Azimut n. 1/2023

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N.1 del 2023

Anno XLVII

Consuntivo 2019- 2023

Formare un laureato

Collaborazione e comunicazione uguale sicurezza

Riforma Equo Compenso

Cassa Geometri

"Contributi, prestazioni, welfare"

vv
Periodico Regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona

Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona

Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XLVII - N. 1/2023

Sommario

PUBBLICAZIONE

TRIMESTRALE

Reg. Trib. Ancona

8 Luglio 1975

Comitato di Redazione Presscom

Piazza Ciabotti, 8

60035 - Jesi (AN)

Tel. 347 6639520

amministrazione@presscom.it

DIRETTORE RESPONSABILE

Diego Sbaffi

COORDINAMENTO

EDITORIALE

Davide Amicucci d.amicucci@presscom.it

REDAZIONE

Diego Sbaffi

Giampiero Fabbri

Vinicio Montanari

Luca Orletti

Marco Brugiapaglia

HANNO COLLABORATO

A QUESTO NUMERO:

Michele Serpilli, Marco Moreno Mattioli, Devis Ciuccio,Vinicio Montanari, Diego Sbaffi.

CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONE

Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it

CREDITI FOTOGRAFICI

Archivio AZIMUT

PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUT

Presscom - Piazza Ciabotti, 8

60035 Jesi (AN)

Tel. 347 6639520

Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it

Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione.

Inserzionisti:

Subissati.................. pag. 02

MicroGeo................ pag. 16 e 48

Geo Network.......... pag. 40

04 Quadriennio 2019-2023: tra emergenza sanitaria e superbonus

11 Quattro anni insieme

15 Formare un laureato che possa entrare immediatamente nel mondo del lavoro

21 Collaborazione e comunicazione uguale sicurezza Istituzioni

25 Riforma dell’Equo Compenso: dal Senato le riflessioni da parte di diversi importanti ordini professionali

31 Nuovo sito nazionale Geometri

35 Superbonus: le proposte dei Geometri

39 Cassa Geometri: oltre la sostenibilità " Contributi, prestazioni, welfare"

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Quadriennio 2019-2023: tra emergenza sanitaria e superbonus

Il quadriennio che si chiuderà nel mese di maggio 2023 e che rappresenta il completamento del mio secondo mandato di Presidente inizia con celebrazioni per i 90 anni della professione del geometra, istituita appunto nel 1929 (Regio Decreto n. 274 del 11/02/1929) e il 45° Congresso Nazionale della Categoria che si è svolto a Bologna, nel novembre 2019 e che ha coinvolto tutti i professionisti sul futuro del lavoro, in un contesto caratterizzato da imponenti processi di trasformazione tecnologica ma, da lì a poco, un evento eccezionale avrebbe mutato la situazione radicalmente.

Nel gennaio del 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia da COVID-19, un’emergenza pubblica di rilevanza internazionale e in considerazione dell'emergenza sanitaria che stava attraversando il Paese, il Collegio si è attivato fin da subito per assicurare supporto e continuità di tutti i servizi ai propri iscritti, mettendo in sicurezza e favorendo il lavoro agile (smart working) dei dipendenti, in modo da garantire, per ogni evenienza, la piena operatività dell'Ente e, al fine di contenere la diffusione del virus, ha sospeso gli incontri con gli iscritti presso la sede. In questo contesto, infatti, nonostante le difficoltà legate al limitazioni agli spostamenti sono proseguiti gli incontri in videoconferenza (dal marzo 2020 fino a fine anno, se si eccettua per alcuni incontri in presenza nei mesi estivi, Consigli Direttivi – Incontri RPT – commissioni provinciali e regionali – assemblea generale iscritti - comitato regionale – assemblea nazionale dei presidenti), oltre alla sospensione delle prove di esame di abilitazione programmate per novembre 2020.

Oltremodo nelle sedute del Consiglio sono state assunte misure a sostegno degli iscritti anche in relazione alle singole esigenze. L’emergenza ha messo a dura prova tutti e in particolar modo i liberi professionisti che, in quanto lavoratori autonomi, sono state una delle parti più esposte dell’intero sistema economico e produttivo italiano. Chiaramente per i nostri

iscritti il forte rallentamento delle attività professionali ha rappresentato un momento di grave crisi.

Arriviamo quindi al maggio 2020 quando, in prospettiva “Fase 3” per la ripresa economica, appare fondamentale recuperare PIL e quindi doveroso intervenire sull’economia, si pensa ad un cospicuo innalzamento degli sconti fiscali (110%) ed in particolare lo strumento che si propone di utilizzare è il credito di imposta con possibilità di cederlo a chiunque abbia capienza fiscale (imprese – banche)

Edilizia, Efficienza Energetica, Autoproduzione, Autoconsumo Collettivo".

Combinato disposto di: Ecobonus/sismabonus edi-

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AssembleA presidenti - bolognA 15 ottobre 2020 WebinAr AssembleA presidenti - 8 luglio 2020

li; Introduzione possibilità di utilizzo delle "comunità energetiche"; Sconto immediato/cessione del credito. Si tratta di una misura che il Governo ha varato di lì a poco a seguito dell’emergenza epidemiologica connessa al Covid-19 e per il rilancio dell’economia reale. Con il D.L. n. 34/2020 «Decreto Rilancio», convertito in Legge n. 77 del 17 luglio 2020, artt. 119 e 121. Sulla scia dei precedenti bonus fiscali, regolamentati dalla Finanziaria 2020, viene introdotto il Superbonus al fine di rilanciare il settore edilizio, da sempre trainante dell’economia nazionale. Le nuove disposizioni di legge si affiancano quindi ai benefici collegati agli interventi di recupero del patrimonio edilizio ancora in vigore. La novità della norma contenuta nell’art. 121 del decreto Rilancio, ovvero nella doppia possibilità della fruizione del bonus e sconto in fattura oltre che cessione del credito. A memoria d’uomo, non si è mai assistito ad un intervento in misura così largamente agevolativa, tale addirittura da coprire, non solo l’intera spesa che sostiene il contribuente, ma addirittura regalargli il 10% in più. Nemmeno ai tempi della «mitica» Cassa del Mezzogiorno, che ricorderanno bene i Geometri di oltre 60 anni di età, abbiamo assistito ad interventi a fondo perduto di tali dimensioni ed importanza. Pertanto ci si è armati di buona pazienza in relazione alla gran mole di documenti richiesti per ottenere i benefici.

Questa doverosa premessa per capire il contesto in cui si è operato in questo quadriennio: Emergenza COVID e SUPERBONUS hanno caratterizzato la vita di tutti noi e quindi e quindi inevitabilmente quella del Collegio.

Le attività svolte direttamente dal Presidente in vari ambiti che poi hanno coinvolto tutti i Consiglieri e con loro tanti colleghi delle Commissioni che hanno partecipato in maniera attiva per rappresentare e difendere gli interessi degli iscritti, prestando attenzione alle loro richieste, alle loro proposte ed alle loro criticità sono state rivolte in prosecuzione degli obiettivi fissati già nel primo quadriennio ed in particolare:

Nell’URBANISTICA partecipando ai tavoli tecnici della Regione Marche riguardanti:

• PdL 267/2019 Norme in materia di tutela delle pre-

stazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale per il riconoscimento del valore sociale ed economico delle prestazioni rese dai professionisti, e a tutela delle prestazioni professionali svolte per conto di privati cittadini o di imprese;

• Tavolo tecnico per il Recepimento dello schema di regolamento edilizio Tipo – RET” in attuazione DPR 380/2001;

• Proposta di legge n. 299/2019 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI EQUO COMPENSO;

• Rigenerazione Urbana - adeguamento alle disposizioni del DPR n.380/’01 e modifica alla LR n.22/’11 e alla L.R. n.17/2015;

• DGR 975 del 02-08-2021 Linee guida costruzioni in zona sismica;

• Nuova legge Urbanistica Regionale che ha avviato un complessivo processo di riordino della normativa in materia di governo del territorio. Dopo una prima fase di ascolto, è stato elaborato un testo base, che recepisce anche i vari contributi ricevuti nella prima fase.

ASSEMBLEA NAZIONALE dei PRESIDENTI DEI COLLEGI

• Roma maggio 2019

• Roma giugno 20019 Valore Geometra

• Matera ottobre 2019 per le celebrazioni dei 90 anni della professione

• Bologna novembre 2019 - 45° Congresso Nazionale di Categoria

• Bologna ottobre 2020

• Roma ottobre 2021 ritorno in presenza

• Salerno aprile 2022

• Genova giugno 2022

• Firenze novembre 2022

• Roma dicembre 2022

• Roma febbraio 2023

• Brescia maggio 2023

COMITATO COORDINAMENTO REGIONALE

Dopo la definitiva uscita del Collegio di Ancona dalla Fondazione Regionale abbiamo continuato i rapporti con il Comitato Regionale partecipando agli incontri per la programmazione di iniziative comuni con gli altri collegi della regione Marche, o per la designa-

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zione dei rappresentanti Regionali alle Commissioni Nazionali

• Ancona maggio 2019

• Fermo luglio 2019

• Macerata e Ancona settembre 2019

• Civitanova ottobre 2019

• Ascoli Piceno novembre 2019

• Pesaro e Macerata dicembre 2019

• Ancona e Ascoli ottobre 2022

• Pesaro marzo 2023

Nel 2020 in previsione della scadenza del mandato del Presidente Crocetti, il Collegio di Ancona ha rivendicato la Presidenza del comitato in ottemperanza degli accordi presi in sede di Statuto, ma ciò è stato negato riproponendo lo stesso Presidente del Collegio di Ascoli Piceno che già dal 2011 ricopriva il medesimo ruolo, malgrado l’accordo di alternanza biennale!!! La votazione ufficiale è stata effettuata nel luglio 2021, tutti concordi, tranne Ancona, nel riproporre per l’ennesimo mandato il Presidente Crocetti ...Appuntamento rimandato al 29 luglio 2023... Malgrado questa “singolare” situazione, l’apporto del Collegio di Ancona al Comitato Regionale è comunque continuato, partecipando regolarmente alle sedute convocate successivamente malgrado l’ostracismo dimostrato da tutti i Presidenti dei Collegi delle Marche nei confronti del Collegio di Ancona, ostracismo dimostrato apertamente nelle nomine dei rappresentanti alle commissioni nazionali (istruzione e scuola) e delegati cassa (vedi elezioni del comitato dei dele-

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gati cassa del marzo 2021).

RAPPORTI CON COLLEGI FUORI REGIONE

È una delle attività essenziali per il Collegio istituire dei buoni rapporti con gli altri Collegi attraverso iniziative comuni. Tutto chiaramente parte dalle Assemblee dei presidenti, ma poi durante l’attività ci si confronta e pongono le basi per progetti in comune (chat dei presidenti dal marzo 2022). In questo ambito trovano rilevanza

• Tavolo tecnico dei Presidenti del Cratere sisma che ha coinvolto in vari incontri e iniziative i Presidenti dei Collegi delle Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio febbraio 2019 – novembre 2020 – gennaio 2022

• Collegio Rimini giugno 2019 tema estimo

• Collegio di La Spezia ottobre 2020

• Collegi di Terni e Perugia maggio 2022 tema deontologia

• Collegi Toscana giugno 2022 tema orientamento scolastico

• Collegio Genova nel settembre 2022 per rilevamento danni alluvione

RETE PROFESSIONI TECNICHE

ANCONA

Il consolidamento dell’istituto della RETE PROFESSIONI TECNICHE della Provincia di Ancona che nell’ultimo quadriennio è diventato un essenziale strumento di condivisione e confronto tra geometri, ingegneri, architetti e periti industriali ai quali si è aggiunto il Consiglio regionale dei Geologi, essendo la RPT della

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ComitAto regionAle - pesAro 16 mArzo 2023 tAVolo teCniCo interregionAle - bolognA 03 giugno 2019

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Provincia di Ancona l’unico Istituto formalizzato con apposito regolamento. Questi rapporti interprofessionali hanno dato origine a varie iniziative. In particolare:

• Jesi a giugno, Fabriano a settembre e Senigallia a dicembre 2019 seminari sul tema della riqualificazione ed efficientamento degli immobili;

• Tavolo Tecnico tra professionisti e A.C. a Jesi nel novembre 2019 aggiornamenti e sviluppi della normativa in materia edilizia, maggio 2021 in merito all’applicazione delle norme sul tema delle tolleranze costruttive;

• Partecipazione alla giornata nazionale della prevenzione sismica con allestimento di punti informativi in varie città della provincia nell’ottobre 2019;

• Tavolo Tecnico tra professionisti e A.C. a Fabriano nel luglio 2021;

• Tavolo Tecnico tra professionisti e A.C. a Ancona nel marzo 2021 e dicembre 2021 per la presentazione del nuovo portale telematico;

• Incontro con i Candidati Sindaco del Comune di Jesi e Fabriano del maggio e giugno 2022;

• A seguito dell’esondazione del fiume Misa del Settembre 2022 con il Comune di Senigallia è stato dapprima istituito un centro informativo dove tecnici Comunali e liberi Professionisti sono stati un riferimento per i cittadini ed un supporto agli stessi per la compilazione delle schede di ricognizione danni dell’alluvione, poi nel Novembre 2022 è stata firmata una convenzione tra lo stesso Comune di Senigallia e i tecnici appartenenti alla RPT della Provincia di Ancona per verifica di idoneità abitativa finalizzata al rientro nelle abitazioni delle famiglie colpite dagli eventi calamitosi;

• Tavolo Tecnico tra professionisti e A.C. a Jesi nel aprile 2023 sulla verifica dello stato legittimo di un edificio.

