Giornalino galateo 2013

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IL GIORNALE SCOLASTICO - NUMERO UNICO - a. s. 2012 - 2013 ISTITUTO COMPRENSIVO “GALATEO - FRIGOLE” - LECCE PRESIDENZA E AMMINISTRAZIONE: via D. Fontana, 1 - 73100 Lecce - tel. 0832/ 398280

Anche quest’anno puntuale arriva ‹‹Fuoriclasse››!

Un anno pieno di novità

bbiamo il piacere di presentarvi ‹‹Fuoriclasse ›› il giornale scolastico dell’Istituto Comprensivo “Galateo - Frigole” di Lecce. Questo giornale è il prodotto, culturale di tutta la scuola. Gli argomenti trattati sono i più vari, dalle esperienze formative organizzate dalla Scuola Secondaria di 1° grado, anche i piccolini della Scuola Primaria hanno contribuito con una loro esperienza. “Un vero e proprio viaggio nel tempo”. Oltre all’edizione cartacea, potete leggere FUORICLASSE online sul sito del nostro Istituto. Buona lettura! La redazione

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partire dall’a. s. 2012 - 2013 è stato istituito il nuovo Istituto Comprensivo Statale “Galateo -Frigole” di Lecce, composto da 2 sedi scolastiche di ordine e grado diverso che ospitano bambini e ragazzi dai 3 ai 14-15 anni. L’Istituto Comprensivo è un complesso formativo costituito da unità di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e di scuola secondaria di 1° obiettivi condivisi e con organi amgrado che operano in continuità ministrativi, pedagogici e dirigenziali e in sinergia educativa e didattica con unitari.

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N TI PO GET 6 RO g. 1 E P a pa ›

no Un giorQ ra in uestu› a pag. 4

La Costituzione Italiana: “Il cielo e gli uomini” › a pag. 5

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Per conoscerla un po’ meglio… 8

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E TANTO ALTRO ANCORA…

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Quattro chiacchiere con la nostra Dirigente Disponibile come sempre risponde alle nostre domande › a pag. 3

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L’e le Pap zione di a › a Franc esc pag o . 15



Quattro chiacchiere con la nostra dirigente Quattro nostri redattori sono entrati in Presidenza - a nome di redazione “FUORICLASSE” per fare quattro chiacchiere con la nostra Dirigente, Prof.ssa Marcella Rizzo, sempre molto gentile e disponibile. Abbiamo infatti pensato che fosse un modo per conoscerla un po’ meglio, anche sotto l’aspetto delle sue passioni e dei suoi interessi. Riesce a conciliare la vita privata con gli impegni di lavoro? Ovviamente è una grande impresa, il lavoro non è di certo facile, faccio enormi sforzi per conciliare gli impegni con la vita privata. Ormai sono una professionista e riesco a dedicarmi con passione al lavoro riuscendo a ritagliarmi anche spazi di vita privata. Perché ha scelto di fare la Dirigente? Non mi è stata data una scelta: durante la mia vita professionale il concorso in carica di dirigente è stato un punto di arrivo, un traguardo che mi ha fatto amare la scuola maggiormente. Cosa sognava di fare da grande? In molti mi hanno chiesto cosa volessi fare, non ho mai saputo rispondere in modo preciso. Fin da quando ero piccola mi sarebbe piaciuto fare qualcosa per gli altri, per la società. Cambiamo argomento, passiamo a qualche curiosità… Qual è il suo segno zodiacale? Sono nata in Luglio, penso di essere del segno del "cancro". E’ tifosa di qualche squa dra di calcio? Quale? Non so cos'è in particolare "fare il tifo per una squa dra", non amo questo genere, ho solo una manifesta zione d'interesse quando gioca l'Italia, seguo la partita essendo la nostra na zione. Quali sono i suoi interessi extrascolastici?

la saggistica. Quale è stato il libro più bello che ha letto? Vo lendocene consigliare uno, quale titolo sceglie rebbe? Dipende dall'età: nella vita adulta ho letto "Memorie di Adriano" di Margherita Yourcenar che tratta la vita dell'imperatore Adriano. Da bambina fino alle scuole medie mi piaceva moltissimo "Il Piccolo Principe". Mentre quando frequentavo il liceo mi piace-

Amo leggere molto, fare giardinaggio, curare l'ambiente in cui viviamo e ascoltare la musica, ma soprattutto sono una patita del cinema. Da bambina era brava a scuola? Quando c'era il divertimento non ho mai rinunciato ma ho anche studiato perché mi piaceva anche raggiungere i miei obiettivi. Ha mai preso una nota nella sua car riera scolastica? Senza una nota non sarebbe stata una carriera scolastica. Mi ricordo che è successo quando frequentavo il liceo, per aver passato il compito di greco ad una mia compagna. Ho imparato la lezione perché piuttosto che passarle il compito, avrei dovuto aiutarla a capire le sue debolezze nello studio del greco. Quanti anni aveva quan do si è innamorata per la prima volta? L' innamoramento è una condizione esistenziale: ci innamoriamo di tutto e di tutti perché abbiamo sempre un cuore aperto. La prima volta che mi sono innamorata veramente di un ragazzo è stata a 18 anni , durante gli esami di maturità. Le piace leggere? Mi piace tantissimo leggere soprattutto la narrativa e

va leggere i testi di narrativa italiana, ma soprattutto Calvino. I libri sono come pasticciotti che danno sensazioni piacevoli a chi li legge, ma saper leggere non è facile: bisogna saper selezionare la storia che ci piace veramente. Per la vostra età potrei consigliare una narrativa semplice, anche se dipende sempre dai gusti di ognuno. Che tipo di musica le pia ce? Mi piace tutta la musica, classica, melodramma, pop, ma tutto dipende dalla nostra disposizione d'animo quando ascoltiamo la musica. Potrei anche ascoltare musica house.

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Quali sono i suoi film preferiti? "C'era una volta in America", un colossal che rivedo volentieri ogni volta che capita. E il suo piatto preferito? Pasta al pomodoro, un piatto molto semplice. Pratica qualche sport? Non pratico nessuna attività in particolare, mi mantengo semplicemente in forma. Se potesse cambiare lavoro, quale sceglierebbe? Farei l'arredatrice d'interni, ma se volessi cambiare lavoro, vorrebbe dire che il mio lavoro non mi piace o non mi interessa più e ciò non è vero. Ha un sogno nel cassetto? Sono stata fortunata nel realizzare la maggior parte dei miei sogni, il mio non è un cassetto pieno, anche se di “sognare” non si smette mai. Cosa apprezza maggiormente in una persona? La lealtà, perché questa parola è significativa ed esprime, a mio parere, tutti i valori che una persona possiede. Nella vita che donna è? Sono una persona socievole e generosa ma anche intransigente con me e con gli altri. Sono anche ambi ziosa perché ci vuole un po' di questo nella vita per andare avanti. Meto A., Ciurlia C. 3F Campise V. 3H Tarantino M. 2A


mi giubbotti antiproiettili che proteggono la vita degli agenti durante eventuali scontri armati.Un altro reparto molto affascinante all’interno della Questura è quello della Polizia scientifica, un lavoro molto delicato, che riesce grazie a speciali conoscenze di rinvenire indizi in grado di aiutare le indagini al fine di ricostruire le dinamiche di alcuni reati. Per far comprendere meglio l’importanza del loro intervento hanno dato una dimostrazione pratica, rilevando grazie a una speciale polverina le impronte digitali di alcuni alunni in visita.Alla fine dell’itinerario la Dottoressa Martella ha riunito e ha illustrato alcuni reati comuni, ma molto pericolosi, che vengono quotidianamente commessi

Un giorno in Questura Visita guidata per scoprire il lavoro della Polizia Ogni giorno, ad ogni ora c’è chi ci protegge, c’è chi lavora incessantemente per rendere la nostra vita più sicura. È la Polizia di Stato, un organismo che oltre a salvaguardare l’ordine,

soccorre il cittadino in pericolo, salvandogli spesso la vita. Quante volte sentiamo pronunciare il numero 113! Ebbene è il numero speciale attraverso il quale possiamo richiedere il pronto intervento della Polizia. E dietro a ogni chiamata si nascondono storie, a volte tristi, a volte addirittura tragiche che i poliziotti affrontano con coraggio e senso del dovere. Bisogna amare il proprio paese e il prossimo per intraprendere questo lavoro e bisogna essere disposti a mettere in gioco la propria vita per valori come la legalità e la pace. È con questo spirito che tanti uomini ogni giorno lavorano, anche a Lecce. Il 7 dicembre la 3^B e la 3^ C dell’Istituto Comprensivo “Antonio Galateo” si sono recate in visita alla Questura di Lecce, il luogo in cui la polizia opera e lavora giorno dopo giorno. Appena arrivati le classi sono state accolte dalla dottoressa Diana Martella e divise in due gruppi prima

di far partire la visita alla struttura. Il primo gruppo si è recato nella sala di controllo coordinato, le vere e proprie “orecchie” della Questura, il luogo dove una

serie di operatori rispondono al 113, accogliendo e prendendo in esame tutte le segnalazioni e le chiamate dei cittadini. Nella sala di controllo ci sono anche gli “occhi” della Questura. Attraverso una serie di telecamere, posizionate per il momento solo nel centro storico, è possibile monitorare su un grande schermo i movimenti regolari e anche quelli sospetti 24 ore su 24. Presto questo tipo di controllo sarà attivato in tutto il resto della città. Subito dopo i ragazzi sono stati portati nel cortile dove è arrivata una volante, la famosa “pantera”, l’auto della polizia. Guidata dal sopraintendente Nucci accompagnato da un collega, la volante ha il compito di intervenire il prima possibile in difesa dei cittadini, in primo luogo giovani e anziani. Le classi hanno potuto inoltre provare con mano tutti gli accessori di queste auto speciali: luci, sirene, fari. Alcuni alunni hanno pure indossato i pesantissi-

in rete. Per questo motivo ha messo in guardia tutti i ragazzi presenti invitandoli a un uso responsabile e prudente di internet e di alcuni social network come facebook. Esperienze come queste servono a comprendere quanto ogni elemento della società è è importante per costruire una civiltà in cui vivere tranquillamente e lontana dai pericoli. Prima dell’intervento della Polizia è importante infatti il comportamento civico di ogni cittadino. Un giorno in Questura aiuta infine a comprendere che c’è gente che ogni giorno lavora e mette in gioco la propria vita per permetterci di vivere, giocare, camminare in città senza paura. A. D’Elia - M. Vantaggiato Classe 3C

