

A cura diGiuseppe Fattori, JeffFrench e CliveBlair-Stevens
Il ruolo del del marketing sociale per la promozione della salute
Questa guida nasce come traduzione, integrazione e adattamento al contesto italiano della “Big pocket guideSocial marketing”, realizzata nel Regno Unito dal NationalSocial Marketing Centre, costituito dal Governo inglese (Ministero della Salute) e dall’Associazione nazionale dei consumatori.
La versione italiana della guida è stata prodotta dal Coordinamento Nazionale Marketing Sociale nell’ambito delle proprie attività di ricerca e valorizzazione del marketing sociale quale leva strategica per la costruzione di politiche, programmi e attività per la promozione di sani stili di vita.
Punto di riferimento che ha ispirato eguidatola realizzazione del presente lavoro è la dichiarazione del 2007 “Delineare il futuro della promozione della salute: le priorità per l’azione” elaborata dall’Unione Internazionale per la Promozione della Salute (IUPHE). Tale documento, esortando ad un rinnovato e più forte impegno concreto nei confronti dei principi e delle idee espresse nella Carta di Ottawa (1986), richiama alla
necessità di porre in atto efficaci azioni di promozione della salute per affrontare le sfide del 21° secolo, con particolare attenzione alla lotta alle diseguaglianze. A tal proposito, si afferma che:
“scopo principale della Promozione della Salute è dare potere alle persone affinché possano controllare la propria salute, governando i fattori sottostanti che la influenzano. I principali determinanti di salute sono le condizioni di vita, dal punto di vista culturale, sociale, economico ed ambientale, così come i comportamenti personali e sociali, che da queste stesse condizioni sono fortemente influenzati”.
French Blair-Stevens
In tale contesto la promozione della salute e il marketing sociale, pur essendo nati come settori distinti, possiedono numerosi aspetti in comune e devono essere considerati sinergici e complementari, tanto che nel recente documento “Social marketing for health and specialisedhealth promotion” (prodotto nel settembre 2008 dal NationalSocial Marketing Centre, dalla Royal Society for Public Health e da Shaping the Future of Health Promotion) se ne prefigura un approccio unitario e sistemico che possa assicurare efficacia alle strategie di miglioramento della salute.
Il volume raccoglie materiali e suggerimenti pratici per quanti sono impegnati nell’applicazione del marketing sociale alla promozione della salute
Alla luce di queste considerazioni, il materiale raccolto in questa guida vuole fornire una descrizione sistematica sul marketing sociale e intende stimolare il lettore a considerazioni su molteplici aspetti del marketing sociale per orientare i comportamenti verso scelte salutari.
In particolare, l’obiettivo è favorire un confronto su come gli strumenti del marketing sociale possono essere integrati nel lavoro quotidiano di quanti sono impegnati a promuovere la salute.
Il material raccolto nella guida può essere liberamente utilizzato e riprodotto per attività non lucrative, previa citazione della fonte.
Tutto il materiale può essere scaricato gratuitamente dal sito web www.marketingsociale.net
Buona lettura, con l’augurio che questo lavoro possa essere utile a quanti operano ogni giorno per sostenere scelte di vita salutari.
Dr Giuseppe Fattori
Responsabile Coordinamento
Nazionale Marketing Sociale (Italia)
Dr. JeffFrench
Executive Director
NationalSocial Marketing Centre (Inghilterra)
Dr CliveBlair-Stevens
DeputyDirector
NationalSocial Marketing Centre (Inghilterra)
Introdotto nel 1971 da Kotler e Zaltman (1), il concetto di marketing sociale sta suscitando un interesse crescente quale innovativo strumento per la prevenzione e la promozione della salute.
Numerose esperienze ed evidenze scientifiche ne testimoniano le potenzialità in questo settore (2, 3).
In letteratura nel corso degli anni sono state sviluppate diverse definizioni.
Secondo Kotler, Roberto e Lee(4):
“il marketing sociale è l’utilizzo di principi e tecniche del marketing per influenzare i destinatari ad accettare, rifiutare, modificare o abbandonare un comportamento in modo volontario, allo scopo di ottenere un beneficio per i singoli, i gruppi o la società nel suo complesso”.
L’utilizzo del marketing sociale per la prevenzione e la promozione della salute si colloca nell’ambito di un processo condiviso e partecipato di costruzione sociale della salute che coinvolge i diversi settori della società rendendoli interlocutori attivi: Enti Locali, Aziende Sanitarie, Terzo Settore, Università, Scuola, Imprenditori, Sindacati, Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente, Mondo dello sport e della cultura, Cittadini singoli e associati. Parallelamente, alla individuazione degli obiettivi concorrono documenti normativi che ai vari livelli (europeo, nazionale, regionale, provinciale e distrettuale) determinano gli indirizzi d’azione nel campo della prevenzione e della promozione della salute.
Tra i più recenti si citano:
“GainingHealth –La strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche” che è stata elaborata dal Comitato Regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e che considera la prevenzione un “investimento in salute e sviluppo”; -il Programma nazionale “Guadagnare Salute” che, riconoscendo l’importanza di favorire l’adozione di comportamenti salutari per contrastare l’insorgenza di patologie croniche, definisce strategie intersettoriali in tema di alimentazione, movimento, fumo e alcol;
-il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 (e i relativi Piani Regionali), che pone “la prevenzione sanitaria e la promozione della salute” tra i punti strategici di sviluppo;
-il Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 e i relativi Piani Regionali che indicano le linee d’intervento per la prevenzione nelle seguenti aree prioritarie: malattie cardiovascolari (diffusione della carta del rischio, prevenzione dell’obesità, delle complicanze del diabete e delle recidive cardiovascolari), tumori (screening), incidenti e vaccinazioni, -le deliberazioni a valenza provinciale degli organismi di rappresentanza degli Enti Locali (es. l’Atto di indirizzo e coordinamento provinciale);
- piani operativi distrettuali (es. I Piani di Zona per la Salute e il Benessere Sociale).
Nella definizione degli obiettivi di salute, particolare attenzione deve essere dedicata alle diseguaglianze socioeconomiche di salute. Si tratta di un fenomeno che è ormai ampiamente documentato da studi nazionali ed internazionali, secondo cui la salute non è equamente distribuita tra le diverse fasce sociali ed economiche della popolazione, in quanto “i poveri, le persone meno istruite, quelle di bassa classe sociale, si ammalano di più e muoiono prima” (5).
Alcuni autori (6, 7,8) hanno proposto il seguente posizionamentodel marketing sociale rispetto ad altre leve di influenza sugli stili di vita, in particolare all’educazione alla salute e all’approccio normativo:
- l’educazione alla salute da sola è efficace nei casi in cui le persone manifestino già una certa propensione verso abitudini salutari, ovvero “quando i benefici del comportamento raccomandato sono sufficientemente attraenti, quando le barriere all’azione sono abbastanza ridotteo quando i comportamenti alternativi offrono vantaggi relativamente minori” (6);
-gli interventi normativi possono trovare applicazione quando vi è resistenza nei confronti del modo di agire che si intende promuovere;
-il marketing sociale si situa in una posizione intermedia, in quanto interviene sulle barriere di tipo ambientale, socio-economico e personale che rendono più difficoltoso mettere in atto sani stili di vita.
rispetto alle altre leve per la promozione della salute
Propensione all’adozione del comportamento che si intende promuovere
Resistenza all’adozione del comportamento che si intende promuovere
Atteggiamento del target: disponibilità ad adottare il comportamento proposto
Vantaggio percepito:
possibilità di rendere percepibili i benefici del comportamento proposto
Concorrenza: forza della concorrenza (comportamenti non salutari concorrenti)
Propensione Né propensione, né resistenza Resistenza
Facilmente possibile
Possibile, ma aumentando l'offerta
Non possibile attraverso la sola offerta
Il processo di pianificazione può essere schematicamente suddiviso in quattro fasi.
MARKETING ANALITICO. Mira a raccogliere le informazioni necessarie per il successivo sviluppo e la realizzazione del progetto. È importante lo studio della letteratura scientifica per la ricognizione di esperienze similari realizzate nel mondo. In questa fase occorre inoltre condurre un’analisi dello stato di salute oggettivo e soggettivo della popolazione. Oggetto dell’indagine sono sia “i singoli, i gruppi o la società” a cui il progetto intende rivolgersi, sia il contesto in cui si estrinsecano le forze che favoriscono il comportamento non salutare da prevenire e le opportunità che potrebbero essere sfruttate per promuovere sani stili di vita (9).
MARKETING STRATEGICO. Si tratta di definire priorità e obiettivi specifici (misurabili), nonché di attuare la segmentazione e il posizionamento. La segmentazione consiste nello scomporre l’intera popolazione in gruppi omogenei di persone Questo consente di individuare a quanti e a quali gruppi rivolgere l’intervento. Esistono infatti approcci di marketing indifferenziato (unica strategia per tutti), differenziato (strategie differenti per i diversi gruppi) o concentrato (rivolto solo a uno o pochi gruppi) (4). Segue il posizionamento, attraverso cui si definiscono e soprattutto si rendono ben evidenti per i destinatari i vantaggi che si possono ottenere aderendo a quanto viene proposto rispetto alla concorrenza (9).
