12 ottobre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 208 - DOMENICA 12 OTTOBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno a Pierpaolo Nagni

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Pierpaolo Nagni. L'assessore ha convocato le parti per cercare di trovare una risposta agli sfratti per morosità nelle case popolari. Una situazione che rischia di farsi esplosiva in un momento di crisi congiunturale che sta limando i bilanci delle famiglie meno abbienti. L'assessore sta cercando di trovare una soluzione visto e considerato che a vuoto sono andati gli appelli più volti indirizzati al presidente della Giunta. Una strada, sembra, questa volta sembra essere stata intrapresa.

Il Tapiro del giorno a Vincenzo Niro

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vincenzo Niro. Non riusciamo proprio a comprendere quale attività stia svolgendo il Consiglio regionale in un momento così drammatico e buio per il Molise. Sembra essersi chiuso in se stesso e non riesce più nemmeno a programmare una calendarizzazione dei lavori con i punti più scottanti che attendono da tempo di trovare soluzioni. Così il presidente che, ormai, interviene solo per meri motivi istituzionali a dimostrazione della pochezza politica nella quale è precipitato il Consiglio.

GIORNALE SATIRICO

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12 ottobre 2014

La giunta regionale ha approvato la proposta elaborata dall’Area quarta

Legge sismica: una rondine non fa primavera Tutto nel Molise è volutamente organizzato e gestito perché non ci siano regole scritte a determinare scelte e comportamenti. Nella vergognosa vicenda delle biomasse con passaggi di titolarità fatti ad arte, vistosi conflitti d’interesse, e notevoli sospetti sulla trasparenza degli atti autorizzativi, è difficile trovare interstizi liberi per una denuncia penale, al di là del fatto che il sistema è talmente forte e strutturato da neutralizzare ogni tipo d’interferenza

Comprensibile la soddisfazione dell’assessore Nagni per l’approvazione in giunta della proposta di legge che si propone di mettere ordine alle procedure antisismiche in una regione il cui la totalità del territorio è a rischio sismico, ma più dell’assessore crediamo sia soddisfatto il direttore dell’Area quarta, Rodolfo Cocozza, che quella legge l’aveva posta al vertice del suo impegno non appena messo piede alla Regione. Un piccolo, ma significativo, primato che, probabilmente, verrà seguito da altre due proposte di legge che lo stesso Cocozza ha provveduto ad elaborare per dare all’Area quarta gli strumenti legislativi e operativi per uscire dallo stato di nichilismo in cui ha vissuto per anni. Le altre due proposte riguardano l’urbanistica e i lavori pubblici: settori trainanti per una Regione che vuole riparare ai danni prodotti proprio dall’assenza di provvedimenti legislativi in grado di assecondare l’evolvere del tempo e dei tempi (tecnici e amministrativi). Abbiamo detto e lo ribadiamo: il Molise è da anni in regime di anarchia. Una condizione che ha consentito agli amministratori di gestire il territorio in chiave utilitaristica (per loro) e a vantaggio della parte più speculativa e distruttrice dell’imprenditoria pubblica e privata.

Una legge urbanistica in vigore, ad esempio, avrebbe quasi certamente impedito che nell’area del Matese a vocazione ambientale e turistica, proposta per essere un Parco naturale, con la presenza di un’oasi naturale (Guardiaregia), fosse destinata ad accogliere due centrali a biomasse che delle vocazioni e delle destinazioni appena dette sono la contraddizione in termini. Una situazione abnorme (fuori dalle norme), gestita con estrema perizia da chi ha avuto il compito di assecondare l’obiettivo degli imprenditori delle biomasse, favorita in maniera esponenziale dall’assenza di ogni forma di programmazione territoriale (sarebbe bastata anche una semplice zonizzazione). Tutto ciò è voluto, si badi bene. Voluto dagli amministratori di destra e di sinistra che si sono alternati a Palazzo Moffa. Il cui unico loro interesse è stato quello di crearsi i presupposti per essere rieletti, per aumentare il loro stato patrimoniale e finanziario, per assecondare i progetti che hanno ritenuto fossero meritevoli della loro discrezionalità a decidere per il “sì” e per il “no”. E ad ogni sì un motivo, una tesi, un proposito che mai hanno collimato con l’interesse generale dei molisani. Aziende partecipate dal capitale regionale miseramente fal-

lite (Gam, Ittierre, Zuccherificio, Di Risio automobili, eccetera eccetera); aziende private con alle spalle una forte copertura politica (si pensi agli interessi dei Patriciello nella sanità, dei Cotugno nei lavori pubblici, dei Frattura - almeno in origine, prima che strumentalmente si spogliasse della titolarità delle società e delle aziende che a lui facevano capo -), fanno il paio con le politiche dissennate in materia di tutela ambientale, di produzione energetica, dell’agroalimentare, dell’industria, del turismo, dell’artigianato, del commercio: in ognuno di questi settori è il caos, in via generale, e, di tanto in tanto, un’eccezione figlia di particolari combinazioni, protezioni, collusioni. Tutto volutamente organizzato e gestito perché non ci siano regole scritte a determinare scelte e comportamenti. L’esaltazione di questo stato di precarietà legislativa e programmatica deliberatamente voluta e mantenuta in piedi la sta dando la vergognosa (sotto tutti i punti di vista) vicenda delle due centrali biomasse a San Polo e a Campochiaro: in essa sono fuse le alchimie politiche, tecniche e amministrative di un Sistema politico-affaristico (altro che storie) finalizzato a utilizzare ad libitum i vuoti programmatici e legislativi che avrebbero potuto interdire, modificare o invertire progetti e destinazione. Tant’è che pur dinanzi alla dimostrazione di passaggi di titolarità fatti ad arte, di vistosi conflitti d’interesse (il caso muliebre Mogavero/Di Domenico) e di notevoli sospetti sulla trasparenza degli atti autorizzativi, è difficile trovare interstizi liberi in cui far passare una denuncia penale, al di là del fatto che il Sistema è talmente forte e strutturato da neutralizzare ogni tipo d’interferenza. Nella storia delle biomasse manca la dimostrazione della necessità di produrre energia; manca la dimostrazione che possa produrre utili: l’unico obiettivo pare essere la monetizzazione delle autorizzazioni a costruire. Magari da passare a società o imprenditori ad hoc che alla capacità di bruciare il cippato uniscano anche quella del denaro sporco. Supposizioni, naturalmente, in attesa di conferme. Dardo