Lo Stato garantiscie la sicurezza dei cittadini L’agenzia delle entrate Con il progredire della civiltà è nato lo Stato con un insieme di regole per garantire la sicurezza dei cittadini. In seguito i compiti dello Stato sono aumentati. Oggi dallo Stato si pretende istruzione, salute, assistenza dalla culla alla tomba ( welfare state). Per soddisfare tali bisogni lo Stato deve reperire risorse attraverso i tributi. L’Agenzia delle Entrate è un ente pubblico a cui lo Stato ha affidato il compito di gestire i tributi, che sono i contributi che il cittadino versa obbligatoriamente allo Stato e si distinguono in imposte, tasse e contributi. Lo stato utilizza i tributi per far funzionare i servizi pubblici. L’Agenzia offre assistenza ai cittadini, ma, quando occorre, esegue anche dei controlli per scoprire gli evasori fiscali, che sono coloro che non pagano in tutto o in parte i tributi dovuti. L’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Istruzione hanno promosso il progetto “Fisco e Scuola” per sensibilizzare i giovani all’importanza di comportamenti fiscali corretti. A questo fine l’Agenzia dell’Entrate e la scuola avviano iniziative di visite guidate agli uffici, incontri con i funzionari, mostre e rappresentazioni teatrali. “Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti”. Martino Vantaggiato classe III C

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La Costituzione Italiana: “Il cielo e gli uomini” Come fosse una favola Roberto Benigni quest’anno ha regalato a noi Italiani, qualche giorno prima di Natale, il suo personalissimo racconto della Costituzione Italiana, che lui ha definito “La più bella del mondo”, raccontata nel modo migliore, facendola rivivere e apprezzare come fosse un libro di poesie, come fosse una favola. Le sue parole sono state, per ciascuno di noi ragazzi, una vera lezione, leggera e appassionata, tanto che ci sembrava che egli fosse un insegnante, che spiegava ai suoi alunni, i princìpi fondamentali della Costituzione Italiana, entrata in vigore il primo gennaio del 1948. Egli ha messo in evidenza la modernità della nostra Carta fondamentale, definendola “ la nostra mamma”, in quanto ci protegge, ci incoraggia ed è totalmente a favore di noi cittadini, essa ci fa sempre desiderare e sperare di poter raggiungere i nostri obiettivi, anche tra mille difficoltà: ecco perché, secondo Benigni, nella Costituzione c’è la soluzione per risolvere tutti i nostri problemi, bisognerebbe solo conoscerla di più! Nella Costituzione si dice che il popolo è sovrano ed è proprio esso che organizza e decide le scelte della nostra società, una società nella quale,sottolinea, deve essere garantito il diritto al lavoro: quale importanza avevano dato i padri fondatori al lavoro, considerato un valore, che deve appartenere ad ogni cittadino, perché lavorare non vuol dire soltanto percepire uno stipendio e quindi “avere” ma vuol dire soprattutto “essere”, perché il lavoro identifica ogni uomo e attraverso di esso la società può progredire sempre più, materialmente e spiritualmente. Benigni spiega poi il dovere alla solidarietà sociale, che nella Costituzione sembra essere considerata quasi una “legge necessaria” per una società civile. Una società che deve basarsi sull'eguaglianza di tutti i cittadini di

fronte alla legge, un’uguaglianza che deve valere anche per le minoranze religiose, non possono più esistere discriminazioni,che hanno causato le tristissime tragedie che noi tutti conosciamo, e che ancora oggi commemoriamo il 27 gennaio. I Costituenti,secondo Benigni , hanno, poi, pro

ricerca scientifica e tecnica, sottolineando il valore della conoscenza, hanno inoltre invocato la tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nostra Nazione,considerati come dice Benigni, ciò che contraddistingue la nostra terra, proprio come fosse il nostro “marchio”. Questa lezione di Cittadinanza a noi studenti della 3°H è servita moltissimo, perché abbiamo capito che coloro, che scrissero quest’opera straordinaria, miravano avanti, verso un futuro migliore, per risorgere dalle ceneri della guerra, e quindi tali principi, che i Padri fondatori vollero fissare come non modificabili, devono continuare ad essere rispettati perché in quegli articoli sono riportati i principi cardini per lo sviluppo di un'intera comunità. Classe 3H

mosso davvero, con grandissima modernità, lo sviluppo della cultura e la

8 marzo "La donna e l'uomo sono diversi, ma devono avere uguali diritti e doveri,dato che hanno uguale dignità. Ma cos'è la dignità, se non ciò che rende un ladro ed un onesto, un disabile ed unpremio Nobel, un ricco ed un povero, uguali nella loro diversità?"E' questo il quesito con cui inizia a parlare l'autrice Catena Fiorello, il giorno della tanto dibattuta Festa della Donna, durante l' incontro tenutosi alle officine Cantelmo, a Lecce, per discutere il delicato tema della differenza di genere, con una particolare attenzione dedicata ai soprusi dell'uomo contro quello che viene definito erroneamente il "sesso debole".L'autrice racconta come già nella sua infanzia, la figura della donna avesse sempre avuto una connotazione forte, a partire dalla prima donna a lei conosciuta: sua madre. Spiega come a quel tempo la donna fosse una persona importante, che aveva il compito di guidare la famiglia nei momenti di povertà e crisi. Si passa poi a parlare di un tema caldo in Italia, il femminicidio. Ci sono stati fatti vari esempi dall'avvocato, su come le statistiche riguardanti l'uccisione di donne (con la differenza di genere come movente) siano in crescita nella penisola, seguiti poi dai racconti di alcuni casi da lei seguiti (su questo fronte ci è

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difficile non rabbrividire, data la crudezza dei fatti e la crudeltà di chi li ha compiuti). Successivamente, una piccola lettura tratta dal libro di Catena, come introduzione ad un altro tema caldo, ossia la violenza carnale. La scrittrice spiega come coloro che sono costretti a subirla si trovino ad odiare il genere maschile, generalizzando e ritenendo tutti gli uomini potenziali assassini, sadici, stupratori, di come in alcuni casi ci si trovi ad odiare un genitore, che significa detestare una parte di se stessi. Si conclude con l'attuale tema della figura femminile trasposta nel mondo televisivo. Non è un mistero come essa venga distorta, presentandola come personaggio positivo, bella, magra, ricca, proprietaria di capi d'alta moda, allontanandola sempre più dalla realtà, ossia quella della persona della classe media che sfrutta, in un lungo processo, la sua intelligenza e abilità per raggiungere i suoi obiettivi, e non un essere superficiale fatto per assecondare l'uomo. L'autrice conclude la conferenza con una frase che racchiude l'intera essenza di questa festa: "l'8 marzo è un giorno di ricordo e di festa, un'altra possibilità, oltre a quelle di ogni giorno, l'importanza del genere femminile, non come donne, ma come persone in grado di realizzare qualcosa"

Irene Pagano 3B


A SPASSO TRA I LIBRI Una giornata alla scoperta della Biblioteca Provinciale “Nicola Bernardini”

Nicola Bernardini era un famoso giornalista e bibliotecario. A lui è stata dedicata la nostra biblioteca provinciale di Lecce che abbiamo visitato venerdì 25 Gennaio accompagnati dalle professoresse Zecca e Balzani. Ad accoglierci, guidarci e raccontarci la sua storia abbiamo trovato il signor Gabriele De Blasi, giornalista e bibliotecario. La biblioteca ha 150 anni, originariamente sorgeva presso il Convitto Palmieri, un bellissimo palazzo nel centro di Lecce. Da trentaquattro anni a questa parte nel Convitto Palmieri sono in corso importanti opere di ristrutturazione. Attualmente la biblioteca è divisa in due sedi: una presso il palazzo “Collegio Argento” e un’altra presso la parte già rinnovata e attrezzata del Convitto Palmieri. I libri arrivano in biblioteca in tre modi. C’è l’acquisto di testi da parte della struttura. Il direttore della Biblioteca individua una serie di titoli utili che vengono acquistati e messi a disposizione. Un altro modo è la donazione. Alcune famiglie nobili scelgono di regalare dei libri che potranno essere consultati e letti da tutti i cittadini. Il terzo modo in cui una biblioteca riceve libri è attraverso le case editrici. Ogni volta che una casa editrice locale pubblica un libro è

abbiamo avuto modo di vedere la stanza con le pubblicazioni dedicate ai bambini. All’interno di questa struttura c’è una sala molto suggestiva. In religioso silenzio abbiamo visitato una sala originale ottocentesca. Al suo interno sono presenti i due busti di Galateo e Ammirato. Narra la storia che gli sguardi delle due statue sono rivolti verso il pavimento a guardia di una tomba nobiliare messapica. Effettivamente gli scavi effettuati durante i lavori di ristrutturazione hanno riportato alla luce un’antica tomba. Il soffitto della sala era molto alto, su tutti i lati erano disposte le librerie. Alcune scale permettevano di accedere a una balconata molto alta che permetteva di arrivare ai libri riposti più in alto e regalava una visuale spettacolare. Trascorrere una giornata in mezzo a tanti libri fa capire quanto sia importante conservare e trasmettere la cultura. È anche importante che i libri siano a disposizione di tutti, che la lettura sia un diritto.La possibilità di cercare e trovare tantissimi libri e di porterli prendere in prestito gratuitamente è una grande opportunità. È sempre interessante scoprire nuovi luoghi e nuove storie della nostra città.

tenuta a consegnarne una copia alla Biblioteca che lo inserisce nel suo catalogo. È così che negli anni sono stati catalogati e classificati circa 130.000 libri per dimensione e materia. Oltre ai libri all’interno della Biblioteca è presente anche un’emeroteca al cui interno sono conservati giornali e riviste dal 1850 a oggi. I giornali sono un patrimonio molto importante perché raccontano la storia di un luogo e della sua gente giorno dopo giorno. Sempre in tema di storia e passato abbiamo avuto anche l’opportunità di vedere e sfogliare un libro stampato ben 413 anni fa. Successivamente abbiamo visitato il

vecchio schedario in cui ogni libro veniva catalogato su una scheda in cui venivano riportati tutti i dati utili del testo: autore, titolo, data di pubblicazione, casa editrice. Un metodo di archiviazione “ormai inutile” ci ha spiegato il signor Gabriele De Blasi.

R. De Luca - S. Guido - 2

CONCORSO SOGNALIBRO 2013 La settima edizione del concorso nazionale SOGNALIBRO, promossa da Andersen sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura con AIE - Associazione Italiana Editori nell’ambito dell’iniziativa “Amo chi legge… e gli regalo un libro”, registra nel 2013 cifre da record:

La tecnologia e i computer hanno infatti digitalizzato tutte queste informazioni mandando in pensione gli archivi fisici.Dopo una breve pausa abbiamo ripreso la nostra visita e ci siamo spostati nella nuova sede della Biblioteca appena ristrutturata dove

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nel 2013 cifre da record: 1.300 classi partecipanti di 230 istituti scolastici hanno coinvolto più di 33.000 bambini e ragazzi nella realizzazione di segnalibro, anzi, il Segnalibro. La giuria – composta da Walter Fochesato, storico dell’illustrazione e coordinatore scientifico di Andersen, Antonio Monaco,

editore e responsabile del Gruppo Editori per Ragazzi di AIE, Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di Genova, Martina Russo, coordinatrice del concorso per la rivista Andersen, Barbara Schiaffino, direttore di Andersen e Paola Seghi per AIEAssociazione Italiana Editori – ha selezionato tra centinaia e centinaia di lavori pervenuti i 50 finalisti che ricevono ciascuno 500 copie del proprio Sognalibro stampato a colori. Anche la nostra scuola ha partecipato al concorso, è il SOGNALIBRO di Stefano Guido 2H è stato selezionato tra i primi 50. La redazione


“Il Maggio dei A Libri” Lecce si legge tutto l’anno Una serie di iniziative in città per avvicinare i giovani alla lettura sottotitolo

Ogni anno a Lecce si svolge una maratona speciale, una maratona che si corre da fermi, lasciando galoppare la fantasia: “La Maratona della Lettura”. E’ una manifestazione organizzata dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce, inserita all’interno del programma più ampio e articolato della rassegna “Lecce Legge”, arrivata alla sua quarta edizione. È un’iniziativa importante perché si propone di avvicinare i giovani alla lettura, ai libri che le moderne tecnologie tendono a mettere un po’ da parte. Si è svolta il 21 e il 22 marzo presso le Officine Cantelmo di Lecce. Ogni anno vengono scelti dei libri che in occasione della maratona vengono letti a turno dagli alunni di molte scuole primarie e secondarie di I°grado di Lecce e provincia, che si succedono sul palco in una lunga e vivace staffetta. I libri su cui hanno lavorato i ragazzi quest’anno sono: “Marcovaldo” di Italo Calvino e “Mare giallo” di

per allenare il “muscolo” più importante: il cervello.

