Contemplare un quadro
Scendere dal cielo alla terra si può. Adornare la natura stessa è permesso. Da qualche tempo, in uno spazio... vive nella nostra casa un’ opera di Jesús, un regalo in se stesso e per se stesso. Sguardi di fronte, di nascosto, sbirciate, in silenzio, con musica, durante una chiaccherata, dentro e fuori del rumore che dà la stanza condivisa. E fra tutti, lo sguardo di un amico, David, che guarda il quadro, e che di notte ci saluta con una segreta avarizia, guardarlo lui, al fulgore della fiamma... e non sapere se dorme o no, o se soltanto sogna. Silenzio... E all’ albeggiare, la porta aperta, sopra le traverse del cammino verso casa, una poltrona di vimini, e sopra la poltrona un quadro; la cornice, il nostro albero -la safora- e sullo scalone del portico uno sguardo assorto... e alla luce dell’ alba, gli azzurri, i bianchi e i violetti si vanno fondendo nell’ atmosfera... Prima che da dietro la montagna esploda il sole, so cos’ è l’ arte: uno degli stati dell’ anima.
Margarita García Carriazo. Diciembre 2008 63