Quotidiano - 11 dicembre 2012

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SANITÀ

In Aula il piano della discordia

CAMPOBASSO. Finalmente il piano sanitario è noto a tutti i consiglieri. Il documento, dietro sollecitazione formale da parte del consigliere del Pd, Michele Petraroia, è stato fatto recapitare a tutti gli inquilini di palazzo Moffa che dunque hanno avuto tutto il tempo necessario per prenderne visione. Così questa mattina, in Consiglio regionale si aprirà il dibattito su un tema, quello del riordino del sistema sanitario, che tante polemiche sta suscitando. All’ordine del giorno figura un solo argomento: l’esame della proposta integrativa formulata dalla Quarta Commissione. Un lavoro che risale alla fine dell’estate e che dunque risulta superato dai provvedimenti introdotti dal Governo negli ultimi mesi. L’intenzione dell’Aula è quella di pronunciarsi sì sulla proposta della Commissione, ma anche e soprattutto sul piano sanitario elaborato dal commissario Filippo Basso. Questa mattina il consigliere Petraroia chiederà l’immediata iscrizione all’ordine del giorno dei lavori della proposta commissariale, in modo da consentire al Consiglio di pronunciarsi sul documento. Il pronunciamento sarà poi inviato all’attenzione del ministero e del tavolo interministeriale, in modo che sia chiara la posizione del Consiglio re-

L’assemblea legislativa di palazzo Moffa pronta a dire no all’atto commissariale. Ma sarà inutile: tutto è stato ormai deciso gionale su un piano sanitario imposto, calato dall’alto senza il minimo coinvolgimento della massima istituzione della regione. “Il confronto sulla proposta elaborata dalla Quarta Commissione sarà interessante ed

L’intervento. di Pierpaolo Nagni* Restiamo sconcertati davanti alle ultime dichiarazioni di Michele Iorio in merito alla sanità molisana e davanti al suo tentativo di addossare le colpe del disastro non a chi, fino ad ora, ne è stato a capo ma a chi si è battuto per salvarla, a chi ha denunciato anomalie, a chi ha rappresentato le criticità della questione in parlamento al fine di trovare soluzioni. Ciò che ci lascia basiti è la totale mancanza di senso di responsabilità dell'ex governatore che, dopo aver causato innumerevoli danni, oggi, a ridosso di nuove elezioni regionali, cerca di tirarsene fuori chiamando in causa, guarda un po’, proprio Antonio Di Pietro. Un atteggiamento inaccettabile e irri-

anche utile, per molti versi – spiega Petraroia – Ma sarà estremamente importante che l’Aula esprima il proprio parere sulla proposta di piano sanitario presentata dal commissario. Un parere rivolto al Governo, per fare capire con

estrema chiarezza che il Consiglio regionale non è indifferente a questo stato di cose e che intende dire la sua”. Certo, l’assemblea legislativa di palazzo Moffa potrà anche dire la sua, ma sanno bene, i consiglieri, che si tratterà semplicemente di un parere, che sarà certamente negativo, del quale tuttavia il Governo non terrà minimamente conto, vista la chiusura totale dimostrata in questi mesi dal commissario. Invece di parlare adesso, a cose ormai fatte, bene avrebbe fatto il Consiglio regionale a presentare le proprie proposte a tempo debito, quando c’era ancora la possibilità di farlo. Inviare, ora, al Governo ed al tavolo tecnico una delibera-

Sconcertati dinanzi alle dichiarazioni di Iorio spettoso nei confronti dei cittadini molisani ai quali speriamo sia ormai chiaro che l’unico responsabile della penosa situazione in cui versa la sanità regionale si chiama Michele Iorio. Dobbiamo dire grazie a lui se oggi siamo costretti a far fronte ad un debito senza fine. Dobbiamo dire grazie a lui se i creditori della sanità non percepiscono le loro spettanze. Dobbiamo dire grazie a lui se, nel pubblico, si registrano disservizi e tempi lunghissimi per l’erogazione delle prestazioni. Una politica che, invece di dare vita ad una analisi seria del sistema sanitario regionale pianificandone con lungimiranza l’organizzazione, ha pensato

Il documento approda in Consiglio dopo tante polemiche

solo alla convenienza del momento. Ecco spiegati gli inutili doppioni di reparti e primariati senza capo né coda, collegati soltanto alla politica del favore di turno, al medico da piazzare, al dirigente da sistemare. Riconosciamo che, nonostante tutto, nell’ambito del servizio sanitario del Molise si siano distinti punti d’eccellenza,ma siamo portati a credere che tali “perle” siano collegate più alle capacità di alcuni singoli primari e delle loro squadre che ad una buona azione organizzativa degli amministratori. L’Italia dei Valori, lo abbiamo detto più volte, non è certo innamorata della logica dei numeri ed è convinta che la

zione con la quale l’Aula esprime contrarietà al lavoro svolto dal commissario appare inutile dal punto di vista sostanziale. Dal punto di vista formale rappresenta la posizione politica ed istituzionale del Consiglio regionale che, come noto servirà a ben poco. Insomma, senza voler sminuire il lavoro dell’assemblea legislativa, si tratterà di una formalità, visto che il Governo andrà avanti e presto darà piena attuazione al piano sanitario varato dal commissario Basso. Nel corso della seduta odierna non mancheranno di certo le polemiche. Il presidente della Quarta Commissione, Lucio De Bernardo, ha già avuto modo di esternare il proprio dissenso nei confronti del commissario, ma anche nei confronti del presidente della Regione Iorio che a suo giudizio avrebbe dovuto assumere un atteggiamento più deciso nei confronti del Governo. L’elaborazione del piano sanitario doveva rimanere prerogativa del Consiglio regionale che invece è stato totalmente esautorato senza che nessuno si opponesse in maniera forte. Presto il progetto di riordino della sanità, voluto dal Governo, sarà attuato. La vicenda, a questo punto, può considerarsi ormai chiusa. ma.sol.

cancellazione di alcuni reparti che hanno fatto della qualità dei servizi offerti la loro principale mission, sia da rivedere. Detto questo, il fatto certo è che, oggi, i tagli ai servizi, ai reparti, ai posti letto, le chiusure o gli accorpamenti di ospedali molisani, non arrivano per caso. Sono il risultato della scellerata politica di Iorio. Quali sarebbero dunque, in materia di sanità, le responsabilità dell’on. Di Pietro? Cosa gli si può rimproverare? Forse di aver reso nota la gravità di quanto si stava verificando al di fuori dei confini regionali?Ma cos’altro dovrebbe fare un parlamentare molisano? Assistere in silenzio allo scempio della sanità facendo finta che tutto vada bene? … * segretario regionale IdV Molise


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