NUMERO 89 NOVEMBRE 2024
I MIGLIORI TEAM DI FUND SELECTION
ITALIANI NEL 2024
DAL SONDAGGIO CONDOTTO DA FUNDSPEOPLE SU 211 ASSET MANAGER OPERANTI IN ITALIA È EMERSO UN UNIVERSO DI 58 TEAM DI FUND SELECTION CHE, PER COMPETENZE IN TERMINI QUANTITATIVI E QUALITATIVI, SI SONO CLASSIFICATI COME I MIGLIORI NEL NOSTRO PAESE.
INTERVISTE
UGO LOESER (ARCA FONDI SGR)
MARCO BERNARDI (BANCA GENERALI)
ISTITUZIONALI
SANITÀ INTEGRATIVA, STATO
DELL’ARTE E PROSPETTIVE
ALTERNATIVI
LA RECENTE EVOLUZIONE DEL PRIVATE EQUITY IN ITALIA
SRI
LA FINANZA SOSTENIBILE OLTRE I PREGIUDIZI 2.0


DAVID ROSS, CFA, Echiquier World Equity Growth fund manager, La Financière de l’Échiquier

The Trend is Your Friend
INDIVIDUARE I TREND DI INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE: UN’EXPERTISE DI LA FINANCIÈRE DE L’ÉCHIQUIER (LFDE) E UNO DEI TRATTI DISTINTIVI DI ECHIQUIER WORLD EQUITY GROWTH.
Basato su convinzioni forti, Echiquier World Equity Growth si concentra su una ventina di grandi titoli internazionali con oltre $ 10 Md di capitalizzazione. Una delle regole d’oro del team di gestione è: le nostre idee migliori sono le nostre migliori opportunità di investimento nel tempo. Ne consegue che le prime 10 posizioni del fondo ne rappresentano oltre il 60%. Pensiamo che le aziende selezionate per le loro qualità fondamentali e la loro crescita resiliente siano esposte a solidi megatrend, di lungo termine.
La tecnologia ne fa parte, perché risolve il problema economico fondamentale dell’invecchiamento della popolazione attiva. A fronte di un numero inferiore di lavoratori la produttività dovrà aumentare, imponendo soluzioni tecnologiche per produrre beni e servizi. Tra queste troviamo l’Intelligenza Artifciale (AI) che ha suscitato molta euforia ma anche aspettative di proftto irrealistiche, nonostante si confermi una tendenza a lungo termine. Quando le aspettative saranno tornate a essere più realistiche, le aziende che contribuiscono a costruire l’infrastruttura dell’AI e quelle che la utilizzano per ridurre le spese o sviluppare più rapidamente i loro prodotti riprenderan-
Disclaimer
no a battere quelle che sono rimaste indietro nella corsa all’AI.
ESUBERANZA RAZIONALE
Questo “reset” dell’AI sta creando un periodo di “esuberanza razionale”, che si ripercuote sugli investitori globali. Continuerà il predominio degli USA negli investimenti. Stando allo Stanford Institute for Human Centered Artifcial Intelligence nel 2023, gli USA hanno sviluppato 61 modelli di apprendimento automatico, più di quattro volte quelli della Cina.
Un’altra tendenza strutturale individuata è la deglobalizzazione iniziata qualche anno fa, quando la Cina è passata da produttore globale a concorrente strategico. La pandemia, poi, ha accelerato la delocalizzazione della produzione. La resilienza delle catene logistiche è diventata un imperativo strategico per i Paesi; l’efcienza, contrariamente agli ultimi 30 anni, non è più l’unico obiettivo.
Queste due tendenze sono collegate. Man mano che la produzione e le catene logistiche si spostano da fornitori a basso costo a produzioni locali più costose, aumenta la necessità di una maggiore produttività attraverso l’AI. Con la riduzione, inoltre, dei costi della deglobalizzazione,
aumenterà la rilocalizzazione. Sono tendenze che si auto-alimentano nel lungo periodo.
UNA CONVINZIONE: IL MESSICO
Molti Paesi emergenti hanno attuato importanti riforme fnalizzate a ridurre la loro dipendenza dai prezzi delle materie prime. È il caso del Messico, una delle nostre forti convinzioni. Da esportatore di petrolio e di rame, il Messico è diventato un centro di produzione vicino agli USA e negli ultimi tre- cinque anni ha registrato una performance in dollari nettamente superiore a quella della maggior parte dei mercati europei. Il Messico sta inoltre benefciando della minore dipendenza degli USA dalla Cina.
L’identifcazione delle principali tendenze che plasmeranno l’economia di domani è un’area di competenza chiave. Echiquier World Equity Growth, il fondo di punta della gestione basata su convinzioni di LFDE, con oltre € 1 Md di AuM , si è dimostrato solido in un contesto di mercato complesso. Di fronte al caos del mondo moderno, siamo convinti che i gestori di fondi dovranno tornare ai metodi dei dinosauri dell’investimento ed essere nuovamente creatori di conoscenza.
Le opinioni sono attribuibili al gestore e non impegnano in alcun caso la responsabilità di LFDE. Il fondo è principalmente esposto al rischio di perdita di capitale, azionario, valutario e legato alla gestione discrezionale. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche, i rischi e le spese di questo fondo, e prima dell’adesione, leggere il Prospetto disponibile in inglese e in francese e il KID disponibile presso i collocatori in italiano sul nostro sito www.lfde.com. Si richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che alcune quote/azioni presentate potrebbero non essere disponibili alla vendita nel loro Paese. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. I titoli citati sono esemplifcativi. Né la loro presenza in portafoglio, né le loro performance sono garantite. Le opinioni espresse in questo documento sono attribuibili alle convinzioni degli autori e non impegnano in alcun caso la responsabilità di LFDE. Il fondo è principalmente esposto al rischio di perdita di capitale, al rischio azionario, al rischio di cambio e al rischio legato alla gestione discrezionale. Per maggiori informazioni sulle caratteristiche, i rischi e le spese di questo fondo, e prima dell’adesione, leggere il Prospetto disponibile in inglese e in francese e il KID disponibile presso i collocatori in italiano sul nostro sito www.lfde.com. Si informano infne gli investitori o potenziali investitori che possono ottenere una sintesi dei loro diritti e inoltrare anche un reclamo secondo la procedura prevista dalla società di gestione. Queste informazioni sono disponibili nella lingua ufciale del Paese o in inglese sulla pagina delle informazioni a carattere normativo del sito della società di gestione www.lfde.com. Si richiama inoltre l’attenzione dell’investitore sul fatto che la società di gestione possa decidere di porre fne agli accordi di distribuzione dei suoi OICVM ai sensi dell’articolo 93 bis della direttiva 2009/65/CE e dell’articolo 32 bis della direttiva 2011/61/UE. La Financière de l’Echiquier, società per azioni con € 10.047.500 di capitale sociale, avente sede in 53, avenue d’Iena, 75116 PARIS. La Financière de l’Echiquier, RCS 352 045 454 PARIS, è autorizzata dall’A.M.F. (Autorité des Marchés Financiers) a svolgere l’attività di gestione patrimoniale con il n. GP 91-004.
EDI TO RIA LE
MACROECONOMIA, RISCHI E ASSET ALLOCATION. PER I GESTORI LA CINA TORNA AD AVERE UNA CERTA ATTENZIONE.
COSA PENSANO I GESTORI?
Cresce l’ottimismo tra gli investitori. È quanto emerge da un importante sondaggio di settore tra i portfolio manager. I tagli dei tassi della Fed, lo scenario di atterraggio morbido e gli stimoli fiscali della Cina sono i fattori che sostengono questa view positiva sui mercati. I gestori non si sono mai presentati così ottimisti da giugno del 2020. Un sentiment favorevole al rischio che si riflette nei portafogli in un aumento dell'allocazione alle azioni e in un calo di quella alle obbligazioni. Il livello di liquidità è sceso al 3,9% dal 4,2%, innescando il segnale di vendita dell’ACWI, mentre l’indicatore BofA Bull & Bear è salito al 7,1 ma non ancora al livello di 8 che rappresenta un segnale di vendita.
Ma ci sono anche dei rischi. Il primo e più importante sono le elezioni USA1. Secondo i gestori le elezioni avranno più probabilmente un impatto sulla politica commerciale degli Stati Uniti, poi sulla geopolitica e infine sulla tassazione. Un terzo degli investitori aumenterà le coperture prima del voto. Lo scenario di una vittoria elettorale con un ampio margine, con lo stesso partito che controlla i due rami del parlamento, potrebbe avere un impatto negativo che si rifletterebbe in un aumento dei rendimenti obbligazionari, un aumento del dollaro USA e un calo dell'S&P 500. Un altro tema preso in esame è la Cina. Il piano di misure messo in campo nelle scorse settimane da Pechino per risollevare la propria economia avrà dei vincitori e dei vinti.

DAVIDE PASIMENI Head of Italy
Ma al di là dei rischi, come dicevamo, il sentiment degli investitori è all’insegna dell’ottimismo. L'allocazione azionaria globale mostra il più grande salto in avanti dal giugno 2020 (31% netto di sovrappeso). Di contro, l'allocazione obbligazionaria subisce un calo record (dall'11% di sovrappeso al 15% di sottopeso). Oltre alla grande rotazione verso l’equity emergente per lo stimolo della Cina, vediamo una riduzione dell’allocazione nei titoli difensivi (ad esempio, i beni di prima necessità e le utilities). Mentre cresce l’allocazione ai consumi discrezionali/industriali. Infine, le posizioni più “a ollate” nel mese di ottobre sono “long” sui Magnifici 7, sull’oro e sull’azionario cinese.
1. L’editoriale è stato chiuso prima dell’esito delle elezioni.
IN DI CE
TENDENZE
24 IN PRIMO PIANO
I migliori team di fund selection italiani nel 2024
30 BUSINESS
Uno sguardo agli ultimi tre anni di flussi dei fondi con Rating FundsPeople
34 GESTIONE
L’innovazione accelera la trasformazione degli investimenti globali
38 STRATEGIE
Cosa acquistiamo investendo in un fondo azionario del settore ecologia in Europa
41 ISTITUZIONALI
Sanità integrativa, stato dell’arte e prospettive
44 CONSULENZA
Una soluzione di profilazione comportamentale dei clienti basata sull’IA
47 FUNDSTAGE
Family o ce, competenze chiave e nuove sfide per la gestione del patrimonio familiare
50 REGOLAMENTAZIONE
Le novità e l’impatto del Regolamento DORA
INTERVISTE
52 GURU
Marco Pirondini (Amundi US)
56 DISTRIBUTION
Marco Bernardi (Banca Generali)
60 ISTITUZIONALE
Oscar Gandola (Enpav)
64 PERSONAGGIO
Ugo Loeser (Arca Fondi SGR)
ANALISI
68 COMPARATIVA
L’high yield come strumento di diversificazione
74 FIXED INCOME
Obbligazioni subordinate, ritorno alla normalità e opportunità di crescita
77 EMERGENTI
È l’ora del debito dei mercati emergenti
80 GESTIONE PASSIVA

ETF sul bitcoin, origine ed evoluzione
83 ALTERNATIVI
La recente evoluzione del private equity in Italia
86 SRI
La finanza sostenibile oltre i pregiudizi 2.0
OUT OF OFFICE
90 TEATRO
Luci, silenzio, sipario






BART GEUKENS E NATHALIE
DEBRUYNE, Fundamental Equity fund managers, DPAM
Small cap europee: si apre una fnestra interessante per gli investitori
L’economia globale ha attraversato turbolenze che hanno spinto gli investitori verso le large cap, causando una sottoperformance delle small cap. Negli Stati Uniti, tra il 2022 e il 2023, l’indice Russell 2000, rappresentativo delle small cap, ha sottoperformato l’S&P 500. Durante questo periodo, l’S&P 500 è cresciuto del 31%, mentre il Russell 2000 ha perso il 6,8%, segnando una di erenza storica. Anche in Europa, tra novembre 2021 e ottobre 2023, le small cap hanno subito una correzione del 25%, toccando minimi storici rispetto alle large cap, con un rapporto P/E a termine di 14,2x contro una media storica di 19,1x.
Questa debolezza delle small cap è dovuta a diversi fattori chiave:
• Sensibilità economica: le small cap tendono a sovraperformare durante le fasi espansive dell’economia, ma so rono maggiormente in caso di recessione. Le previsioni di rallentamento economico hanno quindi penalizzato queste società.
• Tassi di interesse e incertezza macroeconomica: l’aumento dei tassi di interesse, che comporta maggiori costi di fnanziamento, ha colpito in particolare le small cap, più dipendenti dal debito e dai settori ciclici. L’incertezza macroeconomica ha ulteriormente eroso la fducia degli investitori.
• Perturbazioni nella catena di approvvigionamento: settori come la sanità, l’industria e i beni di consumo discrezionali, in cui sono fortemente presenti le small cap, hanno subito pesanti impatti a causa delle interruzioni nelle forniture.
• Percezione dell’esposizione locale: le small cap sono spesso viste come più legate al mercato domestico e alle po-
litiche locali, percepite quindi come più rischiose. Tuttavia, molte di esse operano a livello internazionale, ma il pregiudizio resta.
• Liquidità ridotta: le small cap, con minore liquidità rispetto alle large cap, sono state meno attraenti per gli investitori nel 2023 e all’inizio del 2024.
Nonostante ciò, emergono segnali di una possibile inversione di tendenza. I rischi percepiti si sono attenuati o non si sono concretizzati, migliorando il proflo rischio-rendimento delle small cap. Alcuni fattori positivi suggeriscono una prospettiva più favorevole:
• Infazione e catena di approvvigionamento: l’in azione è in calo e i problemi della catena di approvvigionamento sono stati in gran parte risolti, con i prezzi dell’energia stabilizzati.
• Scenario dei tassi d’interesse: le banche centrali stanno prospettando potenziali tagli dei tassi, che ridurrebbero i costi di fnanziamento per le small cap, migliorandone le prospettive di crescita.
• Stimolo cinese: la ripresa dell’economia cinese, grazie a nuove misure di stimolo, potrebbe avere e etti positivi sull’economia europea, particolarmente sensibile a quella cinese.
• Aumento delle fusioni e acquisizioni: le attività di fusione e acquisizione sono in aumento, segnale che le valutazioni delle small cap sono considerate interessanti. Anche le società di private equit , con ampia liquidità a disposizione, sono tornate sul mercato, un segnale positivo.
Il potenziale di rimbalzo per le small cap è concreto, ma catturare questo mo-
vimento richiede attenzione. Sebbene rappresentino solo il 15-20% della capitalizzazione di mercato, le small cap coprono l’80-85% delle azioni quotate, rendendo difcile identifcare le opportunità migliori. Storicamente, le small cap hanno registrato una crescita degli utili superiori alle large cap, ma il numero elevato di titoli e la loro maggiore volatilità richiedono una selezione e tempistica accurate.
In particolare, nel mercato europeo, la gestione attiva è cruciale. Circa il 90% delle small cap europee riceve scarsa copertura da parte degli analisti, creando inefcienze che i gestori attivi possono sfruttare per individuare società sottovalutate. Attraverso un’analisi approfondita, i gestori esperti possono selezionare titoli con bilanci solidi e strategie vincenti, evitando allo stesso tempo società con prospettive deboli che potrebbero pesare negativamente su un indice passivo.
I vantaggi della gestione attiva sono particolarmente evidenti nel contesto delle small cap, dove è possibile ottenere un doppio alfa”: da un lato, il potenziale di sovraperformance rispetto alle large cap e, dall’altro, il valore aggiunto dalla selezione oculata dei titoli. In conclusione, le small cap hanno storicamente sovraperformato nel lungo termine, o rendo un interessante potenziale di rendimento. Le attuali condizioni di mercato, con valutazioni favorevoli e indicatori economici in miglioramento, possono rappresentare un punto di ingresso interessante per gli investitori con esperienza nelle complessità di questo settore. Sfruttare la gestione attiva può essere la chiave per capitalizzare su queste opportunità.
Disclaimer
Degroof Petercam Asset Management SA/NV (DPAM) l rue Guimard 1 1040 ru elles, elgio l RPM/RPR ru elles l IVA E 0 6 223 276 l Solo per investitori professionali. Questa è una comunicazione di mar eting. Si prega di fare riferimento al prospetto e al ID del fondo prima di prendere qualsiasi decisione di investimento fnale. Questi documenti possono essere ottenuti gratuitamente presso DPAM o sul sito www.dpamfunds.com.
Le prestazioni passate non sono indicative delle prestazioni future. La performance futura è soggetta a tassazione che dipende dalla situazione personale di ciascun investitore e che può cambiare in futuro. L’investimento pu comportare una perdita fnanziaria se non è presente alcuna garanzia sul capitale.
La decisione di investire nel fondo promosso dovrebbe prendere in considerazione tutte le caratteristiche o gli obiettivi del fondo promosso come descritto nel suo prospetto o nelle informazioni che devono essere divulgate agli investitori in conformità all’articolo 23 della Direttiva 2011/61/UE, all’articolo 13 del Regolamento (UE) n. 345/2013, all’articolo 14 del Regolamento (UE) n. 346/2013, dove applicabile. Tutti i diritti sono riservati a DPAM, autore del presente documento. vietata la conservazione, l’utilizzo o la distribuzione non autorizzati. Anche se questo documento e il suo contenuto sono stati preparati con la dovuta cura e si basano su fonti e/o fornitori di dati di terze parti che DPAM ritiene afdabili, sono forniti senza alcuna garanzia di alcun tipo e senza garanzia di correttezza, completezza, afdabilità, tempestività, disponibilità, commerciabilità o idoneità per uno scopo particolare. Tutte le opinioni e stime sono uno specchio della situazione al momento dell’emissione e possono cambiare senza preavviso. Circostanze di mercato modifcate possono rendere non valide le dichiarazioni in questo documento. Le informazioni fornite qui devono essere considerate di natura generale e in nessun caso intendono essere adattate alla tua situazione personale. Il suo contenuto non rappresenta un consiglio di investimento, né costituisce un’o erta, sollecitazione, raccomandazione o invito ad acquistare, vendere, sottoscrivere o eseguire qualsiasi altra transazione con strumenti fnanziari. Questo documento non è destinato agli investitori di una giurisdizione in cui tale o erta, sollecitazione, raccomandazione o invito sarebbero illegali. Questo documento non costituisce neanche una ricerca di investimento indipendente o obiettiva o un’analisi fnanziaria o altra forma di raccomandazione generale sulla transazione in strumenti fnanziari come indicato nell’articolo 2, 2 , 5 della legge del 25 ottobre 2016 relativa all’accesso alla fornitura di servizi di investimento e allo status e alla supervisione delle società di gestione del portafoglio e dei consulenti fnanziari.
CON TRI BU TI DI

MICHAELA CAMILLERI
Responsabile Centro Studi e Ricerche
Itinerari Previdenziali Sanità integrativa, stato dell’arte e prospettive

NUNO NEVES
CORDEIRO
Consulente in materia di servizi finanziari, strategia e IA Una soluzione di profilazione comportamentale dei clienti basata sull’IA

JOSIP KOTLAR
Professore Ordinario di Strategia, Innovazione e Family Business Politecnico di Milano Family o ce, competenze chiave e nuove sfide per la gestione del patrimonio familiare

FABIO COCO
Partner
ADVANT Nctm
Le novità e l’impatto del
NOTA DI REDAZIONE
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ROCCO BOVE; EDOARDO NOSEDA
Head of Fixed Income; portfolio manager
Kairos Partners SGR
Obbligazioni subordinate, ritorno alla normalità e opportunità di crescita

CARLOS FERNÁNDEZ
Chief Operating O cer
Tritemius
ETF sul bitcoin, origine ed evoluzione

FABRIZIO LORENZINI
Senior manager
PwC Italia
La recente evoluzione del private equity in Italia

ISABEL REUSS
Senior Climate & Social advisor
Forum per la Finanza
Sostenibile
La finanza sostenibile oltre i pregiudizi 2.0

FRANCESCA
CERMINARA
Senior portfolio manager
Euromobiliare Advisory SIM Luci, silenzio, sipario
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JONATHAN STEVENS, head of Private Debt, AEW Europe, afliata di Natixis IM
Il vantaggio del private debt
Nei mercati privati esiste una vasta gamma di attività. Molte società, di alta qualità ma di dimensioni inferiori a 1 miliardo di dollari, scelgono prestiti privati per evitare i costi di quotazione. Gli investitori in debito privato possono diversifcare ampiamente, selezionando o erte mirate in settori e aree geografche. Il debito infrastrutturale, in particolare, permette prestiti a lungo termine (da 1 a 37 anni), ideali per istituzioni con profli di responsabilità più lunghi.
IL POTENZIALE DI CRESCITA
Negli ultimi 15 anni, il debito privato è cresciuto rapidamente e promette di farlo per molti altri. La crisi fnanziaria globale (GFC) e le normative post-Covid hanno ridotto i fnanziamenti bancari, spingendo il debito privato a diventare una scelta preferita dagli investitori istituzionali per diversifcazione, minore volatilità e protezione dall’inazione. Il debito immobiliare e
infrastrutturale o re opportunità, soprattutto nel contesto di asset infrastrutturali.
IL NUOVO ORIENTAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
INFRASTRUTTURALI
L’ambito delle infrastrutture si è ampliato, includendo settori come stoccaggio delle batterie, cattura del carbonio e infrastrutture digitali. Tuttavia, gli investitori devono essere consapevoli dei rischi idiosincratici e del fatto che non tutte le infrastrutture sono a basso rischio. essenziale identifcare e mitigare i rischi contrattualmente, senza seguire passivamente il mercato.
EVOLUZIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE
Come le infrastrutture, anche il settore immobiliare sta cambiando. La pandemia e l’aumento degli acquisti online hanno costretto gli investitori a riconsiderare le loro strategie. Aftti e
prezzi degli immobili commerciali e ufci tradizionali sono calati, mentre il debito privato indicizzato all’in azione è diventato più prezioso con l’aumento dei tassi. Si nota una stretta del credito nel settore immobiliare e la necessità di eliminare il rischio di tasso di interesse.
IL VALORE DELLA DIVERSITÀ DI PENSIERO
AEW adotta un approccio integrato, coinvolgendo vari specialisti nel processo decisionale. La fusione dei team di debito privato per il settore immobiliare e infrastrutturale ha portato a una maggiore diversità di idee. L’integrazione delle competenze è cruciale per a rontare asset in evoluzione come gli alloggi per studenti e i data center. Pochi investitori hanno la capacità di gestire in modo efcace entrambi i settori, e la profonda conoscenza del team AEW permette di strutturare investimenti che aggiungono valore, soprattutto per gli assicuratori.
Additional notes Il presente materiale viene fornito esclusivamente a fni informativi su richiesta di soggetti che prestano servizi di investimento ed altri Clienti Professionali. Questo materiale non deve esse usato con gli investitori Retail. Gli intermediari che prestano servizi di investimento sono responsabili nei confronti dei propri clienti dell’o erta o vendita di fondi o servizi a terzi nel rispetto delle norme applicabili nel relativo Paese.
Prima di investire si prega di leggere attentamente il prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori ( ID). Se il fondo è registrato nella vostra giurisdizione, questi documenti sono disponibili gratuitamente e nella lingua ufciale del paese di registrazione nel sito di Nati is Investment Managers (im.nati is.com/Intl/Intl-fund-documents). Per ottenere un riepilogo dei diritti dell’investitore nella lingua ufciale della vostra giurisdizione, consultare la sezione documentazione legale del sito web (im.nati is.com/intl/intl-fund-documents). In Italia Il presente materiale è fornito da Nati is Investment Managers International., società di gestione del risparmio, o dagli ufci della sua succursale Nati is Investment Managers International, Succursale Italiana società Iscritta nell’elenco allegato all’Albo delle SGR tenuto dalla anca d’Italia al n. MI 2637562. Nati is Investment Managers International è una società di gestione di diritto francese autorizzata dall’AMF e registrata al numero GP 90-009 e società per azioni semplifcata (société par actions simplifée - SAS) registrata al numero 329 450 73 La sede legale di Nati is Investment Managers International è 43 avenue Pierre Mendès France, 75013 Paris. La sede legale di Nati is Investment Managers International, Succursale Italiana è in Via Adalberto Catena, 4, 20121 Milano, Italia.
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Il presente materiale non pu essere distribuito, pubblicato o riprodotto, in tutto od in parte.
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EL EN CO
ABC
21Shares 17 abrdn 17, 77
Acatis 14
AcomeA 17
ADVANT Nctm 50
Agora 17
AIFI 83
Allianz 17, 24
Amundi 17, 24, 52
Anima Holding 17, 24
Arca Fondi SGR 17, 64
Aviva Investors 17
AXA IM 17
Baillie Gi ord 12
Banca Finnat Euramerica 17
Banca Profilo 17
Barings 17, 68
BCC Risparmio&Previdenza SGR 24
BlackRock 17, 68
BNY Mellon IM 17
Candriam 17, 34
Capital Group 17, 74
Carmignac 17
Cassa Dottori Commercialisti 12
CNP Vita Assicura 12
Comgest 17
Consultinvest 17
DEF
DNCA Finance 17
DPAM 5, 17, 86
DWS 17
Edmond de Rothschild AM 12, 17, 77
Eleva Capital 17
Enpav 60
Euregio Plus 17
Eurizon 17, 24, 34
Fidelity International 17
Fideuram 17, 24
Finanziaria Internazionale 17
Flossbach von Storch 17
Fondo Perseo Sirio 12
Forum per la Finanza Sostenibile 86
Franklin Templeton 14, 17, 38
Groupama AM 17
Gruppo Banca Ifigest 17
Gruppo Banca Intermobiliare 17
Gruppo Banca Investis 12
Gruppo Banco BPM 17
Gruppo BNP Paribas 12, 17
Gruppo BPER Banca 17
Gruppo Cassa Centrale Banca 17
Gruppo Ceresio Italia 17
Gruppo Credem 17, 90
JKL
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NAZIONALE RAFFAELA MARIA ULGHERI, reporter, ESG specialist ra aela.ulgheri@fundspeople.com
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FILIPPO LUINI, reporter filippo.luini@fundspeople.com
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FRANCESCA CONTI, Solutions specialist francesca.conti@fundspeople.com
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DATA RAQUEL ALONSO, head of Data raquel.alonso@fundspeople.com
MARTINA DIANA, Marketing Data Content martina.diana@fundspeople.com
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TALENT & ORGANIZATIONAL DEVELOPMENT
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FINANCE, OPERATIONS & STRATEGY
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NOTA DI REDAZIONE Numero chiuso e stampato il 24 ottobre 2024.


