Aumentare la produzione di mais in Italia
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Parliamone, dati alla mano. Autore: Eva Rigonat, Veterinaria ISDE Modena
Da più parti si assiste all’appello del mondo produttivo e delle sue rappresentanze in merito alla necessità di aumentare la produzione di mais, principalmente ad uso zootecnico, per ovviare alla dipendenza del nostro paese dai rifornimenti esteri che la guerra in Ucraina ha dolorosamente evidenziato. Gli argomenti a supporto di questa visione dei fabbisogni dell’Italia sono incentrati sulla perdita dell’autosufficienza, appunto, sulle basse rese delle produzioni nazionali, sulla mancanza di innovazione per una materia prima strategica per la zootecnia e per il made in Italy il tutto con la conseguenza di perdite economiche di produzione. 1
L’appello, con queste argomentazioni, non affronta la realtà motivando con una visione molto parziale dei problemi.
Il mondo oggi, Italia compresa, deve affrontare il dramma della tutela ambientale e delle soluzioni per un’alimentazione equa, sana e sostenibile ossia di una produzione agricola alla portata di tutti, a tutela della salute dell’uomo e del pianeta a tutto tondo, ambiente compreso. Il senso primario dell’agricoltura è in questi valori e non nella creazione di bisogni indotti ad uso e vantaggio del solo mercato. In questo senso anche il suo futuro, fatto certo di innovazione e tecnologia deve guardare avanti in funzione di queste tutele e non di un solo richiamo economico.
La coltivazione del mais pone una serie di problemi in relazione alla copertura delle tutele elencate.
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https://www.assalzoo.it/settore-mangimistico/consiglio-dei-minsitri-approva-in-via-preliminare-schemasanzionatorio-per-letichettatura-3/