Anche la Coldiretti Molise prende posizione contro le centrali a Campochiaro

"No a impianti incontrollabili" CAMPOBASSO. La sostenibilità ambientale e territoriale è alla base delle adeguate valutazioni di qualunque insediamento umano ed industriale sul territorio” è la considerazione di base della Coldiretti Molise, che ha partecipato con una delegazione di soci alla manifestazione contro i due impianti a biomasse nell’area matesina, svoltasi a Bojano il 28 settembre scorso. I Consigli Direttivi di Coldiretti Molise e della Provinciale di Campobasso hanno evidenziato che la contrarietà non è,

naturalmente, alla valorizzazione dei residui legnosi per fini energetici, che sono un contributo ad una gestione corretta dei boschi e che è un’efficace piano di azione per proteggere il territorio. I microimpianti di produzione di energia rinnovabile da biomasse, se gestiti direttamente da agricoltori, hanno ricadute positive sia sul mondo agricolo che sull’ambiente, con impianti aziendali o collettivi che, anche grazie alle nuove tecnologie, possono agevolare lo smaltimento biocompatibile

dei liquami o residui di lavorazioni agricole. Coldiretti Molise si dichiara, invece, contraria ai progetti non sostenibili, che non ci danno rassicurazioni sulla fonte di approvvigionamento di ciò che l’impianto stesso va a bruciare. "Se il fabbisogno dell’impianto è diverso dalla reale e sostenibile offerta dei residuati agricoli del territorio, è lecita la preoccupazione, se non il sospetto, che la materia prima combustibile possa arrivare da lontano con grosse difficoltà ad essere adeguatamente tracciata, facendo venir meno quell’iniziale premessa di sostenibilità ambientale e ricaduta economica sul territorio attraverso il coinvolgimento di aziende agricole ed agroforestali".


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3 12 ottobre 2014

La musica contro “il mostro” (biomasse) Ben12 ore di grande musica, ma anche d’intermezzi di riflessione e di denuncia di un sistema di potere che sta calpestando il diritto alla salute, il diritto alla bellezza dei luoghi

Sulla scia delle grandi manifestazioni di denuncia sociale e di partecipazione popolare, ieri, alla zona industriale di Campochiaro, là dove è in atto una delle più gravi alterazioni ambientali per la prevista realizzazione di una centrale a biomasse, a cominciare dalle ore 15, e per 12 ore di seguito, è andata avanti la manifestazione musicale SoS Molise – “Lotta contra il mostro”, organizzata dalla Riserva Moac, una band composta da musicisti dell’area matesina. Una bella, grande, interessante e incisiva manifestazione con al centro la musica, per richiamare l’attenzione su una vicenda che tarda a risolversi nella direzione ampiamente voluta dalla popolazione locale, dai benpensanti, dagli ambientalisti, ma altrettanto voluta dagli speculatori, dagli affaristi, dagli amministratori regionali in difesa di interessi privati di uno di loro, della casta politica che da un anno e mezzo sta facendo strame della legalità nel Molise. Riserva Moac è una band molisana nota in Italia, che nel nome racchiude in

maniera leggibile l’impegno verso la tutela dei valori ambientali, oltre che famosa per la sua musica d’avanguardia. Al richiamo, hanno risposto in tantissimi artisti della platea musicale italiana in cui convivono in stretta simbiosi l’arte e l’impegno sociale. Saranno 12 ore di grande musica, quindi, ma anche d’intermezzi di riflessione e di denuncia di un sistema di potere che sta calpestando il diritto alla salute, il diritto alla bellezza dei luoghi ad essere preservata, il diritto a difendersi da ogni forma di sopraffazione da parte del popolo. Una manifestazione che per il numero, la qualità e l’importanza di chi ha dato la propria disponibilità travalica i confini regionali. Le centrali a biomasse, per come sono state progettate, e per dove sono state collocate, sono una contraddizione in termini economici. L’energia che eventualmente produrrebbero avrebbe costi esorbitanti. Il fine non confessato, ma leggibile attraverso i fatti e i compor-

tamenti, porta a concludere che sono la coperta che nasconde un solo obiettivo: fare soldi: in una maniera (risarcimento del danno alla Regione, qualora impedite) o nell’altra (prendere soldi dei fondi europei destinati alla produzione di energia alternativa e bay bay). Per arrivare allo scopo, era necessario aprire il cantiere, muovere la terra, gettare le fondazioni. Cosa che si sta facendo. E in questo bailamme organizzato, in questa grande combine, spicca la serafica tranquillità di Frattura, che stima le centrali un arricchimento di opportunità per il Molise e una condizione di crescita per una regione che non vuole tirare i remi in barca. Di Frattura erano note le attività professionali e societarie prima che arrivasse alla pol-

Petraroia dixit Il (vice)presidente della giunta regionale, Michele Pietraroia, è stato un buon profeta. In versione giustizialista. Come sotto sotto, zitto zitto, quatto quatto, gli piace essere. Senza dare troppo nell’occhio. Solo una volta, preso dai sacri (compressi) furori, dinanzi alla notizia di una indagine in corso sulle spese dei gruppi consiliari, s’è lasciato andare a dire: “La Regione Molise sarà a totale disposizione della Magistratura, della Guardia di Finanza e di tutte le Forze di Polizia, impegnate in diverse inchieste giudiziarie che coinvolgono a vario titolo, ragione o causa, l’Ente”. Questo più o meno un anno fa, quando, appunto, si parlava dall’accusa di spendaccioni nei confronti dei gruppi politici di Palazzo

Moffa che, come nella totalità dei gruppi politici in tutt’Italia, si sarebbero dati a spendere le risorse pubbliche per scopi ben altro che istituzionali. Quella dichiarazione di Petraroia aveva fatto impressione, intesa come un atto di coraggio e una dimostrazione di trasparenza. Ma solo agli ingenui. Perché il (vice)presidente dalla giunta regionale, intanto s’era spinto a parlare, in quanto sapeva bene cosa covasse sotto la cenere e, difatti, a distanza di poco più di un anno da quella esternazione, la magistratura inquirente ha tirato fuori un voluminoso dossier sì, ma a carico di Miche Iorio e altri 27, non a carico dei gruppi consiliari.

trona di vertice di Palazzo Vitale. Che fosse coerente con se stesso e con i suoi interessi, altrettanto. I molisani lo hanno votato. Formalmente non fa una piega. Sostanzialmente invece siamo di fronte alla peggiore espressione di potere. E i molisani che lo hanno votato se lo devono tenere, contenti di vederlo arricchire ulteriormente. E loro, magari, sempre più poveri. Dardo


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12 ottobre 2014

Il consigliere Monaco interviene sul nuovo bando per il quale è stato chiesto l'annullamento

