Quotidiano - 24 Novembre 2011

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TAaglio lto

24 novembre 2011

Non sono deluso per me ma per quanti mi hanno sostenuto e per il movimento E’ il secondo partito della coalizione

“Sono fuori dalla Giunta Iorio mi ha chiesto di fare un passo indietro” di Anna Maria Di Matteo CAMPOBASSO. La sua nomina ad assessore era data per scontata negli ambienti politici molisani, in pochi avevano pensato che Iorio lo avrebbe tenuto fuori dalla sua squadra. Invece è andata esattamente così, Nico Romagnuolo, esponente di spicco del movimento Progetto Molise, è rimasto fuori dall’esecutivo. Dica la verità, c'è rimasto un po' male per l'esclusione… "Sarebbe stupido dire di no. Certo, la delusione c'è, non tanto per me quanto per Progetto Molise e per quanti mi hanno sostenuto". A lei non è andata male, comunque, visto che continuerà a ricoprire la carica di sub commissario per la ricostruzione post-terremoto "Infatti volevo dire proprio questo. Il presidente mi ha riconfermato la propria fiducia, chiedendomi di continuare il lavoro che ho intrapreso per portarlo a

Parla Nico Romagnuolo esponente di Progetto Molise escluso dal nuovo esecutivo per fare spazio a Scasserra termine". Secondo lei perché alla fine Iorio ha privilegiato l'altro movimento, quello di Molise Civile, nonostante Progetto Molise avesse ottenuto un larghissimo consenso tra gli elettori? "Il nostro movimento è il secondo partito, in termini di preferenze. Probabilmente, anzi quasi certamente, il presidente ha voluto fare un discorso di equilibri territoriali. Ha voluto dare spazio a Scasserra per questa ragione". Era pronto al sacrificio? "In realtà, quando in giro tutti mi davano già per assessore, io ed i rappresentanti del movimento ci eravamo visti con il presidente che ci ha chiesto di fare un passo in dietro, per il momento". Per il momento… C'è dunque la possibilità

di un suo 'ripescaggio' successivo? "Il termine ripescaggio non mi piace. Direi piuttosto che in un secondo momento potrebbe aprirsi qualche spazio, ma vista la situazione, con questi chiari di luna sarà difficile". Lei continuerà a gestire un settore, quello della ricostruzione post-sisma tutt'altro che facile. "In effetti è un compito gravoso. La riconferma dell'incarico

mi inorgoglisce, non c'è dubbio, perché dimostra la fiducia e l'apprezzamento per il lavoro fin qui svolto, ma non mancheranno le difficoltà”. Ma c'è ancora tanto da fare, le priorità sono ancora molte. "La priorità è una sola: far capire ai sindaci inadempienti che devono muoversi. Vorrei che venisse fuori un concetto, con estrema chiarezza: la ricostruzione non la faccio io, non la fa il presidente della Regione. La

fanno i sindaci, molti dei quali non hanno ancora presentato i progetti, con il rischio dell'intervento della Corte dei Conti in caso di mancata presentazione dei progetti. I sindaci devono capire che è arrivato il momento di lavorare con coraggio". Quando tornerà al proprio posto? "Già da domani (oggi, ndr). Sono pronto a ripartire con rinnovato slancio ed impegno".

Continuerò a ricoprire l’incarico di sub commissario alla ricostruzione Il presidente mi ha rinnovato la fiducia C’è ancora molto da fare. L’appello ai sindaci ancora inadempienti affinché presentino con urgenza i progetti


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