Il secondo numero di GTK non può non cominciare al femminile, dalla collega ed amica che di GTK è stata come l’utero amorevole,
colei che ha accolto e dato forma ai tanti semi di pensiero lanciati e dispersi in questi anni di ricerca e di pratica comune, curandoli e nutrendoli fino al traguardo di un parto gioioso e fecondo: Giovanna. Da lei (ri)cominciamo per dirle grazie per il
dono che ci ha fatto, per prometterle che a questa (prima) sua e (poi) nostra creatura saremo fedeli, cercando di prendere in prestito dal suo zaino di cose belle e di qualità invidiabili un po’ del
cuore e della passione che lei ci ha messo perché GTK venisse alla luce e prendesse il suo posto, magari umile e discreto, nel mondo del web.
Presentiamo, così, a voi oggi questa seconda tappa del nostro viaggio, tutta tesa, come vedrete, alla proposta di un’identità e di un pensiero gestaltici, di cui la rivista è lo spazio per eccellenza di coltura e di apertura.