa l'estremo porifero al la squadra rossoblu Ferraris con Frey che salentrambe le di Ranieri va la sua squadra più sfiora più volte squadra. Alpreoccupate il raddoppio tro pericolo a non far rial 27’: traverpartire gli avversari che a impostare il pro- sone basso dalla destra di prio gioco. Più attendista il Pazzini per Milito che in sciGenoa che permette all'Inter volata manca la deviazione di giocare con maggiore tran- sotto porta. Il Genoa non c’è quillità a centrocampo. Ad più e Pazzini sfiora ancora inizio ripresa il Genoa riesce a una volta il gol con una controvare la via del gol con clusione ravvicinata. Inter Granqvist, ma lo svedese era ancora pericolosa con Alvaterminato in fuorigioco e l’ar- rez, che centra un palo dalla bitro giustamente annulla. Il distanza. Malesani fa entrare match non vivedi grandi sus- anche Caracciolo e serve un sulti, il Genoa sembra aver super Julio Cesar per evitare preso le misure dei nerazzur- il pareggio su tiro di Veloso. ri, che però quando attacca- Finisce con il meritato sucno fanno male. E così la for- cesso di un Inter che sembra mazione di Ranieri riesce a aver ritrovato la giusta via, trovare il gol al 22’. Cross dal- quella che porta in Europa.

Filippo De Silva la destra di Alvarez sul secon-

undici metri

Buffon su Totti «In passato mi aveva purgato sempre lui»

MILANO «Quando sono andato sul dischetto, avevo paura che me lo parasse, visto che mi conosce dai tempi della Nazionale...». Per sfortuna dei tifosi romanisti, la considerazione finale non è di Francesco Totti, ma di Frank Lampard. Lui, uomo simbolo del Chelsea, il suo penalty contro l’amico-rivale Joe Hart l’ha segnato. Ed è stato 2-1 nella supersfida al Manchester City. L’altra partita clou del lunedì sera, nel campionato italiano, ha offerto un incrocio del destino analogo, ma dall’esito del tutto diverso.

Amaro, in fondo, e non solo per chi ha sbagliato. Totti e Buffon, amici rivali che si ritrovano a undici metri di distanza, uno deve segnare il rigore l’altro lo deve parare. «A

fine partita non ho detto nulla a Francesco, visto il suo momento: mi spiace per l’amico averglielo preso», racconta Gigi Buffon. «D’altra parte, mi aveva purgato tante volte lui...». Nove gol in carriera, Buffon era il suo portiere preferito. Almeno fino a ieri. Destro forte a mezza altezza, non angolatissimo ma difficile da intercettare: però il numero 1 della Juve e della Nazionale c’è riuscito.

Dicono sia merito di Claudio Filippi, nuovo preparatore dei portieri Juve già in grado di trasformare Sorrentino, al Chievo, nell’incubo dei rigoristi. Grazie anche all’aiuto di una preziosa macchina ‘sparapallonì. Di fatto è il secondo penalty neutralizzato quest’anno da Buffon, dopo quello in Nazionale contro la

«Mi spiace come amico: a fine partita non ho detto nulla a Francesco» Polonia.

Più che ai consigli di Filippi, però, Buffon deve aver pensato agli anni passati insieme in Mazionale. Gigi e Francesco - un’amicizia mai nascosta, le telefonate continue del romanista in estate per convincere lo juventino a sbarcare a Roma in caso di addio a Torino - si erano abbracciati a centrocampo prima del fischio di inizio. Da capitani, e anche da compagni di tante avventure azzurre. Quella del Mondiale 2006 sopra a tutte. In fondo, un ri-

gore simile Totti l’aveva calciato - e segnato - in ItaliaAustralia. Stesso angolo, stessa potenza. Ma più alto e preciso.

«Non ho pensato più di tanto: ho solo aspettato fino all’ultimo - spiega Buffon Avevo paura mi facesse il cucchiaio. Appena ho capito che non era così, in un lampo ho deciso dove buttarmi...

Questione di fortuna». Dicono sempre così, i pararigori.

Specie se quello che incontri nello spogliatoio dopo l’abbraccio iniziale è davvero un amico, per di più ammutolito. Ma, vista quella botta del 26 giugno 2006, a Kaiserslautern, davvero c’è da chiedersi se è un caso che l’amico Gigi si sia buttato proprio alla sua destra.

Giulio Sacchi

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C A L C I O ROMA «Non voglio dire mero 1 del Coni - Ho parlato frasi ad effetto, spero solo che spesso con lui, e, come tutti gli l’incontro di domani (oggi, altri partecipanti, mi è semndr) serva a portare un pò di brato molto sereno. Non tutto serenità nel mondo del cal- è scontato, però, di certo ci socio». Il presidente del Coni, no buoni presupposti per riGianni Petrucci, si prepara al trovare l’armonia, per il bene ‘tavolo della pace”, che si svol- di un mondo, quello del calcio, gerà questa mattina (ore 9) che tira: bisogna chiudere col presso la sala Giunta del Co- passato e parlare di futuro, che mitato olimpico nazionale. In- non è fatto solo di diritti tv». sieme al numero 1 del Coni, ci «Nessuno sarà penalizzato, le saranno il segretario generale, persone invitate porteranno Raffaele Pagnozzi, il presiden- un contributo importante», ha te della Federcalcio, Giancarlo sottolineato. I rischi che la Abete (con il direttore genera- mattinata possa essere cole Antonello Valentini), i pa- munque agitata «certo che ci tron di Juventus e Inter, An- sono - ha confessato Petrucci sarei un fanadrea Agnelli e tico se penMassimo sassi il conMoratti; oltre curiosità trario. Ma inall’amminitanto è un ristratore deledei presidenti sultato positigato del MiCi sono tutti vo ritrovarci lan, Adriano i presupposti tutti qui, al Galliani, al servizio del presidente affinché possa calcio». «Poi, del Napoli, tornare armonia porteremo le Aurelio de nostre propoLaurentiis, e nel mondo ste al Goveral presidente del pallone no», ha cononorario delcluso. L’amla Fiorentina, ministratore Diego Della Valle. La lista degli invitati ha delegato del Milan Adriano fatto arrabbiare il patron del Galliani è pronto a partire alla Cagliari, Massimo Cellino, che volta di Roma e sedersi stamaha accusato Petrucci di «affos- ne al “tavolo della pace” che si sare la Lega». «Gli ho spiega- augura possa chiudere definito i motivi della mie scelte. Chi tivamente il capitolo calcioponon c’è non si deve offendere - li. «I lavori sono stati anticipaha sottolineato Petrucci a mar- ti alle 9 per portarci avanti e gine della presentazione delle spero veramente che a mezzoOlimpiadi giovanili invernali giorno scoppi la pace - si è audi Innsbruck 2012 -, non ho af- gurato Galliani -. Spero che si fossato la Lega perchè tutti i chiuda così la vicenda di calpresidenti saranno comunque ciopoli. Non so quale sarà il rappresentati da me e da Abe- mio contributo, sono un invite, e perchè chi verrà ha un tato e non sta a me dirlo. Il pabackground importante. È già drone di casa è Petrucci». L’Ad un risultato importante essere rossonero ha assicurato di parriuscito a farli incontrare qui, tecipare «ben volentieri» a nessuno ci credeva». Il presi- questo appuntamento sottolidente del Coni, comunque, neando come «un fatto molto non può assicurare che tutto importante che fra i pochissisi svolgerà con la massima se- mi invitati ci sia il Milan. Non renità («Chi lo sa?»), mentre il so se sarà di pace, ma - ha conpresidente Moratti, alla vigilia, cluso Galliani - così si chiama si è detto molto curioso. «La questo tavolo e spero che possua curiosità troverà soddisfa- sa esserlo veramente». l. l. zione - ha pronosticato il nu-

l’appuntamento

IL TAVOLO DELLA PACE Ma sarà davvero così?

Petrucci è chiaro: «Spero che servi a portare serenità» giudice sportivo

Fermati Pjanic Bonucci e Vidal per un turno ROMA Il Giudice sportivo ha squalificato per un turno di gara i giocatori Miralem Pjanic (Roma), Leonardo Bonucci (Juventus) e Arturo Erasmo Pardo Vidal (Juventus). Il giudice, Gianpaolo Tosel, ha anche inflitto un’ammenda di 30 mila euro alla Roma per avere introdotto petardi e fumogeni e fasci di luce laser. Anche la Juventus è stata sanzionata con una somma di 15 mila euro con la stessa motivazione. r. s.

la statistica

La Juve unico team imbattuto in Europa TORINO Il lunedì di Roma ha portato “solo” un punto alla Juventus, raggiunta in testa alla classifica dall’Udinese. Ma per tutti quelli dell’ambiente bianconero, squadra e tifosi, che vedono il bicchiere mezzo vuoto, una consolazione importante: la contemporanea sconfitta del Manchester City col Chelsea ha fatto sì che la Juve rimanga l’unica squadra ancora imbattuta dei cinque principali campionati europei (Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Spagna). E nel gruppo dei tornei che si può considerare di seconda fascia (Portogallo, Olanda, Belgio, Svizzera, Turchia, Grecia), solo Porto e Benfica - che però hanno giocato solamente 12 partite a differenza delle 14 disputate dai bianconeri - possono vantare lo stesso ruolino con lo "zero" nella casella delle sconfitte.

europa league

Lazio, bisogna vincere e sperare Reja: «Dobbiamo provarci» ROMA Sento dire che loro sono già qualificati e che la partita non ha senso per loro: è il più grande errore da commettere. Se avremo una possibilità su cento, noi ce la giocheremo. Dobbiamo fare la partita della vita». Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico della Lazio Edy Reja descrive così la mentalità con cui i suoi giocatori scenderanno in campo con lo Sporting Lisbona, in un incontro decisivo per il prosieguo del cammino europeo. I biancocelesti sono appaiati con il Vaslui, impegnato questa sera a Zurigo, ma a parità di punteggio passerebbero i romeni. I portoghesi, che comandano il girone D di Europa League, invece sono già qualificati, ma il tecnico biancoceleste non si aspetta regali. «Cosa mi aspetto dallo Zurigo? Noi siamo un

pò maliziosi. In Europa League giocano tutti per fare risultato e mettersi in evidenzia, anche lo Sporting.

Mi auguro che lo Zurigo metta l’impegno massimale». Per l’importante partita di questa sera saranno tanti gli indisponibili, a cominciare dal portiere Marchetti, sostituito da Bizzarri.

«Qualche problemino c’è - ammette Reja - ma cercherò di mettere in campo la squadra migliore possibile. Bizzarri merita questa opportunità e questa considerazione». Il portiere, dal canto suo, si dichiara pronto: «Nel momento in cui è stato deciso che posso scendere in campo vuol dire che posso aiutare la squadra. Ho aspettato tanto tempo una opportunità e cercherò di fare del mio meglio». l. l.

calciomercato

Crespo in Bulgaria, Borriello verso Genoa La Roma è sulle tracce di Luis Fabiano. La Fiorentina sogna bomber Podolski MILANO Seppur con qualche difficoltà le trattative per portare al Milan Carlitos Tevez vanno avanti. Lo conferma l’ad rossonero Adriano Galliani: «So che l’agente di Tevez ha incontrato il City ma non so l’esito. Noi aspetteremo fino all’ultimo secondo del 31 gennaio». Chi non si muoverà è Pato: «Non esiste al mondo. Tevez arriva al posto di Cassano. Robinho e Pato non sono sul mercato. Il curriculum parla da solo, non esiste un problema Pato». Ai margini del progetto di Colomba, Hernan Crespo potrebbe proseguire la sua carriera in Bulgaria. Iil Ludogorets Razgrad di proprietà del magnate Kiril Domuschiev sarebbe vicinissimo all’ingaggio del 36enne attaccante argentino. La Fiorentina sta seguendo con attenzione le prestazioni di Gianluca Sansone, attaccante classe ‘87 che si sta mettendo in luce in serie B col Sassuolo terzo in classifica (8 gol finora al suo attivo), il cui cartellino è per metà del Siena. A giugno potrebbe cambiare maglia Federico Balzaretti, esterno del Palermo che sembra destinato al Psg, anche se nelle ultime ore si riparla anche di Napoli e

Roma interessate al terzino. L’ex attaccante del Siviglia, Luis Fabiano, oggi al San Paolo, potrebbe rinforzare il reparto offensivo della Roma. I giallorossi sono sulle tracce del 31enne centravanti brasiliano che ha un contratto con il San Paolo in scadenza nel 2015. Taye Taiwo lascerà il Milan. Per lui si sarebbero aperte le porte del Newcastle. La Fiorentina è entrata nella corsa per Lucas Podolski, attaccante tedesco sotto contratto con il Colonia fino al 2013. Sul giocatore ex Bayern Monaco ci sono anche Lazio, Schalke e Liverpool. Il mercato di gennaio è ormai vicino e allora ecco spuntare nomi per l’attacco del Genoa. Molti vedono un ritorno di Milito in rossoblù, anche se il sogno vero e più concreto (ingaggio a parte) resta Borriello. Ma ieri Malesani ha detto di sognare il viola Gilardino. Non ci sarà un ritorno al Genoa nell’immediato futuro di Stephan El Shaarawy ma la possibilità che il “piccolo Faraone” lasci il Milan in prestito a gennaio è più che concreta- Su El Shaarawy il Novara sembra essere in vantaggio. p. s.