PatriziaRinaldi. “Marcovaldo” è un classico della letteratura italiana, un viaggio nelle divertenti avventure del manovale Marcovaldo che cerca la natura in città. Dietro le sue esilaranti storie si nasconde sempre una morale, a volte anche uno sguardo critico nei confronti della società contemporanea. “Mare Giallo” è invece la storia di un ragazzino cinese che vive in Italia, una storia avvincente, ma che racconta anche la difficoltà di integrazione di tanti bambini stranieri nel nostro paese. La partecipazione della nostra scuola è stata molto importante. A lungo si è impegnata, nel corso dell’anno, nella lettura dei due libri e nella realizzazione di testi e disegni

Stefano Guido Classe 2H

Ranfoni Alessandro 2A

Bruno Federica 2A

Miceli Alessia 2A

tratti da Marcovaldo. In particolare questi ultimi sono stati esposti il giorno della maratona. Alla fine della manifestazione i commenti dei ragazzi partecipanti sono stati tutti molto positivi. L’augurio è che ci sia una quinta edizione della Maratona della lettura e che ci siano sempre più occasioni in città

Maratona per Piccoli lettori Nei giorni 21-22 marzo 2013, presso le Officine Cantelmo di Lecce, si è svolta la “4 edizione della Maratona di Lettura”, con alunni delle scuole elementari e medie di Lecce e provincia. Il primo giorno è stato dedicato alla lettura dei libri “Piccole Donne“ e “Mare Giallo”, mentre il secondo giorno a “Marcovaldo”. Il 22 marzo, alle 15.30, è stata presentata una performance di Astragali teatro, inti- tolata “Marcovaldo”, ed ispirata all’omonimo libro. Successivamente i bambini, divisi in gruppi ed in fila, uno per uno con la propria pettorina da maratoneta, leggevano una piccola parte del libro e così, scuola dopo scuola, si è arrivati, finalmente, alle due novelle destinate al mio istituto “A.Galateo” “La Fermata Sbagliata” e “I Figli di Babbo natale”. Dopo aver letto, gli alunni, con un grande sorriso, come per dire “Ce l’ho fatta” sono corsi eccitati a prendere il diploma di partecipazione alla Maratona e poi, tutti contenti, sono andati dai loro genitori, mescolati tra docenti e sostenitori, nel grande pubblico della serata. Quarta Chiara II B

Stifanelli Benedetta 2A

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LA CENTRALE TERMOELETTRICA DI CERANO L’energia cinetica-termica in energia meccanica, che trasmessa all’ alternatore si trasforma in energia elettrica. impianto costituito da una camera dove il carbone viene bruciato, producendo calore che riscalda l’acqua contenuta nelle tubature fino a farla passare, tramite un processo di evaporazione, allo stato gassoso, una o più turbine, meccanismi formati da una ruota mobile fornita di pale, vengono fatte ruotare dal vapore, trasformando l’energia cinetica-termica in energia meccanica, che trasmessa all’ alterIl giorno 22, Gennaio noi apanoramica, ed in seguito più natore si trasforma in energia lunni delle classi 3° G e 3° B specifica, in modo da farci elettrica. Il vapore, nel fratci siamo recati alla Centrale comprendere e memorizzare i tempo si raffredda torna allo Federico II di Cerano. Appena tipi di macchine , il loro utistato liquido e ricomincia il arrivati abbiamo osservato per lizzo e in che sequenza venciclo. La maggior parte dello un breve momento il camino gono adoperate. Abbiamo spazio è occupato dai filtri per della centrale, da cui usciva scoperto che in verità lo spa- i fumi tossici prodotti dalla poco fumo, poi siamo entrati zio occupato dalle macchine combustione del carbone, che nell’ala destinata agli impie- che producono l’energia è vengono poi espulsi tramite il gati e abbiamo assistito ad un limitato rispetto alla vastità comino. Altra parte ingomfilmato, (introdotto da un ve- complessiva della struttura. brante è quella occupata dal loce spot pubblicitario Le parti fondamentali per que- trasformatore, che si collega dell’Enel) in cui la centrale poi alle centinaia di pali e fili sta funzione che portano l’elettricità in veniva descritta in maniera sono solo tre: la caldaia, un

rete. La centrale alimenta Puglia e Basilicata. Successivamente in pullman abbiamo fatto un giro e abbiamo visto le cisterne dalle quali si aspira l’acqua dal mare, che serve a raffreddare l’impianto, poi il luogo dove viene scaricato il carbone, che purtroppo è scoperto, ma la nostra guida ci ha detto che entro un paio d’anni verranno costruite delle cupole che copriranno tutto. Trovo notevole il lavoro svolto nella centrale, anche perché fornisce impiego a molte persone, ritengo però sia utile sfruttare di più le energie rinnovabili, che non fanno largo uso di combustibili fossili e quindi non contribuiscono all’inquinamento.

di violino, maestri di trombetta e di algozino. Camminavano per le vie del fantastico centro storico di Lecce, molti artisti, pittori e numerosi scultori di tela come Ignazio Scalone, con le sue opere di carSiete curiosi di conoscere i tapesta. Essendo nel 1700 lavori o le professioni svolti attivissimo, nella nostra città, nel nostro bel Salento, nell’il commercio dell’olio, vi antichità? erano numerosi trappeti, nonBene, leggendo questo artico- ché le pile dell’olio di San lo lo scoprirete! Secondo un Martino, ma anche curatori famoso studio di Nicola Vac- d’oglio, cioè che accudivano l’olio per chiarificarlo e paca, le professioni più diffuse nella città di Lecce erano recchi urtrari. Con gli otri si quelle di dottor fisico, che trasportava, e in qualche paeequivale a medico, cerusico se della provincia si trasporta (chirurgo) e speziale di medi- ancora, l’olio, ed era il valicacina. Vi era qualche maestro le a trasportarlo ai porti d’imdi voce o vocale, organista, barco, che per noi erano San professore di musica, musico Cataldo e Gallipoli. Nel 1700

sotto le capande (cioè luoghi in cui i dipendenti convincono il popolo a votare i candidati alle elezioni), qualche calzettaio e alcuni venditori di merletti. Moltissimi erano i sartori, i barbieri e i parrucchieri. Vi erano persino tintori, saponari, cioè i fabbricanti o i venditori del sapone, e qualche tintore di capelli. Infine c’era chi era senza professione, dei quali era data questa indicazione: vive nobilmente de suo. Campise Valentina Caprioli Greta Classe 3H

LECCE: Lavorando nell’antichità

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poi, secolo dello sfarzo e dell’orpello, si richiedevano molti indoratori, argentieri ed oropellari,che nella nostra città erano molto numerosi, infatti, tutte le chiese, tutti gli altari, tutti i tabernacoli, tutti i santi, nel periodo della controriforma, furono indorati, argentati e…orpellati. Stranamente, però, vi era solo un sacrestano, eppure nella nostra città vi erano ben 40 conventi e cento, e forse più, tra chiese e cappelle. Molti anche gli zappatori, i contadini, gli uomini di campagna e braccianti, alcuni foresi, macchiaroli e massari. Vi erano anche molti falegnami, qualche maestro d’ascia (carpentiere), chi lavorava

Pagano Irene 3° B


“I FIGLI DI BABBO NATALE” UNO SPUNTO PER RIFLETTERE diario, C aro auguri anche a te per le prossime feste e scusami per il silenzio degli ultimi giorni, ma sai…., le vacanze, le feste….. Comunque, adesso ci ritroviamo…… Questo Natale è trascorso sereno in famiglia. Però, se penso alla famiglia

“allargata”, le cose stanno diversamente: uno zio di papà è volato in cielo e un altro è in ospedale. A volte non ci si rende conto che il tempo passa per tutti….! In questo periodo ho pensato a quello che diceva la mamma quando non stava bene:” Che bella la vita monotona, sempre uguale!” Allora, non la capivo, ma in questi giorni ho pensato a mio cugino Lorenzo, che non ha più il nonno,a Giuseppe che ad ottobre ha perso la giovane mamma e a quanti hanno passato il Natale in ospedale, ammalati o impegnati ad assistere i propri cari. Ho ripensato anche all’ultima novella di Italo Calvino, che abbiamo letto prima delle vacanze, “I figli di Babbo Natale”. Anch’essa in modo semplice, ironico e divertente mi ha fatto riflettere sul vero senso

del Natale, che non è certo la smania di guadagno e gli interessi economici incuranti dei reali bisogni della gente, il consumismo esagerato con la corsa frenetica ai regali o la falsa allegria e spensieratezza di tanti. Ho pensato che non tutti possono godere di ciò che è essenziale e più importante, soprattutto dell’affetto, del calore e della presenza delle persone care. Anch’io, però, in questi giorni ho cercato di apprezzare le code nel traffico, le puntatine nei negozi,che detesto ( lo sai bene!), e le cose superflue e leggere, ma solo se condivise con i miei amici e familiari. Ho ripensato alle parole della mamma, a quanto sono belle le giornate tutte uguali, perché vuol dire che tutto procede senza imprevisti, e a quanto siamo fortunati e non ce ne rendiamo conto: fortunati per essere ancora tutti insieme in questo Natale, fortunati per essere riusciti a superare gli ostacoli che la vita ci presenta (ce n’è per tutti!). Come si sta bene a sapersi accontentare e a vedere il bicchiere mezzo pieno! DAVID CARROZZO CLASSE II B

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Le tradizioni di Natale in città Il Natale è la festività religiosa che ricorda la nascita di Cristo, ma per i commercianti è il TOP dell’ anno per gli acquisti e le vendite. Pensando al Natale ci si ricorda dei regali, dell’albero di Natale, Babbo Natale o il presepe natalizio, la cena in famiglia o la neve d’inverno. Le canzoni di Natale(i Jingle) rappresentano un tono allegro e festivo, parlano della felicità nel mondo o il pensiero solidale: molte sono le occasioni che girano intorno al Natale per fare solidarietà. Ritornando al Natale come festa religiosa: in quella notte del 25 dicembre la nostra religione dice che sia nato Gesù in una stalla durante il censimento. Nella tradizione cristiana è solito aspettare la mezzanotte del 25 dicembre stando in chiesa e seguendo la veglia; le tradizioni popolari, cioè quelle che non seguono il vero significato della festività, sono ad esempio la tradizione di

