Giornalino "Fuoriclasse" 2014-2015

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« REDAZIONE FUORICLASSE - L GIORNALE SCOLASTICO » - NUMERO UNICO - Anno 2014 - 2015 ISTITUTO COMPRENSIVO “GALATEO - FRIGOLE” - Via Domenico Fontana, 1 - 73100 Lecce

UNA REDAZIONE FERVIDA E SEMPRE PRONTA A SCRIVERE Due docenti alla guida, un’aula assolata e tanto entusiasmo. Sono pochi gli ingredienti per mettersi al lavoro. Anche quest’anno FUORICLASSE si presenta al suo appuntamento di fine anno ricco più che mai. La testata è una realtà pluripremiata dalla Gazzetta del Mezzogiorno quest’anno dal Veliero Parlante, un sorta di scrigno dove l’Istituto Comprensivo raccoglie i suoi “tesori” e li consegna tutti insieme ai ragazzi, ai genitori, ai docenti e ai lettori “esterni” che abbiano voglia di conoscere le attività della scuola. Quest’anno la redazione ha lavorato con 25 alunni, un rappresentante per ogni classe in modo che nessuna attività potesse sfuggire! Il progetto ha previsto diciotto ore fra aula e uscite didattiche. E’ stato organizzato un incontro con il responsabile delle pubbliche relazioni della Biblioteca Provinciale “Nicola Bernardini” al quale i ragazzi hanno posto una serie di domande per poi rielaborare l’intervista. Un pomeriggio è stato dedicato alla visita all’Ufficio Stampa della Provincia di Lecce e alla visita della redazione della Gazzetta del Mezzogiorno. Un modo per far entrare i ragazzi nel vero mondo della stampa locale. In una scuola calibrata ormai sulle competenze e sul saper fare, un’esperienza del genere rappresenta un piccolo passo verso il futuro. Carla TESTA Maria Antonietta BALZANI

Rai Scuola all' I. C. Galateo di Lecce!

Una delle più belle regioni italiane: la Toscana a pag.6

all’interno >

FUORICLASSE, IL GIORNALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “GALATEO - FRIGOLE” DI LECCE

… è una realtà pluripremiata

Vi presentiamo il nostro anno

Sfogliando il giornalino scolastico FUORICLASSE vi renderete conto di quanto impegnativo sia stato quest’anno scolastico. Il giornalino raccoglie un anno di vita della nostra scuola: le iniziative, le visite didattiche e i progetti, che anche quest’anno appena trascorso hanno ottenuto numerosi riconoscimenti. Buona lettura!

Il laboratorio giornalistico C’è il serio rischio di essere ripetitivi e ridondanti nella annuale presentazione del nuovo numero, quello dell’a.s. 2014/2015 della nostra Testata Giornalistica “

Fuoriclasse”. E’difficile, infatti, trattenere l’apprezzamento… prof.ssa Marcella Rizzo

LA MEMORIA DEL FUTURO Intervista a

Gabriele De Blasi a pag. 19 >

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EDITORIALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL’I.C. “ GALATEO - FRIGOLE” PRESENTA

Il laboratorio giornalistico: il luogo ideale in cui convergono e si esprimono in una dimensione aperta e democratica tutte“Competenze Chiave di Cittadinanza ” > PROF:SSA MARCELLA RIZZO DIRIGENTE SCOLASTICO …………………………… C’è il serio rischio di essere ripetitivi e ridondanti nella annuale presentazione del nuovo numero, quello dell’a.s. 2014/2015 della nostra Testata Giornalistica “ Fuoriclasse”. E’ difficile, infatti, trattenere l’apprezzamento soddisfatto nei confronti dell’impegno degli alunni e delle docenti Balzani Maria Antonietta e Testa Carla che con rigore professionale e cura educativa hanno guidato i giovani giornalisti in erba a costruire un’altra pagina di storia della nostra scuola. Al lettore attento ed al genitore fiero non mancherà di cogliere nel lavoro presentato, quanto di significativamente importante hanno acquisito i ragazzi sul piano della maturazione di valori sociali, strumenti cognitivi e atteggiamenti mentali e culturali che aprono loro la via verso la piena autonomia di pensiero e la spendibilità del sapere. Il laboratorio giornalistico è infatti il luogo ideale in cui convergono e si esprimono in una dimensione aperta e democratica tutte quelle “Competenze Chiave di Cittadinanza ” che la scuola di oggi, quella delle Indicazioni Nazionali , pone come traguardi indifferibili della formazione. Dalla padronanza linguistica alla consapevolezza culturale e sociale, dalla competenza in lingue straniere al pensiero divergente del problemsolving , dalla capacità imprenditoriale alla culturale dei valori artistici …. a voler tacer d’altro. I cittadini cominciano a crescere sulle pagine di questo giornalino e ci si augura che portino con sé una “forma mentis”, un saper fare che li mantenga sempre fermi e stabili nel loro cammino. Avrete modo di leggere che già in corso d’anno scolastico

molti riconoscimenti sono stato attribuiti ai nostri alunni proprio nel concorso Giornalistico “Lo scrivo io” della Gazzetta del Mezzogiorno. Ad Maiora semper! Prof.ssa Marcella Rizzo

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UNA SCUOLA DI LEGNO E FOGLIE DI COCCO. Siamo due alunne di questa scuola e vorremmo invitarvi a leggere l’articolo che abbiamo scritto, riguardo la scuola nello Sri Lanka: un luogo molto ma molto lontano da qui! Ci è sembrato interessante fare delle ricerche ( e vi assicuriamo che ne abbiamo fatte davvero molte!) per scoprire le tante curiosità degli studenti che vivono in quei luoghi, luoghi che appartengono un po’ anche a qualche alunno di questa scuola, originario dello Sri Lanka. Lo Sri Lanka è uno Stato insulare che si trova in Asia: è soprannominato "lacrima dell'India", sia per la forma sia per la sua vicinanza all'India. Il nome attuale deriva dalla parola antichissima "lanka" che significa "isola risplendente". Nel territorio è presente un monte chiamato: "Picco di Adamo"; secondo alcuni l'impronta di un'orma sulla cima della montagna è di Adamo, venuto qui dopo la cacciata dal Paradiso Terrestre: Adamo considerava quel luogo bello come il Paradiso. In questo Stato vi è un alto tasso di alfabetizzazione (quasi del 92%). Lo Sri Lanka è la nazione sud-asiatica con il maggior numero di abitanti in grado di leggere e di scrivere e può vantare un primato fra i paesi in via di sviluppo. La scuola dell'obbligo, della durata di 9 anni, è completata dal 92% degli studenti. La scuola pubblica è gratuita dalle elementari all'università e accoglie la grande maggioranza degli studenti. L'anno scolastico inizia a gennaio e finisce con gli esami di fine novembre; è organizzato in tre trimestri separati dalle vacanze (3 settimane circa a

marzo-aprile e 4 a luglio-agosto) e comprende un minimo di 180 giorni di scuola all'anno. L'inizio delle lezioni è generalmente alle 7:30. Ci sono pochi insegnanti per molti bambini: appena 9 insegnanti per 200

A causa della scarsità di varietà alimentare e di vitamine nella dieta, nelle scuole si cucinano preparati di erbe naturali e riso ad alto contenuto nutritivo, allo scopo di diminuire il livello di malnutrizione dei bambini, che necessitano di più vitamine. Alle ore 10:30 tutti i bambini si dispongono in file e prendono il budino verde. La scuola finisce alle 13:30 e molti dei bambini giunti a casa hanno tanto da fare: tutto, ma non i compiti, infatti non hanno aiuto dai genitori per lo svolgimento dei compiti assegnati a casa, in quanto i genitori, spesso analfabeti, sono sempre nei campi.

In moltissime scuole, una parte delle spese relative ai progetti sono sostenute dai genitori; in poche altre, bambini; i bambini dai 5 ai 14 anni invece, i progetti sono attuati dagli frequentano tutti nella stessa scuola; insegnanti con le risorse che hanno a alcune aule sono costruite in legno e disposizione; è una scuola povera ma foglie di cocco, altre invece di ricca di serenità e di merendine alle muratura. Con il primo rintocco della campana vitamine. rudimentale, attaccata all'albero, tutti i bambini si dirigono verso il posto dedicato alle preghiere. Ogni mattina le prime attività obbligatorie che si succedono, dopo le preghiere, sono: l’alzabandiera e i venti minuti di esercitazioni fisiche. Alle 9:00 iniziano le attività didattiche: tutti tirano fuori un contenitore e mentre gli Errico Asia insegnanti illustrano il programma Baskaran Abarna della giornata, gli alunni fanno Classe 1 °A colazione: una colazione breve, che termina, scrivendo già sui quaderni.