Marco Borriello

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qui amaranto - la situazione

Reggina, la parola al campo Foti ha confermato Breda. Per rilanciare il progetto serve la vittoria REGGIO CALABRIA

Lo ha ripetuto anche in questi giorni il presidente Foti: la Reggina viene prima di tutto.

Non sono parole nuove quelle che il patron ha voluto ribadire. Già in passato ha espresso questo concetto con particolare riferimento ai giocatori che, di volta in volta, non partecipavano pienamente al progetto che il numero uno di via delle Industrie aveva in mente. Lo ripete anche oggi il presidente e il significato è chiaro: dare a tutti un segnale preciso. La Reggina è una società che non ammette al proprio interno delle divergenze di spogliatoio che abbiano ripercussioni sul rendimento in campo. Ed in questo momento, pare chiaro che qualcosa non vada per il verso giusto.

Breda ha perso in modo sempre più evidente la gestione dell’organico ed oggi più di qualcuno ha mal di pancia derivanti dal poco utilizzo o dalla posizione con cui viene mandato in campo.

Libero di scegliere, il trainer, ma anche i risultati devono dare ragione per confermare la bontà di quanto si decide durante la settimana e l’ultimo mese degli amaranto di sicuro non è stato di quelli da ricordare positiva- Dopo la disfatta in casa del Cittadella, Breda avrà un’altra occasione per rilanciare la Reggina e provare ad assestare la sua panchina mente. Ha fallito troppe occasioni la squadra di Breda; difficilmente quei punti potranno glia di andare avanti con lo stesso progetto luzione di continuità. Ma è pur vero che se ci fronti, un dato deve essere evidenziato: lo essere recuperati nel corso di un torneo sì lun- per provare a ripartire con slancio. L’occasio- si rendesse conto che quella guida non fa più scorso anno Atzori riuscì ad ottenere risultago, ma anche ricco di insidie come la serie B. ne offerta dalla partita con il Sassuolo è otti- al caso della società, allora nessuna remora ti sorprendenti proprio grazie al fatto che aveAdesso però è tempo di pensare alla partita ma. Ed è proprio contro gli emiliani che Bo- dovrebbero avere Foti e Giacchetta nell’assu- va lo spogliatoio in pugno. Cosa che, allo stescon il Sassuolo e lasciarsi alle spalle tutte le nazzoli e compagni dovranno offrire il me- mere la dolorosa decisione di sostituire il tec- so tecnico, non è riuscita alla guida della Sampdoria. Detto ciò, il pensiero deve correre nepolemiche di questi giorni sul possibile ad- glio di ciò che possono dare in questo fran- nico. cessariamente alla sfida di saLe alternative ci sono - inugente; ne va della permanendio di Breda. La confusione bato con il Sassuolo. Non satile nasconderlo ma cambiaza di Breda.

Posto che a tutti generatasi nella giornata di Contro La alternative rà una gara molto semplice, faccia piacere che il tecnico re tanto per farlo non sarebbe lunedì è stata tale che, ad un il Sassuolo già ci sono ma c’è la consapevolezza che sieda ancora sulla panchina produttivo. Occorre trovare la certo punto, non si riusciva a persona che sia in grado di della Reggina. comprendere se il tecnico dotre punti Molto dipenderà i tre punti sono alla portata e servirebbero a rilanciare moIn verità, per riprende le motivare il gruppo e farlo giovesse sostenere o meno l’alleobbligatori dagli umori rale ed ambizioni, specie perparole di Foti, in questo mo- care al meglio delle proprie namento della squadra. E ciò per il tecnico dello spogliatoio ché si affronta una delle squamento sarebbe stupido “inna- potenzialità. Su questo, è pafa immaginare una veduta di dre più in forma di tutta la semorarsi” di una tesi precisa e cifico, Breda è già in vantagorizzonti decisamente diversa all’interno della società. Lo abbiamo detto ie- sostenere Breda piuttosto che invocare il suo gio visto che conosce i suoi giocatori ormai rie B. Toccherà a Breda trovare tutte le posri e lo ribadiamo anche oggi: la sensazione è allontanamento. Ciò che conta per i tifosi e da molto tempo e sa perfettamente cosa pos- sibili soluzioni per imbrigliare il gioco avverche Foti volesse cambiare allenatore. Poi il per gli addetti ai lavori è il bene della Reggi- sono dare. Tutto dipenderà dalla fiducia che sario e tornare finalmente a festeggiare al confronto con Breda dal quale - lo ha detto lo na e se ciò potrà essere perseguito attraverso il trainer saprà guadagnarsi all’interno dello “Granillo” davanti ai supporter amaranto.

Consolato Minniti stesso presidente amaranto - è emersa la vo- il lavoro di Breda ben venga anche questa so- spogliatoio. Senza cadere nel tranello dei con-

qui rossoblù - la situazione

CROTONE

Unica missione: continuare a marciare verso la salvezza.

Questo è il compito di un Crotone che esce sicuramente ringalluzzito nell’ultimo mese. I pitagorici di mister Menichini hanno infatti conquistato otto punti nelle ultime quattro gare e vogliono continuare su questa scia per guadagnare più terreno possibile rispetto alle dirette rivali per la salvezza. Il prossimo avversario è propro il fanalino di coda Ascoli, che però è una squadra da prendere davvero con le pinze. A discapito dei 12 punti che ha in classifica, i bianconeri marchigiani hanno le carte in regola per mettere in difficoltà il Crotone, che dovrà restare molto concentrato. Due gli allenamenti ieri per i ragazzi di Leonardo Menichini, in vista della sfida casalinga contro i marchigiani in programma sabato prossimo. Al mattino la seduta prevalentemente fisica, curata dal preparatore atletico Andrea Bonatti, nel

Crotone, concentrazione massima Allo Scida arriverà l’Ascoli: Menichini recupera i due centrali pomeriggio invece il lavoro tattico, insieme al tecnico, al suo vice Massimo Drago. Non hanno preso parte alle due sedute gli infortunati Belec, Caccavallo, Colomba, Eramo e Pettinari. Difficile che possano essere disponibili per il match contro l’Ascoli.

Vrenna ricorda Rozzi «In qualità di presidente dell’F.C.Crotone, in occasione del diciassettesimo anniversario della sua scomparsa, che ricorre domenica 18 dicembre 2011, proprio il giorno dopo la gara di campionato che ci vedrà opposti all’Ascoli, non posso non ricordare l’indimenticata e oserei dire unica nel suo stile, figura di Costantino Rozzi, storico presidente dell’Ascoli Calcio per ben 26 anni, dal lontano 1968 al 1994. - ha scritto il presidente sul sito ufficiale della società - Ventisei

anni di presidenza che hanno consegnato l’Ascoli al calcio che conta, e durante i quali la società marchigiana ha collezionato 14 campionati di Serie A, raggiungendo addirittura un prestigioso quinto posto nella massima serie, nel campionato 1979/1980. Anni che, focalizzando doverosamente la persona di Costantino Rozzi, rimarranno scolpiti nella memoria di tutti gli sportivi, amanti del calcio e addetti ai lavori, per la grande carica di simpatia ed umanità del presidente, insieme alla sua proverbiale spontaneità ed indiscussa competenza calcistica, che ne hanno fatto uno dei dirigenti più apprezzati ed amati di sempre».

Per il sociale “This is cocaine”: questo il titolo del docu-film presentato ieri mattina nell’auditorium

del liceo scientifico “Filolao” agli studenti dell’istituto crotonese. Un progetto sul tema della cocaina, che è diventata ormai una vera emergenza di tipo non solo sanitario ma anche sociale. Il presidente rossoblù Vrenna ha sottolineato come il Fc Crotone sia da sempre sensibile e vicino a questo tipo di iniziative, e far sì che il calcio possa essere percepito anche come alternativa sana all’uso di droghe.

Florenzi incanta Uno dei giocatori dal rendimento più elevato in casa Crotone è senz’altro Florenzi, centrocampista scuola Roma. Di lui ha parlato l’agente Fifa Alessandro Lucci : «La Roma, quest’anno, non ha potuto costruire un progetto ben definito perché gli uomini mercato sono arrivati all’ultimo. A Crotone ha raggiunto la Nazionale, ma la cosa che va premiata è che gioca fuori ruolo, perché è un centrocampista centrale, ma lo fa con ottimi risultati». l. i.

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qui giallorossi - l’intervista

parla sorace CATANZARO «Dobbiamo rimanere coi tanzaro è nota per il suo calore. Ma si è ancopiedi per terra». Angelo Sorace tiene il profi- ra all’inizio di un percorso che si spera possa lo basso. Il Catanzaro ha ancora molta stra- essere il più lungo possibile. È vero che sognada da compiere, non è neanche a metà dell’o- re non ha mai fatto male a nessuno ma bisopera. Altre due partite e si potrà tracciare una gna procedere «a piccoli passi», come dichiaprima linea indicativa sui reali valori del cam- rato dallo stesso Cosentino. Il presidente punpionato e sulle reali possibilità degli uomini ta all’Europa, Catanzaro sogna al suono deldi Ciccio Cozza. Al momento è bene dedicar- le sue parole. Ma «restando coi piedi per tersi solo al campo, perché la concentrazione è ra», secondo il volere di Sorace, i giallorossi tutto quando in ballo ci sono grandi cose. Ma adesso sono chiamati ad affrontare una dopse è vero che il buon giorno si vede dal mat- pia trasferta fondamentale per poter iniziare tino, ed è inutile negare che si è visto sole con il nuovo anno nel modo migliore. «La squain lontananza qualche piccola nuvola, Catan- dra è in salute - ha commentato il direttore zaro spera possa assistere ad un limpido tra- e i risultati lo stanno dimostrando. Ora dobmonto. Il direttore sportivo ci spera, ci crede biamo cercare di ottenere il più possibile dalma, vuoi per scaramanzia vuoi per prudenza, le prossime due partite perché si parla di punnon lo dice apertamente. In fin dei conti è ti che ci farebbero comodo. Siamo consapegiusto così. «Stiamo facendo molto bene - ha voli che si tratta di due trasferte insidiose ma allo stesso tempo alla nostra commentato - e ad inizio staportata». Il diesse, come di gione nessuno si aspettava diesse consueto, ci tiene che la che il Catanzaro potesse disquadra riservi il massimo sputare un campionato così. fiducioso ad ogni avversario, Abbiamo zittito anche i più Al presidente rispetto ma questo non significa che scettici e, grazie al presidensi debba mettere un dubbio te Cosentino e alla sua tena- Cosentino la propria forza. Perché, per cia, stiamo dimostrando a dovrebbero quanto «le due squadre più tutti di essere forti. Stiamo forti sulla carta sono Perugia facendo parlare del Catanza- fargli e Paganese», il Catanzaro ha ro». Ed è su quest’ultimo una statua dimostrato di essere da measpetto che il direttore ha voSiamo attenti no. «Noi abbiamo fatto riluto insistere. Del resto, cosultato con entrambe - ha me dargli torto? Fino a pochi sul mercato continuato -. Sicuramente mesi fa, Catanzaro era la pasono due squadre che fino tria delle irregolarità amministrative, dei fallimenti, degli stipendi non alla fine se la giocheranno per la vittoria finapagati e chi più ne ha più ne metta. Oggi, co- le. Ma noi di certo non siamo da meno e sarà me rimarcato dallo stesso Cosentino, è un battaglia fino a maggio. Ora vedremo di apesempio di serietà non solo il Lega Pro, ma portare delle modifiche alla squadra per riunel calcio italiano in generale. «Fino a qual- scire a fare nostra questa sfida». Ed è proprio che mese fa - ha continuato il diesse gialloros- su queste modifiche che Sorace ha concluso, so - si parlava di altre situazioni che non sto senza però sbilanciarsi sugli imminenti arriqui a rimarcare. Sono dell’idea che al presi- vi. «Abbiamo già fatto un’ottima scelta per la dente dovrebbero fargli una statua, perché difesa - ha detto - perché penso che Sirignaoggi a Catanzaro si parla solo di calcio». Una no sia stato un acquisto proprio azzeccato. Il statua per Cosentino. Chissà? Finora è tocca- reparto arretrato adesso è al completo, ci stiato solo ad un uomo, un grande uomo, simbo- mo muovendo per altri ruoli». E tra una setlo di Catanzaro, il Presidentissimo Nicola Ce- timana potrebbe arrivare la prima novità…

Giovanni Bevacqua ravolo. Se tutto andrà come deve andare la città saprà di certo ripagarlo. Del resto Ca-

qui giallorossi - la lieta notizia

Secondo figlio per Cozza e la Nazzaro CATANZARO Al di là di come finirà questa stagione sul campo per Ciccio Cozza è già indimenticabile. Sua moglie, l’ex miss Italia Manila Nazzaro, ha segnato il gol più bello dell’anno dando alla luce Nicholas, secondogenito della famiglia Cozza, nato lunedì mattina. Un ulteriore sorriso in casa giallorossa in un periodo molto felice per tutto l’ambiente.