RPT Regionale e nazionale

• Tavolo tecnico interregionale sul nuovo “TESTO UNICO sulle COSTRUZIONI" (Bologna giugno 2019);

• Incontri con i candidati alla presidenza della Regione Marche del settembre 2020;

• Consulta delle Professioni marzo 2021e marzo 2023;

• Prima Convention Nazionale delle Professioni Tecni-

che Roma settembre 2022.

PROTEZIONE CIVILE

Il Collegio di Ancona nel 2019 si è iscritto ad A.Ge. Pro. (Associazione Nazionale Geometri per la Protezione Civile), l’unica Associazione tecnica di volontariato presente in Italia riconosciuta dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, attività che ci ha visto sempre in prima linea nelle varie emergenze Nazionali e locali, non ultimo il Sisma del Centro Italia 2016, quindi partecipando attivamente agli incontri programmatici:

• Roma novembre 2019;

• Roma ottobre 2021;

• Roma giugno 2022;

• Tolentino marzo 2023.

giornAtA nAzionAle preVenzione sismA -jesi 20 ottobre 2019

SISMA

Esaurita la fase emergenziale del primo triennio, si è lavorato principalmente nella Commissione Regionale e nel Tavolo Tecnico dei Presidenti del Cratere con la struttura commissariale (che nel frattempo cambiava i propri riferimenti apicali):

• Roma ottobre 2019 con Commissario Farabollini.

STRUTTURA TECNICA NAZIONALE

La Struttura tecnica nazionale - STN - nasce nel Febbraio 2020, a seguito dell’esperienza del sisma centro Italia (2016), dall’accordo e dall’intento, condiviso dai quattro Consigli nazionali che vi aderiscono, di proporre un soggetto unitario preposto a favorire

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il concorso coordinato dei professionisti (architetti, geologi, geometri, ingegneri), alle attività tecniche di protezione civile, secondo i protocolli e gli accordi definiti con il Dipartimento della protezione civile e con le Strutture di protezione civile regionali e delle Province.

Il primo evento informativo organizzato dalla Struttura Tecnica Nazionale, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, è stato presentato in occasione della Settimana Nazionale della Protezione Civile (12/18 ottobre 2020), di seguito la Struttura Tecnica Nazionale ha predisposto, in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile, Corsi di Formazione per Valutatori Aedes

SICUREZZA

Programma di approfondimento territoriale dedicato alle tematiche della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro:

• Con ANCE e INAIL aprile 2023;

• Con Federazione Nazionale Maestri del Lavoro Jesi marzo 2023.

Ufficio Scolastico Regione. Malgrado ciò il Consiglio ha sempre puntato sulla rilevanza dell’orientamento nelle scuole e, ponendo l’attenzione su competenze specifiche della figura professionale associata al geometra, sulla necessità della figura professionale del geometra nel mercato del lavoro e il riconoscimento europeo della laurea professionalizzante.

• la riforma del percorso di accesso alla professione, ovvero il Corso di Laurea professionalizzante abilitante Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio presso l’Università Politecnica delle Marche, un corso di Laurea partito in via sperimentale già nel 2018 (Ancona è stata una delle prime cinque in tutto il territorio nazionale).

Il DM 446 del 12.08.2020 ha chiuso la fase sperimentale istituendo 3 classi di laurea professionalizzanti e l’Università Politecnica delle Marche ha attivato il Corso di Laurea ad orientamento professionale in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”

– Classe L-P01 –

Il Presidente del Collegio di Ancona partecipa al Comitato di Coordinamento del CdL, collaborando alla modulazione degli obiettivi formativi e dei programmi con obiettivo di creare una filiera formativa continua che parte dai CAT, passando per l’Università fino alla professione.

Nel merito il Collegio di Ancona è diventato un riferimento Nazionale per tutti quei Collegi che hanno di seguito intrapreso il medesimo percorso, ricordiamo le strette collaborazioni con i Collegi di Como, Cuneo, Genova, Catania, Perugia e Terni.

12 MArZo 2022

SCUOLA E UNIVERSITA’

Due le direttrici principali cui si è continuato a rivolgere particolare attenzione:

• l’intenso lavoro di promozione del titolo di geometra effettuato dalla commissione istruzione presso gli istituti CAT che ci vedeva direttamente coinvolti negli Open Day degli Istituti per geometri di Ancona, Osimo, Jesi e Senigallia. Ciò non è stato sufficiente per “mantenere in vita” il Morea di Fabriano, non è servito in tal senso l’incontro con il Direttore Generale

Unitamente agli altri Collegi delle Marche, sono stati rinnovati gli accordi presi in sede di progettazione del corso e formalizzati tramite la convenzione stipulata tra i Collegi dei Geometri marchigiani e UnivPM, impegnandosi a recepire le richieste di tirocinio da parte degli studenti del corso. Inoltre, i Collegi provvedono ad aggiornare ed integrare la lista degli studi di geometri, come potenziali soggetti ospitanti per l’esecuzione delle attività di tirocinio.

Intensa anche l’attività del Collegio nei rapporti con la scuola (ciclo di incontri di presentazione del corso presso tutti i CAT della Regione) e le istituzioni (nel Luglio 2020 la Giunta regionale ha stanziato fondi per la concessione di incentivi (voucher) per favorire la partecipazione ai corsi di laurea e all’orientamen-

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presentAzione Corso di lAureA - AnConA

to professionale), anche attraverso i vari canali della comunicazione, promuovendo quello che si configura come un corso di studi – aperto ad ogni studente in possesso di un qualunque diploma di accesso universitario – diverso da altri percorsi accademici di più lunga tradizione ma, comunque, innovativo ed all’avanguardia con i tempi, poliedrico come del resto la nostra attività professionale da sempre si presta. Nel luglio presso l’Ateneo Università Politecnica delle Marche di Ancona è stato proclamato il primo Geometra Laureato della Regione Marche del percorso di laurea professionalizzante Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio: si tratta del Dottore Geometra Mirco Pigliapoco.

Il vulnus normativo, ancora esistente, riguardante il carattere abilitante della prova finale si ritiene possa essere finalmente eliminato nell’anno in corso, così che gli studenti una volta laureati non dovranno sostenere l’esame di stato per potersi iscrivere all’albo.

sone legate da interessi comuni, siano essi di natura professionale, di svago, di amicizia o affettivi. Unire le risorse individuali per metterle al servizio di una “rete” collettiva non è una necessità nuova, sono nuove le forme che lo sviluppo tecnologico ci mette a disposizione per concretizzare questo principio. La tecnologia dovrebbe costituire uno strumento virtuoso per comunicare tra noi e con il mondo. Uno stimolo a crescere insieme, anche e soprattutto attraverso linguaggi e media che vedono coinvolte in prima linea le nuove generazioni.

È con questa consapevolezza che il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona, con il suo Consiglio Direttivo, ha creduto che fosse un investimento necessario inserire tra i propri obiettivi prioritari un percorso di sviluppo della comunicazione, sia tra i professionisti della categoria che rappresentiamo, sia tra gli stessi professionisti e i contesti economici e sociali con cui interagiamo quotidianamente. Pur proseguendo regolarmente l’attività della rivista “Azimut”, che tradizionalmente rappresenta la rassegna periodica delle informazioni attinenti alla vita professionale, nell’ultimo anno è stato avviato un percorso di potenziamento della visibilità del Collegio attraverso i social media (Facebook e Instagram, di cui è stato attivato il profilo), per valorizzare l’immagine del geometra e incrementare le occasioni di confronto e di condivisione di opinioni e conoscenze. L’obiettivo è allargare la nostra rete e mantenerla viva, attiva. Promuovere le numerose risorse della nostra professione e metterle a disposizione dei più giovani, per avvicinarli a percorsi scolastici e accademici che formeranno i geometri di domani.

COMUNICAZIONE

Comunicare e stare in rete. È la prima regola che non può essere disattesa in un gruppo di lavoro o in qualsivoglia organizzazione sociale. Ad oggi, aziende e unità produttive di qualunque ambito economico o associazioni di persone costituite per qualsiasi scopo fanno uso di almeno uno dei numerosi sistemi di comunicazione istantanea collettiva. La drammatica esperienza della recente pandemia ci ha confermato l’importanza di essere connessi, soprattutto tra per-

Trovano posto in questo contenitore virtuale, Azimut, trimestrale di approfondimento curato dalla redazione Consiglio/Presscom, il sito istituzionale www.geometrian.it, la App, ideata per consentire di accedere ovunque e in tempo reale a svariati servizi e la pagina Facebook e Instagram e poi le varie iniziative progettate con il nostro principale partner comunicativo Presscom: vedi intervento del Presidente su Radio (gennaio 2022) e Tv locali (ottobre 2020).

Tra le nuove iniziative, si è scelto di avviare anche un servizio di newsletter, affinché ogni notizia che possa costituire utile aggiornamento all’attività professionale arrivi con la tempestività richiesta oggi dal mercato

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open dAY CAt osimo - 12 diCembre 2020

del lavoro, affinché cresca sempre di più lo spirito di condivisione e di unità da cui ciascuno di noi non potrà che trarre ampio giovamento. Per fare ciò ci siamo affidati ad una Ditta specializzata, ma non siamo riusciti a fare una campagna di coinvolgimento appropriata come ci eravamo prefissi. Riteniamo il tema Comunicazione un asset strategico per il Consiglio Direttivo, fondamentale per consolidare la reputazione e accrescere la visibilità verso i pubblici esterni e gli stakeholder, ma anche per generare valore al proprio interno e rafforzare il legai iscritti.

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tAVolo teCniCo dei proFessionisti - jesi 04 Aprile 2023 AssembleA presidenti - romA 16 FebbrAio 2023 rpt CerimoniA premiAzione protezione CiVilesenigAlliA 25 mArzo 2023 seminArio Ade - jesi 09 settembre 2023 AnCe - AnConA 14 Aprile 2023

Quattro anni INSIEME

È ormai prossimo alla conclusione del suo mandato il Consiglio Direttivo già insediatosi nell’anno 2019 presso il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona, di cui hanno fatto parte i geometri Diego Sbaffi (presidente), Simona Domizioli (segretario), Marco Pandolfi (tesoriere), Camillo Pasqualini, Vinicio Montanari, Simone Meriggiola, Giampiero Fabbri, Giancarlo Di Iulio, Marco Brugiapaglia.

Che dire di questa esperienza?

Da parte di tutti i consiglieri, non può che esserci soddisfazione. Sono stati infatti quattro anni intensi, in alcuni momenti anche difficili, ricchi di eventi importanti per la Categoria ma anche per il contesto sociale in cui la stessa Categoria opera, dai quali

però, ciascuno dei consiglieri uscenti, non può che trarre un forte arricchimento umano e professionale.