3
4
MARKETING OPERATIVO. Il marketing mix si compone di quattro elementi, le tradizionali “4 P” del marketing: il prodotto (Product), che è composto dal comportamento che si intende favorire e dai relativi benefici, a cui possono aggiungersi beni tangibili e servizi di supporto; il prezzo (Price), vale a dire l’insieme dei costi (economici e non, come ad esempio, perdita di tempo, di energia, rischi psicologici, disagio) a cui i destinatari vanno incontro per attuare il cambiamento comportamentale e che quindi nell’intervento di marketing occorre controbilanciare; la promozione (Promotion); il canale di distribuzione (Place) (4). A questi elementi, nel marketing sociale per la salute è importante aggiungere un’ulteriore “P”: i Partner. Sviluppare alleanze è fondamentale, un presupposto indispensabile per la promozione della salute. In letteratura vengono descritte anche altre “P” all’interno del marketing mix. (10)
VERIFICHE, che possono essere di processo o di esito. Non sempre è facile misurare risultati in termini di salute, sia perché spesso si rendono evidenti solo nel lungo periodo, sia perché possono essere la conseguenza dell’interazione di diversi fattori, alcuni dei quali indipendenti dalle attività realizzate. La valutazione è però una sfida indispensabile, sia per la corretta programmazione successiva, sia per fornire validità scientifica agli interventi svolti, sia per rendere conto delle risorse utilizzate.
ttori
Augmentedproduct
Servizi e oggetti di supporto per smettere di fumare
Comportamento smettere di fumare
French Blair-StevensFattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Core product
Benefici di salute, economici e sociali derivanti da non fumare
Fonte: Kotler P, Roberto N, LeeN, 2002
Quanto costa per i destinatari cambiare comportamento?
Esempio: mangiare più frutta e verdura
(acquisto di prodotti o servizi)
-tempo -fatica -costi psicologici -disagio
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Fonte: Kotler P, LeeN, 2008
I canaliattraverso cui si rendono fruibili i prodotti o il programma della campagna di marketing sociale
-Dove e quando le persone pensano a questo problema/argomento?
-Dove possono essere predisposte ad accogliere tali contenuti?
Esempio: promozione di un’alimentazione corretta
Comunicare ai destinatari le variabili del prodotto/programma, del prezzo e dei canali di distribuzione
-Pubblicità
-Rapporti con i mass media
-Materiali cartacei
-Eventi
-Mailing …
Gli attori del “sistema salute”: Enti Locali, Terzo Settore, mondo dell’Ambiente, della
Cultura e dello Sport, Sanità, Agricoltura, Scuola, Consumatori,Imprenditori, Grande Distribuzione, Vending, ecc. (11)
Intersettorialità
Integrazione di competenze e risorse
esempio: mobilità sostenibile
Ottieni:
Ottieni:
Diversi centri autorevoli nel settore della salute hanno iniziato ad approfondire e ad applicare il marketing sociale. Tra i principali:
- INGHILTERRA
National Social Marketing Strategy for Health www.nsms.org.uk/public/default.aspx
il NationalSocial Marketing Centreè nato in applicazione del whitepaper“ChoosingHealth” per sviluppare una “strategia nazionale di marketing sociale per la salute”
- CANADA
Health Canada –Social Marketing http://www.hc-sc.gc.ca/ahc-asc/activit/marketsoc/index-eng.php
Health Canada già a partire dagli anni ’70 sviluppa numerosi progetti di marketing sociale, considerando tale strumento “parte integrante delle strategie di promozione della salute”.
- STATI UNITI
Centers for Disease Control and Prevention –Health Marketing www.cdc.gov/healthmarketing/ i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno creato il National Center for Health Marketing, la cui mission è “proteggere e promuovere la salute e favorire il raggiungimento degli obiettivi dei CDC attraverso programmi, prodotti e servizi innovativi di health marketing che siano customer-centered, ad alto impatto e fondati sull’evidenza scientifica”
- NUOVA ZELANDA
Health Sponsorship Council –Social Marketing www.socialmarketing.co.nz/ l’esperienza dello Health SponsorshipCouncil–New Zealand Government intende favorire l’utilizzo del marketing sociale in Nuova Zelanda, Australia e Sud Pacifico ai problemi di salute
L’Associazione di promozione sociale “Marketing sociale e comunicazione per la salute” (di cui il Coordinamento Nazionale Marketing Sociale è parte) ha creato un’omonima area di ricerca in collaborazione con l’Associazione “Comunicazione pubblica”, con lo scopo di favorire una condivisione quanto più ampia possibile su questi temi tra i professionisti interessati, afferenti a diverse discipline e differenti settori d’attività. Si tratta di una vera e propria comunità virtuale che attraverso il sito web e la relativa newsletter è impegnata nella creazione di un patrimonio di conoscenze comune.
1. Kotler P., ZaltmanG. “Social marketing: an approach to planned social change”. Journal of Marketing 1971; vol. 35: p. 3-12.
2. Evans D. W. “How social marketing works in health care”. British Medical Journal 2006; vol. 332: p. 1207-1210.
3. G. Hastings, L. McDermott. “Putting social marketing into practice”. British Medical Journal 2006; vol. 332: p. 1210-1212.
4. Kotler P., Roberto N., Lee N. Social Marketing –Improving the Quality of Life. Thousand Oaks (California), Sage Pubblications, 2002.
5. Costa G., Perucci C., Dirindin N. “Le diseguaglianze nella salute e il Piano Sanitario”. Epidemiologia & Prevenzione 1999; vol. 23: p. 133-140.
6. MaibachE.W., RothshildM.L., NovelliW.D. “Social Marketing”. In: GlanzK., RimerK.B., Lewis F.M. Editors. Health Behavior and health education –Theory, Research and Practice. San Francisco, Jossey-Bass, 2002, p. 437-461.
7. Rothschild M.L. “Carrots, sticks, and promises: a conceptual framework for the management of Public Health and social issue behaviours”. Journal of Marketing 1999; vol. 63: p. 24-37.
8. MaibachE. “Recreating communities to support active living: a new rolefor social marketing”. American Journal of Health Promotion 2003; vol. 18 (1): p. 114-119.
9. Tamborini S. Marketing e comunicazione sociale. Milano, Lupetti & Co. Editore 1996.
10. WeinreichN.K. Hands-on social marketing. A step-by-step guide. Thousand Oaks (California), Sage Publications, 1999.
11. FattoriG., ArtoniP., TedeschiM.,"ChooseHealth in Food Vending Machines: Obesity Prevention and HealthyLifestyle Promotion in Italy", in H. Cheng, P. Kotler, N. Lee (a curadi) Social Marketing for Public Health: Global Trends and Success Stories. Jones and Bartlett Publishers (in corsodistampanel2009).
Le persone che giungono al marketing sociale arrivano da diverse discipline e background culturali. Aggiungere semplicemente la parola “sociale” a “marketing” può stimolare diverse discussioni, a seconda di dove viene utilizzato per la prima volta.
Parlando di marketing sociale in Europa, si trovano numerose persone che non rispondono positivamente alla parola “marketing”. Questo era comunemente dovuto all’erronea assunzione che significasse un’attenzione limitata e restrittiva sull’individuo isolato.
Vi era preoccupazione che il “marketing” potesse perdere di vista la forza dei fattori esterni (una visione più ampia dei determinanti di salute) che è fuori dal controllo del singolo, ma che, insieme a un’attenzione sullo stile di vita, deve essere tenuta presente se si vogliono raggiungere reali miglioramenti nella vita delle persone.
Guardando gli aspetti storici, lo sviluppo del marketing sociale trova le sue radici negli anni ’50 e ’60. Con l’incremento della produzione su larga scala, iniziò a prendere piede una crescente cultura del consumatore e la disciplina del marketing si è sempre più preoccupata di modalità per incentivare e influenzare il comportamento d’acquisto delle persone.
Tuttavia, sin dalle prime fasi, vi era chi aveva riserve in merito allo sviluppo e all’impatto di ciò che veniva visto come una cultura del consumatore alimentata dal marketing. Questo rifletteva la crescente ansia che un’attenzione sui benefici materiali potesse minare i valori tradizionali focalizzati sulla comunità e sulle persone.
Infatti, sin dai primi momenti, fu proprio dal mondo del marketing che iniziarono a crescere preoccupazioni e insoddisfazioni. Allora, così come oggi, diversi operatori di marketing hanno chiesto se la loro esperienza e competenza poteva essere utilizzata meglio, per un più ampio bene sociale, piuttosto che semplicemente per aiutare a creare profitto e valore agli azionisti.
