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ISERNIA Il sito termale nel degrado...proprio di fronte alla sede del Settore Ambiente

C’era un volta l’acqua solfurea ISERNIA - Ce l’hanno tutti i giorni davanti agli occhi ma fanno finta di niente. Stiamo parlando di un paradosso incredibile, uno dei tanti che ci sono nel capoluogo pentro. Questa è la storia dell’acqua solfurea, un tempo sito termale, oggi trasformata in discarica a cielo aperto. Peccato che solo pochi anni fa il Comune di Isernia ha investito centinaia di migliaia di euro per riqualificare un sito abbandonato a se stesso. E oggi, dopo un investimento oneroso, poco è cambiato. Una struttura che potrebbe far gola a “Striscia la Notizia”. Qualche cittadino, infatti, si sta già attivando per chiamare il ga-

14 ANNO III - N° 165 MARTEDÌ 20 LUGLIO 2010

bibbo. Vi starete chiedendo qual è il paradosso? Semplice. Come tutti sapranno proprio di fronte al sito termale è stata realizzata la sede comunale del V Settore, che tra le altre cose si occupa anche di Ambiente e Salvaguardia del Territorio. C’è un’area, insomma, che si trova nel degrado più assoluto proprio di fronte agli uffici che si dovrebbero occupare di migliorare la vivibilità della città. Se questo non è un paradosso! Perché allora non far ripulire l’area dai cittadini che hanno appena vinto la borsa lavoro? Erbacce, sporcizia ed incuria. Sono queste le condizioni in cui

versa l’antico sito termale dell’Acqua Solfurea. L’area, è stata inaugurata in pompa magna solo qualche anno fa. Ma il progetto, in sostanza, non è mai partito. La struttura, dicono i residenti, è diventata un ritrovo per alcolisti e tossicodipendenti che hanno persino fatto razzia di rame, rubando le grondaie collocate sui tetti degli edifici. Il rame, infatti, viene rivenduto per acquistare dosi di droga. La struttura termale viene aperta al mattino e chiusa la sera da un dipendente comunale. Ma chi vuole trascorrere una giornata all’insegna della natura e assaggiare la famosa acqua iser-

nina deve fare i conti con le condizioni disastrose in cui versa l’area. Ci sono rifiuti ovunque, parte delle strutture non sono state ancora ultimate e ci si trova davvero di tutto. Ormai è diventato quasi impossibile camminare lungo i sentieri senza pungersi con erbacce ed ortiche, che hanno letteralmente invaso le stradine. Per non parlare della fontana da dove esce l’acqua termale, che è arrugginita e divelta. Sulla cupola della stessa, inoltre, c’è anche un grosso buco dal quale qualeche malintenzionato potrebbe riversare sostanze pericolose per inquinare la falda. La scorsa estate il Comune

diede in gestione parte dell’area ad un gruppo di giovani che aveva aperto un locale. “Solfurea go go”, questo il nome del bar. Almeno in quell’occasione il sito era tornato a rivivere. Ma la convenzione è scaduta solo dopo pochi mesi e quest’anno da Palazzo San Francesco sembrano intenzionati a non voler ripetere l’esperienza. Si cerca ancora un privato pronto a gestire la struttura. Ma tutti gli imprenditori si sono tirati indietro. In tanti ora si chiedono quanto tempo ancora dovrà passare per vedere funzionante un’opera costata non poco alle casse del Comune.

Pony impazzito semina il panico in città

Pietrabbondante piange il vicesindaco

ISERNIA - Attimi di panico ieri pomeriggio in località Nunziatella. Un pony, appartenenente ad un rom isernino è scappato dal quartiere San Leucio, dove di solito i cavalli pascolano liberamente, e dopo aver fatto un tratto di Statale, si è nascosto dietro alcune case. Dopo qualche ora l’animale è stato recuperato dal proprietario.

PIETRABBONDANTE - Commozione domenica pomeriggio ai funerali di Lucio Di Iorio, vicesindaco del centro altomolisano. Tutta l’amministrazione e numerosissimi cittadini ed autorità hanno voluto dare l’ultimo saluto ad un uomo che ha fatto tanto per il suo paese. Condoglianze alla famiglia Di Iorio anche da La Gazzetta del Molise.


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