SABBIE DEL PARADISO LEVI
PINFOLD
S A BBI E DEL PA R A DIS O U n a
s t oria
di
L e v i n ella
i n c a n t esi m i
P i n f old v ersio n e
di
da m ia n o
abe n i
© 2022 Levi Pinfold · Published by arrangement with Walker Books Ltd, 87 Vauxhall Walk, London SE11 5HJ · All rights reserved · © 2022 orecchio acerbo s.r.l. · viale Aurelio Saffi 54, 00152 Roma · www.orecchioacerbo.com · Titolo originale “Paradise Sands” · Traduzione dall’inglese di Damiano Abeni · Stampa: C & C Offset Printing Co Ltd (Cina) nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro · Finito di stampare nel mese di ottobre 2022
S A BBI E DEL PA R A DIS O U n a
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di
L e v i n ella
i n c a n t esi m i
P i n f old v ersio n e
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© 2022 Levi Pinfold · Published by arrangement with Walker Books Ltd, 87 Vauxhall Walk, London SE11 5HJ · All rights reserved · © 2022 orecchio acerbo s.r.l. · viale Aurelio Saffi 54, 00152 Roma · www.orecchioacerbo.com · Titolo originale “Paradise Sands” · Traduzione dall’inglese di Damiano Abeni · Stampa: C & C Offset Printing Co Ltd (Cina) nel rispetto delle norme internazionali sul lavoro · Finito di stampare nel mese di ottobre 2022
E ra t u t t o se c c o ,
c’era tanta polvere, e Bill guidava,
Danny davanti con lui, e Bob vicino a me di dietro. «Dovremmo cogliere dei fiori. I fiori farebbero tanto piacere alla mamma» dissi. «Seguiamo rose bianche in fiore all’Antro del Tesoriere» cantò Bill, ridendo. «Vi ricordate?» «Che razza di sciocchezze» esclamai, «sono solo sciocchezze.» E fu così che lasciammo la strada.
E ra t u t t o se c c o ,
c’era tanta polvere, e Bill guidava,
Danny davanti con lui, e Bob vicino a me di dietro. «Dovremmo cogliere dei fiori. I fiori farebbero tanto piacere alla mamma» dissi. «Seguiamo rose bianche in fiore all’Antro del Tesoriere» cantò Bill, ridendo. «Vi ricordate?» «Che razza di sciocchezze» esclamai, «sono solo sciocchezze.» E fu così che lasciammo la strada.
Camminammo lungo il pendio. In poco tempo avevamo raccolto un bellissimo mazzo, ma la grande calura ci toglieva il fiato. Più avanti lungo il sentiero si ergeva un edificio silenzioso. «Terra morta fino alla fontana della residenza sovrana» cantilenò Bill, e rise di nuovo. «Forse potremmo chiedere un po’ d’acqua» domandò Danny. «Di fiori ne abbiamo abbastanza» intervenni. «Mamma ci starà aspettando.» Ma i miei fratelli avevano sete. Senza aprir bocca, tirarono dritto verso l’edificio silenzioso.
Camminammo lungo il pendio. In poco tempo avevamo raccolto un bellissimo mazzo, ma la grande calura ci toglieva il fiato. Più avanti lungo il sentiero si ergeva un edificio silenzioso. «Terra morta fino alla fontana della residenza sovrana» cantilenò Bill, e rise di nuovo. «Forse potremmo chiedere un po’ d’acqua» domandò Danny. «Di fiori ne abbiamo abbastanza» intervenni. «Mamma ci starà aspettando.» Ma i miei fratelli avevano sete. Senza aprir bocca, tirarono dritto verso l’edificio silenzioso.
Li guardai bere di gusto dalla fontana. Ma dopo Bill non cantò Chi un goccio ne sorseggia entrerà nella reggia. Non si mise a ridere. Tutto era muto e immobile. Sembrava che dentro non ci fosse nessuno. «Credo che ce ne dovremmo andare» insistetti.
Li guardai bere di gusto dalla fontana. Ma dopo Bill non cantò Chi un goccio ne sorseggia entrerà nella reggia. Non si mise a ridere. Tutto era muto e immobile. Sembrava che dentro non ci fosse nessuno. «Credo che ce ne dovremmo andare» insistetti.
Richiamai i miei fratelli mentre salivano la scalinata. Non mi sentirono, e una porta si aprì di colpo verso l’interno. Danny brontolava che aveva fame. Dentro c’era un tavolo coperto di ogni bendidìo. La voce di mamma cantava in un ricordo: «Spezza il pane al Tesoriere sprofondiamo nel terrore».
SEGUE…
Richiamai i miei fratelli mentre salivano la scalinata. Non mi sentirono, e una porta si aprì di colpo verso l’interno. Danny brontolava che aveva fame. Dentro c’era un tavolo coperto di ogni bendidìo. La voce di mamma cantava in un ricordo: «Spezza il pane al Tesoriere sprofondiamo nel terrore».
SEGUE…