Viene anzitutto spontaneo ricordare in proposito la recente pandemia, che ha comportato sofferenze fisiche – talvolta letali – per diversi nostri colleghi o per persone comunque a noi care (familiari, parenti, amici), oltre alla forte penalizzazione di molte delle attività economiche e sociali in cui ognuno di noi opera e vive.

A tal riguardo, tornano in mente i vari momenti di discussione e confronto a cui, anche nel periodo del massimo isolamento sociale (cosiddetto lockdown), pur nelle modalità telematiche da remoto, il Consiglio Direttivo non è mai venuto meno, cer-

11 Rubrica
Autore
I consiglieri del Collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Ancona
È ormai prossimo alla conclusione del suo mandato il Consiglio Direttivo

cando sempre di capire le reali esigenze di tutti i colleghi della Categoria e le soluzioni mirate agli effettivi sostegni del momento, cercando altresì di mantenere sempre attive tutte le iniziative del Collegio, tra queste la formazione professionale e la campagna “Scuole aperte”.

Proprio con lo stesso spirito, è stata poi affrontata la triste esperienza dell’evento alluvionale che ha nello scorso anno colpito alcuni territori della nostra provincia, nella cui occasione ogni consigliere si è fatto carico di contattare subito tutti i colleghi di uno dei comuni coinvolti per capire eventuali fabbisogni.

Sono stati anche quattro anni in cui non sono mancate pure occasioni di maggior vigore e serenità per la vita del Collegio, grazie alle iniziative organizzate dal Consiglio.

A conti fatti, si può comunque ritenere che gli ultimi quattro anni siano stati sostanzialmente di crescita per il Collegio, che ha dovuto creare le basi per affrontare le importanti sfide attese per il futuro dalla Categoria; il rafforzamento dei rapporti con le istituzioni, con le scuole, con l’università e – attraverso la Rete delle Professioni Tecniche – con i colleghi delle altre categorie professionali operanti nel settore dell’edilizia e del territorio, nonché il rafforzamento della presenza in tutti gli ambiti sociali oltre che dei rapporti interni alla stessa categoria sono state infatti le strategie messe in campo – potenziando anche i canali della comunicazione di cui il Collegio fa uso – per affermare il ruolo e le competenze del professionista Geometra negli anni a venire.

In ogni caso, si è agito con lo spirito di gruppo, in un clima di totale affiatamento tra tutti i consiglieri, improntato all’ascolto, al confronto ed al rispetto reciproco – anche a fronte di disaccordi che pure non sono

mancati – sempre, comunque, nel perseguimento del fine comune proiettato gli interessi della Categoria tutta.

Insomma, molto è stato fatto ma tanto ancora c’è da fare.

Fondamentale sarà, ad avviso di tutti i consiglieri uscenti, continuare con lo stesso spirito di squadra (del resto, è da sempre noto che “L’unione fa la forza”), nell’ottica di restare al passo con i tempi aprendosi alle opportunità professionali offerte – talvolta imposte – dalle innovazioni del mercato (ad esempio il Bim, la sicurezza degli eventi pubblici, la sostenibilità energetica, la tutela ambientale, il monitoraggio tecnico del territorio e degli edifici, etc.), nonché di mantenere le competenze già consolidate (ad esempio nelle materie del catasto e delle pratiche edilizie) e, magari, anche di riportare in auge le competenze di cui già un tempo eravamo padroni e che negli ultimi anni abbiamo un po’ tralasciato (ad esempio, la contabilità e la conduzione dei lavori edili).

A conclusione, alla luce di quanto sopra, è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno supportato il lavoro del Consiglio uscente in questi anni, a cominciare dai colleghi iscritti che hanno partecipato attivamente alla vita del Collegio prendendo parte alle varie commissioni o semplicemente portando contributi e spunti di riflessione alle assemblee, nonché i membri del Consiglio di Disciplina, le segretarie Eleonora e Margherita, i colleghi delle altre categorie professionali del settore tecnico, ciò nella consapevolezza che quella seppur minima collaborazione attiva di ciascuno, sommata alla partecipazione di tutti, costituisce un importante punto di forza per l’intera categoria di cui facciamo orgogliosamente parte assieme e che, storicamente, ha la prerogativa di saper costruire e realizzare.

Rubrica 12
Rubrica 13 È online il nuovo sito del Collegio www.geometriancona.it
Rubrica 14

lavoro

Dopo le difficoltà della pandemia, sono in crescita gli iscritti al corso di laurea triennale ad orientamento professionale in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio

Laureato in Ingegneria Civile nel 2005 presso l’Università Politecnica delle Marche, consegue il dottorato nel 2008 in Mécanique et Génie Civil presso l'Université de Montpellier II, Francia. Dal 2008 al 2019 è Ricercatore Confermato in Scienza delle Costruzioni. Dal 2019 è Professore Associato di Scienza delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e riveste la carica di Presidente del Corso di Laurea ad orientamento professionale “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”

Il corso di laurea triennale ad orientamento professionale in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio” è stato istituito in fase sperimentale dall’Università Politecnica delle Marche nel A.A. 2018/19, nell'osservanza dell'Art. 9 del D.M. n. 270 del 22 Ottobre 2004.

La Politecnica, insieme al Politecnico di Bari, all’Università di Udine e all’Università di Bergamo, è stata capofila tra gli Atenei italiani nel recepire la normativa, attivando il percorso di laurea triennale ad orientamento professionale. Ora il numero delle lauree professionalizzanti per geometri laureati in Italia è salito a 21. L’attivazione del corso di laurea ha permesso di adeguarsi agli standard normativi europei in termini di formazione universitaria per le professioni tecni-

che, come quella del Geometra. Tale corso ha come obiettivo principale la preparazione dei laureati di primo livello alla professione di tecnico qualificato polivalente nel settore delle costruzioni, delle infrastrutture civili e edili e della gestione del territorio, posto occupato storicamente dal Geometra. Con il D.M. n. 446 del 12 Agosto 2020, riguardante l’istituzione delle nuove classi di laurea ad orientamento professionale, l’Università Politecnica delle Marche ha deciso di istituire il corso di laurea triennale ad orientamento professionale in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”, nella nuova classe di laurea L-P01 “Professioni Tecniche per l’Edilizia e il Territorio”, concludendo la fase di sperimentazione del corso e disattivando il medesimo corso di laurea sperimentale nella classe L-23.

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Autore Prof. MICHELE SERPILLI
Istruzione
Formare un laureato che possa entrare immediatamente nel mondo del
16 Istruzione

Il corso è stato concepito per essere direttamente riconducibile alle esigenze del mercato del lavoro nel settore delle costruzioni e dell’edilizia. Per questa ragione, i rappresentanti dei Collegi Provinciali e Circondariali dei Geometri marchigiani sono stati coinvolti fin dalle prime fasi di progettazione del Corso di Studi (CdS) e tutt’ora fanno parte, insieme a professionisti del settore e laureati, del Comitato di Indirizzo (CI). Il CI è un organo ufficiale del CdS, costituito da rappresentanti accademici e da rappresentanti delle parti sociali, con funzioni consultive, che esplica attraverso la formulazione di pareri e raccomandazioni, funzioni progettuali, di controllo e di verifica. Inoltre, i collegi hanno il compito fondamentale di assicurare, tramite i propri iscritti, il tutoraggio degli studenti nelle attività di tirocinio, che in questo corso di laurea svolgeranno un ruolo fondamentale nella formazione.

Il corso di laurea in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio” è un corso ad orientamento professionale, di durata triennale, afferente alla classe di laurea L-P01. L'accesso al corso di laurea è programmato a livello locale: gli studenti sono ammessi al corso di laurea previo superamento di una prova selettiva, con un massimo di 30 posti disponibili.

Il corso di laurea ad orientamento professionale è pensato per formare un laureato che possa entrare immediatamente nel mondo del lavoro al termine del corso di studi triennale, pertanto l’iscrizione ad una laurea magistrale non costituisce uno sbocco naturale per questo tipo di percorso. Il corso è strutturato in modo che, già dal primo anno, oltre alle indispensabili conoscenze di base, si inizino ad erogare le competenze professionalizzanti con l’obiettivo di formare un tecnico con elevate capacità nei seguenti settori: la topografia, l’estimo e le valutazioni immobiliari, la sicurezza delle

costruzioni e la gestione del territorio.

Il percorso formativo prevede attività formative erogate nei seguenti ambiti disciplinari:

- Formazione di base: in questo ambito, vengono fornite le conoscenze utili a rafforzare la formazione tecnica degli studenti, per conferire loro la corretta impostazione metodologica per la risoluzione dei problemi che sorgono nella pratica tecnica tramite gli strumenti dell’analisi matematica, della fisica e della statistica.

- Rappresentazione: in questo ambito, vengono fornite le conoscenze utili sulla rappresentazione delle opere edili, sul disegno tecnico, sul rilievo e modellazione grafica, acquisendo un quadro complessivo sulle più utilizzate tecniche di rappresentazione, da quelle tradizionali a quelle strumentali, compresa la modellazione parametrica e BIM.

- Edilizia: in questo ambito vengono fornite le conoscenze base relative alle tecniche progettazione architettonica e urbanistica, tenendo conto della relazione fra destinazione funzionale, caratteri tipologici e rapporti con il contesto territoriale, in modo da avere un approccio critico alla forma del progetto architettonico, intesa non solo come sintesi figurativamente significativa di conoscenze multidisciplinari. Le attività formative pongono la focale sulla valutazione della salubrità e della sicurezza delle costruzioni, da un punto di vista tecnico e normativo, considerando anche metodologie operative connesse alla cantierizzazione ed alla direzione dei lavori, e le questioni giuridiche relative alla disciplina dell'attività professionale ed alla sicurezza sul lavoro;

- Territorio: in questo ambito vengono fornite le conoscenze relative alle tecniche

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Istruzione

di rilievo topografico delle opere architettoniche e infrastrutturali e del controllo del complesso di trasformazioni dell’assetto territoriale conseguenti ai processi di sviluppo sociale ed economico, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e al rischio ambientale.

- Stima e gestione legale-amministrativa: in questo ambito vengono sviluppati gli aspetti economici, tecnico-procedurali e normativi delle operazioni di stima del costruito e del territorio. Inoltre, vengono fornite conoscenze sulle procedure amministrative necessarie per affrontare la progettazione degli interventi, la richiesta dei titoli abilitativi edilizi, la realizzazione degli interventi, il collaudo, l’agibilità, l’accatastamento e l’uso dell’immobile.

Parte fondamentale dell’offerta formativa è rappresentata da attività laboratoriali e di natura operativa da svolgere presso strutture qualificate e laboratori di scuole secondarie di secondo grado. I laboratori saranno incentrati sulle tematiche pratiche inerenti alle seguenti aree di competenza: tecniche geomatiche; procedure amministrative; operazioni di stima e valutazioni immobiliari; progettazione e sicurezza delle costruzioni. Nel caso in esame si è individuato un istituto tecnico superiore (ISTVAS di Ancona) in cui svolgere le attività del laboratorio di topografia, non solo per ragioni di prossimità territoriale con la sede del corso di laurea, ma anche per l’elevata qualificazione delle strutture offerte. Coerentemente con il carattere professionalizzante del corso di studi, il terzo anno sarà completamente dedicato all'effettuazione di tirocini presso studi professionali di geometri convenzionati con l’UnivPM, in cui gli studenti potranno interagire direttamente con le figure fondamentali del mondo della professione nel quale i tecnici si muoveranno. Gli studi professionali sono stati individuati dai Collegi dei Geometri marchigiani, garantendo che

i loro iscritti abbiano un’adeguata qualificazione ed un’ovvia rispondenza con i profili professionali in uscita. Lo svolgimento del tirocinio e della prova finale consentiranno di consolidare le conoscenze precedentemente acquisite e di approfondire le conoscenze relative ad uno specifico ambito, anche per facilitare l'inserimento del neolaureato nel mondo del lavoro. Il DM 446/20 prevede inoltre forme di collaborazione tra gli istituti CAT e l’Università per quanto riguarda il riconoscimento di crediti formativi maturati in un istituto tecnico superiore che preveda tirocini e/o attività laboratoriali coerenti con gli obiettivi del corso di laurea a orientamento professionale di destinazione. Tali crediti verranno riconosciuti all’interno dei tirocini e/o laboratori offerti dal corso di laurea ad orientamento professionale. Si viene quindi a creare una filiera formativa che parte dalla scuola superiore e sfocia nel corso di laurea professionalizzante, per poi immettere lo studente direttamente nel mondo del lavoro.