Ora Ciccio spera di poter dedicare al suo piccolo il successo contro il Giulianova, la tifoseria che Nicholas dal padre abbia preso i piedi, in modo che tra vent’an-

ni domini il centrocampo giallorosso.

Auguri. f. c.

qui giallorossi - il notiziario

La squadra torna a sudare Ma tiene banco il mercato CATANZARO Di nuovo al lavoro.

Questo pomeriggio Ciccio Cozza (?) e i suoi uomini si ritroveranno sul rettangolo da gioco del “Ceravolo” per dare il via alla preparazione in vista della difficile trasferta di Giulianova. Una gara da vincere a tutti i costi. In realtà il rientro in città del tecnico potrebbe slittare di 24 ore e la squadra svolgerà comunque regolare allenamento sotto la direzione del secondo Massimo D’Urso. Ancora una volta rinviato il trasferimento nel quartiere marinaro. Nonostante l’impianto del PoliGiovino sia stato rimesso a nuovo appositamente per le sedute d’allenamento del Catanzaro, stando a quanto appreso Nel mirino Cozza e i suoi caldella società ciatori non si sposteranno dal “Ceci sono Giampà ravolo” fino alQuadri l’anno nuovo. Le e D’Anna motivazioni che potranno essere date saranno molteplici, ma la verità è che tutto ruota intorno alla scaramanzia. E finché il Catanzaro continuerà a vincere nessuno di certo si lamenterà.

Intanto la città aspetta di abbracciare i nuovi arrivi di casa giallorossa. Qualcuno appare in dirittura d’arrivo, per altri è questione di qualche giorno in più. Ma per gennaio il Catanzaro dovrebbe comunque riuscire a portare a buon fine tutte le operazione intraprese. I nomi sono già usciti allo scoperto e sono alla portata di tutti, per quanto si tratti di giocatori attualmente tesserati con altre società. Si parla di Domenico

Giampà, il grande nome del mercato di riparazione a firma giallorossa, Alberto Quadri e Simone D’Anna.

I tre sono tutti sulla lista dei regali di Babbo Natale. Chissà se Cozza sarà stato buono al punto di meritarsi quanto chiesto o se dovrà accontentarsi del carbone. La classifica lascia pensare che sia stato un bimbo lodevole, quindi… Uno di questi regali potrebbe essere scartato già la prossima settimana. Quale? Sarà una sorpresa tutta catanzarese. g. b.

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qui biancoverdi - la situazione

LAMEZIA TERME «Il collaboratore è rimasto con la bandierina alzata e l’arbitro era a cinquanta metri dal punto in cui c’era il fuori gioco di Margarita e non ha voluto proprio tenerne conto di quanto indicatogli dal suo assistente. Loro, gli assistenti, ci sono per segnalare queste cose, altrimenti che ci stanno a fare?». Non la manda proprio giù Massimo Costantino a distanza di oltre 48 ore dal match di Perugia e segnatamente sull’azione che al 48’ del primo tempo (recupero peraltro sconsiderato in rapporto a quanto verificatosi) ha portato in vantaggio gli umbri. «E dire che dopo la partita, l’assistente è rimasto sulle sue idee, convinto che in quell’azione, il perugino Margarita, fosse in

Costantino non manda giù il ko di Perugia L’allenatore della Vigor torna sulla gara «Perché l’arbitro ha diretto in quel modo?» posizione chiaramente irregolare». Sudditanza psicologica degli arbitri a beneficio del Perugia? Forse. Una tesi che Costantino, nel consueto briefing del martedì tenutosi sul terre-

no di gioco e non nella solita sala stampa che ieri, assieme alla palestra, era allagata, indirettamente conferma quando parla di qualche episodio dubbio in area umbra nel serrate

finale del Lamezia, episodi su cui l’arbitro non ha voluto sanzionare con l’assegnazione della massima punizione. Insomma si ha la sensazione che oltre a dover fronteggiare il

qui rossoblù - la situazione

peri rapidi e, agli acquisti dell’ultim’ora su tutti Benincasa e Corapi di raggiungere il top della forma proprio come i loro compagni di squadra. Corapi, nelle ultime giornate è tornato il calciatore che tutti conoscevano e tutti volevano. Si è preso in mano il centrocampo e, complice il modulo di gioco adottato dal duo Ferrante-Viola, con un ruolo libero da marcature e più prepositivo verso l’attacco. Il centrocampista proveniente dal Catanzaro, è come una sorta di fantasista e nell’ultima gara vinta contro l’Isola Liri è stato il migliore in campo, concretizzando al meglio la punizione che è ha consentito ai rossoblù di pareggiare per la prima volta in chiusura di primo tempo, e offrendo degli spunti di gran classe. Tornando all’allenamento, lo staff tecnico dopo una prima parte riservata all’aerobica ha diviso la rosa in due gruppi, da una parte chi ha giocato domenica, dall’altra quelli meno impiegati e le riserve per predisporre

degli allenamenti specifici.

Hanno lavorato a parte gli infortunati Alessandro Caridi e Alessandro Amendola, che torneranno a disposizione dei tecnici solamente con l’anno nuovo. In campo col sorriso anche Souleyman Doukara al decimo centro stagionale (nove in campionato e uno in coppa Italia). Per il centravanti, quella con l’Aversa Normanna potrebbe essere l’ultima gara in maglia rossoblù. I tifosi stanno facendo tutti gli scongiuri,

Perugia, il Lamezia si sia trovato di fronte una direzione arbitrale che ha in qualche modo tarpato le ali ai vigorini.

«A posteriori ed in un ragionamento che potrebbe anche teoricamente starci - ha ammesso dal canto suo il play basso Carmine Cerchia autore della sfortunata deviazione alle spalle di Forte che davca il momentaneo 1-0 - forse potrebbe rispondere al vero il fatto che, sapendo di Margarita alle mie spalle, l’impatto con la palla è stato anomalo perché ritenevamo scontato il fischio dell’arbitro a fermare quell’azione viziata. Una cosa del genere mai m’era accaduta nella mia carriera».

Ed intanto il tecnico, che

non nasconde il suo volto rabbuiato, pensa all’immediato futuro e in particolare alla gara con l’Ebolitana. «Siamo ora solo concentrati su questo avversario - dice il trainer lametino - e stiamo solamente pensando che la cosa essenziale è batterlo. Essere a quota 34 ad una gara dalla fine del girone di andata, è davvero rilevante e noi dobbiamo fare in modo di arrivarci, anche magari giocano meno bene, perché sarebbe importante per tutti noi. Sarebbe una ulteriore conferma che stare nel groppone di testa è quel che conta. Poi alla gara seguente col Catanzaro ci penseremo dopo».

Rondinelli no Mangiapane nì Ieri è arrivata la squalifica per una giornata dell’esterno basso Rondinelli che, tuttavia, resta in diffida. Noie al collaterale per Mangiapane (a Perugia è uscito anzitempo) che ieri si è sottoposto a verifiche mediche. Al momento la sua presenza, coi salernitani degli ex Giacomarro e Sekkoum, è in dubbio. Quella di Rondinelli va ad aggiungersi all’assenza, retrodatata, di Sinicropi, per cui è emergenza difesa nella Vigor Lamezia. L’allenatore Massimo Costantino valuterà le alternative. Una potrebbe essere Cane, l’altra non la si conosce perché verrà testata in questi giorni (Mercurio?).

Francesco Caruso

SECONDA DIVISIONE 21ª GIORNATA

La Vibonese è in salute Doukara, quante offerte VIBO VALENTIA Riposo finito. La Vibonese torna in campo per preparare la gara di domenica prossima che la vedrà affrontare l’Aversa Normanna, nell’ultima giornata dell’anno 2011 e ultima del girone d’andata. Corapi e compagni, sono scesi in campo sotto la pioggia per un allenamento basato su recupero fisico, dopo lo sforzo dell’ultima gara disputata contro l’Isola Liri che è valsa la vittoria. La squadra ha dimostrato di essere in salute, molto di più degli avversari.

I giocatori in campo nonostante le difficoltà non sono crollati come gli avversari e i ricambi hanno giovato al raggiungimento del risultato. Negli ultimi venti minuti, la Vibonese ha sfoderato una prestazione atletica notevole, come se i giocatori non avessero nelle gambe diciannove partite. Il merito è di tutto lo staff atletico, a incominciare dal preparatore Massimo Stalteri, il quale con la sua tabella di marcia ha consentito ai giocatori più impiegati recu-

Anche Cerchia si è lamentato della direzione del fischietto di domenica scorsa «Il fallo su di me era scontato»

ma per l’attaccante franco-senegalese si fanno sempre più insistenti le voci che lo vedono prossimo a vestire la maglia della Reggiana, formazione che milita nel campionato di Prima divisione. Le smentite sono di rito, essendo il mercato invernale ancora chiuso. Il team manager Mauro Beccaria, che in estate lo aveva prelevato dal Rovigo farà di tutto per trattenerlo a Vibo Valentia, città dove il calciatore si trova molto bene e dove ha istaurato un ottimo rapporto con la tifoseria. Quello che i supporter rossoblù si augurano è che Dudù rimanga almeno fino al termine della stagione, per non ripetere la stessa situazione di qualche anno fa quando nel mercato di gennaio partì il centravanti Mastrolilli con la squadra a centro classifica e, il suo sostituto Iadaresta non si dimostrò all’altezza della situazione, con la Vibonese che per salvarsi è dovuta ricorrere ai playout.

Nicola Pirone

domenica 18 dicembre ore 14,30

AVERSA N. - VIBONESE Marini di Roma 1 CHIETI - CELANO D’Iasio di Matera FONDI - CAMPOBASSO Fanton di Lodi GIULIANOVA - CATANZARO Fiore di Barletta ISOLA LIRI - PERUGIA Melidoni di Frattamaggiore L’AQUILA - FANO Casalucci di Lecce MELFI - APRILIA Losito di Pesaro NEAPOLIS - GAVORRANO Taioli di Cesena PAGANESE - ARZANESE Operato di Isernia VIGOR L. - EBOLITANA Petroni di Roma 1 riposa: Milazzo

CLASSIFICA PERUGIA L’AQUILA CATANZARO* PAGANESE CHIETI VIGOR LAMEZIA* GIULIANOVA ARZANESE GAVORRANO CAMPOBASSO (-2)

42 37 36 36 33 31 26 26 25 23

AVERSA N. (-1) 23 EBOLITANA (-1) 22 NEAPOLIS 21 VIBONESE 21 FANO (-5) 20 MILAZZO 20 FONDI 18 ISOLA LIRI (-2) 17 MELFI (-4) 16 CELANO 9 *una gara in meno

IL REG GOLAMENTO O PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta e sesta.

RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due giro-

ni e altre tre dopo i nuovi playout: si sfidano quartultima e quintultima di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata, ritorno e rigori) e chi perde retrocede.

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D I L E T T A N T I

domenica 18 dicembre ore 14,30

COSENZA

I tifosi dei Lupi sono nati per soffrire. Quando il 23 febbraio del 1914 l’allora Fortitudo Cosenza affrontò al vecchio Piazza D’Armi il Catanzaro per il primo match ufficiale di cui si ha notizia, qualcuno di certo avrà lanciato un sortilegio contro i rossoblù. Anche nei momenti in cui sembra che la ruota stia girando finalmente dalla parte giusta, qualcosa turba inesorabilmente l’ambiente e rovina quanto di buono è stato fatto. Esattamente come è successo domenica. Dopo la scottante batosta rimediata a Sant’Antonio Abate, in città inizia a serpeggiare sempre più insistentemente il dubbio che la società non consenta a Fiore e Leonetti di concludere gli accordi con quei calciatori già individuati da tempo. Non c’è traccia dell’esterno annunciato in maniera frettolosa da Silletta a margine del successo sulla Battipagliese, né dell’ulteriore sacrificio che sarebbe servito a rinforzare la rosa.

Insomma, le previsioni degli inguaribili pessimisti si stanno dimostrando azzeccate, visto che i dirigenti sinora hanno indotto i responsabili dell’area tecnica a condurre un mercato da zero a zero privo di costi aggiuntivi. Per ingaggiare un calciatore (Longobardi) ne sono stati mandati via quattro (Douglas, Tedesco, Veronese e ieri sera Naccarato finito all’Acri) indebolendo numericamente l’organico, il quale ha dimostrato con l’ultimo ko di non essere in grado di sopportare alcune defezioni. Se il vertici del club hanno intenzione di provare a vincere il torneo, provvedano subito senza perdere altro tempo. Le voci su un addio di Romano si rincorrono, ma l’ex del Real Marcianise lascerebbe il sanvitino solo se il tecnico avrebbe la garanzia di ricevere elementi alla sua altezza o più forti.

Tifosi negli spogliatoi Una delegazione di tifosi prima dell’allena-

Il mediano giallorosso Carrato è sinora l’unico acquisto

IL MERCATO LATITA Cosenza e Patania aspettano rinforzi Fiore e Leonetti pronti a chiudere trattative Ma la società ancora non dà il via libera

mento è stata a colloquio con la squadra, con Fiore e con il tecnico. Hanno proposto delle critiche costruttive cercando di capire quali siano le reali intenzioni del club (assente, quasi come se fosse prassi consolidata, in ogni suo rappresentate esclusion fatta per Rausa e

Spadafora) e invitando gli atleti a non ripetere prestazioni simil-Sant’Antonio. Il tutto è avvenuto con la massima serenità e con toni pacati.Una volta usciti sul campo, Parisi e soci sono stati presi in consegna dal professor Bruni. All’ordine del giorno esercizi di natu-

SERIE D 17ª GIORNATA

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ACIREALE - NOTO COSENZA - ADRANO HINTERREGGIO - ACRI LICATA - S. ANTONIO ABATE MARSALA - NUVLA S. FELICE MESSINA - C. INTERPIANA PALAZZOLO - NISSA SERRE ALBURNI - SAMBIASE VALLE G. - BATTIPAGLIESE

CLASSIFICA ACRI HINTERREGGIO MARSALA ADRANO BATTIPAGLIESE PALAZZOLO GELBISON SERRE A. COSENZA NUVLA S. FELICE NOTO INTERPIANA SANT’ANTONIO ABATE ACIREALE V. GRECANICA MESSINA (-7) LICATA SAMBIASE NISSA

29 28 27 24 22 22 22 22 22 20 19 18 17 17 17 17 14 12

ra atletica e venti minuti di ripetute. Hanno lavorato a parte Provenzano, Gassama, Mosciaro, Biondo e Castellano. Il trequartista è apparso un po’ stanco dopo aver tirato la carretta per tutto il girone di andata e per domenica, qualora sia consentito a Patania di disporre della rosa al completo, potrebbe anche rifiatare. Il colored sta recuperando dallo stiramento e la sua presenza contro l’Adrano è ancora in forte dubbio: nessuno vorrebbe rischiarlo senza l’ok del medico. Castellano e Biondo hanno entrambi una contrattura che non sembra preoccupare più di tanto il dottor Cristiano, mentre per Mosciaro si tratta solo un piccolo affaticamento.

Oggi doppia seduta nel corso delle quali Patania inizierà a provare l’assetto giusto.

ANTONIO CLAUSI a.clausi@calabriaora.it

serie D

serie D

Sambiase, Cirillo nel mirino La punta rescinde col Licata

La quiete dopo la tempesta?

L’Interpiana vuole giocare

LAMEZIA TERME Lavoro in palestra e successivamente sul campetto in sintetico attiguo al Renda, ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, in casa giallorossa. Si è invece sottoposto ad una seduta di fisioterapia il centrale difensivo Porpora che, lo ricordiamo, domenica ha dovuto alzare bandiera bianca dopo appena mezzora di gioco per problemi alla schiena. Non dovrebbe comunque trattarsi di nulla di particolarmente preoccupante, per cui tutto lascia presupporre la sua presenza in campo contro la Gelbison Serre Alburni. Prosegue positivamente il programma di recupero di Andriani che, a questo punto, sarà però pronto per la prima di ritorno allorquando al D’Ippolito arriverà l’Interreggio di mister Di Maria.

Oggi pomeriggio Morelli e compa-

gni lavoreranno sul sintetico del Riga di Sant’Eufemia, dove potrebbe fare capolino almeno uno dei due arrivi previsti.

E’ ormai noto, infatti, come dopo l’ingaggio di Carrato a centrocampo, la società lametina sia determinata a completare la campagna di rafforzamento con un esterno sinistro classe ’92 ed una prima punta che, da indiscrezioni. dovrebbe essere il trentaquattrenne Marco Cirillo che proprio ieri ha ufficialmente concluso la sua esperienza, per la verità non molto fortunata, a Licata.

D’altronde le caratteristiche di gioco e la stazza fisica (188 cm) del centravanti nato a Boscotrecase si sposerebbero perfettamente con il tipo di attaccante desiderato dall’area tecnica giallorossa.

Cirillo , qualora la trattativa andrà definitivamente in porto, ritornerebbe a giocare in Calabria a distanza di un anno e mezzo visto ch’è stato uno degli artefici del bel campionato disputato dal Rosarno nella stagione 200910 di serie D. Ancora meglio ha però fatto in quella scorsa allorquando, sempre nel massimo torneo dilettantistico nazionale, con la maglia del Monterotondo ha collezionato trentatre presenze ma soprattutto gonfiato la rete avversaria la bellezza di venti volte.

Ferdinando Gaetano

Condomitti sta disputando un buon campionato di serie D

CITTANOVA Oggi sarà un giorno decisivo in casa biancoverde. Infatti i calciatori, gli sponsor e tutta la dirigenza, aspettano l’arrivo dei curatori a Cittanova per capire quale sarà il contributo economico che la Provincia darà alla squadra per concludere il campionato. Gli sponsor hanno deciso di aumentare il proprio contributo iniziale per aiutare i calciatori ad essere più tranquilli e non cambiare maglia. Ma a solamente due giorni alla chiusura del mercato tutti aspettano con ansia di conoscere il futuro. Per adesso nessuno è andato via, tranne Pirrotta, Matalone e Starace che non hanno trovato spazio in questo inizio di campionato.

Tutti i big sono rimasti e domenica contro il Marsala hanno chiesto, per l’ennesima volta, chiarezza. Il

tempo ormai non c’è più. La pazienza è finita per tutti.

Anche se a dire il vero sembra ci sia qualche buon margine di speranza per andare avanti. A Cittanova quelle di oggi saranno delle ore frenetiche e non può che essere così. Ieri sera, Condomitti, che ormai è rientrato in pianta stabile all’interno dell’assetto societario, ha fatto intendere che si deve muovere qualcosa a livello di istituzioni perché la volontà per andare avanti, da parte sua e degli altri soci, c’è tutta. Intanto la squadra ieri pomeriggio ha ripreso ad allenarsi in vista dell’ultimo impegno ufficiale della stagione prima della pausa natalizia.

Erano tutti presenti all’allenamento e Mommo Mesiti è tornato anche sulla gara di domenica contro il Marsala facendo capire ai suoi ragazzi quali sono stati gli errori commessi e quali le cose positive che sono venute fuori.

La programmazione settimanale prevede un allenamento mattutino oggi e poi una seduta pomeridiana giovedì e venerdì prima della consueta rifinitura prevista per la mattinata di sabato.

L’obiettivo è quello di far continuare la striscia positiva che dura da due giornate e ottenuta contro due avversari di tutto rispetto.

Giuseppe Mustica

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D I L E T T A N T I serie D

ACRI

Emanuele Alessandrì, classe ‘75 attaccante ex Casarano, Giuseppe Levato ‘93 centrocampista ex Soverato, Antonio Germano, ‘94 centrocampista ex Castrovillari, sono gli ultimi acquisti dell’Acri. A loro si devono aggiungere, Antonio Gardi, ‘91 portiere prelevato dalla Luzzese e il centrocampista ‘93 Carmine Naccarato. La presentazione dei primi tre è avvenuta ieri, poco prima della seduta di allenamento, per bocca del direttore generale, Battaglia. Lo stesso dg dice: «Nella giornata di oggi potrebbe esserci il tesseramento di un altro under dopo di che il mercato può ritenersi concluso. Siamo intervenuti - dice ancora Battaglia - in quei settori del campo che sembravano sguarniti e nello stesso tempo per dare più opzioni al tecnico Ferraro. Riteniamo - ha aggiunto il dg - di aver fatto bene prelevando quello che ci è veramente necessario e pensando al bilancio». Infine, Battaglia, ribatte alle dichiarazioni rilasciate dall’ex dg rossonero, Siciliano nel corso di una trasmissione televisiva: “Non rispondo al canto delle cicale». Il mercato, quindi, sembrava chiuso ma non lo era affatto.

Questo è stato testimoniato dall’acquisto di Naccarato proveniente dal Cosenza. Movimenti anche in uscita: ieri hanno saluto il gruppo, non senza commozione, De Rose, dopo quattro anni in rossonero vestirà la maglia del Roggiano, Zicarelli e Turco. Ieri ripresa degli allenamenti sotto una pioggia battente che, però, non ha distratto i rossoneri compreso il neo arrivato Alessandrì che si è unito al gruppo ed ha partecipato alla partitella. Fermi per precauzione ancora Sergi a cui si è aggiunto Visciglia. Il primo dovrebbe restare in rossonero ma sarà disponibile dopo la sosta, il secondo, invece, accusa una contrattura ma per domenica dovrebbe recuperare. Il campionato di D è lungo e dispendioso, anche per questo la società ha ritenuto opportuno effettuare i suddetti acquisti. Ci si aspetta molto da Alessandrì che due anni fa col Sapri ha messo a segno ben 22

ACRI, POKER DI ACQUISTI Alessandrì è rossonero Firmano con i rossoneri anche Levato, Germano e Naccarato

reti. E’ una prima punta in grado di dare più profondità alla manovra ma potrebbe creare spazi anche a Galantucci e Visciglia. Insomma una pedina fondamentale in un settore del campo in cui i rossoneri trovavano non poche difficoltà. E’ molto probabile che il neo arrivato scenda in campo già domenica prossima e se così fosse per lui sarebbe un ritorno visto che in

passato ha vestito anche la maglia dell’Hinterreggio. La società, inoltre, è andata incontro alle richieste di mister Ferraro che aveva chiesto espressamente un paio di under, ovvero valide alternative ai vari Martucci, Mancino, Filidoro, Berlingeri, Perri e Bonomo. Germano, Levato e, forse, Naccarato lievitano la qualità degli under e permettono una serie di soluzioni soprat-

tutto a centrocampo. L’attenzione, ora, può essere rivolta completamente alla trasferta di Ravagnese contro l’Hinterreggio che rappresenta il big match della giornata. Una gara difficile e appassionante che vedrà la presenza di numerosi supporter rossoneri.