ANDREA FERRANTE
Country head Italia,
e sfde de a sosteni i it
a o tre anni isscanto impegnata convintamente neg i investimenti sosteni i i ua i vostro approccio
Tutta la nostra gamma di strategie azionarie attive è classifcata art. o 9 SFDR e afanca, ai più tradizionali approcci di esclusione e integrazione ESG, una strategia di allineamento agli Obiettivi di Parigi. Investiamo quindi in società che dovrebbero conseguire una crescita superiore alla media e che, al tempo stesso, si distinguono per il contributo positivo che i loro prodotti o servizi apportano nell’affrontare le sfde sociali o ambientali. Attraverso le nostre attività di stewardship ed engagement, inoltre, manteniamo un dialogo costante con le aziende, esortandole attivamente a formulare obiettivi ambiziosi di riduzione di CO2 e applicarli in modo rigoroso.
ABBIAMO GIÀ AVUTO MODO DI CONOSCERE, SU QUESTE PAGINE, LA VOSTRA STRATEGIA SUSTAINABLE GLOBAL WATER. QUAL È LA VOSTRA EXPERTISE
NEGLI INVESTIMENTI TEMATICI E SU QUALI PUNTATE OGGI?
Abbiamo lanciato le nostre prime strategie azionarie tematiche sostenibili quasi 20 anni fa su due megatrend strutturali fondamentali il clima e l’acqua. Gli investimenti tematici sono un modo efcace per capitalizzare le tendenze di lungo periodo che stanno creando interessanti opportunità di investimento. Di recente abbiamo ampliato la nostra gamma con tre nuovi strategie che investono
nell’economia digitale, nell’economia circolare e nella longevità sostenibile. I nuovi fondi sono classifcati art. 9 SFDR e investono senza vincoli settoriali e geografci in società che o rono soluzioni promettenti per i temi trattati.
QUALI SONO LE POTENZIALITÀ DELL’ECONOMIA CIRCOLARE COME TEMA DI INVESTIMENTO E PERCHÉ È IMPORTANTE ADESSO PIÙ CHE MAI?
Il rapporto tra sviluppo economico e disponibilità delle risorse è uno dei temi più delicati quando si parla di sostenibilità. L’umanità consuma già oggi molte più risorse naturali di quante ne possano riformarsi nell’ecosistema. L’economia circolare, all’insegna del motto Reduce, Rec cle, Reuse, Replace , ha l’obiettivo di svincolare la crescita economica dal consumo di materie prime, in contrasto con le tradizionali pratiche commerciali lineari secondo il principio Ta e, Ma e, Use, Waste . Per gli investitori, si tratta di un tema relativamente nuovo. Secondo la Ellen MacArthur Foundation, nel 2021 gli asset in gestione dei fondi azionari focalizzati sull’economia circolare erano 8 miliardi di dollari, contro i 300 milioni di dollari del 2019. Nell’UE si stimano 700 mila nuovi posti di lavoro entro il 2030 grazie all’economia circolare. La società di ricerche Gartner prevede che entro il 2026 circa il 60 delle aziende globali possa conse -
guire una crescita redditizia grazie a fliere circolari. Attualmente, gli investimenti di questo tipo rappresentano solo il 3 della spesa dell’economia. Riteniamo pertanto vi siano molte opportunità, da esplorare con il supporto di gestori specializzati.
UN ALTRO VOSTRO NUOVO TEMA DI INVESTIMENTO È LEGATO ALLA DEMOGRAFIA.
Il fondo Swisscanto Equit Fund Sustainable Health Longevit si concentra sulle sfde degli sviluppi demografci e sulle soluzioni per affrontare le sfde individuali e sociali associate all’invecchiamento. Il fondo investe in società che forniscono prodotti e servizi specifcamente orientati alle esigenze degli anziani, considerando anche la maggiore consapevolezza verso salute e benessere tra le giovani generazioni.
CONCLUDIAMO CON UN ALTRO TEMA SENSIBILE, IL GREENWASHING. MOLTO È GIÀ STATO FATTO, MA IN COSA SI PUÒ ANCORA MIGLIORARE?
Per un asset manager, il greenwashing è un problema signifcativo che comporta tre rischi chiave danni alla reputazione, sfde normative e responsabilità legali. Nel complesso, le società di gestione sono più consapevoli dei potenziali pericoli del greenwashing e delle sue conseguenze. Pertanto, l’attenzione dovrebbe ora spostarsi verso una maggiore trasparenza e una più profonda comprensione delle questioni sensibili lungo tutta la catena del valore, piuttosto che afdarsi esclusivamente a ulteriori normative e standardizzazioni.
































































24/09/2024
24/09/2024
OTTOBRE
01/10/2024




04/10/2024
04/10/2024


Andrea Boggio assume la carica di responsabile del Business Discrezionale di
14/10/2024 SETTEMBRE
08/10/2024

Citelli fa il suo ingresso in Banca Investis in qualità di head of Product Governance and Strategy.

Baillie Gi ord punta sull’Italia con la nomina di Silvia Conti a country head, responsabile dei clienti e dello sviluppo del business.


09/10/2024
14/10/2024

Dottori Commercialisti ha un nuovo presidente: Ferdinando


Due nuovi manager per CNP Vita Assicura: Alessandro Iafrate chief Compliance, AML and DPO o cer e Antonietta Zu anò, head of Risk management.


15/10/2024

Realfonzo è stato nominato presidente di Fondo Perseo

nomine su

Adattarsi al cambiamento.
Nel mondo in evoluzione del reddito fsso.
I mercati obbligazionari stanno cambiando rapidamente, offrendo agli investitori opportunità in continua evoluzione.
In questa nuova dinamica era, in cui il panorama muta costantemente, individuare queste occasioni è fondamentale.
In Candriam non ci limitiamo ad adattarci. Siamo un passo avanti. Il nostro team adotta un approccio proattivo, esplorando diverse prospettive per cogliere le opportunità e mitigare il rischio per gli investitori. Sempre con convinzione e responsabilità.
Visita Candriam.com per vedere come possiamo aiutarti ad evolvere.

INVESTING FOR TOMORROW
Tutti gli investimenti comportano rischi, compreso il rischio di perdita di capitale. Candriam raccomanda costantemente agli investitori di consultare tramite il nostro sito web https://www.candriam.com il documento contenente le informazioni chiave, il prospetto e tutte le altre informazioni rilevanti prima di investire in uno dei nostri fondi, compreso il valore patrimoniale netto (“NAV) del fondi Il presente documento costituisce una comunicazione pubblicitaria. Sono forniti esclusivamente a scopo informativo e non costituiscono un’offerta di acquisto o di vendita di strumenti finanziari, una raccomandazione di investimento o la conferma di qualsiasi tipo di transazione, salvo diversamente concordato espressamente. Nonostante Candriam abbia selezionato attentamente i dati e le fonti contenuti in questo documento, errori o omissioni non possono essere esclusi a priori. Candriam non può essere ritenuta responsabile per eventuali perdite dirette o indirette derivanti dall’uso di questo documento. I diritti di proprietà intellettuale di Candriam devono essere rispettati in ogni momento. Il contenuto di questo documento non può essere riprodotto senza previa autorizzazione scritta. L’investitore si assume il rischio di perdita di capitale. Le informazioni sugli aspetti di sostenibilità contenuti nella presente comunicazione sono disponibili sul sito Candriam https://www.candriam.com/it/professional/sfdr/

IL CAMMINO SI FA ANDANDO E LE ELEZIONI AMERICANE DETTANO IL PASSO
I gestori procedono lungo un cammino segnato dall’incertezza e dalle elezioni negli Stati Uniti. Il portafoglio Smart Consensus si trova all’incrocio tra prudenza e ottimismo; spicca l’incremento della quota di azioni e obbligazioni americane.
Con l’avvicinarsi dell’ultimo trimestre dell’anno, il cammino dei gestori di fondi è irto di costanti sfde, ma non mancano anche i segnali di ottimismo. Le elezioni americane1 e l’aspettativa di nuovi tagli dei tassi di interesse sono soltanto due dei fattori che dettano il passo dei mercati e attirano l’attenzione dei gestori, che quindi adeguano la loro andatura, ovvero l’allocazione dei portafogli, alle circostanze del momento. Ed è così ormai da diversi mesi. Analizzando la composizione del portafoglio Smart Consensus a fne luglio, tra i cambiamenti principali rispetto al mese precedente spicca l’incremento delle posizioni in obbligazioni corporate e sovrane, entrambe salite di oltre 2 punti percentuali, e della quota media detenuta in azioni nordamericane, che segna un nuovo massimo superando il 50% della porzione azionaria.
FONDO
Capital Group Global Allocation Fund (LUX)
Carmignac Patrimoine
Franklin Diversified Balanced Fund
JPMorgan Investment Funds Global Income Fund
MFS Meridian Funds Prudent Capital Fund
Acatis Value Event Fonds
DWS Concept Kaldemorgen
Flossbach von Storch Multiple Opportunities II
Amundi Funds Global Multi-Asset Conservative
ODDO BHF Exklusiv: Polaris Dynamic
CATEGORIA MORNINGSTAR
Bilanciati Moderati
Bilanciati Moderati
Bilanciati Moderati
Bilanciati Moderati
Bilanciati Moderati
Bilanciati Flessibili
Bilanciati Flessibili
Bilanciati Flessibili
Bilanciati Prudenti
Bilanciati Aggressivi

https://bit.ly/3KnGnzM
Lo strumento “Cerca un fondo” disponibile sul sito FundsPeople permette di consultare i criteri soddisfatti da ogni prodotto dotato di rating in ciascuno dei tre Paesi.
Secondo Matthias Hoppe, portfolio manager del Franklin Diversifed Balanced Fund, incluso nel portafoglio Smart Consensus, “i rischi rimangono equilibrati tra le varie asset class, soprattutto perché il premio al rischio azionario si mantiene basso nell’attuale contesto di incertezza”. In questo quadro, il gestore sottolinea che “tradizionalmente settembre è il peggior mese dell’anno per le azioni” e che probabilmente il risultato delle elezioni americane continuerà a tenere alta la volatilità del mercato. Di conseguenza, il professionista di Franklin Templeton assume una posizione neutrale nei confronti del rischio, poiché “i fattori stagionali e l’incertezza legata alle elezioni negli Stati Uniti” sono sostanzialmente controbilanciati dai “fondamentali economici relativamente favorevoli nel Paese”. Dal canto suo, Eva Zaragoza, head of Institutional Sales di Acatis per la regione iberica, l’Italia e il Regno Unito, spiega che la flosofa dell’Acatis Value Event Fonds dà la priorità a caratteristiche come il track record aziendale, i fondamentali, il modello di business e la capacità di generare valore per gli azionisti, “indipendentemente dalla situazione del mercato, dalla volatilità o da altri fattori esterni in grado di infuenzare i corsi azionari”.
AZIONI USA IN TESTA
Per quanto riguarda la composizione generale del portafoglio Smart Consensus a fne luglio, emergono vari aspetti degni di nota. Le azioni si mantengono al primo posto, con una quota del 51,10 per cento. In particolare, Eva Zaragoza precisa che nel terzo trimestre i gestori dell’Acatis Value Event Fonds hanno effettuato alcune modifche di
DISTRIBUZIONE PER ASSET
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
PER SETTORE

EVA ZARAGOZA
Head of Institutional Sales di Acatis per la regione iberica, l’Italia e il Regno Unito
“Abbiamo ra orzato l’esposizione al reddito fisso, soprattutto puntando sul segmento del credito e su titoli con duration più lunga, superiore a cinque anni”

MATTHIAS
HOPPE
Gestore del Franklin Diversified Balanced Fund
“I rischi rimangono equilibrati tra le varie asset class, soprattutto perché il premio al rischio azionario si mantiene basso nell’attuale contesto di incertezza”
rilievo. Tra queste fgura “l’apertura di una posizione in Beiersdorf, cui fa capo il marchio Nivea: l’azienda offre una crescita stabile e meno ciclica e tra i suoi obiettivi ci sono l’espansione delle vendite online e la premiumizzazione”. Ha fatto il suo ingresso in portafoglio anche L’Oréal, “che conta sulla
migliore tecnologia per l’elaborazione dei dati e vanta una conoscenza approfondita delle abitudini di acquisto dei suoi clienti”. Rispetto all’allocazione geografca della componente azionaria, i titoli nordamericani, a quota 50,23%, si attestano sui massimi da novembre 2022 e superano di quasi 5 punti percentuali il livello di luglio 2023. Discorso opposto, invece, per le regioni emergenti, che pur mantenendosi intorno al 3% registrano un andamento complessivamente discendente. Nel medesimo periodo del 2023, infatti, la quota delle azioni emergenti era di poco inferiore al 7 per cento. Lo stesso vale per l’Europa sviluppata incluso il Regno Unito, che negli ultimi mesi ha registrato una tendenza decrescente e oggi si attesta al 36,67 per cento.
REDDITO FISSO
Per quanto riguarda le obbligazioni, a fne luglio hanno toccato quota 37,21%, il secondo livello più alto da inizio anno. Questo andamento è in linea con la strategia di Acatis: infatti, la casa di gestione ha rafforzato l’esposizione al reddito fsso, soprattutto “puntando sul segmento del credito e su titoli con duration più lunga, superiore a cinque anni”, come spiega la professionista. Nel portafoglio Smart Consensus, le posizioni nel debito sovrano e in obbligazioni corporate sono aumentate rispettivamente di 2,61 e 2,17 punti percentuali rispetto al mese precedente e, a quota 38,46%, i titoli sovrani rappresentano la categoria preferita all’interno della componente a reddito fsso.
OBBLIGAZIONI

Il mercato sta scontando un elevato numero di tagli dei tassi e si aspetta che le banche centrali procedano in modo piuttosto aggressivo nei prossimi 6-12 mesi. In questo contesto, le obbligazioni avranno forse poco spazio per un rally, in particolare i titoli governativi. Ma a preoccupare gli investitori è soprattutto lo spettro di una recessione, negli USA e a livello globale, anche se la riteniamo improbabile nel breve e medio termine. In questo contesto di incertezza è necessario diversificare e pensare a cosa accadrà nei diversi scenari economici, mantenendo al contempo un’ampia flessibilità nella gestione del portafoglio, per controllare il rischio e cogliere le migliori opportunità. Il credito a breve duration, i corporate bond IG a breve duration, i mercati emergenti a breve duration o gli ABS potrebbero performare molto bene in uno scenario in cui la crescita è resiliente.
Preferiamo società di alta qualità, insieme a una selezione di titoli di Stato di alta qualità come copertura in caso di recessione. In termini di tassi, prediligiamo l’Europa agli Stati Uniti. A livello settoriale, ci piacciono i trasporti, specifici REIT denominati in euro, le utilities, le Tlc, la sanità e i bond indicizzati all’inflazione
SCOPRI I FONDI CON RATING
Sono prodotti che hanno il favore degli analisti, sono consistenti e si distinguono per sottoscrizioni sul mercato italiano.
In un mercato come quello italiano, con più di 35 mila fondi registrati per la commercializzazione, la grande sfda fltrare l’intero universo per trovare i prodotti che si adattano ai portafogli. Per aiutarvi, FundsPeople rende noti i fondi con il Rating FundsPeople 2024. Solo 1.024 prodotti si distinguono per uno o più dei seguenti tre criteri:
Preferiti dagli analisti. Sono fondi che accumulano un minimo di cinque voti nel sondaggio annuale condotto in Italia, Spagna e Portogallo, rivolto ad analisti e fund selector, su prodotti che a loro avviso eccellono per le loro caratteristiche uniche. Ci sono 35 prodotti che ottengono il rating in questo modo.
Blockbuster. Sono i fondi più venduti sul mercato. Si tratta di prodotti che, al 31 dicembre 2023, hanno un patrimonio in Italia maggiore o uguale a 200 milioni di euro. Inoltre, per i prodotti locali si tiene conto anche del dato relativo alla raccolta accumulata negli ultimi tre anni, che deve superare il 25% del portafoglio a fne 2 23. Sono 3 i fondi esteri e quelli italiani che superano questo fltro. In totale, 457 prodotti registrati in Italia hanno ottenuto questo rating.
Consistenti. Il team di analisi di Funds People ha sviluppato una nuova metodologia di calcolo del pilastro quantitativo del Rating FundsPeople. Da un calcolo asato sull’universo di fondi registrati in Italia si passa a un calcolo effettuato su una ase geografca pi ampia quella dei fondi registrati in tutti i Paesi della zona euro. È chiamata Evoluzione numero 1. Entrano cos nell’analisi comparativa gli oltre 1 mila fondi di
investimento disponibili nella regione che soddisfano i criteri di FundsPeople a livello di track record e patrimonio gestito minimo di 10 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Per il resto, la metodologia mantiene la sua struttura molecolare, classifcando i veicoli di investimento che hanno ottenuto il miglior posizionamento rispetto ai peer in termini di rendimento e rischio in euro (deviazione standard) negli ultimi cinque anni.
In pratica, si confronta ogni fondo con tutti i prodotti della zona euro inclusi nella sua categoria Morningstar in base a due scorecard. Nella prima si analizzano i dati di rendimento e volatilità su periodi cumulativi di tre e cinque anni; nella seconda si analizzano le cifre per ciascuno degli ultimi cinque anni. In entrambi i casi, il rendimento e la volatilità hanno un peso rispettivamente del % e del 3 per cento. gni scorecard stabilisce la posizione relativa del fondo nella categoria di apparte-

https://bit.ly/3KnGnzM
Nella sezione Analysis del sito di FundsPeople è possibile consultare il ranking completo dei prodotti con Rating FundsPeople 2024 utilizzando lo strumento “Cerca un fondo”.
nenza e permette di assegnare il rating ai fondi che hanno ottenuto il miglior punteggio per entrambe le scorecard. Ed qui che si passa all’Evoluzione numero 2: se prima si consideravano in modo statico i fondi posizionati nel primo quintile di ogni scorecard, adesso l’o iettivo quello di premiare almeno il 1 % dell’offerta di fondi europei. In questo modo il primo quintile diventa dinamico.
Sono circa 1. i fondi consistenti europei, in base ai criteri adottati da FundsPeople. Quelli registrati in Italia, che quindi hanno ottenuto il Rating FundsPeople 2024 secondo il parametro quantitativo, sono 3 .
Nel complesso, in Italia si contano 1.024 fondi di investimento con Rating FundsPeople 2024. Tra questi, solo 13 soddisfano contemporaneamente i tre criteri e si aggiudicano così il Rating FundsPeople+.
FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE+ 2024
Algebris Financial Credit Fund
Comgest Growth Europe
Algebris Investments Obbligazionari
Comgest Azionari
DNCA Invest Alpha Bonds Natixis IM Obbligazionari
DPAM L Bonds Emerging Markets Sustainable DPAM Obbligazionari
DWS Concept Kaldemorgen
DWS Bilanciati
Eleva UCITS Fund Fonds Eleva Absolute Return Europe Eleva Capital Azionari
Eleva UCITS Fund Fonds Eleva European Selection Eleva Capital Azionari
Fidelity Funds Global Technology Fund
JPMorgan Funds Global Focus Fund
JPMorgan Investment Funds Global Select Equity Fund
Morgan Stanley Invest. Funds Global Brands Fund
PIMCO GIS plc Income Fund
Fidelity International Azionari
J.P. Morgan AM Azionari
J.P. Morgan AM Azionari
Morgan Stanley IM Azionari
PIMCO Obbligazionari
Schroder Inter. Selection Fund Gl. Sustainable Growth Schroders Azionari
Fonte: FundsPeople FundsPeople LAB e Morningstar.
MAPPA DELLA GESTIONE ITALIANA*
Fonte: elaborazione propria sui dati Assogestioni ordinati per patrimonio gestito al netto dei fondi di gruppo.
* Tutti i dati a febbraio 2024.
** Dati di patrimonio non aggiornati. *** Gruppo non associato.
§ Raccolta netta parziale.
Fonte: piattaforme di distribuzione e Assogestioni. Dati di società di gestione internazionali che operano in Italia, in milioni di euro, a fine dicembre 2023.
(*) Dati di patrimonio non aggiornati. (**) Include i dati di Credit Suisse.
FONDI APERTI Dati al 30 giugno 2024


PATRIMONIO GESTITO IN FONDI APERTI RACCOLTA NETTA IN FONDI APERTI
al 31 agosto 2024
al 31 agosto 2024

EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI DELLE RETI DI CONSULENZA IN ITALIA
RISPARMIO GESTITO - DATI RETI DI CONSULENZA
Fonte: Assoreti. Sono inclusi i fondi speculativi e fondi chiusi. Dati consistenze patrimoniali al 30 giugno 2024, in milioni di euro.
* Sono inclusi fondi e SICAV, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali. Dati al 30 giugno 2024, in milioni di euro.
** Il dato si riferisce al numero di consulenti finanziari abilitati all’o erta fuori sede con portafoglio > 0. Dati al 31 agosto 2024.
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2024
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
KBI Global Energy Transition Fund
BGF World Mining Fund
Schroder ISF Asian Opportunities
BNP Paribas Euro Equity
CPR Invest Megatrends
BGF European Special Situations Fund
Carmignac Investissement
Schroder ISF Greater China
Amundi Fds European Equity ESG Improvers
JPM Europe Select Equity Fund
KBI Global Sust Infras Fd
BGF European Equity Income Fund
Candriam Sustainable Eq Em Mkts
Allianz Global Artificial Intelligence
BGF World Financials Fund
BNP Paribas Consumer Innovators
BGF US Flexible Equity Fund
CPR Invest MedTech
BGF Emerging Markets Fund
JPM Thematics Genetic Therapies
Schroder ISF Global Energy Transition
JPM US Growth Fund
Pictet Timber
AXA WF Framlington Sustainable Europe
Amundi Fds Pioneer Global Equity
MS INVF Emerging Leaders Equity Fund
KBI Water Fund
JPM Pacific Equity Fund
Pictet Health
Robeco Global Consumer Trends
JPM Greater China Fund
Schroder ISF US Large Cap
CPR Invest Global Lifestyles
Invesco Global Equity Income Fund
Wellington Glb Research Eq
BNP Paribas Health Care Innovators
Franklin Biotechnology Discovery Fund
Amundi Funds Net Zero Ambt Top EurpPlyrs
Franklin India Fund
JPM Europe Dynamic Technologies Fund
JPM Emerging Markets Opportunities Fund
M&G (Lux) Global Listed Infras Fd
Man GLG Japan CoreAlpha Equity
RobecoSAM Sustainable Water Equities
Invesco Asian Equity
Invesco Euro Equity Fund
Amundi Fds Pioneer US Equity Research
BGF European Fund
Rai eisen Nachhaltigkeit-Aktien
JPM Europe Strategic Growth Fund
Schroder ISF Global Dividend Maximiser
Fidelity Sustainable Health Care
MFS Meridian Global Equity Fund
BGF World Energy Fund
BGF European Focus Fund
db AM DWS StepIn ESG Global Eq
BNP Paribas Smart Food
BSF European Opportunities Extension Fd
JPM Japan Equity Fund
BNP Paribas Energy Transition
BlackRock Advantage US Equity Fund
Robeco Sustainable Global Stars Equities
UBAM 30 Global Leaders Equity
Lazard European Alternative Fund
BNP Paribas Sustainable Glbl Low Vol Eq
AB American Growth
AB Low Volatility Equity
CT (Lux) European Select
CT (Lux) Global Focus
CT (Lux) Global Smaller Coms
CT (Lux) Global Technology
CT (Lux) Pan European ESG Eqs
DPAM B Equities World Sust
GAM Multistock Luxury Brands Equity
Janus Henderson AbsRet Fd
Janus Henderson Global Life Sciences Fd
Janus Henderson Horizon Euroland Fund
Janus Henderson Pan European Fund
LO Funds Golden Age
LO Funds World Brands
M&G (Lux) Global Sustain Paris Aligned
Mirova Global Sustainable Equity Fund
Redwheel Global Emerging Markets
Vontobel Emerging Markets Equity
Vontobel Global Environmental Change
Vontobel mtx Sustainable Emerg Mkts Ldrs
Vontobel US Equity
Equities
Amundi Fds Emerging Markets Equity Focus
n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n
Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. L’elenco dei fondi Blockbuster con Rating FundsPeople è ordinato in base al patrimonio gestito sul mercato locale al 31 dicembre 2023. Le informazioni vengono fornite dalle società di gestione. In assenza di informazioni dettagliate da parte degli asset manager, si considera il patrimonio minimo in gestione per soddisfare il criterio dei Blockbuster.
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2024
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
Man AHL Trend Alternative
Allianz Income and Growth
MFS Meridian Global Total Return Fund
Man AHL TargetRisk Fund
SEI Liquid Alternative Fund
CT Real Estate Equity Market Neutral Fd
Candriam Abs Ret Eq Mkt Netrl
Amundi Fds Global Multi Asset Cnsrv
Amundi Fds Volatility World
Amundi Tiedemann Arbitrage Strategy Fund
Amundi/WNT Diversified Fund
BNY Mellon Global Real Return Fd (EUR)
First Eagle Amundi International Fund
FvS Multi Asset Defensive
FvS Multi Asset Balanced
Alpha Renten Global
Candriam Index Arbitrage
DB ESG Conservative SAA EUR Plus
Allianz Dynamic Multi Asset Strat SRI 15
Allianz Dynamic Multi Asset Strat SRI 50
Ninety One GSF Global Multi Asset Inc Fd
Pictet TR Divers Alpha Trojan Fund (Ireland)
Fulcrum UCITS SICAV Fulcrum Dvrs AR Fd
Janus Henderson Balanced Fund
GS Absolute Return Tracker Portfolio
DB ESG Balanced SAA EUR Plus
BGF ESG Multi Asset Fund
Allianz Dynamic Multi Asset Strat SRI 75
Lumyna MW TOPS (Market Neutral) UCITS Fd Capital Group Global Allocation Fd (LUX)
n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n n L’elenco dei fondi Blockbuster con Rating FundsPeople è ordinato in base al patrimonio gestito sul mercato locale al 31 dicembre 2023. Le informazioni vengono fornite dalle società di gestione. In assenza di informazioni dettagliate da parte degli asset manager, si considera il patrimonio minimo in gestione per soddisfare il criterio dei
Algebris Financial Credit Fund
Schroder ISF EURO Credit Conviction
Carmignac Portfolio Sécurité
Amundi Fds Strategic Bond Pictet Emerging Local Currency Debt
FvS Multiple Opportunities II
JPM Global Income Conservative Fund
JPM Global Income Fund
JPM Global Macro Opportunities Fund
Jupiter Merian Global Equity AbsoluteRet
Lazard Rathmore Alternative Fund
M&G (Lux) Dynamic Allocation Fund
M&G (Lux) Optimal Income Fd
Nordea 1 Alpha 10 MA Fund
Nordea 1 Stable Return Fund
Ofi Invest Precious Metals
PIMCO GIS Commodity Real Return Fund
PIMCO GIS Dynamic Multi Asset Fund
Acatis Value Event Fonds
Amundi Fds Global Subordinated Bond
GS Global Fixed Income Plus Port (Hdg)
Templeton Global Total Return Fund
Pictet Global Emerging Debt Fund
JPM Global Government Bond Fund
AXA WF Euro Credit Plus
AXA WF Euro Credit Total Return
Robeco Financial Institutions Bonds
Templeton Global Bond Fund
Amundi SF Divers Shrt Term Bd
AXA WF Euro Government Bonds
Robeco Global Credits
Amundi Fds Emerging Markets Blended Bond
M&G European Credit Investment Fund
DWS Invest Euro Corporate Bonds
Invesco Belt and Road Debt
JPM Income Fund
Amundi Fds Pioneer Strategic Income
Schroder ISF EURO Bond
Robeco High Yield Bonds
Schroder ISF Global Inflation Linked Bd
Candriam Bds Euro High Yield
Schroder ISF EURO Government Bond
AXA WF Euro Credit Short Duration
Schroder ISF EURO High Yield
Candriam Sustainable Bond Glbl Hi Yld
AXA WF Global Inflation Bonds
AXA WF Global Inflation Short Duration Bds
Schroder ISF Global Convertible Bond
GS Emerging Markets Debt Portfolio
Lazard Credit Fi SRI
JPM Global High Yield Bond Fund
I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2024
Per rientrare nella categoria Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.
PIMCO
MS INVF European HY Bd Fd
Lazard Capital Fi SRI
Invesco India Bond
Pictet EUR Short Term Corporate Bonds
BGF Emerging Markets Bond Fund Invesco Euro Short Term Bond Fund
Invesco Global Investment Grd Corp Bd Fd
Fidelity Global Inflation linked Bond Fd
BNP Paribas Green Bond
Candriam Bds Credit Opportunities
Amundi Rspnb Investing Impact Green Bds
Barings Global High Yield Bond Fund
CT (Lux) Global Corporate Bond
DPAM L Bonds Emerging Markets Sust
EdR Sicav Financial Bonds
Janus Henderson Horizon Euro Corp Bd Fd
Janus Henderson Horizon Euro HY Bd Fd
Jupiter Dynamic Bond
La Française Sub Debt
LO Funds Asia Value Bond
LO Funds Global Climate Bond
M&G (Lux) Glb Fl Rt HY Fd
M&G Total Return Credit Investment Fund
TCW Funds Unconstrained Bond Fund
UBAM Euro Corporate IG Solution
Vontobel Emerging Markets Debt
Vontobel Euro Corporate Bond
Vontobel TwentyFour Strategic Income Fd
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Database con i fondi con Rating FundsPeople, la nostra emeroteca, monografici e libri.
Glossario dei termini finanziari più rappresentativi dell’industria.
Fondi con più di 1,6 miliardi di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.