Con la L. n. 163 del 8 Novembre 2021, il corso di laurea è diventato abilitante per la successiva iscrizione al Collegio dei Geometri e Geometri Laureati. In pratica, grazie a questa nuova norma, l’abilitazione si conseguirà già con l’esame finale del corso di studi, previa acquisizione di crediti formativi attraverso tirocini pratici. Si attendono ancora da parte del MUR i decreti attuativi riferiti alla classe di laurea L-P01 ed inoltre, una presa di posizione da parte del Consiglio Nazionale dei Geometri per la definitiva eliminazione del percorso tradizionale di abilitazione alla professione di geometra nei prossimi anni.

I laureati potranno iscriversi al Collegio dei Geometri e Geometri laureati e trovare occupazione come liberi professionisti o dipendenti nei ruoli tecnici delle amministrazioni pubbliche, di società di ingegneria, di studi

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Istruzione

legali o economico-commerciali, di imprese di costruzione, di gestione del patrimonio immobiliare, di enti di diritto pubblico per la gestione ed il controllo del territorio.

Dati in ingresso e uscita

Numero di iscritti al I anno: dopo gli anni della pandemia che hanno provato le iscrizioni per tutti i corsi di laurea della Politecnica, siamo ritornati ai livelli di iscrizione del 2018

Attrattività (Provincia di residenza)

triennio 2020-2022: implementare azioni di rafforzamento nell’orientamento in ingresso per le provincie di Pesaro-Urbino, Fermo e Ascoli Piceno.

Laureati

Si registrano ancora pochi laureati. I tempi per il conseguimento del titolo di laurea si attestano su circa 3 anni, quindi conformi alla durata del corso.

Info Corso di Laurea:

https://www.univpm.it/Entra/Offerta_ formativa_1/Corso_di_laurea_triennale_in_Tecniche_della_Costruzione_e_Gestione_del_Territorio

Info Orientamento in Ingresso:

https://www.orienta.univpm.it/cosa-sistudia/ingegneria/tecniche-della-costruzione-e-gestione-del-territorio/

Presidente del Corso di Laurea ad orientamento professionale “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”

Prof. Michele Serpilli

Email: m.serpilli@univpm.it

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Collaborazione e comunicazione uguale sicurezza

L'importanza dell'aggiornamento Coordinatori della Sicurezza in fase di Esecuzione e della comunicazione della cultura prevenzionistica.

Presentazione del corso di formazione rivolto alle figure di CSE e CSP

Il professionista che ha l’obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza in ottemperanza a quanto stabilito dal D.P.R. n. 137/2012 e dal relativo Regolamento per l’Aggiornamento e Sviluppo Professionale Continuo. Pertanto la formazione e l’aggiornamento per coordinatore della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili è finalizzato sia a garantire il mantenimento delle qualifiche, che il miglioramento delle competenze, nelle tematiche di specifico settore di interesse. Quando si parla di sicurezza sul lavoro si fa riferimento all'insieme di misure, provvedimenti, valutazioni e monitoraggi che bisogna mettere in atto all'interno dei luoghi di lavoro per tutelare la salute e l'integrità dei lavoratori, proteggendoli dai rischi presenti.

Si tratta, dunque, di un tassello fonda-

mentale nel quadro della corretta gestione aziendale che fa leva su due dimensioni in particolari; la prevenzione ovvero le misure previste per evitare che si verifichi un evento dannoso; la protezione tovvero utte le misure previste per limitare le conseguenze che potrebbero fare insorgere un evento dannoso, infortunio. Si tratta dunque di una condizione necessaria per ogni realtà lavorativa dove in primo piano spiccano tre condizioni fondamentali quali sicurezza (la sicurezza efficace è rendere partecipe tutte le figure che concorrono per la realizzazione dell’opera), programmazione (programmare e coordinare in maniera efficace lo svolgimento dei lavori per ottenere una corretta osservanza della sicurezza), vigilanza (intraprendere un percorso di vigilanza coerente alla programmazione prestabilita).

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Dott.. Mattioli Marco Moreno Tecnico della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Azienda Sanitaria Territoriale Ancona (U. P. G.); docente Università Politecnica delle Marche per la formazione di figura Responsabile Rischio Amianto. Coordinatore per la progettazione ed esecuzione dei lavori e applicazione della direttiva cantieri; Tecnico di igiene industriale e valutazione degli agenti fisici: rumore e vibrazioni; Tecnico abilitato in acustica ambientale; Tecnico formatore per la lotta all’amianto e bonifica; Vigilanza dell’applicazione della normativa CE sulle macchine agricole; Formazione sulla gestione delle grandi opere.

Gli obblighi sanciti dal Testo Unico (D. Lgs. 81/08) si applicano in tutte le attività produttive. A tal proposito viene fornita una chiara definizione specifica di obblighi da rispettare per tutti coloro che entrano nell’orbita dell’applicazione della normativa antinfortunistica.

Il Collegio dei Geometri della Provincia di Ancona, che personalmente ringrazio per avermi coinvolto come docente, sta svolgendo un corso di Aggiornamento per Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri 40 ore (CSP-CSE), disciplinato dall’art. 98 comma 2 e allegato XIV del D. Lgs. 81/08 e s.m., e dall’Accordo Stato-Regioni del 07 luglio 2016. Il corso rispecchia la necessità ormai acquisita da tutti i professionisti di mantenere le proprie competenze nel tempo attraverso percorsi formativi che consentano un continuo aggiornamento alle normative, sempre più articolate ed in continua evoluzione.

Il programma del corso è articolato in cinque giornate così distribuite: Unità Didattica Modulo A: Soggetti coinvolti nella prevenzione.

Le figure interessate alla realizzazione dell’opera, i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali:

• Le fasi di realizzazione dell’opera; • Gli attori del processo edilizio incaricati dall’appaltatore I soggetti del sistema di prevenzione aziendale: diritti, obblighi e responsabilità. • Datore di lavoro • Il lavoratore • Il dirigente • Il preposto • Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale • Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza • Il Medico competente • Gli addetti alla gestione delle emergenze• Il Committente • Il Responsabile dei lavori

• Il Responsabile Unico del Procedimento • L’impresa affidataria • Il lavoratore autonomo • Il preposto nei cantieri edili • Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nei cantieri edili

• Il Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione • Il Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. Ruolo e funzione dei coordinatori per la sicurezza. Compiti del coordinatore in fase di esecuzione.

Unità Didattica Modulo B

Cantieri temporanei e mobili nel D.Lgs. 81/08; Organizzazione del cantiere; Generalità sulla Direttiva Cantieri; Sistema sanzionatorio nei cantieri; Procedure ispettive.

Unità Didattica Modulo C

La valutazione dei rischi: • Il Documento della valutazione dei rischi; • L’interferenza Tipologie e principali fattori di rischio.

Rischio elettrico. Verifica impianto elettrico secondo la normativa CEI 64-08 e CEI 64-14.

Rischio esposizione a sostanze pericolose: disposizioni generali. Rischio esposizione a sostanze pericolose: valutazione del rischio e misure di prevenzione e protezione. Rischio meccanico. Esposizione al rischio rumore: aspetti generali. Rischio rumore: aspetti normativi e tecnici. Rischio rumore: valutazione del rischio. Movimentazione manuale dei carichi. Movimentazione manuale dei carichi: procedure. Rischio vibrazioni. Valutazione del rischio vibrazioni. I rischi interferenziali e le azioni di coordinamento. Recinzione e viabilità nei cantieri.

Unità Didattica Modulo D

Lavori in quota: disposizioni generali. Rischio caduta dall'alto. Scale, piattaforme e passerelle. Lavori in quota mediante funi. Lavori in quota mediante funi: tecniche e procedure operative. Lavori presso parti attive. Scavi e fondazioni. Ponteggi provvisori. Ponteggi. Ponti su ruote a torre.

Demolizioni. Segnaletica di cantiere: disposizioni generali. Elenco dei segnali di cantiere.

Unità Didattica Modulo E

Il D.Lgs. 81/08 e la gestione delle emergenze. Primo soccorso e antincendio: disposizioni

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normative. Fascicolo dell'opera; Piano di sicurezza e coordinamento - PSC. Piano operativo di sicurezza - POS. Piano di sicurezza sostitutivo. PIMUS. Corso di formazione sulla sicurezza per i lavori in quota Corso di formazione sulla sicurezza per macchine CE.

Nella società moderna la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro riveste una valenza strategica quindi la cultura prevenzionistica deve essere trasmessa mediante opportuni strumenti di comunicazione quali riunioni periodiche, flyers sulla sicurezza, formazione attiva ed esperienziale.

Premesso che la maggior parte degli eventi infortunistici si verifica a causa degli human factors è necessario calibrare degli interventi formativi che tengano conto delle errate abitudini oltre che dei rischi specifici del settore di appartenenza.

Nei cantieri edili il passaggio di fondamentale importanza è rappresentato dall’analisi preliminare che dovrà essere effettuata durante la preparazione dei vari strumenti (piano di sicurezza e coordinamento, piano operativo di sicurezza, fascicolo dell’opera) attraverso la valutazione del rischio, che richiede il conseguente riconoscimento degli elementi di rischio in base alle singole situazioni che si potranno verificare durante i lavori. La valutazione del rischio, che è un obbligo assegnato al datore di lavoro (POS) e al coordinatore per la progettazione (PSC), trova la sua motivazione nella necessità preliminare di analisi e individuazione dei possibili rischi per poter definire: – le misure di prevenzione adeguate per le varie fasi di lavoro; – le attrezzature di lavoro; – l’organizzazione delle aree di lavoro; – la gestione delle situazioni di interferenza e sovrapposizione di lavoratori e mezzi; – la preven-

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zione di rischi particolari (chimici, biologici, meccanici); – la valutazione di fattori quali l’età, la provenienza da altri paesi; – lo stress lavoro-correlato. La parte del PSC destinata alla valutazione del rischio redatta nell’ambito della direzione lavori dovrebbe contenere una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa e i criteri utilizzati per tale valutazione.

L’obiettivo del corso di formazione rivolto alle figure di CSE e CSP è di sensibilizzare i presenti in relazione alle corrette procedure lavorative che devono essere applicate al fine di operare sempre in sicurezza, migliorando le conoscenze “sapere”, le capacità “saper fare” e gli atteggiamenti “saper essere” non mettendo mai a rischio l’incolumità propria e altrui durante le fasi di lavoro.

Le regole molto importanti che vengono da me applicate prima di iniziare un corso di formazione sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro sono evidenziare i vantaggi che potranno essere tratti dall’apprendimento ma soprattutto dall’applicazione di quanto imparato durante le fasi di lavoro; riportare ai presenti le conseguenze negative derivanti da un mancato apprendimento; ascoltare le esperienze dei presenti valorizzando le loro esperienze e competenze maturate.

Degli esempi concreti, durante lo svolgimento del corso, che richiedono un’analisi degli elementi rilevanti o la proposta di soluzioni adeguate per la situazione in essere, ritengo siano fondamentali per l’apprendimento e l’interesse dei discenti.

Purtroppo ad oggi esistono ancora delle situazioni come quelle riprodotteww nelle immagini proposte, pertanto credo fortemente che la collaborazione e comunicazione sia doverosa per la crescita delle maestranze che svolgono attività lavorativa. Dobbiamo tutti collaborare per una presa coscienza e cultura della sicurezza. Chiudo questa mia

esposizione con un ringraziamento al Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Diego

Sbaffi, all’organizzatrice del corso Simona Domizioli e tutti i discenti che stanno partecipando con uno spiccato interesse agli argomenti del programma.

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Sibaldi, Presidente Collegio Geometri Pistoia: “Le libere professioni sono il cardine tra quelli che sono gli interessi privati rispetto a quelli che sono gli interessi pubblici”.

Martedì 4 Aprile u.s., su iniziativa del Senatore Avv. Manfredi Potenti, in collaborazione con Geo Network ed in diretta dalla Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica Italiana si è svolto un importante incontro sul tema: “La riforma dell’Equo Compenso: le novità per i professionisti”.

