Per mille camicette - anteprima

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PER MILLE CAMICETTE AL GIORNO

“Così le avevano descritte i passanti di sotto.

Comete arroventate che, prima di esaurirsi sui marciapiedi freddi di New York, avevano orbitato con una certa tenacia attorno alla Terra.

Clotilde, siciliana, era una di queste.”

SERENA BALLISTA · SONIA MARIA LUCE POSSENTINI

Era il 25 marzo 1911 quando 129 operaie finirono divorate dall’incendio scoppiato alla Triangle Shirtwaist Factory di New York.

Fra loro molte emigranti italiane. È una testimone d’eccezione a evocarne le speranze tradite e a raccontarci di come, rivendicando il pane, ma anche le rose!, niente sarebbe stato più uguale a prima.

PER MILLE CAMICETTE AL GIORNO SERENA BALLISTA SONIA MARIA LUCE POSSENTINI

A Luana D’Orazio e a Laila El Harim. E a tutte le altre vittime sul lavoro, uccise dal perseguimento cieco e vano del profitto a ogni costo.

Per mille camicette al giorno un racconto di Serena Ballista illustrato da Sonia Maria Luce Possentini

È stato per mille camicette al giorno, porte serrate a doppia mandata e una scala antincendio rotta, che la scintilla di una macchina da cucire, o forse quella del sigaro di un tagliatore di stoffe – chi può dirlo, a parte me? – appiccò il fuoco in Rose.

Le fiamme divamparono in lei molto prima che la Triangle Shirtwaist Factory bruciasse per davvero, e un’altra Rose, tratta in salvo sul tetto dell’edificio accanto all’Asch Building, assistesse all’infrangersi al suolo di comete.

Così le avevano descritte i passanti di sotto.

Comete arroventate che, prima di esaurirsi sui marciapiedi freddi di New York, avevano orbitato con una certa tenacia attorno alla Terra.

Clotilde, siciliana, era una di queste.

Partita da Licata, passata per Napoli e arrivata a New York, viaggiando alla gran velocità di quattordici virgola sette nodi, e sbalordendo tutti.

Io lo sapevo che Rose andava a fuoco.

L’avevo già vista sfilare alla testa dello “sciopero delle ventimila”, il più grande a cui io abbia mai assistito.

Il più grande che la mia città abbia mai conosciuto.

Lei, che invece era così piccola, a occhio direi quattro piedi e nove pollici, aveva parlato come una gigante alla folla di sartine in conflitto con i padroni:

ipnotica come la fiammella di una candela.

SEGUE…