Babbo Natale, in realtà il vescovo San Nicola, e mangiare il Panettone, tipico dolce milanese fatto di pane zuccherato ripieno di frutta candita e uvetta passa. Il tipico colore rosso indica la felicità e l’ansia nell’aspettare il Natale; nel periodo natalizio le case vengono addobbate e le persone (si dice) diventano più buone. Passeggiando per le strade di Lecce come in qualsiasi altra città vi si trovano addobbi e decorazioni; nei negozi gli articoli assumono caratteristiche e forme tipiche natalizie. A differenza di altre festività credo che il Natale sia davvero la festa in cui si “può fare di più”. ANDREA MASSI CLASSE 2A


Per non dimenticare... «27 gennaio» «Giorno della memoria» «E che memoria?» «La memoria di ciò che è stato» a parlare di guerra e di problemi, perché tutto è partito dall’ ”Uomo”, che è la causa principale di ogni conflitto, perché questo suo sentirsi un essere superiore, lo porta quasi sempre a non ragionare, sulle scelte che egli stesso compie. Torsello Federica 3D Disegno realizzato da

GIORNATA MONDIALE CONTRO IL RAZZISMO Rebecca

ha formulato questa frase, sicuramente Ebrei, persone comuni, padroni di diritti e doveri, emarginati dalla società. Perché? Per essere colpevoli di essere nati così, appartenenti ad una religione diversa, e ad un popolo considerato “pericoloso” per alcuni. Questa era la loro colpa! Bambini, donne, anziani, e uomini innocenti, inconsapevoli della loro sorte, che diventavano una calamita per la morte. Il loro inferno, non era astratto e immaginato, come lo possiamo pensare noi, ma era concreto e visibile ai loro occhi. Appariva così il campo di concentramento. Si, quello era il loro inferno. Loro, piccoli e indifesi, davanti a questi “enormi e crudeli mostri” sembravano prede, la cui unica possibilità era morire. Una volta entrati lì, non solo venivano privati degli oggetti e proprietà personali, ma anche di emozioni e sentimenti, diventati ormai morti e inutili. A questo si aggiunge la paura ed il terrore, che non sarebbero riusciti a cambiare le cose, e tenerseli dentro, non avrebbe aiutato la persona ad uscire da questo dramma psicologico. “La speranza è l’ultima a morire.” Chi

ha detto il vero, ma forse in quel mo mento la sua mente non ha ricordato. Non ha ricordato ciò che è stato! Non credete anche voi che una volta messo piede là dentro, proprio la speranza sia stata la prima cosa a morire? Quella speranza che si è riaccesa solo per quei pochi deportati che sono riusciti ad uscirne vivi, che sono tornati in quindici o poco più, che si sono lasciati alle spalle una famiglia che vive ormai nei ricordi, che si porteranno nel cuore e nella mente un ricordo troppo forte da vincere, che non li farà dormire, che solo loro conoscono, e che hanno provato sulla loro pelle ormai “bruciata”.Le poche testimonianze su cui oggi possiamo contare, fanno fatica a ricordare, ma la volontà che hanno nel far in modo che i giovani non dimentichino è davvero grande e forte. Ed hanno ragione. L’uomo non può dimenticare. Non deve!!Ha il dovere di ricordare e parlare al mondo, fino a quando tutti non capiranno che ciò che è stato non deve accadere mai più, perché l’uomo e i suoi diritti non vanno toccati. E che non vengano

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Giovedì 21 marzo è stata celebrata la giornata mondiale contro il razzismo. Per questo la professoressa ci ha fatto vedere il discorso di Martin Luther King “[…] Sogno che un giorno, proprio lì, in Alabama, bambine e bambini neri prenderanno per mano bambini e bambine bianchi come fratelli e sorelle [...]”. Era questo il suo sogno, il sogno di un “diverso” e per questo venne ucciso. Poi abbiamo letto un testo di Tahar Ben Jelloun “siamo tutti potenzialmente razzisti”. Questo testo parla di un padre che spiega alla figlia che, i razzisti sono persone che hanno paura, paura del “diverso” e che pensa che qualunque cosa fatta o detta sia una minaccia. Secondo me queste diversità non ci dovrebbero essere perché come dice Einstein “esiste una sola razza, quella umana.” Arianna Iannaccone 2D


I campi di concentramento I campi di concentramento raccontati da Sofia Schito Il 27 gennaio in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria, l’occasione è l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, il senso più profondo è quello di ricordare tutte le vittime del Nazismo. È un tema su cui abbiamo riflettuto a scuola e che abbiamo approfondito il 31 Gennaio presso le Officine Cantelmo. Nell’ambito dell’iniziativa “Lecce Legge” promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del comune di Lecce si è svolta la presentazione del libro” La B Capovolta “di Sofia Schito. Erano presenti la giovane autrice Sofia Schito, l’assessore Carmen Tessitore, e la giornalista Fabiana Pacella che moderava gli interventi. Il tema del libro era quello delle leggi razziali e della persecuzione ebrea negli anni del fascismo. “La B capovolta”, attraverso l’immaginazione di un bambino, narra il viaggio di un gruppo di amici che conoscono per la prima volta la dura verità dei campi di concentramento. Un sogno che presto si rivela un incubo e che racconta una delle pagine più tristi della storia. All’interno del libro fanno capolino anche molte citazioni “Se questo è un uomo” di Primo Levi che diventa personaggio all’interno del romanzo nei panni del signor chimico. “Questo romanzo ci condurrà per mano in un incubo che non può essere lasciato solo al passato” co-

me scrive l’autrice. Lo scopo di questo libro, infatti, era raccontare con la semplicità, la speranza e l’immaginazione di un bambino un tema così importante che deve essere ricordato perché ciò non accada mai più in futuro. L’autrice ha spiegato l’immagine della copertina: un fantoccio con un vestito a righe e un codice numerico sul petto. “Nei campi di concentramento le persone non avevano neanche più la dignità di un uomo e il loro nome era solo un codice impresso sulla pelle.” Importante è stata la partecipazione del pubblico composto da ragazzi e ragazze di molte scuole medie ed elementari di Lecce e provincia. Molte sono state le domande proprio sul perché della scelta di questo argomento, forse un po’ insolito, che però trat-

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tato in questo modo, ha suscitato interesse e curiosità nel pubblico. Guido Stefano - Classe 2H

Disegno realizzato da: De Gaetanis Martina classe 1H dal film:Jona che visse nella balena


LA LUNGA STRADA DELLA TECNOLOGIA..... “Curiosando in soffitta!”

“Curiosando in soffitta!” forse è questo il sottotitolo più adatto per presentare la Mostra permanente di apparecchiature e materiale didattico che alcuni studenti della scuola secondaria di 1° gr. dell’Istituto Comprensivo “Galateo-Frigole” di Lecce hanno realizzato nel corso di quest’ultimo anno scolastico. Proprio come in una vecchia pellicola i ragazzi , sotto la guida esperta dei

sulla loro utilità e sul significativo contributo, che nel corso degli anni hanno dato alla scuola, ed ai suoi diversi attori , perché si potessero migliorare nel tempo i processi di informazione e comunicazione educativa e non solo. Tutto nasce, quindi, da una semplice domanda: “ Prof. mi scusi, cos’è quello?”… e l’oggetto diventa subito “narrante” .. .parla di qualcosa che è stato , testimonia un pezzo di quella storia della scienza e della tecnica che è stata scritta dal lavoro dell’uomo e dalla ricerca, assurge a patrimonio culturale inesauribile e preziosissimo che ascoltato consente l’emozionante scoperta del senso del cambiamento e dello sviluppo, dell’ appartenenza e la consapevolezza di come l’uomo nel tempo in modi diversi ha sempre camminato con lo sguardo in avanti proiettato ai globalizzati futuri attuali.

docenti di tecnologia Prof.sse ……., si sono improvvisati curiosi ricercatori di oggetti e strumenti che, abbandonati ed accatastati in angoli bui dell’edificio, “occhieggiavano” ai passanti distratti e frenetici cercando di farsi riconoscere se non per la propria bellezza, offuscata dalla coltre di polvere, almeno per la curiosità che suscitavano evocando domande

E’ stato elettrizzante per i ragazzi venire a conoscenza del fatto che nelle loro scuola, le generazioni di studenti e docenti che si sono succedute hanno lavorato con strumenti e apparecchiature progressivamente sempre più evoluti, capaci di sostenere e promuovere “saperi” sempre più complessi e… poter paragonare quelli agli strumenti attuali. “La lunga storia della Tecnologia nella Scuola “A. Galateo” è un laboratorio aperto… che potrà scrivere ancora molte altre pagine oltre quelle che oggi vi presentiamo e per le quali si esprime riconoscenza e merito alle docenti che con egregia professionalità e competenza hanno seguito i ragazzi in questo viaggio di “RITORNO AL FUTURO” . Marcella Rizzo

apparecchio e abbiamo gioca aveva lo scopo di riscoprire vecchie apparecchiature che nel corso degli anni si erano accumulate nei vari ripostigli e sottoscala. Abbiamo ritrovato, macchine da scrivere, telefoni, registratori, videoproiettori e tante altre cose che gli alunni ed insegnanti degli anni passati utilizzavano durante le lezioni. La cosa che più ci ha colpitoè stata la grande quantità di Nella nostra scuola negli ulti- materiale accumulato nel corso del tempo; di molti non mi mesi, le classi seconde conoscevamo né il nome né la della scuola media, hanno partecipato ad un progetto che funzione, Alcuni per noi sono

...abbiamo giocato a fare gli Investigatori...

to a fare gli investigatori, utilizzando le nuove tecnologie (computer ed Internet) per ricostruire la carta d’identità delle vecchie. Con questo materiale stiamo , allestendo una mostra nei locali della scuola in modo che anche i nostri compagni possano scoprirli e conoscerli. Classe 2H strani, altri banali, altri li conosciamo... Ma siamo rimasti tutti molto stupiti, per questo ognuno di noi ha adottato un

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SFRECCIANDO TRA ANTICHE CARROZZE, ROTAIE E LOCOMOTIVE FUMANTI I bambini della Scuola Primaria di Frigole visitano il museo ferroviario della Puglia con la nostra fantasia, è stato come viverlo davvero .

mentate dal carbone. Passato, presente e futuro della strada ferrata attraverso immagini, documenti e spiegazioni . I segnali dai primi ottocenteschi dischi girevoli, si sono trasformati in ali semaforiche e in veri e propri semafori tutt’ oggi in uso . Siamo stati incuriositi dalla scoperta che la prima linea ferroviaria in Italia è stata costruita per volere di Ferdinando II di Borbone, sulla linea “Napoli – Portici” . E’ stato interessante osservare il “ Salento Express “ , un treno d’ epoca che ha viaggiato nel Salento, le carrozze cento porte realizzate tra il 1931 e il 1939, la carrozza cellulare che serviva per il trasporto dei detenuti, i carri merci , il treno dell’ acqua , il treno da cui veniva letteralmente lanciati i pacchetti della posta nelle stazioni più importanti, le numerose riproduzioni di stazioni e paesaggi

ferroviari . Tutto oggi è cambiato, anche se quando è successo noi non eravamo presenti, grazie al museo che conserva gli oggetti del passato, semplicemente guardando modellini e treni veri, abbiamo immaginato e viaggiando

Joele De Marco - classe 2A

Chiara casse V

Lucas Paciga - classe 2A

Greta Allegroni - classe 2A

Opi classe V

Silvia classe V

- classe 2A

Katia Leo - classe 2A

Sabrina classe V

Nicolò classe V

Noi, i bambini della scuola di Frigole, entrando nel Museo Ferroviario di Lecce, abbiamo capito che quella semplice gita sarebbe diventata un vero e proprio viaggio nel tempo : dalle diligenze in legno trainate dai cavalli ai treni elettrici in metallo e leghe moderne ; passando attraverso il fumo delle sempre affascinanti locomotive a vapore ali-

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Classe

Giorgia classe V


Ma che musica ragazzi! La prof.ssa Quarta è stata la responsabile dell' organizzazione delle rappresentazioni musicali cui hanno partecipato molti alunni della scuola: “Adotta un monumento”, “La follia”, “Accoglienza” e Dall' inferno al paradiso".