L’incontro è stato una occasione per i rappresentanti di diverse libere professioni di esprimere il loro pensiero sul DDL che è stato approvato all'unanimità in seconda lettura al Senato ed è in attesa di essere approvato dalla Camera dei Deputati per essere poi promulgato e diventare legge dello Stato.

Oltre 3,000 professionisti si sono collegati in diretta per seguire gli interventi dal Senato da parte di:

• Senatore Avv. Manfredi Potenti – Membro

2ª Commissione permanente (Giustizia)XIX Legislatura (dal 13 ottobre 2022)

• Avv. Stefano Bertollini – Consigliere del Consiglio Nazionale Forense

• Dott. Pasquale Mazza - Consigliere Nazionale CNDCEC con delega ai compensi professionali e deontologia

• Notaio Gabriele Noto - Membro Consiglio Direttivo Consiglio Nazionale del Notariato

• Ing. Franco Fietta - Presidente Fondazione Inarcassa ed in diretta, durante la 2° ora:

• Geom. Marco Sibaldi - Presidente Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Pistoia

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Geometra Devis Ciuccio Ciuccio Devis è un geometra di La Spezia che da oltre vent’anni svolge formazione professionale su molte discipline tecnico-informatiche cercando di coniugare l’importanza della teoria con il valore della pratica.
Riforma dell’Equo Compenso: dal Senato le riflessioni da parte di diversi importanti ordini professionali

• Dott. Giampiero Giovannetti - Consiglio

Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti

Industriali Laureati (CNPI)

• Dott. Andrea De Maio - Vice Presidente

Fondazione Inarcassa

• Ing. Domenico Condelli – Consigliere del Consiglio Nazionale degli Ingegneri

• L’incontro è stato moderato da Devis Ciuccio e Andreana Hedges – Geo Network.

Riportiamo qui alcune delle considerazioni principali emerse durante l’incontro:

Senatore Avv. Manfredi Potenti

Quale uno dei protagonisti dietro la definizione del testo finale del disegno di legge, ritiene che la riforma rappresenti una conquista sociale per il mondo delle professioni, che non ha mai organizzato scioperi o manifestazioni di strada, ma che ha invece lavorato in modo silenzioso per portare la sua sensibilità alla politica. Il DDL riconosce la qualità dell’ equo compenso, definendolo come un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto ed alle caratteristiche della prestazione professionale. Il testo finale si basa sulla conformità ai compensi previsti dalle leggi ministeriali per le professioni iscritte agli ordini ma introduce anche una nuova normativa per le professioni non ordinistiche che non hanno un albo professionale. L'ambito di applicazione del disegno di legge riguarda inoltre i contraenti forti, ovvero le imprese bancarie e assicurative, le società da loro controllate e i soggetti imprenditoriali con più di 50 dipendenti ed un fatturato superiore a € 10 milioni.

Dott. Pasquale Mazza - Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Esprime un giudizio positivo sulla legge sull'equo compenso, sebbene riconosca la necessità di migliorarla ulteriormente. Sono

state citate opinioni delle commissioni, tra cui la Commissione Permanente Politiche dell'Unione Europea, che ha sostenuto che la fissazione di una tariffa minima può prevenire una concorrenza basata sulla riduzione dei prezzi, che a sua volta potrebbe portare ad una diminuzione della qualità dei servizi forniti.

La rimozione delle tariffe, introdotta oltre 10 anni fa, non ha portato ai benefici attesi per il mercato e per la tutela dei clienti e dei consumatori. Al contrario, ha provocato una forte riduzione delle tariffe ed una degradazione del lavoro dei professionisti. Infine ha sottolineato la necessità di una modifica dei codici deontologici per rendere la normativa ancora più efficace.

Avv. Stefano Bertollini - Consiglio Nazionale Forense

Qualsiasi provvedimento legislativo volto alla tutela della dignità della professione e delle libere professioni è altamente apprezzabile, anche se il disegno di legge potrebbe essere migliorato. In passato, l'applicazione dell'equo compenso è fallita perché sono stati abrogati i minimi tariffari e questo ha creato una concentrazione di avvocati che fissavano prezzi bassi per l'esercizio della professione. La legge attuale va incontro ai dettati costituzionali e va applicata anche ai rapporti con le pubbliche amministrazioni.

L'Avv. Bertollini ha lanciato un appello al Senato della Repubblica affinché il disegno di legge non subisca modifiche negative rispetto alla versione attuale. La pubblica amministrazione dovrebbe lavorare meglio per ridurre il contenzioso giudiziario e per evitare di trattenere indebitamente il compenso per l'attività svolta da un terzo. L'attuale provvedimento determina e consente la giusta applicazione dell'equo compenso.

La questione compensi è una questione

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Dott. Gabriele Noto - Consiglio Direttivo Consiglio Nazionale del Notariato

molto trattata ed approfondita nel resto dell’Unione Europea. Il professionista malpagato è un problema per lo Stato, il cliente e l'ordine professionale stesso, e questo nuovo provvedimento del Governo cerca di affrontare questo problema. Dopo 16 anni di deregulation tariffaria, è necessario tornare a parlare di deontologia e di dignità della prestazione professionale. Il mercato professionale si basa sulla meritocrazia e sulla concorrenza, e le leggi sull'equo compenso servono a rafforzare e sanificare questi aspetti. I giovani professionisti hanno molte difficoltà ad inserirsi nel mercato, e questo è un problema che deve essere affrontato. Il professionista deve essere pagato non solo per ciò che è, ma soprattutto per ciò che fa, e solo così si creerà un rapporto di fiducia tra professionista e cliente. Il principio dell'equo compenso potrebbe essere applicato in vari campi in futuro, sulla base dell'articolo 3 della Costituzione sull'eguaglianza e parità di trattamento.

Ing. Franco Fietta - Presidente Fondazione Inarcassa

Ci sono ancora alcuni aspetti contraddittori, come la simmetria rispetto alle professioni senza ordini o la presenza di gare pubbliche con offerte al massimo ribasso, ma viene anche sottolineata la soddisfazione per la norma che ha avuto una particolare attenzione per i liberi professionisti. L'articolo 8 della norma recupera le interpretazioni consolidate sulla responsabilità professionale limitata a dieci anni dal compimento della prestazione e viene evidenziata la positività dell'abrogazione dell'articolo 2, comma 1, lettera a) del Decreto Bersani che determinava il divieto di tariffe orarie o comunque di minimi tariffari. In generale, viene sottolineato che c'è ancora lavoro da fare per quanto riguarda gli aspetti contraddittori tra la normativa e le esigenze dei liberi professionisti.

Durante la seconda ora della trasmissione hanno potuto condividere il loro pensiero altri rappresentanti delle professioni tecniche ed in particolare, il Consigliere Ing. Domenico Condelli del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, il dott. Andrea De Maio, VICE Presidente Fonazione Inarcassa, il Consigliere Giampiero Giovannetti del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali ed il Geom. Marco Sibaldi, Presidente del Collegio dei geometri e dei geometri laureati di Pistoia.

Domanda posta al Geom. Marco Sibaldi –Presidente del Collegio dei Geometri di Pistoia:

A suo avviso il disegno di legge rappresenta uno strumento adeguato per tutelare i diritti all’equo compenso per le prestazioni svolte dai geometri?

Per rispondere alla domanda occorre che faccia una premessa, perché questa norma la dobbiamo leggere in maniera positiva, perché è un cambio di visuale rispetto a quello che è successo negli ultimi dieci anni. Le categorie professionali sono state considerate come delle lobby con delle situazioni di predominanza sugli altri e forse possono esserci stati alcuni casi specifici e secondo me in alcune professionalità, ma generalmente la situazione era completamente diversa e avevamo un minimo di tutela almeno per gli onorari, però la positività di questo provvedimento è certamente legato al cambiare rotta rispetto a come sono stati gli ultimi 10 anni. I nostri padri fondatori ci hanno detto con la Costituzione, sia con l'articolo 1 secondo cui la nostra è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro, con l'articolo 35 secondo cui la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni, oppure la formazione di elevazione professionale dei lavoratori, promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Questo non è stato fatto nel momento in cui l’Europa ci chiede-

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va di eliminare i minimi tariffari e come è stato detto, non credo che l’Europa imponesse questo. In Italia però le norme europee vengono spesso e volentieri travisate e vanno contro ad alcuni soggetti in questo caso di libera professione. Poi all'articolo 36, si ribadisce quello che è il lavoro; per cui dobbiamo tornare e forse questa norma non lo fa pienamente, ma comunque ripone e pone l'attenzione su un problema che è quello del lavoro. Il libero professionista è stato equiparato alle PMI – cosa che non mi trova assolutamente d'accordo. Noi non siamo imprese e non siamo imprenditori e mentre l'imprenditore vende o cede beni e servizi, dando anche un risultato, le libere professionisti assolvono ad una prestazione intellettuale e non hanno l'obbligo del risultato. Le libere professioni sono il cardine tra quelli che sono gli interessi privati rispetto a quelli che sono gli interessi pubblici. Le libere professioni sono il “trait d'union” tra le esigenze e le necessità dei privati e vi possiamo far rientrare anche alcune amministrazioni. Il lavoro deve consentire comunque alla persona di vivere una vita degna, di avere delle ambizioni ed è chiaro che deve essere riconosciuto un compenso o un pagamento equiparato all’impegno e alla qualità del lavoro. A me sembra abbastanza banale parlare di questo, perché sono le basi fondamentali di una società, altrimenti si va contro quella che è la visione di questo Pae-

se. Purtroppo siamo stati presi tutti dal profitto; però dobbiamo comprendere che un libero professionista, all'interno della propria parcella ha tutta una serie di ulteriori fattori che inserisce oltre al compenso. Vi è la responsabilità professionale, inoltre il libero professionista deve essere anche indipendente e per esserlo deve avere una indipendenza e alle volte questa è riconosciuta da quello che uno fa. Secondo me è positivo il fatto che si stia andando in quella direzione, ma c’è ancora molto da fare e questo cambiamento dovrebbe essere anche sulla mentalità che un governo è tenuto a tenere, anche in termini di indirizzo. Il lavoro deve tornare come punto focale e il diritto che poi di deve essere nei confronti dei lavoratori. I professionisti non hanno ferie, i professionisti non hanno possibilità di ammalarsi e dunque alcune tutele non ce l'hanno. Chiaro che però a tutto questo deve esserci un contrappeso equo per l’impegno, il sacrificio per portare avanti le professioni. C’è ancora molta da fare.

E’ possibile scaricare la trascrizione degli interventi a questo link:

https://www.geonetwork.it/webinar/Webinar%20Senato%2004%20 04/Trascrizione%20Conferenza%20 sull%27Equo%20Compenso%20-%20 04%20aprile%202023.pdf

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Nuovo sito nazionale Geometri

Pronto il nuovo sito del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati che vuole congiungere l’impegno istituzionale alle esigenze quotidiane dei liberi professionisti

“Abbiamo rinnovato la nostra identità web e la direzione intrapresa è stata una: riunire in un solo indirizzo online le informazioni relative alle attività svolte dal Consiglio e i contenuti a disposiziowwne degli iscritti. È stato un passo necessario, a cui lavoravamo da tempo. Si tratta di un punto fermo e non di arrivo, che permetterà uno slancio ulteriore: le esperienze professionali e il racconto dai territori, le storie dei giovani che frequentano il corso di laurea e delle donne geometra che rivestono un ruolo dirigenziale nella categoria, ci accompagneranno presto in questa dimensione che ha la possibilità esclusiva di accomunarci”.

Così Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, ha delineato la scelta di fon-

do che ha motivato lo sviluppo di un nuovo sito istituzionale, che presenta funzionalità aggiuntive e una riformulazione ampia dei contenuti, con lo scopo di informare e comunicare ancor più esaustivamente sulle iniziative e le attività istituzionali. In sintesi: una connotazione improntata all’accessibilità dei contributi e alla trasparenza dell’operato.