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LETTERE DALL’EUROPA Si tratta di un libro on-line, finalizzato a permettere a noi alunni di approfondire le città europee studiate, come le immense quanto affascinanti Madrid, Parigi, Berlino, Londra… attraverso delle lettere con le quali si descrivono esperienze, per lo più immaginarie, in posti splendidi, che permettono di far capire al destinatario quali sono le caratteristiche, i luoghi di maggiore interesse, i prodotti tipici delle località studiate. Il tutto contenuto in un sito con libro, curiosità e nomi dei protagonisti. Classe 2A

Scende in campo la classe 2° A, con la sua personale iniziativa in merito alla disciplina della geografia, iniziativa chiamata “Lettere dall’Europa”.

CONCORSO INDETTO DALLA “BIBLIOTECA CIARDO” di Gagliano del Capo SECONDO PREMIO AGGIUDICATO DA ARIANNA SARACINO CLASSE 2D

SPERANZA

C’è al mondo una parola Simbolo di attesa, di desiderio che vola. C’è voglia di cambiare In un mondo che non sa più desiderare. C’è una realtà buia e triste, in un mondo che ormai non esiste. Ma c’è una luce che non si spegne Nei cuori di tutte le persone degne. Non è solo una parola, ma una virtù che consola. Apre il cuore della gente, come un raggio splendente che tutti con costanza chiamano ancora “speranza” Arianna Saracino

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Rai Scuola all' I. C. Galateo di Lecce! Grande è stata la nostra meraviglia...

Quest'anno è arrivato un nuovo professore nella mia classe...il prof.re De Giorgi, docente di lingua francese. "Nuovo" in tutti i sensi, anche nel suo modo di fare lezione: cellulari, tablet e piattaforme per l'insegnamento a distanza come Edmodo sono ormai diventati per noi attività quotidiane. Il suo modo di insegnare e per la classe, di apprendere, è veramente interessante! Grande è stata la nostra meraviglia, quando il prof ci ha annunciato che Rai Scuola avrebbe fatto un servizio nella mitica 2a C per riprenderci mentre facevano lezione. Che notizia strepitosa! Ci ha spiegato che aveva partecipato ad un corso di formazione per docenti, intitolato Didatec - didattica e tecnologie, e il suo lavoro era poi stato scelto come esperienza didattica particolarmente

quanto avevamo studiato durante l'unità d'apprendi mento, con un programma chiamato Kahoot. Ognuno di noi forniva le risposte al quiz, attraverso il proprio device, e al termine della lezione-gioco, in base al punteggio raggiunto, è stato poi eletto il vincitore...quella volta fu la nostra compagna Roberta! Prof. De Giorgi: ”Il coinvolgimento dei ragazzi è eccezionale, in quanto loro rispondono

interessante dal punto di vista del coinvolgimento degli studenti, della creazione collaborativa dei contenuti e dell’uso innovativo dei linguaggi digitali. Ed è così, che il giorno 4 marzo 2015 le telecamere di Rai Scuola sono entrate nel nostro Istituto. Il Prof. De Giorgi, durante l'intervista, ha spiegato: "Dare ai ragazzi la possibilità di connettersi alla rete della scuola non significa aprirli a distrazioni ma aprirli a un nuovo modo di apprendere anche attraverso la tecnologia”. Quella mattina, abbiamo portato i nostri tablet e i nostri cellulari, questa volta senza paura di essere sgridati, per partecipare ad un quiz interattivo in lingua francese con la Lim. Il prof.re aveva creato per noi delle domande di civiltà francese basate su

alle domande sulla lavagna interattiva, coinvolti in una gara a tempo; successivamente, si interviene sulle risposte "sbagliate" dei ragazzi per riprendere concetti e contenuti che magari erano risultati poco chiari durante le lezioni”. Partecipare a questa lezione è stato unico ed emozionante non solo per

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la gara, ma anche perché abbiamo potuto osservare da vicino quante persone lavorano per la creazione di un servizio televisivo e quanto lavoro è necessario per la sua buona realizzazione. Chissà che un giorno, qualcuno di noi, anche grazie a questo ricordo, non deciderà di diventare un professore o un giornalista!

Maria Ventura 2C


Giochi Matematici Campionati Internazionali rivolti ai ragazzi Se si sente parlare di Giochi Matematici si può pensare a due parole completamente diverse che hanno, però un legame storico. La matematica sicuramente fa pensare allo sforzo logico della mente, mentre se si pensa al gioco, si ha in mente un momento di svago e spensieratezza. Le parole Giochi Matematici, però messe insieme hanno un significato proprio. In realtà sono delle gare matematiche, che per affrontarle, non si ha bisogno per forza di un bagaglio culturale, ma solo di un po’ di logica, intuizione e fantasia. L’Università Bocconi ogni anno, fin dall’antichità, organizza dei Campionati Internazionali rivolti ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Questi Campionati danno la possibilità ai ragazzi di esprimersi anche da un punto di vista diverso. I Giochi Matematici si tengono in tutte le province d’Italia e sono divisi in quattro categorie: Giochi d’Autunno, gare a squadre, Giochi di Rosi e i Campionati Internazionali a sua volta divisi in: Semifinale, Finale Nazionale e Finale Internazionale di Parigi.

circa più di 200 per la categoria C2, poco più di 30 per le categorie L1 e L2 e solo 7 per la categoria GP. La finale si terra a Milano, presso l’Università Bocco il 16 maggio 2015 e la Finale Internazionale si terrà a Parigi verso la fine di agosto.

I partecipanti vengono divisi in cinque categorie: C1, ovvero gli studenti di prima e seconda media; C2, ovvero quelli di terza media e di prima superiore;L1, quelli di seconda, terza e quarta supeiore; L2 quelli di quinta superiore e del primo biennio universitario e GP, ovvero gli adulti dal 3° anno universitario fino ai classici 99 anni. I concorrenti devono risolvere un certo numero di quesiti(tra 8 e 10). Le prove sono a tempo il quale varia a seconda della categoria: 1 ora e mezza per la categoria C1 e 2 ore per tutte le altre categorie. I posti in classifica si calcolano: per il numero di quesiti risolti, per il tempo impiegato in caso di parità di quesiti risolti, e per qual è il più giovane in caso di parità di tempo.

Per classificarsi bisogna risolvere almeno quattro quesiti, ma quelli che passano alla Finale Nazionale o alla Finale Internazionale sono un certo numero: della semifinale sono circa il 10%; della finale nazionale sono i primi tre classificati per le categorie L1, L2, GP e i primi cinque classificati delle categorie C1 e C2, i quali rappresentano l’Italia alla Finale Internazionale di Parigi, e della Finale Internazionale i primi due. Quest’anno alla semifinale che si è tenuta a Lecce quelli che si sono classificati sono: più di 400 della categoria C1,

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Natasha Russo Lorenzo Rizzo


Legalità a scuola INCONTRO CON LA “COSTITUZIONE” costruire una prima pagina intitolata L’ORA LEGALE, giocando sul doppio significato L’idea di dedicare una prima dell’aggettivo. pagina di un giornale alla L’ora legale come sappiamo Legalità è nata in classe. è un cambiamento d’orario, ma Discutendo sugli argomenti noi la intendiamo come l’inizio trattati durante il Progetto di una nuova stagione “Legalità a scuola”, dedicata alla legalità! confrontandoli con alcune Abbiamo rielaborato le letture antologiche sui diritti parole ascoltate dal senatore negati, abbiamo pensato di Maritati per trasformarle in un mettere insieme “il puzzle” e vero e proprio prodotto finale. Ci è piaciuto riprendere la sua definizione di Costituzione Italiana come Monumento per scrivere il nostro editoriale. In primo piano abbiamo pensato di scrivere un pezzo su Sergio Mattarella che, durante il suo insediamento, ha ripreso nel suo discorso i principi fondamentali della nostra Costituzione. Un discorso di trenta minuti esatti durante i quali Mattarella ha sottolineato l’importanza dei valori condivisi che sono le L’ORA LEGALE

fondamenta di un Paese democratico. La pagina è stata completata poi da due articoli sui diritti, in particolar modo ognuno di noi ha scelto un diritto negato e un diritto rispettato. Alla fine di questo progetto abbiamo capito che: Costituzione indica la strada giusta da seguire e ci insegna quali sono i valori da tutelare. La legge ci tutela in ogni

occasione. Anche noi minorenni possiamo dare il nostro contributo sociale. La Costituzione è una lezione di vita. Samo protetti da un Monumento che si chiama Costituzione! Rispettare la Costituzione vuol dire essere responsabile. Inoltre abbiamo scoperto che la legalità non appartiene solo ai Magistrati, ma ne siamo parte integrante ANCHE NOI!