E' stato difficile gestire i ragazzi e insegnare loro i brani ? La preparazione del madrigale è stata abbastanza difficile perchè i ragazzi hanno imparato il brano dallo spartito originale del compositore, analizzandone anche la partitura. Per quanto riguarda il progetto "La follia" il lavoro è stato meno impegnativo dal punto di vista della compo-

sizione perchè ho lasciato piena libertà di espressione ai singoli componenti della band. Per l' accoglienza, superate le prime timidezze a danzare, gli alunni si sono prestati ad imparare

drigale, sebbene sia ottimi sta, sono rimasta colpita da come hanno interpretato una musica del 1600 calandosi perfettamente nell'

dimostrato notevole capacità compositiva e compro tamenti professionali. Ripeterebbe volentieri questa esperienza?

atmosfera barocca. Per quanto riguarda l'accoglienza, ho confermato la mia opinione che l'ascolto analitico attraverso il movimento sia molto importante per conseguire numerosi obiettivi cognitivi ma sociali ed estetici. Questo riguarda anche i progetti " La follia" e " Dall' inferno al paradiso"; da aggiungere solo che in questi ultimi casi i ragazzi hanno anche

Certamente, penso che la musica attiva sia fondamentale per la crescita armoniosa della personalità.

le danze europee ed extraeuropee che ho loro proposto. Lo spettacolo " Dall'inferno al paradiso " ci ha vincolati ad eseguire brani di autore che sono stati arrangiati in modo originale dalla Cluterschoolband. E' soddisfatta di come i ragazzi hanno eseguito le canzoni da lei scelte? Sì, molto soddisfatta, sono stati molto bravi e professionali.

Si è emozionata nel vedere i bambini di 1a media che si cimentavano per la prima volta in uno spettacolo da lei organizzato? Per quanto riguarda il ma-

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Le alunne Marta Belfiore Giada Iannacone Chiara Torsello classe 3D


“Fratelli e sorelle … buonasera” detto IX, Papa Celestino V e Papa Gregorio XII. I primi giorni di marzo, arrivarono a Roma i 115 cardinali che parteciparono al conclave ed alloggiarono negli appartamenti privati di Santa Marta. I cardinali favoriti per diventare papa erano: Angelo Scola (arcivescovo di Milano), Timothy Dolan (arcivescovo di New York), Sean O’Malley (arcivescovo di Boston) e John Onaiyekan (arcivescovo di Bujan). Martedi 12 marzo iniziò il conclave; i 115 cardinali si Erano i primi giorni di febbraio, manca- riunirono nella Cappella Sistina per va poco più di un mese a Pasqua, quan- decidere chi doveva essere il successore do una inaspettata e sconvolgente noti- di Pietro. Alle 19,30 ci fu la prima fuzia fece il giro del mondo: il Papa aveva mata nera di questo conclave. Grande fu la disperazione tra la gente che era veannunciato le sue dimissioni. La notizia venne divulgata dal portavo- nuta in massa in piazza San Pietro per accogliere il nuovo Papa. ce ufficiale della sede Vaticana, Padre Il giorno seguente però, alle 19.06, arriLombardi, che annunciava che il Papa avrebbe abdicato per motivi personali e vò la tanto attesa fumata bianca. La piazza era gremita di persone in delirio, che la sede sarebbe rimasta vacante a partire dalle ore 20,00 del 28 febbraio. le campane di ogni città suonarono a festa e il mondo era in attesa di conoEra il sesto papa che rinunciava al suo scere il nuovo Papa. incarico, prima di lui ci furono altri 5 papi: Clemente I, Papa Ponziano, Bene- Dopo un’attesa di circa 45 minuti, da un Il pontificato di Papa Benedetto XVI sembrava destinato a durare molti altri anni. Papa Ratzinger era molto amato dalla gente e lui ricambiava tale affetto.

SE IO FOSSI se io fossi il mare sarei dolce se io fossi il sole riscalderei il mondo se io fossi la luna illuminerei la notte se io fossi una coperta riscalderei tutti se io fossi una gomma cancellerei il male se io fossi la terra non tremerei più se io fossi una nuvola farei piovere per nutrire le piante se io fossi Dio farei star bene i malati se io fossi un pittore disegnerei la pace . Carola D'Onofrio 2A

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balcone degli appartamenti papali il cardinale Pierre annunciò il famoso “habemus papam” e comunicò al mondo intero il nome del nuovo Pontefice:Jorge Mario Bergoglio che avrebbe preso il nome di Francesco. Fu una grandissima sorpresa perché il suo nome non era tra i papabili. Poco dopo il nuovo Papa si affacciò e salutò la folla e le sue prime parole da Papa furono: “Fratelli e sorelle … buonasera”. Sicuramente Papa Francesco sarà uno dei papi più amati di sempre dalla gente. Io penso che la rinuncia al Pontificato di Papa Ratzinger sia stato un atto di grande coraggio motivato principalmente dall’età avanzata del Pontefice. Per quanto riguarda Papa Francesco, sin dalle sue prime parole dopo l’elezione, si è subito capito che sarà molto umile e molto disponibile al dialogo con i suoi fedeli. La chiesa ha senz’altro bisogno di un Papa così perché, ultimamente, gli scandali che hanno colpito il Clero, hanno fatto allontanare molti fedeli. Colella Lorenzo Cazzella Francesco Pio Classe 2E


PON E PROGETTI “LA MATEMATICA, LINGUAGGIO DELLA SCIENZA” del-

Quest’anno tra i P.O.N. proposti dalla nostra scuola compariva anche il corso intitolato “ La matematica linguaggio della scienza” che aveva come tutor la prof.ssa Arabella Spada e come esperto esterno la dott.ssa Cinzia Gravili

al microscopio e la realizzazione di grafici, scoprire come questa branca delle scienze non è chiusa nei vetrini di qualche vecchio laboratorio ma è costituita da tutto ciò che ci circonda, e con cui siamo a contatto. Importante è stato capire come due importanti materie come la matematica e le scienze siano particolarmente legati, la matematica diviene uno strumento per interpretare le scienze. Da Darwin a Galileo, ogni lezione è stata una nuova scoperta, sui cicli e le leggi che regolano la nostra vita, ma ci ha dato anche spunti di conversazione su problematiche reali come il surriscaldamento globale e la tropicalizzazione del mediterraneo. Attraverso queste lezioni abbiamo imparato

l’Università del Salento. Un interessante percorso nel grande mondo della scienza e in particolare nell’affascinante ambito dell’ecologia e della biodiversità. I ragazzi, entusiasti del corso, hanno potuto, attraverso l’osservazione

come possiamo dare il nostro contributo per un mondo migliore. Importante è stata la visita presso i laboratori dell’ Università del Salento che ci ha fatto conoscere la realtà dei ricercatori che con il loro lavoro contribuiscono ad aumentare la nostra conoscenza e ci aiutano interpretare le leggi che regolano il mondo che ci circonda. GUIDO STEFANO CL. II H

“Noi… e Pitagora!” Il P.O.N. di matematica “Noi… e Pitagora” ha lo scopo di potenziare in matematica gli alunni di I^ e II^ media. Il professore Caracuta, la professoressa Pantaleo e l’esperto il professore Sammarco, ci hanno aiutato a chiarire alcuni argomenti giocando con i numeri. Nella prima parte del P.O.N., abbiamo affrontato argomenti di aritmetica: il quadrato magico, i sudoku…; nella seconda parte, quelli sulla geometria: abbiamo infatti imparato ad usar“geogebra”: un programma per lo stu dio e l'insegnamento della

geometria, l’algebra e l’analisi. Ogni alunno ha ricevuto una pendrive, sulla quale ha salvato i propri lavori svolti nel laboratorio multimediale. Durante le attività inoltre, siamo stati messi alla prova con verifiche di logica e indovinelli; alcuni dei quali sono stati esposti alla classe, esempio: “Romeo & Giulietta”, un piccolo indovinello dove bisogna scoprire come sono morti, solo una ragazza ha trovato la soluzione. L’ultimo giorno del P.O.N. noi alunni abbiamo affrontato la verifica! Era abbastanza facile, perché avevamo studiato e

trattava gli argomenti svolti nel corso del P.O.N.; infine abbiamo consegnato le pendrive con le slide sul nostro percorso che saranno presen

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tate nella prima settimana di giugno. Marta Gravallott i Elena De Pascalis Martina Santino classe - I^A


INCONTRO CON IL PROFESSOR BOERO Contrasto fra le leggi della natura e le leggi dell'economia imposte dall’uomo L’incontro è avvenuto al termine di un PON di scienze condotto, in qualità di esperto esterno, da una collaboratrice del professore: la dott,ssa Cinzia Gravili. Il seminario è stato la conclusione di un percorso che ha avuto come tema la matematica come linguaggio della scienza in tematiche ecologiche. Il professore ha parlato del contrasto fra le leggi della natura e le leggi dell'economia imposte dall’uomo e di come queste Il giorno 6 aprile le classi 2°H, 2°A e non possano essere compatibili. 3°B hanno partecipato al seminario tenu- Le leggi dell'economia dicono che il to in Aula Magna del nostro Istituto che P.I.L. deve crescere sempre ma le leggi ha ospitato il professore Ferdinando Bo- della natura dicono che se qualcosa creero, docente ordinario di zoologia e bio sce, qualcos'altro dovrà decrescere. logia marina dell’Università del Salento. Dopo ha parlato della materia. Ci sono 2

Ecologicalcup è un corso , tra i tanti offerti dal P.O.F. della nostra scuola Antonio Galateo. Il progetto è stato coordinato dalla prof.ssa Arabella Spada e dalla prof.ssa Lucia Maci che ci hanno guidato e preparato per affrontare una gara finale on-line. Lo scopo di Ecologicacup è quello di appassionare e sensibilizzare i ragazzi della nostra età all’ecologia attraverso la competizione e ponendo l’attenzione anche a problematiche ambientali attraverso domande di diversa difficoltà. Le tematiche di studio di questa gara quest’anno sono state tre: “Beni e servizi ecosistemici”,“Biodiversità”,“Cicli biogeochimici”. La gara era strutturata in tre fasi: lo studio delle tematiche, gli allenamenti on-line e la gara finale. Le domande erano a risposta chiusa e potevano trattare sia argomenti di ecologia studiati quest'anno, sia di argomenti studiati nelle altre e vecchie edizioni. Come scuola ci siamo presentati con il

nome di “Green School” cioè scuola verde. La nostra squadra ha totalizzato 249.233 punti qualificandosi per la finale; la finale si è disputata il 9 maggio 2013 dalle ore 9:00 alle ore 12:30. Abbiamo totalizzato 65.434 punti, classificandoci al settimo posto. ALESSIO DI TONDO Classe II H

“Manipoliamo e Parliamo” Cari ragazzi, vi informiamo che il 28 febbraio è iniziato il nostro laboratorio di cucina. Noi lo chiamiamo “Manipoliamo e Parliamo” perché si usano le mani e inoltre parliamo e scriviamo. Ci divertiamo, giochiamo insieme, scherziamo, scriviamo e leggiamo il nostro diario di bordo, cuciniamo. In questo laboratorio impariamo a non vergognarci e a non arrenderci mai.