di Ra aela Ulgheri

I MIGLIORI TEAM DI FUND SELECTION ITALIANI NEL 2024
Dal sondaggio condotto da FundsPeople su 211 asset manager operanti in Italia è emerso un universo di 58 team di fund selection che, per competenze in termini quantitativi e qualitativi, si sono classificati come i migliori nel nostro Paese. In questo articolo si conosce la Top 10.
Preparazione e capacità di analisi. l lavoro fnale, tuttavia, ha anche isogno del confronto tra competenze e punti di vista differenti. Da qui il giusto mi tra formazione personale e di squadra che si rifette nei risultati del sondaggio, condotto da FundsPeople anche nel 2 2 e giunto ormai all’11esima edizione,
che vede la classifca dei team di fund selection preferiti dagli asset manager internazionali operanti in Italia. Una top 1 frutto di una surve condotta tra aprile e maggio di quest’anno, che ha coinvolto 211 entit numero record a cui stato chiesto di indicare da una a cinque squadre di selezionatori di fondi con cui si interfacciano nell’attivit quotidiana, sia in am ito holesale sia
MIGLIORI TEAM

BARBARA COSTA
AMUNDI SGR

STEFANIA TASCHINI
ANIMA SGR

CORRADO COMINOTTO
BANCA GENERALI
in am ito istituzionale. emerso un universo di team di fund selection che, per competenze in termini quantitativi e qualitativi, si sono classifcati come i migliori in talia.
I PRIMI DIECI
risultati, anche nel caso dei team di fund selection, oltre a indicare “formazioni” solide, con un ackground pluriennale, una forte componente di analisi e capacit di gestione del portafoglio caratteristiche predominanti in tutto il settore della selezione , vedono diverse conferme tra le squadre di selezione e di molti dei nomi presenti nella top 1 dei singoli professionisti tema di copertina di FundsPeople 88, otto re 2 2 . A comporre la rosa delle dieci squadre di fund selection preferite dagli asset ma-
nager nel nostro aese, infatti, vanno in ordine alfa etico per societ i team di Amundi S , guidato da ar ara Costa, head of Fund Selection Anima S , di cui responsa ile Stefania Taschini, portfolio manager, head of ultimanager anca enerali sotto la supervisione di Corrado Cominotto, head of ealth nvestment Advisor E EA and head of lo al roduct Solutions E EA anca atrimoni Sella C., con alla guida arco elissero, vice responsa ile estioni atrimoniali ed Elena eccaria head of Advisor Services CC isparmio e revidenza S , guidato da David arni, responsa ile portafogli di investimento Eurizon Capital, sotto la responsa ilit di Filippo Stefanini, head of ultimanager nvestments Fideuram S Asset anagement
“FORMAZIONI”
MIGLIORI TEAM


ELENA BECCARIA, MARCO PELISSERO
BANCA PATRIMONI SELLA & C.
S che vede il team ultimanager e Alternative Investments capitanato da uca Anzola, mentre Chiara auri responsa ile del team Fund esearch Alternative nvestments nvestitori S sotto la responsa ilit di Carlo ogni, senior portfolio manager Fund Selection ediolanum nternational Funds guidato da iorgio Carlino, head of ultimanagement, e uaestio Capital S sotto la supervisione di Davide Saccone portfolio manager, anagers Selection ES .
LAVORO DI SQUADRA
Comprendere le dinamiche del mercato e prendere decisioni informate sono gli o iettivi a cui tende il lavoro di un team di fund selection che, nelle indicazioni di Stefanini Eurizon “deve
possedere una profonda conoscenza dei mercati fnanziari e dei prodotti di investimento, unita a solide capacit analitiche per valutare fondi e gestori”. a presenza di professionisti diversi, per caratteristiche e formazione, infatti, “arricchisce il processo decisionale, permettendo di considerare una gamma pi ampia di prospettive e strategie”. ltre a rimarcare il lavoro di squadra e la necessit di “una comunicazione effcace interna al team”, Stefanini ricorda l’importanza di “mantenersi aggiornati sulle normative in evoluzione e sulle tendenze emergenti, per rispondere alle esigenze degli investitori”, da qui la scelta di rafforzare le competenze interne “attraverso la formazione continua e l’apprendimento condiviso” e la promozione di “un

DAVID KARNI BCC RISPARMIO&PREVIDENZA
am iente che valorizza la diversit e incoraggia l’innovazione”. a “complementariet dei profli” e lo stimolo all’aggiornamento continuo “per non rimanere ancorati a idee e convinzioni consolidate negli anni” tornano anche nelle parole di Costa. “ itengo per che sia la capacit dei mem ri del team di creare un am iente lavorativo stimolante ma al tempo stesso fessi ile e colla orativo a rappresentare la caratteristica prioritaria, perch consente alle persone di esprimere al meglio il proprio potenziale”, afferma la responsa ile del team di Amundi S .
SFIDE FUTURE
Secondo l’esperta, sono molteplici le sfde che attendono il settore nei pros-

FILIPPO STEFANINI
EURIZON CAPITAL SGR


LUCA ANZOLA, CHIARA MAURI
FIDEURAM ISPB AM SGR
simi mesi. Tuttavia identifca “due floni principali” mercato e innovazione tecnologica. el primo caso, “ isogner porre particolare attenzione alla volatilità dei mercati dove l’incertezza economica glo ale, le tensioni geopolitiche e le prossime mosse delle anche centrali renderanno pi complessa la scelta dei fondi con un proflo di rischio adeguato”. Sull’altro versante, “le nuove tecnologie come l’intelligenza artifciale, la lockchain e persino le cr pto currenc , evolvono rapidamente richiedendo nuove e specifche competenze oltre a una profonda conoscenza del settore. er affrontare queste sfde i fund selector dovranno investire in formazione e aggiornare continuamente le loro competenze tecnologiche”.
na riflessione in merito ai “molteplici modi” in cui si evolve l’attivit di selezione arriva anche da arni CC . “Da una parte a iamo prodotti che si adattano al contesto normativo, alle evoluzioni di mercato e alle richieste del settore”, afferma indicando come una forte componente di cam iamento sia dovuta alla tecnologia “Dieci anni fa era impensa ile delegare a un processo automatizzato la due diligence di un fondo mentre adesso sempre pi provider propongono di sostituirsi nella valutazione qualitativa oltre che in quella quantitativa”. Si ripropone dunque la necessit di formazione costante del team di fund selection. “ on ci si pu opporre all’arrivo dell’ A nel nostro mestiere e dal
COMPRENDERE
MIGLIORI TEAM

CARLO MOGNI
INVESTITORI SGR

GIORGIO CARLINO
MEDIOLANUM INTERNATIONAL FUNDS

DAVIDE SACCONE
QUAESTIO CAPITAL SGR
canto nostro stiamo studiando come integrarla al nostro modus operandi”, afferma l’esperto.
FATTORE UMANO
Tuttavia, non “ ancora il caso di delegare totalmente”. arni indica che l’attivit di selezione asata “sull’acquisire esperienza tramite incontri con gestori, tramite analisi comparative di fondi dello stesso tipo, che coprono la stessa asset class in modo da far emergere le caratteristiche salienti che un uon fondo deve avere”. uesto secondo una duplice prospettiva “Da una parte una verticalit di analisi, ossia un fund selector si specializza e diventa la prima fonte della scelta su alcune asset class e ha l’o ligo di vedere quanti pi fondi possi ile di quelle asset class,
dall’altra una certa trasversalit per cui da noi tutti i fund selector sono caldamente invitati a partecipare al maggior numero di incontri anche se non direttamente coinvolti nella scelta”.
’impostazione di un team si asa infne su quattro pilastri, identifcati da Saccone uaestio S in “multidisciplinariet , analisi avanzata, curiosit e un’architettura aperta”. a prima, afferma, “si traduce in un’integrazione completa tra il team di selezione e quello di investimento, che favorisce un dialogo continuo sui trend di mercato e sulle strategie adottate dai gestori selezionati”. uesto approccio “permette di comprendere a fondo le scelte di portafoglio, anche in mercati complessi”. a curiosit , l’analisi quantitativa e le competenze in
termini di analisi fattoriale avanzata sono altrettanto cruciali. el caso di uaestio, “grazie a una piattaforma proprietaria costantemente aggiornata, il team in grado di distinguere il vero alpha dai movimenti dettati da posizioni macro o drift gestionali, offrendo ai clienti risultati chiari e misura ili sul gestore selezionato”. nfne una struttura multi manager, “ asata su mandati segregati, in cominazione con un’architettura aperta consente di accedere a outique di nicchia, spesso diffcili da individuare tramite la sola selezione di fondi distri uiti in talia e di selezionare le case di gestione capaci di avere un hedge sulle singole classi di attivo o di produrre alpha in modo sosteni ile e distintivo”, conclude l’esperto.
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Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Comunicazione di marketing dedicata agli investitori professionali. Questo non è un documento contrattualmente vincolante e la sua emissione non è vincolata da alcuna legge o regolamento dell’Unione Europea o del Regno Unito. Questa comunicazione di marketing non include dettagli sufficienti per consentire al destinatario di prendere una decisione di investimento informata. Il contenuto non costituisce una raccomandazione, né un’offerta di acquisto o vendita di Fondi PIMCO Global Investment Series (GIS). Questo documento si basa su informazioni ottenute da fonti considerate affidabili, ma non comporta responsabilità per PIMCO. Tutti gli investimenti finanziari comportano rischi inclusa la possilibità di perdita di capitale. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083) e la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Via Turati 25/27 (angolo via Cavalieri n. 4), 20121 Milano, Italia)) sono autorizzate e regolamentate dall’Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin). La filiale italiana è inoltre soggetta alla supervisione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). I prodotti e i servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono sono destinati unicamente a clienti professionali e non agli investitori individuali che non devono fare affidamento a questa comunicazione. Gli investitori individuali devono contattare il loro consulente in caso di richieste sugli investimenti e richieste di assistenza finanziaria, legale e fiscale. Il valore degli investimenti e la redditività possono variare e l’ammontare inizialmente investito potrebbe non essere recuperato. Prima della sottoscrizione leggere il Prospetto e il KID disponibili su www.fundinfo.com o presso i Collocatori. PIMCO GIS Income Fund, comparto di PIMCO GIS Funds: Global Investors Series plc è domiciliato in Irlanda. PIMCO è un marchio di Allianz Asset Management of America LLC negli Stati Uniti e in tutto il mondo. ©2024, PIMCO. Tutti i diritti riservati.
di João Matos

UNO SGUARDO AGLI ULTIMI TRE ANNI DI FLUSSI DEI FONDI CON RATING FUNDSPEOPLE
Analizzando gli ultimi tre anni di flussi dei fondi con Rating FundsPeople in Italia, emerge chiaramente che alcune categorie si sono meritate l’apprezzamento degli investitori.
Sono disponibili varie metodologie per analizzare i fondi o i settori di investimento. Tra quelle più usate vi è l’analisi del rapporto rischio/ rendimento oppure della tesi di investimento e del team di gestione che l’ha sviluppata. La presente analisi, invece, prende in considerazione un aspetto diverso i fussi di investimento. ’o iettivo è cercare di valutare l’andamento della domanda registrata dalle aree più diverse del mercato o dai fondi premia-
ti per almeno uno dei tre pilastri che compongono il Rating FundsPeople in Italia nel periodo esaminato. L’indicatore di performance utilizzato è semplice: si tratta di individuare i fondi che hanno raccolto più capitali nel corso del 2024 e degli ultimi tre anni. Nell’ambito dell’universo di fondi con Rating FundsPeople 2024 in Italia, la categoria Obbligazionari globali ha raccolto patrimoni per oltre 24 miliardi di euro negli ultimi tre anni. La parte del leone la fa il PIMCO GIS Income
Fund, che vanta il Rating FundsPeople+, con affussi totali per pi di 2 miliardi nei tre anni in esame. Questa categoria è seguita da vicino dal segmento Azionari globali large cap, che ha registrato investimenti complessivi per quasi 22 miliardi di euro nello stesso periodo. Guida la classifca . . organ A , che piazza ben tre prodotti ai primi cinque posti, compresa la prima e la seconda posizione, come mostra la tabella a pagina 31. Il gradino più basso del podio è occupa-
TOP 5 DEI FONDI CON MAGGIOR RACCOLTA NETTA NEL 2024

“IL TEMA DELL’IA È STATO IL PRINCIPALE MOTORE DEI RENDIMENTI NEGLI ULTIMI 18 MESI”
FRANK THORMANN
GESTORE DELLO SCHRODER ISF US LARGE CAP
TOP 3 CATEGORIE CON MAGGIOR
NETTA NEL 2024
Fonte: Morningstar Direct. Dati al 30 settembre 2024.
to dalla categoria Obbligazionari europei, che si colloca a notevole distanza dalle prime due con una raccolta pari a meno della metà (10 miliardi).
MERCATI OBBLIGAZIONARI
Tuttavia, guardando all’ultimo triennio, si può avere una percezione inesatta di quanto è realmente accaduto. Infatti, nei primi nove mesi del 2024 la categoria
Obbligazionari globali ha registrato affussi per oltre 2 miliardi di euro, il che signifca che negli altri 27 mesi del periodo ha su ito defussi per quasi miliardi. Un andamento simile ha caratterizzato le categorie di fondi obbligazionari di Europa e Stati Uniti, che negli stessi 27 mesi hanno registrato fussi negativi.
Per quanto riguarda il futuro del mercato a reddito fsso europeo, atri-
ck Vogel, gestore dello Schroder ISF EURO Corporate Bond, fondo leader della categoria Obbligazionari europei in termini di raccolta, ritiene che “le prospettive del credito europeo si manterranno positive nei prossimi tempi. Questo segmento offre rendimenti interessanti e un cuscinetto contro la volatilità”, spiega l’esperto. “Poiché la ripresa dell’economia europea fatica a decollare e l’infazione è ormai avviata su un percorso di normalizzazione, saranno necessari interventi di allentamento della politica monetaria da parte della BCE”, aggiunge. Il professionista difende la gestione attiva perché, nell’attuale contesto di mercato, crede che esistano opportunità di generazione di alpha per i gestori di fondi attivi.
MERCATI AZIONARI
Dal canto loro, i mercati azionari hanno messo a segno rendimenti brillanti negli ultimi tre anni, nonostante la crisi del Covid, i rialzi dei tassi di interesse e i timori di recessione. La categoria Azionari globali large cap ha registrato affussi signifcativi durante l’intero triennio e, addirittura, ha ottenuto risultati migliori nei primi 27 mesi del periodo che negli ultimi nove, in base ai dati mensili. Dal canto suo, la categoria Azionari USA Large Cap Blend rappresenta un mix delle altre due. Nei primi 27 mesi del periodo ha
TOP 5 DEI FONDI CON MAGGIOR
RACCOLTA NETTA A 3 ANNI

“IL CREDITO EUROPEO OFFRE RENDIMENTI INTERESSANTI E UN CUSCINETTO CONTRO LA VOLATILITÀ”
PATRICK VOGEL
GESTORE DELLO SCHRODER ISF EURO CORPORATE BOND
sifcato di societ . Tuttavia, il tema dell’intelligenza artifciale A stato il principale motore dei rendimenti negli ultimi 1 mesi e i agnifci sette ne sono un chiaro esempio”, conclude.
CAMBIO DI PROSPETTIVA?
Confrontando i fussi del 2 2 con quelli a tre anni, a livello di categorie emerge un cambiamento tra le prime tre posizioni azionarie. Da inizio anno la categoria Azionari USA small cap ha messo a segno una forte crescita e ha raccolto più di 1,9 miliardi di euro, superando così la categoria Azionari Giappone, che si attesta in terza posizione nel triennio. Questo nonostante i robusti investimenti nei fondi di azioni small cap statunitensi e non necessariamente a causa della mancanza di interesse per il mercato giapponese, che ad ogni modo ha registrato fussi sostenuti nel corso di quest’anno.
accumulato una raccolta positiva, che però è risultata modesta rispetto agli affussi del 2 2 , pari a oltre la met del totale del triennio.
Frank Thormann, gestore dello Schroder ISF US Large Cap, che ha raccolto più di 700 milioni di euro di
nuovi capitali nel periodo, spiega che “il mercato azionario americano è leader nell’innovazione e ospita le aziende che guidano i progressi tecnologici su scala globale”. Secondo l’esperto, “la borsa statunitense è, senza dubbio, rappresentata da un gruppo diver-
In sintesi, la categoria obbligazionaria ha enefciato di un 2 2 eccellente, in cui non solo ha recuperato il terreno perso all’inizio del triennio, ma ha anche messo a segno un ulteriore rialzo. A livello di segmenti, i fondi Azionari USA small cap hanno acquistato slancio negli ultimi mesi. A livello di singoli fondi, le prime cinque posizioni da inizio anno e a tre anni sono piuttosto simili, a conferma di una certa prevalenza dei titoli più conosciuti.
Quali sono le tue alternative?

Noi le conosciamo.


L’INNOVAZIONE ACCELERA LA TRASFORMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI GLOBALI
L’innovazione tecnologica sta ridisegnando il panorama globale degli investimenti, portando cambiamenti in settori tradizionali e creando nuove opportunità. Dai megatrend all’adozione dell’intelligenza
artificiale, il ruolo degli investitori è quello di anticipare e sostenere i cambiamenti che plasmeranno il futuro dei mercati.
L’innovazione è da sempre una tra le forze trainanti l’evoluzione dei mercati globali, infuenzando profondamente le dinamiche economiche e i modelli di investimento. Secondo un recente studio di McKinsey, il 25% delle aziende leader nel settore della tecnologia e della trasformazione digitale sta già ottenendo tassi di crescita del fatturato annuali compresi tra il 30 e il 50%, superando le proprie controparti. Allo stesso modo, un report di PwC indica che l’intelligenza artifciale e le tecnologie sostenibili genereranno opportunità di investimento per oltre 10 mila miliardi di dollari entro il 2030. Il settore fnanziario ha giocato un ruolo cruciale in questa ondata di innovazione tecnologica, grazie all’avvento del
fntech e all’introduzione di strumenti innovativi come i roboadvisor, insieme all’uso sempre più diffuso del machine learning. L’innovazione è riconosciuta come una leva essenziale per il settore fnanziario, anche se implementarla effcacemente resta una sfda complessa.
I SETTORI IMPATTATI
ndicare un signifcato univoco per il concetto di innovazione non è immediato. “ nnovazione, per noi, signifca individuare aziende che sviluppino nuove idee e prodotti, trasformando interi settori o creando mercati completamente nuovi”, spiega Andrea Mongardini, portfolio manager di Banca Generali. Un esempio “è l’investimento in piccole imprese con progetti innovativi, che potrebbero conquista-
re importanti quote di mercato in futuro. Diverso è il caso di investire nei colossi della big tech, che forniscono strumenti alle aziende più piccole per sviluppare l’innovazione. È poi diffuso l’investimento in megatrend, che per defnizione richiedono visione da parte degli investitori essendo tendenze che si sviluppano su un orizzonte temporale lungo. Investire in questi trend signifca essere convinti delle proprie scelte e accettare che i risultati possano presentare periodi di volatilità”, continua Mongardini. Quanto ai settori maggiormente impattati dall’innovazione, secondo l’esperto saranno “la tecnologia con l’A , la fnanza con la blockchain e le criptovalute, la sanità, soprattutto per quanto riguarda la diagnostica per immagini e le analisi di

I commenti si riferiscono al contesto del 10 settembre 2024.
laboratorio, dove l’AI può fare la differenza per l’industria. Prendendo il nostro esempio, Banca Generali si dimostra già all’avanguardia nell’ambito dell’utilizzo dell’AI sia come opportunità per gli investitori sia favorendone l’adozione in azienda aumentando la cultura dell’innovazione”.
SUPPORTO DELL’AI
Il concetto di innovazione è trasversale a qualsiasi ambito e settore. “L’innovazione è alla base dell’evoluzione di qualsiasi settore compreso quello ancario e fnanziario”, evidenzia Carmen Bennici, portfolio manager e fund selector di Banca Patrimoni Sella, ricordando che molte aziende “stanno infatti incrementando gli investimenti in AI o portando avanti
una sperimentazione, considerato il suo potenziale tecnologico dirompente, al fne di effcientare prodotti, processi e servizi. Nel nostro campo, navigando in mercati e in un panorama sempre più complessi, l’AI potrebbe aiutare nel processare e analizzare enormi quantità di dati e apprenderne costantemente le dinamiche, con una velocità che supera di gran lunga quella umana”, sostiene l’esperta. “Questa interazione - aggiunge -, e non solo l’utilizzo di strumenti tecnologici come le piattaforme di analisi di cui ciascuno di noi già si serve, potre e semplifcare anche il processo di selezione, accelerare le decisioni di investimento e aiutare nel monitoraggio costante dei parametri di rischio. Guardiamo pertanto all’AI con

“INNOVAZIONE SIGNIFICA INDIVIDUARE AZIENDE CHE SVILUPPINO NUOVE IDEE E PRODOTTI, TRASFORMANDO INTERI SETTORI”
ANDREA MONGARDINI BANCA GENERALI

“L’AI PUÒ AIUTARE NEL PROCESSARE E ANALIZZARE ENORMI QUANTITÀ DI DATI E APPRENDERNE LE DINAMICHE”
CARMEN BENNICI BANCA PATRIMONI SELLA