ROBERTO SAPORITO r.saporito@calabriaora.it

serie D

serie D

V. Grecanica, funziona il 4-4-2 Ma si aspettano gli infortunati

Hinterreggio, grande score Lo rovinano solo dei pareggi

MELITO PORTO SALVO Ripresa degli allenamenti in casa giallorossa dopo la settimana “terribile” durante la quale la squadra allenata da mister Dima Ruggiano ha ottenuto 4 punti in tre partite a fronte di una sconfitta, in quel di Noto, di una vittoria roboante a Bocale contro il Licata, e di un pareggio a Lamezia contro il Sambiase. E’ stata una settimana difficile ed allo stesso tempo intensa quella vissuta dal gruppo che tra addii, squalifiche ed infortuni ha dovuto stringere i denti per combattere al cospetto delle avversarie. Infatti, hanno deciso di “cambiare aria” Mazzei, Pansera e Piangente mentre soltanto il nome di Laurendi è comparso nella voce acquisti. In mezzo la non presenza in campo di capitan Manganaro, la cui posizione rimane ancora in bilico per il futuro, e la defezione di Dall’Oglio ancora alle prese con un infortunio.

Senza dimenticare Citro, che ha dovuto saltare il Licata ed il Sambiase, avversario che non ha visto in campo anche Niscemi. Le varie assenze hanno portato il tecnico ad “arrangiarsi” al meglio portando la squadra a coprirsi con un più convenzionale 4-4-2 , con alcuni giocatori schierati fuori ruolo.

Ne è sono esempio gli impieghi di Cucinotti come terzino sinistro, Sapone sull’out di destra a centrocampo, Niscemi centrocampista centrale men-

tre in attacco Pirro ed Alizzi hanno fatto tandem insieme con Ike che percorreva la fascia sinistra di centrocampo.

E’ stata anche la settimana degli esordi di alcuni giovani e della convocazione in panchina di altri prodotti provenienti dalla squadra juniores.

E’ scaturita, quindi, la seconda presenza consecutiva in campo di Gallo, che ha racimolato 38 minuti complessivi, unita al debutto di Labate, 4 minuti per lui nel finale, mentre hanno assaporato la panchina Arcudi e Marra. Sarà una settimana importante per tutta la squadra che potrebbe ulteriormente cambiare qualche pedina.

Saranno da valutare le condizioni fisiche di Ike, uscito per infortunio a metà ripresa contro il Sambiase, mentre Dima Ruggiano spera di recuperare l’infortunato Dall’Oglio.

Francesco Iriti

Il tecnico Dima Ruggiano ha risollevato la squadra

Giovanni Lavrendi si sta dimostrando la marcia in più dei reggini

REGGIO CALABRIA Torniamo a fare parlare i numeri per l’Hinterreggio.

Numeri che dicono, secondo posto a quota 28 punti, a -1 dall’Acri capolista, e prossimo avversario in campionato. Solamente due sconfitte subite, ed entrambe in trasferta; sette vittorie e sette pareggi. È questo il bilancio dopo 16 giornate, nelle quali sono arrivati ben 26 realizzazioni, che consentono ai biancoazzurri di avere il miglior attacco del torneo.

Non si può dire lo stesso della difesa, che nonostante abbia cambiato modulo, ha nelle ultime due partite su tre, ripreso a subire gol. Di meglio hanno fatto Serre Alburni, Acireale ed Adrano e per tanto, l’Hinterreggio in ogni caso la quarta miglior difesa del campionato.

Alla voce rigori assegnati, l’Hinterreggio rimane ancora ad un solo rigore

concesso a favore, ma fallito contro il Noto da Arigò; nel caso del rigore subito invece a Nissa, è la terza massima punizione sanzionata ai reggini, ed in tutte le circostanze, né Cutrupi né Cambareri sono riusciti ad evitare il gol.

La classifica cannonieri dell’Hinterreggio ancora, trova in Ancione e Franceschini, due “abituè” delle ultime giornate. Ancione con la rete fatta a Nissa, sale a quota 4 raggiungendo Lavrendi. Impallari invece raggiunge i tre gol in campionato, ed insieme ad Eseola, sono gli attaccanti più prolifici dello scacchiere di Gaetano Di Maria.

Franceschini invece trova il suo secondo gol stagionale, ed insieme a Taverniti, sono gli unici due difensori ad avere trovato la via della rete. Numeri importanti dunque, che danno ulteriormente ragione dell’ottimo operato del mister Di Maria, che nella conferenza stampa di sabato prima della gara contro la Nissa, aveva dichiarato “ci mancano 6 punti almeno in casa” come dargli torno.

Battipagliese, Messina e Nuvla, sono le gare “incriminate”, nelle quali il pareggio è stato davvero troppo stretto per quanto visto sul campo dai suoi ragazzi. La capolista acri allenata da Ferraro Acri è avvisata.

Fabrizio Cantarella

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D I L E T T A N T I promozione

Roccella, Figliomeni resta Rinnovata la fiducia al tecnico nonostante i recenti risultati negativi ROCCELLA Inaspettata sconfitta interna del Roccella battuto due giorni fa dalla Rossanese, comunque fino al momento la migliore formazione ammirata al “N. Muscolo”. Alla vigilia un vero scontro diretto in chiave play off, adesso distanti sei lunghezze, al quinto posto proprio gli ultimi avversari. Ma al di là di come è finita la partita, si sa ogni incontro può essere deciso da un episodio, fa rabbia aver subito la rete che ha sancito la sconfitta dopo appena un minuto dal salvataggio sulla linea di porta di un goal fatto, colpo di testa di Seminara, grazie ad una acrobazia del veterano Vanacore. Se la formazione di Figliomeni fosse passata in vantaggio sarebbe stata un’altra musica anche se alla conclusione mancavano ancora venti minuti, e alla fine molto probabilmente si sarebbe potuto festeggiare una vittoria di una gara nella quale non era importante giocare bene, era importantissimo ottenere i tre punti. Punti che purtroppo non sono arrivati, e così la truppa di Colle ha portato a casa l’intera posta in palio, per le

eccellenza

Rende, ecco Fabio Longo e Alessandro Miceli RENDE Due volti nuovi nella seduta del Rende di ieri pomeriggio. Si sono allenati con il resto del gruppo l’attaccante Fabio Longo (29 anni), ex San Lucido, e il difensore centrale Alessandro Miceli (25 anni), ex Amantea. I due giocatori non hanno ancora firmato il loro contratto che li legherà al Rende fino al termine della stagione, ma lo faranno oggi. Tutto bloccato in uscita. La società attende di capire se da parte di qualche giocatore c’è la volontà di cambiare aria. Nei prossimi giorni si percepirà l’intenzione di Luigi Urso e Paolo Gallo. L’esterno sinistro finora ha trovato poco spazio e potrebbe essere stimolato da altre proposte, mentre l’attaccante potrebbe decidere di lasciare la casacca biancorossa per essere sicuro della titolarità. Una sua permanenza spingerebbe verso l’uscita Giuseppe Brillante, a quel punto chiuso da Gallo e Longo. Altre eventuali entrate saranno prese in considerazione dopo, quando sarà possibile attingere dai giocatori svincolati. Sembra quasi tramontata l’ipotesi Riolo, vicino al Montalto.

Danilo Perri

occasione create e per come ha affrontato il match meritatamente. Sconfitta che ha lasciato il segno, visto che poi nel chiuso dello spogliatoio ci è stato un faccia a faccia fra il vice presidente Giannitti, il presidente Licandro, il tecnico ed i giocatori, che ai più aveva fatto intuire qualcosa di clamoroso, si parlava di dimissioni. Comunque niente di ufficiale, a caldo dopo una sconfitta si può pensare e dire qualsiasi cosa.

Di conseguenza per sapere qualcosa di più si è dovuto aspettare la ripresa degli allenamenti avvenuta ieri, prima della gara che sancirà la conclusione del girone di andata, Calabrese e compagni saranno di scena a Scalea. Allenamento come al solito guidato dal duo Figliomeni-Ascioti, quindi tutto si è risolto al meglio. L’auspicio è che possa seguire una vittoria, così come d’altronde successe nella stagione 20092010, quando dopo il disappunto dello stesso Giannitti in seguito ad un pareggio interno con l’Acri con gli amaranto scivolati in terz’ultima posizione, lo stesso patron non viaggiò con la formazione impegnata

ieri primo allenamento Iniziata la preparazione alla cruciale sfida in trasferta contro il rinnovato Scalea a Soverato, seguì comunque la squadra dalla tribuna, che rispose con la conquista dei tre punti grazie ad un goal di Maida. Ci sono ancora a disposizione ben quarantotto punti, sarà importante tornare dalla trasferta nel cosentino e da Palmi nella prima del girone di ritorno senza sconfitte, nelle rimanenti quattordici giornate il Roccella giocherà davanti ai propri tifosi in otto occasioni, sei di conseguenza le trasferte, e sognare di raggiungere l’obiettivo (play off) non è proibito. Questo devono pensare i calciatori, loro sono i principali attori.

Gigi Baldari

promozione A FUSCALDO Riscatto doveva essere e riscatto è stato! Il Fuscaldo, dopo due gare sfortunate, torna a centrare i tre punti e lo fa sull’insidioso campo della Paolana, conquistando una storica vittoria ed un derby assai sentito e certamente importante ai fini della classifica. «La squadra ha sciorinato un bel calcio, compatta e unita, ottime trame di gioco, ripartenze impeccabili, un secondo tempo superlativo, che è servito a consolidare il risultato della prima frazione, con almeno tre opportunità nette per andare in rete» - sottolinea il dirigente della Ssd Fuscaldo, Piero Belmonte. «Ad ogni modo, godiamoci questa prestazio-

In casa Fuscaldo è tornato il sereno Storica vittoria nel derby con la Paolana e a breve ufficiali altri rinforzi ne, ma non dimentichiamoci che la partita più importante, ovviamente, non è stata quella di domenica pomeriggio, bensì sarà quella che si giocherà fuori dal campo in questo periodo, con un’auspicabile schiarita a livello societario, che possa permettere un viatico sereno e tranquillo fino alla fine del campionato, per poi iniziare a buttare le basi per il prossimo. Anche perché sarebbe importante non perdere i pezzi pregiati di questa squadra: penso a

Mazzei, Piemontese, Cavaliere, Condino, Scrivano, il capitano Santoro, e tutti coloro i quali hanno dato, fino ad ora, il loro sostanziale contributo. Ma sull’argomento societario avremo modo di ritornarci. Quel che conta, al momento, è il clima che si è creato all’interno degli spogliatoi: i ragazzi sono molto carichi, hanno dimostrato grandi qualità in questo primo scorcio del torneo e sbaglia chi avanza critiche, piuttosto che stare vicino agli stessi atleti ed a mister

promozione B

Giovanni Santoro del Fuscaldo

eccellenza

Rizziconese, il presidente Surace si dimette Infusino e Saffioti sono partiti, in entrata Matalone che ha già debuttato RIZZICONI Uno scossone arriva all’interno della Rizziconese. Il presidente Giuseppe Surace infatti, nella tarda serata di ieri, ha rassegnato le proprie dimissioni da massimo dirigente della società della Piana. Le motivazioni sono da inquadrarsi in un ambito di «problemi personali che in questo momento mi impediscono di essere presente e vicino alla squadra. Lascio una compagine al sesto posto in classifica con un organico che permette di puntare a qualcosa di importante». Un fulmine a ciel sereno comunque che non lascia tranquilli i dirigenti che adesso dovranno fare un nuovo assetto societario. «Resterò comunque co-

Galliano. L’auspicio che formulo, è che la vittoria contro la Paolana possa dare un’iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. Alla Paolana,invece – le parole di Belmonte - facciamo gli auguri per un pronto riscatto, affinché possa raggiungere le categorie che le competono ed i risultati che merita». Sul fronte mercato, è da dire che in questi giorni saranno resi noti i nuovi acquisti della società fuscaldese.