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tipi di materia: quella vivente e e quella non vivente. La materia viva è temporanea e, prima o poi, quella che c'è ora sulla terra non ci sarà più ma ce ne sarà dell'altra. Infine ha rivelato un segreto sui professori. Ce ne sono di 2 tipi: i professori che quando devono interrogare, facendogli delle domande, parlano fino alla fine dell'ora e altri che se gli parli del Lecce si esaltano e parlano tutta l'ora. Per tutti questo incontro è stato per tutti molto interessante. Aurora Scardino Classe 2^H

La professoressa ci ha anche suggerito il modo per scrivere una poesia (ma questo è un nostro segreto!). Insomma l’allegria, la gioia che ci sono in questo laboratorio ci fanno scoprire il bello delle piccole cose e lo rendono così speciale. Una volta abbiamo usato la bilancia e abbiamo misurato i vari ingredienti per fare la crema pasticcera: limone, farina, zucchero,ecc. Abbiamo usato il Grammo come unità di misura. Pesando la farina abbiamo scoperto il peso lordo, il peso netto e la tara. Un’altra volta abbiamo preparato il dolce tradizionale di San Giuseppe (che è anche la festa del papà): le zeppole… ce le siamo anche mangiate! Gabriele si è messo il grembiule per non sporcarsi e ha lavato i patti sporchi. Un’altra volta abbiamo scoperto attraverso il gioco gli aggettivi qualificativi e i verbi, abbiamo fatto a gara a chi ne trovava di più. Gaia Greco II B Gabriele Masari II G


UNA GITA MERAVIGLIOSA Posti stupendi facevano brillare i nostri occhi. Quest’anno noi ragazzi delle classi terze siamo andati in viaggio d’istruzione a Napoli e dintorni. Una delle mete previste ed

attese era la Città della Scienza. Purtroppo si è dovuto sostituirla con un’altra meta perché qualche giorno prima un incendio, sicuramente doloso, l’aveva quasi totalmente distrutta. Dove prima c’erano strutture e laboratori che accoglievano i ragazzi per far loro scoprire il fascino della ricerca scientifica, adesso ci sono solo macerie. Il Comune e la popolazione di Napoli hanno espresso la ferma intenzione di ricostruirla nel più breve tempo possibile. Già sono in corso molte iniziative per raccogliere fondi per la ricostruzione. Così durante il nostro soggiorno nella bellissima città, al teatro San Carlo davano l’opera “Don Chisciotte”, il cui ricavato era destinato alla ricostruzione della Città della scienza. Intanto i ragazzi non possono più visitare la Palestra

della scienza, dove si faceva esperienza della dinamica, di diversi fenomeni naturali quali la luce e i colori, i fulmini, la gravità ecc. Né si può ammirare lo spettacolo del cielo stellato al Planetario. La scienza è importante perché scopre sempre cose nuove e, così facendo, cambia il nostro modo di pensare e la nostra vita. La scienza libera la mente dai pregiudizi e la apre alla verità. La scienza è la speranza di un mondo migliore in cui l’uomo trovi soluzione ai numerosi problemi. È come se la mano criminale che ha appiccato l’incendio avesse voluto distruggere tutto questo, perché è nell’ignoranza che prosperano le mafie. Sta a noi impedirglielo.

delle altre sezioni. Mi sono divertita tantissimo. Prima di partire ero felicissima, perché sapevo che non avrei mai dimenticato questa gita. E così è stato. Abbiamo visitato posti stupendi, posti che trasmettevano sensazioni indimenticabili per la loro immensa bellezza. Le storie di ogni luogo erano particolarmente interessanti come la Reggia di Caserta, Pompei ed il Palazzo Reale. E’ stato entusiasmante visitare l’ immenso giardino della Reggia, le cascate, le enormi vasche d’acqua con dei grandi pesci. All’interno della

siamo andati in un enorme centro commerciale, c’erano dei negozi importanti che facevano brillare i miei occhi. L’ultima sera le professoresse ci hanno organizzato una discoteca con dj, è stato bellissim0! Ci siamo divertiti un mondo, ho fatto nuove conoscenze e spero durino per sempre. Ogni volta che penso a Napoli mi viene nostalgia della gita, della camera che ho condiviso con Daniela e Simonetta, di tutte le nostre risate, i nostri scherzi, le nostre lunghe chiacchierate, delle serate indimenticabili trascorse

Reggia i miei occhi si sono illuminati, c’erano stanze gigantesche, piene di dipinti a grandezza naturale , era tutto meraviglioso! Mi è piaciuto molto la storia della Sibilla. L’infinita gentilezza dei camerieri dell’albergo che ci ospitavano, tanto che ci sembrava di stare nelle nostre famiglie. Una sera

con gli amici. È strano come momenti più belli lascino nel cuore la voglia di piangere. È stata la gita più bella che io abbia mai fatto e non la dimenticherò! Resterà impressa nella mia mente e incatenata nel mio cuore. Mele Alessia III G

Martino Vantaggiato classe 3C

UNA GITA MERAVIGLIOSA La gita di fine anno ,si è svolta in Campania dal 20 marzo al 23 - 2013. È stata un’esperienza favolosa che non dimenticherò mai. Sono stati quattro giorni spettacolari trascorsi con i miei compagni di classe e con le amiche

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UNA GIORNATA INSIEME: CORIGLIANO E CUTROFIANO Insieme per scoprire un materiale tipico della tradizione artigianale salentina trezzi da lavoro di artigiani, manufatti essiccati e cotti nella fornace, maioliche, vasi da farmacia e stemmi di casati. È stato ricordato dalla guida che la scomparsa Terna e Nardò sono stati i centri più importanti della tradizione ceramistica pugliese. Entrati in una stanza arredata secondo gli usi antichi, sotto gli occhi degli studenti sono passati in rassegna oggetti di vario tipo tutti in ceramica: zuppiere, contenitori vari, utensili per la cucina, cilindro per bambilocalità è stata naturalmente ni in fasce, boccali, vasi, gratmirata: l’obiettivo è stato, infatti, approfondire la cono- tugia, utensile per il purè di scenza di un materiale tipico fave, vaso per il bucato, mollette e perfino un presepe. E della tradizione artigianale salentina, la ceramica e della ancora, in un angolo erano sua lavorazione, argomento di esposti un vaso per gli ammalati, innaffiatoi, recipienti per studio in tecnologia e, attraverso la visita al Castello di Corigliano, avere un’idea concreta delle dimore fortificate delle epoche passate, studiate in storia e arte. Per arrivare preparati alla meta, gli alunni hanno svolto, nei giorni precedenti la gita, delle ricerche sui luoghi da visitare ed hanno così acquisito una maggiore consapevolezza del senso del proprio lavoro. il È stato seguito un preciso vino e per la pasta, decilitri itinerario: dal Museo della Ceramica all’azienda cerami- per l'olio, lucerne, arnia per le stica “Nuova Colì”, entrambi api e attrezzi per mungere. In un'altra sala, ci sono i resti di a Cutrofiano, quindi pausa ceramiche preistoriche. pranzo presso la masseria Alla visita al Museo è seguita Sant’Angelo a Corigliano e un'”incursione” all'azienda infine il Castello de’Monti, “Nuova Colì”. Qui è stato sempre a Corigliano. L La prima tappa è stata dunque illustrato il processo di lavoil Museo della Ceramica, do- razione dell'argilla: il panetto di argilla viene pulito dalle ve facevano mostra di sé atNell’anno scolastico in corso, 2012/2013, la scuola media inferiore “A. Galateo” ha organizzato per alcune seconde classi (sezioni A e B) una gita nei Comuni di Corigliano e Cutrofiano, in provincia di Lecce. La scelta di queste

impurità, poi l'argilla viene posta sul tornio e viene modellata a mano. Dopo l'asciugatura, viene cotta, a temperature altissime , per cinquenove ore e diventa “biscotto”. Successivamente, per eliminare l'acqua ancora contenuta, il “biscotto” viene messo a “respirare” su una base bucherellata e poi nuovamente infornato per otto-nove ore. Viene infine smaltato, pulito sulla base, decorato e cotto per l'ultima volta. Di fronte allo stupore della lavorazione al tornio è stato inevitabile per gli studenti pescare un ricordo tra i souvenir del “Colì Shop”. Dopo la tregua per il pranzo e due tiri al pallone, le classi hanno raggiunto il Castello de'Monti. Edificato dove un tempo c'era un accampamento romano, il Castello nel Medioevo fu a più riprese ampliato e modificato. Il suo destino è però legato soprattutto alla famiglia de'Monti, che ne fece una vera fortezza, con ampie mura, ponte e fossato. Qui si rifugiò la popolazione di Corigliano, alla fine del 1500, per resistere all'invasione turca. Successivamente, fu Giovan Battista de'Monti a realizzare il maschio e le quattro torri circolari e su ogni torre un bassorilievo di un Santo e di una virtù cardinale. Risalgono ad epoca successiva le statue poste sulla facciata: quelle allegoriche della giustizia e della carità e quella di Cristoforo Colombo. All'ingresso nel Castello, ci sono altri fregi e decorazioni, aggiunti dalla famiglia Trane nel 1600 per ingentilire il Castello, nato a scopo difensivo e poi adibito ad abitazione privata. In una torre in particolare, se