Parallelamente a questo sviluppo nell’ambito del marketing, tuttavia, vi è stato un dibattito (ancora più lungo) nelle diverse scienze sociali in merito a cosa realmente influenza i comportamenti del singolo e della comunità. Le discipline della psicologia, della sociologia, dell’antropologia, della sanità pubblica (solo per citarne alcune) hanno tutte contribuito a fornire diverse conoscenze e analisi in merito a ciò che influenza positivamente gli individui e le comunità.
Per esempio
Marketing per cause sociali / bene sociale
Scienze sociali
interventi sociali e comportamentali
Sanità pubblica / Miglioramenti di salute evidenza e utilità
Temi ambientali che influenzano le norme sociali
Politiche della comunità e giustizia sociale
il cittadino vs lo stato
Sviluppo internazionale comunità / sviluppo di infrastrutture
Fattori
French Blair-StevensFattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens marketing sociale
Riconoscere che tutti gli ambiti delle politiche e delle strategie per promuovere la salute essenzialmente rappresentano:
Usare le risorse disponibili per definire e sviluppare:
Guidato dal professionista
Dire e vendere
Consapevolezza
Adulto > Bambino
Una sola campagna
Breve termine
Lacune e problemi
Focusoperativo
Popolazione generale
Controllo
Decisioni centralizzate
Per compartimenti
Guidato dai Cittadini / Consumatori
Alleanze e marketing
Comportamento
Adulto > Adulto
Programmi continuativi
Medio / Lungo termine
Beni e opportunità
Focusstrategico
Segmentazione e adattamento
Empowerment e mobilitazione
Leadership di rete
Intero sistema
il paradigma
“Dire, vendere e controllare”
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
paradigma del marketing sociale
focalizzato sul consumatore
‘il cliente”
persone comunità cittadini clienti consumatori pazienti professionisti politici ecc.
Marketing sociale
“cosa le persone fanno realmente”
guardare ciò che le persone fanno
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
esaminare perché lo fanno, influenze e fattori che motivano, incentivi e barriere
capire i fattori che “motivano e spingono ad agire”
Un’attenzione forte per capire le persone e ciò che le motiva -essere “focalizzati sul cliente” (se il cliente è la popolazione, il professionista o il politico, sono applicati gli stessi principi). Iniziare dall’analisi dello stadio in cui si trovano le persone e di ciò che è importante nelle loro vite quotidiane.
Tuttavia, un buon marketing sociale considera e si rivolge “agli individui nel loro più ampio contesto sociale”.
In tal modo, insieme agli stili di vita, vengono presi in considerazione anche importanti fattori che influenzano i comportamenti e non sono sotto il diretto controllo delle persone.
conoscerlo e influenzarlo positivamente
Assicurarsi che la preoccupazione principale sia il comportamento delle persone, “cosa fanno”, piuttosto che limitarsi a “comunicare con loro”.
La principale preoccupazione e misura chiave d’impatto del marketing sociale riguarda ciò che le persone realmente hanno fatto come conseguenza dell’intervento -e non semplicemente ciò che possono conoscere e ritenere importante riguardo a un tema.
Ciò non significa che conoscenze e atteggiamenti non siano importanti, ma piuttosto che il punto finale è chiaramente identificato in ciò che le persone fanno –il loro comportamento –e in particolare nel trovare modi per mantenere e sostenere comportamenti positivi nel tempo.
Prima di dare una definizione e una descrizione formale, è utile considerare i seguenti aspetti:
1. Il marketing sociale come una disciplina dinamica e d’integrazione che è cambiata e si è sviluppata negli anni
• “una disciplina dinamica e d’integrazione”
2. Può essere utile considerare che abbia due genitori principali
• “2 genitori” del marketing sociale
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Il marketing sociale è fondamentalmente un “intervento di tipo comportamentale” e, come tale, attinge da diverse teorie e pratiche d’intervento per scegliere la modalitàmigliore per orientare nel modo desiderato specifici comportamenti.
È dinamico nel senso che si è sviluppato e adattato negli anni ed è diventato adesso un approccio maturo e circolare che beneficia di teorie e pratiche derivanti da numerose discipline.
Evitare di chiudersi all’interno di confini e distinzioni rigidee artificiali
Un buon operatore di marketing sociale non si preoccupa di creare distinzioni tra ciò che fa lui e ciò che fanno gli altri.
French Blair-Stevens
Piuttosto, si concentra su come integrare il marketing sociale con altre possibili modalità d’intervento, per ottenere attività più efficaci, che possono raggiungere effetti maggiori e più positivi sulla vita delle persone.
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Quando il marketing sociale fu descritto per la prima volta nel 1970, la parola “sociale” fu semplicemente usata per riferirsi all’attenzione a un bene sociale.
Tuttavia sin da allora si è sviluppato ed è maturato come disciplina; la metafora dei “2 genitori” è utile per evidenziare tutto ciò.
Può infatti essere utile per considerare che, a fianco dell’originale “genitore marketing”, le persone hanno sempre più riconosciuto che c’è anche un importante “genitore sociale” –attingendo da un’ampia gamma di conoscenze ed esperienze nell’area delle scienze sociali, della politica sociale e della riforma sociale.
“genitore sociale”
“genitore marketing”
marketing commerciale e del settore pubblico
scienze sociali
politica sociale
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
riforma sociale, fare campagne sociali
Entrambele aree forniscono esperienze, competenze, tecniche e teorie di valore.
Fattori
French Blair-StevensFattori
•È solamente marketing commerciale applicato al settore pubblico – NO!
•È fondamentalmente solo una buona comunicazione – NO!
•È solamente pubblicità sociale – NO!
•È soltanto dire alle persone cosa devono fare, lo stato balia – NO!
•È focalizzato solo sugli individui e non si preoccupa di tutti ifattori esterni che possono influenzare il comportamento – NO!
•Non considera i danni che possono derivare da un cattivo marketing e dalla commercializzazione – NO!
•È un approccio dall’alto verso il basso (top-down) – NO!
•È solo un altro capriccio del settore pubblico – NO!
• E …?
Fattori
French Blair-StevensFattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
“usare il marketing a beneficio delle persone”
A fianco di altri metodi
Al posto di un guadagno economico
marketing
L’applicazione sistematica del marketing, a fianco di altri concetti e tecniche, per raggiungere specifici obiettivi comportamentali,
per una bene sociale.
French, Blair-Stevens 2006
marketing a fianco di altri concetti e tecniche applicazione sistematica
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
per un “bene sociale” obiettivi comportamentali
French Blair-Stevens
L’applicazione sistematica del marketing, a fianco di altri concetti e tecniche,
per raggiungere specifici obiettivi comportamentali, per migliorare la salute e ridurre le diseguaglianzedi salute.
French, Blair-Stevens 2006
marketing
a fianco di altri concetti e tecniche applicazione sistematica
per migliorare la salute e ridurre le diseguaglianze di salute obiettivi comportamentali
“Il triangolo del cliente” nel marketing sociale
comportamento
teorie comportamentali obiettivi comportamentali
analisi
CLIENTE
“ scambio”
“competizione ”
segmentazione dei destinatari mix di interventi e di marketing
Uno strumento per evidenziare diverse caratteristiche chiave delmarketing sociale
“Analisi”
Fattore critico è sviluppare un’analisi “autentica” della realtàdi vita quotidiana e delle esperienze del target (“cliente”). Evitare supposizioni da parte della comunità e dei professionisti su cosa vogliono, necessitano o pensano gli individui.
Controllare e testare prima le conoscenze.
“Scambio”
Esaminare realmente ciò che viene offerto alle persone per incoraggiare e sostenere un certo comportamento.
Assicurarsi che sia qualcosa che ha valore per il target e non semplicemente i benefici ritenuti importanti da chi pianifica l’intervento.
L’offerta al cliente >> Il prezzo o il costo per il cliente
Piena comprensione di ciò che le persone devono dare per ottenere il beneficio proposto, es.: tempo, sforzo, denaro, conseguenze sociali, perdita di piacere ecc.
Capire come l’offerta può essere potenziata per massimizzare i benefici, mentre si cerca di minimizzarne i limiti o le barriere.
Comportamenti positivi = aumentare gli incentivi + rimuovere ostacoli o barriere.
Comportamenti problematici = ridurre i benefici + aggiungere ostacoli o barriere.
“Competizione”
Riconoscere che, qualunque sia l’offerta, si dovrà sempre far fronte a una competizione. La competizione può essere sia interna che esterna (es. il potere del piacere, l’abitudine, la dipendenza). Può riguardare sia i messaggi che un’offerta concorrente. O può più semplicemente essere una competizione per il tempo e l’attenzione di uno stesso target di consumatori/destinatari.
Comportamento –obiettivicomportamentali e teoria
L’intenzione è raggiungere: impatti tangibili e misurabili sul comportamento attuale.