“RICERCARE L’INNOVAZIONE NON RIGUARDA SOLO
ADOTTARE TECNOLOGIE
ESISTENTI, MA ANTICIPARE E GUIDARE I TREND”
MATTEO LUINI EURIZON
interesse e con atteggiamento di apertura a piattaforme fntech che possano supportarci maggiormente nel nostro lavoro per effcientare l’analisi e ottimizzare l’allocazione dei portafogli dei nostri clienti”.
ANTICIPARE I TREND
Anche per Matteo Luini del team Multimanager di Eurizon innovazione “signifca identifcare e sostenere cambiamenti che trasformino modelli di business, settori e intere industrie”. Secondo il manager “non si tratta solo di adottare tecnologie esistenti, ma di anticipare i trend e guidarli. Nei nostri prodotti enfatizziamo l’approccio tematico, seguendo temi ricchi di innovazione come l’intelligenza artifciale, la robotica, la sostenibilità ambientale, le biotecnologie e la mobilità. L’obiettivo è individuare gestori capaci di identifcare le aziende che meglio si adattano a questi trend evolutivi e sfruttano le opportunità legate all’innovazione. Sebbene l’innovazione parta spesso dal settore tecnologico, il suo
impatto si estende a tutti i settori: alcuni stanno già cambiando radicalmente, altri potrebbero essere profondamente trasformati in futuro”.
ADATTAMENTO
Un’angolatura diversa alla tematica è quella proposta da Andrea Florio, head of products development di Zurich Bank: “La ricerca di innovazione è connaturata all’investimento tematico, che identifca temi che si trovano all’intersezione di diversi megatrend con l’obbiettivo di offrire rendimenti e profli di rischio superiori nel lungo termine. Tale approccio vuole superare le tradizionali suddivisioni geografche e settoriali per individuare le aziende meglio posizionate per enefciare dei grandi trend di cambiamento”. Quanto al processo, per Florio “è essenziale il costante monitoraggio e adattamento delle tecnologie esistenti ai nostri processi di investimento. Come esempio è possibile menzionare la crescente implementazione di strumenti di intelligenza artifciale a supporto dei


“IL NOSTRO COMPITO NON È SOLO IDENTIFICARE LE SOCIETÀ CHE INNOVANO, MA LE PERSONE CHE HANNO IL CORAGGIO DI APPLICARE QUESTE INNOVAZIONI”
ANTONIO FORTE LIONTRUST

“IL
MONITORAGGIO E ADATTAMENTO DELLE
TECNOLOGIE ESISTENTI AI NOSTRI PROCESSI DI INVESTIMENTO È ESSENZIALE”
ANDREA
FLORIO
ZURICH BANK
processi di investimento. Soprattutto nel fornire previsioni di breve termine, l’intelligenza artifciale pu infatti essere uno strumento potente per valutare in modo rapido ed effciente il comportamento degli investitori ed effettuare previsioni più accurate. Sono tre i settori che ritengo potranno essere pi infuenzati da disruption nei prossimi anni: tecnologico, industriale e sanitario. Questi settori sono infatti interessati da grande innovazione, sono supportati da potenti megatrend e risultano essenziali alla luce delle principali sfde sociali di lungo termine quali il cambiamento climatico, le tensioni geopolitiche e l’invecchiamento della popolazione”.
INNOVAZIONE
“I campioni tecnologici di oggi non saranno quelli di domani”, esordisce Antonio Forte, international sales director Italy di Liontrust. L’innovazione “ infatti diffcile da individuare e applicare: anche i CEO sono spesso riluttanti a implementarla, poiché si-
gnifca mettere in discussione l’esistente”, prosegue. Secondo Forte “il nostro compito, quindi, non solo identifcare le società che innovano, ma le persone che hanno il coraggio di applicare queste innovazioni. Anche il rapporto Draghi suggerisce all’Europa di raddoppiare il budget per l’innovazione, puntando sulle tecnologie strategiche. In Liontrust abbiamo un team dedicato esclusivamente all’innovazione, il Global Innovation. Uno studio pubblicato da Cambridge University Press per conto della Michael G. Foster School of Business dell’Università di Washington nel 2021 ha analizzato un totale di 418 mila aziende in 21 Paesi in un arco temporale compreso tra il 1981 e il 2018. Questo studio ha dimostrato che le aziende con il più alto rapporto tra spese di ricerca e sviluppo e market cap hanno registrato un ritorno annuo del 15,7% contro il 9,8% del mercato generale. Il team di innovazione prende spunto dalle evidenze di questo studio per concentrarsi quindi sui campioni di domani”.
CAMBIAMENTI DEMOGRAFICI, UNA FORZA TRAINANTE PER GLI INVESTIMENTI?
La crescita e l’invecchiamento della popolazione mondiale stanno trasformando profondamente l’economia globale, creando nuove opportunità di investimento in diversi settori. La rapida crescita della popolazione, che dovrebbe raggiungere i 9,7 miliardi di abitanti entro il 2050 (+24% in 30 anni), ra orza la domanda di risorse naturali, infrastrutture e la necessità di soluzioni sostenibili. La crescente urbanizzazione richiede massicci investimenti nelle città intelligenti e nei trasporti pubblici. Allo stesso tempo, l’invecchiamento della popolazione globale sta dando impulso ai settori della sanità, della robotica e dell’automazione. L’ascesa della classe media nei Paesi emergenti, in particolare in Asia, sta portando a un aumento della domanda di beni di consumo, istruzione e servizi digitali. Inoltre, lo sviluppo delle tecnologie digitali, dell’intelligenza artificiale e del cloud continua a creare nuove opportunità. Sfruttando questi cambiamenti demografici fondamentali, gli investitori possono cogliere la crescita a lungo termine di diversi settori diversificando al tempo stesso i propri portafogli.


COSA ACQUISTIAMO INVESTENDO IN UN FONDO AZIONARIO DEL SETTORE ECOLOGIA IN EUROPA
In media questi prodotti puntano soprattutto sulle aziende industriali che o rono soluzioni innovative a favore della sostenibilità e sottopesano gli Stati Uniti rispetto all’indice globale.
Ifondi azionari del settore ecologia si prefggono di generare rendimenti fnanziari investendo in societ che promuovono prassi sostenibili e svolgono attività per la salvaguardia dell’ambiente. In Europa queste strategie sono esposte a un ventaglio molto ampio di segmenti, tra cui energie rinnovabili, riciclaggio, trattamento delle acque, agricoltura sostenibile, tecnologie pulite ecc. Ma cosa acquistiamo esattamente investendo in questo tema?
La prima conclusione alla quale giunge lo studio condotto dal team di Analisi di FundsPeople è che c’è una netta differenza tra l’orientamento dei 95 fondi inclusi nella categoria Morningstar Azionari Settore Ecologia disponibili per la vendita in Europa e quello delle società che compongono l’indice azionario globale MSCI ACWI, che misura il rendimento delle azioni dei mercati sia sviluppati che emergenti.
Sul piano geografco, in media i fondi azionari legati all’ambiente tendono a sottopesare gli Stati Uniti e a sovrappesare i mercati europei rispetto all’indice
SC AC dati a fne giugno 2 2 .
Dei primi dieci Paesi in termini di ponderazione, a eccezione di Giappone
e Svizzera tutti gli altri sono mediamente in sovrappeso rispetto all’indice (si veda la tabella superiore a pag. 39). Nel caso della Francia, ad esempio, la differenza è pari a cinque punti percentuali. Secondo il team di Analisi di FundsPeople, ci signifca che i gestori cercano di assumere un’esposizione ai mercati e settori che offrono maggiori potenzialità di avere un impatto sostenibile, soprattutto in Europa, tradizionalmente considerata una regione più attenta alla tutela dell’ambiente.
In ambito settoriale, l’industria è chiaramente una delle vie di accesso principali a questo tema. Infatti, i titoli industriali rappresentano il 37% del portafoglio medio dei fondi azionari del settore ecologia, una quota decisamente superiore a quella che rivestono nell’indice MSCI ACWI, pari al 10,2% (vedere tabella inferiore). Tra i primi cinque settori in cui investono questi prodotti, benché in leggero sottopeso rispetto all’indice, fgurano anche la tecnologia e i beni di consumo ciclici. Invece, le utilities e i materiali di base si collocano, in media, nettamente al di sopra dell’indice nell’universo in esame.
UNA CATEGORIA GIOVANE
Analizzando in maggior dettaglio le principali posizioni, spicca il predominio delle aziende industriali menzionato in precedenza. n testa alla classifca delle società più presenti nei portafogli dei fondi di questa categoria (si veda la tabella a pag. 40) si trova Schneider Electric, che registra una ponderazione media dell’1,6% nei portafogli, pari a otto volte il suo peso nell’indice MSCI ACWI, ed è inclusa in 53 dei 95 prodotti analizzati. Fanno parte a loro volta di più di 30 portafogli, in ordine discendente, anche Xylem, Waste Management, Vestas Wind Systemas, First Solar, Microsoft e Linde. Di queste, Waste Management, First Solar e Linde non fanno parte dell’indice globale.
La categoria del settore ecologia è relativamente giovane. Più della metà dei fondi è stata lanciata a partire dal 2020 e l’anno in cui sono stati creati più prodotti
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E
DEI

“LA LEZIONE PIÙ IMPORTANTE APPRESA IN QUESTI ULTIMI CINQUE ANNI È L’IMPORTANZA DI COSTRUIRE UN PORTAFOGLIO ALTAMENTE DIVERSIFICATO”
THOMAS SORENSEN NORDEA AM
Fonte: FundsPeople in base a dati di Morningstar. Numero totale di fondi nel campione: 95.
è il 2021. Nel 2023 sono approdate sul mercato otto nuove strategie. Il numero complessivo di veicoli disponibili ha quindi registrato una crescita considerevole. Sono 66 le case che commercializzano fondi azionari del settore ecologia.
Tuttavia, i fondi di maggiori dimensioni sono anche i più longevi. I rispettivi team di gestione hanno dovuto fare fronte a un clima di mercato in costante cambiamento in termini generali (basti pensare a fattori come il Covid, l’inversione di tendenza delle politiche monetarie, le crisi geopolitiche), ma anche per via di alcuni aspetti idiosincratici legati al tema dell’ambiente.
Secondo Thomas Sorensen, portfolio manager del fondo più grande della categoria, il Nordea 1 Global Climate and Environment Funds, la lezione più importante appresa in questo periodo è l’importanza di costruire un portafoglio altamente diversifcato.
Il gestore ricorda che nel 2019 le aziende attive nell’area dell’effcienza energetica avevano dato un buon contributo al rendimento relativo del fondo rispetto al
mercato complessivo, ad esempio grazie all’esposizione ai semiconduttori quali principali enefciari del trend a favore dell’e-mobility. “Durante la pandemia, invece, sono stati premiati i prodotti esposti a titoli stabili e più difensivi, mentre con la ripresa post-Covid le migliori performance sono state messe a segno dalle società di energie alternative”, spiega Sorensen.
In seguito, il segmento delle fonti alternative di energia è stato uno di quelli più penalizzati nella fase di rialzo dei tassi di interesse, perché i costi di fnanziamento sono aumentati, costringendo le aziende a rinviare i progetti in programma. “Invece, il segmento della gestione dei rifuti stato quello che ha contribuito maggiormente a stabilizzare il portafoglio nel periodo di aumento dei tassi, grazie alla sua capacità di trasmettere le pressioni infazionistiche ai clienti fnali”, sottolinea il gestore.
Anche Simon Webber, portfolio manager dello Schroder ISF Global Climate Change Equity, condivide il giudizio sui continui cambiamenti all’interno

“CI TROVIAMO AGLI INIZI DI UN SOLIDO CICLO DI INVESTIMENTI PLURIENNALI IN CENTRI DATI, STABILIMENTI DI BATTERIE, MODERNIZZAZIONE DELLA RETE ELETTRICA ECC.”
DANIELE CAMMILLI PICTET AM

“LE VALUTAZIONI IN TUTTO L’UNIVERSO DI INVESTIMENTO SONO NOTEVOLMENTE DIMINUITE E LE PROSPETTIVE DI CRESCITA RIMANGONO ESTREMAMENTE SOLIDE”
SIMON WEBBER SCHRODERS
LE SOCIETÀ PIÙ PRESENTI
Fonte: FundsPeople in base a dati di Morningstar. Numero totale di fondi nel campione: 95.
di questo tema: “Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito a un’adozione più massiccia di tecnologie climatiche grazie al rafforzamento dell’economia, alla domanda da parte dei consumatori e al contesto politico”.
Webber ritiene che, dopo il boom degli anni 2020 e 2021, il tema dell’ambiente abbia incontrato sul suo cammino diversi ostacoli, tra cui i rapidi rialzi dei tassi di interesse, l’infazione che ha colpito le catene di fornitura e una forte correzione delle scorte. “Oggi le valutazioni in tutto l’universo di investimento sono notevolmente diminuite e le prospettive di crescita di queste aziende e tecnologie rimangono estremamente solide”, aggiunge. Per questo motivo, Webber è fermamente convinto che l’opportunità di crescita a lungo termine in questo settore rimanga intatta.
È ottimista anche Daniele Cammilli, head of Marketing di Pictet AM Italia, che mostra un cauto ottimismo nei confronti degli scenari futuri: “Ci
troviamo agli inizi di un solido ciclo di investimenti pluriennali in centri dati, fabbriche di semiconduttori, stabilimenti di batterie, modernizzazione della rete elettrica, capacità di energia rinnova ile, edifci ecologici e infrastrutture per i veicoli elettrici.
Secondo Cammilli, la domanda di tecnologie di risparmio energetico e i titoli inclusi nel portafoglio del Pictet Global Environmental Opportunities enefciano di varie leggi, tra cui l’Infrastructure Investment Job Act
A , l’ nfation eduction Act A e il Creating elpful ncentives to Produce Semiconductors (più noto come C S Act negli Stati niti. “Queste normative”, sostiene il professionista, “hanno convogliato oltre 800 miliardi di dollari in megaprogetti da inizio 2021 per realizzare catene di fornitura verdi e capacità di produzione locale”. E aggiunge: “I progetti effettivamente avviati sono meno del 20 per cento”.

JEFFREY SCHULZE CFA, head of Economic and Market Strategy, ClearBridge Investments
THE LONG VIEW ATTERRAGGIO PERFETTO
Uno degli aspetti più importanti per un ginnasta è l’atterraggio perfetto a fine esercizio, con pieno controllo ed equilibrio, restando nei confini dell’area designata. Per una banca centrale, un “atterraggio perfetto”, ovvero un incremento della crescita, è storicamente raro, dovuto a rallentamenti della politica monetaria, imprevedibilità degli shock esogeni e recessioni poco lineari. Migliori condizioni dei consumatori e delle imprese, la svolta aggressiva della politica cinese e il ciclo di taglio dei tassi potrebbero contribuire a tale raggiungimento per la Fed. Patrimoni e redditi delle famiglie in crescita, stabilità nel debito e aumento dei tassi di risparmio indicano un posizionamento più sano per i consumatori e si registra una pressione inferiore sulle aziende per ridurre costi e licenziare. Tagliare i tassi dovrebbe incoraggiare spesa e investimenti con costi ridotti per consumatori e imprese. Il cambio di politica cinese, oltre a un significativo stimolo fiscale, potrebbe agevolare crescita ed esportatori, ma incrementare i prezzi delle materie prime favorendo l’inflazione. Questi fattori con la recente rotazione della leadership nel mercato azionario verso aree che si prevede beneficeranno di un'economia in rialzo e tassi più bassi, suggeriscono un outlook positivo.

SANITÀ INTEGRATIVA STATO DELL’ARTE
E PROSPETTIVE
Il settore coinvolge oltre 16 milioni di cittadini, poco meno del doppio di quelli iscritti alla previdenza complementare ma, a di erenza di quanto previsto per i fondi pensione, manca ancora una legge quadro. Nell’XI Report di Itinerari Previdenziali, i dati sul patrimonio investito.
In attesa di conoscere gli esiti dell’indagine conoscitiva condotta dalla X Commissione del Senato in materia di assistenza sanitaria integrativa che dovrebbero portare a un’iniziativa legislativa per il riordino normativo del sistema, il settore è in continua espansione e coinvolge oltre 16 milioni di cittadini, poco meno del doppio di quelli iscritti alla previdenza complementare. Ciononostante, a differenza di quanto previsto per i fondi pensione, manca una legge quadro che regoli le diverse forme di assistenza sanitaria integrativa e ne preveda il monitoraggio e la vigilanza. La strada da percorrere rimane dunque ancora lunga, soprattutto se si considera che i dati raccolti dall’Anagrafe dei Fondi sanitari, tenuta presso il ministero della Salute, possono offrire una fotografa parziale del sistema in quanto l’iscrizione è facoltativa. Proprio questi dati mostrano interessanti tassi di crescita in termini di numero di operatori ma soprattutto come numero di iscritti e importi delle prestazioni erogate, il che determina anche un aumento del patrimonio complessivo di questi investitori istituzionali.
FONDI SANITARI
er l’anno fscale 2 22, l’Anagrafe dei Fondi ha attestato l’esistenza di 32 enti, in leggero calo rispetto al biennio precedente. Di questi, 311 (ovvero il 96%) sono cosiddetti Fondi tipo B, mentre i restanti 13 pari al % sono Fondi tipo A. I Fondi tipo B sono Enti, Casse e Società di Mutuo Soccorso “aventi fnalit esclusivamente assistenziale” (detti anche fondi “non doc”) che possono erogare anche prestazioni sanitarie comprese nei LEA, quindi complementari e sostitutive al SSN, ma che per ricevere l’iscrizione all’Anagrafe ed essere ammessi ai enefci fscali, sono tenuti a dedicare almeno il 2 % delle risorse per prestazioni a precisi ambiti di intervento: assistenza odontoiatrica, non auto-
DISTRIBUZIONE % DEL PATRIMONIO INVESTITO PER ASSET CLASS NEL 2023
GESTIONE PATRIMONIALE 17,65% INVESTIMENTI IMMOBILIARI 4,45% LIQUIDITÀ / MONETARI / DEPOSITI BANCARI 33,08%
suffcienza e recupero di soggetti che si trovano temporaneamente inabili al lavoro a causa di infortunio o malattia.
I Fondi tipo A sono invece “Fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale” che erogano esclusivamente prestazioni extra LEA (detti anche “doc”). Tali fondi non prevedono forme di selezione dei rischi per l’adesione al fondo e sono rivolti a tutti i cittadini e non a singole categorie. Guardando all’andamento della numerosità dei soggetti attestati dal 2 1 a oggi, si evidenzia come la composizione rappresentata non si sia sostanzialmente modifcata nel tempo con la prevalenza assoluta di fondi di tipo B.
Ai 32 fondi attestati dall’Anagrafe risultano iscritti 1 ,27 milioni di soggetti, incrementati di quasi cinque volte rispetto ai 3,3 milioni del 2 1
primo anno fscale di rilevazione . L’ultimo dato disponibile relativo agli iscritti per tipologia, ripartito per lavoratori dipendenti, autonomi, familiari a carico e pensionati con i loro familiari, risale al 2 1 quando il totale generale era indicato in 1 , 2 milioni cos distribuiti: 6,68 milioni di lavoratori dipendenti, 1, 7 milioni di lavoratori autonomi, 2,1 milioni di familiari a carico, 27.71 pensionati e 173. 72 familiari di pensionati.
L’Anagrafe non fornisce informazioni in merito alle entrate contributive ed è, dunque, possibile ricavare solamente i dati relativi all’ammontare erogato agli iscritti per prestazioni sanitarie nel 2 22 le forme di assistenza sanitaria integrativa iscritte all’Anagrafe hanno erogato prestazioni per un valore pari a 3,2 miliardi di euro,
di cui 1, 7 miliardi 32, 7% destinati esclusivamente all’erogazione di prestazioni extra-LEA.
PATRIMONIO INVESTITO
Quanto al patrimonio investito, l’Undicesimo Report Itinerari Previdenziali offre un’analisi per asset class elaborata a partire da un campione di 39 enti che evidenzia un patrimonio di 3,2 miliardi di euro, potenzialmente rappresentativo (in assenza di dati aggregati uffciali di circa il 7 % del patrimonio complessivo stimabile dei 32 operatori censiti dall’Anagrafe. Venendo alle modalità di gestione, in molti enti è diffusa la gestione diretta del patrimonio tramite acquisto di titoli obbligazionari e azionari o di sottoscrizione di quote di OICR, Sicav e polizze di assicu -
Fonte: elaborazioni Itinerari Previdenziali su dati Anagrafe dei Fondi, ministero della Salute.
razioni per un importo pari a circa l’ 2% del patrimonio complessivo i fondi con maggiore patrimonializzazione ricorrono anche alla gestione indiretta tramite delega a gestori terzi per gestioni patrimoniali, che rappresentano circa il 18% del patrimonio investito dal campione.
Più nel dettaglio della tipologia di strumenti finanziari acquistati, l’analisi evidenzia la diffusione anche tra le forme di assistenza sanitaria integrativa di fondi alternativi (FIA) per lo più immobiliari, private equity e private debt, pur rappresentando ancora una quota modesta , 7% . Anche per il 2 23 un terzo del patrimonio gestito direttamente è in liquidità (conti correnti, depositi bancari o postali e investimenti a breve termine in fondi monetari o di liquidit il 13,86% è investito in titoli di Stato, mentre la quota impegnata in risparmio gestito (fondi comuni) rappresenta il 13,2 %, seguita dalle polizze di ramo e V, con circa il 1 per cento. Di rilievo anche gli investimenti diretti in azioni e titoli corporate 2, % e 3,2% rispettivamente .
Si tratta di investimenti coerenti con le attivit specifche delle forme di assistenza sanitaria integrativa che hanno impegni verso gli iscritti nell’anno e poco più, per cui almeno le principali riserve devono essere disponibili e liquidabili in tempi strettissimi soprattutto per i numerosi fondi di modeste dimensioni patrimoniali mentre quelli medio-grandi presentano una gestione pi diversifcata con investimenti di medio-lungo periodo delle riserve oltre che in azioni anche in fondi alternativi.
È, dunque, auspicabile che venga fnalmente realizzata una legge quadro che defnisca tutti gli aspetti del settore, esattamente come avviene per la previdenza complementare, dalle fonti istitutive alla defnizione delle diverse tipologie di forme di assistenza sanitaria integrativa, dai vantaggi fscali alla vigilanza e alla trasparenza (a partire dalla pubblicazione dei bilanci consuntivi). In particolare, in merito agli aspetti fscali, sare e preferi ile che venisse superato l’attuale e poco costituzionale sistema duale di deducibilità e detraibilità per iscritti contrattualizzati e non.
MERCATI PRIVATI DIVERSIFICARE
PER

PROTEGGERSI DAL RISCHIO GEOPOLITICO
Le prospettive per gli investimenti nei mercati privati restano sotto il segno dell’ottimismo, con l’inflazione diminuita in modo significativo e l’avvio del ciclo di allentamento in Europa e negli USA. Tuttavia, le tensioni geopolitiche persistono, con il rischio di un’escalation dei conflitti in tutto il mondo, sottolineando l’importanza di un’allocazione diversificata nei mercati privati. La recente riduzione e l’anticipazione di ulteriori tagli dei tassi, assieme allo stimolo per la ripresa economica in Cina, forniranno un vento favorevole all’economia globale e agli investimenti. In particolare, agli investimenti nei mercati privati, che all’inizio del quarto trimestre 2024 sono tornati ai livelli pre pandemici in termini di raccolta, attività di investimento e valutazioni. Vediamo, inoltre, i primi segnali di ripresa nel real estate, anche se la situazione varia da un settore all’altro e da una regione all’altra.
Il contesto sembra vantaggioso soprattutto per gli investimenti in private equity, nell’immobiliare e nelle infrastrutture, sostenuti dal calo dei tassi di prestito. Lo scenario potrebbe essere positivo anche per il debito, in quanto i tassi di default dovrebbero rimanere contenuti. Infine, riteniamo particolarmente interessanti gli investimenti allineati a megatrend come la rivoluzione dell’IA, la decarbonizzazione, la deglobalizzazione e i cambiamenti demografici, anche perché disaccoppiati dalla volatilità politica o economica di breve periodo.

Perfilamento | Blocos constituintes
Perfilamento | Blocos constituintes
UNA SOLUZIONE DI PROFILAZIONE COMPORTAMENTALE DEI CLIENTI BASATA SULL’IA
Versão com layer máquina simplificado e erro ortográfico corrigido (palavra ‘unica’ em layer humano)
Versão com layer máquina simplificado e erro ortográfico corrigido (palavra ‘unica’ em layer humano) layer máquina
I BLOCCHI DEL PROCESSO DI SEGMENTAZIONE
layer máquina
Tipificação de clientes atuais em áreas comportamentais relevantes para a hiperpersonalização 1
Tipificação de clientes atuais em áreas comportamentais relevantes para a hiperpersonalização 1
Comportamento investimento & trading
Comportamento investimento & trading
Comportamento contatos & canais
Comportamento contatos & canais
Comportamento preços & descontos
Comportamento preços & descontos
Tipificazione dei clienti attuali in aree di comportamento rilevanti per l’iperpersonalizzazione
Btw Trx Ø Hold Per Ø Pass Mgd
Tick Siz
Cnt
Cnt
RM Cnt/Cli/M
RM Cnt/M Ø RM Cnt/M Ø RM NCnt M
RM Cnt/M
RM Cnt/M
RM Cnt/Cli
RM Cnt/Cli
Pho Cnt
Meet Cnt
Mail Cnt
Pho Cnt Ø Meet Cnt Ø Mail Cnt Ø EBank Cnt Ø Mobi Cnt
EBank Cnt
Mobi Cnt
RM Cnt/Cli
RM Cnt/Cli
Identificação do ‘client tipo provável’ através de questionário dinâmico de perfilamento de clientes
perfilar Questões de perfilamento
‘Cliente tipo provável’ Clientes tipo identificados
identificados
Identificação do ‘client tipo provável’ através de questionário dinâmico de perfilamento de clientes
Identificazione della tipologia di clientela probabile tramite un questionario dinamico di profilazione dei clienti

How often do you trade?
Do you tend to trade in bulk?