Giovanni Folino

me dirigente» conclude Surace «anche se ovviamente per me non sarà la stessa cosa». Una lunga riunione comunque tenuta ieri ha potuto fare chiarezza sulla questione anche se di notizie ufficiali, in questo senso, ancora non ne sono arrivate dalla società della Piana di Gioia Tauro, che si è chiusa dietro un “no comment”. In queste ore sono previste però delle comunicazioni importanti. Intanto, dopo la sconfitta contro il Davoli, la preparazione della squadra è ripresa ieri. Dopo essere riuscita per parecchio tempo a mantenere l’imbattibilità esterna, la squadra allenata da Russo ha perso in trasferta contro una formazione che si è dimostrata

assai organizzata che ha concesso veramente poco a Parlongo e compagni. Per quanto riguarda il mercato non fanno più parte della rosa Infusino e Saffioti. In entrata invece è arrivato Matalone dall’Interpiana che domenica ha debuttato dal primo minuto facendo capire di essere un elemento importante per la categoria. Sabato a Rizziconi arriverà la Mamer per un derby della Piana che si preannuncia ricco di insidie per la Nuova Rizziconese visto anche che gli uomini del tecnico Sorace vengono da un sonoro 4-1 rifilato alla Pro Catanzaro. Non sarà facile visto il momento negativo. g.m.

San Marco, esonerato Delmorgine Entro domani il nuovo allenatore SAN MARCO ARGENTANO L’avventura di Teobaldo Delmorgine sulla panchina del Real San Marco era finita domenica scorsa contro il Soverato e nella giornata di ieri la società ha comunicato l’esonero del tecnico.

Una decisione arrivata dopo la pesante sconfitta esterna in terra catanzarese che ha generato tanti malumori all’interno della dirigenza. Stasera si terrà una riunione ed entro domani, assicurano dall’area tecnica, verrà nominato il nuovo trainer che avrà il compito di traghettare il Real San Marco verso la salvezza. Delmorgine lascia la squadra con la salvezza in tasca, ma com’è risaputo il campionato finirà ad aprile e dunque la strada da percorrere sarà lunga. Intanto sul fronte mercato, oltre alle partenze di Baulè, Principe, Morelli, Angelo De Luca, Corrao, Bruno e Zaccaria, nelle scorse ore il club ha svincolato anche Spinelli. Rimarranno invece Spadafora e Catanzariti. In arrivo ci sono diversi giocatori: Mollo dal Rende, Micieli dal San Lucido e Imperatore che è stato riscattato ieri pomeriggio dal Montalto. Tuttavia, se il nuovo allenatore non sarà scelto entro poco tempo, a guidare il Real San Marco contro il Rende sarà Pino Diodato, tecnico della juniores che da poche settimana ha conseguito il patentino.

Ugo Posterivo

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N O N S O L O C A L C I O tennistavolo VIBO VALENTIA Altra affermazione per la Dmt petroli Piscopio, impegnata nel campionato di serie B tennistavolo. I ragazzi del presidente Totò Carnovale vincono in casa contro l’Ariano Irpino e chiudono il girone d’andata a punteggio pieno. Gara insidiosa per i vibonesi, contro una squadra temibile, una delle corazzate del girone.

Ancora una volta, la quarta in sette gare, la Dmt petroli ha vinto in rimonta, era già capitato contro altri avversari di prima fascia. Mattatori della giornata Marcello Mondello e Corrado Mastroianni entrambi autori di due punti su tre incontri disputati, mentre Danilo Rocca nonostante sia in un momento d’involuzione, causa stanchezza fisica e

Altra affermazione per Piscopio La formazione vibonese ha chiuso il girone d’andata a punteggio pieno qualche infortunio ha portato quel punticino che ha permesso al Piscopio di vincere la partita, tra la gioia del pubblico presente. Mastroianni e soci erano consapevoli che la vittoria contro l’Ariano Irpino fosse di vitale importanza, sia per il blasone dell’avversario, sia per la classifica. Chiudere il girone d’andata in testa alla classifica è un altro passo in avanti verso la promozione.

Questo il commento del numero uno della società piscopisana Totò Carnovale al termine della gara disputata nella palestra dell’Istituto

professionale “Gregorio Prestia”: «Abbiamo chiuso il girone d’andata a punteggio pieno, con la settima vittoria consecutiva e, ora guardiamo tutte le altre pretendenti alla vittoria finale del campionato, dall'alto verso il basso con 14 punti all'attivo.

La partita è stata molto insidiosa, infatti, l'abbiamo fatta nostra soltanto al nono e ultimo incontro, dove i miei ragazzi hanno dimostrato ancora una volta la grande forza mentale visto che eravamo sotto 4 a 3 e sono riusciti alla fine a vincere

la quarta partita su sette disputate col punteggio di 5 a 4». Adesso il campionato si fermerà per le festività natalizie e ritornerà il 13 gennaio, con la Dmt petroli Piscopio che ospiterà il Mugnano. In serie C1, giornata felice per l’Edil Arena Big Mat che batte in casa il fanalino di coda Barcellona Pozzo di Gotto.

Finisce con un eloquente 5 a 1 la partita, che consente ai vibonesi di chiudere il girone d’andata con sei punti e in piena corsa salvezza. Nell'occasione grande prova di Alessandro Modafferi autore di due

punti conquistati contro i due atleti più forti del Barcellona. Due, anche i punti messi a segno da Gerardo Mondello, mentre Fabio Rocca chiude la giornata con una vittoria e una sconfitta. Alla ripresa del campionato, l’Edil Arena Big Mat riceverà l'Albatros Zafferana di Catania, squadra che attualmente occupa il secondo posto in classifica alle spalle della battistrada San Michele Milazzo.

Nicola Pirone

arti marziali

Premiati i gioielli di Cavallo I 25 allievi del maestro calabrese omaggiati dal Coni di Reggio Calabria COSENZA L’ennesima stagione di successi sportivi del maestro Giuseppe Cavallo e della sua Accademia di arti marziali, difesa personale e kickboxing, è stata coronata dal premio CONI, ricevuto per l’undicesimo anno consecutivo. Ieri, presso la sala adunanze del consiglio regionale della Calabria, il professore Cavallo e ben 25 dei suoi allievi, fra i quali i 6 campioni del mondo, i medagliati agli europei e i venti campioni italiani, hanno ricevuto, uno ad uno, il premio del comitato olimpico nazionale, dalle mani del presidente regionale Praticò e dal presidente provinciale Filocamo, alla presenza del vice presidente del consiglio regionale, onorevole Nicolò. A ricevere il prestigioso premio, oltre al dottore Cavallo, sono stati gli atleti: Cataldo Micaela, Bruzzì Teresa, Cavallo Francesca, Amato Giovanni, Amato Isabella, Comito Alessio, Cataldo Silvia, Sgambelluri Francesco Anto-

atletica

La K42 brilla a Reggio Emilia Mazzotta fa il record personale

nio, Cataldo Carlo, Santacroce Matteo, Romanello Giuseppe, Valeria Crucitti, Garelli Greta, Briguglio Giovanni, Renna Matteo, Congiusta Antonio, Riggio Dario, Legato Domenico, Rocco Garelli, Giuseppe Bellino, Giorgia Scarfò, Giulia Scarfò, Debora Palumbo, Spanò Maria, Fuda Rosanna. Il numero dei premiati, inequivocabile, evidenzia l’altissimo livello raggiunto, a livello mondiale, dalla scuola del maestro Cavallo, sponsorizzata dalla Depaim

del presidente Sgambelluri, che rappresenta, nei suoi centri di Caulonia Marina (palestra scuole elementari), Siderno Marina (palestra scuola elementare Donasi) e Polistena (palestra scuola media Salvemini), un centro di formazione d’eccellenza, per l’attività agonistica nazionale e internazionale ma, anche amatoriale, soprattutto nel campo della difesa personale, dove il maestro Cavallo è specialista riconosciuto a livello internazionale.

COSENZA Prosegue nel migliore dei modi la stagione autunnale per l’ASD Cosenza K42. Dopo i brillanti successi di Maurizio Leone ai recenti campionati italiani su pista, la società bruzia del neo direttore generale Ciccio Misasi ben figura anche sulle distanze classiche da strada che di solito si svolgono in questo periodo. Dopo la partecipazione alle maratone di Carpi, Venezia e Latina delle ultime settimane, domenica scorsa alla 16° edizione della Maratona di Reggio Emilia brillante performance per il tenace Massimo Mazzotta che percorre i 42 chilometri e 195 metri in 2h45’07’’, in pratica ad una manciata di secondi dal suo record personale, classificandosi 2° di categoria e 227° assoluto su 2766 atleti giunti al traguardo. Buona prova anche per il rientrante Fabrizio Cerzo-

simo che conclude in 3h03’ 37’’ una corsa giudiziosa e comunque incoraggiante per il futuro. La gara è stata vinta dal marocchino Mokraji Lahcen, classe 1979, alla sua prima maratona, con il tempo di 2h12’29’’ battendo il record di 2h13’ 46’’ stabilito nel 2009. Altra prova domenica prossima a Pisa per i maratoneti cosentini dove si misureranno sia sulla mezza maratona che sui 42Km. Un fine anno ancora pieno di impegni dunque per il club podistico del presidente Biondi, nonostante una stagione già ricca di successi.

Mentre dagli spogliatoi del campo scuola filtrano con insistenza news su possibili rinforzi in arrivo. Top secret sui nomi ma sembra si stia trattando un ex olimpionico da portare in riva al Crati. d. p.

basket - la top five della settimana LA TOP FIVE CALABRIA

Ortenzi lancia la Nuova Jolly Santucci è il centro del weekend REGGIO CALABRIA Penultimo fine settimana di gioco di quest’anno solare quello appena trascorso e, finalmente, dopo tanto buio, le nostre calabresi in Dnc danno segni di risveglio e proprio loro conquistano con merito un posto nella top five settimanale. Il ruolo di miglior playmaker se lo aggiudica il classe ‘93 Niccolò Guzzo, autore di 18 punti nella sfida che ha dato un’importantissima vittoria alla sua Soverato su Gela.

Con questa vittoria infatti, i calabresi raggiungono i 12 punti e si preparano al meglio al derby di domenica prossima contro la Nuova Jolly. Per il delicato ruolo di guardia torniamo in città e premiamo i 28 punti del romano Grande con i quali ha trascinato la sua Redel al successo su un modesto Ragusa.

Questa vittoria vale molto più dei due punti

in palio in quanto, consente ai ragazzi di coach D’Arrigo di risollevarsi dal non felicissimo momento che stavano attraversando. Abbiamo nominato in precedenza la Nuova Jolly e, proprio i nero arancio reggini, recitano un ruolo importante nella top five odierna.

Ala piccola e trascinatore di questa settimana è Guillermo Ates autore, oltre i 33 punti, di una prestazione da incorniciare che ha dato l’impulso decisivo per la vittoria della Jolly sul Canicattì all’overtime.

Nel ruolo di ala grande abbiamo selezionato un giocatore molto esperto nonostante la giovane età. Stiamo parlando di capitan Lazzaroti il quale, con i suoi 15 punti, ha trascinato la sua Lamezia ad una vittoria pesantissima sul Botteghelle che, con questa sconfitta, vede allontanarsi il treno delle inseguitri-

PLAYMAKER Guzzo (Ranieri Soverato) GUARDIA Grande (Redel RC) ALA PICCOLA Ates (Nuova Jolly RC) ALA GRANDE Lazzarotti (Virtus Lamezia) CENTRO Santucci (Basket Olympic RC) ALLENATORE Ortenzi (Nuova Jolly RC)

ci della Gioeiese. E giungiamo così al centro della settimana. Già lo scorso week end, il sempreverde Giovanni Santucci, ci aveva messo in difficoltà per l’ottima prova messa a segno e, vista la continuità messa in campo, questa settimana la palma di miglior centro va a lui. È proprio la sua esperienza a fare la differenza contro i ragazzini di Castrovillari i quali, nonostante gli zero punti in classifica, hanno messo in seria difficoltà l’Olympic che si è affidata ai 23 punti di Santucci messi a segno

nei momenti più importanti del match che permettono, ai ragazzi di coach Sant’Ambrogio, di stabilirsi nella parte sinistra della graduatoria. Il coach della settimana vuole premiare uno che mette tanto impegno e tanto di se stesso nel proprio lavoro. Leonardo Ortenzi ha sposato in pieno il progetto della Nuova Jolly e, nonostante la giovanissima età dei suoi, stanno facendo vedere ottime cose che danno speranza al movimento cestistico reggino.