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si parla si sente una forte eco e ciò fa presumere che quel tipo di struttura servisse a comunicare con gli altri piani della torre. Il Castello ha anche due terrazze e un cortile, dove si ammirano gli stemmi delle famiglie de'Monti e Trane, che subentrarono nel 1600 come nuovi proprietari. Purtroppo, l'interno del castello non è tutto aperto al pubblico, infatti, alcune sale sono

già state ristrutturate, mentre altre attendono i lavori. Per mettere a frutto quanto appreso durante la giornata trascorsa, gli studenti hanno affrontato diversi lavori di composizione testuale: un testo narrativo, quindi una relazione sui momenti più importanti della gita e infine un book che raccoglie le ricerche, le foto e le immagini realizzate da ognuno. Quella che abbiamo vissuto è stata sicuramente un'esperienza interessante, condivisa con compagni e insegnanti, che ci ha fatto conoscere aspetti del nostro territorio che non conosciamo mai abbastanza, pur essendo lì sotto il nostro naso. La suggerirei ad altri gruppi, raccomandando, però, di non mancare la visita al Parco dei Fossili, a noi impedita dalla pioggia. A parte questo rammarico, un piccolo appunto: il costo della visita al castello ci è parso elevato per la qualità delle informazioni ricevute! David Carrozzo II B


GIOCHI MATEMATICI 2012/2013 L’impegno ci gratifica Il 16 marzo 2013, noi alunne della classe III^G abbiamo partecipato ai “Giochi Matematici 2012/2013”organizzati dall’università “Bocconi” di Mila-

no. I partecipanti si sono riuniti, alle ore 14:00, presso la

scuola media “A.Grandi” (Lecce) per sostenere il test. Una volta arrivate, eravamo molto emozionate e ansiose di iniziare il test perché, superata questa fase, si sarebbe passati alla successiva sostenendo un altro test a Milano e, superato anche questo, ce ne sarebbe stato un altro a Parigi. Siamo entrate nell’atrio della scuola e abbiamo consultato i tabelloni per vedere in che classe eravamo state sistemate. Abbiamo cercato le nostre rispettive classi e appena siamo entrate, le professoresse ci hanno ritirato i cellulari e ci hanno consegnato il test relativo alla nostra categoria, cioè C3, che prevedeva il completa-

mento dei primi 10 quesiti in due ore di tempo. In giudizio veniva dato in base ai quesiti svolti correttamente nel minor tempo possibile, perciò chi terminava prima il test aveva più possibilità di classificarsi tra i primi. La maggior parte dei quesiti erano complessi, basati sulla logica e sulla conoscenza di alcune figure geometriche e le loro regole. Una volta finito il test siamo usciti dall’aula e nell’atrio abbiamo incontrato le professoresse Maci Lucia e Mazzeo Benedetta, con cui abbiamo confrontato le risposte. Dopo circa 3 settimane ci hanno comunicato i risultati dei partecipanti della nostra scuola. Solo due

ragazze della categoria del C2, sono riuscite a superare il test hanno potuto partecipare ai giochi successivi che si sono svolti a Milano. Noi siamo contente di aver fatto questa esperienza e comunque soddisfatte del nostro punteggio anche perché siamo risultate prime e terze a livello della nostra scuola. Bovino Luisiana Gravallotti Giulia Classe 3G

«Pensieri in un’immagine: "l’anno scolastico che verrà…."» Concorso scolastico 9ª edizione Domenica 19 maggio 2013 graduatoria. Saranno successipresso il Castello Carlo V, vamente sottoposti dalle ore 16.00 alle ore 22.00, vii è stata l’esposizione Stefano Pellè 2C Federica Bruno 2A dei lavori, per il voto della 2° in graduatoria Giuria popolare, prodotti dagli alunni delle Scuole Primarie e ad una giuria ristretta che sceSecondarie di 1°grado statali e glierà l'opera con cui paritarie per la realizzazione realizzare il manifesto deldel manifesto augurale di inil'Amministrazione comunale zio anno scolastico 2013 – di Buon anno scolastico Miriam Guido 1H 2014 nell'ambito del Concorso 2013/2014. scolastico: «Pensieri in un’immagine: "l’anno scolastico che verrà …."» 9ª ed. Tra i dodici disegni, che hanno ottenuto dalla Giuria popolare il maggiore numero di voti, due disegni della nostra Chiara Massari 2B 12° in graduatoria scuola sono rientrati nella Marta Gravallotti 3G

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It’ s English Time Certificazione KET

Breakfast or brunch?

KET!! The KET has been a very, important and interesting activity for me because I've learnt a lot of verbs, vocabulary and so, I've succeded in conversation in English. If I hadn't had Elaine Whyte, my mother tongue, my knowledge of English wouldn't be so deep. Our Italian teachers of English have been very helpful too, because when we didn't understand something, they were always available and kind. I remember that in the days of the exams, of listening, writing and speaking, I was very worried because I thought that I wouldn't ever made it, but it went well. I hope to see again Elaine because I will never forget her and the help she gave us. Fiorentino Leonardo 3A

On Friday 15 March 2013 we prepared a “Full English breakfast” at school… and we ate it too! We had it at about half past twelve! Perhaps it was a “brunch” (breakfast + lunch) , wasn’t it?! Full breakfast is popular in the UK even if you do not eat it every day but only at weekends or on

of people because there were students from different schools. All together to see ‘Footloose’, is a story about a ‘’Footloose’’ boy, Ren, who comes from a big city, Chicago, where life is very lively and exciting. He moves to a little town called Bomont where his relatives live. Here he meets Ariel, Rev. Moore’s daugther.Rev.Moor forbids all young people in Bomont to listen to music and to dance because he lost a son in a road accident happened some years ago after a night in a disco. Ren doesn’t understand the reason of this rule On the 31st of January all of and he disobeys it , so all the us, students of the class 3D, people in Bomont don’t look went to the Theatre favourably at him. Ariel dis‘Don Bosco’ to see the musi- obeys her father too: she’s cal ‘Footloose’. We left not the girl who wants to school all together with our appear, she doesn’t like the teachers at 10.30 and we rules of her dad, because she walked to the theatre where is transgressive, she changes the show began at 11.00 even her clothes when she o’clock. The theatre was full

A day at the theatre:

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holiday. It is very different from Italian breakfast, in fact you can have: orange juice, milk, tea, cereals, toasts with butter, jam or marmalade but also sausages, omelettes, grilled tomatoes, mushrooms, beans, etc. and the real heart of Full breakfast that is “bacon and eggs”! We also cooked the “ pancakes” that are typical of American breakfast. It was a great day: everything was delicious ( we were very hungryJ ) and we had a lot of fun!

goes out of home. After a lot of events in the show, the students of the senior class of Bomont High School get the permission to have their dance and the law of ‘no dancing’ is abolished. The story of ‘Footloose– The Musical’ was performed by Erasmus Theatre for students of t the third year of middle school. It was very interesting and we enjoyed it very much. The theatre company was very good and the actors had a nice voice. They were excellent dancers too. The protagonists were so clever that they played more characters in the show and the customs were really modern. At the end of the performance we asked some questions to the actors and they answered in English. They told us they liked very much Lecce and in particular Italian food! They were very nice and took pho-

Classe 2C

tos with us. The protagonist who acted Ren, was really handsome. He was successfull with all female pubblic with his t-shirt, blue jeans and yellow converse shoes Many girls in my class were fascinated by him and they exclaimed ‘Oh my God! This boy is fantastic It wasn’t very difficult to understand the actors, because at school we had studied the plot of the show. It really was a fantastic experience for all of us. We liked the atmosphere in the theatre where all the public was involved in the story acted on the stage and we would be very happy to have again this kind of experience. Class 3D


Progetto Intercultura Una vera e propria esperienza culturale che mette alla prova le risorse cognitive, affettive e relazionali di ognuno. vivendo secondo i loro ritmi di vita a volte anche frenetiA SCUOLA ci. Hanno gustato il piacere una scuola francese non scadell’accoglienza, della dispoturisce solo dalla necessità di OLTRALPE Si è conclusa domenica 10 nibilità e della condivisione esercitare sul campo la lingua oggetto di studio, ma si marzo l’esperienza in Fran- che ha trasformato il loro cia di un gruppo di ventuno soggiorno da una pura e pone al cento di una vera e semplice occasione di scampropria esperienza culturale ragazzi della scuola media bio ed arricchimento linguiche mette alla prova le risor- secondaria di Primo grado stico in un arricchimento se cognitive, affettive e rela- “A. Galateo-Frigole” e “Stomeo-Zimbalo” di Lecce. umano fonte di entusiasmo e zionali di ognuno. Il confronto diretto, seppure per un breve periodo, con il paese di cui si studia la lingua permette di entrare in contatto con la sua realtà culturale e sociale, favorisce la condivisione di stili di vita differenti dai propri, la conoscenza di abitudini quotidiane diverse e permette di apprezzarne le bellezze artistiche e paesaggistiche. Tale esperienza contribuisce alla promozione della “società della conoscenza”(Consiglio Europeo di Lisbona del 2000), permette un ampliamento ed arricchimento dei propri orizzonti culturali attraverso una relativizzazione di tutti di nuova energia. gli stereotipi con cui indaga Partiti il 3 marzo dall’aeroporto di Brindisi alla volta di Durante la settimana di perla propria quotidianità. L’esperienza di partenariato Puyricard (Marsiglia) alcuni manenza i nostri ragazzi giovani studenti dei nostri hanno frequentato regolarcon una scuola di un paese istituti, accompagnati dalle mente le lezioni presso il straniero permette ai nostri istituti di internazionalizzare loro insegnanti , hanno potu- collège “La Chesneraie” dove hanno avuto modo di la propria offerta formativa, to conoscere di persona i loro corrispondenti dell’Isti- notare le differenze a livello di stimolare l’interesse e tuto cattolico privato “La organizzativo tra il sistema l’apertura verso culture diChesneraie”con cui avevano scolastico francese e quello verse, di educare alla diffeitaliano di cui tante volte si renza, di stimolare l’interesse allacciato un rapporto di amicizia attraverso mail, è parlato durante le lezioni di per le lingue straniere e di skype ed un simpatico scam- civiltà francese da noi regopromuovere la formazione bio epistolare. larmente studiata. Hanno “globale” dei ragazzi. Essa mette in atto, tra l’altro fles- Durante la settimana in Fran- preso parte a coinvolgenti tornei sportivi e a numerosi sibilità di approcci didattici cia i nostri ragazzi hanno vissuto presso le famiglie dei momenti di socializzazione e ed organizzativi al proprio loro corrispondenti, assordi svago ed hanno avuto mointerno. bendo la loro lingua e cultu- do di visitare la Provenza ra, conoscendo a fondo le con alcune sue opulente ed Daniela De Nicoli loro abitudini familiari e imponenti città come Aixdi attuare uno L ’idea scambio di classe con

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en-Provence e Marsiglia e le sue maestose calanche. Hanno visitato ancora la Camargue con i suoi paesaggi incontaminati alla foce del Rodano ed il suo fascino selvaggio ed hanno ammirato la sua ricca fauna. IL momento più suggestivo di tutto il soggiorno è stato sicuramente l’incontro con il sindaco di Puyricard che ricevendoci in pompa magna presso la sala consiliare ha inteso ufficializzare il nostro soggiorno presso il ridente borgo medievale ed ha messo in evidenza come tali esperienze aprano le scuole verso una nuova e stimolante dimensione europea, permettano il confronto, favoriscano la socializzazione, abbattano le barriere sociali e linguistiche, arricchiscono umanamente le persone, vincano i pregiudizi ed allargano gli orizzonti culturali di ognuno e come esse abbiano sempre ricadute positive sull’intera comunità scolastica che si apre allo scambio. E dopo una settimana così intensa è stato duro per ognuno lasciarsi. All’aeroporto, infatti, tutti piangevano e si abbracciavano affettuosamente e la commozione faceva chiaramente intendere che i rapporti si erano trasformati in rapporti di amicizia e che l’esperienza è perfettamente riuscita.