Vigilanza alla Regione, i soliti nodi CAMPOBASSO. Tra i tanti problemi che la Regione Molise deve affrontare con urgenza si presenta anche quello della vigilanza armata presso le proprie sedi. “E’ inaudito che un Ente quale la Regione possa avere così tante difficoltà a garantire la sicurezza presso le proprie sedi – afferma il consigliere Monaco che, su questo argomento, ha presentato oggi un’interrogazione urgente – considerato che la vigilanza armata presso i siti sensibili è regolamentata da un decreto del Ministero dell’Interno”. Poi aggiunge: “il 20 ottobre prossimo è stato annunciato lo sciopero da parte dell’istituto di vigilanza presente presso le sedi della Giunta perché le fatture non sono state pagate e, di conseguenza, le guardie giurate non percepiscono l’intero stipendio da molto tempo. Per questo, a partire dal prossimo primo novembre, non

presteranno più servizio. Per le sedi del Consiglio la situazione non è migliore perché il bando di gara elaborato a maggio è stato modificato a luglio ed è stato infine impugnato dall’Istituto che attualmente presta servizio in via Colitto e in via IV novembre che ne chiede l’annullamento in autotutela”. Le motivazioni addotte per tale richiesta riguardano i criteri di assegnazione del punteggio che sembrerebbero elaborati al fine di favorire uno degli Istituti concorrenti in quanto si attribuisce un maggior punteggio a chi possiede una struttura aziendale nella Provincia di Campobasso, può contare su guardie Giurate dotate di attestato di Addetto al Pronto Soccorso e Addetto all’Antincendio nonché istituti in possesso di una certificazione volontaria relativa agli standard internazionali di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.“Ho l’impressione – continua il consigliere Monaco – cha

si abbia l’intenzione di scherzare con il fuoco. Innanzitutto perché si pensa di non rinnovare il servizio di vigilanza presso la sede di via Colitto, dove sono ubicati gli uffici amministrativi del Consiglio e quindi dove sono custoditi tutti i documenti di maggiore rilevanza, soprattutto alla luce del fatto che in questi giorni sembra essere stato trovato un accordo vantaggioso per le casse regionali e che, di conseguenza, non sarebbe più necessario il trasferimento. Per gli uffici della Giunta non mi sembra ci sia stato, finora, nessun atto finalizzato alla soluzione del problema della vigilanza con il rischio di lasciare scoperti anche quegli uffici. La soluzione potrebbe essere quella di chiedere la presenza di uomini delle forze dell’ordine, ma ritengo che si tratterebbe di uno sforzo irrispettoso delle attuali necessità di sicurezza sociale”.

Lettera aperta.

Caro Iorio, troppe scelte sbagliate del passato hanno causato danni di Pasquale Guarracino* Vorrei ricordare al Presidente Iorio che durante il suo mandato, mi ha visto spesso contrappormi alle sue scelte ed ai suoi indirizzi di carattere amministrativo per varie questioni. Azione naturale che un sindacalista compie per onorare l’impegno che assume dinanzi ai suoi deleganti. Uno dei motivi principali della mia antitesi al suo Governo, in special modo negli ultimi periodi del suo mandato, era di carattere strutturale e di impostazione, poichè il buon Presidente Iorio decise addirittura di non delegare nessun suo Assessore alle Politiche sul Lavoro, lasciando senza interlocutori diretti lavoratrici, lavoratori, imprenditori ed organizzazioni sindacali. Un fatto questo, che non abbiamo mai dimenticato per gravità e superficialità. Comunque, premesso ciò, mai avrei pensato di dover rispondere sul nostro lavoro proprio al protagonista delle scelte di sistema e delle politiche socio economiche molisane di oltre un decennio e

che hanno portato alla gran parte delle situazioni che oggi ci troviamo a fronteggiare. Dichiarazioni fuori luogo, improprie, e fatte da chi in anni di Governo non hai mai convocato tavoli di concertazione per affrontare le emergenze lavorative, magari in momenti in cui esse erano ancora rimediabili. Dunque, mi preme ricordare al decennale Presidente, che oggi siamo in piazza e nelle poche fabbriche rimaste a contestare le scelte dell’attuale Governo, che possiede le responsabilità degli ultimi 15 mesi, ma che hanno indiscutibilmente, ereditato situazioni assai, assai, complesse. Tanto per rinfrescarLe la memoria, caro Presidente Iorio, chi ha portato la situazione dei dipendenti del Korai a questo paradosso tutto molisano? E quelli della Molise Dati? E quelli della vigilanza armata? E quelli che si occupano delle pulizie e delle mense nelle strutture sanitarie? Queste sono solo alcune delle situazioni di crisi che Lei ci ha lasciato, ma, nell’ambito di un confronto con Lei, il numero e la varietà aumente-

rebbero notevolmente. E ancora, come giustifica l’approvazione da parte del Suo governo dell’attuale stesura della legge regionale in materia di commercio? Una legge che Lei ha voluto, ha votato e fatto votare e che ha creato solo ulteriore disoccupazione nella nostra Regione, con la chiusura di decine e decine di attività medio piccole, oltre a portare al totale svilimento del ruolo della famiglia, che ormai non può più riunirsi neppure la domenica, dovendo molti genitori e figli lavorare in quella giornata. Caro Presidente Iorio, per quanto ne possa pensare, io sono sveglio talmente tanto anche da invitarla a confrontarci pubblicamente su questi temi e colgo l’occasione per invitarLa a impegnarsi di più a trovare soluzioni insieme alla maggioranza di Governo sulla crisi economica attuale, nata sicuramente più di un anno fa, magari facendo un opposizione più attiva e costruttiva e non sonnacchiosa e sorniona come fatto fin ora”. *Uiltucs Molise

A tornare a denunciare l'assenza è la Uil Poteri locali

"Molise Dati, e il direttore?" CAMPOBASSO. Dal 29 maggio 2014 – circa 5 mesi fa – l’azienda speciale regionale di Molise Acque è senza direttore, una vacatio che crea non pochi problemi a tutto il sistema. È la Uil Fedezione Poteri Locali ad interrogare Giunta e Molise Acque sul perchè ancora non ci sia stata una nomina, sottolineando non solo i danni all’azienda ma anche al sistema di approvvigionamento idrico del territorio. Motivo per cui la richiesta dell Uil Fpl è proprio quella di sollecitare con urgenza la nuova carica e attuare un nuovo piano industriale che tenga conto dei reali bisogni e non di sistemi clientelari.