Andare oltre il compito di comunicare informazioni e messaggi. Chiara attenzione a comprendere i comportamenti esistenti e i fattori che li influenzano. Attingere da diverse teorie comportamentali per stabilire specifici obiettivi di comportamento (non focalizzarsi soltanto sul “cambiamento di comportamento”, ma considerare anche come mantenerlo e favorirlo nel tempo).
Usando un mix di metodi o approcci per raggiungere un certo obiettivo comportamentale. Esaminare un insieme di fattori che potrebbero aiutare a raggiungere e a mantenere certicomportamenti. In tale ambito, guardare all’equilibrio tra i diversi metodi e approcci, per avere il mixottimale al fine di ottenere l’effetto maggiore.
Fattori French Blair-StevensFattori
French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Cercare modi differenti di segmentare e differenziare il pubblico di riferimento. Andare oltre la tradizionale centralità dell’epidemiologia e della demografia. Guardare il comportamento e gli aspetti psicografici (es: cosa sentono/pensano le persone riguardo a un problema). Evitare messaggi e approcci generali; ritagliare gli interventi sulla base delle diverse esigenze dei diversi segmenti o gruppi.
Criteri di benchmark
1.Orientamento al cliente
2.Comportamento e obiettivi comportamentali
3.Fondato su una teoria e su una solida base di informazioni
4.Guidato dalla “Analisi”
5.Analisi dello “Scambio”
6.Analisi della “Competizione”
7.Segmentazione e definizione del target
8.Mix di interventi e di marketing
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
I criteri di benchmark sono quegli elementi da cercare in un intervento per determinare se è coerente con un approccio di marketing sociale e può pertanto essere definito come tale.
Non devono quindi essere confusi con “il processo” con cui si realizza il marketing sociale. Non dovrebbero neanche essere confusi con i “criteri di successo”, dal momento che vi è una ricca gamma di altri fattori che sono fondamentali per qualsiasi intervento di successo (es. pianificazione strategica, partnership e coinvolgimento degli stakeholder, revisione e valutazione). Questi fattori, chiaramente importanti, non sono parte del benchmark perché non sono elementi distintivi del marketing sociale. Gli 8 criteri fondamentali compresi nel benchmark, invece, sono fattori che devono essere presenti affinché un intervento sia definito come di marketing sociale.
Essere coerenti, ma anche flessibili
Quando il marketing sociale si è sviluppato, ha iniziato a incorporare un’ampia gamma di metodi, tecniche e attività. Questo riflette il fatto che è una disciplina dinamica e pronta ad integrazioni.
French Blair-Stevens
Questa ampiezza di approccio, tuttavia, può rappresentare una sfida per la comprensione del marketing sociale, soprattutto in rapporto a come si adatta agli altri metodi e approcci.
I criteri di benchmark sono stati specificamente sviluppati per favorire una maggiore coerenza, senza però minare la potenzialità di flessibilità e diadattamento. Il benchmark quindi assicura coerenza, ma senza porre inutili limitazioni a coloro che realizzano gli interventi o senza evitare che vengano utilizzate soluzioni creative e innovative.
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori
Non dovrebbero essere confusi con il “processo” in atto.
Criteri di benchmark 1
tutti i lavori basati su una buona ricerca del mercato e del cliente, usando dati di sintesi / tecniche di aggregazione
Criteri di benchmark 1
Orientamento al “cliente”
•Viene sviluppata un’ampia e solida comprensione del “cliente”, che si focalizza sulla conoscenza della sua vita ed evita di concentrarsi solo suun singolo aspetto e una singola caratteristica.
•Ricerca formativa sul cliente/mercato utilizzata per identificare lecaratteristiche e i bisogni del pubblico di riferimento.
•Insieme di diverse analisi e ricerche, dati di sintesi e approcci di aggregazione, estrapolati dal settore pubblico e commerciale per fornire informazioni utili a capire la vita quotidiana del pubblico di riferimento.
Perchéè chiamato “il triangolo del cliente”
Il “cliente” può essere:
•la popolazione o i cittadini
•professionisti o decisori importanti
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Differenti settori e organizzazioni possono descrivere il consumatore in diversi modi, es.: il consumatore il cittadino il cliente il paziente il fruitore dei servizi il pubblico la comunità il professionista il decisore il politico
French Blair-Stevens
creare i nostri messaggi
accurato / rilevante / chiaro
comunicare i messaggi
creativo / geniale / divertente / d’impatto / interessante / che cattura l’attenzione / ecc
Esempio:
Cosa vediamo come benefici:
Benefici di salute:
Speranza di vita, malattia, salute di polmoni, cuore, ecc
Benefici economici:
Costo, reddito disponibile
Altri benefici:
Profumo, attrazione per gli altri, non danneggiare gli altri (es. bambini)
Fattori
Comunicazione:
Poster e annunci
Opuscoli e volantini
TV, radio, stampa (giornali / riviste)
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Internet / e-mail / telefono / marketing virale
Scuole / club per giovani / cinema
Ecc.
“focalizzato sul cliente”
Iniziare con il cliente
cosa lo “motiva e o spinge ad agire”
Esempio: I giovani e il fumo
Cosa succede?
“Cosa li motiva ad agire”:
Il loro punto di vista, non quello della “autorità”
Auto-percezionedi maturità: “un adulto”, non un bambino
Fuggire dalle influenze di genitori e insegnanti
Importanza del punto di vista e dell’approvazione dei pari
Divertente, “benefici sociali”, gradire l’attenzione
Dibattere, sfidare, ribellarsi
Vivere “adesso”, senza preoccuparsi di un futuro distante
Analisi di base:
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Vendere “la salute” e benefici a più lungo termine o “sentirsi bene” hanno scarsa capacità di motivazione -evitarli (possono ottenere l’effetto opposto a quello desiderato)
Allacciarsi al “loro punto di vista”, collegarsi a una causa e alla ribellione, assicurare benefici sociali e divertimento sono fattori forti
Es.: “Approccio della campagna “Truth” www.wholetruth.com
scuola
lavoro
alcool, tabacco, droga
casa
valori e benefici
Divertimenti
comportamento sessuale
benessere mentale
atteggiamenti e punti di vista
speranze e aspirazioni
gusti e preferenze
famiglia / chi assiste
stabilità e coerenza
fasi di vita
piaceri e gratificazioni
controllo personale e scelte
livello di attività fattori
biofisici / genetica
amicizie
contesto dei gruppi sociali
accesso ai servizi
Canali di informazione
Es.: Bambini esempio illustrativo
mass media (gratuiti e a pagamento)
Uno strumento pratico:
scuola famiglia pari servizi per bambini
insegnantibaby-sittereducatori ggruppidimerenda ruppideldopo-scuola
pediatriinfermieri centrisociali amic i coe tane i c h i fa tendenza geni t ori ch i accud i sce parenti f ratel l i
celebritàsportivicinema produttoriparchi e zoo
intrattenimento
Fumetti Giornali Giornali di sport e intrattenimento TrasportiBacheche Punti vendita Guerrilla marketing SitiwebMotoridiricerca G
marche di cibi e bevande
marche di stili di vita bellezza e moda supermarket ristoranti industrie di giochi negozi
nline
Iniziare da:
“il punto in cui si trova il cliente”
inconsapevole o che non considera il problema prova, ma non riesce
“nientedafareconme” “ètroppodifficile”
medita, ma non agisce ancora
“okèunabuonaidea, ma … ” “nonmifamale”
resiste attivamente o ha radicato il comportamento
INFORMARE educare fornirecomunicare consigli
MARKETING SOCIALE
Definire interventi che tengano in piena considerazione il punto da cui parte il cliente
Chiara attenzione al comportamento, basata su un’analisi approfondita e con specifici obiettivi comportamentali
Criteri di benchmark 2
Comportamento
•Un’ampia e solida analisi per raccogliere una fotografia dei comportamenti e del loro andamento, che include entrambi il “problema” comportamentale il comportamento “desiderato”
•Interventi chiaramente focalizzati su specifici comportamenti es. non solo focalizzati su informazioni, conoscenze, atteggiamenti e credenze
•Sono stati fissati obiettivi comportamentali specifici, attuabili e misurabili e indicatori chiave in rapporto a un “bene sociale”
•Gli interventi cercano di considerare e di rivolgersi a quattro domini comportamentali chiave:
1. formazione e adozione del comportamento
2. mantenimento e rinforzo del comportamento
3. cambiamento del comportamento
4. controlli comportamentali (basati su principi etici)
Capire il comportamento
Chiarire alcuni punti di partenza fondamentali
•Comportamento = un insieme di azioni nel tempo.
•Il comportamento è di per sè dinamico.
Soggetto a cambiamento e variazione nei diversi contesti e nel tempo.
•Il 100% di coerenza è difficile da trovare.
•Molti comportamenti routinarisono abitudini e non necessariamente coinvolgono considerazioni attive e consapevoli.
Evitare di avere troppa fiducia sulla comunicazione basata su messaggi “cognitivi”.
•Cominciare dalla comprensione degli atteggiamenti, delle speranze, dei desideri e di altre motivazioni del pubblico di riferimento è generalmente più produttivo rispetto a provare a individuare e a colmare gap informativi.