Nicolò Calogiuri Classe 3A

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Gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “A. Galateo –Frigole” celebrano il Giorno Delle Forze Armate

4 Novembre 2014 “Caserme Aperte” La IC in visita guidata presso il Comando Dei Carabinieri Di Lecce

o N i c o la classe I C Martedi 4 novembre l ha fatto la prima uscita didattica presso il comandoò dei carabinieri

in via Lupiae a Lecce. E’ stata C l’occasione per celebrare la a “Giornata delle Forze Armate” che ricorre il 4 Novembre di ogni anno, in ricordo del 4 Novembre 1918, anniversario della fine della prima guerra mondiale. Abbiamo trascorso una giornata diversa e, soprattutto, molto interessante. Quando siamo arrivati ci ha accolto con molta ospitalità il maggiore P. Carnevale, comandante della compagnia dei carabinieri di Lecce. Egli ci ha raccontato che, nel lontano 13 Luglio 1814, a Torino, è nata l’arma dei Carabinieri e poi ci ha illustrato, brevemente, in cosa consiste il loro lavoro. Ci hanno fatto vedere anche come si rileva un’impronta digitale: mettendo su una superficie liscia il dito indice facendo una leggpressione e ricoprendo poi con una polvere

magnetica, si ottengono un insieme di linee che costituiscono l’impronta digitale che è unica e diversa per ognuno di noi. Come

dimostrazione ha preso le nostre impronte e le ha date alla nostra professoressa. Sucessivamente ci ha fatto fare l’alcool - test (una cosa divertente) che ovviamente è risultato a tutti negativo. Anche alle professoresse! Il Comandante ci ha portato a vedere alcuni mezzi che usano nel loro lavoro. Tra

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questi Sandro. Esso è utilizzato per disinnescare le bombe e per eseguire, in sicurezza, i sopralluoghi. Mentre è manovrato a distanza dagli artificeri che lo fanno muovere in tutte le direzioni! Abbiamo anche visto una tuta antibomba corredata da un casco molto pesante. Alla fine dell’incontro il Maggiore Carnevale ci ha dato dei consigli e dei suggerimenti utili per la nostra sicurezza. Ci ha parlato di internet, dei social-network: soprattutto di Facebook. Ci ha raccomandato di stare attenti e di non fidarci! Poi, tutti insieme, abbiamo fatto una foto di gruppo e la nostra “guida speciale” ci ha fatto gli auguri per un buon anno scolastico!

Gabriele Biondi e Silvia De Lorenzi classe I C


CENTO ANNI… LA GRANDE GUERRA ONORI AL MERITO Sono passati ormai 100 anni dalla grande guerra, quella del 1518, quella che chiamiamo la prima guerra mondiale, ma soprattutto, quella che ha stroncato vite, che altrimenti sarebbero potute essere piene di prosperità, la guerra che ha tolto ad ogni singolo uomo il

Costretti ad odiare i propri simili senza un perchè, i soldati non riuscivano nemmeno a guardare in faccia i loro cosiddetti "nemici".

Si chiedevano perchè dovessero puntare un fucile contro una persona che, in fin dei conti, non diritto di studiare, di essere felici, di vivere, di amare, di essere una persona, un essere umano. Gli uomini sono stati costretti ad abbandonare le proprie famiglie per andare a combattere per conto di gente avida che li ha mandati a "conquistare" un misero pezzo di terra, vittima della stupidità umana.

gli aveva fatto nulla. In onore di di questa gente e in onore del sangue che ha dovuto versare, l' Italia ha deciso di non limitarsi ad un semplice minuto di silenzio, ma ha inoltre organizzato diverse manifestazioni, tra cui quella che si è tenuta a Lecce lo scorso 23 maggio, giorno in cui le scuole medie e superiori della città si sono riunite, inizialmente nella villa comunale, poi vicino al monumento dei caduti, dove si sono ricordati i soldati che si sono sacrificati per la patria ed infine nello spazioso cortile dell' istituto Marcelline, dove sono stati esposti il lavori svolti dalle varie scuole che hanno aderito al progetto. Tutto questo in onore chi ha sacrificato se stesso per il nostro passato, il nostro presente e soprattutto il nostro futuro.

Alaibak Elettra ll^ D

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LABORATORIO LETTURATTIVA LIA LEVI, UNA BAMBINA E BASTA

Lia Levi, Una bambina e basta ci è stato proposto dalla docente del nostro laboratorio di LETTURATTIVA come testo da leggere in pochi incontri. E’ un romanzo che racconta la storia di una bambina ebrea, negli anni della seconda guerra mondiale, dal 1938 sino all’immediato dopoguerra. La storia della bambina e della sua famiglia si svolge nella sua limpida quotidianità con lo sfondo degli avvenimenti storici della vigilia e poi dello scoppio della guerra. Fin dalle prime righe ci si rende conto che la voce narrante è la stessa della protagonista della vicenda. La vita della bambina, di famiglia benestante, educata al rispetto degli adulti, viene sconvolta dalle leggi razziali imposte da Mussolini. Lia Levi, dopo il licenziamento del padre, è costretta ad abbandonare a scuola pubblica e ad iscriversi a quella ebraica; a trasferirsi prima da Torino a Milano e da Milano a Roma, a frequentare solo bambine ebree.

Il passaggio dall’infanzia chi vive semplicemente la sua età, all’adolescenza lei lo vive in un giorno per giorno. convento di suore insieme alla madre Santino Martina e alla sorella, alla periferia di Roma, classe3A per sfuggire all’orrore della guerra. Abbiamo letto la vita di Lia Levi cercando di immedesimarci in questa bambina ebrea che alla fine della guerra scopre, grazie alla madre, di SCUOLA PRIMARIA essere una bambina e basta. - PLESSO FRIGOLEDa qui il titolo. Poesie sulla violenza e sul razzismo Dopo averlo letto si possono confermare le parole introduttive: “questo racconto è un gioiello” Ha vinto nel 1994 il premio Morante ed è “IL RAZZISMO” molto diffuso nelle scuole come la NON POSSO PENSARE A DISCRIMINARE LA nostra. GENTE, PERCHE’ SAREBBE TROPPO SOFFERENTE. E’ la storia di una famiglia ebrea COSA PIU’ BRUTTA DEL RAZZISMO NON C’E’, che deve affrontare anni di E VOI SAPETE IL PERCHE’. CHI NE E’ VITTIMA, PER SEMPRE, LO RICORDA clandestina. ED E’ VERAMENTE, UNA DISCORDIA. Non si parla quasi mai IL RAZZISMO DEVE ESSERE ELIMINATO E CHI LO SUBISCE …AIUTATO. esplicitamente di morte. “è CLASSE V agghiacciante perché è una storia MARGHERITI FRANCESCO - SEMERARO FRANCESCO PENNA FRANCESCO – RIZZO SAMUELE FAZZI ENRICO – CITO SAMUELE – FRACASSO NICOLO’

semplice, fatta di quotidianità, una storia in cui è facile immedesimarsi. E’ la storia di una bambina qualsiasi. Il romanzo si distingue dagli altri letti fino ad ora perché è la guerra vista con gli occhi di una bambina, vissuta con l’innocenza e il candore di

PACE NEL MONDO PERCHE’ LA GUERRA E LA DISCRIMINAZIONE ? LA PACE E’ LA MIGLIORE SOLUZIONE. LA PACE E’ COME IL SIGNORE SCESO IN TERRA E SOLO LUI PUO’ FERMARE LA GUERRA. IL RAZZISMO PORTA SOLO AL DOLORE E LASCIA UN AMARO SAPORE. IO, IL MONDO, LO VORREI CAMBIARE, MA TUTTA LA GENTE MI DOVRA’ AIUTARE. CLASSE V SEMERARO FRANCESCO – MARGHERITI FRANCESCO