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12 ottobre 2014

Gira e rigira è un anno e mezzo che si parla a vuoto di lavoro

Petraroia ha trovato in Pillarella il partner giusto per allungare il brodo Secondo il coordinatore della Task-force regionale grazie ai bandi pubblicati, agli avvisi già operativi, ai fondi assegnati, all’avanzamento della spesa del Por 2007-2013, ai progetti ponte, all’evoluzione sull’area di crisi e sul Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), è un eldorado in costruzione. Ma va! Uno spezzone di programmazione 20142020, con proposte di legge di riordino (stante infatti il disordine- ndr) su Ricerca e Innovazione, sul Diritto allo Studio e sull’Istruzione e Formazione professionale e Conoscenza, e uno spezzone imperniato sui provvedimenti adottati, oppure in corso di adozione e cioè: la quarta annualità del bando Giovani al lavoro (ma dove? Ma quando? - ndr), l’avviso pubblico “Vado e Torno” (altra idea balzana – ndr), i bonus occupazionali 2014, l’avviso “Dai credito ai giovani”, il piano integrato “Giovani Molise”, il Piano di Garanzia giovani, l’avviso “Borse lavoro”, il bando “Obbligo formativo”, il progetto “Pigmeo”, i servizi per il Lavoro “masterplan”, il bando “Sezioni primavera” e i fondi residui del Por 2007/2013, ovvero una serie infinita di parodie e giochi di parole), sono stati il piatto forte dell’incontro organizzato da Michele Petraroia con la Task-Force coordinata dal novello “deus ex machina” regionale, Massimo Pillarella, e con Italia Lavori, Inps, Sviluppo Italia Molise, università, FinMolise, Agenzia Molise Lavoro, con la Commissione regionale tripartita e le rappresentanze dei Comuni, delle Province e delle Camere di Commercio per esaminare le soluzioni che possono aiutare a sbloccare e a sostenere le iniziative mirate allo sviluppo e all’occupazione (Sic! – ndr)). Gira e rigira è un anno e mezzo che di questo si parla e di questo si vive a contatto con l’assessore alle Politiche del Lavoro (probabilmente il suo, di

lavoro, ché di quello degli altri ci vuole il binocolo per intravederlo). Un passo avanti e due indietro, come il gambero. Come il Molise che in attesa di questo enorme, composito e straordinario pacchetto di proposte e iniziative, continua a scivolare all’indietro. Più che Petraroia, ha parlato Pillarella (a modo suo: stringato e difficilmente comprensibile per i non iniziati). Dando l’impressione che la Regione è tutta proiettata in avanti verso il futuro, e che i giovani, se pongono attenzione agli avvisi e ai bandi apposta per loro, non avranno problemi a trovare e (udite! udite!) a dare lavoro. Una regione, il Molise, secondo Pillarella (che la Regione provvede a ristorare con emolumenti stratosferici), grazie ai bandi pubblicati, agli avvisi già operativi, ai fondi assegnati, all’avanzamento della spesa del Por 2007-2013, ai progetti ponte, all’evoluzione sull’area di crisi e sul Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg), sarebbe un cantiere aperto, un modello di virtù tecniche e amministrative, un eldorado in costruzione. L’immaginazione al potere è stato invocato in alcuni anni bui del passato. Abbiamo l’impressione che senza accorgercene s’è insediata a Palazzo Moffa e a Palazzo Vitale. Ne stiamo prendendo coscienza in virtù dell’opera divulgativa di Petraroia e dell’opera cognitiva di Pillarella. I quali, del Molise che non è futuro, ma passato prossimo; del Molise vertenziale (Gam,

Ittiere, Zuccherificio et similia); il Molise della cronicizzazione dei problemi, della perdita del lavoro, della disoccupazione crescente, del progressivo impoverimento, bene, a questo Molise, a sentire il duo Petraroia/Pillarella, “non manca l’azione istituzionale per verificare disponibilità imprenditoriali private serie e nelle prossime settimane l’auspicio è che ci si trovi al cospetto di positive evoluzioni almeno su alcune situazioni tra le più rilevanti”. Ignorano il detto che chi di speranza vive, disperato muore. Ma gli va perdonato. Perché contestualmente, l’Assessorato Regionale al Lavoro

“con una abnegazione encomiabile degli uffici (Sic! – ndr), ha già sottoscritto in pochi giorni 36 verbali di esami congiunti per la cassa in deroga a tutela di 340 lavoratori, e sta seguendo la presentazione delle domande di mobilità in deroga presso le preposte sedi Inps che a pochi giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Regionale delle Istruzioni operative hanno già coinvolto 1105 lavoratori”. Cassa integrazione ordinaria e in deroga: la specialità di Petraroia. Emblema del centrosinistra regionale. Dardo

L'assessore Nagni ha incontrato il sindacato degli inquilini per le morosità

"Sfratti, avviato un percorso" CAMPOBASSO. Si è svolto in un clima di grande collaborazione, l'incontro convocato dall'assessore regionale Pierpaolo Nagni per discutere, insieme al sindacato abitanti ed inquilini,rappresentato da Italo Di Sabato, e alla struttura Iacp, della delicata questione sfratti. Abbiamo avviato un percorso di confronto e condivisione. Era importante - ha dichiarato l'assessore Nagni - comunicare ai rappresentanti del sindacato, in termini più tecnici il quadro della situazione al fine di giungere a possibili soluzioni. Abbiamo espresso la volontà di verificare l'opportunità di interventi aggiuntivi rispetto a quelli già messi in campo dall’attuale governo regionale. "Va ricordato - ha precisato nell'ambito dell'incontro- che abbiamo già impegnato 560.000 euro da destinare a casi di morosità incolpevole e siamo indirizzati verso un quadro di integrazione sociale. Ecco perché tengo particolarmente all'istituzione dell'agenzia sociale per la casa che assolverebbe al ruolo sociale che non può avere lo Iacp, struttura prettamente tecnica. Stiamo inoltre avviando un

quadro cooperativistico che possa andare a supportare i giovani precari e le giovani coppie , sostituendoci, di fatto alle banche che, insieme al alle imprese, sono totalmente escluse da questo processo . Tornando invece alla questione sfratti e morosità - ha continuato Nagni - abbiamo analizzato la situazione con estrema attenzione. Il confine per definire la morosità incolpevole è molto labile, dovendo anche tener conto di un quadro di forte precariato. Per questo ritengo sia utile il confronto con il sindacato divenuto ormai punto di riferimento per gli inquilini. Da parte nostra vi è la massima disponibilità a collaborare per giungere a soluzioni percorribili nell’ambito di situazioni di morosità particolarmente difficili. Verificheremo, tutti insieme la possibilità di aprire ad una moratoria. Questo richiederá qualche mese di tempo per poterne studiare tutti gli aspetti- ha concluso l'assessore - ma, superato l'empasse, saremo poi in condizione di riprendere il nostro percorso con più chiarezza e decisione".