How broad are your portfolios?
Pure delegators

Bespoke delegators

Quantitative profile
Quantitative profile
• Risk: Med to High consistently
• Risk: Med to High consistently
• Delegation: 96%/52%
• Delegation: 96%/52%
• Diversification: 5/12/5/6
• Diversification: 5/12/5/6
• Trading: 1/6%/20K
• Trading: 1/6%/20K
Qualitative profile
Qualitative profile
• Likely to need DPM exceptions


• Likely to need DPM exceptions
• Use Mutual Funds to I ‒ Replace cash ‒ Add exposures to DPM
• Use Mutual Funds to I ‒ Replace cash ‒ Add exposures to DPM
Commercial actions
Commercial actions
• Understand philosophy and strategy needs
• Understand philosophy and strategy needs
• Understand need for exposures
• Understand need for exposures
• Understand potential preferences for AMs
• Understand potential preferences for AMs

layer humano)
Approfondire la conoscenza del cliente è essenziale per iperpersonalizzare una proposta di valore. L’intelligenza artificiale può aiutare a ottenere la maggior quantità di informazioni possibile con il minor numero di domande.


NClient service charter
layer humano
Criação de client service charter como referência única de como cada cliente deverá ser servido
Creazione del Client Service Charter come riferimento unico dello standard di servizio per ogni cliente
Service


ella gestione patrimoniale, la proflazione dei clienti essenziale per individualizzare la proposta di valore offerta a ognuno di essi iperpersonalizzazione . l’ultimo passo di un processo di conoscenza che idealmente inizia da una segmentazione soft1 n questa fase, i clienti vengono segmentati in gruppi relativamente omogenei che permettono di assumere decisioni strategiche, ovvero quelle riguardanti la creazione di soluzioni e modelli di copertura miglioramento della proposta di valore inoltre, vengono proflati in ase alle loro caratteristiche, esigenze e aspettative per consentire l’assunzione di decisioni tattiche, cio quelle relative alla proposta e al servizio personalizzazione della proposta di valore . urtroppo, numerose societ di gestione patrimoniale affrontano le attivit di segmentazione e proflazione dei clienti in modo meno che ottimale. n diversi casi la segmentazione inesistente e, laddove viene effettuata, si asa per lo pi su criteri tesi a salvaguardare soprattutto gli interessi del fornitore2. A sua volta, la proflazione tende a concentrarsi sui requisiti di idoneit 3 senza tenere conto delle preferenze del cliente, oltre a quelle direttamente collegate agli investimenti. ueste lacune riducono la capacit del gestore di acquisire una conoscenza approfondita dei suoi clienti e disporre di informazioni rilevanti che gli permettano di raggiungere due o iettivi principali. l primo migliorare le proposte di valore per non lasciare il % dei clienti con esigenze insoddisfatte o soddisfatte solo in parte, soprattutto tra i clienti i ridi, che rappresentano il 1 3 % del totale l secondo iperpersonalizzare le proposte di valore per non lasciare il 1 2 % dei clienti con un modello di copertura su ottimale e il 3 % con un livello di servizio insuffciente. uesti aspetti negativi hanno varie ripercussioni in termini di costo opportunit % dei ricavi , crescita lenta 1 2% dei ricavi ed elevata perdita di clienti 1 2% dei ricavi . Davanti alle sfde legate alla pro-
1 E/o sub-segmentazione soft, ovvero senza strutture dedicate come lead o ering, addetti commerciali, gestori di segmento ecc.
2 Ad esempio, la segmentazione basata sul volume del patrimonio, utilizzata per garantire la viabilità economica del modello di copertura, o la segmentazione basata sull’origine del patrimonio, utilizzata per accelerare l’acquisizione di nuovi clienti.
3 Ad esempio, tolleranza al rischio, esperienza e conoscenze nella gestione degli investimenti, familiarità con valori mobiliari e strumenti specifici, preferenze e restrizioni agli investimenti.
4 Ovvero i clienti che non possono essere considerati esclusivamente delegator, advice seeker o self-directed.
5 Soprattutto per quanto riguarda l’incompatibilità tra tipologie di clienti e relationship manager, un aspetto chiave perché il relationship manager è responsabile per quasi il 50% della soddisfazione del cliente.
6 Considerato che i clienti molto soddisfatti hanno un RoA e una SoW più alti rispettivamente del 35-65% e del 40-85% rispetto agli altri clienti.
7 Ad esempio, investimenti, trading, contatti, canali, prezzi.
8 Per riflettere, ad esempio, diversi livelli di inflazione e tassi di interesse, volatilità e tendenze di mercato.
9 Idealmente, da cinque a otto domande, comprese le questioni normative.
flazione dei clienti, la proposta una soluzione di proflazione comportamentale che si avvale dell’intelligenza artifciale A per ottenere la maggior quantit possi ile di informazioni sui clienti potenziali o esistenti con il minor numero di domande. uesto processo si articola su tre locchi si vedano le immagini .
el primo locco si parte dalla clientela esistente per defnire diverse tipologie di clienti tramite l’ A , esaminando le aree di comportamento pi importanti per iperpersonalizzare la proposta di valore. er ottenere una visione completa e granulare, le aree analizzate devono comprendere numerosi aspetti7 e includere un numero relativamente alto di comportamenti. er ogni tipologia di clientela si devono registrare dati qualitativi che apportano visi ilit non solo sul comportamento, ma anche sulle motivazioni. Dato che i comportamenti devono essere valutati nel loro contesto, sar necessario ripetere questa tipifcazione in diversi contesti di mercato . gni tipologia di clientela avr esigenze e aspettative specifche che riguardano principalmente gli investimenti, la copertura, il servizio, la comunicazione, i canali e i prezzi. uesto esercizio pu aiutare anche a identifcare pro lemi nelle soluzioni esistenti analizzando in quale misura coprono le necessit di ogni tipologia di cliente. el secondo locco si crea un questionario dinamico di proflazione con l’o iettivo di identifcare la pro a ile tipologia di clientela in cui si inserisce o si inserir un cliente potenziale o esistente. a struttura dinamica del questionario implica che le domande vengono cali rate in ase alla risposta precedente al fne di ridurre al minimo il numero complessivo di domande necessarie9 per stabilire probabile la ti-
pologia di cliente tramite l’ A . uesta viene individuata quando si raggiunge un determinato livello di precisione ed accompagnata dalla descrizione della tipologia di clientela comportamenti, esigenze, aspettative ecc. e dalle azioni commerciali raccomandate. uesto processo produce un proflo dettagliato che prende in considerazione le necessit ricavate da oltre 1 comportamenti, nonostante il numero ridotto di domande poste. e azioni raccomandate comprendono la proposta, il grado di copertura, il livello di servizio e il prezzo suggerito.
REGISTRAZIONE IN UN CRM
nfne, nel terzo locco le azioni proposte dal processo di proflazione vengono valutate, decise e registrate in un sistema di C sotto forma di Client Service Charter. uesto documento defnisce gli standard di servizio per ogni cliente e deve essere modifcato e adeguato di pari passo con l’evoluzione della relazione e l’approfondimento della conoscenza del cliente.
n genere spetta ai relationship manager approfondire la conoscenza del cliente, con indicazioni limitate circa la defnizione del livello ideale di conoscenza e le modalit da attuare per raggiungerlo. Si creano cos disparit tra clienti, poich alcuni si sentono pienamente compresi dal proprio relationship manager, ma altri no, generando un costo opportunit e una serie di sfde relative alla crescita e alla fdelizzazione della clientela. er personalizzare la proposta di valore necessaria una comprensione sistematica e approfondita di ogni cliente. er molte societ di gestione patrimoniale, il sistema qui descritto rappresenta uno dei possi ili metodi per raggiungere questo o iettivo e incrementare i ricavi del 1 %.

per l’Italia,
CONDIZIONI FAVOREVOLI PER L’OBBLIGAZIONARIO DI ALTA QUALITÀ
Incertezza, dispersione globale e potenziale volatilità determinano un contesto favorevole per l’obbligazionario a gestione attiva, in modo particolare a fronte di tassi di interesse in calo che sono vantaggiosi per questa classe di attivo. Storicamente l’obbligazionario ha avuto la tendenza a registrare valida performance in contesti di atterraggio morbido e risultati ancora migliori in situazioni di atterraggio più duro. Inoltre, ultimamente le obbligazioni sono tornate a manifestare la loro tradizionale relazione inversa con l’azionario, o rendo benefici di diversificazione e di copertura per i portafogli. In aggiunta le valutazioni obbligazionarie appaiono convenienti rispetto ad altri attivi, ad esempio all’azionario, a nostro giudizio. Ci aspettiamo che le curve dei rendimenti continuino a irripidirsi, come accaduto in passati cicli di allentamento monetario, con la prosecuzione dei tagli dei tassi da parte della Fed e delle altre banche centrali. Benché la recessione non rappresenti il nostro scenario di base, i rischi economici restano una fonte di incertezza con il rallentare della crescita americana. Un tale contesto esige un approccio attento nel dimensionare le posizioni e per mantenere flessibilità nei portafogli.

Josip Kotlar
FAMILY OFFICE COMPETENZE CHIAVE E NUOVE SFIDE PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FAMILIARE
Sono 113 i single family o ce in Italia. Di questi, il 54% mantiene un legame diretto con le attività imprenditoriali familiari. Il report 2024 dell’Osservatorio Family O ce evidenzia come la sfida delle competenze sia centrale per il successo a lungo termine di queste entità.
Il report 2024 dell’Osservatorio
Famil ffce getta luce sulle dinamiche e le sfde affrontate dai
Single Famil ffce SF in talia, rivelando un quadro articolato di trasformazione del settore. a crescente complessit del contesto economico e fnanziario ha reso necessario sviluppare nuove strategie di governance e rafforzare le competenze professionali al loro interno. l censimento al 31 dicem re 2 23 ha individuato 113 SF italiani, dei quali en il % mantiene un legame diretto con le attivit imprenditoriali familiari. Tuttavia, emergono differenze signifcative quando si considera la composizione dei consigli di amministrazione e i profli dei chief e ecutive offcer CE , evidenziando sfde rilevanti per garantire la continuit e l’effcacia della gestione patrimoniale.
LA GOVERNANCE DEI SFO
n dato centrale la composizione demografca dei consigli di amministrazione CdA dei SF , dove si registra una presenza di pi generazioni. Dei CdA analizzati, 3 circa il 2% ve-
dono la coesistenza di due generazioni, mentre 2 includono rappresentanti di en tre generazioni. uesto aspetto generazionale rifette una tendenza delle famiglie a coinvolgere attivamente i mem ri pi giovani, garantendo cos il passaggio di competenze e la continuit strategica. n 17 casi, invece, solo una generazione rappresentata nel CdA, evidenziando il rischio di mancanza di ricam io generazionale.
Sul fronte dei CE , il 7 % di questi ruoli apicali occupato da mem ri della famiglia proprietaria, un dato che sottolinea la preferenza delle famiglie italiane a mantenere il controllo e la gestione strategica del patrimonio all’interno del nucleo familiare. Tuttavia, quando si guarda alla fascia d’et , emergono contrasti signifcativi. CE indipendenti ossia esterni alla famiglia sono per il % compresi tra i e i anni, mentre i CE familiari presentano una distri uzione pi eterogenea, con punte in entram e le estremit 2 3 anni e anni o pi . uesto rifette un approccio fessi ile che da un lato valorizza l’esperienza consolidata, e dall’altro favorisce
UN ALTRO ELEMENTO IMPORTANTE È LA ETEROGENEITÀ
DELLE COMPETENZE
RICHIESTE, CHE
ALLA TIPOLOGIA DI FAMILY OFFICE
l’ingresso di giovani leader capaci di portare una visione pi dinamica e orientata all’innovazione.
MATRICE COMPETENZE
n focus centrale del report riguarda lo sviluppo delle competenze necessarie per operare effcacemente nei Single Famil ffce. o studio sviluppa una matrice che identifca quattro tipi principali di competenze orizzontali e tecnico analitiche, verticali e tecnico analitiche, orizzontali e relazionali, e verticali e relazionali. ’o iettivo supportare le famiglie nel comprendere quali capacit siano indispensa ili per una gestione effcace e nella scelta dei professionisti pi adatti a ricoprire i ruoli chiave. e competenze orizzontali e tecnico analitiche riguardano la capacit di interpretare dati complessi e applicare conoscenze specialistiche in am iti come il private equit e la gestione del rischio. e competenze verticali e tecnico analitiche, inve -
ce, sono legate a specifici settori di investimento e strategie di crescita, come il venture capital e il real estate. Sul piano relazionale, le competenze orizzontali comprendono la capacit di negoziare e costruire net ork solidi, essenziali per colla orare con altri attori dell’ecosistema, mentre le competenze verticali relazionali includono la gestione dei rapporti tra generazioni e la mediazione familiare, aspetti cruciali per mantenere la coesione all’interno della famiglia. n altro elemento importante rappresentato dall’eterogeneit delle competenze richieste, che varia in ase alla tipologia di Famil ffce. ei Single Famil ffce, ad esempio, frequente una forte asimmetria informativa tra domanda e offerta di competenze, il che rende complessa la valutazione della qualit e del “ft” del professionista rispetto alla cultura organizzativa della famiglia. uesto scenario contrasta con quanto avviene nei ulti Famil ffce F , dove il mercato pi strutturato e le competenze sono meglio defnite, grazie anche a una maggiore apertura e trasparenza nei processi di selezione e sviluppo dei talenti.
LE FIGURE CHIAVE
Esistono poi fgure professionali che ricoprono ruoli chiave nei Single Famil ffce, delineando un quadro di competenze che vanno oltre le tradizionali etichette professionali. Tre profli emergono come distintivi · fduciary guardian: questa fgura rappresenta il custode della fducia della famiglia, garantendo che le decisioni strategiche siano allineate con i valori e gli o iettivi a lungo termine della famiglia. a sua capacit di mediare tra diverse generazioni e di risolvere confitti interni lo rende un elemento indispensa ile per la sta ilit del Famil ffce.
SEGMENTAZIONE PER GENERAZIONI DEI CEO DI SFO
CONFRONTO FRA CEO FAMIGLIARI E CEO INDIPENDENTI
Fonte: Osservatorio Family O
· Learning agent: il professionista che interpreta questo ruolo orientato all’innovazione e all’apprendimento continuo, capace di guidare la famiglia attraverso le sfde di un contesto in rapida evoluzione. romuove una cultura della conoscenza e supporta i mem ri pi giovani nel comprendere le dinamiche del patrimonio e dell’impresa familiare.
· Generalist expert: questo profilo coniuga un’ampia ase di competenze trasversali con una profonda e pertise in aree specifiche, come la gestione del portafoglio o la fiscalit internazionale. un ponte tra le diverse funzioni del Famil ffice e rappresenta spesso il punto di riferimento operativo per la famiglia. Tuttavia, non vanno ignorati i rischi legati a due fgure disfunzionali che possono emergere nei Single Famil ffce lo “ es an”, che asseconda passivamente le volont dei mem ri della famiglia senza ap-
portare un vero valore aggiunto, e il “Tecnocrate”, troppo focalizzato sugli aspetti tecnici e incapace di cogliere le dinamiche relazionali che sono alla ase della gestione patrimoniale. n conclusione, il report 2 2 dell’ sservatorio Famil ffice evidenzia come la sfida delle competenze sia centrale per il successo a lungo termine dei Famil ffice italiani. entre le famiglie cercano di ilanciare tradizione e innovazione, emerge chiaramente la necessit di una maggiore professionalizzazione del settore, con un focus sulla definizione di standard qualitativi e sull’adozione di approcci pi strutturati nella gestione del talento. iconoscere l’importanza del capitale umano e adottare strategie innovative per attrarre, trattenere e sviluppare i migliori professionisti sar fondamentale per affrontare le sfide future e garantire la continuit delle famiglie e dei loro patrimoni.

I TITOLI VALUE DI OGGI SARANNO I TITOLI GROWTH DI DOMANI?
Se negli Stati Uniti negli ultimi anni la preferenza degli investitori si è spostata verso titoli growth, in Europa il value resiste e o re prospettive interessanti per una serie di motivi
Innanzitutto, la pandemia da Covid-19 ha portato volatilità sui mercati e fattori come la crisi bancaria americana, le preoccupazioni macroeconomiche e l’impatto dell’aumento dei rendimenti obbligazionari sui bond proxy azionari hanno creato opportunità per gli investitori value contrarian come noi. A nostro avviso, l’incertezza sui mercati è destinata a perdurare nel futuro e la capacità di trarre vantaggio da titoli valutati in modo errato potrebbe generare alpha
Un altro aspetto positivo è che il mercato azionario europeo si muove su due livelli. Nel contesto di tassi zero, i prezzi dei titoli growth di qualità hanno raggiunto livelli elevati sostenuti dall’interesse degli investimenti passivi, mentre la parte più economica del mercato è stata trascurata e rimane tuttora valutata in modo attraente. Di conseguenza in Europa stiamo assistendo a una dispersione delle valutazioni tra le più ampie di sempre. In un contesto in cui i prezzi dei titoli value sfavoriti appaiono interessanti, siamo convinti che ci siano altri titoli diversi da quelli che hanno guidato i mercati finora in grado di performare bene. I titoli value di oggi potrebbero essere i titoli growth di domani.

LE NOVITÀ E L’IMPATTO DEL REGOLAMENTO DORA
Con l’aumento delle minacce informatiche, il legislatore europeo ha riconosciuto l’importanza di dotare le istituzioni finanziarie, bancarie e assicurative dell’Unione di un quadro normativo che favorisca la loro resilienza operativa digitale.
Il Regolamento UE 2022/2554 noto come “DORA” (Digital Operational Resilience Act) la cui applicazione dovrebbe decorrere a partire dal 17 gennaio 2025, rappresenta la più importante riforma sinora varata nel settore della sicurezza informatica nell’ambito bancario, fnanziario e assicurativo. Come confermato dai suoi considerando, il crescente grado di digitalizzazione e interconnessione ha amplifcato i rischi informatici in conseguenza del ruolo essenziale acquisito dai servizi CT. Con l’aumento delle minacce informatiche e delle interruzioni operative conseguenti a incidenti di sicurezza,
il legislatore europeo ha riconosciuto l’importanza di dotare le istituzioni fnanziarie, ancarie e assicurative dell’Unione di un quadro normativo che favorisca la loro “resilienza operativa digitale”, ossia la capacità di costruire, assicurare e riesaminare la propria integrit e affda ilit operativa, garantendo tramite i servizi CT di fornitori terzi, la sicurezza dei sistemi informatici anche a fronte di eventuali pertur azioni. n tal senso, cruciale che le entit fnanziarie ed i loro provider di servizi CT adottino misure adeguate e idonee per garantire la sicurezza e l’affda ilit delle loro operazioni.
I pilastri principali su cui poggia la disciplina di DORA sono essenzialmente cinque:
(i) gestione dei rischi: obbligo di mappare tutte le funzioni e le attività che sono supportate da servizi CT e ne devono gestire i rischi, le minacce alla loro cybersecurity e le vulnerabilità, dotandosi di strutture di governance interna e formalizzando le relative policy per poterli monitorare;
(ii) resilienza operativa: obbligo di prevedere un programma di test per valutare e rimediare eventuali lacune di sicurezza informatica;
(iii) rapporti con i fornitori terzi: valutazione e monitoraggio dei rischi dei
SARÀ NECESSARIA L’EMANAZIONE
DI UN DECRETO LEGISLATIVO DI ARMONIZZAZIONE DELL’ORDINAMENTO
DAL PACCHETTO DORA
rapporti con i fornitori esterni (in particolare i fornitori con cui hanno rapporti diretti, ma anche i c.d. su contractors, ossia gli altri fornitori di cui si avvalgono indirettamente) anche tramite la redazione di accordi contrattuali che includano i requisiti minimi di contenuto indicati nel regolamento;
(iv) gestione degli incidenti: obbligo di informare le autorità competenti in merito ad eventuali incidenti signifcativi e alle misure adottate per affrontarli;
(v) meccanismi di condivisione delle informazioni: possibilità di scambio reciproco di informazioni e analisi delle minacce informatiche.
GLI IMPATTI DI DORA
’impatto di D A sulle varie tipologie di entit fnanziarie non sar evidentemente lo stesso per tutti i soggetti destinatari sia in termini di presidi di governance interna (si pensi ad esempio all’aggiornamento delle policy di sicurezza informatica) sia in termini di revisione dei contratti con i fornitori di servizi CT a supporto di funzioni essenziali o importanti.
In particolare, le banche (attesa la loro rilevanza a livello di rischio sistemico) erano già sottoposte a un framework regolamentare particolarmente avanzato in ragione del
recepimento sia degli orientamenti EBA sull’esternalizzazione che degli orientamenti EBA sulla gestione dei rischi CT e di sicurezza entram i poi richiamati e attuati nella Circolare 285) che già anticipavano alcune delle misure poi successivamente riadite da D A.
Insieme alle banche, anche le imprese di assicurazione, nonché SGR e gestori di FIA, sono già attualmente chiamati ad adottare una serie di presidi in caso di esternalizzazione di funzioni essenziali o importanti. er le imprese di assicurazione vi saranno impatti sulle attività da svolgere internamente per l’adeguamento e la compliance con le previsioni di DORA, anche alla luce della ormai risalente regolamentazione di settore i.e. il egolamento VASS n. 3 del 2 1 . e SGR, i gestori di FIA e le imprese di investimento a loro volta avranno un impatto rilevante (in termini di sforzi interni per l’adeguamento); le attuali fonti non approfondiscono e non considerano in modo esaustivo le regole di resilienza operativa digitale (si pensi al egolamento E 2 13 231 e al egolamento di anca d’ talia e Consob del 5 dicembre 2019, ma anche al Regolamento UE 2017/565; anche se parzialmente, l’unica fonte che cerca di regolamentare il tema sono gli
orientamenti ESMA sul cloud, applica ili peraltro solo ai servizi in cloud . n ogni caso, ciascuna entit fnanziaria dovrà innanzitutto individuare tutti i contratti riconducibili a servizi CT prestati da fornitori terzi tra questi si dovranno distinguere i servizi a supporto di funzioni essenziali o importanti, ossia quelle funzioni la cui interruzione o la cui esecuzione interrotta, carente o insuffciente, comprometterebbe sostanzialmente i risultati fnanziari o la solidit o la continuit dei servizi e delle sue attività, o ancora il costante adempimento delle condizioni e degli obblighi inerenti alla sua autorizzazione o di altri obblighi previsti dalla normativa di settore applica ile. Successivamente, sar necessario svolgere una gap analysis per poter correttamente valutare i rischi e le azioni da intraprendere per poter adeguare tutte le policy e le procedure interne e i contratti ai nuovi requisiti previsti dal Regolamento DORA e dai regolamenti delegati.
In tal senso, il framework DORA è ben lungi dall’essere completato e, in particolare, (i) mancano ancora la maggior parte delle norme tecniche di attuazione c.d. TS e TS, si pensi ad esempio alla classifcazione degli incidenti, alla gestione dei rapporti con i subfornitori, alle metodologie di notifca e reporting degli incidenti e ii sarà necessaria l’emanazione di un decreto legislativo di “armonizzazione” dell’ordinamento italiano alle novità introdotte dal pacchetto DORA come previsto dall’art. 1 della legge delega n. 1 2 2 . nevita ilmente, tutto ci rende ancora pi diffcile questa fase di implementazione e progressivo adeguamento a questa nuova normativa “iper tecnica”.