LA VIOLENZA OGNI GIORNO NELL’ ARIA C’E’ VIOLENZA E ALCUNE PERSONE NON POSSONO VIVERE SENZA. LA VIOLENZA NON SERVE A NIENTE FA SOLO MALE ALLA GENTE. LA VIOLENZA E’ UNA COSA CATTIVA E DALLE TUE EMOZIONI TI PRIVA. LA VIOLENZA FA MALE A TUTTI AI BELLI E AI BRUTTI. CLASSE V PENNA FRANCESCO - GARGIULO ALISSA RUSSO UMA DELI JENNIFER - GRECO CRISTIAN

Disegno - Rebecca Marchello 3E

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LA SCUOLA ADOTTA IL TEATRO PICCOLI ARTISTI CREANO IN COLLABORAZIONE CON LA COMPAGNIA TEATRALE “PRINCIPIO ATTIVO”

Gli alunni di tutte le classi della scuola Primaria di Frigole, dopo aver ascoltato la fiaba animata del “Principe Felice”, si cimentano nella creazione di oggetti e scenografie, con materiali riciclati (stoffbottoni,contenitori in plastica e metallo …. ecc.) imparano come nasce uno spettacolo teatrale partendo da un testo e

come si può sfruttare la fantasia nella recitazione, magistralmente guidati dalla professionalità di Pino Semeraro e delle sue collaboratrici. Vicini ai bambini non solo della scuola primaria di Frigole , ma anche della scuola secondaria del nostro Istituto, la compagnia si è

quest’esperienza con attività diversificate e accattivanti per tutti gli alunni. A loro va il nostro Grazie di cuore.

resa disponibile a condividere

GIORNATA DELLA MEMORIA Il bambino dal pigiama a righe

trovato rifugio con loro, organizzò una festa ,con l’aiuto e la complicità dei sui cari,perché la vedeva sempre triste. In quell’ occasione, Anna ricevette da tutti un diario e una matita per poter scrivere come lei Anna Frank era una bambina che amava desiderava. scrivere. Fu costretta a rifugiarsi e a Quel diario nascondersi , con la sua famiglia, durante la divenne Seconda Guerra Mondiale ,per non essere presto un presa e fatta prigioniera dai nazisti. amico Anna trovò rifugio grazie alla complicità di immaginario e un’amica del signor Frank,suo padre. segreto su cui Ella era solita guardare fuori dalla finestra poter scrivere i il mondo di guerra e di sofferenza che stava suoi pensieri e le vicende durante quel vivendo. periodo di segretezza e prigionia con le Un giorno, il suo amico Peter, che aveva persone con le quali stava. Ma un giorno, “ MI RICORDO DI ANNA FRANK” Sintesi del film visto presso la Scuola Primaria di Frigole dagli alunni delle classi III-IV-V e scritta dagli alunni della classe V

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traditi da una persona ,furono scoperti dai nazisti e portati nel lager. Anna Frank , nel lager, fu separata dal padre , il quale riusci’ a rimanere in vita e a salvarsi. Quando la guerra fini’ e arrivarono i Russi per liberarli, era ormai…troppo tardi ,lei e la madre erano morte. Il film racconta le storie vissute da Anna che sono state tratte dal suo diario. Le pagine del suo diario furono date al padre superstite dalla donna che li aveva aiutati a nascondersi. Quella donna , infatti, aveva trovato e conservato quelle pagine preziose che ,in seguito, furono stampate e pubblicate dal padre.


effettuata la lettura di alcuni capitoli dell’opera, per stimolare la fantasia degli alunni e immaginare i luoghi, i personaggi e le avventure fantastiche ed irreali contenute nel poema. Le attività si sono articolate sfruttando vari canali espressivo –comunicativi, atti a trovare originali vie per accostarsi all’opera di un autore che è stato una delle massime espressioni della civiltà europea occidentale. I bambini della scuola dell’Infanzia hanno lavorato sulla storia di Ulisse in rima, realizzando un fascicolo da colorare e da utilizzare come lettura di immagini. I bambini della classe prima e seconda hanno appreso la storia da un testo ridotto nel contenuto, adeguato alla loro età. E’ stato svolto un lavoro con attività interdisciplinari, e come prodotto finale i bambini hanno raccontato, con il

loro linguaggio semplice, il contenuto della storia. I loro racconti sono stati registrati e utilizzati per la realizzazione di un filmato che sarà proiettato nell’ambito della manifestazione. Inoltre, i ragazzi delle classi 3^, 4^e 5^ si sono cimentati nella rielaborazione del testo narrativo proposto, ricavandone un testo teatrale che sarà messo in scena,coreografato dalle bambine della classe seconda e socializzato all’extra-scuola giovedì 4 giugno p.v., nella prestigiosa cornice del teatro “ Paisiello “ in Lecce. Il Progetto ha consentito agli alunni di migliorare i rapporti interpersonali nel rispetto delle regole di una sana convivenza democratica, le proprie conoscenze, l’autostima, superando così atteggiamenti egocentrici e valorizzando la propria individualità in armonia all’interno del gruppo. Musiche dal vivo e canti corali sono stati curati dalla “Clusterschool band” della scuola secondaria di 1° grado.

linguaggi condivisi. Il possesso di diversi “codici” consente un ulteriore Tra i vari arricchimento progetti tesi al intellettivo, una miglioramento maggiore flessibilità dell’ Offerta mentale, una Formativa, ha concreta possibilità assunto un ruolo importante l’introduzione di accedere ad un della lingua straniera nella Scuola patrimonio culturale dell’Infanzia. ed informativo di più E’ ormai riconosciuta l’importanza, per ampia portata. ogni cittadino del “La lingua materna è parte dell’identità di mondo di oggi, di ogni bambino, ma la essere a conoscenza di altre conoscenza di più lingue apre lingue, per all’incontro con riuscire ad essere nuovi mondi e a contatto con le culture”. (Indicazioni diverse culture del Nazionali per il mondo; un mondo curricolo della in cui, per scuola dell’infanzia e comprendersi, c’è del primo ciclo di sempre più istruzione bisogno di 04/09/2012) conoscere L’insegnamento

della lingua straniera, quindi, contribuisce a favorire atteggiamenti di tolleranza e comprensione internazionale, utili alla costruzione di una società in continua evoluzione. Nel primo decennio di vita il bambino è maggiormente disinibito: non ha paura di sbagliare, d’essere goffo, di utilizzare parole di lingua diversa e la sua “plasticità mentale” gli favorisce l’apprendimento e lo sviluppo linguistico. “I bambini vivono spesso in ambienti plurilingui e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi”. (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 04/09/2012).

SCUOLA DELL’ INFANZIA E PRIMARIA PROGETTO TEATRO “ L’Odissea: il viaggio, l’ avventura e la conoscenza..” Le docenti della Scuola dell’ Infanzia e della Scuola Primaria di Frigole, nell’ottica di un ampliamento dell’Offerta Formativa, hanno condotto - per l’ intero anno scolastico - il Progetto Teatro, che ha visto coinvolti tutti gli alunni del plesso. Il Progetto ha messo in luce e valorizzato la teatralità spontanea, istintiva e naturale degli alunni, consentendo la conoscenza, sia pure in chiave ironica e scherzosa, del poema epico di Omero: l’Odissea. A tal fine, si sono attivati percorsi laboratoriali in cui gli alunni hanno arricchito le proprie conoscenze storiche , geografiche e mitologiche. Durante gli incontri è stata PROGETTO DI LINGUA INGLESE PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA Anno Scolastico 2014-2015

- classe 2A

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Una delle più belle regioni italiane: la Toscana VIAGGIO D’ISTRUZIONE