8 12 ottobre 2014

Campobasso

Formazione professionale, Consiglio comunale dalla parte degli operatori Il Consiglio comunale, ha votato all’unanimità un ordine del giorno, affinché la Giunta regionale del Molise si impegni a prorogare il progetto ‘Sistema Regionale di Orientamento Permanente’, scaduto lo scorso 30 settembre 2014, al fine di poter dare continuità e sperimentare il modello predisposto su tutto il territorio regionale, per avere a regime un si-

stema di orientamento regionale, che assicuri un servizio di qualità dell’utenza, salvaguardando la situazione occupazionale degli operatori che lavorano al progetto con la previsione di forme di incentivazione alla fuoriuscita dei lavoratori, che si trovano in prossimità del pensionamento. L’assise di Palazzo San Giorgio – commenta il vicepresi-

dente del Consiglio comunale Marialaura Cancellario - si è espressa sull’annosa questione, partendo dal presupposto che molti dei 90 operatori, che da otto anni svolgono il proprio lavoro nell’ambito della formazione professionale, senza lavoro fin quando non ci sarà la proroga del progetto, risiedono nel capoluogo molisano.

Torna “Una manovra per la vita” Oggi a partire dalle ore 10.00, sul corso Vittorio Emanuele a Campobasso si terrà la quarta edizione della manifestazione “Una manovra per la vita”. L'evento, di carattere nazionale, si svolgerà in contemporanea in numerose piazze d'Italia ed è organizzato dalla SIMEUP (Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica). Il titolo "UNA MANOVRA PER LA VITA" si riferisce alla divulgazione delle manovre da praticare in caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Si tratta di una manovra salva-vita che viene illustrata ed insegnata ai cittadini e che dovrebbe far parte del bagaglio culturale di tutti e, in particolar modo, di chi si occupa a vario

titolo della cura e della salute del bambino. La manifestazione non ha fini di lucro, è gratuita, prevede partecipazione libera da parte di tutta la cittadinanza, poiché la diffusione della cultura della prevenzione necessita di forte impulso, per creare l’opportunità di sapere e saper fare. Come per lo scorso anno all’evento nazionale, seguiranno appuntamenti mensili, che verranno pubblicizzati sulla pagina Facebook “Una manovra per la Vita Campobasso: edizione mensile”: in questo modo, con il corso sulle manovre di

Corso per la preparazione degli alimenti per la celiachia: consegna degli attestati Domani alle 15.30, presso la Camera di Commercio di Campobasso verranno consegnati gli attestati di partecipazione al Corso per la preparazione degli alimenti per la celiachia. L’Ente camerale, su impulso del Comitato Imprenditoria Femminile, ha intrapreso nei mesi scorsi un percorso caratterizzato da attività di sensibilizzazione del territorio sia per diffondere una cultura aggiornata dell’alimentazione sia per incentivare l’offerta di prodotti senza glutine. Il corso sulla celiachia ha fornito,

ai 16 partecipanti, informazioni ed esempi pratici, utili sia per approfondire il tema in generale sia l’aspetto pratico di realizzazione di prodotti senza glutine. “L’obiettivo fondamentale che ci poniamo –afferma il presidente della Camera di Commercio di Campobasso, Paolo Spina -consiste nel diffondere una cultura dell’alimentazione il più possibile aggiornata e al passo con i tempi, fornendo alle imprese informazioni e strumenti per rispondere meglio alle esigenze di una parte della popolazione, quella affetta da ce-

liachia o da intolleranze minori al glutine, che è in continua crescita. L’Ente camerale intende supportare le imprese aiutandole a cogliere nuovi stimoli in un mercato che, da nicchia, può arrivare ad acquisire uno spazio sempre maggiore. Inoltre, insieme al suo Comitato Imprenditoria Femminile, si propone di affiancare gli imprenditori nella sperimentazione e nella ricerca di modalità innovative in un settore in evoluzione, offrendo così un’opportunità di crescita e diversificazione alle imprese del territorio.”

disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo si crea e si rinforza l’interesse per i corsi di primo soccorso e si amplia il numero di persone che conosce cosa fare e come muoversi correttamente in caso di emergenza.


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Campobasso

12 ottobre 2014

Scuola, la mobilitazione continua

La Flc Cgil Molise sta svolgendo assemblee sindacali in tutte le scuole nelle quali, oltre a chiedere a tutti di sottoscrivere un documento unitario con il quale si rivendica il diritto al contratto ed ad una giusta retribuzione, si discute sulle numerose criticità del piano del governo denominato “la buona scuola”. Le centinaia di lavoratori interpellati considerano inaccettabile l’as-

senza nel piano di qualunque riferimento al rinnovo del contratto, così come ritengono sbagliata la proposta di cancellare completamente l’anzianità nella valorizzazione professionale, sostituendola con un nuovo meccanismo farraginoso, che premia solo alcuni a discapito di altri, e prevede perdite secche di salario, andando in vigore solo nel 2019. Tra l’altro, appare evidente come si tratta di un piano che perde

credibilità ogni giorno che passa, che determinerà ulteriori tagli sul personale Ata e all’Università, confermandosi pertanto in continuità con le fallimentari politiche dei Governi precedenti. “In sintesi – spiega il segretario Giuseppe la Fratta - più che di una riforma si tratta di uno slogan, fatto da un manualetto divulgativo e da un video pubblicato su you tube. Non si può pensare di continuare con il gioco

delle tre carte, rifinanziando le scuole tramite altri tagli, che colpiscono in particolar modo il personale Ata, l’università e la ricerca. La Flc Cgil ha discusso le proposte del Governo, ha condiviso nei suoi organismi dirigenti il giudizio, lo ha reso pubblico e ha predisposto una campagna per condividere l’analisi e per organizzare la protesta. Questi sono i punti fermi della nostra federazione: analisi, proposta, protesta e mobilitazione. In Molise stiamo raccogliendo alcune migliaia di firme alla petizione #sbloccacontratto e sicuramente non lasceremo che la consultazione sia un’operazione demagogica e di facciata, anche perché siamo forti di proposte di merito valide ed utili al sistema d’istruzione ed ai lavoratori. Occorre reagire subito contro questo disegno, anche tramite una lunga fase di mobilitazione che unifichi giovani, sindacato, movimenti e associazioni, perché solo con larghe coalizioni sociali si può affermare un vero cambiamento. In tal senso, la Flc Cgil Molise ha sostenuto l’iniziativa degli studenti che l’altro ieri sono scesi in piazza insieme ad associazioni e movi-

menti. Si tratta di iniziative condivisibili, perché si oppongono alla privatizzazione della conoscenza, rivendicano scuole ed edifici sicuri e chiedono ai decisori politici di fare subito scelte lungimiranti, in campo nazionale e regionale, in materia di diritto allo studio. Affermare, al contrario si fa nel piano di riforma governativa, che le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti per far fronte alle esigenze delle scuole, vuol dire che lo stato alza bandiera bianca e si arrende alla sfida di garantire il diritto all’istruzione dei cittadini, previsto dalla Costituzione. Siamo convinti, invece, che proprio dal diritto allo studio occorre ripartire, per garantire a tutti il diritto universale al sapere. Le iniziative degli studenti, la manifestazione promossa dalla Cgil per il 25 ottobre e quella unitaria dei lavoratori pubblici dell'8 novembre indicano un percorso di mobilitazione che ha l’ambizione di ricomporre il lavoro e di riscrivere un nuovo patto generazionale. Facciamo appello agli studenti, alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola perché sostengano questo percorso di mobilitazione, per dare una risposta forte e corale all’altezza della situazione”.