Utile per orientarsi nella navigazione e per presentare efficacemente l’identità, la versatilità e le diverse opzioni della nuova infrastruttura, in un elenco essenziale trovano posto le nuove aree, pagine e sezioni:

1. Il Consiglio - più che di una, dovremmo correttamente parlare di una serie di nuove pagine prima non esistenti. Oltre alla con-

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Autore Consiglio Nazionale Geometri

sueta presentazione del proprio profilo, per ciascun componente del Consiglio è stata infatti aggiunta una pagina che offre una serie di possibilità in più per dare risalto all’impegno svolto: le sezioni a disposizione possono ospitare foto, video, notizie, interventi e pubblicazioni. Il concept appositamente ideato richiama a un “diario digitale”, in cui voltare pagina e riportare nuovi contenuti;

2. Attività istituzionali - è una nuova area che si traduce subito in una opportunità: la sua impostazione, infatti, consente la possibilità di raccontare in un unico spazio le iniziative svolte, giorno dopo giorno, dal Consiglio nazionale, come le audizioni, gli incontri pubblici, la sinergia con RPT e gli obiettivi raggiunti nell’interesse della categoria, gli appuntamenti in agenda, le presentazioni e altro ancora;

3. Attività internazionali – è una nuova area cui viene ora assegnata una collocazione di primo piano, successiva alle attività istituzionali; viene riorganizzata anche nei contenuti e nella funzionalità: ospita news e un’agenda totalmente dedicate;

4. Assemblea dei Presidenti – è un nuovo spazio all’interno della pagina dei Collegi, in cui i referenti delle rappresentanze territoriali potranno trovare le presentazioni o altra documentazione relativa all’ultima Assemblea dei Presidenti;

5. I Progetti – in queste nuove pagine trovano respiro le azioni fortemente volute dal Consiglio nazionale per valorizzare la figura del geometra, per rispondere alle aspettative degli iscritti, per espletare le finalità e i compititi istituzionali;

6. Le Commissioni interne, i Gruppi di lavoro esterni, i Tavoli di lavoro esterni – nuove pagine che mettono in evidenza la poliedricità della presenza complessiva dei rappresentanti della categoria e la necessaria operosità per il conseguimento dei risultati, oltre a una partecipazione attiva della dirigenza negli ambiti istituzionali e professionali;

7. La Laurea - uno spazio dedicato al percorso accademico della Laurea in “Professioni Tecniche per l’edilizia e il territorio” e, soprattutto, alla riforma del percorso di accesso alla professione di geometra e geometra laureato;

8. Il Geometra e il Geometra Laureato - è la nuova area che nasce dalla precedente denominata “La Professione”, ampliandone l’orizzonte concettuale fin dalla denominazione; oltre al codice deontologico, agli standard di qualità, a come diventare geometra, quali sezioni già avviate, trovano qui ospitalità una descrizione più aggiornata della figura del geometra e del geometra laureato;

9. Opportunità e Convenzioni – collocate nell’area “Il Geometra e il Geometra Laureato” e sotto la voce “La Professione” sono riportate queste due nuove sottosezioni denominate Opportunità e Convenzioni; nella prima sono pubblicati gli accordi e le intese raggiunte, di volta in volta, dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati con la finalità di favorire l’esercizio della libera professione del geometra. Nella seconda, invece, sono elencate le convenzioni siglate dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati per sostenere le professionalità dei geometri liberi professionisti.

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10.Esperti - una nuova sezione che accoglie gli elenchi dei geometri iscritti negli elenchi speciali antincendio, gas radon e REV. Consultabile da mobile grazie alla funzione

responsive, il nuovo sito mantiene l’indirizzo www.cng.it.

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Superbonus: le proposte dei Geometri

Savoncelli, Presidente CNGeGL: “Superare le criticità per pensare ad un grande progetto strutturale per il paese”

Autore Redazione

Promossa dall’On. le Erica Mazzetti (FI) e organizzata da Radio Parlamentare, alla conferenza stampa che si è tenuta oggi alla Camera dei Deputati erano presenti l’On. Andrea de Bertoldi (FdI), relatore del dl 11/23 sulla cessione dei crediti incardinato nella Commissione Finanze; l’On. Luca Squeri (FI) e l’on. Roberto

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Istituzioni

Pella (FI).

Al dibattito ha partecipato Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL) mentre in sala erano presenti tutti i suoi consiglieri.

“Nei prossimi 10/15 anni sarà necessario per il nostro Paese puntare a questo: interventi con criteri premiali che permettano la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, avviando una rigenerazione complessiva dei quartieri che si possa connotare anche per gli interventi e le opere di interesse pubblico. Un percorso virtuoso in cui si inserisce agilmente la direttiva europea sulle case green e permette

di portare avanti scelte e soluzioni per la tutela dell’ambiente.”

Queste le parole del presidente CNGeGL Maurizio Savoncelli, che ha sottolineato l’importanza di una norma transitoria, che metta in salvo le criticità che si sono create all’indomani dell’ultimo decreto legge che ha sospeso la cessione dei crediti e lo sconto in fattura.

“Non solo: ci sono valutazioni di carattere demografico, economico, sociale e ambientale che motivano quanto finora proposto al Governo dagli attori del tavolo tecnico. Facendo parte della Rete Professioni Tecniche sosteniamo le ipotesi finora enunciate da ANCE, da Confindustria e riteniamo sia doveroso continuare a soste-

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nere coloro che non hanno la capienza per realizzare questi interventi, con l’unico scopo di favorire un processo che si qualifica per l’impronta ecologica. In pochi mesi con gli interventi attuati sono state ridotte le emissioni di C02 nell’atmosfera per 1,42 milioni di tonnellate. Un risultato di tutto rispetto verso i 70 milioni di tonnellate che restano da contenere, cui si aggiunge un abbattimento della spesa energetica delle famiglie per 962 euro annui di risparmio in bolletta (fonte dati: Nomisma)”.

Una volta superate le criticità – ha concluso - aggiungiamo l’opportunità di far confluire le esigenze del nostro Paese in un nuovo grande progetto strutturale, che sia definito nel giro dei prossimi 5 mesi e non richieda più interruzioni, variazioni e modifi che, nuove interpretazioni che possano continuare a generare confusione e aumento dei costi dei materiali e della manodopera per i tempi inadeguati”.

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Un’efficace presentazione della Cassa Geometri con un excursus storico e la situazione attuale dell’Ente a sostegno di tutti gli iscritti

Lo scorso 8 febbraio si è tenuto presso il G Hotel di Osimo il corso formativo sul tema

previdenziale: CASSA GEOMETRI: OLTRE LA SOSTENIBILITÀ “CONTRIBUTI-PRESTAZIONI-WELFARE”, organizzato dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona.

L’evento ha avuto lo scopo di dare maggiore chiarezza e conoscenza del sistema previdenziale di Categoria dopo le modifiche apportate al regolamento anche negli ultimi mesi, nonché far conoscere e promuovere il welfare e le attività della Cassa Geometri in favore degli iscritti, che hanno partecipato numerosi all’incontro.

I lavori sono stati introdotti dal delegato Cassa per il Collegio di Ancona, Geom Simona Domizioli la quale, ringraziando i massimi esponenti dell’Ente per aver accol-

to l’invito, ha sottolineato l’alto rilievo dell’iniziativa presentandola come una opportunità di conoscenza, di approfondimento e di confronto, con la possibilità di interfacciarsi direttamente con loro per chiarire dubbi e perplessità.

Il Geom Domizioli ha informato l’assemblea che l’Ente ha messo a disposizione dei partecipanti all’evento delle postazioni Help Desk presenziate dalla dott.ssa De Angelis e dalla Dott.ssa Agrello, funzionari Cassa, per poter dare tutte le informazioni riguardanti la singola posizione contributiva degli iscritti che ne avessero fatto richiesta. Era presente tra gli ospiti anche la Dott.ssa Ancora di UNI Salute per la parte che riguarda l’assistenza sanitaria integrativa degli iscritti.

E’ stata poi la volta dell’intervento di Diego

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Autore Geom. Vinicio Montanari
Cassa Geometri: oltre la sostenibilità " Contributi, prestazioni, welfare"

Sbaffi, Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona il quale ha esordito ringraziando a sua volta della loro presenza il presidente della Cassa Diego Buono, i dirigenti dell’Ente e il Consigliere Cassa Carlo Cecchetelli. “Questa è un'iniziativa importante perché non si parla solamente di pensioni, ma di tantissime altre attività che svolge la Cassa Geometri liberi professionisti a favore di tutti noi e delle quali non siamo sufficientemente a conoscenza. E’ bello – ha proseguito - che in un momento di cambiamenti, in cui il Comitato dei delegati sta votando delle misure importanti per il nostro futuro previdenziale, lo staff della Cassa venga a parlarcene direttamente e per questo invito tutta l’assemblea a fare domande in modo che tutti possiamo crescere e apprendere”.

La Dott.ssa Maria Luisa Carovita di Toritto Direttore Generale della Cassa Geometri, si è unita ai saluti e ha ringraziato il Collegio di Ancona e tutti i presenti per questa opportunità “Il mio ringraziamento va soprattutto a voi che siete qui – ha esordito la Dott.ssa Carovita di Toritto - Io mi occupo di coordinare e far funzionare gli uffici della Cassa che devono svolgere tutte le attività di cui parlerà il presidente. Vi ringrazio perché questa occasione ci dà modo di accorciare le distanze e conoscere direttamente le esigenze dei nostri iscritti che sono dei professionisti che fanno altre attività ma che poi hanno dei momenti in cui si devono rapportare con noi per cose non sempre piacevoli ma che sono molto importanti. Quando si è insediato il Presidente e il nuovo Consiglio – ha proseguito il Direttore - il mandato che ci è stato dato è stato proprio quello di semplificare le attività, di accorciare le distanze e rendere il rapporto con gli iscritti più fluido, semplice, di minimizzare le questioni burocratiche. E un percorso lungo, che è stato accelerato

molto dalla pandemia. Quello che dobbiamo sempre ricordare è che la nostra attività è disciplinata da regole che sono a tutela del risparmio previdenziale. Noi raccogliamo i contributi, eroghiamo prestazioni e tanti prodotti di welfare, quindi è giusto che ci siano delle regole di funzionamento a tutela del risparmio previdenziale però, a fronte di questo e del rispetto di queste regole, occorre fare una forte semplificazione e accorciare le distanze. Sono qui per raccogliere suggerimenti e consigli e domande sulla struttura della Cassa.”

Poi è stata la volta di Diego Buono Presidente della Cassa Geometri a prendere la parola per la sua esposizione.

“Ci tengo a precisare che sono un collega iscritto alla Cassa dal 1994. Finirò il mio mandato nel 2025 e non ho nessun interesse a raccontare di un Ente che è diverso dalla realtà; il mio interesse è quello di darvi la giusta informazione di quella che è stata l’evoluzione dell’Ente, il sistema che oggi vige al suo interno e tutte le notizie utili, sia per quello che riguarda l’assistenza ma anche la futura pensione.

Alla fine della mia presentazione vi renderete conto di come è complesso il mondo della previdenza, però cercherò di darvi le notizie nel modo più semplice possibile per mettervi nelle condizioni di conoscere il sistema, ragionare e preventivare quella che sarà la nostra pensione di domani.

Sono consapevole che questi problemi li risolvete anche tramite il Collegio che funge da organo decentrato della Cassa, dove il vostro delegato, Simona Domizioli, conosce molto bene quello che è il sistema e vi può facilitare nei contatti con l’Ente.”

ALCUNE DATE IMPORTANTI NELLA

STORIA DELLA CASSA GEOMETRI

Il presidente Buono, aiutato da una efficace

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presentazione grafica, ha ripercorso la storia dell’Ente, da quando è stato istituito fino ad oggi, facendo brevi passaggi e focalizzando sui punti più importanti ma soprattutto motivando le scelte che hanno segnato il suo percorso.

“La Cassa Italiana di Previdenza e Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti” nasce nel 1955. Quando viene istituita, in base alla Legge 990/55, la C.I.P.A.G. non è altro che un Ente pubblico come lo è ancora oggi la gestione separata dell’INPS.

Nel 1967, in virtù della legge 37/67, l’iscrizione alla Cassa è stata resa obbligatoria a tutti gli iscritti che esercitano la libera professione. A differenza di altre professioni, alle quali l’accesso avviene tramite una laurea specialistica, nel 1967 la Cassa Geometri contava già 47.000 iscritti. Ovviamente avendo all’epoca grossi numeri di iscrizione, oggi abbiamo anche grossi numeri di colleghi che godono della pensione.