French Blair-Stevens
•È fondamentale capire il coinvolgimento emotivo delle persone.
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
comportamento delle persone
comportamento delle persone radicato e mantenuto
impatti comportamentali
misure comportamentali
sfide comportamentali
interventi comportamentali e “mix” appropriato
obiettivi comportamentali (specifici per il target e attualizzabili)
COMPORTAMENTO
analisi comportamentali (fonti dei dati e integrazione)
trend e modelli comportamenti
teorie comportamenti
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
fattori che influenzano i comportamenti
incentivi comportamentali e barriere
L’obiettivo ultimo non è soltanto cambiare il comportamento, ma RADICARLO e SOSTENERLO nel tempo
Il cliente nel suo più ampio contesto ambientale e sociale
Anche se il marketing sociale ha una forte attenzione al “cliente”, un buon marketing sociale non si concentra sulle persone come individui isolati, ma piuttosto li considera nel loro più ampio contesto ambientale e sociale.
Per essere efficace, il marketing sociale deve pertanto considerare:
1.Quei fattori potenzialmente controllabili dalle singole persone es. scelte inerenti gli stili di vita
2.Quei fattori fuori dall’immediato controllo e influenza della persona es. ambiente, scelte sull’accesso ai servizi, opportunità di lavoro, abitazione, ecc
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Ogni livello ha influenze
dirette e indirette sugli altri livelli
grado di controllo personale
indiretto direttoRiconoscere la loro influenza i più ampi determinanti di salute (esempi)
vicinatotrasportiambienteistruzionelavoro economia diseguaglianzeabitazione criminalità e paura della criminalità
arte e cultura esclusione sociale sviluppo di comunità e coinvolgimento servizi per il tempo libero
impatto i m patt o d i rett o imp a tto indiretto
impatto stili di vita (esempi) stress attività fisica comportamento sessuale uso di droga fumo
5 elementi fondamentali
rendere disponibili conoscenze e contenuti
SUPPORTARE
Molti interventi hanno le caratteristiche di più di uno di questi elementi.
servizio di supporto e di risposta “dare alle persone quello di cui hanno bisogno, che vogliono o che considerano importante ”
fornire consigli, creare consapevolezza, persuadere e orientare
struttura del contesto ambientale e fisico, soluzioni per aumentare la disponibilità e la distribuzione
PROGETTARE
legiferare, normare, rinforzare, richiedere, fare standard
Blair-Stevens, French 2009
Identificare e applicare un rapporto equilibrato tra gli elementi è cruciale per un intervento comportamentale di successo.
Alcuni esempi illustrativi
Campagne di informazione su nuovi rischi e malattie
Fornire informazioni per correggere incomprensioni e credenze
Fornire servizi per smettere di fumare
Fornire servizi di consulenza pratici e confidenziali
Fornire scelte di riciclaggio convenienti
Fornire servizi ricreativi
Richiedere ai conducenti di passare un test
Educazione nelle scuole
Richiedere l’uso delle cinture di sicurezza
Definire standard di igiene per i punti vendita alimentari
Cambiamento nelle attitudini, coinvolgimento emotivo
Sviluppare prodotti per rimuovere e ridurre i rischi
Costruire schemi stradali per ridurre il traffico
Definire caratteristiche di sicurezza per abitazioni e uffici
Richiedere ai dipendenti di seguire la salute e la sicurezza
Controllare le vendite di tabacco e la pubblicità rivolta ai bambini
e degli approcci cognitivi
Importante passare dalla visione più semplicistica
INFORMAZIONE AZIONE
Verso un approccio più evoluto … ma ancora limitato, che comprende
INFORMAZIONE COMPRENSIONE IMPEGNO EVOLUZIONE
IMPEGNO COMPETENZE / ABILITÀ SUPPORTO RINFORZO
= AZIONE
French Blair-Stevens
•Si basa su quello che può essere descritto come “la catena della comunicazione cognitiva”
•L’errore è vedere il comportamento in termini di decisioni cognitive.
French Blair-Stevens Fattori
•Dove c’è un’assunzione principale, spesso non approfondita, che è necessario “coinvolgere il cervello” per influenzare il comportamento.
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Il comportamento è influenzato da “quello che so” o “quello che credo”
Non sempre agiamo in coerenza con quello che sappiamo o che crediamo
Quello che so
Informazione, Conoscenza
Quello che credo o sento
Coerenza
Atteggiamenti, Valori, Credenze
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Azioni, Comportamento
altri fattori cheinfluenzano
Quello che attualmente faccio
French Blair-Stevens altri fattori che influenzano
French Blair-Stevens Fattori
altrifattoriche influenzano
Caratteristiche chiave
•Iniziare con un’analisi dell’intera popolazione.
•Esaminare diversi modi di segmentare la popolazione, focalizzandosi su quelli con la maggiore potenzialità di utilizzo o applicazione.
•Riconoscere i limiti di un approccio di cambiamento delcomportamento.
•Particolare attenzione viene dedicata a ciò che i diversi tipi di pubblico pensano / sentono in merito al particolare tema in esame.
es: nell’esempio seguente sul fumo, l’approccio prende in esame i diversi modi in cui “i diversi tipi di fumatori” e “i diversi tipi di non fumatori” potrebbero considerare il problema.
•Particolare attenzione è dedicata ad intervenire prima che insorgano comportamenti problematici.
Fattori
French Blair-StevensFattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
•Riconoscere che mantenere e sostenere comportamenti è importante come qualsiasi altro cambiamento di comportamento.
Analisi comportamentale:
obiettivi comportamentali e segmentazione
coloro che hanno un comportamento
interfaccia dinamica
coloro che hanno un problema comportamentale
Analisi comportamentale:
obiettivi comportamentali e segmentazione
es: Fumo
attualmente non-fumatori
interfaccia dinamica
attualmente fumatori
es. in relazione al “comportamento fumo”
“non ho mai fumato e non fumerò mai”
“suscettibile alla pressione di fumare”
“ho appena smesso –sono a rischio di ricominciare”
“vorrebbe smettere, ma lo trova difficile”
“fortemente resistenti”
OBIETTIVI DI COMPORTAMENTO
alleati del comportamento promozione del comportamento positivo incentivi
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens rinforzo del comportamento, mantenimento del supporto
“cambiamento” del comportamento controlli comportamentali
L’importanza di focalizzarsi su obiettivi di comportamento ampi es.: Fumo
10 fumatori smettono
con il supporto del centro anti-fumo
100 fumatori smettono
All’apparenza sembra un semplice esempio di buon approccio di “cambiamento del comportamento”
Nello stesso periodo
1000 ragazzi iniziano a fumare
Un approcciodi “obiettivicomportamentali” dovrebbe:
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
• aiutare le persone a non iniziare a fumare
• aiutare i fumatori a smettere
• aiutare a non riprendere a fumare
Modificare comportamenti abitudinari è in genere più difficile che prevenirne l’adozione!
Opzionie scelte
Per considerare e valutare l’impatto delle differenti influenze sul comportamento della popolazione target e dei clienti
Riconsiderare il significato del mercato
Forze di mercato Contesto economico
Politica di governo e sua implementazione
Disponibilità e risorse della comunità
French Blair-Stevens Circostanze sociali e contesto
Circostanze materiali e fisiche
Comportamento
Contesto culturale e ambientale
Criteri di benchmark 3
Teoria comportamentale sostenuta da informazioni
Attingere da un contesto teorico integrato
Criteri di benchmark 3
•La teoria è usata in modo trasparente per fornire informazioni eguidare lo sviluppo dei programmi; gli assunti teorici sono testati come parte delprocesso di sviluppo
•Viene usato un contesto teorico integrato che evita la tendenza ad applicare semplicemente la stessa teoria preferita a tutte le situazioni
•Prendere in considerazione la teoria comportamentale in 4 dominiprincipali:
1. bio-fisico
2. psicologico
3. sociale
4. ambientale / ecologico
Capire il(i) cliente(i)
o: cittadini, clienti, pazienti, comunità, pubblico (ecc.)
Capire il comportamento
Capire quali sono i fattori chiave che influenzano
Considerare il range di scelte per l’azione
COMPORTAMENTO andamenti e trend
TEORIA
comportamentale
INTERVENTO
Cosa fa ”andamenti e trend”
“fattori che influenzano”
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Opzioni e “mix”
Perché lo fa
”Contesto teorico integrato”
“4 componenti fondamentali”
Alcuni esempi comunemente citati:
Teoria della diffusione delle innovazioni Rogers1962
Teoria dell’apprendimento sociale Akerse Ronald1973
Modello delle credenze sulla salute Rosenstock1974
Teoria dell’azione ragionata Fishbein1980
Modello del comportamento interpersonale Triandis1980
Teoria della motivazione di protezione Rogers1983
Teoria della definizione degli obiettivi Lockee Latham1990
Teoria del comportamento pianificato Ajzen1991
Modello delle fasi d’azione Heckhausen1991
Stadi di cambiamento Prochaska, DiClemente1992
Modello transteoretico Prochaska etal 1992
Modello del prototipo / volontà Gibbonsetal 1998
Teoria cognitiva sociale Bandura1999
MA ce ne sono molte altre!