Anche quest’anno le classi terze hannopartecipato al viaggio di istruzione di fine anno scolastico recandosi in una delle più belle regioni italiane: la Toscana. Alle ore 6.00 del 21 aprile siamo partiti, emozionati, verso una delle tante esperienze indimenticabili e divertenti della loro formazione didattica. Dodici lunghissime ed interminabili ore sono “volate” tra risate e divertenti karaoke insieme ai professori. Esausti, siamo arrivati a destinazione presso l’hotel a 3 stelle “Augustus” in provincia di Montecatini Terme. Primo giro turistico a Montecatini, lontani da casa e felici di stare insieme. La mattina del giorno 22 la prima tappa del nostro viaggio è stata la splendida Firenze, esattamente la guida ci ha fatto gustare il paesaggio sull’ampia vista di Piazzale Michelangelo. Poi a spasso tra le piazze fiorentine: Piazza della Signoria (la piazza centrale di Firenze, sede del potere civile), Piazza del Duomo (dominata dalla cattedrale, dal campanile di Giotto e dal Battistero di San Giovanni) e la Basilica di Santa Croce (una delle più grandi chiese edificata dai francescani). Firenze ci ha fatto venire in mente tante pagine studiate in classe: da Dante a Michelangelo, dai guelfi e ghibellini alla famosa famiglia dei Medici. Mentre la guida parlava, ci veniva in mente tanta storia, tanta letteratura, tanta arte e architettura studiate….e abbiamo pensato che il miglior modo di fare lezione è sotto il cielo aperto con lo sguardo all’insù. Magari fosse così ogni giorno! La sera era sempre una festa per noi, stare in albergo era molto divertente, entrare e uscire dalle camere, stare attenti a non

incontrare le professoresse nei corridoi, parlare delle nostre emozioni fino a sera tarda, ridere e scherzare fino alle 23! Poi consegna dei cellulari che coincideva con il momento della buonanotte. Il giorno seguente (23 aprile), in mattinata, ci siamo recati a Pisa dove abbiamo visitato Piazza del Duomo e abbiamo potuto ammirare i monumenti che rappresentano il centro della vita religiosa cittadina, detti “miracoli” per la loro bellezza e originalità: la Cattedrale, il Battistero, la Torre Pendente o Torre di Pisa, il Campo Santo e il Campanile, da cui il nome popolare di Piazza dei Miracoli. Sempre di corsa, perché avevamo gli orari della giornata scanditi dagli

metri, ancora integre, perfettamente intatte! I cittadini di Lucca vivono lungo le mura, passeggiano, corrono, ammirano il panorama. A Lucca abbiamo avuto la possibilità di fare anche un po’ di shopping nella piazza dell’Anfiteatro. Come ultima serata insieme era stata programmata l’uscita in discoteca tutti insieme, ma visto che molti volevano restare in hotel e le adesioni erano molto poche, le professoresse hanno deciso di trascorrere la sera a Montecatini. Abbiamo fatto una bella passeggiata per la strade della città, ammirando le leganti vetrine del centro di Montecatini, ridente città termale. Dopo un’ interminabile giornata abbiamo preparato le valigie e poi siamo andati a dormire, perché il giorno dopo ci aspettava la partenza con l’ultima tappa a Siena. Bellissima Piazza del Campo, unica per la sua particolare e originalissima forma a conchiglia, rinomata in tutto il mondo per essere il luogo in cui due volte all’anno si svolge il Palio di Siena. Ultimo, squisito pranzo in un ristorante al centro di Siena e poi di nuovo in pullman questa appuntamenti con le guide turistiche, volta diretti verso la nostra amatissima siamo rientrati in hotel per pranzare e Lecce che, nonostante tutte le emozioni e il rinfrescarci velocemente e poi abbiamo divertimento, è mancata tanto a tutti noi. ripreso l’itinerario e siamo partiti alla volta Casa dolce casa. di Lucca. Qui abbiamo visitato Piazza Natasha Russo classe 3A dell’Anfiteatro, una piazza edificata sui resti dell’antico anfiteatro romano che ne ha determinato la forma ellittica chiusa e inoltre abbiamo ammirato le bellissime cinte murarie lunghe 4 kilometri e 195

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ACAYA E’ uno dei pochi esempi di città fortificata del Sud Italia; sono infatti ancora presenti le mura e il castello con il suo fossato. Il borgo ha una struttura geometrica costituita da sette strade che partono da nord a sud e si intersecano con tre strade disposte da est a ovest. Al suo interno vi erano numerosi granai. In origine l’unico accesso alla cittadina era una porta sulla quale ancora oggi campeggiano gli stemmi dei re spagnoli e delle famiglie nobili che la governarono. La porta fu successivamente arricchita con la statua di S. Oronzo, patrono della città. aggiornate teorie militari e le numerose modifiche da lui apportate alla struttura e alla città stessa, determinarono il cambiamento del nome della città da Segine ad Acaya. Il castello, a pianta trapezoidale, era un tempo interamente circondato da un fossato. Vi si accede da nord attraverso un androne che portava nelle scuderie che potevano contenere fino a venti, ventidue cavalli. IL CASTELLO Al di sotto di esse vi era un tempo un Il castello di Acaya sorge in una posizione frantoio ipogeo, oggi riportato alla luce, strategica. La costruzione del castello situato in un locale con la volta a botte. inizia con Alfonso d’Acaya verso la fine Durante gli scavi che hanno riportato alla del 1400. luce il frantoio, è stato ritrovato un Egli iniziò a costruire la torre di sud-ovest, affresco bizantino che testimonia la torre di nord-est e la cinta muraria. probabilmente l'esistenza in quel luogo di Quando morì Alfonso, il figlio, Gian una precedente comunità monastica di rito Giacomo, architetto militare di Carlo V, greco- bizantino. L'affresco, denominato finì di costruire il castello, edificando al "Dormitio Virginis", rappresenta la morte posto delle torri circolari, il bastione di Maria. Un'altra architettura particolare è lanceolato che consentiva una difesa più la torre del Trabucco, una costruzione ad efficace. Gian Giacomo riprogettò la incastro, sormontata da una volta a cupola struttura e il borgo sulla base delle più che, al posto della chiave di volta, presenta

LA CUTURA Un’esperienza molto educativa verso la natura con curiosità scientifiche,

gografiche e storiche. Grazie a quest’esperienza abbiamo conosciuto vari tipi di piante grasse, conservate in tre diversi settori: Africa, America e Messico. Vi erano vari ambienti: -Il giardino roccioso con piante come Cactus, Agavi e Opuntie immerse tra le rocce. -serra di piante grasse e succulente con esemplari di piante grasse tropicali del Messico, dei paesi dell’Africa dell’America Latina. -Il giardino Mediterraneo con pini, pinoli e cipressi e altre essenze mediterranee. -Il laghetto con una collezione di ninfee, fiori di loto, piante acquatiche e la fauna acquatica. Quest’immersione nella natura ci ha insegnato a rispettare l’ambiente in cui

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un foro dal quale venivano buttati giù i prigionieri che trovavano la morte trafitti dalle punte delle lance fissate nel pavimento. Al piano superiore erano collocate le stanze signorili, tra le quali spicca la stanza ennagonale. La sua particolarità, oltre alla forma, è la volta a cupola dove una palla funge da chiave di volta. Nella stanza un fregio rappresenta due volti: per alcuni studiosi essi sarebbero i genitori di Gian Giacomo, per altri, invece, lo stesso Gian Giacomo con il padre Alfonso. I Vernazza, tra i signori di Acaya, furono i feudatari che apportarono più modifiche al castello: spostarono il ponte levatoio e modificarono anche l’interno, trasformando le scuderie in frantoio ipogeo. La bellezza e l’architettura del castello rendono Acaya un luogo affascinante intriso di mistero e storia. Eva Beccaria Jacopo Mazzeo

viviamo e osservare le piante con maggiore attenzione.

Cazzella Montinaro


VASTE E MURO LECCESE META DIDATTICA DIVRTENTE ISTRUTTIVA E COINVOLGENTE !

Le classi prime del nostro istituto si sono recate a Vaste e Muro Leccese. Quest’uscita ci ha fatto scoprire cose nuove sulla nostra storia e su quella del nostro popolo. La gita è durata ben 11 ore, fra spiegazioni, domande , tante risate e musica a non finire! La visita che abbiamo effettuato si basa maggiormente sui luoghi storici che caratterizzano Muro Leccese e Vaste, essi infatti sono pieni di reperti storico-archeologici, di cultura e di misteri. L’itinerario seguito è stato il seguente: arrivo a Vaste e visita al “Parco Dei Guerrieri”, la cui porta d’ingresso era composta da pietre squadrate che ricordano il periodo messapico, pietre incastrate che ricordano l’epoca medievale e da una parte dipinta e illuminata che rispecchia i giorni nostri. All’ interno vi era una piccola stanza nella quale abbiamo assistito alla proiezione di un filmato che riassumeva la città messapica: lo stile delle case, le “postazioni” delle necropoli, e come si svolgevano i banchetti. In seguito ci siamo recati al Palazzo Baronale di Vaste, che fu costruito fra il XIV e il XVIII secolo. Nell’edificio, sorprendentemente ridotto, vi erano due stanze: nella prima c’erano delle teche contenenti diversi corredi funebri con degli scheletri di due uomini, che si pensa siano un atleta ed un cavaliere. Successivamente siamo andati alla “Serra di Poggiardo” nella quale vi erano una chiesa paleocristiana del V secolo d. C. e delle tombe che ci hanno incuriosito ma anche impaurito, in quanto erano scoperte ma, ovviamente, senza scheletri all’interno. Proseguendo simo entrati nella