volati in fretta e sabato 18, si è certo interrotta qui. alla fermata dell’autobus, che Classi 2A -3A li avrebbe portati in aeropor2C - 3C - 3F to, tutti piangevano perché non volevano dividerci. Ci è sembrato un sogno, ma la nostra esperienza continua perché la nostra amicizia non

Adesso li aspettiamo a Lecce certi di riservare loro la più sincera e calorosa delle accoglienze che scalderà a lungo i loro cuori e rappresenterà, anche per loro, un indelebile ricordo. A marzo ci siamo salutati felici dell’ esperienza

fatta e certi che a Lecce avremmo riservato loro un’ accoglienza degna di quella che abbiamo ricevuto in Francia. La settimana dall’ 11 al 18 maggio è stata per noi intensa, ma ricca di significato. I giorni, purtroppo, sono

vi. Nelle gare di Atletica Leggera, categoria Ragazze, Maria Pezzuto si è classificata al 1° posto nel salto in lungo con la misura di m.4,23, un 1° posto, con il tempo di 1’03”87 per la squadra della staffetta 4x100 con Pascali Manuela, Pezzuto Maria, Montagna Michela, Evangelista Alessia e ancora medaSabato 1° giugno si sono glia di bronzo per Pascali conclusi i Giochi Sportivi Manuela nel Lancio del VorStudenteschi, con la partita tex. Nella Corsa Campestre finale del campionato provin- la squadra femminile cat. ciale di Pallatamburello, che Ragazze, si è classificata al ha visto l’ Istituto Compren- 3° posto nella Finale Provinsivo Galateo – Frigole di ciale ed infine medaglia d’OLecce classificarsi al 2° posto ro per Montefusco Caterina, con la squadra femminile campionessa provinciale di composta dalle allieve: Di Orienteerig. Oltre ai GSS, le Giuseppe Giulia, Di Giusep- classi 1C e 2D hanno preso pe Marta, Rollo Elisabetta, Montinaro Luigia, Centonze Alessia, Voli Elena, De Rinaldis Vanessa. Anche quest’anno, molti ragazzi hanno avuto l’opportunità di partecipare a gare d’istituto e provinciali nelle discipline sportive: Pallavolo, Corsa Campestre e Atletica, Orienteering e Pallatamburello, con risultati a livello provinciale come sempre positi-

Giochi sportivi studenteschi 2012 - 2013

parte ai Giochi della Gioven- “Olimpiadi dell’Amicizia” tù, cimentandosi in gare di nella giornata dell’Orienteeabilità ginnico-sportive, atle- ring, svoltasi a Spongano il 9

Un anno di sport e premi

tiche e in un gioco di squadra. Come ogni

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anno l’Istituto maggio. ha partecipato, E. Voli 2B - M. Pezzato 1B anche, alle


“Tutta mia la Città”, il progetto per la promozione del territorio dedicato ai ragazzi il progetto culturale promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione “Tutta mia la Città”, si propone di promuovere la conoscenza del territorio ed in particolare delle risorse artistiche-storiche cittadine, stimolando nei ragazzi il senso di appartenenza alla propria comunità e alle proprie radici culturali. “L’idea di offrire ai ragazzi l’opportunità di approfondire attraverso una serie di visite guidate i periodi più rappresentativi della storia cittadina - sottolinea Carmen Tessitore, assessore alla Pubblica Istruzione incontra l’esigenza, avvertita e manifestata in più occasioni, dei ragazzi appartenenti al Consiglio Comunale Ragazzi della vecchia e della nuova legislatura”. tiva del Comune di Lecce. Il nostro percorso è iniziato da una delle porte più antiche di Lecce: Porta Rudiae. La guida nel descrivere il monumento ci ha narrato le leggendarie origini della nostra città ed abbiamo individuato gli elementi tipici del barocco leccese, tra cui i trionfi vegetali. L’itinerario è continuato con la visita in Piazza Duomo, con particolare attenzione ai cambiamenti urba-

Percorso Oronziano culto religioso e il fenomeno dei miracoli tra eventi storici e leggendari, la festa e il folklore popolare. L’itinerario, particolarmente interessante, ci ha permesso di conoscere e apprezzare il personaggio di Sant’Oronzo scoprendo dipinti nelle chiese e i monumenti a lui dedicati. Palama’ Miriam III E

Il 27 aprile 2013 abbiamo partecipato con alcuni compagni e rappresentanti di altre Scuole medie di Lecce ad un insolito percorso organizzato dal Comune di Lecce “ Percorso Oronziano ” .Il ritrovo dei partecipanti era presso Porta Rudiae una delle porte più antiche della città di Lecce . La guida che faceva parte di un’associazione culturale” Gli amici dei musei” prima di raccontare la storia vera e propria di Sant’Oronzo si è soffermata sull’iconografia e sulle testimonianze artistiche nel corso dei secoli che hanno contribuito a disegnare l’identità di Lecce, il

I gioielli del Barocco Noi ragazzi appassionati d’arte della Scuola media “A.Galateo” ci siamo incontrati il 20 aprile alle 16.30 presso Porta Rudiae per un incontro speciale con l’arte del nostro territorio. Eravamo tutti pronti per studiare la storia dell’arte in un modo diverso. La visita è stata effettuata dall’associazione

nistici, finalla radicale trasformazione barocca, poi abbiamo osservato altri capolavori come il Campanile, il Vescovato, il Seminario e la facciata del Duomo. La nostra visita si è conclusa con l’analisi dell’ultimo gioiello dell’architettura leccese: la chiesa di Santa

“Amici dei Musei” su izia-

Croce e la visita all’attiguo

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ex convento dei Celestini. Visitare questi preziosi monumenti della nostra città ci ha permesso non solo di conoscere, ma di apprezzare l’arte della nostra città che tanto amiamo.

Bazzoli Alessandro Bruno Aurora


PROGETTO: LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO Chiesa “San Giovanni di Dio” comportamenti dei giovanissimi. Il risultato è ragguardevole perché non si limita a sviluppare nei ragazzi semplicemente la conoscenza del bene, ma stimola ad averne cura, valorizzarlo e proporre soluzione nuove di utilizzo.L’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce promuove e coordina il progetto, coinvolgendo scuole primarie e secondarie di primo grado. Il nostro Istituto "Galateo Frigole" Lecce ha adottato la Chiesa di San Giovanni di Dio - in via Palmieri e Sabato 25 maggio 2013 ha aperto il monumento presentando un programma che ha incuriosito turisti e Leccesi, alcuni della nostra classe hanno indossato

ecce è nella rete delle città italiane che hanno aderito al progetto “La scuola adotta un monumento”, ideato e promosso dalla Fondazione

L

Napoli99. L’iniziativa, nata per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto e alla tutela del patrimonio storico ed ambientale, offre occasioni per sperimentare progetti di alto profilo educativo, valorizzando il ruolo centrale della scuola nella formazione della cultura e dei

abiti in stile ‘700 e ‘800 realizzati dall' I.I.S.S. A. DE PACE di Lecce.

“San Giovanni di Dio” A beautiful church in Lecce FACTS FILE: NAME: San Giovanni di Dio COUNTRY: Italy TOWN: Lecce - a nice town in Puglia in the South of Italy LOCATION: Number 11 via Palmieri DATES: • Begun in 1738 • Finished in 1742 ARCHITECT: Mauro Manieri FEATURES: The front of the Church is plain, with a large admission portal above which the heraldic shield of the religious order was placed in the past.

Palmieri” go straigth on. The The inside of the Church is characterized by a highly church of S. Giovanni di Dio rectangular nave and by some is on the right of the street altars built with the typical limestone of Lecce. Above the high altar you can see the valuable painting. “La visione di San Giovanni di Dio”. HOW CAN I GET THERE? Leave the well known St. Oronzo square and go along “Corso Vittorio Emanuele” Go past the church of Santa Irene and turn right into “Via

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e coinvolti dall’atmosfera ci è sembrato tornare indietro con il tempo. Classe 3H - 3G


Il concorso "Lo scrivo io" organizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno è riservato a tutti gli studenti che frequentano le scuole della provincia di Lecce, dalla prima elementare all’Università. Possono partecipare anche universitari iscritti ad altri atenei italiani, purché siano residenti in provincia di Lecce. Tra i ragazzi partecipanti del nostro Istituto al concorso sono risultati vincitori: Giada Litta classe 1C - Gabriele De Blasi insieme ai compagni classe 2A - Andrea Menga classe 1B- Samuele Striani classe 2A - Carola D’Onofrio classe 2A - Andrea Massi classe 1A

INSIEME Ho 13 anni. Frequento la seconda media all’istituto comprensivo Galateo di Lecce. Ho dei compagni che mi vogliono bene e mi dimostrano sempre tanto affetto. Carola mi vede felice quando in palestra vengo coinvolto nella corsa e partecipa con interesse alle lezioni di matematica. Benedetta

dice che ho sempre il sorriso sulle labbra. Matteo vorrebbe trascorrere in mia compagnia dei pomeriggi interi. Giorgio ama stare con me nel laboratorio scolastico dove ci divertiamo svolgendo tante attività. Tutto ciò sembra “normale” per un ragazzo della mia età se non fosse che sono affetto da tetraplegia spastica. Sono un ragazzo “speciale” pieno di emozioni, comunico con i miei occhi e con il mio sorriso, muovo le braccia quando sono contento, sono molto felice di avere degli amici così che mi stanno vicini e rendono liete le mie

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giornate. Intorno a me non vedo indifferenza, in tanti pensano a noi, ragazzi speciali. Da anni so che a Lecce c’è CUORE AMICO, una meravigliosa macchina della solidarietà, un’immensa rete di persone generose che regalano un sorriso e una vita più facile a ragazzi come me.

Gabriele DE BLASI insieme alla classe 2 A



LA REDAZIONE

Numero unico Istituto comprensivo “GALATEO –FRIGOLE” Scuola Secondaria primo grado Via D. Fontana, 1 - 73100 Lecce

Dirigente: dott.ssa Marcella Rizzo Referente progetto: prof.ssa M. Antonnietta Balzani E - Mail redazionefuoriclasse@live.it

Marta Gravallotti 1A Maria Irma Pezzato 1B Francesca De Pandis 1C Claudia De Pascalis 1D Gabriele De Pascalis 1E Gloria Marcuccio 1G Gaia Arnesano 1H Marco Tarantino 2A Elena Voli 2B Noemi Sportella 2 Silvia De Cillis 2D

Simone Pagliara 2G Rebecca De Luca 2H Brian Ademi 3A Irene Adamuccio 3B Martino Vantaggiato 3C Veronica Murrone 3E Chiara Ciurlia 3F Angelo Meto 3F Alessia Mele 3G Valentina Campise 3H


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