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Branca: l’arte di ‘novare serbando’
Immagine storica della sede di via Resegone a Milano. Un tempo circondata dalle campagne, ora inserita appieno nella città
C’è un motto che ha accompagnato tutta la storia delle Distillerie Branca: ‘Novare serbando’, innovare mantenendo, conservando. Parole che riassumono la filosofia e un modo di lavorare che ha condotto alla nascita e alla crescita di un’azienda che ha saputo rinnovare, adeguarsi ai cambiamenti, restando però sempre se stessa. Tutto ebbe inizio nel 1845 con Bernardino Branca, speziale di professione, che ideò un preparato a base di erbe per curare il colera e la malaria. Il successo fu immediato e travolgente, al punto che cinque anni più tardi a Milano nasce il primo stabilimento di produzione. Il secondo, quello attuale in via Resegone, viene inaugurato nel 1910. È a tutti gli effetti una grande realtà industriale.
Il segreto del Fernet-Branca
Sono passati 170 anni, ma il Fernet-Branca è ancora il Fernet-Branca, unico e senza paragoni, nonostante gli innumerevoli tentativi di riprodurlo. La formula inventata da Bernardino è identica, ventisette erbe, spezie e radici
I 27 ingredienti che compongono il Fernet-Branca miscelate con tempi, temperature e modalità che rimangono un segreto ben conservato dalla famiglia Branca. Niccolò guida l’impresa e adesso è lui a conservare il mistero della produzione, a calibrare con attenzione tutti gli ingredienti. Ama il nuovo, la modernità, e, al tempo stesso, desidera preservare la memoria di quello che è stato. Sigla un accordo con il Comune di Milano per ristrutturare la storica Torre del Parco Sempione, alta 108 metri e progettata nel 1933 da Cesare Chiodi e Giò Ponti, apre al pubblico un museo per raccogliere e conservare documenti e oggetti che testimoniano il passato della sua azienda. Contemporaneamente, però, dà nuovo slancio ai suoi prodotti, valorizzando le proposte commerciali, a partire dal Fernet-Branca, incluso come ingrediente per cocktail inebrianti, liquore di tendenza in Italia e all’estero, da abbinare con altre bevande per scoprire il suo sapore sorprendente. E il Fernet-Branca piace, si diffonde in Europa e in Argentina. Viene bevuto insieme alla Cola, al Chinotto e al Ginger ale. Molto apprezzato anche il Brancamenta, la cui formula, composta da erbe e spezie, è arricchita dall’olio essenziale di menta piperita piemontese, la più pregiata al mondo.

Nell’immaginario collettivo
I popolarissimi prodotti, parte integrante della tradizione lombarda
Non sono solo Fernet-Branca, comunque. Lo Stravecchio Branca con i suoi 127 anni è apprezzato dagli intenditori, un brandy da assaporare con lentezza, per cogliere tutti gli aromi stratificati dal tempo. La Grappa Candolini, il Caffé Borghetti, il Punt e Mes, un vermut dalla dolcezza poco invadente,
Le grandi cantine avvolte dagli intensi profumi dei liquori sono aperte al pubblico un’armonia di profumi e di erbe officinali, china e molto altro, realizzato nel 1889. E c’è anche la vodka Sernova, dal nome che richiama le steppe dell’Est e che invece è tutta italiana, frutto dell’unione delle parole del motto dei Branca (serserbando nova novare). Prodotti che sono ormai entrati a fare parte dell’immaginario collettivo, oltre a essere presenti nelle case di tutti gli Italiani. Successi che si sono concretizzati soprattutto grazie alle persone che hanno operato e operano in un’azienda dove il lavoro è rispettato da un codice etico. Liquori e distillati di grande qualità che sono il frutto di cura e attenzione, promossi da campagne pubblicitarie e comunicazioni raffinate, concepite da grandi artisti, grafici e pittori di punta che hanno saputo interpretare al meglio la complessità variegata di un modo serio e profondo di produrre.
Fratelli Branca Distillerie
Via Resegone, 2 - Milano Tel. 02 85131 www.branca.it ufficiostampa@branca.it
ORGANIZZAZIONE EVENTI. MUSEO.
VISITE GUIDATE ALL’AZIENDA.
La storica botte madre per il blending del celebratissimo brandy