Nel 1982, quando la Cassa era ancora un Ente pubblico sotto la gestione dell’INPS, c’è stata la prima riforma previdenziale che ha cambiato il sistema di calcolo della pensione.

Dal 1955 al 1982 il sistema di calcolo era a prestazione definita, ovvero la pensione era già definita a monte; nel momento in cui ci si iscriveva alla Cassa già si conosceva quello che, alla fine della nostra carriera professionale, sarebbe stato il nostro assegno pensionistico.

Con la riforma del 1982 il sistema di calcolo diventa reddituale retributivo cioè la prestazione non è più definita al momento dell’iscrizione ma è frutto di un calcolo in base alla media reddituale. Quando è stato introdotto il nuovo sistema è stato stabilito che la media reddituale venisse calcolata

sui migliori 10 anni degli ultimi 15. Praticamente questo era l’iter: ci si iscriveva alla casa, si faceva il proprio percorso professionale con le dichiarazioni e i versamenti annuali ma poi la pensione veniva fotografata e calcolata solo sugli ultimi 15 anni, normalmente dove, a fine carriera, i redditi erano i più elevati, si escludevano i cinque anni con minor reddito in modo che la media fosse sicuramente più alta e su quella media veniva calcolata la pensione. Si può ben capire che con questo sistema di calcolo venivano erogate delle pensioni molto generose perché non tenevano conto di tutto l’arco lavorativo, di quanto avevo versato e quant’altro; non solo, l’assegno di pensione era distaccato dai versamenti, la pensione non era frutto di quanto avevo versato ma di quanto avevo dichiarato.

1995 - Si arriva alla privatizzazione dell’Ente.

Il Decreto legislativo 30 giugno 1994, N. 509 sancisce “la trasformazione in persone giuridiche private di enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza”. Dal 1º gennaio 1995 La Cassa Geometri è stata privatizzata e trasformata in associazione di diritto privato con l'attuale denominazione.

Alla sua nascita come Ente privato la Cassa poteva disporre di un grosso patrimonio mobiliare ed immobiliare dovuto alla peculiare situazione: iscrizione obbligatoria nel 1967 con un numero già elevato di iscritti (47.000), un ente nato da poco con pochi pensionati, quindi accumulava risorse e non pagava pensioni perché ancora si dovevano maturare.

Nei primi anni ’90, nonostante le pensioni non fossero collegate alla contribuzione in quanto venivano calcolate sui redditi, i contributi venivano versati in base ad una percentuale che all’epoca era il 10% del reddi-

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to; in quegli anni fu detto “ma a cosa serve accumulare ancora risorse” e l’aliquota fu abbassata, prima al 7% e poi al 5%.

Questi due elementi, una pensione calcolata sui migliori 10 redditi degli ultimi 15 anni e l’abbassamento delle aliquote della contribuzione, contribuì ad aumentare lo squilibrio e a creare il debito previdenziale dell’Ente. A giustificazione delle scelte operate da chi all’epoca governava la Cassa va detto che allora il sistema si reggeva sul cambio intergenerazionale che oggi non esiste; oggi abbiamo un andamento demografico negativo, siamo una nazione che invecchia mentre allora eravamo una nazione che cresceva; prima c’era un rapporto 10 a 1, tra chi si iscriveva e chi andava in pensione e il sistema si reggeva. Poi, se uno si sofferma oggi, forse una riflessione in più si poteva fare.

Quando dopo l’insediamento da Ente Privato fu fatto il primo bilancio attuariale

per misurare la sostenibilità nel lungo periodo risultò che quel “ricco” patrimonio sarebbe bastato per pagare le pensioni fino al 2003. Perché è logico che, se do pensioni generose da una parte e abbasso la contribuzione dall’altra, il patrimonio viene eroso velocemente fino ad esaurirsi. Dal 2003 in poi si sarebbe dovuto dismettere tutto il patrimonio mobiliare ed immobiliare per poter pagare le pensioni fino al 2008; dopo il 2008 la Cassa non sarebbe più stata in grado di onorare le pensioni.

1998 - Iniziano le riforme strutturali

Nel 1998 dopo aver fatto il bilancio attuariale ci si rese conto che c’era bisogno di fare degli interventi strutturali per poter mettere in equilibrio l’Ente e per prima cosa fu modificato quello che era il calcolo reddituale. Lasciando invariato il criterio di calcolo reddituale fu ampliato l’arco per calcolare la media; la pensione non veniva più calcolata sui migliori 10 degli ultimi 15 ma

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sui migliori 25 degli ultimi 30. Comunque era ed è ancora una pensione generosa perché viene calcolata sulla media reddituale anche se considera quasi tutto l’arco della carriera professionale. Oggi siamo arrivati ad un calcolo che prende in considerazione i migliori 30 degli ultimi 35 anni quindi la fotografia viene fatta quasi su tutta la carriera professionale che mediamente è di 40 anni.

2010 - Si passa al sistema di calcolo contributivo

Negli anni a seguire si è maturato il convincimento che fin tanto non si mettono in connessione i contributi con le prestazioni non si può mai avere un equilibrio economico finanziario.

Nel 2010, a compimento di questo percorso, è stato fatto un ulteriore cambiamento strutturale che ha visto la trasformazione del sistema di calcolo della pensione da reddituale a contributivo. Quello contributivo è il sistema che oggi viene adottato da tutti gli enti di previdenza, dall’Istituto Nazionale a tutti gli Enti di previdenza privati. Con questo metodo la pensione non e altro che il frutto dei versamenti che noi facciamo. Si può affermare che ognuno è responsabile del suo percorso previdenziale, ognuno si paga la sua pensione e questo fa sì che ci sia un equilibrio totale, tanto versi tanto prendi.

LA CONTRIBUZIONE PREVIDENZIALE ED IL WELFARE

Dopo essere passati al sistema di calcolo contributivo, ci si è posti un altro problema. L’equilibrio economico finanziario lo stiamo raggiungendo, ovviamente ci vorrà un po’ di tempo perché nel frattempo abbiamo accumulato un debito previdenziale che fino ad ora abbiamo pagato, fortunatamente non con i nostri sforzi perché quando siamo stati privatizzati l’unico “finanziamento pubblico” che lo Stato ci ha consentito è stato quello

di mettere l’aliquota integrativa (contributo integrativo). In pratica lo Stato ci ha consentito di chiedere questi soldi al cittadino in modo che la Cassa ne facesse un uso che varia in 1000 spazi: quello più evidente è l’invalidità e l’inabilità.

Infatti, è vero che le pensioni sono frutto dei versamenti, ma se io dopo 10 anni di iscrizione subisco una invalidità e se sono invalido prendo il 70% della pensione calcolata con il sistema reddituale quindi una pensione generosa e posso continuare a lavorare, o addirittura se divento inabile, prendo una pensione al 100%, mi devo cancellare dalla Cassa e percepisco una pensione pari al 100% ma la prenderò per tutto l’arco della vita pur non avendo versato i contributi che soddisfano quella pensione; quindi parliamo delle pensioni assistenziali. Tutto quello che è il modo del welfare, tutto quello che è la gestione dell’Ente e tutto quello che era il debito previdenziale noi lo stiamo piano piano pagando con il contributo integrativo. Stiamo parlando mediamente di 170/175 milioni l’anno che noi, grazie ai nostri volumi di affari raccogliamo ma non sono soldi nostri, sono soldi dell’Ente che l’Ente utilizza per fare solidarietà di categoria.

Nel 2019, proprio perché piano piano con grossa fatica stiamo passando anche al contributivo, e nel frattempo sono state alzate le aliquote (oggi siamo al 18%), questo doppio bilanciamento ci ha consentito oggi di poter fare un alto ragionamento: dal 2019 in poi è stato detto “si, noi stiamo andando verso un equilibrio finanziario, verso la sostenibilità nel lungo periodo, però cosa accade alle pensioni? Io penso che quello che ci dovremmo porre noi come punto di domanda è quello di dire: io verso ma domani potrò avere una pensione che mi farà avere, non dico una vita agiata ma almeno sopravvivere? Dobbiamo almeno arrivare a questo. Quindi

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fu detto e fu pensato “se noi con il calcolo contributivo mettiamo in equilibrio il sistema per contro cosa accade all’assegno di pensione?” Mentre prima l’assegno di pensione restituiva grosse soddisfazioni, con il contributivo, se io verso “poco” “poco avrò” perché anche se verso il minimo 3.300 euro x 40 anni (= 132.000 Euro) quanto abbiamo accumulato? Se poi lo andiamo a dividere per gli anni in cui noi dobbiamo avere la pensione ovvero divido per 22 anni ottengo veramente poco. Quindi se vogliamo essere seri, la prima missione dell’Ente di previdenza è quello di dare assegni di pensione, poi il welfare, l’assistenza e tutto quello che vuoi ma la cosa fondamentale è dare assegni di pensione.

Quindi dal 2019 è stato deciso di restituire parte dell’integrativo benché non lo versiamo noi, perché noi lo raccogliamo e lo diamo alla Cassa. Spesso si sente dire dai colleghi: “io verso 5.000 euro di minimo”. No, non versi 5.000 di minimo ma 3.340; poi è vero, se non hai fatto un volume d’affari tale che hai accumulato 1.670 euro per il minimo dell’integrativo la differenza la metti tu ma nel caso in cui non ho raccolto tutta la somma che mi serviva per raggiungere il minimo quella somma che pago che non è frutto di quello che io ho raccolto me la posso portare in detrazione quindi la posso scontare sulle tasse.

Nel 2019 quindi è stato deciso che il 40% del contributo integrativo che noi raccogliamo, la Cassa ce lo riversa nei nostri montanti contributivi, cioè dal 2019 in poi il calcolo contributivo non è fatto solo dal montante contributivo, cioè l’accumulo di soldi raccolto con il contributo soggettivo che poi genera l’assegno di pensione ma è fatto anche dal 40% del contributo integrativo quello che fino al 2019 è stato utilizzato per appianare il debito previdenziale; l’altro 60% oggi svolge

ancora quella funzione tra invalidità, inabilità e welfare e piano piano ci consente di recuperare quello che è il debito previdenziale.

LA CONTRIBUZIONE

La nostra contribuzione previdenziale che versiamo annualmente è formata da tre voci:

• Contributo soggettivo (CS)

• Contributo integrativo (CI)

• Contributo di maternità/paternità (CM)

Contributo soggettivo (CS).

Il contributo soggettivo è obbligatorio per tutti gli iscritti e si somma al montante contributivo. Questo contributo si calcola in modo percentuale e varia di anno in anno in base al reddito percepito dal geometra nell’anno precedente a quello in cui versa i contributi.

È, inoltre, previsto un minimo da versare, indipendentemente dal reddito registrato dal professionista. Il contributo soggettivo della Cassa geometri per il 2022 ammontava a:

• 18% per redditi inferiori a € 156.800;

• 3,5% sul reddito che eccede i € 156.800. Per il 2022 il contributo soggettivo minimo ammontava a € 3.340. Il contributo viene poi dedotto interamente dal reddito complessivo per il calcolo delle imposte. In virtù dell’andamento ISTAT (sia i contributi che le pensioni si rivalutano con il coefficiente ISTAT), per il 2023 sarà portato a € 3.405.

Contributo integrativo (CI)

Il contributo integrativo della Cassa Geometri è obbligatorio per tutti i professionisti iscritti. Sono, invece, esonerati, i praticanti, ossia i geometri che ancora non hanno ottenuto il certificato di avvenuta pratica rilasciato dal Consiglio dell’Ordine dei Geometri. Il contributo integrativo è finalizzato:

• alla gestione della Cassa;

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• alle prestazioni assistenziali;

• al welfare di categoria;

• a incrementare il montante contributivo.

Il contributo integrativo è esposto in fattura e versato dal professionista per conto del committente. L’ammontare del contributo integrativo è pari al 5% del volume d’affari IVA generato dal geometra durante l’anno precedente.

Il contributo integrativo minimo è di € 1.670. Il Regolamento stabilisce, inoltre, che il contributo integrativo minimo nella quota non esposta in fattura è deducibile dal reddito complessivo ai fini delle imposte.