E il tema è come decidere quale utilizzare?
Norme sociali e dinamiche di gruppo
Capitale sociale
“Euristica” e modello del processo informativo del consumatore
Coerenza / Dissonanza cognitiva
Un più ampio insieme di discipline e teorie che possono dare un contributo fattori ambientali
“Euristica” e informazione del consumatore
Influenza sociale e comunicazione interpersonale
Teoria del mercato economico
Diffusione delle innovazioni
Teoria social-cognitiva
Teoria degli studi sui media
Attribuzione e teorie del bilancio
Reti sociali e supporto
Spazio di vita e design
Studi ambientali
Studi culturali
Relazioni pubbliche e media
Marketing
Pubblicità
Ingegneria
Fisica
Biologia
Fisiologia
Farmacologia
Neurologia
Crescita indigena
Funzionamento del cervello Risposte ormonali
Genetica
Funzionamento del sistema immunitario
Teoria della motivazione di protezione
Modello transteoretico
Modello delle credenze di salute
Scienze politiche
dinamico bio-fisico
Economia
Ecologia
Teoria della definizione degli obiettivi
Stadi del cambiamento
Controllo percepito –auto-efficacia
Antropologia
Sociologia
Teoria dell’apprendimento sociale
Teoria della prova
Teoria dell’azione ragionata
Filosofia e etica
Studi religiosi
Socio-psicologia
Educazione
Criminologia
Predisposizione genetica Psicologia
Prototipo / modello della volontà
Modifica comportamentale: programmazione neurolinguistica
Modello motivazionale di Rossiter-Percy
Modello del comportamento interpersonale
Teoria del comportamento pianificato
Teoria degli stili d’apprendimento
Condizionamento
Modello delle fasi d’azione
Approccio del processo d’azione per la salute: intenzione d’agire
Una considerazione chiave è decidere da quali discipline e teorie correlate attingere, per scegliere il metodo o l’approccio d’intervento
È importante:
•Iniziare prima con i “clienti”
•Ottenere un’approfondita analisi e comprensione della loro vita quotidiana “che cosa li motiva”
•Poi dall’iniziale “analisi del cliente” scegliere quale teoria può fornire le informazioni migliori per la scelta dell’intervento
•Evitare di applicare in modo automatico “la nostra teoria preferita” ad ogni situazione e ad ogni pubblico di riferimento
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
COMPORTAMENTO:
1. Biologici / fisici
Che impatto possono avere sul comportamento? Quali discipline / teorie possono aiutare a comprendere?
Evitare analisi chiuse
Iniziare con la propria teoria preferita
Mantenere aperta l’analisi
Iniziare sviluppando una profonda conoscenza del cliente
Es: raccogliere dati/informazioni sui comportamenti rilevanti e le relative conoscenze/percezioni/attitudini
Esaminare il comportamento dalla prospettiva della teoria preferita
Scegliere le possibilità di intervento che sono basate sulla teoria da cui si è partiti
Analizzare le varie teorie (provenienti da diverse discipline) per identificare quelle che potrebbero offrire analisi e opportunità rispetto alle modalità d’intervento
Sviluppare una “proposta di lavoro” su come raggiungere e mantenere il comportamento desiderato
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Scegliere le possibilità di intervento migliori per raggiungere gli obiettivi di comportamento
di benchmark 4
Basata sullo sviluppo di un approccio analitico più approfondito
Che cosa “li spinge e li motiva ad agire”
•L’attenzione è chiaramente focalizzata nel capire in modo dettagliato che cosa spinge e motiva il consumatore ad agire.
•Partire da un’ampia comprensione del cliente per focalizzarsi sull’identificazione dei fattori chiave e sulle tematiche rilevanti per influenzare in modo positivo un certo comportamento.
•Approccio basato sull’identificazione e sullo sviluppo di una “analisi utile all’azione” usando giudizi ponderati, piuttosto che elaborando solo dati.
•È importante guardare oltre la semplice identificazione e la raccolta di un vasto numero di informazioni, dati e nozioni
•Verso l’identificazione di potenziali “percezioni” –poi testare questi insieme al target
Fonti di informazioni
Capire il comportamento del cliente
Attingere da teorie provenienti da diverse discipline Sviluppare “una proposta” basata sull’analisi Considerare l’intervento opzioni e strategie di sviluppo
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Come passare da: comportamento attuale comportamento desiderato
mix d’intervento
Cosa aiuterà a ottenere e mantenere il comportamento desiderato?
Come passare dal comportamento attuale a quello desiderato comportamento attuale e relativa conoscenza, atteggiamenti, credenze, percezioni, valori, coinvolgimento emotivo
social marketing mix
French Blair-Stevens comportamento desiderato del target obiettivi comportamentali specifici e misurabili
Fattori
1. La proposta è stata sviluppata a partire da una chiara analisi del pubblico?
2. Ci sono diverse proposte definite in base alle diverse necessità e ai diversi contesti dei differenti segmenti da raggiungere?
3. La proposta esprime chiaramente cosa si rivolge al(i) cliente(i) e cosa alla società nel complesso?
4. È chiaro che la proposta non è semplicemente una riformulazione degli obiettivi dell’intervento e delle finalità della politica?
5. È chiaro come la proposta si rivolgerà e contrasterà la competizione riguardo al fattore tempo e alla possibilità di ottenere attenzione?
6. La proposta è semplice e diretta da capire? (es.: una sola riga)
7. La proposta è scritta nel linguaggio di tutti i giorni?
Fattori
8. Coloro che seguiranno o contribuiranno a parti dell’intervento sono stati ascoltati e hanno capito i motivi della proposta?
Fattori
9. I pre-test in corso relativamente a parti dell’intervento sono stati sviluppati basandosi sulla proposta?
Fattori
Criteri di benchmark 5
Incorporare un’analisi dello “scambio”
Capire cosa devono dare le persone per ottenere i benefici
•Una chiara analisi dei costi totali per il cliente per raggiungere i benefici proposti (economici, fisici, sociali, di tempo …)
•Un’analisi dei costi percepiti / reali vs. i benefici percepiti / reali
•Vengono presi in considerazione incentivi, riconoscimenti, ricompense e ostacoli, per definirli in rapporto alle caratteristiche del pubblico diriferimento, basandosi su ciò che esso reputa importante
sia per comportamenti positivi che problematici
promuovere aumentare
rimuovere ridurre
desiderato
problematico
rimuovere ridurre
promuovere aumentare
sia per comportamenti positivi che problematici
Punto critico:
Quando si considerano “incentivi e barriere” è importante non focalizzarsi soltanto sul “comportamento problematico”.
Considerare il “comportamento desiderato” è un elemento fondamentale e fornisce ulteriori possibilità per costruire e rinforzare il comportamento.
Per esempio:
Quando si considerano gli alti tassi di gravidanza nelle teenager in una comunità povera, potrebbe essere altrettanto importante considerare quelle donne giovani che, nonostante il loro contesto sociale e ambientale, non restano incinta quando sono teenager.
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
In parole molto semplici affinché lo scambio sia positivo, i “benefici” per il consumatore devono essere superiori ai costi.
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Esempio: Andare a fare la mammografia
Definire i benefici per affrontare direttamente i costi
Paura di trovare un tumore
Andare all’ospedale
Aspettare i risultati
Trovare un parcheggio
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Counselling di sostegno
Fornire ambulatori in alternativa
Ridurre i tempi di attesa
Garantire il parcheggio
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Criteri di benchmark 6
Incorporare un’analisi della “competizione”
Capire cos’è in concorrenza per avere il tempo e l’attenzione del pubblico di riferimento
benchmark 6
•Viene considerata e affrontata sia la competizione interna sia quella esterna
Interna
es: fattori psicologici, piacere, desiderio, correre il rischio,dipendenza ecc.