cripta dei SS. Stefani, chiesetta semi-ipogea, dell’epoca bizantina, frequentata dai grecoortodossi. Più tardi ci siamo fermati, per la pausa pranzo, in uno splendido parco e senza accorgercene sono già volate due ore. Dopo questa pausa ci siamo recati a Muro Leccese. Qui abbiamo osservato il plastico del Palazzo Del Principe del ‘400, costruito dal feudatario Florimondo Protonobilissimo. L’edificio, però, in seguito ad una guerra fra turchi e cristiani (dove questi ultimi vinsero), fu trasformato in palazzo, le quali mura

trasformata oggi in una sala elettorale del comune di Muro; in una sala messapica vi era uno scheletro, vasi e altri reperti. In una sala turca vi era un elmo che in passato era indossato da un soldato di un alto rango ed era, in passato, era completamente ricoperto d’oro. Nella terza stanza c’era il rosone di un’antica chiesa privata e, nell’ultima, c’era un vasetto con tre gioielli e centocinquanta monete di argento puro. Uscendo per le vie del borgo abbiamo visitato il trappeto oleario semi-ipogeo. Sui suoi muri vi erano graffiti che ricordavano la battaglia di Lepanto. In Via Messapia abbiamo osservato da lontano le Mura e i resti di una città messapica, dove furono ritrovati le anfore e i vasi visti precedentemente (che furono scoperti dagli studenti della Facoltà di Beni Culturali Dell’Università di Lecce). I commenti delle classi prime su questa gita sono stati tutti positivi, in quanto è stata divertente, istruttiva e coinvolgente! Sarebbe bello rifarla….

Sara DE PASCALI 1A Mariagiovanna MITA 1A Marzia LEZZI 1A Marzia FALSANITO 1H vennero abbattute e il fossato chiuso. Continuando abbiamo osservato i silos, nei quali si conservavano il cibo. Siamo andati poi in una sala banchetti,

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“CINEFORUM” trasmettere buoni messaggi tramite svariati Tre film al cinema divertenti e interessanti . Il primo film delle classi prime è stato “Zeta la formica” e il personaggio principale è “Zeta” una formica operaia insoddisfatta del suo lavoro che una sera incontra la principessa del formicaio “Bala”, erede al trono e quindi futura regina e si innamora di lei. Il generale Mandibola è il comandante dell’esercito delle formiche e pianifica un piano per detronizzare la regina allagando il formicaio e facendo sopravvivere cosi solo i più forti .Il generale invia quindi le truppe fedeli a una battaglia impari contro le termiti .Zeta rimane coinvolto ed è l’unico sopravvissuto .Quando ritorna al formicaio viene proclamato eroe ma quando il generale afferma che non è un suo soldato viene messo in cella .Fuggito dalla cella scopre che il generale ha rapito Bala e cerca di salvarla raggiungendo l’obbiettivo .Successivamente , contro la volontà di essa ,la porta a Insettopia . Mandibola non si perde d’animo raggiunge la principessa e la sottrae un’altra volta a Zeta portandola al formicaio che poi allaga. Zeta ritorna in tempo e salva tutte le formiche con un suo splendido piano.Alla fine Mandibola viene bandito e Bala e Zeta si sposano. Il secondo film è stato “Rebelle the brave” questo film narra di una principessa che si ribella ai genitori e alla monotona vita di corte .La ragazza ,infatti ,non vuole partecipare ai balli molto frequenti al castello ,non vuole indossare gli abiti stretti ed

eleganti che le propone la madre e non vuole scegliere il suo futuro marito tra quelli che suo padre il Re le presenta . Merida , infatti,trascorre le sue giornate a cavallo nella foresta lanciando numerose frecce dal suo arco. Un giorno Merida litiga con sua madre e poi scappa nella foresta. A un certo punto trova una vecchia bottega in cui entra e incontra una Strega a cui chiede di preparare una pozione per cambiare madre. La strega le consegna un dolce stregato . Merida porta il dolce al castello dove uno dei fratelli lo mangia seguito dagli altri 2 e si trasformano in orsi. Merida alla fine raggiunge il suo scopo e fa mangiare anche alla madre il dolce. La madre si trasforma subito in orso e insieme alla figlia scappa nella foresta per ritrovare la strega e risolvere il problema. Alla fine del film dopo tante altre vicende i 3 fratelli pestiferi e la madre ritornano umani, Merida e la madre si riconciliano e Merida fa anche capire al padre che le donne possono equivalere agli uomini in tutti i vari sport. Il terzo film narra due storie. La prima storia racconta di due ragazzini (uno italiano e uno africano)che fanno amicizia e che attraversano l’Africa in cerca del paese di Tabo il ragazzo africano. La seconda storia parla di due ragazzi dell’Africa che un giorno salutano i genitori e si intrufolano nella stiva di un aereo per poi arrivare a Broxell sfortunatamente morti per il freddo e la sete. Questo film è stato chiamato “Il Sole dentro” e secondo me è stato il più triste. Beatrice Mazzotta 1G

Tutte le classi seconde hanno partecipato ad un progetto intitolato “Cineforum” i cui obiettivi sono di trasmettere buoni messaggi tramite svariati film. Al cinema DB d’ Essai i film guardati sono stati 3: Vado a Scuola, film che illustra le difficoltà che 4 ragazzi(in 4 diversi luoghi del mondo)affrontano per andare a scuola, mentre noi facciamo di tutto per non andarci. -Belle et Sebastien, storia di amicizia tra un ragazzino (Sebastien) e un cane(Belle), quest’ ultima da cucciola veniva maltrattata e non si fida di nessun’ uomo, tranne Sebastien, inoltre una spietata bestia uccide tutte le capre del villaggio e la popolazione pensa che sia Belle la colpevole, invece si scopre che la bestia è un'altra… comunque l’ amicizia tra i due e così forte da riuscire ad aiutare un gruppo di ebrei a scappare dalla Francia e sfuggire dai nazisti. -Io non ho paura, la storia di Michele, un ragazzo di dodici anni che, giocando, trova un bambino come lui (Filippo) chiuso in un buco nel terreno per via di un agghiacciante piano di una banda di criminali. Nel corso della storia i due ragazzi fanno amicizia e proprio quando Filippo sta per essere ucciso Michele riesce a salvarlo ma i criminali, confondendosi per il buio, sparano a Michele. Comunque la polizia riesce a rintracciare i banditi e ad arrestarli.Grazie al Cineforum i ragazzi hanno capito importanti messaggi… e si sono anche divertiti grazie a quiz sui vari film per incoronare la classe di seconda più attenta.

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L’ultimo film del Progetto DB SCUOLA è stato I cento passi, una vera e propria testimonianza sulla storia della mafia italiana. Cento passi soltanto separano la casa della famiglia Impastato da quella di Don Tano, boss della mafia siciliana; e, come Giordana fa dire all'amico in una delle scene finali, questi stessi cento passi sono, in tutta la Sicilia, l'impercettibile distanza tra due mondi, quello della malavita e quello della gente "perbene". Il giovane Peppino, campione della denuncia politica e sociale nella Sicilia degli anni settanta, figlio e nipote di mafiosi, lotta contro le sue radici, di sangue e culturali, mettendo in scena la spesso fallimentare ribellione di un paese intero contro la sua anima più profonda e inconfessabile. Il confronto con i padri, che siano quelli biologici o spirituali, supera ampiamente la dimensione ideologica che il regista sembra preferire. Peppino non è libero di oltrepassare i confini del suo paese ed è costretto a fronteggiare le miserie di quella realtà, dove le donne vestono sempre e comunque il nero e persino le cravatte sono regali troppo pretenziosi. Non manca a Marco Tullio Giordana l'intelligenza di scavare a fondo in questa direzione, partendo dalle bellissime scene iniziali della festa di famiglia e dell'infanzia di Peppino, e continuando con la rappresentazione dei rapporti tra Peppino e la sua famiglia. "I cento passi" è comunque un bel film, fotografato e girato molto bene, che restituisce la giusta riconoscenza a un uomo eccezionale. Edoardo Menga e Alessio Monaco