L’istituto conquista il secondo posto del concorso artistico per il bicentenario della fondazione dell’Arma dei carabinieri

Da duecento anni contro la criminalità, il liceo Manzù rende onore alla Benemerita Si è classificato al primo posto alle selezioni regionali ed al secondo alle selezioni nazionali del concorso artistico indetto in occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri l’opera intitolata “La partita della legalità”, realizzata dalle alunne del Liceo Artistico “Manzu” di Campobasso Graziella Boccamazzo di Tufara e Miriana Genovese di Riccia con il contributo della Professoressa Nicolina Tommaselli. Il rilevante traguardo conseguito nelle selezioni rende lustro al Liceo “Manzu”, ai diretti protagonisti ed al Molise intero,

trattandosi di un’iniziativa di indiscusso prestigio, promossa in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario di fondazione della Benemerita e che ha visto la partecipazione – su base volontaria e gratuita – di oltre 3.000 studenti delle classi 4^ e 5^ dei Licei Artistici e degli Istituti d’Arte, nonché di 474 giovani ammessi a partecipare fuori concorso. L’opera realizzata dalle alunne Graziella Boccamazzo e Miriana Genovese, che rappresenta la Benemerita che combatte da 200 anni contro la criminalità, consiste in

una scacchiera in legno nella cui parte centrale è inciso il simbolo dell’Arma: da una parte ci sono le pedine dei Carabinieri, in colore nero bronzato, sulle quali sono scolpiti i simboli dei diversi reparti dell’Arma; dall’altra le pedine dei principali crimini combattuti, in colore nero argentato, più piccole rispetto alle prime. Il premio è stato ritirato proprio dall’alunna Boccamazzo Graziella nel corso della cerimonia di chiusura del concorso artistico “L’Arma dei Carabinieri: 200 anni di storia. I valori senza tempo da preservare …

ieri, oggi … sempre”, tenutasi a Roma nella mattinata dell’8 ottobre 2014 presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri, alla presenza del Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Generale Leonardo Gallitelli, durante la quale sono state premiate 29 opere vincitrici. Tutte le opere in gara saranno custodite presso i Comandi Territoriali di competenza e saranno esposte durante gli eventi di comunicazione che coinvolgeranno l’Istituzione.


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Termoli

12 ottobre 2014

La giunta Sbrocca azzera le posizioni organizzative TERMOLI. Ancora un provvedimento politicamente significativo, ancorché atteso, da parte della giunta Sbrocca, che dopo aver azzerato le posizioni dirigenziali ha fatto lo stesso con quelle organizzative, ossia il livello immediatamente inferiore. Una partita nata da lontano, proprio nel 2007, quando venne approvato il regolamento per la definizione dei criteri per il conferimento degli incarichi relativi all’area delle posizioni organizzative e per la definizione del ruolo e dei poteri dei responsabili di posizione organizzativa. La scelta dei dipendenti da inserire nell’area delle posizioni organizzative, a termini di regolamento, viene effettuata in rapporto agli obiettivi (risultati attesi) che il comune intende perseguire e non comporta, per il personale escluso dalla posizione organizzativa, la sottrazione delle competenze gestionali che devono continuare a svolgere perché propri della qualifica rivestita. L’individuazione delle aree delle posizioni organizzative, viene effettuata dalla giunta comunale con propria deliberazione allo scopo di migliorare l’efficacia gestionale dei settori

e di agevolare l’attività di direzione dei Dirigenti. Per l’amministrazione Sbrocca la procedura derogatoria introdotta in fase di gestione commissariale non ha più ragione di esistere e per questo ha dichiarato la cessata l’efficacia della deliberazione commissariale (con i poteri della giunta co-

munale) n. 105 dell’1.4.2014, con la quale sono state individuate ed assegnate con soluzione derogatoria rispetto al vigente regolamento comunale le posizioni organizzative e di alta professionalità.Si tornerà a parlare di queste posizioni quando saranno state conferiti gli incarichi dirigenziali.

Pd, sciolto il direttivo Controlli, soccorsi e missioni in ‘Mare sicuro’. Il punto fatto dal comandante Nasti

L’estate virtuosa della Guardia costiera TERMOLI. L’operazione Mare sicuro ha segnato l’intera stagione estiva in mare e sulla spiaggia, sul cosiddetto demanio marittimo.Il resoconto è stato illustrato ieri mattina dal comandante Antonio Nasti, ormai da più di un anno al vertice della Guardia costiera e in procinto di trasferire – forse entro l’anno – la caserma nei nuovi, moderni e più accoglienti locali. Numeri, quelli divulgati nel secondo venerdì di ottobre, ad alcune settimane dal termine della campagna contraddistinta anche dal 1530, il numero di emergenza operativo che h24 garantisce soccorsi in mare. Tra l’altro, nella sua versione 2014, grande è stata l’innovazione apportata con la costituzione in Prefettura dell’osservatorio sul mare, primizia per l’intero Adriatico. L’attività operativa ha annoverato migliaia di controlli: 1.052 agli stabilimenti balneari; 1.025 sul demanio marittimo; 529 in tema di pesca; 895 sull’ambiente; 354 per il codice della strada sull’area di competenza per un totale di 10.292 chilometri percorsi. Le missioni in mare sono state circa 300, di cui 16 per ricerca e salvataggio; 153 di polizia amministrativa; 82 sull’ambiente e 49 sulla pesca. Le motovedette e i gommoni hanno percorso 2.403 miglia nautiche, con 331 ore di moto. Controlli in mare per il diporto in quasi mille circostanze (993 per l’esattezza), 160 per la pesca e 419 di antinqui-