Esterna
es: influenze più ampie / influenze che competono per avere l’attenzione e il tempo del pubblico di riferimento, promuovere o rinforzare comportamenti alternativi o opposti
•Strategie volte a minimizzare i potenziali impatti della competizione prendendo in considerazione influenze esterne sia positive che problematiche
•Sono considerati i fattori che competono per avere l’attenzione e il tempo del pubblico di riferimento
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
la “nostra” mission e i messaggi
usa il cappello “la moda del sole” denunciala violenza domestica
sesso sicuro
vaccina i bambini
usa creme diprotezione
evita di assumere droghe e limita l’alcol
non guidare ad alta velocità
non guidare se hai bevuto
attraversa la strada in sicurezza
sii consapevole della sicurezza pensa alla sicurezzastradale
attenzione e impegno della persona
HIV / Aids
denuncia la criminalità
pensioni e risparmi
vai in clinica non fumare
“5 volte al giorno”mangiafrutta e verdura
riduci zuccheri e grassi
riduci il sale
conserva l’energia
ricicla vota non buttare i rifiuti
richiedi benefici
porta indietro i farmaci non utilizzati
usa i trasporti pubblici fai volontariato prendi correttamente tutti i farmaci prescritti
cellulari
giochi col computer internet età adulta / maturità
assumere droghe per divertimento, bere e diventare sbronzi divertimento
capelli, unghie, carnagione
velocità macchine / motociclette correre rischi convenienza
attenzione e impegno della persona musica
intimità sesso
fumare
amici / vita sociale approvazione dei pari
mangiare patatine fritte e hamburger
comprare vestiti alla moda
zucchero / dolci
torte alla crema famiglie e bambini iclubper giovani qualcosa per niente
comprare beni di consumo
prendere prodotti di marca
Controllare la realtà
età adulta / maturità
vaccina i bambini
“la moda del sole” usa creme diprotezione
giochi col computer internet
evita di assumere droghe e limita l’alcol
assumere droghe per divertimento, bere e diventare sbronzi divertimento
non guidare ad alta velocità
non guidare se hai bevuto
pensa alla sicurezzastradale
capelli, unghie, carnagione
sii consapevole della sicurezza attraversa la strada in sicurezza
convenienza
musica
denunciala violenza domestica
intimità sesso
macchine / motociclette
correre rischi
denuncia la criminalità
velocità
attenzione e impegno della persona
HIV / Aids
amici / vita sociale approvazione dei pari
“5 volte al giorno”mangiafrutta e verdura
mangiare patatine fritte e hamburger comprare vestiti alla moda
riduci zuccheri e grassi riduci il sale
conserva l’energia
zucchero / dolci torte alla crema famiglie e bambini iclubper giovani qualcosa per niente
ricicla fai volontariato
richiedi benefici
fumare
vai in clinica non fumare
pensioni e risparmi
comprare beni di consumo
vota non buttare i rifiuti
usa i trasporti pubblici
prendere prodotti di marca
prendi correttamente tutti i farmaci prescritti
porta indietro i farmaci non utilizzati
Criteri di benchmark 7
Sviluppare la segmentazione
(non solo la definizione del target)
Evitare approcci generalisti
Criteri di benchmark 7
“coinvolge un processo di analisi del pubblico di riferimento o “mercato” e cerca di identificare diversi sottogruppi (segmenti)che potrebbero avere bisogni, atteggiamenti o comportamenti simili”
•Usare la tradizionale definizione del target secondo criteri epidemiologi e demografici, ma non basarsi solo su quelli
•Usare un approccio di segmentazione più profondo che si focalizzi su “ciò che motiva e spinge ad agire” il pubblico di riferimento, facendo ampio uso di dati psicografici
•Realizzare interventi definiti direttamente in base alle caratteristiche del pubblico di riferimento, piuttosto che approcci generalisti
•Considerare e affrontare l’andamento futuro e il trend degli stili di vita
Nota importante:
Fattori
French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Non c’è un “modo giusto” di fare la segmentazione. In ogni caso, il compito è esaminaredati che possono aiutare o sostenere la segmentazione e, usando il “principio dell’utilità”, occorre esaminare quali aiutano di più a pianificare e sviluppare futuriinterventi.
Alcuni esempi
SOCIO-DEMOGRAFICHE
GEO-DEMOGRAFICHE
PSICO-GRAFICHE
E COMPORTAMENTALI
ognuna ha le proprie forze e debolezze
COMPORTAMENTALI
UTILIZZO DEL SERVIZIO
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
EPIDEMIOLOGICHE
(nel contesto di salute)
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
UTILIZZO DI FATTORI
CHE INFLUENZANO
ANALISI DELLA
RETE SOCIALE
INPUT
mix
SOCIO-DEMOGRAFICO
studio e analisi
Chi sono e dove sono le persone
Il contesto sociale e i setting
COMPORTAMENTI
PSICO-GRAFICO
E COMPORTAMENTALE
UTILIZZO DI FATTORI CHE INFLUENZANO
Cosa fanno le persone
Comportamento e uso del servizio
(stili di vita in generale e temi specifici)
Fruizione dei mass media
Come pensano e sentono le persone
I bisogni, i benefici, le motivazioni
Valori e credenze
SEGMENTI CHIAVE
ANALISI DELLE RETI SOCIALI
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Fattori che influenzano (gruppi di riferimento)
basato su quello che le persone fanno
Comportamento e utilizzo, es.
> frequenza
> luogo
> tempo
> occasione
> frequenza d’utilizzo (poco / molto)
> persistenza (lealtà)
Attività e interessi, es.
> tipo di attività (sport)
> stile di vita
> macchina, bicicletta, passeggio
> interessi nel tempo libero
> per cosa spende soldi
Fruizione dei mass media, es.
> canali TV, radio, stampa
> da dove provengono le informazioni
> internet e utilizzo del digitale
> come viene recepita l’informazione
> quali mass media usa
> accesso ai mass media
basatI su quello che le persone fanno
Demografia, es.
> sesso
> famiglia –età e fascia di vita
> tipo di abitazione / composizione
> istruzione
> reddito e classe sociale
> stato lavorativo
> stato fisico
> urbano vs rurale
> regione
> mobilità
> frequenza di spostamento
> proprietà dell’abitazione
basato su come le persone pensano e sentono
Bisogni, benefici, motivazioni, es.
> bisogni, convenienza, affidabilità, supporto
> pensieri, desideri, volontà
> fattori che guidano fortemente (amore, speranza)
Atteggiamenti e pensieri es.
> verso la vita in generale
> verso l’organizzazione che sta intervenendo (organismi locali o nazionali, Governo ecc.)
> specifici della vita
(salute, cibo, esercizio, razza)
Fattori che influenzano, es.
> figure autoritarie
(insegnanti, medici, polizia, lavoratori sociali)
> genitori, amici e gruppo di pari
> ruolo dei modelli –influenze della comunità
basata sulla combinazione di dati e fattori
> aggregazione dei dati e sintesi
> modelli statistici
Criteri di benchmark 8
Identificare un appropriato “mix di metodi”
“mix d’intervento” = per il marketing sociale strategico “marketing mix” = per il marketing sociale operativo
•Definire un appropriato mix di metodi da utilizzare. Evitare di fidarsi di singoli metodi o approcci
•Sviluppare metodi e approcci prendendo in considerazione qualsiasi altro intervento per raggiungere sinergie utili a potenziare l’impatto dell’intervento
•Considerare cinque principali campi d’intervento:
1. informazione
2. educazione
3. offrire servizi / supportare
4. pianificare / modificare l’ambiente
5. controllare / normare
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
Ampio insieme di approcci e metodi d’intervento
Salute pubblica
Miglioramento di salute
Promozione della salute
Marketing sociale?
Protezione sulla salute
Servizi di assistenza sanitaria
Valutazione dei bisogni di salute
Educazione alla salute
Norme sociali
Informare
Pianificazione e riconfigurazione del servizio Advocacy
Auditsull’equità disalute
Valutazione d’impatto sulla salute
Comunicazione per la salute
Consultazione
Sviluppo diinfrastrutture
Istruzione
Valutazione d’impattosull’uguaglianza / diversità
Counselling Approcci di auto- aiuto
Psicoterapia
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Reti sociali
ComunicazioneLegislazione
Sviluppodipolitiche
Valutazione dell’impatto di norme
RegolamentazioneFarepolitica
cSviluppodi omunità Empowerment di comunità
Partecipazione comunitaria
Valutazione d’impattointegrata
Campagnedi consapevolezza
Sviluppodialleanze
Pianificazione strategica
Marketing
Ingegneria
Valutazioned’impatto ambientale
Lobbying dAzione iretta
French Blair-Stevens Fattori
sCapitale ociale
Pubblicità
Penalizzazione Misurefiscali
French Blair-Stevens
Accordo negoziato volontariamenteDisegnodel prodotto sSviluppodi tandard
Pianificazione partecipata
Apprendimento sociale
Ricerca
Il mix d’intervento
e il marketing mix
Il mix d’intervento
–a livello di marketing sociale strategico
•Considerare quali scelte d’intervento utilizzare.
•Considerare l’equilibrio o “mix” tra diverse opzioni d’intervento.
•Valutare i benefici di includere un intervento di marketing sociale nel mix degli interventi.
Marketing mix o social marketing mix
–a livello di marketing sociale operativo
•Considerare quali metodi o approcci usare.
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
•Considerare l’equilibrio o “mix” tra diversi metodi o approcci nell’ambito dello specifico intervento di marketing sociale.
