Rassegna Stampa

Page 1

Il Sole 24 Ore Sabato 17 Marzo 2012 - N. 76

12

MANOVRA E MERCATI

Il quadro Il testo del provvedimento è stato presentato ieri ai leader della maggioranza che sostiene il governo Monti

Ladelegafiscale

IlFiscodellacasaguardaalmercato Catasto legato ai valori reali e clausola per non aumentare il peso totale delle tasse Gianni Trovati MILANO

Unarevisioneintegraledelle basi su cui poggia il Fisco del mattone,attraversol’attribuzione a ogni immobile di un valore patrimoniale e di una rendita fondatisuivalorimedidimercato,calcolati inun’otticatriennale all’interno di «ambiti territoriali» omogenei. Il tutto, però, tagliando contestualmente le aliquote (con un occhio di riguardo alle imposte sulle compravendite) per evitare di aumentareilpesofiscalecomplessivo sugli immobili. Sul fronte catastale il testo della delega fiscale presentata da Palazzo Chigi ai leader della

maggioranza bipartisan che sostiene il Governo mantiene le promesse della vigilia. Lo scopo, dichiarato dalla bozza e dalla relazione che la accompagna, è quello di migliorare «i livelli diequità, perequazione, trasparenzaequalità»delFiscoimmobiliare. Il rigonfiamento dell’Imu portato dal decreto «Salva-Italia», è il ragionamen-

LE LINEE GUIDA

Nel nuovo sistema il metro quadrato sostituirà il vano come unità di misura e saranno riviste tutte le classificazioni attuali

to, era l’unica via per portare «in tempi rapidi» la tassazione delmattoneitalianoai livellieuropei, ora si tratta di superare le «sperequazioni» moltiplicate dagli «aumenti automatici e indifferenziati».Èunlavorociclopico che, riconosce la relazione, «richiederà qualche anno per il completamento», ma la strada è tracciata e va percorsa a braccetto con i Comuni. IlridisegnodelFiscoimmobiliarenascepercancellarelevecchierendite,l’attuale classificazione degli immobili (che in molti casi precede addirittura la seconda guerra mondiale) e l’articolazione in vani, che finisce per attribuire caratteristi-

chefiscalidiverseaunitàimmobiliari simili fra loro. La nuova unitàdimisura,innomedell’avvicinamento fra Catasto e realtà, sarà il metro quadrato, intorno al quale ruoterà tutto il nuovo sistema di calcolo. Per questa via, la delega pone al Governo l’obiettivo ambizioso di introdurreunadistinzioneeffettiva fra rendita e valore, superando il sistema fittizio che oggi individuailvalorefiscalemoltiplicando in modo lineare le rendite. La stella polare del nuovo sistema dovrà essere invece il «valorepatrimoniale medioordinario», fondato sui livelli medi triennali di mercato di ogni ambito territoriale. I numeri in-

dicati dalle compravendite, comunque,nonsarannoautomaticamente presi per buoni dal Fisco, che li dovrà aggiustare con «funzioni statistiche» fondate sulle caratteristiche edilizie e la localizzazione dell’edificio. Per fabbriche,alberghi, centri commerciali e per gli altri immobili «adestinazionespeciale»,invece, si dovrà procedere con una stima diretta, legata ai valori di mercato quando possibile oppure a criteri di costo (per gli strumentali) o reddito. L’architetturadelnuovoCatasto, poi, non potrà evitare di rimettere mano ai classamenti, che per gli edifici più vecchi rivestono ormai un carattere ar-

cheologico e, per esempio, considerano ancora «fabbricati rurali» quelle che oggi sono lussuosevilleo«abitazioniultrapopolari»gliappartamentidivenuti prestigiosi nei centri storici. Se il sistema funzionerà, saranno proprio le tipologie oggi "graziate" dall’irrealtà dei valori catastali a subire il peso maggioredellariforma, chedovrebbe invece alleggerire il carico sugli altri proprietari. La stessa delega fissa infatti una clausola di invarianza complessiva della pressione fiscale, da garantire attraverso lo strumento, ovvio, della riduzione delle aliquote. gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antievasione. Per contributi e altre imposte

Controlli sintetici a effetto allargato Marco Bellinazzo MILANO

La lotta all’evasione dovràesserecondottadall’amministrazione finanziaria utilizzando in modo sempre più mirato le banche dati in dotazione. L’arma informatica dovrà migliorare l’efficacia delle verifiche anche in sinergia con le altre autorità pubbliche. Questo significa, per esempio, che dovràessererafforzatol’attuale regime di tracciabilità dei pagamenti e della fatturazione elettronica. Le indicazioni sul contrasto all’economia sommersa contenuta nella legge delega sono molto chiare. Proprio in virtù della puntualità dei cyber-controllisarà possibile introdurre un modello di super "accertamento sintetico" in basealquale «salvaprovacontraria, il maggior reddito accertatoa finiIrpef assumerilevanza anche ai fini degli obblighi contributivi, nonché delle altre imposte». A tutela dei contribuenti si prevede«unobbligodiassoluta riservatezzanell’attività conoscitivae di controllo fino alla completa definizione dell’accertamento», il rafforzamento del contraddittorio anche nella fase di indagine e la minor invasitivà possibile delleispezionirispettoall’attività economica svolta dal contribuente.Dovrannoessereintrodotte nelle aziende di maggiori dimensione strutture di gestione e controllo del rischio fiscale, mentre anche alle società più piccole e alle ditte individuali dovrà essere esteso il modello del tutoraggio. Sarà anche rivisto il regime degli interpelli. Nell’ottica del contrasto all’evasione,sottoilprofilosan-