Danilo Santoro

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N O N S O L O C A L C I O basket - serie B dilettanti

«Viola, devi essere continua» Fantozzi striglia la squadra: «Abbiamo pensato di aver già vinto» REGGIO CALABRIA Tre gare in otto giorni. La Viola archivia il secondo tour de force della stagione. Campobasso in casa, giovedì sera il Gugliano in trasferta e domenica di nuovo in casa contro il Roseto, altra nobile piazza del basket italiano in cerca di rilancio. Questo trittico di gare si è chiuso con il primo stop interno della formazione nero arancio che non perdeva in casa dal maggio del 2010. Il secondo posto della regular season torna in discussione anche se l’ultima gara del 2011 vede i ragazzi del presidente Muscolino essere di scena in quel di Agrigento contro la principale rivale per la Promozione. Ma prima di concentrare le attenzioni sui rivali siciliani, coach Fantozzi parla del match di domenica del PalaCalafiore. La sfida con il Roseto nascondeva qualche insidia e l’allenatore toscano sapeva che si sarebbe trattato di un ostacolo non semplice da superare ed, infatti, è arrivata una inattesa sconfitta: «Conoscevamo la forza del nostro avversario- dice Fantozzi nel post-gara- ed abbiamo fatto bene per trentacinque minuti giocando un buon basket su due lati del campo». E poi cosa è successo? «Abbiamo fatto l’errore di pensare che la partita fosse chiusa ed ci siamo rilassati concedendo tiri facili e sbagliando scelte in attacco». Peccato perché la Viola aveva interpretato bene l’incontro prima del black-out nel finale:«Stavamo giocando bene ma, a questi livelli, bisogna essere continui per tutta la durata dell’incontro. Qualche infortunio ci ha condizionato e sicuramente ci ha fatto arrivare stanchi nei minuti finali anche se va reso onore al merito a roseto che è una signora squadra e lo ha dimostrato in questa sua gara a Reggio Calabria». Si chiude dunque la strisca vincente della Viola in casa. L’ultima squadra a festeggiare in riva allo stretto era stata Catania nel Maggio del 2010 quando i siciliani violarono il PalaCalafiore nella terza gara dei quarti di finale dei play-off promozione della stagione 2009-10. Quindici mesi di vittorie interrotte da una squadra di alto livello come Roseto che sicuramente darà filo da torcere a tutte le grandi corazzate del lotto e lotterà fino alla fine per le posizioni altissime del ranking.

Adesso, deve pensare ad Agrigento ed a un match che potrebbe essere un suggestivo antipasto di quello che succederà in primavera inoltrato quando tutti gli addetti ai lavori sono convinti che saranno queste due realtà a giocarsi il salto di categoria e, soprattutto, si devono riscattare le recenti prestazioni negative che hanno condizionato l’ultimo mese della banda del presidente Muscolino. La Viola non comincia questa sfida da favorita ma, do-

volley - serie B2 femminile

Bisignano, che sigillo Prima vittoria esterna BISIGNANO Arriva la prima vittoria esterna per la Bcc Mediocrati, che sabato sera ha espugnato il palazzetto della Finnova Siracusa con il risultato di 3-2. Due punti e una buona prestazione, con la Mediocrati che ha avuto la grinta necessaria per ribaltare il vantaggio che il Siracusa aveva accumulato sino al terzo parziale. Carmen Cambareri, uno dei nuovi acquisti, aveva definito il match come uno scontro salvezza e ora guarda avanti con rinnovata fiducia:«La classifica è molto corta e se in determinate partite non avessimo sprecato qualche occasione, probabilmente avremmo già racimolato punti importanti. La vittoria nel derby contro Spezzano è stata fondamentale per noi, sia per una questione di orgoglio, ma anche perché la nostra prestazione ci ha consentito di prendere fiducia in noi stessi. Siamo una squadra giovane e l’obiettivo per il momento è di continuare a crescere e migliorare, specie in vista delle prossime gare, che saranno per noi decisive». La giocatrice della Mediocrati parla del suo ambientamento a Bisignano: «I nostri tifosi ci sostengono veramente tanto e la gente è davvero affettuosa. Mi trovo bene qui e, anche se Bisignano non è la mia Reggio Calabria, sono contenta di aver trovato un ambiente molto tranquillo e di far parte di un gruppo molto unito». Proprio sul gruppo c’è da segnalare l’apprensione per lo stato fisico di Giorgia Giordano, che nel match contro Siracusa ha subito un fastidiosissimo infortunio al ginocchio.

L’opposto, prima dell’infortunio, stava trascinando la squadra ed è veramente un peccato per la Mediocrati rinunciare a uno dei suoi elementi più reattivi. Di certo, Giordano rientrerà nel 2012 e non sarà sicuramente disponibile per il match interno contro il Noma Messina. Mister Iaquinta lavorerà in settimana, provando anche nuove soluzioni tattiche, per sopperire all’assenza di Giordano e per centrare la terza vittoria consecutiva, contro un’altra diretta concorrente alla salvezza.

Massimo Maneggio

volley - serie B2 femminile

Cutro da fuochi d’artificio Arrivano tre punti d’oro

po quanto successi nelle ultime gare, ci saranno propositi di riscatto e la voglia di fare uno scherzetto ad una realtà che non ha sbagliato nulla fino a questo momento della stagione. Fra qualche giorno, avremo il primo verdetto ufficiale di una rivalità che sta nascendo in questa stagione e che appassionerà tifosi ed addetti ai lavori fino alla fine dei giochi. Infine ecco un comunicato della società nero arancio su due importanti figure dell’entourage dirigenziale: Con orgoglio, la società, la squadra e tutto lo staff, porgono i loro personali auguri a due importanti figure all’interno della famiglia Viola: Fortunato Messineo e Pasquale Favano. Nel pomeriggio di ieri, presso la sala Calipari del consiglio Regionale a Reggio Calabria, i due sono stati insigniti di due onorificenze molto ambite nell’ambito sportivo: la stella di argento al segretario generale della Viola Reggio Calabria e la stella di bronzo al collaboratore Pasquale Favano, che contano, rispettivamente, 35 e 33 anni di carriera nel settore sportivo.

Giuseppe Dattola

CUTRO Capodanno non è arrivato, ma questo Cutro è da fuochi d’artificio: col Costaverde Cefalù la squadra ha portato a casa tre punti d’oro imponendosi per 3-1 (25-27, 25-23, 25-18, 25-22) e senza fare sconti nemmeno alle temibile palermitane. Teniamo bene a mente che a Cefalù è tempo di crisi e tutto il team siciliano si è presentato peraltro con lo stesso numero di ragazze del Cutro che però non hanno a disposizione la Vipera causa distorsione e per di più con la Torcasio rientrata subito dopo l’infortunio al dito. Il Cutro diciamo che è corso ai ripari cambiando tutti gli schemi, giocando con due under 18, cercando di fare il possibile. Il sistema per ora sembra infallibile perché in campo c’è anche l’esperienza di mister Won che sale in cattedra ogni qualvolta c’è bisogno di una lezione da dare alle avversarie.

Fin dal primo parziale è stato più o meno così, il gioco del Cefalù è prevalso sugli schemi del Cutro che traballava e così dopo il batti e ribatti, il tabellone segnava un brutto 25-27 che non dava soddisfazione ai crotonesi presenti. Forse per l’episodio di Messina, la compagine dei restanti tre parziali era un’altra. Il 25-23 del secondo set, ha fatto pareggiare i conti in campo seguito dal 25-18 e il 25-22 che ha praticamente cambiato le sorti delle due squadre: se le locali rischiavano il tracollo, ora si portano a due passi dai playoff, a dispetto delle avversarie che per ora i playoff se li scordano magari con un pizzico di disperazione dato che il Golem è affondato a Spezzano. La squadra di Won convince sempre più e ora si prepara al temuto derby di Cirò. Le cirotane hanno bisogno di vincere e dopo il crollo con le affannate catanesi, tenteranno il tutto per tutto. Un ostacolo irrilevante per mister Won, ma è un derby che si giocherà in trasferta e all’apparenza sembra facile.

Anthony De Rosa

basket nba

Gallinari avanti senza paura L’asso italiano: «Sarà una stagione lunga, ma sono pronto» DENVER «Sarà una stagione incredibile, tosta, senza un attimo di pausa. Io sono pronto per un’annata da protagonista». Danilo Gallinari non deve nemmeno scaldare i motori in vista della regular season Nba che aprirà i battenti il 25 dicembre. Il “Gallo”, reduce dai 3 mesi in Italia con la maglia della EA Milano, si candida ad essere uno dei pilastri dei Denver Nuggets. Il training camp in Colorado è iniziato da pochi giorni. Le sedute di allenamento sono pesanti, ma Gallinari può raccogliere i frutti del rodaggio effettuato nel campionato italiano. «Ho giocato gli Europei con la Nazionale, poi sono rimasto in Italia con l’Olimpia. Sono state due esperienze preziose, entrambe mi hanno regalato molte emozioni -dice Gallinari . Giocare per Milano e per la maglia azzurra lascia sensazioni speciali».

L’ala è approdata ai Nuggets nel corso della scorsa stagione, dopo l’avventura con i New York Knicks. A Denver, si è presentato con una media di 14,7 punti e 5,4 rimbalzi. Adesso si ricomincia e il coach George Karl ha già parlato chiaro: Gallinari sarà un punto di riferimento in attacco e il suo coinvolgimento nella fase offensiva sarà sempre più ampio, come “chiede” anche il Denver Post, il quotidiano di riferimento della città. “Sono contento di essere una pedina importante per la società e sono felice del fatto che il coach creda molto in me”, spiega il giocatore. Al “roo-

ster”, come è soprannominato il “Gallo” al di là dell’oceano, verrà chiesto di sfruttare le sue qualità dalla linea dei 3 punti e di attaccare anche il ferro. Difficile, però, tracciare un identikit definitivo dei Nuggets con il mercato in ebollizione: »La squadra non è al completo, quindi è difficile capire dove possiamo arrivare». L’addio del brasiliano Nené, free agent, lascerebbe un ampio vuoto sotto canestro.

«Senza di lui perdiamo molto ma abbiamo comunque un buon settore lunghi», dice dando un’occhiata all’organico. Molte squadre stanno cambiando volto e trasferimenti eccellenti potrebbero modificare gli equilibri. I Dallas Mavericks, campioni in carica, hanno perso Tyson Chandler ma hanno acquisito Lamar Odom dai Los Angeles Lakers. I riflettori sono puntati su Chris Paul, play di New Orleans, e Dwight Howard, centro di Orlando: il primo è accostato ai Los Angeles Clippers, il secondo fa gola a molti team, compresi i Lakers. «Probabilmente salterà altro, senz’altro ci saranno colpi importanti. La Western Conference -dice analizzando il panorama generale- è gia forte e lo sarà ancora di più». Le gerarchie, dice Gallinari, potrebbero cambiare visto il calendario anomalo. Dopo il lockout, la Nba ha partorito un calendario compresso: 66 partite in 4 mesi, con tour de force per tutti i team. p. l.

MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011

54 N O N S O L O C A L C I O

calabria

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volley - serie A1 maschile

Tonno Callipo ridimensionata La sconfitta di Latina frena un po’ l’entusiasmo del sestetto giallorosso VIBO VALENTIA Esce ridimensionata nelle aspettative, oltreché nei contenuti, la Tonno Callipo di Coach Blengini dalla sconfitta subita al PalaBianchini di Latina con un secco 3-0. Laddove l’Andreoli Latina dell’esperto Coach Prandi ha giocato molto bene una delle ultime sue carte per agganciare la zona valida per le finali di Coppa Italia entrando nel novero delle elette tra le prime otto squadre del campionato, la squadra giallorossa del Presidente Callipo ha mancato una splendida occasione per trovare quelle conferme, di gioco e di carattere, di cui necessitava all’indomani della gara persa, con molto onore s’è detto, con Trento. La conferma in tal senso e’ mancata, vuoi per la bella prestazione offerta da Latina, vuoi per un fisiologico rilassamento dovuto, forse, agli impegni ravvicinati. L’impressione e’ che i Coscione e soci abbiano pagato oltremodo la gara di giovedì, giungendo scarichi mentalmente oltre che fisicamente, ad un impegno che, verosimilmente, era forse più alla portata del sestetto di Blengini. Ma fare calcoli non rientra nel DNA dell’atleta, istintivo per vocazione e generoso oltremisura.

Il match contro i pontini di Silvano Prandi ha evidenziato carenze in ogni fondamentale di squadra: 36% di ricezioni perfette si traduce in assai pochi palloni buoni da giocare per Coscione, alzatore di palla spinta, con 9 errori in ricezione laddove gli avversari ne hanno commesso solo uno. Appena il 43% di percentuale punto in attacco con 9 errori commessi, sono ben poche opportunità di andare a punti. Conseguentemente, anche per gli schiacciatori e’ stata una serata da dimenticare: appena 26 punti in tre. Il solo Klapwijk ne aveva messi a segno 27 contro Trento.

