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Nagni: “Possibile in breve tempo un nuovo sviluppo viario per il Molise”

Rivolo e Fresilia, due opere da chiudere

CAMPOBASSO. Si sono svolti presso l’assessorato regionale ai LL. PP, i lavori sull’accordo di programma quadro tra la Regione Molise e le Province di Campobasso e Isernia per l’utilizzo delle risorse derivanti dal conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali, attraverso il decreto legislativo n. 112del 31 marzo 1998. Nell’ambito degli incontri con i due enti provinciali si è discusso di come ottimizzare l’utilizzo dei fondi ancora a disposizione della Provincia di Campobasso e della Provincia di Isernia da destinare al completamento di opere e progetti per la cui presentazione sono stati prorogati i termini fino al 30 giugno 2014. L’occasione è stata propizia anche per parlare dei col-

legamenti del così detto Rivolo e della Fresilia, due importanti questioni che da molto tempo attendono interventi risolutivi e che hanno visto, sempre nella mattinata di ieri, lo svolgimento di un accurato sopralluogo da parte dell’ assessore Nagni e dei tecnici regionali. Per quanto riguarda la Fondovalle del Rivolo – ha dichiarato l’assessore ai LL.PP. - è stata assicurata,da parte della Provincia di Campobasso, la consegna di tutta la documentazione necessaria all’avvio immediato dei lavori. Questo - ha commentato – rende concreta l’ipotesi che il tratto mancante del Rivolo, nel giro pochi mesi, possa finalmente andare ad agganciarsi al tratto finale

della tangenziale ovest, creando così un nuovo flusso viario che dalla Bifernina, all’altezza di Castropignano, arriva all’ingresso di Campobasso. Con la Provincia di Isernia si è discusso, invece, della possibilità di immaginare una modifica al tracciato del tratto finale della Fresilia che andrebbe a ricongiungersi alla Trignina con maggiore facilità e con costi più contenuti. In poco tempo - ha concluso con soddisfazione l’assessore - potremmo chiudere due grandi opere fino ad ora rimaste incompiute, coerentemente con l’obiettivo che l’attuale governo regionale si era imposto: migliorare la viabilità complessiva del Molise portando a termine interventi già programmati ma anche mettendo in cantiere nuovi progetti”.

Giovedì 27 giugno conferenza stampa e illustrazione del progetto di rilancio della filiera avicola molisana

Confcooperative Molise ha bussato alla porta di Gam-Solagrital Obiettivo dichiarato, socializzare la filiera avicola molisana sottraendola alla politica avventuristica e agli sprechi economici-finanziari che l’hanno ridotta a mal partito Prima di mettere un po’ di sale sulla sciapa (per inettitudine dei protagonisti pubblici e privati) minestra della Gam-Solagrital, Confcooperative Molise, soggetto cardine della cooperazione regionale, ha riflettuto a lungo. A riflettere le ha giovato il lungo estenuante tic e toc della giunta Regionale, il velleitario tavolo ministeriale, l’abile defilarsi di chi ha prodotto guai in veste di sindacalista e vorrebbe evitare di replicare in veste di assessore regionale. Il progetto di rilancio della filiera avicola molisana deve aggiungere pertanto, sperando che ciò avvenga con cognizione di causa e senso di responsabilità, l’ingresso del mondo cooperativo in un contesto in cui hanno spadroneggiato la politica, la clientela politica, l’avventurismo gestionale. Il risultato è nella crisi, è nella incapacità a decidere (a Campobasso come a Roma), è, soprattutto, nella indeterminatezza della giunta regionale. La cooperazione, con Confocoperative Molise, tenta una sortita ricca di buone intenzioni, di forte volontà, di convinzione, con l’obiettivo dichiarato di socializzare la filiera avicola molisana, sottraendola alla politica avventuristica e agli sprechi economici-finanziari che l’hanno ridotta a mal partito. Cioè, con l’intenzione di renderla protagonista di una nuova e diversa valutazione del lavoro e del reddito. Un cambio di mentalità e di gestione: segni distintivi della cooperazione, fondati sulla partecipazione dei soci al capitale e al rischio d’impresa. Unico modo corretto di chiudere il cerchio tra chi investe e lavora, avendo conoscenza e coscienza di ciò che fa. Di questa volontà Confcooperative Molise ha informato la Regione Molise e ha reso edotta anche la Finanziaria regionale (FinMolise) che si sono dette interessate al progetto e al suo sviluppo operativo. Questo è il prologo di una iniziativa coraggiosa quanto indispensabile per cercare di trarre dalle

secche in cui è finita la Gam-Solagrital e la filiera avicola molisana. I contenuti e le prospettive del progetto saranno resi noti nel corso della conferenza stampa di Confcooperative fissata per giovedì 27 giugno, alle ore 16, presso la sede sociale (Via Nina Guerrizio, 2). Dardo


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