Il contributo integrativo serve per l’assistenza e dal 2019 ci viene retrocesso La retrocessione dell’integrativo. Andiamo a dargli anche un peso. La retrocessione del 40% nel 2019 ha significato che 32 milioni sono stati riversati nei nostri montanti contributivi, cioè la Cassa dei 170 milioni che prende, 32 ce li ha tornati indietro; nel

2020 sono stati 31 milioni, nel 2021 circa 39 milioni per un totale di 102 milioni che sono retrocessi nei nostri montanti contributivi.

Contributo di maternità (CM)

Anche il contributo di maternità è obbligatorio per tutti gli iscritti, che per il 2022 corrispondeva a 15 euro. L’indennità da erogare per le professioniste in maternità in questo caso viene calcolata in base all’80% rispetto a 5/12 del reddito dichiarato l’anno precedente a quello della nascita. La maternità viene garantita per 5 mensilità, in caso di: nascita, adozione, affidamento preadottivo, aborto.

Contributo volontario (CV)

Dal 2020 gli iscritti possono versare un contributo volontario, in aggiunta al contributo soggettivo obbligatorio. Il contributo volontario non è obbligatorio, quindi il professionista ogni anno può decidere di versare una quota aggiuntiva sommata al contributo

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soggettivo. Il versamento di questo contributo permette di incrementare il futuro trattamento pensionistico.

Questo contributo può andare dall’1% al 10% del reddito dichiarato e ad esso si aggiunge al contributo soggettivo. Non possono versare questo contributo i praticanti e i pensionati.

Il vantaggio del contributo volontario è soltanto fiscale: la somma suppletiva versata, essendo una previdenza obbligatoria, può essere dedotta fiscalmente senza il limite dei 5.165 euro prevista per i fondi di previdenza complementari. La convenienza aumenta con l’aumentare dell’aliquota del proprio scaglione di reddito.

Mediamente ogni anno entrano alla Cassa 4-5 milioni di CV; ovviamente queste somme vanno ad incrementare i cassetti contributivi dei geometri che le hanno versate.

AGEVOLAZIONI PREVISTE DALLA CASSA GEOMETRI

Sono anche previste dalla Cassa agevolazioni al pagamento dei contributi, in particolare per le seguenti categorie:

• neoiscritti;

• neodiplomati;

• praticanti;

• pensionati di invalidità.

Per i geometri liberi professionisti neoiscritti alla Cassa, con età compresa tra i 31 e i 55 anni, è prevista un’agevolazione per due anni che consiste nella riduzione del contributo soggettivo. Questo è ridotto a:

• un quarto per il primo anno;

• alla metà per il secondo anno. Inoltre, i neoiscritti non sono obbligati a versare il contributo integrativo minimo. Per i neodiplomati invece le agevolazioni consistono nel pagamento di:

• un quarto del contributo soggettivo minimo (e dell’eventuale autoliquidazione) per i primi due anni;

• metà del contributo soggettivo minimo per i tre anni successivi.

Anche in questo caso non c’è l’obbligo di versare il contributo integrativo minimo. Le agevolazioni sono riconosciute ai geometri liberi professionisti fino al compimento di 30 anni di età. In questo caso la Cassa interviene con il contributo figurativo cioè è come se il giovane comunque risulta aver versato tutto il contributo soggettivo Di conseguenza, per il 2022 i contributi da versare alla Cassa Geometri per i neodiplomati erano di:

• € 835 di contributo minimo per gli iscritti da meno di due anni o € 1.670 per gli iscritti da più di due anni;

• 4,5% del reddito IRPEF di contributo soggettivo per gli iscritti da meno di due anni o del 9% per gli iscritti da più di due anni;

• 5% di contributo integrativo;

• € 15 di contributo di maternità. Per quanto riguarda i praticanti geometri, iscritti alla Cassa, questi versano solamente:

• un quarto del contributo soggettivo minimo (€ 835 per il 2022);

• contributo di maternità (€ 15 per il 2022).

Sono, invece, esonerati dal versamento del contributo integrativo minimo.

LE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI

Il Contributo soggettivo che noi versiamo annualmente va ad incrementare una sorta di cassetto previdenziale, un salvadanaio, ed è quello che forma la nostra pensione futura. Quando raggiungiamo uno dei requisiti per poter andare in pensione e decidiamo di andarci, si vede quanto ho messo da parte, logicamente i versamenti che faccio vengono rivalutati anno per anno; quello che ho messo da parte nel mio cassetto previdenziale, a seconda dell’età in cui ho deciso di uscire (60, 67, 70 anni) viene diviso per gli anni in cui dovrò godere la pensione. Oggi l’attesa di vita è di 82 anni per gli uomini e 86 anni per le donne.

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Per chi si è iscritto prima del 2010 (entrata in vigore del calcolo contributivo) rispondere alla domanda “ma quanto prenderò di pensione?” è piuttosto complicato perché esiste la regola del “pro rata” ovvero “ogni volta che si cambia il sistema va fatto un calcolo diverso da quel momento in poi”. Esempio. Per un iscritto dal 1994: per 4 anni (fino al 1998) mi verrà considerata una porzione di pensione calcolata con le vecchie regole logicamente in proporzione agli anni in cui sono stato iscritto; dal ‘98 al 2010 il conteggio mi verrà fatto con il calcolo reddituale per gli anni che sono stato iscritto, dal 2010 in poi va con il calcolo contributivo. Se invece fossi stato iscritto dal 2010 la mia pensione sarebbe facilissimo calcolarla: si vede quanto ho versato ogni anno, lo sommo, lo divido per gli anni in cui devo godere la pensione, quello sarà il mio assegno di pensione, logicamente attualizzata alla data di uscita.

Tipologie di pensioni

A. DIRETTA

A.1 Pensione di vecchiaia

A.1.1 Pensione di vecchiaia reddituale

Requisiti

• 70 anni di età;

• 35 anni di anzianità contributiva.

• Sussistenza dell'effettivo versamento dei contributi per l'intero arco assicurativo fino al pensionamento.

Calcolo

Il calcolo pensionistico è reddituale per i primi 40 anni d'iscrizione e contributivo per le annualità eccedenti la quarantesima (cfr. sistema calcolo di pensione reddituale e contributivo).

A.1.2 Pensione di vecchiaia

Requisiti

• 67 anni di età

• 35 anni di anzianità contributiva minima;

• Sussistenza dell'effettivo versamento

dei contributi per l'intero arco assicurativo fino al pensionamento.

Calcolo

Il calcolo è misto e cioè retributivo per le annualità fino al 31.12.2009 e contributivo, Legge n. 335 dell'8 agosto 1995, per le annualità successive (cfr. sistema calcolo di pensione reddituale e contributivo).

A.1.3 Pensione di vecchiaia anticipata

Requisiti

• 60 anni di età

• 40 anni di anzianità contributiva minima;

• sussistenza dell'effettivo versamento dei contributi per l'intero arco assicurativo fino al pensionamento.

• l'ammontare non deve essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale di cui all’art. 3,comma 6 legge 335/95

Calcolo

Il calcolo è misto e cioè retributivo per le annualità fino al 31.12.2009 e contributivo, Legge n. 335 dell'8 agosto 1995, per le annualità successive (cfr. sistema calcolo di pensione reddituale e contributivo).

La quota reddituale è ridotta nella misura dell’1% per ogni mese di anticipo rispetto ai 67 anni, con una riduzione minima pari al 12%.

A.1.4 Pensione di vecchiaia contributiva

Requisiti

• 67 anni di età;

• 20 anni di anzianità contributiva minima;

• l'ammontare della pensione non deve essere inferiore ad 1,5 volte l'importo dell'assegno sociale Inps annualmente rivalutato. Ovvero al compimento di 70 anni di età con almeno 5 anni di anzianità contributiva.

Calcolo

La pensione è determinata secondo il sistema di calcolo contributivo previsto dall'Art. 1 della Legge n. 335/95 (cfr. sistema di cal-

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colo contributivo).

La pensione contributiva non viene integrata al trattamento minimo.

A.2 Pensione di invalidità Requisiti

Per il riconoscimento del diritto sono necessari i seguenti requisiti:

• iscrizione alla Cassa al momento della presentazione della domanda e all'insorgere dell'invalidità;

• effettiva iscrizione e contribuzione per almeno dieci anni in caso di malattia e cinque anni in caso di infortunio (continuativi o con interruzione massima non oltre i cinque anni);

• l'iscrizione alla Cassa deve essere avvenuta prima del compimento del quarantesimo anno di età, ovvero, al momento della reiscrizione, l'interruzione nell'iscrizione non deve essere superiore a cinque anni; La prestazione può essere corrisposta anche se non ricorre la condizione del 40° anno di età, con la riduzione di un quindicesimo per ogni anno o frazione di anno di iscrizione o reiscrizione alla Cassa Geometri a decorrere dal 40° anno di età. Condizione essenziale, in questo caso, è che l'iscritto non sia beneficiario di altra pensione derivante da attività svolta anche in epoca precedente all'iscrizione all'Albo;

• riconoscimento da parte della Commissione Medica della Cassa (composta da tre medici) dello stato invalidante nella misura superiore al 66%. La visita medica è effettuata a Roma. In caso d'impossibilità dell'interessato debitamente certificata, la visita può essere effettuata al domicilio. Calcolo Reddituale (cfr. calcolo reddituale).

La pensione di invalidità viene corrisposta nella misura del 70% della pensione spettante.

A.3 Pensione di inabilità

Requisiti

Per il riconoscimento del diritto sono necessari i seguenti requisiti:

• iscrizione alla Cassa al momento della presentazione della domanda e all'insorgere dell'inabilità;

• effettiva iscrizione e contribuzione alla Cassa per almeno dieci anni in caso di malattia e per almeno cinque anni in caso di infortunio (continuativi o con interruzione massima non oltre i cinque anni);

• l'iscrizione alla Cassa deve essere avvenuta prima del compimento del quarantesimo anno di età, ovvero, al momento della reiscrizione, l'interruzione nell'iscrizione non deve essere superiore a cinque anni; La prestazione può essere corrisposta anche se non ricorre la condizione del 40° anno di età, con la riduzione di un quindicesimo per ogni anno o frazione di anno di iscrizione o reiscrizione alla Cassa Geometri a decorrere dal 40° anno di età. Condizione essenziale, in questo caso, è che l'iscritto non sia beneficiario di altra pensione derivante da attività svolta anche in epoca precedente all'iscrizione all'Albo;

• riconoscimento da parte della Commissione Medica della Cassa (composta da tre medici) dello stato inabilitante nella misura del 100%. La visita medica è effettuata a Roma. In caso d'impossibilità dell'interessato debitamente certificata, la visita può essere effettuata al domicilio.

Calcolo

Reddituale (cfr. calcolo reddituale).

B. INDIRETTA

B.1 Pensione indiretta

Requisiti

La pensione indiretta spetta ai superstiti dell’assicurato deceduto che non ha maturato il diritto alla pensione alle seguenti condizioni:

• il geometra deve risultare iscritto alla Cassa Geometri al momento del decesso e non deve essere titolare di trattamento pensionistico;

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• il geometra deceduto deve possedere almeno 10 anni continuativi di effettiva iscrizione e regolare contribuzione alla Cassa.

Calcolo

Reddituale (cfr. sistema di calcolo reddituale).

Qualora nel corso del periodo assicurativo sussistano delle irregolarità contributive, il trattamento può essere riconosciuto calcolandolo solo sulla base delle annualità regolari, fatta salva la contribuzione regolare per i 10 anni di anzianità contributiva minima. L’importo calcolato ai sensi dell’art. 2 viene moltiplicato per il coefficiente dato dal rapporto tra gli anni regolari e quelli di iscrizione.

Detto importo non potrà essere inferiore a 3.150 euro annui lordi e comunque non potrà essere inferiore a quello calcolato per la pensione contributiva ai sensi dell’art. 33 sui soli anni regolari.

L'articolo prosegue nel prossimo numero in cui analizzeremo l'istituto della totalizzazione, del cumulo e della reversibilità e introdurremo alcune considerazioni sulle riforme recenti e sulla situazione attuale.

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