Anche il fondamentale del servizio, solitamente fra le migliori armi dei giallorossi, non ha aiutato Coscione e soci: solo un punto ricavato da Rak in battuta, a fronte di dieci errori commessi. Unico fra i fondamentali di squadra a salvarsi, sebbene spesso in ritar-

do e fuori tempo, il gioco a muro, dal quale la squadra di Blengini ricava 8 punti contro i 5 guadagnati dai pontini di Prandi, con la coppia Rak e Barone che gioca una buona gara, mettendo a segno 16 punti per la causa comune.

Troppo brutta dunque questa Tonno Callipo per essere vera, lontana anni luce dalla performance contro i Campioni di Trento, che ha pagato lo scotto dell’ impegno ravvicinato. Chiamata prontamente al riscatto contro Verona nell’anticipo televisivo di sabato prossimo al PalaValentia, la compagine di Blengini dovrà giocare una gara non dissimile, nei contenuti e nel carattere, da quella giocata contro il sestetto di Coach Stoytchev.

Lorenzo Grillo

nuoto

Alla Tubisider la “Coppa caduti di Brema” COSENZA Il settore nuoto della Tubisider Cosenza cala il “tris”. Dopo avere vinto i meeting di Lamezia e Vibo, gli atleti allenati da Savio Celso e Fabio Barca hanno giganteggiato nella fase regionale della “Coppa Caduti di Brema”, svoltasi a Catanzaro e vinta con 18078 punti, davanti al Gruppo Polisportivo Catanzaro (17054 punti) e ASD Pianeta Sport Reggio Calabria (14893 punti). La società del presidente Carmine Manna, ha portato a casa ben 12 nuovi record regionali: Lorenza Carnevale nei 100 delfino cadetti e assoluti col tempo di 1’03”57; Egor Tropeano nei 200 farfalla cadetti e assoluti col tempo di 2’05”39; Marco Russo nei 400 stile libero juniores, cadetti, assoluti col tempo di 4’04”34; Alice Barbieri nei 100 rana esordienti A col tempo di 1’20”62, nei 200 rana esordienti A col tempo di 2’48”03 e nei 400 misti esordienti A col tempo di 5’21”95. Record

anche per la staffetta maschile 4x100 stile libero juniores ( Miele, Garritano, Scavello, Russo) che ha fatto fermare le lancette sul tempo di 3’39”38 e per la staffetta 4x100 mista juniores (Acciardi, Miele, Russo, Garritano) col tempo di 4’01”80. Grazie ai tempi conseguiti, numerosi atleti della Tubisider Cosenza, al momento, hanno centrato qualificazioni importanti. Egor Tropeano nei 200 rana ( 2’16”20) parteciperà ai Campionati Italiani Invernali. Lo stesso Tropeano insieme a Davide Miele, Marco Russo, Lorenza Carnevale ed Emanuele Acciardi, prenderanno parte ai Campionati Italiani Invernali Giovanili. Per Acciardi si tratta della sua prima qualificazione, ottenuta grazie al tempo di 2’15”90 stabilito nei 200 dorso. Un successo che conferma la leadership della Tubisider Cosenza, incontrastata dominatrice in campo regionale.

T

MERCOLEDÌ 14 dicembre 2011

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55

calabria

ora

comando

08:30 Che tempo fa 09:00 TG1 09:30 TG 1 - Flash 09:35 Linea Verde 10:55 Che tempo fa 11:00 TG1 11:05 Occhio alla spesa 12:00 La prova del cuoco 13:30 Tg 1 14:00 TG 1 Economia 14:01 Tg1 Focus 14:10 Verdetto Finale 15:15 La vita in diretta 16:50 Tg Parlamento 17:00 TG1 17:10 Che tempo fa 18:50 L'Eredità 20:00 Tg 1 20:30 Qui Radio Londra

09:05 Gli imbattibili 09:25 In giro per la giungla 09:50 Pocoyo 09:55 Meteo 2 10:00 Tg2punto.it 11:00 I Fatti Vostri 13:00 Tg 2 13:30 TG 2 Costume e Società 13:50 Medicina 33 14:00 Italia sul Due 16:10 Ghost Whisperer 16:50 Hawaii Five-0 17:45 TG 2 Flash L.I.S. 17:47 Meteo 2 17:50 Rai TG Sport 18:15 Tg 2 18:45 Numb3rs 19:35 Squadra Speciale Cobra 11 20:30 Tg 2

08:00 Agorà 10:00 La Storia siamo noi 11:00 Apprescindere 11:10 Tg3 Minuti 12:00 Tg3 Sito web 12:01 Rai Sport Notizie 12:20 Meteo 3 12:25 Tg 3 Fuori Tg 12:45 Le storie - Diario italiano 13:10 La strada per la felicità 14:00 Tg Regione .

15:05 Lassie 15:55 Cose dell'altro Geo 17:40 Geo & Geo 19:00 Tg3 19:30 Tg Regione 20:00 La crisi. In 1/2 h 20:20 Blob 20:35 Un posto al sole

07:30 Starsky & Hutch 08:20 Hunter 09:40 Codice Rosso 10:50 Ricette di famiglia 11:30 TG4 12:00 Un detective in corsia 13:00 La signora in giallo 14:05 Il tribunale di Forum 15:10 Hamburg Distretto 21 16:15 Sentieri 16:50 Agatha Christie: 17:20 TGCom 18:55 TG4 - Meteo 19:35 Tempesta d'amore 20:30 Walker Texas Ranger

08:50 Mattino Cinque 10:05 Grande Fratello 10:10 TG5 - Ore 10 11:00 Forum 13:00 TG5 - Meteo 5 13:40 Beautiful 14:10 CentoVetrine 14:45 Uomini e Donne 16:15 Amici 16:55 Pomeriggio Cinque 17:30 TG5 Minuti 18:50 The Money Drop 20:00 TG5 - Meteo 5 20:30 Striscia la notizia - La voce della contingenza

Porta a porta

Concerto Bocelli

Chi l’ha visto?

L’ultimo samurai

I cerchi nell’acqua

09:45 Una mamma per amica 10:35 Grey's Anatomyy 12:25 Studio Aperto 12:45 Cotto e mangiato 13:00 Studio Sport 13:40 I Simpson 14:10 I Simpson 14:35 What's my destiny Dragon Ball 15:00 Big Bang Theory 15:35 No Ordinary Family 16:25 La vita secondo Jim 16:50 Make it or Break it 18:00 Dragon Ball 18:30 Studio Aperto 19:00 Studio Sport 19:25 Dr. House Medical Division 20:20 C.S.I. .

06:00 TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico Informazione 07:00 Omnibus 07:30 TG La7 09:40 Coffee Break 10:35 L'aria che tira 11:25 S.O.S. Tata 12:25 I menù di Benedetta 13:30 TG La7 14:05 Bastano tre per fare una coppia 16:15 Atlantide - Storie di uomini e di mondi 17:30 The District 17:45 The District 19:20 G' Day 20:00 TG La7 20:30 Otto e mezzo

Chocolat

Colorado

21,10

21,05

21,05

21,10

21,20

21,10

21,10

Rubrica Conduce Bruno Vespa

Musicale One Night in Central Park

Rubrica Conduce Federica Sciarelli

Film Con Tom Cruise

Film Con Alessio Boni

Format tv Conduce Paolo Ruffini

Film Con Johnny Depp

23:55 Le candele brillavano a Bay Street 01:15 TG 1 01:16 Tg1 Focus Sito 01:40 Sottovoce 01:45 Che tempo fa 01:50 Qui Radio Londra

23:10 Tg 2 23:25 Tracce 00:45 Tg Parlamento 00:55 E.R. - Medici in prima linea 01:40 Meteo 2 01:45 Italia sul Due 03:45 Secondo canale

23:30 Boris 00:00 TG 3 Linea notte 00:10 Tg Regione 01:00 Meteo 3 01:05 Rai Educational 02:05 Fuori Orario.

Cose (mai) viste

00:20 Alien 01:45 TG4 Night News 02:45 The Bank - Il nemico pubblico n. 1 04:10 Mediashopping 04:30 Nonno Felice

23:30 Matrix 01:30 TG5 Notte 02:00 Striscia la notizia - La voce della contingenza 02:20 Uomini e Donne 03:45 Mediashopping 04:00 Amici

00:15 American Pie Band Camp 01:15 TGCom 02:05 Highlander 02:55 Studio Aperto La Giornata 03:10 Highlander 03:50 Mediashopping ,

23:35 Gli intoccabili 23:45 NYPD Blue 00:35 TG La7 00:45 (ah)iPiroso 01:40 Prossima Fermata 02:00 G' Day 02:35 Otto e mezzo 03:15 La7 Colors

meteo.co sereno

domani

nuvoloso

venerdì

pioggia a tratti

oggi

pioggia

COSENZA

COSENZA

COSENZA

temporale pioggia/neve CROTONE CROT

CROTONE CROT

CROTONE CROT

neve CATANZARO

CATANZARO

grandine

VIBO VALENTIA

REGGIO GG GIO CALABRIA BR RIA

Catanzaro Cosenza Crotone Reggio C. Vibo V.

8 8 9 13 8

17 17 18 18 17

CATANZARO

VIBO VALENTIA

VIBO VALENTIA

Catanzaro Cosenza Crotone Reggio C. Vibo V.

REGGIO GG GIO CALABRIA BR RIA

11 11 13 13 11

15 17 17 18 12

REGGIO GG GIO CALABRIA BR RIA

Catanzaro Cosenza Crotone Reggio C. Vibo V.

8 9 10 11 7

15 15 16 16 15

l’ora del sudoku

ARIETE 21 marzo 20 aprile

CANCRO 22 giugno 22 luglio

BILANCIA 23 settembre 22 ottobre

In questa giornata i molti impegni lavorativi ti faranno desiderare di avere del tempo libero da trascorrere in spensieratezza con gli amici.

Le stelle non sono molto positive, quindi se hai in programma uno spostamento di lavoro riceverai una comunicazione di rinvio.

TORO 21 aprile 20 maggio

LEONE 23 luglio 22 agosto

In questa giornata le tue aspettative in ambito lavorativo non saranno deluse, anzi riuscirai ad ottenere più del previsto.

Sii comprensivo.

Gli influssi astrali non sono del tutto positivi, fai attenzione quindi ai bruschi litigi, alla tua esigenza di voler cambiare lavoro.

GEMELLI 21 maggio 20 giugno

VERGINE 23 agosto 22 settembre

In questa giornata potrai chiarire un’importante questione che ti stava molto a cuore. Gli astri ti consigliano di fare nuove esperienze.

Dovrai cercare di conoscere meglio le persone che ti circondano di poter fare affidamento su di loro. Ti sentirai un po’ apprensivo.

Un fulmine è in arrivo Continua la fase positiTi sentirai privo di nel tuo settore lavorativo va e la tua consapevolezenergie ed avrai voglia ma non devi preoccuza ti farà intravedere di ricaricarti, magari parti, è solo lo sfogo di SCORPIONE grosse opportunità di SAGITTARIO con un fuori program23 novembre 23 ottobre riuscita, soprattutto in una persona che non ha 21 dicembre ma. E’ consigliabile una 22 novembre realizzato i suoi obiettivi. ambito affettivo. fase di riposo.

Gli astri ti suggeriscono Non hai bisogno di condi provare a sospendere sigli in questa giornata, i tuoi giudizi in ambito cerca però di non scateaffettivo. Sii felice e spe- ACQUARIO nare la suscettibilità di CAPRICORNO 21 gennaio ranzoso. sarai soddisfatun tuo collega che vuole 22 dicembre 19 febbraio 20 gennaio to. solo aiutarti.

PESCI 20 febbraio 20 marzo

Alcuni aspetti negativi potrebbero rendere difficoltosa la realizzazione dei tuoi progetti in ambito lavorativo. Sii estremamente tenace.

Per completare il sudoku è necessario seguire una sola regola: in ogni riga, settore e colonna devono essere presenti solamente i numeri da 1 a 9 (nel caso del sudoku tradizionale). In base a questa regola e allo schema d’inizio sarà possibile risolvere ogni sudoku solamente con la logica e mai inserendo valori a caso.