MARKETING COMMERCIALE
Le classiche 4 P
MARKETING SOCIALE
“I 2 genitori”
“prodotto” “prezzo” “distribuzione” “promozione”
scienza sociale politica sociale riforma sociale campagna sociale
marketing
settore commerciale e pubblico
Acquisto di un servizio o prodotto -idealmente ripetuto -
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens Spesso comportamenti individuali e della società un insieme di grandi sfide comportamentali
French Blair-Stevens Fattori
Utili ma non direttamente trasferibili al marketing sociale
•Nel marketing commerciale il concetto delle 4 P è stato sviluppato per evidenziare aspetti
chiave nello sviluppo del marketing, a cui talvolta si fa riferimento come marketing mix.
•Questo concetto si è dimostrato utile e duraturo nel contesto commerciale, aiutando a fare considerazioni sistematiche sul processo di marketing e sucome realizzare uno sviluppo e un targetingefficaci.
Mentre considerare le 4 P può essere un utile punto di partenza nel marketing sociale, in pratica viene richiesto un approccio più ampio. Sempre di più le persone hannoriconosciuto i limiti delle 4 P quando si affrontano gli stili di vita e le sfide comportamentali (Vedi anche Sezione A).
Per riconoscere la necessità di andare oltre le 4 P, alcuni hanno aggiunto altre P:
•Proposito Come possiamo aiutare e sostenere il consumatore a cambiare il comportamento, da quello attuale a quello desiderato.
•Alleanze Identificare obiettivi comuni e lavorare insieme in una “genuina” e collaborativa alleanza
•Intersettorialità Cercare modi per massimizzare le risorse tra tutti i settori -non solo economiche ma anche umane
•Politiche Riconoscere i fattori che guidano le politiche e i potenziali vincoli, cercare modi per fornire informazioni, influenzare e coinvolgere i rilevanti “giocatori politici”
•Metodo Usare il marketing sociale per trovare punti di contatto tra le priorità dei diversi settori e massimizzare il suoimpatto nell’intero sistema
•Persone ... Pubblico, professionisti, politici -riconoscere che il cliente può essere uno qualsiasi di questi eagire di conseguenza
•P ... …. e potenzialmente molte altre!
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens
COMMERCIALE
Marketing
Principale motivazione:
Marketing
Principale
Differenti tipi di marketing
che possono contribuire al “bene sociale”
Marketing nel SETTORE COMMERCIALE / PRIVATO
Dove il marketing può contribuire al “bene sociale”
CAUSE-RELATED MARKETING
Dove l’approccio di marketing prevede che una % dei profitti vada a una buona causa
MARKETING PRO-SOCIALE
Dove l’approccio di marketing comprende il fornire un profilo per una questione sociale
SOCIETAL MARKETING
Dove l’approccio di marketing promuove l’impegno dell’azienda verso pratiche e politiche commerciali positive e responsabili es. riciclo
Marketing nel SETTORE PUBLICO o nel TERZO SETTORE
Dove il principale obiettivo del marketing è il “bene sociale”
MARKETING SOCIALE
French Blair-Stevens Fattori
French Blair-Stevens
Dove il marketing è utilizzato per raggiungere e mantenere comportamenti positivi per un bene sociale
MARKETING DI SERVIZIO O ORGANIZZATIVO
Fattori
French Blair-Stevens Fattori
Dove il marketing è utilizzato per promuovere un servizio pubblico o del terzo settore o l’organizzazione –può comprendere la creazione di profitto ma il denaro viene utilizzato per gli obiettivi “sociali” dell’organizzazione
MARKETING COMMERCIALE /
DI BUSINESS
Cause-related
MARKETING
MARKETING
dell’Organizzazione
o del Servizio
Societal MARKETING
MARKETING pro-sociale
MERKETING
SOCIALE
MARKETING DEL SETTORE PUBBLICO
E DEL TERZO SETTORE
Fattori French Blair-Stevens Fattori French Blair-Stevens Fattori
Potenzialità per alleanze al fine di lavorare insieme per il “bene sociale”
French Blair-Stevens
Scopo principale: vendite, profitti e valore per gli azionisti
Finanziato da: investimenti e vendite
Responsabilità privata es. azionisti e direttori
Performance misurate in profitti e quota di mercato
Finalità principale: raggiungimento di un “bene sociale”
Finanziato da: fondi pubblici (tasse, donazioni)
Definizione di prodotti e servizi guidati dalla domanda
Cultura commerciale –spesso è evidente la cultura di “correre il rischio”
Le relazioni sono spesso competitive
Responsabilità pubblica
Performance misurate in rapporto agli attuali obiettivi comportamentali
I prodotti o i servizi si focalizzano spesso su come affrontare complessi e controversi comportamenti
Cultura del settore pubblico -spesso è evidente la cultura di avversione al rischio
Le relazioni sono basate sulla costruzione della fiducia
Chi finanzia il progetto? ______________________
Indicare il budget complessivo disponibile €___________________________________________________________
Quali competenze e professionalità sono necessarie?
1) ___________________ È disponibile nello staff? Sì □
2) ___________________ È disponibile nello staff? Sì □ No □
3) ___________________ È disponibile nello staff? Sì □
Quali attrezzature e quali spazi sono necessari?
3) _____________________ È disponibile? Sì □ No □ Se no, dove si può reperire?______________________
Quali partner è opportuno coinvolgere?________________________________________________________________
Indicare la stima dei costi previsti 1) Personale (interno + esterno) €______________________
necessario trovare altri fondi? Sì □ No
Descrivere il tipo e l’entità del problema che si intende affrontare
Perché tu e la tua organizzazione affrontate questo problema? ________
Quali soluzioni e metodologie d’intervento si prevede di utilizzare? Sono già state realizzate analoghe esperienze nel mondo? _______________________________________________________________________________________
Quali sono i target e quali comportamentisi desidera che mettano in atto? Comportamenti desiderati Target
Quali caratteristiche (importanti rispetto al progetto) hanno i target?
Persone che già hanno adottato il comportamento
Persone che non hanno adottato il comportamento
Caratteristiche demografiche (numero, età, sesso, famiglia, reddito, occupazione, ecc.)
Bisogni di salute (in rapporto al comportamento che si intende raggiungere col progetto)
Vantaggi reali e percepiti del comportamento che si intende raggiungere col progetto
Barriere reali e percepite al comportamento che si intende raggiungere col progetto
Persone o gruppi che lo influenzano Fase di cambiamento
Abitudini di vita
Tra coloro che non hanno adottato il comportamento è possibile individuare gruppi omogenei (segmentazione)?
Prodotto:
-comportamento desiderato
-benefici/vantaggi della sua adozione
-oggetti/servizi messi a disposizione per sostenerne l’adozione
Prezzo:
- costi economici
-costi non economici (tempo, sforzi, energia, costi psicologici, disagio fisico, ecc.)
Promozione:
-elementi verbali e non verbali
-tipo di comunicazione
Canale di distribuzione:
-vicino
-accessibile
-interessante
-dove si decide quale comportamento assumere
-più conveniente rispetto al comportamento concorrente
Partner:
-Partner coinvolti nel progetto e loro ruolo
In quale fase del progetto è prevista la valutazione (all’inizio, alla fine, a intervalli periodici, ecc.)? _________________
Chi la realizzerà? _________________________________________________________________________________
Con quale risorse? _____
Di che tipo di valutazione si tratta? di processo □ di esito □
Quale metodo verrà applicato (interviste, focusgroup, osservazione etnografica , ecc.)? ______
Quali indicatori verranno utilizzati? ______________
Il materiale delle schede di lavoro è adattato da: LagardeF.“Worksheetstointroduce some basic conceptsof social marketing practices”. Social Marketing Quarterly, 2004; 1: 36-41.
KotlerP., Roberto N., Lee N. Social Marketing –Improving the Quality of Life. Thousand Oaks (California), 2002. Weinreich N. W. Handson Social Marketing. A stepbystepGuide. SagePublications, ThousandOaks(California), 1999: 48-50 e 229-231.
Fattori
I vostri feed-back
Ci farebbe piacere ricevere vostri commenti e suggerimenti sulleidee contenute in questa raccolta.
Per cortesia, inviate un feed-back con una e-mail a: fattori@marketingsociale.net
Network
È possibile entrare a far parte del network di professionisti coinvolti dal Coordinamento Nazionale Marketing Sociale.
Le iscrizioni possono essere effettuate dal sito: www.marketingsociale.net
Si ringraziano Confida (Associazione Italiana della Distribuzione Automatica) per il contributo incondizionato e l’Azienda USL di Modena per la collaborazione.
Hanno collaborato alla realizzazione della Guida: PaolaArtoni, Marco Vanoli, Anna Paola Cavazzuti
Stampa: Artestampa-Modena
Finito di stampare nel mese di settembre 2009
National Social Marketing Centre
National Consumer Council 20 GrosvenorGardens, London, SW1W 0DH
Tel. 0207 881 3045
Fax 0207 730 5851
Email nsmc@ncc.org.uk
Sitoweb www.nsmcentre.org.uk
CoordinamentoNazionaleMarketing Sociale
Tel. +39 339 8332107
Email fattori@marketingsociale.net
Sitoweb www.marketingsociale.net