INTERVISTE GURU

Diversificare guardando fuori dalla concentrazione dell’indice. Oltre i nomi noti si possono scovare delle opportunità interessanti anche nelle asset class più piccole.
“Sono convinto che quando si fa asset allocation a livello più basso sia in qualche modo anche più semplice perché ci sono ine cienze visibili mentre diventa di coltoso scoprire, a livello più alto, delle evidenze che non siano già note anche a tutti gli altri”, spiega Marco Pirondini.
CAMBIARE PUNTO DI VISTA
“In molti tendono a pensare a un rischio contro un benchmark, noi siamo convinti che la maggior parte dei clienti finali non ragioni così ma in vista di un obiettivo che è quello di avere un buon rendimento e un apprezzamento del capitale nel tempo”
Idettagli fanno la differenza. uesto vero anche per i mercati fnanziari e, soprattutto, quando si costruisce un’asset allocation. Cercare di guardare dove nessun altro guarda pu molto spesso portare a scovare delle opportunit inesplorate. Si potre e riassumere cos la flosofa d’investimento di arco irondini, chief investment offcer di Amundi S.
Al momento, secondo il professionista, i rischi principali per gli investitori sono di natura esogena e tra questi fgurano anche le elezioni americane l’intervista stata fatta prima dell’esito delle elezioni del novem re 2 2 . “Entram i i candidati hanno programmi che, in modo diverso, porteranno un ulteriore deterioramento del defcit pu lico e pressione sui tassi di interesse, questi non sono elementi positivi per lo sviluppo dei mercati fnanziari”, sottolinea l’esperto.
er tale ragione, l’esito pi auspica ile per i mercati quello di un Congresso diviso, “cos che legiferare, imporre nuove tariffe o im astire nuovi programmi di spesa diventere e pi diffcile e ci si dovre e occupare di risanare i conti pu lici che negli Stati niti sono molto deteriorati dallo scoppio della pandemia a oggi”, ammette irondini.
E, parlando di tassi “ ormai pi di un mese che sottolineiamo come le aspettative di ri asso dei tassi a reve siano secondo noi eccessive, l’economia continuer a rallentare gradualmente cos come il mercato del lavoro continuer a inde olirsi dunque, la discesa dei tassi sar graduale e senza accelerazioni, l’unico motivo che potre e spingere la Fed a un’azione pi signifcativa un deterioramento dell’economia pi rapido che per , al momento, nessuno prevede”, mette in guardia l’esperto di Amundi. Dunque, o ell non stare e pensando a una politica espansiva, ma semplicemente cessando quella restrittiva in maniera graduale “conscio degli errori del passato, quando operare dei tagli repentini ha portato a delle conseguenze negative”, commenta.
I RISCHI FUORI DAL MERCATO
Come si diceva prima, i rischi principali per l’investitore al momento sono esterni alle dinamiche macroeconomi-
che e quindi piuttosto diffcili da gestire. “Altri riguardano la geopolitica, con la Cina che rivendica la supremazia su Tai an per dare un messaggio all’ ccidente, o ancora la situazione che va avanti da pi di un anno in edio riente che pu velocemente degenerare in una crisi energetica”, spiega. Dall’altro lato per ene tenere a mente come l’economia a stelle e strisce stia continuando a performare positivamente, “le aziende sono profttevoli. Certo, ci sono dei rischi di lungo periodo, dato che il mercato americano al momento rimane caro, con multipli tra i pi alti degli ultimi 7 anni, c’ un pro lema di valutazioni e di concentrazione in un numero estremamente limitato di titoli”, sottolinea il professionista. l consiglio, alla luce dello scenario tratteggiato “diversifcare riducendo i rischi di concentrazione del mercato S, infatti le valutazioni dell’equit fuori dagli Stati niti sono molto pi asse e alcune di queste aziende, in diversi settori, sono europee ma operano a livello glo ale e quindi anche in America”, commenta.
DOVE NESSUN ALTRO GUARDA
noltre, l’esperto nella sua analisi passa in rassegna l’asset allocation che fa attraverso l’Amundi Funds ncome pportunities. uardiamo ad alcune aziende “in Asia e nello specifco in iappone e in Corea che hanno fatto dei passi in avanti in termini di attenzione alla governance e di gestione del capitale. oi, ci piacciono i Cat ond, gli agenc pi dei governativi. untiamo a vendere volatilit sul mercato azionario SA, per cercare e tra reddito dovessero esserci correzioni nel mercato, infatti un quarto del fondo allocato in questa strategia perch il ciclo stato duraturo e i margini e le valutazioni sono alti e generosi”, spiega.
irondini precisa poi che non detiene i agnifci 7 poich “nel mercato ci sono molte altre opportunit , come i titoli fnanziari, le anche in Corea o quelle italiane”, dice. E la domanda chiave che guida il lavoro del gestore capire se si sta scoprendo qualcosa che non hanno gi scoperto tutti gli altri. “ n molti tendono a pensare i rischi contro un enchmark, noi siamo convinti che la maggior parte dei clienti fnali non ragioni cos ma in vista di un o iettivo che quello di avere un uon rendimento e un
BISOGNA DIVERSIFICARE
RIDUCENDO I RISCHI DI
CONCENTRAZIONE
DEL MERCATO
US: LE VALUTAZIONI
DELL’EQUITY FUORI
DAGLI STATI UNITI SONO MOLTO PIÙ BASSE E
ALCUNE DI QUESTE AZIENDE SONO EUROPEE
MA OPERANO A LIVELLO
GLOBALE

apprezzamento del capitale nel tempo”, spiega. er questo, “quando troviamo delle asset class che funzionano contro questo o iettivo cerchiamo di creare un portafoglio diversifcato per regioni e per settori, siamo disposti a essere pazienti poich sappiamo che questa diversifcazione quella che permette di creare una sta ilit nel tempo”, sottolinea.
’originalit e la caratteristica principale di questo fondo consistono nel tornare alle origini “mettendo al centro le esigenze e i isogni del cliente, e di certo questa non pu e non deve essere una scusa per non performare.
’allocazione va fatta in funzione delle valutazioni, delle opportunit e dei rischi e dello stato di maturit del ciclo economico”, prosegue. uardando allo storico del fondo, “quando ho iniziato alla fne del 2 11 negli SA e pi tardi in Europa era l’inizio del E e noi avevamo un %
del fondo in , oggi a iamo il 2 3 per cento. ueste percentuali danno l’idea dei cam iamenti che possiamo apportare all’asset allocation in relazione alle opportunit che individuiamo per raggiungere i nostri o iettivi”, dice. E ancora, per un periodo il gestore ha detenuto una quota importante di equit , circa il % “che ha rappresentato i nostri massimi, poi a iamo ridotto la quota di azionario negli ultimi tre o quattro anni”, prosegue. nfne, un altro esempio di titoli introdotti da inizio anno e pari al % del fondo rappresentato dai gold miners. “Siamo convinti che il prezzo dell’oro sia in un trend al rialzo sta ile e in questo senso l’ ndia, il aese in pi forte crescita in Asia, a sostenere la domanda di oro con la produzione e la richiesta di gioielli, come pure le anche centrali”, dice. icro asset class, come la defnisce irondini, dal grande potenziale.

TUTTI I NUMERI
“Duemilatrecento consulenti finanziari, una rete private formata da 1.300 professionisti con 300 wealth advisor per i clienti più sofisticati e 93 senior partner che costituiscono un’eccellenza del settore. Non dimenticando che negli ultimi anni è cresciuto anche il numero di giovani professionisti”
CRESCERE ANCORA NEL PRIVATE BANKING E
NEL WEALTH MANAGEMENT
Il vicedirettore generale di Banca
Generali racconta gli obiettivi raggiunti quest’anno e le sfide per il 2025. Il lancio di BG International, l’OPA su Intermonte Partners Sim e la sfida della protezione assicurativa per la clienta private.
Il 2024 è stato un anno in crescita per l’industria del private baking. In termine di volumi, certo, ma non solo. “È aumentata la richiesta di consulenza da parte dei clienti, seguendo il trend degli ultimi anni sia per il target private che per quello retail. Possiamo considerarlo anche un anno di passaggio dopo gli anni dei tassi zero che ci hanno accompagnato per più di un decennio”, spiega Marco Bernardi, vicedirettore generale di anca enerali, raggiunto negli uffci di ilano della società da FundsPeople.
Secondo il professionista il cambio di rotta delle banche centrali ha portato, tra le altre cose, anche a un mutamento nelle esigenze del cliente. “Possiamo dire che si sia riscoperta l’importanza del gestito e dell’asset allocation in ge-
nerale poiché il cliente ha la necessità di ottenere valore aggiunto. È vero che il Btp è stato best seller negli ultimi mesi, incarnando una soluzione semplice e immediata e che ha trovato largo consenso tra i risparmiatori, ma il nostro è un settore abituato ad avere continui antagonisti, come in passato lo è stata la liquidità sui conti corrente”, commenta.
Bernardi, che di recente ha ottenuto il premio come vincitore per la categoria “Manager di Rete private banking italiana specializzata o di gruppo assicurativo” in occasione dei FundsPeople Awards 2024, fa un ragionamento più ampio sul mercato, “la nostra è un’industria ancora caratterizzata più dall’offerta che dalla domanda e, inoltre, la competenza del risparmiatore fnale non ha raggiunto livelli adeguati; il grande lavoro che siamo chiamati a fare come settore è dare sempre più consapevolezza al cliente sapendo che non esiste il migliore investimento in termini assoluti, ma ciascuna proposta deve essere declinata a seconda delle singole esigenze”, sottolinea.
Come noto, Banca Generali ha un focus sul private banking e sul wealth management con, all’attivo “2.300 consulenti fnanziari, una rete private formata da 1.3 professionisti con 3 ealth advisor per clienti pi sofsticati e 93 senior partner che costituiscono un’eccellenza del settore. Non dimentichiamo però che negli ultimi anni è cresciuto anche il numero di giovani professionisti”, dice. Ma non solo, segno positivo anche per l’apertura di nuove fliali con operativit di cassa, in controtendenza rispetto al mercato. “Con l’inaugrazione di quella di Cagliari, segneremo dieci nuove fliali nell’ultimo triennio. a presenza fsica rimane ancora essenziale nel rapporto con il cliente e anche nel prossimo futuro si tratta di qualcosa che l’intelligenza artifciale non potr sostituire”, ri adisce.
Inoltre, Bernardi pone l’accento su un tema dalla duplice declinazione. Il ricambio generazionale: da una parte c’è quello relativo ai clienti, dall’altro quello dei professionisti. “Il primo mi preoccupa di meno perché sarà un processo lento, basti pensare che al momento le grandi concentrazioni di ricchezza sono detenute da clienti che hanno oltre 70 anni; non è ancora un’esigenza saper parlare con i millennial proprio perché la trasformazione arriverà ma sarà più graduale rispetto a quello che ci immaginia-

RICAMBIO GENERAZIONALE
“I professionisti dorvanno essere in grado di usare strumenti digitali e se si guarda all’albo dei consulenti
finanziari questo è fermo a un’età media di 53 anni”

mo”, ammette. Invece, secondo Bernardi, la necessità più stringente è quella relativa al ricambio generazionale dei professionisti “che dovranno essere in grado di usare strumenti digitali e se si guarda l’albo dei consulenti questo è fermo a un’età media di 53 anni”, riconosce. Il professionista consiglia la valorizzazione dei team di consulenti in cui vengono inserite fgure pi unior per supportare i professionisti con portafogli più grandi. Un altro tema chiave nel prossimo futuro sarà quello del genere “si pensa, per esempio, alle clienti donne che si occuperanno dei risparmi delle famiglie quando, anche per dinamiche demografche verrà a mancare il marito per questioni di età”, dice.
IL FUTURO SI MUOVE SU TRE BISETTRICI
Il futuro della divisione private di Banca Generali si muoverà su tre strade principali. Da una parte c’è il lancio di BG International. “Noi siamo partiti con il progetto di aprire una fliale in Svizzera per diversifcare a livello geografco e da lì ci siamo interrogati su come fornire un’alternativa strutturata per i nostri clienti”, dice. Esiste un patrimonio stimato in 80 miliardi di asset italiani che sono depositati in banche svizzere che vengono gestiti con una normativa cross order sempre pi stringente. “ egli ultimi 1 anni
non ci sono stati altri casi di apertura di fliali italiane in Svizzera e noi invece lo abbiamo fatto da un lato cimentandoci con il vertice del private banking, dall’altro lasciando la diversifcazione geografca dei depositi con un servizio 1 % italiano e questo d la possi ilit al cliente di usufruire di un servizio organico”, spiega Bernardi.
’altro o iettivo che l’esperto si pone quello di continuare a crescere ed essere sempre più attrattivi nel segmento del private anking e “fn’ora posso dire che lo a iamo centrato con successo, è un qualcosa che ci viene bene e tutta l’infrastruttura, l’organizzazione e l’approccio commerciale va proprio in questa direzione”, ammette.
nfne, per il prossimo anno, in attesa del piano strategico triennale del gruppo, c’è l’OPA su Intermonte che dovrà concludersi a gennaio. “Cambia la pelle della nostra banca ma di certo non la strategia che si pone l’obiettivo di valorizzare i servizi agli imprenditori, attraverso una boutique che ha il suo focus sul corporate investment banking, questo ci permetterà di essere ancor più incisivi nel supporto delle famiglie private ideali per noi come sono quelle di imprenditori con una serie di servizi che prima facevamo attraverso delle partnership e ora potremo fare direttamente”, conclude il vice DG.
LA FORZA DELLA TRANSIZIONE ESG
18-19 novembre 2024
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BANCA GENERALI PRIVATE
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CLARITY AI
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ETICA SGR
EURIZON
FIDEURAM ASSET MANAGEMENT IRELAND
FIDEURAM ASSET MANAGEMENT SGR
GRUPPO BANCA FININT
GRUPPO CASSA CENTRALE
IMPACT SGR
INTESA SANPAOLO VITA
KAIROS PARTNERS SGR
MC ADVISORY CSR
NORDEA ASSET MANAGEMENT
PICTET ASSET MANAGEMENT
S&P GLOBAL RATINGS
SCHRODERS
SWISSCANTO
UBS ASSET MANAGEMENT partecipano:
INTERVISTE ISTITUZIONALE di Ra aela Ulgheri


COMPONENTE MEDICA E SCIENTIFICA
“In anni recenti si è assistito a un maggiore riconoscimento del ruolo del veterinario nell’ambito della sicurezza degli alimenti di origine animale (relativo al controllo sulla parte zootecnica)”
PRESIDENTE, ENPAV
UN INCREMENTO COSTANTE DEL PATRIMONIO PER UNA PLATEA DI PROFESSIONISTI “COMPOSITA”
Il presidente, raggiunto a Roma da FundsPeople, tratteggia la genesi dell’ente di previdenza dei veterinari, la cui attività di investimento è stata “normata in maniera puntuale tra il 2010 e il 2014”.
Un’entità con oltre 60 anni di storia, un panorama di professionisti “composito” e una componente di genere peculiare: la quota femminile che supera quella maschile. A questo si somma una sempre più intensa richiesta di professionalità legata al tema della sicurezza in ambito alimentare (zootecnica). Oscar Gandola, presidente di Enpav dal 2023 ma presente nel CdA dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari dal 1996, traccia la storia della cassa, istituita nel 1958, con la riforma “radicale” nel 1991 e il passaggio a ente privatizzato a seguito del Dlgs 509/94. A fine 2023, Enpav conta quasi 27.500 iscritti con la già accennata prevalenza femminile per quasi 3 mila unità (15.239 iscritte contro 12.250 iscritti). Le motivazioni alla base di quella che Gandola definisce “femminilizzazione della professione” vanno ricercate nel percorso formativo: “Semplicemente – afferma – è maggiore il numero delle donne che partecipano alla selezione per accedere alla facoltà di veterinaria a numero chiuso e che poi risultano ammesse”. Gli altri numeri in termini “umani”, vedono 8.526 pensionati, mentre il patrimonio si attesta a un miliardo 150 milioni a dicembre 23, con oltre 250 prodotti, tra azioni, obbligazioni, titoli di stato, fondi liquidi, illiquidi e immobili, “ma a luglio ha superato la soglia del miliardo 200 milioni”.
La categoria è composta per lo più da liberi professionisti (circa 20 mila). C’è poi una componente di dipendenti del sistema sanitario regionale, di cui una parte iscritta “obbligatoriamente” dal ’91 alla Cassa e con una doppia contribuzione previdenziale. “Un’altra quota – continua – è composta da veterinari che, seppure non obbligati, hanno fatto questa scelta per avere una forma di previdenza aggiuntiva”. Il motivo? “Oltre a un sistema pensionistico c’è anche un sistema di welfare (II pilastro) molto attivo”. Oltre tutto, continua il presidente, “nel 2007 è stata introdotta una forma di previdenza volontaria, chiamata ‘pensione modulare’, che si basa sull’investimento di una quota di contribuzione che varia dallo zero al 14%, aggiuntiva alla previdenza obbligatoria, per cui la cassa garantisce una rendita fssa minima dell’1, %”. n’ultima quota di iscritti “è data da una nuova coorte di lavoratori, gli specialisti ambulatoriali introdotti nel 2007, che collaborano a ore con il servizio sanitario, per lo più dislocati al Sud, per cui Enpav è l’unica forma di previdenza”.
MISMATCH
Nonostante una platea limitata nei numeri, negli anni l’incremento del patrimonio è stato costante. “Nel 1996 (quando sono entrato nel CdA) gli asset erano pari a 50 milioni di lire, e anche la contribuzione era ridotta”, spiega Gandola. Le riforme effettuate nel tempo hanno contribuito alla crescita incrementale del patrimonio, “con l’aliquota del soggettivo che arriverà nel 2033, al 22%, dal 10% del 2012 (dovuta a un incremento dello 0,5% annuo)”. L’obiettivo? “Mettere in sicurezza la Cassa e offrire, al contempo, una pensione adeguata ai colleghi”. La crescita del volume d’affari degli ultimi anni è imputabile a più cause. “Durante il Covid c’è stata una rivalutazione dell’animale domestico, per cui anche il rapporto cliente-veterinario è cambiato”, ma c’è stato, come detto, anche un “maggiore riconoscimento del ruolo del veterinario nell’ambito della sicurezza degli alimenti di origine animale (relativo al controllo sulla parte zootecnica)”. Tanto che, negli ultimi anni, si assiste a un aumento della domanda di questi professionisti rispetto all’offerta sul territorio legata all’ampliamento della componente medica e scientifca.
GESTIONE DEL PATRIMONIO
n questo panorama in cui si incontrano fgure professionali di diversa natura contrattuale o esclusivamente libero professionale la gestione della cassa è rimasta unica. “ n Enpav non si ritenuto effciente creare fondi ad hoc – spiega Gandola – in quanto la platea è comunque numericamente ristretta”.

L’attuale attività di investimento è stata “normata in maniera puntuale tra il 2010 e il 2014”. Già nel 2012 “siamo stati tra le prime casse a implementare un modello di Asset Liability Management (ALM) con il quale, su base triennale, sono state defnite le asset allocation strategiche per raggiungere gli obiettivi di rischio/rendimento prefssati”. el 2 13, poi, la defnizione del “modello di gestione del patrimonio” da cui, con cadenza triennale si sviluppa un’analisi A “fnalizzata all’identifcazione dell’asset allocation strategica (AAS) che sarà valida per il successivo triennio”. ’ultima AAS approvata a fne 2022 è strutturata in macro asset class e sub asset class che vedono un 39% obbligazionario, un 23% azionario, 27% real estate, 4% monetario e 7% investimenti alternativi (diversi dal real estate). In questi ultimi anni, ovviamente, “il rialzo dei tassi di interesse ha permesso di annullare il sottopeso del comparto obbligazionario a breve/medio termine, tramite ingenti acquisti di titoli di Stato e corporate societari. Permangono dei sottopesi, invece, per le componenti a più lunga scadenza”. Mentre sulla parte alternativi, “nei private market siamo sopra l’obiettivo target del 7% (attualmente al 9%)”.
LE RIFORME
EFFETTUATE NEL TEMPO HANNO
CONTRIBUITO ALLA CRESCITA
INCREMENTALE DEL PATRIMONIO
Da un punto di vista strategico, Gandola sottolinea poi due elementi centrali nell’attività futura dell’ente. Da un lato “la decisione del CdA di avviare un processo di integrazione delle tematiche ESG, nelle strategie di investimento, nella selezione dei prodotti fno ad arrivare alla pu licazione del bilancio sociale”. In questa sede l’ente si è dotato del supporto dell’advisor fnance.
Il secondo elemento è, invece, legato alla “volontà di rivedere il modo di classifcare i prodotti in portafogli”. Allo stato attuale il patrimonio si suddivide in due macro-componenti: mobiliare e immobiliare. “Nel tempo, però, è apparso chiaro che i prodotti alternativi diversi dal real estate (oggi inclusi nella componente mobiliare) presentano caratteristiche molto più simili a quelli immobiliari, in termini di rischio-rendimento e liquidità”. Da qui la valutazione di suddividere il portafoglio tra investimenti liquidi e illiquidi. “In questo senso, si procederà a rivisitare tutte le procedure che riguardano la defnizione delle politiche di investimento, la selezione dei prodotti e il monitoraggio, nonch l’identifcazione delle fgure che dovranno essere preposte allo svolgimento delle relative attività”, conclude Gandola.
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INTERVISTE PERSONAGGIO di Ra aela Ulgheri


I GESTORI
“Formati per ‘non lasciare nessun basis point sul piatto’. Sono investitori che guardano al trend e strutturatori che cercano le modalità più e cienti per investire nelle diverse asset class”
Ugo Loeser
AD, ARCA FONDI SGR
UNA RACCOLTA POSITIVA GRAZIE ALLA
SU PERFORMANCE E QUALITÀ PER I CLIENTI
L’amministratore delegato, raggiunto da FundsPeople presso gli u ci della SGR, spiega l’organizzazione della società che nel 2023 ha salutato i 40 anni di attività e al 31 dicembre gestiva asset per oltre 40 miliardi di euro.
Un “vantaggio competitivo”, costruito nel tempo con la defnizione di un modello di business incentrato sul cliente e sulla previdenza complementare. A questo si sommano altri due elementi la presenza “capillare” sul territorio e una focalizzazione sulla tecnologia che consente “un’impostazione pi come una data compan che come un asset manager”. go oeser, amministratore delegato di Arca Fondi S , sintetizza in poche righe il cuore dell’attività della società di gestione del risparmio che nel 2 23 ha salutato i anni di attivit . Al 31 dicemre, Arca Fondi gestiva asset per oltre miliardi di euro, forte della partnership con anche collocatrici. oeser, AD dal 2 11, ha conosciuto da vicino la progressione della societ che oggi vede al centro dell’organizzazione la divisione “Innovaction” intorno a cui si innervano le diverse divisioni della S . “ ella divisione nnovaction presente il servizio di data anal tics e di product development, che fanno da supporto ai gestori di prodotto e a quelli che defniamo gestori di relazione’, ossia i professionisti che seguono la vendita sulle reti, i programmi di formazione e di comunicazione”. n’altra divisione, sempre collegata al nucleo nnovaction quella focalizzata sulla parte amministrativa e di settlement di prodotti, “che a sua volta alimenta una fliera di controlli asata su una struttura tec-
nologica molto articolata”. l top manager parla, a questo proposito, di un modello di successo “Anche nell’ultimo anno a iamo registrato una raccolta totale che supera il % delle masse in gestione, e miriamo a superare i 2 miliardi di raccolta netta anche nel 2 2 ”.
PRECONDIZIONE PER PROSPERARE
’andamento positivo, afferma, “ confermato dai dati, ed dovuto a una focalizzazione esclusiva su performance e qualit per i clienti”. D’altronde, la performance, sottolinea, “ la precondizione per prosperare”. Di qui l’imprinting dei gestori, “formati per non lasciare nessun asis point sul piatto’”. l riferimento a una formazione con una doppia anima “ nvestitori che guardano al trend e strutturatori che cercano le modalit pi effcienti per investire nelle diverse asset class anche con l’utilizzo di derivati complessi ”. a gestione del rischio, afferma l’AD, “ essenzialmente dinamica e questo consente di offrire alla ase clienti tutte le opportunit che, a sua volta, offre il mercato”. Ci sono poi dei trend “ineludi ili”, come l’ES “e lo scorso anno a iamo festeggiato i anni di attivit con il lancio di un fondo focalizzato esclusivamente sulla S, il social” . ltimo tassello che caratterizza la gamma di fondi di Arca “una forte attenzione per il pricing cerchiamo di stare un po’ sotto la media di mercato) e per il value for mone dei nostri prodotti”.
APPROCCI FUTURI
ei prossimi mesi le aspettative della societ , anche alla luce di un approccio “convesso” nella gestione del rischio, guardano in direzione del uon andamento degli utili, “che negli ultimi tempi hanno sempre sorpreso al rialzo”. oeser indica, al contempo, una permanenza del gap “che si creato fra Stati niti ed Europa, con i primi che marciano a una velocit superiore mentre l’ E rallentata dalla discussione intorno a temi di governance, come l’apertura dei mercati dei capitali e la mutualizzazione di parte del de ito”. Ciononostante, l’AD si colloca “nel campo degli ottimisti” in quanto il locco E continua a mantenere un eccesso di risparmio e le anche centrali proseguono “caute ma risolute” nel taglio dei tassi, “anche con la consapevolezza della necessit di ancorare le aspettative di infazione”. uesto anche a fronte di un quadro macro in forte evoluzione. All’orizzonte, indica oeser, “si delineano gi tre spinte infazionistiche legate a transizione energetica, geopolitica con il reshoring e demografca”, e insiste in particolare sulla “forma inaspettata” che sta assumendo la prima transizione, “poich si lega all’evoluzione dei modelli di usiness connessi all’intelligenza artifciale, tecnologia che richiede una quantit di infrastrutture

LE ASPETTATIVE DELLA SOCIETÀ, ALLA LUCE DI UN APPROCCIO
“CONVESSO” NELLA GESTIONE DEL RISCHIO, GUARDANO IN
DEGLI UTILI
energetiche importante”. uesta spinta vede un riaccendersi dell’interesse verso il nucleare pulito soprattutto da parte delle ig tech, che vanno a occupare un posto di rilievo nella transizione energetica. l tema delle infrastrutture si collega anche a quello dei private asset, in quanto “l’ingresso di fondi di private equit su questi progetti, pluriennali e articolati, apporta un forte slancio, e anche alla luce di questa evoluzione, lo scorso anno a iamo scelto di lanciare un fondo di private equit con l’o iettivo di supportare il sistema Italia e creare interessanti opportunità di rendimento per gli investitori professionali e istituzionali”.
IL TEMA DELLA PREVIDENZA
Altro tema, accennato in precedenza e su cui Arca Fondi ha costruito gran parte del suo usiness quello previdenziale. l fondo pensione aperto della societ il maggiore d’talia sia in termini di aderenti oltre 21 mila , sia in termini di patrimonio, con ,3 miliardi di Au Fonte Arca, settem re 2 2 . uello della previdenza un “must ineludiile”, secondo l’AD “perch il suo sviluppo la condizione necessaria per creare l’unione dei capitali”. l tema della
porta ilit non soltanto a livello di nione europea oggi sono all’esame una revisione dei E da parte di E A ma anche nel nostro stesso aese diventa centrale. “Credo che a livello istituzionale fno ad ora a iamo cercato di focalizzarci sull’offerta, regolamentando ogni passaggio, ma non a iamo creato la domanda”, afferma oeser che indica come accanto alla porta ilit della previdenza anche la fessi ilit “mettere il lavoratore nella condizione di non dover fare scelte irreversibili al momento della sottoscrizione di un fondo pensione” dare e ulteriore slancio al mercato. Anche per questo motivo la S , lo scorso aprile, ha creato un think tank, reviverso, in colla orazione con Talents in otion e l’Associazione italiana dei direttori del personale A D per avere uno sguardo omnicomprensivo sulle esigenze dei diversi attori della previdenza. “ ggi manca una consapevolezza dei veri costi del sistema previdenziale del futuro, e questo in un contesto di de ito che aumenta, di redditi fermi e di una popolazione che invecchia”, afferma l’AD. e prossime mosse di reviverso “ ortare i risultati di un anno di ricerche direttamente alla Camera e contri uire al confronto tra le parti sul settore”.
di Consuelo Blanco

L’HIGH YIELD COME STRUMENTO DI DIVERSIFICAZIONE
Con l’aumento della volatilità dei mercati e la stabilizzazione dei tassi di interesse, le obbligazioni high yield si pongono come valida alternativa per generare rendimenti elevati corretti per il rischio.