I SEGRETI DELLE NOTIZIE UN POMERIGGIO DEDICATO AL MONDO DELLA STAMPA

A spasso tra uffici stampa e redazioni giornalistiche. La redazione di FUORICLASSE del nostro Istituto Comprensivo “Galateo” ha trascorso un pomeriggio dedicato al mondo della stampa, del giornalismo, della comunicazione istituzionale. Non più lezione in aula, ma lezione “itinerante”, nei luoghi dove nascono e vengono elaborate e diffuse le notizie. Ci siamo immedesimati nella professione del giornalista e abbiamo capito cosa realmente significhi lavorare in questo settore così affascinante. Il primo incontro, molto interessante, è stato con la dott.ssa Roberta Lomonaco, Capo Ufficio Stampa della Provincia di Lecce. Accolti direttamente nel suo Ufficio a Palazzo Adorno a Lecce, abbiamo ascoltato con attenzione tutti i particolari della vita di una vera giornalista: come si svolge la sua giornata, cosa deve pianificare, come deve interagire con gli altri operatori dell’informazione, come si comporta una giornalista che lavora in un Ente pubblico e che, perciò, si occupa di informazione e comunicazione istituzionale, quali sono gli strumenti informativi che ha a disposizione e quali sono elementi base del mestiere: dalla scelta della notizia alla sua pubblicazione. Prima di tutto, abbiamo capito che in questo lavoro non ci sono orari, perché il tempo di un giornalista è molto legato alla “vita” delle notizie. Il comunicato stampa ha una elaborazione e uno scopo diverso rispetto all’articolo; è finalizzato ad informare le diverse testate, cartacee, video e online, sulle diverse iniziative, progetti, eventi che l’Ente vuol far conoscere all’esterno. “I giornalisti devono innanzitutto documentarsi e approfondire gli argomenti – ha spiegato la dott.ssa Lomonaco – per poi redigere un comunicato stampa, che mi piace definire un ‘semilavorato’ per i giornalisti. Quando lo diffondiamo nelle redazioni giornalistiche, dal modo in cui è scritto e da come attira l’attenzione dipende la sua

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“uscita” il giorno successivo”. Una pagina di giornale ha una sua struttura “corporea”: “testa”, “pancia”, “piede” e i vari articoli vengono inseriti a secondo della loro valenza. Ci sono “pezzi” che hanno un peso maggiore rispetto ad altri e meritano, quindi, di “aprire” la pagina o perfino un richiamo in “prima”. Un buon giornalista deve saper valutare l’importanza di una notizia e darle il giusto spazio e la posizione appropriata. Lo scopo è sempre quello di attirare l’attenzione del lettore, anche attraverso un titolo ad effetto o accattivante, ma sempre fornendo a chi legge una informazione corretta e imparziale. Molto particolare, poi, è stato per noi apprendere che esiste il “coccodrillo”, ovvero, in gergo giornalistico, il pezzo commemorativo/celebrativo che viene scritto dopo la morte di un personaggio famoso, ma è stato già preparato in precedenza. Ci ha fatto un grande effetto scoprire che il materiale deve essere già tutto pronto quando il personaggio è ancora in vita, in modo che il “pezzo” possa essere composto in breve tempo. Sì, il tempo. Abbiamo capito che il tempo è un fattore importantissimo in questo lavoro, il tempo è sempre scandito, contato, limitato, ottimizzato al massimo. Una testata giornalistica, infatti, è in fermento fino all’ultimo momento, fino a che non si va in stampa: la notizia importante può essere sempre dietro l’angolo. Insomma, abbiamo trascorso un pomeriggio istruttivo e divertente (a tratti perfino avventuroso), un piccolo viaggio per scoprire tutti i “segreti” del mondo delle notizie. Maria Ventura


LA MEMORIA DEL FUTURO Intervista a Gabriele De Blasi, bibliotecario e istruttore culturale della Biblioteca Provinciale “N. Bernardini di Lecce” Che cosa è una biblioteca per il territorio? Sono contento innanzitutto la scuola GALATEO mi abbia invitato per questa chiacchierata con i giovani perché credo che la BIBLIOTECA abbia un ruolo fondamentale per i ragazzi. Sensibilizzare e destare l’interesse dei giovani è importante per conservare la memoria. A me piace citare sempre questa frase "Senza memoria l'uomo non saprebbe nulla, e non saprebbe far nulla" di Giacomo Leopardi tratta dallo Zibaldone, è esattamente la sintesi di ciò che penso. Pensate ragazzi grazie alla memoria noi celebriamo quest’anno in cento anni della Grande Guerra. Grazie alla memoria 5 giorni fa abbiamo festeggiato i 70 anni della Liberazione, abbiamo ricordato il 25 aprile del 1945. La biblioteca è il luogo dove viene conservata la MEMORIA di un territorio. Che rapporto ha La Biblioteca Provinciale con la scuola? Direi ottimo. Sono 14 anni che svolgiamo visite guidate, le organizziamo per tutte le fasce d’età, dall’infanzia alla scuola superiore. Io dico sempre che i ragazzi devono essere ambasciatori perché dopo la visita scolastica dovrebbero ritornare in compagnia, con altri amici. La biblioteca è un luogo pubblico da frequentare. A giugno quando finisce la scuola sarebbe bello vedere un po’ di ragazzi in più! Che rapporto ha un bibliotecario con il libro? Bella domanda! Il rapporto con i libri è come con le persone. Alcuni li ami di più, altri di meno, altri li eliminerei del tutto! Come ci si orienta in una biblioteca? La Biblioteca di Lecce ha la sede in viale Gallipoli, che è la sede storica e un’altra sede preso il Convitto Palmieri dove c’è anche una sezione per i ragazzi. La Biblioteca è divisa in fondi, c’è quello specialistico come il fondo salentino e i fondi di cultura generale. Si può frequentare una biblioteca fino a 99 anni, ognuno in base alle proprie letture! Perché si legge? Per informarsi, per piacere, per necessità, per dovere.Si legge per imparare a parlare, ad esprimersi con proprietà di linguaggio. Io penso che se non avessi letto tanto non avrei provato tante emozioni. Io piango ancora durante la celebrazione del 25 aprile. Voi perché leggete? Qual è il ruolo della biblioteca per una città? Stiamo vivendo un periodo politico molto particolare. Alle Province vengono tolte alcune competenze fra cui la cultura. Qui a Lecce ancora non c’è un progetto politico preciso perché Comuni e Regione non hanno ancora stabilito come assorbire gli esuberi della Provincia di Lecce.L’utenza della nostra biblioteca è molto varia, va dagli studenti universitari agli studiosi, i ricercatori, i professori, ai ragazzi della vostra età. La primaMvolta per registrarvi dovete venire accompagnati da un adulto perche siete minorenni, poi potrete entrare da soli! Che differenza c’è fra libri online e libri stampati? Adoro il suono della pagina che gira perciò non riesco a leggere su uno schermo né riesco a sfogliare semplicemente K

toccando. Non sono un nativo digitale. Riconosco i vantaggi di avere una biblioteca portatile in un computer. In ogni caso, che sia libro cartaceo o digitale, l’importante è leggere. La lettura cambia la visione del mondo. Se lei fosse nei nostri panni,ora, quali generi letterari ci consiglierebbe? Cerco di ricordare cosa leggevo io alla vostra età ma non ho ricordi. Più che consigliarvi, vi dirò che è merito della mia ex professoressa se ora sono qua, lei mi ha portato a essere un amante della lettura. Quindi vi consiglio solo di leggere perché questo aiuta, in tutto. E chi non legge libri,potrebbe provare a farlo? Io spero che chi non legga libri abbia altro modo per emozionarsi. La biblioteca è maggiormente frequentata da adulti o ragazzi? Nella biblioteca ci sono abbastanza funzioni per soddisfare sia i giovani che gli adulti. Per questo il nostro pubblico è molto vasto. Cosa potrebbero trovare gli appassionati nella biblioteca? Nella biblioteca ci sono120.000 volumi che contengono libri per ragazzi e per adulti, abbiamo anche giornali leccesi antichi e documenti della Seconda Guerra Mondiale. Infine ci ha invitato ad andare in biblioteca per riscoprire quest’ambiente che agli occhi di chi è capace sembra quasi … magico! Per ulteriori informazioni sulla Biblioteca Provinciale visitare il sito www.bibliando.it. Emanuele Mele Giuseppe Mondello Maria Ventura

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UNA PIOGGIA DI PREMI Progetto “Il Veliero Parlante” Carichi di tanto entusiasmo abbiamo partecipato al Veliero Parlante, progetto a cui la nostra scuola ha aderito quest’anno, e abbiamo eseguito “Samba life”. Il Veliero ci ha premiati per l’originalità del tema proposto eseguito con grande sicurezza nel rigoroso rispetto della partitura. Il risultato esecutivo è stato pregevole ed il ritmo è diventato suono. Per essere originali abbiamo pensato di costruire oggetti sonori recuperati da vari ortaggi. Non ancora soddisfatti della nostra “invenzione” abbiamo sperimentato altri percorsi. Sono nate così le mappe sonore che prevedevano l’uso del corpo come strumento musicale. Lo spartito scelto è stato di Echard Kopesky. body percussion, ci siamo divertiti tanto e abbiamo VINTO! Un’esperienza unica che ci ha fatto provare tantissime emozioni!

