La Gazzetta del Molise - free press 15/04/2009

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CAMPOBASSO I primi risultati dell’incidente stradale nel quale sono rimaste uccise tre persone

Carabinieri morti, è stato un malore CAMPOBASSO - Claudio Perna, l’appuntato dei carabinieri deceduto nell’incidente stradale di Bojano, è stato colpito da malore. La notizia ufficiale è stata riferita dal medico legale che ha eseguito l’autopsia, Florio Reale. Dopo essersi sentito male avrebbe perso il controllo della sua automobile. Pochi istanti dopo, insieme al vicebrigadiere Pietro di Chiro è sbattuto contro una Fiat Uno di colore blu condotta da Massimo Palmieri il 36enne di Macchiagodena anch’egli deceduto in seguito all’impatto devastante. L’autopsia sul corpo di Claudio Perna è stata effettuata il 27 marzo scorso. I risultati ufficiali sarebbero dovuti arrivare fra un mese. Il clamore che ha suscitato la vicenda ha portato il medico ad esprimersi anche prima

del termine previsto. L’indagine sulla vettura non avrebbe portato a scoprire nulla di irregolare. Il comandante dei carabinieri di Bojano

Pasqua sicura, sette patenti ritirate CAMPOBASSO – Sono sette le patenti ritirate nell’ultimo weekend dagli agenti della polizia stradale. E’ avvenuto durante i normali controlli effettuati dalla polizia stradale intensificati in occasione delle festività pasquali. Ottantadue i conducenti fermati ai posti di blocco. Sei di questi sono risultati alla guida ubriachi. Due di questi hanno subito anche la confisca del veicolo perché guidavano con un tasso alcolico nel sangue superiore ad 1,5 g/l. Gli agenti, coordinati dal dirigente Pietro Primi, sono pienamente soddisfatti del bilancio di pasquetta. Questo perché non si è verificato alcun tipo di incidente. La polstrada, anche per i prossimi fine settimana, ha annunciato di essere inflessibile verso gli utenti che violano le norme di comportamento. Centootto i punti decurtati dalle patenti di guida. Novantasette le persone controllate contro le 55 infrazioni contestate tra le quali 33 per eccesso di velocità. Due i servizi tutor impiantati in autostrada. V.P.

4 ANNO II - N° 85 MERCOLEDÌ 15 APRILE 2009

Giuseppe Ambrosone ha fugato tutti i dubbi sulle condizioni del conducente della vettura che avrebbe provocato l’incidente. “Nell’esame macroscopico sui tessuti dell’appuntato – ha dichiarato – non emergerà nulla di inquietante. Non c’è nessun elemento probatorio per dire che nel corpo di Claudio Perna erano presenti sostanze tossiche. Nella notte precedente all’impatto aveva dormito in caserma e si esclude quindi qualsiasi elemento che possa dire il contrario”. Nel caso del malore i familiari di Massimo Palmieri non possono avanzare nessuna pretesa di risarcimento danni. Questa motivazione non è altro che l’anticamera della chiusura del caso con la parola “fatalità”. Viviana Pizzi

Lo ha dichiarato il medico legale Florio Reale che ha eseguito l’autopsia su Perna Si esclude che abbia ingerito sostanze tossiche

Minaccia conoscente, 40enne in carcere BOJANO – Minaccia con la pistola una sua conoscente. Per questo motivo ACDG residente in un piccolo paese del beneventano è stato arrestato dai carabinieri. Nella notte tra Pasqua e Pasquetta per futili motivi ha intrapreso una lotta serrata con una sua donna ha messo paura anche ai suoi parenti. Rinvenute 17 cartucce.

Uxoricidio Cianci, processo a rischio L’imputato è ancora ricoverato in ospedale CAMPOBASSO – Potrebbe profilarsi un nuovo rinvio nel processo a carico di Pasqualino Cianci. L’uomo, condannato in primo grado per la morte della moglie Giuliana D’Ascenzo, è ancora ricoverato all’ospedale Bambin Gesù di Roma. Il malore avvertito il giorno antecedente alla prima udienza non sembra averlo abbandonato. I legali Domenico Bruno e Domenico Porfido, nella giornata di oggi, chiederanno un nuovo rinvio del processo. Lo faranno attraverso i certificati di ricovero in formato originale che depositeranno davanti al giudice. Sembrano entrambi ottimisti sulla decisione dei giudici Alfredo Bosco e Pasquale Pensa. Il nuovo differimento del procedimento di secondo grado verrà chiesto per due ordini di motivo. Il primo è riferito alla malattia vera e propria dell’imputato. Il secondo invece è legato alla volontà di Pasqualino Cianci di essere sempre presente in dibattimento. Anche per questo il

processo di primo grado andò per le lunghe e ci vollero più di due anni per ascoltare i testimoni e condannarlo a ventuno anni di reclusione. I giudici potrebbero però anche decidere di non accogliere le motivazioni addotte dai legali e decidere di svolgere comunque il pro-

cesso. In tal caso gli avvocati difensori reitereranno la richiesta di riapertura dell’istruttoria con la richiesta di esame clinico sull’imputato. La sentenza comunque non dovrebbe venir fuori nella giornata di oggi. Vivip

Furto, quattro mesi per un pregiudicato CAMPOBASSO – Quattro mesi di reclusione per furto aggravato. Li dovrà scontare D.D.J. un autista di 40anni residente nel capoluogo di regione. Si sono aperte le porte del carcere proprio in concomitanza con le festività pasquali. Uscirà da via Cavour in piena estate.


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