SOCIETÀ: LANCIO: VALUTA DELLA CLASSE: PATRIMONIO: ISIN:
RENDIMENTI 1 ANNO: RENDIMENTI 3 ANNI: RENDIMENTI 5 ANNI:

SOCIETÀ: LANCIO: VALUTA DELLA CLASSE: PATRIMONIO: ISIN:
RENDIMENTI 1 ANNO: RENDIMENTI 3 ANNI: RENDIMENTI 5 ANNI:
In Europa i fondi della categoria
Obbligazionari High Yield Globali di Morningstar hanno attraversato un periodo diffcile tra settembre 2021 e agosto 2024, con defussi netti per oltre ,2 miliardi di euro. Il dato è in contrasto con la tendenza generale del reddito fsso, che nello stesso periodo ha raccolto più di 400 miliardi su base netta. Nel 2022 questi fondi hanno subito riscatti signifcativi, nel contesto della vendita generalizzata di asset a più alto rischio. Nel 2023 gli investitori europei hanno aumentato l’esposizione obbligazionaria, ma si sono mantenuti co-
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munque alla larga da questa categoria in particolare.
e cose sono cam iate verso la fne dell’anno scorso. Le obbligazioni high yield globali hanno registrato una crescita della domanda, totalizzando affussi netti pari a 3, miliardi tra novembre 2023 e agosto 2024. Il rinnovato interesse nei confronti di questi strumenti è stato trainato dalla stabilizzazione dei tassi di interesse, a fronte della graduale moderazione dell’infazione in diverse economie sviluppate. Con il venir meno delle pressioni legate ai rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, gli investi-
tori hanno ricominciato a puntare sugli asset più rischiosi con l’obiettivo di ottenere rendimenti superiori. I fondi inclusi in questa analisi si concentrano sulle obbligazioni corporate high yield emesse principalmente negli USA e in Europa e attuano una gestione attiva, cercando di individuare opportunità in un mercato dinamico e di generare un reddito elevato e una crescita del capitale a fronte di un livello di rischio controllato.
Da una prospettiva ottimista, ma senza abbandonare la cautela, esperti come Philippe Graüb, gestore dell’UBAM Global High Yield

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Solution, e José Aguilar, gestore del BGF Global High Yield Bond Fund di BlackRock, sottolineano la resilienza del mercato high yield, con particolare riferimento alle strategie che i gestori stanno adottando per approfittare delle tendenze in atto.
Come spiega Aguilar, la dinamica attuale del mercato high yield crea un’opportunità unica nel ciclo, con una domanda tecnica particolarmente forte. Gli emittenti di obbligazioni high yield sono rimasti in salute sotto il proflo fnanziario e l’economia, che ha evitato la recessione, sembra ancora diretta verso un atterraggio morbido.
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CT (LUX) - GLOBAL SMALLER COMPANIES
BARINGS GLOBAL HIGH YIELD BOND FUND

GESTORI CRAIG
ABOUCHAR E SEAN FEELEY
CRESCITA
SOSTENIBILE

Con un track record di dieci anni, il team di gestione attua un approccio prudente e disciplinato, dando la priorità alla qualità creditizia e alla liquidità. Il fondo è incentrato sul debito senior garantito high yield a tasso variabile e rappresenta un’alternativa liquida e meno volatile ai prestiti bancari tradizionali. Il debito senior garantito o re una maggior protezione contro i default e tassi di recupero più alti. Nel 2020, durante la pandemia, il prodotto ha dato prova di resilienza registrando un ribasso dell’1,86%, notevolmente inferiore alla media del settore. Il portafoglio si distingue per il carry interessante, la duration breve e la volatilità ridotta, puntando su emittenti stabili ed evitando i settori più volatili e problematici. Grazie a questa strategia, il fondo ha mantenuto un tasso di default dello 0,46%, nettamente migliore rispetto al 2,2% del benchmark. In un’ottica di breve termine, i gestori conservano un cuscinetto di liquidità per cogliere eventuali opportunità in caso di correzione del mercato.
EVLI GLOBAL
BLACKROCK GLOBAL HIGH YIELD BOND FUND
GESTORE JOSÉ AGUILAR

ALPHA CON CONVINZIONE
Il valore aggiunto della strategia si basa su quattro pilastri essenziali: un team di comprovata esperienza i cui membri lavorano insieme da più di dieci anni; un processo di investimento rigoroso con focus sull’analisi fondamentale indipendente; accesso esclusivo ai team direttivi delle aziende e a banche di investimento, che conferisce un vantaggio strategico a BlackRock; e un forte orientamento alla costruzione del portafoglio con un rapporto rischio/rendimento ottimizzato. I portafogli sono diversificati e gestiti in base a convinzioni forti, modificando attivamente il peso di settori e rating durante il ciclo economico per massimizzare la convessità tramite l’uso di vari strumenti come titoli a tasso variabile, CDS e obbligazioni convertibili. Secondo Aguilar, la crescente dispersione tra settori e industrie crea maggiori opportunità di generazione di alpha. L’obiettivo della strategia è combinare la generazione di reddito con una gestione prudente del rischio, cercando di attestarsi sempre nel primo quartile del gruppo di riferimento di Morningstar.
M&G (LUX) GLOBAL FLOATING RATE HIGH YIELD FUND
HEPTAGON FUND ICAVKOPERNIK GLOBAL ALLCAP EQUITY FUND
GESTORI STEFAN ISAACS E JAMES TOMLINS


VOLATILITÀ RIDOTTA
ALTO RENDIMENTO
Forte di oltre dieci anni di crescita in termini di dimensioni e di rendimenti, questo fondo diversificato di obbligazioni high yield USA ed europee ha dimostrato una buona tenuta in un contesto di mercato in costante evoluzione. Il portafoglio, composto da più di 245 emittenti e con una duration media di 3,30 anni, presenta un’esposizione strategica a settori chiave come energia, telecomunicazioni e sanità e attua un’ampia diversificazione che contribuisce a mitigare i rischi specifici. Il team di gestione, composto da cinque professionisti di grande esperienza, implementa una gestione di tipo attivo, modificando le posizioni su base tattica in base agli sviluppi riguardanti le variabili macroeconomiche, come l’inflazione, o le tensioni geopolitiche. Secondo i gestori il segmento high yield continua a mostrare prospettive positive, soprattutto alla luce delle variazioni dei tassi di interesse e della gestione attiva realizzata dal fondo.
JANUS HENDERSON HORIZON GLOBAL SMALLER COMP. FUND
PIMCO GIS PLC GLOBAL HIGH YIELD BOND FUND
GESTORI DAVID FORGASH,
SONALI PIER E CHARLES WATFORD



POTENZIALE DI UPGRADE DEL RATING
La strategia comprende un’attenta selezione degli emittenti con potenziale di miglioramento del rating di credito, che permette di raggiungere un equilibrio tra rischio e rendimento. Con una gestione prudente e diversificata, il fondo si attesta tra i leader nella categoria high yield e investe principalmente (due terzi del patrimonio) in strumenti a reddito fisso con rating inferiore a Baa per Moody’s e BBB per S&P, con una quota massima del 20% in titoli con rating inferiore a B. Questo orientamento permette al portafoglio di cogliere opportunità su scala globale e di assumere un’esposizione a diversi settori di attività, dimostrando la capacità di adattarsi a diversi contesti economici e ottimizzando i rendimenti mediante tecniche avanzate di gestione della duration e dell’esposizione valutaria. Inoltre, grazie alle strategie sofisticate che utilizza per mitigare i rischi e ottimizzare i rendimenti, risulta avvantaggiato rispetto ad altri prodotti della stessa categoria. Il fondo attua una solida gestione attiva, generando rendimenti interessanti corretti per il rischio.
ROBECO HIGH YIELD BONDS
NEUBERGER BERMAN GLOBAL EQUITY MEGATRENDS FUND
GESTORE
SANDER BUS

CAUTELA VERSO
IL BETA
Il fondo, diretto da Bus, privilegia la qualità creditizia attuando un processo bottomup di selezione degli emittenti che riduce al minimo il rischio e protegge l’alpha. La strategia è caratterizzata da uno stile conservatore e dalla ricerca di qualità nell’universo high yield. Assume un’esposizione globale investendo in titoli high yield dei mercati USA ed europei, oltre a esplorare opportunità di valore relativo. Gli esperti che compongono il team individuano ine cienze sui mercati e mantengono un approccio cauto nei confronti del beta in linea con l’attuale visione del mercato, con focus sulla qualità. Il portafoglio cerca di evitare i rischi eccessivi e si concentra sui titoli con i migliori rendimenti. Attualmente Bus adotta un orientamento prudente a causa della compressione degli spread, ma continua a vedere potenziale nel carry. La cautela nei confronti del beta e la gestione attiva permettono al fondo di sfruttare la volatilità del mercato mantenendo al tempo stesso un profilo di rischio prudente.
UBAM GLOBAL HIGH YIELD SOLUTION
PRINCIPAL GLOBAL INVESTORS FUNDSCOMPANIES FUND
GESTORE PHILIPPE GRÄUB

LA LIQUIDITÀ PRIMA DI TUTTO
La strategia si distingue per il focus innovativo con cui investe negli indici di titoli di credito high yield negli USA e in Europa, anziché in singole obbligazioni, cercando di assumere posizioni liquide nei mercati high yield globali con un’esposizione ridotta ai tassi di interesse. Questo tipo di approccio o re diversi importanti vantaggi, tra cui la liquidità superiore, i costi di transazione più bassi e l’ampia diversificazione attraverso 100 emittenti statunitensi e canadesi e 75 europei, tutti equiponderati. Il fondo è meno sensibile alle oscillazioni dei tassi di interesse rispetto a un credito high yield tipico a 5 anni. Il team di gestione adotta un orientamento attivo, modificando in modo dinamico l’esposizione ai tassi di interesse (tra 0 e 2 anni), la ponderazione complessiva del segmento high yield (+/-20%) e l’allocazione geografica (67% USA e 33% Europa, +/-20%). Questa flessibilità ha permesso al portafoglio di sovraperformare le obbligazioni high yield tradizionali, soprattutto durante le crisi storiche del mercato, come la pandemia di Covid-19.
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2 3 1
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Fonte: Morningstar Direct. Tutti i dati sono in euro, al 30 settembre 2024. Dati di patrimonio in milioni di euro.
Fonte: Morningstar Direct. Dati al 30 settembre 2024. L’alpha e il beta sono calcolati in base all’indice Morningstar assegnato alla categoria. L’indice di Sharpe è calcolato in base ai parametri di rendimento e deviazione standard di Morningstar. Il tasso privo di rischio utilizzato è l’Euribor a 12 mesi del primo giorno del mese successivo alla data degli altri dati riportati.
A sua volta, Graüb precisa che i tassi di default negli Stati Uniti sono stati sorprendentemente bassi, raggiungendo appena l’1,8% negli ultimi 12 mesi. Gli investitori hanno quindi potuto enefciare del buon livello di carry dell’asset class, che la rende ancora più interessante.
GESTIONE DEL RISCHIO
no dei fattori chiave che infuenzano il mercato dei titoli high yield è la continua volatilità dei tassi di interesse. Secondo Sander Bus, gestore del Robeco High ield onds, questo contesto giustifca un orientamento prudente nei confronti del beta, dato che gli spread hanno registrato una compressione signifcativa nell’ultimo anno. Invece, Stefan Isaacs e James Tomlins, gestori dell’M&G Global Floating Rate HY Fund, un prodotto incentrato sul debito senior garantito a tasso variabile, sono riusciti a mitigare la volatilità grazie a un approccio che predilige gli strumenti con priorità di rimborso in caso di default.
Aguilar specifca che, se ene le curve dei rendimenti siano ancora invertite, questo scenario ha creato buone opportunità nel segmento a breve della curva. Inoltre, segnala che il portafoglio sovrappesa i titoli con rating BB-/
B+, la fascia che a suo avviso è maggiormente in grado di generare rendimenti elevati corretti per il rischio.
MIGLIORA IL MERCATO
Le strategie di investimento cambiano di pari passo con la costante evoluzione del mercato delle obbligazioni high yield. Isaacs e Tomlins, ad esempio, hanno adottato un approccio innovativo e distintivo che privilegia il debito senior garantito a tasso variabile. Questa asset class è relativamente nuova e presenta una minore volatilità e una maggiore liquidità rispetto ai prestiti bancari tradizionali, offrendo un tasso di default signifcativamente inferiore rispetto alla media del mercato.
Da parte sua, Bus assume un orientamento conservativo con una preferenza per gli emittenti di alta qualità e si concentra sui titoli più sicuri per evitare di esporsi a rischi superfui, mitigando così le perdite da default e sfruttando la volatilità del mercato.
Aguilar evidenzia invece che, nonostante le condizioni di stress in cui versa una porzione ridotta del settore high yield (circa l’8-9%), il rischio rimane contenuto e alcuni segmenti mostrano potenziale di crescita. Inoltre, più del
90% delle società ha dimostrato di essere in grado di ridurre la leva fnanziaria per generare fussi di cassa e assor ire i costi fnanziari.
LE SFIDE
ra ricorda che i defcit di ilancio delle economie sviluppate, come gli Stati Uniti, si manterranno elevati nel prossimo futuro e questo fattore potrebbe aumentare la pressione sui mercati del debito. In Europa, gli esperti concordano che, nonostante i livelli di disavanzo meno preoccupanti, la Germania deve affrontare una serie di sfde strutturali nel settore manifatturiero che potrebbero costringere il governo ad aumentare la spesa pubblica. Malgrado queste tensioni, i gestori rimangono ottimisti circa la solidità dei fondamentali degli emittenti high yield.
Criterio di selezione: fondi della categoria Morningstar Global High Yield Bonds. Sono stati selezionati i sei maggiori fondi con Rating FundsPeople 2024 in Italia e Spagna.
Alcuni prodotti menzionati nella selezione potrebbero non essere registrati in Italia. Le informazioni sugli OICR e altri strumenti inclusi nella rivista di FundsPeople sono presentate a puro scopo informativo e illustrativo e non devono in alcun modo essere interpretate come un’o erta di vendita o una raccomandazione di investimento. Le informazioni non costituiscono un’informazione completa degli OICR o degli strumenti finanziari alla vendita nel mercato italiano.


OBBLIGAZIONI SUBORDINATE RITORNO ALLA NORMALITÀ E OPPORTUNITÀ DI CRESCITA
Dopo lo shock del caso Credit Suisse, il segmento degli AT1 ha mostrato resilienza e normalizzazione dei rendimenti, sostenuto da fondamentali solidi e un rinnovato interesse degli investitori. Tra maturità del mercato e cautela necessaria, le prospettive restano positive.
Il mondo delle o ligazioni fnanziarie subordinate viene da un periodo di performance positive, e ha dimostrato di essere in grado di superare brillantemente il terremoto causato lo scorso anno dall’episodio che ha coinvolto Credit Suisse. Nell’ultimo anno e mezzo l’asset class ha compiuto un movimento di normalizzazione e i rendimenti sono progressivamente rientrati grafco 1 . Anzi, forse proprio da quell’episodio il settore ha tratto nuovo slancio, anche grazie alla chiarezza con cui la BCE ha riconfermato e validato il suo approccio a questo segmento di mercato dove, inevitabilmente, l’aspetto regolatorio gioca un ruolo centrale.
Le motivazioni alla base del rinnovato interesse per i bond subordinati sono legate innanzitutto ai fondamentali del settore. In primo luogo, le istituzioni fnanziarie europee, su stimolo del regolatore, hanno raggiunto livelli di capitalizzazione mai toccati prima nella storia dei mercati. A questo si è aggiunta, negli ultimi due anni, una marginalità straordinariamente alta, quasi eccezionale, un aspetto più tattico che strategico, legato all’attualità, che seppur destinato a rientrare, sta contribuendo a rafforzare ulteriormente la posizione di capitale delle banche.
Un altro aspetto importante è la qualit dei ilanci le istituzioni fnanziarie europee hanno concesso meno prestiti e lo hanno fatto con maggiore prudenza. Osservando i bilanci bancari appare evidente come il sistema bancario sia ora più capitalizzato e meno esposto a rischi. Si può affermare che il settore è meno ciclico rispetto al passato, con un legame più sfumato con l’economia reale.
In ultimo, sembra logico ipotizzare che il trend avviato con UniCredit e Commerzbank possa proseguire, e perciò attendersi ulteriori operazioni sia nazionali sia transnazionali di consolidamento nel settore. Ci sono delle aree geografche che offrono infatti spazio per ulteriori fusioni e acquisizioni, e la competizione si giocherà tra i grandi player europei che puntano a ottenere una scala signifcativa a livello
1: I
Fonte: Bloomberg.
GRAFICO 2: NEL 2024
4,5 MILIARDI DI DOLLARI DI AT1
GRAFICO 3:
Fonte: Bloomberg.
continentale, operazioni favorite anche dalla solidit fnanziaria del settore.
DINAMICA VIRTUOSA
In questo contesto va letta l’ottima performance delle o ligazioni fnanziarie subordinate, probabilmente il singolo comparto col migliore andamento dell’intero mondo obbligazionario europeo. Dopo il caso Credit Suisse, di fatto, tutti gli emittenti hanno esercitato la call option, sebbene non sia obbligatoria, nei tempi attesi. Contestualmente, le banche hanno emesso nuove obbligazioni, trovando un’ottima accoglienza sul mercato primario. Nel corso del 2024 gli istituti bancari hanno infatti richiamato oltre 4,5 miliardi di dollari di o ligazioni AT1 in circolazione (oltre il doppio rispetto al iennio precedente , con offerte di riacquisto spesso annunciate anche con un anno di anticipo rispetto alla data di call prevista grafco 2 .
Tutto questo ha innescato un circolo virtuoso, in cui le vecchie emissioni sono state richiamate (o ricomprate sul mercato , per poi riemettere nuova carta, contribuendo a proteggere e a rafforzare sia i livelli di capitalizzazione delle anche sia la fducia degli investitori nel segmento.
Questa dinamica virtuosa ha dato una spinta fondamentale e tecnica a un mercato già interessante di per sé. Sebbene i rendimenti offerti dal comparto si siano parzialmente ridotti per via delle dinamiche appena descritte, in parallelo al generale calo dei rendimenti sull’obbligazionario dopo i picchi toccati dai tassi globali lo scorso anno, restano ancora molto generosi, sia in termini assoluti sia a confronto con il resto del mondo obbligazionario.
Parliamo infatti di rendimenti calcolati sulla prima call che, a seconda dell’emittente, della geografa e delle caratteristiche specifche delle varie emissioni, variano mediamente tra il 5 e il 7,5 per cento. Più in dettaglio, se la sovraperformance del segmento AT1 ha comportato una compressione dell’extra rendimento offerto rispetto al comparto Tier2, che si trova un gradino più in alto nella scala gerarchica del capitale bancario, il percorso di normalizzazione del segmento ha anche via via ridotto lo spread tra il rendimento offerto e il dividend yield delle anche europee grafco 3 , rendendo il ricorso a tale strumento, per queste ultime, ancora più interessante.
CAUTELA
Dal punto di vista tecnico, negli ultimi anni il mercato delle obbligazioni subordinate ha raggiunto una certa maturità, grazie a una crescita in termini di dimensioni e di liquidità e alla varietà di player che vi operano. L’ampliamento del numero di emittenti, che ora include non solo i grandi campioni nazionali ma anche banche di seconda fascia o regionali, ha dato maggiore profondità e spessore a questo mercato, rendendolo sempre più attraente per i portafogli obbligazionari. Tuttavia, è fondamentale affrontare questi strumenti con cautela e diversificazione, poiché sono prodotti tecnicamente complessi. È necessario affiancare all’analisi dei fondamentali dell’emittente anche un’analisi delle specificità tecniche di ciascun titolo. Per questo motivo, il modo migliore per approcciarli in maniera efficace ed efficiente è attraverso un prodotto di risparmio gestito ben diversificato.

FIXED INCOME CONGIUNZIONI ASTRALI FAVOREVOLI
Nell’ultimo anno circa “le obbligazioni sono tornate” è stato un ritornello ricorrente per i mercati finanziari. La combinazione di elevati rendimenti iniziali e contesto macroeconomico favorevole significa che le congiunzioni astrali potrebbero finalmente essere dalla parte dei mercati obbligazionari. Il proseguimento del trend disinflazionistico negli USA dovrebbe consentire alla Fed di ridurre i tassi di 50-75 pb quest’anno e di operare un taglio ancora maggiore nel 2025. I mercati obbligazionari e le asset class quali le obbligazioni corporate globali dovrebbero beneficiare di un incremento dei prezzi grazie alla loro duration. Riteniamo che potrebbe essere giunto il momento di utilizzare la liquidità e di investire nell’obbligazionario, incrementando gradualmente la duration per poter potenzialmente beneficiare del previsto incremento dei prezzi derivante dai rendimenti più bassi. In questa fase iniziale del ciclo di allentamento, investire nelle obbligazioni e in particolare in quelle corporate di qualità elevata consente di assicurarsi il rendimento e di beneficiare del potenziale e etto positivo della duration. Riteniamo che un approccio multisettoriale, flessibile e diversificato rispetto al credito sia opportuno. Consente infatti di muoversi agilmente tra i diversi segmenti al fine di trovare valore al mutare delle condizioni di mercato.

È L’ORA DEL DEBITO DEI MERCATI EMERGENTI
I
tagli dei tassi e lo scenario di atterraggio morbido creano un ambiente ideale per l’asset class. Anche se le tensioni geopolitiche restano un’incognita, i rendimenti superiori agli altri segmenti del reddito fisso attirano gli investitori.
Ègiunto il momento del debito dei Paesi emergenti. Grazie all’avvio del ciclo di tagli dei tassi della Fed e per lo scenario di soft landing, sempre più investitori puntano sui bond di questi mercati. Rendimenti interessanti e potere di diversifcazione sono le qualità più ricercate nell’asset class. Il contesto macro è positivo, ma non mancano i rischi: le tensioni geopolitiche, le diffcolt della Cina e le elezioni negli USA1 sono le fonti di maggiore incertezza. Tuttavia, la possibilità di attingere all’ampio set di opportunità di un universo di Paesi ed emittenti molto vasto è un vantaggio non trascurabile per chi sceglie di investire nel comparto. “L’attuale contesto è particolarmente favorevole a questa asset class”, avverte Daniela Savoia, portfolio manager Emerging Debt di
Edmond de Rothschild AM. “Se si considerano gli ultimi tre decenni, i mercati emergenti sono stati i più performanti dopo i tagli dei tassi da parte della Federal Reserve”, osserva. I numeri dicono che in media, dal 1995, le obbligazioni sovrane dei mercati emergenti hanno registrato un rendimento del 7,7% nei sei mesi successivi al primo taglio dei tassi della Fed del ciclo di allentamento. Mentre gli IG e gli HY statunitensi hanno registrato rispettivamente un rendimento del 4,9% e del 2,3 per cento. “Abbiamo già iniziato a vedere una dinamica simile dopo il taglio di 50 punti base a metà settembre di quest’anno”, dice Savoia. Inoltre, quando i tassi dei mercati sviluppati diminuiscono, la ricerca di rendimenti pi elevati spinge gli affussi verso i mercati emergenti. “Ci migliora ulteriormente il quadro fondamentale degli emittenti, il che pu portare a ulteriori affussi e cos via”, continua l’esperta. “I titoli sovrani dei mer-
DI DEFAULT NEL DEBITO
Nel 2024 tassi di default già rivisti al ribasso
Escludendo l’immobiliare della Cina, l’Ucraina e la Russia, il tasso di insolvenza per il 2023 è del 2,7%
di default corporate
Fonte: J.P. Morgan, luglio 2024. Nota: i tassi di default sono ponderati alla pari ed escludono i titoli quasi sovrani al 100%.
cati emergenti offrono attualmente un rendimento del 7,5%, superiore al 10% nel segmento HY. Sono livelli che non si vedono in altri segmenti del reddito fsso”, afferma.
CONTESTO FAVOREVOLE
Tutto ci avviene in un quadro di fondamentali solidi. Per prima cosa, i Paesi emergenti stanno crescendo di più delle economie avanzate. “Sebbene ci aspettiamo un atterraggio morbido, la crescita negli Stati Uniti sta rallentando. E cos anche in Europa. Al contrario, nei mercati emergenti la crescita non ha venti contrari. Questi Paesi, escludendo la Cina, crescono in media attorno al 5%”, spiega Brett Diment, head of Global Emerging Market De t di a rdn. noltre, la disinfazione nell’area degli emergenti è in atto da più tempo che nelle economie avanzate. Motivo per cui le banche centrali di questi Paesi si trovano in una posizione più avanzata nel loro ciclo di tagli. “Nonostante il restringimento degli spread, i rendimenti del debito sovrano
degli emergenti restano estremamente interessanti. E ci aspettiamo che rimangano tali da qui in avanti”, osserva Claudia Calich, head of Emerging Markets Debt di M&G Investments. E ancora: se si estromettono dal campione di analisi, settori da tempo nell’occhio del ciclone come il real estate in Cina o nazioni in guerra come l’Ucraina e la Russia, i tassi di default nei Paesi emergenti sono in diminuzione. “Sebbene le valutazioni siano meno convenienti che in passato, il corporate HY rimane un segmento attraente. La qualità del credito è mediamente alta. In assenza di shock con una portata tale da sconvolgere i mercati, come ad esempio una recessione severa negli USA, le opportunità di investimento sono molteplici”, aggiunge Calich.
I RISCHI
Ma ci sono anche delle incognite. Una fonte di preoccupazione proviene dalle tensioni geopolitiche. L’escalation del confitto in edio riente potrebe
a un’impennata del prez-