Raffaele Grieco 1C PREMIO AL MIGLIOR GIORNALINO SCOLASTICO

Un altro premio ha dato lustro al nostro Istituto, il premio per il Giornalino

Premio giornalistico "Lo Scrivo io" edizione 2014-2015

Al nostro Istituto Comprensivo "GALATEO - FRIGOLE" vengono assegnati i premi: Targa di merito per i migliori giornali d'istituto FUORICLASSE il giornalino scolastico Petrelli Giulio Scuola Secondaria – Lecce Lattina OLIO COLIZZI Calogiuri Nicolò Scuola Secondaria – Lecce Pacco libri CAPONE Saracino Arianna classe Scuola Secondaria -Lecce Pacco libri ESPERIDI Massi Andrea Scuola Secondaria – Lecce vini LEONE DE CASTRIS Russo Natasha Scuola Secondaria – Lecce MANUFATTO ARTISTICO La cerimonia di premiazione è avvenuta il 9 giugno con inizio alle 16.30 al Centro congressi dell’Hotel Tiziano, a Lecce

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PROGETTO: LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO Anche quest’anno il nostro Istituto ha aderito al progetto “la scuola adotta un monumento” mantenendo come monumento la Chiesa delle Alcantarine trattando come tematica principale: LA VITA NEL NOVECENTO

Nonni che raccontano storie ai nipoti, scene di vita quotidiana, mestieri oggi ormai scomparsi; chi non vorrebbe vedere uno spettacolo con questa trama? Questo è, in sintesi il contenuto dello spettacolo che, la classe 2H,2G,1D,1I,1H ha messo in scena quest’anno per l’avvenire della manifestazione ‘’Adotta un Monumento’’.

Il progetto ‘’Adotta un Monumento’’ consiste, proprio come dice il nome, nell’adottare un monumento. Questo progetto è rivolto a tutte le scuole di Lecce. Anche quest’anno la protagonista adottata dall’Istituto Galateo è la Chiesa delle Alcantarine. Una delle fasi principali, e forse la più divertente per i ragazzi interessati, è stata la preparazione che precede la messa in atto della rappresentazione. Essa ha visto la spartizione delle parti e una conseguenza di diverse ‘’prove’’ del copione; proprio come si fa per i film. La manifestazione, iniziata alle 09:00 del mattino, ha visto la presentazione dell’esterno e dell’interno della Chiesa in ogni suo minimo dettaglio. Questa descrizione dell’edificio è stata

seguita da un brano inziale, ovvero la Sonata K 331 di Mozart, che ha stupito notevolmente il pubblico. Dopo questa presentazione sono state recitate tre poesie il dialetto leccese riguardanti appunto la Chiesa delle Alcantarine. Lo spettacolo vede come protagonisti tre nonne e un nonno che, su domande dei propri nipoti, raccontano la loro vita nel Novecento. In questo modo si vedono i rapporti con la scuola, i genitori e la vita di ogni giorno in quel periodo, che oggi, la generazione di giovani non conosce. Parte centrale dell’esibizione è stato il breve momento in cui dei ragazzi hanno rappresentato un gioco novecentesco: la mosca-cieca. Questo istante è molto interessato al pubblico, soprattutto a quello più giovane. La rappresentazione si è conclusa con la presentazione, in chiave leggermente divertente, di alcuni mestieri antichi come: l’ombrellaru ; l’utraru;l’’mpagghiasegge. Aspetto notevole di questa recita sono stati gli abiti indossati dai ragazzi che ricordano quelli del passato e il continuo intercalare della lingua dialettale locale per rendere interessante la recita. Questa parte recitata è stato accompagnata da due musiche differenti, che richiamano i ritmi della ‘’pizzica’’ pugliese. La manifestazione è continuata con il brano ‘’Le radici ca tieni’’ dei Sud Sound System, una canzone sui nonni cantata dal coro e dalla canzone finale, ovvero l’’Ave Maria’’ in lingua latina. Ia rappresentazione si è svolta sotto il coordinamento delle professoresse

Assessorato Pubblica Istruzione

Arciconfraternita Maria SS.ma della Provvidenza e S.Antonio Abate

Giovanna Delle Rose, Maria Antonietta Balzani, Marina La Torre. Emanuele Mele classe 2A

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Gioco di squadra e non solo… Pallavolo - Orienteering - Olimpiadi dell'Amicizia L’anno scolastico 2014/2015, a livello sportivo, si è distinto rispetto ai precedenti per la mancata partecipazione degli alunni alle attività sportive provinciali. Per una forma di protesta contro i tagli finanziari, oltre alla diminuzione del tempo a disposizione per lo svolgimento delle attività (ridottosi a 15 ore a insegnante, cioè 2 ore all’ anno per classe, che non possono garantire una preparazione adeguata alla partecipazione ai campionati studenteschi) si è deciso a livello provinciale, di svolgere solo attività sportiva d'istituto. Torneo di pallavolo per le classi terze e un corso di orienteering per le classi seconde. L'esercitazione di orienteering si è svolta sia a scuola che nel centro storico della città e l'attività si è conclusa con la partecipazione alle Olimpiadi dell'Amicizia, organizzate a Squinzano dal CCR e dall'Unicef, con una gara di orienteering che visto coinvolti diversi istituti scolastici. Gli organizzatori del torneo sono stati i professori di scienze motorie che oltre alle fondamentali regole della pallavolo, hanno stabilito alcune regole interne per il buon funzionamento del gioco (non prendere la palla con i piedi; in campo doveva essere inserita una ragazza

per ogni squadra; la battuta doveva essere dal basso; per terminare la partita, una squadra doveva vincere due set da 25 punti ciascuno). Dopo diverse partite tra le varie classi, si è arrivati all’ ultimo giorno,

premiazione con un braccialetto MADE IN CARCERE, realizzato a mano dalle donne detenute nel carcere di San Nicola di Lecce. Nel retro del braccialetto vi è una frase:”

ovvero a mercoledì 27 maggio, in cui a sfidarsi per il primo e il secondo posto vi erano le classi 3H e 3A, invece per il terzo e il quarto le classi 3C e 3G. Vittoria finale della 3H seguita dalla 3A. Successivamente, si sono fronteggiate le classi 3C e 3G, per il terzo posto e quarto posto guadagnati rispettivamente dalla 3C che si è classificata terza e dalla 3G, quarta classificata. Dopo alcuni giorni è avvenuta la

A new philosophy and life style”, che con poche e semplici parole e racchiudendo un significato di seconda opportunità, diventa un messaggio di speranza e di libertà. Sarebbe stato bello se fosse stata premiata ogni classe per l’entusiasmo e la sportività con cui hanno partecipato al torneo. Grande il divertimento da parte di tutti i giocatori in campo e… fuori campo!

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Lorenzo Rizzo Pierandrea De Carlo Maram Maaroufi Gioele Benvenuto Martina De Gaetanis


M

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LA REDAZIONE

Numero unico Istituto Comprensivo “GALATEO –FRIGOLE” Scuola Secondaria primo grado Via D. Fontana, 1 - 73100 Lecce

Dirigente: dott.ssa Marcella Rizzo Docenti: Carla Testa - M. Antonietta Balzani

Alaibak Elettra Benvenuto Gioele Cardone Giorgia Carrozzo Andrea Cazzella Stefano De Carlo Pierandrea De Lorenzi Silvia Falsanito Marzia Giada Mele Maaroufi Maram Martina Lecciso Mazzeo Jacopo

Mazzotta Beatrice Mele Emanuele Menga Edoardo Mercedes Ranieri Mita M. Giovanna Mondello Giuseppe Montinaro Federico Nobile Giada Rizzo Lorenzo Russo Natasha Ventura Maria


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