La Gazzetta del Molise - free press 24/05/2009

Page 9

CAMPOBASSO La dichiarazione del titolare dell’istituto di vigilanza Molise security Aldo Tarricone

“Il marchio dell’azienda va salvato” Dieci giorni di tempo per tutelare soprattutto il futuro dei dipendenti

CAMPOBASSO – “Ci sono massimo dieci o quindici giorni di tempo per decidere sul futuro della licenza della Molise security”. La dichiarazione è del nuovo titolare delle azione dell’istituto di vigilanza Aldo Tarricone. Nel primo pomeriggio di ieri ha indetto una conferenza stampa nella quale ha spiegato il perché ha investito nell’impresa e come intende fare per salvaguardare il

futuro dei 52 lavoratori. “In caso si riesca a salvare il salvabile – ha dichiarato Tarricone – non intendo cambiare il nome dell’azienda. Solo facendo così manterremo pulito il nome dei lavoratori che hanno fatto e spero che faranno ancora il loro dovere con la massima professionalità”. In seconda battuta ha spiegato la situazione attuale dell’azienda. “Ci sono 900mila euro di perdite – ha sottolineato Tarricone – se la Prefettura ci concederà la licenza per continuare ad operare con i contratti che ci dovrebbero derivare dalla Puglia potremmo ripianarle in circa quattro anni. Ma la situazione resta comunque difficile”. Il primo approccio della “Aldo Tarricone security” con l’ex titolare Vincenzo Miele è avvenuto ad aprile prima di Pasqua. Poi un periodo interlocutorio fino a quando Antonio Albiniano, circa dieci giorni fa, ha ricontattato Tarricone per sapere se era ancora interessato all’acquisto. In quel momento

l’imprenditore barese è venuto a conoscenza dell’ammanco da 5,5 milioni di euro e della situazione dell’azienda. Confidando sul recupero crediti attraverso l’assicurazione ha deciso di rilevare la Molise security a costo zero. Questo è avvenuto lunedì 18 maggio. Nella

stessa giornata Aldo Tarricone ha chiesto un incontro alla Prefettura per conoscere il futuro dell’azienda. Ma dal rappresentante di governo non è stato mai ricevuto. A questo punto resta fondamentale l’incontro di lunedì tra prefetto, assessore al lavoro e sindacati. Solo

allora si saprà se lo Stato intenderà continuare a concedere la licenza. Allo stato attuale sulla questione c’è un problema di fondo. Dopo che Vincenzo Miele si è dimesso lasciando le redini in mano ad Antonio Albiniano è stato quest’ultimo a dover chiedere una nuova licenza. Visto che l’uomo è indagato nella vicenda la Prefettura su di lui ha espresso un diniego. Aldo Tarricone, a questo punto, pur di salvare l’azienda ha già pronto un altro nome sul quale puntare. “Si tratta – ha dichiarato – di una persona di provata fiducia che ha già altre licenze in altrettante regioni”. Ora la nuova proprietà sta facendo di tutto per salvare il salvabile. Ma il tutto è legato alla decisione della Prefettura. “Solo se non dovesse arrivare la licenza – ha aggiunto – si dovrà purtroppo procedere alla liquidazione”. Una situazione che il nuovo titolare non si augura. “Se dovesse andare così – evidenzia Tarricone – sarebbe uno schiaffo alla professionalità di 52 lavoratori e dei clienti che ci chiedono di tornare sul campo. Sono l’80% che si fidano ancora di noi mentre altri, purtroppo, ci hanno già revocato l’incarico”. Viviana Pizzi

“Non prelevavo per intascare denaro” Lo ha sostenuto in due ore di interrogatorio di garanzia l’ex titolare Miele CAMPOBASSO – L’ammanco alla Molise security non è avvenuto per il lucro personale di Vincenzo Miele ma per appianare varie situazioni debitorie pregresse della società. Continua ad essere questa la linea difensiva degli avvocati Robustelli ed Angiolillo(nella foto) in merito alla vicenda culminata con l’arresto del titolare della licenza ormai revocata. E’ stata ribadita durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi ieri mattina nel penitenziario di via Cavour. Il giudice per le indagini preliminari Giovanni Falcione è entrato alle 10:30 per uscire

alle 13. Così come hanno fatto anche i suoi legali. Una volta fuori hanno dichiarato : “Abbiamo confermato la linea difensiva già adottata durante la confessione di otto giorni fa. Ribadiamo che non ha intascato un centesimo. La sua posizione è molto più chiara negli atti che abbiamo presentato. Documenti che dimostrano l’utilizzo dei soldi è stato effettuato soltanto per ripianare i debiti dell’azienda. Non esistono, come si è sentito dire in giro, conti all’estero. Oggi (ieri mattina ndr) il nostro assistito ha fornito anche molti più particolari di

Resistenza ai carabinieri, artigiano nei guai BOJANO - Minaccia aggravata, porto di armi improprie e resistenza a pubblico ufficiale. Ne deve rispondere, G.M.., 56enne pregiudicato. I carabinieri lo hanno denunciato perché in evidente stato di ubriachezza e per futili motivi,ha prima minacciato una sua conoscente per poi portarsi nel centro cittadino con un coltello da cucina opponendo resistenza ai militari.

quelli dati alla polizia ora bisogna soltanto documentarli per chiarire fino in fondo la vicenda. Con quei soldi sono stati anche acquistati macchinari e furgoni nuovi”. Vincenzo Miele si sente abbastanza sicuro. Durante l’interrogatorio di garanzia non sembrava affatto turbato. Come se già si fosse aspettato quello che poi è accaduto due giorni fa ossia l’arresto da parte delle forze dell’ordine. Non ha dato mai segnali di nervosismo. Non è in isolamento e può essere visitato dai parenti. “L’ammanco verificatosi alla Molise security –

hanno aggiunto gli avvocati- rispetto al volume di affari dell’istituto di vigilanza non era poi così stratosferico. Oltre 3mila milioni l’anno venivano incassati”. Intanto Robustelli ed Angiolillo si sono mossi anche dal punto di vista della custodia cautelare. Hanno chiesto al gip la libertà o in alternativa gli arresti domiciliari. Domani mattina la stessa istanza sarà fatta visionare anche al pm. Qualora non dovesse essere accolta verrà presentato ricorso al tribunale del Riesame. L’ultima precisazione dei legali è riferita alle accuse ai dipen-

Guidano ubriachi, tre denunce CAMPOBASSO – Devono rispondere di guida in stato di ebbrezza alcolica D.A.G., 20enne C.F., 20enne di Sepino, muratore e D.B.D., 56enne di Vinchiaturo. Il primo è stato beccato dai carabinieri nel capoluogo gli altri due nella zona matesina. A tutti e tre è stata ritirata la patente di guida mentre al campobassano è stata anche sequestrata la vettura.

denti sottolineate dalle forze dell’ordine. “E’ assolutamente falso – hanno sottolineato – il nostro assistito non ha mai fatto il nome di nessuno. Soltanto denunce contro ignoti. Vivip

9 ANNO II - N° 117 DOMENICA 24 MAGGIO 2009


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.