namento. Trentasette le persone soccorse complessivamente per dieci imbarcazioni, una da pesca e 9 turistiche. La motovedetta Sar ha solcato il mare per 169 miglia nautiche. Infine, l’opera di monitoraggio del flusso verso le Isole Tremiti.Tre i traghetti attivi nel periodo estivo, che hanno fatto salire il numero delle corse da 415 del 2013 alle 479 della stagione appena trascorsa, con un saldo positivo di passeggeri trasportato alle Diomedee di oltre mille, da 67.916 a 69.028; mentre le unità da diporto sono state 974 rispetto alle 849 del 2013 e questo è davvero significativo, vuol dire che il trend mare è sempre ascendente, specie in un segmento medio-alto della borghesia. Ora, a parte il trasloco sempre più imminente, l’attenzione del capitano di Fregata Nasti, celebre in Regione per le sedute operative ancorate ai crono-programma dettagliati, è rivolta a far mollare gli ormeggi anche al dragaggio del porto di Termoli, la madre di tutti gli interventi indispensabile per rendere più attrattivo e accogliente uno scalo portuale che altrimenti rischia di morire nella sabbia. I lavori dovrebbero avviarsi a primavera. Prima di congedarsi, inoltre, il comandante Nasti ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscite dell’operazione Mare sicuro, dalle amministrazioni regionale e comunali agli armatori, alle associazioni del cluster marittimo e anche alla stampa.

Il segretario Sciandra pensa ad una nuova organizzazione del partito TERMOLI. Colpo di spugna del segretario del circolo di Termoli Antonio Sciandra, che al termine del dibattito nel direttivo convocato giovedì alle 18 nei locali intitolati a Enrico Berlinguer ha sciolto la sua segreteria. Una scelta che ha spiazzato non pochi ed è stata anche suggerita dagli eventi degli ultimi mesi. I sette che prima ne erano a capo, pare dopo essere entrati in contrasto con le scelte del segretario cittadino Sciandra ed averlo adirato per comunicazioni stampa non condivise, saranno così sostituiti. Ancora riserbo sui nomi che risulterebbero al centro delle discussioni della prossima assemblea, ma è si-

curo che Sciandra avrebbe deciso di “cambiare radicalmente ogni esponente della segreteria e snellire la stessa da sette a tre o al massimo cinque componenti, evidenziando la necessità di circondarsi anche di uomini e donne di fiducia ed inclini a lavorare in sintonia”. “Per questo – ha concluso Sciandra – sono convinto che il Pd debba riorganizzarsi: nuovi nomi e nuovi volti per lavorare meglio”. “Le ragioni della sospensione del direttivo sono che dobbiamo prendere una nuova fase abbiamo finito la fase pre-congressuale e post elettorale pertanto il partito ha bisogno di un nuovo input politico da questo mo-

mento ci sarà una seconda fase, quella di mettere a punto un partito e una segreteria funzionale alla città di Termoli. Ci sono problemi di incomprensione ma mi auguro che ci sia una unità di intenti e che il Pd possa trovare quella unità che possa garantire a tutti la pace, però bisogna chiarire alcune questioni cominciando dallo statuto. Il partito deve entrare nell’amministrazione e l’amministrazione deve entrare nel partito tutte le questioni importanti dovranno essere prima discusse all’interno del partito per poi essere riportate all’interno dell’amministrazione questo è l’impegno che ho preso con gli iscritti e che voglio portare avanti”.

Riparte il project financing per il nuovo camposanto progettato dal Comune

Col nuovo cimitero sepolture a posto per 30 anni TERMOLI. Riparte l’iter del project financing per un nuovo camposanto a Termoli. L’attuale cimitero comunale è situato in una zona circondata dalla recente espansione urbana; l’area attualmente occupata è satura e la tipologia edilizia del tessuto circostante densamente antropizzato rende difficile e molto oneroso un ampliamento dell’impianto esistente, per cui è maturata la decisione di individuare un’area esterna di adeguata estensione per la costruzione di un nuovo presidio cimiteriale. Il nuovo progetto dovrà soddisfare la richiesta di sepoltura di una popolazione di 33.194 abitanti, popola-

zione, tendenzialmente stabile, alla quale è opportuno aggiungere, per le valutazioni di fabbisogno, una quota di immigrazione o di ritorno da condizioni di emigrazione, per cui si arriva a stimare un fabbisogno corrispondente a 35mila abitanti. Gli interventi per la costruzione del nuovo cimitero ed il loro dimensionamento saranno realizzati in finanza privata di progetto con l’intento di soddisfare la domanda in un arco temporale almeno di 30 anni. Ora toccherà alla struttura sbrogliare questa intricata matassa, sapendo che l’attuale gestione è in prorogatio e che l’emergenza loculi era stata risolta solo per alcuni mesi.


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Isernia

12 ottobre 2014

Non sono chiamati più i cittadini alle urne ma i Sindaci e i consiglieri comunali

Provincia, si vota il presidente ISERNIA. Si vota per l'elezione del presidente della Provincia di Isernia e lo fanno , questa volta, non i cittadini ma i sindaci e consiglieri comunali. Con Luigi Brasiello, supportato dal centrosinistra, si candidano i sindaci Lorenzo Coia (Filignano), Francesco Lombardi (San Pietro Avellana), Giuseppe Di Pilla (Sant’Agapito) e Lidia Iocca (Civitanova del Sannio) ed i consiglieri comunali Placido Cacciavillani (Agnone, che è anche consigliere provinciale), Cristofaro Carrino (Frosolone, anche consigliere provinciale), Sergio Sardelli (Isernia), Mike Matticoli (Fornelli), Nicolino Colicchio (Cerro al Volturno), Sandro Miniscalco (Rocchetta a Volturno). Schierati con Alfredo Ricci, supportato dal centrodestra, i sindaci Luciano Bucci (Conca Casale) e Roberta Orlando