“I MERCATI EMERGENTI SONO I PIÙ PERFORMANTI DOPO I
TAGLI DELLA FED”
DANIELA SAVOIA
EDMOND DE ROTHSCHILD AM
zo del petrolio che penalizzerebbe la produzione e le esportazioni dei Paesi emergenti. Tuttavia, ad oggi, sembra mantenersi stabile. Anche perché sulle variazioni del costo della materia prima, ancor prima che i confitti, pesano in modo determinante le scelte dell’EC. “Al momento, si ritiene che l’EC stia trattenendo quasi il % della domanda globale di petrolio. Questa capacità di riserva potrebbe essere utilizzata per ammortizzare l’aumento dei prezzi”, spiegano da Vontobel. Bisogna anche porre attenzione al voto negli Stati Uniti. La rielezione di Trump potrebbe portare a un inasprimento dei dazi contro la Cina e, a cascata, a delle turbolenze su tutto il comparto emergente. Inoltre, il Dragone potrebbe vedersi penalizzato dal riaccendersi delle tensioni con gli USA, per lo più in un momento delicato per la sua economia. Recentemente, il governo di Pechino ha messo in campo degli stimoli per invertire il rallentamento economico, ma gli impatti reali di queste misure sono ancora da verifcare.
Allo stato attuale, la bolla immobiliare e i consumi stagnanti rimangono delle grosse problematiche.
a alcuni gestori non vedono cos nero: “La debolezza cinese non è necessariamente negativa per il comparto emergente. Al contrario, pu avvantaggiare alcune nazioni. Ad esempio, il essico e l’ ndonesia stanno enefciando di una Cina meno forte e delle politiche di nearshoring o friendshoring degli Stati Uniti”, dice Diment.
PAESI NEL RADAR
Secondo Edmond de Rothschild AM le migliori opportunità sono da ricercarsi in Africa e in Europa orientale. Queste due regioni “hanno avuto la tendenza a sovraperformare nei cicli precedenti, quindi sono da tenere sotto controllo”, dice Savoia.
n particolare, C lue a punta sul Sudafrica. Le elezioni dello scorso mese di maggio nel Paese hanno portato alla formazione di un governo di unità nazionale e a una diminuzione dell’instabilità politica. Un cambia-
mento che secondo la view del gestore pone le basi “per una continuazione della dinamica economica positiva osservata negli ultimi tempi”. Il focus è sui bond in valuta forte. “Siamo costruttivi sugli asset sovrani in valuta forte, con una preferenza per la parte lunga della curva”, dicono. el radar dei gestori non pu mancare l’India. Il Paese attraversa una fase di espansione demografca e di modernizzazione economica che si rifette nelle performance dei listini locali. Da molti esperti è considerata in assoluto il mercato più interessante. “Sebbene l’economia indiana sia cresciuta meno del previsto nel periodo aprile-giugno, l’attività del settore privato rimane forte. E nonostante nelle ultime elezioni il risultato per il premier Modi sia stato peggiore del previsto, con la conseguenza di una maggioranza pi fragile al Congresso, l’agenda di riforme economiche dovrebbe rimanere la stessa. Per queste ragioni, il nostro outlook sull’India resta positivo”, conclude Diment.
di Carlos Fernández

ETF SUL BITCOIN ORIGINE ED EVOLUZIONE
A gennaio la SEC ha autorizzato i primi 11 ETF su bitcoin a replica fisica negli USA. Questi prodotti non hanno deluso le attese dal loro lancio ad oggi e o rono una capacità di replica del sottostante del tutto ragionevole.
CINQUE ETF CHE INVESTONO IN BITCOIN
Il 10 gennaio 2024 la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di regolamentazione del mercato azionario statunitense, ha concesso l’autorizzazione defnitiva per il lancio dei primi 11 e change traded fund (ETF) su bitcoin negli USA. Ma questa affermazione non del tutto esatta: in realtà, il 18 ottobre 2021 segna la data di nascita del primo ETF su bitcoin, il ProShares Bitcoin ETF T , che coincisa quasi esattamente con l’inizio dell’ultimo “criptoinverno”. forti rialzi registrati dai
criptomercati nel 2 21 hanno spinto numerosi operatori a lanciare prodotti con esposizione al itcoin attraverso i future quotati sulla criptovaluta, che avevano rappresentato un’importante innovazione nei mercati organizzati. Dato che i future sono strumenti riconosci ili e facilmente negozia ili, stato relativamente semplice richiedere l’approvazione di fondi che investivano indirettamente in bitcoin mediante un’esposizione lunga ai future sulla criptovaluta. a come spesso accade con i fondi di materie prime, che a loro volta investono tramite future,
TRE FONDI DEI MAGNIFICI 11 SPICCANO PER DIMENSIONI: SONO QUELLI DI GRAYSCALE (GBTC) BLACKROCK (IBIT) E FIDELITY
INTERNATIONAL (FBTC) CHE NEL COMPLESSO GESTISCONO QUASI 46 DEI 54,3 MILIARDI DI DOLLARI INVESTITI
IN ETF SU BITCOIN OVVERO L’85 PER CENTO
l’esposizione non perfetta e il rollover delle posizioni pu danneggiare il rendimento per gli investitori. n questo contesto, ci che stato approvato il 1 gennaio 2 2 stato il lancio dei primi 11 e change traded fund che investono direttamente in bitcoin. Ma anche questa affermazione non del tutto esatta.
IL PROTAGONISTA
l protagonista al giorno d’oggi il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC), uno dei agnifci 11. a creazione di questo veicolo risale al 2 settem re 2 13, ma all’epoca era costituito come fondo
Fonte: elaborazione propria in base a dati di TradingView, Bloomberg e Coinbase. Chiusura: si prendono come riferimento i prezzi di chiusura al 31 gennaio e al 30 agosto. Smussati: il calcolo del rendimento si basa sui dati al 31 gennaio e sul valore medio dei dati di chiusura dell’ultima settimana di agosto (dal 25 al 30 agosto).
IL RENDIMENTO
chiuso, una fgura tipica dei mercati anglosassoni. Fu solo dopo la richiesta di convertire il prodotto in ETF, il rifuto della SEC e il successivo ricorso in appello che l’autorit di orsa statunitense decise di ammettere alla negoziazione gli ETF su bitcoin.
Tre fondi dei agnifci 11 spiccano in modo particolare per le loro dimensioni si veda il grafco superiore a pag. 1 innanzitutto il prodotto di rascale TC , ovviamente, ma anche quello di BlackRock, l’iShares Bitcoin Trust (IBIT), e quello di Fidelity International, il Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund F TC . el complesso questi tre prodotti gestiscono quasi dei ,3 miliardi di dollari investiti in ETF su itcoin, ovvero l’ per cento. n fenomeno degno di nota stato il travaso di patrimoni dal TC ai nuovi ETF si veda il grafco inferiore a pag. 1 . li azionisti del TC si sentivano inga iati dalle particolari caratteristiche di quotazione dei fondi chiusi, che generavano differenze, anche molto elevate, tra il AV del prodotto e il prezzo di quotazione.
D’altro canto, ra scale si trovava davanti a un dilemma di diffcile soluzione il costo del suo fondo per gli azionisti era dell’1, %, contro lo ,2 , % per i nuovi ETF concorrenti. oteva a assare il prezzo e tagliare di due ter-
zi i suoi ricavi o mantenere invariato il prezzo e prepararsi a ricevere un’ondata di richieste di riscatto. a scelta ricaduta su questa seconda opzione. a come sono andati i fondi su itcoin in termini di rendimento? Per rispondere a questa domanda sono stati analizzati i cinque ETF di maggiori dimensioni, che concentrano la quasi totalit del patrimonio. Com’era prevedi ile, gli ETF replicano il comportamento del sottostante in misura del tutto ragionevole. comunque diffcile armonizzare i dati di chiusura dei vari strumenti, trattandosi di prodotti asati su un sottostante con una volatilit media giornaliera intorno al 3,7% tra il 31 gennaio e il 3 agosto % su ase annualizzata e scam iati sul mercato spot 24 ore su 24, sette giorni su sette.
I RENDIMENTI
er questo, in ase ai dati sui prezzi dei prodotti di maggiori dimensioni riportati da Coin ase per il periodo da fe raio ad agosto per usare soltanto mesi completi , il rendimento del itcoin TC , pari al 3 , 3%, non coincide esattamente con la performance di circa il 37, % degli ETF principali si veda la ta ella . Tuttavia, la differenza modesta e, di fatto, smussando il valore fnale in ase al rendimento medio dei fondi nei cinque giorni tra il 2 e il 3 agosto, la differenza rispetto alla performance del itcoin scende sotto 1 punti ase, in questo caso a vantaggio degli ETF.
Fa di nuovo eccezione il TC. l motivo, per , non legato a un errore di gestione, ens allo scorporo del 1 % delle azioni nel veicolo a fne luglio, per cui la serie non pu essere inclusa in un confronto diretto.

LA RECENTE EVOLUZIONE DEL PRIVATE EQUITY IN ITALIA
Il mercato registra una crescita del 40% nel primo semestre 2024, trainato da investimenti di grandi dimensioni e un aumento dei disinvestimenti. La ripresa è sostenuta dall’interesse di operatori internazionali e da un contesto di maggiore managerializzazione delle imprese.
Il mercato del private equity in Italia ha evidenziato un ritorno degli investimenti nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I dati di mercato, predisposti da AIFI e PwC, mostrano un incremento del 40%, con gli investimenti che hanno raggiunto i 4,459 milioni di euro, rispetto ai 3,189 milioni del primo semestre del 2023, tornando così ai livelli del 2021, anno di rimbalzo post diffusione del Covid-19. Gli effetti della ripresa dal Covid-19 hanno inoltre determinato un anno record nel 2 22, infuenzato anche da un paio di mega deal nel settore delle infrastrutture.
I buyout sono stati ancora una volta il traino del mercato, attestandosi nel primo semestre del 2024 a 2,528 milioni di euro, rappresentando
2020 - I SEMESTRE 2024
DEGLI INVESTIMENTI
il 57% del mercato, nonostante un numero di operazioni in diminuzione rispetto allo scorso semestre. Le rimanenti tipologie di investimenti, tra cui infrastrutture, venture capital, expansion e turnaround, hanno fatto registrare tutti valori positivi di crescita, confermando il trend di ripresa del mercato.
INVESTIMENTI
Per quanto riguarda il numero degli investimenti, c’è stata una leggera diminuzione, passando dai 346 del
primo semestre del 2023 ai 299 del primo semestre del 2024. La riduzione generalizzata del numero degli investimenti è stata controbilanciata dall’incremento del ticket medio, con un ritorno degli investimenti di grandi dimensioni sicuramente impattati dalla contrazione dei tassi di interesse riscontrata negli ultimi mesi, che fa ben sperare in ottica futura.
Il ritorno alla presenza di large e mega deal (maggiori di 150 milioni di euro) riscontrato nel primo semestre del 2024, con sette operazioni contro le tre dello scorso semestre, è fondamentale per il mercato italiano, storicamente caratterizzato dalle PMI, e viene inoltre confermato anche dall’operatività che registriamo negli ultimi mesi. Va infatti sottolineato che nel primo semestre del 2024 sono state annunciate una serie di operazioni rilevanti (ad esempio Tim, Forno D’Asolo, Kiko, Cassiopea e Piovan) che presumibilmente si chiuderanno nel secondo semestre del 2024 e pertanto troveremo nelle statistiche di mercato a fne anno.
Relativamente alla distribuzione settoriale riscontrata negli ultimi anni, si conferma la progressiva rilevanza degli investimenti in ICT, trainati dai fondi next generation e dalla progressiva digitalizzazione di un mercato che si sta preparando a essere rivoluzionato dall’intelligenza artifciale.
DISINVESTIMENTI
I private equity hanno da sempre rappresentato un volano per la managerializzazione delle nostre imprese, come dimostrato anche da studi effettuati da PwC come “The economic impact of private equity and venture capital in Italy”, dove emerge come negli anni di gestione del private equity è aumentata in media la forza lavoro e il numero dei dirigenti nelle aziende analizzate, fungendo da spinta alla trasformazione da aziende familiari ad aziende managerializzate, favorendo anche processi di
aggregazione e contribuendo alla creazione di campioni nazionali che possano competere anche a livello internazionale, aspetto sempre più rilevante considerando il processo di globalizzazione avvenuto negli ultimi anni.
D’altro canto il primo semestre ha visto anche un incremento dei disinvestimenti, facendo registrare 2,363 milioni di euro, contro i 996 milioni del primo semestre del 2023 (+137%), con un numero di disinvestimenti pari a 70, in aumento del 30% rispetto ai 54 del primo semestre del 2023.
I disinvestimenti rappresentano un impulso alla crescita del mercato, in ripresa dopo alcuni anni di rallentamento, con gli operatori che negli ultimi anni si sono concentrati maggiormente sul portfolio management rispetto ai disinvestimenti. I disinvestimenti aiutano implicitamente anche il mondo della raccolta, creando un effetto ciclico. Negli anni infatti abbiamo visto dei rendimenti medio-bassi in altre asset class, mentre i disinvestimenti dei private equity hanno generato rendimenti interessanti, attirando una raccolta sempre maggiore.
Negli ultimi anni, i grandi fondi internazionali, specialmente di matrice US, hanno effettuato raccolte plurimiliardarie favorendo la creazione di piattaforme di gestione di capitali con diverse asset class, dove il private equity rappresenta solo una parte della catena dei possibili investimenti e del capital deployment.
Il mercato italiano continua a essere molto attrattivo per i private equity internazionali che continuano a investire nelle eccellenze italiane e ad aprire uffci nel nostro aese. urtroppo, i fondi italiani hanno spesso dimensioni limitate e riscontrano maggiori diffcolt di altri player europei nella raccolta di capitali e questo ne limita in molti casi la capacità di investimento in operazioni medio-grandi. Nel prossimo futuro è sicuramente auspicabile un’aggrega-
2020 - I SEMESTRE 2024
EVOLUZIONE DEI DISINVESTIMENTI
zione tra player italiani in modo che anche l’Italia possa esprimere più operatori di matrice nazionale che possano ambire a un ruolo rilevante sia a livello locale che in ambito europeo.
In conclusione, dopo il rimbalzo post Covid-19 avvenuto nel 2021 e nel 2022, il 2023 era stato un anno complesso per il private equity, sia a livello nazionale che globale. Dopo tale rallentamento, il primo semestre del 2024 ha fatto registrare segnali di ripresa, sia in termini di investimenti che di disinvestimenti. Sebbene siamo ancora in un contesto di crescita economica a macchia di leopardo e all’interno di uno scenario macroeconomico che resta di assoluta incertezza, data anche dall’attuale instabilità geopolitica, il continuo interesse di operatori di private equity stranieri verso l’Italia, la crescita dimensionale degli operatori nazionali e il contestuale incremento delle dimensioni delle operazioni, con deal non solo focalizzati su imprese di piccole e medie dimensioni, saranno elementi fondamentali per lo sviluppo del mercato del private equity italiano.
I FONDI ITALIANI HANNO SPESSO DIMENSIONI
LIMITATE E RISCONTRANO
NELLA
di Isabel Reuss

LA FINANZA SOSTENIBILE OLTRE I PREGIUDIZI 2.0
Il nuovo paper del Forum per la Finanza Sostenibile analizza il crescente numero di attacchi al settore. Critiche che, secondo gli esperti, “non poggiano su basi tecniche o scientifiche e sono spesso strumentalizzate per scopi politici e ideologici”.
Si assiste a un crescente numero di attacchi alla fnanza sostenibile, dovuti non solo agli eventi geopolitici, ma anche a una guerra politica e ideologica legata alle numerose elezioni che si sono svolte quest’anno. Queste critiche, come già osservato in passato, non poggiano su basi tecniche o scientifche e sono spesso strumentalizzate per scopi politici e ideologi-
ci. Ciò ha minato la possibilità di un dibattito razionale, contribuendo in modo signifcativo alla diffusione della disinformazione, che confonde la percezione del mercato retail e ostacola un processo decisionale informato. a fnanza, tradizionalmente asata su principi stabili come l’analisi dei dati, la gestione dei rischi, l’effciente allocazione delle risorse e la performance dei mercati, è stata travolta
PERFORMANCE DELL’INDICE A 10 ANNI
IL RAPPORTO
ESMA SU COSTI E PERFORMANCE CONFERMA
COME I FONDI
ESG ABBIANO
COSTI INFERIORI O EQUIVALENTI
A QUELLI DEI
PRODOTTI
TRADIZIONALI
da una retorica politica che ha dirottato l’attenzione dai suoi fondamentali. onostante ci , nel paper diffuso lo scorso anno abbiamo discusso l’ascesa della fnanza sosteni ile, sottolineando il suo ruolo chiave nel fronteggiare sfde glo ali come il cam iamento climatico, ed evidenziando l’intima interconnessione tra fnanza e sostenibilità. Anche quest’anno, con il paper “ a fnanza sosteni ile oltre i pregiudizi 2.0”, il nostro lavoro si è basato su fonti affda ili e imparziali. ’analisi si concentra sul mercato europeo, il più grande e innovativo a livello globale, e aggiorna i principali sviluppi degli ultimi dodici mesi, rimarcando i pilastri centrali degli investimenti sostenibili: trasparenza, gestione del rischio, allocazione dei costi e performance.
RAPPORTO ESMA
Uno dei documenti analizzati è il rapporto ES A su costi e performance, che ha confermato come i fondi ES a iano costi inferiori o equivalenti rispetto ai fondi tradizionali. Se ene i fondi ES a iano sottoperformato nel breve termine nel 2022, soprattutto a causa della crisi energetica, il loro rendimento in un orizzonte temporale di tre anni ha superato quello dei fondi non ES . uesto conferma quanto gi affermato gli investimenti sosteni ili hanno una prospettiva di medio-lungo termine, risultando competitivi sia a livello di costi sia di rendimenti che spesso sono superiori a quelli tradizionali.
Un altro esempio discusso riguarda il settore energetico, che ha dimostrato una sottoperformance rispetto ad altri settori su un periodo di 10 anni l’orizzonte di investimento dei fondi pensione , rafforzando la tesi che la sostenibilità non penalizza i rendimenti, ma anzi contribuisce a una migliore performance a lungo termine.
ANALISI DEI RISCHI
Passando all’analisi dei rischi, abbiamo ribadito come la gestione del rischio sia un pilastro della fnanza e come i rischi ESG siano centrali per la sta ilit fnanziaria. Dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, come eventi meteorologici estremi che danneggiano beni e attività economiche, al depauperamento delle risorse naturali, fno ai rischi di corruzione e governance, fattori che infuiscono direttamente sulle performance aziendali e richiedono una gestione proattiva per evitare ineffcienze e perdita di competitività.
Inoltre, il paper esplora l’Insurance Protection Gap (IPG), ovvero la differenza tra ci che dovre e essere assicurato e ci che effettivamente coperto. In Europa, solo un quarto delle perdite causate da eventi climatici estremi è assicurato, e l’Italia, con il suo elevato rischio sismico e idrogeologico, rappresenta uno dei Paesi più vulnerabili e con un IPG ancora maggiore. La questione della non assicurabilità in alcuni Stati degli USA era già stata
discussa l’anno scorso, ma quest’anno stiamo assistendo all’emergere dello stesso problema anche in Europa. a nuova legge fnanziaria italiana del 2024 cerca di colmare questo divario, imponendo alle imprese di stipulare polizze assicurative contro i rischi catastrofali, introducendo una misura essenziale per proteggere la stabilità economica delle piccole e medie imprese. Nonostante i rischi idrogeologico e sismico siano elevati, l’ talia ha fatto affdamento in particolare sull’intervento pubblico post-evento per gestire i disastri naturali. Per l’Italia, si tratta di un’innovazione signifcativa nella gestione e nella prevenzione dei rischi derivanti dalle catastrof naturali. ’obiettivo della nuova normativa è quello di aumentare la resilienza economica contro gli effetti dei disastri naturali. Per salvaguardare la stabilità economica delle imprese, soprattutto le più piccole, sarà importante conciliare questo o ligo normativo con l’offerta di polizze sostenibili a livello economico, soprattutto per le aziende più piccole. l quadro normativo non ancora defnitivo. Si stima che l’esposizione delle compagnie assicurative crescerà di oltre il 100%, superando i 1.700 miliardi di euro: un aumento che il mercato assicurativo privato dovrà assorbire in tempi brevissimi.
CONTROVERSIE LEGALI
l paper affronta anche il tema delle controversie legali legate al cambia-
mento climatico, che stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante per le aziende e gli investitori. Le cause legali riguardanti pratiche ambientali inadeguate o dichiarazioni fuorvianti sulla sostenibilità possono comportare gravi sanzioni fnanziarie, danni alla reputazione e un maggiore controllo normativo. Il contenzioso climatico è salito alla ribalta negli ultimi mesi. Le cause legali climatiche stanno acquisendo sempre più importanza non solo nella lotta ai cambiamenti climatici ma anche per contrastare la perdita di biodiversità e l’inquinamento, come affermato anche dall’ E “ l contenzioso sul clima rappresenta una soluzione di frontiera per il cam iamento”. Inoltre, il contenzioso climatico è diventato uno strumento per spingere governi e imprese ad adottare adeguate politiche climatiche e per attribuire la responsabilità dell’inazione climatica e dei danni causati dai cambiamenti climatici.
n conclusione, la fnanza sostenibile rappresenta l’elemento chiave per concretizzare il cambiamento, orientando i fussi di capitale verso soluzioni innovative e cruciali per un futuro pi equo e rispettoso del pianeta. I principi di trasparenza, gestione del rischio e allocazione effciente delle risorse rimangono fondamentali. l cammino verso un’economia più sostenibile proseguir , spinto dai fatti concreti e dalla necessit di affrontare le sfde am ientali e sociali globali.

JULIE GOSSEN Responsible Investment specialist, DPAM
CONTROVERSIE ESG
L’IMPATTO FINANZIARIO NEGATIVO E I COSTI PER LE AZIENDE
Le controversie ESG stanno emergendo come una minaccia significativa per la stabilità finanziaria delle aziende. Il caso di Teleperformance nel 2022 è un esempio lampante: le accuse di condizioni di lavoro precarie e maltrattamenti nei call center hanno scatenato una tempesta mediatica e la reazione degli investitori è stata immediata. Il titolo della società è crollato del 33,9%, cancellando miliardi di valore di mercato in un solo giorno. La caduta non è stata solo temporanea, poiché la percezione del rischio è rimasta elevata per mesi a causa di possibili ripercussioni legali e danni reputazionali.
Questo caso evidenzia come le controversie ESG non siano semplici episodi isolati, ma eventi che possono avere conseguenze durature, impattando direttamente le performance finanziarie delle aziende. Le ricerche dimostrano che le aziende coinvolte in controversie ESG subiscono un calo delle quotazioni azionarie e un aumento degli spread obbligazionari, poiché gli obbligazionisti richiedono premi di rischio più elevati.
Per gli investitori, ignorare questi rischi può rivelarsi un errore costoso. È fondamentale adottare un approccio proattivo, integrando lo screening ESG nelle valutazioni di rischio e nelle strategie d’investimento. Escludere titoli con un alto livello di controversie può portare a rendimenti migliori nel lungo termine, come dimostrano studi su casi europei e statunitensi.


LUCI SILENZIO SIPARIO
Una delle più grandi libertà che concede il teatro è di valicare i confini della propria identità.


Nome, cognome, professione, situazione familiare e sentimentale.
Quante volte ci troviamo a raccontare chi siamo? E se per una volta volessimo uscire dai confni della nostra defnizione uesta è una delle maggiori libertà che ti concede il teatro. Quando prendi in mano un nuovo copione ti conosci per la prima volta, potresti piacerti, oppure no, ma in ogni caso quel nuovo ruolo sarà in grado di tirare fuori emozioni molto lontane da te o che non ti capita di esternare nella tua quotidianità, e per questo salire su quel palco e diventare “lei” è esattamente ciò che desideri.
Solo che prima di salirci su quel palco e goderti il momento più emozionante, ossia il minuto prima che si apra il sipario, quando dietro le quinte cala il silenzio e si sente solo il respiro carico di tensione di tutta la compagnia, avrai fatto circa

NUOVE IDENTITÀ
Quando prendi in mano un copione ti conosci per la prima volta, potresti piacerti oppure no ma quel nuovo ruolo sarà in grado di tirare fuori emozioni molto lontane da te.

sei mesi di prove, discusso svariate volte con gli altri attori, avrai passato weekend a cercare vestiti e oggetti di scena “sulle peggiori bancarelle di Caracas”, bevuto irra e mangiato panini alla fne delle prove, fatto collette per pagare la sala prove e passato ore al telefono per riuscire a incastrare le esigenze di tutti. Tutto questo da circa 20 anni.
TUTTO PRONTO
Attori, regista, drammaturgo, costumista, un enorme carrozzone chiassoso che si muove all’unisono per salire su quel palco. Il giorno dello spettacolo è interminabile, trasporti oggetti, dimentichi oggetti, cerchi di recuperare oggetti, prova luci, voce, tecnica per gli spostamenti, ognuno che crea il proprio angolo dove con precisione maniacale avrà sistemato tutto ciò che gli servirà in scena. Ti trucchi, ti vesti, e come al solito nessuno porta mai un ferro da stiro, sbirci
tra le pieghe del sipario per veder entrare il pubblico. È tutto pronto, perfetto, ma in fondo sai che non ti ricorderai quella battuta, sempre quella, che non vuole rimanerti in testa, ma sai anche che andrai avanti lo stesso, lancerai uno sguardo al tuo compagno di palco e insieme ne verrete fuori senza che il pubblico se ne accorga, perché è anche a quello che servono tutte quelle serate passate insieme. E un’altra certezza sar quella che a fne spettacolo discuterete per quella battuta mancata, rigorosamente davanti a una birra e un panino.
Un’ora e mezza di parole, musica e luci, per raccontare una storia, per viverla lì e in quel momento, sperando di sentire il pubblico. Sentirlo ridere quando dici la tua battuta più sagace, farlo emozionare quando anche tu hai la voce rotta, percepire il suo fato sospeso quando la tensione sale. E alla fne uio, luce, uio, applausi.
