VERANSTALTUNGEN | MANIFESTAZIONI
DER INNICHNER N° 67 | Februar | Febbraio 2014
Manfredo Manfroi
Manfredo Manfroi
PERCORSO INTERNO (2002) War seine erste Schaffensphase von der Reportage gekennzeichnet, so orientiert sich der Autor – beeinflusst von William Egglestone - nun am Minimalismus als Kontrapunkt zur überbordenden Ästhetik vieler zeitgenössischer Arbeiten und distanziert sich mit Ironie von der exotischen Reportage, die viele Fotografen hartnäckig außerhalb der häuslichen Umgebung suchen.
PERCORSO INTERNO (2002) Dopo il reportage che ha connotato la prima fase della sua produzione, l’Autore si orienta, influenzato anche dall’opera di William Egglestone, sui percorsi minimalisti che egli intende mettere in contrapposizione all’esuberanza estetica di tante immagini contemporanee e ironica risposta al reportage esotico, cercato con insistenza da tanti fotografi lontano dalle mura di casa. Il percorso interno si sofferma sui dettagli dell’abitazione cogliendo spesso il senso di una metafisica sospensione, di osservazione del divenire di un evento di cui la fotografia non riesce a fermare compiutamente il corso.
COLLAGES (2005) Manfredo Manfroi experimentiert mit der Erinnerung, und dafür ist die Fotografie sicher eine der wichtigsten Quellen. In seinem indirekten Ansatz vermischt er Fundstücke unterschiedlicher Herkunft und Art (Comics, Fotografie, Bücher, Gegenstände), die somit autobiografische Zeugen einer entfernten Vergangenheit werden. Nicht mittels moderner digitaler Technik, sondern in der Dunkelkammer sind die sukzessive fotografierten Einzelbilder zur Gesamtkomposition zusammengefügt worden. So entsteht ein faszinierendes Spiel von Intarsien, Verzögerungen, Interpretionen. Der Betrachter kann sich – unabhängig von den Absichten des Autors – in den Bildern wiederfinden und die nostalgischen Erinnerungen an die Jugendzeit teilen. ■
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COLLAGES (2005) L’Autore si cimenta con la memoria, di cui la fotografia è sicuramente una delle fonti primarie; lo fa in modo indiretto assemblando reperti di varia provenienza e natura (fumetti, fotografie, libri, oggetti) che diventano testimonianza autobiografica di un lontano passato. L’operazione non si avvale della moderna tecnologia digitale ma utilizza il riproduttore sotto cui scorrono i vari tasselli che, fotografati in successione, vanno a formare la composizione finale. E’ un gioco affascinante di intarsi, di rimandi, di interpretazioni in cui lo spettatore, al di là delle intenzioni dell’Autore, può riconoscersi e condividere il senso di nostalgia e rimpianto per la stagione della gioventù. ■
Ausstellung | Mostra:
Ohne Titel | Senza titolo
Fotograf | Fotografie di:
Christian Martinelli
Eröffnung | Vernissage:
Samstag 15.3.2014, 19 Uhr | Der Künstler ist anwesend
Ort | Luogo:
Kunstraum Café Mitterhofer · Rainerstr. | Via Rainer 4 · Innichen / San Candido
Ausstellungsdauer | Durata mostra:
15.3.- 9.5.2014
Öffnungszeiten | Orario di apertura:
Mo-Sa | Lu-Sa ore 7-20 Uhr
Ohne Titel Christian Martinelli
Senza titolo Christian Martinelli
CubeStories steht am Ende eines langen Prozesses. An seinem Anfang stand der Anspruch, Geschichten zu erzählen und außergewöhnliche Bilder zu schaffen – Bilder, denen Ehrlichkeit und Aufrichtigkeit eigen sind.
Cube Stories è il risultato di un lungo processo che parte dalla necessità di raccontare storie attraverso immagini di grandi dimensioni e di altissima qualità, che siano innanzitutto oneste e sincere.
Ein Bild, das ohne zwischengeschalteten Prozess direkt auf Papier abgezogen wird, ist in seiner Natur einzigartig und bildet einen einmaligen, irreversiblen Augenblick ab. CubeStories ist als Installation ein großformatiger Würfel, der sich mit diskreter Leichtigkeit in seine Umgebung einfügt und die so entstehenden Bilder gleichzeitig spiegelt und einfängt. Das Konzept der CubeStories entstand vor drei Jahren in China nach einer Idee von Christian Martinelli und Andrea Pizzini; ebenfalls beteiligt, und das nicht nur an der technischen Umsetzung, ist Andrea Salvà.
Immagini impresse direttamente su carta che, non avendo processi intermedi, sono per loro natura copie uniche e irripetibili ed hanno, inoltre, una totale analogia con ciò che ci circonda. Cube Stories è l‘installazione di un cubo di grande dimensione, ma che, malgrado ciò, si pone in modo discreto e leggero all´interno del paesaggio che lo ospita… riflette le immagini e allo stesso tempo le cattura. Cube Stories nasce in Cina 3 anni fa da un‘ idea di Andrea Pizzini e Christian Martinelli ed è coadiuvato dall‘assistenza non solo tecnica di Andrea Salvà. folgt auf Seite / segue a pagina 37