Ferrovie, riparte la Transiberiana Domenica 2 novembre con carrozze d'epoca sulla Sulmona-Carpinone ISERNIA. Grandissima notizia per tutti gli appassionati di una delle linee ferroviarie più belle d'Europa! Per domenica 2 novembre 2014 è in fase di organizzazione un treno storico con carrozze d'epoca sulla Sulmona-Carpinone, la Transiberiana d'Italia, organizzato dal consorzio di comuni altomolisani Assomab in collaborazione con Fondazione FS e l'associazione Le Rotaie. Sarà l'unico treno del 2014 che percorrerà anche il tratto molisano, finora interdetto alla circolazione e riaperto per l'occasione grazie ad appositi lavori di manutenzione che fanno ben sperare per il futuro ripristino dell'intera tratta, da entrambi i capolinea che tradizionalmente rappresentano una via d'accesso da un lato tutta l'area metropolitana di Pescara-Chieti e dall'altro per tutto il flusso di turisti dell'hinterland napoletano che da decenni trascorrono le proprie vacanze sulle montagne abruzzesi.Questa volta, in occasione della XX Mostra Mercato del Tartufo Bianco Pregiato, evento che si terrà a San Pietro Avellana (IS) i giorni 1/2/3 novembre e collegato all'EXPO 2015 di Milano, il "Treno del Tartufo Bianco" partirà dalla stazione di Sulmona arrampicandosi sulle montagne della Majella e superando gli Altipiani Maggiori d'Abruzzo per poi raggiungere l'Alto Molise alla stazione di San Pietro Avellana-Capracotta, dove è prevista la discesa dei viaggiatori, fino al capolinea di giornata Carovilli-Roccasicura. Nel vicino centro di San Pietro Avellana i viaggiatori giungeranno dalla stazione con bus navette riservate per partecipare all'importante mostra giunta alla ventesima edizione e per visitare il centro storico, con l'accoglienza della comunità locale e stands gastronomici della cucina tipica a base di tartufo bianco. C'è inoltre la possibilità di visitare la splendida riserva MaB di Montedimezzo, area protetta e sotto tutela UNESCO a due passi dalla stazione, patrimonio di flora e fauna unico nel suo genere.Un'occasione unica per vivere tutto il fascino dei viaggi del primo Novecento negli scenari d'eccezione delle montagne d'Abruzzo e Molise: l'evento avrà infatti come media partner ufficiale Paesaggi d'Abruzzo, il noto portale web dedicato alle bellezze naturalistiche della nostra regione.L'orario di partenza è previsto alle ore 9 dalla stazione di Sulmona con ritorno programmato entro le ore 18. INFORMAZIONI & PRENOTAZIONI: EMAIL: prenotazioni@lerotaie.comCELL: 340 090 62 21 - dal lunedì al venerdì, orari: 10-13 / 16-19.

Anmil, la 64esima giornata VENAFRO. Anche Venafro celebra oggi la sessantaquattresima giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro. La manifestazione è organizzata dall’Anmil (Associazione Nazionale fra mutiliati ed invalidi del lavoro) di Isernia e dal Comune di Venafro. Il programma prevede alle 9.30 la celebrazione della santa messa presso la chiesa di San Nicandro. Alle 10.30 sarà intitolata una piazza della città ai Caduti sul lavoro. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale su proposta del sindaco Antonio Sorbo che ha individuato tale piazza nell’area a ridosso della villa comunale e dell’ex mattatoio. La proposta fu avanzata in Consiglio comunale negli anni scorsi su iniziativa dell’allora presidente del Consiglio comunale, Michele Mascio, e dall’attuale sindaco Sorbo, all’epoca consigliere di opposizione. Nella nuova ‘Piazza Caduti sul lavoro’ ci sarà la deposizione di una corona d’alloro con l’accompagnamento della banda musicale. Saranno presenti i familiari di alcune vittime morte sul lavoro. Alle 11, poi, è prevista la cerimonia civile presso la sala convegni del ristorante Quadrifoglio di Venafro.

(Montenero Valcocchiara), i consiglieri provinciali uscenti Romeo De Luca e Antonio Potena ed i consiglieri comunali Sonia De Toma (Isernia), Gelsomino De Vita (Agnone), Carmen Natale (Venafro), Francesco Peccia (vicesindaco di Cantalupo), Arnaldo Rossi (vicesindaco di Rionero Sannitico) e Antonio Caldararo (Pescolanciano). Si vota oggi dalle 8 alle 20, voteranno sindaci e consiglieri dei 52 comuni della provincia. Sono in tutto 556 aventi diritto, così suddivisi: 50 dei comuni più grandi (Isernia e Venafro), il cui voto avrà un peso pari a 7 unità; 13 di Agnone, che singolarmente contano di più (14,233); 13 di Frosolone, con voti procapite pari a 8,841; 480 degli altri 48 comuni, con voto pari a 0,729. Il totale dei voti è 885.

Il presidente dell'associazione delle strutture socio sanitarie parla del sistema

Clinica degli orrori, il disagio

ISERNIA. Il Presidente Domenico Mucci dell’ARESSS Associazione Regionale Strutture Socio Sanitarie, che riunisce tutte le strutture che si occupano di riabilitazione psichiatrica nella nostra regione, intende intervenire sulla vicenda che ha ferito la sensibilità di tutti in Molise e ha mosso emotivamente l’opinione pubblica nazionale. “Desideriamo esprimere profonda solidarietà agli utenti che hanno vissuto quel dramma e ai loro parenti che in questi giorni stanno affrontando una situazione tanto difficile. La nostra Associazione rappresenta in Molise tutte le 13 strutture residenziali e i due centri diurni, al quale se ne aggiungerà un altro ora in allestimento, che si occupano di riabilitazione psichiatrica. Desideriamo intervenire nel presente dibattito che giustamente sta coinvolgendo tanti settori della società civile perché, a fronte delle tristi notizie apprese, vi sono centinaia di operatori, dei quali personalmente mi faccio portavoce, che si dedicano alla riabilitazione psichiatrica da molti anni, seriamente, con abnegazione, svolgendo il loro lavoro con altissimo senso di responsabilità e consapevolezza. Vorrei evidenziare che è il profondo rispetto per il paziente che guida ogni step degli interventi di riabilitazione che attiviamo nelle nostre strutture ogni giorno e che ispira ogni azione di cura e gestione della vita quotidiana.

L’assoluto rispetto della dignità di ciascuno e gli standard acquisiti in termini medici e assistenziali, che costantemente garantiamo grazie a rigorose procedure, sono le condizioni di base nelle quali gli utenti vengono accolti. E sono gli elementi di forza posti a sostegno delle famiglie che con assoluta fiducia affidano i loro cari alla cura dei nostri staff multiprofessionali. La totale trasparenza delle strutture è peraltro un dato storico che le caratterizza e che è ormai patrimonio condiviso dei territori che le ospitano. Così come l’osmosi continua e intensa con le comunità locali e le infrastrutture sociali è un altro elemento del quale gli operatori sono orgogliosi. Proprio la continua interazione con la collettività costituisce il principio fondamentale per assicurare il miglior esito delle terapie di riabilitazione e di reinserimento sociale. Il fine prioritario è il recupero delle abilità degli utenti e, possibilmente, il loro reinserimento lavorativo. Le attività esterne ad essi dedicate sono inoltre continue, frequenti, attentamente programmate e monitorate. Il nostro intento è duplice: promuovere lo scambio con gli utenti per agevolarne il percorso riabilitativo da una parte, e dall’altra contribuire a combattere lo stigma che interessa il disagio psichiatrico, sollecitando una maggiore e più diffusa conoscenza. Per questo il mio è un invito a visitare le strutture: le nostre porte sono aperte sempre e a tutti”.



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