zionatorio, la delega rilancia la revisione del sistema penale dando soprattutto «rilievo alla configurazione delreato tributariopericomportamentifraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e all’utilizzo di documentazione falsa». Il Governo, spiega la relazione alla delega, vuole evitare l’inutile aggravio di lavoro alle Procure, focalizzando l’attenzione dellamagistraturaaicasidiviolazioni fiscali più gravi, riducendo le incertezze e i rischi (soprattutto reputazionali) per i contribuenti. Si prevede perciò una differenziazione dellesogliequantitativechedeterminano la rilevanza penale

L’ATTENUAZIONE

Raddoppio dei termini di accertamento in presenza di reato se non è scaduto il tempo per le verifiche tributarie delle infrazioni fiscali in base «alla natura giuridica del contribuente,e/operclassidimensionali». La delega inoltre prescrive una revisione della infedeledichiarazioneedelleattuali sanzioni amministrative per realizzareunsistemadipenalità proporzionato alle irregolarità riscontrate. Sarà precisato, infine, che il raddoppio dei terminipergliaccertamentifiscali(aottoediecianni)inpresenza di una notizia di reato da denunciare alla Procura (articolo 331delCodicediprocedurapenale), scatterà solo se nel frattempononèscadutoil termine ordinario (di quattro e cinque anni) di decadenza per l’accertamento tributario. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La svolta. Stop alle contestazioni retroattive

Abuso del diritto, regole per legge L’abuso del diritto sarà disciplinato per legge attraverso precisi paletti chiamati a limitare le imputazioni "retroattive" dell’amministrazione finanziaria e, soprattutto, della magistratura nei confronti di contribuenti. Il Governo vuoleinfatti evitare che nell’ambito della lotta all’evasione contribuenti e imprese si vedano contestare dal Fisco "ex post" operazioni, spesso complesse, in base a orientamenti non noti al momento in cui le stesse sono state pensate e realizzate. La delega fiscale dovrebbe così prevedere l’introduzione di una definizionegenerale diabuso del diritto, che sarà unificata alle ipotesi di elusione ed estesa a tutti i tributi, senza provvedere tuttavia a un’elencazione tassativa di casi e fattispecie. Sullasciadelleesperienzematurate in Francia e in Germania, il Governo punta a contemperare le aspettative delle impresedi averedifronteunquadropiùstabile e certo – "punti fermi", li definisce la relazione alla delega – con lanecessitàdel Fisco di contrastare«operazionidipianificazione fiscale prive di adeguate e autonome finalità economiche, diverse dall’ottenimento di risparmi d’imposta, basate sulla costruzionedi schemiarticolati, anche se legittimi nelle singole componenti». Difatto,si dovrebbeprocedereall’abrogazionedell’attualearticolo 37-bis del Dpr 600/73 che regola i casi di elusione in relazione alle sole imposte dirette e ad alcune specifiche operazioni (si veda Il Sole 24 Ore dell’11 febbraio). La relazione che accompagna la bozza fornisce qualche dettaglio in più su quella che sarà la

normativa dell’abuso del diritto rivoltaacensurarele«operazioni prive di adeguato spessore economico» e «realizzate principalmente per ottenere risparmid’imposta attraverso l’impiego distorto di schemi giuridici che nel loro complesso sono adottati allo scopo prevalente (oesclusivo) diottenere unvantaggio fiscale». La responsabilità in questi casi coinvolgerà chiunquepartecipiallapianificazione (inclusi i professionisti). Il divieto di abuso del diritto dovrà essere distinto dalle situazioni in cui «optando tra diversi regimi espressamente previsti dall’ordinamento tributario» si consegua un legittimo risparmio d’imposta, senza l’aggiramento di obblighi e di-

LE ALTRE PREVISIONI

Responsabilità estesa a chi partecipa alla pianificazione Comportamenti irrilevanti dal punto di vista penale vieti tributari. In un’ottica di compliance fiscale sarà poi modificata la procedura di accertamento nei casi di presunto abuso del diritto, rafforzando il contraddittorio e obbligando l’amministrazione a tener comunque conto delle osservazioni dei contribuenti. Infine, si fa riferimento esplicito nella delega all’opportunità di escludere la rilevanza penale dei comportamenti legati all’elusione. Di conseguenza, anchele verifiche sull’abuso del dirittononpotranno concludersi con sanzioni penali. M. Bel. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.