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REGIONE Riforma comunità montane, Muccilli: l’impugnativa del Cdm riguarda gli Lsu CAMPOBASSO – L’assessore regionale agli Enti locali, Salvatore Muccilli, interviene sull’impugnazione, da parte del Consiglio dei ministri, della legge 6 del 24 marzo scorso sulla soppressione delle Comunità mon-

tane. “La legge è stata osservata – spiega Muccilli – non certo nel suo impianto complessivo bensì limitatamente alla norma che consente la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili che prestano servizio negli enti mon-

tani. Si tratta di una disposizione da me fortemente voluta – precisa –, trattandosi di lavoratori che da anni prestano la loro opera per svolgere attività nell’interesse dei comuni e delle loro popolazioni, attività e servizi esercitati in forma associata al fine di razionalizzarne i relativi costi”. Eppure, per Muccilli “al di là di questo specifico punto, la legge non ha ricevuto alcuna censura da parte del Governo e quindi l’esecutivo nazionale l’ha ritenuta valida e pienamente conforme all’ordinamento vigente in materia. D’altronde, la legge è stata frutto di un intenso lavoro di predisposizione e di approfondimento, nello spirito di fornire risposte strutturali e di lungo periodo alla problematica degli enti comunitari. E con la nomina dei commissari liquidatori delle comunità montane – conclude l’assessore – avvenuta nei giorni scorsi, lo strumento legislativo regionale è diventato pienamente operativo ed efficace e sono sicuro che sarà in grado di produrre risultati estremamente positivi e apprezzabili sin dai prossimi mesi”.

L’Asm: lo Iacp distingua tra portavoce e addetto stampa CAMPOBASSO – L’assostampa Molise scrive al commissario straordinario dello Iacp, Pierluigi Lepore, sul bando per la selezione di un portavoce per la struttura. “Tra i requisiti richiesti ai candidati vi è anche l’iscrizione all’ordine dei giornalisti, che può essere di valido ausilio per un lavoro qualificato e puntuale. La legge 150/2000 sulla comunicazione pubblica distingue la figura del portavoce ‘…che coadiuva il vertice, con compiti di diretta collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione’ e l’ufficio stampa che ‘…cura i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni da fornire nelle materie di interesse dell’amministrazione’. Pertanto la prima figura ha un ruolo ‘politico’, diretta espressione del vertice dell’amministrazione, ma non può sostituirsi all’ufficio stampa, in quanto struttura ‘terza’ di collegamento tra l’ente ed i cittadini”.

Sel ancora senza segretario Il dimissionario Natalini sarà riproposto dall’assemblea regionale per guidare il partito? CAMPOBASSO – Non c’è ancora un vero e proprio movimento civico attorno al partito Sinistra, ecologia e libertà. In Molise la corrente del governatore Nichi Vendola, che nella sua Puglia ha fatto una vera e propria rivoluzione, stenta a decollare: Sel, del tutto privo di quell’entusiasmo che invece si respira in altre realtà, non ha nemmeno un segretario regionale. Dopo le annunciate dimissioni di Mauro Natalini, ormai più di un mese fa, non è stato ancora individuato un successore. E sì che ce ne sarebbe bisogno visto il risultato registrato alle ultime elezioni provinciali dove Sel, appoggiando la candidata Micaela Fanelli, non ha ottenuto alcun seggio prendendo poco più del 3%. Una percentuale che, sebbene non troppo distante dalla media nazionale, è da considerarsi solo come base di partenza. Lo pensa anche il coordinatore della federazione del capoluogo, Vincenzo Notarangelo, che ieri ha convocato la stampa per analizzare il voto. “A mio avviso – ha detto – il clima di incertezza che regna nel partito non è la causa del risultato ottenuto. C’è ancora da lavorare, possiamo migliorare, ma per un movimento così giovane e poco conosciuto raggiungere il 3,21% non è un cattivo risultato”. Sulla questione dimissioni spiega: “La decisione Natalini l’ha presa per ragioni personali e non politiche, quindi non posso che accettarla”. Effettivamente è così che stanno le cose, ma in un

certo senso l’ex coordinatore regionale non ha avuto molta scelta: la lista di appoggio alla Fanelli, infatti, è stata composta senza coinvolgerlo e lui ha preferito farsi fuori per non essere fatto fuori. Oggi che l’assemblea regionale ha finalmente un nuovo presidente (Roberto Giammaria che ha preso il posto di Alfonso Mainelli) si potranno convocare i componenti ed eleggere il nuovo segretario regionale. Che non è escluso possa essere proprio Natalini, vuoi perché ha la maggioranza lì dentro, vuoi perché di aspiranti successori non ce ne sono molti all’orizzonte. AD


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